L'iniziativa di una grande marcia che partirà dall'India per arrivare il 10 marzo 1995 (anniversario dell'ultima grande repressione dei cinesi sugli indipendentisti tibetani) in Tibet; La proposta di Marco Pannella di organizzare un grande "satyagraha" per il Tibet nel 1996

Come Piero Verni presidente dell'associazione Italia Tibet parliamo di iniziative in a favore della causa del Tibet iniziative di cui abbiamo sentito parlare un articolo che è apparso ieri sull'Avvenire che partono dall'India dei profughi tibetani delinea ma parleremo anche delle iniziative della proposta mi Marco Pannella di un grande stratega nel novantasei per il Tibet innanzitutto partiamo Piero da questa questa notizia di una marcia che si sta programmando appunto da lì in via e che dovrebbe arrivare in Tibet proprio per il dieci marzo anniversario della ultima grande repressione cinese degli indipendentisti tibetani ecco vogliamo parlano momento cento guarda il
Per la prima volta diciamo dar quando i tibetani si sono rifugiati in India e quindi io parlo di tibetani fondamentalmente parlo del governo tibetano invidio
Iscritta programmando anche bene specificare subito che non è proprio il governo tibetano in esilio in prima persona portare avanti questa marcia ma un gruppo di organizzazioni politiche indie i della comunità tibetana che vive in India che comunque si tenterà una grande una grande come dire azione di disubbidienza civile politica in India perché è la prima volta perché l'India a anche comprensibilmente FI vogliamo fare un discorso come dire con i piedi sulla terra
Una posizione molto ambigua ripeto a problema tibetano da un punto di vista umanitario e da un punto di vista come dire di accoglienza sociale affatto tant'
Sì ma ora credo che tutti gli ascoltatori della radio sappiano
L'India ventate poi voi alla fine degli anni Cinquanta Non è un paese che può come dicono a Roma scialacquare per quello che riguarda Juti economici e possibilità di accoglieva infatti di persone ma con i tibetani con questi oltre cento mila profughi è stata veramente molto il governo indiano è stato veramente molto molto aperto dall'altra parte però è stato sempre piuttosto teso e chiuso per quello che riguarda la le azioni politiche del Governo del governo tibetano in esilio dei profughi e anche dello stesso Dalai Lama in non a caso poi il luogo dove il Dalai lama venne poi e di alto diciamo è un luogo che soprattutto negli anni sessanta e settanta era molto remoto rispetto al centro decisionale della politica indiana che degli adesso con le comunicazioni con i fax
I centri per i cellulari in India non ci stanno insomma i modem e tutte queste diavolerie della tecnica moderna i contabilità Dharamsala il mondo esterno sono molto più semplici ma fino a cinque sei anni fa era veramente un luogo molto difficili da raggiungere quindi anche per i tibetani anche Lucio dica mente non era facile poi tenere politicamente i contatti per il mondo con il mondo e quindi tutto questo ha determinato praticamente una quali assenza di dei
Azioni forti di
Rientra civile per la prima volta proprio per sottolineare la drammaticità della situazione tibetana dove veramente l'occupazione cinese in Tibet a determinando la morte
Sempre più e sempre meno lenta peraltro della della cultura e del popolo tibetano ecco per sottolineare questo dicevo che decida quinta
Marcia questa marcia che io dubito potrà poi metterci tecnicamente perché dovrebbe in una grande come dire fresco gandhiano portare questo gruppo di marciatori che si stanno già allenando alle tecniche della non violenza con meditazioni con ritiri con seminari perché fare una cosa veramente non violenta non è facile
In quelle parti del mondo soprattutto
E quindi questo gruppo di marciatori dovrebbe partire da Nuova Delhi da raggi gamma perché è un luogo storico diciamo di partenza delle grandi manifestazioni politiche indiane attraversare tutta l'India del nord arrivare alla fronte era con il Tibet e tentare di addirittura di raggiungere l'altra ora ovviamente
Petto non si potrà fare perché tanto non lo farebbero mai non lo consentirebbero mai le autorità cinesi ma credo che anche le stesse autorità indiane abbiano dei forti problemi e consentirà un gruppo di marciatori peraltro profughi di travalicare un confine capisce però credo che in tempo tante questo degno e credo che sarà importante anche come dire sacrificio perché poi probabilmente verranno arrestati cioè di tutti si metteranno in in opera tutte le tecniche classiche della disobbedienza civile non violenta e quindi queste persone sanno che possono andare incontro come dire a una rete Simone anche come dire dura da parte del della polizia indiana all'arresto e tutte queste cose qui questo appello io credo che riparte Igna lato deve essere segnalato questo gesto per due motivi uno per il gesto in sé che è un gesto di grande responsabilità politica e di grande come dire anche sì milita politica perché se tu pecca il proliferare di azioni violente da parte purtroppo di tante
Di tanti gruppi di senta nel mondo o i tibetani ancora una volta ci segnalano perfetta adesione totale invece alle tecniche e all'ispirazione Candiana civile non violenta ma poi la segnalata quinta
Tentativo di loro chiamerei di Marcello Lippi ripeto forti dubbi che poi indiani facciano anche per dire
Da Nuova Delhi anche perché poi la copia singola osterebbe quindi chiaramente se va repressa andrà Candela repressa lo farà fin dall'inizio ma credo vada segnalato anche come segnale purtroppo drammatico
Sì dello stato veramente comatoso posso usare questo termine a cui è arrivata la situazione in Tibet continuamente
Abbiamo riceviamo notizie di nuovi insediamenti cinesi di nuove prevaricazioni cinesi tutte le industrie sola Cina sta tentando di trasformare il Tibet in una non zona di grande sviluppo economico stanno arrivando altri coloni stanno arrivando insediamenti come dire i Reality aziende tutte gestite da cinesi e al novantanove per cento con manodopera cinese quindi anche di questo bene di questo eventuale sviluppo economico ancora una volta il popolo tibetano non solo non ne beneficerà ma lo riceverà ancora come una sorta di boomerang perché porterà nuovo insediamento cinese nuova nuova come dire nuova manodopera cinese APO abbiamo questo progetto terribile di una ferrovia in Tibet perché io dico sempre che purtroppo la il progetto strategico dei cinesi in Tibet identico ahimè a quello che è stata la l'annichilimento il genocidio attentato e purtroppo riuscito dei bianchi nell'America del Nord nei confronti di me americani eccome anche lì la ferrovia purtroppo il colpo mortale ai diritti alle giuste detta del popolo
Dei nativi d'America quelli che noi chiamiamo un popolo che armenti indiani e credo che anche la ferrovia in Tibet
Poi avrà la certezza lo stesso risultato perché la ferrovia vuol dire maggiore facilità
Nei collegamenti maggiore facilità per fare arrivare truppe per fare arrivare coloni per fare arrivare tutte quelle cose che segnalano capisci la il il collerico cui attuazione in Tibet è veramente drammatica
E questa questa marcia questa volontà di marcia segnala proprio il livello di guardia perché qui si parla veramente di anni che sono gli ultimi anni
A disposizione per fermare questo autentico genocidio culturale che ci sta attuando sul tetto del mondo veramente
Io lo dico da da diverso tempo spero se non chi agisce ha detto se non si riesce a fermare ha detto questa tragedia i nostri figli i nostri nipoti forse si troveranno a commuoversi nelle sale di qualche cinema degli anni due mila dieci di fronte a qualche film Balla con gli anche come non ci siamo commossi e ci convochiamo guardando Balla coi lupi che narra della tragedia definitive della scomparsa di una cultura di un popolo di nordamericani
Ecco per evitare questo ci solo punto mobilitazioni come quella di cui abbiamo parlato ma anche cioè la proposta di Marco Pannella di una grande sia Satyagraha per il per il mille novecentotré sei per l'anno che è iniziato ecco su questo cosa hai da dirci a guardarlo io trovo che come spesso accade a Marco Pannella
Ha avuto è riuscito a tirare fuori dal suo cappello magico il coniglio vincente come dire nel centro di o credo che veramente questi tagli ho salutato con grande gioia avuto anche il piacere di Ilio personalmente a Marco credo che questa sia l'idea centrale proprio per potrà poi per riportare il problema tibetano e la tragedia tibetana agli occhi della attenzione dell'opinione pubblica
Internazionale anche perché chiaramente la lotta del popolo tibetano può a vere sia pure in mezzo a mille difficoltà qualche speranza di successo solo se appoggiata dal lavoro di tutti noi non si può certo pensare che centoventi mila profughi tibetani e tre milioni chi fuori dal Tibet e sei milioni di tibetani in Tibet possono combattere e vincere
Questa loro battaglia
Di l'unica speranza è di creare intorno a questo problema una rete di società come noi come associazione Italia Tibet tante altre associazioni come la nostra devo dire lo stesso partito radicale in modo particolare radio radicale che l'unica radio che ci offre con una notevole frequenza la possibilità di parlare e cose stanno stanno facendo e quindi l'idea di una mobilitazione internazionale questa visione ampia proprio del Dalai lama del di Pannella di di di il Pd coinvolgerà associazioni partiti movimenti
Spirituali Butti che non bulbi
Associazioni umanitarie organizzazioni che si occupano del del problema dei rifugiati politici credo che sia veramente uno l'unica l'unica l'unica come dire l'unica carta di largo respiro per portare finalmente all'attenzione del del prendete dell'opera pubblica internazionale e dei governi questo problema è chiaro che una cosa che va lungamente costruita perché non si improvvisa un'azione di questo tipo che dovrà coinvolgere veramente migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo in digiuni nazioni i disubbidienza civile e cose del genere spero che per esempio il prossimo congresso del Partito Radicale da quale credo sarà presente come i dati diversi anni succede il rappresentante del Dalai Lama in in Europa sarà anche l'occasione per parlare politicamente di questa di questa di questa vicenda di questa possibilità spero che magari poi discorsi che verranno fatti siano un po'meno come dire un po'rituali da un certo punto di vista come a volte al piene ai congressi quando si porta il saluto lo si accoglie così e invece si possa entrare
Nel merito nello specifico di questa iniziativa per quello che mi riguarda io nella mia duplice veste devo dire di presidente dell'associazione Italia tipi ma soprattutto di iscritto al partito radicale cercherò di fare del mio meglio per porre questa questa questione proprio all'ordine del giorno sia delle attività politica del partito transnazionale radicale e qui anche di come dire di chiedere no fenici tibetani anche loro di capire l'importanza e l'urgenza di questa cosa e quindi di come dire di di di potremmo dire un popolo che aumenta evitarci una svolta perché siamo tempi in Oriente anche con i tibetani altri soprattutto con i tibetani e quindi anche i tempi di reazione a volte della
Diplomazia tibetana non sono quei tipi più i più veloci tanto sconcerto e comunque dalla ma molto apprezzato questa
Questa idea di Pannella che peraltro ha avuto modo di esporli alla anche recentemente l'anno scorso quando il dare lamentato qui in Italia proprio grazie all'interessamento di Emma del partito di Marco di tutti
Ha avuto la possibilità di parlare con le più alte cariche dello Stato
Bene allora perfino ai premi compresi
Di contenti Andrea ci sarebbe un'ultima cosa io
Questo lo direi proprio agli ascoltatori agli amici perché i nemici i miei compagni della radio devono in Tibet da molto tempo ma mi rendo conto che magari ottavo prima della volta telefonata stava ascoltando proprio radio radicale e mi rendo conto che magari in un clima così
A me piacevolmente incarna il mito della politica italiana posta forse a qualcuno e magari a molti
Sembrare che il problema tibetano sia un pochino come dire a un qualcosa di stratosferico in mezzo a tutto quello che sta succedendo in questo Paese ha un clima di come dire di contrapposizione così violenta come da tanti anni non non accadeva devo dire personalmente io che come si suol dire ho fatto il Sessantotto però non mi ricordo situazioni veramente di questa tensione potrebbe sembrare agli ascoltatori un po'strano parlare di Tibet vorrei ricordare loro che io ritengo che non è assolutamente strano manti proprio credo che proprio in una situazione sempre un po'sopra le righe come a me pare ER quella italiana
Con cui un po'tutti tendiamo ad essere sempre un po'sopra le righe io credo che invece occuparsi di Tibet e quindi occuparsi di un discorso politico che ha fatto della tolleranza della ricerca del dialogo della cultura direi del dialogo della non violenza e della disobbedienza civile del re top per l'avversario anche quando questo avversario peccato di tibetani e cinesi
Sarebbe anche forse un nemico ecco io credo che occupandoci di Tibet e credo che possiamo anche aiutare in ogni tesi
A forte in
E le stagioni anche della nostra politica in un clima un pochino più cd
Che farebbe bene penso a tutti a noi ai nostri avversari nostri amici nostri compagni un po'a tutti credo che dal Tibet
Venga proprio una come dire una cultura di questo tipo e che credo che sia di aiuto non solo al popolo tibetano nei suoi termini generali ma credo un po'anche hanno e quindi anche in questa Italia così un po'attraversata narrata da queste tensioni forse un nei toni e nei termini forse almeno dal mio punto di fa un po'eccessive quindi non è una cosa così distante come potrebbe sembrare ma io credo che specific spende qualche attimo di tempo per una riflessione un po'più come dire accurata chiederà che poi il Tibet è un po'è distante certo dal punto di vista geografico forte dal punto di vista politico e culturale più vicino di quanto non sembri
Bene e ti ringraziamo Piero anche lì ancora una volta la radio e buon lavoro grazie a Piero Verni presidente di Italia Tiberga senz'auto