Derrick

Tornano le puntate tradizionali di Derrick il pilota di tre minuti di energia e ambiente economia su Radio Radicale numero cinquecento novanta oggi nei prossimi vent'anni l'elettricità prodotta dalle centrali nucleari francesi avrà un costo compreso tra cinquantasette sessantuno euro al megawattora
Una cifra molto superiore all'attuale tariffa di quarantadue euro a cui Electricité de France per certi versi ancora monopolista nazionale dell'energia deve cedere parte delle tipicità prodotta ai rivenditori
La stima è dell'autorità francese per l'Energia rilevante per determinarne l'aggiornamento delle attese dei costi di smaltimento degli impianti a fine vita
Di cui la Francia sta sperimentando dolorosissimi anticipi con le prime centrali chiuse tra cui se ricordo bene quella di fasce night in Alsazia
Centrale che si raffreddava con le acque del Reno e accanto cui si passa infatti con la pista ciclabile europea numero quindici un viaggio raccontato in un'altra puntata
Ma che siano sessanta o quaranta i costi stabiliti per la vendita del nucleare francese sul mercato sono comunque convenzionali nel senso che quelle centrali sono state costruite con le tasse dei francesi la decisione di quanto debba essere remunerata Jihad loro prodotta
E di fatto politica che riguarda quanta parte ragionevole che si chieda indietro ai consumatori di energia dei costi delle tasse che sono stati necessari ad averla
Per questo ho imparato per motivi di sopravvivenza a tappare le orecchie rispetto a una delle tante affermazioni fuorvianti ma comuni sull'energia e cioè che in Francia regia costa meno grazie al nucleare
Costa meno sì quando i combustibili fossili sono cari come ora
In termini di pagamento al momento dell'uso ma poi bisogna considerare quanto è già costata allo Stato e quanto costerà a smaltire impianti e scorie cosa su cui l'incertezza e basta visto che non è ancora operante alcun deposito definitivo di scorie in tutto il mondo
Il nucleare d'altra parte si può fare solo con interventi pubblici determinanti perché al taglio dei costi di capitale necessita di controlli non paragonabili ad altre tecnologie finisce per obbligare i sistemi dirigisti ci di pianificazione e gestione
Sulle lucrare questa caratteristica tra le tecnologie di produzione elettrica a ben vedere no forse ce n'è una che potrebbe affiancarlo almeno per alcuni aspetti la produzione di energia eolica Marina nelle acque profonde
Un settore che sta iniziando svilupparsi e che ha caratteristiche di dimensioni degli impianti e dei costi di capitali
E per ora costi tout-court talmente impegnativi da rendere verosimile la necessità di forme dirigistiche per riuscire a finanziarli pagarli rispetto al prezzo attuale dell'energia e anche forse gesti nella logistica dimensioni e complessità notevoli
Si pensi solo all'installazione e la manutenzione delle enormi torri eoliche flottanti
A fronte però di una produzione potenziale elevatissima anche nel Mediterraneo che potrebbe rendere meno preoccupanti limiti di spazio dedicato Elia fotovoltaico e oli con a terra
Queste liti Derrick sono sul blog Derrick energia un saluto da Michele Governatori