La sovranità tecnologica e l'indipendenza nazionale: intervista a Claudio Graziano

Sì radio radicale siamo col generale Claudio Graziano presidente di Fincantieri e per parlare del del sovranità tecnologica delle dei dell'indipendenza nazionale allora oggi noi in che termini dobbiamo riflettere
Su questo tema considerando la collaborazione con altri Paesi europea anche extra-europei allora fino a dove dobbiamo spingerci e quali settori dobbiamo preservare per tutelare una nostra autonomia per sostenere anche la nostra sicurezza
Per certamente l'Italia fa parte di un sistema di alleanze e a un ruolo importante nel Mediterraneo nel quadrante
Geostrategico dispone di forze armate che sono organizzate per soddisfare diverse compiti
Ha come compito principale va difeso del Paese dell'integrità nazionale che collegata al Sacco ripetere della patria
Ma è anche impegnata insieme alle organizzazioni internazionali per la difesa della sicurezza e della pace
Quindi questo delle missioni internazionali in ambito Unione Europea nato
Nazioni Unite o bilaterale
Evidentemente tutto questo significa che l'Italia deve disporre
Delle capacità industriali militari operative per significare in ambito internazionale soprattutto nell'ambito delle risorse riservate una perché per assumono un ruolo di prestigio per contribuire in modo efficace occorre disporre se tanto di un'industria
Che disponga di capacità efficace quanto di forze armate troppe le leve tutto questo ci deve portare ad un impegno per accrescere da un lato la nostra ricerca al nostro sviluppo investimento nella difesa
L'operatività dei sistemi per contare di più in Europa per promuovere da aiutare lo sviluppo dell'autonomia strategica europea che è un elemento essenziale perché non si sono mai sfide internazionali che si possono affrontare da soli
Occorre l'ha dimostrato l'Ucraina essere uniti essere uniti comunione europea della Difesa essere uniti come è nato senza creare sovrapposizioni Marrazzo tempo mantenere quella capacità e quell'autonomia
Strategica del paese per operare a livello bilaterale dove lo ritiene necessario lo Stato dei quesiti che investimento in risorse che alla definizione delle ambizioni del Paese
Noi stiamo parlando di questo tema oggi perché c'è una guerra in corso e quindi vengono minacciate alcune nostre certezze o perché in Italia c'è un governo che pone questo questo tema in maniera diciamo
Vitale per la nostra esistenza purtroppo passa il il problema in Ucraina diciamo così ha reso evidente il problema e l'ha portato all'opinione all'attenzione dell'opinione pubblica
Queste mine rischi esistono da molti anni io li ho richiamati ancora nel mio vecchio impegno quel presidente del Comitato europea nel due mila venti parlando del dell'instabilità e delle minacce che vengono a sud d'Europa del terrorismo dell'immigrazione incontrollata degli Stati falliti l'attacco alla all'Ucraina da portare Uselli testare l'evidente la minaccia piena luce dell'evidente quanto è indispensabile a questo punto attrezzarsi per riuscire a contrastare le minacce che sono tornate
All'evidenza si riparla di nuovo di guerra si riparla di nuovi limiti l'ambizione per la pace ma di guerra non si parlava più quindi evidentemente i tram in un momento storico importante l'Unione europea dal due mila sedici con la strategia globale che ne sta parlando
Quindi è molto importante che ci sia una relazione un'azione costante di tutti i governi per sostenere questo impegno perché se non l'impegno economico un impegno sociale per mandare un messaggio anche
La gente all'opinione pubblica che in questo momento si sta lavorando per la sicurezza sarà l'impegno che ci chiamerà tutti
In Italia e in Europa quindi è importante che ci siano insieme tutti i poteri che operano i poteri dello Stato una relazione internazionale sul potere politico potere economico tra mille militare nel poter informativo
è un prodotto quindi se uno qua la Zero intero prodotto zero
Quindi assolutamente delle necessarie questi
Fattori operano in sinergia con l'altro ringrazio ringrazio il generale Graziano presidente dei Fincantieri