Presentazione del libro a cura di Marianna Madia "Vite disuguali. Salute, longevità, accesso ai diritti la misura delle grandi fratture sociali" (Arel-il Mulino)

Buonasera a tutti buona sera siamo qui questa sera come sapete per discutere presentare questo volume pubblicato dal dall'Arel dal Mulino vite disuguali
E ci sono una serie di testi curati da Marianna Madia sul tema delle disuguaglianze delle fratture sociali
E e in cui c'è una chiave di lettura molto forte che usa il tema della longevità come misura del benessere di una società e come parametro per misura le disuguaglianze quindi l'aspettativa di vita dalla nascita e la realtà
Della della della durata della vita
E sottolineano i vari saggi che prendono in considerazione varia spetti dalla salute all'educazione
Le condizioni profonde di disuguaglianza cioè aspettative di vita inferiore
Che si vede si legge già nelle condizioni di partenza nelle condizioni di accesso ai servizi che siano servizi educativi o servizi sanitari o aree in cui civile e quindi si parla di istruzione si parla di sanità si parla di di ambiente
Dello stato di salute delle differenze economiche allora il dibattito che piacerebbe fare qui e che vogliamo fare qui è anche che tipo di risposte e se il tema della disuguaglianza tra di di questo tipo di disuguaglianza che guarda a questi aspetti a questi fenomeni e a questo
Come come parametro appunto l'aspettativa di vita può essere un tema fondante di esperienze diverso di aree diverse
Forse non so se oggi possiamo dire chiamarla tradizionalmente sinistra però diciamo di parti della società che non si riconoscono nello schieramento di destra e quindi esisteva un'alternativa
Di pensiero e di soluzioni alla alla alla destra che può a vere nel proprio nel nella proprie idee nel proprio DNA nella propria sfida politica e sociale proprio partire dalle sue uguaglianze e da questo tipo di disuguaglianze io chiederei un una primo quadro Marianna Madia su come è nato questo testo come lo avete fatto come l'avete messo insieme perché è nato
Grazie grazie al mio no di voi che stasera oggi e qui ringrazio devo partire ovviamente da alcuni ringraziamenti gli editori il Mulino nell'amare l'Arel Can Pro Meda molti moltissimi anni della mia vita mi accompagna e in particolare vedo la dottoressa Gini
Ringrazio Enrico Letta Maria Antonietta con Imberti
Ringrazio tutti gli autori di questo volume collettivo ne vedo alcuni qui in in prima fila ringrazio le relatrici dovrebbe speriamo arrivare liscio anch'prima facevo la battuta
Che altrimenti mi dovrà camminare io la segreteria del partito democratico per rappresentare tutto il fronte che tu giustamente ai
Insomma voluto
Chiamare sinistra non lo so in ogni caso è un fronte che oggi si oppone al governo di estrema destra sopranista che ha vinto le elezioni
A me fa molto piacere che questo volume sia uscito proprio in concomitanza di una traversata nel deserto che i non sopranista in Italia devono fare e l'idea nasce proprio da mi mi intuizione uno spunto che c'è stato tranne in una conversazione tra me una un colloca italiana che oggi lavora a Parigi
E
Che saluto dovrebbe essere collegata anche lei la dottoressa Parisi ha scritto in questo libro in cui mi raccontava come in Francia si dibatte tantissimo di quest'allargamento di fornisce di aspettative di vita
Tra
Alcune persone ed altri c'è addirittura in Francia questa forbice raggiunge diciotto anni di differenze ci sono persone
Che hanno un'aspettativa di vita inferiore o superiori alle altre di diciotto anni e quindi abbiamo iniziato a riflettere proprio sul tema della longevità tu dicevi Mario giustamente longevità come misura del benessere di una società sì
Come parametro anche che indica quanto stanno crescendo le disuguaglianze in una società sì e in fondo se ci pensiamo è un parametro meno tradizionale meno utilizzato ma assai concreto ed efficace percettivi stizzite stiamo bene o un male
E io credo che sia ancor più interessante riflettere e ragionare su questo parametro così concreto così efficace così dentro la carne viva di ognuno di noi in un'epoca in cui ci viene detto sempre
Che non ci sono più visioni del mondo diverse
Che le visioni del mondo sono morbide sfocate
E che
I partiti la politica i governi in fondo non hanno mai risposte efficaci contro i disagi crescenti delle popolazioni
è proprio in questo dibattito che non ci inseriamo ripartendo dai fondamentali e profonda dire ma vogliamo tracciare questa linea di confine tra visioni del mondo
Vedendo quanto si vive e in quel tempo che dato da vivere come si vive
Qualità di vita intesa come intesa come uguaglianza di diritti ma anche come ambiente sociale che ti consenta di migliorare la tua condizione di partenza quindi così nasce questo volume e io pendente in un momento di annoio sulle
Singole conclusioni di ogni singolo capitolo perché ne abbiamo scelto di affrontare in ogni capitolo
Una politica pubblica tematica e come la conquista politica pubblica tematiche incide sul tema della longevità vedo qui Francesca la farina Ca'
Trattato il tema della nutrizione Beatrice Lorenzin il tema del servizio sanitario nazionale dell'accesso alle cure la professoressa Carla basso il diritto al all'arrestato non c'è vita
E e e alla RAI salute da un punto di vista costituzionale
Cristina Tajani come le organizzazioni della città incidono sulla longevità Francesco stavo ora il tema dell'innovazione io non vi dico adesso citato sono i presenti che vedo
Non vi dico le singole conclusioni però è vero che ci sono delle conclusioni che tornano sempre alcune le dette tu io ne Borio indicare tre
La prima c'è un progressivo impoverimento di larghi strati della popolazione in questi anni la seconda
A condizioni sociali ed economiche basse corrispondono quasi sempre disuguaglianze strutturali di partenza sull'accesso alla scuola alla formazione al lavoro
Di aspettative di crescita e di sviluppo e di uguaglianza di accesso ai diritti più in generale
Terza conclusione che tornarsene tre
La grave gravissima constatazione che quando queste penalizzazioni arrivano da bambini
Difficilmente poi si riesce a dire una reversibilità nel percorso di vita
Perché la marginalità sociale la povertà incidono da subito sulla consapevolezza anche di scegliere un corso giusto di studio una giusta formazione sulla consapevolezza
Dispersi curare di andarsi a curare sulla prevenzione e la Lorenzina fissata sulla prevenzione ecco condizioni sociali ed economiche basta incidono anche su quell'anno con consapevolezza di quanto la prevenzione sia importante
Di quanto l'ambiente in cui vivi quello che mangi importante
E tutto questo qualche cosa ci consegno e chiudo
Perché tra l'altro devo ringraziare le presenti in particolare che era Appennino deve intervenire in aula e quindi la promessa faremo velocissime
Che cosa ci consegno questo volume e succosa noi dobbiamo delle risposte efficaci consegno non soltanto un ascensore sociale bloccato
Ma una fotografia della società che non è statica e dinamica è un piano inclinato sempre più persone pensano che il domani sarà peggio dell'oggi io spero che da questo volume si passano
Trarre analisi e conoscenza per avere risposte concrete ed efficaci
E riuscire invece a invertire questo piano inclinato che oggi in realtà grazie
Grazie
Passo subito la parola che ha l'Appennino che chiedendole di partire da una storia che lei ben conosce da una ricerca di sette anni fa del due mila quindici
Fatta sulla città di cui lei era sindacato Dino io con un intro direttore della Stampa ricordo che pubblichiamo questa ricerca sulla stampa e questa ricerca fotografava in una maniera impressionante come io non ho mai visto esattamente questo tema della disuguaglianza
E anche il tema di come la disuguaglianza impatta sulle aspettative di vita e proprio sulla longevità
Grazie buona sera tutte tutte permettetemi innanzitutto di ringraziare per l'invito a insomma chi ha lavorato questo questo interessantissimo libro culto modo di leggere
E sono felice di essere qui oggi per tre motivazioni veramente mi collego alla domanda la prima perché come veniva detto il tema del disuguaglianze di un'attualità incredibile poi noi oggi ci basiamo su Portus dati storici stima guardiamo curano la prospettiva i dati ci dicono lo Svimez ci dice che quest'anno indovina ventitré avremmo settecento mila probabilmente persone fragili nuove che in qualche modo dovremmo cercare di aiutare e sostenere non lasciare sole
Arriviamo da un'eredità che prima eccovi de e ora il caro bollette che sicuramente inciderà su nuove povertà che attenzione non sono solo in termini di numeri
Chi lavora sul territorio lo sa benissimo ma sono anche tipologie di povertà nuove dove chi si trova in questa situazione spesso non è pronto anche perché sfido chiunque essere pronto affrontare momento che può essere più o meno tubo erano di povertà
Ma sono anche sacche furono definirle tali TG di povertà dove gli attuali strumenti di welfare in particolare quelli territoriali non arrivano perché spesso guardano agli strumenti storici pensiamo solo all'ISE non ha una capacità prospettica quindi tema del disuguaglianze di un'autorità incredibile
Il secolo tema o meno motivo per cui io sono felice di essere qui riguarda appunto la mia città
Quando la ho avuto modo di parlare proprio molto di questo libro minuto subito in mente lo studio che aveva pubblicato la stampa nel due mila diciassette che devastante se lo guardiamo in modo oggettivo cosa ha fatto le nostre ASL quindi insomma che si occupa come sapete Italy di sanità sul nostro territorio piemontese da uno dura tre
Hanno sviluppato lo studiano analizzato l'aspettativa media della vita sul percorso praticamente di una linea di tram e non so se c'è qualcuno che vive a Torino conosciuta fino a Linea Tre che attraversa tutta la città
Da sostanzialmente la diciamo arriva fino al fondo della collina anche era parte più benestante diciamo dalla sua città a la periferia è una cosa incredibile non tanto e questo studio infatti ce lo dice ma e trine un caso emblematico
E che sebbene percorriamo idealmente questa Linea tre
Nell'arco di tempo che va dal due mila uno al due mila undici quindi comunque ovviamente guardiamo un dato storico
Chi vive in collina vive in media ottantotto virgola tre anni se donna ottantadue virgola uno se uomo nello stesso periodo nella zona nord che la periferia nord di prima delle più in in difficoltà anche Ferrante parte bellissima la nostra città potenzialmente de la mia città
Bene qui ottantotto diventano ottantaquattro quindi parliamo di quattro anni e quegli ottantadue diventano settantasette
Quindi parliamo di quattro anni di vita in meno questo studio ripeto pubblicato da diciassette su una città che comunque è una città è stata una capitale una città che ha molti servizi è una città che ha una sua storia anche una capacità di spesa un tessuto industriale culturale quindi non cita comunque car forti petto in salita
E questo quindi cosa ci dice rivolta al suo motivo per cui sono felice di essere qui oggi che evidente che servono interventi governativi su cui probabilmente parleranno come dire persone che son state ministre sono qui presenti Malta tanto è vero che le città hanno un ruolo fondamentale nella tenuta nella coesione sociale nel cercare di per provare a ricostruire con l'ascensore sociale che oggi evidentemente non funziona io vorrei fare tre esempi pratici che io ho vissuto nella mia esperienza che cercano in qualche modo di prendere hanno preso spunto da questi numeri e che io credo possono essere anche buone pratiche il primo non nasce da me nasce dal governo Renzi io l'ho semplicemente attuato e cioè il bando periferie
Che
Permise allora lecita di poter ottenere delle risorse noi presentammo un Progetto furono eravamo tre primi classificati Demonte Nuto quarantacinque milioni frutto anche dei fondi privati ben fatto tutta una serie di interventi nelle periferie perché cito questo esempio perché è un esempio virtuoso dove c'erano stanziamento importante del governo oggettivamente risorse che i Comuni non vedevano da tempo affiancato la possibilità del comune di progettare in modo capillare territoriale delle risposte
Sia dal punto di vista materiale rifacimento di un giardinetto che incide sulla qualità della vita rifacimento di una scuola di sentina Torino sono intervenuti su quaranta scuole grazie a queste risorse ma anche interventi immateriali
Cioè ad esempio attività per ridurre l'abbandono scolastico attività di collaborazione coi con dei centri capi
Siamo in i giovani cercano di aiutarli nella formazione quindi da un lato risorse ripeto dall'altro collaborazione col territorio e non abbiamo copro gettato con tutte le realtà del territorio del sociale e terzo settore il mondo della scuola per interventi materiali e immateriali
Il secondo tema forse è stata lunga su cui vorrei tornare quello che si diceva e e dicevi anche tu Marianna cioè il tema dell'impoverimento il tema dell'impoverimento ci pone di fronte a una sfida epocale
Perché non gli strumenti di welfare a livello locale regionale nazionale dobbiamo ripensarlo i in due modi perché non possiamo pensare di guardare sullo storico abbia imparato col Covent durante Covi d'il governo ha stanziato delle risorse che non guardavano
Al passato perché non siamo stati in grado dai sindaci di cogliere aiutare persone che rischiano di entrare in fasce di povertà assoluta e quindi poi con la porta sud diventa molto più difficile aiutarle
Magazzino strumento innovativo che non aveva regole così fare e ne siamo riusciti tutti i Comuni tutti sindaci una possibile prepolitico
Aiutare fasce nuove di povertà
Che in quella fase intermedia non venivano intercettate con l'ISEE con gli strumenti attuali ma chi prima aiutate non fare il salto successivo che poi è lo sfratto che poiché la morosità e che poi diventa molto più complesso aiutare quindi
Da un lato
Le fasce nuove a cui chi devi rivolgere e questo significa ripensare in modo radicale per me il modello è un welfare rigenerativo periferico quindi dove il centro il Comune per la mia esperienza fa da cabina di regia mette risorse insieme anche attori
Sociali del territorio non può essere solo il Comune
Ho solo il lente come dire normalmente riconosciuto come istruzione a riuscire a raccogliere arrivare in modo periferico tutte queste una fragilità e dall'altra parte bisogna superare quelli che sono gli standard attuali di accesso perché se noi sappiamo che il prossimo anno anzi due mila ventitré ormai questa ne avremo nuove pubertà almeno settecento mila persone stimate caro bollette caroprezzi inflazione
La guerra con quello che sta creando è evidente che rischiamo se non siamo in grado di ridisegnare questo sistema su capacità di attrazione quindi di cogliere povertà e in termini anche appunto di attori coinvolti che queste persone queste fasce deboli poi diventino povertà assoluta ed è molto più complesse anche più costoso dobbiamo dirlo per lo Stato intervenire e aiutare sostenere quindi io credo che il tema appunto sia assolutamente attuale faccio i complimenti a tutti coloro che hanno contribuito perché ci sono spunti molto interessanti per chi poi ha un ruolo istituzionale o sentirvi dire di responsabilità nei confronti del Paese che non sempre un'istituzione io credo che tutti noi nel proprio ruolo
Possiamo contribuire dobbiamo farlo e quindi mi scuso se devo assentarmi a purtroppo devo tornare in Aula come dicevo ma ci tenevo ad esserci sono sicura che ci saranno spunti interessanti per tanti amministratori e non solo
Che si dovranno affrontare a dare il proprio contributo rispetto a questa sfida che riguardano una forza politica di Pesco crebbe riguardare tutti noi ed è uno dei motivi per cui sono qui rispetto a le nuove povertà in un Paese che francamente oggi da questo punto di vista e molto indietro rispetto a tanti altri Paesi d'Europa quindi grazie complimenti per il lavoro
Grazie grazie a Chiara prendeva tra l'altro di questa in questa ricerca che di cui spiegarvi prima fatta
Dalle ASL e torinesi c'era anche un dato sorta di legge vola stamattina un dato impressionante non solo in generale tra chiamiamolo Centro anche se in questo caso è la collina e periferia
C'erano questi quattro cinque anni di dischi differenza di aspettativa di vita ma non di aspettativa tragicamente di vita
Ma era stato anche diviso su quel territorio il territorio dal centro alla alla più estrema periferia sono dodici chilometri
E in questi dodici chilometri ogni tre chilometri c'era un anno di meno di vita
Cioè spostandosi tu avevi fatto facevi sei chilometri e la gente vive da due anni vive due anni di meno perché perché c'è più inquinamento perché c'è meno verde perché ci sono meno un meno servizi sociali meno probabilmente educazione fin da bambini cultura
Un un reddito medio più basso e quindi c'è una fotografia che ci dice in una maniera impressionante ci racconta questo grazie
A questo punto Maria Elena Boschi
Si spostano non lontano dirò c'è un sulle sue Dion prefazione
Allora tu diventi
Maria
Ma
Profitti lustro per
Però chiederei a te il tuo punto di vista su questo abbiamo nutritivi faccio la domanda abbiamo messo talmente tanta tante i punti che mi piacerebbe capire il tuo di punto di vista su questo
Buonasera a tutti ovviamente io parlerò oltranza fino all'arrivo Dl ha quindi preparati via un'ora due ore di intervento assecondano mutuiamo
No praticamente stava scherzando e ringrazio Marianna Madia in particolare Ariel per averli coinvolto questo pomeriggio
Se questo libro fosse un romanzo che chiaramente non è diciamo subito che avrebbe un lieto fine
Dal sapore amaro ma un lieto fine perché il dato di partenza che c'ha riportato Marianna direttore calabrese quello per cui si vive di più e mediamente si vive meglio ora partire dal dato di fatto che questa notizia positiva
E non necessariamente scontata perché vari Autori
In questa raccolte in questa pubblicazione che ha curato Marianna ci danno anche dei dati oggettivi di come questa longevità sia una conquista tutto sommato recente
Il professor Rosina per esempio ci ricorda che
Più o meno in tutta la storia dell'umanità fino alla fine del mille ottocento l'aspettativa di vita era abbastanza breve venticinque bambini su cento lo raggiungevano il primo anno di vita
E degli altri settantacinque ben cinquanta non festeggiavano il quindicesimo compleanno Keita
Se ci pensate è andato drammatico tragico
Eppure era di fine mille ottocento ed è stato più o meno costante in tutta la storia dell'umanità
Lo stesso riguardava l'Italia più da vicino
In Italia fino all'inizio del mille novecento l'aspettativa di vita era più o meno di sessantacinque anni per il trentatré per cento della popolazione per tutti gli altri era inferiore
Nel giro di cento anni siamo arrivati oggi ad una popolazione in Italia che supera i sessantacinque anni di età per fortuna e oltre novanta per cento dei casi e questa diciamo crescita allungamento della vita media come diceva prima anche Chiara appendino per fortuna
Va vista anche in prospettiva e i dati ci dicono che tranne la battuta d'arresto drammatica del Codice perché purtroppo sia portato a ridurre le aspettative di vita in generale su un trend di crescita
La dottoressa pavese che diceva Marianne collegata ci disse che tra meno di ottant'anni globalmente avremo oltre venticinque milioni di persone che supereranno i cento anni di età
A è una notizia positiva partiamo da questo presupposto dopodiché quale l'amaro che lascia mucca che come abbiamo già sentito eccome i vari interventi peraltro di di grande livello diciamo che ci sono e la pubblicazione ci ricordano è che questo non avviene in modo uguale primo elemento di disparità il genere e per una volta nascere donna una fortuna perché le donne mediamente vivono più degli uomini
Dopodiché
Il fatto che per fortuna le donne siano emancipate e in qualche modo oggi faccio una vita più simile a quella degli uomini
Porta in qualche modo anche a ridurre questo divario positivo per le donne perché assumono anche stili di vita meno virtuosi all'alimentazione
Al fumo all'alcol ai rischi collegati alla professione al lavoro perché fanno parte più attiva nel mondo del lavoro
L'altro tema drammatico e quello territoriale
E riguarda non solo il divario tra i paesi diciamo con un reddito più alto un PIL più alto i Paesi più poveri del mondo
In cui questa discrasia sulla diciamo aspettativa di vita si sta riducendo ma rimane comunque forte ma riguarda anche i divari all'interno di uno stesso Stato
Prima Chiara faceva l'esempio di Torino la professoressa Tajani parla del rapporto tra città Province
E in qualche modo anche i centri più piccoli
Le aree interne come cambiano le aspettative di vita ma nel nostro Paese in Italia nascere in Campania tira un'aspettativa di vita di due anni se si è uomo tre anni se se donne inferiore a chi nasce nel Trentino Alto Adige
Ancora oggi
E c'è una disparità che deriva dalle condizioni economico-sociali dal lavoro che si svolge perché ci sono dati oggettivi in questo a pubblicazione offre anche diciamo così a chi è parte delle scelte politiche come noi capisce anche altre colleghe che hanno scritto ovviamente i loro interventi facciamo parte di chi Marianna chiara partecipare a decisioni politiche oggi sono strumenti utili dati oggettivi
Beh ci dicono che se hai un lavoro più diciamo manuale più faticoso più esposto al dei rischiano aspettativa di vita inferiore a chi fa un lavoro intellettuale anche un ruolo di dirigente a chi svolge un altro tipo di professione
E drammaticamente chi ha la possibilità di studiare di più
Vive di più di chi interrompe prima gli sputi anche danno in Italia do i dati perché a me hanno colpito ovviamente leggende librano lì sapevo prima non li conoscevo così nel dettaglio se chi è laureato a tre anni di aspettativa di vita di più rispetto a chi ha semplicemente assolta la scuola dell'obbligo nel nostro Paese è un problema di cui non ci dobbiamo fare carico
Perché non sono un piano inclinato ma perché già l'ha fatto la fotografia di per sé non è incoraggiante
Perché è vero quello che diceva Marianna che una prospettiva nuova quella di guardare alla longevità e alla disuguaglianza della longevità come elemento di valutazione del benessere ma tutto sommato emblema più antico
Del mondo ciascuno di noi ha una prima esigenza più bisogno primario quello di sopravvivere più a lungo possibile ciascun essere umano nella storia
E anche questo può diventare elemento di ulteriore disuguaglianza in futuro perché chi sta investendo di più nella ricerca scientifica per allungare le aspettative di Vito anche cose più
Che per noi che magari non siamo del settore sembrano oggi fantascientifiche quindi come rigenerare in qualche modo andare addirittura non a rallentare l'invecchiamento ma a bloccare l'invecchiamento e chi sta investendo di più in questa fase sono i privati
Non il pubblico e questo può creare anche una disparità ulteriore se la ricerca dovesse progredire andare a vantaggio solo di chi se lo può permettere
A tutto questo pone poi a noi dei problemi diciamo così come singoli cittadini ma anche appunto come in qualche modo espressione anche di delle istituzioni decidere assumersi delle responsabilità cosa fare
è chiaro che ci possono essere visioni diverse per quanto mi riguarda
I primi due temi da cui ripartire che qua non sono nulla di originale rispetto anche le soluzioni che vengono proposte da molti esperti nel libro sono l'istruzione la sanità
Lo dico con coerenza anche rispetto a quello che per esempio noi abbiamo proposto nell'ultima campagna elettorale il nostro programma avevamo detto che qualsiasi risorsa in più pubblica dovesse essere destinata all'istruzione alla sanità
Perché perché l'unico modo per provare a eliminare questa differenza di partenza che è del tutto casuale perché dove nasci non lo decidi
è sostanzialmente la scuola ancora oggi
E l'istruzione che parte dall'inizio ecco perché noi per esempio e dico noi perché ovviamente coinvolge Marianna coinvolge Beatrice
Nell'esperienza di governo che abbiamo condiviso abbiamo investito tantissimo non solo sull'istruzione ma sullo zero sei nello specifico
Proprio perché quelle che sono delle differenze delle disparità
Dylan tale incolmabili ma mano che si cresce
Ed ecco perché per esempio è molto positivo che poi nel piano RR col governo Draghi si sia deciso di mettere oltre quattro miliardi sulla scuole dell'infanzia sfiniti sugli asili nido
Proprio non non perché siano luoghi dove in qualche modo far crescere i figli in tranquillità mentre i i genitori lavorano perché è un'occasione di crescita di formazione per il bambino e la bambina
Allora si deve ripartire dall'istruzione
Chi diciamo esperienza in questo campo mi piace spesso ricordarlo perché secondo me è efficace come l'ex rettore di Harvard
Dice è vero che l'istruzione costa ma provate con l'ignoranza
Quindi è vero che a un investimento che ha un costo ma è l'unico investimento intanto che non va perduto perché ogni persona che ha su di sé
La possibilità di investire in istruzione e formazione a un tesoro che nessuno gli potrà portare via nel corso della sua vita
E poi perché rende migliore la nostra società diminuisce anche il divario mentre aspettative di vita ma perché perché chi ha seguito non solo probabilmente avrà un lavoro migliore e magari che gli consentirà di avere anche condizioni economiche migliori e quindi di affrontare e le difficoltà con più strumenti
Ma perché a la consapevolezza anche maggiore di come magari prendersi cura di sé cala nutrizione
Alla tema della cura della propria salute ecco perché l'investimento in istruzione secondo noi è secondo me il punto da cui ripartire e l'altro è quello della sanità
L'abbiamo visto con con Beatrice quando siamo stati al governo
è fondamentale investire sulla sanità ce l'ha ricordato di più la pandemia
E la pandemia
Paradossalmente è diventato anche uno strumento attraverso il quale nella tragedia sia sia dato in qualche modo
Una
Alta agli investimenti in sanità nella consapevolezza dell'importanza del sistema sanitario nazionale ma anche nella consapevolezza che alcune sfide debbono essere affrontate a livello globale è la prima volta che l'Europa dà una risposta veramente solidale
Ad un tema che non riguarda solo i singoli Paesi con i vari fondi che ha messo a disposizione non solo in azione ratios you e che ricorda il libro diciamo in qualche modo ce lo ce lo fa tornare alla mente
E l'inizio dei primi sistemi sanitari finanziati dallo Stato attraverso la tassazione che sono nati dopo l'epidemia della spagnola
E mi mille novecentoventi più o meno quindi le grandi epidemie purtroppo portano anche poi a ripensare magari in modo profondo
La società e in questo caso il sistema sanitario sistema sanitario che ora ha bisogno di più investimenti ancora per questo per esempio per noi so diciamo che tra le presenti Marianna sicuramente c'è condivisione di questo aspetto
Però è stato un po'una perdita di un'occasione rinunciare ai trentasette miliardi del mesto sanitario che avrebbero comunque consentito di fare degli investimenti per il nostro Paese che ci saremmo ritrovati nei prossimi anni che oggi purtroppo non abbiamo le risorse a livello di bilancio interno per poter affrontare
Allora prima il direttore ci pungola va un po'sul tema centro destra destra sinistra
Non è questa l'occasione ovviamente anche in assenza di contraddittorio diciamo del del della destra del centrodestra per fare una polemica politica che poi volentieri faccio ovviamente Now lau in altri luoghi però un dato se
Io non credo che ci sia un governo che abbia la bacchetta magica non ce l'avevamo noi non c'era al governo attuale per risolvere immediatamente tutti i problemi
Però c'è una visione che può avere della Società e TG come puoi andare o l'assenza di una visione ed è quello che a mio avviso preoccupa nel governo attuale non solo lo ricordava prima che era Pendino
L'incapacità magari di dare delle risposte immediate dei problemi contingenti l'aumento della benzina che non è una cosa secondaria per le famiglie o per interi settori produttivi però possiamo dire sperare che sia un tema contingente superabile
Ma se non hai in visione su dove vuoi portare il Paese sulla sanità sull'istruzione sul rapporto tra città e periferia sull'innovazione tecnologica questo è preoccupante
E l'unica cosa che oggi noi abbiamo come Garanzia di tenere la barra dritta come Paese sono gli impegni del Pnr
Cioè l'impossibilità per qualunque governo di disattendere non solo un programma di riforme che sono necessari per accedere alle risorse ma anche di attuazione gli investimenti e di una quantità di soldi
Che qualsiasi governo precedente si sarebbe sognato di poter disposizione per le politiche pubbliche a questo ci consentirà forse di mantenere la barra dritta
Ma sul resto io vedo una mancanza di visione e lo dico con dati oggettivi perché non bastano impegna parole agli slogan
Quando poi vai a guardare una legge di bilancio cosa c'è e cosa non c'è tubetti dove vuole andar governo dove vuole portare il Paese
Se sulla sanità non ci sono risorse sufficienti se non quelle per pagare le bollette o sull'istruzione addirittura vai a fare dei tagli
Cioè è evidente che non investe in quelli che per noi sono i due temi fondamentali per cercare di limitare questi disuguaglianze quando confidiamo nel PNR Recchia tra gli obiettivi proprio quello di ridurre le differenze di genere territoriali generazionali e quindi ha una sua strategia
No non può bastare quello
Ed è su questo secondo me che va sfidata
La destra oggi da parte di chi come me alla visione diversa non soltanto sul quotidiano non soltanto sul contingente
E il rischio invece che alcune scelte che vengono fatte per esempio in materia fiscale riducendo la progressività
Possano portare ad aumentare acuirli disuguaglianza anziché ridurle allora su questa visione secondo me dobbiamo dare un'alternativa poi ripeto nessuno riesce a risolvere i problemi in un secondo
Non riesce ad avere risorse tali da far fronte a tutte le esigenze che ci sarebbero ma può dare degli spunti può essere ricordato per qualcosa che riguarda un investimento sulla scuola sulla sanità
O che aiuta per esempio e qui chiudo sono veramente non so quanto tempo abbiamo a disposizione io posso andare avanti ma non vorrei approfittare della vostra pazienza
Il tema ovviamente ulteriore della qualità del lavoro e del diciamo degli stipendi
Perché io non sono del tutto convinta che
Sia soltanto il tema di quanto uno guadagna che può eliminare queste disuguaglianze la longevità perché è un insieme di fattori non a caso siamo partiti sono partirà riflessione da istruzione sanità anche perché ci sono gli studi per esempio che ci dicono
Che a parità di reddito medio pro capite
Ovviamente tenuto conto del costo della vita
In Costa Rica o nella periferia di Baltimora sono equiparabili
In Costa Rica c'è un'aspettativa di vita di dieci anni maggiore
Perché perché non conta solo quanto guadagni ma l'accesso alle cure l'accesso a scuola gli stili di vita quanto se è a rischio per esempio di abuso di alcol di droghe di fumo di criminalità che può incidere sulle aspettative di vita
Allora c'è un tema sicuramente economico ma c'è un tema anche i servizi e di ambiente di società di comunità nella quale senza edito per migliorare le tue aspettative di vita
Abbiamo diciamo tutte le risposte notti estive sono grandi
Ma ce ne sono altre che affronteremo magari in altre sedi con più calma perché questo aumento della longevità ci pone il tema di come si affronta la vita da adulti
C'è tutto un sacco un tema sulla gestione diciamo così della vita attiva anziani di cui ancora ci si fa va poco carico e di come peraltro questa disuguaglianza nella longevità incida anche sul sistema previdenziale ma non solo per il rapporto nascite morti ma perché se io ho una disparità nel modo in cui o l'aspettativa di vita perché magari chi fa un lavoro più umile all'aspettativa di vita diciamo inferiore ad alcuni lavori meno fisici e più intellettuali allora forse è giusto anche pensare se livello pensionistico situazioni differenti debbano essere affrontate con soluzioni denti che o come ha fatto il centrodestra privilegiando per esempio il pensionamento anticipato non dei lavoratori diciamo di lavori usuranti come avevamo scelto di fare nostro governo mai realtà comporta cento altre iniziative simili chi aveva ruoli apicali e che quindi magari poteva in realtà a restare al lavoro un po'di più ecco perché avere questi strumenti del lavoro
I dati di Esperti ci aiutano anche a prendere delle decisioni in modo più consapevole sapendo quelli come l'impatto che può portare uno degli indicatori dovrà essere in futuro aumenta o non aumenta la forbice delle disuguaglianze nella longevità
La misura che applico la legge che faccio la scelta di politica pubblica che attuò perché poi la professoressa Basso ci ricorda una cosa che io condivido e sottolineo più volte
Cioè che la nostra Costituzione e la giurisprudenza della Corte costituzionale ci dicono che noi dobbiamo garantire pari opportunità macché sarebbe iniquo anche in condizioni partenza diverse garantire un risultato
Quindi tu devi fare lo sforzo di garantire le pari opportunità in partenza
Attraverso appunto un ambiente in cui tu possa davvero avere quella mobilità sociale che probabilmente da noi da tempo si è bloccata abbiamo una speranza su questo sì
Non soltanto perché appunto abbiamo elementi forniti da chi sui approfondisce questi temi ma perché c'è la volontà di dare risposte a questi problemi e forse in modo migliore oggi per chiudere questa breve riflessione questa mia breve riflessione proprio citare le parole
Di chi non c'è più oggi ricordiamo un anno dalla scomparsa di David Sassoli
Che ci ha insegnato che la speranza siamo noi e la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi di fronte a chi ha bisogno questa forza il primo tema che la prima stella polare che chi fa politica delle arie di fronte a sé nel proprio impegno grazie
Allora dire che con grande tempismo data la parola dell'Islanda perfetta anche nella tempistica salvo salvo
Parlavo l'altro
Sì
Della sentenza avvertita
Pagare subito ma Fanny Ardant
Se
Edito dalla
Aveva fatto possano
Essa
La la risposta Fabio sono
Nostra
Bene
Perfetto tempismo non neanche se fosse stato studiato Natalina riaperta
A dobbiamo ringraziare il motorino il motorino di Lia Quartapelle
Sulle sulle sulle cose positive
Di se c'è anche da sottolineare una cosa di rottura di un modo di pensare
Che veniva dato ormai come vincente lo si vede per esempio nel saggio di beni di Beatrice Lorenzin sulla parte copie d'siccome il Code e nella sua tragicità abbia svelato alcune manchevolezze del sistema sanitario il fatto che sia stata in alcune parti d'Italia soprattutto su smontata una sanità di territorio di medici di famiglia e che è una delle cose su cui si vede poi profondamente la differenza tra un quartiere una zona d'Italia e un altro e dal e dall'altro lato che abbia rimesso al centro qualche cosa su cui non si dibatteva assolutamente più sistema sanitario nazionale
Era un era quasi una parola un acronimo che era pessima dimenticato
E invece e è ritornato nel dibattito se un un ministro poteva serenamente dire
Anni fa che tali faceva i tagli alla sanità era anzi quasi c'erano editoriali che lo applaudivano per il suo coraggio oggi penso che nessuno si permetterebbe di rischiare di dirlo
Apertamente ecco il dibattito che abbiamo fatto fin qui era Perrelli sulla in il mettevamo a fuoco il fatto che questo volume appunto affronta il tema delle disuguaglianze delle fratture sociali
Mettendo al centro il tema della longevità come misura del benessere di una società e come parametro per misurare le disuguaglianze a quello che io vorrei chiedere i che ho chiesto loro prima e come questo tema possa essere fondante in un'area politico-sociale che si contrappone invece a quello che oggi è una realtà è uno schieramento di di destra
E quindi andrei su su questo
Artistica sentiamo
Ringrazio
Buonasera a tutti e buonasera a tutti e grazie scusate mi di questo di questo ritardo
Voglio ringraziare naturalmente
Marianna Madia per questo coinvolgimento
E voglio ringraziare tutte coloro e tutti coloro che hanno contribuito a questo libro che ci fornisce degli stimoli estremamente utili a riflettere su quello che è cambiato attraverso la pandemia colgo volentieri lo spunto di questa domanda perché alla fine è come se ci avesse dato nuove angolature per vedere diseguaglianze che già conoscevamo in qualche modo ma che forse no hanno acquisito
Una maggiore no l'abbiamo visto le abbiamo viste da un punto di vista un po'diverso e questo deve esserci estremamente utile per capire come riscrivere
Delle politiche che possano ridurre effettivamente le diseguaglianze che sono un po'anche un filo conduttore appunto di questa riflessione diseguaglianze sociali diseguaglianze territoriali
Le diseguaglianze di genere che purtroppo sono molto aumentate l'abbiamo visto nei dati occupazionali che secondo Istat hanno visto colpire maggiormente le donne e i giovani proprio durante la pandemia
Anche perché evidentemente avevano già da prima delle condizioni occupazionali più più precarie ecco questo magari già dalla crisi economico finanziaria precedente
Le diseguaglianze territoriali e di riconoscimento di cui si parla spesso il Forum delle diseguaglianze diversità cioè quella percezione per chi vive nei luoghi della marginalità
Magari in alcune periferie aree interne montane di non sentire di contare i luoghi dove si prendono le decisioni anche di queste ci dobbiamo occupare se guardiamo che il picco di astensionismo che abbiamo avuto il venticinque di settembre
Alle elezioni politiche ha dentro un ulteriore dato cioè che la maggior parte delle persone che si sono astenute sono persone con redditi molto bassi
è successo anche alle amministrative scorsa dove pure c'è stato un alto astensionismo
E la maggior parte di quelle persone non arrivano a venti mila euro di reddito all'anno quindi è anche una questione di crisi della rappresentanza di crisi della democrazia stiamo perdendo la partecipazione di chi fa più fatica e di chi è rimasto più indietro ora quale può essere al qualcuno alcune battaglie comuni attraverso anche il nostro lavoro istituzionale le forze di opposizioni
A questo a questa maggioranza io penso che proprio sui sugli spunti che questo libro cita e che sapientemente avete raccolto ce ne sono diverse ne cito solo alcune sul tema della sanità è vero
Io credo che il code ci abbia insegnato io allora ero amministratrice vicepresidente della Regione Emilia Romagna tra l'altro mi ci siamo insediati mentre scoppiava questa pandemia quindi abbiamo fatto l'esperienza di dover riscrivere nell'ascolto attento dei Comuni dei territori delle comunità dei saperi del terzo settore delle Poli
E che in tempi molto veloci no per riuscire a fare che cosa a non mettere in conflitto chi era già povero prima e chi attraverso la pandemia scivolava improvvisamente in una condizione di precarietà
E si possono fare politiche di questo tipo si possono fare appunto ricordando che sul tema della della salute
Noi abbiamo riscoperto quanto più residenti siano stati quei territori che avevano maggiormente puntato sulla diffusione capillare di presidi sanitari e socio sanitari
Qui vedo ci sono molti operatori operatrici del settore che sanno quanto si parli da vent'anni di una migliore integrazione delle politiche sociali e sanitarie e quanto poco importa
Sia stato realmente fatto perché ma perché non è facile perché siamo abituati a ragionare in compartimenti stagni mentre le persone i loro bisogni
Gli esprimono in maniera oggi sempre più integrata
E noi dobbiamo riuscire a restituire rotondità alle risposte che diamo quei bisogni il bisogno di curarsi parla con il bisogno di contrasto alle solitudini che sono aumentate in pandemia spesso specialmente le persone anziane
Tantissime persone anziane vivono da sole io vivo a Bologna e alcune indagini del Sindacato pensionati hanno mostrato che c'è un'alta percentuale di persone anziane che vivono da sole
E questi bisogni si parlano con i bisogni abitativi ad esempio no del diritto alla casa si parla troppo poco mentre purtroppo anche in questa manovra il governo si sceglie di non confermare no i fondi per il sostegno all'affitto i fondi per il sostegno alle morosità incolpevoli allora dentro a quell'idea secondo me rivoluzionaria di case della comunità che alcuni dei nostri territori conoscono magari come case della salute
Cioè l'idea che chi lavora lì dentro deve lavorare con una squadra multidisciplinare
E quindi riuscire a far lavorare insieme agli operatori del sociale con quelli del sanitario
Con le persone del terzo settore che hanno dei saperi importanti
Per dare una risposta in Rete ad esempio laddove le istituzioni da sole non arrivano no ad esempio l'accompagnamento delle persone con disabilità nell'inserimento al lavoro ecco io credo che questi siano temi su cui noi un lavoro insieme lo possiamo lo dobbiamo fare cercando di accompagnare diciamo una consapevolezza il Pnr R. cita delle risorse fondamentali per andare in questa direzione adesso almeno perché all'opposizione
E c'è il ruolo di vigilare sul fatto che vengono spesi bene e attuati nel modo corretto trasforma attivo per le nostre comunità
Ma non dimentichiamo che il PNR R. fa soprattutto diciamo degli investimenti
Che non diciamo toccano la spesa corrente mi spiego su questo tecnicismo avremo bisogno di aggiornare i bilanci dello Stato e fare investimenti scelte precise
Altrimenti non basteranno i fondi del PNR R. ad aumentare il numero dei miti
E delle scuole dell'infanzia che costruiamo se i bilanci dello Stato e quindi a scalare delle regioni e dei comuni non avranno i soldi per pagare il personale educativo che dovrà lavorare all'interno di queste strutture rischiamo di costruire delle cattedrali nel deserto
Quindi una sanità più territoriale più domiciliare
Più capillare nei territori più prossima a dove le persone esprimono i loro bisogni ma anche un nuovo sistema di Welfare ribadendo un concetto che questa destra sembra aver dimenticato e cioè per welfare non è un costo è un investimento
Ed è probabilmente l'investimento più importante un dato che mi ha colpito è quello della Organizzazione internazionale del lavoro che dice che se in Europa raddoppi azzimo gli investimenti nell'economia della cura
Si creerebbero stimati circa ventotto milioni di posti di lavoro
Questo vuol investire nelle infrastrutture educative
Limiti ma anche nelle strutture che servono alle persone anziane alle persone non autosufficienti alle persone con disabilità
Non solo riduce le diseguaglianze per davvero
Ma riesce anche diciamolo
A aiutare le famiglie a redistribuire il carico di cura che oggi grava soprattutto sulle spalle delle donne tenendo a freno dal punto di vista occupazionale quindi la società ne avrebbe un ritorno molto conveniente perché vuol dire liberare il tempo di quelle donne
E dare lavoro ad altre persone in questa rete di servizi capillari sui territori
Molte delle quali di nuovo sono donne perché sappiamo che sono settori con un'alta diciamo cupa azione femminile siccome c'è un'altra diciamo percentuale femminile anche tra le autrici diciamo di questo libro mi sembrava giusto sottolinearlo perché siamo ossessionati
Dall'investimento sui nidi
Perché gli studi dimostrano che quei percorsi educativi saranno più solidi se partono prima
E quindi riduce i rischi di povertà educativa se ne parla anche qui e di dispersione scolastica ma anche perché sappiamo che in qualche modo riesci a liberare una parte di quel carico di cure trasformarle il lavoro di qualità
All'interno dei servizi ecco io credo che su queste battaglie noi
Possiamo e dobbiamo fare molto insieme e l'altra cosa che cito un'altra grande battaglia candidato sollecitiamo questo governo a fare in particolare la sua presidente Giorgia Meloni perché abitante insistiamo uno che non tutte
Le leadership femminili sono anche leadership femministe cioè utili
Alle altre donne una battaglia che aiuterebbe molto le donne in questo Paese fare quello che hanno fatto in Spagna e che sta immaginando anche sana Marini Finlandia c'è un congedo paritario pienamente retribuito e non trasferibile tra i genitori
Perché davvero quella sia una politica che aiuta le donne completamente no a riemergere alzare la testa rispetto a quei divari ecco io credo che su questi fronti noi tanto possiamo fare lo dobbiamo fare nelle istituzioni lo dobbiamo fare anche nel Paese e nelle piazze perché è chiaro che siamo in una contingenza difficile dove le rischio è che l'aumento delle diseguaglianze porti con sé
Delle tensioni sociali importanti e io credo che il ruolo di chi fa politica sia quello non di alimentare facilmente no queste tensioni mettendo gli uni contro gli altri tra i più fragili ma sia quello di dare risposte commisurate
Ai bisogni diversi
Che le nostre comunità e vestì i nostri territori esprimono se riusciamo a fare questo allora svolgiamo al meglio il nostro ruolo riusciamo anche a accede a ridurre davvero quei divari e a disegnare un futuro migliore per le persone grazie grazie a voi di avere dato questi contributi così importante
Per concludere io chiederei a Marianna di tu prima hai fatto la la quando tribù chiesto prima ce l'hai fatto un po'come dire un'analisi dei problemi ma non avrei affrontato il tema delle possibili Police delle soluzioni e chiederei di concludere questo
Grazie Mario
Grazie a tutte le relatrici e non avevo dubbi che sarebbe stato un dibattito molto concreto e puntuale nel merito e così è stato
Io penso una cosa ed è emersa anche dagli interventi che si sono succeduti ci sono due date spartiacque scusate faccio una piccola premessa per arrivare poi alla risposta la tua domanda sino agli anni Duemila noi io probabilmente non avrei scritto questo volume
Perché fino agli anni Duemila al di là del giudizio che si poteva dare dei meccanismi che reggevano gli equilibri economici e sociali
C'era una maggioranza di persone convinta che avrebbe avuto un futuro migliore del presente
Adesso noi anche nel Partito democratico CCD teniamo tanto su sulla discussione sul capitalismo sino al neoliberismo va bene però è quel diciamo io penso che questo sia oggettivo c'è un anno di cesura
Chiaro oggettivo netto che nel due mila otto
Dal due mila otto si rompe qualcosa e dal due mila otto si ricomincia parlare di questi temi cioè di disuguaglianze di ceto medio che sparisce
Sì di povertà che cresce di paura di incertezza di precarietà che riguarda oggi perché poi questo il tema del libero
Riguarda la maggioranza delle persone questo non è un volume che riguarda solo i casi di estrema povertà e marginalità sociale
Che pure certamente ci sono e vanno sostenuti ma questo è un volume che riguarda la vita di una
Fra fetta sempre più grande di popolazione che sta diventando maggioritaria
L'altro momento storico di cesura lo citava Maria Elena eh la pandemia con la risposta dell'Unione Europea la pandemia perché l'Unione Europea con la crisi pandemica decide di cambiare strategia non c'è più la politica dell'austerity si sospende il patto di stabilità
Il programma sciur contro la disoccupazione e gli aiuti di Stato sono consentiti la BCE acquista i titoli allo Stato il Pian RRC da la possibilità di investire in tanti settori fondamentali
E però che cosa succede
Ci sono questi due momenti due mila otto e risposta europea alla pandemia ma ci stanno anni in cui l'impoverimento è cresciuto e ahimè e dobbiamo farci i conti oggi una situazione internazionale con la guerra in Ucraina che ha delle conseguenze di nuovo economiche e sociali allora
In questo contesto storico noi che cosa possiamo fare
Insieme
E anche se c'era appendino andata via io sono certa che su queste cose ci starebbe anche lei la prima curare un salario dignitosa alle persone e non è un caso che le opposizioni al governo sopranista
In parlamento hanno proposto il salario minimo
Seconda cosa assicurare uno un sostegno economico quando sa disoccupato
Ma riconoscere su questo io sono completamente d'accordo con Mariani no che queste sono misure sì nel breve periodo necessarie ma che l'unica vera politica contro la povertà
è la lotta alla povertà educativa è mettere al centro la formazione
è decidere che bisogna investire sui nuovi lavori Verdi legati alla tecnologia ma anche quella su questo mi colpisce sempre la la dizione la giovinezza di Tiziano Treu quando ne parla riconvertire tutti i lavori tradizionali in ottica di sostenibilità
Il pm RR ci chiede di accompagnare il Paese proprio in questa difficile transizione formativa e questa è la prima risposta che ne dobbiamo e nella legge di bilancio non c'è niente per la formazione niente per la scuola quindi
Per questa maggioranza ha detto no al salario minimo
Ha detto no investimenti sulla formazione scusate mi ha definanziato
Il fondo sanitario nazionale i governi in cui c'era Beatrice c'ero io c'era Maria Elena aumentavano sente quegli stanziamenti
Questo governo dopo la pandemia cioè dopo anni in cui ci siamo giustamente detti Calamo capito quanto il Servizio sanitario nazionale era importante arriva con la prima legge di bilancio definire di finanziando quel fondo e certo che come dire
Le risorse del messa mi Dario
Sarebbero state anche aggiuntive in più e va bene ma addirittura definanziare il fondo sanitario vuol dire per non aver capito nulla da questi anni e poi
Affrontare il tema ambientale con l'equilibrio che ha già in seguito il il vocabolo sostenibilità
Cioè noi siamo stati dilaniati in questi anni tra ideologismi eccessivi e negazionismo cioè negazionismo di che diceva il riscaldamento globale non esiste cambiamento climatico non c'è e di chi invece diceva tutto no
Ma possibile che non è non si riesca a e su questo dire non a caso scelto Rossella per il capitolo sull'ambiente ad affrontare
Con l'equilibrio che merita la tra transizione ambientale la transizione ecologica e come santi e poi l'equilibrio saranno più le donne
Insomma mediamente più donne degli uomini
Non sempre ha voluto aggiungere questo mediamente chiudo
L'occhio concludo su sul la la ragione profonda
Di questo volume e anche della scelta di come lo abbiamo
Presentato ci sono diverse cose che non sono un caso la prima è che più o meno tutti gli autori fanno parte di una generazione egli arrivata in motorino con Elia
Il governo Renzi secondo me mediamente era il governo più più giovane
è questa generazione che ha vissuto quella prima cesura del due mila otto già grande per ricordarselo
Ma non come mia madre che peraltro è questa lutto e che ancora questo mondo che viviamo post due mila otto non lo capisce cioè noi abbiamo capito che ha cambiato molto siamo
Abbastanza grandi per ricordarci fonda cambiato ma non eravamo già così adulti per non riuscire più a cambiare mentalità
E io penso che
è da questa generazione che ci sia un dovere morale in più di proporre risposte per rendere più guai qui i destini individuali e collettivi ed anche
Per restituire alla politica e partiti alle istituzioni ai centri studi il volume edito dall'Arel
Quella necessaria attenzione valoriale
Ed è etica e di principi perché la politica i partiti non possono ridursi anche qui in diventare come Netflix come prime per cui abbiamo questa
Massa di di cittadini che di volta in volta votano da una parte e dall'altro non votano perché vanno verso l'offerta
Più conveniente ma questo è colpa nostra una colpa loro evidentemente un'offerta politica che non riesce a trasferire
Che ci ha un radicamento di principi e di valori io vorrei umilmente che questo volume aiutasse adesso erano un pezzetto in più Perri ancorare a principi e valori
I partiti la politica le istituzioni le risposte che possiamo dare e io penso che per farlo star d'analisi si perde conoscenza serve coerenza per essere credibili grazie
Grazie grazie a tutti grazie a voi buona serata