Stati generali degli Assistenti Sociali

Era confidenti appunto diversità persone diritti
Temi tanto importanti temi che hanno assunto accompagnato l'ordine in un lavoro che si può dire rispetta proprio il motto della giornata mondiale di oggi e cioè rispettare la diversità attraverso un'azione sociale comune
L'ordine lo ha fatto in questi dodici mesi che precedono questo evento di oggi mettendosi in cammino andando sui territori incontrando i professionisti gli avvicinando i professionisti all'ordine come e partita il ventotto aprile scorso a Roma dalla capitale apparato di povertà povertà ed esclusione
Poi è arrivato a Torino per parlare di lavoro e dignità temi Complessi sempre più complessi poi è arrivata a Firenze per parlarsi no poi è arrivato a Bari per parlare di periferia umani e materiali
Ci sono accanto basta veramente solo guardare intorno insomma per vederle queste realtà e infine ha chiuso a Firenze proprio il venti gennaio quindi un impegno lungo e costante per parlare di violenza di stato di violenza istituzionale un tema tanto tanto importante che ci vede tutti i protagonisti tutti coinvolti ovviamente assistenti sociali
Insomma sempre pronti a fare la loro parte a mettersi in discussione per cambiare le cose
E proprio sulla violenza vorrei dire che stamattina è stato firmato un protocollo d'intesa tanto tanto importante tra il Consiglio nazionale dell'ordine gli assistenti sociali e l'Associazione dire contro la violenza donne rete contro la violenza
Perché gli assistenti sociali si imbattono al fianco delle donne contro la violenza degli uomini sulle donne poi magari entreremo meglio nel dettaglio questo protocollo con la presidente Antonella Veltri di dire con rete contro la violenza
Solo per dire che appunto è una realtà che va in aiuto a circa venti mila donne donne ogni anno e che nel due mila dodici numeri sono veramente tante stanze tristi
Perché una donna ogni settanta ore ha perso la vita insomma sono numeri che devono vivere impegnati tutti e vedono impegnati assistenti sociali grazie a questo protocollo che non è solo formazione ma è anche tanta azione
Adesso io chiamerei il Presidente del del viene
Ad aprire veramente a metà giornata
Buongiorno
Cedo volentieri la parola
Da Mario Agazzi presidente dell'ordine degli assistenti sociali grazie
Buongiorno
Buona giornata mondiale del servizio sociale
Benvenuti e benvenute agli stati generali degli assistenti sociali italiano
Saluto saluto tutti voi qui in sala ma salutò anche gli oltre due mila cinquecento assistenti sociali che ci stanno seguendo da remoto sappiamo ci sono anche dei gruppi di ascolto per questo evento quindi un momento importante per tutti noi col quale speriamo di poter lasciare un segno
Per tutte le persone che accompagniamo
Un momento questo al quale adatto
Valore il presidente Repubblica Sergio Mattarella
Inviando per i nostri Stati generali questa medaglia
Onorificenza del Presidente della Repubblica per gli stati generali degli assistenti sociali italiani
Per non so se si è vista perché sono un po'maldestro ecco
A nome di tutti noi presidente grazie
Grazie presidente perché gli assistenti sociali questi
Professionisti testardi e orgogliosi si ritrovano qui e sono presenti nel Paese per provare a garantire pari dignità sociale
E rimuovere come c'è scritto nell'articolo tre della nostra Costituzione quegli ostacoli intollerabili che impediscono la piena realizzazione delle persone
Tutte le persone anche coloro che qualcuno si ostina a chiamare diverso
Noi assistenti sociali tutti i giorni e lavoriamo per rendere la nostra Costituzione concreta
Anche quando e lo sappiamo bene in questi anni l'abbiamo visto anche quando i mezzi e le risorse non ci sono lo abbiamo fatto sempre e continuiamo a farlo e lo faremo anche domani
Lo abbiamo fatto e lo facciamo lì dove ci sono periferie solitudini
Siamo anche oggi anche in questo momento nelle grandi città provate dalle nuove povertà
Eravamo e siamo anche oggi
All'Aquila a Norcia ad Amatrice e noi non li dimentichiamo siamo anche oggi a Lampedusa al Brennero a Ventimiglia per aiutare migranti che hanno perso tutto per aiutare chi ha lasciato in mare ogni speranza
Siamo accanto
Alle vittime minorenni donne uomini della strage di Cutro ci siamo anche oggi anche durante gli Stati generali degli assistenti sociali
Restiamo e resistiamo anche quando sarebbe più facile fuggire o nascondersi
Nascondersi dalle squadre speciali dalle commissioni d'inchiesta voglio ribadire che la nostra professione il nostro ordine
è un'istituzione ha risposto e ha fatto quello che doveva noi la coscienza di esserci assunti i nostri errori e le nostre
Responsabili sta l'abbiamo pulita
Aspettiamo poco
Aspettiamo ancora le scuse
Di chi ci ha usato di chi ci ha esposto di chi non ha fatto ciò che da tempo chiediamo una riforma vera della nostra professione e un adeguato investimento nei servizi a favore delle persone
Gli assistenti sociali
Molte volte sono dimenticati come le persone che affianchiamo sono restati con tutte le professioni della salute negli ospedali e nei territori durante la pandemia siamo andati a casa delle persone con le Husqvarna abbiamo protetto minorenni e donne anche quando sembrava impossibile
Eravamo e continuiamo a essere presenti per chi era solo senza casa anche quando c'avevano detto di chiuderci dentro
Noi abbiamo deciso di stare dalla parte di chi è provato da vite difficili accanto a chi è più debole a chi fugge a chi è volato sempre e comunque la dico così noi siamo di parte noi siamo partigiani
Quel questi questi siamo noi
Siamo noi assistenti sociali orgogli e ho orgogliosi e sempre abituati a stare nell'incertezza nel cambiamento e nei luoghi in cui molti non vogliono vedere e nemmeno nominare
Noi
Abbiamo organizzato questi stati generali come un momento importante per tutti noi ma non solo per noi
Un anno di lavoro quattro conferenze nazionali ringrazio ancora di
Citando le città i Consigli regionali che ci hanno aiutato Roma Torino Bari e Firenze alla fine più di dieci mila assistenti sociali
Persone esperte per esperienza associazioni comunità politica Università per discutere delle persone con le persone
Delle istituzioni di diritti e rimettere in fila i grandi temi che tutti vediamo nelle nostre vite concrete
Per chi non conosce la nostra storia servizio sociale ha un compito quello di dare voce a chi non ce la
Un ponte tra minoranze e maggioranza della società tra chi è protetto e chi non lo è
Ma non basta denunciare dobbiamo costruire e cambiare siamo qui con tutte le persone che hanno i si rivolgono e l'associazione degli e Sperti e per esperienza perché le diversità siano rispettate
Perché le diseguaglianze si riducano abbiamo lavorato un anno e ora tre giorni assolutamente intensi
Centosette relatori istituzioni professionisti vogliamo trovare insieme delle priorità delle proposte per gli assistenti sociali e per l'Italia
Parleremo di livelli essenziali di salute di professionisti di narrazione ma anche di famiglie di bambini ed i genitori tutti i genitori
Di terzo settore e organizzazioni nove workshop che indicheranno le priorità non degli assistenti sociali attenzione
Di tutti noi professionisti e di tutti noi cittadini in questi stati generali porremo delle domande alla politica sui diritti delle persone
E degli impegni che governano e degli impegni che il governo e Parlamento si assumono per rendere più giusto e protetto nostro welfare ma porteremo delle proposte concrete costruite con le persone sulle richieste di tutte le persone che si rivolgono agli assistenti sociali non lo faremo da solo da soli
Lo facciamo con uno stile che è tutto nostro
Costruendo insieme le risposte partendo dalla competenza più rara di questa epoca l'ascolto
Come detto noi siamo la professione che lavora con le incertezze non pensiamo di avere soluzioni magiche non pensiamo che esista solo una possibilità
Siamo forti di una storia di una disciplina di un metodo e ricerche
E senza le persone le istituzioni tutto questo
Non è una strada percorribile percorribile dobbiamo costruire alleanza o
Gli stati generali sono questo ricucire il dialogo sociale tra tutte le persone di professionisti e insieme a lanciare la sfida a chi deve decidere anche per noi
Siamo qui per discutere lavorare e proporre gli assistenti sociali e le persone le comunità
Insieme lo facciamo per dare a chi governa proposte concrete non chiacchiere o titoli di giornale è più facile
Gli assistenti sociali ci sono
Ci saranno sempre opera mandare questo Paese
Spesso consumato da fazioni e tifoseria ma questa volta vogliamo giocare la nostra partita
La nostra partita per evitare che anche questa volta gli unici a perdere siano sempre gli stessi grazie
Grazie
In questo
In questi stati generali
Per spingiamo i trent'anni dell'ordine
Ma non avremmo fatto tutta questa strada se qualcuno trent'anni fa non avesse convinto cominciato a tracciarne il sentiero
Paola Rossi
La nostra prima Presidente ci ha lasciato pochi giorni fa
Nell'augurare buon lavoro a tutti noi
Voglio dare la parola la consigliera segretario nazionale Mirella Silvani
Perché
Abbiamo
La necessità di non dimenticare la nostra storia
E quindi vogliamo iniziare gli Stati generali con un ricordo di Paola Rossi grazie
Oggi in apertura della tre giorni di confronto formazione incontri per i trent'anni del nostro ordine
Vogliamo a nome della comunità professionale ricordare come appena detto il presidente Paolo Rossi
Esprimere riconoscenza belle degli assistenti sociali per il contributo fondamentale che ha dato alla costruzione e allo sviluppo dalla nostra professione
Se ripercorriamo la strada che ha portato al riconoscimento della professione tanti di noi sanno quanto è stata tortuosa
Con tutte le sfide le crisi i passi avanti e gli ostacoli
Incontriamo Paola nei passaggi più significativi con la sua visione la sua presenza
Il suo contributo è stato determinante per ottenere una legge per istitutiva dell'albo quella dell'ordine la legge per l'istituzione del corso di laurea in Servizio sociale d'incidenza del servizio sociale laurea specialistica
è stata determinante per sancire il diritto dovere al segreto professionale per gli assistenti sociali
Sono aspetti che diamo per scontati forse oggi non ci sono
Risultato di percorsi prese di posizione forti
Sono risultate che hanno reso possibile la crescita della professione nella dimensione scientifica teorica metodologica etica deontologica una crescita di continua oggi
Seguendo l'evoluzione dei cambiamenti sociali e culturali e che è affidata a noi tutti
Con intelligenza e determinazione ha interpretato la professione di assistente sociale sostenendo i diritti delle persone e delle comunità
Assumendo pienamente quel ruolo politico che è insito nella nostra professione
Nell'attività di ciascuno di noi e in quella dell'ordine e che lei ha assunto interagendo con le parti sociali con le istituzioni e nel sindacato
Nell'agenda del primo consiglio dell'Ordine nazionale presieduto la Paolo Rossi proviamo il temi che sono rimasti centrali negli anni a seguire
E che sono alcune delle priorità nell'azione del Consiglio di oggi
Chi ha conosciuto Paola chi ha avuto modo di ascoltarla come relatore come formatore docente ha in mente la chiarezza di pensiero l'attenzione e la profonda conoscenza della professione e dei professionisti assistenti sociali l'ampia prospettiva e la passione con cui condivideva tutto ciò
Per questo la conclusione di questo breve intervento ma sentito lo lasciamo alle parole di Paola
Gli assistenti sociali stanno sul fronte e continuano a richiedere rispetto dei diritti a stabilire connessioni relazioni tra settori della pubblica amministrazione che tendono a muoversi con logiche separate
Continuano a Carcare spazi di vita e di partecipazione per coloro che la sorte gli eventi e le stesse istituzioni assegno a disagio come area endemica immutabile irreversibile
Il nostro lavoro dice Paola non si ferma all'assistenza ma deve far sì che a ognuno
A ognuna sia data la possibilità di risolvere i propri problemi mostrare la propria competenza realizzare i propri desideri in una comunità che accoglie e non discrimina mai
Da tutte e tutti noi ciao e grazie Paola però
L'uomo
Grazie grazie davvero
Intanto chiamerei a salire sul palco gli ospiti della prima tavola rotonda li presento un attimo abbiamo Giuseppe Aversa portavoce del comitato minori abbandonati dallo Stato il sorteggio
Anna Maria Campanini presidente della Associazione Internazionale delle scuole il servizio sociale
Vincenzo farà bella presidente della Federazione italiana per il superamento dell'handicap e Antonella veri lei Presidente della da di donne in Rete contro la violenza dire contro la violenza Grazia
Ok
Aspettiamo ok grazie io la ringrazio ancora dimenticato di dire ai numeri del diciamo della mobilitazione di degli assistenti sociali siete veramente
Una professione movimento perché nei quattro incontri che ci hanno preceduto
Appunto come diceva il presidente in dieci mila vi siete collegati on line perseguire queste tematiche e anche e in mille si sono mossi in presenza duecentocinquanta ogni evento non è da poco considerando anche la pandemia quindi grazie complimenti
Diamo inizio alla prima tavola comincerei appunto da Giuseppe D'Aversa
Giuseppe Aversa è il portavoce del comitato minori abbandonati dallo Stato e il forte Enzo è un esperto per esperienza mi è piaciuta questa definizione perché tu sei cresciuto al portico
Questo comitato nasce appunto in seguito alle vicende giudiziarie che hanno accompagnato la storia della dei della comunità il fortuito
E chi ha visto poi partecipare al processo ottanta minori oggi adulti
Che sono cresciuti in quella realtà ecco il il processo si è concluso con la sentenza il venticinque giugno del mille due mila venti
E tra il Comitato continua continua perché fa sensibilizzazione formazione azioni sul campo
Ecco Giuseppe io ti do la parola ti chiedo quali sono le riflessioni di chi è stato dall'altra parte
Sotto grazie buongiorno a tutti sono molto contento e non mi nascondo anche emozionato di poter parlare davanti a tanti
Professionisti esistenti
Grazie vi ringrazio
Sono appunto ha già portarvi la nostra esperienza e le riflessioni che ne sono scaturite
Ci tengo a ringraziare appunto l'ordine e ha permesso questo confronto con voi
Che ci ha permesso appunto di essere qui oggi nella speranza di poter evitare una prospettiva diversa
Perché comunque la nostra storia molto particolare e vorrei ho pochissimo tempo a disposizione tantissime cosa dire quindi cercherò di toccare tutti i punti principali però purtroppo senza approfondirli troppo conti però su cui mi farebbe piacere potessimo riflettere un po'insieme
E vorrei cominciare proprio già quella fase diciamo del vostro lavoro
Riguarda uno dei tanti vostri ambiti su cui appunto operata e che la tutela minorile spesso un ambito molto spinoso discusso difficile perché crea paura e chiusure
Un ambito e viene spesso utilizzata anche in maniera strumentale per cercare appunto responsabili le colpe
Ecco non siamo qui a voler fare questo Manzi
Vorrei partire proprio da quella fase che è quella che ha creato lo stereotipo dell'assistente sociale che ruba bambini
Cioè la fase dell'allontanamento
E vorrei provare a raccontare vera capendo che è una difficoltà per tutti e un dolore per tutti perché è un dolore per voi nella tua per i bambini che lo subiscono ma anche per le famiglie che spesso appunto la ritengono una cosa ingiusta
E vorrei ragionare insieme per vedere se questo dolore che ci accomuna un po'tutti sia in qualche modo possibile ridurlo
Ma eravamo bambini che provenivano appunto da gravi situazioni di disagio familiare bambini conoscevano molto bene la sensazione della paura dell'angoscia del terrore
Per la solitudine dell'abbandono
E che un giorno si sono visti arrivare un gruppo di persone che non conoscevano che a casa mia scuola improvvisamente li hanno presi e li hanno portati via
Tra le grida e pianti e mentre questa cadeva si sentivano ripetere una frase stai tranquilla andrà tutto bene siamo qua queste adesso andiamo in un posto sicuro
Come potevano essere tranquilli dell'angoscia generale non siamo stati presi come pacchi postali e portate direttamente al forte
Sarebbe stato utile per esempio poter fare una sorta una fermata prima di arrivare in comunità che permettesse in qualche modo di potere dialogare di avere le informazioni perché appunto come vi dicevo eravamo bambini e non è che i bambini a quell'età lì non hanno gli strumenti o le competenze per poter capire
Chi sono le persone sono intorno quale ruolo hanno che obiettivo all'allontanamento perché si arriva all'allontanamento dove stanno andando per quanto tempo durerà allontanamento
Una serie di informazioni se non avessimo avuto se magari ci avrebbe aiutato a stare un pochino più tranquilli
Cioè pensato un po'a mettere ordine nel disordine
A placare un poco la tempesta emotiva da cui eravamo travolti e non sapevamo gestire vista la situazione
Mille e mille domande che aveva sono sempre rimaste senza risposta e appunto quella fermata per la sosta
Sarebbe dovuto essere un modo per gettare le basi di un futuro che una relazione con voi magari anche delle frasi tipo da ed esso andiamo questa comunità conosci le persone vediamo come ti trovi
Poi caso mai neri neri parliamo insieme
Una frase in qualche maniera gettasse anche una prospettiva futura quindi non un totale abbandono
E invece poi sono arrivate in comunità e gli operatori hanno considerato chiusa la protezione perché davano per scontato che noi fossimo al sicuro lì dentro
Siamo stati affidati in una comunità ma altrettante l'abusante senza che nessuno si professa alcuna domanda nonostante le evidenze c'erano eccome oltre ottanta minori per più di trent'anni
Sono stati messi lì nonostante una sentenza di condanna nel mille novecentottantacinque per abuso
Una sentenza internazionale del due mila della Wurth Roma dei diritti dell'uomo
Quindi la domanda sorge spontanea come è potuto accadere
è accaduto perché appunto come vi dicevo
Gli operatori ne hanno ritenuto che noi fossimo al sicuro hanno ritenuto a tal punto
Che quando venivano a fare i sopralluoghi che non erano mai a sorpresa ma erano sempre annunciati davano tutto il tempo e membri della comunità di poter disporre le fotografie all'interno delle camere magari fotografie le due fratelli per dimostrare che dormissero insieme
Quando in realtà dormivano due case totalmente separate
E quando arrivavano li non ponevano domande Manzi si limitavano ad osservarne la bellezza
Pure se ci pensate sarebbe bastato poco ancora frasi del tipo una domanda mi fai vedere dove il cassetto dei al Sini
Dov'è la roba di scuola dove sono i tre giorni il castello sarebbero lato perché noi non avremmo saputo rispondere perché quella non era una vera nostra
Però un compenso il senso di protezione era molto elevato nei confronti dell'esterno nei confronti di quelle famiglie inadeguate
Quelle famiglie hanno dovuto vivere con il forte pregiudizio per quello che ci avevano fatto vivere soffrire e che le ha rese sempre attendibili anche quando cercavano di urlare a tutti
Che lo che noi non eravamo al sicuro lì dentro quando cercavano di ricordare una sentenza del mille novecentottantacinque appunto per abuso
Perché nella nostra storia e sono state tante famiglie che sono state totalmente abbandonato dal sistema
Altre invece avevano un po'di strumenti hanno cercato di far valere i loro diritti
Diritti che però
Non sono riuscito a far valere la propria punto della situazione che vi dicevo che hanno creato poi una sorta di guerra due fazioni opposte una polarizzazione in cui ne possiamo rimasti in mezzo
Perché siamo diventati lo strumento per dimostrare che l'altra parte aveva colto
E le domande le Paci venivano fatte erano appunto mirate
Alla ricerca di queste conferme non è cercare di ascoltarci
Magari se non avessimo avuto anche le informazioni fossimo stati resi partecipi
Ci saremmo sentiti magari più vicini perché molte persone poi ci hanno chiesto anche nel tempo
Perché non avete parlato prima
Cioè se ci pensate anche un po'la domanda con Paul più Rizzante no
Come se fosse colpa nostra che trent'anni nessuno si è arreso muore in conto di niente
Beh questo appunto forse la domanda più giusta la domanda un po'meno più costruttiva sarebbe perché non ci siamo mai sentiti liberi di poter raccontare le sofferenze che vivevamo quotidianamente
Quindi appunto da una parte se trovava le famiglie dall'altra si trovava le istituzioni insieme alla comunità ma altrettanto abusante
Vi ho raccontato questo pezzo perché
Vorrei dare importanza e rilevanza al dubbio al dubbio che vitale come l'acqua perché permette di pensare all'impensabile
Mi permette di vedere egli non limitarmi a guardare mi permette di fare domande fuori dagli schermi
Un dubbio se nella nostra storia ci fosse stato
Magari avrebbe evitato questa situazione o magari no perché da solo il dubbio non sarebbe bastato ma se fosse stato messo insieme ad un ascolto utenti avevo quello forse sì
Sarebbe servito
Un ascolto appunto sincero che avesse voglia
Di conoscerci con l'ascolto deponga l'operatore come una sorta di pagina bianca un libro in cui il bambino alla bambine ragazze la ragazza scrivono attraverso il racconto delle loro esperienze
Dei loro gusti dei loro desideri delle loro ambizioni per poi arrivare magari anche alle loro angosce insicurezze dolori scusa a fini seconda che diciamo quello che tu poni è importanza proprio di fare le domande giuste domande che tengono sempre dico
Non sappiamo mai qual è la realtà poniamoci davanti al tema dell'incertezza esaurito di amare il densa e dubbio soprattutto tenere presente sempre bambini chiedere l'insistere insiste nel tentare che sono tutte modalità che in qualche modo
Dimostra una vicinanza una cura un interesse
Che fa frasi del tipo e comunque sono coperte
Ti penso se presente tu parlavi di linguaggio infatti ad interrompo perché Ambra adesso diciamo è ecco farsi una cosa molto utile per tutti azioni pari al senza Salicati eh
Qual è il linguaggio che magari tu da bambino o cioè ricordando il bambino cari dici vorresti insomma ascoltare il tipo di linguaggio sia di usare con i minori tarlo conservatore
Spesso col racconto veniva usato un linguaggio era anche adeguata all'età che avevamo era per carità
Però noi venivamo contrasto azione gravi situazioni di disagio familiare e quindi c'eravamo costruiti una sorta di adulto se così vogliamo capire il rientro di nuovi Joan Miro Klose
Un semi adulto che in qualche maniera ci aveva protetto fino a quel momento ce l'aveva fatta arrivare ciò che ha fatto sopravvivere
E quindi sarebbe stato utile gli operatori prima di rivolgersi direttamente al bambino con quest'
Ha solo la fiducia diverse mi adulto divelte c'avevo Crosetto c'avevo costruito con la corazza un modo per abbassare quel muro invece avevamo alzato
E quindi appunto avremmo avuto bisogno di un ascolto utenti come vi dicevo che mostrasse interesse e penso sia una cosa che accomuni molti bambini che voi incontrate
C'è bisogno di trovarmi in qualche maniera disposti a frequentare gli accapiglia conoscerli
Invece noi avremmo avuto bisogno di operatori che non si limitassero a
A fidarsi solo delle parole degli altri o di quello era scritto nelle carte oppure dei risultati sportivi e scolastici come se fossero un indicatore di un assoluto benessere
Non abbiamo mai partecipato realmente le decisioni che sono state prese su di noi ma l'abbiamo sempre subite
E che essere ascoltati e resi partecipe avrebbe aiutato a creare quella relazione fra noi e voi quella vicinanza quell'apporto di fiducia e magari ci avrebbe consentito nel tempo di fare emergere sofferenze domande dubbi
Ci sarà sempre esiste ed è giusto che esista un dislivello di potere e di responsabilità ma io penso sia fondamentale che chi subisce le vostre scelte le api sta perché saranno loro che dovranno affrontare il percorso le difficoltà e gli ostacoli e lì si fare l'hanno di fronte questa penso sia la cosa fondamentale e credo sia un compito è un dovere vostro assicurarsi e questo accada appunto come dicevo prima tentare ritentare insistere sono tutte modalità con i giusti modi a per carità sono tutti modi per dimostrare interesse vicinanza cura invece noi non c'è neanche mai stata posta l'alternativa cioè noi o se rimanevamo nella nostra fra in comunità oppure dovevamo salvare la famiglia d'origine
Dalla fine cambiava il dolore ma sempre dolori rimaneva nessuno ci ha chiesto ad esempio se avremo preferito
Andare una famiglia affidataria piuttosto che rimanere lì
Quindi
Dove diciamo anche la possibilità di poter non abbiamo e nemmeno avuto la possibilità di poter dire o di sentirsi legittimati a dire
Che abbiamo cambiato idea Ray comunque eravamo bambini ragazzi e a quell'età lì penso valga un po'per tutti sembra tantissime volte dea perché ci stiamo costruendo stiamo crescendo siamo un po'come delle spugna
E noi purtroppo non abbiamo un bel ricordo e l'assistente sociale
Ve lo dico proprio sinceramente penso l'abbia capito
Ma b però si può cambiare gelso è forte Manzi
La grande possibilità che abbiamo è far cambiare idea atto ma
Non abbiamo perché alla fine nessuna sciamo nessuna nessuno ci ha mai lasciato un segno particolare
Spesso li abbiamo visti lavorare in équipe e relazioni con altre professioni tra quell'esempio i neuropsichiatri infantili prevalentemente è una cosa c'è rimasta molto impresse che ricordiamo bene il rapporto che intercorreva fra di loro
Un rapporto quasi subordinato
Subordinato a tal punto e non avevamo l'impressione l'assistente sociale fosse fasi il segretario o la segretaria del neuropsichiatra infantile
Solo dopo nel crescere abbiamo una pistola il vostro ruolo è ed è ben diverso ed è fondamentale debba essere valorizzato soprattutto deve essere sostenuto nel tempo e nella qualità
Perché appunto il posto lo alle centrale perché voi siete ha come diceva prima presente gli operatori in prima linea siete la mano negli USA sette gli occhi delle istituzioni
Nella nostra storia purtroppo
Molti operatori le istituzioni e quindi appunto i vostri colleghi sono state a loro volta ma altrettanti ne nostri guardia
Perché attraverso i loro comportamenti le loro scelte le loro scelte gli approcci pensieri hanno a loro volta perpetrato delle piccole violenze nel tempo per questo
Parlo di maltrattamento perché continua Figo
E vi dico questa cosa non per colpevolizzarlo punta vidi fra assolutamente Manzi per valorizzare il vero
Perché penso realmente voi ha dato un ruolo centrale e deve essere valorizzato appunto attraverso riforme come spiega perché mi è presidente
E io spero davvero che voi possiate essere quella zattera di cui nove tanto avremmo avuto bisogno che possiate essere quell'adulto che cammina al fianco né davanti né dietro che possiate essere decimo uomo
E a quella persona che quando di fronte a un evento o una situazione a cui nove persone
Danno tutte la medesima interpretazione o arrivano tutti alla stessa conclusione indaga su quell'evento
Con il presupposto e quei nove si stanno sbagliando
Questo può servire per evitare di contrastare il pensiero di gruppo per evitare di commettere errori che altri hanno messo prima di noi o di commettere errori che attestano come tante che son affiancando a voi persone di cui magari abbiamo stima fiducia che ricoprono ruoli importanti
Ecco io spero attraverso questo breve intervento dell'essere riuscito a dare una prospettiva diversa che gli permette appunto di essere quello adulto e quell'istituzione quel professionista che cammina a fianco di bambine che la compagna grano grazie
Non è ora no
Adesso adesso io diciamo
Parallele farà lei che sono pietre no la scuola il tuo il dubbio
Coinvolgere i bambini io Suma darei adesso la parola Anna Maria Campanini un padre del centro e la presidente dell'associazione internazionale delle scuole assistenti sociali quindi sulla formazione ahimè c'è tanto da dire lo ha detto il presidente Gazi lo ricordiamo adesso in questo pane scriva ricordo si parla di persone parliamo di persone con chi appunto mia competenza
E ricredermi guardo lei perché appunto si parlava di diversità ascolto
Inter sezionali tanto ecco il ruolo dell'assistente sociale un ruolo veramente di Resistenza partigiano lo possiamo dire ancora adesso come facciamo a mettere a sistema presidente queste tre parole super diversità intersezione a vita e ascolto
Mamma mia sicuramente è un aspetto molto importante come diceva
Io vengo in questa in questo contesto in rappresentanza dell'Associazione Internazionale delle scuole di servizio sociale un'associazione che ha come obiettivo un obiettivo molto alto che quello di promuovere l'eccellenza nella formazione e no perché questi elementi che il collega
Posso chiamarti così da ormai quasi perché ha citato in realtà derivano da una formazione che deve essere una formazione adeguata una formazione approfondita
La nostra associazione a il siglato insieme alla Federazione internazionale dissocia Luo Arca gli standard mondiali per la formazione al servizio sociale
E devo dire che guardando la situazione italiana noi siamo molto molto lontani da questi standard
Purtroppo è una Locat può fare adesso cosa si può fare ma si può si può lavorare per un riconoscimento non solo della professione che già è avvenuto ma anche della disciplina e quindi della possibilità che vi siano dei docenti che provengono dalla professione che quindi conoscono la realtà
Che possano aiutare gli studenti a crescere a formarsi
Ecco io credo ci sia un aspetto no lei ha accennato super diversità intersezionale Rita
Oggi ci confrontiamo davvero con delle dimensioni di complessità enorme io mi sono diplomata nel settantadue ho cominciato a lavorare dei servizi di Parma e quello una realtà che io affrontavo è totalmente diverso da quella che affrontano oggi i colleghi e le colleghe che operano nei servizi le diversità si sono moltiplicate si sono moltiplicate
In maniera tale da poter essere definite super diversità proprio perché la di flussi migratori ci hanno portato
Persone che provengono da altri contesti d'ad altre etnie con altre culture con altre lingue e la diversità così ampia si va poi a intrecciare qui arriviamo agli intersezionale dita
Sì da intrecciare con tutta un'altra serie di caratteristiche che sono il genere che sono lo Stato sociale che sono lo status di cittadino piuttosto che di di rifugiato piuttosto che di persona che non ha nessun nessun titolo tra virgolette clandestino
No quindi queste dimensioni sono estremamente importanti complesse
E il percorso di formazione è Breve perché sono tre anni
Più due anni di laurea magistrale e non è sicuramente sufficiente per affrontare
Tutti i temi tutte lì non è un'affermazione che ormai rientra continua perché l'esperienza e formazioni diverse quello che mi chiedo anch'come aiutare gli assistenti sociali ad avere uno sguardo appunto
Come dire un ascolto che sia sceso dal pregiudizio no sempre ricordando seppur Fabio ecco
Parla mi parlava della supervisione presenza è uno strumento dal di un questo è sicuramente uno strumento di aiuto però io credo che il bisogna partire prima
Bisogna partire dalla formazione di base perché ciascuno di noi arriva con dei pregiudizi con dell'ideologia e con delle immagini delle rappresentazioni
E tutto questo se non è Benn rielaborato con a partire dalla formazione di base porta a proiettare nelle nelle situazioni che poi si incontrano come professionisti porta proiettare delle dimensioni che non sono sicuramente quelle della dell'ascolto quello del dubbio quello del mettersi in discussione
Quindi questo è un primo punto poi certo la supervisione che adesso è stata riconosciuta come livello essenziale di prestazioni diventa un altro strumento molto importante e la formazione la formazione continua
è un altro passaggio nonché nel nostro ordine è stato chiaramente richiesto il problema è che qui lo dico so che in una dimensione un pochino critica non siamo qui per fare una raccolta punti perché dobbiamo arrivare a quel traguardo di di punti noi dobbiamo entrare
Dobbiamo entrare in una logica e intercorsi che davvero metteranno in discussione che ci consentano il confronto
Certamente le Fahd tutto quello che è on line facilita l'acquisizione di nuove conoscenze di nuovi aspetti ma non è questa la formazione la formazione deve basarsi su uno spazio di di condivisione e di ascolto di messi in discussione di riflessività critica e questo lo si può fare solo attraverso dei percorsi che siano più efficaci che siano come dire in presenza che consentano davvero di sviluppare queste dimensioni
Ecco dal punto di vista della dimensione internazionale io credo che questi anche queste attività che noi abbiamo messo in piedi come la giornata mondiale del servizio sociale
E nata nell'ottantasette ed è nata per far conoscere alle Nazioni Unite lavoro del servizio sociale e per far conoscere al servizio sociale l'importanza no di questo organismo
Come associazione noi abbiamo dei rappresentanti all'ONU che partecipano ai diversi comitati ovviamente quelli che toccano i temi che ci sono vicini possiamo contribuire a realizzare degli statement a favore di nuove politiche o a criticare politiche che non siano adeguate
Quindi sono è una dimensione anche quella della come posso dire della consapevolezza di tratto rinascenza prima
Giuseppe lanciano una provocazione indicendo per voi avete un ruolo che non è subalterno no accerto ecco cioè questi eventi servono a far riprende a uscire un po'come dire dall'Angola dire ha seminato il momento noi abbiamo un ruolo polinesiano anche dei un ruolo che
Deve un po'a travalicare quella che è solo la dimensione locale
Perché la dimensione locale certamente è fondamentale noi lavoriamo in contesti che sono in conto contesti specifici ma se non abbiamo chiaro
Quella che è una prospettiva di tipo globale oggi come oggi non riusciamo a comprendere tutta una serie di fenomeni con cui ci confrontiamo tutti i giorni appunto le migrazioni la tratta degli esseri umani le le violenze anche legate a questi tecnologiche sono estremamente importanti ma che poi hanno anche un aspetto di di di criticità che può diventare come dire
Costruttore di di di mostri costruttore di Problemi pensiamo Essid cyberbullismo pensiamo alle reti di pedofilia pensiamo a a anche al a come posso dire al reclutamento di di di forze legate al terrorismo cioè davvero ci sono nel Darko ebbe tutta una serie di punti e e anche in questa dimensione per esempio un aspetto come quello del digital Social Work che sta emergendo
E la pandemia senz'altro ha dato un grosso contributo per fare emergere questa questa dimensione però è qualcosa su cui dobbiamo fermarci e riflettere capire che cosa ci può essere d'aiuto ma che cosa anche rischiamo poi di perdere perché se come ho sentito vagheggiare in alcune realtà tutto può essere fatto Naina la dimensione della relazione interpersonale che è fondamentale che è quella che consente
Un ascolto pieno che non è fatto solo del udire delle parole ma è una comunicazione che si basa di aspetti non verbali che si basa davvero del raccogliere con i nostri cinque sensi quello che abbiamo intorno diventa un elemento fondamentale e non può essere cancellato emarginato può essere cancellato nella maniera più assoluta quindi io credo che davvero ci siano mille aspetti che andrebbero approfonditi che andrebbero analizzati e che appunto dovrebbero trovare un primo spazio nella formazione di base cosa che oggi sicuramente
Come dicevo
Con poi difficile un po'carente insomma nei quali dalle internazionale poiché appunto le fasi in questo dal due mila sedici questo insomma loro ruolo ormai offrono un anno ancora a casa ecco il presidente Gazzi parlava proprio della la missione è quella della ricerca del dialogo interno
Professionale se il dialogo istituzionale ecco
A livello internazionale
Come procedono insomma anche magari per avere un po'di riferimenti assommo ma a livello internazionale intanto noi abbiamo le tre organizzazioni tutte e tre sono state costituite nel mille novecentoventotto al primo convegno internazionale che si è svolta a Parigi e che ha raccolto pensate ai trasporti come erano allora più di due mila persone
Quindi davvero un bisogno di di confronto che dalla nascita il possiamo dire del servizio sociale la carrette la caratterizzato qui ne abbiamo l'associazione delle scuole l'abbiamo da l'associazione dei professionisti e abbiamo l'International Casillo socia Algua il far che raccoglie un po'tutte le agenzie alle organizzazioni che si occupano di diritti umani di giustizia sociale e di sviluppo sociale
Quindi queste sono alle tre
Di diciamo sono i tre pilastri su cui si fondano tante delle nostre attività l'agenda globale e proprio nel due mila e venti abbiamo realizzato un
Come posso dire non la nostra solita conferenza biennale delle tre organizzazioni ma un momento collettivo aperto ad altre professionalità aperto e sindacati aperto alle organizzazioni per esempio di di di utenti aperto alle un po'a a tutte le forze diciamo così è stato un po'un happening potremmo dire sotto proprio lo slogan costruiamo un mondo ecco sociale non lasciamo nessuno indietro così come diciamo è previsto da dare ai
Dagli obiettivi di sviluppo sostenibile del dell'ONU per il due mila e trenta
Quindi diciamo che ci sono tante iniziative che a livello sia internazionale globale sia nelle singole regioni vengono realizzate vengono svolte
In Europa in questo momento si sta dando un grandissimo supporto ai colleghi alle colleghe dell'Ucraina che hanno continuato la a fare formazione hanno continuato a lavorare
Quindi all'interno della nostra associazione si è creato un gruppo che sostiene che attraverso dei due binari aiuta
Ad affrontare queste queste problematiche
Ecco e così come in questa situazione e ci sono state iniziative che hanno riguardato alcuni alcuni eventi catastrofici dove anche qui ci si è messi insieme diversi professionalità diverse organizzazioni
Per aiutare le comunità a a rispondere appresero che la risposta proprio l'azione comunale da seguire sociali comune il confronto sino se l'unica risposta è tra l'altro la cosa interessante che che è quella che poi ci sta
Ci porta anche verso la direzione un po'di quelle che noi chiamiamo le policy Peretti stima un quindi queste azioni di tipo politico è il fatto che il servizio sociale è proprio il al fronte è la la prima diciamo la prima organizzazione la prima professione che incontra i problemi e quindi può avere una funzione come ci ricordava Maria Dal Prà Ponticelli è una delle nostre maestre che anche lei purtroppo ci ha lasciato
E un sensore nodi di quello che cambia e quindi anticiparne i tempi anche la possibilità di identificare Problemi e proporre come diceva giustamente Gazzi proporre risposte proporre ipotesi di soluzione
E in questa dimensione ancora una volta la capacità di dialogare anche a livello internazionale ci mette in relazione con modalità diverso e di risposta che non vanno prese copiate
E gli attuate nel nostro contesto ma che possono farci sorgerebbe le modalità più più innovative no dare risposta avete grandi responsabilità ripeteva a dire
Tantissimo a Steve mai a effettivamente il confronto e la Rete ed unica correrà David ornamenti la ringrazio RAI mi riprendo alla mentre prende il microfono e ringrazia campani Baio passa la farà la
Al presidente farà bene a prima Presidente Vincenzo parla bene a presidente della FIS prima di dare la parola devo chiedere scusa al pubblico e anche a quelle latori perché tra le undici e un quarto undici e trenta è previsto un intervento ritraente lirico Giovannini il direttore scientifico dell'astista ENI qualora dovesse arrivare perché si collega da remoto ci interrompiamo un attimo diamo la parola ritorniamo qui
E invece arriviamo insomma appunto alle persone con disabilità ecco abbiamo ascoltato i minori abbiamo ascoltato appunto i bisogni professionisti questo bisogno di confronto di dialogo perché bisogna stare sempre al fronte no sempre un po'ecco emerge questo questo tema della Resistenza ecco chi resiste sono anche le persone con disabilità per loro presidente lei già da un po'insomma già dal dal dalla commedia sul terzo settore ha parlato di un nuovo welfare ugual targhe sappia coinvolgere i cittadini che sappia ascoltare le persone ritornano le persone ecco questo questa come si costruisce e che ruolo lei immaginata agli assistenti sociali
All'interno di questo sistema
Innanzitutto grazie buongiorno a tutte e tutti ringrazio l'ordine degli assistenti sociali nella persona del suo Presidente di tutti voi
Che avete voluto oggi la presenza della mia federazione uso un termine possessivo mia perché mi sento parte in questo grande mondo della disabilità che con gli assistenti sociali si interfaccia quotidianamente
Unguenti Sfarra diverso rispetto a quello che abbiamo avuto nel corso di questi anni prima
Giuseppe giustamente focalizzava il suo intervento sulla soddisfacimento dei bisogni che sono differenti fondamentalmente ebbene noi danni abbiamo evidenziato le istituzioni la nostra organizzazione per chi non la conoscesse è una federazione di secondo livello a cui aderiscono le maggiori associazioni di tutela dei diritti alle persone con disabilità e delle loro famiglie
E la federazione che fa politica è una politica etica la definisco ossia quella di rivendicare diritti pari opportunità per chi vive oggi con una condizione di disabilità
Dicevo che Giuseppe parlava di bisogni e bene il web far quel were fra che avrebbe dovuto proteggere le persone che avevano bisogno di una protezione non ha protetto ora il Covi d'lo ha evidenziato uno di loro denunciavamo da tempo
Il forte tu in caso del genere
Noi abbiamo costruito un sistema che pensavamo potesse proteggere poi ci siamo resi conto che effettivamente non proteggeva
E allora quello che abbiamo cercato di portare a compimento nel corso di questi ultimi anni ossia quello di evidenziare le criticità dell'attuale sistema
Per ammettere appunto un un nuovo sistema che sia effettivo di riconoscimento di diritti
Quindi passare da un sistema di protezione ad un sistema di riconoscimento dei diritti
Che come sappiamo bene
Perché la nostra carta costituzionale questo lo dice deve garantire diritti e pari opportunità a tutti indipendentemente dal vivere con una condizione di disabilità da essere minore e quant'altro
E vedete la disabilità oggi non è una malattia la disabilità l'interazione con l'ambiente è stata allora se questo è l'ottica e la visione degli assistenti sociali che entro no in un momento di fragilità di disagio fondamentalmente di quel cittadino di quella cittadina deve avere la capacità di ascolto prima lo dicevamo
Una capacità che abbia Co come fine unico quello di sentirsi parte di uno strumento di accompagnamento di quelli che sono i soddisfacimento dei bisogni
Per quelle che sono anche le aspettative future di quel cittadino o di quella cittadina voi tutti giocato un ruolo fondamentale
Perché ritratte a contatto con la persona prima il presidente diceva parlava di persona parlava di famiglia poi entrava nel merito parlava di povertà le persone con disabilità si impoveriscono
Hanno un livello di povertà maggiore rispetto agli altri cittadini perché la disabilità un posto fondamentalmente e questo costo grava sulle casse comuni della famiglia quindi si impoveriscono voi sapete benissimo che l'impoverimento economico porta spesso ad un impoverimento sociale
Che conseguenza logica di un'emarginazione di una segregazione
Ecco il ruolo importante dell'assistente sociale saper cogliere quegli aspetti negativi in quel momento e cercare di trasformabili in aspetti propositive e costruttive
Ora io faccio un mio esempio personale io o una lesione midollare a seguito di una caduta da cavallo
Nel lontano due mila
Mi ha portato a conoscere il mondo la disabilità io non conoscevo il mondo la disabilità quindi pensavo di essere quella bel ragazzo
Che rispondeva qui cannoni di normalità
Poi mi sono reso conto che non esiste la normalità ognuno di noi è normale al di là di essere seduto esseri in piedi di avere un occhiale indossare
Un vestito o quant'altro
Abitare non esiste nei il canone di normalità non esiste quindi anche la valutazione degli assistenti sociali deve essere in finalizzata ad internet ad evitare che si si arrivi quanto più possibile ad una standardizzazione
Effettivamente non siete di subordina nessuno
Eppure vero il nostro sistema oggi mancante
Di una di una gerarchia istituzionale perché fondamentalmente l'elemento di fondo e questo mancante una gerarchia istituzionale del nostro Paese Fassi che poi ogni professionista fa un pezzetto non rendendolo armonico rispetto a quello che la vita vissuta
Dei cittadini e delle cittadine a maggior ragione quando parliamo di cittadini e cittadine con disabilità per questo voi sapete perché ne fate parte del consiglio dell'ordine fa parte di questi
Grandi rivoluzioni normative che stanno accompagnando il nostro Paese essendo il Pnr quindi sulla disabilità abbiamo la legge-delega sulla disabilità al Quintero la ministra Stefani
Ha voluto sul nostro anche confronto perché siamo interlocutori autorevoli e quindi sulle scelte che vanno fatte dal nostro Paese sui temi che riguardano se abitano ci dobbiamo essere ma non perché vogliamo la nostra nove come dire il nostro momento di gloria nella maniera più assoluta perché crediamo e poi ci sono le norme internazionali nazionali che lo prevedono il nulla su di noi senza di noi che è stato
Il la lo slogan che ha portato la Convenzione ONU sui tre persone con disabilità ad essere recepita dal nostro paese con la legge diciotto del due mila e nove prevede all'articolo quattro comma tre che laddove devono essere messi in discussione soprattutto le sette in etica delle politiche di intervento le persone con disabilità attraverso le proprie inserzioni devono essere presenti questa è l'ambizione proprio anche nella
Sia con il pieno RR ma anche se sta diciamo il e la Missa Stephanie prima della Locatelli adesso c'è il fatto che la disabilità non ci sia più prima o poi un mistero per le disabilità perché le disabilità devono entrare atti dell'utile trentuno i ministeri Algernon se le necessità cioè deve essere parte del
E parte della società
Perché vale appunto voi avete la diversità proprio come come come dire Carpinelli disabilità sono tante anche c'hai gli assistenti sociali devono imparare
Come dire ad avere una volta mi ha detto la condizione di handicap non deve condizionare il giudizio dell'assistente sociale però purtroppo questo accade ma non accade soltanto con gli assistenti sociali accade di una comunità in cui viviamo
Arriva prima la sedia a rotelle pari a Vincenzo fa la bella quindi il cambiamento culturale e proprio quello di fare arrivare prima la persona
Quindi per me ma nel momento in cui l'assistendo sociali in una situazione di grande disagio
Per quel cittadino quella cittadina
Devono avere ben chiaro che di fronte a loro hanno delle persone quest'anno delle aspettative di vita Regina Elena porterà questa questa legge delega porterà questo se non altro perché si sta lavorando moltissimo sulla valutazione di base quindi superando quella valutazione percentuali Istica
Che o non ha portato o meglio ancora oggi contestualizzando la mondo odierno al mondo moderno di oggi
Non è più in linea con quelli che sono i bisogni delle persone ognuno di noi qui a dei bisogni completamente differenti nei bisogni sono differenti da quelli di Giuseppe
Ma non perché Vincenzo palla belle seduto in sedia a rotelle perché magari Vincenzo con la bella un vissuto differente da quello di Giuseppe
Giuseppe ha delle aspettative differenti rispetto a quelle del sottoscritto quindi ecco la capacità dell'assistente sociale di saper ascoltare quelli che sono i bisogni ma soprattutto di saper di avere una capacità di valutazione di quale potrebbe essere la prospettiva futura vi dico se
Che se qualcuno avesse puntato su di me
Anzi se io io non avrei minimamente puntato sulla mia vita quando stavo all'interno di una terapia intensiva dove mi fu comunicato in maniera anche
Burbera no ero ero a Roma non lo dimenticherò mai lo dico permettetemi anche di utilizzare questo linguaggio ma per farvi capire poi effettivamente
Il senso della della freddezza il medico che oggi purtroppo non c'è più ma che poi è diventata una mia amica una mia carissima amica fraterna che mi ha accompagnato nella mia vita entrò nella mia stanza e mi disse testualmente perdonatemi anni detto io non sono romano quindi perdonatemi anche questa cadenza romana non non appropriata
Anni non ci sottrarsi tu non cammini
Venne a dire nel frattempo però nel frattempo si stava no ma vi dico questo perché si sta c'è mono dell'équipe all'interno del dell'ospedale con gli assistenti sociali come comunicare la diagnosi
Lei in barba a tutte queste a tutti questi formalismi
Entrò nella mia stanza e mi disse questo
Fu impattante lo devo dire tant'è che per le quarantotto delle ore successive lei smontava quindici a smontava smontante riposo e Pauline di tornato dopo quarantotto ore io ho cercato di maggio polizza are poi mi sono reso conto che quella
Modalità possibili retta ha scosso il metus una serie di valutazioni negative positivo che mi hanno portato successivamente ad andare anche in rottura con l'attuale sistema riabilitativo del nostro Paese
Che un sistema risarcitorio fondamentalmente io tiri avvilito perché chi ha capitato questa cosa non è così io ti lì abito perché devo cercare di
Ricostruire
Nell'individuo quella percezione di essere cittadino di una comunità di appartenenza e qui devo metterti nelle condizioni di poter essere un cittadino
L'inclusione
Prima il riconoscimento di un diritto le pari opportunità all'inclusione non integrazione attenzione perché integrare significa prendere un qualcosa inserirlo in un contesto già predisposto includerlo significa accompagnare ad un in un processo di di di di accompagnamento vere quello che porta sicuramente quell'individuo ed essere riconosciuto in quanto tale
Secondo anche i principi della nostra Carta costituzionale ritorniamo al nuovo sistema di welfare perché quello che mi diceva è era un welfare chissà diciamo che deve accompagnare le persone
Cioè ecco lei cosa è una parola sistema che deve accompagnare ESA per accompagnare le persone deve rispondere a quello che il soddisfacimento di quei bisogni riconoscendo i diritti
Quadrate i diritti sono diritti esigibili per tutti su questo non si sa non si non possiamo mette in discussione questo altrimenti sarebbero dei privilegi e noi non vogliamo privilegi non vogliamo essere considerati
Non un mondo a parte ma come si suol dire un un un mondo una parte del mondo complessi
I bisogni sono differenti
Quindi quando parlavo di un qualcosa che vada verso un riconoscimento di diritti significa non standardizzare i gli attuali servizi la pandemia lo ha evidenziato
Abbiamo chiuso i nostri servizi i cittadini sono rimasti a casa esclusione esclusione però se qualcuno durante lo che davano se qualcuno come qualcuno mi ha posto la domanda ma come vivono le persone con disabilità stando a casa
Beh non lo sono sono abituate fondamentalmente non lo credano abbiamo patito più di tanto
Perché e non solo qui da un
Entra in essere nel momento in cui vi è una condizione di disabilità ecco perché occorre cambiare l'attuale sistema
Lei appunto ieri ha avuto questo non ci davamo del tu ma bisogna allora Vincenzo ieri appunto hai avuto questo nuovo ruolo all'interno del CNEL io vorrei chiederti che cosa si può fare concretamente perché io sono convinta che la domanda di anni assistente sociale per un certo punto dell'azione va bene diritti di riconosciamo ma poi l'azione come arrivare all'azione Lazio innanzitutto rimodulare il l'approccio che sia con con le persone
E saper ascoltare saper vedere il futuro saper programmare quelle che sono le azioni in un contesto armonico
Non in un contesto isolato dove io sono rappresentante di un servizio in quel momento sia una grande responsabilità lo diceva prima Giuseppe le scelte possono essere bianche nere fondamentalmente ecco cercare di riuscire a capire che vi sono sfumature di colori che possono a volte accompagnare una scelta una decisione
Una valutazione che diventa fondamentale importante per la crescita di quell'individuo per il superamento da parte di quell'individuo di quel momento critico della prosperità perché poi fondamentalmente che che se ne dicano che si è checché se ne dica gli assistenti sociali subentrano sempre quando ci sono criticità nella vita della crescita di vita
I cittadini e delle cittadine a maggior ragione quando parliamo di cittadini e cittadine con disabilità
Quindi sapeva Asti saper vedere la persona e quello che può dare prima dicevo dalla mia esperienza personale perché fondamentalmente quando ti viene diagnosticata ha una una paraplegia ti viene detto non fare più questo non fare più questo non fare più questo logico che si apre un mondo un mondo che è abbastanza critico è pesante nella metà ben metabolizzazione di quelle che possono essere anche le aspettative
Poi ti rendi conto che effettivamente attraverso una serie accomodamenti ragionevoli si può vivere dignitosamente la propria si può fare tutto ci può fare tutto è logico che le persone con disabilità divano una situazione di grande stress
Detta dal fatto che ancora oggi esistono nella nostra società stigmi pregiudizi prima il presidente parlava di violenza contro le donne ecco c'è stato uno studiolo dopo come dato anche di valutazione lo studio fatto da Vox insieme tre universitaria
Nel nostro Paese l'università Aldo Moro di Bari la Sapienza di Roma è la Statale di Milano dove sono stati presi in esami alcuni Twitter quindi illa illa il mondo dei sociale ebbene al primo posto come tweet di odio ci sono state le donne
Al secondo posto le donne con disabilità quindi ecco essere donna essere donna con disabilità espone quella donna ad un livello di criticità e distintivi ancora maggiori
E quindi dobbiamo lavorare tantissimo
Formazione sono d'accordo con lei quando parlava di formazione
Io aggiungo un altro termine perché noi oggi cosa stiamo facendo fondamentalmente siamo vogliono fonti fonte formazione ma ci stiamo contaminando vicente
Quindi la contaminazione importa è una bella cosa si incontra per contaminare saper ascoltare
Il fatto di non sia io non sono il depositario della verità assoluta nella maniera più assoluta nel senso che spero sempre di imparare di più da questa splendida vita e proprio l'altro giorno mi stavo vedendo intervista hanno detto ma chi è Vincenzo fa la bella io sinteticamente ho detto sono un padre
Sono un marito
E sono un cittadino di questo splendido Paese e tutti noi dobbiamo cercare di aiutarlo a crescere sua rassegna
Cittadino
Uno
Lei L'Aquila rapida perché se andiamo a sirene velenosissima
No proprio rispetto a questo la nostra associazione internazionale ha siglato un accordo con Power asta guerra se è una organizzazione di docenti rappresentanti di persone che utilizzano i servizi per includere nella nella costruzione dei programmi di studio
Per includere le come persone esperte di esperienza nella formazione indiretta degli studenti e nella valutazione delle loro capacità di diventare assistenti sociali stiamo conducendo dei dei corsi dei due binari per diffondere a livello mondiale questo tipo di esperienza che già presente in molte parti della dell'Europa grazie
La parola la nostra relatrice appunto proprio alla sorella perché parlando di violenza contro le donne abbiamo Antonella Veltri che di a questa battaglia da tantissimo tempo e presidente di dire dalle rete contro la violenza e
Proprio oggi insomma io le vorrei partire insomma se ci spiega un attimo questo protocollo d'intesa che ha firmato stamattina con lo consiglio nazionale l'ordine degli assistenti sociali
Intanto grazie grazie al presidente Gazzi che grazie all'ordine nazionale degli assistenti e delle assistenti sociali che ci danno l'occasione come associazione nazionale e dire Donne in rete contro la violenza di essere qui presenti in una platea importante fondamentale nel complesso sistema
Contro la violenza alle donne perché si parla di sistema antiviolenza un sistema che a dei sensori stamattina la parola sensori sì sì echeggiata e nella sala
Sia per il ruolo diciamo che ciascuno di voi svolge nei territori sia
Per i centri antiviolenza della nostra rete nazionale che sono disseminati sull'intero territorio nazionale pensate siamo presenti in diciannove regioni italiane
Con oltre cento centri antiviolenza e oltre ottanta organizzazioni che gestiscono i centri antiviolenza
Quindi sensori territoriali noi sensori territoriali voi che nelle nei vostri ruoli istituzionali siete direttamente a contatto nello specifico con il fenomeno della violenza maschile alle donne
Che cosa facciamo noi che cosa fate voi lo sapete bene noi accogliamo le donne
Che si rivolgono i nostri centri antiviolenza
Riconoscendo nei centri antiviolenza della rete nazionale dire
Una capacità di ascolto empatico una capacità che mette la donna al centro con le sue paure i suoi timori ma soprattutto con la sua forza
Non è un soggetto debole la donna
La donna che si rivolge ai nostri centri antiviolenza alla forza
Di intraprendere un percorso un percorso difficilissimo badate lo sapete meglio di me probabilmente
Un percorso che la vede a contatto con i vari attori di un sistema complesso antiviolenza
Tra cui per esempio il percorso con la giustizia
Un percorso che la rimette al centro come se fosse lei stessa una concausa della violenza che subisce parlo del fenomeno della vittimizzazione secondaria
Parlo del triste fenomeno secondo cui a quella donna quella donna che decide di intraprendere talvolta
E non sempre dalla nostra esperienza del percorso con la giustizia
A quella donna viene chiesto ma tu che cosa hai fatto per determinare questa reazione ma come mai quel giorno a che ora è Lillie perché Lilli e non eri altrove c'era quella donna vengono rivolte delle domande secondo cui potere quella donna si sente in difficoltà viene rimessa in discussione in una scelta che badate non è affatto facile nei nostri centri antiviolenza noi corriamo in media venti mila donne
Bene solo una percentuale bassissima di donne decide di intraprendere il percorso con la giustizia cioè all'incirca il trenta per cento decide di andare avanti
Nel percorso con la giustizia e perché lo fa questo perché così poche donne
Si rivolgono alla giustizia ecco si rivolgono alla giustizia poche donne proprio per il motivo che cercavo di rappresentarli ma che sicuramente voi conoscete bene perché tra l'altro voi siete un pezzo importante
Anche nel rapporto delle donne con la giustizia a voi viene chiesto
Di redigere le relazioni per quanto riguarda per esempio la l'affidamento dei figli
Va bene anche lì molte volte
C'è capitato
Lei non sta nella nostra esperienza lunga e consolidata
Di i trovarci di fronte ad una ad relazioni
Che ignorano ma il fenomeno della violenza che quella donna
Subisce con il Papa dei figli ebbene questo non è possibile che avvenga più perché quella donna che vive una dimensione di violenza e che viene esclusa
Dalla possibilità di affinamento del proprio figlio
Non però non ne l'assistente sociale non può non tenere conto
Della dimensione della violenza che in quella famiglia si consuma la madre malevole ma perché la madre mal la madre possessiva ma perché non si può non tenere conto di quello che accade
Nella dimensione di coppie nella dimensione della famiglia avete un ruolo fondamentale sono nel riconoscimento
Della natura del fenomeno della violenza maschile alle donne
Che tutto lo sviluppo della metodologia dell'accoglienza che i centri antiviolenza
Della Rete della Rete dire portano avanti si può trovare un terreno fertile e un terreno comune la domanda che mi veniva rivolta
Era rispetto al protocollo sono molto lieta devo ringraziare naturalmente ancora una volta tutti quanti voi e tutte quante voi nonché il presidente
Con il quale abbiamo interloquito a lungo prima di arrivare stamattina alla sottoscrizione del protocollo sono lieta perché da questo momento deve nascere una forte coesione
Una forte Rete che ci vede unite e uniti
Nei percorsi di uscita dalla violenza da parte delle donne dobbiamo sentirci più spesso dobbiamo a livello territoriale dobbiamo far sì che le forze si uniscano in una visione che è quella della superamento di una violazione di un diritto perché badate la violenza alle donne da parte maschile e la violazione di un diritto umano e tutte le donne hanno il diritto di
Uscire dalla violenza attraverso un sistema direte che ci vede protagoniste noi da una parte e voi dall'altra di un progetto di cambiamento culturale perché solo se si cambia la cultura e quindi la natura
Del fenomeno che sta alla base della violenza maschile alle donne riusciremo ad andare avanti a superare questo terribile odioso crimine
Le volevo chiedere lei mi parlava proprio diciamo di una particolarità di questo sistema e cioè la la filiera come si struttura la filiera della lotta alla violenza
Un attimo sono volevo capire c'è il ah ok Aldo dopo l'intervento di Enrico Giovannini presidente direttore scientifico dell'astista ritorniamo con sullo stemma della violenza non sa se già collegato risolviamo novantuno non lo sentiamo
Io spero mi sentiate sì sì se
La sentiamo e la ringraziamo diciamo gli chiediamo magari appunto subito perché sa che il tempo non è tantissimo
Se ci può aiutare a capire come mettere a sistema gli obiettivi dell'Agenda venti trenta con gli obiettivi del servizio sociale che spesso coincidono no abbiamo visto la povertà la lotta diciamo per una istruzione egualitaria
Insomma si rimasta
No grazie pittore nella disponibilità io sono l'Università di Bari
Ro una vento oggi pomeriggio e quindi ringrazio anche della flessibilità dovuta al ritardo nella viaggio riappare
Intanto grande con grandi complimenti grande dispetto grande incoraggiamento per quello che può valere per chi svolge questo servizio per tutti noi siamo chiamati a svolgere un servizio nella società ma non c'è dubbio chi svolge quello che si dice servizio sociale e da un certo punto di vista credo lui volge né qualche modo anch'io questo almeno lo spirito
E credo malgrado io malgrado piove che in questo momento spuntano le parole precedentemente
Espresse punto rispetto al tema della violenza verso le donne in particolare
Da parte degli uomini ma in questo momento di grande incertezza di grande durezza a causa anche delle crisi che
Abbiamo vissuto recentemente purtroppo in vista delle crisi future
Il servizio sociale ha una funzione vitale come abbiamo
Ti percorso anche della famiglia Tardini però
Provare inquadrare ciò che voi fate quindi anche questa celebrazione nel quale appunto dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile in primo luogo
Ora
Il servizio sociale contribuisce allora
Delle quattro dimensioni del capitale
Che fondamentale perché con mente la generazione attuale con le future generazioni questo errore capitale
E abbiamo capitale fisico quello economico diciamo così il capitale naturale capitale umano che è rappresentato da quello che sappiamo ci siamo Pavarotti il capitale società e capita di fare che fare con le relazioni a che fare con la possibilità per una società di fronteggiare non solo situazioni difficili
Ma la formazione in modo solidale in modo unitario e non in modo conflittuale un conflitto che spesso una
Dall'incapacità dei singoli di cambiare di accettare il cambiamento
La trasformazione sociale che il l'Agenda due mila trenta propone è una trasformazione a tutto campo e naturalmente il obiettivo sedici e l'obiettivo diciassette che hanno a che fare proprio con una dimensione regole con le quali funzioniamo come società e chiamano in causa tutti gli attori della società in particolare quelli che lavorano alcuna pezzi della società
Con questo spirito di una partnership che non è generica
Ma è una partnership per realizzare gli altri obiettivi
La l'eliminazione della povertà della fa della povertà educativa della difficoltà vere quell'assistenza sanitaria che invece è un diritto e potrei continuare via via snocciolando tutti i vari diciassette obiettivi il punto cruciale che vorrei sottolineare
E che l'agenda è appunto un'agenda trasformati IVA
Non si tratta di fare delle cose semplicemente o si tratta di raggiungere degli obiettivi quantitativi si tratta di cambiare in profondità la nostra società
E qui passa il messaggio è fortissimo direi cui va avanti Cristo prima con l'avvocato sia ore confratelli tutti perché il mondo Chasse è un mondo difficile per alcuni diventerà addirittura inospitale e quindi tenderanno a muoversi come già accade per popolazioni africane
Massa un al mondo più esposto ai rischi
Come quelli non nemici che richiedono una risposta soglia a da parte della società delle società al plurale
Ed è in questa trasformazione che parte delle persone
Non solo attraverso ciò che le persone vanno marzo che le persone credono le ciò che le persone pensano ciò che le persone vogliono realizzare e in quello sto realizzare si trasforma
Il nostro modello economico e il nostro modello sociale io cito spesso nei miei interventi un famoso paroliere come dico scherzando incerto campo
Grande filosofo grande
Grande persona che ci ha aiutato a capire la realtà
E dico un paroliere di una canzone per e adesso l'acquirente tra un momento leggendo il testo unto prima frase che io cito spesso il futuro è molto aperto e dipende da noi dammi tutti dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini e aggiungo io donne
Fanno e faranno oggi domani e dopodomani
E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero ed ai nostri desideri dalle nostre speranze e dei nostri timori dipende da come vediamo il mondo ed ecco ed ha come valutiamo le possibilità di un futuro che sono aperti avete presente quella canzoncina appunto perché li rende no da come guarda il mondo tutto del ecco io credo che chi fa servizio sociale
Al di là dell'aiuto concreto concretissimo che una le persone può cambiare in modo in cui quelle stesse persone con la società vengono del mondo
E allora questo è il mio invito a quello di essere operatori della trasformazione che l'Agenda due mila trenta ci propone
Portando questa visione nuova
Difficile ma integrata nelle dimensioni economiche sociali e ambientali anche istituzionali
Per aiutare ad abbracciare
Questa visione diverso del mondo questa e realizzare quella che di nuovo Francesco chiama la conversione ecologica che molto di più della transizione ecologica proprio perché aiuta la società a cambiare idea Gwyn dove gli obiettivi sociali compresi naturalmente la lotta alle disuguaglianze lotta alle disuguaglianze di genere dell'Agenda due mila trenta
Diventano strumenti trasformabili ecco io vi invito è Abyss è a vostra disposizione naturalmente magari attraverso un po'di informazione agli operatori a assumere questa visione che è l'unica che ci può veramente non solo salvare ma è l'unica che può trasformare un mondo difficile come quello che abbiamo come quello che ci spetta
In un futuro fatto di sostenibilità ed equità
Il Rettore quindi lanciamo un altro protocollo d'intesa perché ingiustamente la formazione necessaria qui la invocano tutti poi che la come dire lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica sono una necessità non è che si può diciamo dire di no
Magari appunto si lancia una collaborazione pratica
Guardi assolutamente sì il corso e-learning che noi abbiamo realizzato sull'Agenda due mila trenta in italiano e in inglese che alcune imprese hanno voluto dare a tutto il proprio personale anche di lingua inglese
Questo strumento viene usato nelle scuole nelle università
E quindi certamente lo mettiamo a disposizione degli operatori
Ma poi abbiamo corsi appunto sull'azienda due mila trenta sulla pubblica amministrazione due mila trenta più dedicate appunto a questi mondi
Io credo forse perché ieri l'ho detto così tante volte che almeno io mi sono convinto che il il potere trasformati godere Agenda due mila trenta e nella sua complessità
E la l'ex presidente della RAI Monica Maggioni anni fa in un festival dello sviluppo sostenibile disse e l'Agenda due mila trenta è un grande dono perché così complessa
E ci fa capire che nessuno individualmente può realizzarla e dunque e la spinta a riconoscere il ruolo degli altri
Per il fatto che ognuno dà un contributo in questo riconoscimento del ruolo degli altri si riconosce che siamo un tombino famiglia quella norma
Credo che sia un messaggio molto bello che posso su quello siamo costruire punto una collaborazione anche molto concreta in occasione magari anche del prossimo festival che si tiene in tutta Italia dall'otto al ventiquattro maggio più una settimana prima una settimana dopo insomma
Tutto il mese di maggio a disposizione per organizzare eventi per promuovere il coinvolgimento degli operatori delle persone in tutto il territorio nazionale sito e già disposizione sono quasi duecento gli eventi che già si stanno registrando in cartellone l'anno scorso sono stati complessivamente mille
Ecco c'è spazio veramente per tutti per magari testimoniare
L'altro il proprio impegno nella trasformazione
Grazie davvero grazie mille la ringraziamo speriamo che continua a stare un po'con noi nel frattempo io mi scuso alla presidente di donne R contro la violenza e ripartirei proprio dal concetto di Rete e di partecipazione con le avevo chiesto come funziona la filiera diciamo come dovrebbe Fondazione sanno come la dobbiamo
Diciamo dobbiamo dovevamo dobbiamo lavorare perché funzioni perché come dicevo inizialmente cioè il complesso sistema anti violenza
Si compone di tanti elementi naturalmente ci sono i centri antiviolenza ci sono i servizi sociali e quello che significa per i servizi sociali
E poi c'è la la componente il sistema giustizia le forze dell'ordine gli ospedali
Mettere insieme le diverse componenti di questo sistema Complesso
E nello stesso tempo dare delle risposte sia in termini di prevenzione che in termini efficaci di contrasto al fenomeno della violenza maschile alle donne significa da una parte avere un'analisi univoca del fenomeno della violenza alle donne perché molte volte ripeto
Viene considerato un raptus viene considerato anche da parte delle dei mezzi di comunicazione perché svolgono naturalmente
Un ruolo importante anche i mezzi di comunicazione nel complesso sistema antiviolenza viene considerato un atto estemporaneo che e avulso da una dinamica invece di relazione che per a le sue radici in un disequilibrio evidentemente dei di posizione private pubblica delle donne nella nostra Società la lettura univoca di questo fenomeno ci porta inevitabilmente ad interventi condivisi
Ai quali si deve però appunto arrivare come si arriva agli interventi condivisi attraverso per esempio la sottoscrizione del protocollo che oggi abbiamo siglato che non deve rimanere nelle stanze romane
E a livello nazionale io come dire mi posso impegnare naturalmente a diffondere il protocollo livello territoriale nelle nostre organizzazioni così come sicuramente sono certa
Che sarà fatto da parte del dell'ordine delle nazionale degli assistenti sociali perché sin dal territorio si debba costruire pezzo dopo pezzo una lettura univoca è un'Inter
Dominato per ogni donna e ogni singola donna perché badate la storia delle donne che subiscono violenza non è una storia universale ogni donna alla propria storia ogni donna il proprio percorso
Ad ogni donna viene lasciato almeno nei nostri centri antiviolenza la possibilità la scelta l'autodeterminazione
Di definirsi per come vuole andare avanti nel percorso di uscita grazie grazie mille una una mia piccolissima curiosità proprio diciamo del giornalista lei ha parlato della violenza con tu hai parlato la violenza alle donne Cupid appunto con disabilità ecco si sono mai rivolta te alla rifinire le donne per disattivare o non ci sono nato gradiamo stiamo per costruire anche con le donne non solo se lei mia conoscenza ma abbiamo da poco fatto
Un incontro l'ANC promettiamo di farlo in presenza per costruire anche assieme alle donne che appunto subiscono una violenza che va anche qui bisogna riconoscere i segni della violenza e fare emergere il fenomeno un protocollo è un'attività comune
Da da portare avanti appena e fresca fresca la notizia quindi ottimo grazie grazie acrobatici voi no
Adesso insomma io invitò i relatori Anna Rea diciamo l'Europa Sensale chiamo i relatori secondo della seconda tavola rotonda Grazia
A Piero grazie
Passiamo dalle dalle persone agli strumenti insomma sembra prendo ma non lo è perché effettivamente adesso
Con una Marilena Della Valle appunto presidente del corso di Lauria in servizio sociale dell'Università di Torino ha vicepresidente della società
Per la storia appunto il servizio sociale connessi Viacard Zanna delle diverse e trenta è presente saggista e con Silvana Marbella presidente a terrazze nazionali assetti sociali
Appunto affrontiamo il tema insomma degli strumenti
Grazie grazie mille
Allora va bene io seguirò l'ordine quindi del del del programma comincio con una Marianna Della Valle
Ci siamo sentite ecco lei ed è la prima volta mi ha detto siamo stati partigiani abbiamo avuto un grande ruolo è appunto ci sono fondamentalmente gli assistenti sociali devono riappropriarsi di un loro passato un loro passato ricco o il loro passato di grandi successi chiama dei passaggi storici fondamentali che a lei
Solo con appunto la dottoressa Della Valle cerchiamo di ripercorrere proprio per una maggiore acquisizione la consapevolezza per una migliore diciamo come dire
Per altri strumenti da mentre la nostra Borsa e affrontare meglio le sfide del presente la complessità il passato ci aiuta ad affrontare quella del presente
Funziona
Provi a parlare
Sì se si l'aggravante
Allora io comunque scelto di partire di fare una premessa rispetto a quelli che possono essere degli elementi come dire
Più di leader ricostruzione
Perché il percorso del servizio sociale è caratterizzato da una serie di Gesù ora sono delle fratture molto profonde che si sono prodotte nei passaggi che il servizio sociale ha fatto di fronte a dei cambiamenti assolutamente necessari ma molto bruschi in corrispondenza di momenti di grande trasformazione sul piano politico istituzionale questi passaggio che sono stati affrontati perdendo
La memoria di quello che era avvenuto in precedenza parlo di memoria di figura protagoniste di concettualizzazione ma anche di esperire se molto significative e molto innovative è un punto e si tratta un questa perdita di memoria quindi ha lasciato e delle delle tracce
Mal però poco marcate come quando ci si ricorda il nome
Di qualcosa ma poco più
Penso che tutti anni mentre il nome con meditata e mezzo ma la sostanza non è così padroneggia Tenco allora queste fratture hanno creato se vogliamo usare una metafora
Una geografia storica del servizio sociale che composte da isole isole che non hanno alcun tra loro dei collegamenti in e questo un elemento che ha inciso sulla costruzione dell'identità e anche sul senso di appartenenza perché ogni passaggio e come se si fosse sentita la necessità di iniziare dal nuovo questo è un elemento problematico è con la via della Ricerca di natura storiografica di cui siamo Galati ai fondatori alle fondatrici della Società per la storia del servizio sociale che ha ben trentadue anni e all'impegno con cui è stato come dire coltivata l'attività della sono storia spense in particolare a chi ha nutrito questo impegno che qua in sala Maria Stefania
Che ringrazio e ringraziamo tutti
Qualcosa è grazie a questo lavoro dalla della lo so sto se poi di chi si è avvicinato che è diventato possibile incominciare a ricucire queste chiusure perché si è appunto reale incominciato a realizzare una ricerca di carattere storiografico la ricerca nella storia la ricerca nella storia ve la ricerca della storia ecco ci tengo a precisare che una ricerca che si basa su un Metodo su fonti
E no né il resoconto di chi ha sperimentato vissuto il resoconto di chi celle la testimonianza
è una delle fonti e della storia ma non è come in Cina cesenate del golf la memoria è una parte fondamentale della storia ma non nella storia quindi il idea del della necessità di realizzare una ricerca che abbia uno suo rigore scientifico
D'altra parte è anche necessario che ci ricordiamo che fare la ricerca nella storia significa non negare quelle parti
Quei periodi che con i quali ci identifichiamo meno perché sono meno corrispondenti a quello che il l'idea ideale e il fondamento della nostra identità perché come ci dicono gli storici
Considerare la storia negativa la storia del negativo ha una sua funzione ci serve anche per come dire spiegare fatti ma anche per tenere in considerazione i rischi
Perché la storia AN sappiamo si può ripetere l'input e quindi e quindi quali sono i passaggi LA pone diciamo ricordarlo allora siccome abbiamo poco tempo io ho scelto tra i passaggi che sono quelli un po'più ore morirà in Italia ha dato il la con la resistenza a certi ma io parte dapprima parole
Ho scelto il tema in tre passaggi e partendo da quelli più remoti perché forse sono anche quelli meno notti
Appunto
Per
Prima di
Di introdurre questi tre passaggi della storia italiana però ci tengo tantissimo a richiamare l'insegnamento della grande maestra che è stata Mary Richemont di cui tutti in Italia conoscono il nome pochissimi conoscono la sua opera che è un'opera di una straordinaria attualità ecco voglio
Ricordare questa sua affermazione del mille novecento ventidue quindi centouno anni fa niente e match diceva quali che siano gli orientamenti con il quali chiese work si svilupperà nell'avvenire
Il rispetto della persona rimarrà essenziale questo rispetto implica un punto di vista democratico
E non sarà sufficiente che gli assistenti sociali parlino il linguaggio della democrazia
Dovranno avere l'intima convinzione del valore infinito che era presente il nostro Comune carattere di esseri umani la famiglia umana che veniva citata prima
Premeva Malta Menelik giù il rapporto fra democrazia e servizio sociale
Tanto da portarla esistere su una questione che lei spiegava così il metodo attraverso il quale si per si arriva alla comprensione della situazione e all'elaborazione di un programma
In continua interazione con la partecipazione della persona è essenzialmente un metodo democratico ecco allora io vorrei
A prendere in mano tre momenti che riguardano esperienze che sono state un po'dimenticate ma che pongono in evidenza proprio
Il ruolo politico e la battaglia per i diritti che gli assistenti sociali hanno portato avanti in momenti Malta difficili
Allora la prima e il primo flash è sulla inizio del Novecento fino al per cento inizio Novecento le donne emancipazione mister giù in particolare quella branca dell'emancipazione ISMU che era che la filantropia politica ecco all'interno della filantropia politica operato Paolina Perugini che ha militato nell'Unione nazionale femminile Paolino Perugia è stata una figura un pilastro per il processo di professionalizzazione
Del servizio sociale e per in particolare per la formazione dell'Unione femminile l'Unione nazionale femminile mi piace ricordare che nel mille novecentouno hanno istituito
L'ufficio indicazioni assistenza che era un servizio
Che doveva fornire informazioni sulla
Oggi la chiameremo alla Rete allora non era molto articolata su un insieme molto disorganico e di istituzioni assistenziali
Ecco questa centratura sul diritto delle persone all'informazione anticipa e testimonia quello che oggi chiamiamo il diritto alla cittadinanza perché senza la possibilità di avere informazioni che considera anche la capacità della persona e di utilizzarle le persone non potrebbero cedere i diritti ecco c'era un oggi che è stata impegnata nel corso della Grande Guerra in attività assistenziali per cui ha ricevuto delle benemerenze
Poi tre anni dopo alla fine del conflitto fonda insieme degli industriali Istituti italiani di assistenza sociale che il primo luogo dove compare per la prima volta nel mille novecentoventuno
La figura dell'assistente sociale che era impegnata nella assistenza alle maestranze dell'industria e credo che sia importante ricordare che il ruolo però che caruggi attribuiva all'assistente sociale di fabbrica come si chiamava allora era quello di patrocina autrice dei diritti
Ti diritti che in allora erano davvero molto deboli e molto molto carenti
Poi la seconda fase quella del regime fascista questa da fase con cui è difficile identificarsi ed è difficile pensare si come dire come soggetti che in per certi versi trovano le radici anche all'interno di di questo momento
Le Fanchini documentali ci restituiscono una indubbiamente un mentalizzare azione d'appartenere del regime nei confronti della figura dell'assistente sociale rispetto alla produzione del consenso credo che sia importante saper perché è un rischio che non è non si finisce mai di correre è forse anche noi a fine strumentalizzare di essere strumentalizzati ai fini del consenso credo che sia un rischio da cui anche oggi ci si debba guardare un però noi dobbiamo riconoscere che in questo periodo che il servizio sociale in Italia si apre all'internazionalizzazione
Con la partecipazione alla conferenza alla prima conferenza internazionale di Parigi del mille novecentoventotto partecipano o realtà Rugi e Margherita Grossman ed è la prima volta che in Italia si sente l'esigenza di un percorso formativo di carattere superiore e si fonda una scuola e quindi questo può essere come dire la storia del negativo
Al cui interno però ci sono degli elementi da considerare e la terza ultima la rinascita democratica dopo la Liberazione
Allora nel passaggio dalla dittatura lo Stato democratico noi abbiamo all'esperienza organizzata di donne
Di donne che sono si sono coinvolte nella resistenza di bande partigiane che hanno portato avanti sicuramente un'azione di natura espressamente politica perché sapevano da che parte stare contro l'oppressione nazifascista e che sono intervenute e come dire diretti insieme ma ho anche alternativamente rispetto all'essere in armi alle dannare
Attraverso azioni di carattere assistenziale attraverso l'assistenza la protezione
I sostegni ai partigiani ai detenuti politici e alle loro famiglie
è interessante cogliere il legame anche di impostazione tra l'attività portata avanti dai gruppi di dieci e se delle donne durante la Resistenza che voleva esprimere una non una vicinanza caritatevole ma una vicinanza solidale
Quindi questa grande differenza boh
Voleva esprimere protezione fornire sostegno sul piano concreto ma anche sul piano emotivo nei documenti autentici dell'epoca si legge dell'importanza che le donne che fornivano assistenza
Dovevano andare all'ascolto
Anche quando non potevano risolvere offrire soluzioni concrete
E questi sono elementi che noi ritroviamo servizio sociale e nei suoi fondamenti teorici e metodologici ma quasi mai abbiamo un altro legame con queste donne partigiane perché al alcune di loro
Sono state poi coinvolte nel processo di professionalizzazione nella formazione hanno fondato e diretto scuole di servizio sociale e hanno portato avanti
La loro azione per lo sviluppo culturale e scientifico del servizio sociale
Mi sembra un bellissimo legame penso all'uggia corpi Ajmone Marsan Malpensa anche a Maria Luisa Addario che è stata come dire una grande collaboratrice poi di Adriano Olivetti
Ecco aggiungo che dopo la liberazione abbiamo il convegno di Tremezzo mi piace ricordare questa affermazione di uno storico Scoppola che ha scritto
L'intuizione che porta uomini generosi Adair vita le prime iniziative di servizio sociale
Non è una semplice risposta condizioni materiali di miseria non è semplicemente una risposta all'esigenza di assistenza e qualcosa di più e di nuovo
è un'intuizione che presuppone e al tempo stesso contribuisce ma fa anche crescere una concezione nuova della convivenza civile fondate essenzialmente sulla dignità della persona
Umana e su un senso nuovo della cittadinanza così commentava Scoppola il convegno di Tremezzo ma procedendo cerco di essere il più il più breve possibile penso per esempio a come veniva teorizzata l'intervento del servizio sociale alla fine degli anni Quaranta quando agli assistenti sociali entrano negli enti assistenziali e cercano di contrastare l'atteggiamento molare moralistico clientelare che era diffuso all'interno di questi enti
E ancora qualche anno dopo si dice l'intervento dell'assistente sociale fornisce un'occasione
Le
E i mezzi perché le persone possano avere l'abbiamo sentito dire oggi possono avere parte attiva nella formazione del proprio futuro promuovere l'autonomia e stimolare energie
Mi piace ricordare quanto la dimensione partecipativa
Sia una dimensione che trova un fondamento nelle radici più folle del servizio sociale quando oggi ne sentiamo parlare come di un approccio innovativo ecco non mi le le straordinarie esperienze del servizio sociale di comunità degli anni cinquanta e sessanta sono sono più note sono esperienze dove si vuole interveniva per promuovere l'autonomia della popolazione
E quindi come dire una un approfondimento da parte di tutti su questo sarebbe molto interessante perché è il tema del lavoro di comunità che la produzione
Della professoressa allegre ha riportato al presidente è un tema come dire che richiede di avere un filo poi io concludo
Perché mi sembra importante visto che siamo qua per celebrare una data pensare che i cenni a cui ho fatto e ci dicono di qualche cosa di per esistente che ci sono delle per resistenze nel servizio sociale che ci possono convincere della fondatezza delle nostre radici e allora l'idea di avere delle radici solide è quello che ci può dare la sicurezza per affrontare le sfide del futuro
Io penso che portare dentro di sé non addosso ma dentro di sé questi elementi persistenti le sono elementi che appunto fondano l'approccio democratico del servizio sociale
Posso aiutare la comunità del servizio sociale sentirsi strutturata appunto ancorata alle radici e questa possa dare un senso di sicurezza sia nell'affrontare come dire le trasformazioni
Ma anche nell'affrontare le conflittualità con l'esterno e con l'interno
Nei processi di professionalizzazione sono come dire fisiologiche le stratificazioni e anche gli attacchi interni ed esterni che alle comunità professionali subiscono ma queste si possono affrontare pensando che le differenze fra generazioni fra approcci non so fra i diritti se possono essere una ricchezza solo se riusciamo a ricordarci che abbiamo una cosa in comune che sono le nostre radici e che sono le nostre per resistenze grazie
Davvero
Ecco per affrontare le sfide del presente sempre insomma restando sul tema della ricerca dell'innovazione io
Diciamo adesso passo la parola a la professoressa Silvia Fargion dell'Università di Trento presidente della
Società italiana di servizio sociale
Ecco prima abbiamo parlato della formazione continua a che l'altre sta Campanini parlava proprio diciamo sia una formazione nell'esperienza adesso diciamo lei tratta proprio il tema della ricerca nella pratica nell'esperienza
Ecco siamo su quella linea qual è l'innovazione e della ricerca nell'ambito del servizio sociale oggi
Oddio intanto
A dir la verità
Diciamo così che l'innovazione è la ricerca in questo momento nel senso che va be'
Io credo che vorrei partire da da indietro che uno dei problemi diciamo così una delle questioni che hanno interessato da quando ha iniziato a al dalla fatica a studiare il servizio sociale
è stato proprio il rapporto tra la teoria e la pratica tra la conoscenza delle pratiche e secondo me questo è è un punto importante perché proprio una delle trappole dei lavori sociali nel senso che
Adesso una
Concetto che mi ha richiamato una pedagogista chiaro Assitalia che però viene dal dalla etnopsichiatria
E quella del maltrattamento teorico cioè noi rischiamo e credo che stamattina anche i colleghi che ci hanno parlato questo è un rischio di queste professioni maltrattamento teorico vuol dire
Sovrapporre le nostre teorie alla visione delle esperienze e delle persone e a volte non sono le nostre storie ma anche il senso comune adesso
Aversa sta già dal perversa stamattina si ricordava questa cosa del del dire
La famiglia problematica i servizi e le istituzioni sono buone questa è la nostra visione l'applichiamo senza porci domande
Allora diciamo così che a per me questa questa cosa qua ecco un altro concetto che secondo me importantissimo e e che secondo me ritornava in tutto quello che si diceva stamattina
è quello dell'ingiustizia e piste unica cioè il fatto che
L'ingiustizia Pistelli che è un concetto che è stato identificato da questa filosofa sociale che ammirando Africa e che
Ci dice che a volte noi qualifichiamo la conoscenza di qualcuno perché lo categorizzati hanno in un certo modo quindi noi e web
Perché è un utente dei servizi allora non è credibile
Scusate questa cosa c'era sperimentiamo anche su di noi perché noi come assistenti sociali a volte è quello che ha detto siccome sei assistente sociale non sei credibile tu non non hai credibilità allora
Ecco in questo senso io dico che che che il problema della metodologia del lavoro
Intrecciate deve essere intrecciato con il tema della ricerca un po'va be'adesso lascio perdere quando siamo noi vittime delle ingiustizie piste amica
Però io credo che il servizio sociale abbia proprio una parte a questo livello nel dar voce alle persone questo è stato detto oggi in tutte le salse
E allora credo che la la l'aspetto più interessante che mi ha toccato e qua arriviamo alla ricerca e non tanto la ricerca sul servizio sociale l'ansia di ricerca nel servizio sociale
Ma contaminazione per ricerche pratiche e quindi il fatto che la pratica di servizio sociale possa in qualche modo essere vivente diventare una pratica di ricerca si parla di paradigma euristico in questo senso ma anche secondo me e questa è l'altro aspetto che si possa sviluppare ricerca a partire dalle pratiche io credo che questo sia l'aspetto ente non è nuovo cioè adesso
Marine davvero male mi dice ma c'è nella storia c'è nel DNA
Ed è vero cioè che lì si parli delle pratiche come luoghi di costruzione di conoscenze e non solo di fruizione conoscenze
è un discorso storico nel servizio sociale io credo che quello che sta un po'muovendosi che si è mossa in questi decenni questi ultimi decenni
è proprio l'idea di introdurre un professionista che fa ricerca sistematica sul proprio lavoro e passa aiutare la comunità dei professionisti a guardare anche con più lucidità e Problemi note questa ricerca aiuta proprio a cambiare ottica non mi diceva
Con richiesta enti al proprio a cambiare uno sguardo a vedere i problemi in un modo diverso può essere una ricerca in quello che sembrava un problema
Compare come una soluzione pensiamo al ritiro dei giovani che è una delle delle delle situazioni che si incontra e che ci sfidano di più perché e è complessa entrare in contatto però diventa anche un modo di dire ma questa potrebbe essere una risposta a un problema e non un po'cioè è un problema ovviamente è una sofferenza e un è una situazione difficile però è per cui per i ragazzi risponderà una problematica che affrontano all'interno della società e qua sì di diciamo che i discorsi della tavola rotonda precedente veramente risuonano tanto cioè nel senso che diventa ecco
Quindi la pratica professionale diventa un ruolo un luogo dove si aprono dei nuovi interrogativi dove si apre una possibilità di guardare
Di guardare di portare alla realtà in modi nuovi c'era adesso la dico in inglese perché in inglese si parlava dell'indie portanza di una
Partisse l'età effettiva ori
Pratica legata e e guidata dalla teoria e adesso si dice invece l'inverso un attivo riletto practice una teoria che tiene e che si produce a partire dalle pratiche professionali
Io su questo poi l'esperienza della esattamente interessava tanto diciamo proprio il come questa ricerca
Applicata la pratica coi diventa lo strumento per risolvere le sfide presente mi parlava dell'esempio degli allontanamenti Lehtinen delle separazioni conflitto
Almeno ok si è ancora sarebbe ultima riunione questa è la mia ultima ricerca mi dà il la a per parlare di una delle cose che
Al tengo di più perché l'ultima ricerca che abbiamo fatto forse la prima ricerca che è stata finanziata
Dal ministero che è una ricerca fatta da assistenti sociali in cui c'eravamo
Luigi cui che è qua di fronte a me c'era Alessandro si corra e e c'era urbano Studer quindi era i coordinatori oltre a me quindi coordinato reato di assistenti sociali
Ecco U una cosa ne abbiamo studiato la genitorialità i situazioni complesse la mia era la la le separazioni altamente conflittuali che è una situazione che esso che abbiamo scoperto
Abbiamo visto che sfida molto il servizio sociale e li abbiamo visto e vorremmo discutere con i professionisti che ci sono due visioni o
Quasi diametralmente opposte nel senso che non solo gli assistenti sociali e devo dire che qua mediatori psicologico quando ne abbiamo spicco incerto studiare questa cosa ci hanno detto
Ma questi non sono genitori a questi dei figli non importa niente io mi ricordo una responsabile di un centro di mediazione familiare psicologhe ci ha detto
Non studiate lì perché tanto come genitori perché tanto non sono genitori già ovviamente questo è stato uno stimolo per voi ex Ferrari a studiare
E invece a dire no no andiamo a vedere proprio quelli perché son quelli che si sfidano e lì quello che abbiamo visto è che almeno nei racconti il il centro della loro vita erano i bambini
Cioè no no non sto dicendo che erano dei bravi genitori sto dicendo che era esattamente l'opposto cioè che nella loro rappresentazione anche una diciamo così e e l'origine di un conflitto frontale era legato a un l'investimento che semmai era un super investimento nei bambini e non sotto investimento quindi
In qualche modo adesso da qua si parte da quasi parte abbiamo delle visioni diverse questo non ci deve spaventare l'Atalanta la sfogliando perché nel momento in cui io capisco che sono magari i genitori intrappolati no nella lotta per difendere i figli so che l'ascolto
Deve essere insomma orientato in un certo modo magari vedere ostilità sociali viene data una ricerca che orienta sì lo sguardo insomma Aleni parlava anche di un altro tipo di ricerca resi conti mia moglie pur
Vito che era sulle coppie che cercano di adottare i figli no Faustinelli rientri ma non sono un ribaltamento come la ricerca ribalta
Sì sì ma le imprese sono ripeto per esempio questa ricerca sulle sulla formazione delle coppie adottive una ricerca fatta da assistenti sociali e proprio in Terna
è partita da una domanda
Ci si era resi conto che la formazione dei genitori adottivi deriva vissuta malissimo dei genitori cioè che i futuri genitori
Invece che viverla come una preparazione ma questa era in un contesto adesso non so bene magari le cose son cambiate completamente
Però che e i genitori lo percepivano come un attacco da parte degli assistenti sociali o degli psicologi perché erano fatte in coppia e quindi in qualche modo gli assetti azionari si erano resi conto che c'era una stanza di scontro
Cioè loro dicevano cerchiamo di capire i problemi i genitori si va a ma noi saremo bravissimi non faremo niente e pensavano che i problemi fossero creati dall'assistente sociale che dice
Ci saranno ecco loro hanno pensato ecco questo gruppo di assistenti sociali ha pensato di studiare di andare a vedere cosa pensavano i genitori cosa volevano che cosa e che cosa li spaventava
E e in qualche modo si è scoperto che forse in qualche modo chi adotta magari la copia caduta di bambina delle paura enormi e l'assistente sociale e uno psicologo che far saltare e fa saltare un meccanismo difensivo e che in realtà le i soggetti che aiutavano di più i genitori e qua lo sappiamo di nuovo veniamo a una cosa che sappiamo sono altri genitori che hanno dotato i figli che iniziano il lavoro di spiegare di raccontare quelli che sono stati i loro problemi
Quelli che sono state le loro difficoltà e in qualche modo questo non toglie ruolo all'assistente sociale anzi perché organizzare questi incontro organizzare questa formazione
Organizzare gli esperti per esperienza che oggi abbiamo visto che impatto hanno è un lavoro è
Un un lavoro professionale che l'assistente sociale può essere in grado di sviluppare di compresero che la criticità oggi forse che manca un po'questa ricerca in Italia come stiamo messi
E siamo messi male né mi han detto che questa è la prima siamo messi male no adesso diventa negativa tecnico va male va proprio Samonà no un pochino no devo dire che dunque allora
Forse una delle cose più interessanti che secondo me che giro un po'l'Europa
E sta succedendo in Italia è che gli assistenti sociali si stanno muovendo a far ricerca e la fanno imboccando sì le maniche trovando degli spazi cercando di capire e la CIR sa che è la nostra conferenza italiana di ricerche servizi sociale
è
Une un esempio di questo perché più del sessanta per cento delle persone che vengono e sono venuti in quattrocento ha presentato i quattrocento
Sono assistenti sociali che ha fatto ricerca sulla loro pratica quindi questo fenomeno sta crescendo è riconosciuto
Non lo so chiedono fuori ma credo proprio di no non è riconosciuto sui luoghi di lavoro perché questo dovrebbe essere riconosciuto come un pezzo della pratica
E non è riconosciuto a livello Bini seriale adesso dico una cosa va be'avevamo incontrato un dirigente del Murri qualche tempo fa che c'ha detto
Avrete una bella sorpresa perché arriva una valanga di borse di dottorato e li li avrete anche voi voi credete che qualcuna sia arrivata al servizio sociale
Perché io credo che pochissime il problema che quando arriva la valanga di borsa al ben oltre Into
Noi non ne vedremo perché vanno detta Science io capisco che detta sane sia importante però in realtà io credo che
E credo che oggi tutte le persone che sono venute qua prima di noi hanno detto l'assistente sociale importante l'assistente sociale è stata importante l'assistente sociale può fare la differenza
Cioè può fare se ci danno anche gli strumenti cioè nel senso che
è assolutamente infiammato di sta cosa la la la richiederemo insomma dunque va bene e grazie davvero grazie mille
Passo la parola quindi a Silvana Marbella presidente della Fondazione nazionale gli assistenti sociali ecco insomma tante cose da dire prima vi parla ma della comune dell'esperienza e le comunità poi io so che lei appunto mi ha raccontato che ha tanta esperienza anche con i minori e lì nella nella dei reati Emily
Penali minorili somma c'è tanta esperienza e tanta amicizia appunto si può fare tanta ricercano
Ecco che cosa che cosa vuole aggiungere a questo dibattito anche in base proprio la sua esperienza e alla storia che sporta con lei
Grazie ma intanto Patti Patti dire anche amare buona giornata mondiale del servizio sociale furti e anche voi trentennale al nostro bene sommare
è uno momento importante ma io sicuramente nel nella traccia che ho pensato per questo intervento sicuramente non ci sono dei grandi profili di originalità
Assolutamente e la mia ambizione è quella di dato che mi è stato assegnato il tema degli strumenti di mettere in connessione
Quelli che sono appunto sia gli obiettivi sia gli strumenti del servizio sociale con
Quelli che quelle che sono le indicazioni che ci vengono ne ha parlato prima Anna Maria Campanini e lei il titolo i titoli delle giornate mondiali del servizio sociale derivano proprio dal dall'agenda globale del servizio sociale per lo sviluppo sociale ma ancora
C'ha detto Enrico Giovannini che aveva tutti dietro studiavo liste non riconosciamo e i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile no ebbene e noi dobbiamo metterci in sintonia con con questi contenuti di questi documenti
E e per farlo
Dal mio punto di vista dei nostri strumenti più che cambiati
Devono essere adeguati devono essere adeguati per
Permetterci di operare in un contesto che mi era proprio un cambiamento sociale di tipo inclusivo giustamente tanti sono stati gli interventi che hanno preceduto il mio e questo è stato ricordato più volte no
Ed è stato ricordato ce l'ha ricordato in primis il presidente come la condivisione degli obiettivi delle finalità professionali ci obbliga prima di tutte le altre cose a a una scelta di campo la scelta di campo che chi opera
Come faccio io come facciamo
Tutino voi sul sul su un Camporeale significa lavorare dove siamo a partire delle nostre comunità con uno sguardo che uno sguardo globale e in questo l'ordine
Ha fatto davvero molti sforzi perché dal tempo che c'era questa azione di rafforzamento del ruolo politico della della professione Rispetto all'empowerment nei confronti delle persone ma anche a livello di di giustizia sociale no e tenendo insieme tutte le connessioni che esistono tra i diversi lo belli che non cito perché è già stato fatto e comunque le le conosciamo molto bene e
Rispetto a quelli che sono dei processi che sono sicuramente esclude esclusivi che sono forme di oppressione comprese le nostre io penso ancora una volta no che dobbiamo chiedere scusa
A Giuseppe Aversa ma tanti altri io operato per molti anni nel settore
Del Civile minorile e quindi sono particolarmente colpita no ma dico
Possibile che ci sia stato un concentrato di colleghi non solo nostri colleghi ma di professionisti incompetenti tutti
In quel momento dal fare una domanda che non ci facciamo no e uno dei momenti uno degli strumenti e sicuramente il il lavoro di comunità secondo detto anche Marilena Della Valle ce l'hanno ricordato prima no perché è quello che ci permette di lavorare con lavorare con le persone dentro le comunità in un'azione che deve essere un'azione congiunta per il cambiamento
Perché
Lo sperimentiamo no nelle relazioni nei percorsi di supporto anche
è un dare riceverà Carecci troppo
Dove non c'è un livellamento ma una crescita ultrà
Chi alla diciamo la della parte di esperienze che ore che che alla pratica della della propria esperienza di di FITA chiaramente una volta mi ha definito l'assistente sociale mi è piaciuta questa definizione quando ne abbiamo parlato che
è stato anche coordinatore dei processi di inclusione sì sì
Ormai ecco è un ruolo nuovo messi male ha ricordato mi sembra sì Silvia fra Regione adesso no come proprio questa nostra specificità
Che è talmente connaturata dentro di noi che e non riusciamo a volte a sistematizzare la in modo compiuto e anche attraverso la parola no
Che uno delle cose su cui poi mi volevo soffermare proprio questo anche sulla
Sulla parole sulla documentazione cioè questa competenza specifica pensavo anche all'invio mi è venuto in mente anche
Rispetto all'intervento della presidente di dire che metti insieme tutto quei visto il tribunale la polizia le le reti e di di coordinamento contro la violenza alle donne i servizi sociali il
Ebbene questa è una una grande funzione
Complessa difficile Rispetto
Alla quale io
Io ho sempre il timore di essere autoreferenziale ma penso di potermelo permettere perché esercito la professione da quasi quarant'anni quindi c'ero anche quando ne ci siamo spesso nei tribunali a ma quando è stato fondato l'ordine in tribunale eravamo perché era stato nella erano stati magistrati a dover costruire le liste
Che hanno con fosse l'albo professionale no ecco e io penso che davvero presto a è una competenza forte della nostra professione
Perché poi riguarda tutti i settori rispetto alle esperienze piccole e modeste di fondazione è davvero un
Un bambino che sta percorrendo i primi passi quanto meno alla scuola materna diciamo così il sacrestano pochi anni di attività
Ci siamo proprio resi conto nella nei Progetti nei primi progetti avviati che quello che alla fine veniva richiesto e per il quale il servizio sociale riconosciuto e proprio questa competenza
Che non è solo relativa agli italiani perché poiché
è stata portata anche boh come buona pratica a livello europeo e crede che avete tutti gli strumenti per esercitare questa cioè siete messi nella condizione di ipotesi esercitare al meglio la stava Elena la quale chi era fuori gratis ma l'ha già detto perché ovviamente
La nostra per la nostra coordinatrice di tavolo e c'ha sentiti al telefono
Anche in un momento un po'precario in automobile no comunque eh lo so perché la professoressa Fargion giustamente è stata molto diplomatica io perché mi conosce ma poi per età posso permettermi di esserlo
Di esserlo molto bene no noi marciamo a dei livelli che sono diverso
Abbiamo un una professione che davvero
Sta
Da in una fase di di sviluppo di interlocuzione anche di riconoscimento dalle star non anche pensiamo a tutte le questioni che riguardano la narrazione
No come siamo visti fuori che son processi molto molto lungo via io certo non la vedrò la fine
Ma c'è questa
Doppia marcia perché poi dall'altra parte abbiano un'accademia
Che non fanno rizzare la nostra formazione anzi diciamolo pure che non prepara in modo adeguato quelli che saranno dei professionisti
Che riferendo
Mi ferendola mi prendo la responsabilità
Mi prendo mi prendo la responsabilità e di quello che dicono no problemi perché poi sono lo dico con grande amarezza lo dico con grande amarezza perché
Conosco la fatica la conosco anche personalmente di fare assenti della difficoltà di stare al passo con chi l'Accademia ci stanno a come è anche importante che
Quando Miriana ecco esatto nel momento in cui si riconoscono queste criticità chi insomma mi pare siano anche abbastanza condivise
E quelli che cosa fare come come passare l'azione sono il non
E già in cui cioè sulla pratica si può fare qualcosa insomma nel seguire poi gli assistenti sociali lungo il loro percorso proprio di attività
Guardi
La si possono fare molte cose però in parte sono palliativa
Recentemente in un consiglio di corso di laurea si parlava dell'istituzione di un insegnamento non non obbligatorio ma comunque relativo proprio la violenza di genere no
Proposto con rispetta i profili giuridici e sociologici che sono di fondamentale importanza
Però ci sono anche i profili di servizio sociale e noi siamo in un corso che prepara per la maggior parte perché moltissimi dei degli studenti poi intendo né esercitare la professione no
Ah ecco non c'è proprio il pensiero
Sicuramente
Molto può fare chi purtroppo non sono molti ti tra noi quelli che sono in Accademia molto può fare la stavo CS sicuramente
E ciascuno per la propria parte però si tratta proprio c'è la necessità di un di uno Skrull Lone che politico quindi l'ha detto anche come una questione ordinistica che
Insomma permetta di arrivare alla revisione dei dei percorsi formativi nonna perché vero c'è la formazione continua no che è quello che ci viene risposto
Non la la si fa in università però poi c'è l'ordinanza no sono sono due cose che sicuramente si intersecano ma insomma le responsabilità sono responsabilità di IVA Sacco questo lo penso
Assolutamente allora salto di palo in frasca no perché poi c'era tutta la questione della partecipazione ce l'ha detto Marilena Della Valle ma anche il Vincenzo alla bella no di come sia importante stare insieme
Perché quando parliamo di approccio olistico alla pratica del lavoro sociale noi no intendiamo proprio prendere dentro no ma prima quando nell'intervento di sede a far John quanto sia rivolta no i colleghi dicendo ma questa parte di lavoro che fatte sulla ricerca e riconosciuto e chiaramente la risposta è stato no una fatica
Ma
Chiediamoci anche
Quante volte sacrifichiamo
Il nostro la nostra parte di attività professionali che che riguarda la raccolta di dati
Che riguarda una corretta compilazione della cartella sociale guardate medici fanno diciassette senta se li ho fatti anche una militare no
Obiettivi rientra me lo sono scritto aspettate Clara Vada recuperarlo
Ce n'è anche uno ce n'è anche uno che ha dedicato ai paesi in via di sviluppo
Che dice virgolettato aumentare in modo significativo la disponibilità di dati di alta qualità tempestivi e affidabili disaggregati in base a sesso reddito eccetera poi
Status migratorio disabilità l'
E quanto spesso noi nei nostri contesti professionali
Siamo riluttanti scegliamo scegliamo di non dedicarci a quei Sisto perché e come se ci sottraesse del tempo rispetto ad altri impegni
Tim giustizia minorile lei ha ricordato esercito l'attività gestibile mentre il resto è noia danni che c'è il sistema informatizzato ma non siamo ancora arrivati ad una completa
Cartella di digitalizzata e quindi Noemi corriamo questo rischio in qualche modo di attorcigliato CIR sull'affare a volte ma la documentazione il pensiero la ricerca
E sono parti sfondato decidere da della nostra professione non è un caso questi diciassette obiettivi sono obiettivi delle Nazioni Unite no al loro interno si parla anche di questo
Perché perché noi ci dobbiamo dobbiamo essere portatori di di questa poi di di conoscenza che nasce da guardate la nostra professione bella perché la nostra conoscenza
Non nasce da una speculazione esclusivamente di tipo teorico ma nasce dalla nostra esperienza professionale e quindi
Anche un'altra raccolta di dati nella vita diciamo come una un un qualcosa a implementare in tutti gli ambiti dove opera il servizio sociale sì noi come dire a uno degli assai la diceria guarda alla professione accerto ma
Sappiamo tutti quanto importante rimango sempre nel mio orticello ma perché è più facile più semplice
Sappiamo tutti che la modifica l'inserimento della nostra professione tra le professioni che sono soggette a violenza no e nata perché lo ordina quando di coordina
Chiaramente permanente
L'azionario e regionali la possiamo tutti noi lo ordina ciascuno di noi mai implementato proprio questa ricerca sulla violenza piuttosto che ma qui di fronte a una in cui essa felici
Quando tanti migliaia di colleghi hanno dato il loro contributo rispetto a come è stata affrontata dagli assistenti sociali
La prima parte dell'arma nel della pandemia e questo si ricollega gli strumenti perché è stato necessario trattare gli strumenti altro aspetto che mi viene in mente no in questa evoluzione in questo cambiamento che ha le sue radici e alle sue prospettive
Anche qui
Sempre sì diciassette obiettivi Monteco sociale tutti i problemi collegati all'ambiente ebbene arrivando in ritardo rispetto al contesto internazionale ma comunque rispetto alle catastrofi
C'è stato un cambiamento nel nostro Paese no l'ordine ha dato l'input per era la nascita della dell'associazione che si occupa proprio di servizio sociale in Protezione civile
Hai mai molto tempestivamente terremoto emergenza sisma due mila sedici
Poi siamo passati per l'emergenza compete fino ad arrivare agli interventi dirette rispetto alla guerra in Ucraina sì rimase trasformazione in questa sì cui sicuramente diciamo un grande evoluzione e trasformazione perché voi dovete
Precedere i tempi però nello stesso tempo saperli leggere ad Attardi ha insomma ad essi effetti non essendo resta verso unifica operare operare in prospettiva no ma questo non nasca
Qualcosa che riguarda solo gli assistenti sociali penso che somari riguarda tutte altre spettina o strumenti i nostri strumenti e sono la la documentazione se lei non siamo in grado di dar conto
Delle situazioni e delle persone in modo adeguato ma così anche come io devo dire che tra gli strumenti ma mai mi era venuto in mente di citare l'ascolto perché
Perché è talmente eppure giusto c'era perché poi ha iniziato il Presidente ma un po'tutti no no c'hanno detto quanto quanto importante
Il lo scrivere saper scrivere esaspera argomentare argomentare per gli altri è perché noi non argomentiamo per noi
Argomentiamo carrarese cuocendo lei adesso si parla tanto di ascolto
Perché secondo lei proprio adesso si parla tanto di Aspen alla Marina perché è uno degli strumenti fondamentali della professione quindi mi son detta mai veramente paradossale che io tra quelli che mi ero segnati
Non non gli offrirà un pompiere spiego come sto però insomma veramente ad esempio
Paola Rossi è stata ricordata ma sia Paola Rossi sia Fiorella Cava che mi piace ricordare erano sono state due presidenti molto brava e nello scrivere
E anche nel nell'argomentare oralmente no e questo e dobbiamo essere tutti molto bravi a fare quei insisto e se non i nostri giovani assistenti sociali non hanno avuto modo di avere dei percorsi formativi come tutti gli studenti che si affacciano all'università no con queste competenza
Ebbene danno strutturate perché la nostra una processione h molto basata su questo al quindi non non stiamo in un una laboratorio
A
Da parlare con i vetrini nove serto ma è esatto prima avevo e siamo proprio in maniera quasi insomma veloce parlato della supervisione ma la supervisione può essere un modo per aiutare comunque a strutturare meglio anche la formazione dopo dico cioè nel senso ecco è uno strumento
Certamente diciamo che lei severa il proprio nel contesto della formazione continua perché il degli spazi
E quella che ci permette di riflettere da un lato sulle nostre difficoltà e anche queste molto importante ma poi anche mi vien da dire soprattutto ma no non è così
Sulla sulle modalità di miglioramento che comunque come professionisti abbiamo quindi lei ci sono dei dei cambiamenti anche di di tipo strutturale riferiti all'università ma non solo perché degli altri cambiamenti hanno già parlato prima no ma sono anche cambiamenti
Dei cambiamenti culturali che hanno dei tempi che sono che sono maggiori ENI ci sono delle dei cambiamenti urgenti siccome insomma quello della sulla percorsi di studiolo esserlo sono a cambiamento sicuramente urgente e poi dei cambiamenti culturali che richiedono l'abbiamo capitano anche dai servizi precedenti volevo fare attenuando Madonna ha
Da tutti e tre fondamentalmente prendendo anche un po'spunto proprio da da quello che diceva Giuseppe Aversa insomma Luís che l'ha vissuta nel suo ma come dire quella fase un po'forse possiamo dire negativa di quindici e Valeri di cui bisogna impossessarsene perché tutti noi viviamo momenti no diciamo più difficili più fasi metaboliti difficili si impara di più ecco allievo chiesto come voleva che fosse il linguaggio diciamo dell'assistente sociale verso il come volevasi insomma magari qual era la frase
Quello che voglio dire e cambiato il linguaggio in questi anni esce da un punto di vista storico da un punto di vista proprio anche nella ricerca notate che oltre all'ascolto anche il linguaggio si è modificato
Nei confronti ovviamente dei dipendenti
Vado prima io perché ogni tra o fa da sé beh è cambiato perché
E c'è stato un cambiamento nel negli obiettivi no io che sono quelli di cui è stato detto
è stato detto questa mattina sì sì sicuramente ma più minaccia il linguaggio che cosa il linguaggio ha è rappresentativo del dell'approccio che abbiamo
E anche qui ritorna anche sulla formazione no noi siamo ci sono stati dei decenni
In cui come dire abbiamo quasi delegato no all'ascolto come se i bambini li ascoltassero ma gli altri professionisti mette invece noi magari ci dedichiamo qui ad altre cose no no
Tutte le persone vanno ascoltate dei necessari ovvero il loro punto di vista perché se non partiamo da Lino non possiamo andare avanti nella relazione con le persone
Beh sito ma maltolto
Ma questa cosa no ecco non sa cosa dire perché da un certo punto di vista il linguaggio può essere cioè secondo me senz'altro si è sviluppato un'attenzione a come ci si parla
Ha come ha come sì sì comunica
Però può anche essere un'altra ora questa cosa o può anche essere una cosa che non lo so come aveva colpito adesso non mi ricordo come si chiama il il la persona che ha parlato prima al tal bella
Anche a Massimo D'Antona come gli è stato detto Carella finché egli ha raccontato come gli è stato detto e senz'altro era negativo però da lì è partito un lavoro da lì è partito quindi e il problema del linguaggio è un problema di relazione cioè di come ti relazioni di come vedi che l'altra persona offendi o non offendi o crei una barriera o no la Cray non è una questione di regole precise devo fare così devo dire così
A me e a volte i faccio molte interviste con le persone che hanno a che fare con la residenza del sale e a volte vengono fuori delle cose così c'è delle mi ha detto direttamente e questa cosa mi è veramente servita quindi che l'ho capita
Era un pianeta perché prima non non non avevo capito e e magari è una cosa che diciamo a questa proprio ma cosa
Non si deve dire agli assi antiche las
Cioè e invece poi parli con le persone ti dicono delle cose diverse
Quindi credo che veramente sia l'assist la l'attenzione alla relazione e credo che la cosa che dovremmo su cui dovremo lavorare di più è che a volte i contesti relazionali bloccano la comunicazione
Adesso dico come quella dei genitori che pay ci tengono i bambini però risultano quelli che non ci tengono per niente e si crea un non dialogo tra le persone così io questa cosa credo con i colleghi discutendo l'ho vista tante volte è come se
è è importante e su questo penso la ricerca i dubbi che diceva Giuseppe verso il porsi dei dubbi l'aprire la testa
è importante perché a volte il contesto in cui ci si muove il mandato che ha il mandato di controllore paura che si creano bloccano esatto sì odierna di parlarsi bisogna stare molto attenti alle trappole giudizi
Non parla pancia Maria socialmente soloni importa il tante volte ci troviamo ma questa ancora nostra funzione no a fare da tramite io penso anche del mio anche nel quando comunque ci troviamo in contesti in cui le persone sono di fronte
A alla legge no a procedure quindi anche quel il linguaggio era presente anche in questi casi ogni intermediazione
Quindi sono venuti in mente due cose una tre riguarda la questione del linguaggio come strumento di definizione e sicuramente linguaggio è cambiato
Quello che mi sorprende per esempio nel rapporto con gli studenti e le studentesse e l'inerzia di un di un linguaggio del passato che mi viene e superato negli ambiti specialistici ma che nel senso comune invece ancora molto presente cioè gli uscirà decostruire l'idea del bisognoso oggi nel due mila e ventitré nel linguaggio di studenti nati nel due mila ammesso riprende sembrano alto però è necessario fare un lavoro perché adesso lo dico sino al numero degli avendo io una responsabilità nella formazione ci sono amanti difficoltà però qualche piccola cosa riusciamo a farla
Allora quindi c'è un'inerzia nel linguaggio che penso aria alle trasformazioni alla grande trasformazione che è stata introdotta nel codice deontologico
Rispetta aveva all'abbandono del termine utente
Noi sentiamo ancora molto utenza che secondo me veramente come dire e drammatico perché addirittura toglie come dire mercenaria Masserini ficca l'utente spero però questa idea che la parola al utente commedia che copre qualsiasi altra elemento identitario della persona è un aspetto importante però non la sentiamo ancora usare tantissimo utente utenza degni il bisognoso il bisognoso a me colpisce molto perché l'assistito il bisogno sono a termine che sentiamo ancora utilizzare adesso mi sembra che si siano ripresentati anche a livello della retorica politica e quindi forse come dire oltre al cambiamenti in avanti dobbiamo fare attenzione come dicevo prima ai rischi di questioni richiese efficienti identifichino Rossi mi sembra e l'altra cosa che mi viene in mente è che il linguaggio per questa professione è uno strumento fondamentale perché la Sitel tracciare deve avere una competenza
Molto Terranova erano
La accompagnare la persona as alle nell'esame di realtà e esplicitazione l'esplicitazione e cioè è una tecnica potentissima che naturalmente bisogna saper usare per non ledere l'altro tra con vedere la tecnica dell'esplicitazione comici ricordava Silvia
è importante da sapere utilizzare e e questa è una competenza un po'sottovalutata anche rispetto no
Di cui invece bisognerebbe portare vedere fregiarsi
Corriere io vi ringrazio si possa prendere vi ringrazio davvero avente stare attenti stare attenti alle trappole e rischi e comunque bisogna prendere coscienza del proprio passato al proprio ruolo dell'importanza e le ricerche delle sfide insomma che tutto l'ordine primi piaciuto quello che ha detto appunto lei siamo tutti d'ordine quindi ovviamente tutti insieme insomma si deve procedere grazie ancora
Io insomma parte le scuse della del viceministro del lavoro e delle politiche sociali che è stata richiamata appunto a Palazzo Chigi perché stanno discutendo la legge sulla non autosufficienza e di sua competenza quindi non riesce a essere qui parte suoi saluti e si scusa
Però ne approfitto perché adesso insomma chiudere questa mattinata intensa è la vicepresidente del consiglio nazionale dell'Ordine degli assistenti sociali un grande applauso a Barbara Rosina miei appunto applichiamo le conclusioni insomma
Anche un po'una RAI una raccolta ieri tutto quello che è emerso questa mattina grazie
Buongiorno messi da quasi tre tantissimi però
Che è un po'paura
Vi si era quasi dei tantissimi e sono a casa anche a casa tantissimi anche nei gruppi d'ascolto quindi siamo davvero felici del risultato di questa proposta che ci sembrava importante fare a tutta la comunità professionale
Questa mattina abbiamo sentito questioni importantissime io ovviamente non posso ori prenderle tutte
Ma abbiamo sentito considerazioni importanti dagli esperti per esperienza da tecnici e i docenti universitari da persone e la nostra disciplina nostra professione la conoscono da vicino per motivi differenti
Non richiamo il viaggio di questi trent'anni perché giovedì mattina lo faremo tutti insieme quando celebreremo proprio il trentennale della costituzione del nostro ordine
Voglio però richiamare quest'ultimo anno è stato un anno importante che è stato un viaggio importante
Un viaggio nel quale abbiamo trovato delle conferma è un viaggio nel quale abbiamo trovato dei punti di rottura
Un viaggio in cui abbiamo ambiziosamente scelto e coraggiosamente scelto di parlare di temi scomodi non solo la violenza istituzionale ma anche le periferie ma anche la dignità delle persone collegata al lavoro
Ma anche a tutti i temi che noi quotidianamente nei servizi incontriamo e come diceva il presidente ad inizio dei lavori
Siamo quelli che non girano la faccia dall'altra parte che non girano lo sguardo dall'altra parte che anche con le fatiche che tutti noi conosciamo quello sguardo cercano di tenerlo attento per rispettare davvero le persone loro difficoltà e le loro situazioni è stato un viaggio importante in cui rotture e persistenza e l'abbiamo incontrate
Siamo stati spiazzati in alcune circostanze questa mattina forse una platea più ampia ha avuto la possibilità di ascoltare Giuseppe Aversa ma anche il Presidente fa la bella anche la presidente Veltri
Noi li abbiamo incontrati
Forse in un modo diverso in cui quotidianamente incontriamo le persone all'interno dei nostri servizi forse non sopraffatti da quell'urgenza del compito foto a cui la necessità di rispettare i vincoli delle nostre organizzazioni delle nostre cultura e professionali organizzative li abbiamo ascoltati con quell'ascolto autentico ma finalizzato alla costruzione di obiettivi comuni di condivisioni comuni
E alle volte siamo stati spiazzati come voi questa mattina immagino quando ha detto avete sentito queste persone che ne abbiamo sentito diverse volte in questo anno
Piazzamenti e ricomposizioni perché come veniva detto questa mattina la forza nella nostra comunità professionale della nostra professione
Deve necessariamente stare in quella tradizione che ci ha raccontato la professoressa della Valle con grande anche passione che quella che la caratterizza sempre quando racconta della storia della nostra professione
Una storia che ha delle radici profonde che ha dei principi di riferimento chiari univoci
Che non possono essere messi in discussione
E forse proprio su quella storia su quella tradizione su quel passato che ha portato al futuro in cui siamo oggi che noi dobbiamo aggrapparci
Se vogliamo davvero ridurre tutti quegli attacchi di cui anche lei ha parlato che sono attacchi esterni e spesse volte anche interni
è stato un anno Complesso di riflessioni comuni congiunte
Io voglio però accompagnare i lavori che inizieranno oggi pomeriggio con i punti fermi positivi della nostra professione
Perché la letteratura internazionale e nazionale in quella letteratura che ha fatto ricerche con gli esperti per esperienza ci parla anche del riconoscimento del professionista del riconoscimento del senso della relazione
Della potenza generativa della relazione con il professionista di persone professionisti assistenti sociali che sono davvero a fianco delle persone e non un passo davanti un passo indietro
Quei professionisti che sono davvero punti di riferimento e che sono in grado davvero di fare la Boccassini per le persone e con le persone insieme
Per riuscire davvero a lavorare non solo nell'emergenza ma anche nella quotidianità nel riconoscimento dei bisogni delle competenze delle capacità dei desideri e delle aspirazioni
Noi un poco ma gli ha fatto questa mattina ci concentriamo spesso sui bisogni sulle carenze sulle mancanze ma sappiamo anche invece quanto quotidianamente facciamo quella fatica
Che consente alle persone di vedere quali sono le loro risorse quali sono le risorse le competenze le aspirazioni desideri che loro stesse per prima
Per primi possono attivare per riuscire ad affrontare delle situazioni di difficoltà e della Seat delle situazioni di frattura rottura di abbandono di solitudine di vulnerabilità
E questa è una grande ricchezza della nostra professione sicuramente voglio ricordare un altro passaggio non perché si debba parlare di copie tutti i momenti perché siamo tutti un po'stufi obiettivamente e vorremmo in qualche modo dimenticare gli ultimi due anni e mezzo
Però durante il copy se vi ricordate mi è balzato chiaramente agli occhi delle persone che ci osservano e che spesso c'hanno usato un po'strumentale mente per parlare di altro e non esattamente di noi e del nostro ruolo
E balzato fuori ve lo ricorderete quando ci fermavano i posti di blocco ci chiedevano i documenti il perché tutti dovevano stare in casa ma noi dovevamo uscire
Ve lo ricordate quante volte è successo che le forze dell'ordine ci facesse dei complimenti ci ringrazia Ossero
Ricordate quante volte siamo entrati nelle case delle persone dove nessuno andava e spesso alle volte c'entravamo anche senza i dispositivi di protezione
Noi entriamo spesso lo diceva già il presidente questa mattina in posti dove nessuno entra dove anche i vicini di casa non riescono a guardare perché fa troppo male fa troppa paura è più facile pensare che quelle cose lì sono diverso e altro da noi che non abbiamo responsabilità
In realtà non ci guardiamo e gli ordini professionali il nostro ordine professionale tutto l'ordine che ordine nazionale ordine regionale
Con tutti i professionisti abbiamo oggi forse molto più chiaro che in passato qual è il nostro ruolo di corpi intermedi dello Stato
Qual è il nostro ruolo di corresponsabilità nella funzione dello Stato nella funzione della politica della funzione delle nostre organizzazioni proprio perché in quel ruolo di corresponsabilità
C'è quella capacità di advocacy che non abbiamo studiato solo sui libri la facciamo quotidianamente
Col bisogna sempre pensare come in italiano advocacy praticamente non esiste e come invece come nella nostra professione se è una parola che usiamo tutti i momenti forse perché o siamo nati molto vecchi o siamo nati un po'avanti io preferisco la seconda ovviamente preferisco la seconda
Ma questo ruolo di corresponsabilità nei confronti delle persone nei confronti della politica nel nei confronti delle organizzazioni noi lo vogliamo svolgere insieme alle persone
è vero che il nostro ruolo e parlare al posto di ma il nostro ruolo ancora più importante accompagnare le persone perché siano loro stesse in grado di parlare
Non che qualcuno debba sostituirsi quando necessario lo facciamo ma l'obiettivo ultimo deve essere quello di accompagnare le persone perché lo facciano
E allora in questo anno abbiamo costruito insieme per arrivare a una piattaforma comune una piattaforma condivisa per arrivare a degli obiettivi
Che sicuramente partono dall'aver messo in luce i problemi perché se non si mettono in luce problemi onestamente diventa poi difficile no eccome se ci dicessimo bravo bravo hai fatto tutto bene e allora perché dovrei cambiare qualcosa
Per sappiamo che tante sono le cose da cambiare
è stata citata questa mattina la formazione dei professionisti assistenti sociali questo sapete che un punto fermo e fissi si muove il Consiglio nazionale di tutti i consigli regionali e di tante associazioni di rappresentanza della professione
Noi siamo una professione che nel suo piano di studio prevede dei requisiti minimi di quindici crediti formativi delle discipline di servizio sociale quindici quando gli infermieri Miano novantacinque
Quando gli psicologi nell'ottanta e gli educatori ne hanno settanta allora va bene vogliamo cambiare forse proprio di nuovo in
Per ruolo di corresponsabilità che noi abbiamo nei confronti del nostro Stato
Del grande rispetto che noi abbiamo nei confronti della nostra Costituzione di cui siamo in qualche modo agente che noi vogliamo una riforma del nostro piano di studi sarà uno dei temi ovviamente dei nostri workshop
Sono tante le cose di cui parleremo inizieremo oggi pomeriggio con tre workshop sui contesti professionali sulle famiglie e sulla povertà
Io voglio ringraziare tutti i colleghi che oggi ci stanno seguendo a distanza i due mila cinquecento colleghi
E voglio dire loro che ci diamo appuntamento alla plenaria conclusiva gli stati generali la celebrazione del trentennale dell'ordine il ventitré di marzo
Non perché in questi questo giorno e mezzo di vogliamo escludere ma perché il workshop saranno dei laboratori saranno dei laboratori nei quali tutti i partecipanti saranno chiamati in causa e questo lavoro non sarebbe stato possibile
Con le le persone a distanza
Lavoreremo oggi sui contesti professionali sulle famiglie sulla povertà
Domani mattina su salute e dialogo interprofessionale narrazioni
E domani pomeriggio su luoghi di vita e diversità competenze Perasso settore valutazione abbiamo scelto dei titoli come sapete come avete capito ad ombrello che ci consentano di tenere dentro il più possibile
Gli aspetti fondamentali sui quali dobbiamo fare delle riflessioni congiunta
Cenno negli aspetti più tecnici nel tre minuti che mi mancano
Vi preghiamo di non cambiare e di non chiedere di cambiare workshop rispetto al quello al quale vi siete inseriti perché ogni uomo Cioppa un numero definito di sedie disponibilità e quindi anche di agibilità delle stanze
Se siete andati competenze cito quello che ci sarà domani col coordinamento mio e della consigliera Bartolomei
Della collega Anna Giacometta cit cito mio Pappalardi in casa
Se vi siete iscritti a quello perché non c'era più posto negli altri ve lo dovete tenere sarà bellissimo lavorare insieme su un tema che tra l'altro e anche abbastanza strategico e quindi non chiedete cambi vi preghiamo
Altra comunicazione di servizio tra pochi minuti quando chiudiamo i lavori
All'interno della sala ci sarà Oriana Mengoni del cose Lazio
Cioè Chiara pilota ma non ci vedo io fin là chiara quindi la qui oso cercata Chiara piloti del caso Lazio lascia una postazione per le registrazioni qualcuno può passare da lì bisogna passare codice fiscale per l'uscita
Una postazione sopra grazie e ci sono due postazioni fuori
Quando avete fermi tutti quando avete passato albeggia
Passato il Belgio
C'è una sala dove potremo fare pranzo dovette contenere i tempi tra le tredici e le quattordici alle quattordici una per farvi un giro nella meravigliosa piazza di Spagna
Per ritornare qui alle quattordici e quarantacinque per ripassare il Belgio e sempre così
Andrete nelle sale dove trovate i cartelli ricordatevi di viaggiare può e anche l'uscita e penso di avervi detto tutto guadagnato il pranzo anch'io grazie a tutte
Beh