Silvio Spaventa e la questione ferroviaria nella vicenda italiana

Ringrazio
Illustri accademici che hanno avuto con noi ricordare in questo posto particolare Silvio Spaventa ricorre il duecentesimo dalla sua nascita
E abbiamo costruito più appuntamenti tutti appuntamenti relativi alla ha una sua storia alla sua lunghissima storia di filosofo patriota rivoluzionario statista in questo modo abbiamo avuto
Come morale Rocco
Dandoci tempo due anni due anni
Fare questa opera
L'otto aprile speriamo serva a rinvigorire appunto la memoria di questo insigne patriota
La personalità
Che
Ha costruito ha partecipato fattivamente alla alla costruzione della per l'Unità d'Italia ma quello che più importante
Sato un esempio
Per il rafforzamento appunto dalla civiltà politica
Istituzionale
Però il concetto appunto di europeismo anche di vicinanza appunto dalla politica alla gente
L'indicazione di una l'unica strada per far politica quella di rifarsi ha un'opinione ha una filosofia di fondo altrimenti
Tutti dicono che sono bravi voglio fare benissimo ma se dietro non hanno niente eravate essa non hanno niente e non hanno valori forti
A cui ispirarsi alla fine tutto diventa è caduco
Sta avendo in questo è stato davvero venerabile dato una personalità importante per adesso fino adesso l'abbiamo ricordato in Senato
Per la cornuta ricordare appunto la sua attività politica a Roma come parlamentare
Poi
L'abbiamo ricordato a Ventotene perché suo malgrado è stato carcerato
E lo sapete fugando dalla morte per la sua attività
Di rivoluzionaria Napoli Luís
Direttore fondatore del giornalismo nazionale
Giornale liberale che indicava la strada dell'Unità d'Italia
Indicava la strada dell'Unità d'Italia attraverso appunto una democrazia costituzionale
Poi ci fu lo scherzetto cioè il momento fuori di Ferdinando il quale appunto dietro lo status dietro lo statuto alla alla al Regno del Sud durò questo Statuto con tutto il Parlamento Dordolo neanche un anno perché poteva proprio la legge costituzionale perseguì anche appunto tutti coloro che facevano vivere questa importante Vita
Democratica
Molto molto precaria appunto in quelle del del Regno del Sud
Pertanto fu imprigionato prima condanna a morte poi sapete poco mutata la
La pena arringava solo a vita
Poi siamo andati al Paese sull'origine che vomito Abruzzo come sapete a commemorarlo poi sono andate alla al Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato
Anche lì c'è un un ricordo
Perché nessuno può dimenticare il fatto che abbia inventato Lugli abbia voluto luglio ha voluto costruire la quarta sezione del dal Consiglio di Stato che significava in definitiva cessare l'abitudine
Non civile di far giudicare sui sulle questioni amministrative far giudicare direttamente gli eletti dalla politica i quali mi diceva giustamente
Ma se è così allora
Chi sarà giudicato e magari fa parte del partito di chi ha vinto
Viene riconosciuto come appunto
Positivamente chi invece contro dove viene penalizzato lui si riferisce alla legislazione sia tedesca soprattutto quella inglese appunto indico assai abbiamo l'abbiamo ricordato lì
Poi abbiamo ricordato ancora
Qui a alla alla abbia voluto ricordarlo a Pietrarsa perché voi sapete perfettamente
Che le firme lo Stato se esistessero sono state concepite per la prima volta dalla storia d'Italia h accadde proprio perché è stato spaventa
Appunto a indicare questa strada perché perché la pezzi per la discussione anche dei cultori appunto di della vicenda ferroviaria
Post unitaria diceva concessioni date qui Liviero qualche sei forse pure sette realtà concessionarie queste congestionare che facevano
Ed è molto attuale questo messaggio
Pace o vetrate coltivavano le tratte volevo vetrate tra i luoghi più remunerative di solito le città Perlita più più in pianura magari in raccordo con altre città è invece la campagna la montagna veniva trascurata però a quell'epoca anche adesso ma allora
Era vero era innovativo il fatto del trasporto di merci
Io importante era era un un aspetto fondamentale dell'uguaglianza dice a dire la libera circolazione sia di merci che di di di persone lui cominciò questa battaglia che ahi noi costo che cosa pure la caduta del suo governo perché la fazione toscana che aveva
Come riferimento un'azienda
L'azienda concessionaria un certo punto fece cascare il governo la destra storica che arrivò a quel punto governo detta Pretis che voi sapete
Fu fu fu punto sottolineato come come Governo del
Del trasformismo
Nulla di nuovo per le cose che vediamo adesso però quello fu il primo caso dopo l'unità d'Italia e lo di grande trasformismo come abbiamo visto e dalla storia voi si ripete costantemente da ecco perché ricco e influente bene ricordare e la storia de dell'insigni appunto uomini che hanno dato alle italiane delle esperienze
Importante ma quello che mi ha colpito e quello che fondo lui viene appunto da molte pubblicazioni prestigiose
Fino al febbraio venne a suo tempo appunto riportano questi aspetti fino all'ultima pubblicazione dal professor Camilleri che qui presente e la pubblicazione di sei mesi fa scusa sei sette mesi fa teche lui dice
Riporta questo di donatori vi prego di leggere riporta un aspetto fondamentale che ci fa ci fa capire anche il collegamento tra allora adesso dalla storia appunto del nostro Paese
Salendo si lamentava del fatto che questi clivensi concessionari guadagnavo molto vetrate io dicevo loro voi quando fare dei lavori chiedono molti molti più soldi forse di quelle che servivano Giorio molti affari con questi affari
Facevano pressioni sulla politica
Facevano costruito giornali o partecipavano ad uso dei giornali per indolenza la propria pubblica e spaventa ebbe a dire ebbe a dire ma così non va
Meglio riporta lo Stato sia perché si deve si sarà più efficienti verso i cittadini ma soprattutto perché non costituiamo holding la dico all'acqua
Un termine molto recente holding e poi addirittura ipoteche o anche la vita dalla politica marito Cossato perché è chiaro questi che vivevano attaccate alla mammella statale alla fine sotto potevano lo Stato attraverso i giornali che loro spingevano attraverso appunto provvidenze diciamo così che davano alcuni politici per districarsi meglio come avviene adesso e a me
Questa cosa ha suggerito che è un caso esattamente come quello di Autostrade pari pari solo che difficile trovare un politico che parli come ha parlato sovente a quelle difficile tanto è vero ogni volta avvisarla e poi ritorna nell'oblio la vicenda autostradale che è molto simile era interessante studiare spenda per questo
Perché nella sua storia lunga e anche molto avventurosa
Attraverso la sua opera ci ci ricorda
Questioni che noi ritroviamo di volta in volta se abbiamo occhi buoni orecchie buone per sentire ritroviamo nella vostra vita poter
E poi sentiremo appunto gli amici gli accademici che hanno studiato a fondo questi a questi aspetti in questo seminario che noi abbiamo voluto assolutamente e poi dopo di qui andremo a Bergamo
Alema albergo perché perché lui è stato deputato di Bergamo e poi la figura di sovente molto legata Bergo perché a Bergamo lui
Fece un'opera dichiarò un'opera
Propose un'opera molto importante che non solo si rifece alla vicenda
Della parte adesso del Consiglio di Stato ma addirittura diede alla indicazione di come lo Stato volesse muoversi e di come la politica
Dovesse muoversi per mettere a frutto pienamente tutte le ansie tutte le speranze tutta la battaglia
Che ci fu per l'Unità d'Italia perché lui diceva giustamente quelle cose là dove bene e alcune cose non erano andate bene bisognava appunto precisare meglio
La natura politica la natura dell'impegno dello Stato e così pie e poi finiremo anche se a marzo sarà avremo un'altra iniziativa Chieti
Sarà presente anche il ministro degli Interni
A Chieti e poi nelle nelle realtà abruzzesi c'è nelle o università tutte e tre le università abruzzesi avremo completato questo lungo cammino
Che sovente senz'altro meritava
Però ne contiamo ancora continuiamo come
Stiamo facendo almeno da dodici anni insomma e cioè la nostra vocazione a tenere alta la memoria Sempre mettendo a risalto quello che è successo con quello che succede
E di lavorare tra i ragazzi delle scuole e così via
L'abbiamo fatto lo continua a fare
E speriamo che le nuove generazioni possono appunto prendere spunto
Che è anche la politica italiana e anche coloro che li ha osato prendere spunto da un'esperienza da un operaio così importante qual è quella di Spaventa
Che nella cosa di oggi recitare oggi assumevo una particolare importanza perché non bisogna dimenticare rivendicare che Spaventa è stato anche esso da Napoli
Stato educato a Napoli
Ha una storia
Uno vale che si può dare si può dire che
è stata la sua dato che è stata la sua patria elettiva Enzo D'Alò
Che ha avuto una storia riconosciuto edita da napoletani
E quindi stando qui a Pietrarsa per ricordare la vicenda le ferrovie siamo qui anche per ricordare questo legame fortissimo con la sua terra con l'Abruzzo ma anche ma anche con con Napoli grazie
Bene allora io chiedo anch'io si sente Don't io
Il mio benvenuto a tutti gli ospiti e relatori innanzitutto Igli diversi colleghi che vedo presenti di diverse università
Volevo anch'io ricollegarmi a quanto diceva Raffaele Bonanni
Su questo progetto che quando fu concepito devo dire
Io pensai essere forse superiore alle nostre forze perché Raffaele aveva questo robusto programma in mente e invece lo stiamo portando avanti devo dire
Con con molto entusiasmo ma anche con qualche successo perché siamo riusciti a raccogliere insieme al comitato scientifico
Che comprende anche il rettore della LUMSA collega amico
Bonini il professor finiani
Dell'università di Chieti un nutrito gruppo di relatore giovani e meno giovani quindi siamo andati a cercare tutti coloro che si erano impegnati oso spaventa non sono moltissimi ovvero sulle tematiche attorno alle quali spaventa si era adoperato e che noi vogliamo rievocare
E quindi abbiamo avuto tra i nostri relatori Laura Di Fiore nella Buckingham Gianluca fruscii che hanno illustrato a Ventotene il periodo dell'internamento
Non solo come reclusione ma come fucina delle idee risorgimentali e dello Stato da costruire
E poi il sempre giovane Raffaele con la pietra ci ha ha regalato una bellissima lezione nella bomba di Spaventa addirittura revocando al paese natale un amore contrastato di dei di Silvio e poi abbandonato lui grosso con la pietra con un sospettato atteggiamento femminista rivendicato l'onore di questa donna Silvio avrebbe circuito
In quel tempo tutto tutto dalle carte d'archivio ma naturalmente non facciamo aneddotica o comunque anche questo serve alla storia
E poi a palazzo Spada il presidente Patroni Griffi che è il nostro presidente del ci vantiamo di questo del Comitato nazionale del bicentenario
A raccolti
O studiosi del calibro di Bernardo Sordi Guido Melis
E anche Luisa Torchia Rosanna denigratori sulle quali
Hanno parlato della storia del consiglio di stato e della quarta sezione che come sapete fu fondata e presieduto per volere di Crispi dallo spaventa e oggi ci troviamo a Pietrarsa prima degli altri appuntamenti quello bergamasco e il secondo appuntamento napoletano no al Maschio Angioino
Dove discuteremo ancora della sicura di Spaventa nella questione nazionale fino alle politiche unitarie e ci troviamo a parlare della questione ferroviaria che come già anticipato presidente Bonanni molto bene è stata una se non la principale ma sicuramente tra l'altro alle due o tre questioni capitali del del nuovo Stato
Lo facciamo con due e non tre relatori perché il primo dei tre in programma Sergio Marotta dell'università di Napoli solo sorde in casa si è purtroppo malato ieri non è potuto venire è non siamo riusciti in qualche modo ad organizzare
Una diretta streaming per cui avremo il suo contributo per gli atti
E poi invece avremo il professor Andrea Giuntini dell'Università di Modena e Reggio Emilia sulla questione ferroviaria dopo l'Unità il professor Alessandro porsi dall'Università di Pisa sulle infrastrutture come nodo strutturale dell'Italia unità quindi direi
Per loro magari non vorranno sentirlo ma insomma io posso dirle vivi i maggiori specialisti sul sul sull'argomento quanto meno sulla rete organizzativa che sta dietro appunto quanto lo Stato unitario faticosamente stava mettendo su per sopperire alle all'età hanno bisogno nel campo
Durante il viaggio di avvicinamento a Napoli due due scrupolo un volume di Android due libri di Ubulibri agili ma spesso i piccoli libri sono quelli che che sono più importa pregnante
Quello di Giuseppe Caniglia già ricordato con Silvio Spaventa ne ha tenuto buona compagnia soprattutto per le pagine che riguardano il Progetto di Spaventa che in due volumi spaventa spesso aveva
Studiato e che è stato poi successivamente raccolto ripubblicato lo Stato e le ferrovie primo saggio e nessun riscatto del Succiso statale delle Ferrovie il secondo saggio
L'altro agile volumetto Parma è un un fascicolo proprio sempre a cura della Fondazione che ha avuto il grande merito di dire pubblicarlo
E di uno storico che a me carissimo Raffaele De Cesare quello della fine di un regno non so se qualcuno di voi si è imbattuto ma in questo tomo straordinario in questo volume meraviglioso il mattone De Cesare
Che ti fa entrare ti porta per mano dentro al dentro la reggia le regge dei Borbone praticamente noti tinti guida come se fosse una storia familiare
Lui aveva concepito questo volume credo del mille novecentoundici ancora potendo incontrare i vivi testimoni poi ne ha fatto un altro su Roma lo stato del Papa insomma un grande grande storico una bella penna
E questo questo questo suo contributo Silvio Spaventa i suoi tempi io ma ma ma non lo sono veramente goduto bellissimo
Proporrei se la Fondazione consente certo uno non dovrebbe far così che le cose le briciole pensa
Ma sarebbe bellissimo riproporlo in testa agli atti perché veramente un profilo biografico essenziale sono poche pagine sono meno di meno di cinquanta pagine no molto bello
De Cesare col suo fare col suo piglio scrive il nome suo come ministro dei lavori pubblici allegato alla convenzione di Basilea interessa tutto il problema ferroviario
E il problema ferroviario per De Cesare e il riscatto delle ferrovie come si diceva prima dalle società private l'esercizio da parte dello Stato ma non attenzione dice De Cesare perché Silvio Spaventa aveva a consegnare una conseguenza delle sue idee ma perché questo era lo Stato moderno era l'idea che vale la pena di rilevare con precisione
E ispirandosi a così alti concetti scrive De Cesare egli propugnava l'esercizio delle ferrovie da parte dello Stato
Poiché le ferrovie non rendevano rappresentare un interesse locale
Il richiamo all'attualità a credere che che invocava prima Presidente Bonanni non sono costruite coi denari di nessuna località ma con il concorso dello Stato
Esse sono dunque uno di quei servigi pubblici che lo Stato scrive De Cesare deve esercitare al solo scopo del maggior bene comune
Ed egli si illudeva nel credere che lo Stato potesse essere sempre retto dai cittadini migliori ecco quale migliore inizio di questo comprendere le parole di De Cesare e ricorda ride Cesare parole famose del spaventa ne parla anche Caniglia nello Stato avvii dunque gli esclamava giustizia difesa direzione c'ho un uno Stato che deve dirigere il popolo verso il bene comune verso il beneficio di tutti parole di don Cesare non mia naturalmente
E di qui appunto il senso di un Governo che
Non era possibile se non attraverso i partiti che dovevano succedersi nella direzione dello Stato rappresentando diciamo quelli che erano allora i cittadini che votavano perché poi discorso sempre da riportare naturalmente nel periodo storico dunque sempre all'interno della missione comunque elitaria
Del potere ma era già sicuramente un passo significativo bene io allora non rubo altro tempo perché poi dopo abbiamo sì due ore abbiamo un relatore in meno quindi non propongo dei limiti stretti ai relatori ma comunque dovremo ecco contenerci ora entro diciotto e trenta dobbiamo lasciare la sala vedevo tutto il tempo e dunque non essendoci il professor Marotta e non essendo con noi il professor Patroni Griffi che anche ieri vittima di un male di stagione io darei senz'altro
La parola al primo dei due relatori a cioè ad Andrea Giuntini professore nel dipartimento di economia dell'Università di Modena il quale uno specialista di storia economica è dunque anche di tutto ciò che la struttura
Della del per l'network dall'ampio network anche comprende i trasporti e le comunicazioni le infrastrutture pubbliche insomma la storia di questo paese letta in questa sede importante l'avrete visto a chi vuole potrà
Se fa in tempo dare un'occhiata alla alla la
Museo che veramente straordinario credo che sia la sede giusta bene allora la parola al professor Giuntini
Siamo di fronte
Nel concerto approfitto per
Professore diverse la devo invitare trasmette punto orario
Proprio per ringrazio atomica
E contro spettano agli amori
Ringrazio la a voti University
San Raffaele un mercato
E prega soffre la velocità forse l'unico punto in questa iniziativa
Io non
Infatti si è presente rapido togato avvocato Venini e siamo molto felici di averlo prima Bruzzese naturalmente e credo traggono capisco che era nei paraggi ma per impegnarsi
Nella nel una terra Dedei dei realizzi virili spaventa
Che come come vocazione che come sapete appunto di
Il Croce appunto può morire ci morirono proprio in quel terremoto di allora
Il dottore l'avvocato Legnini ancora Elia occuparsi appunto di questo Torino siamo la presenza
In questa attività di oggi segno vogliono imponendo la nomina
Tutto o a
Parlare in questo posto meraviglioso di di Ferrovie il massimo evidentemente dunque un ringraziamento a che mi ha invitato i ringraziamenti a tutti voi che ascoltate
Dovete andare a vedere questo museo perché è una cosa unica irripetibile
Io ne ho visti essendo
Ahimè da decenni uno specialista di queste di queste che gli argomenti
Ne ho visti tanti in giro per l'Europa almeno insomma ce ne sono di Breglia questo devo dire che per veramente particolare lo dico con l'orgoglio sommata italiano quando le cose le facciamo bene è giusto che è giusto dirlo è giusto pubblicizzarlo
E e anzi secondo me dovrebbero anche pubblicizzare di più ENI incentivare estimo dare di più
Perché veramente vale la pena dunque grazie innanzitutto a chi mi ha invitato ha pensato ha pensato a me il mio compito
è quello appunto di introdurre il tema e di scattare una fotografia diciamo alle mille ottocentosessanta
E renderla poi dinamica grosso modo per il primo decennio dell'unità perché sono quelli gli anni
In cui si decidono le cose dal punto di vista ferroviario non in maniera definitiva perché poi andremo avanti ancora costruire linee nuove
Fino agli anni venti trenta nel corso del Novecento sicché figuriamoci però certo come impostazione lo scheletro si decide si disegna in questi anni non c'è dubbio nel bene e nel male come come dirò io
E come e in parte correttamente giustamente sia il professor Bonanni che il professor tilt intese hanno già in qualche modo introdotto è una vicenda per tanti versi nota insomma io sono convinto che gran parte di voi
Le cose che io lo dirò le avete già sentite dire quello che cerco di fare in più e oggi a beneficio di tutti noi quindi anche di un eventuale discussione Cenerentola le coinvolgimento del pubblico
E quello di portare più elementi e più aspetti diversi alla discussione cercando di promette problematico Zanata dunque non soltanto il racconto
Ma cercando di appunto muovermi intorno a queste questioni
Sottolineando portando all'attenzione aspetti diversi che semmai quando ci si limita al racconto si tendono a trascurare e che invece sono fondamentale insomma
Primo decennio perché la somma di mille ottocentosessantuno evidentemente una svolta ero punto di rottura è evidente
E il primo decennio perché poi ci sono perché in poi si matura nel corso di questi anni una rapporto nei confronti della questione ferroviaria
Sempre più avanzato dai principianti che erano nel mille ottocentosessantuno poi effettivamente tanti i nodi vengono al pettine e tante cose vengono comprese anche e dunque insomma da questo punto di vista indubbiamente si nota una maturazione un progresso uno sviluppo anche del modo di pensare
E poi c'è anche simbolicamente un evento su cui io ho studiato su cui ho lavorato e che chiude in questo decennio e après una vicenda a livello globale nuova nel novembre mille ottocentosessantanove viene inaugurato il Canale di Suez
Che è un frullatore rispetta quelli che sono i i rapporti economici e politici anche internazionali cioè si rimette tutto in discussione sì specialmente dal punto di vista dell'Italia
Sì Easy invoca una grandezza che poi non riusciremo ad ottenere ma quanto meno si immagina un futuro che effettivamente il tacque il vento
è non c'è dubbio stimolato preparato accentuato nei toni della mobilità non c'è dubbio che quell'evento
Ridiscutere ridisegna rilancia una mobilità nuova a livello globale che ella che il livello che fin dal mille ottocentosessantuno i nostri governanti immaginano sognano vorrei al a quel livello vorrebbero collocarsi e punto vedremo quanto riescono a farlo e quanto non riescono a farlo
Allora ecco
Entrando nel merito della vicenda intanto la centralità della questione insomma siamo qui si parla di questo evidentemente però che la questione ferroviaria fosse una questione cruciale
Di questo effettivamente avevano contezza avevano consapevolezza tutti tutti i grandi uomini politici del tempo anche quei pochi uomini di Coco a minimi che le donne ahimè a quell'epoca ancora
Questo ruolo non lo svolgevano
Che guardavano anche ad una maturazione economica non soltanto politica del del paese insomma si sa si si arriva al mille si si parte dal mille ottocentosessantuno arrivandoci dagli Stati regionali con l'idea forte che sulle ferrovie bisogna investire questo era era un'idea condivisa ognuno può aveva le sue idee spaventa l'aveva più avanzate per tanti versi di altri ma certo sì condivideva sul sul lo sul tavolo delle del sud dell'agenda delle delle tante questioni dei tanti nodi da sciogliere e sicuramente alle Ferrovie era dedicata un'attenzione è una collocazione del tutto particolare
Quindi dalla centralità a
La mancanza però di una visione organica allora io come ho promesso metterò in luce illusi le luci e le ombre insomma come è giusto che sia
E poi Alessandro fosse lo farà vedere ancora meglio quando allargherà la sue considerazioni anche le altre infrastrutture
La fretta l'urgenza la paura di non arrivare in tempo con la creazione e di una Rete ferroviaria che fosse che fu che stesse al cospetto degli altri e c'è questa grande preoccupazione costante dal mille ottocentosessantuno
Vogliamo essere grandi anche noi mica solo la Francia mica solo la Gran Bretagna mica solo limpidi imperi insomma
Vogliamo essere al loro livello e allora per essere al loro livello uno degli elementi una delle leve fondamentali
Per poter essere belli come il loro ed essere finalmente invitati anche noi alla scena delle grandi potenze non vogliamo rimanere fuori ferrovie
Indubbiamente insomma
Questo porta da una parte come dicevo consapevolezza dall'altra porta fretta porta urgenza
L'urgenza a sua volta porta come vedremo acquisizioni perché ci sono sommati darà o anche un termine un minimo di termini quantitativi da questo punto di vista
E porta però la mancanza della di di poter maturare una visione organica vera perché per fare una un sistema occorre pensare in termini di reti
E a quell'epoca ancora insomma lo fa siamo oggi in termini di Rete figuriamoci a quell'epoca insomma
Pretenderlo era troppo però certo non possiamo non sottolineare come tutto questo effettivamente sia rimasto fuori da questa logica di Rete insomma questo è un tema è un tema forte insomma no dalla mancanza di un quadro integrato eppure alle onde eppure bisognava correre perché le Ferrovie avevano altro tema fondamentale
Rivas Ivano un fatto è un fattore identitario e di nation building come dicono gli storici politici io sono lo storico economico quindi quindi darò da questo punto di vista indubbiamente le ferrovie avevano questa Tom potevano
Potevo dare questa spinta verso l'identità nazionale anche attraverso altra cosa fondamentale un la costruzione di un mercato
Unico a livello nazionale e che non era banale affatto perché quella era la situazione nel mille ottocentosessantuno provate a costruire un mercato nazionale con quei pochi tronchi di ferrovia
Ed erano inevitabilmente pochi insomma tenuto conto della debolezza degli Stati nazionali da ogni
Da ogni punto di vista e e il mercato nazionale si capisce che la strada necessarie per diventare un grande Paese non poi attendere dei beni ad un prezzo Total nordiche
Al Sud renderli al doppio o viceversa insomma questo tipo di uniformazione
Un'azione a livello nazionale rientrava appunto in quella affretti in quell'urgenza in quelle necessità in quelle preoccupazioni che era dal mille ottocentosessantuno in poi
Sono sì sentite molto forti
E allora bisogna trasformare bisognava trasformare quei mozziconi quei tronconi in una Rete vera
E si passa come dire dal percorso più breve cioè direttrici fra nord e sud anche perché il tema dell'unificazione fra nord e sud
Era un tema fondamentale insomma si capisce che le ferrovie solo uno degli elementi
Più convincenti per riuscire a costruire questo Paese
A mettere insieme dei Paesi diversi perché gli stati regionali erano Paesi diverso insomma
Anche dal punto di vista economico Dom pretendono di insegnare nulla sul quel sulle sul lato della storia contemporanea ma sotto il profilo storico atomica senz'altro
Le differenze economiche i gestione di sistemi economici delle aspirazioni economiche della presenza di attività economiche erano dal erano estremamente diversi andavano uniformati andavano modernizzati
Andavano messi insieme e allora le direttrici nord-sud quelle cioè lungo i due mari evidentemente erano quelle che si facevano che sì perché sì prestavano meglio a questo tipo di logica
Ed erano anche quelle che in definitiva come dire prendendo una scorciatoia inevitabile erano una è erano mettevano a disposizione insomma anche sotto il profilo tecnico delle possibilità
E e che cosa e in in definitiva
Mancherà in questi anni
Le linee longitudinali che i due Mario mettono insieme e guardate dove secondario perché all'epoca e ancora per molti anni anche questo citerà molto meglio Alessandro Ponzi
I le comunicazioni erano più per mare e per terra
Nel mille ottocentosessantuno si faceva prima
A fa passare chessò da Civitavecchia ad Ancona due porti importanti o prendetene anche altri due e che preferite voi via mare piuttosto che via terra
Quindi occorreva rafforzare la foto il e ligia ai i porti che erano già robusti e inventarne di nuovi sotto il profilo commerciale
Ma poi correva ancora e distrutto dal punto di vista ferroviari insomma ed era più facile
Se a apparentemente in maniera paradossale ma se ci pensate un attimo in realtà vi convince facilmente insomma questa cosa perché attraversare gli Appennini come evidentemente attraversa le Alpi per cercare
Una un collegamento con i Paesi
A cui noi guardavamo con grande con grande con grande affetto economico insomma è anche politico
Era era l'Oréal era tutto questo estremamente difficile insomma ecco io verrò poi anche sul dato sul dato più tecnico
Quindi bisognava trasformare in quei due mila chilometri circa insomma cure che raggiungeva la Rete italiana seppure andare avanti e che è tanto per dare due due un che vedete meglio Quirino in in questa in questa altra in quest'altra carta e che e dando Turenne due numeri due somma di confronto che però possono servire
Fate conto che la Francia era nove mila chilometri la Gran Bretagna diciassette mila dunque la rincorsa italiana insomma non era non era da poco questo motiva
E per tanti versi giustifica anche insomma dal fatto che bisogna costruire bisogna costruire bisogna insistere bisogna aggiungere chilometri e chilometri perché quelli sono talmente avanti
Che abbiamo partiamo con un handicap iniziale e che non sarà facile evidentemente
Evidentemente colmare un gatto straordinario
Tutto questo la nuova borghesia che politica ed economica che al comando del Paese
Lo capisce si sommano le capisce che viene assegnato un compito fondamentale sia sotto il profilo politico quando detto fattore identitario nation building ho detto tutto insomma ecco
Sia dal punto di vista commerciale questo una parola in più l'aggiungo perché ancora in realtà l'economia italiana del mille ottocentosessantuno almeno ma anche al di là di quell'anno ulteriore rottura che poi sarà al mille ottocentosettantasei
Già ricordato cioè la caduta
La caduta del del Governo per motivi per motivi trasformismo sì ma c'erano delle motivazioni di interessi economici forti dietro legali e non a caso le ferrovie si sommano quella non tutto si può spiegare per via delle ferrovie ma certo tanto tutto insomma si spiega anche nel mille ottocentosettantasei
Questo per darvi un'idea della dimensione della questione la questione ferroviaria e dicevo commerciale che non industriale perché ancora vitale si pensa a come come ad oggi direbbe oggi commerciale insomma si pensa con paese commerciale
Che esporta i suoi beni primari e importa quello che non riusciva a fare da sola o che riusciva a fare poco da sola
Tanto per rimanere l'argomento per esempio le locomotive che dal punto di vista ferroviario erano il bene e il male il prodotto i di materiale rotabile e chiare più difficile più qualcosa facciamo è già dal mille ottocentocinquantaquattro
E poi in questo sito meraviglioso si costruiscono locomotive
Già prima della dell'unità d'Italia dunque è non è un caso che si sia fatto di Berg
Vedere anche due anni tre quaranta insomma già già se già si presto comunque presto rispetto al resto d'Italia
Non è un caso che qui ci sia uno dei musei locali più belli del mondo insomma perché qui si era avanti poi si perderà questo re questa corte questa rincorsa presto questo rilancio non non avverrà
Degli anni Sessanta Settanta quando poi quando viceversa poteva diventare no alla golden age del di Pietrarsa
E Macrì poi CCTV
Si incroceranno tanti elementi tante spetta e tante cause ma certo se c'era una area avanzata da questo punto di vista da una parte l'Ansaldo genovese da quell'altra Pietrarsa dove siamo dove siamo noi oggi c'è un processo
E fu scelto all'Ansaldo fuso ma solo la il discolo sarebbe lungo io non già un quarto d'ora e quindi so che so che devo che devono che devo contenere
Dunque questa è dunque un'Italia che si pensa commerciale necessita di farli di farli muovere i beni evidentemente poi il tema dei porti che ho ricordato
Insomma da questo punto di vista indubbiamente le ferrovie
Le Ferrovie avevano una scena confermando la centralità con la quale siamo partiti
Un accenno a quei pro ai problemi e chiede che si risolvono col tempo alla fine poi si risolve anche quelli italiani ci sono gli italiani che nel mille ottocentosessantuno già queste cose sapevano fare
Come tanto per cambiare si potrebbe dire faticavano a fare sistema nel senso che c'erano delle eccellenze
Indiscutibili ma gioca da qui a trasferirle a livello di Stato la Crespi non era non era pure per niente facile però ricordiamo almeno insomma che quelle linee ferroviarie
Di comunicazione oltre agli appelli o che dovevo scavalcare gli Appennini o le Alpi e piano piano con fatica cominciano a essere concepite costruite nel mio al mille ottocentosessantaquattro risale la Porrettana che dov'era poco perché era l'anello mancante delle comunicazioni fra nord e sud al mille ottocento settantuno settantadue e risale la l'apertura del Moncenisio insomma e voleva dire molto per no perché l'Italia le dell'epoca guardava tanto alla Francia oltre a collocarsi nell'Occidente europeo però guardava tanto la Francia
Sapendo anche che per la Francia dovevano passare i collegamenti tra venti della Gran Bretagna insomma quelli erano i nostri riferimenti insomma no almeno fino al mille ottocento ottantadue che cambieremo sponda ma
Dal punto di vista politico ed economico e commerciale indiscutibilmente da questo punto di vista quella era la nostra la nostra
La nostra vocazione
Altro tema giustamente che in maniera equilibrata posto da chi mia preceduto il tema della proprietà e della gestione al mille ottocentosessantuno le eredità di quelle poche di quelle poche linee
Era un'eredità confusi sì ma anche dal punto di vista della proprietà perché perché erano tante le società che erano nate nel corso del tempo
E faticavano a mettersi insieme vecchi litigavano perché nessuna voleva e cedere i propri privilegi perché temevano di guadagnare di meno insomma
Bene finalmente nel mille ottocentosessantacinque lo Stato che questo capisce lì con lo Stato per divertimenti nostri governanti che finalmente questo capiscono e
Tutto sommato la capiscono presto qui c'è bisogno di fare pulizia occorre sbarazzarsi delle piccole e deboli e fragili
Società ferroviarie private che andavano bene per la dimensione Perret pre unificata riunificazione andavano bene gli stati regionali non possono andar bene in un Paese che si si immagina come dicevamo
La legge del mille ottocentosessanta c'è cinque scusate è la prima legge importante e che tutto sommato da una sterzata dal punto di vista
Dell'organizzazione del mondo ferroviari rimanendo la Proprietà nelle mani dei privati e d'altro canto che rimane fino al mille novecentocinque non dimentichiamocelo
E saremo comunque fra i primi in Europa già nel mille novecentocinque
E dando una una come un e una applicando insomma una un comunque un principio di razionalizzazione queste poi importante
Perché effettivamente poi lo o non solamente una questione di proprietà ma anche di gestione quell'istituto che viene ereditato sostanzialmente dai le grandi idee grandi Paesi cioè Francia Gran Bretagna
L'istituto della concessione
Era quello come dire più facile insomma no io ti sostengo però il io stato ti sostengo però il la la la la linea la devi costruire te e la devi gestire te se le cose non vanno evidentemente si cambia regime insomma evidentemente dovrai passare la mano
Questo è alcuni incrocio di lobbies di interessi di tipo economico di tipo speculativo finanziario di tipo localistico perché X era
Giusto per un verso che ognuno ogni realtà quanto meno media se non medio-piccola pretendesse di ritrovarsi finalmente lungo una linea ferroviaria
In realtà sarà negli anni ottanta l'apertura a questo tipo di logica però ha già in questi anni insomma c'è una battaglia si sviluppa una battaglia localistica
Che possiamo capire che rende questo questo ambito estremamente dinamico per Fido scintillante insomma diventa una palestra anche per lo sviluppo ferroviario importante insomma ecco
Però certo indubbiamente
E è anche un crocevia come dicevo prima di interessi localistici
Che non sempre fanno bene allo sviluppo ferroviario complessivo del Paese le luci e le ombre che che ricordavo all'inizio della mia chiacchierata
Un altro aspetto e che non sempre viene ricordato che lo introdotto brevemente quello relativo al ruolo dei tecnici insomma
Non solamente dal punto di vista la competenza professionale che in certi casi c'era e poi italiani deve per quanto riguarda le Ferrovie dal mille ottocentosessantuno in poi
Sono bravi
Anche qui il questo è un dato di costante costante nella storia economica del paese perché Murano
Perché adattando i bisogni del Paese quello che riescono a imparare al all'estero e del resto anche degli Stati preunitari che cosa facevano facevano venire il grande tecnico inglese di dicevano Stay qui sei mesi
Costruisci questa linea ci insegna a tutti e poi te ne vai perché noi in sei mesi siamo siamo già capaci di essere autonomia
In qualche modo la storia dei tecnici questa e guardate che i tecnici soprattutto i genieri evidentemente
Ferro viari dell'Italia degli anni sessanta da a partire dagli anni Sessanta saranno fior di finge Nieri fior di tecnici insomma all'inizio si diceva insieme che non riusciamo a costruire il Lokomotiv deve ed era vero ma presto
Grazie al fatto che il mercato il le le ha le porte aperte
Di mercati improntati al libero scambio negli anni settanta ottanta prima del prima di protezionismo degli ultimi decenni del secolo
Faceva sì che arrivassero pezzi di grandissimo livello che venivano selezionati come li vedete esattamente in questo museo vero dei fatti con delle capacità delle peculiarità delle prerogative che rispondevano ai bisogni del Paese a partire dalla sua
La formula furiosi evidentemente insomma no ai Giovene si inventano il mastodonte dei Giovi come veniva chiamato perché era una ferrovia di montagna avevano bisogno di ferrovie che traina assiro o una quantità di vagoni
E così lo stesso viceversa sulle direttrici mandano ferrovie leggere che potevano raggiungere già all'epoca delle velocità significative insomma
Dunque lunari gli ingegneri questo mi preme anche solo accennarlo ingegneri Ferreira italiani entrano di diritto presto in quella comunità scientifica che si propone e negli anni già a partire dagli anni sessanta e di cui facciamo ripeto parte in maniera convinta e meritata per tanti versi questi Boy erano persone che capivano insomma che bisognava muoversi che bisognava viaggiare che bisognava andare
All'estero che bisognava avere rapporti con i colleghi come facciamo Ginori nell'Accademia lo facevano già per tanti versi casomai più confini professionali che non scientifici ma certo lo facevano lo facevano
Il e da questo punto di vista eravamo era un come dire un'abitudine di successo insomma
Effettivamente riuscivano in questo modo a porsi sulla frontiera del hanno vitale attive le lande novità le innovazioni venivano assorbite ripetute con successo
Mi rivolgo verso al termine di questa al termine di questa chiacchierata se poi ci saranno domani interventi volentieri torno a discutere
Le ferrovie non sono soltanto politica economia tecnica c'è ancora dimensione sociale evidentemente le ferrovie addirittura una dimensione letteraria io non sono un esperto né della prima e della seconda
Però occorre ricordare no come il pamphlet ferroviario e diventa un genere letterario diventa e ce ne sono una quantità su se vi mettete a sfogliare le letterature dedicate ce ne sono una quantità
Vita e sono utili necessari per gli studiosi che che che vogliono
Approfondire queste tematiche
Perché perché fanno capire lo sui livelli tecnici ai quali ai quali si convocavano si era fanno capire appunto come le Ferrovie venivano considerate fanno capire anche come dire quel bagaglio di sogni che le Ferrovie si portavano dietro insomma no quindi il le immaginavano una Rete densissima poi parte arriverà col Novecento
E ma sono molte più le ferrovie che vengono progettate di quelle che venga realizzate evidentemente
Ho solo il pamphlet ferroviari ma anche tutta la letteratura ferroviaria
Il non solo quello ma anche quello che il viaggio in ferrovia che molti studiosi specialisti hanno approfondito come grande novità di quest'epoca a partire dagli anni sessanta in poi
Induca a a a sua sua volta anche la lettura Ferrovie la lei si legge in treno insomma no quindi quindi da qui da questo alle guide ferroviarie che sono una fonte per gli storici di questi anni formidabile insieme agli orari per esempio uno immaginando orario ferroviario semplicemente in termini di servizio in realtà poi se letti in una in prospettiva storica si trasforma in una in una fonte storica di grandissima importanza
E quindi per chiudere quelle manuali naturalmente che venivano puntualmente tradotti
Già prima del mille ottocentosessantuno perché si capiva quello che serviva e molto concretamente molto pragmaticamente si traducevano
E si introducevano sul mercato e poi per finire con il con il con le turismo che era che sa che è ancora all'epoca era in embrione evidentemente gli italiani viaggiano ancora per tanti anni molto meno di quello che in Umbria
Ma era l'Italia che che attraeva era l'Italia è venivano a viaggiare in Italia e all'estero e quindi si apre tutto a quella fascinosi Simona storia
Dei treni di lusso dei treni a lunga percorrenza che poi diventeranno famosi in epoca successiva grazie
Tipo
Specifica ora la parola paura professor Alessandro come sede professore discordante prescrizioni politici al professor Dipartimento di Storia dell'Università degli Studi
Di Pisa ed è un grande esperto di il sistema bancario finanziario italiano essendosi occupato a lungo naturalmente disporre per l'amministrazione per lo Stato
Il quale si parlerà sul prima membro struttura come nuovo strutturale dell'Italia unita una cosa
Pratico su anche in quella mi sa che c'erano altri
No mi sposto il padre il numero pochi ma non c'è problema
Buonasera si interrogherà su slide essi si vedrà abbastanza con l'ho pensato la presentazione un po'per slide
Per cercare di alleggerire dei temi chiamati possono risultare un attimo pesanti ma cerca di impostare un po'un ragionamento
Sul sulla figura di di Silvio Spaventa
E sul problema appunto dell'infrastruttura di lavori pubblici al momento dell'Unità e durante i governi della Thérèse Destra storica
E ringrazio gli organizzatori di questo convegno dell'iniziativa Silvio Spaventa anch'io sia perché ritenuto che essendo spaventa sia uno dei grandi uomini che hanno teatralmente costruito costruito l'Italia
E egoisticamente così malato un po'l'occasione per ripiegare in mano magari materiali messi da parte tanti anni fa ricostruì rinverdire lì magari poi come anche con i contributi che nel frattempo sono venuti altri colleghi cercando di dare con la visione un po'più aggiornata di questo enorme problema delle infrastrutture
All'Apollo salto un attimo sull'esca
E cos'altro attimo sulle
Le slide e per sottolineare che il essi potesse un pochino attenuare la luce extra ruscelli non crepuscoli curare conosce come si possa fare
Così si vedono meglio
Va be'se vale
Come io credo ecco queste due bozzetti e matita il trasloco come vedete Silvio Spaventa e e Stefano Jacini
Ci sono stati i due grandi ministri dei lavori pubblici
Durante il Periodo della destra storica e quindi hanno con la loro con le loro scelte politiche hanno ho dato l'imprinting le regole di base
Per la costruzione delle infrastrutture durante il Periodo del della destra storica e Stefano Jacini lombardo perfetto grazie è stato ministro dei lavori pubblici nel mio trecentosessanta con Cavour
è stato il padre politico della legge di unificazione amministrativa del venti marzo mille ottocentosessantacinque sui lavori pubblici di cui alcune parti sono in vigore ancora oggi nel nostro ordinamento nostro ordinamento statale
Silvio Spaventa è stato o un ministro dei lavori pubblici per un periodo relativamente breve termine dal ottocentosettantatré al mille ottocentosettantasei ma realtà è stato consigliere di stato
Ha segnato al al settore dei lavori pubblici a partire dal mille ottocentosessantasette quindi quasi in continuità con la col ministero Jacini
è questo il futuro status state sicuramente di figure preminenti durante destra storie sull'asma alternati moltissimi governi ministri son durata in carica due tre mesi insomma che non hanno avuto la possibilità ovviamente di lasciare tracce significative tra loro opera in questo settore estremamente delicato allora punto già Andrea somma ha detto molto molto bene l'importanza il nodo infrastrutture documentare spera si trattava letteralmente di costruire in pochi anni di costruire un Paese quella bellissimo grafico sul noi sull'addensamento di veline o non addensamento delle linee ferroviarie momento dignità e direi che dice tutto su qual era la condizione infrastrutturali italiana al momento dell'unificazione
Nell'ottocentosessantasei Stefano Jacini momento in cui si trova a lasciare il
L'incarico di ministro dalle stampe questo un volume che molto prezioso per gli storici titolato l'amministrazione di lavori pubblici in Italia
Dal mille ottocentosessanta al mille ottocentosessantasette di cui riproduco incipit
Ve lo leggo e se non per legge e anch'io anche se mi spiace che la la purtroppo il test risulta facilmente tagliato
Comunque dice Jacini
Negli anni ora dei corsi in cui era d'uopo provvedere con prontezza all'ordinamento delle pubbliche amministrazioni nel nuovo Regno d'Italia che si era venuto così rapidamente i costi spendere ampliando
Ci dovette per urgenza del Bari e diremmo quasi a precipizio riparare gli errori o l'inerzia dei passati governi rispetto ai lavori pubblici aprirono il rientro e scavare o proteggere con nuove opere i porti ma sicuri o di interrotti
Estendere fortificare le difese contro i fiumi condurre le acque raddoppiare la fecondità dei vasti terreni far giungere fino alle più remote parti della penisola
Quel mirabile strumento di civiltà di progresso di Potenza che la vaporiera
Fare sparire Lippi distanze congiungendo con il Fini telegrafici le mille città d'Italia
Perfezionare ampliare e rendere più rapido e ad un tempo più semplice il servizio delle Poste creare una marina vapore nazionale capace di lottare con la concorrenza straniera e di fornire il sussidio di rapide e sicure comunicazioni al commercio dei nostri principali porti e tutte queste opere che avrebbero in altri tempi alimentato per lunghi anni l'attività di una grande nazione l'Italia le ha dovute compiere si può dire in pochi mesi
Con non tanto per favorire l'incremento dell'operosità e della ricchezza nazionale quanto per assicurare la sua indipendenza per assoldare al suo interno e Costituzione
Per cancellare rapidamente le entrate le tracce delle antiche divisioni
E fondare sopra salde basi la sua unità e la potenza del suo governo divenuto professor Giuntini ha detto la stesse cose in mani
Assolutamente chiara ecco dire questo incipit anche le tre letterariamente sommare riesce a rendere in poche frasi
Idea della dell'urgenza ed importanza del il problema delle infrastrutture al momento dell'Unità d'Italia un'urgenza che da un lato è sicuramente un'urgenza economica quindi un Paese che in molte sulle partite essere in grado di agganciare quel grande movimento di sviluppo economico che sta attraversando l'Europa e dato un Paese che dal punto di vista politico e letteralmente da costruire da zero quindi del fare dimenticare prima possibile le le sue antiche divisioni passo avanti
Ecco come abbiamo visto anche dalle cartine system dunque l'Italia a un una situazione infrastrutturale al momento dell'Unità d'Italia e gravemente deficitaria
Per le Ferrovie punto ha già parlato il collega Giuntini sostanze dirittura ottimista perché in realtà cartine che si è fatto vedere Italia praticamente al di fuori della Pianura Padana e della piccola enclave Toscana e del podista ferroviario era un peso inesistente e disarticolato
Ma anche restare mentre l'apparato stradale anche qui al di fuori della Pianura Padana per incuria dei governi ma soprattutto per ovvie ragioni orografiche
Era un Paese con un apparato statale assolutamente deficitario in cui soprattutto attraversare l'Appennino
Era un'impresa proibitiva per cui appunto era molto più conveniente sotto tutti i punti di vista
Utilizzare la navigazione per passare per trasportare le merci anche a volte anche le persone dall'Adriatico al Tirreno e viceversa
Ma anche porti commento di unità rappresentano un grande punto debole
Del nostro Paese penne sto Paese un Paese ricchissimo Italia un Paese ricchissimo di porti ma i porti erano vecchi erano antiquati quando l'Italia si si unisce siamo nel momento in cui Stasi sta compiendo il passaggio
Dalla navigazione a Tele all'abitazione a vapore siamo i traffici per via mare stanno stanno aumentando e manca poco all'affermarsi delle Langhe costruzione delle navi in ferro che quindi richiedono Baccini in più profondi i porti italiani sì risultano immediatamente poco adeguati alla rivoluzione dei trasporti marittimi che che è in atto e di questo l'ho già consapevoli governi preunitari fatemi anni Cinquanta tutti gli Stati della penisola c'è una un grande discutere della questione dei porti dell'ammodernamento ma tutti i governi preunitari anche il Piemonte cavouriano si devono arrendere di fronte all'ex Paese
Ingenti che un ammodernamento dei porti avrebbe avrebbe richiesto
Allora
Come già stata collega Giuntini la vera priorità nazionale sono le ferrovie Ferrovie sono l'unico sistema appunto per
Agganciarsi alla modernità europea e per fare superare le divisioni politiche e amministrative degli antichi Stati e quindi ritorna alle Ferrovie si concentra gran parte delle attività e delle risorse del dei governi italiani e dei ministeri dei lavori pubblici
Appunto con una volta ripeto sono alla base motivazioni politiche o Montoya Cine sessantasette dice con orgoglio siamo riusciti in pochi anni
A creare un collegamento senza soluzione di continuità da Brindisi a Susa ed a Napoli a Udine insomma quindi rivendicando una grande Successo in primo luogo politico dei governi posto militari
Ma il disegno ferroviario risponde anche a una logica
De quasi europea in cui l'Italia cerca di agganciarsi
Negli anni cinquanta e sessanta Gran Bretagna Inghilterra insomma è che il Paese scadente più evoluto Pramaggiore rete ferroviaria e con traffici e marittimi ora di dimensione intercontinentale
La Gran Bretagna e concepisce un disegno disegno di collegare l'India al alla madrepatria
Attraverso un una complessa rete ferroviaria e dall'Inghilterra attraverso la Francia attraverso l'Italia e l'Egitto da possibili trasbordo dalla per l'Europa continentale fino al Mar Rosso da lì poi proseguire per nave fino all'IMI Raf richiamata la famosa valigia delle Indie e mi sono trovato per altri motivi somma studiare un pochino
Il vicende egiziana gli anni cinquanta e sessanta dell'Ottocento in concomitanza del Canale di Suez
Beh in Egitto negli anni Cinquanta una compagnia inglese costruisce punto una ferrovia da Alessandria d'Egitto Alcaro e poi proseguirà prolunga in direzione del Mar Rosso secondo appunto l'idea di
Attraversare l'istmo comandi attraversa l'Egitto per ferrovie collegato adesso ferrovia il Mar Rosso al Mediterraneo e poi le mani Terraglio giungere poi l'Europa continentale e quindi l'idea di creare queste grandi assi nord o sud ferroviarie
è un'idea insomma che ha una sua razionalità quindi fare dell'Italia il grande punto di passaggio di quello che sembra il futuro cioè il commercio l'Europa continentale e l'Asia e le Indie punto attraverso l'Italia
E attraverso attraverso l'Egitto però però appunto come diceva il collega Giuntini prima l'apertura del Canale di Suez
Pronto un po'tutte le
Venti costringe a cambiare rapidamente i parametri di riferimento e dice ho avuto questa idea punto ricollegare imprese ferroviarie ha un suo senso mentre per me ripeto studiano un po'vicende egiziane
Ecco si vede benissimo come Nantes a metà degli anni Sessanta quando un europeo un l'Austria con Tedesco un francese ma anche un inglese dove rapidamente recarsi dall'Egitto anche dall'Asia recarsi in Europa continentale appunto si recava in Egitto prendeva il treno arriva ad Alessandria
Prendeva il piroscafo per Napoli copre Brindisi con apribili invisi erano la porta dell'Europa nell'Egitto a metà degli anni Sessanta e lodi per proseguire in treno per le sue estivo trippa Trieste sabato mettono da parte l'Italia e da lì proseguire in treno per le sue destinazioni
Quando si apre su essa è si vede nel giro di pochissimi anni che il successo di questo circa il suo essere a dir poco clamoroso
I traffici di marittimi quindi nel Mediterraneo aumento la moltissimo e cambia il punto di riferimento non sono più importanti di Napoli o Brindisi ma diventa importante Genova
Che si scopre improvvisamente inadeguata ad accogliere il traffico ormai che arriva dal Canale di Suez
Allora bene Salton postuma buon profitto il tema già tempo disposizione ed è stata bella
Dunque molto difficile anche per la confusione amministrativa contabile dei primi anni Sessanta avere un quadro certo del delle risorse spese allo Stato italiano per ammodernare le infrastrutture glieli infrastrutture del Paese dopo l'Unità
Un vertice e esiste questa tabella è stata prodotta insomma da studiosi di di valore insomma utilizzando tutte le fonti e numeriche disponibili sulla vagliando l'eccetera eccetera
In cui sono io ho semplicemente riportato alcuni anni
Casualmente suo a distanza di quattro anni per capire appunto il peso della spesa in castelli fresco ma è stata divisa presa per la spesa per infrastrutture ecco vedete come le Ferrovie hanno fatto la parte del leone le Ferrovie hanno sempre rappresentato grossomodo il quaranta per cento della spesa del ministero dei lavori pubblici
Ricordi che all'epoca lo Stato non costruito materialmente le Ferrovie come appunto ha spiegato Andrea ma semplicemente dava sovvenzioni alle compagnie ferroviarie di ma intanto scollato tutto quell'affarismo di cui si è parlato prima eccetera
Ecco la spesa per le ferrovie era priorità dei governi tutto il resto ma tutto il resto sono le strade sono i porti i telegrafici Alitalia raddoppia la rete telegrafica nel giro di pochi anni insomma non sono bazzecole sa
Tutto il resto rientra nelle altre spese quindi le ferrovie sono anche dal punto di vista finanziario non soltanto politico o culturale se vogliamo il la grande la grande opera di cui si intraprende nuovo Paese ma sono anche il il capitolo di spesa che più impegna le finanze del TAR
Allora e le ferree ferrovie sono anche un po'il punto di riferimento per almeno una parte del gli altri interventi infrastrutturali e il tema il telegrafo serve segui tracciati le ferrovie quindi le due opere vanno assolutamente di di conserva ma nessuna ferrovia si piantano a fianco della ferrovia anche i paria il tenente il telegrafo quando questi non ci sono
Ma dia di più dicevo prima vi è il problema enorme delle strade
In Piemonte come in Francia esisteva un sistema di classificazione delle strade in tre categorie
Nazionali o statali
Provinciali o comunali quindi a seconda del livello di importanza delle delle strade
Legge delle del venti marzo mille ottocentosessantacinque stabilisce e saranno state nazionali le strade che collega hanno all'estero la rete viaria italiana
E quelle che collegano capoluoghi di provincia se non serviti della ferrovia quindi secondo disegno anche abbastanza razionale e si dice che man mano che procede la
Costruzione delle Ferrovie collegando i i capoluoghi di provincia
Le strade e che in qualche misura presentano un duplicato la rete ferroviaria cessano di essere stata nazionali quindi è carica dello Stato ma diventano strade a carico degli enti degli enti locali questo questa misura ha come obiettivo quello di concentrare la spesa dello Stato soltanto sulle Grandi Opere prioritarie affidando agli enti locali invece le delle da parte stradale considerata minore
Come poi purtroppo mentre appunto in luce Nitti ma con il G torneremo su questo aspetto ricordarci che de di ricordarlo insomma nove tre luce Nitti affine nove città fino duecento casualmente per i passi alpini si trova tutti quanti a nord e quindi come dire in questo criterio oggettivo fa sì che le strade nazionali sono quasi tutte concentrate al nord ovviamente
E poi
Forse il punto più debole di questa legge e quello che riguarda i porti porti vengono divisi ogni in quattro categorie di tali appunto tantissimi porti viene stabilito che
Tutte le infrastrutture portuali gli interventi di ammodernamento debbano essere in parte maggiore o minore a carico degli enti locali
E lo Stato poca significando di prima categoria e quindi di priorità nazionale una serie di porti Genova Napoli Palermo o Ancona
Stabilisce però che anche in questi porti
Le Province gli enti locali devono dare un contributo di almeno il venti per cento della spesa prevista e qui quei tocchiamo Tom con mano quello che il grande problema l'altro grande problema
Dell'Italia al momento dell'Unità e il problema finanziario
No
E torni a finanziario la legge punto amministrative mila ottocentosessantacinque a ispirato a due finalità tutto largamente condivisa che Ciniero sicuramente anche da Spaventa
Cioè da un lato pragmaticamente che individuare le priorità nazionali di cui lo Stato deve farsi carico dall'altro dare grande spazio agli enti locali come gli enti locali come punti in cui le comunità attraverso l'espressione del proprio voto hanno la possibilità di
Sulla
Di piegare di orientare l'attività dell'ente locale a favore di quelli che ci sono chi bisogni Stella della comunità vi è da parte le classi dirigenti la destra storica e soprattutto nella sua componente meridionale di cui fa parte Silvio Spaventa vi è una
A più o meno forte avversione verso il modello amministrativo di stampo francese
Che anche viene imitato mago delle significative modificazioni quindi sì abbiamo anche noi abbiamo le Province come in Francia nei dipartimenti e beh mi comuni però comuni e province vengono premono sulla carta dotati di una autonomia
I decisione distesa
Che non ha uguali in Francia lo stato punto Brusca si prende carico delle opere di interesse nazionale ma e non va non va attribuita
Però questa qua di questo bellissimo disegno che ripeto aveva una sua razionalità anche abbastanza affascinante si poteva vista oggi somma verrà molto chiaro molto molto chiaramente leggibile
Si infrange contro lo scoglio enorme che la crisi finanziaria me sapete nel mille ottocentosessantasei d'Italia
Debré uscire dare regime monetario il gol standard cioè
A metà dell'Ottocento si afferma in tutto il mondo occidentale lo standard aureo per cui le monete erano otto praticamente convertibili Noro e i rapporti di cambio fra le monete erano fissi anche l'Italia quindi aderisce a questo standard monetario momento dell'unificazione Adriano standard monetario vuol dire appunto essere ma i pesi seria del mondo quelli insomma che sono potenti che sono forti eccetto nel mille ottocentosessantasei vede abbandonare con grande grande umiliazione per il nostro per il nostro Paese perché l'Italia è sull'orlo della crisi finanziaria quella o qui lavori matti che lo presenta per cui in pochi mesi ha fatto quello che avrebbe richiesto anni decenni hanno portato dal centro quantità enorme di debiti i Force probabilmente calcolando anche male poi le ricadute future
Il mio ottocentosessantasei dopo lo al momento della terza guerra guerra contro l'Austria l'Italia deve prendere misure di finanza straordinaria e deve soprattutto soprattutto e avviare un'opera di pesante riduzione del bilancio dello Stato deve mettere i conti a posto si direbbe oggi insomma tende rientrare dal deficit e deve ma Apple si in grado di poter pagare gli interessi del debito che ha contratto negli anni degli anni precedenti
E allora qui sorgono i problemi
Perché come dire a cascata
Tutta la struttura amministrativa le amministrazioni italiane si troverà gravi difficoltà finanziaria
Il cui embrione visto prima lo Stato per legge nel mille duecentosessantacinque poi Nidaba applicata poi via molto rigorosa lei nei mesi successivi si priva della
Del controllo e della dell'obbligo di costruire strade affidando la gran parte alle Province e dai Comuni
Ma le province come sapete italiano nel non è uguale quella di dire che di ricchezza Ciano province ricche in potevano permettersi di fare spesi i lavori pubblici anche molto importanti e spesi invece che ro povere che avrò poche entrate fiscali che non potevano fare nulla
Ho molto poco e qui appunto mi sono dire delle radici della ma del magma delle radici della grande differenza anche in dotazione di infrastrutture fra nord e sud Italia echeggiare pur ripeto nel mille ottocentonovantanove
Francesco sipario Saverio Nitti denunciava denunciano pubblicamente
C'è un meccanismo razionale e oggettivo però applicato ad un paese che era profondamente diseguale
Finisce per di fatto accentuare incrementare le disuguaglianze fra i Paesi con i meccanismi Poli sotto meccanismi perversi che vi illustro un attimo
Beh prima fra cioè un meccanismo che se essenzialmente questo
Dalle Gemina duecentosessantacinque inventa e una categoria che fa in qualche modo a pugni con le idee di decentramento tanto proclamate amate la nostra classe dirigente si inventa le strade provinciali obbligatorie e strade comunali obbligatoria che voleva dire voleva dire che lo Stato decideva che le province dovevano erano obbligate costruire certe strade di comuni lo stesso
Ovviamente province comuni non soprattutto nel Meridione o in o nel pugno regioni alpine in Friuli non avevano risorse per potere compri queste opere e quindi cercavo in tutti i modi di ritardare
Ritardare i lavori o addirittura punto c'è un c'è una discussione parlamentare volge anche Silvio Spaventa
Se per il caso delle province di Napoli e di Salerno dove erano obbligate a costruire una strada provinciale che collegava alcune località queste due province
E ovviamente la provincia di Napoli propone un tracciato per cui le spese andava a gravare in gran parte sua provincia di Salerno la provinciale o proponeva un tracciato per l'opposto
Alle pro portato a gran parte delle spese a gravare sulla provincia di Napoli quindi una sorta di guerra fra i poveri che si scatena
Dopo il mille ottocentosessantasei e che ha come risultato quello di mettere sostanzialmente in crisi e i lavori di ammodernamento della rete stradale e non quella punto quella grande importante per andare per andare all'estero
Ma di quella rete stradale me intermedia minore che era aspramente fondamentale per collegare le le ragioni le regioni interne
L'Italia centrale e dell'Italia meridionale soprattutto attraversare attraversare gli Appennini
Spaventa nel mille ottocentosettantacinque come ministro e propone il più grosso intervento ho progettato dei governi da destra storica
Per la costruzione di strade ci sono stati tre uno riguardava la Sardegna uno riguardava la Sicilia un terzo prima di sessanta riguardava le province meridionali
Il quarto il progetto estremamente ambizioso punto che spaventa difende in Parlamento predisponendo il re quasi cinquanta milioni in dieci anni per costruire e due mila novecento chilometri di strade
Questo ci riesce due cose un da un lato quanto o se Grant rete stradale italiana duecentonovanta due mila novecento scusate Idiometri stato obbligatorie tante tantissima roba
Telefono gestazione circa quarantacinque mila chilometri insomma ecco ma cioè comunali provinciali insomma quindi era un accentramento molto molto importante
Però tedesco era stato cioè i soldi il spaventa propone un finanziamento che poi alla fine si riduce a circa venti milioni quindi meno della metà aveva speso sarebbe stata carica dello Stato il resto sarebbe stato a carico del delle province voglio risultare dotato di dieci anni dopo due mila e novecento chilometri risultavano costruiti soltanto mille centocinquanta cioè molto meno della metà
E queste sommarie è un bel problema
Mi avvio a concludere
Ho una
Carriera sui porti come ho detto prima appunto il potere dei porti
Dal punto di vista dei dei commerci lo sviluppo dello sviluppo industriale
Ed infrastrutture
Quasi pari direi alla tra questione ferroviaria Italia avuto un paese ricchissimo per sua sfortuna impedisce possiamo dire e ricchissimo di porti e quindi lo stato italiano i ministri sono assolutamente Manderino del principio che sono gli enti locali i tagli e le comunità locali quali traggono i maggiori benefici resistenza il porto per contribuire in maniera sostanziale all'ammodernamento dei porti risultato che praticamente gli anni sessanta settanta non si fa nulla per i porti perché Province Comuni non hanno mezzi per poter finanziare le opere sempre più costosi sono richieste
Il porto di Genova che l'unico porto che riesce a conoscere un significativo incremento alla fine gli anni settanta lo fa attraverso un meccanismo assolutamente originale in qualche misura umiliante per lo Stato ed Emilio centosettantotto il giacque de Ferrari duca di Galliera uno forse l'uomo più ricco in Italia e non riesco modi più di di in Europa che avrà fatto una fortuna nei decenni precedenti
Come appaltatore
Come direttore di reti ferroviarie un po'dimezzare azioniste reti ferroviarie un po'in mezza Europa
Decido dare la cifra di dodici milioni era una cifra enorme all'epoca per l'ampliamento del porto di Genova e lo fa chiedendo un un contributo da parte da parte dello Stato
Quindi viene firmato Stato ovviamente accetta e il e firmato un contratto in cui i lavori vengono affidati allo Stato il duca di Galliera si impegna a versare
Il i soldi ma mano che lavori vengono vengono compiuti dallo Stato quindi e quasi un rovesciamento del rapporto fra Stato e privati in cui in questo caso il privato Fortis mezzi finanziari che dirige dirige la ultima cosa cosa possiamo dire di Spaventa ministro dei lavori pubblici
Ecco direi che Silvio Spaventa rimane fortemente fedele i suoi i della ideali liberali quindi uno che credeva all'importanza dello Stato la capacità dello Stato di dirigere quindi di indirizzare appropriazione a favore del benessere del bene collettivo ma uno Stato che lo Stato costituzionale lo stato in cui il Parlamento il cuore e vecchi dischi rappresentate che decideva
La ed esprimeva la volontà generale terra dell'ente il popolo italiano
Lo stato in cui
Gli enti minori le Province i Comuni soprattutto le province e diventavano sul nodo principale della la costruzione della volontà politica livello locale o a livello o a livello sopra locale
E quindi con una netta separazione di compiti tra Stato denti ed enti minori perché una visione molto chiara
Profondamente liberale insomma cosa doveva essere di cosa dovesse lo stato e la sua amministrazione
Con due grossi limiti contraddizioni che
Emergono
Il costo è sopra del ministro Bindi misto i lavori pubblici da un lato spaventa a una continua serie di battibecchi in Parlamento dei deputati tende il Veneto
Del vento il vedi il bene che appunto sono regioni strappata all'Austria e con una tradizione amministrativa che in parte di saliva la Serenissima in parte era stata poi ereditato dall'amministrazione austriaca l'amministrazione fatta di corpi tecnici sopra locali che
Contro la Pro grandi opere in particolare per quanto riguardava
Il controllo dei bacini delle acque il Po a dice
Beh questo grosso limite
Perché le le province sono sia la dimensione sovralocale ma non sono ancora dimensioni sufficienti per gestire grandi problemi infrastrutturali
E che non riguardano magari con cui lo Stato ma riguardano ambiti molto vasti la Serenissima presente va inventarsi era inventata la magistratura del magistrato delle acque poi evitata dagli o scriverci e le ferrovie ostriche erano Ferrovie statali
Spetta quindi a ripetuti battibecchi comma in deputati meriti perché poté non cioè non capisce la necessità di avere questi corpi tecnici che in qualche modo li vede come superiori ai corpi ai corpi politici quindi e nega ripetutamente la possibilità che si possono i costituire questo genere di
Di magistrature
E poi come già sottolineato fa propria questa sua idea della uniformità di ordinamento internazionalità Dominique uniformità di tutti gli ordinamenti
Non ha una scarsa percezione del profonde differenze se di partenza delle varie parti d'Italia anche se il suo intervento per esempio Spray quanto riguarda le strade e poi obiettivamente concentrato nelle province centromeridionali le Province non venti province
Sui vengono caricati da questi lavori di ammodernamento le strade sono province del Centro e del Sud di quella provincia di Udine
Però quindi come dire non si rende conto cioè non concepisce questo intervento con intervento che lei oggi chiameremo intervento speciale ma come un intervento ordinario per province in qualche misura aveva una qualche carenza infrastrutturale e quindi non riesce a concepire questa questa visione e volevo chiudere visto che manca il primo relatore ha già accennato Andrea con due parole sulla famosa
Facendoli mila trecentosettantasei quindi la caduta progettista di statizzazione delle Ferrovie l'accusa il governo della destra di cui spaventare e qualche modo suo involontario
Interprete sua causa quindi secondo me e crisi pare dunque la facile molto semplice quindi dopo dopo l'Italia a padre Andrea complice qualcosa che sta molto prima di queste cose dopo che Italia ha messo il Veneto si trovi con la rete ferroviaria Deniz Tek una rete statale
E che quindi sia con la lunga trattativa politica ed economica per il passaggio di per il pagamento degli il passaggio di questa rete ferroviaria allo Stato italiano nostra italiana quel comizio di Basilea si di Basilea si trova quindi in mano a possedere una parte significativa della Rete ferroviaria italiana
Siccome nel frattempo alcune compagnie sono private sono fallite e di altri compagni lo stato dovuto rilievo rilevare la la rete infrastrutturale per non farle fallire eccetera
La proposta che punto emerge ricavati aspramente da Spaventa proposta molto semplice di buon senso c'è per questo punto dice siccome le ferrovie
Non funziona molto bene sulle critiche Kiss me nella mossa di Sofri paio sono tante di servizio frammentato legato svolta troppe compagnie è un servizio che poi i genera affarismo rapporti opachi con la politica eccetera a questo punto compiamo un'opera molto semplice nazionali siamo compiamo la prima compriamo tutte non siamo tutte le reti private
In questo caso se chiama Cosimo dell'austriaco come un priorità e nazionale e creiamo un sistema ferroviario nazionale voi sapete questa proposta non viene accolta
E viene avversata appunto in Parlamento in particolare dal gruppo dei deputati toscani che si uniscono agli oppositori di delle destato scarna
Che era appunto gran parte come esca dalla prima sionisti di una gli ha di queste grandi compagnie ferroviarie
I quali muovono una la critica soprattutto ideologiche nome del liberismo economico quindi e vedono in questa degli spaventa il rischio di uno stato stato padrone che si impadronisce che s'impadronì ska dell'economia soffro chi lo spazio libertà libere iniziative d'impresa
E si schierano a quindi lasciano la maggioranza di governo il Po il proprio come il governo e la caduta de la Destra storica e quindi al primo importante svolta politica
Nel governo italiano questa sinistra svoltosi si misura torna per ferroviario
Ma io credo che mai che coinvolga il più in generale una visione dello Stato la vice quindi segna anche la rottura insomma dell'idea di di uno stato dicevo prima liberale manca di uno Stato forte in grado di prendere grandi decisioni rispetto ad uno stato molto più liberista
Che all'inizio si voleva ci vuole uno Stato assente uno dei primi ministeri chiave più mistero che viene abolito dovevo essere mi parlamentare mi sta lì di Gary coltura industrie commercio il ministero che si occupava secolo dei lavori pubblici e si occupava dell'economia del Paese quindi un'idea ideologica si tratta che su cui poi ventiduenne a sinistra non sono potute tornare indietro
Ma soprattutto la destra si scontra su questa
Su questa rotture sono su questa contrapposizione politica e quindi di rispetto a un atteggiamento liberale Praga ma tuttora un un atteggiamento molto ideologia liberista liberiste ideologico
Per seri motivi interni c'è questo secondo schieramento e si conclude con l'esperienza politica detesta storica per questo ricatto prima
E come dire ritagli spaventa fino appunto la riforme consiglio di stato un'eredità di pensiero
Fortissima
Direi anche le sue spese un tennista di lavori pubblici deriva per questa sua idea somma dell'importanza del dell'amministrazione e soprattutto il contro dell'amministrazione della separazione dell'amministrazione dalla dalla politica
Basterebbe a Spalato il club
E all'uomo humus sembra aver contribuito questa giornata di studi che come vedete ci ha fatto entrare nel vivo delle problematiche vissute da Spaventa se all'inizio del nostro giornata avevamo proposto linee biografiche generali interpretative dal punto di vista storiografico adesso come aggiornata
Di oggi ma forse anche con quelle in Consiglio di Stato siamo veramente entrati in media stress la questione ferroviaria come è stata esaminata oggi da Giuntini tutto il tema delle infrastrutture plurime del nuovo Stato con tutti i problemi che questo corpo
Comprendeva come ci ha fatto come ci ha mostrato Alessandro polsi
Ci portano veramente nel cuore dei tanti problemi di quei problemi poiché rimasero in gran parte insoluti almeno questa è una delle linee guida di questa di questa di questa nostra nelle abrasione cioè verificare come l'opera di Spaventa abbia sì inciso notevolmente ma come quei problemi poi ce li siamo come diceva Bonanni trascinanti indietro allungo viene in mente naturalmente la la la la lapidaria sentenza Jacini con la differenza tra Paese legale e Paese reale questo ci porterebbe molto lontano ma veramente
Quei due Paesi non si parlavano forse a spaventarci provo per lui la sinistra storica poiché evidentemente pone ecco fine ad una stagione come abbiamo sentito adesso dall'ultima relazione invece aveva promesso ho cercato di rimediare ai problemi anche attraverso letture diverse
Sia l'ultimo estremo Cavour sia Minghetti avevano pensato avevano guardato anche ad altri modelli non cioè non erano riusciti poi a contemplarlo in mano certamente colleghi il modello asburgico il Lombardo-Veneto modello che funzionava funziona tuttora forse questo non venne considerato ma era era nelle corde di quegli uomini ecco poi dalla sinistra fra ma evidentemente una politica diversa
Moltissimo poi ho ho riflettuto e ho imparato dalle due relazioni
Che è quella di Giuntini ma anche questa di porsi circa tutto il problema del del posizionamento delle risorse del loro utilizzo
Mi veniva in mente anche come minimo contributo anche quell'ridisegnamento dell'agiografia anche urbana note le coste che che tutto il problema
Ferroviario comporta no averlo dovuto porre non so penso la linea adriatica anche al nostro Abruzzo in può anche malariche finora completamente abbandonate per esigenze di economia qualcuno disse ricordo Sergio Romano anche per esigenza di di più veloce trasporto militare nel sud contro il brigantaggio delle truppe fatto sta che i paesi vengono abbandonati paesi collinari la nuova economia
Scende a valle con la conseguenza di una crescita completamente disordinata quale tuttora abbiamo nei grandi centri e l'abbandono di centri così ridenti e così storicamente strutturati quali erano quelli collinare e poi naturalmente il problema dell'attraversamento degli Appennini che ancora oggi ci affitto appena oggi compongono abbiamo messo quattro ore e mezza
Per trasferirci da una parte all'altra del per la deve per far costare che allora venne risolto secondo modalità che ancora fanno discutere i politici attuali raddrizzamento della linea ferroviaria Pescara Roma è all'ordine del giorno insomma problemi di ieri che ancora oggi si sovrappongono io non ho titolo per entrare così un po'pesantemente anche data l'ora
Trarre conclusioni da questa giornata mi limito appunto a ringraziare i due relatore che ci hanno onorato dalla loro presenza auspico vivamente che i loro contributi possano arrivarci per gli atti
Come quelli degli altri relatori abbiamo finito col che abbastanza presto non so se c'è tempo per qualche approfondimento altrimenti ma me lo dite voi
Abbiamo tempo per guardare il museo ferroviario che veramente se non avete fatto merita o se l'avete fatto merita una visione più approfondite
La signora
Bene
Allora forse un breve intervento dalla professoressa Esposito Università di Teramo
Ma che viene nuovamente visori dagli studenti
C'è un uomo di destra
Ma ho studiato la storia Silvio Spaventa
Tocchiamo con mano che non è stato ben nuovo di destra non è un uomo di sinistra perché stato diciamo criticato dalla sinistra per non avere concesso il diritto di voto agli elettori gelido naturalmente di estendere il diritto di voto agli elettori
Ed è stato invece dedicato
Da da destra per essere stato un comunista statalista per la nazionalizzazione delle ferrovie ecco allora
Qual è il concetto diciamo io naturalmente ho una mia linea diciamo culturale
Giuridica politica perché avendo a letto studiato Giuseppe Capograssi che dopo il primo conflitto di Stato dopo il secondo conflitto di Stato
Fu chiamando per redigere il Codice di Camaldoli soprattutto il capitolo sullo stato
Cioè gli italiani si ponevano luci ma che tipo di Stato da dove ripartiamo dopo le macerie del secondo conflitto mondiale allora si recarono a Camaldoli
E nel cenobio di Camaldoli
Studiavano nelle settimane sociali il tipo di Stato da ostruire
E Giuseppe Capograssi il scrisse un saggio ritorno di Silvio Spaventa
Cioè Silvio Spaventa anticipo lo Stato di diritto
Lo stato di diritto perché perché aveva in mente ecco proprio la centralità della vita
E la centralità della vita naturalmente da un colpo di scure sia la destra che alla sinistra
Sì al privato che al pubblico perché recupera il Comune cioè un bene
Un bene come non so la salute la cultura e l'assistenza all'educazione non sono né beni privati né impegni pubblici ma sono beni di ciascuno e di tutti
E quindi e con un saggio il ritorno a visita che anticipa lo Stato di diritto che poi ha costituito questo Codice di Camaldoli una piattaforma culturale e politica per la Costituente
Certamente la Costituente votata dal popolo italiano non tutti erano di quella linea naturalmente cattolica però per esempio non so molti istituti tipo la famiglia società naturale fondata sul matrimonio
Fu questo articolo accolto da tutti
Anche dei comunisti dei socialisti
Ecco allora
Il concerto di destra nell'Ottocento chiedo al professore il concetto di destra grazie
Però domande difficilissime ecco alcune copie
Da cosa rispondeva che la banalissima che apparentemente destra-sinistra si differenzia essenzialmente sul cioè danno parla profonde differenze culturali che si esprimono banalmente sul livello di partecipazione politica
Alla alla politica stesso che la destra appunto per suffragio ristretto quindi che votino soltanto lui le persone di un certo reddito cultura eccetera
La sinistra abbastanza più larga quindi una delle prima anche se poi ci mette degli anni riforme Dellas importanti da sinistra è il primo allargamento del suffragio
Universale ma in realtà può anche questo anche questo convegno di pigliando in mano un po'spaventa
E insomma è anch'io mi son posto in pole in quel problema che si è posta lei in campionato punto di vista perché mi son trovato a quest'ultimi anni a studiare invece un esponente della sinistra storica italiana coetaneo mi spaventa e meridionale pure Luis che era Pasquale Stanislao Mancini
Che è un giurista avvocato ministro la sinistra eccetera eccetera
Ma insomma ai io poi mi sono
Stato anni su Mancini mi sono letto cioè pensatoio pesante differenze non le vedo nel senso cioè quelli dello Stato alla stessa
Cioè e magari c'è qualche di facce delle differenze su quelli togliere chiami che diritti civili cioè Mancini come dire più Emea Osteno rispetto spaventa insomma che è molto più post più rigido se ne sono se vogliamo Mancini e più pragmatiche più liberista cioè più per lasciare maggiore libertà ma non dico che sia sfumatura non ci sono grandi differenze ogni idea di come lo stallo ingaggiano sulla grande differenza che riguarda i rapporti fra politica e amministrazione
E su quelle cose di cui parliamo anche oggi
Questa è l'unica grande differenza prese due figure che spaventa
Reclamare l'assoluta preminenza
Della della politica sull'amministrazione Chavez specialmente questo è un insieme di apparati che devono
Eseguire le indicazioni degli organi politici costituzionali e veicoli pubblici costituzionali devono dare indicazioni non possono come dire in non dare indicazioni Mancini invece e convinto
E che in realtà lo Stato debba essere più piccolo e che poi i ci deve essere molta più libertà di di agire di azione per quelle che noi definiamo l'amministrazione questa la grande differenza che era alta è un modo molto grosso che da duecento anni Darius né francese ma anche da prima insomma
E e risolvibile insomma ex ma è una di di puntini di di tensione dello Stato queste grandi non sprecano spero di studenti francamente queste molto è molto difficile presto Grayson beh figure molto molto simili
Come così scrivono collaborano sono le kitsune che reperire non non si parlino più peggio ancora se offendere insomma ecco sono padella da parte di una deste Spina stessa élite politica insomma dire assolutamente sì essendo entrambi meridionali all'ente
Alle spalle entrambi hanno dello storicismo tedesco eccentrici trecentesca tutte le radici culturali che che conosciamo
Sì prima di passare la parola per una battuta anche ad Andrea Giuntini e sono molto d'accordo in realtà la la la la le sfumature tra destra e sinistra sono sono molto labili sono quasi due
Due facce di una stessa medaglia
Dobbiamo ricordarci vorremmo un quando vedere lo dovremmo dire nostri studenti naturalmente quando andiamolo a spiegare che non possiamo attribuire meno categorie odierne a al al mondo dello duecento penso soltanto al termine come diceva Remondi Democrazia no che oggi sembravo un bene acquisito e allora era o con qualcosa relativo alla alla rivoluzione non essere democratici in ottocento significava veramente voler spaccare quel mondo
Ovvero il termine moderazione moderato no che oggi connota una certa parte politica non è quello della moderazione
Ottocentesca dove il moderato era veramente un un conservatore se non tra ecco quindi bisogna stare molto attenti a questi aspetti però sono molto d'accordo che compose quando dice appunto questi uomini in realtà sono sono sono molto vicini tra loro no non non non non c'è questa se non forse nel metodo ma non c'è in realtà un cambio di impostazione politica almeno io così ho creduto di capire ma passerei per una battuta da Andrea Giuntini la parola prima di lasciare a Raffaele Bonanni un saluto conclusi
Con il passare almeno questo
Sì proprio la battuta io non mi avventura del sul terreno minato nel quale viceversa si appose sia finché si sono mossi con grande disinvoltura
E piè concordo in pieno con quanto dicevano limitandomi all'ambito ferroviario io credo che si possa appunto sulla stessa linea Donda del dei di chi mi ha preceduto fino al mille ottocentosettantasei c'è piena concordanza rispetto al al mercato libero delle ferrovie perché perché e assorbiamo questa idea di fondo dalla Gran Bretagna prima del mille ottocentosessantuno e poi rimane sostanzialmente l'idea dominante insomma
Il lo stato si deve farsi carico ma deve lasciare libere le Società e che temo che viceversa si devono prendere l'impegno di questo sviluppo
E poi non tre non riteniamo non sottovalutiamo non trascuriamo un dato che qualcuno forse professor Bonanni o prima time
E cioè della coincidenza di figure fra i politici e quelli che avevano interessi concreti finanziari nelle società questo non è un dato secondaria tant'è che e quando la destra toscana nel mille ottocentosettantasei si muove tutto da una parte che non era la sua politicamente e non c'è dubbio che ci sono se andiamo a vedere chi è che sono quelli che spingono verso questa decisione politica troviamo appunto uomini che sedevano nel consiglio di amministrazione
E delle maggiori compagnie ferroviarie insomma che comunque avevano o avevano interessi economici finanziari molto precisi dunque appunto concordo pienamente con quanto dicevano i miei colleghi
E e sostanzialmente fino a of al al punto da poter dire che in ambito ferroviario
L'idea di fondo del libero mercato che noi ereditiamo da ben prima del mille ottocentosessantuno rimane quella dominante insomma ecco poi lo Stato ci mette i soldi non c'è dubbio somma che poi finisca per spendere per queste lei il il meccanismo ed essi Bielli dei sussidi che vale peraltro anche per le compagnie marittime negli stessi anni non dimentichiamocelo
E chiaro che significa un esborso significativo per il per lo Stato
Però in ultima analisi insomma mi l'idea
Del libero mercato prevale e quindi libero mercato significava appunto
Che questo che impegno potessero sobbarcarsi dello le compagnie private ecco con tutti i distinguo che poi abbiamo cercato di fare insomma con tutti
I i chiarimenti che abbiamo cercato di dare
Sì sovente anche io dico la mia cioè spaventa era dove il mercato vanno appunto di consegnare al mercato il l'assoluta primazia dispetto interessi pagine e se il punto vero è il punto vero anche di oggi anzi ancora di più ma lui avvertiva molto questa spettante vero non si comportava da da liberale
Diciamo così tradizionale quando intervenire in più occasioni era per uno Stato forte ma non al punto che lo Stato potesse soffocare
Il cittadino stesso nello stesso che sua e in questo interessante e molto interessante anche per la politica odierna la sua ossessione come provocare la crescita culturale
La crescita civile del Paese dalla gente in modo tale da poter ambire ha una grande democrazia questa la sua ossessione
Che l'ossessione
E dovremmo avere anche oggi perché
Credo che grave meglio conserviamo gli steccati implicito approfondimento culturale e basta perché abbiamo troppe volte forse non sarebbe il caso però interessante spaventa ente è interessante perché
Era un uomo tutto d'un pezzo
Dava la primazia all'interessi
Riguardanti la la la giustizia per i cittadini la libertà dei cittadini la vera libertà che quella loro crescita attraverso la Grecia nel avrebbero migliorato lo stato e l'assessore lo grazia noi ritroviamo in tutti i suoi interventi in tutti
Quindi era proprio che era un po'
Perché era era proprio se volessimo ecco giudicarlo con le categorie odierne era
Era a Cava era di un liberale Simo a cavallo tra il popolarismo e socialismo stava lì cioè garante appunto interessi popolari
Garanti dimostrato in evoluzione attraverso i propri problemi Tadini quindi interessanti ringrazio davvero tutti Cassio lo tutti i nostri amici professori hanno avuto aiutarci in questa dimensione in un posto così
Opportuno per cioè celebrare ricordare salendo sulla vicenda per ovviare dell'infrastruttura perché
è stato molto importante quello che gli amici appunto
Accademici hanno voluto sotto sotto lineare fino arrivare persino alle conseguenze dalla vicenda di Suez e così via dicevo fossero giunti in magari oggi la politica discutesse
Ancora di una infrastruttura come quella
E dicendo settanta anni fa
I sue azioni che così
Importante per la vicenda io influenzò molto anche i programmi ferroviaria dei trasporti
Cioè dicevo professore poc'anzi insomma su Enzo iniettando si interrompe e certe volte non a caso ci sono attività dei cosiddetti pirati dire ma questo sposta classe commerciale fina a Circo malissimo sul che navigare l'Africa per arrivare ai mercati del Nord quando attraverso il Mediterraneo arrivando a Genova Trieste attraverso le opere fatte
Quindici venti e quindici anni fa dieci quindici giorni fa il cosiddetto programma tende
Che appunto trascina tutto deve uscire verso il Nord
Il nord est e il nord in Nord e Ovest le merci arriverebbero molto molto più velocemente con un un risparmio notevole con un'importanza davvero notevole di tutto il Mediterraneo
E dei commerci del Mediterraneo verso appunto il nord è un punto strategico un punto politico ed economico di grande di grande valore ha reso molto bene questa discussione per capire meglio anche le provocazioni spaventa
E i riscontri di allora
Un modello economico per organizzare i trasporti ma sul modello economico per far crescere in prospettiva il nostro paese insomma che ritroviamo ancora oggi
Ripeto nessuno discute di Suez sue si è fondamentale
Oggi più che mai per si parla esso di gas che andrà verso da sud verso nord per le note vicende sei mila e così via
Ha la stessa importanza come la vicenda di Suez che è garantito il Mediterraneo quando funzione la velocità delle merci e l'importanza economica del nostro Paese
Grazie davvero gli amici dalla struttura che ci hanno assistito casi di nuovo a radio radicale che ci segue
Veramente in modo importante di questo è molto contenti grazie a RAI tre che pure è venuto e così via e grazie a molti universi ti che ci ha voluto assistere in questa opere che continua ancora con gli ho detto in altre appuntamenti grazie davvero a voi tutti amici