Dall'antiziganismo al genocidio. Lo sterminio dei sinti e dei rom

Se si sente pronto il sì
Io chiederei allora intanto ringrazio tutti buongiorno io sono Luca bravi dell'Università di Firenze
Tocca a me
Iniziare con dei ringraziamenti che sono dovuti ma sono dei ringraziamenti fatemi essere un po'fuori dalle dalle regole dei saluti istituzionali ringrazio gli amici che sono qui ringrazio gli amici che sono qui perché siamo ad una fase di un progetto che non ha concluso ma arriva in un momento importante perché siamo vicini al Giorno della memoria
E quello che vi presentiamo è uno strumento che vuole essere uno strumento di conoscenza e di riflessione soprattutto bene poi vedendolo ci facciamo dei ragionamenti insieme si fa prima è un progetto che nasce dall'idea di usare la storia per per l'inclusione e quindi contro il razzismo
è un precetto che tratta della storia dei Rom e dei Sinti
è importante dirlo perché non tanti progetti trattano di questo poche volte sì al l'opportunità di avere seduti al tavolo dei relatori persone
Che maggioranza sono si interrompe e quindi questo mi fa piacere cercherò di essere brevissimo e di dire soltanto la descrizione del sito per poi lasciare la parola
A loro chi è che coinvolto in questo progetto
Lo coordina Shield
Sono coinvolto io come Università di Firenze
Però naturalmente voi ci sono le associazioni Socar dramma e c'è l'associazione ventuno luglio
Fatemi essere molto chiaro quando si è deciso di dare vita a questo a questo progetto
Che ora arriva alla fase della costruzione rinnovamento del sito che permette di raccontare la storia dei Rom e dei Sinti
L'idea era quella di non mettere proprietà e su questa storia ne su questo sito nel racconto e quindi neanche sulla narrazione di questa vicenda
E quindi ci tenevamo ed è questa l'idea che c'ha portato a venire qui tutti gli amici che si sono occupati di questo di questo elemento del racconto della storia
Ci tenevamo a dire che oggi non presentiamo la fase del Progetto ed è stato realizzato da qualcuno in particolare
è la è il momento in cui noi presentiamo uno strumento che resta a disposizione di tutti in particolare sinti e rom per essere implementato con l'unico riferimento che è quello della gestione di qualcosa che diventa spazio pubblico su cui intervenire e quindi di verifica della correttezza scientifica di quello che si mette ma niente di più bene
Entrare nel dibattito pubblico significa poter raccontare non significa pretendere di proporre verità assolute significa poter finalmente discutere su questioni che riguardano persone e che spesso sentono parlare su di loro senza avere la parola
Proprio per questo io la faccio brevissima chiederei Andrea se ci proietta il sito
E il sito è questo
Vi dico la logica con cui è stato costruito sono dei passaggi e e il primo passaggio importante che abbiamo voluto fare
Chiamarlo lo sterminio dei finti e dei rom
Chi ha qui probabilmente lo sa che non lo sa glielo racconto c'è un tanto molto discutere su che parole usare bene discutiamone pure fa bene la discussione
Mettiamo magari da parte utilizziamole tutte e due utilizziamo un è solo una porranno stessa modalità anche amiamo lo come volete ma soprattutto parliamo di che cosa è stato perché poi il l'elemento essenziale questo
Non è un sito di storia è un sito che il cui la cui parte più importante infondere il sottotitolo
Come l'anti zigani Isma'diventa genocidio perché è questo il tema di quello che vogliamo affrontare se non restiamo impantanati in Auschwitz lo visitiamo
Ci piangiamo ci promuoviamo
Però poi guardiamo magari la foto delle gemelline sono sottoposte agli esperimenti da parte di Josef Mengele che c'è nel blocco tredici di Auschwitz ma poi usciamo fuori
E siamo le stesse persone sono l'ottantasei per cento degli italiani disponibili a diffondere il discorso d'odio verso quelle persone e quelle che fanno parte di queste comunità ecco perché siamo partiti da
è un percorso storico ove si sviluppa in cinque passaggi
E come vedete il primo semplicemente è il tentativo di metterci anche l'arte
Discutendo con le persone non me sintetici hanno aiutato nella ricerca in questo caso Yuri Del Bar e Radames Gabrielli
C'è apparso assolutamente fondamentale provare anche ad esprimerlo con l'arte tutti noi sappiamo che il anche il l'inno internazionale che è stato scelto gela Angela Emma
A un pezzo in cui ricorda per l'appunto la distruzione avvenuta ad opera dei nazisti delle famiglie rom e sinte e questo ci ha fatto riflettere sul fatto che poesie
E qui trovato un pezzo di Mariella Mehr recitato da AGEA Pablo Beach che oggi abbiamo qui presente
E altri tipi di interventi musicali scritti di Poesie ricordo per esempio la cui si autorizza di Santino Spinelli che troveremo tra breve
Sono tutte modalità in cui si usano una un linguaggio diverso per raccontare la storia non raccontiamo tramite documenti
Però i documenti li scriviamo noi e sui documenti e per me che ogni tanto ho a che fare con questo tipo di racconto
Il tema dei Rom e dei Sinti significa denigrare i Rom e Sinti dire perché sono pericolosi
D'altro lato ma si è cercato quindi di trovare quei pezzi che quei frammenti che potevano aiutarci tramite l'arte raccontare qualcosa di diverso e devo dire che questo tentativo naturalmente sì anche ai presenti perché più di me hanno a che fare con l'arco artistico del di quello che stiamo raccontando
La vedete che si si scorre essi viaggia dentro alle varie fasi il primo e lo sterminio evidentemente e lo sterminio anche la sua parte raccontata tramite la polizia di Santino Spinelli altezza
Qui abbiamo voluto inserire un'altra parte nella narrazione di una giovane varchiamo blogger ma qualcosa di più
Sinta che si chiama Morena Pedriali letta da da un attore del teatro stabile di Genova che si chiama Pino Petruzzelli che ci legge il suo racconto ecco che si chiama
E il cuore nella scatola di latta
è il suo racconto e la sua trasposizione in poesia il racconto e narrazione poetica di quello che è lo sterminio
E di quello che ha significato altro tema portante lo sterminio per la sua famiglia e quanto per racconto sia stato annientato o quasi sopravviva silenzioso no
Questo significa che andando avanti voi ci trovate i documenti e tra i documenti permettetemi a questo punto di ringraziare vi è vi racconto un aneddoto e
Ieri ha ricevuto un po'di telefonate che mi dice succede a tutti i convegni no di chi ti dice ma come mai non mi ha invitato a non è detto di venire
Io sono felicissimo di avere qui davanti a me Moni Ovadia
Perché perché perché
Perché perché è l'unico lei ha detto a Diana Pavlovic guarda sono a Roma vengo di corsa e non abbiamo ricevuto nessuna telefonata per diciamo mettetemi nella locandina avremo l'avremmo fatto da volentieri però esatto esattamente quindi che ringraziamo anche per questo perché è con noi io direi da sempre io me lo ricordo io avvicinato questo tema nel due mila uno e lui già lo frequentava abbondantemente quindici
è uno dei compagni di viaggio ne abbiamo né forse è annoverabile tra i rom e sinti di diritto no
E sottopelo volevo far vedere perché mi fa piacere far rivedere alcune cose
I primi ne hanno parlato dei Rom e dei Sinti nello sterminio sono gli ebrei depressi e stavano lì in quel luogo non potevano farlo direttamente Rom e Sinti perché non Rizziconi Erlanger di Birkenau sono stati tutti eliminati
Però Liliana Mill opifici saggi e Piero Terracina
Hanno sempre raccontato
Di quello che era successo quella notte del due agosto del mille novecentoquarantaquattro quando sono stati eliminati oggi sappiamo i dati vanno avanti e le ricerche anche più di quattro mila persone in una sola notte ci diceva oggi il Museo Statale di Auschwitz
In totale ventitré mila solo ad Auschwitz su questo siamo certissimi
I nomi li dobbiamo nun deportato politico polacco perché si chiama parta da è uscito io api mosche che coraggiosamente in seri quello che era il libro dei dei nomi di chi era prigioniera in quel campo dei rom dei nomi Rom e Sinti dentro la categoria zingari lo mise in un secchio lo sosterrò
Quando Auschwitz divenne un museo torno si era salvato fortunatamente ritiro fuori questo specchio e noi oggi conosciamo tutti e ventitré mila i nomi
Di coloro che erano stati imprigionati là dentro che sono totalmente scomparsi e quindi è lui che gli ha ridato un prigioniero politico polacco ha redatto il nome a quelle persone che l'avevano persa che l'avevano perso nel momento dell'ingresso
Quindi poi possiamo secondo me proseguire perché poi andiamo a commenti vostri chiaramente
C'abbiamo tenuto a inserire questa fine lampi zigani cioè
Io temo
Ed è una riflessione che affidata a me ma che è condivisa con tutti gli altri hanno lavorato al sito temo che se non cominciamo a far dialogare quello che raccontiamo sulla storia con quello che sta succedendo il giorno della memoria diventa una buona scusa per
Assolversi o auto assolversi
Perché perché durante il ventisette gennaio quasi sempre qualcuno ormai cerca qualcun altro per dirà ma c'è un testimone anche Rommel sinto che verrebbe a raccontare c'è una grossa richiesta di raccontare questa storia realtà qualcuno comincia a essere interessate a dire sì ma c'è qualcuno dice la pena raccontare però che succede subito dopo
Succede che si chiede a queste persone di negare la propria appartenenza cioè da un lato si chiede il ventisette gennaio ricorda mi chi sei di Mila fa storia ma subito dopo si insegna ai ragazzi e alle ragazze rom e sinte a non dire chi sono perché se lo dicono
Divenne sparato addosso tutto quel mondo di stereotipi che è cresciuto intorno al rapporto tra Roma e non Roma e questo è un pochino quello su cui ci siamo soffermati
Qui si fa tutta la storia come vedete la storia non è solo la storia di Auschwitz questo è un libro del mille dell'inizio del mille novecento e il primo censimento che viene fatto in Germania a rom e sinte Lozzi Kohner buffet lo fa un capo della polizia si chiama Alfred Guilmant
Stava in Baviera
Nella zona di Monaco lì dentro per chi la conosce ci sono per esempio i i parenti lontani parenti di avarizia in
Che fuggono arrivano in Italia con un circo e poi qui si affronteranno una fase che è quella che vediamo successivamente per me si può proseguire poi naturalmente c'è molta ecco questo forse merita ricordarlo
Perché
Nel due mila otto lo stato di emergenza definisce la presenza di Rom e Sinti in Italia come un pericolo
Questo parlavamo del Censimento della dell'inizio del Novecento ma questo è il censimento del due mila otto a cui sono state sottoposte le comunità rom e sinte che poi è stato dichiara a non costituzionale ci mancherebbe
Ma molti delle comunità in Italia
C'è stata una manifestazione a Roma c'era Moni Ovadia me lo ricordo bene e
E appunto questo è l'esempio di come questi censimenti sono proseguiti nel tempo fino a una cosa che magari poi mi racconta Luca Dotti perché nelle loro nella loro parte di ricerca hanno ritrovato altri censimenti che hanno ripreso
Sì prego
Sì
Proprio un filo rosso che continua per tutto e novecento eppure abbiam visto o è anche fino ai giorni nostri praticamente all'archivio di Mantova abbiam trovato un documento del
Del mille novecentosessantatré
Allora il governo al governo Rumor mi pare
Sì il governo guidato da Mariano rumor il ministero dell'Interno chiedeva a tutti i prefetti della Repubblica
Invitava a schedare nuovamente tutti i rom e sinti sulle sui diversi sui territori
La zingarella rilevazione statistica era proprio titolo del documento e la scusa era sempre quella no perché dissi presuppone sempre inclini a ai reati qua l'accattonaggio come minimo e quindi
Per tutto il Novecento ci sono proseguiti queste queste modalità ecco
Si trovano negli archivi di Stato siamo andati a cercare lo si trova qualcosa precedente agli anni Quaranta perché poi è stato distrutta la maggior parte delle cose anche quello molto molto chiaro però insomma cose dopo o dopo la guerra sono indicative ecco perché i documenti sono sono sempre quelle praticamente avevo dal ricovero Book mille novecentocinque fino ad arrivare a al due mila otto abbiamo discusso
E tra l'altro non avete trovato segno che qualcosa che cancellasse quello quel censimento che distruggesse lo
Non c'è segno di di di di di qualcosa che neanche quello del due mila otto non si sa i dati che fine abbiano fatto perché non non sono state distrutte comunque e lo stesso il il ritorno del nel censimento del del mille novecentosessantatré non si sa che che fine abbia fatto insomma
Quindi si parte si parte da Auschwitz mai la fase dopo il
Il percorso è successivo a quello di una questione di razza che nasce anche in Italia e se si scorre
Vedete che questa madre commenta azione italiana che racconta di come in Germania abbiano riconosciuto
I cosiddetti zingari equiparate agli ebrei terrazza qui siamo a Berlino ma parlando della Germania
Dall'altra parte però se si prosegue cioè lo studio italiano sul problema dei meticci che riguarda la categoria zingari e che ha ha come firma Guido l'ambra quindi questo qui è il passaggio che ci porta verso l'Italia Italia che affronta i suoi problemi con la categoria zingari dal ventidue al quarantatré prima con i respingimenti
Poi con campi di concentramento specifici fascisti italiani
Sul proprio territorio tra questi Prignano sulla Secchia Agnone Bojano tutti i luoghi dove si costruisce la categoria zingari e non si decostruito semmai
E non si costruisce mai la fase finale che era qui e quindi ci sono tutte le schedine specifiche sui campi anche sui sui documenti di quei campi perché poi c'è sempre questo sguardo un posto assolutorie per cui di quei campi fortunatamente c'è stato il libro di Carlo Spartaco Capogreco Riccia reintrodotto l'attenzione su quei fatti per ordine campi poi si è sempre parlato poco e si continua a parlare poco
La tappa successiva
è quella importante perché rom e sinti italiani dal mille novecentoquarantatré al quarantacinque qualcuno dice ma perché dite le sono stati deportati non è vero
I dati e le ricerche fatte ci dicono che invece proprio durante la Repubblica Sociale Italiana e controllo del Terzo Reich diretto sulla zona del nord Italia
E invece le deportazioni riprendono e riprendono oltreconfine e allora questa è la fase si può andare sotto
Che ci ricorda l'abbiamo fatto recentemente la pietra d'inciampo è stata recentemente messa Trieste ricorda la storia una di quelle storie sono tante storie romano che nel d'musicista
Voglio dire due cose allora se dovessimo fare un dibattito tra storici sì ci sarebbe da discutere se c'è stato un ordine che ha dichiarato
L'aspetto razziale della deportazione dei Rom e dei Sinti verso i documenti abbiamo trovato c'era scritto oggi Rovati o nomadi con zingari
E li consideravano fallì perché li vedevano come zingari quindi possiamo metterla come vogliamo forse non troveremo scritto quanto mi stavo dicendo in un documento specifico ma il concetto dello zingaro e dell'odio verso lo zingaro la fate Goria zingara
Era ben presente e questo è anche il motivo per cui l'abbiamo conservato nel tempo anche dopo la guerra per cui che cosa importante è l'importante che tramite romano è il danno diciamo due cose uno che rom e sinti hanno partecipato anche a quella fase di storia e sono stati deportati per quarantatré a quarantacinque anche fosse soltanto uno
Perché fino ad ora quel nome lì era nelle liste dei deportati italiani ma nessuno si era accorto che era un rom e anche un synth anzi era prima sintomi si riferiva sinto ma la madre era una rom Hudorovich
Della dell'Istria quindi
L'esempio perfetto per dirci come il riconoscimento della storia si fa anche riconoscendo il nome riconoscendo che quel nome non è solo un nome ma anche una comunità e quello che è successo a a Trieste importante perché da quella pietra d'inciampo che poteva essere rimasta lì abbandonata subito dopo ne avevamo fatto l'iniziativa di della della sua forza in realtà si è mosso una serie di cose molto più interessanti una pronipote di ventisei anni ha scritto due sposi per sono poi solo per il suo più no no
E le figlie sono arrivate chi nella comunità suona ed ancora per i violini che suonava romano nel d'è tornato a suonarle e tutti hanno ripreso il racconto della storia ed è questa la cosa importante lasciatemi dire un'ultima cosa ma è una
è una pietra speciale perché perché sopra c'è scritto qui suonavano c'è scritto qui abitava e non c'è scritto qui lavorava e non c'è scritto qualcos'altro qui è stato deportato bene
Qui suonava significa ridare senso a quella l'arte per le comunità e soprattutto uscire dall'idea che che fa parte del nostro gruppo della nostra nazione soltanto che ha una cittadinanza scritta all'anagrafe e queste persone vivevano lì da secoli e quindi erano cittadini del nostro Paese e comunque non cittadini del mondo
Ultima parte per non farla troppo naturalmente ci sono anche i luoghi dove sono stati deportati li vedete lì in modo tale che anche la documentazione ci sia
La memoria
E qui è quello su cui do la parola agli altri perché sulla memoria sull'utilizzo che si può fare di questo pezzo di storia che noi rialzarmi affrontiamo dando loro
Rimettendo in pubblico diciamo e nello spazio pubblico il discorso è ampio la memoria può essere anche una buona scusa per non occuparsi dei problemi di oggi
E allora su questo io riconsegnando quel lavoro che è stato fatto da tutti noi molto volentieri e ribadendo non è un lavoro che porta dell'etichetta è un lavoro che viene riconsegnato a chi ha voglia di implementarlo
Comincio e mi scuso per il tempo preso ma mi piaceva presentarmi Luisito visto che l'elemento che è stato costruito per oggi
Mi fermo vi ringrazio per quello che è per l'attenzione che avete avuto e comincio a dare la parola invece alle persone più importanti di oggi che sono i nostri ospiti
Vedrete qualche inversione di scaletta semplicemente perché qualcuno ha impegni lavorativi e deve scappare più velocemente degli altri però ringrazio tutti per essere qui
Allora io chiederei anche a Diana anche a Gennaro sei sette sei Gennaro scusami anche a Graziano
E anche chi manca e anche a Radames divenire dovrebbero essere fissati approda in abbondanza per tutti basta scavare un pochino
Raramente vediamo questa grande al centro grazie
E ancora
Ci sono qui
Graziano
E io l'ultima volta mi ricordo restano in posizione di qua quindi della quale vado molto fiero debbo dire eravamo credo a inizio due mila e parlavamo in Parlamento in una sala del parlamento nella sala del Mappamondo in un'altra situazione in cui la questione della memoria ci aveva rimesso tutti insieme e tanti anni fa quindi io inizio dando la parola e graffio a Gennaro Spinelli
Naturalmente ci ha detto che oggi pomeriggio in concerto quindi dovrà poi lasciarci necessariamente grazie
Grazie a voi
Grazie di essere venuti come diceva giustamente Luca il primo ringraziamento
Deve essere molto informare ringraziamo gli amici che sono arrivati gli anni e persone che si vogliono informare
E chiedo scusa anticipatamente perché dovrà andare via prima oggi pomeriggio dopo le prove perché domani mattina abbiamo concerto e comincia a imperitura memoria proprio perché per noi diffondere quello che è stato ciò che hanno passato la nostra comunità è fondamentale
E cominciamo questo perduta la memoria parlando con i ragazzi con le scuole ogni anno si va in tante scuole si parla con tanti professori si cerca di far cambiare idea a tante persone rispetto a quella società rom che tutti hanno nell'immaginario comune
Però
Noi quanti siamo
A quanti studenti possiamo arrivare a quanti professori possiamo arrivare
Il discorso di Luca è fondamentale perché tramite siti del genere tramite interamente tramite le nuove metodologie
Possiamo arrivare a una comunicazione più efficace
A distribuire idea in maniera più veloce pratica e intelligente
Oggi sono qua
E ringrazio Luca col per l'invito perché mi piace moltissimo il discorso che ha fatto quello del non dare un'etichetta alla memoria
A memoria una di quelle cose che all'interno del la Società romani dell'associazionismo Roma all'interno dell'universo io lo chiamo così
Delle caratteristiche rom in Italia può dare un una vera e propria unione
La memoria ciò che ci accomuna
La cultura ciò che ci definisce il problema sociale e ciò contro cui tutti ci battiamo ogni giorno
Il sito è bellissimo io non lo vedo ora per la prima volta lupetti ringrazio tanto e siamo amici da tanto tempo ci conosciamo tutti da tanto tempo e
Iniziative del genere sono un toccasana
Da una ventata nuova energia alle battaglie che portiamo avanti tutti i giorni
Quindi non vi voglio rubare tanto tempo oggettivamente discorso sua memoria proporre di fare legandomi a quello che diceva Liliana Segre qualche giorno fa in Parlamento oggigiorno la memoria è diventata un
Una gita ai campi di concentramento di sterminio e diventarono andarsi a fare i sei figli davanti a quei luoghi diventato un facciamo vedere che ci siamo stati ma
L'emotività si va perdendo o peggio ancora si versano due lacrime
E lì davanti al anzi Cogne l'Adr oppure alla Birkenau dove siamo stati tante volte a portare ragazzi
Questo ormai casa
è un altro giorno
Si torna a pensare ma stizzite perché non se ne vanno a casa loro
Ma perché impari devono andare a rubare
Che possiamo fare noi per per loro ed energica nostra comunità diventata un problema sociale
Al di fuori del lato culturale spesso ci si dimentica che rom questi enti e una cultura non un problema sociale
E questo qua va ricordato siamo una cultura in quanto unioni in quanto lingua tradizioni in quanto usanze in quanto storia memoria
Non siamo il problema sociale
Che oggi si vuole far vedere della nostra comunità e penso che questa sia una delle poche altre cose su cui possiamo andare tutti assolutamente d'accordo è sulla stessa linea
Iniziative come questa danno lustro a ciò che siamo perché
Riconosciuti da valutare
Ricordare afferma il concetto dell'esistere quello che abbiamo fatto con Romano ed
Al di là delle bandiere al di là di chi l'ha fatto come l'ha fatto perché l'ha fatto è stato un momento storico perché finalmente si ricorda
Che c'eravamo anche noi
Luca ha fatto un lavoro straordinario negli negli ultimi anni ritrovando quei pezzetti vedi non è un'altra storia che che ci accomunano per tornare a parlare di Romano & un ragazzo ragazzo diciassette anni un ragazzo come noi Gromo
Nato sbagliato in quanto Roma
Deportato preso
Lo sanno i campi di concentramento Non è morto né campi ha resistito ce l'ha fatta
E morto quando è tornato per le ferite per perciò dava passato
Questo
E ciò da cui partiamo
Un pezzetto una pietra un pezzetto di di terra di e di acqua per costruire questo grande castello della memoria che di cui abbiamo estremamente necessariamente bisogno tutti quanti
Non voglio andare poi chissà perché si potrebbe parlare tanto tempo per lei deve
Di questa bellissima iniziativa Lucherini ringrazio ringrazio chi ha si è spostato per questo progetto ringrazio tale bastare
Grazie
Grazie Gennaro non fosse già addebito ma quando quando c'è bisogno sentiti libero di di scappare ti salutiamo adesso così
Non ci fermiamo dopo io do la parola Luca Dotti associazione sopra al Brandi Mantova ve lo dico semplicemente perché possiate poi individuare anche
Il luogo no da cui è stata però magari cerca perché è una delle persone ha partecipato direttamente anche la ricerca l'attività sintattico volevo ricordare altre persone che direttamente non partecipato a questo lavoro
Bellissimo lavoro
Perché qualcuno non è qua purtroppo oggi per per impegni vari qualcun altro l'eccezione parata nelle Gabrielli c'è
Non ci aiuti del bar Giorgio Bezzecchi che
Sono i tre le tre persone che
Che son date direttamente negli archivi e sui posti all'incontro le persone
E portare avanti questa ricerca vero per arricchire questo questo sito
E poi anche altri che non ci sono che invece hanno contribuito in maniera maniera forte uno e Brera
Oleandri che defilato però è quello che
Ha gestito finora tutta la titola a macchina di questo Progetto e anche di questo sito e assieme sempre per circa voglio ricordare Giulio Frigeri e Andrea Colombo che sono i i
I tecnici penso si possa dire insomma quelli che che e ci hanno insegnato a come si fa pulite si potrebbe fare a a costruire un sito che che che valga la pena di essere
Seguite navigato avuto molta pazienza perché insomma non bravo piuttosto digiuni em e quindi li ringrazio per la loro pazienza e per il loro lavoro perché esse se poi il
Il lavoro a questo a questa veste è proprio grazie a loro che che ha saputo
Sfruttare al meglio le nostre ricerche
Il materiale che avevamo poi messosi né noi però insomma la
La cosa più più importante l'hanno fatta loro credo
Sì posso dire
La persecuzione su base razziale delle persone si interrompe italiane durante il fascismo e il nazismo
Rimasti in Italia
Per decenni colpevolmente avvolta nell'oblio
Ragione da ricercarsi essenzialmente dell'antisionismo ovvero in quel pregiudizio su base razziale e culturale che colpisce le persone appartenenti alla minoranza linguistica si interrompe
La pizzica Nismo si esprime attraverso stigmatizzazione i discorsi di incitamento all'odio la segregazione la violenza e diverse forme di
Discriminazione anche istituzionali abbiamo visto prima no i i famosi censimenti che si son prolungati per tutto il Novecento da proprio dall'inizio fino alla fine poi anche
E fino ai giorni nostri ma questa è una forma di discriminazione istituzionale dalle buone insomma non si può
Bosco di obbligo
L'associazione su Caldoro si è impegnata agli anni Novanta combattere l'han pizzica Nismo attraverso processi di partecipazione diretta di sinti e rom nella società italiana
Nell'aprile due mila sette a Mantova per la prima volta si è tenuta la conferenza decisoria Cannizzaro a condotte partecipata esclusero mente dovevamo sinti veri Da Rin punta leader sinti e rom
La costituzione del Comitato promessi Elena fra la merce era già anche allora
E dopo due anni della Federazione Rom e Sinti Insieme sono risultati tangibili nella lotta all'antesi pianismo che però rimane sistemico in Italia come ha rilevato dalla Commissione europea
Infatti l'Italia è il paese lo ricordiamo dove si registra tuttora il più alto grado di antisionismo in tutta Europa abbiamo questo questo primato
Il lavoro di ricerca storica con la consapevolezza che sinti e rom erano stati perseguitati e internati in Italia su base razziale
Inizia dopo la pubblicazione di Giovanna Boursier alla fine degli anni Novanta
Questa pubblicazione ha portato superando Roma inizierà un lavoro di raccolta delle testimonianze di chi era vissuto negli anni del fascismo
Fino al termine della seconda guerra mondiale
Il primo libro pubblicato esattamente vent'anni fa nel due mila tre
Dall'Istituto di cultura si invita Mantova riporta la testimonianza di donne sinte mantovane che hanno vissuto quel terribile periodo storico e inizia a interrogare i leader sinti e rom italiani sul tema della memoria
Mi piace ricordare anche questo che queste tre signore
Che purtroppo non ci sono più
Abitavano al campo nomadi a Mantova
Sono state poi insignite dalla tra il Comune di Mantova di di un'ora onorificenza un ricordo per quello che hanno sofferto durante
Il nazifascismo
E solo successivamente grazie al lavoro del professor Luca bravi che si iniziano a raccogliere le fonti orali a confrontarle con le fonti scritte a sistematizzare il risultato in un racconto storico compiuto su ciò che è successo in Italia tra il mille novecentoventidue al mille novecentoquarantacinque
Un lavoro lungo e a volte difficile che porta i risultati che fino a vent'anni fa quando o le cose sono cominciate
Si potevano solo intuire
La realizzazione della prima versione del Musio virtuale sullo sterminio di Rom sinti
Dieci anni fa è stato un passo importante per la diffusione di questa parte di storie dell'Italia
Il museo nel due mila tredici a sistematizzato i racconti di sinti e rom sopravvissuti e dei loro discendenti con i documenti che provano
Inequivocabile mente che l'Italia ha avuto la sua scienza razziale contro le persone appartenenti alla minoranza e che questa ha portato alla persecuzione e infine all'ordine d'internamento
In appositi campi di concentramento di uomini e donne e bambini emanato dal ministero dell'Interno l'undici settembre mille novecentoquaranta
Oggi dieci anni dopo possiamo presentare il museo virtuale rinnovato graficamente ma soprattutto il museo è stato rinnovato e arricchito nei contenuti
Grazie al lavoro del professor Luca bravi all'Università di Firenze possiamo fermare la verità storica la persecuzione e l'internamento nei campi fasciste infine la deportazione la morte nei campi nazisti dei sinti e rom italiani
Sono obblighi raggiunte tutte le condizioni contenute nella legge venti luglio due mila numero due duecentoundici la legge che ha istituito il giorno della della memoria che sappiamo che escludere tuttora
Sincero
I sopravvissuti alle sopravvissute s'interroga italiane alla persecuzione su base razziale durante il fascismo e nazismo hanno custodito tramandato per decenni all'interno delle comunità si interroga il fardello insopportabile della memoria
Che solo da una ventina d'anni viene condiviso da alcuni segmenti della società italiana
Fare memoria di ciò che è successo significa prendere coscienza delle responsabili responsabilità di ieri
Per affrontare oggi con fermezza il pregiudizio l'odio e la discriminazione che colpiscono le persone rom e sinte
In Germania il percorso di riconoscimento del genocidio dei sinti e rom
è iniziato nell'aprile del mille novecentottanta quando il Parlamento tedesco ha riconosciuto che sinti e rom erano stati oggetto di una persecuzione persecuzione razziale
Sette anni fa il Parlamento europeo il quindici aprile due mila quindici approvato la risoluzione due mila e quindici barra due mila seicentoquindici riconoscendo solennemente il fatto storico del genocidio dei Rom e dei Sinti avvenuto durante la seconda guerra mondiale
Dai primi anni Duemila soprattutto le istituzioni locali italiane hanno cominciato ad ascoltare le comunità e ad offrire spazi pubblici per celebrare il giorno della memoria ricordava anche Gennaro poc'anzi
Nel cui ambito dare testimonianza della persecuzione su base razziale subita dalle persone si interrompe orante nazifascismo
Oggi non può più rimanere inascoltata dal Parlamento italiano la richiesta delle comunità sinti e rom italiani di modificare la legge due mila duecentoventi undici del due mila
Per dare ricordo dello sterminio e delle persecuzioni dei sinti e rom nei campi nazisti
E ora passo la parola di tre mila Saccà no qui c'è associazione ventuno luglio altra altro gruppo che ha collaborarono anche cercando in una in una fase di ricerca ecco sono state rintracciate anche quelle quei documenti che parlano di una storia poco raccontata in Istria
Decidono di fare la pulizia etnica della zona
E li mandano di portano a Civitavecchia li imbarcano verso la Sardegna
E quella cosa lì
Ve la racconto così in bilico qualche pezzettino interessante quella cosa lì come viene raccontata oggi dai Rom e dei Sinti a Milano siamo andati a intervistare Iaio Deragna no e lui dice i miei genitori a miei genitori è successo
Però non gli hanno trattati male allora gli ho chiesto scusa a me lo racconterò me le hanno trattate e lui dice
I miei genitori sono arrivati las la notte la sera e in sei sette ore gli hanno detto
Prendi e parti e prende particolari portati via cento che poi li dice
Sono stati da alcuni dei sardi anche aiuta bene però in realtà pensateci bene
Hanno talmente i genitori di Ayo Deragna assimilato il fatto di essere trattati in quel modo lì che neanche si son percepiti come vittime pure immaginabile un po'cosa voleva dire partire dall'Istria e per essere presi dall'ISPESL e mandato in un paesino in quel caso era Lula un paesino nel centro della Sardegna dove venivi considerato comunque qualcuno che era pericoloso e questa è la storia storia di persone che poi si perdono ma se voi andate negli archivi sardi scoprite che una parte con una buona parte di loro addirittura mortale
Certo non è campi di concentramento e neanche di di camera gas semplicemente per la fame o per malattie quest'altro pezzettino allora questo pezzettino racconto e dando la parola Gemina perché siamo dentro una storia che a noi pare lontana no però io voglio mica ho avuto la fortuna di averla con i miei studenti all'Università di Firenze a raccontare la sua storia la sua storia familiare e a me piacerebbe se naturalmente con i tempi che abbiamo oggi però serve quantità licenze riparte da quella che la storia la storia non è solo la grande storia no che facciamo quando parliamo della guerra oppure la deportazione apposta le persone
E però gli stereotipi hanno subito le persone hanno a che fare con quello che non abbiamo rielaborato e quindi su questo io vorrei darti la parola proprio perché
No
Questa è una storia di miei nonni dei miei bisnonni anche
Mio bisnonno è stato deportato
Penso che mi ascoltano
è stato
Deportato in Italia è stato preso in Montenegro
Lui e suo fratello per fortuna i figli non ha non l'avevano portati direttamente in Italia ma l'avevano mesti nei
Dei campi di concentramento che erano Diversi dagli dai Jager
In Montenegro in Mio nonno è anche l'altro non rimangono lì con il con con i loro genitori con le loro mamme
Ma il mio bisnonno è stato riportato qua in Italia vicino al Po non si sa ancora dove per deciso
In quale in quale Lager per preciso mi ricordo che mio nonno questo raccontava tantissime volte non non ma il nonno il mio di mio papà agli padre
Ci raccontava spessissimo questa storia invece non papà di mia mamma non raccontava mai questa cosa anche se è stato quando era più lui era un po'più grandicello
E forse
Non voleva neanche toccare questa questa cosa del dei campi di concentramento perché era un po'non era bello da raccontare
Mio nonno mi raccontava spessissimo era un mostro inferiore zattere
Che raccontava sembravano delle favole come lei raccontava questa cosa
Il suo papà e il suo Trio vengano qua in Italia sono stati riportati qua in Italia
Era un un campo di concentramento non tantissimo grande come stava raccontando a mio nonno
Mio nonno com'era molto bravo a fare le cose con le mani
Fabbrica una una forbice
è una notte cominciano a scappare tagliano questo filo spinato così e così
E liberano anche tante altre persone riescono a scappare tanti
Questi due uomini erano abbastanza Giovanni cose così passano il Po
Al motto
Dopo tanti un bel po'di mezzi e ritengono di nuovo in Italia n nella ex Jugoslavia
Mi hanno hanno invece
Mi racconta che l'avevano messo dentro un centro di di accoglienza diciamo
Come che fosse con l'aria però non era così tanto come come delle persone che raccontano no non eravamo tanto messi male ma sopra arrivammo mi racconta tantissime volte che soffrivano tantissimo di fame lui era piccolissimo li avevano messi dentro un camion quelli camminano aperti lui cade da questi toccarmi anzi che fa molto male alla testa e c'aveva ancora la cicatrice era una cicatrice molto molto ridente era molto grande questa città
Capricci
Una soldato italiano un capitano che c'aveva l'età dei suo figlio lo raccoglie e lo cura no cura
Mettendogli una benda mettendogli
Turandot lo
Tappe in un periodo era cosciente perché
Era una ferita molto molto grossa
Cominciano questo Signorello qualche volta lo porta nella sua stanza della nel soffitto diciamo
E lì da ogni tanto calcolata anche da mangiare
Noi non c'aveva la mamma ce l'aveva la moglie la somma degna
E c'aveva altri tre figli lei con Louis quattro erano in quattro
Questa donna riesce
Procurarsi da mangiare riescono a sopravvivere
E lei non raccontava mai mai questa cosa non raccontano anche se tante volte io sono andata galleria a chiedere con me era cosa succedeva
Perché lei è morta tantissimi anni fa più di trent'anni fa
Lei è morta io c'avevo sia il Nobel tanti quando lei è morta
Io spessissimo chiedevo a questa donna mi ricordo che lei sente Sempre sempre con sé portava un'arma
Anche qua in Italia sapere quanti etero
Un un dal corteo nello Chavo o quando stavamo in nata ex Jugoslavia c'aveva la pistola veramente ce l'aveva fatta in
Mi ricordo che lei era molto brava
A leggere la la mano dell'eterna carte era il suo lavoro la era molto rispettata anche dalle persone del nostro Paese perché noi stavamo in Montenegro
Quando quando racconta
Non voleva diceva sì è una cosa è stato una cosa molto brutta
A volta racconto
Che i suoi fratelli come lei era molto chiara di carnagione lei era incinta di un affine quindi un Fillon di una figlia rafforzata da
Aveva già appeso mio bisnonno
Lei dice che le avevano raccolto tutti fra
Tutta la storia totale fra i familiari li hanno messi in circolo e hanno messo tutto intorno un una una corda l'anno legati
E davanti alle annunciati
Come lei era più chiara tratta è stata salvata perché era poco più chiara dei loro
Questa questa donna farlo a questi bambini così e così e riesce a
E la faccia un po'più greve no dall'altra dall'altra
E si era chiara di
Che aveva gli occhi azzurri
Capelli biondi
Questa questa
In questo bambino diciamo mio nonno raccontava tantissimo con questo signore lo aiutava molto lo trattava bene per lui trattava bene perché li dava ogni tanto una caramella ogni tanto arrivava un pezzettino di pane pervenute
Si ricordava molto dei
Che somigliava a mio nonno Assault
Mio bisnonno cella in Montenegro anni ciccia proprio un monumento che ha fatto liberare queste persone ci sta ancora questo questo monumento del Montenegro
Passa una via molto molto grande dell'accettai
Vicino dove si fa una battuta Monte inizio quindi per la strada e
Sulla sceglie Sciarra una una strada molto trafficata
Si va proprio alla alla Fonderia che era un una fonderia molto grande e l'avevano messo che
Che è stato
Penso che è molto importante la memoria
Specialmente per noi non anche se non si raccontano le cose se non si scrivono come un tanti i nostri rom non non c'era questa abitudine di scrivere prima c'era intorno al fuoco raccontare intorno al fuoco quando si facevano cosa si raccontavano queste
Sicuramente adesso i ragazzi non c'hanno questa cultura che
Con una persona anziana racconti le lesse cose da da giovane e si sta perdendo moltissimo se non si una cosa se non si mette io volevo tantissimo che
Prendere tutte queste cose di mio nonno e scriverli però indiretti non hanno potuto fare
è un peccato che
La storia
Però la giunto alla nostra vi di modo di recepire queste cose no perché normalmente quando si è parlato tanti anni fa di Rom e Sinti che raccontavano si diceva guardate non vogliono raccontare
Però vorrei vedere se qualcuno se la sentirebbe di raccontare se intorno a me ci sono piani gli stereotipi sulla propria comunità no decorato una che è molto diverso da quando Primo levi
Si vide rifiutare il suo libro no
è un po'
è come se raccontassi mo'sempre ciò che non ci dà fastidio
Quindi in una situazione in cui una persona emarginata
Costruì la memoria di qualcuno che nel frattempo è odiato in un campo diventa difficile e ancora più difficile
Perché e perché prima deve abbassare devi fare amicizia con quella persona poi forse a privarla buche comincerà a raccontare forse queste la cosa essenziale da cui si può partire e questo forma anche con quello che raccontava che Milano questo racconto di nelle comunità c'era ma che poi non è stato raccolto
C'è un altro tema importante no io ora lascio la parola
E questo torna anche al fatto che è importante che ci siano dei Rom e dei Sinti che portano avanti anche le ricerche d'archivio perché sono loro che conoscono i nomi sul loro che conoscono le località e quindi il loro contributo insomma è fondamentale in queste cose facciamo corpi poi allora io ora do la parola Diana Pavlovic che ringrazio come tutti per la presenza e grazie all'invito grazie buongiorno a tutti
Ma io qualche spunto di riflessione perché ogni volta che arriva il giorno della memoria mi tormento e dico ma quello che stiamo facendo in realtà e combattere l'antitesi calmissimo parlare di queste cose oggi
Per conoscere queste cose
Cambia il senso comune o no
Riusciamo raggiungiamo abbastanza persone tutte quelle cose nonché che uno fuori circa in qualche modo cerca per limitare il senso alle cose che fa
E Mariella Mehr diceva
Pickering ricordare è un tormento è un vivere male è un
Mura per lei è stata una tortura
Dice
Rivolgendosi alla sua mamma che è stata sterilizzata come lei dopo dopo la seconda guerra mondiale
Che mortale scrivono a me lettera perché scopre che che che è morta le dice alla fine adesso battuta Lodron vivi una vita una morte serena
Poi finalmente essere libera e serena perché solo i vivi ma è ma mera devono ricordare sono costretti a ricordare e dunque si poneva Walter Verini io pongo sempre questa domanda me stessa ricordare
Cioè noi siamo masochisti o questo ricordare questa memoria
Serve
A qualcosa è finalizzata a qualcosa no perché si parla sempre no tutti dicono dobbiamo ricordare dobbiamo raccogliere dobbiamo ricordare ricordare se poi a livello emotivo soltanto lo ricordiamo
Una frustrazione è un è un
è una cosa terribile e dunque io direi che oggi con certezza possiamo dire che ci sono abbastanza c'è abbastanza documentazione per dire che il POR Rai Mosca il genocidio dei Rom e Sinti
Durante la seconda guerra mondiale estratto un genocidio base razziale esattamente uguale come dire come ideologia di fondo come percorsi procedessi eccetera eccetera alla Shoah
E finalmente oggi delle due mila non c'erano diciamo non c'era questa consapevolezza e nemmeno la documentazione a che loro accertava ora c'è una volta non se ne parlava dei campi di internamento italiani ora sappiamo i nomi di alcuni abbiamo le testimonianze eccetera eccetera abbiamo degli strumenti
Questo devo dire per noi che diciamo che siano sempre gli attivisti romagnole quando diciamo l'uomo sinti diciamo la voce no e la leadership Piero Amethyst istinti noi dobbiamo portare in la nostra voce
Devo dire grazie però in calce cioè gli strumenti che noi abbiamo oggi
Documentazione il lavoro di raccolta
E di documentazione pace Luca bravi e ce ne sono qualchedun altro in Italia l'hanno fatto non romeno sinti
Insieme alle comunità andando a cercare certamente con l'aiuto insomma cioè c'era da me schiappa dedicato all'antica della vita penso a questa cosa ma ma dobbiamo avere questa consapevolezza perché perché la raccolta della documentazione
Cioè io ringrazio tantissimo a Lucca e anche Carlo Perini all'associazione scioccata trompe quello che hanno fatto da questo punto di vista e il primo livello
La riflessione
Sul fatto
E dovrebbe essere il secondo me le prime elaborazioni no
E per ora io devo dirlo con grande dispiacere che io lo penso che la elaborazione c'è questo secondo livello lo stiano facendo sempre viaggi
Noi come comunità noi viviamo a livello emotivo personale familiare ancora cercando nelle nostre famiglie
Come dire le testimonianze dei racconti cerchiamo negli nelle parole che allora non eravamo cavo consapevoli nel cosa stavamo ascoltando come bambini adesso ci torna in mente cerchiamo interpretarlo in un modo no e dunque ci viene a livello a livello emotivo
Ma non c'è viene come una riflessione ancora come una riflessione
Collettiva come una elaborazione di un lutto e poi riflessione collettiva su questo è quello che quella persecuzione in quel genocidio
Sono stati per la nostra comunità nutre la nostra famiglia per la nostra comunità
E questa diciamo mancanza ancora questa incapacità che poi scatena anche come dici tu non vogliono l'atto che che non vogliamo che ci sia la proprietà hanno eccetera eccetera cioè scatena anche le dinamiche del potere
Un solo strumentale per raggiungere obiettivi eccetera eccetera ma non c'è quella cosa che ci può leggere il genocidio no a noi stessi il nostro genocidio
Come un fatto collettivo no visto si dice uni armonici non so chi prima diceva Gennaro forse una cosa che ci unisce tutti non è vero
Questo è il primo fatto non ci unisce ancora ci deve unire ancora
E dobbiamo fare questo salto come comunità
Ora invece e e dobbiamo metterci poco tempo perché adesso diciamo che in generale commemorare la memoria
E sempre di più come dire si sta svuotando di senso
Diventano gesti parole
Spesso ipocrite
Anche linea dinamica del potere più grande di quello nostro piccolo nella nostra polla
Sollecitazione stimolazione dei delle mozioni vanno in tane che poi dice non so con chi dice problema per il giorno dopo che non non riusciamo a mantenere
A livello viene generale insomma nella società
Non riusciamo più a collegare quello che quel passato
è stato per il nostro Paese
E i valori che hanno portato ideologia e che hanno portato a quella cosa lì si dice non si deve ripetere lo facciamo e ricordiamo perché non si deve ripetere percorre però nessuno in realtà collega per esempio il fatto del come andare a commemorare il genocidio o la Shoah vorrai mosso o o allo sterminio di tantissimi gruppi al fatto che l'ideologia che ha fatto questa cosa sta tornando che la estrema destra in Europa esteri fortissima
Che governa
Diciamo in Italia che c'è la gente che governa e che fa come dire il saluto romano
No e dice va be'ma non è una cosa folcloristica
E non lo può essere perché con quell'assegno con scotch simbolo lì le persone che uccideva hanno nei campi di concentramento facevano a quel simbolo e poi sparavano in testa i bambini o riportavano nelle camere a gas
Quel collegamento
E quello d'urgenza di tornare cioè noi possiamo come come dire nostro genocidio può contribuire non sono a raggiungere di nuovo questa consapevolezza di provare insomma insieme a una parte della società se noi riusciamo a elaborarlo dentro la nostra comunità altrimenti non siamo ti richiamo solo strumento non abbiamo una strategia politica nel ricordarlo perché nel ricordare questi fatti bisogna vere una strategia politica io sono percorre adesso Occhiuto scutum mi sono allungata
Ovviamente riconoscere il genocidio riconosciuto Raimo sempre il prima la prima cosa il nostro primo obiettivo perché tra qualche giorno
Ci sarà la come ma orazione
A al Quirinale
Per le due ore sarà in diretta su RAI uno
A e in un momento il Presidente della Repubblica nominerà promessi poi dirà anche Rom e Sinti e gli altri
E questo non deve
Cioè non poi eserciti una ecco gerarchia non può essere vicino una cosa di di tantissima importanza
Di cui si parla no mainstream eccetera eccetera
E le altre nelle quali non si pagherà e per questo importante ricoprì importanti riconoscere perché
Quindi privi di scuola
Si parli anche il prime mosse perché i ragazzi iniziano a riflettere su questo
No e collegarlo con esperienza anche personale quando passano per strada e vedono uso una donna chiedere so leggere la mano chiedere l'elemosina cercare di capire queste cose quanto come antitetica Nismo che si collega anche no al a quello che è successo che la storia di tutti noi
E dunque questo è il primo passo penso che ne siamo molto lontani
Penso che il contesto politico pienamente quello che sappiamo però è anche una grande responsabilità nostra
E penso che queste cose cioè io penso Luca che quello che voi state facendo è eccezionale
E ed è una base sulla quale noi però
Dobbiamo costruire dovremmo essere più capaci grazie
Però io passo la parola a Graziano Halilovic abbiamo dico solo due cose non ho tantissimo né Graziano come gli altri sta svolgendo attività con i ragazzi giovani c'è un pezzettino secondo me specifico di Graziano poi particolarissima che ci racconta e che manca nel sito che è quello di José non va e quindi anche su questo io ti invito a intervenire naturalmente anche raccontandoci quelle che sono le sue riflessioni su questi su quello che stiamo trattando della memoria e la storia dei Rom e dei Sinti grazie
Alla prima di tutto volevo ringraziare Luca ma anche Carlo Berrini che mi ha indicato di stare qui con voi e tutto lo staff che ci ha lavorato dietro le quinte
Per avere questo museo virtuale perché un nuovo strumento non solamente per noi per la comunità tre attivisti per i politici amministratori nonché anche per le scuole
Perché dico le scuole perché come ben sapete molto spesso si parla della comunità ebraica e come diceva anche Diana si usa si si utilizza anche anche i rom sono stati sterminati ecco io penso che per loro è stato molto duro fare questa ricerca a trovare la verità
Anche perché della comunità romani diciamo la verità è stata sepolta più di ottant'anni
Scavare dentro è stato un lavoro veramente straordinario per quello non posso che complimentarmi per le persone che hanno lavorato però avere questo no museo quello virtuale
Dal mio punto di vista invece prima di arrivare alla nato a domanda specifica anche perché quando si parla del genocidio Paolo della comunità romani a c'è c'è un mondo che ancora deve emergere no
Aggiustamenti me che son cosa specifica ma volevo fare più avuto qualche riflessione e anche per quale motivo mi sono spostato da Auschwitz e a Birkenau a piazze Novazzi
Prima di tutto perché come ben sapete mo'molti non conoscono il terzo campo di sterminio più grande di Europa Aias Navazio
Però c'è un motivo valido che non si conoscono non conosce non si conosce questa realtà parlato anche con il dicastero ti sul genocidi e quando di mi parli di Chiasso Alice gas Mazza che cosa dove no
E questo è già alla prima riflessione da vada a fare
Non è un le le mie non sono accuse e solamente il nostro difetto della comunità rom sinta
Che non eravamo preparati no a creare gli strumenti a portare la nostra storia su vari tavoli perciò questo paragone lo faccio un attimo con la comunità ebraica anche per K capire che ha la cultura scritta chiara cultura orale non abbiamo la cultura orale e la cultura orale molto spesso alle gambe corte la memoria molto breve su questo
USA la questione
Che come Luca opera bravi ha fatto il museo portuale io negli anni del due mila nove era un più abbastanza giovane abbiamo avuto una Progetto con aiuti né son e noi abbiamo creato la prima organizzazione rompe non rom più non utilizzo gadget perché sappiamo dentro questa parola che col quale significato usurai utilizzo molto Roma e non Roma e la prima organizzazione che era mista dei giovani
Questo hanno sentito gli altri persone in altri paesi europei hanno cominciato a costruire anche loro diciamo le loro organizzazioni anche perché la prima confronto dal mio punto di vista che ci deve essere no una opposizione prorompe che lavora per i rom o no mediazioni vero che si automatizza e il lavoro per se stessi dal mio punto di vista no e e il confronto all'interno ci deve essere perché un noir assume troppo culturale così tanti signori l'ambizione dei giovani hanno cominciato avere qui siamo in questo metro questa filosofia
Qui siamo incontrati per caso per un altro progetto per fare in Paolo Menduni con i giovani a in Polonia a Cracco
Arcodia dei c'era una ragazzo tedesco un gitano io bosniaco italiano questo e e c'era il ventisette gennaio io sapevo la storia abbastanza bene ma perché uno legge un qualche libro vede la televisione sente
Quello che è successo sulla comunità romani come diceva anche Diana nelle famiglie rom si parla tanto così parla dei produttori dei morti e poi a anche perché questa poi il potrebbe su un altro capitolo che adesso non vi voglio fare a annoiare
Per la comunità romani come ben sapete a quando sono aperti i cancelli qualcuno visto dovuta la luce la comunità romani ancora la luce non lo non lo vede per quello
Anti titanismo genocidio per noi continuano antica lirismo
Su questo e non è ancora la luce in un l'abbiamo vista e spaventare i propri figli parlando di quello che è successo
è molto grave molto grave a raccontare di quello che è successo e chi l'ha fatto in questo caso come ben sapete per noi tutti quelli che lo porta in dono alla comunità rom e sinte per mutuo di lingua di provenienza no sono gli altri sono stranieri no perciò uso questo termine abbastanza forte
Il governo su Dini sono qui gli altri i suoi gli altri latta manciata stanno qui no e questa paura negli anziani e è rimasta è rimasta nel suo profondo anche perché poi hanno continuato a vivere i nei campi hanno continua procura hanno un conto sono stati perseguitati io mi ricordo io parlo della
Tra me dalla mia famiglia allargata in Italia su un parlando di quaranta mila persone circa si cucinava da una parte i
Veniva la polizia ti mandava d'altra parte a mangiare avete anche nove i documenti c'era questa tipo di persecuzione e raccontarla negli anni settanta ottanta erano passati abbastanza poco e spaventare i propri figli non era il caso anche questo è un'altra questione perciò quando siamo andati lì il ventisette gennaio
Come ben sapete
Bologna fa meno meno otto meno dieci meno quindici
Io ero abbastanza ha preparato ad affrontare a il periodico invernale scarpe Scarponi maglietta le cose e c'era questo amico tedesco
Hanno detto perché noi andiamo abilitati a
Andiamo siamo arrivati fino a un certo punto
C'erano persone importanti
Che non potevamo avvicinarsi più di tanto ai cancelli perciò ci aveva lasciato un chilometro sto esagerando siamo scesi li abbiamo incominciato a camminare
Il tedesco faceva i suoi tassi entro stereotipo io secondo il il gitano
Che in una a poteva a sopportare del freddo gridava dietro il filo di bande di ossa Heredia Israele
Gridava e diceva sto morendo di freddo però camminando da parte del recinto io mi immaginavo
Irrompe sinti tutti quelli che erano rinchiusi per essere è sterminati come potevamo vivere in quel periodo
Così abbiamo siamo entrati e usciti abbiamo detto ok sappiamo benissimo che nelle scuole non si parla della comunità domani
Allora noi dobbiamo dare la possibilità all'opportunità di portare tutti quelli giovani rom e non rom no di visitare Aosta e perché no di entrare nella storia che è un altro
E è un'altra questione leggere un libro vedere un film ma entrare lì dentro
è un sentimento diciamo a indiscreti ebbe dal mio punto di vista così abbiamo abbiamo fatto sono stati sette otto dieci per arrivare in questi anni circa tre trenta mila ragazzi son passati
Dall'ICI anche male c'è anche Gennaro che ha detto una parola dice si andava si tornava e basta no a la mia filosofia vai
Vedi guardi torni parli con la tua famiglia parli nelle scuole continua su queste mi dispiace che non è rimase dico che non mi ha ascoltato
Abbastanza bene però era una cosa da continuare su su su questo fronte
In questi anni tra abbiamo visto che un gruppo dei giovani veramente sono riusciti a fare pressione
Pressione
Alla al Parlamento europeo alla governo polacco
E diffondere a diciamo e per spingere e fare in qualche maniera che viene riconosciuto il genocidio la comunità romani il due agosto
Ma in Germania
Le mie corde nel mille novecentottantotto anta due è stata già riconosciuto
Ha diciamo il genocidio così nella due mila due mila quindici mi ricordo bene il Parlamento europeo ha riconosciuto di seguito la Polonia la Romania alla Croazia
La città di Barcellona
In Italia
Come ben sapete non è riconosciuto
Ma sappiamo benissimo ex solamente un freno a un processo naturale sappiamo che per la popstar riconosciuto questa giornata
La ma alla riflessioni che vi devo fare ma mi allaccio al discorso anche di Diana
Il Presidente da Repubblica parlerà della del genocidio da comunità romani io
Se fossi davanti a me e direi
No
Per due motivi
Uno
E questo a riflettere come tutti voi no
Uno sappiamo che ci sono dodici minoranze riconosciuti in Italia
Non siamo riconosciuti come minoranza
Però si parla del del sì in questo caso sinti e rom perché si sono arrivati prima in Italia no a si parla di Stintino escono bandi milionari da riguarda a a riguardare i sinti e non
E questo è una cosa a livello politico che io non non non riesco a capire perché se in Italia non sono riconosciuti come come una minoranza come possono uscire dei bandi a riguardare qualcuno che non esiste
Perché io l'Italia non esistono io son bosniaco dalle segnano Diana varato Festinante anche serva no
Giusto ok e
Per carità lasciamo nemici
E
Che cosa accade quando si passa si parlava anche di Capriate San apro mai in qualche maniera stavo uscendo da comunità romani dai così detti campi
Uscivano anche dei bandi milionari no dove era uno indirizzati per la comunità alloro romani se me lo chiede uno che lavora nel terzo settore
Un attivista
Da una persona
Della società civile esistono rompe eccomi qua
Ma se parla un politico un governatore e mi dice che lo io dico deve stare zitto Longo esisto Piqué non mi riconosce me non mi riconosci come del tredicesima minoranza e come fai a fare delle ditte private deve determinate cose
Può darsi non funziona come queste posizioni quattordicesima TARSU questo e dall'altra questione che il potente la Repubblica no
Parla del orango
Diciamo da rete per mendacio approva più genocidio
Ma perché deve parlare
Quando non ha il coraggio di riconoscerci
Di riconoscere di quello che è successo e questo tempo lo il nostro sbaglio non so sbaglio di attivisti degli Rom e Sinti nel senso che
Mi chiamo io vado lì
Parlo anch'io però dobbiamo avere il coraggio a dire alcuni persone o alcuni amministratori governanti dire
Roma dove stanno
Genocidio ma allora mi sei riconosce mentre mi sei perché non sei
Più un così il Presidente della Repubblica
Che sta parlando del giudice alla miei riconoscimenti indo di quello che sei sta succedendo no invece in questo caso come dicevo all'inizio il processo ci sarà ma lo stanno rallentando
No e e questo
Mi ha ha allego diciamo agli asset Novazzi agli astronauti
è una vicenda diversa ha deciso otto minoranze e il presidente della dell'otto minoranze e questo palco carità sì
E una persona che ha lavorato tanto sulla questione del genocidio e addirittura ha creato un museo
Un museo non virtuale e d'altra parte Acta ha creato il primo cimitero che riguarda solamente a la comunità Roma perché lui croato non ci sono indistinti
E e e questo è è è un è un è un'altra questione è una questione in cui a tu arrivi lì
Ma c'è un riconoscimento dal Governo
Ma arrivi lì dove ci sono delle delle persone di o c'è un protocollo dove ci sono delle questioni che dura tutto l'anno non solamente si avvicina il ventisette gennaio c'è una bella vetrina ognuno si mette in esposizioni di parlare
Di quello che è accaduto e come diceva anche gennaio in questo caso faccio un discorso era diverso
Si parla di e
E muore
Per quello il a il mi sono mi dedicherò o a questo anche perché abbiamo un protocollo d'intesa sia sul museo virtuale sia con cali sarà di fare una lavoro diverso quello che era un fatto ad Aosta e perché no di portare i giovani a visitare e conoscere gli Astros perché il terzo campo di sterminio più grandi d'Europa dove non si parla e la stessa cosa
Che uno si deve di dedicare che un altro capitolo Luca a questo politicamente non è corretto a che se per Nizza c'è stato un genocidio
Io anche lì ho portato dei giovani ho parlato con il sindaco e scusate premiato il miglior Progetto Europeo
Però dicono solo dal sterminati musulmani ma non è vero
E questa è una storia che si può ripetere che fino
Se ho capito bene negli anni novanta hanno cominciato a parlarne in maniera diversa ma anche questo è successo anche dalla punta ebraica perché fino nel due mila c'era solamente alle alla interroga e scuole un minuto di silenzio poi le cose sono state cambiati perciò
Io ringrazio Luca però io credo anche nella biblioteca vivente come è stato Gennaro c'è anche male ci sono tanti giovani che potete parlare con loro che hanno sia vissuto loro storia ma hanno anche la possibilità la capacità di confrontarvi con gli altri giovani e di raccontare di quello che è successo grazie grazie
Parlava che i giovani intanto vediamo se si riesce a organizzarsi inviterei e poi visto anche Moni Ovadia avvenire fra
Mi fa piacere FIAT però
No no non voglio fare del salisburghese aggiungere una cosa
Allora un minuto perché c'avevamo piano divieto tessere telegrafica nodi alle valutazioni su su gli altri no tanto posto
Può darsi che qualcuno no non sappia cioè è uno e il più crudele più grande campo di concentramento
Dei Balcani ci furono sterminati di tutta la serie pur se in tutta la seconda guerra mondiale va
Esatto cioè nel senso che anche i nazisti quando sono venuti a a visitare e vedere trovare non è che è stato un po'esagerando un po'
Nel senso che erano c'erano ci furono gli ebrei i serbi
Ironia
A di tutta la zona balcanica
Tanto per ritornare il vero però che Graziano fece come dire un ritorno dell'estrema destra anche da quelle parti lì c'è una polemica enorme poco tempo fa perché hanno messo una scritta che era il da tipica scritta fascista sa Domus premio di dire pronti per la patria
Proprio laddove dove ci fu il laager eccetera eccetera e soprattutto per c'è il campo fu fu diretto da da diciamo dai dagli ustascia ma anche da un Prete
Francescano che tra l'altro trovando cioè c'è un processo per la santificazione
D u di uno di questi preti francescani che fu in quel momento ma IAS innovazione che lavoro ci sono testimonianze di smorzamento di cose veramente molto fluida e comunque c'è un processo per la semplificazione quella persona lì c'è il capitano
Esatto S.p.A.
E dunque c'è non è proprio come dire adesso parliamo di Croazia e parliamo di no paese delle meraviglie dove tuttora si riconosce tanta strada fare dappertutto in Europa rispetto all'estrema destra di
C'era il in un grandissimo un monumento i stesse persone ripiegavano il Digimon cito da comunità romani
Si sente ed è e li negavano l'illecito ma quando un attivista come pecore case gli altri sono alzati in piedi hanno creato il loro museo
E il loro cimitero adesso si parla anche la comunità romani quello era solamente un messaggio finché la comunità come sintomo si sveglia si alza in piedi edifici che gli altri ottengono il primo i nostri diritti
E a me fa piacere che siamo partiti dalla memoria ma come vedete siamo arrivati al racconto ma della memoria perché la memoria è il racconto di quello che poi si tramanda e quindi
Questo tipo di di narrazione ci interessa sì sì certo ora noi aspettiamo che rientri Radames ma intanto io mi presento senato alla moschea
Sarà moschee
Una studentessa e voi magari si presenti da solo l'autonomia Siccardi Firenze
Ma è un è semplicemente un un esempio anzi è dedicata e ha dedicato la sua tesi a a quel racconto restato lo sterminio dei Rom e dei Sinti ma per farlo ha riflettuto su
Le interviste né affatto assume con il cammino e quindi vorrei intanto tutti presentasse ci raccontasse che senso ha per una persona che oggi va studiava all'università ma insomma ha un'età molto giovane e fa parte della Comunità romana quel tipo dirà
Sì allora
Qualcuno che mi
Mi sentite allora io assisto alla studentessa e diciamo che sono un aroma macedone
Sono un aroma macedone nata in Italia e mi sono laureata all'incirca due anni fa nemmeno ventuno sì e ho portato come discussione nella mia terzi il porrà in mostra ma realtà ho voluto analizzare
A
Intanto vi dico il titolo forse per capire tra memoria e storie di vita quello che il passato non ha insegnato al presente
E ha utilizzato questo titolo semplicemente perché io ho voluto utilizzare la memoria come uno strumento per poter diciamo ribaltare e quelli che sono i pregiudizi di ora no
E ho voluto però dare voce ad altre ragazze Romboni altre donne rom
E ho voluto analizzare quelle che sono i pregiudizi ancora presenti purtroppo e che purtroppo sono pregiudizi del passato e quindi essendo del passato vuol dire che purtroppo non l'abbiamo analizzati non siamo andati oltre a questi pregiudizi
Quindi per me la memoria è uno strumento fondamentale
Per poter veramente cambiare il pesante perché purtroppo Luca prima diciamo una cosa fondamentale
Se noi ricordiamo che il ventisette gennaio ma qua ci sono tanti rom e sinti che nascondono la propria identità vuol dire che non abbiamo ricordato irachene questo io vorrei che tu raccontano perché lo si potrebbe anche dagli altri ragazzi spinte Pirlo
Di fatto di magari partecipare ventisette gennaio gli viene richiesto si raccontava della comunità propone nella vita reale che su
Nella vita reale succede che ti nascondi cioè non dici che sei Rommel sinto semplicemente perché ai paura di di dichiararti diciamo cave perché nel momento in cui io mi dichiaro e dall'altra parte molto probabilmente troverà un muro o semplicemente delle persone che mi odiano semplicemente perché sono rom quindi precisi ci del passato sono tuttora presenti
E quindi quello che fanno i gioviani i giovani fondamentalmente a nascondersi
E quindi no nascondo una parte fondamentale che la propria identità
E questo nascondersi ad oggi porta tanta sofferenza questi giovani io mi sono nascosta per tantissimi anni proprio perché per andare avanti ho dovuto diciamo staccarmi per modo di dire dalla mia cultura proprio perché volevo continuare con gli studi volevo arrivare a laurearmi eccetera
E non subire discriminazioni e quindi non volevo sentirmi emarginata lasciata alla diciamo da parte solo e soltanto perché ho due genitori rom
E però questo nascondermi pane ha provocato tanta sofferenza però poi c'era anche un aspetto fondamentale il fatto che la nostra identità purtroppo tuttora viene ancora in vista come qualcosa di negativo no e quindi questo ti porta dal a nasconderti però dall'altra parte noi giovani abbiamo anche avuto il coraggio che andare oltre a questi pregiudizi infatti se sono qua oggi anche perché ho avuto il coraggio di dichiararmi dopo un po'e e quindi questa è una cosa secondo me un cambiamento storico possiamo dirlo così e perché ci sono tanti i Rom e Sinti Giovanni che nonostante la paura eccetera comunque hanno voglia del cambiamento e quindi sono apportare la propria voce
Nulla a che vedere
Verificando il fatto che si è laureata no perché poi c'è questa frequente scelte a nord di far vedere si è con la Roma la rogna da Romy laureata
Eh no perché se Natasha un altro tipo di storia no i suoi genitori da dove venivano
E in che e e dove si sono ritrovati
Sì miei genitori
Provengono dalla Macedonia arrivati in Italia non scappano dalla nascita perché nomadi ma semplicemente per questioni economiche si ritrovano buttate in un campo e i miei genitori il campo non lo conoscevano perché Macedonia avevano una casa
E questo diciamo questa condizione imposta dagli altri poi è toccato anche a me io sono nato in un campo c'ha vissuto veramente poco ma comunque il campo me lo porto dentro diciamo e tutte le cose negative del campo me le porto dentro
E anche perché è un luogo che agli occhi degli altri a un luogo e per me stessa logo brutte disumano
Però comunque nel momento in cui abiti diciamo al campo con la tua gente non sai sottoposte pregiudizi perché la tua gente ti protegge
Però da una parte anche questa voglia di andare oltre il tuo nido e di aprire la tua mente
E mia madre avuto questa forza mia madre è stata capace di intanto è sempre stata la prima dirmi che l'istruzione aveva un ruolo fondamentale nella mia vita perché per essere qualcuno dovevo avere quello che lei non ha potuto avere ovvero un'istruzione adeguata
E e quindi ne scritta all'asilo e e quindi ero la prima bimba rom del campo ad andare all'asilo e mia madre mi portava il merito che promuove la forma propria proficuo di mafia in Macedonia assilla i non so se equipara la le classi speciali
Qui riunita innanzi e mia madre è stata messa in queste classi che lei chiamava quando mi racconta la classe degli scemi e quindi mi dice che appunto è stata messa in questa classe con tanti altri donne fondamentalmente non facevano niente e quindi mia madre non ha avuto l'istruzione che meritava
E questo pezzettino per dirvi come ci chiamiamo hanno un soffermarsi sul passato rischia troppo lontano rispetto al presente rispetto al presente vada s'mi fa piacere che stimo che e poi chiediamo la conclusione il saluto a Moni Ovadia che l'ultimo intervento possa essere perché io mi ricordo la la targa no quando ci racconti della targa che sta sul campo su sul muro del campo di via adesso a Bolzano
Lo racconta me l'ha raccontata così non dicevi c'è bisogno di ricordare prima però voluto chiedere a mia mamma cosa era necessaria giusto scrive
Però però era è la storia di una di una generazione di più generazioni no che si fanno il problema di raccontare allora io vorrei che tu potessi fare intervento ricordando una cosa importante Grazia raramente il fatto di averlo avuto tra le persone che hanno collaborato in questa ricerca noi abbiamo recuperato un video di Barbara Richter non so quanti dica qualcosa il nome barbaramente
Barbara e Richter
Fu arrestata
In quella che oggi è la Repubblica Ceca finito anche ad Auschwitz
Si salvò miracolosamente perché lei riesce a fuggire buttandosi su un camion che stava uscendo dal campo
E poi quella stare scomparsa insieme a lei lei poi ha vissuto per tanto tempo nella zona di Bolzano nessuno sapeva più che fine aveva fatto la sua voce in realtà le ricerche fatte con gli archivi
Storici e a Bolzano ma c'ha permesso di recuperarla non solo c'è il video ma c'è anche il racconto di quello che è stata la sua vicenda di salvezza ma anche di memoria quindi ti do la parola per le tue valuta
è un po'però un po'di Altobelli tutto quello che ha detto lui pure Italia volevo tornare un attimo un attimo solo su quello sul discorso offesi come diceva lui no
Io
Con un gruppo di ragazzi e ragazze Center
Da un po'di anni stiamo andando ad Auschwitz dello
Ho notato una cosa molto
Diciamo brutta perché ci sono moltissimi ragazzi sparse in vari gruppi ripensando il Treno della memoria schiavo
Grazie la provincia di Bolzano ci siamo dentro anche noi
Da un po'di anni
Però a a poi andando a da oggi versano abbiamo scoperto che tutti quei gruppi che ci sono sono circa sei sette ci Tosatti
Nessuno nessun gruppo all'infuori del gruppo dove lui siamo tempo sinti
Non passa
Ne nella Terna magico innervare nella lontani dal blocco tredici nessuno altro non passò in quel gruppo non passa Moni dove ci sono tanti
Tutti passano dove ci sono gli ebrei anche tutti quanti fatto ma Lido questo presenti non parlano e non fanno sapere niente
E questo è un errore molto grande perché non è giusto allora a questo punto già che c'è la possibilità che ogni anno passano circa due mila ragazzi
Solo che il giorno della morte facevano più alla volte loro quando però non
Passando in quei in due posti de altri serve a farlo è un grande errore secondo me ecco per la storia di Vale conosciuta a questi ragazzi che son tutti ragazzi giorno
è questo non non è per fortuna ci sia
Io voglio parlare di altro verso come tutti sappiamo
Quello che è successo alle persone famiglie interessi interrompe la seconda guerra mondiale troppo spesso è troppo facilmente venne ancora oggi viene dimenticato nascosto e perfino negato
Anche se oggi ci sono moltissime prove e che stimo Linate dell'esistenza dell'orrore e dei cosiddetti campi anticamera dell'AGREA europee in varie città d'Italia
E varie città d'Italia
Ma grazie alle persone come Luca bravi Moni Ovadia Carlo Perini chiama public Eva recente e tante altre persone che hanno e stanno facendo ma grazie anche al Comune di Milano di Prignano moderato di Bologna di Agnone Isernia di tossicità di Padova di lanciano Chiti in un serrato Cagliari di Roma e di Bolzano sono state collocate delle targhe
Che testimoniano ricordano la deportazione di sinti e rom in modo che nessuno possa dimenticare dire che tutto quello che è successo non sia successo
Il campo di Bolzano Pierce
Era uno dei campi nazisti in Italia dal quarantaquattro quarantacinque
Un luogo dove tutti deportati d'Italia venivano trasportati verso i campi di sterminio nazisti di Ravensbrück Flossenbürg Dachau a ospiti è matta hotel Resta il terminate con una violenza inaudita una violenza verso persone famiglie intere solo perché voi la colpa di essere assenti che ero per tutto questo per rendere la memoria vive sicura ogni singolo giorno dell'anno
Aiutare i costi la responsabilità individuale e collettiva
Per ricordare e non dimenticare ringraziamo questi comuni che hanno permesso di mettere targhe commemorative per ricordare e non dimenticare tutto quello che è successo all'epoca in Italia
Ed in Europa perse sinti e rom colpevoli solo di essere sincero
La Federazione Rom e Sinti Insieme due mila dieci grazie al Comune di Prignano e nel due mila tredici grazie Comune di Agnone
E ricette ma delle targhe come native mormorio dei sinti e rom deportati dal fascismo e del nazismo nel luogo in cui sorge il campo di pensione di Prignano sulla Secchia Modena nel luogo dove sorge il campo di Agnone Isernia
Associassero nervoso nel due mila nove danza del comune di Bolzano riuscito mette una targa commemorativa al muro dell'ex campo di Bolzano come dicevi prima Luca proprio sul muro relativo al bar grazie al Comune siamo riusciti
Nelle more tutti sinti e rom periti passati e partiti per non tornare dove ogni anno ragione delle valvole del ventisette gennaio anche quest'anno insieme alle autorità comunale provinciale regionale del Trentino Alto Adige
Deposita una corona come un'attiva sotto la targa immemore deportati sincero
Voglio anche ricordare l'importanza fondamentale della partecipazione è il diretto coinvolgimento dei sincero nella ricerca storica e nella scrittura della storia perché finalmente con questo opportunità di poter sia partecipare ricerca
Persino la scrittura grazie ai nostri anziani possiamo dire tutto quello che ci ha consegnato a ricordare per non dimenticare
Dolore incontrollabile che ha portato la seconda guerra mondiale a tutti sincero
E per finire volevo leggere in questo coglie distinto Vittorio Maya Pasquale detto spazio dove tutta la sua famiglia foto portata internata nel campo di cosa e dove la sorella fu uccisa dai nazisti
L'unica ce lo state poche sintetiche sono state iscritte felice così nel larga di Bolzano però ci sono altre persone altre sintetici ho conosciuto anche che sono state deportate sia outlet sia a da Bolzano apportate autrice persone che avevano proprio la i numeri sulle braccio
L'ho conosciuta per quell'osso è favorita peccato perché ora non c'è scritta io ho dato il nome a Luca bravi parole non l'ha trovato perché non ci credevano i nomi di tutti i sinti e rom che passavano nel campo di Bolzano
Perciò ho è stato scomparso però c'erano c'erano prova perché aveva i numeri gli altri
La poesia di di spazio parlato anche della guerra proprio
Cielo rosso di sangue
Il tutto il sangue dei sinti
Che a testa china e senza patria
Francia affamati scalzi
Venivano deportati
Perché amante della pace la libertà dei famigerati campi di sterminio
Guerra capi come vergogna eterna sul cuore dei morti e dei vivi che tu sia vale a dire milioni di persone innocenti preferiscono
Periscono grazie chi dichiara continuerà ad un'alterazione dello stato per questo noi sinti e rom vogliamo forte no alla guerra no alla terza guerra mondiale
Grazie
Grazie raramente io credo di dovere quindi non Bortone male Sandor rispecchia chiamati
Da comunicare per la grazie
Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali
Per intanto che banca monetaria se si accomoda grazie all'anno Maggi
Sì buongiorno grazie Luca Roberto sta arrivando quindi collega Roberto Bortone arrivo quindi
Ci sarà anche lui se subentra facciamo una staffetta diciamo il il punto importante che innanzitutto voglio dire che rivedo e vedo volentieri tante persone
Con le quali si sta facendo un percorso da diversi anni che hanno fatto un percorso importante da diversi anni e questo aggiornamento rivisiti rielaborazione di questo sito
Anche questo un tassello fondamentale si parlava del sottotitolo nel quale c'è questo termine antitetica Nismo che è un po'la chiave la parola chiave di tutto
Il lo sterminio è un momento il momento fondamentale dell'anti Ziege Nismo ma come detto anche negli interventi precedenti ci sono diversi passaggi della storia che precedono
Il foro Aimo Sosa moda riprende e poi degli accadimenti anche successivi che ci portano in qualche modo hanno portato ha un approccio condiviso a quello di ragionare sull'anti di nanismo in chiave storica e contemporanea e questo è stato anche l'oggetto di un percorso che ha
Un po'di diciamo storia diciamo nella nella negli ultimi anni mi ricordo bene quando appunto molti di voi
Se ne parlo nelle prime riunioni è proprio della piattaforma del Forum ci fu una prima riunione del Forum
Presso lunare appena costituito e le persone della comunità c'erano Ernesto Grandini c'erano tante altre persone si sottolineava l'importanza di partire e di ripartire guidare di porre l'accento su queste tematiche sa di dare impulso forza ai anche nuovo slancio rispetto alla ricerca rispetto al riconoscimento tutte parole che sono state ben citate sulle quali è difficile dire qualcosa di più
Volevo riagganciarmi immeritata messe parlava di luoghi ha citato diversi Comuni io ci stavo ragionando guardando un volume
Che è stato pubblicato a cura di avarizia che presto speriamo sia come dire ancora protagonista rispetto a è presente in questi in questi percorsi perché sappiamo che il contrasto rotta TT nanismo ha bisogno di tutte queste forze in questo volume che è stato pubblicato solo due anni fa
Ci sono tante storie ma anche vostre c'è la tua storia Diana un senso non delle piccole interviste in cui ci sono dei racconti molto interessanti anche di resistenza di antisionismo contemporaneo di
Lavoro di impegno c'erano storie Graziano c'è la storia di Senato all'asilo in bicicletta mi ricordo quella di Radames
Prodige Naro insomma raccoglie tante storie e oltre a questo era stato salvato un esercizio traccia una mappa
In appendice nella quale si disegnavano molto stilizzati dei nuovi di riconoscimento adesso fatto un esercizio teorico molto brave la la fa il collega la sta proiettando
C'è questa diciamo mappa che diversa da quella pubblicata solo due anni fa è diversa nel senso che abbiamo osservato non proprio da una
Da seguendo gli eventi le iniziative che che si ripropongono e si moltiplicano ogni anno che ci sono stati che qua apparso magiaro molto superata
C'è stato manto al due mila venti è stato inaugurato
Alla stazione conosciuta Drome ulteriore luogo di memoria
Trieste è di pochi giorni fa a livello di memoria positiva di racconto della storia delle comunità c'è stato Bologna insomma rispetto a pochi anni fa già e rispetto al lavoro che era iniziato
Da tempo c'è stata un'intensificazione molto interessante che riguarda in primis il vostro impegno cioè l'impegno delle associazioni delle persone e delle comunità su questo insieme anche diciamo ai comuni
A realtà territoriali che hanno su quello interagito e
E collaborato per far sì che
Questi luoghi venissero no in qualche modo
Segnati quindi facendo un po'guardando provando a cercare di capire un elemento numerico ne abbiamo negli ultimi anni un un dei numeri molto interessanti rispetto alla a alla alla creazione di luoghi di questo tipo nei luoghi legati alla memoria legati alla storia delle delle comunità e questo è un elemento interessante guardando riguardando il volume mi era venuto onere mute mentre un'ultima parola perché poi insomma
Non vorrei dilungarmi troppo
è sempre sull'anti divenisse no detto è una parola chiave ed è la parola fondamentale anche della nuova strategia nazionale che è stato da poco adottato a a seguito di una lunga consultazione ha seguito ai sensi di una raccomandazione europea
Nella precedente strategia la volante di nanismo era molto meno presente questo ed era molto meno presente anche nel linguaggio delle amministrazioni parlo di contrasto avanti titanismo tutto questo al netto riconoscendo criticità e problemi che nudo sui sui quali non ci possiamo nascondere
Però io da un punto di vista anche no come dire più
Terminologico
Cioè osserviamo e vediamo che il il l'antisionismo diviene il presupposto di ogni intervento legato alla strategia quindi diviene un asse viene proprio ma non solo sul livello teorico sul livello di riconoscimento
E quando si è parlato di questo si parlava anche del del punto erranti zigani smessi Duzioni male è scritto nella strategia
Si fa riferimento a questo tema importante sottolineare se ne è parlato in altre sedi e oggi nel due mila venti è stata pubblicata una definizione internazionale di anti zio Nismo su qual è stato dato un contributo su quale i paesi del Dell'Aira nell'International ma questo questa Rete diciamo di di di governi che lavora sul tema
Dell'Olocausto e e del genocidio è stato sottolineato l'aspetto diciamo fondamentale dell'antisionismo istituzionale questa è venuto anche la contributo
Che diciamo veniva dalle dalle voci delle comunità che è stato trasmesso in questo senso è stata una un qualcosa che poi veniva riconosciuto questo è molto importante che probabilmente e a volte può sembrare banale però dare forza alla ricerca a progetti a dare come dire maggiore spinta diffusione a queste cose
Necessario che ci siano anche degli atti come dire più amministrativi tra virgolette questi progetti nascevano su obiettivi che dal punto di vista della
Proprio della programmazione dei fondi europei inizialmente non avevano a che fare con la conoscenza del genocidio lo sterminio sono stati trasformati nel tempo sulla base del delle esigenze dei bisogni del dialogo costante quello comunità quindi diventavano poi oggetto di Progetti di programmazione
Per lui visitando quello che sulla carta veniva veniva scritto ora
Metà privata un è un aspetto molto tecnico però poi è importante perché poi vediamo oggi che la parola di con la parola il contrastanti zia Nismo viene emerge anche nei documenti
In alcuni comuni in bandi pubblici eccetera eccetera e questo probabilmente alcuni anni fa aveva dimensioni diverse
Quindi guardo anche positivamente come diceva se Nada il cambiamento parlava parlava di cambiamento è importante e l'abbiamo visto anche e lo vediamo in
In tante di queste di queste iniziative il
La nuova strategia parla molto di antisionismo e Sir la sfida quella dell'attuazione reale della chiaramente di una di un cambiamento rispetto alla conoscenza il rispetto a anche alla ai fenomeni più attuali che ancora esistono quindi
Grasso versando rispecchia io lascio la parola a Moni Ovadia e chiederei perché vorrei farmi concludere così come conclude poi il sito
Di a a Diana Pavlovic Sammy raggiungerli per per una lettura finale grazie Monica essere qui è grazie veramente per l'amicizia
Sì grazie io ho saputo da un sardi Triana e a Roma
Ho approfittato per venire aggredito domandarvi scusa io dei
Piccoli cali di attenzione perché io sono un po'meno corretti come sono gli Uffizi sono i problemi dell'età
Dunque
Io credo che da un lato si siano fatti progressi come è stato registrato dall'alto c'è una regressione forte rispetto al momento di tensione che seguire la seconda guerra mondiale
E vero questa è una prima notazione che bisogna fare
Che la questione del genocidio dei rom è sempre stata
Come dire aggregata
Io non so cosa ne pensate voi se sia il caso proprio di proclamare una giornata specifica
Per che sia chiaro
Che non è appunto uscire dal e anche no faccia quello che non è e anche
Io di confessa però che a ogni giornata la memoria che trascorre io provo sempre maggiore imbarazzo
Perché tutto questo è precipitato in un mare di retorica e di falsa coscienza
Lo provo come essere umano lo provo anche come faremo perché
Diciamo che
A differenza dei dei Rom e dei Sinti gli ebrei progressivamente dopo qualche lustro dalla fine della seconda guerra mondiale
Sono entrati nel salotto dei vincitori
Perché
E nato lo Stato d'Israele cioè gli ebrei anche se il un po'meno della metà
Sono in questo stato
E questo Stato è armato fino ai denti
E sicuramente la più grande potenza del Medioriente uno degli eserciti più potenti del mondo
Perché lo Stato di Israele e dotato di armi nucleari anche se questa è la segreto di Pulcinella
Ma si parla di cento centocinquanta testate nucleari
Quindi
Allora fare i canini con gli ebrei diventato così io il
Il certificato di buona condotta del buon parroco
E soprattutto fare i carini con gli israeliani
E naturalmente questo mette a posto o fa pensare che qualcuno di mettersi a posto la coscienza
Raid Améris
Alletto quella poesia che dice basta con la guerra
Perché noi siamo sull'orlo di una possibile nuova guerra delle cui proporzioni dimensioni non ancora non percepiamo ma anche all'inizio della seconda guerra mondiale non si percepiva la dimensione
E
Ancora qualcuno prova a raccontarci che questa guerra fatta per la difesa della libertà e della democrazia io continuo a chiedere perché non si mandano le armi ai curdi
Per esempio cioè sei quaestor perché il sultano turco può macellare i curdi anche con armi chimiche la torre cominciano a fare è sia ma sì ma parliamo di
Perché naturalmente siamo nell'apoteosi dell'ipocrisia
Permettetemi di ricordare una cosa
Che è molto che è passata ma importantissima all'indomani della fondazione dell'Unione Sovietica fu varata una Costituzione
La costituzione del due mila diciotto
Voluta dall'ENEL
Diceva così
L'antisemitismo reato penale contro lo Stato sovietico
La petizione fu ripetuta
Anche nella costituzione del trentasei di scali
Va be
Stalin
E allora molto equanime quando gli servivano nemici si ritrovavano non non era antisemita però dopo il quarantotto dopo avere favorito lui è stato il principale artefice la nascita dello Stato di Israele
Cominciato avere paura che gli ebrei Daloui e gli ebrei in uno stato pietoso ora il problema è allora si è inventato la campagna contro il cosmopolitismo
Però io credo che sulla base dalla dichiarazione dei diritti universali dell'uomo
Si dovrebbe chiedere ogni Paese dovrebbe chiedono anche chiedono all'Europa
Che nella Costituzione nel documento principale
Forse complicato lampi titanismo come reato criminale
Perché è un reato criminale contro qualsiasi identità umana civile e democratica
Perché noi sancito dalle grandi carte ma non solo
Che su questa terra esiste un solo essere umano e le diverse culture modalità con cui si espresse sono la bellezza molteplice dell'universale umano
Chi di noi non vivrebbe come un incubo se l'umanità fosse fatta di persone identiche
Ciascuno si spara avrebbe subito
Allora
Bisogna secondo me ritrovare il senso della radicalità
Di certi principi
Che badate non vuol dire violenza una delle persone più radicali già calcolato per questo pianeta è stato ormai mancanti
E ha insegnato lo strumento di lotta nella disubbidienza civile
Allora
Io credo che
Fenomeni veramente inquietanti come il rigurgiti di razzismo di artistica amico dell'antisionismo non è rivolto il coro non si è mai spento
Stiano tornando
E in modo
Falsificato ambiguo quello della cosiddetta posterità
Guardate l'Ungheria
No
Guardate per certe abbia aspetti la Polonia
è così non solo si deve si comincia papocchi are per spingere
Le le le battaglie che hanno portato alla a a proclamare la Carta universale dei diritti dell'uomo non ci possono essere qui tutti gli uomini nascono liberi ed uguali
Pari in dignità e diritti
Io qualche volta perché
Cerco sempre di provocare non perché abbia sentimenti di ostilità di nessun tipo ma proprio per testare allora
Quando qualcuno
Arriva al sì per Rossi anche e queste cose di di aree va bene allora tu ti devi assumere la responsabilità e devi dire
L'Italia prendiamo e perché l'Italia denuncia la Carta universale dei diritti dell'uomo esce da questa convenzione
Perché allora sappiamo con chi parliamo
Perché il peggiore e quello che appare no quello che dicessi ecco il peggiore come in una sua vignetta
Leggendaria che io mi son fatto spedire il grande Vauro Senesi ha detto non c'è più ultima il Ku Klux Klan c'è il mamma mamma Cavanna
Sono i più pericolosi
La cosa più
Ripugnante che io ho sentito in questi ultimi decenni
è stata la dichiarazione che ha suscitato poco scandalo perché quello che lui ha detto avrebbe dovuto farlo espellere da ogni consesso civile
Filippo Facci
Che ha ha detto
Che bisogna Bezzi gambizzare io no
Sei però
Però poca roba è venuta fuori
No
Allora
Questo è
Cioè noi siamo troppi siamo arrivati in un'epoca in cui ancora essi ritornano a dire cose che sarebbero state inaccettabili un paio di decentrare decenni fa
Allora io credo che
Dobbiamo avere il coraggio della radicalità io questo riguarda me personalmente a me io non voto più
Sono un cittadino che vede nella Costituzione repubblicana uno dei più grandi documenti perché carta dei diritti ma riparati
Però
Perché io debbo votare se da costi della Costituzione si fa continuo strame carne di porco
Cosa c'è scritto nella Costituzione italiana l'articolo tre lo Stato deve rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono l'uguaglianza dei cittadini
Allora per esempio
Il riconoscimento pieno della comunità Rom e Sinti fa parte di questo
L'uguaglianza non poteva essere identici questa ancora qualcuno l'ha capito
Parità di diritti di dignità di accesso all'eccellenza conoscitiva di pari opportunità di questo si tratta
Allora io fino a quando non vedrò un partito
Che una ma quali soli perché mette al primo posto questi temi che me ne frega a me
Se fanno un pochino più di sinistra un pochino più di destra non mi interessa
Io non sono interessato a quello che si vede che descrivono con una delle espressioni più geniali
Quando dicono Giuseppe esulta conto del busto
Allora mettile toppe
No ma ha detto perché sono peggio del buco io ho approfondito con una mia piccola chiosa perché il tessuto si lascerà proprio dove c'è la top
Per sé il tessuto è marcio
Allora il tessuto è marcio
Io non vedo né democrazia non vedo anzi vedono regressione vedo aumento di diseguaglianza
E quindi
E come il no alla guerra non è che Cennini non non non non non sono unanimi
Che se posso dirlo qui
Non puoi essere atlantista e contro la guerra
Perché l'atlantismo uno strumento bellicista
Ciò ditemi voi se uno che hanno preceduto basi in tutto il mondo è un uomo pacifico
La Sea militari sintesi l'Italia dell'alleanza difensiva a la bellezza di c'è più due scusate di cento testate nucleari
Va bene
Ora voglio rientrare nel tema io non accetto
Io personalmente poi perché io sono un saltimbanco mica io non accetto un mitigazioni sull'ampiezza i cani
Non ci sono mediazioni possibile non vedo perché tutti strillano all'antisemitismo ma nessuno strilla quantificarli
Io sono stato accusato di essere antisemita
Perché
Perché io critico la politica dei del Governo design nei confronti dei palestinesi e la critico con tutta la durezza necessaria
Io aderisco Abd Esposito avvisi inversa annuncia
Perché questo è un modo di lotta pacifico civile per denunciare il crimine dell'oppressione di un intero popolo da me ne frega niente chi è il criminale
Il carnefice carnefice non è perché bianco verde e giallo non me ne frega niente
Allora questo dovrebbe essere la stessa reazione no io spero che un giorno Kirov essere accusato di fittizi che antismog perché difendo il proprio contro le ricchezze ma insomma bisogna ritrovare una radicalità ferma
Perché vedete
Ma mano che il pittore il naso
E come la diga olandese dello stato del bambino che mette il dito
Se tu lasci un pochino dilaga
Al punto che un ebreo oggi può decorare delle milizie con la svastica
A nome è un antico simbolo unico
Dobbiamo indette conto
Allora quello che è accaduto
Ha mostrato che l'uomo può raggiungere quel livello nei confronti del fossile
Non in mostri
Erano
Uomini tranquilli perché tranche cambiamo
Gli ha diretto il capo di il campo di aiutano no di Sobibor subito era esplosa dalla morte di settecento mila internati e RAI e altri
Quando l'hanno beccato Luís faceva il tecnico tessile come prima di fare lo sterminatore alla domenica andava messa
Quindi noi dobbiamo vigilare
Contro qualsiasi forma di violenza fatta da chiunque contro chiunque
Questa è la meravigliosa frase
Ernesto Che Guevara sentire ogni sopruso commesso con da chiunque contro chiunque come se fosse commesso contro di noi in questo stesso momento
Allora c'è la necessità
Proprio di lavorare
Su la demolizione della retorica
Noi guarda di faccio l'esempio poi chiudo perché potrei parlare per dieci anni del secolo
Guardate
In Italia si è fatta la legge
Opere controllo della memoria poi tu poi noi film questo o quell'altro problema
Con tutti i governanti italiani che continuava a dire italiani brava gente
Genocidio riceve magica
Sterminio in due giorni con l'iprite di centotrentacinque mila civili etiopi
Va bene
Tu sei tu sei viene dalla dalla Jugoslavia anche no anche tu acetone propone
è molto simile
Il molto molto cit
Si ha la stessa lingua
Allora
Cosa hanno fatto in i nazifascisti
Nella Jugoslavia quando il sei aprile del mille novecentoquarantuno hanno occupato il qualcosa si aspettavano che critiche arrivassero con le caramelle signori
Ma non c'è uno che lo dica
Che le foibe sono prima responsabilità dei nazifascisti
Sono state un crimine la prima responsabilità è quello
Però
Io sto
Ho sentito
L'ex presidente Napolitano
Una volta a usare la parola intero Cislaghi
Io sono vivo grazie a un popolo slavo
Bulgaria
Il popolo bulgaro si è ribellato
Con ciò ai dirigenti la Chiesa ortodossa
Però ancora si fanno queste
Quindi c'è un immenso lavoro da fare
E io credo che
Il primo pericolo sia proprio la retorica
Della della e e trasformare la Shoah
In quello che è a io sono bravo con Israele per cui nessuno mi può dire niente l'ho sentito dire
Giovanardi
Si parlava di arazzi magari non li fa
Uno solo giudice momentaneo sono dei viaggiatori cinquantenario Bellomo il proprio nessuno che sono razzista gli ho dato Giovanardi siccome sta nell'associazione Italia Israele poi prendere a Cascina il Colleoni rom
è questo che mi vuol dire non su ammonisce un perché fanno così
E allora bisogna stare molto attenti non bisogna accontentarsi
Ma bisogna rilanciare una radicalità
Ho l'ho sentito dire perfino
Da una del Pd che bisogna tornare sarà decade
Piove Nardo a domani
Allora
Siamo in chiusura grazie il sito lo trovate all'indirizzo www porranno spunto Ittiri
E naturalmente ossigenato anche e soprattutto grazie alla ai fondi che sono stati dati al Progetto dalla Commissione europea ma a me piace chiudere così come chiude il sito cioè con una poesia di Mariella Mehr che chiedo a a Diana Pavlovic di leggere per noi Mariella Mehr la sua persecuzione non è il nazismo la sua persecuzione mille novecentoventisei prima che nascesse mille novecentottanta potremmo settantanove e quindi arrivammo all'ottanta con un una richiesta di perdono bene tardiva tardiva perché l'hanno sterilizzato vale hanno tolto un figlio
Sommata subito la stessa vicenda e poi arriva i giorni nostri racconta e già il racconto trovare le parole
è quello che è stato più duro per lei e allora siccome so che anche Diana Pavlovic dedicato tanto a questo tipo di memoria che non è la memoria del nazismo diciotto semplicemente il nazismo fatto ma la memoria del anche il gigantismo e di quello che invece ha saputo fare Mariella Mehr per opporsi a quella Pizzi nanismo provare a metterci le sue parole lascio a lei la chiusura
Grazie io ci
Che provo
Intanto
Per i per chi non conosce la storia di Maria del è stata una una persona ma anche importante nella mia vita insomma Nicolò conosciuta ed è morta poco tempo fa lei ha subito un genocidio non amplifica Nismo lei e altre donne io e Michelle però e sin qui in Svizzera in Svezia in Danimarca in Slovacchia hanno subito
A diciamo una formati genocidio
Fino agli anni Ottanta
Che è stata la sterilizzazione delle donne
Per estirpare come dire il gene normate
Che loro avevano dentro e Mariella ha avuto questo destino di toglievano dei figli e poi li sterilizza Ravano Mariella Sora è apposta che era ex aequo eurodeputata
Svedese la stessa esperienza la sua mamma sono saprà sterilizzata
Dunque Mariella è diventato una delle più grande importanti scrittrici di lingua tedesca in Svizzera
Ovviamente fino alla fine ha portato come dire segni di quello che le è successo
E ha cercato di una forma di queste otto più come dire un una psicoterapia fino alla fine
Non solo la letteratura
Non c'è da mare ai nostri piedi
Anzi
Gli siano sfuggiti a malapena
Quando le discrasie si dice non vengono mai da sole il cielo d'acciaio cinque per noi del cuore
Abbiamo piantato in vanno le nostre madri davanti ai partiti politici e ricoperto i bambini morti con i fiori di mandorlo per scaldare le nel sonno il lungo sonno
Nelle dottrine ieri CID insieme disseminano per poi spezzare via
Noi posteri dalla terra nelle prime ore del mattino
Ancora nel sonno ricerco erba selvatica e menta
Infatti e io io ti dico
E che tu non debba mai vedere i loro culti quando le mani diventano pietra
Per questo l'erba selvatica lamenta
Sono leggere sulla fronte quando arrivano i mietitori
Per tutti i rom e sinti Ieni esce per tutte le libere e gli ebrei per gli uccisi ieri e per quelli di domani Mariella Mehr
Chiudiamo ringraziando tutti chiaramente vi vi ringrazio a nome di di Shield di di ventuno luglio di SuperBrawl ma naturalmente dell'Università di Firenze e grazie veramente per la partecipazione a presto