Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì quattro giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi ci occuperemo prevalentemente di quanto sta accadendo negli stati uniti le rivolte dopo la morte di Giorgio fuori d'soffocato da un poliziotto a Minneapolis molte polemiche a gli annunci
Le minacce del presidente americano Donald Trump di inviare l'esercito in alcune città noi vi proporremo diversi commenti partiremo dal New York Times è un editoriale abbastanza militante in America alla protesta e patriottica la polizia dovrebbe proteggere la libertà di parola non sopprimerla poi il Washington post secondo cui Trump con la minaccia di inviare l'esercito spinge l'America verso l'Anarchia in Borsa il giorno alla attacca in qualche modo i democratici con due editoriali
Uno sul sull'avversario di Trump alle elezioni del tre novembre
John by the il giorno si chiede perché il candidato democratico non riesca a condannare con nettezza la violenza
Dei manifestanti poi un altro editoriale sempre del giornale dedicato ai sindaci e governatori democratici che non sembrano in grado di fermare la distruzione del loro città ma non va dimenticato che aggiornava pubblicato anche un editoriale
E ve lo abbiamo letto ieri contro l'ipotesi di inviare l'esercito per per calmare la situazione vedremo un commento anche da un giornale europeo El Pais secondo il quale Trump sta facendo danno incalcolabile anni di Stati Uniti
E poi vi proporremo due analisi che hanno
Che hanno come tema più che le rivolte negli Stati Uniti le conseguenze sulla scena internazionale una di Regionalliga Nash del Financial Times
Un'America divisa non può competere in un duello tra superpotenze che il duello tra Stati Uniti e Cina l'altro è Sylvie Kauffmann sulle mondo da che spiega come Trump sta facendo saltare il G7 durante le rivolte negli Stati Uniti
Lo smantellamento dalla governance mondiale
Continua a infine se avremo tempo
Torneremo ad occuparci della crisi coronavirus e di quanto sta accadendo in Italia perché alcuni giornali internazionali non è sfuggito quanto avvenuto nella giornata del due giugno la festa della Repubblica per esempio la Sueddeutsche Zeitung con una corrispondenza da Roma di Oliver Maillard dal titolo
In Italia il tempo dell'unità sembra essere finito ma cominciamo dagli Stati Uniti
E da un editoriale abbastanza militante del New York Times ha in America la protestare patriottica la pole Lipsia dovrebbe proteggere la libertà di espressione non sopprimerla scrive il quotidiano liberal di New Yorker quando George fuori del morto sotto il ginocchio di un poliziotto di Minneapolis la piaga della violenza della polizia che si trascina da generazioni
è diventata un collante per gli americani che vogliono realizzare l'aspirazione del Paese
Cioè promuovere la vita la libertà la felicità ma nel momento in cui questi americani sono usciti per esercitare i loro diritti fondamentali
Come cittadini spesso si sono trovati di fronte altro disprezzo per questi diritti
Da parte delle stesse persone che dovrebbero proteggerli alcuni manifestanti hanno sì superato la linea della violenza alcune persone hanno usato il caos per compiere saccheggi
Ma troppo spesso di fronte ai manifestanti pacifici che dimostravano contro la violenza dalla polizia
La polizia ha risposto con più violenza contro i manifestanti contro giornalisti o semplicemente contro chi stava a guardare
In una manciata di città i leader locali hanno riconosciuto ciò che c'è in gioco
E la loro risposta mostra la direzione che dovrebbe prendere il Paese agli Houston il capo della polizia arte Azevedo
Ha detto i manifestanti marce Remo con chiunque in questa comunità fino a quando potremo stare in piedi ma non permetterò a nessuno di distruggere questa città ah se vedo ha avuto il coraggio di riconoscere che una vasta maggioranza di manifestanti vuole quello che vuole noi c'è una città migliore
Ed è chiaramente capito che la responsabilità della polizia non è di limitare ma di salvaguardare il primo emendamento che la Costituzione americana protegge la libertà d'espressione di manifestare
Di stampa e di religione in molti luoghi il paese sta sperimentando una rottura del vivere comune sottolinea il New York Times
Al punto che alcuni sindaci hanno ordinato il coprifuoco hanno chiamato la Guardia nazionale
Incapace di di mantenere la la vita normale questi sindaci hanno cercato di sospenderla come hanno fatto in risposta alla diffusione del Corona virus curare le ferite aperte negli ultimi giorni e mesi non sarà facile la pandemia ha reso gli americani timorosi dei loro vicini li ha allontanati dalla loro comunità dai centri di cultura istruzione cosa peggiore di tutte a separato gli americani dai loro standard di vita abituali il presidente Trump che tende a vedere solo opportunità politiche nella paura e nella rabbia pubblica
Sta contribuendo surriscaldare la tensione invece di calmare
Gli spiriti in assenza di leadership nazionale
Per il New York Times è più vitale che mai che siano i sindaci governatori ad affermare le regole che devono governare la Società americana
L'anno scorso la nazione fondata sulla libertà di espressione in particolare il diritto di manifestare per protestare contro il Governo
I politici devono fare in modo che la polizia sia responsabile di proteggere i diritti che tutti hanno giurato di difendere e servire
Allo stesso modo i leader locali i governatori farebbero bene
A riaprire i luoghi di culto in questo momento difficile molti americani vogliono rivolgersi alle loro comunità di fede per avere sostegno e spesso i leader religiosi sono in prima linea per difendere i cambiamenti sociali non violenti quali sono le le conclusioni del New York Times in una dimostrazione palese di mancanza di rispetto per l'amministrazione Trump per il primo emendamento quello che dovrebbe essere il principale responsabile dell'ordine Pubblico incostituzionale e cioè il ministro della Giustizia l'Attorney General cui Ambar ha ordinato le forze dell'ordine di sgomberare una manifestazione pacifica davanti alla Casa Bianca la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni e pallottole di gomma per cacciare
Protestanti giornalisti preti che si trovavano vicino alla chiesa di San John e tutto questo per permettere a Trump di fare una foto ci sono le vittime di quella foto libertà di manifestare di esprimersi di religione martedì poi l'Amministrazione Trump ha inviato altre truppe
Nelle strade di Washington veicoli blindati pattugliano la città ci sono elicotteri soldati
Addestrati per guerre in Paesi stranieri nelle strade americane
Gli americani sanno che il presidente non cambierà i suoi comportamenti incendiari tocca ai leader locali e ai governatori agire così tra l'altro il new York Times se la questione dell'esercito nelle strade americane fa molto discutere Washington imposte ieri pubblicava un editoriale dal titolo le minacce di Trump di inviare l'esercito avvicinano l'America all'Anarchia
Anche qui si parte dalla situazione a Washington il ministro della Giustizia William Barlow nel lunedì ordinato la polizia federale alla Guardia nazionale di disperdere i manifestanti che si trovavano pacificamente di fronte alla Casa Bianca
Il presidente Trump ha denunciato atti di terrorismo interno a Washington in altre città e minacciato di dispiegare l'esercito degli Stati Uniti
Poi il presidente ha attraversato la strada per farsi una foto davanti a una chiesa con una Bibbia in mano
Per il Washington post leader dell'Esercito tenuti congresso farebbero bene a dire tram perché inviare le l'esercito sarebbe inaccettabile
Per come stanno le cose Trump può mobilitare forze federali a Washington senza consultare le autorità locali il Washington post spiega che una unità della polizia militare da Fort Bragg è stata trasferita nella capitale americana sono stati mobilitati altri membri della Guardia nazionale
Un funzionario militare ha detto al New York Times che Trump sta creando la sua guardia del palazzo la sua guardia presidenziale
Tampa ha detto che sta inviando migliaia e migliaia di soldati pesantemente armati Washington per fermare le rivolte e saccheggi il vandalismo gli assalti e la distruzione della proprietà privata
Qual è il punto sì ci sono stati atti di vandalismo e qualche saccheggio a Washington
In realtà spesso da parte di estremisti bianchi criminali che non hanno niente a che vedere con le migliaia che manifestano in modo pacifico e giustificabile per la giustizia razziale
Ma definire qualche vetrina rotta come terrorismo interno è un'iperbole cinica che serve a Trump solo per un obiettivo presentarsi come il presidente legge e ordine come lui stesso si definisce in realtà la polizia di Washington sarebbe perfettamente in grado di gestire il situazione senza interferenza da parte di soldati pesantemente armati
L'invio dell'esercito regolare a Washington e in altre città sarebbe ancor più controproducente
Le unità dell'esercito sono addestrate per combattere nemici stranieri non per pattugliare le strade anche se George Bush padre invio migliaia di soldati a Los Angeles dopo le rivolte del mille novecentonovantadue va ricordato che fu fatto su richiesta del governatore della California non in modo autonomo dal presidente inviare l'esercito ora in particolare di fronte alle obiezioni degli eletti dei leader locali sarebbe insostenibile dal punto di vista militare e insostenibile dal punto di vista sociale perché è l'antitesi del nostro modo di vivere come ha detto il governatore del Minnesota
TIM un Walters rimane il fatto
Anche alcuni esponenti dell'amministrazione danno voce a questa idea di Trump
Permettendo tutto questo i consiglieri di Trump lo stanno aiutando a spingere il Paese non verso l'ordine ma verso l'anarchia così il Washington post o dopo essersi opposto al all'invio dell'Esercito il Wall Street Journal ieri Pier dovevamo letto l'editoriale
Ha un taglio un po'diverso da da dal New York Times dal Washington post se la prende soprattutto con i democratici quella che considera mollezza di fronte alle scene di violenza
In Wall Street journal per esempio a a un editoriale dal titolo sentimentalismo da Joy ma Job Weiden e la domanda è questa perché il candidato democratico non è in grado di condannare la violenza
Con qualcosa di più che mezzo sospiro
Altro editoriale del Wall Street Journal città libera la cioè città di sinistra causa estremo i sindaci e governatori democratici non sembrano in grado di fermare la distruzione del loro città un altro editoriale però che vale la pena leggere e quello di El Pais ieri dal titolo danno incalcolabile gli Stati Uniti affrontano una delle crisi più gravi degli ultimi decenni con un sistema politico diviso una città distrutta
E il peggior presidente che ci possa essere la Casa Bianca
Gestire più di cento mila morti per il coronavirus quaranta milioni di disoccupati la più grave recessione dopo la Grande depressione sarebbe una sfida senza precedenti anche per il più esperto dei presidenti condono al Trump la situazione di vomito diventata esplosiva come dimostrato da questa settimana nella quale alimentato la tensione invece di calmarla durante le proteste per lo più pacifiche dopo la morte
A Minneapolis Di Giorgio Floyd tutto questo accade in un anno elettorale nel momento in cui i cittadini della principale economia al mondo della più importante potenza militare si preparano a decidere il tre novembre
Se il repubblicano Trump continuerà peraltro qua altri quattro anni o se sarà sostituito dal democratico Giuba indenne
Dopo aver prestato giuramento il venti gennaio due mila e diciassette tanto aveva annunciato di voler porre fine al presunto declino dell'America
Il paesaggio tre anni e mezzo dopo è devastante secondo El Pais immagini di edifici in fiamme militari dei centri urbani saccheggi nei negozi di New York
Coprifuoco e un presidente che in uno dei momenti più complicati della storia recente in un Paese sottoposto a un'estrema polarizzazione in Terna e sfidato all'estero in termini di egemonia globale
Mette benzina sul fuoco e spera di ottenere dei ritorni elettorali presentando siccome il candidato legge e ordine
Alla catastrofe economica e sanitaria si aggiunge un'altra catastrofe che il Presidente è pronto a utilizzare il razzismo trauma fondante degli Stati Uniti
Le tensioni attuale ricorda il Paese non sono iniziate con Trump la storia delle discriminazioni verso gli americani risale al mille seicentodiciannove quando arrivarono le prime navi dissi chiaro dei nelle colonie britanniche del Nord America
La schiavitù fu all'origine nella guerra civile del mille ottocentosessantuno che si concluse quattro anni dopo con la sua abolizione ma lasciando il posto un secolo di segregazione legale negli Stati del Sud
La fine della segregazione negli anni Sessanta non pose fine alle discriminazioni
Ancora oggi a scuola in termini di alloggi sul lavoro i discendenti degli schiavi continuano a essere svantaggiati
Gli afro americani rappresentano il tredici per cento dalla popolazione americana ma sono il trentatré per cento della popolazione carceraria
E il ventitré per cento delle vittime della violenza della polizia
Invece di cercare una soluzione prosegue Pais fa tanto sta aggravando la crisi invece di unire la nazione la divide invece di curare le ferite le riapre con parole incendiarie insulti alle minoranze
Invece di cercare cooperazione con gli Stati federati e con l'opposizione democratica per gestire una serie di crisi sanitaria economica razziale ha installato l'improvvisazione al centro del potere
Invece di difendere l'interesse nazionale le istituzioni valori degli Stati Uniti
Limina dall'Ufficio Ovale e consente a una Cina autoritaria di presentarsi come potenza esemplare e fattore di ordine di fronte al caos della democrazia americana
Niente di tutto ciò il nuovo ne dovrebbe sorprendere è stato il metodo del Presidente degli Stati Uniti da quando è arrivato il potere in un altro contesto con crescite economiche stabilità internazionale i danni forse potrebbero essere limitati ma con la pandemia la grave recessione in atto e la prospettiva di un cambio di leadership globale il danno
E incalcolabile conclude El Pais
E a proposito delle ripercussioni internazionali di quanto sta accadendo negli Stati Uniti
Vi segnaliamo
ICI mi chiamo segnalare per ragioni di tempo John anche a Nash sul Financial Times di oggi un'America divisa non può competere in un duello tra superpotenze
Se siamo sull'orlo sì siamo entrati in una V nuova Guerra fredda questa volta con la Cina non con l'Unione Sovietica
Negli Stati Uniti spiega Camenisch c'entrano con meno coesione rispetto a quella che le aveva permesso di dominare nella prima guerra fredda
E non c'è dubbio su questo tanto più che la coesione non è solo interno all'America ma anche del fronte occidentale lo ricorda Sylvie Kauffmann sulle mondo oggi il un articolo dal titolo come Trump la dinamitardo ha fatto saltare il G7
Nulla durante le rivolte negli Stati Uniti lo smantellamento della governance mondiale continua il Presidente americano rinviato alle calende greche la riunione tra i Paesi del G7
E questo dimostra quanto poco gli interessi la collaborazione con le democrazie l'obiettivo di Trump spiega le Monde sarebbe di creare un fronte anti Cina con dentro anche Russia India Corea del Sud Australia
Peccato però che questi Paesi non vogliano allinearsi incontro la Cina le conclusioni se sarà rieletto Trump toccherà agli europei reinventare il multilateralismo con o senza gli Stati Uniti non abbiamo più tempo allora sono solo un accenno all'Italia alla fase tre diciamo così
Ma soprattutto quanto accaduto il due di giugno con la Sueddeutsche Zeitung Oliver Mailer in Italia il tempo dell'unità sembra essere finito tradizionalmente non c'è non ci sono proteste durante la festa della Repubblica questa volta il sopravvento l'ha preso l'ala destra compreso un nuovo movimento quello vigile arancioni ovviamente c'è molto sulla stampa italiana se non tutto
Per cui ci fermiamo dal carretto una buona giornata con Radio Radicale