Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buon giorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a sud-est supplemento di giovedì primo giugno del due mila ventitré
Supplemento nel quale parleremo di Kosovo di nuovo tensioni nel nord del del Kosovo lunedì ci sono stati scontri duri che hanno coinvolto anche effettivi militari della KFOR a che sono rimasti feriti tra questi quattordici italiani
L'attacco ai soldati KFOR avvenuto durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara
Special ne è stata è stato l'epicentro degli scontri la KFOR annunciato che
Trenta a membri delle forze di pace guidata dalla NATO sono rimasti feriti undici di questi appartengono al contingente italiano diciannove al contingente ungherese hanno riportato lesioni multiple comprese fratture ustioni da bombe incendiarie
In risposta ai disordini
Appunto al ferimento di trenta effettivi
La KFOR alla NATO ha deciso il dispiegamento della riserva operativa per i Balcani occidentali anche un ulteriore battaglione multinazionale di forze di riserva
Ha ricevuto l'ordine di passare da quattordici a sette giorni per essere pronti a rafforzare la KFOR se necessario
Questo ha ovviamente ha riacceso le le tensioni l'allarme internazionale alla luce anche della guerra in Ucraina alla luce anche della
Presenza diretto indiretta della Russia di Vladimir Putin nei Balcani
Con la sponda che ha con Belgrado con la Serbia
Intanto spieghiamo perché forse non è chiaro a tutti che cos'è la KFOR e perché ci sono dei militari italiani in Kosovo sono circa ventiquattro anni che le forze NATO sono stanziate
Nel Kosovo era il dodici giugno del mille novecentonovantanove quando su mandato delle Nazioni Unite iniziava a operare la KFOR che l'acronimo che sta per Kosovo Force
Una forza militare internazionale guidata dall'Alleanza atlantica che ha il compito di mantenere la pace e l'ordine nel Paese parallelamente all'istituzione della KFOR il kosovari novecentonovantanove passò sotto il protettorato internazionale delle Nazioni Unite
Tecnicamente è stato considerato una provincia serba fino al due mila otto perché nel febbraio del due mila e otto Pristina si dichiarò indipendente da Belgrado
Senza che ovviamente Belgrado abbia mai riconosciuto l'indipendenza
Qui buona parte della comunità internazionale poco meno della metà degli Stati rappresentante all'ONU hanno vaga riconosciuto indipendenza di Pristina
E proprio in relazione alla dichiarazione di indipendenza del due mila otto la presenza dalla che Foro fu incrementata
Ah l'operazione al momento partecipo in tutto ventotto Paesi di questi venti fanno parte della NATO e otto invece sono Paesi partner complessivamente le forze ammontano oggi a circa tre mila ottocento unità
L'Italia è presente secondo il quanto ha stabilito il nostro nostro governo
La consistenza massima annuale autorizzata dall'Italia per il contingente nazionale impiegate dalla missione di ottocentocinquantadue militare centotrentasette mezzi terrestri e un mezzo aereo dal dieci ottobre dell'anno scorso
La guida la missione è stata assunta dal generale di divisione Angelo Michele Ristuccia che è diventato il tredicesimo comandante italiano della KFOR l'Italia è stata per buona parte di questi ventiquattro anni al comando della KFOR e e proprio il nostro contingente in questi anni ha saputo in tessere buone relazioni sia con i kosovari albanesi che con i kosovari serbi
Dicevamo appunto della dell'allarme della perché ovviamente gli incidenti che sono scoppiate che sono avvenuti
Lunedì ma che erano già stati preceduti altre tensioni ha suscitato nelle cancellerie internazionali a partire dall'Unione Europea
L'Unione Europea si aspetta che Kosovo e Serbia agiscano con responsabilità e si impegnano nel dialogo facilitato dall'Unione Europea per trovare soluzioni sostenibili
Alla situazione nel nord del Paese
Che garantiscano la sicurezza di tutti i cittadini e preparino la strada per l'attuazione del nuovo accordo sulla normalizzazione delle relazioni per questo sto lavorando per organizzare urgentemente un incontro di alto livello del dialogo
Così ha detto l'Alto rappresentante dell'Unione Europea per la politica estera e sicurezza Joseph Borrell
Che ha avuto lunedì colloqui telefonici sia con il presidente serbo Aleksandar Vučić che con il premier kosovaro Albin Curtis
Wc c'è tra l'altro martedì ha avuto incontri con gli ambasciatori del cosiddetto quintetto
Vale a dire i rappresentanti di Stati Uniti Gran Bretagna Francia Italia e Germania
All'incontro ha partecipato anche il capo della delegazione dell'Unione Europea le ambasciate del quintetto hanno ribadito il loro appello alla moderazione per evitare un'escalation delle tensioni nel nord del Kosovo ma come si è arrivati a questa situazione
Noi da passa da sud est da sempre seguiamo il Kosovo periodicamente abbiamo ovviamente accesa anche nell'attenzione alla lamentare delle tensioni lo abbiamo fatto anche negli ultimi mesi
Un un buon riassunto insomma di che cosa ha portato agli scontri dell'altro giorno all'incidente l'altro giorno lo fornisce il sito internet di guarda
Che cosa scatena le violenze questa è la prima domanda che ovviamente tutti si pongono il mese scorso i serbi hanno boicottato le elezioni locali che sono tenute nel Nord ricordiamo che il nord del Kosovo c'è l'aria che sta a nord del fiume IBAR popolato per la maggioranza per la Steel grande maggioranza di kosovari di etnia serba
Venerdì ventisei maggio i sindaci mi albanese appena eletti sono si sono trasferiti nei loro uffici chiedendo l'aiuto della polizia antisommossa
Per appunto poter accedere appunto alle loro cariche
Perché il mie questioni locali sono diventate così importanti perché il le elezioni locali sono state boicottate dalla dalla popolazione serba essa è andato al voto praticamente poco più del tre per cento degli aventi diritto
Il boicottaggio delle azioni locali ha fatto seguito alle dimissioni di massa di funzionari serbi dopo la cosiddetta guerra delle targhe del novembre dell'anno scorso avevamo seguito anche questa una una nuova tensione che era poi rientrata con il compromesso tra Belgrado e Pristina mediato dall'Unione europea e anche grazie all'intervento per esempio di mediazione degli Stati Uniti
Belgrado però negli in questi mesi con le le tensioni insomma che sono state
Fermate per il momento ma non si sono non sono mai sopite Belgrado aumentato
Le sue truppe da combattimento lungo il confine ha avvertito che non starà a guardare se i serbi in Kosovo verranno attaccate lo ha detto anche il presidente serbo Aleksandar Vučić
Ma ovvio che qualsiasi intervento militare serbo in Kosovo significherebbe uno scontro con le forze di pace della NATO
L'altra domanda
Perché sì pone appunto questo questo riassunto sul sito Interview guarda è quanto è profonda la frattura
E un guarda ricorda come il governo di Pristina non può diventare un membro delle Nazioni Unite è uno Stato pienamente funzionale senza risolvere la questione con Belgrado e questo è anche lo scoglio in sia per la verità che per Pristina sul processo di adesione all'Unione europea i tentativi del Kosovo di controllare più strettamente il Nord incontrano la resistenza dei serbi
Mitrovica che la città principale del nord che sta proprio a cavallo del fiume IBAR è stata effettivamente divisa in due da una parte i kosovari di etnia albanese dall'alto i kosovari di etnia serba
E esistono poi anche piccole enclavi popolata da servi nel sud del Kosovo
Sì al Kosovo che la Serbia sono guidati da due leader che non hanno mostrato grande disponibilità ai compromessi al di là dei sorrisi delle foto di circostanze di delle dichiarazioni di circostanza in Kosovo
In questo momento il
Il governo ha guidato da Albin Kurti ex leader della protesta studentesca era stato anche prigioniero politico in Serbia fondatore di Beethoven Dozier il movimento autodeterminazione
Conosciuto anche come un sostenitore dell'unificazione nel Kosovo con l'Albania ed è contrario a qualsiasi cedimento a Belgrado
La Serbia dal da parte sua guidato dal presidente Aleksandar Vučić che fu ministro dell'Informazione a Belgrado durante la guerra di ventiquattro anni fa
Voci dice e alle prese tra l'altro in questo periodo con un grande malcontento interno a maggio ci sono state due due stragi
Inaudite sommando extra di tipo americano delle quali una Anna scuola prima di Belgrado ha provocato la morte di otto bambini
Questo ha provocato ha prodotto manifestazioni popolari l'opposizione scese in piazza in particolare a Belgrado contro dire contro il governo contro il presidente wc dice
Una delle caratteristiche tipiche delle crisi cicliche tra Serbia e Kosovo notavo guarda è la velocità con cui montano e poi scema no ma non bisogna dare per scontato nulla e allora la domanda è come uscire dalla crisi
Alla base dell'ultima escalation cioè l'aver messo la questione del nord del Kosovo sotto il tappeto lasciando l'irrisolta
Eppure nel comunicato congiunto diramato mesi fa Bruxelles e Washington raccomandavano che tutte le disposizioni del dialogo sì fossero applicate senza indugio il riferimento era al dialogo politico formata Pristina e Belgrado
Mediato dall'Unione Europea in particolare all'istituzione dell'associazione delle municipalità serve un'entità prevista dagli accordi di Brussel del due mila e tredici accordi che furono giustamente definiti allora
Allora storici Marche poi sono rimasti pressoché lettera morta e l'associazione dei municipi serbi non è mai stata realmente creata su questo spinge
Punta sempre Belgrado ma a questo c'è sempre stato una resistenza da parte di Pristina e in particolare dal Governo guidato da Albin Kurti
E la creazione però di questa mia associazioni municipalità potrebbe portare alla normalizzazione del dei rapporti
Tra tra punto presa serbe in Kosovo si tratta
Come ricorda l'esperto dell'Istituto di studi paesi poi diventerà San Lispi Giorgio fusione di un'entità politico-amministrativa che dovrebbe
Riunire rappresentare i comuni a maggioranza serba nel nord del Kosovo dando loro loro legittimazione consentendo di di eleggere i propri rappresentanti
Ma sinora e autorità ripristina ne hanno bloccato di fatto l'istituzione
Per paura che questo possa trasformarsi in un col tempo in uno Stato nello Stato sul modello della Repubblica serba ska l'entità maggioranza serba che compone la Bosnia Erzegovina e dunque preludere a una secessione nel nord del Kosovo una riunificazione con la Serbia
Gli Stati Uniti e l'Unione europea amo sempre sconfessato questa tesi
Una concessione diplomatica un Paese scontroso nel mezzo dell'Europa la Serbia in cambio dell'impegno ad una corda di più ampio respiro nei prossimi mesi come ad esempio il riconoscimento dell'indipendenza da parte di nazione dell'Unione Europea che ora sono recalcitranti tra i quali la Spagna potrebbe evitare ulteriori degenerazioni mentre incombe la guerra in Ucraina
Ecco guarda appunto con questo articolo di cui ho letto ampi passaggi sul suo sito riassume un po'la situazione ma veniamo adesso a quello che è successo nei giorni scorsi a cosa c'è anche dietro
Dicendo che subito che al momento in cui stiamo registrando questo supplemento di passaggio sul desse la situazione nel nove il Kosovo resta tesa ma per il momento karma
C'è davvero il rischio di una nuova guerra nei Balcani questo è quello che si domanda se domandato Francesco Battistini sul Corriere della Sera
Ci risiamo scrive Battistini le chiamo le sirene della rabbia e nel nord del Kosovo quando sua non dalle parti dei serbi tutti sanno cosa significano
Non si deve scappare in qualche cantina come ci fosse una guerra ma si deve scendere in strada a protestare come per prepararsi a una guerra che verrà per chi suona si rasserena l'altro giorno è apparso subito chiarissimo l'inizio di una nuova fase di lotta dicono i nazionalisti della Lista serba che la
Di la rappresentanza politica dei serbi del Kosovo una una formazione politica direttamente appoggiato da Belgrado
L'assaggio di perché sarà d'ora in poi cioè Serbia Nardella serve della speranza la disperazione di una minoranza che non ci vuole stare tre mesi fa a o Creed
Uccisi e il premier kosovara Albin Kurti dice il presidente serbo e il premier kosovaro dicevano di aver raggiunto un accordo che però è rimasto un accordo verbale per normalizzare le relazioni tra Belgrado e Pristina
L'Unione Europea aveva finito di crederci molto meno diplomatici sul campo serbi albanesi sono fermi ancora la guerra del novantanove ai indipendenza monca
Proprio questa c'è la questione dell'amministrazione della dell'Associazione dei Comuni serviranno del coso proprio questa è l'ultima scintilla il voto municipale di aprile scrive Battistini
è stato boicottato dei serbi ma sia gli Stati Uniti che a Bruxelles avevano consigliato al governo kosovaro di non forzare inutile imporrà i sindaci albanesi in questo momento pericoloso schierare le teste di cuoio difesa dei palazzi in questo modo si rischiava la guerriglia
UAC donna Washington sanno benissimo che Vucinic soffia sul fuoco del Kosovo solo perché si sente le spalle protette da Mosca e certo non è questo il momento di aprire un altro fronte con Putin
Sul Kosovo la dirigenza serba erede diretta del Mila chavismo degli anni novanta non ha mai smesso di giocare una la sua partita fatta di rivendicazioni tanta radicalità alla lunga ha provocato una reazione uguale e contraria a Pristina
Dove la convivenza coi serbi da sempre un semplice argomento retorico e sempre meno se disposti a tollerare le spallate l'indipendenza finora conclude Battistini il costo per i must un protettorato nato ed europeo e il prezzo per mantenerlo sta diventando sempre più alto
Restiamo sul Corriere della Sera passiamo da da Francesco Battistini a Paolo lepri
Che spiega nella in un articolo come solo una convivenza definitiva in questa regione può rendere meno pericoloso quel rapporto tra Serbia Russia che costituisce una minaccia per la stabilità Belgrado deve guardare a Brussel e non a Mosca scrive Paolo lepri
Ieri agli storici
Possono anche non durare all'infinito ma potrà farlo solo se si depotenzia un dossier che sta diventando ogni giorno più ricco di interrogativi aperti non è un caso che loro
Siamo molto preoccupata
La soluzione può essere trovata solo attraverso un vero dialogo tra tutte le parti interessate tra cui il Kosovo la Serbia e la comunità serba del Kosovo con la mediazione dell'Unione europea ha detto Giuseppe Borrello
Come sta andando però si domanda Paolo lepri questa mediazione a volte sembra retorico dirlo ma non c'è dubbio che la soluzione stia comunque nel dialogo si tratta adesso di spingere in maniera più forte nella direzione in cui andava il piano di normalizzazione dell'Unione Europea
C'è bisogno di una semaforo verde per la marcia di avvicinamento di Belgrado all'Europa vanno stabilite relazioni di buon vicinato sulla base di uguali diritti è necessario indicare il rifiuto dell'uso della forza per la risoluzione delle controversie
Dovrà arrivare il momento di dare via libera all'ingresso di Pristina nelle organizzazioni internazionali tutti questi non sono concetti astratti scrive lepri riportare la calma in Kosovo
Deve diventare una priorità è intollerabile che una tensione come questa sia si sia di trascinata per anni farlo vuol dire affrontare anche il punto storico più importante che riguarda la capacità dell'Europa di attirare includere allargare il suo raggio d'azione
Paolo Lepri sul Corriere della Sera spostiamoci su Repubblica dove c'è l'analisi di Fabio Tonacci che parla della contesa tra le due etnie da ventiquattro anni sull'orlo di un nuovo conflitto da più di vent'anni d'Europa vede Kosovo e Serbia
Camminare su un filo sospeso in una giornata di vento il filo oscilla la tensione cresce e si fanno delle mosse scomposte con le braccia per recuperare l'equilibrio all'ultimo istante
Non si sa se si arriverà davvero la caduta finale ma si sa che se quel rapporto così fragile dovesse precipitare più di qualcuno si farà male e di conseguenza saranno per tutti
Il nodo prosegue pasti Tonacci il nodo che in venti e più anni non si è riusciti a sciogliere è sempre il solito la Serbia non riconosce l'indipendenza del Kosovo che Pristina ha proclamato unilateralmente nel due mila otto
E accettata da centouno stati membri dell'ONU su centonovantatré tra cui l'Italia la Francia di Stati Uniti Regno Unito per Russia e Cina invece è una provincia autonoma della Serbia a considerare come si è spaccato il mondo su questo pezzo di terra balcanica grande quanto l'Abruzzo e che aspira a far parte dell'Unione europea si capisce quale sia la posta in gioco
Per Putin che ha sempre bloccato ogni tentativo del Kosovo di entrare nelle organizzazioni internazionali alimentare uno stato di permanente instabilità nel cuore dell'Europa fa comodo
Sia per premere su Bruxelles sia per tenere la Serbia legata asse
Alle parole ora
Scrive ancora più avanti Fabio Tonacci sulla Repubblica alle parole però devono seguire i fatti che per ora non si sono visti ecco perché di nuovo se tornate l'equilibrio precario sul filo
Sulla stampa della test delle tensioni nel Kosovo parla anche Domenico Quirico che purtroppo ricorre a una a un'immagine che diventato un po'luogo comune la polveriera dei Balcani
Quirico nel parla appunto di questo come nuovo fronte della guerra in Europa parla dei conti da saldare tra serbi e albanesi che sono ancora troppi dei gruppi radicali che ne approfittano per scatenare conflitti
La Serbia scrive a un certo punto del suo articolo sulla Stampa Quirico la Serbia tradizionale storica sponda della Russia nei Balcani il fratello slavo a cui Putin non vede l'ora di offrire appoggio aprendo un fronte meridionale nella nuova guerra europea e mondiale
Moltiplicare i fronti una tattica perfetta per il Cremlino che deve ricambiare l'usura che gli occidentali gli impongono per la quindi con la disinvolta guerra per procura in Ucraina
Guerra per procura
Disinvolta
E questo è questo che rende l'ennesima crisi kosovara più pericolosa perché di solito bastava un richiamo degli occidentali perché i kosovari raffredda sale la tensione sanno bene che il solo sostenere che solo il sostegno della NATO
Ha reso possibile indipendenza kosovara
E può difendere di fronte alle volte alla voglio dire Weiss di Belgrado che non ha mai accettato la defezione della provincia ribelle
E sono consapevoli che i gruppi radicali della minoranza serba collegati converrà data organizzazioni mafiose
Approfittano a loro volta di ogni occasione per scatenare la guerra ma questa volta a muovere le fila a Pristina c'è un leader nazionalista il primo ministro Albin Kurti che pensa
Sì al momento giusto per stringere i bulloni sul Nord serbo
Poi ripiegarsi conclude Quirico il rapporto privilegiato di Belgrado con Putin e nemico dell'Occidente gli ha offerto uno scenario perfetto presentando il costo come una nuova Ucraina democratica filo occidentale che serve loro alleato al Cremlino vorrebbero riassorbire nel sistema delle autocrazie
La vecchia tattico occidentale del sopire rinviare di fronte al nuovo il mondo in guerra non basta più la polveriera balcanica resta stipata di materiale esplosivo e ora che fare
Insomma Quirico distribuisce un po'le responsabilità da una parte e dall'altra e ci sta questo con diciamo così
Mi sembra questo un po'mio giudizio un po'troppo indulgente nei confronti della della Russia e anche della Serbia questo però appunto senza negare che anche
Anche Pristina insomma anche il Kosovo alle sue responsabilità
Resta il fatto punto che l'Unione Europea un attore di primo piano nei Balcani perché i Balcani sono nel cuore dell'Europa e di trappola parla restiamo sulla stampa Francesca Sforza il suo articolo scritto la proprio l'Unione europea nella trappola dei Balcani un'altra caratteristica dei Balcani dal punto di vista geopolitico e la forza propulsiva che hanno micro conflitti come quello di Zezza
Che in realtà sono piccoli solo in apparenza perché capaci di mobilitare risentimenti in un'area molto più vasta in cui le diverse etnie diffuse a macchia di leopardo sono pronti a ricompattarsi alla prima chiamata
Creando ondate di scontento a loro volta destinata ad allargarsi oltre i confini degli stessi Balcani la dimostrazione
è venuta dalle parole del ministro degli esteri russo Lavrov che non ha mancato di ricordare le responsabilità degli Stati Uniti dell'Unione Europea una destabilizzazione dell'ex Jugoslavia
E che ha approfittato per rafforzare gli argomenti della propaganda anti NATO e che hanno già segnato la scellerata invasione dell'Ucraina
E poiché oltre alla Russia i Balcani hanno risvegliato ormai da anni gli appetiti della Cina
è giusto chiedersi se le politiche dell'Unione europea finora orientate alla creazione di politiche tecniche status neutrali
Finalizzate a riconciliare le sulle fratture regionali non abbiano bisogno di entrare in una nuova fase in primis per quanto riguarda il processo di allargamento davvero si può pensare che un'accelerazione alla candidatura Ucraina sulle cui ragioni politiche inutile soffermarsi non risvegli nei Paesi balcanici un senso di frustrazione per processi lunghi
E per continui inviti a ripartire dal via non c'è un solo motivo che scatena le crisi soprattutto nei Balcani ma contribuire a diminuirne il numero sarebbe già un primo passo
Francesca Sforza su La Stampa
E insomma la questione Fonseca Sforza dice appunto attenzione perché i micro conflitti comico di Svezia Anna
In realtà sono piccoli solo in apparenza e si allargano poiché rischiano di allargassimo alto al di là anche dei confini e allora il Kosovo è piccolo e grande quanto una quanto l'Abruzzo più o meno ma bisogna temere l'instabilità del piccolo Kosovo ed è quello che scrive
Opportunamente su domani Gigi Riva
Screening giornalista saggista grande conoscitore della dell'ex Jugoslavia delle guerre ex quella nei pareri così grave
Le le ha raccontate anche come inviato speciale incidenti di lunedì con il riferimento di quattordici soldati italiani sono la spia di un focolaio acceso nel cuore dell'Europa che può portare ad un conflitto su quale soffia la Russia la Serbia
Spiega Gigi Riva non riconoscerà mai l'indipendenza di quella che fu una sua provincia anche perché la stanno le radici della sua identità ogni pretesto è dunque utile per rilanciare le tensioni a ricordare che esiste un problema irrisolto
Voci c'è il presidente serbo che fu ministro dell'Informazione di Slobodan Milosevic annunciato la fondazione di un nuovo partito il ventotto giugno la data fatale della battaglia del Kosovo la battaglia di Kosovo Polje
E dal discorso dello stesso Milosevic che fu il prologo delle guerre degli anni novanta
La dinner Putin ha tutto l'interesse ad aprire un'aria di crisi nel fianco sud dell'Unione Europea e allargare la sua influenza correndo in soccorso dei fratelli ortodossi in Kosovo come in Bosnia
Insomma
Putin l'instabilità nei Balcani fa comodo a Putin frenano l'adesione all'Unione europea questa è l'opinione di Giorgio fruscio oneri esperto di Balcani dell'istituto per agli studi politica internazionale l'ISPI
Che è stato intervistato da Repubblica
Chiede
Chiede appunto il la domanda è secondo lei emissari del governo di Mosca stanno giocando un ruolo diretto nel fomentare le proteste no spia risponde fusion e io credo che la Russia ad un ruolo indiretto a quello che risulta ufficialmente un anno personale o militare sul campo Macconi descrivono e presidente Vučić come una marionetta nelle mani di Putin altri dicono che la sua politica sia realtà più articolata
Bisogna guardare le relazioni tra i due con l'ottica del pragmatismo a Mosca interessa che la Serbia rimangono alleata e Belgrado d'altra parte sa che per non perdere la complicata partita del Kosovo ha bisogno del sostegno russo Putin può votare contro all'ingresso di Pristina nelle organizzazioni internazionali ma molto altro non può fare
Non è in condizioni di convocare il tavolo dei negoziati infatti ciò che fa al momento e reiterare il non riconoscimento d'indipendenza del Kosovo davanti alla comunità internazionale
Altri interessi russi nella regione
Due sono i pilastri dell'influenza russa risponde Giorgio fusione la dipendenza energetica da Mosca che comunque verrà progressivamente ridotta dalle sanzioni soft power cioè il peso della Russia sulla comunità serba e nelle zone a maggioranza serba
E allora cosa ci dobbiamo aspettare dagli scontri di queste ore nel nord del Kosovo
Mi sento di escludere una escalation strutturata armata con l'intervento dell'esercito serbo da una parte e del contingente KFOR dall'altra certe manifestanti hanno il tacito supporto dell'autorità serbe quindi questa situazione può durare per giorni
Wtc ambiato l'esercito al confine cosa ne pensa una mossa di facciata non entrerà in corso ma in caso di incidenti ancora più seri di quanti ne sta accadendo
Vedremo una pronta mediazione della comunità internazionale in primis
Dall'ambasciata statunitense che è il vero attore che può trattenere la parte kosovara o fare leva sui sindaci neoeletti perché come ha effettivamente chiesto si astengano per adesso dall'andare a lavorare negli edifici dei municipi
Così Giorgio frosone esperto di Balcani dell'ISPI l'Istituto per gli Studi di politica Internazionale intervistato da Repubblica
E insomma l'instabilità nei Balcani fa comodo a Putin frena l'adesione all'Unione europea
E e ancora a me abbiamo assistito a una gonna una una per l'ennesima volta in T quattro anni a un riesplodere di tensioni in una situazione però che è diversa da quella perché adesso c'è degli anni passati perché adesso c'è la guerra in in Ucraina
E russe Putin come appunto scrivono poi diversi diversi analisti a tutto a tutto l'interesse a mantenere aperti più fronti
E allora per chiudere insomma questo supplemento settimane passaggio studente ci rifacciamo a quanto scriveva attivi Giuda
Surano il il gennaio scorso lo è un articolo che ha riportato in Italia da internazionale
Giuda scriveva come esistano ancora scriveva come esistono ancora troppi ostacoli sulla strada della pace in Kosovo tra le comuni le tensioni tra le comunità serbe resta la popolazione continuano a creare crisi pericolose
Ma un accordo tra Pristina e Belgrado è possibile
Le crisi in Kosovo scriveva a in apertura del suo articolo Tim giura seguono uno schema preciso cominciano con uno scontro tra i leader serbi e kosovari con i secondi che danno un ultimatum ai primi per fare qualcosa oppure si alzano barricate nel nord del Kosovo
Una regione abitata dai serbi
Poi diplomatici si indignano volano parole grosse l'esercito serbo avanza fino al confine tra i due Paesi assicurandosi che le immagini convogli militari si diffondano on line subito dopo i nazionalisti serbi cominciano a fantasticare sulla possibilità di entrare in azione
E i tabloid del Paese sostengono che i kosovari albanesi stava per scatenare una guerra contro il popolo serbo a quel punto alcune testate occidentali si rendono conto di quello che sta succedendo e qualche giornalista evidentemente all'oscuro del fatto che in Kosovo
Ci sono migliaia di soldati della NATO proprio per fronteggiare il Paese per proteggere il Paese dalla Serbia si convince che Belgrado stia per invadere ed è così che finisce tutto con le barricate che sono messe da parte fino al prossimo appuntamento
E la lettura che dava lo scorso gennaio di un Giuda ci sta insomma è quello che è successo
In tutti questi anni soprattutto dopo l'indipendenza del costo nel due mila otto ma anche dopo gli accordi per la normalizzazione delle reazioni immediate non è un'opera del due mila e tredici e però questa volta questa volta insomma il copione potrebbe essere lo stesso ma questa volta c'è una una una situazione che non non esisteva solo poco più di un anno fa e della guerra in Ucraina e i vari fronti che non sono solo fonti militari ma sono fronti anche di pressione di soft power come diceva Giorgio fascione di disinformazione
La la Russia di Putin apre appunto per contrastare insomma la reazione Ucraina spalleggiata dall'Occidente per cui questa questa descrizione questa sommaria che facevate il Giuda il tutto sommato funziona ancora e però adesso c'è un abbiamo la questione della della dell'Ucraina che c'era già a gennaio insomma e non sfugge sicuramente nemmeno attivi Giuda
Ci dobbiamo fermare qui con il supplemento settimanale di passaggio a sud-est per questa settimana che abbiamo dedicato alle nuove tensioni in Kosovo nel nord del Kosovo agli incidenti che hanno coinvolto anche con par militari della KFOR tra cui molti militari italiani per fortuna senza gravi conseguenze
E naturalmente di Kosovo di di del delle situazioni della del della delle tensioni anche nei suoi possibili sviluppi parleremo nella prossima puntata di passaggio su desta
In onda domenica domenica quattro giugno come sempre alle ventuno grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli una buona giornata all'ascolto di radio radicale