Festa nazionale de l'Unità 2021 - "Partigiani a tavola. Storie di cibo resistente e ricette di libertà". Presentazione del libro di Lorena Carrara ed Elisabetta Salvini (Fausto Lupetti Editore)

Buona sera Benvenuti benvenuti alla festa nazionale dell'Unità e benvenuti nella sala dedicata a Franco Marini
Siamo insieme per presentare questo libro che si chiama partigiani a tavola storie di cibo resistente e ricette di libertà
E già in quattro righe c'è tutto un programma questo sta libro lo hanno scritto Lorena Carrara ed Elisabetta Salvini che sono qui alla mia sinistra
Salutiamo anche chi ci ascolta su Radio Radicale
Accanto a me proprio invece c'è Aurora Mazzucchelli che è una chef stellata del ristorante Marconi di Sasso Marconi
Alla mia destra accetta Mara Ferretti che è la responsabile nazionale donne dell'Anpi
In fondo ma diciamo perché quota azzurra Andrea Costa che consigliere regionale dell'Emilia Romagna giornalista e cucini erede e Paci facciamo spiegare perché io mi chiamo Tiziana Ragni sono una giornalista sono onorata di fare questa presentazione perché tra le altre cose io sono figlia di una profuga di guerra che è cresciuta e si è potuta alimentare grazie a una serie di zie acquisite trovate per strada mentre scappava che rubavano quello che potevano per sta Marla
E quindi leggere questo libro per me ha significato anche fare una immersione
Nei ricordi e mi sono resa conto mentre telefonavo alle nostre ospiti che al nostro ospite
Che iniziando a prendere confidenza il la prima cosa che emergeva parlando di questo libro era un nonno una nonna un genitore qualcuno di familiare
Che evidentemente noi associamo al cibo alla resistenza alla libertà e al nutrimento
E nutrimento è una parola chiave che tornerà la prima cosa che mi viene da chiedere ai Lisa Betta Salvini intanto vorrei chiedere a tutti e due come vi è venuto in mente cioè come che a un certo punto vi siete dette noi dobbiamo a questo punto raccogliere queste cose e trasmetterle farle conoscere
Che e già iniziamo da qui
Elisabetta
Anch'io mi associo ai saluti di Tiziana i soprattutto all'emozione allora dev'essere qui stasera sono molto contenta questo libro di botti è nata tanti anni fa
Perché in realtà è nata è nato in una corte nella bassa emiliana
In una serata quali si arriva al Po quando Elena che oltre a essere un'amica una studiosa che si occupa ormai da anni di cultura del cibo ha avuto un'idea che io ho trovato subito e geniale c'era lei diceva nel due mila e quindici ci starà sia Expo che non a caso arriva proprio come o da nutrire il pianeta sia arriveremo al settantesimo della Resistenza detta non proviamo a scrivere per il due mila e quindici Gullit dopo che unisca
Anche quello che poi erano le nostre passioni la sua i suoi studi sul cibo io sono una stava ricca in particolare mi occupo di storie di genere quindi ho studiato affondo quelle che io chiamo le mie donne mia perché se io sono quella che sono l'allievo a generazioni di donne prima di me che hanno reso possibile che io sia libera chi riesce quarta sfera e quindi abbiamo provato a impastare insieme i nostri sta per e e quando ci chiedono anche più difficile scrivere a quattro mani no è stato facilissimo
Anche noi non ce l'aspettavamo ma era quando il qualcun qualcosa un'alchimia perché ogni capitolo aveva una vita sua
E ci ritrovavamo a dire le stesse cose utilizzando fonti di verze io le fonti dei testimoni delle testimoni
E lei invece la letteratura
Ed è nato in questo modo partigiani con se posso aggiungere un'altra parola chiave che ci siamo fa antimonio date Calatrava l'accompagno o compagna che è proprio quest'idea di companies no delle condividere il pane che però sono poi anche tutti i valori i cui sogni di libertà
Che abbiamo voluto mettere ad entrambi dopo
Insieme
Allora in chiedo anche
Allora in appunto chiedo anche
Le storie che sono contenute in questo libro son storie molto particolari faccio un esempio sicuramente tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare conoscere la storia dei fratelli Cervi
Ma la pastasciutta dei cervi
Ecco
In questo libro ci sono veramente ambiti e pezzi di storia che probabilmente sono stati meno conosciuti e che però sono talmente forti talmente potenti
Che ci restituiscono la storia quella diciamo generale grande
Veramente vicina e da sentire Point
Non so chi delle due ce la racconta questa pastasciutta dei cervi e in che maniera
Lorena il cibo la letteratura e la storia stanno insieme
Grazie la domanda
Ricchi nelle prossime tre ore alla segretaria
Ci prova
Il racconto eh antico quanto l'uomo o forse quanto la donna perché è nato intorno a un focolare
In cui attorno al quale le le persone i bambini gli anziani si trovavano a cercare di superare l'inverno di superare i momenti di difficoltà perché raccontò a questo potere straordinario
Di farci uscire dalla nostra condizione del momento dalla nostra quotidianità ed immergersi completamente in un'altra esperienza che pur essendo un esperienza finzione Ale
è pur sempre un'esperienza che noi viviamo a livello emotivo affettivo relazionale secondo gli studiosi di Neuroscienze anche attraverso la lettura il nostro modo di interpretare il mondo cambia si modifica
Implementano si incrementa migliorerà quindi e il racconto è un modo straordinario per entrare nelle vite vissute dagli altri e visto che da questi e attente questi immensi che sono stati venti mesi cruciali per la nostra storia perché hanno avuto un'intensità
Una tragicità
E sono stati un'esperienza sicuramente lacerante per il nostro Paese ma anche estremamente ricca perché da da lì
Poi si è originata quella che è la nostra repubblica democratica la nostra Costituzione quindi tutta la nostra realtà politica attuale
Io penso che per entrare dentro a quei venti mesi il racconto
Dei testimoni ma anche dei grandi autori che si sono occupati di buttar fuori di raccontare con le loro parole straordinari quell'esperienza che avevano vissuto fosse un'occasione imperdibile perché io penso che la storia raccontata solo un studiata solo visto che sono insegnanti mi permetto di dirlo a scuola sui manuali purtroppo non sia ancora a una dimensione emotiva che invece può aiutare attenere viva questa memoria io appartengo a una generazione che ha letto Anna Franca alle elementari
Ed allora io penso che non avrò mai più dubbi nel sapere da che parte ai bene e da che parte il male perché un bambino o ragazzo che sì viene immerso in queste storie e e entra dentro il di la vita vissuta di queste persone di questi ragazzi e ragazze che erano dei ragazzi degli adolescenti di quindici sedici diciassette vent'anni che han fatto la Resistenza io penso che sia un modo incredibile e potentissimo per mantenere la memoria collettiva e anche individuale di tutti noi e delle nostre famiglie
Prima di andar grazie prima di andare avanti volevo chiedere a Elisabetta se ci racconta la pastasciutta dei fratelli Cervi perché così poi do la possibilità anche ai ai nostri ospiti di molto volentieri la raccontano
è un racconto
Conosciuta per una dobbiamo per un attimo andare indietro siamo al venticinque luglio del mille novecentoquarantatré
Nei campi nelle città nelle piazze arriva la notizia mi della caduta del fascismo
E devo dire che in tutti Italia si festeggia la caduta del fascismo festeggiare la caduta del Sunday pacifismo significa abbattere le statue del Duce abbattere là dove ci sono quindi ovunque i segni del passione del littorio
E poi riversarsi finalmente sulle strade e manifestare una un senso di libertà anche un infuriato uno in furia collettiva però in un piccolo comune in un piccolo paese della Bassa che a Campegine succede qualcosa che non è successa in nessun'altra parte d'Italia
La notizia arriva verso sera nei campi e i tre appelli Cervi
Che erano già noti per il loro antifascismo decidono di non festeggiare subito ma di preparare una grande pastasciutta da condividere con l'intero Paese
E per fare questo si sono appoggiati alle cascine vicine quindi dai campi rossi
è come un pullulare di vita nuova sono le Ras Dorothy Mentana impastare impastano tra centottanta chili di maccheroni
E di condiscono con il burro oggi la parte scritta dei fratelli Cervi è virale nel senso che sono tantissime le piazze le città dove si parla pastasciutta per il venticinque tre luglio
Però in pochi la condiscono con il burro perché all'idea del duo ricca oggi cerchiamo un po'poi chiama un cibo povero ospedaliero in realtà quel voto era una manna
Era qualcosa di inaspettate di incredibile e i cervi avevano trovato un modo per arrivare ad avere il burro ed erano le cosiddette tinte epidemie di afta epizootica
I cervi avevano istruite insegnato ai contadini vicini al luogo di boicottare l'ammasso
Alla massa finiva tutto dai dai raccolto quindi una parte sostanziosa per raccolta andava all'ammasso mandava all'ammasso anche dalle parti dei ma degli animali che venivano macellati andava all'ammasso di latte che veniva munto nelle stalle
I cervi semplicemente con un tema rovente riuscivano a marcare il naso delle vacche in modo tale che queste quando arrivavano il commissario nelle stalle
A a ispezionare alle dichiaravano la Staller infetta perché Lavacca sembrava malata di afta epizootica
E papà Cervi papà uccide nel suo libro ci dice quelli erano quaranta giorni di burro leader a e Liguria in libertà non era solo dei cervi ma era di tutti gli antifascisti che non avevano la tessera annonaria e quindi non potevano accedere al cibo quindi era l'idea di mantenere un cibo prezioso per poi ridistribuirle all'intera collettività
E quindi con la pastasciutta che ovviamente arrivata qualche giorno dopo perché è stata mangiata il ventotto luglio e il nostro primo racconta dei partigiani a tavola perché ha un assaporare insieme quello che poi sarà il sapore della libertà
Grazie
Aurora Mazzucchelli è una chef stellata che ha vinto tanti premi io li ho scritti in mora non ve li leggo dovete di saperlo sulla fiducia
Cossa mette a tavola Aurora Mazzucchelli quando crea un piatto e a chi pensa
Attesi subito
Allora e
Sicuramente
Nel mio percorso di di scienza è una domanda che mi sono fatta tante volte tante volte perché comunque vengo da una famiglia sua abbia papale quarantasei mia mamma del quarantotto i nonni insomma quindi
Ho sempre sì ok o no ho sempre vissuto il cibo
Comma esperto anche di di nutrimento quello che dicevi appunto tu prima perché comunque mio papà mi ha tirato su di farmi questo libro mi mi ha fatto tanto ricordare e il cibo proprio di casa in senso Pio Papa bolognese mamma siciliana e rivedendo anche le ricette che ci sono in fondo al libro mi sono divertita molto perché appunto
Ho rivisto dette ma forse allora mio padre ma tirato veramente su con la sala strati di polenta e parmigiano la pasta al burro
Tante altre cosine che magari dopo andiamo a svelare più avanti e quindi quindi ti dico veri e trovare collocare no il mio mestiere dove invece appunto ristorante non mi piace usarlo Mauri serate pur me
Dove si arriva comunque a saltare tanto il gusto ma anche tanto l'estetica magari uno può trovarlo un po'fuori luogo non so cosa c'entrano
Io ho sempre
Cerri da mia cucina andata avanti con la mia voglia di conoscenza il mondo del cibo è andato avanti e quindi io non sono stata ferma ecco perché è faccio cucina contemporanea e e anche il bell'in qualche modo appunto nutre diciamo comunque la l'anima ma oltre il bello ci deve essere per me sempre di gusto cioè appunto io vengo da da una dalla famiglia dove di gusto
E e anche rispetto del prodotto e anche rispetto del nuovo non spreco
E era importante quindi questa cosa io ringrazio sempre in un è stata per me fondamentale magari dopo possiamo anche parlare punto quando sono state Ruanda mi son chiesta no queste cose e e quindi anche rileggere e Libero e appunto trovare tutti questi spunti tutte queste amene palco in qualche racconto magari mi mi era arrivato ma altre cose appunto
Ho detto ma vedi poi alla fine sono sono frutto di quel cibo
Che mi ha cresciuto ma che racconta appunto passato e che come dicevano anche loro la condivisione ecco quello che il mio lavoro il bello del mio lavoro cosa
E anche quello che c'ha levato poi Cofide innovativi in questo anno e mezzo che rissa Rantisi sono stati chiusi cioè è proprio il la convivialità e il condividere certi il mio lavoro se non lo condividi non è non è che dico che è inutile però insomma ma manca veramente una parte importante
Volusiano il burro Russia allora il burro lo usiamo in realtà il senso che secondo me io per esempio dopo un viaggio di lavoro quando arriva a casa chiedo la pastinaca col burro e parmigiano cioè è una roba che probabilmente mi rilassa mi di cosa deve attaccare si fa quindi propria invecchiate quell'arma poi insomma possibile che un po'di burro c'è come non nascondo le mie curve
Eppure alla mamma siciliana quindi anche tanto olio extravergine d'oliva l'importante sempre scegliere la qualità e essere misurati cioè e io l'ho avuta nel mio percorso di cucina un momento in cui avevo mio spostata più sulla cucina mediterranea proprio prima di di prendere la Stella che noi abbiamo preso la stella nel due mila otto proprio prima di prendere questa stella era al momento di sperimentazione era anche un momento
Presso per fu mandiamo un po'fuori tema però era anche momento della cucina la chimica in cucina tecnica in cucina quindi c'era tutto da sarà deviata la Spagna arrivammo tutte queste influenze no in Italia
Che per fortuna le italiane avendo una cultura gastronomica molto importante anche le anche le stesse regioni anche la varietà di prodotti che abbiamo ci ha portato a sperimentare ma possiamo tornati tutti un po'a casa come dire quindi va benissimo va benissimo così
E adesso ho perso il filo prima del discorso
Eppur è l'Oglio quindi in un primo momento quasi eliminato e avevo alleggerito tanto la cucina perché mio papà era era di Sant'Agata Bolognese e ora di campagna e quindi diciamo che la sua cucina arabo londinese molto ricca
Poi nel tempo invece ho capito che non andava a eliminata una cosa o l'altra ma è l'equilibrio nella cucina ed equilibrio che fa la differenza quindi questo
E non solo in cucina di Reno Tamara Ferretti l'equilibrio allora io ringrazio poi gli organizzatori per aver chiamato moderare un dibattito sul cibo una che non sa cucinare e che ha sulla porta della cucina la frase bacio meglio di come cucino
Peraltro nessuno si è mai lamentato né per l'una cosa né dell'altro però siamo alla festa dell'Unità anche un poco uno dei luoghi simbolo anche del della convivialità del valore politico del cibo mangiato insieme
E quando parlavo con Tamara Ferretti per conoscerà lei a un certo punto mi ha detto ecco e è arrivato il momento in cui prima la crisi economica poi la crisi sociale poi quell'anche sanitaria
C'hanno un po'tolto la condivisione e e questo diciamo affratella mento
C'hanno torto dei legami che già si stavano un po'spezzettando ora una ricetta per ricostruire questi legami di fraternità e di socialità partiamo dalla
Convivialità e dalla condivisione dal Company messa io credo che in primo luogo bisogna ringraziare appunto questa occasione queste occasioni delle feste dell'Unità
Perché diciamo sono in momenti importanti di incontro di confronto di discussione di arrivi Chimento di relazione che queste sono le cose poi che conta non è la vita delle persone e noi per tante ragioni da ultimo appunto questa vicenda oramai biennale della del Compeed avevamo subito diciamo un rallentamento di questi rapporti e credo che un'occasione come questa invece si è proprio nell'occasione che consente di riprendere questo tipo di di confronto e poi ringrazio le autrici del libero
L'ospite insieme a noi la scienza condivido molto le cose le affermazioni che ha fatto in questo primo Lina intervengo però ringrazio le autrici perché sono riuscite davvero a come dire mettere in relazione la il vissuto
Soggetti e direi anche collettivo perché poi c'è stato una resistenza sopra la linea gotica ma c'è stata una resistenza anche sotto la linea gotica
E insieme ad alta cioè il cibo si veniva ricordato prima il cibo la letteratura la storia
Cosa che m'ha colpito molto positivamente il paesaggio
Che è un altolà aspetto importante
Della della storia delle partigiane dei partigiani che appunto quando avevano fatalmente
E in tante occasioni
Avevano fame ci raccontano della fame loro e
Diciamo quelli e quelle che hanno vissuto la drammatica storia della concentrazione dei campi d'internamento di concentramento
Però avevano anche il Paese
Guardavano il paesaggio pensando al futuro di questo Paese
Quindi alla ma quello che sarebbe arrivato dopo quello che stavano facendo quello che stavano facendo loro
Quindi le ringrazio da questo da questo punto di vista per l'attenzione che hanno posto su questi temi e poi perché bisogna ricominciare
Cioè prima o poi questa pandemia finirà
E bisogna ricominciare come credo che siamo ci stiamo un po'impegnando tutti perché
Questo Paese ma non solo questo Paese ha bisogno di guardare al futuro e di costruire ricostruì il futuro cioè sono quelle
Abbiamo con noi e sulle spalle una quantità di responsabilità rispetto alle nuove generazioni
Che ci derivano anche dalle cose incompiute o fatte male che abbiamo ereditato noi ecco che che se ne abbiamo diverso e quindi diciamo di l'impegno da questo punto di vista è consistente abbiamo da fare abbiamo adottato
Andrea Costa giornalista consigliere regionale della Regione Emilia-Romagna è stato sindaco del Comune di Luzzara che anche il paese è stato di Cesare Zavattini e poi mi ha detto io sono anche Puccini era in
E quindi vediamo un po'da dove vogliamo cominciare da trattino dal cui Cinieri burqa provo tenerli insieme tutti e due come la celerità però risposto dovuto prima però fatemi dire una cosa
Il libro lo trovate in fondo alla sala in quel banchetto lì oppure nella libreria qui di fianco più tardi e io vi consiglio la lettura se qualcuno si lascia trarre in inganno dal titolo e pensa che l'argomento sia frivolo si sbaglia è un libro importante è un libro importante per e arrivo a Zavattini
La capacità della di narrazione che c'è dentro
La lettura me ha mosso una prima suggestione che condivido con voi ed è stata quella di ritrovare la voglia di mettere in forma scritto una storia legata al vissuto della Resistenza nel mio paese che quella di Luigi Freddi che un partigiano di diciassette anni
Martire ucciso il quattordici aprile a pochi giorni dalla riparazione
E nel tentativo di fare esplodere un deposito di munizioni dei tedeschi
E la cui fuga purtroppo è finita male ma prima di fuggire aveva dato in pegno un violino che aveva imparato a suonare da autodidatta nella campagna Lutz ha rese in quell'epoca
Uno come potermi di menti di suonare il violino se non fosse stato una persona con qualcosa in più
E quel violino l'abbiamo un po'ritrovato scomparso per settant'anni quando esso quando il terremoto del due mila dodici ha lesionato la Cascini in cui era stato nascosto e se ne erano perse le tracce quindi la forza del racconto
Che era edito da Cesare ovviamente da za
Era prima suggestione che mi ha mosso questo libro la volpe la voglia di tornare a scrivere la seconda invece è legata al cibo la seconda suggestione perché il cibo in questo libro viene parlato come un elemento di battaglia la benzina quasi il carburante della resistenza se non ci fosse stato una rete di persone che procacciava il cibo per i resistenti per i partigiani probabilmente le cose non sarebbero andate come sono andate a me ha fatto venire alla memoria
Episodio del mille novecentocinquanta perché l'occupazione delle Reggiane
A Reggio Emilia ovviamente l'occupazione di una fabbrica più lunga della storia del nostro Paese quando fronti di due mila e cento licenziamenti annunciati perché le Reggiani erano un'industria boccata alla costruzione di armi belliche dopo la guerra doveva reinventarsi è vennero annunciati due mila cento licenziamenti contro quindici insieme in tiglio operai occuparono la fabbrica e fu una occupazione anche qui di resistenza non un percorso breve ma una maratona faticosissima che non sarebbe riuscita se non fosse scattata la solidarietà di un intero territorio
Per cui dalle campagne incominciarono arrivare vettovaglie per consentire agli operai di restare dentro curvare le Reggiane
E il pranzo di Natale che viene narrato alle Reggiane
Dove mi sono a tavola credo più di tre mila persone però sul numero potrei Carrare si riesce a realizzare perché dalla campagna partono i contadini che si ribellano come Mezzadri anziché quell'anno portare la farà una buona al padrone la portano alle Reggiane
La terza questione che mi muove questo libro potrò rispondo alla sollecitazione sulla
Mia passione per la cucina
è legata al tema della condivisione
E mai viene da dire agganciandomi all'attualità di quanto ci siamo smarriti rispetto a queste persone che hanno fatto la Resistenza e ci hanno regalato la liberazione prima la democrazia poi nel momento in cui
Si vive un dibattito assurdo assurdo perché non produce effetti reali
Sul tema della lotta al convinte della condivisione delle cure per liberare tutta quanta l'umanità ogni latitudine da questa pandemia io se penso che papà Cervi oggi saprebbe da che parte stare me del Rebbe voglia di dire che insomma dovremmo re leggercelo e aggiornare il nostro dibattito sul collidere le tornando alla memoria quanto hanno fatto queste persone in tema di condivisione
Da ultimo Puccini arresti perché mi piace cucinare ho la fortuna di avere una figlia di sedici anni che mi assiste perché io sono un pasticcione
Lei è molto precisa e cuciniamo per divertimento per svagarsi le poche volte che sono a casa
No UCIS cuciniamo insieme lei però mi sgrida
Mi aspetta abbiamo fatto tante dirette televisive in cui rispondevo il pubblico da casa in qualità di sindaco e lei intanto indiretta mi sgridava perché magari avevo sbagliato qualche manovra al banco e
Non so fare i dolci però so tirare la sfoglia col mattarello e qui insomma Graffeo battaglia alla alla prossima presentazione lo mettiamo alla prova
E invece a Elisabetta volevo chiedere di raccontare
Altri due episodi che sono contenuti in questo libro
Uno a che vedere con i bambini con l'accoglienza di trentacinque mila bambini nutrite dalle donne emiliane
L'altro invece a che vedere con le lasagne di Teresa Noce perché evidentemente la resistenza al sapore del carboidrato e quindi dalla massa le lasagne
Dice
Beh non è tale da una precisazione che non so se proprio la resistenza si è nutrita di carboidrati perché in realtà i partigiani non mangiavano
Tutto quello che noi stiamo dicendo lo sognavano però lo sognavano quello sì
E parte proprio dal sogno perché è il sogno che in qualche modo unisse le le i due elementi della tua domanda
Teresa Noce credo non abbia bisogno di presentazioni è stata una delle ventuno Mario della nostra Costituzione torinese antifascista è stata tra le donne che ha affondato Ludi
Che ha ha fondato il giornale delle donne
E tanta
Con lei che c'era regalato la prima legge sulla maternità
Importantissima
Per ed hanno c'è come antifascista tata catturata è stata internata ed è portata a Ravensbrück Ravensbrück nel nord della Germania e dell'unico campo di concentramento unitamente temi miele
E Teresa come tutti i deportati sia uomini che donne racconta che per resisterà quella fame atto c'era disumana che era la scala la fame dei campi ci ci si raccontava il suo le ricette nelle certe buone di casa si cercavano di evocare no quei ricordi
E Teresa pur essendo torinese dice che raccontava sempre la ricetta delle lasagne emiliane perché aveva avuto la fortuna Destan Charle quindi nei campi lei andata avanti sognando quel lasagne
Teresa Noce ha la fortuna di ritornare ad Harada sbocca e nella sede del Partito comunista a Milano un compagno reggiano le patronale quel quel piatto di lasagne
Però a Teresa Noce quando mangia con piatto di lasagne dice che quasi non riesce a gustarlo perché Mila no alla Milano dell'autunno del quarantacinque è una città distorta
Distrutta materialmente e moralmente
A livello affettivo ci sono famiglie che non esistono più ci sono case che non hanno più muri non c'è la legna per scaldarsi darveli l'inverno sarà un inverno freddissimo tra l'altro allora lei dice che mentre Amanda con le lasagne pensa a quelle donne che la starlette hanno le zanne pensa ai bambini o di Milano che nella sale non le possono sognare perché non l'hanno mai assaggiate
E però va a costruire questa rete di solidarietà straordinaria che avviene tra lei e una compagna reggiana che nel frattempo si era trasferita a Milano perseguirà il suo suo Cuomo
E e insieme in una settimana io dico sempre stentavo tappe senza messaggini in una settimana che amano le donne dell'UDI di Reggio Emilia
E riescono a trovare l'ospitalità per due mila e cinquecento bambini
I compagni maschile danno della visionaria della pazza però lei non si arrende
E trova casa per questi bambini sono il primo che partiranno tra il quattordici e il sedici dicembre dei miei novecentoquarantacinque due scaglioni arrivano a Reggio Emilia i miei nelle nei comuni vicini
E le donne dell'UDI li mettono sulla bilancia appena il tre per segnare il killer il la crescita del peso ponderale
Gli stamane li venti storno l'ispido che hanno di Tanno trovare quel quel quid è quella quella quella sensazione di casa calare il terzo punto il nutrimento no non solo materiale ma anche proprio di affetto
E e da lì la catena di solidarietà arriva lungo tutto l'arco della DIA miglia
Perché poi i bambini verranno ospitati a Modena Bologna a Parma Atir cent'arriveremo fino ad alcune dalle della Lombardia delle Marche e non saranno più solo i bambini di Milano a partire ma anche i bambini di Omar di Cassino di Napoli
Il tantissimi territoriali sorpresi
Successivamente esattamente c'è l'esperienza successiva di Cerignola deluso e notate letterati Cerignola di Cerignola e poi
Saranno anche gli stessi bambini fino agli anni fino agli anni cinquanta nel cinquantuno e cinquantadue questa esperienza di ospitalità sì ripeterà tutti gli anni per cui ne abbiamo voluto in qualche modo chiudere questa prima parte se vogliamo uno di una macchinazione
Ricordando proprio come le donne hanno nutrito i bambini e da lì di hanno cercato di ricostruire il Paese
E invece sembra ricordare quello che dice la una dama dell'utilità ordinaria
La di Diani che dice sempre questo Paese avrà tendente a dire di dirsi le cose brutte che che che ha fatto e che fa però dobbiamo anche ricordarci che abbiamo fatto tante cose belle e questa sicuramente la
Lo è
Lorena Carrara racconto un altro piccolo episodio di memoria mia madre appunto una scrollata di guerra e quindi aveva tre fratelli
E questa loro madre non sapeva in alcun modo come sta marchi quindi quel poco riusciva a rimediare ovviamente li lasciava comunque affamati simile a quel punto una sera si inventa un diversivo senza luce ovviamente senza altro e quindici bambini lo so che avete fame ma io adesso
Vi racconto una storia prende un libro e comincia a recitare quel ramo del lago di Como perché erano i Promessi Sposi quindi ogni sera
Quando non sapeva più come riempire le pance cercava di riempire le orecchie e quindi di distrarre lì raccontando ecco l'unico libro che possedeva
C'è una citazione bellissima nel libro che il cibo è un alfabeto muto è una citazione di Piero Camporesi
è un Codice appunto anche quello
Cibo e parole ci accomunano e a volte ci dividono
Qual è la parte che in questo libero un episodio oppure qualcosa che può testimoniarci questo senso di unione questo senso di condivisione
Anche questa domanda necessiterebbe di un po'di tempo ma prova a rispondere in modo rapido
Allora il cibo è un alfabeto muto il cibo un
Al tempo stesso un'urgenza basica
Primaria che però anche un simbolo potentissimo
Il cibo ha un altissimo valore socializzante
Basta pensare al disagio che proviamo quando ci troviamo nell'occasione di dover mangiare o condividere la tavola con qualcuno che non ci piace
è una cosa che ci mette proprio a disagio perché a mettersi a tavola insieme crea una comunità e quindi l'idea da cui noi siamo partite Hoecke
Durante quei venti mesi si sia verificata in montagna in brigate in città ovunque ci fosse un gruppo di resistenti che si sia materializzata una sorta di ideologia in forma alimentare
Noi non dobbiamo dimenticare che l'Italia era un Paese che negli anni Quaranta non solo veniva da un ventennio dove si faceva la fame si mangiavano i cibi autarchici c'era una miseria nera
Addirittura il fascismo insegnava alle massaie come mettere in tavola una finzione di abbondanza in assenza di tutto quindi sono entrati perfino nei corpi nelle cucine degli italiani per plasma né il corpo non solo la mente quindi venivamo da lì
Ed era un paese in cui le pratiche alimentari erano fortemente arretrate
Le donne mangiavano in piedi c'è un bellissimo passo della Mafai dove dice
La donna contadina mangiava in piedi a tavola si sedeva il capotavola al posto assegnato erano ben visibili le gerarchie i bambini non erano ammessi alla tavola degli adulti
Quindi questa era l'Italia la Steel addirittura dice la Mafai l'operaia forse non aveva nemmeno il tempo di mangiare la donna operai
In quei venti mesi invece questo sia rotto questo questo meccanismo questa struttura invisibile legata al cibo sia in qualche modo infranta
E in brigata soprattutto nelle Brigate Garibaldi cos'è successo che si sono trovati a mangiare insieme in cerchio quel poco che c'era e in totale condivisione alla pari
Lo studente la donna l'ex ufficiale il renitente
L'intellettuale fianco a fianco se voi ci pensate questa cosa quest'immagine del cerchio
Altamente significativa perché un conto è mangiare in cerchio intorno a una tavola dove non c'è un capotavola siamo tutti uguali
Quello che c'è si divide oppure mangiare a una tavola rettangolare dove c'è una gerarchia ben strutturata e dove c'è un primo che riceverà la parte migliore e un ultimo oppure addirittura un escluso
Quindi la nostra idea è quella da cui si è originata
L'idea del cibo resistente della dell'essere compagno del condividere il pane e nel condividere una visione del futuro nello stesso momento in cui si mangiava insieme è nata proprio da questo cerchio affamato
Che si è costruito in brigata che ha messo secondo noi le basi materiali della futura democrazia
Grazie
Allora mentre parlavo con la super chef sei anni fa oltre al ristorante hanno aperto un forno il Mollica
E fa cose buonissime come ristorante ma questo forno arriva da lontano
Duro sfornano pane croccante dissi mo'ma il forno arriva da pane duro e ammuffito ecco sì
è proprio così
Prima prima di raccontare questa cosa ha fatto venire in mente
Ed è proprio così come dice lei io quando mi chiedono del mio lavoro della cucina dico sempre per me il cibo era a tavola è un gesto intimo c'è la grande responsabilità che ha uno scienza perché è veramente uno scambio cioè io il mio lavoro in qualche modo è la è il mio modo anche questa cosa del del Codice no
Delle delle delle cose non dette in senso che a mio modo di comunicare in qualche modo io ti do un piatto ma in realtà sto parlando conta ecco e quindi
è succede questo gesto intimo e in effetti
Mi ha fatto molto sorridere perché a me capita spesso che magari non sono successe così espansiva come può sembrare
Quando sono a tavola molte volte a questo senso di di pudore a mangiare pur facendo un lavoro col cibo quindi
La sento molto è quello che sembra poco veramente questo libro CE accomunai nella maniera pazzesca
E sì invece del pane e noi appunto se anni fa apriamo il forno proprio pensando ce ne siamo sempre stati bambini diciamo con
Tirati su anche col pane
Nel mi vengono in mente in questo momento più le di cose siciliane quindi
Pane caldo olio d'oliva e peperoncino ma tipo a sette anni sei anni cinque cosina io diciamo faceva anche pomodoro origano però mio fratello andava schiettamente di peperoncino
Pane e cioccolato io comunque alle alle elementari mi ricorda ancora il pezzettino la la diciamo la Rosetta il pezzettino di cioccolato
Dove io in realtà per qualche anno oppure interpretate fatto un dolce chiamato pane e cioccolato proprio su questo ricordo che avevo del della della scuola e però ritornato quello che avevi chiesto terzi mia mamma
Tredicesima di di quattordici Phillips siciliana e
Con appunto una situazione quindi di fame pure essendo cioè dopo però insomma una famiglia numerosa che non non ce la faceva
E mi ha nonna mi racconta mia mamma andava nelle botteghe andava dai qui dei fornai che c'erano mettevano i sacchi fuori con il macellaio le ossa oppure il fornaio il pane ammuffito
Prendeva il pane
Si mettevano lì grattava nubiana muffa e facevano una sorta di zuppa quindi diciamo che il pane in qualche modo quando noi siamo deciso di aprire il forno abbiamo detto apriamo il forno perché vogliamo dare è un elemento primario una cosa quotidiana perché per noi il forno era un po'o anche un collegamento verso verso il Paese perché è e comunque come ti dicevo prima prendendo la stella Michelin si pensa sempre che sia un ristorante
Appunto dove ce l'hai per l'occasione of ci fa l'appassionato insomma esclude una parte di persone no
E e quindi forno voleva essere un po'io dico sempre una porta aperta anche verso il Paese
è pure vero che la selezione succede lo stesso perché se fai pane di qualità in ambiente particolare la selezione avviene lo stesso però
Io poi non sono di Sasso Marconi se non attiva di Bologna almeno adesso sanno che facciamo prima probabilmente io sono arrivata sassoso sempre stata rientrati ristorante di famiglia quindi può pochi mi conoscevano almeno vs ampio complesso e
Estivi e poi su un panel se il pane duro
Dei nonni no quindi mio nonno invece bolognese che la la guerra al la passata
Ed era divertente perché dopo si potevano permettere di comprare il pane
Ma realtà hanno si riscattava quello del giorno prima quindi oggi comprare il pane ma mangia di quello che era rimasto da ieri quindi il giorno dopo era la stessa storia quindi alla fine il pane era sempre dunque cioè Bonaiuti e comunque io facevo merenda col pane duro e lo zucchero pane duro e basta ma insomma il pane e le sempre più assicura terribile
Per fortuna così
Qui non posso far altro che leggere un pezzetto da buono come il pane
Barzelletta di guerra
Mussolini chiama il capo dell'Ovra e si lamenta
Ma come tosse il capo della polizia segreta e non mi riferisce mai niente non viene mai sapere nulla Milashi assolutamente disinformato per esempio il pane ecco dimmi un po'ma cosa dicono gli italiani del pane
O ditte Duce agli italiani del pane parlano proprio male dicono che scarso nero duro in mangia abile che il pane è uno schifo
Assi e di Maddie mi ma cosa dicono di me gli italiani
O ditte Duce gli italiani sono entusiasti sono tutti pronti a morire per te e ti ammirano ti viene erano dicono che sei buono come il pane appunto
A proposito di cibi con Tamara Ferretti parlavamo del Papa di Tamara che va in montagna quando a vent'anni
Tira Tamara dirlo raccontarci questo
E cioè appunto una una parte di questa storia in cui
C'è la vicenda delle patate e dei cavoli
Allora sì mio padre è stato comandante partigiano di un distaccamento della brigata da Quinta Brigata Garibaldi marca
Il distaccamento ferro perché appunto che si chiama Ferretti
Era un campione di quando nati in montagna lui era un campione di lotta greca romana era un omone insomma tornato dalla montagna dissero Tiziana che io io non c'ero ovviamente in quei tempi ma tornato dalla montagna le era alimentato pensiamo smilzo come se fosse stato io ma un un anoressico
In montagna mangiavano mangiavano poco anche perché la resistenza da noi è stata fatta nell'inferno dello del quarantaquattro in inverno molto molto freddo
Molto freddo che è anche durato a lungo
Non c'erano e Guccini ieri e anche qui Cinieri diciamo provetti
Questa non te l'avevo racconta e amate le raccontò
Perché venendo qui a Bologna in auto questa mattina
Sono con due compagni amiche
Vera è la sorella di una partigiano con che è stato fucilato quando non c'aveva ancora diciannove anni in era un commissario politico lo stesso del della brigata garibaldina noi
E
Alessandro nonostante fosse stato incaricato all'interno di distaccamento della della funzione di commissario politico in un'occasione ha raccontato stamattina
Venne incaricato di assolve la funzione di cucine
Più Guccini era il protettore di consegnano una gallina me l'ha raccontata affronta
E lui non è riuscito era uno studente erano studente liceale che stava insomma per la essere per andare all'università
Non riuscirà uccidere questa gallina perché non gliela faceva a fare quel tipo di funzione
Egli invece appunto di mio padre io
Storie alimentari non ne conosco devo dire che ne conosco anche molto poche perché
Lui è stato uno di quei partigiani che ha raccontato la storia della Resistenza molto di meno
La sua esperienze le sue esperienze personali molto
Comunque molto importanti
E però anche un quello che sa che appunto al partito no nelle
Nel dicembre del quarantaquattro del dicembre del quarantatré
E tornato al luglio del quarantaquattro era trasformato e io prato accanto c'abbiamo anche un paio di fotografie proprio che testimoniano che documentano questa cosa
Aggiungo se posso
Un altro paio di considerazioni che mi mi riportano al libro perché io leggendo per esempio le prime pagine
La prima cosa che ho pensato a te perché mai venuto in mente
è stata quella bellissima intervista di Sami Modiano che poi è stata girata varie volte in diverse occasioni quando lui riconosce all'interno del campo di concentramento
Dall'altra parte della Rete la sorella
La riconosce per modo di dire ma a un certo punto capendo la situazione
Di chi era quel piccolo pezzetto di pane
Che aveva conservato gelosamente per lui
E questa sorella sapendo di non non riuscire rendendosi conto essendo più grandi di riuscire a sopravvivere di lo ritira
Dall'altra parte poi pura casualità però associato questa cosa
A questa cosa del cibo che divide il cibo che accomuna che unisce perché parliamo di cibo i attuali siamo il ragionamento in questi giorni c'è stata la presentazione di firme del Festival di Venezia e fuori concorso Sala presentato un film ma colpito il raccontò che che si chiama aria ferma
Di Leonardo Di Costanzo
Che parla della riconciliazione tra secondini
E detenuti all'interno di un carcere
Dopo la rivolta attraverso una rivolta avvenuta per una protesta dei dei carcerati Rispetto al cibo che veniva dato all'interno del carcere e queste questi siccome Dini riescono questa questo comandante dei secondini riesce a ricostruire unità mettendo insieme secco guardie
I detenuti intorno a una tavola beh io credo che questi appunto ragionando di vissuto di vissuti di esperienze credo che siano queste le cose che ci fanno capire esattamente no
Come si possono anche ricostruire quelle reti
Sociali di unità che di cui sentiamo tanto la mancanza l'ho fatta un po'troppo lunga questa volta ma c'erano i ricordi
Andrea
Riunire ricomporre rimettere insieme
E qui dobbiamo passare dal cucinerà il consigliere regionale Campo dovrebbe essere il compito della politica ora purtroppo siamo abituati al far West cioè la politica alla difesa del pre l'immagine del dello scontro del che la lotta la prefazione di questo libro meraviglioso è di Vinicio Capossela io leggo solo le prime cibo e resistere
Cibo ed esistere cibo e sacrificio cibo e comunione
Sono tante le relazioni si quindi peccare tra le vicende della Resistenza e la necessità del nutrirsi il cibo rientra in tutto quel mondo di scelte che fanno del nostro esistere un fatto anche politico
Prefazione molto bella non l'ho detto prima c'è un aspetto del libro ma quel Rigolato sollecitazione che secondo me è assolutamente meritevole di essere citata che il mettere in luce il ruolo delle donne
Dentro la resistenza e nello spirito che ha animato io credo gli anni della costruzione democratica di questo Paese
C'è un passaggio cioè richiamato più volte nel libro
Questo salto per cui le donne dall'essere le custodi del focolaio
A un certo punto sentono il dovere la necessità di diventare le mamme di una comunità allargata quella dei resistenti polpa del paese che secondo me è molto importante che è stata taciuta per troppo sottovalutata diciamo per troppo poco tempo e quindi e di questo il libro fa giustizia ed è un ulteriore elemento meritevole
Alle vostre pende
La politica oggi politica oggi io credo che sia a uno dei livelli più bassi in assoluto da che siamo una Repubblica
Ha perso assolutamente una dimensione che è quella del tempo
Si agisce solo e soltanto nel presente e questo è il peccato più grosso che si possa commettere
Perché se tu
Anche laddove risolvi un problema lo fai nella contingenza senza pensare a quale sarà la prospettiva non hai trovato la soluzione migliore possibile
è molto complicato fare politica oggi il dibattito è assolutamente squalificato e molto violento se non si usa un certo tipo di linguaggio non si buca non si arriva ai cittadini
Vinicio ma ci vogliono spalle robuste io provo a farla
Tenendo legate le persone tenendo legato ne parlavamo prima con uno sguardo strabico un occhio al territorio e quindi ai legami locali
L'altro invece alla prospettiva a livello regionale perché questo il livello al quale esercito io e quindi provare a trovare soluzioni locali che vadano bene entro una prospettiva di più area vasta che vada bene da da Piacenza a Rimini e che vada bene nel tempo
Considerando che la politica il compito si di amministrare
Di governare quindi le le le le le le questioni dell'oggi ma credo abbia anche il dovere del consentitemi davvero con tutta l'elasticità del termine
Dare degli indirizzi così morali etici educare in un certo qual modo cioè
Il politico che si lascia andare a un certo tipo di comportamento sdogana
All'ennesima potenza quel comportamento nella comunità per osserva il politico su un certo tipo di linguaggio sdogana l'ennesima contezza quel tipo di linguaggio è il motivo per cui paio di anni fa
Compiendo quasi un abuso però nessuno mi ha richiamato almeno delle autorità competenti
Decisi di emettere un'ordinanza anti cattiverie nel mio Paese
La cosa mi ha portato un paio di milioni
Fisici di complimenti e tre o quattro milioni di minacce di morte e di i offese
Ovviamente indirizzate in maniera molto puntuale precisa da leader di un'altra parte politica l'ordinanza anti cattiveria che da cosa muoveva tornando al tema del provare attenere legate le comunità e i doveri della politica
Se
I cittadini giustamente mi segnalavano il degrado di una degrado di una determinata lampione spento la fontana che non funziona la buca sulla strada perché non si sarebbero dovuti occupare anche del degrado delle relazioni sociali dentro la nostra comunità
Per cui ogni cittadino
Doveva as assumere su di sé la responsabilità nel momento in cui c'era il litigio sul gruppo sei di Luzzara sei su Facebook cioè in ogni Paese no
Se era testimone di di di di di qualche scorrettezze di minacce al bar piuttosto che era chiamato a segnalarlo e l'Autore di quella minaccia piuttosto che di quel linguaggio violento piuttosto che di quello che volete
Veniva indicato alla lettura di alcuni libri a prestare volontariato in alcune associazioni a vedere alcuni fine magari a visitare qualche luogo che gli ritemprarsi e danni non lo facesse diventare un cittadino migliore
In paese è stata colta bene io devo dire che dall'ora in cui sarà un caso però insomma delle guerre sui soci al non ce ne sono più state
Almeno almeno Enzo abbiamo pulito un pochino l'aria
A livello nazionale
Il buon Sandini ha pensato bene di indirizzarmi suoi follower mi hanno
Veramente coperto è uno dei motivi per cui diciotto punto uno dice ma chi me lo fa fare di espormi
Ci ho pensato un paio di notti e protetto no ma sai cosa dice che lo devo proprio fare di continuare a far politica con questa idea in testa e quindi vado avanti il motivo per cui sono diventato consigliere regionale
Grazie grazie davvero noi abbiamo finito nostro tempo
Io vi leggo qualche solo qualche titolo di ricetta pan cotto del razionamento polenta malconcia
Cappelletti bastonati Carbonara degli alleati mio che ti al calcinaccio gli occhi sbattuti al formaggio di malga lasagne per la ricostruzione
Linguine della fabbrica occupata maccheroni di cassa Cervélo azzurre parmigiano minestra della staffetta volete voi perder di queste ricette
Io ringrazio davvero per le emozioni che ci hanno dato stasera tutte le nostre il nostro ospite Lorena Carrara Elisabetta Salvini Aurora Mazzucchelli Tamara Ferretti Andrea Costa
Stavolta Serra
Grazie