Lampedusa 3 ottobre 2013: 10 anni alla deriva

Però anch'io
Tetto buongiorno a tutti a tutti grazie per essere qui ai presenti alle relatrice relatori anche chi è venuto da lontano
Qui alla sala ISMA del Senato a a Roma grazie a chi ci sta seguendo in indiretta e chi recupererà
Questo importante a mio parere incontro pubblico anche in differite lo farà girare al di là del della rilevantissimo decennale che cade proprio oggi del della strage di Lampedusa del tre ottobre del due mila tredici
Io sono Duccio Facchini sono il direttore della rivista Altreconomia qui con me il senatore Manni che ha promosso questa questa iniziativa che ringrazio personalmente anche perché
Che mi risulti una delle poche se non l'unica iniziativa che a livello istituzionale porta il tema del decennale dentro le stanze
In maniera simbolica del Parlamento italiano e e quindi credo che sia molto importante questa questa disponibilità e questa e questo spirito proattivo da parte di un membro del Senato lo ringrazio anche perché non è la prima volta che si collabora insieme nel portare iniziative che riteniamo di di di interesse Pubblico
In questi in questi luoghi e anche ringrazio Agostino Zanotti che è il presidente
Di lei al di là della forma della Rete rivolte ai Balcani che nata nel due mila diciannove nell'ottobre del due mila e diciannove quindi quattro anni fa
Storico rappresentante dell'organizzazione Adl Zavidovici di Brescia attiva anche nell'accoglienza diffusa sul territorio e che insieme a me
Appunto introdurrà con il senatore Magni i lo spirito di questa iniziativa io mi limito veramente un po'perché le relatrici relatori come sapete
Sono tante sono tanti ci siamo impegnati anche perché qui all'una e mezza anzi all'una dobbiamo abbandonare il campo a rimanere tutte tutti sotto i dieci minuti come relazioni quindi devo dare assolutamente buon esempio
E quindi mi limito semplicemente a dire che il significato di questa iniziativa dalla prospettiva di una testata giornalistica indipendente
E voleva essere quello da un lato naturalmente di ricordare un un terribile e drammatico decennale che interroga le coscienze
Di ciascun cittadino
Italiano ed europeo e non solo ma dall'altra parte anche porre quelli che e riportare all'attenzione dieci anni dopo Lampedusa quelli che sono delle vere e proprie emergenze le vere emergenze nel nostro Paese
Che non sono rappresentati dagli sbarchi come qualcuno semplicisticamente riduce ma che riguardano l'emergenza dei diritti umani
In in questo nostro Paese rappresentate e lo ha attraverseremo questa mattina
Così dire di anticipo un po'la struttura dell'incontro dopo le introduzioni e dopo un monologo di avrà Frances fai da Bologna che è un attivista eritreo
Ripercorre Remo poco c'entreremmo il fuoco e la luce sul Mediterraneo con il punto della situazione in termini dei soccorsi o dei mancati soccorsi la strategia di blocco dell'organizzazione non governativa attraverso il lo strumento amministrativo il tema della fuga della giurisdizione con l'intervento del professor Luca Masera
Poi ci Oriente Remo l'attenzione al tema anche dei porti adriatici perché il significato di questo incontro di questa carrellata vuole anche dire attenzione
A spostare anche il fuoco e richiamare la sensibilità e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica ma anche del degli organi di stampa e soprattutto della politica delle amministrazioni
A quel che sta succedendo e non da oggi a livello dei porti adriatici con l'intervento di Erminia Rizzi
Non ho citato prima l'avvocato Lucia Gennari Juan Mattia se Gillet di Medici senza frontiere poi ci sposteremo al di là della frontiera al di là del mare parleremo di Libia con l'avvocato Maurizio Veglio parleremo di Tunisia con la giornalista
Distanza Tunisi Arianna Poletti del collettivo Fadda che dovrà collegarsi via zoom con Giacomo Zandolin i giornali sta d'inchiesta che alla che lavora tanto all'estero e che fa parte anche lui del collettivo Fadda che qui che parlerà invece del Niger Paese molto sensibile non solo per il colpo di stato di fine luglio
Dopodiché vogliamo concentrarci anche sulle frontiere terrestri perché l'emergenza dei diritti umani non riguarda solo il mare non riguarda solo frontiera apparentemente distanti
Quindi la strategia di esternalizzazione di confinamento di respingimento delle persone dieci anni dopo Lampedusa non riguarda solo il mare
Non riguarda solo le fonti esterne riguarda anche le frontiere interne terrestri
E quindi con Gianfranco Schiavone andremo a vedere la situazione di Trieste con Simone alte Risi andremo a vedere la situazione di un ex Gianfranco Schiavone dell'Ics di Trieste del consorzi Trani solidarietà Simoneschi Elisio che coordina il progetto della diaconia valdese sulle frontiere andremo a Ventimiglia con Martina Concilio
Andremo a URSS sempre della diaconia valdese e con Davide pignatte i resti Koné
Della associazione degli Scalabrini per la cooperazione e la solidarietà internazionale andremo sulla frontiera tra Como e Chiasso poco raccontata sotto il profilo mediatico ma centrale anche per andare a vedere quelli che sono i movimenti delle persone
Che che che tante come dire ossessioni albergano e e e caratterizzano punti sa dei decisori politici del nostro tempo
Poi fatta questa carrellata delle frontiere terrestri andremo a occuparci dei centri di permanenza per il rimpatrio proposti come soluzione come panacea
Anche in queste settimane terribili
Di aggressione normativa ancora una volta nei confronti della capito l'immigrazione con l'intervento di Luca Rondi che giornalista di Altreconomia che ha curato un'importante inchiesta quest'anno sul tema dell'abuso di psicofarmaci all'interno dei Cpr
E fatta questa o blocco andremo a parlare di accoglienza l'altra vittima sacrificale di questa stagione
E con Gianfranco Schiavone di nuovo con Marisa Varvello con Filippo Miraglia che saluto con Agostino Zanotti faremo un po'il punto della situazione dell'accoglienza
Spero di non aver dimenticato nulla questo il programma come vedete molto fitto ma l'intento era proprio quello di aprire e di fare in pillole un po'di sana e corretta informazione soprattutto e ho concluso il tema è di dare la voce in nel nostro Paese a chi sul campo o perché il giornalista o perché accademico perché attivista
Porta avanti e richiama l'attenzione a un modello che non funziona da un lato e dall'altra parte che dovrebbe funziona come dovrebbe funzionare
E e cominciamo anche quelle che sono delle pratiche già in corso d'opera che invece in questo grande baccano mediatico che si ripropone tutto finalizzato a scopo elettorale ahi noi invece si tende a coprire questa un po'lo schema del nostro incontro io passo la parola al senatore Manni
Che ringrazio di nuovo per i saluti l'avvio dei lavori poi a costi non sono
Io voglio essere molto breve anche perché intanto ringrazio tutti e tutte per la partecipazione ringrazio prima di tutto ovviamente Duccio
Non solo perché siamo molto amici ma abitiamo anche siamo a facciamo anche un po'di attività sulla questione della rotta balcanica insieme da anni
Però quando abbiamo pensato insieme questo
Diciamo questo momento di riflessione ha già spiegato lui molto bene e quindi io non devo aggiungere niente era sostanzialmente quella di fare una riflessione complessiva diciamo a dieci anni dalle stragi di Lampedusa dici cose avvenute cosa avviene sia di amare che via cosiddetta via terra sostanzialmente
E non avremmo mai pensato
Di trovarsi in una situazione invece molto molto
Grammatica livello attuale perché questa vicenda adesso in questi giorni dei prossimi giorni avremo dovrà discutere al Senato diciamo questo decreto che introduce poi la questione delle carceri sostanzialmente perché Cpr
Carcere con questa aberrante discussione in cui se uno a cinque mila euro evita di entrare nelle carceri
Quindi devo dire che francamente non avrei pensato restituzione fosse così peggiorata idea però quali era come diceva già Duccio ovviamente anche in passato abbiamo cioè abbiamo fatto un'iniziativa al Senato
In cui parlava di chi era dimenticato ad esempio la Palestina
Questi dei palestinesi e oggi era quella di vuole portare come parlamentare come gruppo azionate diciamo di sinistra italiana verdi di portare diciamo una riflessione dentro le aule Dessena certo questa e se non è l'aula parlamentare però in un'aula del Senato in cui portando una riflessione che molto spesso io personalmente devo dire non solo sui temi drammatici come quelli la Palestina o
E all'immigrazione purtroppo
Soffro
Soffro pesantemente
Il fatto che tante volte manca c'è una discussione che a me pare che manchi rapporto con la realtà quello che succede esattamente fuori diciamo da Palazzo come si usa dire quindi patto di fare questa iniziativa quando abbiamo pensato a tre mesi fa abbiam fissato ovviamente alla data di oggi non era era nata voluta
No e quindi
Io ringrazio tutti voi perché ringrazio ovviamente Duccio però papà per diciamo tutta l'organizzazione e in particolare tutti voi che avete dato questa disponibilità ovviamente questa iniziativa è stata divulgata a tutti parlamentari maggioranza e di opposizione senatori e deputati quindi siamo in qualche modo deve resa pubblica a tutto il mondo siamo politico istituzionale e saluto intanto
L'onorevole Orpini ma anche le ore ma arricchiscono
Arrivati e quindi qualcuno come vedete sta partecipando
Importante veicolarla e fare sì che diciamo questo dibattito facciamo che poi c'è ci ponete nel consiglio di riflettere di riflettere oggi a tutti noi il cosa fare come comportarci
Per quanto mi riguarda poi anche nell'azione parlamentare grazie ho finito perché volevo parlare molto
Grazie al senatore Magni
Agostino rivolti non a caso grazie
Grazie appunto per questa occasione che ci viene offerta molto importante oggi è una giornata
Sicuramente significativa non deve essere una giornata celebrativa deve essere una denuncia ornata di denuncia
La rete rivolte ai Balcani composta composta da oltre venti associazioni sia costituita nell'ottobre del mille del due mila diciannove a seguito delle continue violazioni dei diritti umani in ogni luogo dalla rotta balcanica ci colpiva l'assoluta assenza di quasi si rappresentazione dispendioso invidia di quanto stava accadendo
Eravamo indignati preoccupanti di come il fronte delle violazioni si stava allargando dal Mediterraneo ai Balcani
Secondo un copione ormai consueto
Violenza sistematica da parte della polizia di frontiera innalzamento della barriera di filo spinato condizioni degradanti e disumani delle persone in transito
E in questi dieci anni la situazione è andata aggraviamo aggravandosi con i registi i respingimenti sistematici alla frontiera
Attraverso l'uso di pratiche violente con la costruzione dei centri di confinamento con l'assenza di qualsiasi sistema di acconto setta di accoglienza degno di questo nome
Uno aveva la loro una rotta diventata sempre più letale per chiunque si cerca sia in cerca di salvezza di futuro
Sì muovere si muore negli incendi in Grecia si muore disidratati nelle foreste in Bulgaria Simone attraversando il fiume montagne e lungo le ferrovie
Un senso di vergogna ci accompagna quando incontriamo le persone che ha fatto il Ghemme o lungo il canyon lungo la rotta
E sono arrivati magari in Italia una vergogna dettata dalle convinzioni che questa non è l'Europa che vogliamo e nemmeno l'Italia che vogliamo
Ed è proprio per questo che continuiamo a impegnarci per denunciare documentare informare affinché si sappia
Altri che si sono si ponga fine a questo gioco letale che sta uccidendo persone e zero in principi etici e morali che stanno alla base del nostro ordinamento costituzionale
Riprendono le per le parole che voi ha scritto Luca Castello in nel libro la frontiera addosso
Se l'Europa è una fortezza e per molti una prigione l'Italia può essere peggio di un incubo può essere un brutto risveglio qualcosa di più non si può fare qualcosa da cui non si può uscire
Una cintura militare fatta di armi diritti negati omicidio carcere tortura disegni confini attuali di tutta l'Europa
Quelli che devono garantire il benessere di chi è all'interno questa è l'Europa
L'importante è che il meccanismo non sia troppo vistoso l'importante è che tutto sia fatto prima che il nostro guardo l'intero Squarzoni intercetti la frontiera non è più un luogo è una colpa
Una condanna qualcosa che c'era che chi ha avuto la sfortuna di incontrare non si toglierà
Mai atto non ci fermeremo
Non ci fermeranno continueremo a dare voce transitanti ai saltatori di muri a tutti solidali che sfigurano che sfida devono il regime delle frontiere ovunque questo in giornata e dei cataloghi grazie
Grazie ad Agostino Zanotti io ora passo la parola in collegamento zoom lo dicevo prima ad Abraham stesso fai che un attivista eritreo di stanza a Bologna
Testimone delle prigioni libiche anni fa e con Luigi abbiamo pensato di dedicare i i dieci minuti a testa
Scarsi Aime
Ha una una sorta di monologo che potesse riportare comunque l'avvio di questi lavori altre ottobre del due mila e tredici
A Lampedusa la strage alle trecentosessantotto
Dite e famiglie segnate non l'abbiamo detto in partenza anche se se si è si è letto e si state seguendo siete qui siete sensibili naturalmente
Alcuni dati di contesto dal due mila e quattordici a oggi i dati ufficiali dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni stiamo parlando di circa trenta mila poi ventotto mila trentuno mila
Stime anche abbastanza dolorose però stiam parlando di questa situazione è libero di morti accertato dispersi nel Mediterraneo
E per quanto riguarda invece i respingimenti delegati per procura da parte delle milizie mafiose libiche auto definite si
Guardie costiere ed equipaggiati in questi anni anche dall'Italia è un dato meno trasmesso del re dal dagli organi di informazione scamparono dal due mila e sedici a oggi di oltre centoquaranta mila persone respinte ufficialmente
Ed è con questo sguardo ed è con questo con questo segno Dosso che passo la parola a da Panorama ringraziandolo anche perché grazie a Giacomo Zantonini
Ha dato una disponibilità in tempi davvero molto rapidi per questo intervento a Avant prego prego grazie di nuovo
Grazie buongiorno a tutti
Spero che mi sente bene e io sono avrà originario dall'Eritrea Vigo a Bologna
E oggi è invece decimo anno della tragedia di Lampedusa però anche vorrei ricordare anche un altro incidente che è successo esattamente entro ottobre del due mila ventidue che oggi è esattamente un anno
Sono partiti circa una centinaia di ieri trenta un porco di libico egida abbia e dopo undici a undici giorni Dini navigazione in mezzo al mare nessuno li avvenute a salvare ad aiutare dopo undici giorni
Morirono tutti sono morti tutti sono rimaste solo sei persone questi sei persone che sono tornati in Libia quello onde
Immediatamente portati in carcere in prigione libiche
E hanno dovuto pagare mille euro a testa per uscire ma quel prigione ancora
Si trovano tutti ancora in Libia questi sei tre testimoni della tragedia che ha successo e ciò saranno scorso quindi vorrei ricordare anche la tragedia del dell'anno scorso erano quali erano quasi tutti eritrei
Grazie
Per essere qui
Per correre insieme a noi tutte le sorelle tutti fratelli tutte le madre e tutti i bambini che hanno perso la vita entro ottobre del due mila tredici a Lampedusa
Proprio alle porte di Europa quel giorno morirono trecentosessantotto persone persone non cifre
Vogliamo ricordare richiamando alcuni dei loro nomi
Chiamando questi nomi noi vogliamo rinnovare la loro memoria proprio
Questo è importante perché ognuno ne ha una storia i loro nomi raccontano tante storie
Ma soprattutto a questi nomi ci dicono qualcosa
Tocca a noi capire interpretare bene il messaggio che che ci trasmettono
Per capire bene dobbiamo chiederci onestamente perché siamo arrivati a una situazione così tragica
Perché a ricordare non significa solo organizzare o partecipare a una cerimonia come questa ricordare significa tenere in vita
Nella nostra moria collettiva le cause che hanno indotto così tanti giovani a fuggire dallo loro case perdere la vita in un viaggio che loro sapevano benissimo che sarebbe stato pericoloso
Mentre ricordiamo tutti morti nel Mediterraneo non possiamo non notare che in una in grande maggioranza quelli che morirono in quel triste giorno erano i giovani eritrei
Perciò è importante rinnovare la moria chiedendo sempre perché tutti questi giovani hanno abbandonato la loro terra
Quadreria costretti a fuggire
La risposta è lo troviamo né i loro nomi
Tra i tanti giovani che a morire non quel giorno c'era Arna
Arnett significa libertà
C'è anche The Spy testuali significa speranza ma c'era anche a che sale capitale significa tranquillità
E anche c'erano anche molti altri come se la la pace Peuterey giustizia Rawa prosperità
Ecco delle storie basta pensare al significato dei loro nomi per capire ognuno ne ha una storia ansie no queste storie insieme racchiudono e tutti i sogni e aspirazioni che questi giovani avevano ma il mondo e che loro sognavano trovano murato
Migliaia di donne bambini e uomini vengono intercettati e respinti verso l'interno
Dove subiscono detenzione arbitraria scoppi e violenze
La creazione da parte delle politiche dell'estinzione e nulla anzi sembra remare contro ma noi non possiamo voltare le spalle a chi mettere a rischio la propria vita per cercare speranza e dignità
Queste sono le storie e così non mi ci raccontano il messaggio che vogliamo trasmetterci è chiaro
Non dimenticate e ricordate cit
Non dobbiamo dimenticare perché solo ricordando che sarà possibile tenere in vita di Dio anch'l'aspirazione di sogni gli Paikel giustizia libertà che stanno nei nostri nonni grazie
Grazie davvero
Grazie davvero soprattutto come avete intuito anche per avere ritagliato del tempo prezioso con scarso preavviso in mezzo al lavoro per questo intervento che ci voleva quindi grazie davvero
Non so quanto riuscirai a rimanere collegato ma comunque di nuovo grazie ora iniziamo appunto questo questo percorso questo percorso che vuole fare luce sul mediterraneo e quindi io chiamerei qui il primo blocco di relatrice di relatori che sono come dicevo qua Mattia saggi il che capomissione per la ricerca e soccorso in mare di Medici senza frontiere che come sapete è opera in mare attraverso la nave giovare Enza
L'avvocato Lucia Gennari che anche un sugli Enti giuridico socio socia dell'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione e il professor Luca Masera che insegna diritto penale all'Università di Brescia socio ASGI nonché tra i soci fondatori di Rescue
E Erminia Rizzi operatrice legale di astici
Se ci stiamo tutti non è detto impropria forse manca una seria quindi
No la facciamo
Insomma mi levo mille voi io ma di devo tenere il tempo
C'è stata abbiamo
Per fare
E che
Eccoci
Allora io partirei siamo d'accordo di partire dalla racconto diretto
Dell'organizzazione non governativa in questo caso di Medici senza frontiere tra l'altro premetto
Abbiamo coinvolto anche altre organizzazioni ringrazio SS mediterranei che ci ha mandato un video ringrazio anche si vuol cioè che tra l'altro le undici avrà un'iniziativa in contemporanea sulla Tunisia
Kamala con contributo di Giorgia Minardi premetto che per ragioni di tempo per ragioni tecniche vediamo se riusciamo proiettarli perché abbiamo dobbiamo un po'occorrere
E quindi partiamo col racconto di appunto di Juan Mathias Cil
Sto per quanto riguarda l'attività oggi nel Mediterraneo dal punto di vista della di Medici senza frontiere in un contesto che ahi noi conosciamo fatto di soccorsi ostacolati
Di milizia equipaggiate per anticipare le organizzazioni e sottrarre le persone riportarla nell'inferno che prima Abraham descriveva
Di presunti ostacoli e soccorsi plurimi di porti lontani di destinazione per lo sbarco indicati solamente agli assetti delle navi delle organizzazioni non governative
E soprattutto un clima che anche in queste settimane è tornato a farsi tossico
Ed è tornato a farsi irrespirabile anche rispetto alla questione pseudo diplomatica della Germania di cui abbiamo letto in questi giorni quindi in questo tetro quadro come vanno le cose comanda se puoi farci un po'il punto della situazione
Dal vostro osservatorio insieme buongiorno a tutte e tutti grazie luce per l'invito
Rispettarono no nel tempo non solo perché non c'è tanto ma pure perché pensiamo che queste sono giornate del refezione
Nel parlare poco per poi farla passare veloce subito all'azione per fare qualcosa con queste situazioni comincia dieci anni fa
Lo faccio pure con omaggio come omaggio de queste persone morte nel trecentosessantotto che hanno marcato questa data ma le tutte le altre migliaia che sono venuti dopo che continuano probabilmente in questo momento ci sono persino a morire
Il mare non possiamo abbandonare questa questa lotta
Purtroppo la situazione del Mediterraneo nelle ultime dieci anni non sono andato meglio nel senso che anche in vari cani quando noi abbiamo cominciato
Dieci anni fa avere barche le ricerche soccorso l'abbiamo fatto con una grande indignazione le quello che succedeva con una grande vergogna
Le persone che potenzialmente avremo soccorso infatti abbiamo fatto quasi cento mila persone a novanta mila persone non è neanche importante
In Belgio morivano di fronte alle coste delle delle economie più in più e sviluppati nel mondo noi facevamo il nostro per aiutarli come si dice a casa loro uscivano sopra valli sopravvive la UE R. dittature crisi climatiche
Economia molto povere tra versavano tante frontiere con grande sofferenza violazione già nei suoi diritti arrivavano alla porta d'Europa morivano
Allora abbiamo lanciato in quel momento tre barche del soccorso con un in con chiare chiamate che oramai sono diventato un manterranno dicevamo bisogna aprire canali sicuri legale
Per non rischiare la vita cercando quello che riesce a
Il rapimento
Pace libertà opportunità eccetera questo fino finora non ha mai accaduto solo qualche tentativo molto timido nella società civile che ovviamente no per ora non fanno la differenza
Le persone continuano a rischiare la vita nel Mediterraneo centrale e non solo
Pure nelle altre porti o negli altri mari vicino all'Europa
Lo stesso chiedevamo con con questo meccanismo di soccorso sono con un chiaro mandato è salvare vite mare
Dopo la chiusura del del Mare Nostrum che aveva era caduta prima
Non abbiamo avuto non noi innocuo la situazione non hanno avuto questa risposta infatti le poche operazione che c'era nel mare che avevano un altro scopo sono è stati chiusi sono state chiuse per lo stesso
O qualcuna delle persone che oggi sono a al governo italiano in prende nota tutte queste altre misure cui parlare hanno e e con le in colleghi
Questo ha una chiara conseguenza oggi arrivano la gran parte delle persone che partono dalla Libia e la Tunisia arrivano a Lampedusa una isolate cinque chilometri quadri quando due mila e quindici le centosessanta mila persone che sono arrivate Italia solo nove mila lo facevano a Lampedusa allora
è stato in emergenza nessuno poteva prevedere questa situazione on veramente ha avuto un un chiaro obiettivo politico alle de pensare degenerare un'emergenza sia per chiamare l'attenzione de negli altri paesi capitalizzato politicamente
E lo ultimo ovviamente parlavamo in condizione di niente India fa eccezione nel Paese lo stesso sistema l'accoglienza è stato smantellato nelle ultime animo dal due mila diciotto diciotto in poi
Con una gestione al capo del governo italiano sono altri gestione che sono arrivati neanche hanno fatto tanto per ripristinare questa situazione non cito ci troviamo in centro in questa situazione vergognosa
Del centro e rimpatriavano speriamo che falliscano e non siano a
Crotone slogan politico non vada mai che non si concretizzerà mai
Per finire
Ricordare sempre le le vittime e questo ricordare alle famiglie che sono dietro il ricordare pure tutte quelle persone che vengono criminalizzate per cercare una vita migliore e in particolare il pallore le persone che sono processati e non per lui Dario presunti scafisti che sono a bordo della barca un'altra ingiustizia un'aberrazione una violazione dei diritti nelle persone
Per concludere ovviamente
Non pensiamo che questa sia una un'emergenza umanitaria pensiamo che sia una emergenza contesto diceva Duccio alle del diritti nel rispetto del diritti una violazione aberrante all'umanità
Ci auguriamo che questo cambia e male a mobili sono intreccio retrocesso in questa situazione gli ultimi anni
Noi continueremo a essere lì Conte tutti l'ostacolo criminale insegnanti verso di noi verso le persone che sono in movimento
E sperando sempre lottando Finco Alcoa esso cambi inno muoiano più persone di fronte alle coste europee
Grazie
Approfitto perché giustamente quando che è stato terrorizzato da me sul tempo si è stato molto stretto quindi è ancora tre minuti ne approfitto per farti una domanda
Dato il tuo ruolo data la tua esperienza in mare perché fai questo mestiere da tanti anni se puoi in uno spaccato prevede raccontarci oggi l'operatività di un'organizzazione di una nave come la giovane dance
Nel in ambito di soccorso in mare come Cucco
Come garantita come comunque in che situazione vi state vi state trovando senza dare nulla per scontato
Se il l'evoluzione dell'attività ricerche soccorso è stato in qualche modo ridicole nota dall'inizio che due mila e quindici sedici si lavoravano il sistema che possiamo dire era abbastanza efficiente pure sì erano morti in mare purtroppo era centralizzate coordinata per l'autorità competente no pensiamo che era la la vuole così le italiane mantici Roma che coordinava tutto quello che accadeva del dalle coste libiche fino fino all'Italia con una partiti citazione un po'passiva ma esistente in quel momento
Di Malta le dell'autorità maltese
Cominciato a cambiare no come importi chiusi nel due mila e diciotto Latynina di criminalizzazione a correre con la Libia l'istituzione della né dal sonar ricerche soccorso lirica che è stato un grande affetto retrocesso non lo veda
De della presenza istituzionale male con la capacità di veramente coordinare e cercare di avere un sistema efficiente no dove tutte le assetti che era mogli
E in giro commerciale e militare tutti facevamo soccorso questo è cambiato tantissimo porte chiuse Grimani grazie criminalizzazione esistenza della violenta
Guardia costiera all'idea che ovviamente viene finanziata dell'Europa dell'Italia senza nessun poni Tora aggio
Del rispetto dei diritti fondamentali delle persone umane eppure verrà appoggiati o perché le ante perché era impazzito
Cambiato aveva un preparato le lo schienale in una situazione ridicola per avere persone un una lungo soggiorno anca sa che sono arrivati fino a due tre settimane a bordo per quello aveva un questi nave tanto grande
Per accogliere e dare un un
Un respiro ad umanitaria dignità alleato alle persone a bordo ovviamente con con questo governo da ottobre tempo e la situazione cambia da tanto
A nostro parere contro diritto marittimo internazionale a farci rientrare in porto una volta che facciamo un primo soccorso che visto isolatamente
Sembra una misura Bonanomi iniziamo quelle persone
Che sono un portato in porto ma lasciamo tante altre dietro e tanti altri dietro e lasciare campo libero per la Guardia costiera per fare respingimenti legali collettive
E le acque internazionali un territorio dove ben documentato tutte le violazione in queste
Certi alle violenza sistematico organizzata chieda un grande profitto a ai trafficanti contro o in contrapposizione del quadro che le politiche italiano dicono
Che stanno lottando contro il traffico con queste misure che ha guadagnato di più sono stati trafficante che una sola persona paga tante altre volte
Per riuscire a a andare via di questo Paese che assolutamente tutti lo vogliono fare oramai nessuno voi a rimanere in linea per e svilupparsi neanche in Tunisia con quello che è successo
Da da febbraio in poi no ovviamente tutte quelle che esso corriamo in quel trancio del mare Chirico non parlo in un anno ozio opzione de rimane dentro nel sia l'opportunità che avremo la prenderemo insisteremo perché non è sicuro perno allora tutte queste misure sono andate contradanza attività
Le nostre nave sono sotto utilizzate perché abbiamo una grande capacità abbiamo visto che neanche le le autorità italiane icona vuole così a non ce la fanno abbiamo soccorso tantissime persone nel corridoio e la nel sia ovviamente le star comodo potremo aiutare hanno sopra fuorviare da isolare Lampedusa
Utilizzarsi ed una manina funzionale umana ma pure materiale no per la gestione la migrazione per una ostinata ossessione questo non succede
Continuano restringere la nostra capacità del soccorso e mandati e porte più lontano
Possibile Chianese Marina di Carrara alle spezie Ancona Ravenna fino a Genova hanno provato demandare persone dopo hanno cambiato idea
Allora questo non è una lotta contro di noi in una lotta contro le persone che fanno queste tentativi diritti vengono violati
Grazie mille davvero anche per questo la per questa giunta
Ora seguendo il ragionamento di con Mattia sigillo il passo la parola a Lucia Gennari
Per una prospettiva giuridica di uno strumento fortemente utilizzato in questi anni di natura amministrativa che ha colpito le navi di soccorso e non solo però su questo le passo parti passo la parola grazie
Grazie a te
Diciamo che in questi ultimi anni la misura amministrativa questo riferimento che è quella del fermo delle navi e si è sviluppata attraverso diversi strumenti quello di cui parlo oggi quello che è stato introdotto dal decreto uno due mila venti presentato poi convertito in legge anche significativo è stato il primo diciamo provvedimento legislativo dell'anno
Cosiddetto decreto Piantedosi che penso non possa essere diciamo pienamente compreso se non lo si legge nella combinazione diciamo tra le norme introdotte e le prassi che sono quelle della ministero dell'interno e del Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano come quella che citava Juan sui sui porti lontani ci tengo anche a dire che è un decreto che si inserisce va a modificare quella che era una norma introdotta nel due mila venti dal cosiddetto decreto la Morgese e che costituisce secondo me un po'una sorta di in fiore natura del decreto sicurezza disse il due mila diciannove introdotta dal governo allora Pd cinque stelle
Premetto anche che penso che questa norma
Abbia una stia sostanzialmente per lo meno in parte forse in modo schizofrenico comunque funzionando e penso che che quindi sia avendo un impatto abbastanza importante sull'operatività delle delle navi le organizzazioni della società civile e noi come parte della società civile si dovremmo cominciare interrogare se come accade anche in altri settori non ci stiamo un po'in cui Neandertal quella che le diciamo la logica del meglio fare poco che niente comunque ad oggi a dieci mesi di distanza dall'introduzione di questa di questa norma sono state fermate ci sono stati otto fermi per Senato e alcune sono state fermate più volte
Ma c'è da dire che ogni volta che una nave venne G almeno questa mia impressione
E Sutton soccorso svolte delle operazioni di supporto a o tutela della vita in mare si trova sostanzialmente sottoposta la minaccia di sanzioni
E che non sono sempre applicate in modo imprevedibile e questo perché la norma formulata in modo molto generico si presta all'applicazione a un'interpretazione molto liberale come effettivamente è successo da parte delle amministrazioni
Tanto da essere sostanzialmente uno strumento molto flessibile adattabile alle esigenze politiche del momento
Faccio degli esempi di quello che dico essere una diciamo estrema genericità di questa norma che come sappiamo prevede un sistema sanzionatorio di tipo amministrativo
Nel caso in cui vengono violate alcune condizioni introdotte appunto dal decreto Piantedosi
Per esempio quella di fornire tutte le indicazioni richieste per la ricostruzione delle operazioni Sarre informazioni che vengono richieste durante l'operazione cioè prima che l'operazione di soccorso si concluda
E che normalmente forse questo ce lo spiega meglio poiché Luca potevano essere richieste d'autorità specifiche all'interno di un quadro di garanzie specifico come ad esempio quello della dei poteri della polizia giudiziaria nell'ambito di indagini di tipo penale invece oggi vengono richieste informazioni come presenterà la scatola nera
Katie inutili che sarebbe diciamo pensata per tutt'altro scopo e se non vengono date e nei tempi diciamo decisi dall'amministrazione possono comportare sanzioni come il fermo e le multe
Il porto di sbarco deve essere raggiunto nel tempo più rapido possibile e non si capisce bene che cosa succede se c'è un altro caso aperto qui nessuno sta prestando assistenza al tema del del soccorso multiplo
Non si deve creare pericolo nello svolgimento delle operazioni di soccorso certamente ma questa norma è stata interpretata in modo assolutamente bizzarro per esempio
Sanzionando navi perché non hanno raggiunto porti notoriamente insicuri come porti i tunisini o non hanno raggiunto porti di destinazione irraggiungibili sulla base della carburante presente a bordo
Non viene presa in considerazione la capacità degli equipaggi di portare avanti navigazioni molto molto lunga e quello che è successo per esempio l'altro ieri al veliero Nadir da cui è stato richiesta inizialmente di raggiungere un porto che comportava due-giorni addizionali per una barca a vela divaricazione
Quindi insomma pure unto principalmente problematico è diciamo la come disponibilità di un margine estremamente ampio di discrezionalità da parte delle amministrazioni a cui non segue un sistema diciamo di rimedi sufficiente perché investe il sistema previsto
Dalla norma
Estremamente confuso è lento ci sono dati presidente tutti fermi che e tutte le sanzioni diciamo che sono state erogate fino ad oggi sono state impugnate sono tutti provvedimenti tutti i procedimenti ancora ancora in corso
Parliamo anche di provvedimenti di che risalgono a marzo aprile di quest'anno
Con la minaccia anche della ricreazione quindi dell'arrivo a sanzioni estremamente pesanti possono arrivare alla confisca delle navi
Tutto questo per l'appunto in un quadro di allo stesso tempo
Dicevo prima schizofrenia perché in effetti tutto questa discrezionalità si poteva trasformare in un fermo sistematico di tutte le navi invece le navi della società civile sono ancora operative al volte diviene anzi come diceva quando è richiesto di di intervenire
Ma appunto in questo in questa modalità per l'appunto poco prevedibile in definitiva vorrei solo fare tre appunti tre considerazioni
Di critica rispetto rispetto a questa legge che in primo luogo ha a che fare con il succo cioè non sulla carta ma nei fatti solo ed esclusivamente con il soccorso in mare di cittadini stranieri
E parte niente specifiche classi sociali quindi trovano applicazione quelli veri può essere definita senza problemi di tipo razzista
E mi chiedo a chi diciamo serva andare a costituire un sistema in cui l'accesso ai diritti fondamentali come la vita così tanto differenziato è una legge che usa lo strumento quello delle sanzioni amministrative poco garantista tipico diciamo di quelle misure poco democratiche
Che vengono utilizzate i momenti appunto in cui cioè la voglia di ridurre le garanzie e tra l'altro alla fine un po'anche inutile perché va a di diciamo che come abbiamo visto non non va a influire sul numero degli Atridi
E va a incidere anzi sul fenomeno debole del soccorso civile che che riguarda numeri comunque ancora più ricca ridotti in questo
Grazie
Seguendo la la la riflessione dall'avvocato a Gennari quindi passo la parola al professor
La sera appunto rimanendo in questo tema centrale della fuga della giurisdizione
E quindi di questa affermazione del del braccio amministrativo peraltro credo che sia piuttosto illuminante il dibattito surreale di questi giorni rispetto al pronunciamento di Catania
Le reazioni che ci sono state dal punto di vista governativo del ceto politico
Spiegano bene che cosa perché i quali siano le giustificazioni chiamiamoli così da questa fuga dalla giurisdizione da questa intolleranza nei confronti della giurisdizione segnalo a questo proposito l'intervento della giudice Silvia Albano su questione giustizia
Che ha chiarito perché e da e anche ha ricordato qualche passaggio storico del perché arriviamo con un le infrastrutture istituzionale che prevede che la magistratura faccia la magistratura il potere esecutivo faccia il potere esecutivo e quindi vi segnalo così per riprendere questo ragionamento prego Luca grazie grazie
Grazie del dell'invito adesso passiamo subito a patto né di questo tema ma permettetemi una premessa brevissima
E anche l'emozione di essere qui a dieci anni da quella tragedia lì a pensare che dieci anni fa che cosa aveva portato con la tragedia di San Nicola
Il nostro Parlamento nel giro di due settimane aveva deciso di approvare l'operazione Mare Nostrum la prima volta in cui si assumeva la responsabilità non solo del controllo alle frontiere ma anche per salvare le vite in mare
Dopo dieci anni ci ritroviamo di fronte alla realtà che questa è l'unica iniziativa istituzionale
Che viene celebrata nelle aule del Parlamento di fronte a una tragedia che ha segnato la storia ha segnato la sua nel Mediterraneo e rimarrà nella storia
E ancora un'altra osservazione proprio un po'preliminare
A questo discorso ormai sono più di sei anni sei sette anni al due mila diciassette che c'è questa criminalizzazione della della solidarietà delle ONG
Che si basa sin dall'inizio su una campagna di falsificazione di falsificazione la realtà
Sin dalle primissime osservazioni quelli dei famosi oscene definizioni di taxi del mare accompagnate da quelle dichiarazioni del procuratore della Repubblica di Catania chiede ventilava in modo improprio delle cointeressenze con i trafficanti che non sono mai state provate
Tutti i procedimenti nei confronti l'ONG sono stati archiviati ecco credo che questa non appunto siamo di fronte proprio all'esemplificazione della ripetizione della menzogna all'infinito che diventa verità
E a questo proposito volevo citarvi uno studio chi è stato
Forse poco ripreso nel dibattito pubblico su Nature che la più importante rivista scientifica di Intra rivista scientifica che ha il maggior impatto Factory dall'internazionale è stato pubblicato pochi mesi fa uno studio scientifico statistico molto serio
Che si intitola proprio soci arresti o nel Mediterraneo centrale non induce le migrazioni
Modello statistico predittivo per rispondere alla domanda sulla sull'effetto di pur fatto della del nelle migrazioni ecco ci troviamo di fronte quindi a un dato anche scientifico forte uno studio molto serio che ha una fonte
Che ha una serie anche di modellizzazione matematica interessanti sullo stimare i vari fattori che possono incidere e di fronte anche a questo che quindi non è esattamente non credo che anche questa sia la solita organizzazione pagata da Soros come tendenzialmente si dice quando c'è qualcuno che fa politica in materia di immigrazione
Noi ci troviamo di fronte la Presidente del Consiglio che in una lettera ufficiale al primo ministro tedesco dice in modo arrogante che ci troviamo di fronte a un dato effettivo che nessuno può negare le ONG sono un pur fatto ecco
Forse una campagna di verità anche fondata sui dati scientifici sarebbe molto importante
Ma arrivo al tema che aveva introdotto che aveva introdotto Duccio quindi quello della della fuga dalla giurisdizione che io credo sia proprio uno dei profili più pericolosi del decreto del decreto Piantedosi come abbia messo in luce prima Lucia
E volevo leggere questa frase a mio avviso davvero molto molto efficace chi ha scritto Vladimiro Zagrebelsky
Proprio nell'immediatezza dell'emanazione del provvedimento l'Anpi di impianti dove molto breve
Una legge può indirizzare la condotta di coloro a cui si rivolge e chiaramente indicare la volontà del legislatore e la sua funzione
Oppure può coprire di parole da cui magari non si può risentire una volontà non detta fatta filtrare come un messaggio per chi deve intendere una volontà che emerge poi dalla condotta concreta dell'autorità dello Stato
Ecco credo che questa sia proprio la definizione esemplare di quello che è successo col decreto Piantedosi cioè partiamo dall'esempio dei soccorsi multipli
Non si poteva scrivere in una legge che non sono possibili soccorsi multiple non si poteva scrivere sarebbe stato clamorosamente incostituzionale al punto che probabilmente neanche il presidente La Repubblica avrebbe potuto firmare un decreto in cui si diceva
Dispregio del diritto internazionale del mare che non si possono complesso così multipli allora che cosa si scrive
Si scrive appunto una norma tutto sommato ragionevoli neutra
Nel testo noi troviamo scritto che la nave dell'ONG che ha operato un primo soccorso deve raggiungere senza ritardo questo c'è scritto nella norma il porto assegnato ecco un'interpretazione ragionevole di questa norma
Ovviamente porterebbe a interpretare questo senza ritardo come senza ritardo irragionevole nessun interprete ragionevole durano arma potrebbe pensare che se io faccio un altro soccorso
Rientro nella violazione di questa norma perché il senza ritardo è implicito in qualsiasi norma giuridica senza ritardo non giustificato
Ebbene questa norma è invece stata come diceva prima Lucia posta a fondamento di prassi di sanzionare chi dopo aver compiuto un primo soccorso ne compie un altro in spregio del diritto internazionale mai spregio anche di un'interpretazione appunto normale quotidiana delle norme giuridiche
E ovviamente le ONG io parlo anche per rescue se ci capiterà ancora di questo genere sicuramente faremo ricorso e probabilmente ci sarà un giudice che potrà intervenire che potrà darci ragione
Ma nel frattempo l'obiettivo è stato raggiunto l'obiettivo è stato raggiunto appunto evitando che la magistratura possa esprimersi sul punto o ritardando il più possibile il controllo di legalità da della magistratura e c'è anche un altro aspetto che credo vada sottolineato anche per il suo carattere quasi paradossale
Lucia diceva prima che questa norma si inserisce sul corpo della del decreto la Morgese
Nemmeno il decreto la Morgese per la violazione dei provvedimenti emanati dall'autorità amministrativa prevedeva la sanzione penale sanzione penale era previsto anche il carcere fino a due anni
Che cosa fa il decreto Piantedosi
Nella volontà di inasprire il contrasto l'ONG paradossalmente toglie la sanzione penale detentiva e introduce una sanzione amministrativo una sanzione amministrativa tra l'altro dello stesso importo pecuniario della sanzione penale pecuniarie previste in precedenza
Allora questo è l'operazione che apparentemente potrebbe sembrare paradossale si vuole inasprire il contrasto e si depenalizzata
Una certa violazione ma realtà una logica molto chiaro e molto pericolosa
La magistratura penale ha già detto in moltissime occasioni che le condotte danneggi sono condotte illecite
E ride è è chiarissimo credo che non sia necessario ricordarlo qui la Cassazione sul carro ricava racchette di fronte ad un caso addirittura di forzatura di un blocco da parte la Guardia di Finanza è arrivata addirittura a dire che non solo Carola racchette aveva tenuto una condotta lecita ma che aveva adempiuto a un dovere quindi ancora un'affermazione ancora più forte quindi visto che la magistratura ha già detto
Che la lotta alle ONG è illegale allora che cosa faccio faccio in modo che i magistrati non possono più intervenire e che tutto il potere sanzionatorio sia nelle mani dei prefetti sia nelle mani del ministro dell'Interno
Ecco questa è una deriva davvero a mio avviso pericolosissima
Di cui troviamo conferma quotidiana l'ultima vicenda del tribunale di Catania eclatante
E io credo che davvero questo sia un punto su cui non possiamo non mantenere altissima la guardia
Perché la vera differenza tra uno Stato di diritto è uno Stato democratico per modo di dire alla Orban è prima di tutto proprio il controllo della magistratura questa insofferenza
Del potere governativo nei confronti del controllo di legalità è un qualcosa che ci deve far temere
Perché parte dalla disciplina degli stranieri che sono ovviamente il
Il bersaglio più facile
Ma poi come abbiamo già visto nella storia ma anche nella storia recente si estende si estende a negare i diritti a tutti
Quindi la difesa dei diritti degli stranieri la difesa del ruolo della magistratura della legalità in questa materia è una difesa anche dei nostri diritti che ma piano piano possono essere messi in discussione da questo approccio violentemente antidemocratico come quello che alle spalle che l'ispiratore delle del decreto piante nuove
Grazia anche al professor Masera parla chiarezza con cui ha posto questo tema così centrale ripeto da dieci anni da dal nostro raggio dove
Morirono in trecentosessantotto appare appunto un incubo ritrovarsi dieci anni dopo disquisire di questo ma è urgente farlo vedere la ragione per cui abbiamo organizzato questo incontro ora a proposito di condotte abominevoli spostiamoci restando nel mare ma spostiamoci
Importi e in coste meno raccontate ma non per questo non teatro appunto di gravi violazioni dei diritti umani e in particolare mi riferisco ai porti adriatici
Erminia Rizzi operatrice legale di ASGI fa parte anche del network porti adriatici di cui oggi in qui in rappresentanza
Il network che appunto porta avanti battaglie legali per tutelare la la la la vita l'integrità di persone che invece vengono respinte in questi porti adriatici
Ad esempio il caso del porto di Brindisi ma non solo il porto di Bari ma non solo quest'estate c'è stato anche un pronunciamento molto importanti che ha riguardato
Un minore in fuga dall'Afghanistan chiedo a Erminia Rizzi di raccontarci un po'che cosa accade mi porti adriatici e perché è importante anche legarlo ai fatti
Di Lampedusa i fatti del Mediterraneo centrale grazie
Sì grazie Duccio per me è molto diciamo importante riuscite a parlare di di luoghi delle frontiere che più di altri sfuggono sostanzialmente all'attenzione e mancano nella narrazione è pubblica inerente il tema dell'immigrazione poco noto diciamo nonostante da tantissimi anni ormai da circa vent'anni
Monitoriamo quello che accade lungo appunto la rotta adriatica importi adriatici mi riferisco ai in particolare i porti di Venezia di Ancona di Bari Brindisi
Che sono interessate ma da tantissimi anni appunto da vent'anni per quello che monitoriamo
Dalla sistematica politica di riammissione eviti respingimenti verso i porti di provenienza
Parlo di Gretchen particolare ma anche di Albania di corazza di Montenegro senza alcuna valutazione delle singole situazioni
Come dire solo grazie all'azione di monitoraggio delle diverse organizzazioni sia in Italia ma anche appunto dall'altra parte quindi in particolare le organizzazioni che sono attivi operative in Grecia
Che emergono e continuano ad emergere continuiamo a raccontare e a poter denunciare i casi dei respingimenti delle trasmissioni anche in danno di minori soli ed i richiedenti protezione internazionali con procedura
Assolutamente informali e molto spesso con l'uso della forza
Le testimonianze che noi raccontiamo che raccogliamo riferiscono sicuramente l'assenza di la figura di un mediatore al momento dell'arrivo la sottrazione la distruzione di affetti personali
E di documenti compreso anche i cellulari
Il trattenimento in tutta la fase della riammissione e quindi si atterrà nel momento del rintraccio marcia successivamente a bordo del vettore dopo appunto che le gli uomini e le donne che vengono riammesse
Sono affidati al personale di
Dopo
Arriviamo dopo tantissimi anni nel due mila quattordici ad ottobre del due mila quattordici e non importante pronuncia della Corte europea dei diritti dell'uomo che condannato l'Italia per la riammissione di trentacinque cittadini stranieri
Respinti nel nell'arco di tempo tra il due mila sette due mila otto trentadue cittadini afgani due cittadini sudanesi è un cittadino eritreo per violazione viene condannata Alitalia per la violazione del divieto di espulsione collettiva per il divieto di trattamenti inumani o degradanti
Ecco del diritto la violazione del diritto ad un ricorso effettivo contro l'espulsione collettiva e contro l'esposizione a trattamenti inumani ed viene avviata sulla base di queste appunto sentenza
Una procedura di supervisione di fronte al Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa poco per monitorare l'adozione delle misure necessarie affinché appunto possano essere interrotte Detassis legittime che erano state rilevate dalla dalla corte europea eppure nonostante questa pronuncia importante dal due mila quattordici ad oggi queste prassi non sono assolutamente sorte mai interrotte per cui ai porti adriatici di Venezia e di Ancona di Bari e di Brindisi e sistematica l'uso dell'evento e l'utilizzo di riammissione di respingimenti non si sono mai interrotte lo sappiamo sicuramente dalle dalle richieste di accesso civico generalizzato che abbiamo fatto appunto nel corso degli anni ma anche dalle testimonianze raccolte in Italia così come anche e gli altri Paesi
E tra l'altro evidenzio come moltissime delle persone che poi riescono ad arrivare in Italia raggiunge l'Italia
Raccontano di essere state respinte dalla frontiera dei porti più volte prima di riuscire a raccontare a raggiungere l'Italia per cui quello che diceva all'inizio la della giornata della mattinata così noi ieri ma cioè è una cosa che succede anche i porti adriatici anche nei confronti appunto di minori perché sono prevalentemente minori e di nazionalità afgani
è sarebbe diciamo
Piacerebbe molto raccontare e descrivere quelli che sono i casi che ci sono capitati
Ma bene per necessità devo citare solo alcuni ho scelto alcune situazioni particolari il ventitré maggio del due mila e ventuno
Sono stati respinti dal porto di Bari sette cittadini turchi e curdi tra cui una donna questa riammissione avvenuta
Con una violenza
Davvero inaudita
Sono state rintracciate all'interno di un container sono stati sottoposti alle procedure di fotosegnalamento sono stati privati di documenti sono stati distrutti i loro cellulari gli è stato impedito di contattare i familiari in Europa e addirittura è stato sottratto a una persona in particolare dei farmaci essenziali
Sono stati poi costretti a salire con con l'uso della forza su un sul traghetto che li avrebbe riportati in Grecia essendo il loro tra cui la donna sono stati costretto in un vano
Tecnico umido senza finestre e senza diciamo servizi igienici per tantissime ore fino all'arrivo il giorno dopo in Grecia
Sottolineo solo per evidenziare cosa ha significato in particolare per la donna rimanere in un posto dove non era possibile stare seduti tutti
Non posso senza servizi igienici per tantissime ore privi di acqua privi di cibo in un posto appunto dipinto senza finestra il sei ottobre del due mila ventidue un minore iraniano e riuscito a contattare il network chiedendo supporto mentre la fase di riammissione verso la Grecia era già in atto nonostante lui avesse dichiarato è mostrato la sua età era morto
Era molto giovane è avesse appunto dichiarato di voler chiedere asilo ma diciamo la polizia di frontiera operato la riammissione in questa situazione ecco siccome fortunatamente anche in altre vista appunto alla possibilità che ha avuto di poter contattare di organizzazione sul territorio siamo riusciti a intercettare e a bloccare contattando il segnalando la presenza di un minore richiedente protezione internazionale
Su una nave che lo stava via mettendo in Grecia in violazione della normativa
In questa Citroën questo caso
Il ragazzo appunto è riuscito ad accedere al territorio ma solo perché avuto la possibilità di contattare ed è sceso nonostante la procedura di riammissione fosse già in atto perché era già sul suffragato cui lo avrebbe riportato le condotte agite durante le riammissioni verso la Grecia sono stata ampiamente documentate denunciate dall'inchiesta che è stata pubblicata a gennaio di quest'anno dalle tasse report l'inchiesta che si basa sul testimonianze interviste video riprese anche all'interno praticamente dei traghetti documento no senza alcun dubbio
Le violenze che vengono diciamo perpetrate
In danno dei delle persone che vengono praticamente riammesse
Sono stati appunto firmati i vani tecnici le misure di questi vani tecnici e le condizioni di trattenimento
E persino praticamente De Vito che dimostrano come le persone vengono ammanettate ha delle sbarre
Appunto di ferro e che restano appunto senza cibo e senza acqua per tutta la durata della traversata che può essere appunto anche ventiquattro ore perché appunto dipende dal momento in cui vengono trasferiti a bordo eppure pubblicata a gennaio ha fatto molto scalpore
Eppure il sedici marzo del due mila ventidue dal porto di Brindisi un minore afgano di sedici anni esatto rintracciato dopo essere stato sottoposto alle procedure di identificazione dopo che ha mostrato un tesserino
Che lo dichiarava minore appunto secondo appunto i giovani in Grecia è stato riportato apporto magari rapporto a bordo del traghetto per essere riammesso in Grecia
Nonostante ad essi non segnalato perché è riuscito a mettersi in contatto con le associazioni la sua presenza a bordo ma nonostante questo è stato riammesso
Evidenzio solamente che siamo riusciti a fare anche delle videochiamate
Dove il ragazzo a bordo del traghetto è risultato essere privato c'era privo di indumenti era sulla pone addosso la biancheria intima erano visibilmente spaventato piangeva in uno stato appunto di shock all'arrivo in Grecia il ragazzo è stato trattenuto all'interno di un centro per adulti in condizioni di promiscuità
Quindi come nella sentenza saliti né appunto l'inchiesta hanno diciamo bloccato quello che accaduto e continua a cadere
Luciano diceva il sette luglio due mila ventitré proprio sul caso del minore affogano il Tribunale di Roma accolto il ricorso d'urgenza che è stato presentato presentato riconoscendo l'illegittimità del respingimento del minore richiedenti asilo
E ha ordinato all'autorità competenti di consentire l'ingresso in Italia
Anche attraverso il rilascio di un visto per motivi umanitari
è molto importante tratto a questa diciamo pronuncia anche perché evidenzia non solo la mancata verifica della condizione specifica del ragazzo
E anche però il mancato accertamento delle conseguenze della riammissione
Sulla sua sulla sul minore anche per appunto le violazioni sistemica che sono riconosciuta diciamo anche attraverso dei reporter internazionali in in Grecia
Aggiungo solo una cosa che il governo nella con la son report del quindici dicembre nel due mila ventuno ha sostenuto di aver adottato tutte le misure per l'interruzione di questi prassi e ha chiesto la
La chiusura della procedura di supervisione dicendo appunto che sostanzialmente ha risposto
è adottato tutte le misure per evitare il ripetersi delle classi dirigenti me ma come dimostrano tutti i casi tutti inchiesta ma anche appunto le testimonianze che lo raccogliamo neanche il numero di chiamate che riceviamo per per di più con richiesta di intervento i profili di illegittimità persistono le riammissioni procedono con assoluta regolarità con procedure informali senza alcuna valutazione della situazione individuale senza come per esempio anche se senza nessuna considerazione della minore età oppure della volontà di chiedere asilo quindi anche in violazione delle garanzie convenzionale dei disposizioni che prevede appunto l'accordo di riammissione tra Italia e Grecia
Il comportamento chiudo
Tutto il comportamento dell'autorità italiana porti ai porti adriatici non è assolutamente immutato ed è in continuità con le condotte algide in precedenza e quelle violazioni per le quali è stato già contaminato
Per questo per noi è importante dire ribadire che la sentenza salite e attuale e necessario che continui invece la procedura di supervisione
Io chiudo solo facendo un un passaggio voglio ricordare con questo diciamo anche intervento e con questo focus particolare non solo appunto tutte le vittime per immigrazione alle frontiere italiane
Ma tutti appunto quegli uomini e quelle donne che sono appunto respinte ai porti adriatici e tutti coloro a qua questa frontiera buongiorno di cui non si parla mai
Di cui appunto quelle persone respinte oppure di quelle persone che a questa frontiera muoiono all'interno o sotto i diversi e qui corpi vengono abbandonati nelle strade dopo l'accesso al territorio archiviati come incidenti e che giacciono senza nome
Negli obitori delle città italiane
Grazie Erminia Rizzi
Nel cambiare questo questo panel che abbiamo dedicato al Mediterraneo volevo solo riprendere un passaggio dell'intervento di Erminia
E cioè il pronunciamento anche di questa estate a fotografato quanto vale quanto importante l'azione dirette
Tranne Torchio e tra chi perdonate la semplificazione sta da una parte chi sta dall'altra nel comunicare e nel intercettare per tempo violazioni o magari anche rintracciare persone che sono state oggetto di violazioni
Nel caso di riammissione caso i respingimenti guardate che questo spartito lo abbiamo visto sia nel caso dei porti adriatici che raccontava Erminia Rizzi ma penso anche a quel che accade
Lungo la rotta balcanica settentrionale
Al caso di Trieste altro luogo teatro di un pronunciamento recente del tribunale di Roma maggio che ancora una volta a sancito la plastica illegittimità delle riammissioni informali attive anche quel pronunciamento
Ricorsi degli avvocati e Caterina Bove Anna Brambilla è frutto di un lavoro direte che ha visto gli operatori su Trieste ma visto anche i volontari gli attivisti internazionali operare in Bosnia ed Erzegovina ad esempio nell'intercettare magari sul campo le persone oggetto di questa violazione questo per significare quello che diceva prima Agostino Zanotti e cioè il lavoro dirette e anche il la capacità di intersecare e professionalità e attività diverse davvero ha rappresentato in questi anni ha rappresentanti kora oggi una luce un appiglio uno scoglio in questo in questo abisso io vi ringrazio davvero per essere state perfettamente nei tempi
Ho notato che al mio sullo spostamento della penna scatta nel panico quindi forse gli ho teorizzato troppo però grazie davvero ora ci spostiamo al di là del mare e andiamo a parlare di Libia di Tunisia e di Niger e quindi chiamo qui Maurizio meglio avvocato del foro di Torino socio ASGI
Autore tra le altre cose perse ventisette di un testo fondamentale come l'attualità del male che parla della Libia il caso della sentenza ma Talmud e
Anche autore del libro la mala pena sulla cosiddetta Gallera degli stranieri cioè il Cpr
Giacomo Zantonini giornalista esperto di SEL Stato più volte in Niger che ci racconterà del paese e in collegamento da remoto la vedo Arianna Poletti da Tunisi che ci racconterà del Paese più sicuro del Nordafrica in questo momento che è proprio la Tunisia né nella retorica governista naturalmente partiamo però dalla Libia passo la parola a a Maurizio Veglio al quale chiedo
Vendendo mi conto della poco tempo disposizione Prodi for di darci uno spaccato del del del paese in questo momento è naturalmente alla luce del decennale grazie
Un giorno a tutti grazie Duccio
Sì il compito ambizioso cercherò di
Deludere almeno possibile le le aspettative
Esiste un legame speciale che chiude il rapporto tra italiani da un legame che parte dall'invasione della dell'Italia fascista che si snoda lungo decenni di collaborazione commerciale gas e il petrolio
Esiste però un capitolo a parte altrettanto speciale che quello delle migrazioni la Libia è in qualche modo un trampolino è stato un trampolino in realtà è stato più che tutto un luogo di arrivo
è un luogo si
Di immigrazione prima ancora che di transito lo diventato questo mentalmente per una serie di ragioni
Serie di ragioni che hanno portato a sviluppare una politica peculiare tra Italia e Libia
Che fa una sorta di madre di di modello delle politiche di prevenzione del movimento e di diciamo così cristallizzazione delle presenze nei Paesi di transito
C'è un ulteriore elemento specifico che rende il caso libico un caso paradigmatico
Che la Libia copre in sé i due possibili
Le due possibili tipologie degli interlocutori dei paesi o supposti paesi di arrivo
La collaborazione con il regime dittatoriale quarantadue anni di di Gheddafi
E alla collaborazione con i regimi fantoccio o i regimi così fragili inesistenti i dieci anni di distruzione del tessuto sociale del tessuto istituzionale in particolare
E quindi la politica che
Diciamo così avvicina questi due aspetti il tentativo di controllo e dall'altra dall'altra parte l'esposizione a al pericolo delle ritorsioni dell'Ina sulla sorta di gioco d'azzardo
Questo gioco d'azzardo a una serie di costi importanti
Che fanno della riva in particolare quello che potremmo definire con tutta l'ambiguità di questa definizione un partner sta tre strategico per l'Italia e l'Unione europea
Sono vent'anni che l'Italia lavora per sigillare i confini del Paese terrestri e marini
Nei primi dieci anni con un'operazione di natura diplomatica principalmente perché il governo era forte l'interlocutore era di peso
Negli ultimi dieci anni in particolare all'indomani della sentenza della Corte europea che ha distrutto la politica dei respingimenti in mare nel due mila e dodici con un'accelerazione sensibile
Attraverso soprattutto il finanziamento delle risorse locali chiamiamole così con un'espressione neutra volutamente
Grigia in molti individuano nel ventitré aprile due mila e dodici il giorno della pubblicazione della sentenza della Corte europea il sì contro le politiche di respingimento in mare nella data di nascita della Guardia costiera libica
Cambia quindi la strategia non più la strategia offensiva di intervento in mare ma una strategia di potremmo definirla difetti difesa asfissiante
In che modo in che termini
Beh
Il punto più alto di questo sforzo e la firma del memorandum indica d'intesa tra l'Italia e la Libia all'inizio del due mila e diciassette
Con cui di fatto
Si decide che l'Italia fornirà peraltro in un pretore che già conosciuta una sua storia sostegni al tecnico tecnologico finanziario di risorse di capacità
Un interlocutore gli dico che non è evidentemente il Paese in quanto tale
Trattandosi di un Paese che dal punto di vista istituzionale quantomeno frazionato
Lo strumento fondamentale in questa politica e di nuovo l'investimento sui campi di cosiddetta quelli Enza
Campi di segregazione campi di prigionia di nuovo i campi
In Libia di nuovo l'Italia novant'anni dopo l'orrore dei campi di concentramento fascista ancora lo strumento del campo e la risorsa che viene individuata dall'autorità italiane per contenere il movimento delle persone
Cosa succede di fatto l'Italia replica l'approccio hot spot su scale in contesti diversi in un Paese che non conosce il diritto di asilo un Paese che non ha sottoscritto
La convenzione di Ginevra del mille novecentocinquantuno sullo status di rifugiato e che quindi non può garantire riconoscimento alcuno di diritto alle persone
Che hanno l'unica alternativa tra rimanere all'Inter in questi centri o accettare il cosiddetto rimpatrio volontario
All'indomani della firma di questo accordo
Il commissario dei diritti umani dell'ONU parla della condizione degli stranieri in Libia come un oltraggio la coscienza dell'umanità
Il ministro dell'interno dell'epoca Minniti definisce l'accordo un patrimonio dell'Italia dell'Italia di cui dovremmo essere orgogliosi
Quello stesso accordo lavora interviene corrobora un sistema detentivo che il Pubblico ministero di Milano che negli anni successivi sarà titolare delle indagini sul carceriere somalo di Bani Walid uno di questi centri definisce paragonabile ai campi di concentramento nazisti ora qual è il risultato provando a davvero tirare un filo in modo un po'sommario di questi venti anni di sforzi
Dal due mila e diciassette dalla firma del Morando ma a oggi circa un miliardo di euro investito in Libia in Libia vuol dire ovunque vuol dire
Dalla punta istituzionale riconosciuta formalmente ma non sul territorio fino alle Brigate che quel territorio lo controllano concretamente con le armi
Almeno trenta trentacinque milioni e la Guardia costiera libica di cui conosciamo nefandezze caratteristiche soprattutto offrendo la possibilità a chi controlla il territorio con le armi di legittimarsi dal punto di vista istituzionale cioè di mangiare pezzi dello Stato
Dal quale prima erano formalmente contrastati
Secondo punto lo diceva prima Duccio circa centoquaranta mila persone intercettate e riportati in Libia
Ad alimentare un autentico mercato degli schiavi contemporaneo a cielo aperto
In questo richiamo una definizione dieci in bende che mi pare sia perfettamente applicabile al contesto libico persone materialmente giuridicamente private della il diritto all'autodeterminazione ridotte a beni immobili
Terza emergenza terza evidenza
Dire forse la più importante dal punto di vista politico il fallimento dell'obiettivo della strategia di contenimento delle partenze
L'anno scorso mila ventidue in Italia sbarcano centocinque mila persone la metà arriva dalla Libia primo Paese in partenza fine
C'è un altro aspetto che mi porta a chiudere l'intervento che quello che potremmo EPROM immaginare come l'eredità di questo memorandum io ne parlo già come se fosse morto anche se nel testo traccia
Tra i tarato purtroppo questa questo rinnovo triennale non lascia presagire nulla di buono per il futuro ma io lo guardo già in termini di di superamento l'eredità peggiore
L'eredità peggiore secondo me e l'inquinamento del dibattito politico il veleno nelle parole
Italia-Libia dal due mila e ci sei dal due mila e diciassette oggi hanno cooperato lo schema di collaborazione e la cooperazione c'è il cavallo di Troia intorno al quale viene in qualche modo sbiancato avviene camuffata viene Mati manipolate falsificata la realtà attraverso lo alla sua rinomina sezione
I sequestri della Guardia costiera ancora vengono descritti dai media come salvataggi soccorsi sappiamo come terminano firmo lì e nei centri di detenzione questi salvataggi
I campi di prigionia afferenti o meno al così detto
Ministero cosiddetto dipartimento per il contrasto lui che sarà regolare del ministero dell'Interno spacciati come campi di accoglienza così vengono nominati nel memorandum campi di accoglienza
Sapendo che all'interno di questi luoghi torture atrocità e qualunque forma di legalità e assolutamente diffusa
La riduzione in schiavitù di queste persone che viene riscritta in termini di lavoro sottopagato lavoro gratuito
La fuga dai paesi fuga necessaria quella coattiva quella imposta quella forzata presentata come immigrazione clandestina
E ancora
Questa surreale denuncia della retorica
Dell'idea delle torture in Libia devo dire
Denuncia che negli ultimi periodi se non altro si è fatta meno
Meno sentire rispetto a quanto non accadeva nel due mila diciassette due mila diciotto anche sequestro nel il memorandum da in qualche modo la punta il picco e memorandum è scritto che lo sforzo è quello di arginare i flussi di migranti illegali non i flussi illegali migranti
Bollando stigmatizzando quindi con il crisma di legalità non le azioni ma le persone e allora se dobbiamo rinominare se dobbiamo combattere il veleno nelle parole utilizziamo le parole corrette parliamo di una paradigma di politica che scrive Sartre nel nell'introduzione di dei dannati della terra applica al genere umano il numero chiuso questo è grazie
Grazie davvero
E in una rapidissima come dire a richiedere di collegamento a quello che diceva Maurizio sul tema della Libia
Giustissimo ricordare anche le appunto veniva fatto le le cifre economiche degli investimenti anche ricordare chi in questi anni ha beneficiato di questa presunta strategia di equipaggiamento e di formazione delle autorità libiche
Non mi stancherò di richiamare l'attenzione rispetto al fatto che si tratta anche d'impresa italiani insieme
Una in particolare che ha un cantiere navale che sta ad Adria in provincia di Rovigo che il cantiere che materialmente ha costruito la stragrande maggioranza degli assetti
Che sono stati o
Donati preesistenti alle milizie libiche o costruiti ex novo è il cantiere navale vittoria che è un partner strategico del ministero dell'Interno e della guardia costiera italiana che noi vediamo abbiamo raccontato
Come altre economie in questi anni le commesse milionarie che si è aggiudicato per rifornire appunto i libici con poi il paradossale risultato di vedere quegli assetti navali sparare
O contro pescherecci italiani o contro navi delle organizzazioni non governativo tagliare loro la strada con manovre ardite che abbiamo visto in questi anni segnalo che nel bilancio di Mila e ventidue di cantiere navale vittoria
Nella relazione del cantiere è scritto che le prospettive economiche del contrasto al fenomeno delle immigrazioni illegali nei prossimi anni sono ottime cito testualmente
E ancora citando dalla relazione di cantiere navale l'evoluzione del mercato di riferimento in cui opera la società vede la decisa tendenza da parte di tutte le maggiori Marina sovrane del sud Europa
Nel volersi dotare di nuove unità destinate al pattugliamento da alture sotto costa oltre che a mezzi veloci necessari per contrastare efficacemente il fenomeno dell'emigrazione illegale questo per dire
Come le strategie poi si traducono anche in colossali partiti economiche a proposito di presunti piani Mattei o di sviluppo in loco dei territori i fondi della cooperazione internazionale e penso ai fondi del fondo fiduciario
Per l'Africa come ha raccontato anche bene Giacomo Zanni Donini con ActionAid nel progetto dedico volle sono stati destinati in parte anche in queste commesse e non dobbiamo mai dimenticarci o soprattutto nel decennale di Lampedusa
Quindi grazie mille a Maurizio Veglio ora passo la parola a Tunisi ad Arianna Poletti
Alla quale spetta un compito piuttosto impegnativo e cioè in dieci minuti scarsi pattuiti raccontarci la Tunisia oggi e soprattutto aiutarci a comprendere se quanto è fondato naturalmente una domanda retorica
La presunta sicurezza di un paese come la Tunisia
A te Arianna che lo conosci bene civili né scritto tanto anche per testate internazionali
Tunisia che riprendere il vocabolario distorto che prima citava Maurizio meglio è nuova protagonista non nuova ma in questa estate nuova protagonista di una cooperazione con l'Unione europea e con l'Italia a suon di milioni di euro
Arianna Poletti ci aiuti a capire un po'come vanno le cose dalie
A te la parola
Buongiorno a tutti tutte spero che mi esentate
Sì risentiamo grazie
Ottimo grazie Lucio per avere organizzato questo questo incontro allora io partirei proprio con il termine nella definizione di quelle utilizzate cioè quello di Tunisia come paese sicuro penso che oggi entro ottobre è un momento dedicato alla memoria ma anche un momento durante il quale giusto fare un bilancio e questo bilancio grazie un bilancio delle nostre politiche migratorie nel Mediterraneo ma anche delle parole e delle definizioni e che continuiamo ad applicare a scegliere di utilizzare con conseguenze
Ecco politiche economiche sociali sui Paesi del nostro vicino a un altro il Paese sicuro è uno dei termini che continuiamo ad applicare alla funivia ma che a dieci anni di distanza da quel tre ottobre ci deve far pensare anche a lo scollamento che esiste oggi tra la realtà sul campo dei paesi che raccontiamo che noi come giornalisti come fa da quella cattiva collettivo di cui faccio parte insieme al collega Giacomo proviamo a raccontare e appunto di termini che utilizziamo le definizioni che ci applichiamo oggi la Tunisia ritorna al centro e del dibattito pubblico in Italia del dibattito mediatico
Se ne parla moltissimo oppure Nuku parlandone nel senso che tanti titoli ci riportano alla uniti alle partenze a Lampedusa
Molto molto poco spesso troppo poco e spesso raccontiamo quello che avviene internamente al Paese
Eppure è fondamentale farlo oggi anche in vista ha dei degli accordi che sono stati chiamati e che si stanno negoziando ancora in questo momento proprio perché la Tunisia dal mio punto di vista
Rappresenta un fallimento il fallimento di un modello e cioè di quel modello che continuiamo però al proporre in qualche modo da credere
Ci sia un modello vincente fondi in cambio di nuovi equipaggiamenti fondi in cambio della militarizzazione di di un confine questo modello
è stato nuovamente applicato alla Tunisia attraverso il memorandum of understanding
Che è stato firmato a luglio tra l'Unione europea e i tunisini quell'idea di nuovo sempre con questa lettura emergenziale dei fatti migratori delle partenze degli sbarchi di fermare o di di permette a questa a queste cifre a questi numeri di rallentare in qualche modo su un come se queste cifre questi numeri potesse ancora essere l'unico Citerio secondo il quale noi leggiamo le dinamiche del Mediterraneo consideriamo appunto Vincenzo il vecchio la nostra politica migratoria
Eppure questo memorandum of understanding fatto sia Palazzo con la Tunisia è stato ancora una volta proposto venduto come una soluzione
Necessaria una soluzione a breve termine non è mai stato i contestuali dato noi molto spesso dimentichiamo quanti fondi a livello bilaterale innanzitutto l'Italia ha speso a sud del Mediterraneo spese in Tunisia in questi anni
Abbiamo provato a raccontarla con il collega Matteo Garavoglia comune di mediazione dal dal due mila undici ad oggi poi proponimenti date andrebbero aggiornati anche in pista
Dette dei nuovi accordi con l'Unione europea ma l'Italia esenzioni da cinquantanove milioni
Dia euro per militarizzare e la frontiera per fornire nuovi mezzi per fornire l'equipaggiamento necessario alla guardia costiera tunisina per fermare le partenze questa non è una novità eppure quelle partenza non si sono fermate e quindi penso che ecco questo quanto posso anche essere il momento giusto per rimettere in discussione questo tipo di approccio e la cooperazione in questo tipo di modalità Italia iniziale che nasce anche gli aspetti che questo modello ha perché non li ha
Finora infatti il suo gli arrivi
E sull'effettiva capacità di bloccare le persone migranti altri infatti ci sono e sono infatti su la repressione interna al Paese perché quello che è accaduto in questi anni in Tunisia
è che l'Italia i vari parla della comunità internazionale hanno contribuito al rafforzamento del evidentemente l'apparato securitaria io interno alla Tunisia
Il come sappiamo oggi contrasto politico cambiato notevolmente e in non possiamo più parlare di Tunisia come il modello di tentativo di stato democratico di detti democrazia in costruzione ma ormai parliamo di un Paese che ritorna
Verso l'autoritarismo ritorno verso l'autoritarismo in questo conta sessanta sta nel quale i ministeri che in qualche modo per anni avrebbero avuto bisogno di un sostegno per mandare avanti politiche sociali ed economiche a favore della popolazione non hanno quasi mai ricevuto fondi l'unico ministero che
Ha visto il Budget aumentare in questi dieci anni dal due mila undici ad oggi è il ministero dell'interno anche in nome della protezione
Delle
Protezione ovviamente tra virgolette delle nostre frontiere delle nostre politiche migrato vari e quindi quello che mi sento di dire anche rispetto proprio alla fine l'attualità e le discussioni che ascoltiamo oggi
Sulla Tunisia sul memorandum of understanding sulla possibilità di ancora una volta fornire nuovi fondi nuovi equipaggiamenti all'altra sponda del Mediterraneo è che dobbiamo iniziare a chiedere e a pretendere un monitoraggio su come spendiamo questi fondi dall'altra parte su rispetto dei diritti umani
Nel in tempo perché modo non non riusciamo a a pretendere neanche lei contapassi tunisino che è molto diverso sicuramente da quello libico
E proprio perché è diverso proprio perché qui c'erano state ci sono delle istituzioni sempre più forti accentrate con le quali negoziamo ecco potremmo interpreta nella queste istituzioni una maggiore trasparenza sull'uso dei dei nostri fondi conclude dicendo che appunto prima si parlava di veleno nelle nelle parole di come oggi si continua a raccontare
Il Mediterraneo io penso che di fronte all'evidente fallimento di di queste politiche europee e italiane si può anzi deve iniziare a pensare un Mediterraneo diverso racconti riparando diverso
A partire proprio dalle parole provando rimettere al centro concetti che abbiamo dimenticato abbiamo escluso dal dibattito pubblico mediatico come quello del diritto alla mobilità come quello delle politiche per i diritti come quella dell'accesso a appunto una migrazione regolare
Che ci sono va ribadito le soluzioni più concrete che abbiamo per le maniche a lungo termine si permettono quindi di immaginare un tipo di cooperazione internazionale che non sia che non si limiti sempre solo
A al numero degli sbarchi al momento contingente a a alle partenze e a ecco a quante persone riescono ad arrivare o meno dimenticando il contrasto di partenza Sempre ma chi davvero che accada nate in prospettiva
Quello che accade nel Mediterraneo centrale nell'immaginario un altro tipo di politica mediterraneo
Grazie davvero Arianna
Visto che anche tu sei stata molto precisano i tempi ne approfitto appunto partendo dal presupposto che tu stai a Tunisi e quindi ai certamente più facilita e quotidianità anche con il racconto che da lì viene fatto di questa cooperazione perché adesso vestendo i panni del lettore distratto dei quotidiani italiani in questi giorni abbiamo anche letto titoli che li chiamerebbero una certa
Come dire un certo raffreddamento da parte
Del dell'interlocutore tunisino
Rappresentato dal presidente straziante plenipotenziario Sayed rispetto all'accordo e anche alla fedeltà chiamiamola così rispetto all'accordo poi in due minuti
Raccontarci come viene raccontato lì questo accordo di cooperazione questo memorandum e anche quella che lato percezione rispetto alla condizione delle persone straniere presenti in Tunisia che è un altro tema che appunto ha richiamato la la la la la insomma la forte problematicità di questo tipo di strategia in due minuti tenendo conto che è più lunga la domanda dalla risposta però ci tenevo a chiederti questo
Proverò essere breve richiederebbe
Molto tempo ma
Parto dalla seconda parte della domanda quello che abbiamo fatto quest'estate sicuramente un un aumento degli arrivi da parte di persone provenienti dall'Africa dell'Ovest l'Africa subsahariana che passavano dalla Tunisia ma quando si parla di migrazione in funivia
Ovviamente disegno non per forza distinguere ma ricordare ecco che la migrazione anzi quella chi persone
Stranieri che passano che in qualche modo rispondevano in questi Paesi hanno accelerato il proprio percorso migratorio visto il discorso molto dura del presidente Agresti febbraio di quest'anno che ha letteralmente parlato appunto di sostituzioni e puntava ti minacciava che andrebbero a costituire queste persone creando di conseguenza davvero un un peggioramento delle loro condizioni di vita
Evidenti a chiunque
Anziano stato qui in in quel periodo e che ha fatto sì che in tanti appunto decidessero di accelerare un percorso migratorio magari invece sarebbe stato più lungo è diverso e i non qui sia immediato ma migrazione significa anche appunto partenze dei dei tunisini quindi emigrazione di una generazione
Chiede ci ci si muove quello che abbiamo visto a Lampedusa quest'estate un aumento appunto degli arrivi invece proprio il pizzo sahariane questo
Proprio dovuta alla situazione che ricordava adesso
Di netto peggioramento delle condizioni di vita della comunità subsahariani in Tunisia che ricordo non è una comunità fatta da sole sempre migranti come non li immaginiamo cioè pronti da un giorno all'altro a imbarcarsi
Suo da una spiaggia spazio per Lampedusa ma che è costituita da lavoratori e studenti
Persone che avevano un Progetto effettività anche qui in Tunisia che si costruite negli anni persone che anche di passaggio perché c'è anche insomma chi chi chi non è riuscito partiti dalla Libia e ha tentato la rotta tunisina chi ha tentato di passare il confine dall'Algeria
Questa è un po'la la complessità anche che c'è dietro la parola subsahariani che che chiede che abbiamo tanto sentito quest'estate tutte queste persone sono stati sicuramente vittima di un di di natura politica
Istituzionale razzista nei loro confronti e che a davvero provocato un impoverimento generale della popolazione in fasce anziché in tanti prendessero lavora infatti per desolata l'alloggio e ripeto appunto accelerassero proprio percosse migratorio
Rispetto invece a
La questione del memorandum
è proprio dunque quello che mi sento di dire anche rispetto a a quello che ho detto in precedenza e che ancora una volta la firma nonché a livello bilaterale ma a livello europeo G. una parte di questo tipo ci dimostra quanto in realtà CCC aspettiamo che c'è una soluzione immediata e quindi a un certo punto della italiano riteneva ci fossero degli stati in qualche modo da parte di un testo che chiaramente
Deve ancora essere rinegoziato e che è al centro di
Di tanti colloqui interni e anche tra le parti Udine dove opera
Quello che si percepisce da questa notte sicuramente ecco la la capacità da parte del presidente ai fare delle istituzioni un fine di
Accertare di attirare sempre maggiori fondi di negoziare
Una parte degli aiuti finanziari non solo legati alla migrazione usando la la carta emigranti questo è quello che che è accaduto testamenti quest'estate cioè promettere di far partire più o meno in cambio di un sostegno che è che che è innanzitutto sostegno finanziario Sistino al bilancio che prima ancora di essere un sostegno alla Guardia Costiera tunisino perché sono le esigenze si volle le è l'urgenza
Vecchie la Tunisia a di fare i conti innanzitutto per la propria crisi economica finanziaria
E il l'argomento migratorio proprio perché acquisiti centrale voi è è entrato a far parti chi di questo dibattito ed è diventato è sicuramente tristemente una moneta di scambio effettivamente sono stati promessi
Una quantità di fondi che in questo momento non è stata
Completamente versata al Paese sia rinegoziato ormai si parla di centocinque milioni dedicati solo ha alle politiche migratorie quindi ancora una volta in equipaggiamenti rifornimento Paul per la Guardia costiera
Dall'altra parte in Tunisia si cerca di negoziare per più fondi soprattutto di sostegno al bilancio Anna appunto al detriti risolverla perché si finanziaria certo
Grazie davvero Arianna Poletti anche per questa per questo approfondimento ci siamo allargati un po'rispetto alla al al concordato ma perché mi sembrava interessante vista la centralità della Tunisia nel dibattito pubblico
Approfittare della tua competenza e della tua precisione quindi grazie ti salutiamo seri inserisce rimanere collegata altrimenti
Ci aggiorniamo ora io passo immediatamente la parola riprendendo un po'il il nostro la nostra il nostro incontro ci spostiamo siamo stati in Libia siamo stati in Tunisia ora ci spostiamo in un altro Paese
Strategico che in questa triste Estate due mila ventitré è stato per varie ragioni in particolare per il golpe militare del ventisei luglio
Sotto i riflettori purtroppo nel nostro Paese anche con una restituzione talvolta molto intrisa di un approccio coloniale e quindi il Niger ci serve perché
è un problema perché faceva qualcosa per noi ecco un po'per rompere questo racconto e per avere uno spaccato aggiornato della situazione intanto tu giustamente fatto partire il tagliere quindi io ti mangio del tempo
Giacomo Zantonini ci racconta un po'come vanno le cose micio
Grazie mille Duccio grazie agli organizzatori a chi ci ospita
Vado direttamente sul punto
Mentre noi siamo qui a ricordare un una naufragio in cui hanno perso la vita trecentosessantotto persone dieci anni fa
A breve in Niger ci sarà un altro decennale che in qualche modo tragicamente si può mettere in parallelo con questo tra ottobre
Nel novembre di quell'anno del due mila tredici
In Niger c'è un incidente nel nord del Niger nel deserto del Sahara
In cui un camion che trasportava persone cittadini del Niger in viaggio verso l'Algeria in una tormenta tempesta di sabbia
A un è in panne e le persone se si perde rispetto alla pista d'artista principale almeno novantadue persone vengono ritrovate morte nel deserto alcuni giorni dopo
Perché vi dico questo da un certo punto di vista perché è un dato storico importante che ci rimanda tutto a un altro grande rimosso non detto che oltre alle morti di decine di migliaia di persone nel Mediterraneo a chi ha perso la vita nel deserto nel salone a cercare attraversare il deserto del Sahara e ma c'è un altro aspetto che ci rimanda poi le politiche successive
Questa o questo incidente
Ha una grossa visibilità in Niger a differenza di altri casi simili magari con numeri minori che però sono notti diciamo al all'opinione pubblica locale
Anche perché viene un po'utilizzato da un'opposizione politica all'epoca per in qualche modo attaccare il governo dicendo ecco i nostri concittadini sono costretti ad emigrare perché non hanno risorsa del Paese le promesse della di una tentata democrazia non si concretizzano e succede anche questo
Quindi un un dramma per moltissime persone tra l'altro appartenenti provenienti da alcune delle zone più povere di un Paese che possiamo definire come tra i più poveri al mondo con l'indice di sviluppo umano all'ultimo posto la classifica le nazioni unite da ormai diversi anni
E dagli come in qualche modo paradossalmente dalla tragedia di Lampedusa del tre ottobre nascono delle politiche estremamente restrittive
In cui nome di un dimensione umanitaria di un evitare le morti in realtà sì aggravano sin se le condizioni di chi cerca di viaggiare lungo queste rotte inserendo tutta o dando il via tutta una modalità di cooperazione del Niger con intese europee in particolar modo che porterà solamente ulteriori violenze un peggioramento della condizione di vita di chi cerca di attraversare questo questo Paese che insomma la geografia ce lo mostra
Storicamente un corridoio di transito per chi viaggia soprattutto dall'Africa centrale e occidentale verso la Libia verso l'Algeria dovendo quindi attraversare di una città in cui abbiamo tutti sentito
Parlare anche adesso a partire da che adesso questa porta del Sahara attraversare il deserto con alcuni giorni di viaggio nel caso migliore su mezzi vari pick-up Toyota o camion come nel caso che il video
Raccontato cosa succede che nel due mila e quindici sulla spinta di questa indignazione
Almeno così viene motivato il Niger adotta una legge contro il traffico di persone dietro l'adozione di questa legge c'è una storte spinte europea
L'Italia per esempio uno dei paesi che finanzia uno studio di fattibilità di questa legge con alcune centinaia di migliaia di euro
L'obiettivo della legge di fatto è di dare dotare il Niger di uno strumento per contrastare l'odioso traffico di persone e la tratta e però interessante vedere come verrà applicata soprattutto a partire dal due mila sedici questa legge ovvero diventa uno strumento di criminalizzazione delle migrazioni dirette verso nord quindi in particolare chi non indice Rini perché ne Gerini in Europa non arrivano
Tendenzialmente si fermano in Algeria e Libia ma i cittadini tutti
Sì soprattutto costieri del Golfo di Guinea dal Senegal la Costa d'Avorio la Guinea la Nigeria Camerun e altri Paesi
Che già a migliaia di chilometri a sud delle coste del Mediterraneo vengono in qualche vengono fermati
Per far sì che non muoiano questa somma e la vulgata dei leader sia occidentali che ENI Gerini
Ma di fatto per cercare di bloccare di arginare questo movimento e la base legale data proprio da questa legge del due mila quindici legge trentasei
Che conseguenze a questa legge l'applicazione di questa legge a partire dall'estate del due mila sedici
Da una parte aumentano i rischi per chi viaggia
Quindi criminalizzando evidentemente e arrestando decine anzi centinaia di persone a partire dal due mila sedici fino al due mila diciotto di fatto si rende
Tutto un mercato e un a transito di persone attraverso la città decadesse il nord del Niger che avveniva alla luce del sole diventa improvvisamente un'attività criminale viene
Clandestinizzati avviene legalizzata
Diventa un'attività che va fatta lontano dagli sguardi
Delle autorità e anche delle autorità europee che sono presenti nel paese in modo significa sempre più significativo a partire da quegli anni e quindi le rotte sono inevitabilmente molto più lunghe rischiose non si passa dalla pista principale dalle piste principali ma per evitare i controlli militari si passa da piste minori in piccoli gruppi spesso in vetture che si muovono singolarmente quindi se c'è un danno alla vettura nessuno può intervenire per segnalare aiutare o andare
Portare dell'acqua quindi inevitabilmente con una consapevolezza delle autorità europee che poi iniziano a inviare a cooperare in modo molto forte con quelle di Geri né aumenta la mortalità lungo questa rotta non esistono però dati i dati che si sono sono particolarmente deboli
E anche chi avrebbe la possibilità di raccoglierli non la veramente fatto in questi anni
Non si vuole aprire anche questa un'indignazione sul sui morti nel Sahara che comunque rimangono molto lontano dai nostri sguardi e
E quindi aumenta il rischio manca la pericolosità aumentano i morti aumenta aumentano i costi
E in qualche modo nel brevissimo periodo diminuiscono i dati delle persone che entrano in Niger dal in Libia dal Niger
Almeno questo ci restituiscono le statistiche che però sono prese lungo quegli assi principali d'ingresso del del attraverso il deserto del Sahara e quindi non mancano completamente chiaramente una regione norme solamente la Regione di anche adesso nel Centro-Nord nord del Niger grande il doppio dell'Italia cinquecento mila abitanti
Circa insomma
Quindi l'inizio del due mila e sedici diventa Paese prioritario per la cooperazione europea nel controllo dell'immigrazione per la strategia europea sulle migrazioni
Viene investito di una serie di investimenti molto significativi l'Italia un ruolo molto importante in questo l'Italia subito si inserisce in questo flusso economico di cooperazione con con il Niger apre un'ambasciata nel due mila diciassette un mese dopo poco pochissimo dopo la firma di questo accordo di cui si pare con la Libia
Insomma promosso dall'allora ministro Marco Minniti di cui parlavamo poco prima
Cosa significa l'apertura di un'ambasciata significa avviare una cooperazione rafforzata per accreditarsi con le autorità vince Rhine Italia porta subito in dono mette subito sul tavolo
Una busta che contiene cinquanta milioni di euro di supporto al Budget dello Stato a delle condizioni in teoria che sono che riguardano proprio la il fatto che il Niger avvisi tutti dei meccanismi rafforzi dei meccanismi di controllo della frontiera con la Libia di fatto quindi aumentando sistemi di sorveglianza
A inviando più agenti di controllo e più forze dell'ordine
In particolare ed altre aspetti che però non vengono particolarmente monitorati l'importante è che questi fondi arrivino e che si apra questo canale di cooperazione con il Niger e quasi poco dopo nel due mila diciotto poi d'Italia firma un accordo di cooperazione e di difesa con il Niger
Che di fatto apre le porte non solo l'export di armi ma anche una cooperazione militare una presenza di militari italiani nel Paese sto già andando un po'oltre
Un minuto grazie e quindi i l'Italia arriva a centotrenta milioni di euro mappati anche da questo progetto di cui parlava Duccio Facchini prima de Vigo il di ActionAid
A partire dal due mila e sedici
In via dedicati acqua alla cooperazione per il controllo del frontiere con il Niger oggi c'è arriviamo al golpe una breve battuta su questo ventisei luglio un golpe militare
Depone il presidente Mohamed Ba Assumma eletto nel due mila ventuno che era il simbolo di questa cooperazione ex ministro dell'Interno simbolo della cooperazione sul controllo dell'immigrazione con l'Italia e con l'Unione europea
Che conseguenze ci sono direi solo una cosa
Le condizioni di vita di chi continua a cercare traversare questo tratto di deserto del Sahara di entrare in ogni genere di proseguire il viaggio rimangono sempre drammatiche soggette alla violenza a abusi
Quello che le politiche italiane le decisioni politiche italiane hanno consegnato nelle mani delle autorità nigeriane a partire dal due mila quindici sedici è come in molti casi la possibilità di usare la leva delle migrazioni per ottenere consenso i fondi e oggi che le nostre autorità hanno voluto Espresso a differenza di molti Paesi europei la Francia in primo luogo la volontà di in qualche modo continuare a rapportarsi con le autorità golpiste chiaramente questo un grande punto di domanda ancora aperto però sembra che si vada in questa direzione continuiamo a cooperare con il Niger
Cosa significa nel concreto lo vedremo prossimamente ma credo vada assolutamente monitorato
Grazie
Grazie grazie anche a Giacomo Zantonini per averci offerto questa panoramica sugli Niger ora
Cambiamo di nuovo il panel e seguendo lo il quello schema che ci siamo detti all'inizio della mattinata abbiam fatto il Mediterraneo abbiamo trattato del Mediterraneo
Quel mente senza voler essere esaustivi
Siamo andati al di là del Mediterraneo e ora però vogliamo richiamare l'attenzione sul fatto che non si tratta solo tra virgolette di mare ma si tratta anche in questo decennio in questo decennio oscuro di politiche alle frontiere terrestri e quindi chiamo qui a parlarci di Trieste
Di Ventimiglia di ultras e della frontiera tra Como e Chiasso Gianfranco Schiavone Simone alte Risio Martina Coccimiglio Davide Pignata e Irene se Koné
Mi sposto io
Metto laterale prego
Comodato ivi
Siamo leggermente in ritardo e quindi vi devo chiedere
Di recuperare un po'del tempo disposto io
Basta estesi
Ci siamo detti che partiamo con Gianfranco Schiavone che è presidente del Consorzio i tre lustri solidarietà di Trieste già vicepresidente di ASGI per uno spaccato
In questo purtroppo brevi sette otto minuti della situazione a Trieste adesso
Bene
Grazie a di questa iniziativa fondamentale e anche a chi mi ha preceduto agli interventi
Veramente eccezionali che fino adesso ho sentito io devo rubare un minuto alla alla breve relazione che farò sulla situazione al nostro confine orientale
Per dover dire anzitutto che come ha detto anche Luca Masera all'inizio questa iniziativa è un'iniziativa doverosa il quando lucciola la proposta non ho avuto nessun dubbio sulla sua assoluta necessità di farla
è un'iniziativa che ci restituisce un quadro però veramente drammatico della situazione in cui ci troviamo
Ricordo che la legge appunto che si dice questa giornata parla di
Vittime delle migrazioni
E non è non celebriamo questa giornata per evidenti motivi per quello che abbiamo sentito oggi
Perché non soltanto qui c'è una distrazioni istituzionale non soltanto c'è come dire una diversità diciamo di orientamenti politici ma c'è una immersione profonda in scelte che provocano no le morti nel l'aumento delle morti nell'immigrazione
E quindi la rimozione tutta la la rimozione di questa giornata non può che essere totale come i fatti e totale in questo in questo momento
Non basterà il tornare a come dire in in momenti che spero meno cupi quelle attuali a a fare a ricordare
Queste morti e e a ragionare sulle sulle dinamiche sarà necessario una su una sorta diciamo di rielaborazione che di cui non si vedono le tracce sostanzialmente perché se non ci sarà una rielaborazione di queste delle scelte che abbiamo fatto e anche di recente criminose che abbiamo fatto e che sa e che sono in corso evidentemente
Non avrà punto noi questa giornata non avrà senso ma anche in in generale la politica che stiamo portando avanti su tutela dei diritti fondamentali non lo avrà fatto
Allora rispetto alla alla situazione
Al confine orientale sapete che è un confine nel quale è l'unico punto di esposizione dell'Italia presso gli arrivi dal così Thereau Tabarca Anica che nient'altro che un grandissimo corridoio in cui arrivano in Europa
Buona parte dei punto di fu dei dei rifugiati che vi abitano che provengono dalle più gravi crisi del mondo
Nel due mila ventidue i dati appunto sia delle agenzie ciniche sia della
Dell'agenzia europea per l'asilo riportano le stelle stesse comuni stessi dati e cioè le prime tre nazionalità dei rifugiati in Europa sono afgani siriani e curdi diciamo dalle varie are diciamo del del di quei Paesi che non c'è quello che è il Kurdistan quindi arrivi a terra
Non arrivi via mare
Noi ne parliamo molto poco perché siamo interessati in maniera inferiore effettivamente ad altri paesi ma io qui io devo punto ricordare che l'accusa appunto dall'otto lettere lotta fondamentale della dell'Unione europea e per questo è stata quella che ha sperimentato per prima
Le strategie di esternalizzazione di cui poi non posso parlare per la che il tempo che non ho ma che il hanno visto nel rapporto Unione Europea Turchia il laboratorio da anche dal punto di vista quantitativo più gigantesco il rapporto fra Unione europea e la Turchia e il rapporto punto fa l'utilizzo estremo
Certo non estremo nel senso della magari di una diretta violenza anche se la violenza è molto alta verso il i migranti rifugiati in Turchia ma forse certo non ad appena ad arrivare in al punto della Libia raccontata da
Da Maurizio ma gigantesco rispetto alle conseguenze complessive ne parliamo del Paese che ha il più grande numero di rifugiati del mondo
E non e lo ha certo in parte per la sua posizione geografica ma in gran parte per la politica di esternalizzazione dell'Unione Europea
Ora noi ci troviamo quindi nei primi sei Giulia all'ingresso dei rifugiati per l'appunto in Italia e al loro transito in quel territorio noi abbiamo fatto abbiamo già messo in atto ogni strategia possibile
Da da sotto il profilo della violazione del diritto interno del diritto europeo
E faccio riferimento alla grande sperimentazione che c'è stata nel Tamaji due mila venti gennaio due mila ventuno con le cose Terje missioni informali attive che altro non erano che respingimenti a catena
Mascherati naturalmente all'interno di un quadro di cooperazione di cooperazione intra europea con altri due Stati europea la Slovenia e la Croazia affinché sia realizzassero non appunto queste
Le situazioni di praticamente tutte le norme letto il solo l'elenco porterebbe via il tempo che mi rimane sostanzialmente il già la direttiva procedure la direttiva il regolamento Dublino il protocollo la della commissione perseguiti l'uomo il capo il quarto protocollo sulle
Espulsioni collettive e così avanti in quell'esperimento in quell'esperimento l'Italia come dire l'ha provato fino in fondo quell'esperimento
Appunto quale sono patti parlamentari e ricche voglio ringraziare che se non sono occupati proprio perché
Appunto l'Italia ha addirittura cercato unno di lo stato di fare e di nascondere come avviene in altre circostanze ma di fare e rivendicare e immaginando una legalità possibile al di là della legalità reale e questo è quello che è avvenuto per l'appunto in quel in in quelle più in quella in quella situazione
è una situazione che a seguito delle ordinanze Al Bano e ordinanza colla una replica del diciotto gennaio due mila e ventuno e l'altra del maggio due mila ventitré già richiamate
Hanno visto diciamo un uno stop ma mai un riconoscimento non dal governo italiano di qua
Il di quelle di quelle prassi illegali al contrario il costante rilancio politico sulla necessità di riprendere quelle stesse quelle stesse prassi che pure sono appunto palesemente illegittime nel frattempo che cosa sta avvenendo mentre allo alcune cose non sono chiare ma potremmo poter dire che al momento la l'ingresso
Nel territorio italiano non è ostacolato a colui a coloro che che che chiedono asilo continua a rimanere molto problematico per per altre categorie a no cioè che di non richiedenti asilo per i quali si applica un accordo di riammissione
Mai ratificato dal Parlamento del del novantasei mai del novantasette scuote ma edificato al Parlamento e con riammissioni informali che ovviamente non possono essere informali perché è un po'cioè prive di provvedimento sostanzialmente però è vero che l'accesso se l'accesso al territorio oggi e in qualche modo garantito anche da una diciamo da questi sviluppi portanti si sviluppi giurisprudenziali insomma è anche dall'attenzione politica che c'è stato il grandissimo per i due grandissime polemiche rimangono casi rimangono diciamo così che caratterizzano la frontiera orientale sono uno ignorare il fenomeno non ci sono dati in ministero non pubblica dati sulla sugli ingressi dal i dati vengono chiesti di volta in volta il faticosamente ottenuti veramente sappiamo tutto nodi cosa avviene giorno per giorno degli sbarchi
Non sappiamo nulla di cosa avviene nella rotta balcanica quante persone entrano chi entra quali sono le tanto che i dati vengono forniti al monitoraggio delle associazioni ancora non molto accurati tutto sommato ma non e paradossale che gli unici dati disponibili sostanzialmente e pubblicati siano quelli per l'appunto
E che venti in incompleti perché sono sono altro poi riguardano sola provincia di Trieste non le altre per ragioni sua non siano appunto quelle
Ufficiali seconda seconda grande questione Illy ingressi dalla rotta balcanica e in particolar modo chiaramente la coloro che chiedono protezione in Italia non sono di fatto inseriti nel sistema di accoglienza
O lo sono solo parzialmente questo lo si vede dalla abbandono
Della la volontà che risale all'estate dello scorso quindi molto prima della situazione attuale diciamo di pressione attuale dalla volontà di dello del governo di non inserire via di abbandonare i richiedenti asilo e all'ingresso al territorio inducendoli a transitare attraverso l'Italia
Già il settanta per cento lo fa circa la strategia ma è quella di dire ma perché il trenta per cento non lo fa anche non lo non lo fa anche il trenta per cento quindi abbandonare per mesi senza alcun intervento pubblico in palesi violazioni della decreto oggettivo centoquarantadue mila e quindici i richiedenti asilo
Che arrivano sul confine e quando questi si ripresentano in altre città italiane pratico sulla mi sono strettamente collegati impedire loro sia l'accesso alla procedura sia l'accesso poi al all'accoglienza
Chiunque abbia esperienza delle questure italiane
E delle prefetture italiane sa benissimo che ho richiedenti asilo che viene da rotta balcanica che si presenta a una appunto a una questura per non quella triestina o goriziana per fare domanda di asilo viene viene sostanzialmente respinto e anche qui merito ad altre economia in molte inchieste no ha svelato come le prefetture ammettano candidamente che i posti di accoglienza per i richiedenti asilo che arrivano via via terra non ci sono
Non non sono previsti non sono conteggiati non CIPE come se la condizione giuridica non fosse la medesima
Quindi la strategia questa rispondiate alla medesima strategia cioè le persone che enti richiedenti asilo e entrano via terra per l'Italia bisogna cercare di diciamo non prevedere la nulla nulla per loro è sicuramente andare a spingere per un transito verso altri Paesi dell'Unione europea mio fermati
Grazie a Gianfranco Schiavone
Mi scuso con Davide Pignata ma così almeno è un po'più semplice poi quando parliamo di Como Chiasso ti cedo il posto ora appunto darvi conto anche di questa sì di questo tema dell'ingresso coglie il transito delle persone quindi ci spostiamo completamente a est
E andiamo
Scusate a Ovest e andiamo verso Ventimiglia con il il racconto di Simone derisi o che è membro della diaconia valdese come dicevo all'inizio coordinatore del Progetto le frontiere di Trieste Ventimiglia rules
E qui ci porta un affondo su Ventimiglia anche lei
Al centro del dibattito la visita di questi ultimi giorni del ministro dell'Interno Piantedosi sul campo quindi quanto è importante avere invece una voce
Diverso rispetto all'acconto governativo e che ci può dare uno spaccato della situazione oggi in quel punto caldo di di passaggio prego Simone grazie
Grazie grazie mille Duccio grazie Altreconomia per per l'invito
C'è sicuramente un un forte
Una forte importanza dal punto di vista della memoria ma anche un grazie per poi aver riunito no così tante organizzazioni così tanti racconti importante per tornare a quello che
Che dicevi anche sulla Rete bello no incontrarsi per tra tra persone organizzazioni che provano a tracciare un solco verso verso sempre la tutela dei diritti la dignità e e poi la la la protezione ma delle persone che che tutti i giorni incontriamo sul campo
Per parlare di Ventimiglia dobbiamo fare qualche qualche passo indietro negli anni ritornare all'undici giugno del del due mila quindici
Quando la Francia decide unilateralmente di di sospendere lo spazio Schengen e quindi di ripristinare i controlli alla frontiera
Quello che succede va be'facilmente immaginabili da un giorno all'altro
Le persone che già erano in transito non arrivo dal Mediterraneo in arrivo dalla dalla rotta balcanica transitavano su Ventimiglia per raggiungere poi gli altri Paesi si trovano da un giorno all'altro bloccati si trovano un muro
Di fronte e Ventimiglia diventa un po'l'imbuto d'Italia e l'imbuto d'Europa quello che succede in frontiera rispetto a alle dinamiche di respingimento
Mi rivedo anche un po'in quello che diceva Erminia prima no perché poi forse le le modalità sono sono simili in realtà
E tutte le persone che provano ad attraversare la frontiera via treno
Oria terra tramite il Passo della Morte con piccolo passo di montagna adiacente al mare piuttosto che in in auto per quelli che hanno la disponibilità economica di pagare dei trafficanti
E vengono intercettate dalla polizia di frontiera a Mentone elemento andare avanti alla prima la prima stazione francese e assolutamente
Su base razziale etnica vengono controllate vengono controllati i documenti fatti scendere tutti dai limita i treni e a riammessi in Italia come avviene però questa riammissione
Dobbiamo parlare di di prassi illegittime come ha più volte denunciato anche il
Come più volte si è pronunciato anche il TAR ha il TAR di Nizza perché vengono respinte persone vulnerabili donne donne con bambini famiglie con bambini molto molto piccoli ma anche minori non accompagnati
Sui minori non accompagnati emblematico il il caso
è facile andando andando in frontiera trovare tantissimi minori soprattutto in questo periodo anche provenienti da sud anni e chi ne ha soprattutto
Con in mano ove fu ben tre quindi un foglio di respingimento con la data di nascita assolutamente falsificata dalla polizia francese quindi la polizia
No respinge il il minore ma respinge un
Un adulto
Dobbiamo anche parlare del delle condizioni in cui vengono trattenute le persone in al posto di polizia francese perché le persone intercettate durante il pomeriggio rimangono tutte le ore serali e tutta la notte in un in un container ammassati senza ovviamente distinzioni né di né di sesso né di minore età
Senza acqua senza cibo senza l'accesso ai ai servizi igienici per essere poi riammessi solo la mattina dopo in una in territorio italiano
Se parliamo però di di Ventimiglia non possiamo limitarci a a dire che cosa fa la Francia e a come si comporta male la Francia ma dobbiamo anche part parlare di quello che succede in Italia quindi di come le istituzioni rispondono o meglio non rispondono
Intanto anche qui ricordiamo i morti che ci sono stati nell'attraversamento che almeno quelli conosciuti a noi come organizzazioni sono quarantasette sono persone decedute
Nel cercare di attraversare la frontiera sui treni quindi folgorati sui tetti dei treni o nascosti nei quadri elettrici piuttosto che caduti nei dirupi del del Passo della Morte investiti
In autostrada
Quello che succede in Italia è facile da capire basta spostarsi trenta metri di indietro su sul Ponte San Luigi e anche qui vediamo come non ci sia nessun intervento istituzionale nel senso che già partendo in Francia alla frontiera
I minori respinti palesemente minori
Non vengono qui in realtà presi in carico dalla dalla dalla polizia italiana di frontiera così come non c'è nessuna possibilità di richiedere protezione internazionale in in frontiera
I respingimenti in questa fase storica si attestano sui cento centocinquanta al giorno quindi quindi molto alti
Abbiamo più o meno un venti per cento in più rispetto rispetto all'anno passato
E come come molti di voi sanno a Ventimiglia non c'è non è presente nessun centro
Di accoglienza quindi tutte le persone che in questa fase noi possiamo avere
Almeno trecento persone tutti i giorni sono costrette a dormire all'addiaccio sotto sotto il ponte lungo fiume
In condizioni di scarsissima dignità umana quindi senza ovviamente accesso servizi igienici senza accesso alla appunti di acqua potabile
E dormono ahimè in mezzo a rifiuti in mezzo a topi in mezzo a a cinghiali
Non è raro che poi all'impari l'ambulatorio della carità si presentino anche ragazzi anche bambini morsi nella notte da dato
Di un campo era presente era presente fino al
Al primo lo da un campo mandato prefettizio gestito da da Croce Rossa che però con il primo volo da un è stato è stato smantellato e ad oggi non abbiamo notizia di di nuove aperture anzi come come ricordavi tu Duccio abbiamo avuto ieri la
La visita del del mito del nostro ministro degli interni che non ha parlato di di centri di transito umanitari ma eventualmente di di possibilità come ben sappiamo di di aprire dei Cpr se non a Ventimiglia comunque
In in zona
Per chiudere su Ventimiglia su sull'aspetto italiano dobbiamo anche ricordare che Ventimiglia un po'la cartina di tornasole anche del sistema italiano che non funziona perché ormai noi ci troviamo ad incontrare richiedenti asilo richiedenti che come ricordava Gianfranco non riescono ad accedere alle alle procedure che quindi si trovano disorientati chiede eventualmente provano
Un'altra via ritrovandosi nuovamente incagliati sul venti miglia
Troviamo troviamo Dublin atti e troviamo molte persone che prima avevano l'abbiamo visto molto dopo dopo i i decreti sicurezza sicurezza bis e quindi con la restrizione del permesso umanitario e poi del permesso speciale quindi persone che avevano un documento erano
Integrati in altri territori italiani con un lavoro un appartamento che da un giorno all'altro si ritrovano illegali sul sul territorio ed ecco che li ritroviamo le ritroviamo a Ventimiglia
Per chiudere la risposta francese qual è anche qui degli ultimissimi giorni di venerdì ero proprio Lia in in frontiera quando sono arrivati quattro Tirrena che hanno
Installato cinque nuovi container in frontiera quindi la risposta del della Francia questa immagino continuare con i respingimenti serrare ancora di più le maglie perché in contenere in questo in questo momento ci sono
Noi come diaconia valdese insieme a tutte le altre organizzazioni proviamo a dare un supporto legale orientare le persone e con insieme alle altre organizzazioni
Carica se Save the Children proviamo anche a dare in maniera privata una piccola accoglienza le persone più vulnerabili quindi famiglie famiglie con minori e minori ma
Grazie
De Rossi
Per questo per questo spaccato da Ventimiglia
E spostiamoci di qualche centinaia di chilometri più a nord andiamo URSS con Martina Concilio operatrice legale della diaconia valdese anche lei sul pezzo sul campo lenticchie le chiediamo ti chiediamo di raccontarci un po'come vanno le cose a a un ex
Grazie della possibilità di di parlare anche della frontiera nord-occidentale di questo confine interno dell'alta Val Susa a pochi chilometri dalla dal confine con la Francia
Un x è una è una cittadina di di montagna dovessero in transito persone versò in particolare verso la Francia ma anche verso gli altri Paesi del del nord Europa
E questo implica certamente è una necessità importante di di presa incarico nell'accesso ai diritti e di cura di queste di queste persone che io e che si trovano al confine
Essere presenti al confine in questo momento è certamente lancia segnali importanti rispetto a all'accoglienza lo stato di salute della
Rientra in Italia così come rispetto alla gestione dei confini interni a livello europeo ultras così come a Ventimiglia rappresenta una fotografia da un lato di un sistema di accoglienza italiano
Che non è non è tutelante che non non è adeguato in cui l'accesso ai diritti al Welfare non è certamente garantito
E dall'altra la gestione la fotografia della gestione di un confine interno che dal due mila quindici come come spiegava Simone fino ad oggi continua ininterrottamente ogni sei mesi ad essere chiusero il ripristino dei controlli ad essere rinnovato in violazione di diritti fondamentali
Si parla molto degli arrivi in Italia degli sbarchi come diceva Gian Franco c'è una fotografia chiara rispetto agli arrivi a Lampedusa
Si parla molto meno di chi anche solo pochi giorni dopo dall'arrivo a Lampedusa o dall'arrivo a Trieste si trova già al confine pronto a ad attraversare le montagne per per spostarsi verso la Francia e gli altri paesi di destinazione
Negli ultimi mesi al confine quindi nella nella cittadina Unix Stone in transito dalle cento alle duecento persone al giorno
Che che camminano sui sentieri di Claudia erra dimon Ginevra di Briançon per poi per poi proseguire il viaggio
E i respingimenti appunto operati dalle dalle forze di polizia sono sistematici
Così come la mila la militarizzazione della frontiera è una prassi appunto ormai assodata
Sono state ricordate le morti queste quarantasette vittime tra cui in particolare ricordo la morte di una cittadina nigeriana Blessing mezzi di ventun'anni il cui caso grazie al lavoro del Border forensi X
E ora davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo in quanto ci si opposti all'archiviazione di una di un caso appunto come come questo
I numeri nel due mila ventitré sono decisamente in aumento soprattutto negli ultimi cinque mesi siamo a settembre già più di dieci mila passaggi nel due mila ventuno erano stati circa dodici mila
E e appunto dieci mila solo Ossola settembre quindi l'aumento è significativo
Così come sono in aumento le vulnerabilità delle persone in transito perché se nel due mila ventidue avevamo una percentuale di circa sette per cento di di donne e sette per cento di minori stranieri non accompagnati
Nel due mila ventitré negli ultimi cinque mesi del due mila ventitré
In particolare il numero dei minori stranieri non accompagnati arriva ad essere il venti per cento è quello delle donne Soleil il dodici per cento
Sono donne sole o donne con bambini potenziali vittime di tratta provenienti da chi ne ha Cameron e Costa d'Avorio
I minori non accompagnati come veniva accennato anche Suso Ventimiglia sono minori che arrivano al confine arrabbiati per il fatto di non essere stati correttamente registrati ieri
Con la loro età dichiarata quindi minore allo sbarco a Lampedusa e quindi sono stati collocati nel migliore dei casi se non quando appunto rimangono a lungo negli hot spot per poi abbandonare appunto
Gli hot spot hanno sono stati collocati in centri per per adulti
In cui ovviamente non si sono sentiti protetti e quindi si muovono verso il confine a terra per poter cercare protezione altrove
I flussi sono cambiati nel senso che nel due mila ventidue le principali nazionalità erano l'Afghanistan il Marocco e l'Iran
Afghanistan Iran nazionalità ancora presente molto presenti a Trieste ma non più presenti a Ventimiglia io uso comunque numero molto ridotto
Mentre abbiamo incontriamo soprattutto persone provenienti da Marocco Chinea Costa d'Avorio e Camerun quindi principalmente dalla rotta Tunisia italiano
Perché le persone si allontana non certamente per per raggiungere familiari in altri Paesi dell'Unione europea o avvicinarsi a reti di connazionali
Emerge quindi fortemente la distorsione della della della del sistema Dublino che bloccherebbe le persone nel primo Paese di arrivo invece appunto e le costringe in qualche modo ad attraversare irregolarmente questi questi confini
Ma sempre di più presso lo sportello legale emergono testimonianze
Di persone che sono arrivate sono state collocate in centri di accoglienza ma non sono state tutelate nell'accesso al diritto alla salute
Nell'informativa legale e quindi non sono consapevoli di essere richiedenti asilo non sono consapevoli di essere già stati di essere già in qualche modo collocati in un sistema di accoglienza che li bloccherebbe nella nel primo Paese di arrivo
E non hanno avuto accesso appunto a diritti principali donne incinta che non hanno ancora avuto una prima visita non ha ancora effettuato una prima visita medica presso ospedali e quindi si allontanano appunto in cerca di un sistema di protezione migliore di quello che hanno trovato nelle settimane tre mesi precedenti allora arrivo così come forte il tema appunto di tutti coloro che invece non riescono proprio ad accedere a alle questure provenienti dalla rotta balcanica e che e questo rende molto complicato il nostro lavoro di operatori legali in quanto nelle informative dobbiamo sempre fare la differenza tra quello che il diritto è quello che è la prassi
E quindi spiegare che si in teoria tu ti trovi al confine ma avresti diritto domani e di recarci presso l'ufficio immigrazione della città
Di Torino provare a manifestare la tua domanda di protezione è chiedere le misure di accoglienza ma prassi ti spiego anche che questo al cento per cento non avverrà domani probabilmente non avverrà
Nei mesi a seguire nonostante i i vari tentativi che farai di recarci autonomamente presso presso le questure
La differenza tra diritto e prassi emerge anche come spiegava Simone rispetto alla tematica dei respingimenti dei push becca al confine
E quindi lo spiegare che in teoria la persona quando si trova brianzola quando si trova con ginepro quando viene fermata dalla Gendarmerie avrebbe diritto a manifestare
La protezione internazionale il diritto ad accedere alla a confrontarsi con un con un legale a chiedere soccorso se le condizioni di salute non sono non sono buone
Ma anche spiegare che invece tutto questo non avverrà che la persona rimarrà privata della libertà in container
Luoghi non li Gitti mi appunto di di privazione della libertà
Per ore anche tutta la notte e e verrà riaccompagnata dalle autorità di polizia italiane verso la cittadina di di ultras
Citò per concludere la sentenza della Corte
Di giustizia di qualche settimana fa che emessa a seguito di rinvio pregiudiziale del Consiglio di Stato rispetto ad un quesito posto da alcune associazioni francesi che si occupano di tutela dei diritti delle persone in transito
E una una sentenza che sancisce che nonostante il ripristino dei controlli
Il il push becca non possano essere effettuati in violazione di una direttiva europea che la virtù la che la direttiva rimpatri due mila otto
Del due mila otto e questo implica che tutta una serie di garanzie debbano essere applicate nel momento in cui viene effettuato un push becca
A come l'adozione di un di un provvedimento che conceda un termine per la partenza volontaria l'impossibilità certamente a detenere le persone i luoghi che non sono ufficialmente riconosciuti che non sono luoghi di privazione della libertà
Ufficialmente riconosciuti e quindi implicherebbe appunto
L'apertura di un procedimento che renderebbe di fatto inefficace le azioni di rapido push Beck che invece vengono continuamente effettuati al confine danni staremo a vedere come se questa sentenza troverà applicazione
Grazie mille fino al Concilio
Per anche per aver portato la la situazione di ULSS e ora andiamo a definire a concludere questo viaggio ai punti di frontiera terrestre
E l'abbiamo tenuta in fondo anche riprendendo le cose che diceva Martina prima e quindi rispetto alle nazionalità il tema ad esempio dei cittadini provenienti dall'Afghanistan
Una un punto di frontiera particolarmente sensibile eppure molto poco raccontato soprattutto in quest'ultimo periodo che il punto di frontiera tra Como
Il chiasso
Tra Italia e Svizzera se ne sono occupati di recente pubblicando anche un lavoro un reportage su Altreconomia Davide pignatte Irene seconde che sono operatori dell'Agenzia degli Scalabrini anni per la cooperazione allo sviluppo e ai quali chiedo ahimè dividendosi il Budget di dieci minuti di a aiutarci a comprendere la situazione oggi in questo punto di frontiera grazie
Chicchi partito David grazie
Buongiorno a tutti a tutti
Grazie Duccio Aci organizzato per appunto permettere di parlare di una frontiera così poco raccontata
Appunto io comincerò un po'cercando di descrivere la situazione al confine ed è al nella parte italiana appunto della e la frontiera italo-svizzera mentre poi lascerò Irene
Appunto addentrarsi un po'di più sulla situazione che le persone transitanti incontra una volta appunto arrivati in Svizzera
Questa frontiera si è confermata e si conferma giorno dopo giorno un luogo di passaggio di transito ma anche di respingimento di transito perché appunto come si diceva in precedenza
La maggioranza delle persone ci arrivano dalle varie diramazioni della rotta balcanica una volta arrivati in Italia
Non desiderano stabilizzarsi in Italia appunto secondo i dati delle varie associazioni di Trieste il settanta per cento delle persone che arriva a Trieste non si stabilizza sul territorio italiano ma continua il proprio viaggio verso altre
Appunto verso altri Paesi del dell'Unione Europea buona parte di queste persone si dirige verso Milano e poi da Milano
Una volta andava per sul se Ventimiglia sembra che appunto diciamo nell'ultimo anno invece si diriga molto di più verso la Svizzera con l'idea di raggiungere paesi del nord Europa l'idea appunto è quella di transitare velocemente attraverso la Svizzera per raggiungere appunto paesi più a nord
Questo transito non non accade sempre in maniera semplice perché appunto
Non sono
I no cioè sono frequenti i casi di di di respingimento in questo ambito in gergo tecnico appunto si parla di riammissioni passive
Ovvero operazioni di pratiche di polizia operate a danno di stranieri ritrovati sul territorio svizzero considerati gli irregolari e perciò respinti in Italia
Riammissioni passive che avvengono in virtù di un accordo bilaterale italo svizzero del mille novecentonovantotto che non è mai stato siglato dal prima è stato
Ratificato ecco grazie dal dal Parlamento italiano
Ecco quindi questi sono i la la la norma legale che che giustifica il le riammissioni
Grazie alla collaborazione con alte economia siamo appunto
Riusciti ad accedere ai dati per quanto riguarda i numeri riguardanti le riammissioni passivi attive su questo confine relative al l'anno due mila ventidue ai primi quattro mesi del due mila ventitré grazie punto una richiesta di accesso e civico al ministero degli Interni
I dati per quanto riguarda appunto soprattutto i primi quattro mesi del due mila mentre sono eloquenti
Sono state registrate punte metri in quattro mesi mille trecentoquarantuno riammissioni dall'Italia alla Svizzera dalla Svizzera all'Italia
Basti pensare che nell'anno delle riammissioni dalla dall'Italia alla alla Slovenia nel due mila venti nell'arco di tutto l'anno erano state registrate più di mille duecento riammissioni qui parlando solamente dei primi quattro mesi sono stati registrati mille trecentoquarantuno
Le ammissioni
Appunto addentrandoci nelle nazionalità delle persone riammesse il quaranta per cento delle persone riammesse proviene dall'Afghanistan il quindici per cento dalla dalla Siria e cinque per cento dal dal Kurdistan turco
Per cui possiamo dire che due due persone su tre di quelle che vengono riammesse in Italia provengono da contesti di conflitto per cui avrebbero naturalmente il diritto ma l'urgenza la necessità di accedere all'asilo cosa che viene negata appunto a causa del respingimento
Questo era uno dei motivi che già nel due mila sedici ASGI
Scriveva annoverava tra i motivi che delineavano il l'illegittimità delle riammissioni su questo confine ovvero l'impossibilità di accedere all'asilo un altro motivo
Che veniva citato era la la presenza di controlli sistematici e discriminatori non ha frontiere interne all'area Schengen in violazione collana me non le normative che dovrebbero vigere all'interno di questa di questa Ajah infine cito questi motivi perché sono ricorrenti anche su altre su altre frontiere un ulteriore motivo il implementarsi di del
Delle riammissioni come espulsioni collettive
In questa maniera non non non si tiene in considerazione la la specificità delle persone riammesse appunto non tenendo in considerazione le punte l'eventuale vulnerabilità o minorità del delle persone respinte in Italia
Concludo dicendo che appunto questo report veniva scritto da altri nel due mila sedici un anno in cui forse si parlava un po'di più di questa frontiera perché a Como c'era stato c'erano più di cinquecento persone che dormivano nei pressi della stazione inattesa di superare la la frontiera
Attualmente la situazione per le strade di Como non non è così anormali così emergenziale anche dal punto di vista della
Visivo è mediatico ma nonostante ciò le riammissioni continuano ad avvenire come come si ci dicono i dati
E soprattutto continuano ad avvenire
Ugualmente con gli stessi profili di legittimità solamente in un clima appunto di di maggiore invisibilità di questo confine adesso lascio la parola Irene per approfondire un po'un un paradosso uno dei paradossi che le persone transitanti
A vivono una volta arrivati in Svizzera che non è
Come dire isolato nei confini elvetici ma invece un un è una comun denominatore appunto di vari stati europei
Grazie Davide che ha illustrato molto bene la situazione riguardo alle persone transitanti sul confine italo svizzero a Como Ponte Chiasso mettendo in evidenza appunto alcune delle crisi criticità riguardo il territorio italiano
Ci teniamo però a soffermarsi impasto secondo istante sul territorio svizzero
In particolare sul Canton Ticino perché essendo appunto paese confinante
Con il quale l'Italia ha firmato accordi bilaterali oltre che internazionali e con la quale da fine maggio si è rafforzato la collaborazione per il controllo della frontiera
Crediamo sia di fondamentale importanza capire meglio le dinamiche anche al di là del confine
Se il sono italiano a paradossi riguardo le condizioni delle persone transitanti con gli alti numeri dire ammissioni passivi e in un certo senso la loro invisibilità una volta riammessi sul territorio italiano
Anche il territorio elvetico è artefice di paradossi da un lato c'è appunto mancato accesso all'asilo dettato anche dai controlli che sino al tre nove fino a Lugano nel Cantone che ricordo è quello con più perizia pro-capite
E dall'altro dall'altro lato la crimini la criminalizzazione della sanità che appunto è stata citata più volte anche su su confini di varie
Così nonostante Elisabeth von Snyder membro del consiglio federale abbia garantito il rispetto dei diritti delle persone migranti
Varie testimonianze invece evidenziano la violazione dei diritti umani come citava prima anche già anche Davide l'avvocata Gabriella giuria passibile della fondazione azione posti liberi di Lugano specializzata proprio sui diritti delle persone migranti testimonia di aver dovuto accompagnare più volte persone in movimento a rilasciare la richiesta di asilo perché appunto spesso le persone vengono riammesse senza avere la possibilità di deporre la richiesta
Questo mancato accesso alla procedura di asilo fa sì che le autorità non permettono alle persone cosiddetti irregolari sul territorio elvetico di regolarizzarsi
Di conseguenza con gli anni ci sono state varie realtà e individui che si sono mobilitati per stare con me e affiancare le persone in movimento
Ad esempio casa Astra che è un centro di prima accoglienza che nacque nel due mila quattro
Quella come comunità ecuadoriana che allora era maggiormente sans papier
Il centro sociale autogestito il Molino a Lugano per nominare un'altra realtà
Era un punto di riferimento per le persone in movimento
Che potevano sostare liberamente e ricevere anche informazioni legali gratuitamente purtroppo nel due mila otto entrata in vigore la legge federale sugli stranieri e la loro integrazione
Che punisce nell'articolo centosedici uno a e qua cito la legge stessa con una pena pecuniaria chiunque facilità o aiuta a preparare l'entrata la partenza o il soggiorno illegali di uno straniero
Questa legge de umanizza perché da un lato ostacola qualsiasi aiuto e atto di solidarietà che vogliono compiere le persone e dall'altro lato
Aliena proprio l'idea stessa della solidarietà criminalizzando ora all'interno di questa legge
Secondo l'Ufficio federale di statistica nel due mila e diciassette quindi poco dopo la cosiddetta situazione più drammatica a Como
Sono state settecentottantacinque le persone condannate
Quella maggior parte provenivano dei cantoni Ford e dal Canton Ticino
Nel due mila e ventuno sono state ottocentouno alle persone condannate
La legge però non colpisce solamente individui ma anche associazioni come casa Astra che dal due mila otto non può più accogliere persone sans papier
O come lo stesso centrato gestito il Molino che è stato raso al suolo letteralmente la sera del ventinove maggio due mila ventuno
Questo paradosso nonostante sottili Nana gravi lacune del sistema di accoglienza svizzero replica un fenomeno dei quali l'Italia come appunto anche altri Paesi e dell'Unione Europea ma non solo citavano prima anche il Niger e
Non sono immuni
Cito quindi per concludere i casi di Cédric cupo cittadino francese nella valle di Roia quindi vicino a Ventimiglia
E di Gianandrea franchi cittadino italiano a Trieste che hanno subìto accuse dettate da leggi simili che appunto criminalizzano la solidarietà
Grazie
Grazie davvero
Grazie davvero per averci permesso di compiere questo viaggio ai punti di frontiera caldo sul versante terrestre
E ora cambiamo panel dobbiamo correre perché la sala ce l'abbiamo fino all'una possiamo avere allargarci di qualche decina di minuti una e mezza una mezza possiamo al massimo quindi vi chiedo anche ritenere Botta voi che siete qui anche che ci sta seguendo da casa e chiamo qui Luca Rondi giornalista d'inchiesta di Altreconomia che accurato lavoro molto importante nella primavera di quest'anno sui centri di permanenza per il rimpatrio
A Luca chiedo davvero di andare proprio all'essenza della questione
A c'abbiamo tenuto però inserirlo in questo incontro non fosse altro perché in questi mesi
Forse mai come in questi mesi qui Cpr tornano al centro della presunta ricette della soluzione dell'emergenza immigrazione
E quindi è bene conoscere il paziente
Che viene o meglio conoscere la medicina che viene proposta al paziente
Per capire se funziona o se invece è ancora nella spirale della propaganda e quindi Luca la domande molto ampia ma di che cosa parliamo quando parliamo di Cpr e che cosa hai raccontato nella inchiesta rinchiuse sedati
Grazie Duccio e grazie anche arrivati ai Balcani per l'organizzazione del senato elettivo mani interferenze l'invito che cosa abbiamo raccontato corinzio dissetate abbiamo provato a quantificare quello che già in realtà si sapeva da tempo in venticinque anni di storia della cosiddetta detenzione amministrativa in Italia avvocati attivisti persone che in qualche modo entravano in contatto con il mondo dei Cpr denunciavano l'abuso e il suo fortilizio di psicofarmaci psicofarmaci in qualche mondo necessari all'interno di strutture che appunto dovrebbero servire dovrebbero aiutare l'esecutivo a finalizzare il rimpatrio di persone che si trovano irregolarmente sul territorio italiano ma che non raggiungono questo scopo perché ne sappiamo che nel cinquanta per cento dei casi le persone che transitano del Cpr non vengono poi effettivamente rimpatriati ma vengono rilasciate
Parliamo di più di sei mila persone nei vent'del due mila ventidue persone che vivono all'interno di queste strutture giornate tutte uguali l'una dall'altra senza alcuna attività
Spesso senza la possibilità di avere contatti con l'esterno
Giornate in cui come abbiamo raccontato rinchiuse sedati lo psicofarmaco spesso diventa la diciamo la soluzione al problema di come sopportare questi giorni
Abbiamo provato a quantificarlo facendo una semplice confronto tra una popolazione presa in carico da un'azienda sanitaria che si occupa di persone straniere irregolari giovani tra i quindici e quarantacinque anni
Dieta di provenienza simile a quella che troviamo nelle nelle strutture il Cpr bene abbiamo ricostruito come a Roma si spende in psicofarmaci centotrenta volte in più rispetto alla popolazione Esterna sovrapponibile
A Torino quarantaquattro volte a Caltanissetta Pian del lago trenta e a Macomer
Venticinque Milano rappresenta un unicum nel sistema perché su cinque mesi di analisi
Distesa dei farmacisti Santa per cento delle scatole era erano scatole di Rivotril
Perché e problematico non solo la la insomma quantitativo di psicofarmaci acquistati ma anche la lista dei farmaci perché all'interno delle sospese effettuate dagli enti gestori ricordiamo che ci piace sono gestiti da enti privati
Che vincono si aggiudicano un bando emesso dalle dalle prefetture ebbene all'interno di queste liste noi abbiamo ritrovato anche farmaci come la Pietà Pina lo Lanza Pina
Il pre gabardine che sono antipsicotici previsti per gravi disturbi come la schizofrenia il disturbo bipolare
Quindi delle due o l'una o all'interno il Cpr noi abbiamo persone affetti insomma da da da gravi patologie psichiatriche oppure evidentemente questi farmaci vengono utilizzati con obiettivi insomma sedativi rispetto alla popolazione detenuta nelle strutture ebbene noi abbiamo presentato quest'inchiesta ad aprire su invito dell'onorevole Mantini
Alla camera reclusi c'è la sala stampa della Camera dei deputati
Sono nate cinque interpellanze al ministro Piantedosi al ministro Schillaci per chiedere chiarimenti rispetto ai dati che avevamo ottenuto e soprattutto a chi c'è Necci pr e per eccome viene monitorata
La somministrazione dei farmaci queste interpellanze non hanno ancora ricevuto risposte se ne sono aggiunte nel frattempo altre quattro sempre legate Cpr
In cui vi era comunque un richiamo al alla somministrazione di psicofarmaci ma per ora tutto tace tutto tratta c'è tranne una risposta che il ministro Matteo Piantedosi ha rilasciati indirettamente alla sette in cui di fatto negato la la sedazione di massa all'interno dei Cpr dicendo che le persone che sono all'interno dei centri necessitano di quei farmaci questo nonostante una Regolamento che sicuramente non ha forza di legge primaria ma anche comunque indicativo regolamento a firma del ministero dell'Interno dichiari come chi ha patologie psichiatriche
Chi è insomma sotto trattamento a seguito di forme di dipendenza non potrebbe fare ingresso in questi centri e quindi evidentemente la presenza di questi farmaci
Ci racconta come se davvero queste persone hanno bisogno di quei farmaci questi bisogni queste persone non dovrebbero stare all'interno dei centri chiudo velocissimo e mi spiace per magari alcune semplificazioni che ho che ho fatto nella presentazione breve
Il nuovo governo come sapete punta tutto insomma sul sistema dei Cdr e nell'ultimo decreto del diciannove settembre
Sì sottolinea come sia al ministero della Difesa incaricato della progettazione della realizzazione delle strutture
Queste opere vengono dichiarate di diritto quali opere destinate alla difesa alla sicurezza nazionale
Ecco per un giornalista che si occupa insomma e prova a raccontare ICI pr questo è un campanello di allarme perché sistematicamente alla città le richieste di accesso civico quindi alle richieste di accesso ai dati
Le prefetture richiamano vagamente norme di tutela dell'ordine pubblico di sicurezza nazionale e quindi l'impossibilità di fornire i dati per questi motivi
Questa insomma aggiunta all'interno del decreto del diciannove settembre da monitorare perché non è chiaro se riguarda solo la progettazione la costruzione o se poi ricadrà a cascata anche sulla possibilità di accedere i dati chiudo con Lorenzo Figo anche coautore del dell'inchiesta abbiamo riprovato a fare le richieste sui cinque Cpr che ci mancavano perché i dati erano solo su cinque
E a mesi di distanza nuovamente ci è stato detto una volta che i dati non potevano essere forniti
Per tutela dell'ordine pubblico per privacy dei trattenuti ci è stato detto che i dati non c'era non ci è stato detto di richiedere all'ASL insomma la confusione regna sovrana
Proprio nel momento in cui in queste cose vanno conosciute vanno raccontate e soprattutto vanno a nostro avviso quantificate vogliamo delle risposte precise su come vengono utilizzati questi farmaci su chi c'è all'interno dei centri
E soprattutto su come si vuole gestire insomma anche in nuovi che si andranno a costruire grazie
Grazie
Grazie davvero a a Luca Rondi per per averci offerto anche questo spaccato sui Cpr
Come gli altri temi cara molto tatto questa mattina notate l'urgenza di parlarne e di parlarne in maniera corretta e centrata cosa che purtroppo nel dibattito pubblico da parte governativa spesso non viene fatta anzi nella nella sempre non viene fatto se pensiamo che l'ICI pr il ministro dell'Interno continua a sostenere
Mentendo che vi si trovino all'interno persone che si sono macchiate di condotte delittuose insomma dei mezzi criminali quando in realtà non è così e mi piace ricordare quindi dell'urgenza di parlarle dei Cpr
Come sia stato paradossale ma indicativo spostandoci dalla città di Roma la città di Milano dove insiste il Cpr di via Corelli sapete sui Cpr nel nostro Paese insiste una sorta di cortina fumogena cioè con questo taglio non se ne può parlare
E vietato è come dire sgradevole e pensate che nella città di Milano da cui arrivo
Lavorativamente
Ci siamo ritrovati a parlare del CDEC Cpr di via Corelli nella chiesa del Carmine grazie agli Scalabrini anni e a quelle eroe nazionale che è Padres Jonas do Mazzon loro gli abbiamo fatto in chiesa
E invece si fatica a farlo nelle aree istituzionali perché sul Cpr di via Corelli va bene come dice il neo responsabile
Sicurezza di Milano Milano non è Gotham City
Non è Gotham City ma c'è un Cpr di un Cpr si dovrebbe parlare invece si fa molta fatica ma grazie agli Scalabrini anni siamo riusciti a farlo in chiesa dopo la funzione voi immaginate di questa scena la rivoluzione francese
Non è avvenuta quindi a dimostrazione che questa realtà così diversa anche con anime così diverse
Come può creare un dibattito che aiuta effettua bene all'opinione pubblica al di là dei bavagli o delle ritirati istituzionali ora fatto questo panel
Sul Cpr grazie di nuovo Luca Rondi andiamo alla conclusione del nostro convegno e in fondo ma non per importanza
Ma perché l'abbiamo intesa come un percorso qui abbiam parlato del Mediterraneo degli arrivi delle frontiere terrestri anche dell'ipocrisia delle delle frontiere chiuse e arriviamo ora parlare di un altro elefante nel corridoio che l'accoglienza ho quella che dovrebbe essere l'accoglienza tratto prima segnalavo l'intervento di Silvia Albano su questione giustizia sul tema di Catania segnano anche l'intervento preziosissimo di no di Monia Giovannetti
Su queste ingiustizie recente sul prisma dell'accoglienza che di ci racconta anche come è cambiato non abbiamo tutto il tempo della lettura dell'articolo di Giovanetti abbiamo veramente pochi minuti gli ultimi trenta che ci restano per parlarne con Filippo Miraglia che è responsabile dell'area immigrazione dell'Arci nazionale nonché organizzatore del Festival delle migrazioni
Sabir
Che invito era presente a fa parte anche del tavolo nazionale asilo che invito a a a partecipare Gianfranco Schiavone decessi Trieste
E Marisa Farabello che è assessore alla al Comune di Chiusano Dusty che ringrazio perché come qualcun altro arriva da lontano che ci porta l'esperienza concreta dell'accoglienza diffusa chiamo anche Agostino Zanotti
In rappresentanza della tiella Zavidovici di Brescia
E oltre che di rivolti Balcani io passo la parola passerei la parola Filippo Miraglia al quale chiedo un po'di aiutarci a capire a che punto siamo in questo mento rispetto all'accoglienza dopo questa terribile primavera estate due mila ventitré
De che decreto Cutro ma non solo che ha messo ovviamente al centro del bersaglio l'accoglienza con il dichiarato scopo di fatto di smontare il già gracile sistema italiano si può aiutarci a capire dove siamo
Grazie grazie Duccio grazie
Per aver organizzato questa giornata in questa ricorrenza terribile grazie al lavoro che fa
Altreconomia perché
Devo dire
Uno dei pochi cioè non pochissima uno dei pochi organi d'informazione che ci dà la possibilità di approfondire in maniera seria argomenti che normalmente vengono trattati veramente in maniera intollerabile anche perché come dicevi tu stesso Duccio spesso
Le fanfare del governo di chi ha in mano per esempio in questo momento la RAI e quindi la usa al proprio
Per interessi privatissimi diciamo anche purtroppo trasmissioni devo dire canali che fino a poco tempo fa dava un'informazione corretta ai adesso sono diciamo si fa fatica ad ascoltarli
Perché si sentono diciamo i
Di rappresentanti del Governo e della maggioranza i e con un tempo smisuratamente più alto di qualsiasi altra voce dell'opposizione e poi diciamo c'è un po'di opposizione poi ovviamente non c'è nient'altro
In questo Paese
C'è solo o il governo o in minima parte l'opposizione e quindi quello che ci viene rappresentato un mondo che non esiste distorto e su questo noi
Proviamo qui con i colleghi e le colleghe del tavolo asilo immigrazione che sono presenti a fare la nostra parte un qualche difficoltà perché si fa fatica a diciamo a mettere assieme anche organizzazione molto diversi ma per noi è fondamentale
Appunto mettere assieme organizzazioni diverse a denunciare quello che non c'è nel sistema d'accoglienza che in questi anni ha subito numerose modifiche e si va sempre più nel nella direzione della frammentazione anziché fare quello che dice la legge cioè avere un sistema unico che dovrebbe a cogliere tutti in maniera dignitosa e dando i servizi
Che la la direttiva prevede peraltro non servizi diciamo inventati si va sempre più verso un la direzione della frammentazione
Con un unico diciamo faro che è quello della criminalizzazione chi di chi va nel sistema d'accoglienza se ci pensate non siamo passati appunto
Da i falsi richiedenti asilo di cui ci ricordiamo diciamo tantissimi anni fa ormai no perché quelli che arrivavano erano millantatori no
E l'altro poche settimane fa citare diciamo in una in un'intervista il ministro degli Interni ha detto che il dieci per cento di quelli che arrivano in Italia sono veri rifugiati perché invece gli altri vengono arrivano qui
Per ragioni economiche dopo tre giorni mi sono mi sento il ministero all'interno ha pubblicato i dati degli esiti del due mila ventidue che dicevano che il quarantaquattro per cento degli esiti erano stati positivi
Quindi smentendo il ministro degli Interni ovviamente loro diciamo richiamando il fatto che i rifugiati sono solo i rifugiati per la Convenzione di Ginevra quindi neanche la protezione sussidiaria che pure stare là direttivo europea per non parlare di quelli che hanno ottenuto un un titolo di soggiorno per protezione speciale che ovviamente quelli sono clandestine tugurio diciamo andrebbero espulsi per cui si modifica il sistema l'accoglienza in virtù di dell'ideologia cioè della propaganda ora in queste cose poi non è che funzionano immediatamente quello che funziona immediatamente veniva veniva detto mi pare prima da Gianfranco e che le prefetture in maniera esplicita col per le persone che si rivolgono al loro per l'accoglienza dicono non c'è posto perché il ministero ci ha detto che dobbiamo lasciare posti liberi per quelli che sbarcano
L'abbiamo una dichiarazione la preferita di Avellino di qualche giorno fa che ha affaticherà fatto questa dichiarazione alla stampa per cui significa abbiamo ricevuto ordini dal ministero all'interno che ci dicono di fare una cosa che legittima
Perché non si può fare questa cosa checché ne dicano
Appunto i ministri e i capi del governo così come adesso c'è questa questa vicenda dei dei presunti minori no di quelli che millantano di essere minori mi è capitato l'altro giorno appunto di sentire un esponente della maggioranza che diceva che a una domanda di Zanchini che Giorgio Zanchini eventi velici o quanti sono i minori che sono finti mi ora luglio T-Bag prima stavo zitto un attimo devo dire perché si perché ci ha pensato perché devo dire auto ma sono diverse migliaia
Tanto che l'hai detto che sono diverse miglia ma dove stanno i dati sulla sui loro inventano ovviamente e però questa invenzione
Di categorie
Appunto criminalizzate prima i millantatori richiedenti asilo adesso addirittura i minori che millantano si traduce poi in un in una in cui in cose concrete ci invece che trovare i centri d'accoglienza se per secondo quanto dispone la legge primi erano accompagnati noi ci inventiamo i finti minori e quindi cerchiamo di non farli entrare nel sistema accoglienza così s'diciamo alleggeriamo anche un po'le lamentele dei sindaci perché c'è questa Golden questa pressione dei sindaci si lamentano sul fatto che non si possono accoglie tutti questi tre ore a spese dei singoli Comuni cosa peraltro vera nel senso che non non si non si può decidere si spostano cento minorità da un po'dalla frontiera in un comune e poi il comune far carico
Perché questo sta succedendo anche in in queste ore diciamo no sta succedendo proprio questo cioè il ministero l'interno scarica sui sindaci un una responsabilità che è propria che è del ministro dell'Interno
E e quindi si si tenta di non solo di frammentare il sistema ma anche appunto di frammentare le categorie del delle persone attraverso questo questo meccanismo della criminalizzazione noi come organizzazione del tavolo asilo immigrazione abbiamo presentato ormai è a giugno dell'anno scorso mi pare
Una proposta
Di riforma del sistema l'accoglienza chiaramente diciamo il Governo sta andando esattamente nella direzione opposta non solo un sistema unitario non c'è e c'è un sistema sempre più frammentato ma c'è questo tema che i servizi che vengono erogati sembra appunto
Che siano privilegi per cui noi ci troviamo oggi non solo a veder respinta
La richiesta di chi ha diritto all'accoglienza da parte dei prefetti ma ci troviamo anche in una situazione in cui le stesse famiglie cito un esempio noto a tutti che sono arrivate per esempio con il l'operazione di evacuazione dalla dall'Afghanistan darebbe la ricorderete diciamo quando sono arrivati i talebani al potere in Afghanistan e si trovano in Messico oggi un po'meno di prima ma ancora oggi si trovano in sistemi da quegli Enza molto diversi per cui le stesse famiglie a volte anche parenti tra di loro arrivate con lo stesso aereo da una parte c'è un'accoglienza di un tipo magari nell'appartamento di fronte nella nella stessa strada un'accoglienza da un altro tipo e questa cosa è insopportabile non solo perché è contraria alla legge
Ma perché questo ovviamente determina il fatto che le persone che si parlano tra di loro sentono questa ingiustizia da parte dello Stato perché a quello il pocket Monesi a meno perché a quello là l'assistenza legale sì a meno e questa cosa però e chiudo fa parte di un di un unico disegno dal dal mio punto di vista cioè il disegno e quello di rappresentare la vicenda immigrazione in maniera distorta per averla sempre disponibile a fare campagna elettorale in questi anni purtroppo non abbiamo assistito a un crescendo di politicizzazione
Dell'immigrazione e ci troviamo di fronte alla diciamo scarsa consapevolezza lo dico anche qui di fronte amici nostri di del parlamentari diciamo che sono tra i pochi che fanno un lavoro serio da questo punto di vista noi abbiamo un gruppo di contatto
Di parlamentari che ci segue e ci dà una mano dovremmo cominciare anche se siamo un po'in ritardo una un monitoraggio dei cioè di questi nuovi centri appunto con questi parlamentari per trovare appunto a a tirar fuori quali sono le criticità insomma adesso per fortuna cioè magistrato già cautela già fatto ma ce ne sono tante altre purtroppo che non sono oggetto di di ricorso di indagine
Però il tema vero è che noi siamo di fronte a una destra che ha investito politicamente su questo argomento a vari livelli quello dell'accoglienza è uno di questi e che su questo diciamo ci costruisce la propria il proprio business potremmo dire ma la propria immagine
Non abbiamo dall'altro lato qualcuno che ha investito allo stesso modo io non senza fare accuse
Diciamo inutili il tema non è tanto dire le cose giuste è capire quando le devi dire e con che frequenza le devi dire se voi state ci pensate in questi giorni
Il tema dell'immigrazione di fronte a numeri che sono inferiori a quelli del quadriennio due mila quattordici due mila diciassette
E noi abbiamo siamo grati anche alla a raccogliersi stima accoglienza italiana con i casi più di centonovanta mila persone e abbiamo avuto sbarchi superiori mentre la Francia la la Spagna Germania accolgono sempre più di noi questo è bene ribadirlo
Però ci siamo di fronte a una situazione in cui non si dovrebbe parlare ogni minuto è sempre nel nel nelle in nelle prime pagine e nei titoli
Di di apertura dei telegiornali di quest'argomento però se ne parla perché perché il governo su questo c'ha investito ci ha investito in maniera consapevole
Quindi le cose che fanno non sono fatti a caso hanno già fatti tre hanno già fatto tre decreti legge solo sull'immigrazione dal dall'inizio dell'anno il nove mesi e quindi bisognerebbe essere consapevoli al di là del fatto che ci sono altri argomenti molto più importanti che se non si contrastano uno nella stessa misura
E noi come associazione abbiamo armi spuntate da questo punto di vista perché abbiamo pochissimo spazio e appunto e poche forze ritorneremo di nuovo a consegnare il Paese a questi signori niente diciamo fra quattro anni ma adesso ci sono appunto le europee perché alla fine le campagna elettorale purtroppo va detto si vincono
Su pochi argomenti è uno di questi è ammirazione purtroppo
Grazie a Filippo Miraglia
Io ripasso la parola Gianfranco Schiavone per appunto nel solco di di Filippo Miraglia aiutarci anche qui dal dal campo dall'esperienza quotidiana non solo del caso di Trieste ma operando ci cominci a sé la vedi da vicino
Come oggi il sistema di accoglienza come viene quali sono la quale la sua fisionomia dopo questi interventi normativi e invece quali dovrebbero essere le le risposte ai bisogni concreti delle persone
Ma in estrema sintesi mi sento di dover dire che purtroppo il sistema e sempre meno frammentato in realtà rispetto a quanto diceva a Filippo in quel senso
Nel senso che il sistema si sta orientando verso una una sorta di sistema unico voluto anche se ovviamente molto lontano dall'essere raggiunto che il sistema a unica gestione direttamente governativa delle strutture di accoglienza e soprattutto delle strutture chiuse di accoglienza cioè quella forma appunto di trattenimento amministrativo in pendenza dell'esame della domanda
La caratteristica fondamentale della legge cinquanta
è stata quella di aumentarle in maniera devo dire incredibile le fattispecie che legittimano il trattenimento appunto del richiedente asilo quindi questa forma di accoglienza
Molte procedure accelerate di frontiera erano già presenti nella normativa anche se sostanzialmente dormienti diciamo dal punto di vista della della sua attuazione lo sono in parte anche adesso ma l'intervento principale leggi cinquanta è quello di collegare le procedure
Pro accelerate al trattenimento delle per al trattenimento la vicenda che appunto sono sapete tutti i tribunali Catania di questi giorni esattamente su questi temi adesso non ho il tempo per esaminare punto
Pensare nel dettaglio ma sostanzialmente e e avvenuto Jacko una grande accelerazione di cui sono anche contento per fortuna uno è stata subito sollevata appunto dalla magistratura la non conformità diciamo in realtà all'ordinamento costituzionale sostanzialmente sia per gli uno
Di questa di questo ID questi impianto
Ideologico che ha uno che ha un obiettivo dichiarato cinquanta e cioè trattenere il maggior numero di richiedenti asilo possibile con una prevedendo per l'appunto forme generalizzate di trattenimento ai no residuali come invece dovrebbe dovrebbe essere il caso sicuramente più clamoroso e per questo Papa e per questo e è già esploso e appunto e il tentativo di trattenere
Un richiedente asilo per il solo fatto che provenga da un Paese di origine cosiddetto sicuro ma ricordo che ci sono altre fattispecie ugualmente molto insidiose e anche queste estremamente estremamente problematiche sotto il profilo delle non conformità con il diritto dell'Unione Europea
Qualcuno dirà problema in fondo quanti erano quanti sono i posti no in cui irta sovrapporre accoglienza e e detenzione al momento quasi nessuno dal punto di vista ma diciamo dell'impatto numerico
Vero ma non non solo chiaramente la prospettiva è quella di costruirne come tra l'altro abbiamo anche
Sentito prima cioè il tempo il anche attraverso le sue ricorso addirittura alla difesa
Mai sopito quello di creare un sistema di incertezza nel quale la mimetismo richiedenti asilo
Può finire
In una in una struttura chiusa magari questo non avverrà perché non c'è il posto ma l'obiettivo fondamentale e e di poterlo fare poterlo fare e quindi poter utilizzare a seconda del momento politico e anche secondo il luogo
E di chi e di cosa si intenso in cui si va a colpire in quel momento lo strumento giuridico per attuare punto quel trattenimento quindi non è detto che
I tunisini verranno trattenuti in massa assolutamente non questo quello che non avverrà
Per esemplificare il caso di Catania no ma ma il messaggio è che deve poter avvenire in quella quando l'amministrazione lo ritiene opportuno in maniera arbitraria ma sulla base di un appunto di una propria valutazione Quinzi e l'intero sistema che sta che sta scivolando uno verso questa direzione
E che in quei ed è in grado di questa direzione che noi dobbiamo leggere il la da la battaglia direi durissima
Che l'attuale esecutivo ha fatto ha quello che nell'impianto non della legge del decreto ingiuntivo docente querceto quattro linee quindici doveva essere il sistema unico che non è mai diventato cioè al contrario quello imperniato sulla
Sull'operativi sulla sugli enti locali
In conformità assolutamente diciamo con con un sistema che molto più aderente al nostro ordinamento costituzionale perché appunto l'accoglienza è una è un servizio appunto di assistenza alla a una persona che viene reso appunto nel territorio e quindi viene risulta agli enti che appunto del nostro ordinamento articolo centodiciotto costruzione si occupano appunto della della di tutelare dell'assistente l'assistenza alle alle alle persone e sopra che si occupano delle funzioni amministrative in generale tra cui chiaramente l'erogazione di servizio come servizio di accoglienza
A me spiace vedere che purtroppo ancora c'è pochissima consapevolezza
Nel mondo politico ma anche presso gli enti locali
Speriamo di fare questo percorso anche con un'iniziativa che abbiamo cominciato con il Comune di Bologna nonché che vorremmo portare avanti e con altri Enti locali ma a me spiace devo dire vedere che in questi anni e ancora adesso c'è pochissima consapevolezza sul fatto che quel sistema che oggi è completamente quasi completamente smantellato quasi completamente perché è vero che cella gliel'ha intenzione di cioè concezione la legge prevede l'invio delle stazioni vulnerabili ma questo soltanto per mettere una pezza a una situazione che altrimenti sarebbe ingestibile lo Stato sa benissimo che non può no trattenere
Nel nei centri pollaio non che che sono la media ormai di Cassano le stazioni vulnerabili pensa ad evitare sono situazioni che poi pure rischiano anche di degenti generare anche anche poi fa tipo diventano atti mediatici no
Che il quindi in alta non c'è nessuna attenzione alla persona da questo utilizza soltanto un minimo di consapevolezza che bisogna avere un serbatoio non dove scaricare estrazioni vulnerabili
Ma questo non vuol dire che questi sistema sì l'impianto del due mila e quindici non c'è completamenti più proprio come idea
Come ha più come approccio complessivo e non c'è neanche rispetto all'accoglienza ritrae di protezione perché se vogliamo fare sull'accoglienza e tra gli protezione internazionale lo speciale e dediche offesa dei comuni e basta
Il l'attuale modello sai deve cambiare perché non è un modello adeguato non si capisce per quale motivo mandare le persone nei luoghi dei piccolissimi centri no non tali diciamo dal dei nuclei economici fondamento e dove si può svolgere l'inserimento cioè l'intero sistema era stato costruito secondo presupposti diversi che oggi sono stati veramente ha radicalmente messi in discussione
Allora nel governo tornare indietro quando sarà possibile il prima possibile il Che cosa fare con il gioco di parole quando sarà possibile speriamo in tempi non lunghissimi bisogna tornare indietro non tornando alla situazione precedente perché la sua azione precedente
L'abbiamo detto nel documento che punto Filippo Miraglia ha citato il sistema che non c'è sino il documento del tavolo sino anno scorso
E anche sostanzialmente il motore che muove anche questo per questo processo diciamo che siamo cercano di mettere in moto tra le associazioni e enti locali bisogna rivedere completamente quella normativa
A andando affettivo trasferimento di competenze nelle ore serali servizi accoglienza agli enti locali
Che potrà essere sempre messo in discussione da future maggioranze dalla dal da Dini diverse impostazioni ma che deve essere un un un sistema che ha una coerenza giuridica
Mentre dobbiamo dircelo con la seconda grande sincerità no anche lo dico con un pizzico di ironia
Il sai quel precedente sparare
Diciamo tecnicamente parlando erano un accrocco
Una sorta di accrocco
Dipende di un di un giocattolo messo messo da pezzi che non stanno che non stanno insieme no e che poi la buona volontà acquirente a dà un senso un significato a in cui una buona gestione poi rende anche
Efficiente nel territorio ma non è un sistema che aveva la possibilità di reggere perché appunto disorganico ad adesione volontaria con buchi spaventosi per cui passiamo dalle regioni in cui c'è il cui la presenza del quaranta per cento a quelle in cui è il cinque per cento
E questo però è andato avanti per dieci quindici anni più di dieci anni no
E non accorgersi che quello non era un sistema e che quindi era troppo fragile per per reggere alla prova diciamo uno a della destrutturazione è stata una grandissima miopia
Mantenere non criticare mai resistente ha portato alla distruzione di quello che era esistente questo dobbiamo saperlo per il per muovere in maniera con una consapevolezza diversa i passi del futuro
Grazie Gianfranco Schiavone davvero e ora arriviamo all'imputato appena nominato cioè il saio
Punto bersaglio del dello smantellamento abbiamo chiesto Marisa Varvello che è stata già sindaco e ora è assessore al Comune di Chiusano Dusty di portarci l'esperienza anche a nome della rete dei Comuni solidali italiani dire consolle rispetto al sai
Sia come esperienza positiva dall'altra parte ma anche con le sue con i suoi complice componenti problematiche però ci teniamo perché appunto la strategia di smantellamento è palese e il sai da appunto nel nel mirino prego
Buongiorno a tutti io volevo rispondere immediatamente sulla questione del salì su quello che è stato detto
è vero che in questi anni non è stato non è stato preso in considerazione
Ma la rete dei comuni hanno continuato a lavorare e ha sviluppare quella che poteva diventare una vera un vero sistema
La la scelta che i vari governi hanno fatto è sempre stata quella di boicottarlo e far sì che questo tipo di progettualità cioè questo un modo di dare responsabilità sull'accoglienza alle singole amministrazioni locali
Non avvenisse
Tutto passasse sempre attraverso le prefetture
Questo mi sentivo di doverlo dire
Infatti oggi sono qui a testimoniare a nome della Rete Recco sol che vuol dire la rete dei Comuni solidali
Che un'accoglienza di tipo inclusiva empatica dignitose e proficua per chi arriva da territori lontani e per chi accoglie è possibile
Se è stata possibile in tutto questo tempo bisognerebbe trasformarla in un sistema cosa che non è mai avvenuto
Dal due mila e quindici di siamo un Comune capofila di un Progetto sai che si chiamate a pene
Che mette in rete cinque Comuni Monfrini
Castel Leno corta Andone Mon alle sette in me e naturalmente Chiusano Dusty
Nell'ampia Rete italiana dei comuni
Che aderiscono alla rete direi Consolo siamo un piccolo esempio di come comuni delle aree interne della nostra penisola possono essere uno strumento essenziale per un'accoglienza efficace
Vorremmo un Paese giusto solidale dove le differenze fossero fonte di sviluppo e di crescita di progresso
Questa piccolissima Rete di cinque Comuni astigiani mette insieme realtà che hanno in comune essere piccole per numero di abitanti infatti contiamo duecento due mila trecentosettantacinque abitanti in cinque comuni
Su un territorio molto vasto collinare e per la maggior parte Boscato circa ventotto chilometri quadrati
I progetti territoriali
Sa ai come il nostro sono presenti su tutto il territorio nazionale un po'a macchia di leopardo è vero
Sono caratterizzati da un protagonismo attivo degli enti locali perché sono loro che fanno domanda per entrare all'interno di questi progetti
Siano essi grandi città o piccoli centri la loro realizzazione contribuisce a costruire a rafforzare una cultura dell'accoglienza presso le comunità cittadine
Cosa di cui abbiamo parlato come reagisce il pubblico
A tutto questa questa tematica se è vero che l'argomento dell'immigrazione è così fondamentale per le campagne elettorali dovremmo anche a tener conto di quello che è la nostra capacità
Di creare cultura di creare accettazione tra gli abitanti
Siate stiamo parlando
Di novecentoventicinque Progetti
Per un totale di quarantatré mila quattrocentoquarantanove posti al trenta agosto due mila ventitré dati dal servizio centrale questi sono i dati
Delle dei posti a disponibilità disponibilità per tutti i progetti sociali del territorio italiano
Una delle caratteristiche fondamentali di questo tipo di progettualità e l'accoglienza diffusa
Significa che non abbiamo in gestione alberghi o grosse strutture in cui ospitiamo i migranti che ci vengono assegnati dal ministero degli Interni
Ma singoli appartamenti in condomini case singole nelle diverse zone dei paesi la prima palestra di integrazione è proprio in condominio del quartiere
Che non subisce l'arrivo di decine di persone a minacciarmi e gli equilibri
Ma diventa protagonista e attore di integrazione dei percorsi di singoli nuclei familiari o piccoli gruppi che di fatto vengono adottati aiutati dopo ventun anni dalla nascita il sistema Sprar assai è purtroppo rimasto un'eccezione e non è diventato un patrimonio condiviso per scelte politiche
Si continua a parlare di emergenza ma il fenomeno migratorio se vogliamo ha iniziato negli anni novanta così macroscopico con le prime navi che arrivavano dall'Albania
L'inclusione di quelle persone nel tessuto sociale è sempre stato demandato alla comunità locali
Fino a quando attraverso l'Associazione Nazionale Comuni Italiani cioè Lanzi si propose al governo di mettere in rete quanto fatto fino ad allora dalle amministrazioni locali per costruire un sistema livello nazionale
Il sistema di accoglienza assai è stato ed è mio minoritario un'eccezione rispetto ai Camassa e agli altri centri governativi
Vorrei però partire dai descrivervi alcune delle attività all'interno del nostro progetto come esempio della ricchezza di buone pratiche che si realizzano da diverso tempo in Italia ma che solo gli addetti ai lavori conoscono il primo tassello per agevolare l'integrazione degli stranieri a facilitare l'apprendimento della lingua del Paese ospite
Lo sviluppo delle competenze linguistiche può essere annoverato tra i principali propulsori dei progetti di integrazione della popolazione immigrata a partire dall'inserimento lavorativo
Per realizzare tutto ciò la prima attività che si propone agli ospiti del nostro progetto sai ma credo di tutti è la scuola di italiano
In più i docenti sono assunti nel nostro caso dal pia Monsoon Ente gestione del Progetto in genere giovani iscritti nelle
Graduatorie scolastiche
Un protocollo d'intesa firmato nel due mila e diciassette con il dirigente del loop di Asti garantisce un interscambio con il CPA che il centro
Pubblico di scuola per adulti per il conseguimento dell'attestato di L uno L due delle vecchie licenze elementari e medie
Anche qui c'è un'integrazione tra
Una richiesta e il sistema scolastico
E nazione pubblico
Altro tassello fondamentale per costruire inclusione sociale è la formazione professionale se dai un pesce ad un uomo lo ha esclamato per un giorno se gli insegni a pescare lo ha esclamato per tutta la vita
Nel corso degli ultimi otto anni il nostro Progetto Sayad appena inserito migranti in svariati percorsi formativi per agevolare l'entrata nel mondo del lavoro l'ha detto
Alla ristorazione l'aiuto meccanico l'aiuto cuoco l'addetto alla logistica il tornitore
Per favorire un processo di confronto e scambio di valori di standard di vita i modelli di comportamento tra popolazione immigrata e società ospitante
Per rafforzare la rete territoriale a sostegno delle persone in condizioni di fragilità perché nella nostra realtà e un altro è un alto indice di vecchiaia il diciannove per cento dei nostri presidenti e over settanta
Negli ultimi tre anni si è avviato un corso di formazione per assistente alla persona anziana
Che dimostra si è dimostrato vincente sono state coinvolte principalmente donne che debitamente formate possono trovare impiego nei servizi di assistenza a domicilio di persone vulnerabili
L'ultimo progetto di cui parlerò nasce dalla necessità di rispondere al diritto ad un lavoro dei migranti
Elaborando soluzioni che forniscano risposte per tutti gli abitanti perché in tutte le nostre comunità abbiamo la categoria deboli
Il progetto taxi sociale e nato nel due mila ventuno cercando di rispondere alla necessità di trasporto pubblico per i migranti in quanto nei nostri territori non esistono mezzi di trasporto che uniscano i Comuni tra loro
E la quasi totalità dei cittadini utilizza l'auto di proprietà
Gestito da una cooperativa lo porta locale il suo obiettivo si è trasformato adesso favorisce la permanenza nel proprio ambiente di vita delle persone anziani e disabili o senza mezzi di trasporto privati comprese le assistenti familiari non auto munite per il raggiungimento delle abitazioni degli anziani assistiti
Questo servizio si è dimostrato utile per la cittadinanza tutta e una buona pratica esportabile in altri contesti
La Compagnia San Paolo di Torino ha finanziato con il bando territori inclusivi questo progetto e i Comuni parte ne abbiano inserito nel progetto di regime all'azione culturale sociale candidato nei bandi dei borghi del PNR
I vari progetti sai si sono sempre dimostrati una risposta efficace alla necessità di costruire inclusione e non ghettizzazione
Ma non vengono considerati tali dei governi anzi abbandonati a se stessi e depotenziati
Per capire quanto questa accoglienza questa scelta sia grave è necessario chiedersi
Perché l'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo gestita direttamente dai Comuni a cui si demanda alla realizzazione dei servizi venga così tenacemente contrastata tutte le ricerche scientifiche concordano nel riconoscere che si tratta di un modello che produce rispetto dei diritti fondamentali coesione sociale e sicurezza con costi quanto mai contenuti
Esiste un piano nazionale di accoglienza
Non mi sembra né questo né altro
Questo impedisce di potenziare portare a regime il sistema assai mentre consolida il ruolo del cast centri di accoglienza straordinaria
Che straordinari non sono più struttura che restano da tempo risposta privilegiata di cui non è previsto alcun superamento fino a quando non sarà scelto con chiarezza il modello dell'accoglienza diffusa integrata gestita dagli enti locali non si potrà non ci potrà essere un approccio sistemico efficace e inclusivo grazie grazie a
A Marisa Varvello e ora concludiamo passando la parola per le conclusioni come si faceva
No scherzo però più de questo ultimo pompa nel sul tema L'accoglienza Agostino Zanotti di Adl Zavidovici di rivolti Balcani al quale chiedo davvero Cécile massima sintesi che siamo già sforato
Bene grazie bellissima mattinata compiono altri complimenti a tutti volevo portare
Va in questo intervento le parole di altri
E accogliere e proteggere promuovere includere i migranti e rifugiati sono i quattro verde con cui il Papa Francesco aveva aperto il messaggio la giornata mondiale del rifugiato due mila diciotto
Altra importante richiamo è stato quello tempi di papa Francesco a Marsiglia il ventidue settembre siamo a un bivio di civiltà
Non possiamo rassegnarci a vedere di essere umani trattati come merce di scambio imprigionati e torturati in modo atroce lo sappiamo tante volte
Quando li mandiamo via sono destinati ad essere torturati imprigionati le persone che rischiano di annegare quando vengono abbandonate sulle onde devono essere soccorse
E devo è un dovere di umanità è un dovere di civiltà
Vorrei che ci interroga Massimo su cosa si fonda la società umana la realtà nella quale ciascuno di noi è inserito ai carattere dello scontro
è inserire soltanto il proprio accesso ai beni essenziali e di consumo è lo studio l'ostilità verso il proprio vicino al proprio lontano è la contrapposizione tra diversi o è addirittura il sentimento di odio che si basa e che si basa alla la convivenza tra le persone
Se avessimo risposto positivamente a solo di una di queste domande avremmo l'umanità condannata sono le parole del nostro presidente Sergio Mattarella
Alla al Meeting di Rimini sulle politica di cavatori migratoria occorrono parco ora occorre percorrere strade diverse
I fenomeni migratori continua il presidente vanno affrontati per quello che sono movimenti globali che non vengono cancellati da muri e barriere
Emesse è necessario rendersi conto che soltanto ingressi reso la regolari sostenibili ma in numero adeguato a mente ampio sono lo strumento per stroncare il crudo e del traffico di esseri umani
Alle parole del Papa ed al presidente seguono reazioni Isolde del governo Melloni che mettono in atto una politica migratoria novanta erano nuovamente basata sull'emergente caratterizzata da quattro venti
Reprimere rinchiudere segregare e respingere ma tanto la tanto sbandierata lotta ai trafficanti rappresenta in realtà la lotta verso il diritto d'asilo il diritto soccorso il diritto all'ospitalità e all'accoglienza la lotta verso i trafficanti e la lotta verso le persone in fuga dai loro Paesi d'origine
Dobbiamo però renderci conto che quando respingiamo respingiamo pezzi di noi stessi stessa cosa quando accogliamo e non accogliamo in maniera adeguata
Proteggere le frontiere dell'Europa esternalizzando né attraverso Cortina con autocratica di trattori per la retorica populista di una politica dei c'era disumana
L'incapacità o per meglio dire non non volontario affrontare il tema di asilo emigrazione in termini strutturali intrappola migliaia di persone in condizioni di pericolo in condizioni degradanti
E anticostituzionali in questo anniversario ricordando tutte le vittime regina chiedo riprendendo le parole del presidente Davide Sassoli alla conferenza della migrazione del due mila ventuno
Io credo che sia nostro dovere innanzitutto salvare vite umane
Non è più accettabile a lasciare questa responsabilità sono ora alle ONG che salvo che svolgono una funzione di supplenza nel Mediterraneo secondo
Dobbiamo garantire che le persone bisognose di protezione possono arrivare nell'Unione europea in modo sicuro e non a rischio della vita
Abbiamo bisogno di canali umanitari e abbiamo dobbiamo lavorare insieme a un sistema europeo Dio insediamento Fusco fondato sulla nostra responsabilità comune e dobbiamo mettere in campo una politica europea di accoglienza dei migranti
Definiamo definiamo insieme i cartelli di un permesso unico di ingresso e di soggiorno abbiamo bisogno di una migrazione regolata per la ripresa delle nostre società e per la tenuta dei nostri sistemi di protezione
Credo che queste parole siano parole attuali che Méribel meriterebbero più ascolto dei nostri governanti grazie
Grazie davvero Agostino Zanotti a me tocca ringraziare con grande piacere le relatrici ai relatori ripeto che sono venute magari da lontano per parlare pochi minuti ma questo segna quanto ci tenessero e quanto fosse importante questa iniziativa ripeto
L'unica se abbiamo ben capito da quello che è certo senatore Magni istituzionale a livello parlamentare su tre ottobre del due mila e tredici
Ci dice tanto ma motiva anche ad andare ad andare avanti quindi Cento di queste secchiate di treno di aereo o di mezzi a altri per chi arrivato da lontano
Quindi grazie davvero che intervenuto qui o da remoto
Grazie a chi è venuto in presenza grazie a chi ci ha seguito da remoto e che se la recupererà in differita garanzie anche i tecnici per la pazienza e di aver tirato le tredici e trentacinque
Io vi rimando a seguire le attività di rivolti ai Balcani delle realtà che ne fanno parte questa mattina avete visto anche la pluralità di soggetti organizzazioni associazioni giornalisti quindi l'invito è seguite lì seguiteci anche come Altreconomia
Nulla ci aggiorniamo presto e questo incontro è dedicato alla memoria della grande Maricart attivista che ci ha lasciato troppo presto nell'estate di quest'anno grazie