Sono stati discussi i seguenti argomenti: Draghi, Est, Esteri, Guerra, Italia, Nato, Ovest, Putin, Rassegna Stampa, Russia, Sanzioni, Ucraina, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Rubrica
09:30
15:00
corrispondente di Radio Radicale dal Parlamento Europeo
Voi giovani ascoltatori di radio radicale mercoledì ventitré febbraio questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta l'edizione di oggi sarà integralmente dedicata alla crisi o meglio per essere precisi all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin il presidente russo va avanti con le sue mosse la sua escalation contro il governo di Tierra
I miei villa decisione del Senato russo di autorizzare
L'utilizzo di forze militari all'estero Putin che ha sostenuto le rivendicazioni dei separatisti su tutta la regione del Donbass in Ucraina e dunque la possibilità che l'esercito russo
Intervenga anche a oltre la linea di separazione tra i ribelli e le forze governative nel frattempo l'Unione europea agli occidentali hanno adottato tutta una serie di sanzioni sanzioni che però sono lungi dall'essere quel pacchetto devastante che era stato promesso
In caso di aggressione militare da parte della russi e lo vedremo in particolare con l'editoriale di oggi di le mondo sanzionare vigorosamente il potere russo il titolo secondo il quotidiano francese
La risposta dell'Unione europea non è all'altezza dell'aggressione commessa da Putin neanche il Wall street journal in un editoriale di ieri nel quale parla anche soprattutto dell'Italia di Mario Draghi della linea che il nostro Paese ha tenuto in questa crisi sottolinea le crepe nella determinazione occidentale sulla Russia
Putin manda truppe nell'Ucraina dell'Est nel momento in cui Europa e Stati Uniti non sono ancora così sicure su come rispondere vedremo anche un editoriale da il Paese dal titolo
Unità contro puntine infine chiuderemo con un commento pubblicato dal Financial Times firmato da Toni Barber
La distorsione della storia dell'Ucraina da parti di Putin prepara il terreno per ulteriori operazioni fondamentalmente con il suo discorso di lunedì il presidente russo ha negato l'esistenza stessa dell'Ucraina
Cominciamo però dalla questione del sanzioni la risposta in particolare europea l'editoriale di oggi di le monde dal titolo sanzionare vigorosamente il potere russo
Scrive il quotidiano francese
Nel diritto internazionale esiste un principio fondatore concordato da tutti i Paesi firmatari della Carta delle Nazioni Unite compresa la Russia che uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza
è quello dell'integrità territoriale e dell'indipendenza politica degli Stati per la seconda volta in otto anni
La Russia suo ordine del suo presidente Vladimir Putin apertamente violato questo principio inviando le sue truppe a occupare una parte del territorio ucraino
Il primo intervento nel marzo del due mila e quattordici si era concluso con l'annessione pura e semplice della CRI Crimea
Il secondo segue una procedura diversa i leader delle due regioni del don Bassi le repubbliche autoproclamata e di Donetsk che lo garantisca create dai separatisti produssi nel due mila e quattordici
Hanno chiesto la Russia di riconoscere la loro indipendenza questa richiesta è stata soddisfatta lunedì
Trasportati a Mosca i due leader hanno firmato con il presidente Putin al Cremlino un Accordo di amicizia il sostegno tra le loro repubbliche la Russia questo accordo apertura
Strada giuridica all'invio di truppe russe deciso subito dopo con il pretesto del mantenimento della pace
Questa decisione ricorda nel mondo è stata preceduta lunedì da due eventi che rivelano il funzionamento le motivazioni del Cremlino
Il primo trasmesso in televisione con una messa in scena glaciale e che ricorda le ore più buie del suo pietismo
è stata la riunione del Consiglio di sicurezza russo nel corso della quale diversi alti funzionari intimiditi e a volte tremanti di fronte al sorriso
Narciso del presidente Putin
Gli hanno raccomandato di riconoscere le due repubbliche del Donbass
Si è sentito dire che l'Ucraina si prepara a diventare una potenza nucleare che sta commettendo un genocidio nel don Bassi che non ha mai avuto l'intenzione di applicare gli accordi diminuisca come mai l'hanno avuta Francia e Germania per risolvere quel conflitto nella regione seguito logico scrive le mondo Putin annunciato la sua decisione in un discorso di quasi un'ora
Facendo equo a questi stessi argomenti cinquantacinque minuti di cinismo e riscrittura della storia una litania di lamentele teorie del complotto Al-Quds false contro Kiev veloci dente
Formulate con una violenza appena contenuta
E nel mondo il comportamento di Putin lunedì come durante le ultime discussioni faccia a faccia con diversi
Leader occidentali tra cui il Presidente e non al Macro
Può far planare un dubbio sulla razionalità del suo ragionamento ma i fatti sono chiari punti nel padrone assoluto del Cremlino
E ha deciso l'invasione di un Paese sovrano è la seconda volta per l'Ucraina Laterza per un ex Repubblica sovietica che cerca di avvicinarsi alla NATO l'Unione europea
C'era anche la Georgia dove l'esercito russo occupa le regioni dell'Abkhazia e dell'Ossezia del sud dal due mila e otto
Questa rimessa in discussione diretta dell'ordine euro europeo in vigore dalla fine della guerra fredda costituisce una sfida maggiore ai Paesi occidentali alla comunità internazionale
Preoccupati di evitare un'offensiva ancora più grave da parte di Mosca gli Stati Uniti Paesi europei si orientano verso una reazione proporzionata cioè con sanzioni mirate
Scommettono ancora una volta sull'effetto dissuasivo della minaccia di sanzioni massicce pronti a scattare ma solo in caso di invasione su vasta scala dell'Ucraina
I leader occidentali vogliono credere che poi che la Russia era già di fatto presente nel dopo basta dal due mila e quattordici non si tratta oggi di una vera e propria invasione
Questa reazione per le monde non è all'altezza dell'aggressione commessa
Legittima poi di intervento del due mila e quattordici non prende in conto l'ambizione profonda del presidente russo che è di ristabilire una divisione del continente europeo in sfere di influenza secondo i propri criteri l'esperienza ricorda le mondo mostra che a meno di non scontrarsi alla fermezza degli occidentali Putin non si fermerà alla frontiera di queste due piccole repubbliche auto proclamate che rivendicano già la totalità del Donbass
Insomma si impongono sanzioni più forti essenza attendere il così
Così tra l'altro le monde il rischio vero che realtà Putin imponga sanzioni i fatti sul terreno con con gli occidentali costretti a inseguire
In un certo senso lo ha detto lo ha detto il l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea il Borrelli in una conferenza stampa ieri a Parigi quando annunciato l'accordo all'unanimità sul mini pacchetto di sanzioni ha detto sì conserviamo delle munizioni
Perché saremo costretti a seguire gli eventi a seguire insomma ciò che Putin
Farà crepe nella determinazione accidentale sulla Russia il titolo di un editoriale pubblicato ieri dal Wall Street Journal in cui si parla molto di Italia e di Mario Draghi
Perché andiamo a leggere il presidente francese ma l'arma con Domenica
Ha tentato di tutto per fermare un'invasione russa dell'Ucraina organizzando anche un possibile vertice tra il presidente Giuba e del e Vladimir Putin
La risposta del presidente russo lunedì è stata di inviare truppe russe nell'Ucraina dell'Est e trasmettere alla televisione
Un grande sfogo pubblico arrivando quasi al punto di dichiarare guerra all'Ucraina e all'ordine del dopo guerra fredda in Europa
è difficile vedere cosa posso accettare Putin al di là di concessioni che comprometterebbero la sicurezza dalla NATO è giunto dunque il momento per l'Occidente di imporre le sanzioni che ha tenuto in sospeso per scoraggiare un'invasione
I funzionari americani durante il fine settimana la Conferenza sulla sicurezza di Monaco hanno continuato a insistere su quanto si è unita l'alleanza
Attraenti che ha di fronte all'aggressione rossa qual è il problema e commesse avessero cercato di convincere se stessi oltre a Putin
Dato che conoscono bene le crepe che esistono sotto la superficie della pretesa determinazione e unità occidentale
L'Italia per esempio già alquanto incerta
Stiamo discutendo sanzioni con l'Unione europea e nel corso di queste discussioni abbiamo reso nota la nostra posizione che dovrebbero concentrarsi su settori ristretti senza includere l'energia
Ha detto venerdì il premier italiano Mario Draghi
Questo tipo di di di di resa preventiva la definisce wall street journal esattamente il il motivo per cui Putin ritiene che il prezzo di un'invasione sarà inferiore a quanto pubblicizzato
L'Italia importa circa il novanta per cento del suo gas di uno dei maggiori clienti di Mosca in Europa il leader italiano non vuole che la sua eredità di primo ministro di unità nazionale venga macchiata da una crisi energetica
Ma favorire l'imperialismo russo sarebbe una macchina molto più grande ricorda il Wall Street Journal
Alla domanda nel fine settimana se Bruxelles imporrà sanzioni a Gazprom la presidente della Commissione europea Ursula von der Line ha risposto che tutto è sul tavolo aggiunto che l'Europa potrebbe portare il gas necessari in Italia
In modo che anche l'Italia sia al sicuro insomma considerate lo come un forse
L'energia non è l'unica preoccupazione scrive il giornale e Roma non è l'unica capitale europea che potrebbe vacillare sulle sanzioni la riluttanza della Germania è conosciuta anche se va detto che ieri c'è stata questa decisione storica per molti aspetti di OLAF Scholz lo diciamo noi non lo scrive il giornale anche se probabilmente oggi ci sarà un editoriale
Che non abbiamo ancora potuto leggere visto il fuso orario
Salutando la sospensione del gasdotto nostri in due
Ma insomma anche l'Ungheria paura delle conseguenze delle delle sanzioni scrive il giornale americano bandire la Russia dal sistema di pagamenti internazionali sui set è un'idea che è già stata esclusa perché metterebbe in pericolo decine di miliardi di dollari di pagamenti a creditori russi di Austria Francia e Paesi Bassi per quanto riguarda un vertice by del Putin
Il dittatore russo al controllo degli eventi perché le sue forze sono pronte a una guerra lampo vuole estorcere concessioni che rendano Kiev soggiogata al Cremlino
E indeboliscono le difese della NATO entrambe sarebbero esiti umilianti
Appeacement destinato incoraggiare puntina più aggressività in futuro insomma per il giornale un vertice con Putin dovrebbe essere escluso da Baj interna in particolare dopo un riconoscimento formale delle due regioni separatiste
Dell'Ucraina come Stati indipendenti Putin ha anche inviato truppe oltre confine
Questo dovrebbe innescare le famose sanzioni massicce promesse da buy del ma la Casa Bianca lunedì ha reagito in modo incerto nel rifiutandosi di dire se ai suoi a occhi si tratti di un'invasione c'è stato tutto un dibattito su questo tra Washington
E Bruxelles perché la parola invasione implica appunto
Le le le sanzioni massicce lei le le sanzioni iniziale americani si limitano al blocco del commercio degli investimenti americani nelle cosiddette Repubbliche popolare di donarsi che e lunga rischia il risultato qual è e che la Russia invade l'Ucraina e gli Stati Uniti decidono di sanzionare parte dell'Ucraina invece che la Russia questa dimostrazione di debolezza non servirà da deterrente nei confronti di Putin le conclusioni del Wall Street Journal
Il monologo di Putin in cui affermava che l'Ucraina non ha diritto all'indipendenza ha mostrato quali sono le sue reali intenzioni tra poco ci arriveremo
Le sue affermazioni di solidarietà etnica russa come scusa per impossessarsi di un territorio suonano come quelle per i suddetti negli anni mille novecentotrenta
Avremmo pensato che gli europei soprattutto i tedeschi avrebbero compreso quell'eco storico e avrebbero risposto di conseguenza se ci sarà un massacro in Ucraina le élite americane ed europee dovrebbero riprese lettere su come si sono nuovamente trasformate in ostaggi di un dittatore così tra l'altro il Wall street journal anche El Pais imbocca unità contro Putin in un editoriale di ieri che però ha un tono un po'più positivo di le monde del Wall Street Journal
A differenza di quanto accaduto negli ultimi anni le democrazie occidentali sono riuscita a forgiare una notevole unità per affrontare la sfida posta da Mosca con un atteggiamento composto Rispetto Donal Trump Giuba interno
Ha mantenuto un rapporto più stretto possibile con gli alleati europei
Alleati europei che Putin cerca di ignorare
Gli stati membri dell'Unione europea a loro volta hanno stretto i grandi è essenziale che questa unità che viene notata con disappunto a Mosca e Pechino persista
Di fronte alle grandi sfide che l'Occidente dovrà continuare ad affrontare in caso di aggressione russa il pacchetto di sanzioni
Approvato ieri sarà solo un passo in una crisi che porrà nuovi dilemmi compreso come continuare a sostenere l'Ucraina o come reagire a una probabile rappresaglia russa
Come hanno sottolineato numerosi leader alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco nel fine settimana in gioco non ci sono solo le vite di cittadini ucraini ma l'ordine globale
Può essere questo ordine multilaterale basato sul diritto internazionale sulla diplomazia e sui diritti umani oppure un altro ordine multipolare radicato nel valore della forzatura delle sfere di influenza nelle relativizzazione dei diritti universali insomma mentre la Russia la Russia agisce la Cina osserva le democrazie devono restare
Ferme e unite scrive El Pais ovviamente ci sarebbero molti altri commenti da segnalare un editoriale di ritiro si chiamò dal titolo dichiarazione di guerra molto forte questo quest'questo titolo la domanda è se resti una carta diplomatica la risposta non c'è perché la risposta dipende alla fine dipende tutta da Vladimir Putin dal presidente
Russo
Editoriali ritrovato un po'dovunque sulla stampa internazionale vale la pena però prende un commento firmato di Tony Barber bersaglio spontanea INPS a proposito di cui questo discorso di lunedì di Putin
La distorsione o la revisione della storia dell'Ucraina da parte di Putin prepara il terreno per ulteriori operazioni il discorso del presidente russo nega al passato ucraino aprendo la strada ha un degradazione dell'indipendenza del paese vicino andiamo a leggere il presidente Vladimir Putin ha fatto ampio riferimento la storia zarista russa sovietica il postcomunista lunedì
In un discorso con cui ha cercato di giustificare il secondo smembramento territoriale dell'Ucraina da parte del Cremlino dal due mila e quattordici
Il discorso è degno di nota per le sue distorsioni di quella storia e per una serie di eminenti omissioni dei fatti sull'emergere della coscienza nazionale dell'indipendenza ucraina Putin ha dato il via libera alle danze affermando che da tempo immemorabile le persone che vivono nel Sudovest di quella che è stata storicamente terra russa si chiamano Rossi e cristiano ortodossi
Il suo obiettivo era negare la nozione stessa di una nazionalità ucraina separata da quella rossa eppure gli antenati degli ucraini moderni erano conosciuti sotto vari nomi
Fino alla rivoluzione bolscevica del mille novecentodiciassette l'impero zarista gli etichettò come piccoli russi
Nell'Impero Austroungarico vennero chiamati ruteni nel diciannovesimo secolo con l'ascesa sotto il lo zarismo di intellettuali e scrittori patriottici
Come parassita Decenco può internazionale iniziò a diffondersi l'idea di una moderna identità Ucraina Putin poi ha omesso il fatto che il Governo zarista aveva percepito una grave minaccia dalla crescita della coscienza nazionale ucraina e aveva cercato di assimilare vietando per esempio tutte le pubblicazioni lingua ucraina Tony Barber smonta pezzo per pezzo il discorso di Putin e tutte le omissioni come come per esempio la grande carestia
Deliberatamente indotta che le vasto il Paese Caluso diversi milioni di morti a causa della collettivizzazione forzata dell'agricoltura da parte di Stalin anni all'inizio degli anni trenta quale il il punto primo e che in realtà gli ucraini moderni
Hanno votato per le oltre il novanta per cento a favore dell'indipendenza nel mille novecentonovantuno e perfino in Crimea la regione più russo di tutte cinquanta per cento a favore il punto è questo conclude Barber il discorso di Putin è stata una chiara negazione dell'identità e del diritto alla sovranità dell'Ucraina
La domanda ora essi pianifichi ulteriori misure per smantellare lo Stato ucraino
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0