Consiglio Generale dell'AGIS

Allora facciamo siccome il sottosegretario letta in arrivo direi che di poca possiamo cominciano i guai
La parola all'assessore alla cultura Borgna Comune di Roma
Allora io sono felicissimo di essere qui e di portare il saluto dell'amministrazione comunale
E di essere riuscita a venire nonostante che in consiglio comunale in questi giorni
Vi siano sedute molto tempestoso e pro ho avuto questa licenza proprio perché essere qui tra tanti amici è un fatto per me estremamente
Importante e mi rinfranca
Perché appunto in incontri di questo tipo io non ritrovo soltanto degli operatori culturali ma dei carissimi amici con i quali ho avuto in tutti questi anni occasioni di lavoro in comune
L'amministrazione comunale molto impegnata anche in questi giorni sui problemi della cultura dello spettacolo
Naturalmente lo è perché l'estate romana ormai una tradizione culturale del nostro Paese e noi sia pure con mezzi piuttosto scarsi
Economicamente scarsi credo siamo riusciti ad allestire un programma un cartellone piuttosto vivace
E soprattutto piuttosto ricco perché essi varia dal cinema al teatro la musica la danza quindi con un impegno verso tutti i generi dello spettacolo
E anche con un coinvolgimento molto ampio di gruppi di associazioni culturali di istituzioni e così via ma la cosa che più ci interessa e sulla quale più ci stiamo impegnando e il lavoro sulle strutture culturali
Si è aperto un grande dibattito anzi io ringrazio Vittorio Sgarbi che qui per aver partecipato col suo solito acume sul problema degli spazi culturali dell'uso delle piazze delle ville storiche
Quindi sull'uso di Roma anche come grande Palcoscenico per manifestazioni artistiche e culturali ma sappiamo quanto sia carente nella nostra città
Il problema appunto degli spazi degli spazi attrezzati degli spazi deputati per la cultura e per le manifestazioni artistiche
E in questo senso stiamo lavorando su molti progetti quello dell'Auditorium finalmente c'è un concorso che verrà a conclusione proprio nel mese di luglio stiamo lavorando al Polo della comunicazione per Cinecittà alla città della musica
Stiamo lavorando a difendere alcune prestigiose istituzioni culturali della nostra città penso in particolare alla musica penso all'Orchestra Sinfonica della RAI
Che è stata praticamente sciolta con una decisione
Credo avventata è senz'altro discutibile per rilanciare la quale noi abbiamo impegnato tutte le nostre forze insieme anche alla Regione Lazio alla stessa RAI c'è il problema del divieto assoluto all'uso di Caracalla
Che ha imposto non solo una stagione molto più ridotta del Teatro dell'Opera di Roma questo anche per motivi economici per il ben noto deficit che ancora deve essere sanato
Ma soprattutto ci ha imposto in tempi rapidissimi la ricerca di soluzioni alternative
C'è spazio di avete trovato una soluzione credo ottimale nell'area prospiciente Caracalla quella appunto di villa Pepoli ormai se ne è parlato
Che potrebbe addirittura già nel novantacinque cioè il prossimo anno dare la possibilità alla nostra città di a vere un altro grande palcoscenico all'aperto
Tecnologicamente anche molto più avanzato di quanto non fosse la stessa Caracalla e quindi risolvere in questo modo un problema che quest'anno ha pesato moltissimo perché Caracalla al di là del di tante cose che si possono dire acustica compresa era però una tradizione importante della nostra città
Proprio oggi prima che riprendesse questa sorta di grande maratona nel consiglio comunale sui problemi dello statuto dell'assestamento di bilancio e così via c'è stato un fatto molto importante che io vorrei segnalare e cioè l'incontro tra il consiglio comunale la Giunta comunale di Roma e i parlamentari del Lazio deputati e senatori eletti nella città e nella nostra regione di tutti i partiti di maggioranza e di opposizione
In risposta anche un appello che era stato fatto sta era stato formulato da uno dei consiglieri della maggioranza del consiglio comunale
In risposta al quale c'era stata un'adesione di varie forze
Del parlamento nazionale
Al di là ripeto delle collocazioni di maggioranza o di opposizione e c'è stato oggi appunto un incontro molto interessante molto importante che ha discusso per la prima volta consiglieri comunali assessori comunali deputati senatori di Roma e del Lazio
Sul problema di quale impegno di tutti al di là delle appartenenze
Politiche per rilanciare la nostra città rilanciarla sul piano culturale rilanciarla sul piano artistico rilanciarla sul piano dei servizi delle strutture
Rilanciarla sul piano turistico questo è un grande tema che poi di fronte alla scadenza del due mila Dell'Anno Santo che e di fronte all'ormai si avvicina e è un tema di grandissima rilevanza di grandissima attualità quindi di cose da fare ce n'è moltissime
E un'altra cosa importante credo che sin dalla relazione di Quilleri si parlerà di questo e naturalmente il problema di quale sistemazione quale soluzione dare alla questione del ministero
Per la cultura o come lo si vuol chiamare ma comunque il problema di risistemare i rapporti tra Stato Regioni enti locali e trovare una soluzione definitive è organica alla questione appunto del ministero per i beni e le attività culturali per la cultura ripeto su queste anche sul titolo la discussione aperta ma certamente bisognerà arrivare presto
Ad una soluzione tanto più che tutto il comparto dello spettacolo come vie ben noto
Ovviamente e al momento uso un termine improprio ma fu usato proprio questo tema in un anno fa parcheggiato alla presidenza del consiglio in un dipartimento che ha spetta però una diversa definitiva più organica
Sistemazione anche su questo noi avremo un momento di confronto molto importanti ai primi di ottobre a Roma di Regioni Comuni e Governo
Però credo che già da questa sera questo tema potrei essere al centro delle valutazioni che laggiù se il mondo dello spettacolo il Governo il Parlamento vorranno fare perché si tratta di una questione di fondo da cui dipendono tante altre questioni la soluzioni dei tanti problemi
Anche Randy caso di Roma Roma Capitale che sono appunto sul tappeto
Io non aggiungo altro
Vi saluto con molto affetto con molta partecipazione so che saremo insieme in queste in tante altre
Battaglie e auguro a questa discussione che si possa concludere con delle decisioni operative che magari impegni no tutte le forze presenti appunto in questo sforzo
Comune di collaborazione reciproca che assolutamente necessaria
Ringrazio l'assessore Gianni Borgna per il suo saluto per il suo intervento
Insieme a lui desidero mi ripromettevo per la verità di ringraziare il sottosegretario ma più che un ringraziamento per non metterlo ospizio che arrivi
Ci arrivi al più presto e in grazie senatore Ortensio Zecchino presidente della settima Commissione del Senato l'onorevole Vittorio Sgarbi presidente la settima Commissione della Camera
Per aver accettato di partecipare a questa parte pubblica del consiglio generale dell'Agis
Che vede la presenza di parlamentari
Esponenti delle regioni degli enti locali più in generale della pubblica amministrazione rappresentanti del mondo economico dell'associazionismo della società civile Autori attrici attori rappresentanti della stampa e dei media
Grazie a tutti per la vostra presenza a questa che è una prima volta
Se l'interloquire con i pubblici poteri rientra nella tradizione nei doveri in fondo di un'organizzazione come la nostra
Se in passato abbiamo avuto autorevoli presenze istituzionali ai lavori dei nostri organi direttivi è la prima volta che diamo pubblicità formale e coralità alla nostra volontà di dialogo di rappresentazione di problemi di proposta
La sensazione diffusa tra noi e confermata ancora stamattina nel consiglio generale
è che lo spettacolo si trovi all'interno di un quadro generale complesso che riguarda tutto il Paese in una situazione tutto particolare
Che sconta problemi irrisolti del passato e nodi attualissimi del processo di cambiamento in atto
Cominciando dagli aspetti più generali uno dei primi steccati da rimuovere e la disattenzione verso lo spettacolo che è parte della più generale disattenzione del nostro Paese verso la cultura
La cultura e l'anima di un popolo è il costume la mentalità l'espressione dei suoi valori
La cultura non è cosa astratta particolarmente nella forma di spettacolo e concretezza di comportamenti e abitudini modo di essere della gente della società
Nel suo essere momento di socialità occasione di collegamento tra espressione artistica e spettatori lo spettacolo si traduce in forma di partecipazione che hanno diretta attinenza con concetti come quelli di democrazia e di libertà
E lo spettacolo nel mondo moderno è impresa componente dell'industria culturale dentate e dell'intrattenimento produttore diretto di redditività economica e indiretto di tante altre cose
Di divinità e aggregazione sociale del punto di vista urbanistico di turismo nei grandi e piccoli Festivals di grande artigianato
Di moda per i suoi influssi sul costume di prodotti editoriali di prestigio e di immagine nella nostra presenza all'estero
Connotazioni che per la loro ampiezza estratti estratte Tizio strategicità
Finiscono per rendere riduttivo il pur consistente dato statistico individua la consistenza del settore neppur ragguardevoli dati di quindici mila impresa e circa e duecento mila addetti
Non possiamo non considerare con interesse per stare alla più stretta attualità che nel comunicato finale della riunione a Napoli dei Paesi maggiormente industrializzati si faccia riferimento a proposito di occupazione alla necessità di cogliere tutte le opportunità per creare nuovi posti di lavoro in quei settori dove emergono nuove esigenze per esempio in termini di qualità della vita e di protezione dell'ambiente
Ancora più interessante il fatto che commentando questo passo del comunicato in conferenza stampa il Presidente Berlusconi abbia fatto esplicito riferimento oltre che ai settori dell'ambiente dell'assistenza sociale a quello della cultura
Se in quanto queste indicazioni
Che vengono da una sede così alta di riflessione politica si tradurranno e noi ci contiamo in atti concreti di operatività politica si darà anche risposto ad una diffusa esigenza delle gioco delle delle generazioni più giovani
Sentiamo emergere dai giovani al di fuori dei luoghi tradizionali e di strutturazioni professionali un'ansia forse indistinta ma viva
Di aggregazione di espressione legato allo spettacolo far musica recitare stare insieme in modo complementare all'attività quotidiane
Qui come nella ricerca professionale del settore il riferimento non potrà esser naturalmente all'impresa o all'organizzazione aziendale ma spazi garantiti di autonomia e di libertà di espressione
Un secondo staccato da rimuovere direttamente collegato al primo è quello della spesa pubblica a favore dello spettacolo
Si tratta in ragione dell'ampio spetti ho diritto di redditività economica sociale e culturale che abbiamo appena descritto di risorse che vengono investite
E le risorse secondo i principi di base dell'economia devono essere adeguate i risultati che si vogliono ottenere ai servizi proposti come obiettivi
Compatibilmente con la situazione generale del Paese e con la consapevolezza della necessità di razionale impiego dei fondi
Il settore dello spettacolo afferma con forza
La propria totale indisponibilità agli assurdi balletti al rituale taglio con restituzione che ha caratterizzato negli ultimi anni in sede di legge finanziaria lo stanziamento relativo al Fondo unico per lo spettacolo
E tanto più importante
La esatta individuazione delle risorse quanto più per gran parte delle sue attività lo spettacolo si caratterizza per una inderogabile esigenza di programmazione
Noi non chiediamo più soldi di quanti ne siano necessari
Siamo contrari come associazione d'impresa al concetto di sussidio
Ma è forse anche giunto il momento di dire con aperta franchezza che le sacche di assistenzialismo la dispersione di risorse sono anche il prodotto della mancanza di regole le riforme mai attuate della mancanza di chiarezza e certezza del diritto o se si vuole dei diritti e dei doveri di che strutturalmente opera utilizzando risorse pubbliche di chi si propone per una funzione di servizio verso il pubblico
Le categorie dello spettacolo sono state accusate di non aver voluto con abbastanza forte forse alle riforme
Noi siamo qui a dire con fermezza non solo che l'emanazione delle leggi ha una sua precisa collocazione nella struttura istituzionale ma che da tempo le categorie avvertono ed è il terzo staccato da rimuovere l'assenza di una politica per lo spettacolo
Risorse adeguate regole chiare obiettivi individuati questo significa fare politica e non come avvenuto a volte non solo per lo spettacolo fare politica solo attraverso la spesa
Ci sono altri elementi che rendono particolare per noi questo periodo
Uno è il riordino delle funzioni in materia di turismo spettacolo e sport a seguito dell'abrogazione referendaria del ministero turismo dello spettacolo
Un altro l'operatività attuale del sistema dei rapporti Stato spettacolo fortemente negativamente condizionata dal sostanziale blocco dell'attività dei comitati e delle commissioni
Per il riordino delle funzioni in materia di turismo spettacolo e sport il trentun maggio novantaquattro è stato per la quinta volta reiterato il decreto legge in materia e sta per iniziare al Senato il dibattito parlamentare sul relativo disegno di legge di conversione
Quanto delineato dal provvedimento dovrà essere correlato da un lato alle rivendicazioni autonomistiche delle regioni e dall'altro alle aspettative dei settori professionali dello spettacolo
C'entrate sulla necessità di garantire la libertà di ideazione realizzazione e diffusione dei processi culturali
L'Agis quale esponente degli interessi diffusi che si ammettono lo spettacolo sostiene che ci deve essere il concorso di competenze fra Stato e regioni
Al fine di salvaguardare il principio dell'unità dei processi culturali alla base stessa del concetto unitario di Stato e dell'identità culturale della nazione
Il principio del concorso in materia di attività culturali dello spettacolo è stato anche autorevolmente affermato dalla commissione bicamerale per le riforme istituzionali della Presidente legislatura è una concezione non condivisibile quella basata su una specie di spartizione di competenze all'insegna della territorialità e della forza del momento tra due contendenti lo Stato da una parte e le regioni dall'altra
Le scelte politiche di fondo e la politica culturale non possono che essere il frutto di una riflessione unitaria e centrale che guardi alle prospettive di sviluppo culturale di tutta la comunità civile
Deve invece essere compito importante delle regioni e degli enti locali partecipare a queste scelte
Attuarle e fornire adesso all'interpretazione che va necessariamente ancorata alla diserta i circa diversificata realtà del territorio
La problematica e quindi estremamente complessa e va oltre gli interessi legittimi dello spettacolo investendo un importante strumento di comunicazione e la funzione assolta in favore della collettività nazionale
Sono comunque maturi i tempi per una reale riforma
Esistono le condizioni per una serena risposta a quelle che sono in fondo esigenze della società civile il tema del riordino va quindi anche inquadrato in un più ampio contesto per tali motivi si esprime la più viva preoccupazione sul termine primo gennaio novantacinque
Previsto dal decreto legge numero trecentoventinove entro il quale dovrebbe essere messo a regime il nuovo quadro di riferimento istituzionale per attività che pena la loro stessa esistenza debbano continuare a progettare
Realizzare programmare
Confidiamo pertanto che in adesione alle molteplici richieste da più parti rappresentate il Parlamento proroghi tale termine al primo gennaio novantasei evitando forzature sui contenuti della riforma
Prevedendo un reintegro porre Ale per discuterne e approfondirne i temi il tema del riordino delle funzioni a traino indirettamente il tema della riforma dell'ordinamento statuale o almeno di parte di esso
A seguito dall'abrogazione referendaria del ministro del turismo dello spettacolo in forza dei ripetuti reiteri del decreto legge recante riordino le funzioni l'intero settore amministrato dal Dipartimento istituito presso la presidenza del Consiglio
è una situazione di indubbia transitorietà
In tale contesto va dato atto ed espresso un sentito ringraziamento al sottosegretario letta al sottosegretario che lo ha proceduto Maccanico al capo dipartimento Rocca per quello che fanno e hanno fatto in un contesto complesso e non definito
Riteniamo tuttavia sia maturo il tempo per la costituzione del ministero delle Attività culturali che nel dare certezze al settore Possa contestualmente garantire il decentramento superando vetuste diffidenza e accorpando in una struttura agile e snella competenza ora disperse e sovrapposte dalla comunicazione all'editoria
Quanto all'opera e attività attuale del sistema lo stesso decreto legge trecentoventinove del mille novecentonovantaquattro
Prevede il riordino degli organi consultivi istituiti presso il soppresso il ministero dello Spettacolo mediante regolamenti governativi da emanarsi entro sei mesi dalla conversione del decreto
Sono ventuno i comitati le commissioni che sulla base di norme legislative Vicenti quo coadiuvano l'amministrazione per l'esercizio delle funzioni di competenza in materia di spettacolo
Per il giudizialmente va affermato che non si hanno dubbi
Sulla legittimità e sul corretto funzionamento degli attuali organi consultivi le cui composizioni sono tutte determinate da provvedimenti legislativi che ne hanno regolato il funzionamento da oltre vent'anni e peraltro diffusa soprattutto a livello di coscienza sociale RAI Med inni inadeguatezza scusate e la fragilità di tali organismi al fine di eliminare ogni equivoco ingiustificati alle disagi se favorevole anzi chiede espressamente che sia data rapida attuazione ai principi di riordino e di riforma dei comitati
E commissioni che il decreto legge trecentoventinove espressamente prevede
Obiettivo primario e condiviso non può che essere quello di assicurare maggiore agilità chiara identificazione delle rappresentanze trasparenza e certezza la l'operato degli organismi
Lo strumento operativo per realizzare tale obiettivi non può comunque essere altri che quello legislativo da emanare attuare con urgenza e tempestività
In termini di architettura ingegneria legislativa esistono nostro avviso strumenti diversi e tutti capaci di assicurare effetti reali e tempestivi
Un disegno di legge autonomo lo stralcio dell'articolo tre punto due del decreto-legge trecentoventinove o con lo stesso decreto non fosse convertito ovvero in ultima analisi in termini di maggiore semplicità ed efficacia
La tempestiva emanazione dei regolamenti governativi cui lo stesso decreto legge fa espresso riferimento
Nel contempo è sempre in materia un grato riconoscimento va formulato al governo dal sottosegretario letta per essersi fatti carico di emanare in questi giorni il Regolamento per il funzionamento delle attuali commissioni consultive che modifiche corregge l'analogo provvedimento emanato il tredici aprile novantaquattro il nuovo regolamento consente di porre rimedio ad evidenti difetti di merito e legittimità che avrebbero di fatto impedito o paralizzato il funzionamento delle attuali commissioni
Ma dopo i temi di ordine del sesto generale è necessario lo sguardo di sintesi ai singoli comparti
Il cinema
Sì non è stato il primo dei settori ad essere dotato di un nuovo sistema legislativo
Si tratta peraltro di un sistema imperfetto in parte per vizi di origine ma soprattutto perché taluni pur apprezzabili istituti non riescono ancora a funzionare decollare
Vanno ancora emanati diversi decreti attuativi ma soprattutto quelli già emanati sono di fatto bloccati nella loro impossibilità pratica di funzionamento dalla già lamentata paralisi dei comitati e commissioni che ne precondizione o non l'applicabilità
In tale situazione di stallo particolarmente danneggiato il settore dell'esercizio cinematografico
In particolare la paralisi applicative del decreto sul credito cinematografico non consente l'attivazione degli investimenti utili per Rinnovamento ulteriore del sistema delle sale elemento primario insieme agli investimenti produttivi per la ripresa del settore
La possibilità di una rivalutazione del mezzo sale emerge forse non per mera coincidenza proprio nel momento in cui il mercato accenna sintomi di ripresa
Nell'ultimo anno dopo circa quarant'anni si registra un recupero degli spettatori cinematografici Carretta inverte un fenomeno tendenziale di segno inverso
Non si è in grado di valutare se si tratta di un fenomeno effimero
Certo che un effetto di spinta potrebbe bene averlo al corretto funzionamento di strumenti normativi finalizzati appunto anche al recupero della domanda
E anche un spicca aprile che sulla base del nuovo quadro normativo sia possibile creare le condizioni per ridefinire un corretto rapporto sul mercato tra cinema televisione e da un domicilio e ciò in termini di correlazione interattività piuttosto che di contrapposizione competitiva
Un problema particolarmente grave è rappresentato dal dilagare
Del fenomeno della pirateria audiovisiva
L'immissione in commercio a tre attraverso disparati canali di videocassette illecitamente prodotte genera danni e guasti spesso irreversibili
Evidente il danno economico per l'industria le professioni più sottile ma forse più irreparabile il danno verso il consumatore che viene allontanato dalle sedi di consumo più proprie e qualitativamente più pertinenti
Intervenire su questa materia in linea anche con esigenze aspettative che ci pervengono dall'estero
Significa pensare a soluzioni legislative per la migliore definizione sul piano penale di reati infatti si tratta e per incisive sanzioni amministrative
E l'attività musicali e di danza di tale musicale della danza
Si propone con un tasso di produttività di assoluto rilievo con un'attività che interessa praticamente l'intero Stivale
La lirica i balletti gli spettacoli di ogni giorno di maggiore impegno artistico finanziario ed organizzativo si presentano con circa sei mila manifestazioni annuali
Cui assistono tre milioni di spettatori paganti oltre cinquecento presenze manifestazione e con centoquindici miliardi di incassi
La concertistica produce circa sedici mila manifestazioni l'anno con sessanta miliardi d'incasso e quattro milioni circa di spettatori paganti pari ad una media di duecentoquaranta presenze a concerto
Complessivamente quindi la musica lirica concertistica danza realizzano ventidue mila manifestazioni sette milioni di biglietti venduti centosettantacinque miliardi di incasso
Questa realtà è costituita da tredici ente un tono millilitri sinfonici ventiquattro teatri di tradizione
Undici istituzione orchestrali più duecentocinquanta società di concerti una cinquantina delle quali di assoluto rilievo artistico ed organizzativo
Un centinaio di festival tra i quali quelli di Spoleto Perugia Stresa appeso non Martina Franca Torre del lago eccetera e sessanta settanta complessi di danza
Trattasi di un complesso di organismi produttori di cultura musicale di danza nel cui ambito emergono veri e propri beni culturali come tali da considerare da sostenere
Circa gli enti lirico sinfonici
I maggiori organismi produttore di spettacoli stenti nel Paese oltre sei mila dipendenti e tre mila cinquecento manifestazioni l'anno particolare rilevanza assume il problema relativo ad una trasformazione della natura giuridica
Di tale istituzione
Configurate dalla legge ottocento del mille novecentosessantasette quali enti pubblici non economici
Una nuova legge del resto a quasi trent'anni dalla precedente e l'obiettivo primario di tutto il settore musicale
E della danza per dare vita ad una diversa organizzazione dall'intervento pubblico e al superamento delle barriere categoriali previste dalla legge attuale
Nodo fondamentale talmente importante da travalicare il limite del comparto e la ridefinizione della natura giuridica degli enti lirici
L'esigenza e migliorarne la funzionalità consentendo loro di operare con mentalità economica
Di impresa connotazione culturale manovrando la struttura non in termini di sopravvivenza gestionale bensì del prodotto del ruolo che ogni ente chiamato a realizzare spunti interessanti per una moderna ride definizione della natura giuridica anche degli enti appartenenti a questo settore possono accogliersi nello schema di decreto legislativo per di più predisposto dal ministero dalla funzione pubblica
Riguardo le altre attività del settore inatteso dalla nuova legge fondamentale il problema per la normativa regolamentare espressa dalla circolare sia preventivamente sottoposta questa questa
Queste normativa sia su preventivamente sottoposta alla commissione centrale della musica il cui funzionamento accompagnato da un generale snellimento delle procedure burocratiche ha urgente bisogno di razionalizzazione che consenta serenità
E valutazioni ponderate
Il teatro di prosa
Il teatro di prosa lamenta da sempre non la revisione ma la mancanza di una legge
Identificando in questa circostanza l'assenza di una politica dello Stato verso settore trainante dello spettacolo dal vivo
Da trentacinque anni
Infatti il teatro italiano si trova adesso è regolamentato dalla circolare uno strumento che per sua natura non ha consentito in questo lungo periodo di impostare attività d'investimenti economici in un'ottica di medio lungo termine
Il teatro di prosa si sta positivamente interrogando sugli aspetti futuri della sua organizzazione
Che decide si sta sia che dei suoi riferite riferimenti istituzionali
Riconoscendo nel principio del concorso stato e regioni l'unica autentica possibilità per garantire il razionale dal Monico sviluppo del settore e per assicurare la prosecuzione di quell'azione di diffusione della cultura teatrale
Sull'intero territorio nazionale
Che consente oggi al cittadino della metropoli provincia o paese di poter usufruire dell'identico prodotto e servizio culturale
In questi anni se tentato di adeguare la circolare attraverso l'eliminazione l'eliminazione della sedimentazione normativa che lo stava soffocando nell'attesa della legge per il teatro
Anche se va riconosciuto che la sua annuale duttilità quella circolare è servita a non ingessare il sistema se è vero che la condizione sociale ed economica del Paese in fase di repentino mutamento giunto il momento per una non più rinviabile riconoscimento legislativo della funzione pubblica e sociale espletata dal teatro
Tutto questo è possibile attraverso l'individuazione di una nuova modalità di rapporto fra Stato e teatro di prosa al fine di consentire una produttività libera e la difesa dei valori risultati raggiunti basati sulla trasporti trasparenza del finanziamento
Si sta infatti delineando nel settore una tendenza rivolta a soddisfare due esigenze diverse ma per molti aspetti concorrenti da un lato l'esigenza di un'aria vocazione al menti indirizzata al mercato
Dall'altro le esigenze di un'area specifico contenuto culturale
La rendi Rizzato prevalentemente al mercato
è finalizzata alla ricerca dell'equilibrio tra investimenti e proventi e chiede allo Stato non contributi ma facilitazioni indirette da introdurre con appositi provvedimenti legislativi fiscalizzazione degli oneri sociali la defiscalizzazione
Sia attraverso il ripristino della detassazione degli utili reinvestiti nell'attività sia attraverso il tax shelter per quei soggetti che operano investimenti di capitale nel settore
La liberalizzazione inoltre da una serie di gravami impropri è ancora il credito agevolato a tassi mirati i termini complementari e non antitetici va individuato una seconda area di un più spiccato interesse pubblico e a maggior rischio d'impresa correlato alla specificità di una produzione ad alto tasso di qualità artistica
Che dai suddetti interventi indiretti non troverebbe sufficiente garanzia per poter mantenere e migliorare irrinunciabili livelli di creatività e di operatività
Tale area non può che essere sostenuta tramite incentivi economici per i progetti culturali e per la loro realizzazione da orientare comunque verso criteri di riqualificazione della spesa
Il progetto così succintamente delineato rappresenta un'auto sollecitazione del teatro di prosa a divenire un settore in grado di coniugare in modo equilibrato impegno artistico rispondenza del mercato
Anche se il settore in principio potrà avere difficoltà
Quando quanto prospettato contribuirà all'eliminazione di inestricabile di contraddizioni ridisegnando una nuova mappa del teatro italiano in cui la vocazione culturale
E la vocazione imprenditoriale non potranno più essere barattate eccitate di volta in volta secondo dell'utilità del momento
Nell'ottica pertanto di una non più rinviabile riordino del sistema teatrale si inseriscono conseguentemente
Il varo della legge di disciplina del settore ispirata sia devo già colazione incentivi economico-fiscali che ad un sistema di convenzioni annuali o pluriennali tra stato e io regioni e soggetti dalla comprovato Funzione pubblica
E la riforma dell'ETI che tenda a ridisegnare non è competenza e funzioni
Lo spettacolo popolare lo spettacolo popolare nelle sue diverse espressioni
è forma d'arte di intrattenimento radicata nel tempo
Presente nel vissuto quotidiano della gente gli a cui lo Stato nel mille novecento e sessantotto ha riconosciuto la funzione sociale sostenendo il consolidamento e lo sviluppo del settore
Ma le sue diverse componenti si configurano anche come espressione d'impresa investimento di capitale di potenzialità umane che devono confrontarsi da troppo tempo con una politica di marginalizzazione del panorama dello spettacolo italiano
Lo spettacolo popolare
Chiede maggiore attenzione per la funzione ricreativa e culturale assolto sul territorio
E l'adozione di parametri normativi di riferimento conformi alle perché Colari connotazioni di temporaneità itinerante sa che consentono anche in Italia di operare secondo standard europei
Tra i problemi più annosi afferenti il settore va segnalata la cronica assenza di aree pubbliche sulle quali svolgeva l'attività la maggior parte dell'amministrazioni comunali
Non ha adempiuto al dettato legislativo in un quadro che sedeva oggettivamente tener conto delle gravi difficoltà dei nostri centri urbani grandi e piccoli non può trascurare il contributo che lo spettacolo viaggiante ed il circo
Opportunamente collocati possono dare i piani di riqualificazione urbanistica basta considerare la diversa attenzione
Che Paesi come la Francia la Spagna e la Germania riservano a tali manifestazioni ospitando le spesso nel cuore delle più importanti città
Problema altrettanto serio è quello connesso alle tariffe che l'occupazione del suolo pubblico adottate nell'ambito del riordino della finanza locale
Un primo intervento consentito di attenuare il problema con un regime transitorio valido solo per il corrente anno
L'entrata a regime delle nuove tariffe nel mille novecentonovantacinque
Con percentuali di incremento astronomico rischia peraltro di provocare la completa paralisi del settore che non può come evidente prescindere dall'utilizzazione di spazi pubblici
Essenziale appare altresì in ragione della complessa e costosa tecnologia delle attrazioni
La individuazione di una forma di credito agevolato che già istituito per altre attività di spettacolo consentirebbe una più adeguata programmazione degli investimenti per il rinnovo dell'attrezzatura
Per il mondo del circo
Tema di scottante attualità è quello della presenza degli animali nei complessi circensi
L'Ente nazionale circhi
Ha già da tempo dimostrato concreta attenzione al problema con un atto di autoregolamentazione
Quale la stipula del protocollo d'intesa con l'Ente nazionale protezione animali per la salvaguardia delle condizioni di mantenimento degli animali nei complessi circensi e la realizzazione presso lo Zoo Safari di Fasano
Di una struttura di accoglienza per gli animali non più in grado di esibirsi
è problema che occorre disancorare da posizioni pregiudiziali massimalisti che da scarsa conoscenza di un mondo come quello circense che ha forti valori di linearità e correttezza professionale
Una recente pronuncia del giudice amministrativo confermato la validità della posizione giuridica dei circensi che affermano peraltro la loro tendenza al dialogo e all'approfondimento come forza di contrapposta opinione
Il settore dell'automatico da divertimento se da un lato rappresenta una delle forme più accessibili e popolari di impiego del tempo libero sono le macchine famose dei videogiochi
Dall'altro si coniuga sempre più strettamente con il progresso tecnologico malgrado il via Foria riaffiorare di tanto in tanto di vecchi pregiudizi su questa attività che dovrebbero essere ampiamente superati dei tempi si avverte negli ambienti politici ed economici a livello internazionale una certa attenzione per il settore
La stessa Commissione economica europea si sta documentando sulle varie forme ludiche di impiego del tempo libero ivi compreso il gioco automatico riconoscendo adesso la rilevanza economica sociale
La sa parla associazione di categoria del settore è impegnata forse al perseguimento da una parte di un provvedimento di qualificazione professionale degli operatori dall'altra di adeguamento della normativa di settore a quella delle altre nazioni europee
Attraverso la quasi totalità dei comparti inoltre del settore aderente all'Agis la problematica che riguarda la sicurezza e prevenzione incendi complessa stratificata nel tempo diversificate nel numero degli organismi di controllo
Un processo di revisione generale è stato attivato da qualche tempo dal Governo e anzi di recente ulteriormente puntualizzato nel decreto legge quattrocentoquattordici il ventisette giugno
Con la proroga del termine per l'emanazione della normativa di semplificazione procedurale del certificato di prevenzione incendi
è auspicabile che questo processo di riforma si atto in modo organico ma problemi particolari urgono da quello relativo alle attrazioni dello spettacolo viaggiante un progetto articolato è stato predisposto dall'Anas associazioni categorie e qui a quello del servizio di vigilanza nei teatri
Nelle sale di musica nei circhi la cui onerosità
Ha già contribuito negli ultimi due anni alla diminuzione sensibile grave delle giornate di spettacolo
Anche qui come in altri casi non si chiedono come pensano i nostri interlocutori istituzionali esenzioni o evasione di obblighi ma razionalizzazione di intervento chiarezza e semplificazione degli oneri ai costi reali
Nella costante ricerca
Di un rapporto diretto con la società civile l'Agis intende sempre più curare ed affinare il rapporto con il mondo della scuola
L'attività del servizio Agiscuola finalizzata a favorire la percezione della magia della fruizione collettiva dello spettacolo dal vivo non è solo un'attività di informazione e di ricerca di un pubblico potenziale
Quanta anche un'attività di formazione che presso il pubblico giovanile possa far scoprire valori culturali così come occasioni di San intrattenimento
Siamo convinti che è molto ancora si può e si deve fare specie con un sempre più diretto coinvolgimento delle istituzioni pubbliche
E comunque con legittima soddisfazione che in occasione del seminario internazionale sine col tenuto a Londra lo scorso febbraio abbiamo registrato testimonianze apprestamenti gli operatori stranieri circa il progetto agiscono le sue concrete realizzazioni
Considerato da questi interlocutori fra i più completi avanzati a livello europeo
Mi accingo a concludere
Dopo l'esposizione pur sintetica
Di una così articolata serie di problemi nell'ambito dei vari comparti
Non appare dunque eccessiva la definizione di eccezionale
Data all'inizio per la situazione dello spettacolo sta attraversando e che assomma ad antichi nodi emergenze nuove sono lieto per sottosegretario sia questa parte conclusiva scusandomi anticipatari anticipatamente per la sorprendente sono costo concludente
L'assetto istituzionale complessivo del nostro Paese è in fase di cambiamento e questo non può non riflettersi anche sullo spettacolo
Il nostro sforzo in questo momento è quello della massima chiarezza a rischio di cadere nello schematismo chiarezza chiedere sui temi generali attenzione risorse regole chiarezza e offrirsi apertamente al confronto e all'assunzione di responsabilità sull'uso razionale delle risorse
Sulla eliminazione delle distorsioni ove esistono sulla verifica in termini sociali e culturali dell'investimento pubblico
Vogliamo essere espliciti al massimo anche sul tema generale del rapporto Stato regioni enti locali
L'idea che debba esserci un concorso di competenze non nasce da intenzioni gattopardesca né dalla volontà di eludere il problema e anzi la soluzione più difficile
Ma dalla consapevolezza di Chio operando quotidianamente a diretta cognizione della sostanziale unitarietà del fare spettacolo al di là di ogni collocazione fisica localizzazione di strutture o di realizzazione
Chiede una politica per lo spettacolo nei termini già detti non può non sottintendere che si tratti di una politica unica a livello nazionale
In cui ricomprendere articolazioni diversità specializzazioni significa pensare uno sviluppo culturale omogeneo sul territorio tendente semmai a ridurre non radicalizzare le differenze
Significa attribuire agli organismi delle autonomie la capacità di contribuire direttamente alla scelte della politica culturale nazionale
Di verifica sul territorio dei risultati per la correzione il cambiamento quando necessario degli indirizzi generali stessi
Una cosa certamente non vorremmo vedo lo spettacolo esseri protagonisti in negativo di un braccio di ferro fra Stato e regioni Cabbia per oggetto una spartizione di potere io di stanziamenti
Esperimento di un pentito di un più generale processo di lacerazione e divisione
Per sua natura non solo per la sua perdurante vocazione itinerante lo spettacolo nasce si propone a tutta la collettività perfino gran parte di quello dialettale o logisticamente legato a realtà locali
Parlamento e governo devono trovare gli strumenti idonei e a non compromettere questi valori ed è in questa chiave che va letta la diffusa aspirazione del settore ad un organismo centrale di coordinamento che si chiami o no ministero della cultura
Un luogo dove le diverse articolazioni istituzionali della collettività
Portatrici delle diverse proprie esigenze insieme arrivino ad individuare regole obiettivi mezzi per realizzazione per la realizzazione di quel fatto importante per la vita del paese che allo spettacolo
L'alzarsi del sipario lo scorrere di immagini su uno schermo il rinnovarsi eterno della musica il gesto mimico atletico del danzatore o della croata
Se tutto questo è un'illusione
Sogno di un caldo pomeriggio di piena estate e anche da parte nostra convinzione profonda
Non è esso stesso lo spettacolo illusione che rappresentata diventa realtà grazie
Sono c'è un cambiamento di programma sottosegretario Letta chiede di parlare intervenire subito per motivi che ci spiegherà ovviamente
Problemi io chiedo scusa del ritardo con il quale sono arrivato e della fretta con la quale andrò via
Così le giornate che stiamo vivendo forse non s'non saranno sufficienti a giustificarmi ma spero possano costituire almeno un'attenuante mi affido comunque dalla vostra cortesia la vostra generalità per generosità
Per essere se non assolto per lo meno per dorato
Come vedete non sono un politico sono prestato alla politica solo da qualche settimana
Ma già ho assunto tutti i vizi che tanti di noi hanno sempre contestato la politica anche quello di arrivare tardi anche quello di cambiare i programmi anche quelli di inserirsi in un'Assemblea così importante come questa in maniera meno ordinata di come io stesso avrei voluto delle chiedo scusa ma sono giornate così intense
Così affannose così frenetiche che non si riesce a tener dietro a tutto d'altro canto e anche un momento importante per voi
Perché l'Assemblea dell'Agis e certamente il momento dell'anno più importante non solo per riflettere sui Problemi sulle situazioni in essere ma anche e soprattutto per guardare al futuro
Tanto più in un momento come quello che stiamo vivendo in questi mesi
Per cui ho ritenuto che forse sarebbe stata colpa più grave disertare completamente che non venire sia pure frettolosamente della mia presenza sia pure così
Rapida vuole sottolineare proprio l'attenzione che in questo momento il governo vuole dedicare più che in altri momenti ai vostri problemi alla situazione dello spettacolo
A tutti i problemi che il presidente Quilleri a con tanta eleganza ma con tanta profondità enumerato evocato e trattato nella sua relazione perché dico che questo è un momento particolare perché dico che questa è un'Assemblea particolare rispetto agli altri anni
Ben perché stiamo in un momento legislativamente difficile ma che può essere legislativamente molto fecondo
E non è un caso che per la
Tavolo siedano i due presidenti delle Commissioni competenti della Camera e del Senato che vogliono proprio significare assieme alla presenza del Governo affidata alla modeste del sottoscritto
Quanto Governo e Parlamento insieme vogliano affrontare in maniera nuova e diversa che non per il passato i vostri problemi
è un problema tutto aperto perché proprio in questi giorni il Senato si accinge a convertire in legge comunque sta discutendo prima di passarlo alla Camera il famoso decreto che dopo la soppressione del ministero del turismo e spettacolo a seguito del referendum
Istituisce i due famosi dipartimenti del turismo e dello spettacolo
è una discussione però che non si sta limitando vero senatore Zecchino soltanto a all'articolato di quel decreto legge e alle disposizioni che esso reca
è un dibattito che si è allargato che ha preso un respiro diverso e più ampio come avete sentito d'altro canto nelle conclusioni della relazione del presidente
Perché l'occasione del decreto ha consentito alle forze politiche che siedono in Parlamento quelle di più antica tradizione quelle nuove di affrontare il problema nella sua complessità nella sua interezza per vedere se non sia il caso come forse è il caso di innovare profondamente
E allora ho sentito dire da più parti in Senato dai banchi di destra come di sinistra
Che forse questo decreto deve essere soltanto una zattera
La definizione di Zeffirelli o un traghetto verso un approdo diverso deve servire cioè a garantire l'adempimento di alcune funzioni irrinunciabili dello Stato la sopravvivenza di quella struttura burocratico amministrativa
Che nasce e che abbiamo ereditato dal soppresso ministero verso una realtà nuova
Che forse nessuno ancora individuato nella sua realtà
Perché c'è chi parla di un accorpamento i beni culturali ti parla lo avete sentito della istituzione di un Ministero della cultura chi parla
Di tante altre ipotesi le più fantasiosi le più realistiche ma è certo che c'è un dibattito vivo non soltanto politico ma culturale giornalistico per vedere quale può essere la migliore soluzione per assicurare una ripresa di vitalità di slancio a questo settore fondamentale per la vita culturale per la vita civile di questo Paese
La posizione del governo che ho espresso in Senato e che chi è la più ampia disponibilità
Non solo ad ascoltare Marra eccepire in Parlamento e fuori del parlamento le posizioni più critiche più aperte più intelligenti per individuare la soluzione migliore quella cioè che più possono servire alla soluzione vera di quei problemi che vi trascinate apprezzo da tanti anni
E che una certa routine una certa consuetudine una certa musica visione lo dico senza alcuna polemica un po'burocratica della vita dello spettacolo che non consente invece che non tollera che non sopporta burocrazia
Ha consentito di portare fino adesso
E allora la posizione del governo diceva è stata approviamo il decreto per garantire questo momento di transizione per garantire quelle funzioni per garantire un ordinato trapasso dal vecchio al nuovo e poi affrontiamo insieme confrontandosi dialogando
Quella che potrà essere legislativamente amministrativamente la soluzione migliore aperto il Governo ad esibire ogni possibile soluzione o a formulare una sua proposta solo dopo aver ascoltato dopo aver sentito doversi si confrontato dopo avere messo cioè a fronte e sul tavolo tutte le posizioni per una per individuare la migliore delle soluzioni possibili perché e la presenza di tanti
Visi così noti così chiari hanno voi che dello spettacolo ci nutriamo lo dimostra è verissimo quello che ha detto il vostro presidente nella sua relazione lo spettacolo e cultura
Ma lo spettacolo è anche impresa quindi alla libertà con la quale
Dobbiamo garantire alla cultura di potersi esprimere nella maniera più creativa più ricca più multiforme più articolata
Dobbiamo anche affiancare
Le condizioni perché quella cultura possa farsi impresa e posta cioè articolarsi in quelle forme economiche proprie della società moderna che consentano all'impresa
Di vivere di prosperare di affermarsi di competere sui mercati liberamente per garantire a sua volta quella creatività quella ricchezza cioè quel fiorire della cultura che è il presupposto dal quale moriamo
è impresa ha detto giustamente ha ricordato il presidente e io voglio ricordare qualche cifra che dimostra più di ogni parola quanto questa affermazione sia ricca di sostanza
E come debba perciò impegnare Kia anche la responsabilità della gestione economica di un Paese in sviluppo che muore rilanciare tutta intera la sua economia come il nostro
Beh basti pensare che agli inizi degli anni novanta
Lo spettacolo ha complessivamente prodotto seicentocinquantasette mila quattrocento giornate di spettacolo con un fatturato lordo di circa mille quattrocento miliardi con centosedici milioni di biglietti venduti
Sono state impegnate non meno di cinque mila imprese con una occupazione di circa cento mila detti gran parte dei quali come voi ben sapete ad altissima qualificazione professionale beh un settore della vita
Economica del paese che garantisce un fatturato di questo genere deve essere considerato come impresa e deve meritare tutte le attenzioni che magari per una certa ricorrente
Visione della politica forse anche un tantino demagogica vengono invece riservati ad altri settori che tradizionalmente vengono considerati l'impresa più industria chi economia di questo a volte si considera lo spettacolo come facente parte del mondo della cultura trascurando la parte imprenditoriale io penso che si debbano considerare insieme
Tutte e due le componenti essenziali di questo mondo per garantire a voi la possibilità di rilanciare un settore che è vitale non solo per la sua parte economica ma perché a voi affidata l'immagine del nostro Paese
La crescita civile delle nostre giovani generazioni
Ecco perché il dibattito attorno a questo decreto che è l'occasione legislativa per approfondire questo tema si è fatto così ricco io mi auguro che si faccia ancora più approfondito
E suo involge anche d'altro canto aspetti istituzionali
Perché partiamo da un presupposto
Che nasce dal referendum referendum proposto dalle Regioni e che quindi anche per lo spettacolo tende a porre in maniera diversa il rapporto tra lo Stato centrale tra lo sto tra Roma tra l'amministrazione centrale e le regioni dovremo trovare anche qui la soluzione non solo costituzionalmente più lineare e più rispettosa di quei principi di autonomia che la nostra Carta fondamentale ha riconosciuto agli enti locali
Ma dovremo trovare anche una soluzione che consenta nel rispetto di quelle autonomie
Una politica di coordinamento e di indirizzo unitario che consenta una proiezione internazionale non soltanto sui mercati internazionali ma anche per quella concerto europeo nel quale la nostra voce la vostra voce
Viene ristorare alta limpida e forte e quindi anche a questo aspetto istituzionale dovremo dedicare molta attenzione per individuare anche qui la soluzione ideale che consenta non solo il coordinamento e l'indirizzo ceo di una visione unitaria ma che consenta voi sul territorio l'articolazione in modo da garantire anche
Un equilibrato ordinato
Secondo
O
Utilizzo di quelle risorse non accennò ai problemi del fusto
Sulle qua sui quali voi mi siete certamente maestri perché è un problema che angoscia
I bilanci o la vita di tante delle vostre in prese ma certamente anche in una visione di verza
Nuova del rapporto Stato-Regioni potrà nascere anche una migliore utilizzazione una migliore ripartizione delle risorse a tutti questi problemi vogliamo guardare
L'occasione è quella del decreto ma mi auguro che con la collaborazione feconda delle commissioni
Affidate al presidente Sgarbi al presidente zecchino
Possa proprio questa occasione legislativa consentire il momento
Di una riflessione attenta quella riflessione che avete iniziato in questa Assemblea che continuerete con i vostri lavori ai quali io auguro un risultato
Secondo il positivo
Spero che il presidente Quilleri per donandomi per l'assenza che sarò costretto a riproporli mi informerà di questi risultati in modo i presidenti ascolteranno direttamente
In modo che anche nel dibattito parlamentare si possa cogliere la vostra voce si possano portare in quelle aule di Camera e Senato i vostri problemi le vostre istanze le vostre esigenze perché sia quella l'occasione al di là della conversione immediata del decreto per una riconsiderazione della politica dello spettacolo con l'impegno di questo governo di dare a questo settore
Quell'attenzione quella interesse che indubbiamente merita per poco per ciò che voi rappresentate in questo Paese per ciò che voi potete rappresentare fare per l'Italia in Europa grazie
La parola al presidente Zecchino ringraziandolo per la considero per la mia lunga
Ma una grande
Robot la prova
Caro Presidente Quilleri io desidero confermarle in pubblico il vivo apprezzamento per questa sua iniziativa di convocazione
Di un consiglio generale allargato anche rappresentanze istituzionali e l'apprezzamento e
Tale perché io reputo
Il problema del rapporto politica cultura come in qualche modo centrale
Come la premessa più vera più importante per poter proficuamente discutere
Questo incontro cade tra l'altro in limine di una legislatura
Che noi ci auguriamo possa essere intanto intera
Nel suo sviluppo nel suo tempo istituzionalmente programmato
E ci auguriamo che possa essere proficua
Eredita un fardello pesante dalla precedente legislatura il decreto legge c'era già c'erano altri provvedimenti vedo qui in sala già Luigi Rondi va be'
Il pensiero non può non correre alla Biennale
Per la quale si stava lavorando anche nella Commissione
Istruzione del Senato insomma è un momento
Tra i più propizi per delineare i punti lungo i quali le linee lungo le quali noi intendiamo muoverci
Avete già ricordato che tra l'altro abbiamo siamo alla vigilia dell'esame in Senato del decreto legge sul riordino
Della settore turismo spettacolo esporta anzi noi per la parte che ci compete perché poi le le competenze sono diversificate con la Commissione
Industria che si occupa di turismo noi per la parte nostra cominceremo giovedì
I lavori l'esame di questo decreto legge con la relazione che è affidata al collega senatore Scaglione che io vedo qua
E che credo potrà interpretare in qualche modo una sintesi tra la politica tra la visione politica e quelli che sono le istanze più propriamente vostre per essere egli stesso in qualche misura importante un rappresentante
Del vostro del vostro stesso mondo
Caro Presidente io
Credo che noi dobbiamo tutti
Partire da qualche
Premessa un po'lontana anche se rapidissima estremamente rapido sarò anche io
Abbiamo vissuto in questi in questi ultimi anni
Un rapporto distorto
Che non ha certamente agevolato la libertà la creatività e la stessa qualità delle manifestazioni artistiche
Credo che in questo ci sia una grande responsabilità della politica ma come sempre capita alle responsabilità poi finiscono per esser di tutti e anche del anche del mondo dello spettacolo che in qualche modo accettato e sia adeguato ad un rapporto
Che è divenuto mano almeno un improprio e improduttivo
Quando si parla di lottizzazione quando si parla di invadenza dei partiti si perda
Di un dato di un elemento patologico che si è inserito negli ultimi anni in modo molto negativo potremmo dire devastante nella vita complessiva del Paese e si è innestato in un processo
Di grande sviluppo economico e sociale che pure ha caratterizzato questi cinquant'anni di vita
Della nostra Repubblica e allora bisogna che questo elemento venga come dire ridotto o asportato questo elemento che questo elemento patologico
E allora bisogna in qualche modo rialzare dei paletti che debbono costituire i punti cardini Perrot una discussione vera per un i punti cardini di orientamento
Lungo i quali muoverci e quali sono questi punti cardine io credo che il primo debba esser quello di ritenere che noi abbiamo uno stato che non è e non vogliamo che sia uno Stato etico uno Stato cioè che
Pennetta vinello il merito delle scelte culturali
Che condizioni le scelte culturali noi riteniamo che suo compito che compito dello Stato in materia culturale e quindi anche nel settore dello spettacolo sia quello di operare una sorta di coordinamento di mezzi e di risorse
E di creare di porre in essere le condizioni migliori perché possa svilupparsi la libertà
La creatività e la stessa qualità
Come conseguenza delle manifestazioni delle espressioni artistico e culturali
Compito ancora dello Stato è certamente quello di evitare di superare gli squilibri settoriali anche nel mondo della cultura nel mondo dello spettacolo e territoriali anche questi
Presenti anche questi preoccupante mente presenti sul territorio dello Stato e io non posso su questo sotto questo aspetto che convenire sul sulla sottolineatura che la fa
Del rapporto che deve esistere tra stato e Autonomie locali in termini di concorso condivido questa filosofia che deve in qualche modo garantire una sorta di capacità o di possibili ITA di unitarietà di indirizzi
E di collaborazione e con le realtà locali con le Autonomie con le Autonomie locali e altro compito che deve essere dello Stato e quello della tutela come dire della memoria storica
Di ciò che e la cultura e per quanto vi riguarda del mondo dello spettacolo noi siamo prossimi a celebrare l'anno venturo i cento anni del cinema che pure è stato che è stato come dire un fatto stravolgente
Nella civiltà del nostro tempo e le credo che compito dello Stato sia promuovere garantire e tutelare la memoria storica per quanto riguarda ciò che più direttamente di compete il problema per esempio della verifica dell'adeguatezza di istituzioni di istituti giuridici come il diritto d'autore
E la capacità di essere efficienti di alcune strutture parlo delle cineteche parlo per esempio della discoteca di Stato problema sul quale la settima in Commissione del Senato era già giunta molto prossima ad una definizione di un nuovo testo legislativo nella scorsa nella scorsa legislatura son tutti i compiti questi che certamente debbono appartenere allo stato ma detto questo quali possono essere oggi quali sono i compiti che ci attendono ma una volta che abbiamo fissate queste coordinate saremo in grado poi di sviluppare a livello di attività istituzionale il discorso soltanto partendo da questi punti fermi che possono in qualche modo Garin tirarci di emendarsi tutti dai vizi che erano legati ad una disapplicazione di questi punti fermi di questi principi generali
Perché lottizzazione perché pregiudizi ideologici perché faziosità perché l'assistenzialismo che in qualche modo la parola
Che Garin tipa tutto questo insieme sono legate ad una distorsione sono stati legate ad una distorsione nella interpretazione o se si vuole nell'applicazione di questi che debbono essere i principi ispiratori e i principi fondanti
Di ogni presenza istituzionale dello Stato e allora oggi quali sono i compiti ai quali noi dobbiamo con rapidità
Dobbiamo che dobbiamo assolvere con rapidità certo c'è questo decreto cioè questo decreto che noi avvieremo come esame il giovedì e summit partiremo da che cosa dall'audizione dell'Agis perché prima ancora di dare inizio alla relazione
Del del collega Scaglione noi avremo un'audizione formale per cui quelle cose che noi diciamo qui e che già insomma in qualche modo sul sono recepite nel dibattito complessivo avranno una più puntuale un po'più di puntuale riscontro un più puntuale recepimento nella sede istituzionale
Del Senato
Noi ci auguriamo che questo decreto che tutti ormai consideriamo lo ha detto bene anche il sottosegretario letta credo che non ci siano su questi su questo equivoci tutti consideriamo questo come una sorta di provvedimento tampone zattera insomma come qualcosa di assolutamente contingente che serve per garantire comunque la vitalità la continuazione della vita nel settore
Ma abbiamo tutti da poter vuol dire che è maturo il tempo per individuare forme definitive il dibattito nel Paese e avviato da tempo
La scorsa legislatura ha già consegnato parlo del Senato alcuni punti fermi in occasione dell'approvazione della cinquecentotrentasette che era la legge col collegato la della finanziaria il Senato approvò un ordine del giorno
In cui auspicava la in la creazione di questo riferimento unico centralizzato di coordinamento chiamiamolo ministero delle manifestazioni culturali il nome non ha importanza
Ma noi non possiamo sfuggire a questo che è un punto nodale del dibattito vorrei dire che il punto di approdo
Più coerente dei discorsi delle premesse che abbiamo svolto per poter consentire allo Stato di fare quelle cose e soltanto quelle che abbiamo qui enunciato e non altre di invadenza attraverso canali vari
E noi riteniamo tra l'altro di allinearci con questa ipotesi rispetto alla quale io per questo parlo come dire a titolo assolutamente personale sono stato nella scorsa legislatura
Presentatore di un copresentatori di un testo in questa in questa direzione ma noi immaginiamo che non possano non esserci una unificazione di competenze che oggi sono sparse attraverso quattro quattro diverse entità istituzionali ministero dei beni culturali
Presidenza del Consiglio che ha la competenza sull'editoria
Ministero degli Esteri sugli istituti culturali
E poi le competenze che prima erano del Ministero del Turismo e dello spettacolo che oggi sono anche se accorpate presso la Presidenza del Consiglio c'è necessità di questo coordinamento perché se no il discorso che re Fahd
Come dice
Ha libertà di pensarla come vuole perciò il dibattito e perché dico
A me non avevo capito credevo che volesse aggiungere ironicamente qualche altra competenza perché lei sa che la pubblica istruzione qualcuno addirittura può immagina che che ci debba essere questo media
Superministero che inglobi finanche la pubblicazione perché no poi ci potremo mettere anche l'università no noi riteniamo che invece Lehman le attività culturali sono quelle che oggi sono sparse in questo quattro competenze la unificazione non potrebbe che giovare all'efficienza lo snellimento ma anche al perseguimento al miglior perseguimento
Degli obiettivi
Che ci prefiggiamo questi credo che debbano essere gli obiettivi fermi forti accanto ai quali c'è poi il problema di trovare anche una diversa
Collocazione o se volete una diversa configurazione dei tanti organismi pubblici che oggi esistono e operano nel mondo dello spettacolo anche qui io credo che in linea con una tendenza tutto sommato positiva
Non possano li affermarsi l'esigenza di una ricollocazione di questi tanti organismi pubblici nell'ambito delle regole civilistiche e lo strumento della Fondazione credo che in qualche modo viene individuato come il più capace come il più efficiente rispetto a questi obiettivi ci si muoveva in questa direzione
E sul problema della Biennale mi pare che possa essere questo uno schema lungo il quale tentare di risolvere una serie di presenze pubbliche che non fanno che appesantire nella farraginosità delle procedure
Del tipo di di attività che si connette alla natura pubblicistica ecco e credo che sarebbe anche questo un grande contributo
Alla
Semplificazione dei rapporti ma anche in qualche modo vorrei dire a quella necessaria introduzione nel nostro sistema di elementi privatistici anche di concorrenzialità io credo che questi sono i punti forti lungo i quali noi possiamo tentare di di di impostare il lavoro di questa legislatura
La interlocuzione
Con le associazioni e di categoria sarà come dire auspicata e avviata e in questo c'è la grande positività perché un rapporto di tipo istituzionale che non nasconde l'un l'altro che questa esigenza di concorrere verso obiettivi comuni
Ecco io sono qui ad assumere questo impegno
Presidente di una commissione ha una funzione come dire ordinatoria ma anche nella nell'ordinamento dei lavori c'è come dire una scelta che può essere una scelta di grande rilievo concorre fortemente alla scelta
A delle priorità ecco io sono qua a dirvi la consapevolezza forte che siamo giunti ad un punto tale da dare a questo mondo dello spettacolo complessivamente dire al problema della cultura per quello che si è detto dal punto di vista della sua capacità di essere elemento concorrente fortemente concorrente all'identità nazionale ma per essere anche un settore che può offrirci grandi speranze in termini di redditività delle risorse investite perché anche questo e mi ha fatto molto piacere
Questa sottolineatura di quanto è stato delineato stabilito o appena adombrato nel vertice di Napoli noi abbiamo questa forte consapevolezza non ci resta che partire in termini di concretizzazione
Se posso così dire riducendo i dibattiti perché noi abbiamo un po'la l'abitudine antica a dibattiti infiniti di tipo sempre invocando sempre i massimi sistemi abbiamo ormai da tempo questi problemi davanti
Il Parlamento farebbe bene le forze politiche farebbero bene ma voi avete una grande responsabilità in positivo se la esercitate
Di essere sollecita tori le forze politiche dicevo faranno bene a rimboccarsi le maniche e ciascuna a individuare definitivamente quella che può essere una strada il parlamento poi alla funzione come dire mediatrice
Tra le varie tra le tante proposte ma a voi il compito di essere sollecita tori di essere elemento di pressione perché su questi temi si giunga con rapidità ad una alla individuazione di strade percorribili
Sono già delineate Non ci resta che insistere su questo e voi dovrete aiutarci nella concretizzazione di queste proposte
La parola al presidente Sgarbi
Non so dire serio imparato molto da questi interventi tecnici legislativi governativi
Più di quanto non avessi
Intuito incontrando ominidi spettacolo di teatro
Di cinema
Di musica
Con un
Principio statistico
Che è abbastanza singolare che ora presenti come esperienza
Di neofita presidente di Commissione cultura
Io ero sono stato sarò forse per l'avvenire uno storico dell'arte
Sono stato certamente molto discusso
Che
Ho scelto anche strade talvolta impervie non perfettamente condivisero condivisibili
Da quando sono arrivato a fare il presidente la commissione cultura non ho ricevuto una sola telefonata di un soprintendente ai beni artistici e storici o architettonici o ambientali
Come se la legge del primo giugno Milano centotrentanove numero mille ottantanove che regola la tutela del patrimonio artistico fosse nonostante la vecchiaia tanto ben fatta da non meritare richieste di emendamenti rinnovamenti riforme ed è anche sul piano personale di richieste che potessero attenere a trasferimenti o allargamenti di potere io di potestà di un soprintendente rispetto a un altro per quello che riguarda per esempio il tema degli affreschi che è un tema suggestivo che riguarda il nostro mestiere cioè a chi tocchi la tutela degli affreschi
Se ai soprintendenti ai beni artistici cioè quelli che si occupano delle decorazioni oppure a quelli che si occupano di architettura problema complicatissimo risolto malamente con una con una piccola indicazione del direttore generale Sisinni con una circolare che attribuiva la parte sbagliata la competenza sugli affreschi naturalmente com'era
Da prevedersi ma anche su questo problema nessuna richiesta indicazione sollecitazione
Per quello che riguarda la televisione certo le il problema della Fininvest della Rai il decreto salva RAI certamente è talmente all'attenzione di tutti ed essere fatto più politico che di spettacolo di comunicazione
E mi è sembrato di evitabile naturale foto fondare istituire un'indagine conoscitiva
E quella per capire tutto quello che si sta facendo e si farà e si fa con la televisione contro la televisione e contro la cultura attraverso la televisione quindi una indagine assai complessa ma devo dire stabilità più dal vertice che richiesta dagli operatori della televisione
C'è voluta da me essenzialmente per cercare di capire di più di quanto non potessi intuire
Quello che riguarda il cinema silenzio assoluto qualche lamentela una telefonata di Bellocchio ma per motivi dice vediamo cosa pensa di questo film che ho fatto ma non per lamentarsi la legge che gli pare
Rise versa ben fatta
Per quello che riguarda i teatri lirici non meno di trecento telefonate
A una persona che ha una non dico indifferenza ma certo non ha una grande militanza di melomane
E che non è un tecnico del settore e io col termometro di quest'ufficio verificato che problema c'è a giudicare dalla esigenza di soprintendenti baritoni e tenori
Sotto il contralto chiunque il problema della musica a giudicare sul piano statistico dei tanto amati sondaggi
E il problema centrale dei teatri lirici in subordine al problema del teatro teatro ce lo spettacolo teatrale e lì si contano tra le centocinquanta e le duecento telefonate come dire che quello che non funziona
Nell'ambito della cultura evidentemente da quella parte i beni culturali nonostante la carenza dei finanziamenti sono 'sto punto di vista della legge ritenuti sotto una sufficiente tutela il cinema recentemente tutelato con l'ultima delle leggi votate dal Parlamento
Dei corrotti degli inquisiti che ha però fatto questo gesto magnanimo verso il cinema d'arte verso la sinistra cinematografica come come viatico e per quello che riguarda invece altri settori come appunto questi per cui Lagi sa una responsabilità tanto forte
Li teatri lirici e il teatro sono quelli al ha come dire situazione più pericolante più che pericolosa è tale da meritare evidentemente attenzione leggi norme ed è difficile capire come per cui su questa materia e forse con maggiore
Necessità che non per quello che riguarda la televisione io credo che il primo atto di una presidente di Commissione
In accordo spero e credo con il collega del Senato sia di fare un'indagine conoscitiva cioè io oggi ho appreso qua alcune cose altre Porro a prendere e soltanto leggendo le carte di Quilleri edile ettari sono a corto per esempio di alcuni fatti
Alcuni sono questi per esempio
Tenuto conto del particolare riguardo dei fatti spettacolare rispetto ai fatti storico-artistici o patrimoniali
Per cui noi dobbiamo dare soldi per conservare un patrimonio che probabilmente darà profitto quindi io restauro e faccio gli scali a Pompei
Ho restaurato Cuni quadriga propone sale di un museo non pensando di guadagnare occorre vedere se questa cosa vale per un'impresa che da a taluni molti profitti e ad altri molta miseria e cioè se si possa usare la stessa regola anche per lo spettacolo e quindi se debba essere un investimento improduttivo da parte dello Stato ovvero assistenziale
Allo stato attuale lo è io ho verificato dalle carte Diletta che lo Stato da cinquecentosessanta miliardi all'anno
All'anno agli enti lirici avendo incassi per un totale di centosettantacinque miliardi
Quindi c'è
Una una certa differenza tra quello che si spende quello che si ricava per un'attività che potrebbe forse essere produttiva non dico di arrivare a un bilancio in pareggio ma immagino che quando si hanno spettacoli di grande peso occorrerà meditare al fatto che si possono in qualche misura essere produttivi non farle sentire
A cinque mila persone ma forse a venti mila persone far sì che la domanda di musica per esempio possa corrispondere a un'impresa produttiva
E quindi riportare questi bilanci
Che tra l'altro sono insufficienti poi sulla base delle uscite non bastano neppure cinquecentosessanta miliardi
E occorre ricorrere all'otto per mille per esempio per finanziare una parte dell'attività di Abbado a Ferrara o della Scala o di altri teatri che non trovano sufficiente sussidio in questo peraltro cospicuo finanziamento pubblico
Novanta miliardi sono spesi invece a dimostrazione di quanto sia meno considerata quell'attività tanto importante della creatività che è il teatro puro non lirico
E non c'è neppure una quota di quello che si incassa forse non era tanto rilevante da neppure registrarla quindi novanta miliardi usciti non so quanti entrati allora il primo punto che io mi pongo e credo sia posto alla mente di ognuno di voi
Anzi di noi in qualche modo perché il vostro il voi di cui parlava Letta sembra un po'rendere strane le le parti che non sono anche letta in fondo è un uomo di spettacolo così dice era ma insomma
Per in qualche misura insomma rappresentato era sulla parte dello spettacolo tuttora rappresenta ma certamente il problema è capire se le misure legislative devono essere favorevoli a una operazione generale di impresa quindi una idea dello spettacolo come fatto produttivo o come fatto culturale
E ed essendo difficile risolvere questa vicenda e naturalmente più facile l'idea dell'assistenza e quindi che lo spettacolo sia cultura e basta mentre nei fatti sappiamo che non lo è e quanti al di al di là di quelli che lo spettacolo lo fanno guadagnano sulle loro spalle quindi quelli guadagnano e gli altri lavorano
E quindi c'è un mondo oscuro e e clandestino che andrebbe comunque indagato occorre dire che la vocazione il desiderio
Di questo sottosegretariato e comunque delle come dire delle disponibilità e delle competenze relative allo spettacolo è indirizzato me ne accorgevo prima da alcuni che mi interrogavano verso un fantomatico ministero della cultura
Del quale io sono il primo fiero oppositore ho visto che Ortensio Zecchino propone qualcosa di più specifico ministero delle manifestazioni culturali da più sensato perché si tratta di cosa che riguarda il fatto produttivo specifico
Pensare di accogliere lo spettacolo
La musica il cinema sotto la cultura certo è nobile negli intenti negli ideali ma corrisponde a un grande equivoco e cioè pensare di risolvere in astratto un problema che per il cinema per il teatro veri si è prevalentemente pratico produttivo che riguarda il danaro
Da una parte abbiamo il talento d'altra parte abbiamo il danaro
C'è una parte di talento che è essenzialmente vuole danaro e una parte di talento tra passato che può produrre danaro e quello riguarda quelli che si chiamano i beni artistici e storici beni culturali e credo che mai ministero benché uscito dalla mente
E come dire in quel momento
Non so quale Obiettivo indirizzata di Spadolini a maggiore logiche fondatezza perché noi abbiamo una cultura che è storia fatta e molto spesso abbiamo una cultura prodotta che non è cultura eh retro cultura sottocultura speculazione falsità
Come dire incapacità per talenti mancati che però hanno vantaggi e sussistenze
Quindi il Ministero per i Beni culturali non deve cambiare perché proprio qui assenso ragione che esista il ministero della cultura va bene per l'Uganda cioè per una civiltà che non ha storia e passato ebbene immaginare una cultura da fare
E quindi una civiltà come la nostra può bensì riposarsi su un ministero per i Beni culturali ma non ha necessità di un Ministero della cultura inteso come promozione di qualcosa che già non c'è
Allora la soluzione più semplice mi pare la distinzione fra
Spettacolo e turismo
Attraverso un referendum perché nella parola evoca sempre il mito e poi nei fatti molto spesso nasconde fiocchetti o speculazioni elettorali
Si è imposto all'elettore una confusione tale lettore poco riflette e lo spettatore poco capisce ma lì si è sottoposto questo quesito
Ci può essere il ministero dello Spettacolo e Turismo è meglio che non ci sia pur di cancellare quei maiali che hanno comandato e un ministero che comunque servizio per chi comanda chiunque ha detto cancelliamo lo pensando che Spettacolo e Turismo fossero la serrati neppure pensandoci non pensando che spettacolo è una cosa e turismo è un'altra
E quindi se poteva Benigni bensì essere demandato alle Regioni il turismo era assurdo rimandare le regioni lo spettacolo sono due cose diverse che nulla hanno a che fare fra loro messe insieme non si sa da quale
E mente che ha tenuto ha ritenuto opportuno agganciare Turismo e Spettacolo forse perché ci sono dei festival locali
Ma la produzione intellettuale artistica del cinema
Del teatro dell'opera lirica di qualunque manifestazione dello spirito è tutto meno che locale e tutto meno che regionale
è più che nazionale e quindi il ministero del Turismo è un fatto di regioni di folklore di monumenti locali di etnie di dialetti
è in sostanza un fatto che può essere demandato alle regioni il ministero dello Spettacolo diviso e autonomo deve essere resuscitato deve rinascere come Ministero centrale che non è della cultura che non è delle come dire ambizioni culturale di chi fa spettacolo ma è di quella specificità che lo spettacolo va rispetto ai beni culturali che di essere insieme invenzione creatività talento e impresa
Tanto che ci sono appunto gli impresari per lo spettacolo e non ci sono per le soprintendenze
Si tratta di una diversificazione molto precisa che quella prima dobbiamo pensare che se regionalizzare assenso ha senso per ciò che proprio delle regioni e non proprio del pensiero della creatività del talento
E credo che il problema fondamentale del teatro del cinema dello spettacolo dell'opera lirica è il talento noi dobbiamo liberare il talento liberare l'estro la fantasia l'invenzione trovare leggi che non siano delle griglie o delle catene ma siano invece esaltazioni e stimoli per il talento per la creatività invece andiamo sempre a concepire qualche cosa che serve ad assistere i fessi gli incapaci i senza talento a danno dei talentuosi
In sostanza mortificando la verità del teatro che è fatta di capacità che non possono essere registrate monitorizzata eh ripartite secondo quale principio quale commissione ma dovrà fidarmi io
Per andare a fare un'impresa al Teatro dell'Aquila della commissione regionale dell'Aquila non mi fido non ci vado ho paura ho paura di quella Commissione che stabilirà che il mio talento è uguale a quello di un altro che non c'era
Secondo non l'appartenenza al partito ma un giudizio che non è in grado di dare quella commissione e io di commissioni frustato Pino questo momento capace di non avere esperienza
E me ne compiaccio adesso che ne ho esperienza capisco che la libertà
Senza commissioni assolutamente inalienabile pure tutto è controllato la commissione regionale la coalizione centrale questo nel mistero la coesione del Parlamento delle commissioni di con gli ioni supremi inarrivabili che valutano il talento di quello che in realtà non sono in grado di capire
Allora questo è il punto fondamentale il talento difficile disciplinarlo regolamentarlo commissionarono e perfino che perfino far sì che nasca ebbene le leggi rischiano di farlo cadere quello che ha talento si scoccia abbandonato lascia il campo a quello che invece non ha talento mette in piedi il suo piccolo
Il gruppo
E poi sta di fatto stacca duecento biglietti e fa delle operazioni che tanti conoscono i diventa una come dire produzione teatrale magari che nessuno segue di cui non si controlla il profitto con un'operazione speculativa di cui un giorno vedremo pugliesi privi e allora dall'altra parte abbiamo
Un altro singolare fatto che queste un tempo forse perché occorre rifondare lo Stato rifondare le leggi in cui si vada più alle regole vale per la televisione vale per il teatro vale per tante cose che alla qualità e al valore le regole sembrano improvvisamente fondamentali ora io penso e mi accorgo guardando attività della magistratura
Che è più importante avere un buon giudice con una cattiva legge che riesca col suo consenso ad applicare bene la legge sbagliata che non un giudice il cretino con una legge perfetta
Perché quel giudice cretino sarà capace di piegarla a danno dichiaranti proprio non interpretandola
E che allora a quel punto la regola la legge e meno importante break aveva perfettamente insegnato che non la capacità dell'uomo che riesce a dare il suo senso alla sua vita quello che fa niente come il teatro come come il teatro lirico come la presentazione della vita nello spettacolo è questo e questa libertà allora io
Quello che posso dire che ho cercato di dire anche perché me lo chiedeva prima che forse la cosa più semplice per un attimo non affidarsi al grido della strada che esalta una volta l'uno alla volta all'altro e andare a vedere quale Indirizzo abbia guidato l'idea di dividere anzi l'idea di abrogare quel quel ministero con quelle due teste vedere se mai sia possibile magari con un altro nome come hanno fatto sapere che a quell'epoca evidentemente disprezzando lo spettacolo l'arte la creatività
Fu abrogato anche il Ministero delle cultura che dopo dieci minuti risorse con la denominazione Ministero delle risorse agricole in attesa della Poli Bortone che vedo due cognomi occorreva che ci fosse anche un ministero con due sostantivi
Quanti constata di un aggettivo risorse agricole mai lato identico stessa sede uguale
Ora se potuto nascere quello risorse agricole al posto di agricoltura rinasca anche il ministero dello Spettacolo e si chiama e si chiami alle attività spettacolari
Alle manifestazioni culturale o quanto siano in maniera tale che ci sia qualcuno
Sempre meno che mento un commissioni meglio una commissione che ventuno che stabilisca in qualche misura il valore di uno spettacolo e su quello agisca con la promozione con l'impresa
Mettendo insieme questo non è cosa che volevo dire io ho un rapporto vero fra il pubblico e il privato che faccia sì che quando qualcosa nasce per il bene di tutti ed è uno spettacolo buono si possa vedere in tanti luoghi nonna nella regione che lo ha prodotto difetto che sarebbe tipico di un decentramento regionale
Io faccio un buono spettacolo alla Scala mi sembrerebbe opportuno farlo arrivare almeno fino a Roma se non fino a Napoli dove presidente pur Berlusconi si diletta di ricevere i suoi amici
Per il G7 allora anche lo spettacolo della Scala possa arrivare
Al San Carlo non capisco perché no non capisco e non so come si potrebbe risolvere così vale per mille cose che anche alla persona più attenta sfuggono per mancanza di coordinamento centrale per mancanza di volontà di far sapere far vedere qualcosa che funziona e quindi l'incremento fra il rapporto il rapporto fra l'impresa e l'impresario e lo Stato
è qualcosa di augurabile che non so come della legge potrà entrare ma occorrerà una legge che non lo impedisca che non lo blocchi che non Fognini che non info ogni tutto sotto l'assistenza indistinta indiscriminata
Sono questioni che io hanno usato in questi giorni e per cui io credo che la cosa migliore da parte mia fatte queste dichiarazioni d'intenti come le chiamano i politici veri non non richieda altro che una umiltà e la tesa di questa indagine che io vorrò fare perché sentendo le persone che ho incontrato gli amici dello spettacolo mi sono reso conto che non c'è confusione più grande di quella che regna nel mondo del teatro del mondo i teatri lirici più confusione nel teatro direi cade lirici meno confusione desiderio di Baggio danaro e maggior potere omaggio l'organizzazione comunque c'è qualcosa che la funzione e vorrebbe forse dare esiti e risultati più utili per tutti per l'economia generale nel teatro vedo che c'è una confusione difficilmente sanabile ed è per questo che invito la più parte di loro che sono a questi argomenti legati per la vita per l'esistenza per il talento
A entrare in questa indagine che cercheremo di fare appena la Commissione la quella che io presiedo avrà risolto alcuni problemi che riguardano appunto la televisione poi subito dopo
Io sono molto attento e curioso di capire cosa capita veramente
In questi teatri stabili fuori dentro quello che voglio sapere tutto con un'indagine quasi poliziesca
E sulla base di quello che capitò tentare insieme a una commissione riflessiva di fare una legge che cerchi di liberare talento creatività ingegno
E non di reprimere lo e di umiliarlo e nel nome di questo augurio per una felicità espressiva comune io spero che il Parlamento possa per una volta a fare gli interessi degli uomini dello spettacolo grazie
Ringrazio ringrazio partecipanti a questo incontro avrebbe dovuto nella scaletta prevista chiudere tirare le somme di questa di questi nostri lavori sottosegretario abbiamo un po'dovuto scombussolare il programma comunque
La cosa ci tenevo dire ringraziarvi per aver partecipato numerosi scusarmi per il ritardo con cui abbiamo iniziato e scusarmi per la pazienza per il caldo caduto tutto sul portale
E spero comunque che abbiate avuto delle delle indicazioni utili per quanto mi riguarda io considero molto importante il contributo i presidenti di Senato delle Commissioni settima Camera e Senato Sottosegretario letta hanno portato questo convegno vi auguro buon lavoro arrivederci al prossimo incontro