Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buon giorno da radio radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a sud-est supplemento di giovedì sedici novembre del due mila ventitré
Nel quale vogliamo parlare dell'accordo sulla gestione dei flussi migratori tra Italia Albania l'accordo
Annunciato dalla nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal premier albanese e dirama nella conferenza stampa che hanno tenuto a Roma
Lunedì sei novembre
Ne abbiamo parlato a lungo nella puntata di passaggio a sud est di domenica dodici novembre vogliamo tornarci in questo supplemento proponendovi alcuni commenti che sono usciti in questi giorni alcune analisi
Che sono usciti in questi giorni su quanto è dato di sapere fino a questo momento sui contenuti di questo memorandum un memorandum che secondo la giurista Vitalba Azzollini
è un colabrodo giuridico con la questione dell'extraterritorialità che è la più controversa perché la legge non contempla che i centri per la gestione appunto dei migranti siano fuori dall'Italia e non potrebbe essere altrimenti
Abitava Azzollini ne ha scritto sulla quotidiano domani l'otto novembre
Sull'accordo scrive sull'accordo tra Giorgia Meloni il premier albanese dirama sono molti i dubbi in punto di diritto dubbi che se confermati potrebbero inficiare la validità dell'accordo stesso
Il memorandum di intesa si legge nel comunicato di Palazzo Chigi prevede la realizzazione in Albania di due centri che dovrebbero ospitare ogni mese fino a tre mila migranti irregolari i migranti ma solo quelli soccorsi da navi militari italiane
Saranno sbarcati Ascenzo in
Dove si realizzerà un centro di prima accoglienza dove operare una prima attività di screening mentre in un'altra area più interna si realizzerà una seconda struttura per le procedure successive
I centri saranno sotto la giurisdizione italiana mentre l'Albania si occuperà di sicurezze sorveglianza esterna delle strutture
Per valutare la situazione dei migranti sarà adottata la cosiddetta procedura accelerata di frontiera e deve concludersi in un periodo non superiore a quattro settimane
Il profilo più critico dell'accordo scrive Vitalba Azzollini riguarda l'extraterritorialità e cioè il fatto che le persone soccorse dalle navi militari italiane saranno portate in un Paese straniero e non appartenenti all'Unione europea anziché sul territorio italiano
Il testo unico sull'immigrazione
Si prevede che gli stranieri soccorsi in mare vengano sbarcati alloggiati in appositi centri normativamente indicati informati circa i loro diritti e sottoposti ad accertamenti riguardo alla loro situazione giuridica
La legge non contempla la possibilità che cento i suddetti siano collocati al di fuori dell'Italia e non potrebbe essere diversamente
Infatti sottolinea Vitalba Azzolini
Il Regolamento di Dublino dice che gli stati membri esamineranno qualsiasi domanda di protezione internazionale presentata da un cittadino di un Paese terzo o da un apolide sul territorio di qualunque Stato membro
A seguito dell'accordo invece nota la giurista le domande sarebbero presentate in Albania che non è uno Stato membro dell'Unione europea
Il fatto che le istanze siano comunque valutate dall'Italia non sembra portare a escludere la violazione del regolamento comunitario una seconda criticità che sempre appunto indicata dà vita ad Azzolini questo articolo sul domani
Riguarda la procedura da applicare ai migranti portati in Albania si tratta della procedura accelerata che può essere svolta in zone di frontiera o di transito quando richiedente presenti una domanda di protezione internazionale in tali zone la procedura quindi non può essere svolte in un'area diversa da quella di ingresso come ribadito da ultimo nella recente sentenza di Catania e di Firenze
Effettuare in Albania a seguito di stanze d'asilo presentata in tale Paese non rispetta nessuno dei due presupposti
Non basta dire che i centri situati in Albania è come se fossero in Italia
Una certa aria in un altro Paese non può di fatto divenire territorio nazionale ai fini di legge in base a un mero accordo la procedura prevista inoltre comporta il trattenimento dei migranti
Il trattenimento va convalidato da un giudice e dunque si suppone che magistrati italiani vadano in Albania
Sulla possibilità che si possano svolgere le proprie funzioni fuori dal territorio nazionale si nutrono perplessità
Dovranno pure trovarsi in loco le commissioni incaricate di valutare la situazione dei richiedenti asilo
Dato che in quella sede sì anche un colloqui individuali e siccome ai migranti ma ha consentito di far valere i propri diritti in Albania dovranno essere presenti persone che forniscono loro ogni informazione al riguardo
Nonché avvocati che possono consentire agli stranieri l'esercizio dei diritti stessi incluso quello alla Difesa un po'arduo da realizzare
E poi c'è la questione dei rimpatri nel caso in cui al migrante sia negato l'asilo dovrà essere l'Italia a farsene carico dunque scrive Vitalba Azzolini
Servirà un nuovo trasferimento questa volta dall'Albania a un Cpr italiano per organizzare il rientro del migrante nel suo Paese
Ma siccome gli accordi di rimpatrio sono ancora pochi tornerebbero in Italia quasi tutti quelli che con una sorta di gioco di prestigio l'Italia aveva fatto scomparire mandandoli in Albania
Ora non rimane che attendere le determinazioni dell'Unione Europea la quale ha chiesto all'Italia dettagli sull'accordo l'Unione dovrà dimostrare che ogni soluzione non può che passare attraverso il rispetto dei diritti
Così l'articolo letto praticamente integralmente l'articolo di Vitalba Azzolini
Su domani dell'otto novembre lì l'Unione europea bisogna attendere le determinazioni dell'unione e di questo si è occupato Claudio Tito
Sulla Repubblica per sette novembre sottolineando come le le l'Unione europea abbia messo Roma sotto osservazione che se il governo dovesse andare avanti a dispetto dei rilievi potrebbe intervenire anche la corte di giustizia scrive Claudio Tito che il corrispondente da Brussel dei di Repubblica che i dubbi sono tanti e per certi versi già noti l'accordo stretto tra l'Italia e l'Albania per esternalizzare la questione migranti e già è dunque entrato sotto la lente d'ingrandimento dell'Unione Europea
E
Secondo quanto ha spiegato un portavoce della Commissione europea è importante che qualsiasi accordo di questo tipo rispetti pienamente il diritto comunitario e internazionale
Le perplessità dunque non mancano e dei mesi scorsi scrive Tito avevano già bloccato l'intesa cui stava lavorando il governo danese con il Ruanda l'attenzione si sta su concentrando sul diritto d'asilo la paura degli uffici di Brussel riguarda in primo luogo il Regolamento di Dublino e qui appunto nell'evento di Dublino lo citava anche Vitalba Azzolini Claudio Tito su Repubblica sottolinea quello che prevede l'articolo tre dell'accordo ma anche l'articolo dell'articolo cinque anche l'articolo ventotto il c'è insomma una sequenza di di interrogativi che scrive Claudio Tito verranno presto esaminati dalla Commissione europea
In riferimento ad un accordo simile siglato dalla Gran Bretagna con il Ruanda una portavoce dell'esecutivo comunitario aveva sottolineato che in materia di asilo
Le norme europee si applicano soltanto alle richieste di asilo fatte nel territorio degli Stati membri non a quelle fatte al di fuori
E
Il paragone con il Regno Unito da cui evidentemente scrive Claudio Tito Giorgia Meloni ha tratto ispirazione non regge non fa più parte dell'Unione europea e Ruanda si trova diverse migliaia di chilometri di distanza e già ad aprile scorso la commissaria agli Affari Interni e commissari europea
Il vaglio Hansson definì quella procedura disumana e indegna
In questi giorni le critiche così appunto Claudio Tito sulla Repubblica del sette novembre
Al dopo l'annuncio della Cordova questi giorni abbiamo sentito molti molti accusa molte molte critiche a molte polemiche si è parlato di di deportazione si si sono si è parlato di Lager al di qua del nostro nel nostro territorio
Secondo Maurizio Ambrosini non è una vittoriale sul suo avvenire
è sbagliato evocare Guantanamo e la detenzione extraterritoriale dei sospetti terroristi negli Stati Uniti ma e qui appunto Maurizio Ambrosini in questo editoriale titolato in collisione quei diritti appunto
Solleva un dei ma
Il governo Meloni aveva bisogno di riprendere l'iniziativa su un dossier identitario come quello della politica dell'asilo
I cui risultati sono finora rimasti lontani dalle promesse elettorali e asservito all'opinione pubblica una soluzione che può presentare come innovativa
Ma l'innovazione può entrare in collisione con i diritti sanciti dalla Costituzione italiana e dei trattati europei e internazionali
Anzitutto il patto Meloni Rama ha un sottofondo post coloniale come l'accordo britannico con il Ruanda a cui sembra ispirarsi un paese del Primo Mondo che saremmo noi
Forte delle sue risorse politiche ed economiche dirotta su un Paese meno fortunato e più bisognoso di appoggi e sarebbe la l'Albania
L'onere di accogliere sul suo territorio i migranti sgraditi
Si immagina paradossalmente
Che paesi con meno risorse istituzioni più fragili possono ricevere degnamente i profughi che da noi sono visti come un problema infatti quasi tradendo il sottotesto punitivo dell'accordo
E si prevede che vengano esentati dal trasferimento in Albania donne in gravidanza minori soggetti vulnerabili il Governo scrive Ambrosini
Non ha esitato a parlare di una misura finalizzata alla deterrenza nei confronti di quelli che si ostina a definire come immigrati illegali al pari del modello britannico in realtà fa notare
Nell'editoriale di Avvenire
Nel due mila ventidue il quarantotto per cento dei richiedenti l'asilo Haute Route uno status legale in prima istanza e ad essi si aggiunge il settantadue per cento di coloro che hanno presentato un ricorso giurisdizionale dunque
Rischiamo di mandare in Albania delle persone che hanno diritto all'asilo
Qualcosa poi prosegue Ambrosini non quadra riguardo ai numeri si prevede di realizzare due strutture sul territorio albanese una per l'identificazione allo sbarco l'altra per l'accoglienza temporanea con una capacità di tre mila posti complessivi
E si prevede di trattare complessivamente
Trentasei mila trentanove mila profughi all'anno
Si lascia intendere che basteranno quattro settimane per decidere della loro domanda di asilo mentre oggi il tempo medio di circa diciotto mesi senza contare la possibilità di ricorso è probabile che i profughi languire hanno a lungo in Albania e che i numeri dei casi trattati rimarranno assai più bassi di quelli annunciati
Ma i problemi più spinosi
Scrive a questo punto Maurizio Ambra ma Ambrosini suo avvenire
I problemi più spinosi riguardano all'integrazione dei tra virgolette deportati se otterranno la protezione internazionale avete lasciato in un Paese terzo
Non avrà di certo preparato la strada per la loro futura integrazione in Italia sotto il profilo della possibilità di apprendere e praticare la lingua italiana di conoscere la società in cui dovrà inserirsi
Di orientarsi nel mercato del lavoro nel sistema dei servizi
Se invece riceveranno un diniego occorre chiedersi che ne sarà di loro
Se ne occuperanno le autorità albanesi con quale protezione dei loro diritti umani inalienabili per esempio il diritto alle cure mediche necessarie e urgenti e a non morire di fame
Insomma se non sarà attuato conclude Maurizio Ambrosini
Sarà l'ennesima pseudo ricetta venduta l'opinione pubblica se dovesse essere attuato anche solo parzialmente tratterà soltanto una minoranza dei casi e sferra era comunque una picconata alla già traballante architettura giuridica dei diritti fondamentali
Maurizio Ambrosini
L'editoriale su Avvenire l'otto novembre insomma un memorandum che va in collisione coi diritti
Questo per quanto riguarda il contenuto della dell'accordo li problemi giuridici Lecri le criticità ma poi c'era la questione politica e da questo punto di vista citiamo
Il commento di Andrea Bonanni
Sul sulla Repubblica del sette novembre che parla di Topa albanese l'accordo molto strombazzata o che Meloni ha stretto con l'Albania sulla pelle di Napoli è in realtà un'amara confessione di impotenza
L'intesa come la stessa premier ha dichiarato
Nasce ad agosto
Qui in quel momento l'irritazione legittima dei partner europei era al massimo la nostra manifesta mancanza di volontà nel trattenere rimpatriare o anche solo identificare gli irregolari come prevedono gli accordi di Dublino aveva isolato politicamente Meloni in Europa
E le polemiche erano soprattutto con la Francia con la Germania
Messa con le spalle al muro scrive Bonanni da Presidente del Consiglio ha accettato il salvagente offerto dall'albanese Edi Rama
Che a sua volta ha un disperato bisogno di sostegno per ottenere l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea ma il trasferimento dei naufraghi salvati dalle motovedette italiane sull'altra sponda dell'Adriatico
è solo un furbo gioco delle tre carte che non modifica i termini del problema e che non ridurrà l'afflusso dei migranti verso le città del Nord Europa
Meloni insomma ha solo parzialmente trasferiti in Albania i fallimenti del suo governo
Se questo è lo straordinario risultato di cui si vanta la destra italiana c'è da dubitare che sarà apprezzato da croati sloveni austriaci
Che vedranno aumentare la pressione alle proprie frontiere e non è affatto detto che faciliterà i negoziati di adesione dell'Albania divenuta di colpo un altro ventre molle dell'Europa sul fronte migratorio
Insomma conclude Andrea Bonanni sulla Repubblica del sette novembre la toppa albanese non riuscirà a coprire il buco italiano
Una una corda un memorandum questo piene con con appunto annunciato con in conferenza stampa dalla nostra Presidente del Consiglio e dal premier albanese che però
Può diventare un boomerang questo l'opinione di Claudia Fusani e su il Riformista del dell'otto novembre scrive che
Fa notare come i risultati tra virgolette del successo storico sono rinviati di qualche mese più o meno aprile solo allora sarà possibile valutare se il protocollo Italia Albania per gestire quaranta mila migranti ogni anno rispetti i diritti
Gli accordi e le convenzioni europee internazionali se sarà efficace nella lotta ai trafficanti di uomini fino ad allora la maggioranza soprattutto i fratelli Fratelli d'Italia
Potranno fare demagogia e propaganda senza dover rendere conto dei fatti quando arriverà il tempo della verifica l'esternalizzazione fai da te della gestione dei migranti potrebbe rivelarsi un boomerang per la stessa credibilità della Premier
E qui va detto nato una parentesi abbiamo ricordare che a giugno dell'anno prossimo si vota per le
Europee siamo già di fatto in campagna elettorale
Ed è chiaro che la questione immigrazione sarà usate in campagna elettorale sarà un una sarà un una questione che verrà citato in questo benedire un po'da tutti
E infatti non a caso Claudia Fusani Anna tornato punto del suo nel suo articolo sul riformista dice appunto che la prova
Sarà disponibile nel piano delle state ce li vedremo
Six e questo raccordo che dovrebbe essere implementato la andare in funzione la prossima primavera
Dopo il voto per le lo lo vedremo in estate dopo il voto per le europee ma fino ad allora sarà show così
Sono i doni fallo sciocco e sto è l'succo è anche il titolo di questo articolo di Claudia Fusani su il Riformista
E c'è appunto la questione che toccava anche anche anche Andrea Bonanni sul suo articolo di dell'Albania insomma che
Cerca cerca di di di usare questo accordo per ottenere l'appoggio italiano e somma trovare un'altra avere accreditarsi per il negoziato di adesione all'Unione europea obiettivo Tirana a Bruxelles
Il il titolo del del commento di Marcello Sorgi sulla stampa del sette novembre dove Martin
Un commento che impedirebbe insorge conclude scrivendo che l'annuncio delle intenzioni di costruire lì due centri generici PRC assegni prigioni in cui anche in Italia
I migranti vengono trattenuti in attesa di identificazione e rimpatrio
è stato dato dei due capi di governo insieme con quello di una serie di accordi commerciali che dovrebbero rafforzare le relazioni economiche tra i due Paesi
Ma la partita vera che si intuisce è quella dell'ingresso dell'Albania nell'Unione Europea a cui è candidata da oltre dieci anni e per il quale Meloni ha promesso di dare una mano
E qui allora veniamo all'altro protagonista di questo accordo che il premier albanese e dirama ancora lui ancora e di periodicamente il primo ministro albanese si occupa dei flussi migratori italiani
E ripassare quali siano le sue motivazioni è utile anche perché questa volta forse esagerato questo è il il parere il commento di Nicola Pedrazzi in un suo articolo a come apparso pubblicato il dieci novembre sul sito internet di Osservatorio Balcani e Caucaso pagano coso Contorbia
Ma è un come intitolato appunto ancora Luís ancora e di
Nicola Pedrazzi inizia ricordando che Edi Rama governa l'Albania da più di dieci anni le prime elezioni le vinse nel due mila e tredici
Pochi mesi dopo il siamo arrivati primi ma non abbiamo vinto di Pier Luigi Bersani
Da noi la sinistra pareggiava con un Berlusconi terminale sull'altra sponda dell'Adriatico invece e di l'artista ed il socialista l'ex sindaco di Tirana che aveva colorati Palazzi archiviata per sempre la stagione di Sali Berisha
Sali Berisha Air
è stato da tanti anni il leader del centrodestra fondatore del partito democratico che in Albania parte di centro destra anche adesso poi ritornato da alcuni mesi ve lo raccontiamo da passaggio a sud-est alla ribalta della politica albanese ha ripreso in mano
Il il
Il Partito Democratico ma certo non è più il Sali Berisha dei tempi Doro durante i quali è stato premier è stato anche il Presidente della Repubblica
Dalla Repubblica albanese appunto e diramati dava per sempre la stagione Sali Berisha voltava pagina come sono avanti questi albanesi ai qualunquismo mezzo di sinistra e mezzo di disprezzo che da allora dedichiamo i nostri vicini
E su questa carenza di conoscenza da più di un decennio periodicamente e dirà Edi Rama lucra politica
Non lo vediamo spiega Nicola Pedrazzi perché per vederlo bisogna considerare l'Albania uno stato e invece per noi l'Albania
è un luogo dell'immaginario che i sogni non sono portatori di interessi non lo vediamo perché la fiction Italo albanese è utile a mascherare la povertà della nostra politica estera
L'ultimo gioco di prestigio Ramalho ha regalato lunedì
Sei novembre punto a Palazzo Chigi questa volta il complice però non è stato l'amico Renzi come nel due mila quattordici né l'amico Di Maio come due mila ventuno siccome siamo nel due mila ventitré è stata l'amica Giorgia Meloni
Pedrazzi ricorda insomma che che di
A chi a chi lo legge che che che segue da diversi anni le relazioni tra Italia Albania e scrive non credo più alle parole che si dicono le due diplomazia
Meloni ha concluso la conferenza stampa del sei novembre in cui Anna è stato annunciato appunto questo questo memorandum d'intesa questo questo accordo
Dicendo che il protocollo disegna la cornice politica alla corda disegna la cornice politica all'accordo dovranno seguire i provvedimenti normativi conseguenti
E scrive Pedrazzi ha fornito una vaga data di inizio del Progetto Primavera due mila ventiquattro tradotto questo accordo non esiste è pura propaganda
Ma prescrive a questo punto Nicola Pedrazzi Suvac ricavato punto org nulla di nuovo sotto il sole italo albanese qualcosa di simile era già avvenuto nel due mila diciotto quando la crisi della nave di Ciotti bloccata da Salvi nel porto di Catania venne risolta
Dai media manager del governo albanese cioè quelli che sanno trattare bene con gli organi d'informazione
Che provini insomma promisero su Twitter l'accoglienza di venti migranti venendo immediatamente ripresi
E dall'accanto della Farnesina e quindi da tutte le agenzie stampa
Anche allora i ministri Salvini e Di Maio all'epoca governerà Gialloverde infatti Zanola condotta del piccolo paese balcanico più europeo e più solidale degli stati membri
A sinistra si siculo nel sogno di un Paese povero ma ospitale addestrati si vantò dei frutti dell'intransigenza del ministro degli interni che con il suo no aveva imposto una redistribuzione peraltro a un Paese che con il suo gesto ripagava finalmente l'accoglienza degli italiani
Come se Dini nel nota a questo punto Pedrazzi come se la lega nord degli anni Novanta fosse stata accogliente verso gli albanesi
E ricorda terrazze che nessuno di asilante Della di Ciotti arrivò mai in Albania questa volta questa cosa devo anche ricordata qualche volta la passa da sud est
Né alcuna autorità si può semmai il problema che ciò accadesse essendo illegale il trasferimento di un migrante giunti in Unione Europea in uno stato terzo fuori dal sistema di asilo europeo
Ora
Per evitare
Speriamo alloggi e scrive per rassicura per evitare l'obiezione dell'illegalità
Di un trasferimento forzato fuori dall'Unione Europea a questo giro si dice che il porto di Shelley e le sue strutture saranno territorio italiano e e che da quel territorio immigrati dislocati in Albania potranno chiedere asilo all'Italia
Ora ammesso e non concesso che sia possibile trasportare i migranti intercettati poniamo al largo della Sicilia in un porto a settecento chilometri di mare dalle rotte del Mediterraneo centrale
Che non è certo l'approdo più vicino imposto dalle convenzioni internazionali sul soccorso in mare
Davvero non si capisce come sia possibile realizzare una Italia extra territoriale capaci di organizzare un'accoglienza rispettosa del diritto internazionale fuori dai propri confini
Ma a questo punto avviando sia conclude il suo articolo Nicola Petrassi fa la domanda che poi
Insomma ci poniamo a questo punto dopo aver letto questa l'articolo perché ciclicamente e dirama si occupa delle nostre questioni migratoria
E la spiegazione per Nicola Pedrazzi
Per lo stesso motivo per cui nel due mila venti sceneggiò di inviare una squadra di infermieri in Lombardia per aiutare le nostre terapie intensive intasate dal corpo diciannove
Ma per la cronaca si trattava di ragazzi inesperti come emerse negli ospedali del Bresciano dove vengono dislocati
Venuti in Italia sostanzialmente per apprendere le tecniche di contrasto al virus nel momento in cui la pandemia stava divampa andò anche in Albania
Nel due mila e diciotto come nel due mila venti come nel due mila ventitré Pere dirama l'obiettivo è sempre uno solo entrare nel flusso narrativo delle vicende europee accreditarsi tra i partner come leader Daria e dipingere presso le opinioni pubbliche l'Albania come membro di fatto dell'Unione Europea cose che aiutano a far dimenticare che su ogni singolo dossier dei negoziati di adesione del suo Paese arranca
La conferenza stampa di rame Meloni
Non ha raccontato l'avvenimento di un fatto diplomatico è essa stessa il fatto diplomatico dinanzi agli italiani Rama offerto a Meloni la possibilità di fingere che l'Italia di una politica estera assertiva una funzione che lo Stato albanese ha svolto altre volte nella storia d'Italia
Dinanzi agli europei Meloni ha offerto a Ramat ciò che tutti i governi italiani garantiscono a prescindere dal colore politico il certificato di europei ITA insomma
Da dieci anni il copione è lo stesso ma i nostri governi cambiano ed ereditano il discorso del precedente mentre Rama resta e continua ad affinare la sua interpretazione da dieci anni e dirama governa il suo paese con i media stranieri e il consenso che niente all'estro da Brussel ad Ankara perché ricorda giustamente Pedrazzi esiste anche un copione orientalista consolidato ma questa è un'altra storia
Oggi in Albania manca uno un'opposizione credibile sia a livello nazionale che municipale
Beh principalmente perché opporsi non conviene
C'è una criminalità organizzata che
Qui Pedrazzi c'è scesa a patti con questo nuovo singolo potere
La corruzione non non dilaga endemica e l'unico metodo possibile le riforme richieste dall'Unione Europea arrancano gli albanesi emigrano in massa senza barconi ma chiedendosi nel nord Europa come gli eritrei della nave di Ciotti
Insomma per tutti questi motivi e di
Che è cresciuto a RAI e Mediaset e conosce il potere ipnotico che l'estero esercita sulla periferia albanese
E che il ricordo della migrazione albanese esercita su di noi ogni tanto appunto e dirama ogni tanto un giretto in Italia se lo fa e però è proprio per questi motivi proprio perché l'Albania reale nonostante la nostra cooperazione le nostre politiche oggi un Paese così
Noi abbiamo bisogni di un'Albania che ci racconti quanto siamo stati bravi che ci confermi che stiamo raccogliendo i frutti dell'accoglienza seminata trent'anni fa
Che ci rassicuri sul fatto che sappiamo stare nel Mediterraneo e che sul Mare Nostrum disponiamo di tavoli relazioni che ci consentono di farsi ascoltare in Europa ma questa volta forse
L'anno sparata troppo grossa
Così conclude
Nicola Pedrazzi che poi aggiunge fa una notazione molto molto dura dice parla di una ricorrente Bugia italo albanese che è un'impostura morale che interessa poche persone ma sta oltrepassando le soglie della sostenibilità
E il risveglio rischia di essere molto brusco
Diceva appunto un un un giudizio molto duro sono parole molto nette ma certo se noi se noi vediamo quali sono le criticità dal punto di vista giuridico di questo accordo che non sappiamo ancora
Cosa sia poi nei nei dettagli e questo qui siamo in attesa per di un giudizio dell'Unione europea con la miss commissione che ha già messo sotto la lente d'ingrandimento l'accordo
Col fatto che andrà verrà avviato nella prossima primavera insomma
Sì sì al sì ai problemi giuridici ai problemi poi di realizzazione ci aggiungiamo poi una lettura politica beh allora vediamo che l'analisi molto molto dura che fa Nicola Pedrazzi sulla carica a questo punto org non è
Un insomma a una ha una sua
Va tenuta va tenuta presente considerando anche come dirama in Albania esercita il suo il suo potere
Insomma staremo a vedere quello che succederà il memorandum Rama Mellone sull'immigrazione ha suscitato reazioni negative anche in Albania
Ve lo abbiamo
Le abbiamo poste alcune Nella puntata di passaggio a sud-est di domenica scorsa dodici novembre la potete riascoltare su
Era grecale punto it ti andando nella sezione rubriche cercando punto passaggio a sud ci sono state anche delle proteste molto accese in in Parlamento il Parlamento italiano dovrebbe dovrà occuparsi di questo di questo accordo e dunque tutt'dobbiamo ancora vedere tutto e può anche essere che qualcosa funzioni può anche essere che la cosa se si riesca a a organizzare ma è chiaro che in questo momento in questa fase più che lecito nutrire
Più più di una più di una
Perplessità insomma su questo accordo per come è stato fatto per come è stato annunciato e per il fatto che ancora non conosciamo bene
I dettagli di questo protocollo di questo di questo memorandum avuto staremo a vedere e naturalmente bello ve lo racconteremo da passaggio a sud-est continueremo a seguirlo
In particolare per quello che succede in Albania insomma Baiano seguiamo da vicino e quindi continueremo a raccontarne la anche da questo punto da questo punto di vista il tutto inserito appunto nel quadro della del processo di adesione dell'Albania l'Unione aveva l'Unione europea del dei delle proseguo dei dei negoziati per oggi proprio ci dobbiamo fermare qua ci dobbiamo fermati con questo supplemento settimanale di passaggio a sud-est dei di giovedì sedici novembre
Vi ricordo ancora una volta che tutti i nostri supplementi ma così come anche le nostre puntate settimanali in asse speciali sono RIA ascoltabili su radio radicale punto Ittiri nella sezione delle delle rubriche in onda invece ci risentiamo domenica domenica diciannove
Novembre come sempre alle ventuno per una nuova puntata grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli una buona giornata all'ascolto di radio radicale