Cinema&cinema: "Un'ombra sulla verità" di Philippe Le Guay

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Si sa che uno degli sforzi in cui gli altri dovrebbe impegnarsi è comprendere le ragioni di chi ha torto
Osservando però la cautela di non identificarsi con quelle ragioni così da perdere la percezione del torto
Allo stesso tempo chi ha ragione Pompili anche dei torti e anche tali ambiguità andrebbe indagata senza che i cui torti confondano finiscano per nascondere le buone ragioni
Si tratta sempre gli infetti di evitare il manicheismo una distinzione troppo netta tra personaggi positivi che negativi
Un'illustrazione esemplare di questo principio ci ha offerto a mio parere film francese diretto da Philippe Lentini uscito nelle sale italiane col titolo un'ombra sulla verità
Ma il titolo originale Long della casa l'uomo della cantina
L'uomo in questione incarna un torto certi che il filone intende neanche lontanamente rimettere in questione o minimizzare
Ed è il porto del negazionismo
Insegnante di storia in un liceo di Parigi l'uomo è stato licenziato e l'aver messo in discussione le sue lezioni l'esistenza dei campi di concentramento e che le camere a gas
Da allora è caduto in miseria e deve adattarsi a vivere in uno scantinato acquistati infetti grazie ai sussidi di un'associazione neonazista
Ma i proprietari di quell'immobile sono una famiglia in parte ebrea che ha avuto tra i suoi antenati vittime nei Lager
Hanno venduto la cantina nuovo ignorando chi fosse e soltanto perché qui depositasse degli effetti personali
Ora ha scoperto il suo passato che anche il suo presente risiedendo in un appartamento soprastante la cantina non tollerano la convivenza con quell'individuo e vorrebbero sciogliere l'atto di vendita
Ma luogo appellandosi alla legge non vuole saperne di abbandonare la sua nuova abitazione
Egli ha un'aria mite smarrita come di un disadattato l'aspetto e gli abiti quasi di un barbone induce al vittimismo
Va detto che ha interpretato benissimo da François Cluzet
Così il furore di cui diviene presto l'oggetto da parte della famiglia può sembrare sproporzionato alla sua figura
Eppure il proprio da quella cantina attraverso la vite continua a diffondere in tutto il mondo le sue tesi negazioniste insulta gli ebrei indirettamente anche gli ex proprietari della cantina
Arriva a fare proselitismo e con qualche successo anche presso la loro figlia
Si capisce allora come egli rappresenti per loro un insulto vivente alla memoria familiare oltre che una presenza minacciosa
Ma tanto li giustifichi allora si dell'impossibilità di risolvere il conflitto in tempi rapidi nei termini di legge
Questa miliari si lasciano trascinare a una persecuzione dei confronti di quell'uomo che può ricordare i sia pure in misura fatica certi atti persecutori dei razzisti
La stessa difficoltà a rispondere a questa domanda è una riprova che la trappola in cui l'autore ha costretto i suoi personaggi è ben congegnata
Nel senso che l'esasperazione delle vittime che le porta a trasformarsi in carnefici è del tutto verosimile tanto che ogni spettatore può immedesimarsi nel loro stato d'animo
Ma non fino al punto da perdere la distanza critica da non comprende l'errore in cui quasi ma soltanto quasi fatalmente sono indotti a incorrere alcuni dei personaggi
Si tratta di un racconto avvincente condotto curabili progressione fino alle soglie della tragedia è uscito nelle sale distribuito dalla bimba un'ombra sulla verità di Philip leghi un saluto Baggio tra accusa il Comune