Tra gli argomenti discussi: Crisi, Destra, Economia, Elezioni, Francia, Le Pen, Liberalismo, Macron, Politica, Presidenziale, Sinistra, Sondaggi, Unione Europea, Voto.
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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato ventitré aprile questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta un'edizione integralmente dedicata alla Francia anche domani va al voto il ballottaggio tra Emmanuel Marco e Marine le penne in queste elezioni presidenziali che sono decisive
Non solo per la Francia ma anche per l'unione europea agli ultimi sondaggi che sono usciti la giornata di ieri indicano che ma crosta aumentando il suo vantaggio su le penne
La media e queste al cinquantacinque per cento macro quarantacinque per le Penn ovviamente però si tratta di sondaggi per quanto affidabili in Francia vanno presi con una certa cautela cosa leggeremo leggeremo in particolare un editoriale uscito ieri su Libération a proposito di un'ipotetica la vittoria di Marin le Pen Caos il titolo
Di beni intervistato due economisti premi Nobel bisogno chi volle Ester Duflot
Che dipingono come sarebbe la Francia se il programma di le Pen venisse attuato e poi vedremo un commento di un giornale di aria molto diversa l'opinione i centrodestra liberale che chiede ai suoi lettori e dunque gli elettori di fare propria una scelta liberale pro business e pro europea votando per Emmanuel Marco le mondo oggi a un lungo editoriale firmato dal direttore dal titolo impedire al Paese di disfarsi
Leggeremo anche alcuni commenti dalla stampa non francese in particolare un editoriale
Nel Pays Francia elezioni europee la candidatura di Marine le Pen alla presidenza minacciarli fondamenta stessa di ciò che l'Unione europea
Rappresenta oggi e poi un commento pubblicato dal New York Times a firma Rascel Donadio
Macron potrebbe conservare la presidenza ma le tende a già vinto perché le elezioni francesi mostrano il vigore e il radicamento dell'estrema destra partiamo però dai giornali francesi Davide nel segno di ieri e un editoriale dal titolo caos
Sì avete ancora il minimo dubbio sulla vostra scelta domenica
E qualcuno potrebbe farsi sedurre da un Progetto quello di Marine le Pen che dice di privilegiare i piccoli rispetto ai grossi ai grandi la lettura delle interviste che abbiamo realizzato con due premi Nobel dell'economia sul programma le Pen può rivelarsi fortemente istruttiva
Perché entrambi questi economisti affermano senza ambiguità una cosa se la candidata del rastrello non nazionale verrà eletta non saranno i più poveri i più precari ad approfittare delle diverse misure ma i più privilegiati
Del resto entrambi sono convinti questi economisti che una politica costruita sulla xenofobia il ripiegamento interno non può che portare ad andare a sbattere contro il muro
Così liberarsi o ed è un po'l'essenza del populismo dire
Difendiamo i più deboli ma alla fine favorire i più forti prima di tutto scrive libri la Francia si ritroverebbe dall'oggi al domani relegata ai margini dell'Europa
Le Pen non può uscire dalle regole comunitarie restando all'interno dell'Unione europea come spiega perciò Tirol uno dei due economisti premi Nobel il suo programma è una Frenzy per un'uscita dall'Unione mascherata e i suoi partner non lo accetterebbero
Questo isolamento potrebbe costare molto caro ai francesi poi c'è la scelta di preferenza nazionale che una truffa è insostenibile in numerosi settori e come spiega easter Duflot l'altra economista e sul tre soprattutto trasforma lo straniero in un capro espiatorio nella logica di le Pen e lo straniero che rovina i conti della nazione si accaparra
Il lavoro dei francesi ma non solo è una ragionamento semplicista soprattutto una ragionamento falso insomma
Contrariamente a quanti molti amano credere la politica di le Pen non ridurrebbe le disuguaglianze sociali
Le penne precipiterebbe la Francia in un Causio europeo che dopo la Breguet site in piena guerra
In Ucraina aprirebbe un periodo di instabilità economica e politica mettendo in pericolo settantadue anni di stabilità in Europa
E chi pagherebbe il prezzo più alto i deboli
Così tra l'altro liberazione ricorda alcuni elementi essenziali che che spesso vengono dimenticati sulla sostanza di di programmi estremisti o populisti come quelli di le Pen giornale molto diverso l'opinione che ultimamente negli ultimi due anni almeno nona sostenuto con con grande ardore Manuel macro
L'editoriale di ieri una scelta liberale pro business e però europea ecco ci tornati indietro di diciassette anni quando fummo costretti a scegliere tra il sì e l'inno alla costituzione europea
Il referendum del due mila e cinque
Il secondo turno delle elezioni presidenziali
Non può essere ridotto a un referendum per o contro l'Europa ma come nel due mila e cinque sottolinea l'opinione la scelta dei francesi sarà molto più che un semplice voto politico contro la destra o contro la sinistra
Questa volta in gioco la scelta tra due Francia e che si oppongono al contrappongono su tutto insomma è una scelta di sistema
Da quando ha fatto irruzione nella vita politica nazionale ma non al Macro nulla smesso di promuovere l'idea che la Francia debba organizzarsi attorno a un nuovo clivaggio una nuova linea di frattura politica cioè progressisti contro populisti i progressisti attorno a lui e alla sua maggioranza allargata a tutti quelli che ci stanno i populisti e nazionalisti dall'altra parte
Sono quelli che sostengono un modello più o meno ostile all'Europa all'estero alla globalizzazione in una parola chi è ostile all'altro
E questo un sistema quello propugnato dei populisti contro un altro un sistema ricorda l'opinione secondo la definizione del dizionario Larousse è una combinazione di elementi riuniti in modo da fare un insieme il sistema politico istituzionale francese
è una combinazione di regole nazionali e sovranazionali che regola la nostra vita collettiva da decenni e che ci tiene uniti
Queste regole la Costituzione i trattati internazionali soprattutto europei sono difesi al contempo da chi è incaricato di applicarle ed ai francesi che ci credono e votano per difenderle
Di fronte a loro ci sono quelli che non credono all'efficacia di questo sistema e votano per disfattismo
Sono la Francia anti-sistema e a ogni elezione sono sempre di più domenica dieci aprile
Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica al primo turno delle presidenziali attore ha permesso alla Francia protesta Thalia di raccogliere complessivamente il sessanta per cento dei voti
All'Eliseo da cinque anni prosegue Luppino nutrono un po'esonerare sì dalla sua parte di responsabilità in questa evoluzione con la sua pratica del potere ha nutrito il sentimento di esclusione con il suo progetto politico di minare i partiti tradizionali ha spinto verso le estreme quelli che non si riconoscono in un basta un centro bisogna riconoscere poiché la strategia di Marine le Pen ha perfettamente funzionato avendo imparato la lezione dal suo fallimento di cinque anni fa a sbianchettato dal suo programma ciò che appariva come più minaccioso ha giocato la carta del volto moderato ed ecco la che affronta al secondo turno con un potenziale di voti mai raggiunto dall'estrema destra
La partita non è chiusa e non è con la demonizzazione di le Pen che riemersa in particolare nel campo macro
Che cambieranno le cose e nemmeno con la mobilitazione massiccia del sistema contro un voto alle tende cioè quello che viene definito generalmente il il fronte repubblicano
E allora in queste condizioni dobbiamo dare indicazioni di voto si chiede l'opinione dalla nostra fondazione nove anni fa ci sono tre parole
In prima pagina liberale provviste aspro europeo
E tutto nel Progetto le Pen contraddice le nostre convinzioni certo il programma macro è lungi dall'essere perfetto le sue strizzatine d'occhio l'elettorato di estrema sinistra sono preoccupanti
Ma il bilancio economico sociale del presidente uscente globalmente positivo nei settori in cui ha riformato i risultati sono buoni per il Paese
E anche se la campagna elettorale non ha permesso di sognare un ritorno allo spirito innovatore audace del Macron del due mila e diciassette si può ragionevolmente pensare che la sua pratica del potere resterà liberale pro business e pro europea così tra l'altro l'opinione o vi segnaliamo anche l'editoriale di oggi
Di le monde dal titolo impedire il che il che il Paese si disfi l'editoriale tra l'altro firmato dal dal direttore on Fenoglio come accade dei momenti importanti una vittoria di Marine le Pen al secondo turno
Aprirebbe una una trasformazione irrimediabile della Francia
Verso un modello segnato caratterizzato dal la Nismo l'isolamento e la violenza senza portare risposte alle crisi climatiche sociali e geopolitiche
Questo il messaggio centrale dell'editoriale di oggi di nel mondo su cui non ci soffermiamo più di così
Perché vogliamo vedere anche cosa scrivono i giornali non francesi ieri El Pais aveva un editoriale dal titolo Francia due punti elezioni europee
Domeniche francesi leggeranno qualcosa di più del loro prossimo presidente voteranno più del loro prossimo presidente
La posta in gioco il futuro stesso dell'integrazione europea se c'erano ancora dubbi sono stati chiariti nel dibattito di mercoledì sera tra le penne ma che però il divario tra il programma di le Pen i valori che rappresenta hanno le democrazie occidentali non potrebbe essere più grande le pene difende un programma volto ad espellere gli stranieri dalla Francia l'idea di fondo è la visione in attivista di una relazione
Che si potrebbe riassumere nel motto la Francia per i francesi perfettamente compatibile con la proposta di una preferenza nazionale per accedere all'assistenza sociale del lavoro all'alloggio
Che le penne difende e che istituzionali Zeri belle discriminazioni la proposta poi di di di vietare di indossare il veto negli spazi pubblici
Con un suo onde
E strumentalizza al contempo i temi immigrazione islamismo e terrorismo come ha detto macro questa proposta viola lo spirito universalista repubblicano della Francia a vocazione illuminista
Dietro questo proposto di le Pen c'è una seria minaccia i valori di uguaglianza rispetto e tolleranza su cui si basa il repubblicanesimo laico questi valori storicamente vengono dalla Francia l'Europa li ha fatti suoi rappresentano l'immagine che l'Unione vuole tra i proiettare nel mondo la sfida di le Pen in Francia in realtà è una sfida all'Europa nel suo insieme
Qui secondo El Pais è quello che abbiamo visto non è stata una competizione su basata sull'asse ideologico Sinistra e destra ma una battaglia tra due modelli due visioni del futuro che tracciano un linea di frattura tra l'europeismo liberale e il populismo nazionalista di Marine le Pen
Non è in gioco solo l'eredità repubblicana francese il ritorno in Francia di una sovranità nazionalista
Punta consapevolmente cuore stesso di ciò che l'Europa oggi rappresenta nel mondo così El Pais nel suo editoriale di ieri
Per avere come dire un punto di vista un po'diverso
Anche se se in realtà non è una vera e propria opinione ma un racconto una spiegazione
Occorre andare sul New York Times e un articolo a firma Ratchet Donadio che sta diciamo nella sezione dei commenti
Ma appunto non è un commento non è un una semplice opinione è una sorta di reportage
Mancherò potrebbe conservare la presidenza ma le tende ha già vinto perché perché le elezioni francesi hanno mostrato e mostrano in vigore radicamento dell'estrema destra
Scriverà accendono addio Marine le Pen ha lavorato duramente durante questa campagna elettorale per ammorbidire persino disintossicare la sua immagine e sembra funzionare
Penso che sia piena di buone idee mi ha detto un pomeriggio della scorsa settimana si real de a una una diciannove diciannovenne che vive in una pittoresca cittadina della Borgogna chiacchierando nella tabaccheria dove lavora
Il Presidente ma nel macro ha vinto a asse muco o o sua al primo turno di due settimane fa ma le Pen
Ha conquistato la più ampia regione della Borgogna fons Conte con il ventisette per cento di voti contro il ventisei di macro
Il successo di le Pen deriva dal fatto che si propone come difensore
De la campagna e della classe operaia e che si è concentrata su problemi come il costo della vita protezioni sociali le pene è stata anche aiutata da un accurato a trasformazione della sua immagine per mostrarsi aperta madre single che cresce i figli da sola nel quale
Questa trasformazione i discorsi estremisti sull'immigrazione vengono associati ai Gatti
Né imposte sui soci al media lo stigma che le Pen ha portato a lungo nella politica tradizionale sta svanendo o meglio è svanito rapidamente
E oggi sempre più persone la sostengono più apertamente che mai
Anche se mancano può fa batterla al secondo turno di domenica per molti aspetti secondo Rachel Donadio
Le penne ha già vinto al primo turno ha messo sulla difensiva macro e ha convinto quasi un quarto degli elettori di essere lei a rappresentare al meglio i loro interessi
Al secondo turno i sondaggi prevedono che potrebbe facilmente ottenere più del quaranta per cento potenzialmente dieci punti in più rispetto al due mila e diciassette quando ottenne il trentasei per cento il tema centrale delle lezioni questa volta non è il cambiamento ma la protezione chi proteggerà meglio i francesi per l'aumento del costo della vita dalla pandemia dalle conseguenze della guerra in Ucraina dagli immigrati
E chi proteggerà meglio il generoso sistema di welfare della Francia
Alcuni elettori cercano anche protezione da quella che considerano l'élite gli stessi eventi che hanno portato la Breguet Seat e aiutato a eleggere il presidente Donal Trump negli Stati Uniti stanno soffiando anche in Francia le pene si è posizionata per apparire più vicino alla gente di macro
Presidente tecnocrate che ha trascorso cinque anni senza riuscire a disfarsi della sua reputazione di presidente dei ricchi
Macro aveva vinto le elezioni nel due mila e diciassette dicendo la Francia che doveva cambiare
Ha promosso una riforma del lavoro per rendere più facili assunzioni licenziamenti e il tasso di disoccupazione è sceso al livello più basso degli ultimi tredici anni gli elettori di le Pen con cui ho parlato scrive Racer Donadio dicono sì di volere un cambiamento ma per lo più sembrano volere la conservazione mantenere l'età pensionabile a sessantadue anni aumentare le pensioni abbassare il costo della vita
Il cambiamento che vogliono in realtà è uno status quo che secondo macro non è più sostenibile
Negli ultimi dieci anni le penne ha spinto il suo partito verso una sorta di populismo sociale come spiega Cini Ivaldi ricercatore presso SIOS può studioso dell'estrema destra
Le Pen propone di ridurre l'Iva aumentare gli stipendi bassi le pensioni spendere di più per la salute l'istruzione
Ma crolla contrario diventato l'incarnazione di tendenze economiche che spaventa hanno anche se sono antecedenti a macro che vanno ben oltre la Francia l'altro fattore potenzialmente a favore di le Pen e l'alto tasso di astensione gli elettori che hanno votato al primo turno per il candidato di estrema sinistra sono di più nello show sembrano particolarmente inclini a disertare le urne quelli che rinunciano riflettono la crisi della democrazia rappresentativa che in Francia si è rafforzata dal movimento dei gilet gialli
La gente si sente ignorata ciò che resta il malcontento
Il crescente consenso per le Pen combinato con un forte Sentimental anti macro
A eroso le tradizionali alleanze che hanno ottenuto l'estrema destra lontana dal potere molti elettori sono stanchi di votare contro le proprie convinzioni per bloccare il candidato di estrema destra e così il fronte repubblicano anti estrema destra e molto più dei Beale debole di dieci vent'anni fa le conclusioni di ragioni Donadio sul New York Times nel dibattito di questa settimana macro e le penne hanno offerto visioni radicalmente diverso e per la Francia il giorno dopo però alcuni vettori mi hanno detto che pensavano che le Pen avesse vinto
Marino ha saputo cambiare negli ultimi cinque anni ha capito i suoi errori mi ha detto uno di loro macro pensa di avere sempre ragione aggiunto e purtroppo in cinque anni non è cambiato
Conclude
Donadio macro potrebbe non essere cambiato ma la Francia l'UE certamente e ci fermiamo qui rinviando come dire
I commenti al dopo elezioni martedì
Per per oggi è tutto da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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