Presentazione del 56° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2022

Allora buongiorno a tutti iniziamo questa giornata saluto tutti i presenti tutte le
Le persone che sono anche collegate via streaming io sono Giampaolo vaccini sono consigliere del CNEL da tanti anni rappresentanza del mondo del non profit il presidente tre euro che non c'era
Poteva fare stamattina per precedenti impegni che non è riuscito a spostare mi ha pregato di fare un breve saluto al suo posto ma il mio non vuole essere come non lo sarebbe stato quello del presidente Treu un saluto formale
Perché quello che voi fate è per noi i parti sociali del tinello è una cosa molto importante questa capacità di leggere la realtà di analizzarla di interpretare la è una cosa fondamentale
Anche per noi perché se noi parti sociali smettiamo di di fare questo lavoro
Cioè diventiamo come dire la difesa di quello che già sappiamo di quello che è sempre stato così senza più essere capaci di accorgerci di quello che che la realtà ci dice quindi quello che voi fate che noi abbiamo sempre seguito
Per me è una cosa molto importante la ci siamo al cinquantaseiesimo rapporto
Sulla situazione sociale del Paese quindi io il mio saluto è come dire non è solo un saluto ma è un un un condividere una condivisione di quello che voi fate perché per noi è sempre stato un punto di riferimento perché senza la capacità di leggere la realtà interpretarla in tutti i vari segmenti poi si prenderanno le decisioni si diventa anche noi parti sociali diventeremmo come dire c'è chi e incapaci di di di produrre novità quindi il mio è un un un messaggio di di di auguri Iorio ascolterò l'evento
Dalla tv che nel mio ufficio qui collegato quindi non mi fermerò fisicamente ma lo seguirò con attenzione e penso che anche il presidente tre euro appena potrà rivedrà l'evento di oggi ringrazio e auguro buon lavoro grazie
Bene grazie grazie buongiorno a tutti grazie Consigliere per la sua presenza per l'ospitalità anche quest'anno al CNEL
Benvenuti a tutti alla presentazione della cinquantaseiesimo edizione del Rapporto annuale del Censis buongiorno dunque la nostre analisi quest'anno sicuramente si collocano al termine di un triennio pieno di eventi straordinari insomma siamo stati prima alle prese con una emergenza sanitaria globale con una pandemia che dura ancora ad oggi durante per quanto in forma più attenuata poi abbiamo visto una guerra cruenta scoppiata alle porte dell'Europa
Abbiamo assistito alla corsa dei prezzi delle materie prime e ora siamo sull'ottovolante dell'inflazione certo che il caro bollette toglie il sonno a molte famiglie a molte imprese
Ma per quanto riguarda l'energia c'è di più abbiamo cioè acquisito una consapevolezza nuova la consapevolezza cioè che le energie non è più una commodity sempre disponibile in quantità
Il limitate senza in siamo al paventato rischio di un razionamento delle forniture nemesi invernali più duri più freddi
Stiamo vivendo una pressoché inedita parità euro-dollaro l'abbiamo visto il rialzo dei tassi di interesse da parte della della BCE dell'affaire d'al di là dell'Atlantico dopo un lungo periodo di tassi nulli o addirittura negativi
Non aggiungo di più anche la sequenza di fenomeni naturali estreme il caldo torrido la siccità allo scioglimento dei ghiacciai e poi le piogge intense le alluvioni
In ordine neanche il crepuscolo diciamo così di quella antropocentrismo come modus vivendi inteso cioè come l'idea di un dominio onnipotente incontrastato dell'individuo sul mondo e sugli eventi oggi invece abbiamo un un primato di non era non riconosciuto primato della sostenibilità ambientale e l'ecologismo come nuovo paradigma della cultura collettiva insomma ci sono tutti i presupposti se mettiamo in fila questi eventi straordinari dell'ultimo triennio ci sono tutti i presupposti per prendere atto senza dubbio di una radicale discontinuità del contesto rispetto al recente passato potremmo addirittura dire che si sta verificando l'ingresso a tutti gli effetti in una nuova epoca
E se poi addirittura ci si interroga su quale sarà il futuro della globalizzazione dopo una lettura apologetica che abbiamo dato negli ultimi trent'anni e dopo l'aggressione russa all'Ucraina
Ecco spuntare un neologismo Francesco Renga
Che vuol dire nelle parole del segretario al Tesoro degli Stati Uniti già Rachele
Che d'ora in avanti in prospettiva dovremo limitare le catene globali del valore gli scambi internazionali dentro un perimetro di finito unicamente da quegli Stati da quei Paesi che condividono con noi i nostri stessi valori
Di democrazia e libertà
Che tradotto è un modo edulcorato di parlare di una seconda guerra fredda
Allora io non so dire se andrà così perché verosimilmente una di globalizzazione o non conviene a nessuno però sono questi
Gli interrogativi di oggi sono questi i nodi problematici sul tappeto
è finita l'era dell'abbondanza ha detto poco tempo fa ma trovano il presidente francese
Con la firma azione poche suona come un divo bilancio effettivamente una tardiva certificazione di quello che stiamo vivendo perché il quadro di incertezza in realtà si stava componendo già da molto tempo
Tuttavia non c'è dubbio che l'altro che l'alto corso dell'inflazione che stiano registrando è apparsa in Italia dopo quattro decenni
Segna però uno spartiacque effettivamente anche rispetto a quello schema
Dico tonico tra garantiti nel mondo del lavoro vs non garantiti che era ancora applicabile ad esempio nella fase più acuta dell'emergenza sanitaria cioè con due terzi dei percettori di reddito i redditi fissi sostanzialmente garantiti e poi invece un terzo di percettori di redditi quelli composti da quel terzo composto da lavoratori autonomi piccoli imprenditori che quindici inserimenti vulnerabile
Questo schema di mo'dicotomica oggi non ha non è più applicabile perché l'inflazione naturalmente riguarda tutti anche i percettori di reddito fisso lavoratori dipendenti e pensionati per quanto con un impatto differenziato che sicuramente colpisce maggiormente i segmenti sociali meno avviate
C'è anche di più
L'erosione del potere d'acquisto causato dall'alta inflazione depotenzia anche quello scudo protettivo che le famiglie del ceto medio avevano utilizzato per difendersi
Dall'incertezza e cioè il risparmio precauzionale accumulato
Negli anni e quella rassicurante liquidità cautelativa di cui molte volte abbiamo parlato e su cui oggi quindi non ritorna
Questo è il quadro contesto generale entro il quale si colloca evidentemente la nostra analisi
Sappiamo che dopo la caduta verticale del PIL del due mila venti nove punti percentuali abbiamo avuto un robusto rimbalzo nel due mila ventuno più sei virgola sette per cento
Quest'anno al terzo trimestre abbiamo una crescita acquisita del tre virgola nove per cento
Molti analisti concordano nel sostenere che sarà il quarto trimestre di quest'anno e il primo trimestre del nuovo anno invece assegnare una fase di recessione a ottobre le previsioni del Fondo monetario internazionale
Parlano di un per tutto il due mila venti tre di un meno zero virgola due per cento come variazione del PIL del nostro Paese
Le previsioni della Nader fra segnano un per il due mila ventitré un timido più zero virgola sei per cento
Allora questo è il quadro ed effettivamente anche dalle nostre rilevazioni emerge che oggi tra quasi totalità degli italiani il novantatré per cento è convinta che l'impennata dell'inflazione durerà a lungo
Per quanto forse si si fermerà la corsa del tasso di inflazione ma all'alta inflazione durerà a lungo
Il sessantanove per cento teme che il proprio tenore di vita e destinato ad abbassarsi e questa percentuale sale addirittura al settantanove per cento tra le persone che già detengono
Dei redditi bassi
Il sessantaquattro per cento saggia intaccando i risparmi per fronteggiare l'infrazione cioè i prezzi più alti
Allora la considerazione qual è che a quelle vulnerabilità sociali ed economiche strutturali di lungo periodo del nostro Paese oggi
Si aggiungono gli effetti deleteri di queste quattro crisi sovrapposta dell'ultimo triennio la pandemia ovvero durante la guerra l'alta inflazione la morsa energetica
E allora se tutto questo è vero
Di del tutto evidente che la rinnovata domanda di prospettive di benessere
Le autentiche legittimista se di equità sociale che essi perché emergono da questo quadro profondamente mutato non sono più semplicisticamente liquidabili come populiste
Come fossero cioè delle aspettative irrealistiche fomentate da qualche leader politico demagogico
Noi diciamo siamo in una fase di boss populismo
Ma effettivamente se si fa attenzione tutte le élites politiche stanno integrando misure protettive con una continuità che va anche al di là delle diverse culture culture politiche di provenienza di appartenenza
Cioè già da tempo i governi occidentali chi più chi meno stallo alzando barriere in forme diverse
E hanno varato misure di protezione contro gli effetti negativi della Gruber lo zio della globalizzazione i dazi il rimpatrio di mostre produzioni una globalizzazione colpevole secondo molti di fatto di aver impoverito ampie fasce di lavoratori della classe media a vantaggio delle classi medie dell'Asia
C'è ad esempio una perfetta continuità tra le politiche prendiamo gli Stati Uniti dell'amministrazione by D'Anna
E il precedente predecessore Trump il populista rispetto a misure di protezionismo i dazi nei confronti della scena
Quel Trump populista che ricordiamo come il presidente del muro
Tra gli Stati Uniti e il Messico in realtà quell'opera quel muro era stata completata dal predecessore Obama
C'è una grande continuità anche in Italia tra il precedente governo e l'attuale governo allora non ha più senso parlare di Pupulin ismi da questo punto di vista come se appunto alcuni leader politici demagogici fomentata sono aspettative irrealistiche
La verità è che per quanto nella società e nella nostra società non si registrino fiammate conflittuali intense mobilitazioni collettive attraverso scioperi e manifestazioni di piazza cortei
C'è però si è manifestata in maniera molto rilevante una
Chiamiamola così ritrattazione silenziosa dei cittadini perduti della Repubblica io voglio ricordare un dato su cui si è poco ci si è poco intrattenuti il dato delle ultime elezioni in
In cui il primo partito è stato di gran lunga quello dei non votanti
Astenuti schede bianche e nulle
Che ha segnato non soltanto un record al una una profonda cicatrice nella storia repubblicana in un votanti sono stati quasi diciotto milioni
Pari al trentanove per cento degli aventi diritto
In dodici province italiane non votanti hanno superato il cinquanta per cento
Tra le politiche del due mila sei e in quelle del due mila ventidue in un votanti sono raddoppiati più centotrenta per cento
Tra il due mila diciotto del due mila ventidue sono aumentati del trentuno per cento però quasi il quattro virgola tre milioni in più questo che cosa significa che per dire crescenti incursioni dei ceti popolari del ceto medio non funziona più quel tradizionale intreccio tra lavoro acquisizione il benessere economico democrazia
E questo l'aspetto molto pericoloso d'altra parte
Ancora una volta se ci pensiamo bene l'assalto capitolini del dello scorso anno
Capito lilla il tempio inviolabile delle democrazie delle moderne democrazie liberali
è stato proprio la plastica testimonianza del fatto che in quell'intreccio virtuoso
Lavoro acquisizione di un benessere economico democrazia per molti non funziona più
Allora l'Italia post populista come la definiamo è quella che fa i conti di fatto con l'ingresso in una nuova i terreni rischino in cui i più cercano una profilassi per l'immunizzazione dai pericoli corre perché il punto è che nell'immaginario collettivo si è sedimentata anche la convinzione che oggi tutto può accadere
Anche l'indicibile il lo condanna il coprifuoco il taglio di consumi essenziali dall'energia al carrello della spesa alimentare la guerra di trincea o addirittura l'uso Della bomba atomica cioè la cosa l'aspetto momenti si è sedimentata alcuna paura straniante DS esposti a dei rischi globali fuori dal nostro controllo
L'ottantaquattro per cento degli italiani è convinto che eventi geograficamente lontani possano cambiare improvvisamente radicalmente la propria quotidianità e stravolgere i propri destini il sessantuno per cento teme che possa scoppiare il terzo conflitto mondiale
Il cinquantanove per cento autore che si faccia ricorso la bomba atomica il cinquantotto per cento ottenne che l'Italia possa entrare in guerra
Allora il punto è che è proprio questo assottigliamento dei diaframma tra i grandi eventi della storia che si è rimessa in moto e le microstorie
Delle vite individuali e le che genera nei nostri tempi la percezione di rischi che ci fanno sentire impotenti
Al di là di ogni possibile iniziativa di prevenzione alla nostra portata pensiamo ad esempio ricorso alle coperture assicurative
Questa è l'aspetto nuovo
Per cui se in quella del due mila venti sicuramente non sembra unitaria sull'orlo di una crisi di nervi segnata da diffuse espressioni di rabbia da gravi tensioni sociali pelo si paga un presso
All'irruzione dei grandi eventi della storia nelle nostre microstorie nelle nostre vite individuali
Il prezzo che si paga
Lo definiamo così nell'inceppamento dei meccanismi proiettivi tipici
Per intenderci di quella che sarebbe una rampante società dei consumi ma quello che quei meccanismi proiettili che in passato spingevano le persone a fare sacrifici per modernizzarsi per per arricchirsi per diventare più belli per crescere nella scala sociale
Quei meccanismi oggi hanno sicuramente perso resa sulla società hanno perso capacità forse di orientamento dei comportamenti collettivi
Noi rileviamo che complessivamente otto italiani su dieci affermano di non avere voglia di fare sacrifici per cambiare charter diventare qualcos'altro altro da quello che sono
E in particolare il trentasei per cento dei lavoratori non è disposta a sacrificarsi per fare carriera nella vuole guadagnare di più
Potremmo dire che in qualche modo è l'astuzia operativa della soggettività che in questo flusso di eventi inattesi negli ultimi anni adesso esprime una interni abitanti
Ai miti proiettili
Che certo può tradursi anche in una esplicita rinuncia all'autopromozione individuale
Allora se tutto questo è il vero diciamo che la malinconia oggi a definiva il carattere degli italiani
Cioè il sentimento in qualche modo proprio del nichilismo dei nostri tempi non fine del dell'abbondanza fine dell'antropocentrismo fine dell'insicurezza
Cioè un sentimento puro della malinconia che corrisponde alla coscienza come dicevo prima di quella fine del menu Dominioni potente incontrastato dell'Io del soggetto sugli eventi e sul mondo
Uniti a un individuo che invece oggi malinconicamente costretto a confrontarsi con i propri limiti quando si tratta di governare
Il destino
E in questo senso pervasivo di insicurezza e di privatizzazione di rischi
Porta ad esempio quasi il cinquantadue per cento degli italiani attenere di rimanere vittima di reali
Eppure oggi siamo il Paese statisticamente più sicura di sempre
Nell'ultimo decennio ad esempio i reati denunciati in Italia si sono ridotti complessivamente del venticinque virgola quattro per cento
Nell'ultimo decennio i crimini più efferati gli omicidi volontari sono diminuiti del quarantadue virgola quattro per cento
Ugualmente i principali fenomeni di criminalità predatoria le rapine assorbimento del quarantotto virgola due per cento negli ultimi dieci anni i furti nelle abitazioni del quarantasette virgola cinque per cento i furti di auto rigori del quarantatré virgola sette per cento
E di cura a fronte di questi dati oggettivi come dicevo cioè quel sentimento di vulnerabilità
E di privatizzazione del rischio
A questo stato di insicurezza certo fra da riflesso anche una mappa di fragilità sociali perduranti nel nostro Paese
Innanzitutto la povertà assoluta al cinque virgola sei milioni di persone un milione in più rispetto al due mila diciannove e il quarantaquattro per cento di queste vive nel Mezzogiorno
Siamo un paese in cui ancora la è inferiore alla media europea la percentuale di di laureati siamo nel quarantuno virgola sei per cento la media europea del ventisei virgola otto per cento in Italia il venti virgola sette per cento al sud ventuno punti percentuali di differenza
Tra la situazione del mezzogiorno e la media europea
Siamo il Paese come sappiamo che detiene in assoluto il primato in Europa e il numero di niente i giovani che non studiano e non lavorano
Sono il ventitré per cento degli under trentadue milioni
Di persone abbiamo una media europea che si ferma al tredici per cento addirittura nel Mezzogiorno siamo con un'incidenza che va oltre il trentadue per cento un tasso più che doppio rispetto
Alla media europea
Sappiamo che l'ottantatré per cento delle nuove assunzioni che ci sono state lo scorso anno
Sono o a termine o comunque contratti di lavoro atipici quindi abbiamo un quadro di fragilità del durante ma se guardiamo le cose poi prospettiva
E cioè tenendo conto di quelli che saranno gli scenari demografici nei prossimi anni nei prossimi decenni parlavo prima di parlavo prima di scuola ma ne rischiamo di avere una scuola e una università senza studente
A una vuota Eva popolazione studenti universitaria debba operata
Basta guardare gli scenari demografici che ci dicono che fra dieci anni la popolazione più giovedì tre diciotto anni scenderà dagli attuali dagli attuali otto virgola cinque milioni al sette virgola uno milioni
Fra vent'anni nel due mila quarantadue addirittura potrebbe ridursi a sei virgola otto milioni
Quindi abbiamo uno Tsunami demografico che investirà prima la scuola primaria e la secondaria di primo grado pone il decennio successivo la scuola secondaria di secondo grado
Tra vent'anni avremo una popolazione di diciannove ventiquattro anni
Diesel settecentosessanta mila persone in meno quindi se curatissimo una propensione agli studi universitari pari a quello attuale avremmo trecentonovanta mila iscritti all'università in meno
Questi sono aspetti non da sottovalutare evidentemente come pure rischiamo di avere un sanità un sistema sanitario nazionale senza medici e senza infermieri sentenziano all alta età media del personale sanitario medici e personale infermieristico e se consideriamo che si stima che nel prossimo quinquennio
Saranno più di ventinove mila e pensioni ventitré i medici dipendenti del sistema se ne sanitario nazionale ventuno mila tra il personale infermieristico
Quindi una società senza avremmo scritto senza studenti senza medicine infermieri negli ospedali
Veniamo al capitolo economia prima di arrivare alle conclusioni
Ancora una Lasik congiunturale a causa dell'incidenza del dei costi dell'Energia si stima sulla fronte del tessuto produttivo che possono essere trecentocinquantacinque mila le aziende potrebbero segnare quest'anno s'un grave squilibrio tra corsi e ricavi e quindi rischiare il fallimento parliamo di più dell'otto per cento delle imprese attive
Collocate per gran parte nel persiani o e questo rischio riguarda ritenendola tre milioni di addetti più del diciannove per cento del totale degli addetti in Italia
Questo dal punto di vista della resi con giuntura mentre poi tipica polarizzazioni italiana se guardiamo invece la punta della freccia del nostro manifatturiero
Continua a segnare i nuovi record nel esportazione lo scorso anno il valore dell'ex post italiano ha superato seicento miliardi di euro vale il trentatré virgola otto per cento del PIL dello scorso anno
Per quest'anno si attende un aumento delle esportazioni per ulteriori settanta miliardi
Tuttavia lo si vede già in questa ultima parte dell'anno e verosimile una decelerazione del commercio internazionale a causa della guerra
Però da questo punto di vista potremmo dire quasi Corini orante il fatto che poi l'osso manifatturiero vocato all'export sta in qualche modo potremmo dire
Hai già iniziato a perseguire una propria strategia di Franciolini a nord
Perché si sono fortemente intensificati gli scambi con i Paesi europei con la accollare al nord americana e con i Paesi del Mediterraneo se valutiamo i dati tra gennaio di luglio di quest'anno i primi sette mesi le esportazioni italiane verso i Paesi dell'Unione europea il Regno Unito sono aumentate di quasi il ventitré per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Quelle verso i Paesi un'aspra Canada Stati Uniti e Messico del trentuno per cento insomma potremo valutare che già il settantanove per cento del nostro ex post è di tipo Franciolini e e a questo come potremmo aggiungere anche l'area del Mediterraneo una regione spesso trascurate in termini geopolitici
Ulteriori ventitré miliardi nei primi sette mesi dell'anno con un aumento del di oltre il trenta per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Questo ci restituisce ancora una volta la forte polarizzazione italiano con la punta della freccia dicevo cioè una parte del manifatturiero in grado di presidiare
Efficacemente i mercati internazionali con tassi di crescita delle esportazioni ogni anno da record e poi invece una mercato interno una domanda interna che almeno fino all'anno scorso era stata caratterizzata da una forte depressione e che quest'anno nei dati provvisori di quest'anno invece comincia a segnalare un risveglio anche dei consumi delle famiglie
Ultimo aspetto che tocca il prelevamento e concludo certo in questo quadro una spinta positiva di sistema potrebbe provenire da una pubblica amministrazione resa più efficiente
Oggi abbiamo intanto un'occupazione del settore pubblico quasi tre virgola tre milioni di dipendenti che si è ridotta negli ultimi vent'anni di quasi duecentosessanta mila impiegati in Italia il tredici virgola sette per cento degli occupati è impiegato dalle amministrazioni pubbliche ma abbiamo un tasso più basso ad esempio di quello della Francia
Diciannove virgola sette per cento della Spagna sedici virgola nove per cento del Regno Unito sei virgola quattro per cento quindi non abbiamo un problema di come dire ipertrofia quantitativa del personale della pubblica amministrazione
Beh è un problema però di fortezze iniziazione agro l'età media dei dipendenti pubblici sfiora i cinquant'anni sei virgola cinque anni in più rispetto al due mila uno
E poi non è
Continua come dire a manifestarsi una quota residuale di cittadini italiani che ritengono che la pubblica amministrazione funzioni molto bene appena
E il trenta per cento degli italiani non pensa e oltre la metà il cinquantuno per cento si dichiara insoddisfatto e rispetti i servizi che pubbliche amministrazioni rendono ai cittadini e all'impresa
Allora ho fatto una carrellata di diversi aspetti come è nostra abitudine nella nella fotografia che scattiamo per il rapporto annuale concludo riprendendo diciamo così la chiave
Di lettura che proponiamo che stanno dalla nostra analisi fenomenologica
Concludendo concludo dicendo che ci sono in questa Italia post comunista e malinconica che ho cercato di descrivere sinteticamente
In cui molti hanno la sensazione di essere rimasti privi del conforto di una visione teleologica rassicuranti in cui si in molti hanno la sensazione c'è la sensazione di non credere più alle radiosi promesse della modernità diciamo così siamo in una fase in cui molti addirittura sentono messo seriamente a repentaglio il proprio benessere
Beh in questa Italia Bosco Police disincantata
Le a utenti legittima rivendicazioni di equità e di benessere rappresentano non aspettative realistiche ma Lina aggirabile diciamo così base sociale dell'agenda collettiva del Paese
E questa è una come dire acquisizione la presa di consapevolezza che dobbiamo fare quantomeno per scongiurare il rischio di vedere
In futuro nei prossimi anni ingrossarsi ulteriormente il numero dei cittadini perduti della Repubblica grazie
E
Grazie dottore anche da parte mia ho grazie al CNEL che ci ospita anche quest'anno per la presentazione del nostro apporto annuale
Il nostro è un rapporto che cerca di dar conto dell'anno che passa non è un caso se tante volte leggendo i testi degli anni passati veniamo nel corso dell'anno che si va chiudendo è successo che
Quest'anno invece ci è sembrato molto difficile racchiudere l'interpretazione della situazione sociale del Paese legandola al periodo dell'anno
Ricordava prima Valeri negli ultimi tre anni abbiamo otto quattro crisi profonde
Iniziato con la pandemia poi l'inflazione poi la guerra voi la crisi delle bollette e via di questo passo anche la crisi ambientale così citare le grandi fra quindi l'interpretazione che per la prima volta cerchiamo di dare un'interpretazione nonché giocata solo sulla nuova giocato sugli ultimi tre anni quello che sta succedendo in termini pochino più distesi in altre
Questi anni sono stati anni di emergenza ma sono stati anni di emergenza con
L'idea con la rassicurazione che erano crisi inaspettate veloci e si sarebbero chiuse rapidamente e tutto andrà bene faremmo tutti un passo avanti siamo pronti a far fronte a tutte le difficoltà
Perché l'idea era che tutto si potesse consumare rapidamente il Covent passerà magari con i vaccini la guerra finita in poche settimane per tante ragioni
L'inflazione è un fatto tecnico e quindi torneremo indietro di qualche passo in realtà non è stato così l'emergenza non si chiude
Il passato non passa in qualche modo il Paese rimasto un po'incastrato in questa sensazione di dover far fronte alle difficoltà con due armi l'arma della rassicurazione pubblica dell'andrà tutto bene e l'arma dell'adattamento individuale in qualche modo ce la caveremo siamo sempre stati bravi a farlo
Diceva Pasolini in Italia siamo avvezzi a lottare allocare avversaria mensile analisi iniziative analisi e proposte mezze legge mezzi soldi via così
Ci siamo resi conto alla fine dell'anno come diceva anche prima Valeri che tutto questo non basta più
Quell'Hugo ciclo di sviluppo fatto di individuare adattamento alle difficoltà della storia le crisi della storia a quello che l'emergenza ci mettiamo di fronte non basta più non serve più non funziona più
Non non riusciamo più a dare una risposta come corpo sociale alle difficoltà strutturale del Paese
E se sono strutturali chiedono risposte strutturali si sono rincorse individuali all'uscita da una crisi devono in qualche modo essere riunite in una rincorsa collettiva quello che doveva valere chiamava gli schemi proiettili nell'andare avanti nell'andare avanti tutti insieme
In questo senso la nostra impressione che nella società italiana nel corso degli ultimi mesi si è andata crescendo una domanda e in qualche modo aveva messo la nostra storia dove si cammina
Dove siamo tutti insieme dove siamo all'età in cui siamo arrivati dove siamo nell'era del nostro sviluppo c'è questo senso un po'di spaesamento
Di un di una difficoltà a interpretare la nostra collezione collocazioni in Europa nel quadro internazionale nel quadro nazionale
è evidente che ciascuno di noi capace in grado e lo fa tutti i giorni di dare una risposta individuale quel dove siamo
La risposta individuale ore che scriviamo un rapporto ha ridisegnato le planimetrie sociale di ciascuno ciascuno di noi ha rifatto la mappa del proprio impegno delle proprie difficoltà delle proprie soluzioni del proprio modo di star dentro il vivere sociale quello che manca una risposta collettiva dove non conta tanto la capacità di dare una risposta ma ancor prima non quello di assumere la consapevolezza dell'importanza di questa norma dove siamo
Che se non sai dove sei come voi aver cura delle nostre cose e del nostro Paese
Quel dove siamo è una domanda rivolta da ciascuna se stesso la propria famiglia la propria impresa Naro domanda che suona quasi un come lo rimprovera la classe dirigente perché assuma la consapevolezza nel dove sei dove siamo siamo in
La nostra impressione è che siamo in una società che non regredisce non matura e diceva prima Valeri non fatto appunto non scende in piazza non esprime rabbia sociale sta lì assente
Gli esempi sono tanti
Pensate alle riforme ne abbiamo fatte tante in questi ultimi anni ma su tutta la Borsa
Sono tutti il come dire intuizioni schemi di lavoro promesse
Abbiamo immaginato un recupero sostanziale della capacità amministrativa dalla semplificazione l'assunzione dei nuovi giovani al ricambio dalla classe dirigente alla formazione delle nuove leve amministrative ma in realtà è ancora qualcosa che si sta preparando prostatica diventare concreti abbiamo scritto e disegnato negli ultimi tre anni piani per ogni genere cosa
Dalla fine della sicurezza alla ricostruzione all'ambiente all'autosufficienza piani di cui un poco si sa poco si misura come avanzano e tutto sommato anche poco si discute
E se ne sta lì e lì nature non regredisce e e in qualche modo questo contraddice anche la nostra storia dimostra quel punto iniziale del non basta più individuato altamente
E nel passato segnava riguardare le grandi crisi della nostra storia sociale abbiamo visto che ci riportano indietro
Ci costringevano a cadere all'indietro e per questo c'era uno sprinter avanti oggi l'emergenza delle riassicurazioni il funzionamento interno della macchina sociale non ti buttano indietro ma non ti danno niente alla fine ad andare avanti
Imposta indie
Si può dire con buona ragione che non è solo nel nostro Paese è un po'in tutta Europa che storici strano situazioni di questo tipo però il nostro Paese critici colta degli altri
Ricordava prima Valeri dati demografici sono preoccupanti lo possiamo dire in tutti i modi possibili perché la demografia cinque racconta dati che sono di difficoltà del Paese comunque rileggere uno di questi che fra vent'anni avremo un terzo di ventenni meno è già scritto oggi
Non è qualcosa che su cui possiamo intervenire persone in atti nel corso di questa abbiamo un debito stand alone Carmona i documenti di finanza pubblica dicono che crescerà nel quinquennio di cinquecento miliardi di euro in termini quindi evidenti o c'è un debito nascosto nelle regioni nelle amministrazioni locali nelle società pubbliche
Dei crediti d'imposta che in qualche modo abbiamo ha promesso che conteremo nel corso dei prossimi anni
Abbiamo una difficile situazione dei redditi lo sapete l'abbiamo detto tante volte il nostro è l'unico Paese fra quelli occidentali che non ha visto negli ultimi trent'anni crescere il proprio di firme siamo lì sia un piantati
E allora come descrive questa questa fase così particolare dello sviluppo al nostro società
Abbiamo scelto lo raccontiamo nel rapporto l'espressione di diamo nel tempo di latenza diamogli la latenza della risposta abbiamo preso questa espressione
Dal linguaggio dell'informatica il tempo di latenza quello che intercorre fra i segnali che vengono mandate al calcolatore centrale e la risposta che il calcolatore esprimerli
Possiamo anche prendere o dalla cultura medica per il momento della senso ecco il momento in cui la malattia ci ha già colpito ma i sintomi ancora non sono evidenti stalli che lavora all'interno nascosto per qualcosa che non è né presente né assente
Sta lì anche in modo inconsapevole è latente nella società italiana in questo momento è intrappolato nella latenza
Nella stanza ci sono due elementi di cui occorre tenere conto il primo
Che se dura troppo
Crescono i rischi se questo periodo che già dura da qualche anno dovesse continuare ancora il passo nel nel prossimo futuro cioè c'è ancora dovessimo rimanere in quella condizione in cui nove indietro e non vai avanti stendi assenti
Punti sulla promessa di un futuro meraviglioso che arriverà o ponti sulla condanna drammatico tutto scivolare verso il basso
Si sta agli esteti di fatto
Tiboni nel rischio di trasformare questa rinuncia a portare avanti non rinuncia strutturale in una masochista rinuncia a progredire a rischiare di nuovo a rimettersi in cammino
Della senso tutto va bene perché sei lì assente
Massimo Nesci se lasci cash per troppo tempo i segnali del calcolatore non vengono elaborate in uno schema di relazione per quei segnali fermo dissenso operatori sanzioni sul piano collettivo sicuramente ma in buona parte anche sul piano individuale
La capacità di dare una risposta e una capacità di risposta collettiva ma capacità di risposta anche individuare dentro partenza c'è un altro elemento che a nostro giudizio va sottolineato lo ricordava anche prima Valeri
Cioè spirito costruttivo c'è un mettersi di lato per ricaricare le batterie ripartire per ritrovare il rigore
Non è detto che ci siano i segnali per farlo anzi probabilmente ne vediamo molto pochi però ci sono alcuni elementi positivi nell'utenza non c'è la condanna al declino non c'è la certezza del nuovo sviluppo ci sono però le condizioni per poter muoversi per poter trasformare questa poi ci sono la condizione di di ripresa di ricostruzione non soltanto di resilienza ma anche di crescita significativa delle nostre condizioni economiche nelle nostre condizioni di reddito dei nostri condizioni di indebitamento nei confronti del Paese degli altri pareri ricordava le riflesso sicuramente i dati sono positivi
Mascherano magari un po'di calore la domanda interna offuscano alcune difficoltà strutturali abitanti VX sono positivi turismo va bene il risparmio va bene e molte imprese stanno reagendo bene all'inciso internazionali quindi ci sono degli elementi positivi ci sono anche dentro le famiglie ritrovano il gusto di tessile ritrova il gusto di rimettersi in gioco è uno spirito costruttivo Pietro ancora non è emerso sta ancora
Esprimendo la sua capacità di mandare segnali dal corpo centrale cercare una risposta
Ci sono questioni più facile quindi non c'è una soluzione che possiamo intravedere la partenza è una condizione molto particolare e ripeto è una condizione dalla quale bisogna uscire rapidamente perché non ci possiamo permettere il lusso di rimanerne in trappola
E quindi c'è una condizione sociale che richiamò la responsabilità in primo luogo politica ma anche una responsabilità della classe dirigente nel suo complesse
La classe dirigente che deve ritrovare la consapevolezza di quella domanda che la sinistra estrema quel dove siamo oggi siamo nel nostro tempo dove siamo tutti insieme quella consapevolezza di sapere che occorre dare delle risposte che la classe dirigente oggi ancora lo fa perché rimane nella dimensione dell'emergenza rimane del Bradley rivoto nel rassicurare perché la nostra assicurazione funziona
Prego ripeto non fuggono più la nostra società non è in grado di utilizzare con la rassicurazione per poi muoversi adottando scavalcano ha bisogno di un di una riapertura
Dei meccanismi introiti o li chiamava veri di altri altri risvolto del sul futuro di ripartenza verso il futuro perché altrimenti rimane lì e non matura e non cresce
E
Rischia quello che lei chiamava la condanna della malinconia perché la vendetta dello spirito costruttivo se non lascia agire se non gli interventi di ricostruire un Paese oramai così malandato la malinconia individuale e collettiva idee ripeto un rischio che non ci possiamo permettere
La politica ha la sua parte la politica fa la sua parte oggi ricominciamo sentire tutto in politica tutto deve essere politica tutto deve rientrare all'interno
Il dibattito al macero politica questo è vero solo in parte non tutto politica non tutte le risposte arrivano dalla politica certamente la classe politica deve fare la sua parte però è la classe dirigente nel suo insieme deve ritrovare il coraggio di discutere il coraggio di fronteggiare lo sviluppo del nostro Paese le preoccupazioni sono tante perché un Paese esprime difficoltà da ogni lato vai a prendere gli elementi in qualche modo giù in giudizio di un'opportunità di una potenzialità nascosta ci sono e vanno in qualche modo resi espliciti vanno raccontati i vanno anche sottolineate noi crediamo proprio vada soprattutto indicato il fasto che la realtà sociale perché scava la nostra società giorno per giorno non è più in grado di rispondere come soltanto negli ultimi settanta anni più o meno adattandosi con un po'di furbizia un po'di cinismo
Non funziona più lo ripeto non c'è più quella dimensione di svolgimento quotidiano di cambiamento quotidiano di semplificazione dei problemi quotidiani perché insetti del Paese sono difetti strutturali che vengono da lungo periodo
E che vanno affrontati in una dimensione strutturale altrimenti rimarremmo incastrati nel guscio qui ci siamo creati nell'emergenza che abbiamo chiamato dal tempio però senza che in qualche misura non ci permetterà poi di andare avanti quindi se non regredisce non maturi qual è la fine se condannato ad andare indietro
Grazie
Studioso allora noi giravamo che il presidente Treu si raggiungesse ha detto se non ce la faccio ben volentieri a fare un saluto
Quindi rinviamo noi saluti e ringraziamenti finali che una parola anche per il nostro presidente del Rizzoli
è arrivato il presente non è ovvio e quindi vengo sconfessato indiretta
Mi dispiace
Allora
Darei
Al Presidente la parola
Ecco saluto il presidente fra non si ha raggiunto sappiamo che di consegnare lo ringraziamo per averci fatto una sola a tema è il sono stato catturato da chi sta molto in alto scopre così dicono
Però ho avuto un'anteprima quindi prego
Noi abbiamo camminato una programmazione aspettavamo lei per un saluto finale
Beh spero che qualcuno vi abbia dato rinvenuto fosse così guadagna cento chicas perché non potendo io essere presente volevo che almeno ci fosse
Un punto Benvenuto non rende questa è
Mi spiace veramente molto perché credo di non aver mai perso nessuno di questi appuntamenti importanti della nostro rapporto come sempre
è un punto di riflessione
E anche questa volta vitale anticipazione che ho avuto vedo che ancora almeno il terzo anno che
Abbiamo
Dei circhi spiragli di speranza quelli sempre ma una situazione dice persistente quasi sospensione voi avete usato un termine particolare come chiaramente del la presenza di latenza che non so se sia un termine psicologico
Sedici riesce si riferisca al fatto che che però non siamo la ventinove C è contestato che insomma costruisci regge
Tipo ti impone una una grave una dose di incertezza
Assolutamente
Pesante in ogni caso io vengo adesso nella presentazione da parte non lo dico perché centra da parte del il ministero dell'economia e finanze neve commissario Gentiloni
Di un questa visione che ne fa l'Europa è che anche l'Italia
Condivide visione sugo i prossimi anni ed in particolare sul nell'occasione ancora una volta si è ribadito ex-lege nazionale che ci fornisce il piano nazionale di ripresa e e poi contesto europeo anche lì insomma solo per per cercare di darsi un po'di
Sottolineare alla speranza sono piccoli segnali di
Di perlomeno dell'idea che gliela di una valutazione che siamo arrivati a un punto forse il peggiore in questo periodo oscuro ero qualche segnale di Dini stia Lizzani
Da una parte
E dall'altra un un impegno
Che viene ribadito anche dal
L'esecutivo attuale e di sfruttare questa occasione
Di l'eccezionale del piano noi abbiamo avuto questo primo periodo anche qui si è ho fermato
Dal della
Buono raggiungimento degli obiettivi iniziali però insomma ci ci aspetta un periodo adesso particolarmente importante di applicazione di alimentazione di questi obiettivi persino il ministro Giorgetti che non è normalmente uno che fa le come dire è uno molto pragmatico ammorba una grande visione queste
Ha detto questo veramente non è una un affare di nominare i ministri non è un cambio di paradigma di Katharina economico e sociale avevo sentito questa frase che non ammettono siamo noi propone professori Ugo e ricercatori
Mi è sembrato significativo che la Consob polizza ecco io quindi mi limito a dire che perciò leggevo più intensamente il il rapporto poi come sempre noi il nei nostri discorsi
Dei dei nelle utilizziamo i vari dimensioni
Io devo dirlo Lulù anche avendolo sbirciato
Fa un cenno nella noi abbiamo come sempre in questo periodo la l'obbligo di dare un cratere sulla legge di bilancio e cosa che abbiamo in assemblea
E lavorato l'altro giorno lunedì faremo una deposizione Parlamento e allora un cenno a a a un po'paura vostra idea e lo farò anche in quella sede
Quindi non non possono potendo di reato nel merito se non ringraziarvi e e ribadisco che questo che i messaggini girate poi da noi vengono o considerati ci ispirano normalmente Cipriano magari con l'avevo capito che oggi su grazie grazie veramente alto interesse scusate grazie a lei