Diritti umani in Palestina: presentazione in Italia del primo rapporto della Relatrice speciale delle Nazioni Unite, Francesca Albanese

Non so se grazie dalla regia e perdonate il quarto d'ora accademico ma ci tenevamo che potessero arrivare tutte le iscritte gli iscritti a questo importante questa importante iniziativa Io sono Tuccio Facchini sono il direttore della rivista mensile Altreconomia
Che è un po'diciamo così il motore
La nostra rivista di questo di questo appuntamento al quale immediatamente si sono come dire rispetto all'idea di presentare in Italia
Ufficialmente e se volete anche in un luogo dal grande significato istituzionale
Politico nel senso alto del termine come di fatto Palazzo Giustiniani e quindi il Senato della Repubblica e quindi la casa
Delle cittadini dei cittadini del nostro Paese
Bene all'idea di presentare il rapporto della relatrice speciale Francesca Albanese
In Italia siamo molto felici che abbiano come dire sposato questa idea e sostenuto soprattutto in maniera passatemi il termine per il livello ha in mente il dibattito pubblico su questi temi nel nostro Paese in maniera coraggiosa paradossalmente coraggiosa
L'abbiamo sposata e sostenuta e promossa e anche come dire
Difesa
Tutelata protetta questa idea e questa iniziativa il senatore Tino Magni
E Amnesty International Italia che questa mattina sarà rappresentata latina marinari e quindi a loro innanzitutto volevo rivolgere il mio ringraziamento per questa per questa insomma bel lavoro fatto insieme questa opportunità creata insieme dopodiché io mi limito davvero oltre ad aprire un po'questi lavori
Anche qui passate mille la formalità ma importante
Non posso non ringraziare la relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesco Albanese per avere accolto la nostra proposta di presentare anche in Italia il suo primo rapporto
Il professor Alon confino ohi Anna Maria se lini che modererà l'iniziativa introdurrà le relatrici relatori ma ci tenevo ringraziarli di prima di partire
Tina marinari che coordinatrice campagne di Amnesty International Italia
Il professor Nicola Perugini che sarà collegato da Edimburgo via Zoom
E che però ringraziamo davvero per per aver anche lui ha colto l'iniziativa essersi ha messo a disposizione di fatto di questo di questo momento
E come dicevo naturalmente Anna Maria se linee che condurrà questi questi lavori e modererà lei il nostro dibattito mi limito a dare anche magari un'indicazione logistica di come funzionerà la mattinata
E cioè ci sarà appunto il primo la prima parte di dibattito con le relazioni delle nostre attrici relatori poi ci piacerebbe naturalmente per voi che siete qui anche aprire uno spazio di confronto e di dibattito
Lo dico perché e qui arrivo al al al cuore
Del del significato di questa iniziativa quello che come altre economie abbiamo immaginato di creare con questo momento proprio un momento di dibattito di informazione
E di discussione
Su il tema dei diritti umani in Palestina e del rapporto albanese
Che è una tematica che non si può trattare né come tabù
E nemmeno e sembra paradossale affermarlo
Nel modo in cui invece abbiamo visto e sposta la relatrice a livello internazionale e ahimè anche nazionale cioè a un fuoco di fila alle strumentalizzazioni alle aggressioni personali e al tentativo di delegittimare sotto il profilo personale
Il ruolo e il suo incarico e questo è un dovere che l'informazione anche nel nostro Paese deve compiere non per partigianeria ma per rispondere alle regole deontologiche che il giornalismo a anche nel nostro Paese cioè attenersi alla verità sostanziale dei fatti farla parlare farne parlare senza timori
Senza come dire paura di non dire o dire determinate cose soprattutto data alla evidenze e la forza di quel che è contenuto nel rapporto albanese rispetto alla situazione di diritti umani nei territori palestinesi occupati che sta sotto i nostri occhi
Di questo vogliamo parlarne lo vogliamo fare in maniera documentata oggettiva precisa e dialogica senza chiusure a riccio e senza strumentalizzazioni ecco perché abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa ci siamo felici di poter come dire condividere con con tutti voi e e che ci auguriamo anche che venga seguita da remoto
In conclusione mi limito semplicemente era ringraziando naturalmente anche voi che siete qui che vi siete iscritti vi siete iscritti e che ci sta seguendo da remoto chi se la recupererà poi remoto e mi fa molto piacere perché nei giorni in cui guardavamo nel nel forme di Google chi si iscriveva Ichino questa splendida sala la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani abbiamo osservato anche con estremo piacere la partecipazione delle studentesse e degli studenti dalla scuola di giornalismo della Fondazione Basso a cui va il mio più sincero e sua come nel profondo ringraziamento perché il fatto che ci siano giovani e giovani
Con il desiderio di svolge la professione giornalistica che scelgono di venire il momento di questo tipo credo che sia dal punto vista del valore del significato una cosa molto importante che ci fa ben sperare rispetto anche alla alla qualità dell'informazione nostro Paese su questi temi che eufemistica mente sapete meglio di me non sempre spicca
Per coraggio e per libertà quindi buon lavoro al al convegno grazie di nuovo
La parola il senatore Magni a cui ribadisco il ringraziamento per averci creduto e per averci dato la possibilità di reazione in questo splendido ambiente da democrazia
La
Grazie anch'io sarò brevissimo diciamo prese nel senso che Perca per quale ragione diceva già adesso Duccio
Le ci conosciamo essendo uno di tutte e due diciamo la provincia di lecco
Di fronte a questa proposta che il Colli Altreconomia mi ha fatto
Io mi sono attivato perché si potesse il diciamo in un'aula del Parlamento discutere di un tema che della causa palestinese che oggi e un tema derubricato
Il nostro Paese non sono c'è da molti anni sostanzialmente ci fa finta
Voluto o non voluto ha comunque siamo di fronte a un silenzio assordante in una situazione invece che continua a permanere diciamo invece drammatica
E il che questo mi pare intatto diciamo che era mi sentivo un dovere di poter di dover fare questa cosa e non solo perché ohi nella mia storia sindacale e politica politica breve però
Perché essendo il nuovo entri cioè io son la prima legislatura quindi non sono un esperto siamo parlamentarista più inesperto movimentista a questo punto di vista se ritengo necessario che acquisterà internazionali identico centrali nella discussione perché siamo di fronte a una guerra
Tremenda in Europa e ci dimentichiamo però via via quelle che c'erano e ci sono in tutto il mondo e quindi il mondo è diciamo conflitti sono molti Casey continua sottacere quindi questo mi sembra un dato come questi al canto dispiegare
Diciamo quando sono io
è stato candidato tra il Parlamento e la mia idea era quella di poter cercare di aprire diciamo di portare in questo luogo questioni che vivono lavoratore lavoratrice ma anche la società e credo che sia necessario a un confronto molto pacato molto diciamo di merito
E dato però è certo che se vogliamo tornare indietro io penso addivenendo anche a un chilometro dove abitava Vittorio Arrigoni da quando diciamo non c'è più vittorioso della Palestina sempre meno si è saputo quindi anche diciamo mi sento ulteriormente in dovere di dare diciamo voce a questo tema perché Vittorio la mamma di vittoria conosco benissimo cioè lui era qui molto più intime e ovviamente e però questo è un altro elemento mi ha portato qua infine perché credo che per riprendere una ragionamento che facevo prima con il giornalista che lo intervistava la battuta se oggi dire focalizzi estati è uno slogan rischia di diventare uno slogan se non se ne parla
Se ovviamente
Rimane diciamo avverano slogan ma non c'è una mobilitazione una partecipazione porre che questo problema deve essere affrontato
Dire esterno deve viaggiare in una risposta non si può far finta Inula girare la testa dall'altra parte ecco ce ne facciamo diciamo in questo modo credo che contribuiremo
Contribuire a diciamo alla causa palestinese ma al bene dell'umanità purtroppo in questo periodo molto spesso si guarda più ai conflitti no come diciamo alla alle potenze alle armi
Ecco di questo gliene io ho votato contro anche aumento diciamo di spese militari e l'invio delle armi proprio perché penso e solo la pace sono una determinazione al punto di vista diciamo dal punto di vista culturale da un punto di vista della volontà anche internazionale di mettere al centro il tema della pace no può portare diciamo alla soluzione di questi conflitti
Le armi porto non solo cioè le armi porto solo la guerra perché armi ricca incede richiamano armi quindi è sotto gli occhi di tutti che insegni si pensava diciamo il conflitto Ucraina si chiude una settimana passato un anno e non si capisce quali compromesso potrà avvenire perché la pace è un elemento anche di compromesso
Questo è quindi grazie
A voi che siete che avete partecipato ringrazio Duccio di ha riproposto questa cosa ringrazio Domizzi tutti i relatori in particolare l'attrice che ha fatto un lavoro diciamo di ricerca e quindi che adesso ci illustrerà grazie
Grazie a al senatore Magni e ora come dicevo in apertura prima di partire con naturalmente la relazione di della relatrice Francesca Albanese concludiamo diciamo questo primo giro
Rapido a nome delle dei soggetti promotori di questa di questa iniziativa e quindi Altreconomia e quindi senatore Magni e quindi Amnesty International Italia
Che come sapete più o meno un anno fa all'inizio di febbraio del due mila ventidue ha pubblicato anche per conto della della propria organizzazione diciamo internazionale un importantissimo rapporto che riguarda la Palestina e la situazione di apartheid nei territori occupati
Ci tenevamo che Amnesty Italia riproponesse quel quel lavoro naturalmente anche rispetto alle agli sviluppi che vi sono stati successivamente quindi la parola Tina marinari dopodiché Anna Maria Semini prenderà in mano le redini dell'iniziativa che partiremo grazie ancora grazie
Grazie grazie ai presenti grazie innanzitutto a chi ha organizzato questo incontro oggi
Tre mesi sempre una gioia è un'emozione raccontare descrivere il lavoro Pat Amnesty International negli ultimi anni e questo importante rapporto presentato ormai tu un anno fa un anno a esattamente il primo febbraio dello scorso anno è iniziato un Turra di Amnesty International per raccontare al mondo
Qual era il risultato tutti con lavoro portato avanti almeno per tre anni da un gruppo di ricercatori
Interni ed eterni di religione di lingue di grazie
Che ci ha portato alla produzione di un rapporto di quasi trecento pagine anche in rapporto anche lungo di Amnesty International e la storia di Amnesty International le il rapporto un insieme
Del lavoro portata avanti da questa Cimo che ha è giunto alla conclusione
Che i governi israeliani del mille novecentoquarantotto in poi cioè da quando lo Stato di Israele nato è stato istituito hanno messi insieme
Leggi pratiche
Per per istituire alimentare creare e sostenere un regime di apartheid nei confronti della comunità palestinese un regime di apartheid che viene applicato
In tutte le aree in cui il i governi israeliani possano esercitare potere sulla comunità palestinese
Che cosa vuoi vivere vuol dire che il regime di apartheid
E stato creato istituito è alimentato non solo
Nello Stato di Israele non solo nella Striscia di casa o nei territori palestinesi occupati ma anche nei confronti di tutti i rifugiati palestinesi che sono in giro per il mondo e che ancora oggi hanno difficoltà non può
Sono tornare nelle loro terre
Esatto un lavoro di ricerca appunto lungo
Perché appunto di conoscere il lavoro di Amnesty
Siamo molto meticolosi abbiamo cerca fatto ricerca direttamente sul campo abbiamo voluto consultare i documenti dei fermi di polizia abbiamo voluto documentare leggere studiare le leggi gli ordini militari nei territori palestinesi occupati
Per arrivare a d'usare questa parola questa parola
Che fa così paura apartheid
Ma sempre analizziamo così come è stato fatto il Ciceri eguali le perquisizioni gli espropri
E limitazioni sistematiche dei diritti politici economici sociali della comunità palestinese
All'interno dei territori all'interno dello Stato di Israele all'interno della Striscia di Gaza nei confronti dei rifugiati palestinesi in unica parola l'unica cosa che possiamo dire e che questo è un regime di apartheid esattamente come dire definito dallo Statuto
Della Corte penale interessato di Roma tra corte penale internazionale esattamente come deve definito della convenzione sull'apartheid
Perché perché non c'era un altro mondo perché le nostre ricerche hanno messo insieme un esempio un in un elenco infinito sistematico di violazioni dei diritti umani che dimostrano alla volontà
Di un gruppo antico di sottomettere dominare e controllare un altro gruppo etnico
E questo processo e iniziato già del mille novecentoquarantotto da quello che la comunità palestinese ricorda come Nakba quando oltre settecentocinquanta mila persone sono state spostate
Con la forza per dare spazio perdere territorio alla creazione dello stato di Israele
E ieri ogni volta che parlo del rapporto faccio sempre degli esempi per raccontare i numeri perché e difficile immaginare come si possa spostare all'intera comunità
Come si possa istituire creare un regime di apartheid da immediate settecentocinquanta mila persone che vengono spostate quando lo Stato di Israele è stato creato è stato istituito quei territori erano di proprietà della comunità palestinese per il settantacinque per cento
E ed erano di proprietà delle comunità ebraiche in quelli territori dell'istituzione della comunità solo del sei per cento
Oggi questi numeri sono ribaltati sono ribaltati e perché la comunità palestinesi lista scelta ai Comuni Paesi le comunità sono rinchiuse in delle enclavi sono state spostate
Con la forza con gli espropri con la violenza in enclavi che sono delle realtà chiuse nascoste lontano dagli occhi delle della dalla volontà della comunità
Israeliana de il Paese i governi israeliani dal mille duecentoquarantotto in poi hanno messi insieme una serie di strategie
Che noi abbiamo definito abbiamo racchiuso in quattro pilastri in quattro strategie fondamentali che hanno portato all'istituzione al alla creazione del regime di apartheid e il primo è sicuramente appunto la volontà di temere la comunità palestinese divisa divisa fra di loro
E per questo che ogni volta importante ricordare che la comunità palestinese e divisa dei vari territori perché chi vide nella striscia di Gaza vive in un carcere c'era aperto
Chi vive in Israele le persone che vivono in Israele sono sotto un insieme di leggi che sono diverse da chi vive nei territori palestinesi occupati
E tutto questo rende difficile la crescita di una comunità all'organizzazione sociale politica di una comunità e mi mi viene da dire lo sviluppo di una società a questo a questa volontà la volontà di tenere la comunità divisa fra di loro per la gente tanto le leggi che sono stati messi in piedi che essere state emanate dal mille novecentoquarantotto in poi la possibilità che era possibile la comunità palestinese non ha di tornare nei suoi territori di acquisire la cittadinanza la difficoltà a perseguire ricongiungimento familiare
Perché come è stato dichiarato ufficialmente per rappresentanti dei governi israeliani ricongiungimento familiare uno strumento che facilita la crescita della qualità palestinese
E se facilitiamo ricongiungimento familiare vuol dire che la comunità palestinese poi cresce invece l'obiettivo è quello di placare diminuire contenere la comunità palestinese
E nel nostro rapporto raccontiamo tantissime storie se parliamo di ricongiungimento familiare
Spesso raccontano la storia di di Somaglia una donna di Lord del no del distretto nord per Israele
Che si innamora mia mamma di un uomo nella striscia di Gaza decidono di stare insieme decida di costruire una famiglia lui ovviamente costretto più volte arrestato rimandati indietro una delle volte è stato arrestato in ospedale mentre sua moglie chiesto Maya da fare a Lucera loro terza figlia
Senza alcun rispetto senza alcuna sensibilità per la comunità palestinese
Ma io ero con ricongiungimento familiare e durato diciotto anni questo voglio dire combattere la la crescita appunto sociale culturale e familiare di un'intera comunità
A questo va aggiunto anch'pilastro appunto della del dominio di separazione il pilastro della degli espropri
Nella terra il furto della terra della proprietà che viene fatta nei confronti della comunità palestinese e su questo basta citare indi la quantità di di proprietà di terreni che sono stati espropriati a Gerusalemme sta per esempio terminerà centosessantasette in poi o basta ricordare tutto quello che abbiamo visto in questi mesi dove con ogni ci sentono
Autorizzati a invade i terreni in campi di Ulivo i territori a battere case fare quello che vogliono della totale impunità ed è questo uno punto fondamentale il fatto che questa violenza che dei raccontiamo da sempre da decenni viene continuamente coperta da delle autorità nel mille novecentottantasette in poi Amnesty International non ancora registrato la condanna di un solo militare israeliano che abbia ucciso un palestinese
Ma se non condanniamo nessuno se nessuno viene condannato per queste violenze per l'abuso di Violante per le per l'uccisione di un manifestante vuol dire che in queste violenze non troveranno mai pace
A questo va aggiunto il il pilastro della segregazione e del controllo
I la comunità palestinese non ha la libertà di movimento
Le banali per TAC di muoversi da uno all'altro da un territorio all'altro di richiedere un permesso militare per uscire territori palestinesi non può partire un po'prendere un aereo
Dai donare porto israeliano deve chiedere un permesso che non viene mai concesso
E passano la maggior parte del loro tempo nel di aver attraversare dei check point
O comunque Russia e non possiamo non parlare di di movimento in libertà di movimento è negata di segregazione senza fare riferimento non solo a tutti i check-point che vengono costruiti ma anche al Murri
All'uopo che viene costruito che viene costruito sul territorio
Palestinese ovviamente
E che cosa succede se possiamo un muro sui territori palestinesi vuol dire che non solo limitiamo la loro libertà di movimento ma questo va aggiunta la volontà di sottrarre la possibile il riferimento il poi ella poté il poter usufruire di risorse naturali perché speriamo il terreno a queste comunità
Come devono vivere di cosa devono vivere se i terreni che dovrebbero essere usati per l'agricoltura per per aiutare gli animali sale su questi territori vengono costruiti i checkpoint o muri
E quindi arriviamo qui al quarto pilastro quello di voler limitare il controllo il su la possibilità di usufruire e i diritti economici e sociali perché voler dominare controllare una comunità vuol dire negare e la libertà di poter andare a scuola di poter lavorare tranquillamente di potersi muovere se non abbiamo qui finanziamenti sulle scuole se non si investe nelle scuole in cui le comunità palestinesi dovrebbero andare
In in tagliamo le le gambe la possibilità di fu di un futuro di istruire di crescere e tutto questo a tutto questo a questi quattro pilastri vanno aggiunte lite lenze sistematica la detenzione preventiva delle dipendenze né amministrativa
Che viene utilizzata in maniera indiscriminata nei confronti di chi esprime e il proprio dissenso
Il io ci sia dei legali lateranense appunto che ancora ad oggi davanti senza impunità non tutti questi reati tutti questi
Infatti tutta questa volontà di bonifica R. dominare controllare la comunità palestinese
Entrano e possono essere definiti esclusivamente come regime di apartheid e come tale il Governo israeliano come su questo reato che è un reato contro l'umanità diede rispondere e il governo israeliano deve essere chiamato a rispondere di reato di apartheid deve essere chiamato a rispondere di crimini contro l'umanità di fronte al Tribunale penale internazionale
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite deve avere il coraggio di aprire di porre un embargo alla vendita di armi
Verso Israele se vogliamo placare la violenza se vogliamo porre fine
Alle morti continuiamo a registrare e necessario che le armi non continuino a defluire in quelli territori Gazzettino più scuso ma perso il penitente no no no non volevo conclude urla solo per richiamare
Ai tempi del cui la sfuggono via Antonio da sempre troppo scusate
E il ti va a casa che perché voglio dire e chiedere a tutti i governi
Che hanno la possibilità di esercitare giurisdizione internazionale di processare i responsabili
Dei crimine di apartheid abbiamo bisogno che la comunità internazionale decida di stare dal lato giusto nella storia e di porre fine ad a questo vedo che abbiamo davanti agli occhi grazie
Grazie buongiorno a tutti e tutti grazie di essere qui presenti così numerosi in questa sala meravigliosa ringrazio naturalmente anche le persone che sono collegate da remoto che spero siano altrettante
E mi ha mi aggiungo mi unisco al coro di ringraziamenti perché credo sia veramente importante quest'iniziativa quindi grazie al senatore Tino Magni
Grazie ad altre economia e ad Amnesty International e alla sua relatrice che con questa grande passione ha aperto questi lavori
Naturalmente non posso che ringraziare anche i relatori qui presenti e il professor Perugini che è in collegamento da Edimburgo riconfermate che tutto
Allora come bianche prodotto Duccio Facchini faremo un primo giro di interventi io cercherò di essere il più breve possibile perché la mia priorità è dare la parola voi avete l'onore e l'opportunità di porre domande a dei grandissimi esperti e quindi mi auguro che ci sia un dibattito insomma che rom Piattelli il velo di silenzio Eric facciate avanti
Allora possiamo cominciare direttamente dalla relatrice Francesca Albanese
Che mi ricordo è la prima donna a ricoprire il ruolo di relatrice speciale per le Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati
Prima di illustrarci il suo rapporto relatrice le vorrei chiedere se possibile visto che ha la maggior parte di noi non è noto che cosa che cosa fa un relatore speciale delle Nazioni Unite le chiederei di spiegare anche questo quali sono i suoi compiti
Quali sono i suoi doveri i tempi anche chi deve rispettare
Dopodiché
Può
Certamente presentare la relazione che vi ricordo è stata presentata all'Assemblea generale delle Nazioni Unite nell'ottobre scorso
Prego
Sì buongiorno anche che tutte sono non c'è corrente mia con
Allora innanzitutto
Uno e possibile
E intanto io comincia ringraziando tutti voi presenti ecco allora o che si stanno collegando a dare molto da da italiana mi sento particolarmente onorata di essere qui con ci voi e tutte voi oggi e vorrei ringraziare anch'io Altreconomia ad Amnesty International per ieri reato l'evento il senatore Ichino Magni per aver aiutato a trasformare un'idea coraggiosa perché parlare di Israele e Palestina oggi richiede tanto coraggio in un'iniziativa importante e questo anche per il cali però è
E la caratura professionale e morale dei gli estimi relatori che sono qui con noi
E e a chiaramente ringrazio anche la presidenza del Senato per averci ispirato in questa sala splendida Ina moderatrice
Felice quindi città prima di addentrarmi nel nella descrizione del primo rapporto presentato all'Assemblea generale lo scorso ottobre via fiordo spunti di riflessione uno da italiana che ricopre questo incarico istituzionale e umanamente molto impegnativo e l'altro sui termini di quest'incarico come come richiesto mi quindi niente il primo spunto e personale lo trovo quasi doveroso in questa sede in questo Paese dei cui valori mi sento da vent'anni portatrice a attraverso i vari ruoli e incarichi erano ricoperto
Principalmente con le Nazioni Unite
Da funzionaria e non esperto indipendente qual è quello che quali sono oggi
La mia dedizione i diritti umani in Medioriente l'interesse per la pressione israelo palestinese in particolare riflette fortemente il sostrato culturale in cui la mia coscienza politica e sociale sviluppata
Mi sono infatti fermato in Italia anche in passato è stata capace di giocare un ruolo molto importante nella questione mediorientale tanto indifesa Stato di Israele e la sua esistenza
Quanto in difesa dell'autodeterminazione del popolo palestinese il sostegno per quest'ultima in particolare
Una mozione bipartisan nell'Italia in cui sono cresciuta io
A d'Italia di trent'anni fa
Tutto questo adesso sembra essersi persa assieme alla conoscenza alla comprensione sia di accadimenti storici importanti quando quanto della realtà attuale quella che ci raccontava Tina Marinali
E per la definizione di una politica essere informata da fatti e sostenuta dal rispetto per la legalità
Questo potrebbe essere tra le cause che favoriscono il clima stima di pregiudizio che accoglie qualsiasi disamina della situazione nel territorio palestinese che Israele occupa militarmente e come spiegherò colonizza
Dal mille novecentosessantasette Daccico da cinquantacinque anni
A
Sintomo di questo profondo cambiamento nello scenario politico italiano il fatto che oggi si fatichi a parlare liberamente di Palestina e di diritti del popolo palestinese come c'è questo equivalesse a negare i diritti dei degli ebrei israeliani e non è così
Basti pensare che non di rado eventi come quello odierno sono oggetto di pressioni politiche intromissioni volta sta per armi e la realizzazione malgrado la garanzia giuridica istituzionale della libertà d'espressione del diritto all'informazione
A in questo Paese come nel resto del mondo occidentale magari e malgrado gli sviluppi ambito di diritto internazionale ci ritroviamo spesso nel due mila e ventitré a dover affrontare episodi di censura e autocensura
Quindi detto questo passo a a spiegare un po'meglio il mio ruolo in quanto relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati da sessantasette a dodici il mio mandato stesso riflette la frammentazione
Di cui anche intriso l'approccio internazionale alla questione perché come giustamente ci ricordava la collega marinari al la il il popolo il popolo palestinese
è tutto colpito dal in modi in modi diversi e quel regimi diversi da una situazioni di predominio che Israele ha stabilito ma so e io come come dei come relatrice sono competente sono mi c.t. ciò che mi ha richiesto
Di investigare documentare è limitato alla Cisgiordania incluso Gerusalemme e
La striscia di Gaza
I relatori speciali sono degli Stati indipendenti a chiamati dal consiglio diritti umani a ricoprire per un periodo di tempo da tre a sei anni un ruolo che gli richiede di monitorare documentare
Specifiche situazioni diritti umani che possono essere tematiche il diritto alla salute la prevenzione della tortura la protezione dei Pam
Pensioni dei diritti umani oppure situazioni paese
Tra cui il territorio Parisse disoccupato questo mandato
Dura da trent'anni terzi sono lottava e prima pievano ma ricoprire questo incarico è un incarico non retribuito e e non sottostare alla stessa disciplina del dei funzionari delle Nazioni Unite ne abbiamo rango diverso e siamo indipendenti quindi siamo anche più libertà di di parola ci tengo a sottolinearlo smonto spesso tra chi chiama contesti bilico funzionario delle Nazioni Unite si esprima così
Sono esperto tecnico egli ed è il mio lavoro è proprio quello di assicurare una voce indipendente è veramente un come diceva Kofi Annan ha definiva Decathlon giù al il il gioiello della corona del sistema Nazioni Unite perché possiamo ancora una voce indipendente rispetto alle politiche governative che dominano le Nazioni Unite
Il governo israeliano non ha mai riconosciuto il il questo mandato sin dalla sua costituzione però fino al due mila otto ha facilitato le visite dei relatori speciali
E non le ha osteggiate quella tracotanza degli ultimi tre lustri
Va sottolineato che l'opposizione a questo mandato non è una pratica isolata e fa parte di una più ampia strategia di attacco
A chiunque inclusi organi e figure delle Nazioni Unite della società civile palestinese e israeliana internazionale le violazioni documenti le violazioni intenderà diritto internazionale nella regione
Quindi detto questo veniamo al al primo rapporto presentato l'ottobre scorso all'Assemblea generale a
In questo lavoro ho deciso di concentrarmi sul diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese con l'intento di chiarirne principi legali significato implicazioni mi permetto di ricordare che il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese come riconosciuto come diritto inalienabile da molteplici risoluzione in Assemblea generale oltre ad essere stato affermato s'sin dal mille novecento cc diciannove con lo statuto della Società delle Nazioni quindi ben prima della codificazione riversarli di tale diritto ricordo e la popolazione palestinese comprendeva nel mille novecentodiciannove
Una minoranza ebraica ma c'era una presenza ebraica la maggioranza musulmana è una una forse più nutrita minoranza cristiana
Il diritto all'autodeterminazione conferisce ad un popolo la libertà di determinare la propria forma di governo il proprio futuro politico gestione delle risorse del proprio territorio il proprio sviluppo sociale economico e culturale
In termini molto semplici questo diritto il diritto di esistere come popolo senza il quale i diritti individuali tardano perdono senso
A questo presi questi emersi sia come riconoscimento al diritto di piena di cittadinanza e libertà d'espressione della propria identità nazionale dentro uno Stato esiste uno Space esistente per esempio
Per i palestinesi con cittadinanza Italy
Cittadinanza israeliana
Questo significa pieno godimento di tutti i diritti civili politici economici sociali e culturali quindi senza discriminazione
Come come avviene oggi in Israele come ci raccontava la collega
Sia nella forma di uno Stato indipendente nel territorio occupato da Israele nel mille novecentosessantasette quest'ultimo cioè l'esistenza di uno Stato di Palestina proprio e il consenso per la comunità internazionale ha raggiunto settantacinque anni fa
E accettato anche dai palestinesi oltre trent'anni fa
Questa è anche la configurazione che la comunità internazionale riconosce come unica soluzione possibile prestati per due popoli a quello che viene definito a mio avviso impropriamente
Il conflitto israelo palestinese
Al contrario
Le realtà vissuta dal popolo palestinese sotto occupazione indelebilmente marcata dall'ostinata intenzionale violazione di questo diritto da parte dello Stato di Israele come si deve ne vince
Dalla documentazione che io prodotto della lesione di tali titoli su nei suoi quattro elementi essenziali
Uno e la sovranità territoriale che Israele infrange confiscando ammettendo frammentando il Territorio Palestinese occupato ormai ridotto ad una linea continua i paesaggi deturpati ieri ci San si è frantumata in cui ha trasferito
In questo territorio la propria popolazione diventa un territorio su Quintana legalmente nessuna sovranità è veramente diverso da da dal territorio metropolitano di Israele
Pensate che in questi giorni a Massa feriale ma che è una zona la zona meridionale del della città di di di Hebron mille duecento persone
Si trovano in condizioni stanno fronteggiando l'espulsione
Perché Israele deve aprire un poligono di tiro
Un poligono di tiro mille duecento persone si stanno vedendo case distrutte scuole rasa al suolo perché i soldati israeliani si devono esercita
Secondo l'evento la sovranità sulle risorse naturali che un elemento essenziale per lo sviluppo economico del popolo qualsiasi popolo in questa casa del popolo palestinese d'Israele infrange saccheggiando sfruttando le risorse locali acqua terra
Risorse minerarie risorse petrolifere nella marea di casa che costituiscono insieme un crimine di guerra
Le con la le colonie sono un crimine di querela quindi nessuno Stato dovrebbe commerciare dovrebbe avere i prodotti provengono dalle colonie nei propri mercati
Il terzo elemento resistenza culturale di un popolo in quanto popolo che Israele infrange appropriandosi eliminando il sopprimendo i simboli che rappresentano l'identità palestinese la bandiera
Appunto si pensi che al quella quanto accaduto il nove gennaio il nuovo ministro della Sicurezza Nazionale Itamar vengo vira posso al divieto di disporre in pubblico la bandiera palestinese perché atto di terrorismo quindi anche in Cisgiordania
E Gerusalemme
L'ultimo elemento è l'affermazione organica il buon funzionamento di un Governo e di politiche che rappresentino tutto il popolo nella sua dimensione collettiva comincia politica partiti associazioni non governative e di questa repressione avviene in modo in modo violento e viene dal sessantasette come esecuzioni sommarie DTT leader politici ma stiamo parlando di ranghi militari ma anche di intellettuali giornalisti di leader religiosi
E voi pensate oggi alla persecuzione in atto contro organizzazioni che lavorano rispettabilissime che lavorano da trent'anni vent'anni nell'ambito dei diritti umani sono accusate il terrorismo staccare anche lì in Italia una di queste organizzazioni che vista
Maltrattare nel nostro Paese sulla base delle accuse di terrorismo
Da parte di Israele
Quindi a sostegno di quel dell'analisi e offerto che veramente presentata qui in modo molto breve il rapporto offre una pletora chiese anche pratiche documentate nel corso dei Gil Timi cinquantacinque anni violazioni sistematiche deliberata da parte dello Stato di Israele delle componenti essenziali del diritto all'autodeterminazione smaschera la vera natura dell'occupazione israeliana
Un regime intenzionalmente acquisitivo segregazionista e repressivo concepite per scongiurare la realizzazione intenti ritorno
All'autodeterminazione ma votato anche al dei palestinesi Nizza azione del territorio occupato quindi votato a ridurre la presenza di identità e frustrare l'indipendenza dei palestinesi
Questo è un tratto distintivo del colonialismo l'insegnamento di quell'occupazione prolungata il mezzo il regime da part-time unite un'inevitabile conseguenza
Questa configurazione eh intrinsecamente inconciliabile con il diritto internazionale ma anche con l'ordine multilaterale che è emerso quella fine della seconda guerra mondiale che si è consolidato anche grazie al movimento
Mondiale di decolonizzazione a partire dagli anni cinquanta secondo il quadro normativo del diritto all'autodeterminazione
Questa occupazione non si può vedere che essi non come un uso illegale della forza armata
Ricordiamo è è giustificato in nome della della sicurezza
E invece no si tratta di un atto di aggressione non giustificabile in nome dell'autodifesa
E questo mette Israele sullo stesso piano di Paesi che invadono e dichiarano guerra ad altri Stati e popoli sovrani senza l'invasione russa dell'Ucraina all'annessione della Crimea da parte della stessa Russia nel due mila e quattordici
è situato la sicurezza sacrosanta di un popolo
Non può mai legittimare la totale sottomissione di un altro popolo come definire se non come dissonanza cognitiva quella di chi difende strenuamente nome del diritto all'autodeterminazione la legittima resistenza Ucraina contro l'aggressore
E l'occupante russo ma condanna al contempo istanze libertarie del popolo palestinese e quindi non ha santi cinquantacinque anni di acquisizione a stampo coloniale nel territorio occupato aggravata da ricorrenti pienamente documentate come avete sentito violazioni abusi si pensa all'arresto di all'asse dedicata ma non mi dilungherò sugli esempi perché sono stati già fatti innanzitutto questo la comunità internazionale ha consentito allo Stato di Israele vinta pre intraprendere consolidare una nacque mistica conquista coloniale anziché vincolarlo degli obblighi legali stringenti a rispondere delle azioni compiute in infatti con le trasgressioni di cui si parla hanno delle conseguenze precisissime ai sensi della Carta delle Nazioni Unite del diritto su della legge sui diritti umani in del diritto umanitario e del diritto penale internazionale e della responsabilità degli Stati
Invece gli approcci utilizzati negli ultimi anni per risolvere la questione in Israele Palestina non sono mai stati ancora che un'applicazione del rigorosa del diritto internazionale
Sì sono preferiti approcci altri quali a quello umanitario trattare la questione palestinese come se fosse una catastrofe umanitaria sicuramente ci sono i bisogni umanitari ma causati da un'occupazione
Dona un tocco d'azione prolungata ingiustificabile illegale è legale dal punto di vista del diritto internazionale se politici torniamo nel dibattito
E ma anche proponendo soluzioni economiche continuando
Ad infondere aiuti sentì il supporto economico premettendo ai ai palestinesi semplicemente di sopravvivere di Goethe tenere la testa FLI dall'acqua ma questo non non è non è dignitoso è fuorviante rischiosa inefficace
L'eccezionalismo dimostrato nei confronti delle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele non ha fatto altro che mettere a rischio lo Stato di diritto ma anche compromettere i immagini la terzietà il ruolo delle Nazioni Unite di tutti gli Stati come il nostro che ne fanno parte alla luce di tutto ciò è necessario ecco questo mi avvio alle conclusioni un cambio di paradigma sul modo in cui la questione israelo palestinese via perciò
No questo paradigma richiesto a gran voce dalla società civile palestinesi israeliana e internazionale dirigersi sul rispetto della storia e del diritto internazionale e la realizzazione del diritto inalienabile anche del popolo palestinese all'autodeterminazione
Bisogna abbandonare la retorica del conflitto
Presuppone equivalenti interessa i poteri e mette in entrambe le parti quella in atto non è una guerra risolvibile e nemmeno un'area rivalità ineluttabile tra due popoli
Due identità e riconciliabili o tra due Stati è una relazione di forza tra una potenza occupante un popolo occupato l'assoggettamento da una parte quindi un governo colonizzatore di un popolo colonizzato
Ed è per questo che la diagnosi della realtà corrente come di un'occupazione motivata da un intento coloniale tra mito e tramutato sin evita abilmente in una in un regime di apartheid non è solo accurata ma è necessaria per riorientare le politiche internazionali che su verso la cella su situazioni israelo palestinese
Continua ad avere politiche svincolate da ciò che prescrive il diritto internazionale è ingannevole perché chiedere palestinesi e agli israeliani di Dini gol chiare e che aspettarsi che i palestinesi riescano da soli a a attrarre a trarsi fuori da questa situazione anche questo ente ingannevole perché ho negoziato da solo non può risolvere una situazione così palesemente iniqua come dice non accademico canadese si sta chiedendo ai palestinesi di regole di negoziare l'illegalità bisogna ristabilire il primato del diritto internazionale come strumento imprescindibile per risolvere la vie più deteriorata situazione nel Territorio Palestinese occupato anziché trattarlo come uno tra i tanti mezzi del manuale della risoluzione dei di conflitti
Però la fine dell'occupazione lo smantellamento dell'apparato militare ed apartheid è una cognizione sine qua non affinché il popolo palestinese sia in grado di correre del proprio diritto all'autodeterminazione e la comunità internazionale a tutti i mezzi per garantire la sicurezza
I palestinesi e degli israeliani in un periodo di transizione solo in seguito in termini di una soluzione politica potranno essere i termini della discussione politica potranno essere tra la situazione politica potranno essere discussi tra israeliani e palestinesi
Allora nonostante il presente angosciante sono convinta che una via di uscita sia possibile ma dobbiamo lasciare il diritto internazionale del diritto internazionale sia il motore la guida della politica e non viceversa vi ringrazio
Grazie grazie a Francesca Albanese per la delicatezza e insieme l'autorevolezza con cui è riuscito a parlarci della questione palestinese
Di chiedo di fare attenzione alle parole che vengono utilizzate oggi perché le parole sono molto importanti la questione palestinese non il conflitto israelo palestinese come abbiamo sentito dire dalla relatrice il colonialismo de insediamento sono parole molto importanti
Perché le parole sette hanno la mente
E di questo anche ci parlerà ora il professor Perugini che è un antropologo già membro dell'Institut spora dance tali di Princeton e oggi è docente di relazioni internazionali all'università di Edimburgo
Se il collegamento funziona professore può prendere la parola grazie buongiorno scrittore sì se possibile alzare un po'l'audio
Sì
Innanzitutto vorrei ringraziare Duccio Facchini Altreconomia Amnesty Italia Anna Maria tutte e tutti coloro che hanno lavorato per mettere insieme questo importante momento di incontro di presentazione del report della relatrice Francesca Albanese
Nello spazio a mia disposizione vorrei prima di tutto mettere in luce quello che mi sembra il principale contributo del report della relatrice
Vorrei poi collegare brevemente nella parte finale del mio intervento questo punto recente voto dell'Assemblea generale dell'ONU con cui essa si sta è stato richiesto un parere alla Corte internazionale di giustizia
Il più alto Furio giuridico delle Nazioni Unite a proposito dell'occupazione israeliana nei territori del mille novecentosessantasette
Partiamo dal contributo che a me pare maggiormente significativo di renderle porterà la relatrice albanese la relatrice arriva al nodo della questione palestinese da un punto di vista dei diritti umani risultando la mente la cito come scrive nel suo report vale a dire liberando il campo da dalle mistificazioni prodotto negli ultimi decenni che hanno fatto seguito ai fallimentari accordi di Oslo
Il report mette in opera questa dei mistici densificazione combinando prove schiaccianti schiaccianti accumulate nell'arco degli ultimi anni dalle principali organizzazioni per i diritti umani locali e internazionali
Con un'attenta analisi delle principi principali nodi politico legali legati all'occupazione dei territori del mille novecentosessantasette e più in generale alla questione palestinese in particolare la questione del diritto all'auto determinazione
Il grande merito di questo rapporto direi e la sua capacità di situare la situazione dei diritti umani nei territori occupati da Israele nel mille novecentosessantasette e il diritto all'autodeterminazione all'interno
Della più antica che ha esperienza di spossessamento a cui la popolazione palestinese è stata sottoposta nell'ultimo secolo in primo luogo la la relatrice albanese ci dice a giusto titolo che la questione palestinese non è una questione umanitaria nonostante sia in qualche modo è innegabile che il regime di dominazione israeliano produca una situazione che in alcuni casi assomiglia a una crisi umanitaria e molto importante comprendere come ridurre la questione palestinese
A una questione umanitaria o di interventi selettivi di frode di protezione dei diritti umani senza intervenire sulle questioni più strutturali
Sia proprio uno dei meccanismi attraverso cui dei giustiziati in Palestina si riproducono invece di essere cancellate
Giusto per fare un esempio possiamo continuare a ricostruire scuole e cliniche e le infrastrutture che sostengono la vita dei palestinesi nei territori occupati attraverso i nostri interventi umanitari all'infinito
Ma senza un intervento in qualche modo alla radice delle logiche che producono quelle demolizioni il denaro investito e denaro in qualche modo buttato e le opere di salvataggi umanitario continueranno a cercare di tenere in vita sulla soglia della sopravvivenza e non di più
Un popolo sottoposto sistematiche pratiche di pulizia etnica senza fermare la pulizia stessa
Come hanno mostrato molti lavori accademici e non e come si evince dalla voce stessa dei palestinesi popolo palestinese è stanco ormai rifiuta in maniera abbastanza decisa di essere trattato come una vittima umanità risata direi senza poter autodeterminarsi
Politicamente libero dall'oppressione i palestinesi non vogliono rimanere vittime umanitari i palestinesi vogliono diventare soggetti autonomi liberi di ritornare rivivere nelle proprie terre liberi di muoversi di Berti Vibe ridà così si forma di assoggettamento un umanitarismo fine a se stesso rischia di protrarre la condizione di assoggettamento invece di risolverla poi la relatrice albanese continua smontando un secondo paradigma al paradigma politico del conflitto in qualche modo fonti fondamentalmente la relatrice ci dice ma quale conflitto
Mi scusi relatrice e se la interpreto liberamente qui siamo di fronte a una situazione asimmetrica strutturalmente costituita istituzionalizzata come diceva anche Tino attraverso strumenti legali come regime di dominazione da parte di molteplici governi israeliani
Continuare a parlare di conflitto riproduce il discorso israeliano secondo cui la questione palestinese sarebbe una questione di territori contesi tra Israele e la Giordania con in mezzo i palestinesi come capro espiatorio
La situazione dei territori non è una situazione di conflitto non va naturalizzato come situazione di conflitto irrisolvibile e intrattabile
E per finire
Prima di arrivare al paradigma che intende adottare il report della relatrice albanese la relatrice mette in guardia contro in qualche modo l'approccio economico ed economicista l'approccio della pace economica dello sviluppo come strumento di contrasto all'occupazione
Come emerso negli ultimi decenni dopo gli accordi di Oslo non esiste sviluppo e pace economica senza fine della dominazione
Continuare a pensare che iniettare soldi e aiuti umanitari sia la soluzione alle gerarchie coloniali razziali che si sono andate e qui cito del se abbiamo un'organizzazione
Per i diritti umani israeliana che si sono andate costituendo in Palestina nell'ultimo secolo e come provare a far funzionare un giocattolo rotto
La ricetta della pace economica come quella della crisi umanitarie della cosiddetta conflict Resolution hanno fallito occorre riconoscere i fallimenti della comunità internazionale occorre un cambio di paradigma
E Report come quello della relatrice albanese contribuiscono con forza a questo lento ma indispensabile di retrocesso
Dunque liberato il campo dai paradigmi fallimentari la relatrice palco albanese
Sottolinea anche quanto importante sia mi recenti sviluppi tra le più prominenti associazione non i palestinesi e israeliani internazionali che come Amnesty hanno finalmente abbandonato l'approccio molto cauto
Che si era andato sviluppando a partire dai cosiddetti accordi di Oslo hanno abbandonato
Un approccio minimalista direi l'approccio che si limitava a delle denunce di violazioni quotidiane e nulla oltre perdendo di vista in qualche modo il quadro strutturale di violazioni dei diritti umani dell'occupazione israeliana
Infatti negli ultimi anni questo organizzazioni sulla scia delle prove prodotte dalle principali organizzazioni dalla società civile
Palestinese hanno progressivamente sviluppato una compressione in una comprensione per la situazione dei territori occupati e dell'intera fa destina storica e ben oltre come una situazione di apartheid
In sostanza queste organizzazioni hanno finalmente avuto il coraggio di dire che lo Stato israeliano e Barbara tesi patria si parla qui di stato non siamo più all'interno di un discorso di governi sia strutturalmente costituito come uno Stato fondato sulla discriminazione razziale
Le corti israeliane a cui molte di queste organizzazioni palestinesi israeliani internazionali hanno continuato a fare appello al fine di proteggere i diritti umani
Dei palestinesi sono corti sia quelle militari sia quelle civili che mettono in atto legalmente un regime di separazione di discriminazione che in ultima istanza costituisce un crimine contro l'umanità
L'adozione l'adozione del paradigma legale dell'apartheid da parte di organizzazioni come bestseller giù Marrai squarci Amnesty International
è stata certamente una grande svolta negli ultimi anni una svolta che ha sollevato la coltre di nebbia con cui usavamo dirci che in fondo il problema sono i governi e non lo Stato
Questi rapportano al cuore della questione la questione della natura discriminatoria dello Stato e per questo sono stati accolti con attacchi molto pesanti sono report che giusti giusto giustamente fanno un paura paura politica
Al di là delle disquisizioni legali risulta molto chiaro a chiunque abbia visto con i propri occhi la situazione dei territori occupati all'interno di Israele come esistano fare fu varie forme
Di discriminazione separazione istituzionalizzate legalmente sulla base di una presunta supremazia e di lasciatemi citare il nuovo premier israeliano Benjamin Netanyahu
E diritto esclusivo è indiscutibile alla terra di Israele
Lasciatemi soffermare un attimo proprio su queste parole
Per provare a spiegare meglio perché nel suo report la relatrice ci invita ad andare oltre anche al paradigma dell'apartheid se davvero vogliamo capire a fondo la questione palestinese è la radice della violazione dei diritti umani in Palestina
Proprio Netanyahu nell'annunciare la formazione del suo governo ha affermato e lo cito
Iniziò la citazione queste sono le linee guida del Governo nazionale che presiedo il popolo ebraico ha un diritto esclusivo indiscutibile a tutte le aree territoriali della terra di Israele
Il governo promuoverà e svilupperà insediamenti in tutte le parti della terra di Israele nella Galilea nel deserto dell'Iraq
Nelle alture del Golan nella Giudea e Samaria la Cisgiordania occupata fine della citazione
Ecco queste parole sostanzialmente se tradotte correttamente
Significano che i palestinesi non esistono
E non non non hanno diritto ad esistere su quella che Netanyahu chiama Terra d'Israele se non in quanto soggetti dipendenti da dei coloni e dà delle colonne che due avrebbero un diritto esclusivo ad accaparrarsi per terra
Questo è il programma del nuovo governo che non si distanzia fatto se se ci pensiamo bene da qui dai precedenti governi insediatisi dal mille novecentoquarantotto in poi ma che senza dubbio è stato esplicitato con molti meno peli sulla lingua
Dunque per tornare alle questioni dei paradigmi di cui parla radar la relatrice albanese nel suo report le parole di Netanyahu non rivelano un semplice programma di consolidamento dell'apartheid che le principali organizzazioni israeliane e palestinesi internazionali hanno denunciato negli ultimi anni
Di nuovo la denuncia del del del dell'apartheid è molto importante però occorre capire bene la relazione storica politica e legale tra colonialismo di insediamento e apartheid
Lasciatemi provare a spiegare questa relazione in pochi brevi passaggi logici
La creazione di colonie non è l'articolazione di un regime di apartheid e regime di apartheid che costituisce un articolazione non molto le gambe di governare un elemento più strutturale che il colonialismo di insediamento
D'altronde la storia dell'altro grande caso mondiale di apartheid nel secolo scorso il Sudafrica è abbastanza chiara prima del regime di apartheid che è venuto il colonialismo di insediamento è stato il colonialismo di insediamento delle prime il consolidamento delle pratiche di colonialismo di insediamento bianche che ha generato la tartare et e non viceversa
E penso che la Palestina per quanto ci siano delle distinzioni non faccia differenza
Quindi per tornare a Netanyahu
E al suo nuovo programma di governo le sue parole vanno a consolidare pratiche di insediamento istituite sin dal mille novecentoquarantotto
Su questo punto mi preme sottolineare che sono le stesse agenzie che hanno sostenuto la creazione dello Stato di Israele
Nei decenni prima del mille novecento quarantotto ad autodefinirsi nella prima metà del secolo scorso come agenzia di promozione della colonizzazione della Palestina
Parlo preparano proprio di colonizzazione non di altro
Colonizzazione è il termine esplicito utilizzato dei fondatori del movimento sionista dai loro rappresentanti alle Nazioni Unite basta consultare le carte
E dalle organizzazioni di beneficenza che hanno sostenuto la creazione di Colonia in Palestina dopo il mille novecentodiciassette dopo la dichiarazione Balfour in rete l'ex rettore della mia università di Edimburgo
E bisogna credere e perché prendere seriamente l'uso della parola colonizzazione colonie come bisogna credere ma Netanyahu quando uso il più politically correct insediamenti sette e mezza quello che hanno in mente una colonizzazione esclusi
Va porta ad estendere la popolazione palestinese può confermarlo dentro strutture di apportare
Dunque per tornare alla relatrice albanese era suo report la questione palestinese non è una questione di conflitto tra due parti litigiosa non è una questione di una popolazione vittima di una crisi umanitaria non è una questione di sviluppo economico
Non è una questione di diatribe condominiali e sfratti come media diplomazie internazionali hanno descritto lo scorso anno nel maggio del due mila ventuno le espulsioni che regime israeliano era pronto a mettere in atto contro le famiglie dei discendenti di rifugiati palestinese
Nel quartiere di cerchi la RAI
Nella Gerusalemme occupata
Quelle espulsioni hanno messo in moto una spirale di violenza sull'intera Palestina storica con i palestinesi che sono riportati dentro Israele e nei territori occupati
E quelle espulsioni sono il metodo israeliano dell'ultimo secolo sono la struttura costante della questione palestinese che come la relatrice sottolinea giustamente nel suo report è una questione coloniale o per essere più pur preciso è una questione di colonialismo di insediamento
In cui è vi è in vigore un regime di sistematico di creazione di Colonia attraverso lo spossessamento
E l'espulsione della popolazione palestinese
Questo è uno dei punti nodali del reporter latte relatrice con cui la relatrice oppure opera quella che potremmo chiamare quello che potremmo chiamare un cambio di paradigma rispetto alla retorica dei discorsi ufficiali con cui si interpreta la situazione nei territori occupati
Dunque l'occupazione non è temporanea come porre del regime di diritto internazionale che consente e legalizza
Le occupazioni Seti breve durata l'occupazione e spossessamento persa permanente costruzione permanente di coloni sui territori occupati militarmente
L'occupazione dunque crimine di guerra in quanto trasferisce coloni CPP nei territori occupati
L'occupazione in sostanza non è mera occupazione l'occupazione dei territori del mille novecentosessantasette è in realtà una continuazione di un progetto di colonialismo dance di insediamento iniziato molti decenni prima e ora mantenuto in piedi grazie a un regime di apartheid
Dunque report della relatrice albanese è fondamentale costituisce un punto di svolta nel dibattito internazionale delle Nazioni Unite sulla violazione dei diritti umani palestinesi proprio perché coglie queste caratteristiche
La domanda molto complessa la domanda radicale mi verrebbe da dire che la relatrice ci pone con il suo report eh come raggiungere il diritto all'autodeterminazione in una situazione tale di colonialismo di insediamento combinato misure di apartheid
Come riaffermare il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese come diritto umano fondamentale di fronte alle mistificazioni pluri decennali e ai limiti del conflitto della crisi umanitaria della Palestina sotto sviluppata
Questo l'importante contributo
Della relatrice e del suo report magari a queste domande possiamo anche per provare a rispondere nel dibattito
Protetti dall'egoismo di avviarsi verso la conclusione grazie ci sono stavo proprio per dire questo sicuramente quello che è successo recentemente con il voto molto contestato all'Assemblea generale dell'ONU con cui è stato richiesto
Un parere alla Corte internazionale di giustizia a proposito dell'occupazione israeliana dei territori del mille novecentosessantasette potrebbe consolidare la consapevolezza internazionale che quella dei territori del mille novecentosessantasette non è una mera situazione di occupazione giustificabile con il diritto internazionale
Se la corte riconoscesse che la situazione dei territori occupati nel mille novecentosessantasette non è una situazione di occupazione temporanea legale ma una situazione illegale
Di annessione coloniale che impedisce l'autodeterminazione palestinese beh questo costituirebbe un punto molto importante di consolidamento di quel cambio di paradigma che la rete la relatrice albanese opera nel suo report e chiaro
Tra una svolta di questo tipo e qui concludo se venisse riconosciuta l'illegalità dell'occupazione l'intento coloniale di annessione dei territori del mille novecentosessantasette poi questo richiederebbe una svolta anche in termini dei paradigmi politici con cui ci si adopera per una pace giusta in Palestina
Caduta la foglia di fico dell'occupazione dovranno poi cadere altre foglie di fico nei Paratico e politici con cui una situazione di giustizia e di ristabilimento dei diritti umani e dell'uguaglianza viene immaginata e i perseguitati in Palestina grazie
Grazie grazie a lei
Allora ora diamo la parola ad Aron Continuum chi è titolare della cattedra degli studi sull'Olocausto professore di storia e studi giù dai soci e direttore
E l'Istituto per gli Studi sull'Olocausto il genocidio e la memoria dell'Università del Massachusetts ENAS
E sarebbe
Buongiorno a tutte e a tutti
E apprezzo la vostra pazienza con il mio accento un po'particolare
Vorrei ringraziare il senatore Tino Magni per la disponibilità e la sensibilità istituzionale dimostrata verso la questione dei diritti umani in Palestina
Così come Altreconomia e Amnesty International per il coraggio e lì l'indipendenza avute nel promuovere commento di confronto come questo
Il mio common il mio commento all'opposto della relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati
Non è necessariamente sulla portata dell'analisi legale che esula per le mie competenze
In quanto storico dell'Olocausto il pluralismo
Israele
Ci tengo a riconoscere l'accuratezza della narrazione storica con cui Piero foto della relatrice speciale documenta i fatti che hanno portato all'attuale situazione nei territori palestinesi occupati
Quest'ultima viene spesso trascurata perché parlarne viene associato a manifestazione di antisemitismo e che può più su questo termine antisemitismo che voi ecco centrale il mio intervento di oggi
L'antiebraismo e antico
Mentre i termini antisemitismo e relativamente nuovo
Coniato per la prima volta con grande effetto politico e culturale dallo scrittore e attivista tedesco firmava nel mille ottocento settantanove
Il termine antisemitismo segno un un punto di svolta Graf comprensione dell'odio per gli ebrei
Ma accanto una divisione anche semmai netta e sempre confusi IVA
Alloggio classico cristiano per gli atleti
è gli atteggiamenti razzisti moderni sostenuti per interessi politici
Nel secolo scorso l'antisemitismo rappresento il sentimento contro i diritti degli ebrei che facevano occupate di una minoranza vulnerabile
Così come il movimento conto il mantice seguitissimo rappresento movimento
In loro difesa in quanto minoranza
In tutta questa complessità che si manifestava in politica nella società e nella cultura
C'era una comunanza agli ebrei e li ho di attori degli ebrei sul significato del termine
Antisemitismo
Come Tisch immigrazione contro gli ebrei e negazione del delle otiti
Sì è mio essi diritti legali e persino il diritto di fibre
In quanto minoranza
Il termine antisemitismo si è voluto nel corso del tempo si è diventato oggi un terreno utero me ne altamente contestato soprattutto valido lei
Di questi tempi messe un concetto divide Pupo abilmente li avrei più del termine antisemitismo
Contemporaneamente emersa tra alcuni spesso non è con lei
E ho appena e americani una tendenza a definire come anti semita qualsiasi critica verso le politiche dei governi israeliani nei confronti dei palestinesi
E incontrovertibile
Antisemitismo sia una piaga reale da combattere senza alcuna rese questo è chiaro
L'antisemitismo intendo in primo luogo gli attacchi contro i diritti delle minoranze ebraiche
E in secondo luogo l'impiego contro Israele degli stereotipi solitamente usati per attaccare i diritti delle minoranze mai
Tuttavia parliamo ampiamente ampiamente di antisemitismo non tanto perché i casi di anti semitico siano aumentato
Raccogliere nelle polveri Complesso contraddittorio è inconcludente
Ma perché sia profondamente distacco sulla sua definizione ciò che ha portato a questa situazione è stata la oppressiva assimilazione
Che la questione il più antisemitismo alla questione israelo palestinese
La sfida ti oggi e può fare un modo efficace per distinguere la espressioni antisemiti
E la critica legittima al sionismo e ad Israele
Quanto dura e dolorosa possa essere per alcuni
Alcuni decenni dopo l'Olocausto e in particolare a partire degli anni ottanta e novanta
Gli stati europei e gli Stati Uniti e anche altri stati
Hanno veramente preso sul serio la Lotto contro l'antisemitismo
Essere accusati antisemitismo ecco per la maggior parte delle delle persone tralasciando adesso
Stessi
Una condanna che rivela un indiscutibile fallimento morale e professionali
Ed è così e del benessere
Tuttavia negli ultimi tempi questa condizione è stata usata impropriamente come a Roma contro i critici del sionismo e delle politiche di Israele nei confronti dei palestinesi
L'accusa di antisemitismo e spesso a Roma ideologica
Conto individui accademici giornalisti i professionisti è organizzazioni per i diritti umani
Che o semi che o sino sostenere l'uguaglianza di diritti civili cultuali con omicidi politici
E politici per i palestinesi o denunciare le violazioni il diritto internazionale
Nei territori palestinesi occupati
Questa è stata la reazione
Per citare sono due esempi
All'apporto di canestri International la patta dei pipistrelli palestinesi pubblicato nel febbraio due mila ventidue
è ad una foto di Francesca Albanese alle Nazioni Unite nel settembre due mila ventidue e alla sua attività in generale come relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati del mille novecento sessantasette
L'accusa di antisemitismo spesso verte su come certe parole e certi modi di dire siano o meno antisemiti
O che siano stati formulati con intento antisemita
Al fine di evitare la discussione sostanziale su come Israele neghi brutalmente i diritti dei palestinesi
Questo uso dell'antisemitismo
Se gratis tra
A distogliere l'attenzione dalla vita dei palestinesi sotto occupazione
Per concentrarsi invece sul vittimismo ebraico
Ciò mi ricorda
Quello che Toni morisse la grande scrittrice a fu americana
Scrisse sul razzismo
La funzione del razzismo
E la distrazione
Ti impedisce di fare il tuo lavoro
Ti costringe a dispiegare ancora e ancora la tua ragione d'essere
Niente di tutto questo è necessario ci sarà sempre un'altra cosa
Accusare i critici di Israele essere antisemiti
Impedisce loro di fare il può più lavoro per garantire pari diritti a tutti gli abitanti deleterie comprese tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo
Costringendoli invece a dimostrare costa nettamente di non essere antisemiti
Esistono
Innegabilmente di scossi antisemiti contro Israele
Ma bisogna anche considerare che gli ebrei in Israele non sono una minoranza
Sono la maggioranza in uno stato che discrimina tutto strutturalmente i cittadini indole e potrei Piselli i palestinesi con cittadinanza in Spagna
Mentre tiene i palestinesi nei territori occupati soggiogati in schiavitù come fossero un popolo indegno di diritti
Abbiamo l'obbligo
Di lottare per proteggere le minoranze ebraiche al di fuori Israele ma non dobbiamo imbrigliare
La lotta contro l'antisemitismo coll'interessi delle delle politiche liberti Kitchen
Israele
Il popolo senza diritti nella terra tra il fiume Giordano e il Mediterraneo non sono doppie pure
Ma i palestinesi
I cui diritti sono negati gli stessi problemi
Sono uno storico
E quindi
Devo ricordare a me stesso che le cose sono sempre più complesso complesse di come sembrano
Proprio in questa città
A pochi minuti a piedi da questa sala Augusta
In via Portico d'Ottavia
In via del Tempio
E nei vicoli del ghetto lì limitrofi
Settantanove anni fa il sedici ottobre mille novecento novantotto nel cittadini ebrei italiani furono rastrellati dai tedeschi in due in quel che passò alla storia come l'abbazia di Roma
Quel giorno
A Roma pioveva
I tedeschi arrestavano mille attenta e prudente
Tra cui circa duecento bambini sotto i dieci anni
Per poi due giorni dopo spedirli dalla stazione Tiburtina ad Auschwitz
Quindici di loro tra cui una donna soltanto sopravvissero all'Olocausto
Alcuni italiani
Aiutava lo via pure
Alcuni i tedeschi
Ogni società presenta abitabilità anni
Elsa Morante a immortalato queste scene nel suo capolavoro Estonia
I protagonisti idea il figlio Giuseppe
Arrivano alla stazione Tiburtina il diciotto ottobre
Il lettore viene condotto nella scena infernale attraverso percezioni sensoriali
Idem sentire un suolo indistinto
Verso la carreggiata plico ampio accesso ai binari il suono aumento di volume
Non era come leader si era indotta a credere il grido di animali
Era un vostro tifo lo umana
In fondo alla rampa sul binario moto rettilineo
Stazionava un treno
Il boccio veniva il attento
Quali sono dunque le elezioni possiamo trarre dalla persecuzione degli ebrei a Roma e del olocausto
Io ne traggo due
La prima riguarda il doveroso impegno dell'Italia così come altri Paesi europei a ricordare l'olocausto con un senso di responsabilità storica e continua a combattere l'antisemitismo con tutti i mezzi a disposizione e a sostenere i pieni diritti politici e altri degli ebrei dovunque sonno
In Italia ciò significa fare coscientemente i conti con il passato fascista in generale e in particolare con la persecuzione degli ebrei italiani
La seconda lezione è rappresentata dalla difficoltà attestate Giare l'attenzione data dal mantenere viva la memoria può Pia dall'Olocausto e dal combattere l'antisemitismo laddove emergere mantenendo al contempo il valore universale verso l'Olocausto stessi
Cioè che l'uguaglianza dei diritti e le garanzie di una vita senza discriminazioni sono pilastri fondamentali a cui tutti gli esseri umani hanno diritto diritto che oggi Israele nega ai palestinesi
Accusare di antisemitismo chi denunci in maniera sostanziata e professionale il sistema che prevede per violazione Sister violazioni sistematiche e diffuse contro i palestinesi come appaltati
Si dimentica accettare una delle lezione insegnate cita l'Olocausto
Distribuite cacce tali che una delle lezioni insegna che cita l'Olocausto perché gli ebrei israeliani hanno sempre ragione
Trattare qualsiasi gruppo umano come se fosse sente da ogni riprovazione morale e da ogni responsabilità storica una forma di culto che le persone sagge dovrebbero vita
Imparare dall'Olocausto che tutti gli essere umani meritano una vita dignitosa e totale rispetto dei loro diritti
Tranne quelli che vengono negati dagli ebrei israeliani
è un locale falso
Io sono un ebreo israeliano chi vive negli Stati Uniti
Diffido dei filo semiti che pensano che Israele non posso sbagliare
Come Delli antisemiti che pensano che gli ebrei siano eternamente da biasimare
Diffidate sia di colore che fissa tipica no
Che sia di colore capitis romanzi un ma umanizza no
Preferisco che gli ebrei israeliani siano trattati come esseri umani
Che come tutti gli essere umani dovrebbe rispondere ad essere giudicati in base alle innovazioni
Gli ebrei israeliani riprendi cannoli la memoria delle vittime dell'Olocausto
Ma oggi sono anche trasgressori nei confronti dei palestinesi
L'essere vittima e lesse le trascrizioni esisti alle volte nella stessa persona e nello stesso gruppo
In tempi storici diversi
Ecco la complessità della storia
C'è anche un altro modo per collegare l'Olocausto al trattamento riservato da Israele ai palestinesi
Ossia il rapporto tra il potere politico e il suo abuso
Gli ebrei sono stati vittime dell'abuso del potere statale in in Europa fino al mille novecento diciannove e mille novecentoquarantacinque mentre oggi abusano del potere statale in Israele e nei territori palestinesi occupati
Ecco ovvio
Vorrei sottolineare in caso non sia stato chiaro
Che alcuni critici d'Israele si possono qualificare anche come antisemiti
E dovremmo smascherare lì per combatterli
Ma Amnesty International Francesca albanesi e molti altri non rientrano in questa categoria
Accettare a continuare ad accusare di antisemitismo
Il difensore dei diritti umani dei palestinesi significa a cercarsi
Alla luce del fatto che tra il fiume Giordano e il Mediterraneo vivono due gruppi nazionali
Uno di sei virgola otto milioni TIR lei
E l'alto di sei virgola otto milioni di palestinesi
Una di esse gode di pieni diritti mentre nega svariati molti i diritti dell'altro
Tale negazione include anche la discriminazione esiste sistemica verso i cittadini palestinesi di Israele l'occupazione in Cisgiordania Peugeot Salemi ex e l'assedio alla striscia di casa
Creando quella che equivale nel nome prigione facciano
Nel nome della democrazia Israele ha stabilito un accodo politico di violenta soppressione e occupazione di milioni di essere umani cinque per cinquantacinque anni
Cinquantacinque anni
Aldo Moro Aloha Primo Ministro degli
Dell'Italia
Sembra un secolo fa
Siete proprio così
La maggior parte delle persone nei territori occupati
Non conosce una realtà un modo di vivere diverso dalla legge nazionale
Non si intravede alcun segnale che indichi che Israele abbia intenzione di porre fine a questa occupazione
Oggi al contrario ci sono segnali credibile che l'occupazione permanente gli occupati non hanno alcun controllo sui loro occupanti nel sull'opinione pubblica
Tutto Estero
Israele parola
In nome del letterato vittimismo e della libertà per il popolo ebraico
Questa libertà stilistica oggi libertà di puntualizzare saccheggiare e distruggere umiliare e decretare
I palestinesi sono libere tipi vere come partecipanti silenziosi della locuste i soffitti
Quindi il punto fondamentale e questo non c'è nulla di antisemita nel documentare questa situazione
Vorrei concludere
A fonte a fronte di tutto ciò
Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro
Sappiamo però che i valori contano
Le favole contano
La verità racconta
Combattere l'antisemitismo come parte integrante dei diritti umani universali e dei principi antirazzisti
Insieme alla lotta per la piena uguaglianza dei diritti di tutti gli abitanti della Terra Santa
E per la fine del oppressione della discriminazione sembra essere un'eredità è un piano d'azione meritevoli per il nostro presente
Magari
Grazie grazie professore confino per questa relazione bellissima quanto necessario secondo me mi è veramente grazie di cuore
Prima di aprire al dibattito come vi abbiamo detto vorrei però approfittiamo un attimo della presenta il progetto del professore per fare una domanda perché secondo me aiuta a completare il quadro
E il professore tra gli oltre trecento se non sbaglio firmatari della dichiarazione di Gerusalemme sull'antisemitismo mi trovate tra l'altro una copia l'ingresso e e poi on line e naturalmente e questa questa dichiarazione è critica si è posta in maniera critica verso la definizione è di antisemitismo che è stata data invece dall'Iraq che l'International Paolo Cassarà membra spalline anzi
E che è stata adottata anche dall'Italia tra i vari governi che la dotta ma c'è anche il nostro allora volevo capire professore cosa c'è che non va in questa definizione e come si combatte l'antisemitismo che come giustamente lei ha ricordato è un problema reale
Grazie
Solo il dibattito sull'antisemitismo si è concentrato negli ultimi anni sul uso e abuso della definizione dell'antisemitismo dell'Inter nel calcolo costi membro all'Ice si chiama Laera
E e questa definizione aveva alcuni
Svantaggi
A prescindere dell'intento del dell'in tensione vede la gente che la scritta nel due mila cinque oggi questa definizione se è usata come a Roma come questa a Roma i ideologica
Di di bloccare i fumi specie di bloccare e che critiche di Israele dell'occupazione dei governi israeliani
Questo i in in Europa in titanica e negli Stati Uniti
E questa definizione del aveva anche non cioè dell'antisemitismo in un quadruplo pali
Della lotta contro ogni forma di discriminazione sessuale
Razziale etnica
E così via
La sua definizione di antisemitismo non è scientifica il che ha portato che ci sono tutte queste
Per queste disse Cotis su su cui come pochette
Per questi motivi sullo stato tra il promotore di un'iniziativa di esperti ed accademici il cui obiettivo era le le le le
L'elaborazione di una definizione alternativa a quello futuro trattarla era fondate si su diritti umani universali su principi al antinazisti
Il risultato è stato una dichiarazione TG USA nemmeno perché usa Lemper crescente antisemitismo completamente celtiberi
Che è stata pubblicata nel marzo due mila ventidue ed è stata firmata da oltre il prescelto studiosi
Posso dire famosi molto tristi intuisce
Di spicco sul campo dell'ISTUD dei delle antisemitismo dell'Olocausto dell'ebraismo del personale
Di Israele di storia ebraica
Ho
Per che ha campi correlati la maggioranza assoluta di questi studiosi subentro dei tra i firmatari ci sono anche ventisei illustre studiosi italiani
E molte dei quali anche prego
Tragedie è uno strumento necessario per educazione per la sensibili la sensibilizzazione
Per un tipo patito di come lottiamo conto l'anti serviti Isma'mantenendo fui specie e mantenendo il diritto di distinguere poca i diritti Tellier potrei
è lo Stato di Israele
Cioè
Il Tpg il il il il cioè direi
E concentrato sui diritti degli ebrei non su diritto di uno Stato le e la sua diplomazia come l'occupazione chiedendone contro Israele come Stato
Ma dice che che la la la cosa importante e i diritti degli ebrei ovunque sono
Le persone vi buona volontà appartenenti a tutte le correnti del pensiero del dibattito su Israele e Palestina cercano chiarimenti su di una questione chiave
Quando un discorso su Israele e sul sionismo sconfina in anti serviti disco e quando deve essere un tetto e la Jedi è lì finisce e fornisce poco più questo tipo di guida J. direi
Alla distensione una antisemitismo e anti sionismo
Si uniscono e una forma storica di nazionalismo e come tutti e nazionalismo
E una cosa che
Dobbiamo parlarne e possiamo essere indi in disaccordo
Anti
Se se vittimismo è una forma di discriminazione che sempre
No li criticano
E non essere sempre
Condanna
Sempre ovunque
Allora sono tutte e due un'accusa
Delle cose diverse di comando di dare un'occhiata a questo documento il documento molto potrebbe che a quindici
Paragrafi molto bravi sì
Di che cos'è l'antisemitismo e quello che non è l'antisemitismo parlare di cose politiche sul sionismo su Israele non mie anti
Se se ne attivismo
E parte della della conversazione
E del tipo da Tito
Dobbiamo
Grazie grazie professore
Allora ringrazio tutti i relatori e ai loro interventi fondamentali e anche per aver rispettato i tempi siamo veramente pochissimi minuti e oltre
Allora apriamo il dibattito io vorrei che ci fossero delle domande da parte vostra vi chiedo soltanto una cosa di limitare gli interventi siete in tanti mi piacerebbe che tutti avessero la parola quindi per rispettare gli altri vi chiedo di in Italia uno massimo due minuti dopodiché sarò costretta
Intervenire grazie prego
Se se c'è poca se Porrini siamo una rimane nella nella registrazione
Buongiorno a tutti sono Carroccio voli di Repubblica
Mi occupo di una parte del sito di Repubblica si chiama mondo solidale
Quindi
Come dire sconfino spesso su questioni che riguardano la politica estera
è una cosa
Mi mette anche un po'in imbarazzo
Volevo solo chiedere a Francesca Albanese
Al settanta
Navi che hanno sviluppato
Un approfondimento su tutta questa questione
Sì nell'ambito dell'impiego dell'inchiesta che è stata messa in campo
Ribatteva faccio focalizzata sui diritti umani
è stato affrontato anche il problema geopolitico perché è evidente che nello a me evidenti evidente a molti insomma che la la la questione del la questione palestinese a che fare molto
Con lo scenario regionale
E quindi se tutto questo può aver avuto può aver influenzato o no l'informazione c'è c'è una c'è una parte che ma che c'è cioè se una uno ragionamento che sottostà all'analisi o no questo
E poi l'ultima cosa ma un fatto proprio di mia curiosità se il ribaltamento etnico in atto distingue si parlava ricordo che quando lavoravo al venerdì feci una un andai zone c'è un punto un ma tanti anni fa
Una punto rilevare questa questa cosa che c'erano
I palestinesi che aumentavano
Il pubblico la popolazione mentre invece genus uno scarto nell'evoluzione
Demografica di Israele non so se questa cosa è ancora così o se oppure no ammesso che abbia senso parlando ma insomma però la cosa più importante dalla prima sul periodo dallo scenario geopolitico nel quale questo avviene grazie
Relatrice risponde lei
No Prayer domanda risposta
A
Allora personalmente no io sono una giurista quindi non ho neanche gli elementi terra al di là del del senso comune per analizzare per riflettere hanno sui sugli e quindi per i le relazioni geopolitiche però appunto certo al consenso e quindi conosco la Regione ha vissuto nella regione quindi questo la possibilità anche di di spiegarmi il perché di certe dinamiche nel mondo arabo età europea capisco anche benissimo cercare il perché di certe dinamiche Illy di quanto si tollera sotto le ridà al dal punto di vista indecente però vorrei dire porre l'accento occorre agli ordini portare rossa attenzione nessun rapporto che il mio predecessore affatto
E si intitola Dini proprio analizzato le relazioni degli europei degli americani della Banca mondiale delle Nazioni Unite rispetto alla situazione israelo-palestinese la situazione dei dei ma questa è la cosa più vicina a credo a quello che
Il collega chiede
No miei ad altro credo che questo posso dire perché ripeto i miei parametri sono sono giuridici ecco come come tali universali
Non so se ci sono la persona migliore per rispondere alla questione del bilanciamento revoco grafico però non è un concetto che mi piace cento sarebbe marginale necessità che non che non all'ansia della crescita demografica quanto contano gli altri quanto contiamo noi quindi poi Terranova gli equilibri al momento forse il professor confino a qualche elemento più di me
Cristina sì in realtà la mia risposta segue quella della relatrice albanese
Anche noi nella costruzione del nostro rapporto offendiamo i diritto internazionale quindi il fin qui l'analisi è fatta su queste feste tutte le delle azioni che noi abbiamo registrato sul territorio appunto
Sono in contraddizione con quanto garantito dai diritto internazionale il diritto internazionale consuetudinario quindi la nostra lente di analisi esclusivamente dal punto di vista giuridico
Sull'aspetto demografico anche su queste realtà concordo con la relatrice albanese e e non ho dati precisi da poter condividere quindi preferisco non non atti
Il sopraggiungere qualcosa
E
Allora relativamente ai dati Imposimato Momo il dato preciso però recentemente sono usciti dei dati sul tasso di natalità e di fertilità
E tasso di fertilità dei palestinesi è diminuito negli anni è sempre stato molto alto razzista assiste a non a un'inversione di tendenza c'è un'interessante ricerca anche che è stata fatta nella striscia di Gaza sulla sul tasso di fertilità
Poi se vuole le fornisco riferimenti precisi ora non non ricordo esattamente tutto a memoria
E però di come l'utilizzo di armi pesanti e i metalli pesanti presenti in certe armi hanno contribuito ad abbassare il tasso di fertilità delle donne palestinesi della Striscia di Gaza
Ringrazio andava Fellini però uno spunto e vorrei aggiungere appunto che forse più che parlare di tasso di natalità sarebbe interessante e citare il tasso di mortalità infantile a Gaza per esempio perché abbiamo una proporzione di uno a ventidue Simionato che nasce nella striscia di Gaza
Ha una più alta probabilità di morire rispetto a sé nasce in nel territorio di Israele sì ventidue bambini ogni mille fra Striscia di Gaza uno Sommeiller Israele quindi se appunto vogliamo citare dei dati più o significativo insomma secondo me
A contare questi inadempiente grazie
Grazie altre domande
E vi chiedo di venire qui parlare così Santo una domanda viene anche regista
Sono Francesco Borghi sono un educatore
Mi occupo soprattutto della fascia elementare della scuola primaria interessa molto il discorso sui diritti umani farò la domanda che voglio fare voi ai relatori al professore a responsabile di Amnesty
La difficoltà degli insegnanti è proprio quella di affrontare il discorso e la Palestina nei banchi
Perché se è vero che il pensiero si cambia da quando si è piccoli c'è un problema oggettivo
Su come porre questa questione mi si parte da un contesto più ampio e i diritti umani ma poi non si hanno strumenti adatti c'è un la giornata della Shoah che deve essere assolutamente perseguita e promosso all'interno dei banchi di scuola ma non c'è un'occasione uno strumento un libro una storia che ci permetta che ci consenta di parlare di questa tematica senza andare a toccare dei punti dolenti e quindi magari ci si trova davanti a un ostacolo oggettivo grazie
Ciò chiedo se magari c'è c'è qualche suggerimento in questo senso grazie a questa domanda
Prego
Rispondere lei si è è una domanda molto importante
Anche perché parliamo di di ragazzini
Piccoli
Fosse lacca la complessità della storia no non è una cosa che possiamo introdurre nel la somma ma io direi di io direi
Assolutamente importante il giorno della memoria ventisette gennaio
E possiamo trarne
Di questa giornata
Che gli ebrei hanno diritti ed erano vittime
Ma che gli altri utile ma che un una cosa universale che si può tagliare da un costo che tutti tutte le persone hanno diritto tutto il anche nella Terra Santa
E dire che nella Terrasanta c'è una situazione un po'complessa adesso e vogliamo vedere che anche nella Terra Santa tutti votano i diritti e e anche di dire che quando c'è una palazzina di OPA alcuni italiani aiutano Iblei alcuni i tedeschi cioè nella storia cioè questa situazione di essere vittima trasgressore nello stesso tempo come nella vita privata
Mamma e papà possono essere buoni qualche ottavo cattivi neanche noi no allora anche nella storia e e così e c'è gente che pensa che la Terra Santa oggi
E e e si negano i diritti ai a a a a ai ai palestinesi questo non vuol dire che non erano vittime durante l'Olocausto che era ottant'anni fa è questo
Questo è un modo che anche io parlo con un po'più di statistiche corre con i miei studenti
Che che anche che anche per loro all'inizio questa concezione di essere vittima pasti assessore allo stesso tempo lo sto sto persone
Grazie ma questo credo è una cosa molto importante perché ogni nazione io io insegno negli Stati Uniti venne tono scherzoso stiletto
Il documento bellissimo oleum vinse ma fu
Io & ruoli tubi peggio è una è una cosa bellissima
Avevo schiavi
Ok
Cominciamo a parlare della complicità della vita così lo qualche volta si può parlare della completezza e della complessità della Terra Santa
Poi prendendo una studi però so che è un po'
Che è un po'più legata ai bambini in classe
Mi mi viene da dire lei che potrebbe utilizzare proprio ora rappresentazione del professor confino io leggera in classe proprio una volta spiegato che cosa è stato l'Olocausto si può procedere secondo me con questo può essere una buona introduzione e tra l'altro Altreconomia metterà giusto disposizione d'impresa si siano ovviamente gli atti di questo convegno saranno messi a disposizione in nel nel nella maniera più larga e e pubblica possibile proveremo vedevo muoversi professor Perugini Gascoigne la difficoltà di non essere soli non al tavolo la querela nell'uso se vuole intervenire o facciamo intraprese magari
Professore Series sì se vuole intervenire prego sì una un punto su l'ultima questione sull'educazione alla scuola e come come affrontare la spinosi tra
Io penso che e quindi riallacciò Pavon
Probabilmente la la la più grande peso attrice ebrea del secolo scorso che Hannah Arendt
Penso che sia importante
Capire come l'Olocausto siam nato all'interno di un problema più ampio
Che il problema del razzismo europeo
Che è un razzismo un atto all'incrocio tra le questioni interne delle cosiddette minoranze una parola che appunto ha Rent rifiutava e diceva che il Bernie minoranza e maggioranza anche demografica il treno diretto verso la logica dell'eliminazione
E di e come sia fondamentale quando si parla della giornata della memoria dell'Olocausto rintracciare amare anche nel citata sempre ma non viene citata in relazione a una copia contributo fondamentale nelle origini del totalitarismo che proprio la comprensione della relazione tra colonialismo europeo e razzismo europeo nelle colonie
E il razzismo e la soluzione dello sterminio all'interno dell'Europa c'è una stessa logica di razzismo razzista un fenomeno che va in inteso nella sua totalità questo significa anche non solo guardare con gli occhi con le spade verso il passato coloniale o il rapporto tra colonialismo lo casto ma significa anche non pensare l'Olocausto come un punto di arrivo
è una chiusura la storia più complessa la storia ci insegna che l'Olocausto con in qualche modo produce effetti e lavoro politico
è successivo allora importante quando si parla della giornata della memoria avere il coraggio di sfatare un tabù che il tabù del rapporto tra la soluzione finale in Europa e la questione palestinese non si troverà una soluzione in Palestina senza la capacità di educatrici dentro le scuole
A questo rapporto storico tra molteplici situazioni e la situazione coloni ante e le situazioni coloniali e loro razzismo la la loro rapporto all'Olocausto che la questione palestinese
Permettetemi un altro un altro punto
E mi ha mi mi riconnettono alla definizione ai Etchegaray di antisemitismo e quello che il professor confino diceva in relazione alla Etchegaray
La relazione del ai cioè nella nella definizione ai Cerreti antisemitismo fondamentalmente che cosa fa
Focalizzando l'ottanta per cento degli esempi di antisemitismo su Israele
E restringe la questione della dell'antisemitismo a una forma di protezione
Di uno Stato
Che viene immobilizzato da una critica
Uno uno dei punti di cui è uno degli esempi è proprio la possibilità di scrutinare
Eventuali forme di discriminazione razziale razzista all'interno di quello Stato la definizione ai ceretta ritiene quella possibilità rende uno Stato immune ecco allora che se uno guarda la storia dei diritti umani la storia di quello che è stato creato dopo l'Olocausto che una dichiarazione universale dei diritti umani che era proprio volta
A non garantire munita di Stati perché di Stati erano l'entità politiche che avevano perpetrato i crimini dell'Olocausto
Bene dice uno stato specifico viene reso immune ecco questa de eccezionalità azione fondamentale quindi uscire dal quadro della ieri c'era lei
è fondamentale mi fermo qui ne avrei da dire sulla questione geopolitica ma mi fermo
Grazie grazie professore
Per aggiungere qualcosa si si
è terminiamo la risposta però mai la grazie a questo intervento è è un elemento di riflessione sul fatto che come dicevo prima io mi sono fermata che in già adolescente conoscevo la questione palestinese
E non perché se ne parlasse a scuola perché se ne parla la casa se ne parlava in televisione scene c'era chi fa sito di i fatti che accadevano le all'intifada il massacro di sapere Sabra e Chatila
Erano fatti che non non sfuggivano neanche per Emilio Greco le ricordo difatti grandi è quello di massacro i ghisa prescelti esposto senza i che quei corpi tricolore ricordassero bambole rotte
Quindi quello che voglio dire e e il problema risiede proprio in quello che si fa nelle sedi istituzionali e insisto quindi Baldi patti Cannone soltanto derubricato è oscurato c'è un'attività costante di cintura e mi rammarico di quando questa attività diventa di autocensura nelle persone di buonsenso che decidano di non scrivere perché poi qualcuno si arrabbia
Di non sollevare un dibattito politico
Abbiamo imparato niente né dall'Olocausto niente a tutto il resto della storia se ancora oggi riusciamo a disconoscere a i i diritti e le violazioni nato contro contro e si cambia nel Po per il popolo palestinese né e e altri quindi insomma penso che se vogliamo
Tutti quanti essere impegnato in omissione di di educazione per le generazioni per le nuove generazioni dobbiamo anche avere il coraggio di crearli questi spazi di discussione utilizzando tutti i mezzi a disposizione
Ne siamo qui per questo in parte
Sopra patrimoniali voleva aggiungere qualcosa ammessi solo un consiglio che sembra un po'lo spazio pubblicitario ma non vuole proprio sul sito riammessi punto it sarà una sezione dedicata al proprio alle scuole c'è un percorso ricollegandomi anche all'intervento del professore Perugini
Sulla discriminazione quindi come toccare il tema delle discriminazioni nel razzismo l'antisemitismo a scuola con percorsi come dire consigliati costruiti quegli magari ecco possono essere uno spunto per prendere questa trama
E nei prossimi mesi dovrebbe arrivarne anche uno specifico proprio su come affrontare il dibattito il tema dell'apartheid
Ottimo grazie
Un'altra domanda circa vent'
In realtà la mia domanda volevo fare una una premessa cogliendo il l'intervento sulla scuola sono stati insegnante
Il ventisette non dovrebbe essere la giornata della Shoah la giornata della memoria che comprende l'Olocausto lascio a degli altri degli altri Lucas e non dovrebbe avere solo un valore vi ricordo ma appunto essere una propulsione al al mai più no per qualunque popolo subisca una violazione di diritti quindi un ricordo
Della della della memoria di tutti e proprio a questo proposito fra i diritti in cattività che palestinesi non ci sono solo quelli economici setacciando il diritto alla propria storia la propria memoria
Perché ancora in Italia nei libri scolastici si parla c'è la narrazione per cui di ebrei arrivarono in un paese deserto e lo fecero fiorire quando era Thatcher una realtà assolutamente strutturate con una propria dignità culturale
E di patrimonio nei testi scolastici e da da decenni la capitale di Israele viene indicata come Gerusalemme
Così ovviamente e non si riesce nonostante le lettere di protesta a a sanare questa situazioni c'è ancora questa questo togliere dignità di culture di popolo ai palestinesi che alla fine è una uno sradicamento si tolgono Radice quindi si toglie anche la consapevolezza e la forza per per resistere alla alla situazione
Lei mi domanderà invece si riallacciava davanti questione del dell'antisemitismo io mi occupo ivi DS
E l'ho vinto quel po'pertanto disinvestimento e sanzioni
Che ha come Statuto come fra i suoi principi della combattere ogni forma di discriminazione di antisemitismo di islamofobia e di di eccetera
E in Italia viene ostacolata come a da a partire dalla politica come forma di antisemitismo in ogni modo vengono negate sale allora aurea all'università per discuterne
Vengono negate sale istituzionali consiliari prima concesse poi per pressioni esterne revocate
E c'è anche visto che c'è il senatore qua in non ricordo quale commissioni al Senato una proposta di legge per rendere illegale il PDS
Che viene che ha un appello molto strumentale e molto subdolo che parla di misure per la lotta all'antisemitismo e poi finisce per essere un sistema di una proposta
Per punire Dias con leggi severissime che prevedono il carcere e prevedono perfino all'incriminazione del datore di lavoro se viene svolta attività di di di S nell'ambito lavorativo
Domando eques doppiamente ecco cosa ne pensa il il senatore e se non pensa che al di là della questione dei palestinesi questo non sia un problema di agibilità democratica in Italia perché ovviamente la si può pensare come si vuole sulla questione palestinese
Però il diritto al dissenso dovrebbe essere sospese l'autorità e la dato certo grazie senatore
Parola lei
Io credo che proprio centri sì siamo qui perché non voglio che vogliamo non solo mi pare che è stato detto in tutta questa discussione che non nel vogliamo dare la parola a tutti sollevare i problemi non cercare nasconde io non conosco devo dire la verità non conosco la proposte di legge che lei adesso ha citato un mio ovviamente sarà mia cura
Pensiamo a verificare no e quindi magari portarlo anche dalla risposta però alle sanzioni abituato rispondere quelle cose che conosco molto
Bene non la conosco e quindi grazie suggerimenti cercherò ovviamente di verificare e quindi poi di poter dare poi una continuità al c'è qualche errore verificare portare avanti questa che mi chiedeva
Passa contiamo storico quindi direi che meglio attraverso la Jedi e il Gerusalemme accrescerlo antisemitismo riconosce anche la legittimità delle PT ex
A a a prescindere delle opinioni personali sul movimento BT s'perché l'idea di non dice che la PDS ha ragione
Ma dice che Tipper se non è antisemita
E questa ecco e questa è la la la grande forza del J. direi che è stato appunto a tutta così tantissimi studiosi che fa di loro hanno delle opinioni molto molto diversi ci sono tanti sionisti ci sono antisionisti e ci sono ma
Dice
Pdl feste anche altre cose disperse non sono antisemiti ma fanno parte della conversazione sul PDS rappresenta un'azione pubblica non violente
Da parte della società civile che si oppone al oppressione
In questo secolo cosa nella tradizione dei movimento di boicottaggio per i diritti umani come ieri movimento di boicottaggio delli afroamericani
Nel Sud negli anni cinquanta sessanta e giù e so che gli
Alcuni in alcuni casi nelle università ma anche casi che cali in Gran Bretagna in America in Germania
Hanno allora hanno portato il Jedi lei come può fare che si può pensare diversamente e sono esperti delle dell'antisemitismo Hébert
Hanno appunto può aiutare alla alla vostra causa sì
Perché altri dicono lobi diresse antisemita ma se sì
Se
Si potrà un documento che è stato
Appuntato da trecentocinque cinquanta professori di atti
Semiti Smoke invece che non è antisemita anomala ma stazione diventa un po'più
Scomodo
Agli altri
Prego
Non ho capito
Ecco questo che pendono sulla sì giusto per chiarire grazie per questo intervento per chiarire anch'per coloro che non non sono un po'proprio Hanan
Dimestichezza con quell'argomento il movimento PDS
è nato in seguito a la con un'opinione della corte di giustizia internazionale
Si pronunciano ricorderete sulla legalità del muro nel due mila e quattro è una delle raccomandazioni futili applicare il diritto internazionale che prevede misure
Questo sentire misure economiche come sanzioni anche i disinvestire
Poi cotta aggio chiedere il boicottaggio degli anziani degli investimenti come dice il professor confino non è che ti devi essere per forza d'accordo per una cosa che nell'ambito della legalità oltre al fatto che ci sono cioè ci sono è riconosciuto proprio dal punto di vista dei diritti umani
La la possibilità che un movimento si esprima faccia informazione faccia critica quindi c'è una strumentalizzazione fortissima tipiche il Dell'Aira definisce amico del professor confina c'ha parlato
In un modo e anche il professor Perugini in un mondo che sta leggendo le nostre libertà fondamentali il diritto all'informazione la libertà di espressione ci sono tanti attivisti che vengono portati in giudizio
Perché quell'accusa di antisemitismo e quella sulla base della criminalizzazione del PDS è un fatto gravissimo in chiedo manometro veramente la la la coscienza civile in questa o in questo caso perché non non riguarda più soltanto la la questione israelo palestinese sono i diritti che ci sono dei diritti
Pilastri delle nostre democrazie non solo quella italiana italiana ma europea e stiamo parlando di un fenomeno molto molto diffuso quindi sono felice ciò che ha dato la possibilità di sensibilizzare sulla questione
Certo siamo parlando della libertà di parola e di critica e sono sanciti dalla nostra Costituzione professor Perugini vuole aggiungere qualcosa
Ma molto brevemente su che cosa il boicottaggio se si è creata un'aura di dediti di terrore intorno all'idea di così un boicottaggio boicotta c'è il fondo è un modo di dire no e di invitare a un no
A a delle relazioni economiche e di altro tipo che vanno a consolidare una situazione di ingiustizia e quindi è un tentativo di invitare persone a non rendersi complice di un crimine
D'altronde i palestinesi riconosciuto boicottaggio di ogni genere scusi si pensa che che a casa non possono entrare neanche le macchine a raggi X per perdere del periodo in the dentro gli ospedali insomma
Sono delle forme di no dunque perché è uno è legale un altro no intricate e non si possono dire non c'è molto di più penso nel nel movimento di boicottaggio disinvestimento e sanzioni ognuno la pensa come vuole dice io sono d'accordo sono contro però in fondo è quello è un no un invito no
Grazie
Professore voragine Rendina qualcosa il il rifiuto deve accettare la legittimità del PdL ex vuol dire che sensibilmente
Rifiuti ideare ogni
Umanità
Ai palestinesi perché Tisci chi non possono non possono
Pose poi forse opposti allora poco occupazione in alcun modo anche in modo non violento e civile cioè opposti Lattuada poco astenere un'opinione
Sulla tua te e esistenza
è una cosa umana
Non non dare questo ai a palestinesi vuol dire che non sono essere umani però o un un amico palestinese che dice così
Va bene
Non volete il BTS torniamo a dimostrare pelli aerei
Perché impedire se è una cosa non violenta
Credo che è una cosa molto importante che
I poteri politici in Europa novembre cadranno in questa trappola dire illegittima legalmente il il
Grazie anche c'è qualche altra domanda che poi andiamo verso la chiusura
Scusi può venire qui Busi la sentono tutti anche da casa se no non la sento no
Brevemente
Nuda emotivamente
Tra no no Moratti
Però deve usare anche il microfono però non completiamo l'operazione le chiedo di essere anche bene perché ci sono dentro
Sento che appunto sono combattuta certe volte perché io non sono razzista io diano comune coi barboni non c'è proprio una mia voglia di essere non razzista però questa supremazia che i gli ebrei tra virgolette quindi gli israeliani ma anche la gente Brea si si vuole sentire superiore e e giustificato si dalle lo dall'Olocausto per poter pari perpetrare questa prepotenza nei territori palestinesi e quindi mi fa un quacchero allora io lo devo confessare
Io diventare razzista che non valgono però diventare razzista perché perché non lo sono però io devo combattere questo mio combattimento interiore devo e cercare attraverso queste dichiarazioni questo professore che quindi è un altro un'autorità cioccolati tenute nelle istituzioni nel senso gliele uscire a a far voce
A questa forma di democrazia di garantirà oggi abbiamo fornito credo gli strumenti per farlo ma deve far può andare grazie a delle parole nuove forse appropriate degli interventi veramente importante aiutare tanti professori Abbiati tre organizzeremo altre iniziative perché va bene la ringrazio grazie c'è qualcun'altro prego sì
Grazie grazie anche per la passione
Grazie di questa
Importante occasione
Sono Simone Sibilio dell'Università Ca'Foscari di Venezia Pezzuto volevo ringraziare francescano albanese per questo contributo veramente importante volevo di spostare l'attenzione alla centralità del diritto
Mi sembra una questione importante legandola
Ad altri due aspetti rapidamente se riusciamo uno è quello della rappresentazione e quindi della percezione nel marginali collettivi l'altro quello di tabù e della necessità di rompere alcuni tabù che non sono facilmente diciamo così sanciti il fallimento del dibattito storico del dibattito politico
Ci porta credere che il diritto internazionale sia l'unico terreno possibile per fondare una nuova narrativa una nuova narrazione punto basata sul testo sui diritti umani
Che possa essere una nuova bussola appunto per questo cambio di paradigma nell'approccio che sia rispetto a largo narrazione racconto della questione palestinese quindi ovviamente condivido tutte le posizioni
I miei colleghi di chi mi ha preceduto tra cui Perugini rispetto chiaramente al discorso o stessa
Spesso rapporteur Francesco Albanese rispetto al discorso che conflitto dovrebbe essere un termine che grazie fortunatamente pian piano si sta iniziando ad abbandonare presso certi ambienti in Attica alcuni campi a come sempre nel nostro accademico questo discorso molto presente l'ordine
L'altro quello i tabù quindi volevo che era Francesco sarebbe uscito circoli se l'ordinato e partendo quindi al discorso del diritto delle percezione non sa non crede anche rischi in merito all'attualità alla sua esperienza la cui esperienza
Come specie in rapporto relato conoscenza del campo che il tema comunque il diritto e la sua centralità in qualche modo si leghi anche a un discorso molto più ampio che e costituito dalla rappresentazione dell'altro nel dibattito pubblico e alla percezione chiaramente quindi a questo fenomeno questi fenomeni di islamofobia io mi permetterei anche di dire arabo fobia crescenti negli ultimi decenni
E che hanno portato in qualche modo a minimizzare le questioni umanitarie e le questioni politiche
Di alcuni popoli arabi primi sì palestinesi ma potremmo parlare per ore anche gli altri popoli come iracheni eccetera eccetera ed altre ancora
Riducendo di quasi un fenomeno di secondo ordine e questo presente è stato molto ben come dire emerso in maniera evidente con tutta la solidarietà che ne siamo usciti legittime corretta a a dare presente al Popolo Ucraino vittima di una di una guerra di un'occupazione quindi ecco sulla solidarietà selettiva io credo che questo sia un tema importante
L'altro rapidamente collega concluderei
E il professor Aldo parlava person confino parlavano chiaramente l'abuso del potere politico ha fatto anche questo parallelo in importante rispetto all'abuso del potere politico subito dagli ebrei in Europa a cui no accostato quello che invece avviene oggi con l'abuso del potere politico
Israeliano nelle sua chiaramente del gas declinazioni sioniste più radicali nei confronti dei palestinesi io direi aggiungere a questo anche l'abuso del della memoria della Shoah
Che è stata centrale e fondativa nei in Israele e nei le sue frange sioniste più radicali per una narrazione che non lascia scampo ad una contrattazione ad una possibilità di punto di narrazione antagonista perché chiaramente il feticcio della memoria della Shoah e quindi il tabù che da qualche parte poi in qualche modo bisogna iniziare a rivedere e a rivisitare
Fosse quindi tra domanda non ho capito qual era la domanda è secondo lei professor confino
Non ci si non c'è bisogno non crede che Possa una parte della società civile israeliana
Debra riuscire in qualche modo a sentirsi maggiormente responsabili di quel che avviene in Israele questi Rambo Wanda banale né ritengo che sia fondamentale sul discorso della coscienza interna della società cinese Laganà partire chiaramente
Da quelle élite illuminate che ahi noi vediamo essere sempre più al di fuori dei di Israele
Per in alcuni casi contro la loro volontà non pensa che la situazione posso cambiare se a sì se il primo passo avviene dal dall'interno della società società civile stringata la segnalazione grazie
Cominciavano anch'la memoria della Shoah in Israele è un punto Que a alcuni coerenti alcune vie alcuni modi di rappresentazioni incongruenti
Israele
E anche
E anche di usare la memoria della Shoah per giustificare
I maltrattamenti sei Prestine così
No
Che ha così ci sono anche altri conventi ma
Ma questo un coerente della nel mondo della della della sua
Che che si che giustifica
Sì
L'occupazione
Relatrice vuole
Frequentare sulla sulla questione dell'abuso della memoria perché per vorrà commentare sulla questione dell'abuso della memoria perché il io spero che quello per che è stato fatto
Con la con la Shoah o in termini di di educazione fosse essenziale
Ma non soltanto
Anzi non in relazione allo Stato di Israele ma perché dire che questi sono stati i crimini commessi dal nazifascismo hanno toccato cittadini europei
Sì nel caso specifico cittadini italiani quindi è una cosa che riguarda noi Anna ed etici e ce lo dobbiamo ricordare sempre sempre sempre come diceva il professor confino anche dobbiamo trarre un insegnamento che il che non accada mai più anche nei confronti delle degli altri una cosa che punto io io credo e fa paura e questo è il tentativo di reprimere la narrazione altrui braccia una filmografia anche palestinesi che va si va sviluppando che racconta
I fatti della che hanno accompagnato la creazione dello Stato di Israele ma sin da prima dal mille novecentoquarantasette ci sono state violenze ed espulsioni
A e quindi
Si tenta di di reprimere di censurare e quindi l'arte la filmografia la narrativa questo è pericolosissimo persone gli spazi che bisogna riguadagnare
Sulla questione dei dei tabù
No non penso che il diritto sia l'unico il sano rigore mentre però è talmente bistrattate dismesso dalla dalla politica
Poi liberamente attribuiscono valore alto aulico alla politica mentre quello a cui mi riferisco la politica che pensa di poter potessero
Di potersi condurre in non solo senza il diritto ma proprio barbagli diritto e brutale celle come diceva ieri una una collega le donne non c'è più la legge delle dell'umanità e c'è la legge della giungla
E questioni è un tema è un tema importante credo che l'altro elemento che mi manchi è quello che io cerco di promuovere anche altre attraverso il mio lavoro
Di creare spazi per il dibattito per il dialogo e e perché ci ascoltino così altre insisto sempre su questa cosa anche voci che a volte hanno difficoltà
A sentirsi rovinata come accade spesso
Nel mio contatto con le comunità palestinese Cosimo comunità israeliane però questo delle Sacchetti di tutti noi
Grazie state c'è un'altra mamma prego e poi ci avviamo verso la chiusura e sarebbe sentire anche i ragazzi giovani
Mi fa leggere
Visti
Quel giorno grazie infinite per tutto quello che ci avete raccontato sono chiamo Federica dalle se sono una giornalista della rivista MicroMega
E volevo chiedere questo
Ai professori alla dottoressa albanese
A avete detto che appunto è una si tratta di una questione politica e non solo umanitaria che o parte dell'impegno che voi stessi state profondendo è proprio quello di riportare tutto quello di cui ci avete parlato alla dimensione politica
E quindi non chiuderlo soltanto della dimensione umanitaria allora quello che vi vorrei chiedere preposti molto sinteticamente quali possono essere secondo voi oggi della situazione attuale che abbiamo discusso i soggetti politici che possono farsi carico di questa questione prenderla su di sé
E riportarla in auge attraverso la battaglia no politica proprio la solidarietà
Che come diceva la dottoressa albanese decenni fa era diffusa nella società democratica occidentale e che oggi non è più diffusa perché c'è un'evidente crisi di questa stessa società occidentale
Mi permetto di dire grossa parte di questa crisi alimentata da razzismo che si sta diffondendo in queste società in maniera così
Ma apparentemente fuori fuori controllo
E tra questi soggetti vi chiedo se i giovani palestinesi le donne palestinesi la società palestinese può trovare secondo voi gravi riferimenti nelle lotte che altre popolazioni arabe
E non solo in tutto il vicino Oriente stanno conducendo in questi stessi anni che dove noi vediamo una grande crisi della società occidentale ci sono altre società che invece si stanno facendo avanti molto coraggiosamente no penso
E donne iraniane i giovani iraniani per fare solo l'ultimo degli esempi ma penso quello che succede tra i curdi e tutto l'esempio che che rappresenta anche la loro lotta allora se ci può essere questo spostamento di soggetti che proprio nostro spostamento mondiale di baricentro di queste battaglie Sissi se no in che termini grazie
Grazie per la domanda
Sì questa la speranza aiuta la speranza veramente nelle nuove generazioni tanto
Il sicuramente devi listini sì ma soprattutto io ero speranza nella nella società
Del discorso di rivendicazione sociale si fa e si articola proprio con un linguaggio che quello dei diritti umani benone questa mia osservazione non è specifica alla alla situazione israelo palestinese soltanto
O
Io penso che sia penso che si è sentita male
Ricordarsi che
La la politica botte
Viene ritardo anche contro la Pericoli diamoci che l'apartheid in Sudafrica non è stato smantellato perché da un certo punto gli Stati si sono svegliati virtuosi hanno deciso di cominciare a sanzionare
Il Sudafrica molti degli Stati occidentali hanno hanno resistito
Nella nella condanna poi nella finalmente un giorno c'era hanno hanno preso atto del fatto che non potevano più opporsi ad una campagna di sostegno
Del movimento contro l'apartheid
E e hanno capitolato per l'uomo è stata sono stati c'è stato un tempo pendio di movimento contro l'apartheid sostenuto dalla società civile e a soprattutto c'è stato un cambiamento che se prodotto all'interno della società sudafricana sono stati è stato strategico avere l'elemento di rottura un elemento di critica che veniva da parte della società bianca questo si sono sono d'accordo
Gli israeliani abbiano un ruolo fondamentale sono tutti due io dico palestinesi israeliani sono tutti e due almeno per quanto concerne il la situazione dei territori occupati sono tutte e due parte di un potere coloniale diurna Grassetto coloniale quindi
Tanto tanto corrompe tanto corrode la l'occupazione per chi la subisce tanto corrompe corrode la mano che la la mini
Credo che si possa prudenza del popolo il popolo come avviene perché di quello palestinese senza essere di umanizzati
Per gli attori che che o conviene essere queste spese pratica a c'è un elemento importante che ci si collega al test all'azione dell'educazione sia a Libero che ho trovato conto rivelatore
Di un'ampia sezione israeliana che si chiamano ritenete
Parla di come i palestinesi sono raccontati nella nella società israeliana non so cosa fare
Però mi ha mi ha colpito molto Kelley raccolte siccome sin da bambini e da bambine
Gli israeliani vengano educati a percepire il palestinese o come
Parte elemento arretrato della società
Ho coperto come pericoloso pericoloso questo questa questa spina nel fianco che Israele il palestinese percepito come una spina nel campo del Paese che li Israele si porta dietro e quindi Ciampi c'è un sistema di di di educazione che fu cambiato anche all'terra di Israele che io credo che la comunità internazionale su questo abbia abbia anche responsabilità visti i rapporti di amicizia anche tutti gli Stati occidentali sì allora di aprire
Visto che ci saranno dei furti
Prevedere il passato
Ma
Solo una riflessione
Ci sono gruppi palestinesi e con lei in Israele che lavorano insieme
Ma sono una minoranza che sono senza potere politico
Ma non sempre non sempre i cambiamenti nella storia vengono dal basso cioè il basso fa parte di questo cambiamento
Ma qualche volta il cambiamento viene prima cambiamento politico per necessità che poi
E diventa importante per cambiare la la percezione dell'agente
L'occupazione
Non costa niente
A Disraeli oggi alla società israeliana agli all'israeliano che saletta l'attuale nasce una famiglia
A prescindere del il tuo tua quest'anno il suo sua
Difficoltà
Quando l'occupazione
Comincerà accostare qualcosa
Allora fosse vedremo sia il cambiamento fosse non lo so ma non ha un costo manca
Esatto quando comincerà come ho detto io posso prevedere il passato questo non lo so no
Per esempio c'è un movimento di BT è c'è che le le specie l'apporto che già alle alle Nazioni Unite una nipote fosse questo il ponte avuta delle delle con sequenze adesso le ONU a
Ha chiesto di di basilare e l'occupazione israeliana Corte Penale Internazionale fosse
Ma quello che dico quanto non lo so
Ma
Non credo che ci sono Fozzie dentro con la società civile israeliana
Per cambiare atteggiamento
Su questo
Questo la situazione
Fa molto bene di chiudere Cornello con un ottimismo Massa
Dobbiamo anche dobbiamo anche guardare alla realtà ma la storia la storia sempre ci dirà delle supplenze
Chi nel mille mille novecento ottanta trentotto chi ha mai detto che il muro di Berlino
Credenze o l'apartheid
Finisca sarebbe finito
Nessuno
Ecco il punto a Roma questo questo fosse un punto di vista ottimismo che la storia ci ci dà delle supplenze
Bene grazie prima di chiudere vorrei chiedere al professor Perugini se vuole aggiungere qualcosa anche alla relatrice se voglio aggiungere un'ultima battuta
No io mi fermerei qui perché le ultime risposte sono state molto esauriente e quindi fermo
Benissimo
L'efficienza forse sono una una speranza quanto relatrice speciale comunque di nazionalità italiana di ed è uno che sa essere aggiornato diciamo allora ad un campo comportamento più virtuosa nel nostro paese in sede internazionale quando si tratta di esprimere le proprie posizioni
Se la citazione israelo palestinese
Grazie
Grazie grazie
E qui certi seguito anche in collegamento un'ultima passo ultima parola
Al direttore di Altreconomia che ringrazio nuovamente per aver permesso tutto questo perché non era scontato molto brevemente anche perché siamo proprio al peso perché all'una qui giustamente dobbiamo sfollare
No ci tenevo semplicemente può sembrare retorico ma non lo è noi questa mattina siamo felicissimi perché a questo avevamo puntato su questo come dire era il nostro desiderio che l'iniziativa tirasse fuori quello che è emerso abbiamo sentito tanto parlare di diritto abbiamo avuto anche delle testimonianze molto interessante nel campo dell'educazione dell'istruzione dell'università la storia la politica è chiaro che il ruolo dell'informazione lasciatemelo dire su questo determinante e strategico non si può prescindere da una qualità dell'informazione e anche ripeto dal dall'indipendenza e dalla profondità dell'informazione su questo non è per sparare contro la categoria anche perché è uno sport al quale non mi piace partecipare perché ci sono profondamente delle differenze anche in ambiti magari come dire che hanno perduto la propria credibilità per una serie di lavori di scarsissima qualità o anche per delle campagne personali di diffamazione di delegittimazione ma ciò nonostante l'informazione fondamentale anche il nostro Paese è chiaro che come un sistema politico dipende anche da chi sistema politico lo alimenta
Non soltanto votando ma lo caratterizza allo stesso tempo la qualità dell'informazione l'indipendenza dell'informazione va sostenuta e quindi lasciatemi dire e non vale solo per Altreconomia di cui io come dire
L'onore e l'onere di rappresentare ma vale anche per altre testate indipendenti che continua nel nostro Paese a parlare della Palestina e della situazione dei diritti umani in Palestina e non lo fanno come dire un tanto al chilo
Ma lo fanno approfondendo anche documenti di capitale importanza come rapporto albanese quindi l'invito con cui Milano cioè scaricati il rapporto albanese dal sito delle Nazioni Unite e diffonde dello perché si parte da qui anche da qui per articolare una riflessione di senso compiuto senza la sensazione di come dire stare a commettere qualcosa di delicato perché è chiaro che se la partenza è lo dico soprattutto per quanto riguarda i colleghi giornalisti se la partenza è sono su un terreno scivoloso speriamo che nessuno se ne accorga partiamo col piede sbagliato
La testa alta di avere a che fare con dati di fatto con informazioni utili ricordandoci della nostra Costituzione ed erano state ontologia professionale altrimenti il muro si fatica da battere grazie mille grazie di nuovo
Al senatore piromani per averci dato questa possibilità e ai nostri relatori relatrici ci vediamo la prossima volta speriamo ancora in sala Zuccari chi lo sa