L'intento è sicuramente lodevole.
Nessuno può negare che il tabacco sia causa diretta o indiretta di malattie gravi che provocano ogni anno migliaia di morti con costi sociali e sanitari.
Ma invece di informare sui possibili danni, promuovere comportamenti rispettosi, rendere i cittadini responsabili e consapevoli si insiste a proibire, reprimere, punire.
Il proibizionismo si sa dove comincia, anche con buone intenzioni, ma non si sa dove può arrivare.