L’anno 1990 segnò una fase intermedia tra due estremi molto significativi del Novecento: il crollo del Muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica, decretata da un fallito colpo di Stato contro Gorbacëv, nell’estate del 1991, e dal collasso definitivo del dicembre 1991.
La sensazione data dalla “fine di un’epoca” non poteva non investire anche l’ambito filosofico, d’altro canto, secondo quanto sottolineato da … Hervé A.
Cavallera all’interno del fascicolo, «l’attenzione al presente» – non riferita, in questo caso, a un preciso “presente” – costitutiva «una delle caratteristiche principali del pensiero di Ugo Spirito».
Pur non essendovi riflessioni direttamente correlate alla stretta attualità del tempo, permane l’approccio problematico nei confronti dei problemi storico-filosofici, una nota metodologica funzionale all’impostazione critica per lo studio della contemporaneità, specialmente in un fondamentale passaggio verso il nuovo Millennio.
Sono intervenuti: Eugenio Viola, Gaetano Rasi, Marco Maria Olivetti, Luciano Pellicani, Giuseppe Vacca, Renzo De Felice.
Tra gli argomenti discussi: Annali della Fondazione Ugo Spirito, filosofia italiana, Ugo Spirito, storia contemporanea, cultura italiana, Novecento, corporativismo, storia della filosofia.
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