Fabbrica Europa

Carriero deputati cari colleghi oggi siamo qui per la presentazione di un documento di Confindustria denominato Fabbrica Europa un documento nel quale noi attribuiamo grande importanza ringrazio Carlo Corazza direttore dell'ufficio del Parlamento europeo in Italia Cappato cucinato per
E che ha contribuito notevolmente anche la redazione di questo documento con suggerimenti e consigli che sono stati preziosi Perrone
Sapete che le elezioni europee di giugno ormai sono imminenti è un percorso politico-elettorale che coinvolge direttamente anche il mondo imprenditoriale italiano
E siamo grati ai parlamentari europei che hanno partecipato a questo confronto che ha preceduto la pubblicazione del documento anche per la condivisione di idee di informazioni di programmi che potranno essere poi eventualmente riversati
Nelle attività del Parlamento europeo che prende la vita dopo le elezioni di giugno
Fabbrica Europa è il risultato del coinvolgimento di tutte le associazioni del sistema confindustriale ad uno sforzo di riflessione e di condivisione di informazioni stiamo parlando sia l'istituzione settoriali essere supersonica editoriali e regionali ringraziamo come tutte le associazioni e sono numerose che hanno dato il loro contributo ringraziamo nuovamente gli eurodeputati per la disponibilità che ha mostrato nel condividere i loro orientamenti e soprattutto per l'apertura al dialogo che indipendentemente dal partito politico d'appartenenza hanno comunque mostrato nel corso di questi anni hanno consentito all'attività di Confindustria anche a Bruxelles di ottenere dei risultati molto importanti
Una attitudine al dialogo che auspichiamo possa essere ribadita anche dal nuovo Parlamento e dai nuovi attori che normerà
Finisco prima di cedere la parola Carlo Corazza semplicemente ricordando che questo percorso sodo compiuto anche con altri Confindustria l'opera abbiamo dei rapporti bilaterali estremamente solide sia con la Confindustria francese Medef sia con quella tedesca e Bibbia inizia ancora con quella spagnola seduta e con tante altre associazioni imprenditoriali degli stati membri dell'Unione
Convergiamo tutti in Business Europe che nella Confindustria delle Confindustrie europee un percorso analogo a quello che noi abbiamo già compiuto in Italia in questo momento è in corso anche in altri stati membri quindi documenti simili a Fabbrica Europa saranno pubblicati anche dalle nostre omologo in altri paesi con europea
Speriamo di avere la possibilità di tornare su alcuni dei temi che sono contenuti nel nostro presto anche con i rappresentanti delle imprese di altri stakeholders europei mi fermo qui e cedo la parola Carlo Corazza grazie
Sì grazie grazie davvero passatempi di tutto ringraziare il presidente Bonomi per questa importante iniziativa che Parlamento europeo sostiene con grande convinzione
Saluto un amico Stéphane panna il direttore generale di Confindustria gaffeur e Langella parlamentari europei presenti l'onorevole Monfeli scomporre Patriciello onorevole non atto grazie per la vostra presenza qui oggi che è molto importante per il Parlamento europeo siamo a meno di
Diciotto settimane da elezioni in un contesto che
Palese a tutti è particolarmente difficile un rischio emergenti
Dal dall'orrore che abbiamo visto sette ottobre cresciuta ristabilita Medioriente anche con ripercussioni importanti sul commercio internazionale siamo a due anni dall'aggressione russa all'Ucraina e il volto della tirannia si fa sempre più feroce qualche giorno fa abbiamo assistito alla all'assassinio di
L'unico grande oppositore
Navalny su come sapete ieri sua moglie era al Consiglio affari generali
Dell'Unione Europea il problema è che la tirannia di putti non è isolata c'è un fronte di regimi autoritari sicuramente non ci considerano loro amici perché da quel se liberati sono nemico numero uno di un dittatore
E quindi la cosa più importante oggi è rafforzare questo fronte di democrazie liberali e a cominciare dalla democrazia liberale europea che si deve dare i mezzi per stare in piedi da sola per essere attrice non spettatrice
E quindi si deve dare una sua autonomia strategica
A cominciare da una strategia di politica
Industriale
In un mondo dove la parola d'ordine a Brescia ore Inge per dirla con me la diceva Pascal Lamy l'Unione europea non può rimanere l'unico erbivoro e in un mondo di carnivori
E quindi queste le queste elezioni saranno l'occasione con la partecipazione col Parlamento e tiene molto per rafforzare
Questo unione la la prima cosa che rafforza ma non sarò per andare a votare e sono particolarmente grato per l'iniziativa di Confindustria su tutti i territori se iniziative in molti comuni che non sosterremo con
Con grandissima convinzione dove ci saranno confronti su temi veri sui temi che su cui si decide il nostro futuro su cui si decide il futuro dell'industria con i parlamentari tre locali lezione ha perso particolarmente importanti lo sappiamo per l'impresa oltre il settanta per cento delle delle regole che riguardano le imprese mercato interno all'accesso ai mercati internazionali
Viene votato dal Parlamento europeo e dal Consiglio
Dei ministri e devo dire nella mia ahimè lunga esperienza a Bruxelles la rappresentanza che ha più chiaro quali sono gli interessi del nostro Paese e sicuramente Confindustria oggi tutto abbastanza facendo un ottimo lavoro ma insomma ricordo sempre
Una presenza fondamentale di Confindustria Bruxelles e quando si doveva capire in qualche modo
Il sistema Paese Confindustria era la prima stella polare
A cui guardare questo perché siamo la seconda manifattura d'Oropa siamo il secondo esportatore d'Europa siamo bravi a fare quasi tutto solo lasci nasce batte incapacità di diversificazione
E quindi più di altri Paesi abbiamo bisogno di un Oropa amica
Il che non è sempre il caso bisogna riconoscerlo son stati fatti tanti errori anche di recente io ho avuto l'onore di lavorare tanti anni con Antonio Tajani anche quando era vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'industria l'imprenditoria
Devo dire che italiani è stato uno dei primi a avere una visione chiara dell'importanza di avere un'industria forte per una roccaforte
Per motivi abbastanza ovvie l'ottanta per cento dell'innovazione viene dall'industria
Buona parte dei posti del privato sono direttamente o indirettamente legati alla nostra base manufatturiera quindi avere una base manufatturiera debole come un albero che si indebolisce in qualche modo poi mette a rischio tutto il mosaico dell'economia
Europea sarebbe e e per questo abbiamo bisogno di un legislatore che faccio un quadro di regole favorevole indossa che sburocratizzazione sarebbe un gravissimo errore avere un Greenville a una transizione energetica una tradizione digitale contro l'industria con un approccio punitivo perché l'industria che attira gli investimenti che serve molta duecentocinquanta miliardi solo per la transizione energetica
E l'industria che sviluppa reti
Se noi
Saremmo costretti a importare da Cina o India o o altri Paesi che sicuramente hanno standard ambientali molti diversi dai nostri quindi insomma diciamo che c'è un legame indissolubile tra un'industria forte vitale consenso sociale crescita e lavoro
è una è una forte industria manifatturiera
Europea
Loro OPA non è una burocrazia come si dice il cuore pulsante la la la testa dell'oca il Parlamento europeo chi dovrà eventualmente correggere gli errori sull'individuo accelerare sull'intelligenza artificiale
O fare una strategia per le materie prima microprocessori saranno prima di tutto i nuovi parlamentari che leggeremo l'otto il nove giugno
E saranno anche loro laddove era vere una visione sul nostro futuro e oggi più che mai è importante capire che loro OPA è un video
Abbiamo bisogno di un'OPA che si lungo Syscam senso federale quindi serve quello su cui si sta lavorando a me con pochi risultati da tanti anni sarebbe finire unione dei capitali finire unione bancaria
Finire l'unione fiscale andare verso un'unione economica e politica
E questo perché abbiamo visto che quando si è cominciato a ragionare su su su sistemi come show o come nei generici e quindi ammettere finalmente insieme un debito europeo con delle risorse proprie fortemente butta peraltro dal Parlamento europeo
Sì ha affrontato le crisi molto meglio allora oggi pensare di fare lì che indicono un per cento del bilancio che per un terzo dall'agricoltura quindi senza un vero bilancio per l'industria con l'America che ha messo mille miliardi la Cina che continua a sussidiare qualsiasi cosa è semplicemente autolesionismo quindi la madre di tutte le battaglie
Per evitare che si spacchi il mercato interno perché io letto qualche mese fa di San molto lucida del presidente Bonomi è chiaro che se noi lasciamo alla Germania che dà anch'esso Mentana metà degli aiuti di Stato o ai Paesi che hanno Maggi fiscali margini per dare aiuti
è chiaro che i Paesi che hanno meno margini fiscali non potranno stare al passo e si romperà al mercato interno questo è un fatto soltanto di tempo quindi come ci dice Draghi le poche volte che parla in pubblico dobbiamo andare verso tesoro europeo per finanziare non solo la politica industriale un'intelligenza artificiale collassi per sicurezza ma anche l'Unione per l'Energia e Unione per la licenza
Ecco io penso che Parlamento europeo sia in prima linea su queste riforme H votato a dicembre
Per la riforma dei trattati
E quindi l'auspicio del Parlamento europeo e che ci questa forma ci sia una forte partecipazione al voto e si dia una chiara indicazione per un Oropa più forte giorni catalizza grazie mille
Grazie Carlo io cedere la parola Stefan pane che delegato per l'Europa di Confindustria non prima di averli rammentato che esiste dovesse aver ricevuto anche l'arco d'deprimente dovere in formato digitale il documento di cui adesso stenta ci va bene
Della
Sì funzione
Illustri e lo deputati
I colleghi
Saluto in modo particolare
Carlo Corazza
Averci dato il patrocinio per questa per questa questa giornata che per noi è molto importante
Sono davvero lieto che abbiate accolto il nostro invito alla presentazione di fabbrica Europa il documento che racchiude le raccomandazioni di Confindustria per la prossima legislatura Happy l'Unione europea
La tornata elettorale di giugno mancano diciotto settimane vi chiedo diciotto minuti di tempo per sentire messaggio che vorremmo darvi documento di particolare importanza in cui tutti i cittadini europei potranno esprimersi su chi li rappresenterà il Parlamento europeo e in primi su quale Europa vogliono costruire come rappresentanti del mondo delle imprese
Come attore sociale vogliamo per dare il nostro contributo come costruire un'Europa forte e più competitiva
Per questo nelle nei mesi scorsi abbiamo avviato un'ampia e capillare consultazione con tutto il sistema associativo con l'aiuto del gruppo tecnico Europa
In cui tutti i settori tutti i territori sono stati coinvolti il documento che presentiamo oggi
è il frutto di questo lavoro era chiude numerosissimi contributi che se ci sono stati inviati immediati e che abbiamo incluso è strutturato in una serie di proposte suddivisa in dieci grandi capitoli
Partiamo dal preambolo che sviluppa il filo conduttore del documento che ruota su due concetti chiave industria e competitività
Il mondo in questi decenni è profondamente cambiato il contesto geopolitico richiede un rilancio dell'Europa che non può essere affrontato nei singoli Stati ma richiede di un salto quantico
Della dimensione europea per mantenere la pace sociale
E un ruolo decisivo nel mondo
Questo richiede una nuova architettura istituzionale europea
Che riporti al centro la capacità di prendere decisioni in tempi brevi e certi il fattore tempo è un fattore decisivo il proprio senso della prole della parola
Per il futuro dell'Unione Europea
Negli ultimi anni in Europa è stata predominante una lettura postindustriale della società perdendo di vista attacca la consapevolezza che senza industria non c'è futuro
Che senza industria non si mantengono gli elevati standard sociali che sono i più alti del mondo e che senza industria non si vincono le sfide ambientali digitali energetiche e della difesa
Da sempre ma oggi ancora di più Confindustrie convinta che l'Europa non possa prescindere dalla sua industria unico vero try per dell'economia dell'unione europea
Ma ridussero per sta soffrendo di un gatto di competitività sempre più grave
Che va affrontato con urgenza
Per permettere alle nostre imprese italiane ed europee di tornare a correre e vincere le competizioni che dobbiamo fare affrontare a livello globale
Per renderci conto della dimensione della sfida che dobbiamo affrontare vorrei citare solo due numeri
Nel due mila otto
Il per l'Europeo era superiore
A quello degli Stati Uniti di quattro virgola cinque per cento
Nel due mila ventidue era inferiore di quattro virgola cinque per cento
Sono numeri traumatici perché tradotto ed un'immagine concreta dal due mila otto ad oggi abbiamo perso in Europa hanno perso il PIL equivalente quasi a quello dell'Italia della Francia
E se consideriamo il PIL pro capite il confronto anziché migliorare peggiora ulteriormente con l'Europa con il reddito pro capite mercato americano corrispondente a quasi il doppio di quello Peo
E un divario che continua a crescere
Dobbiamo recuperare questo divario e questo si può fare solamente attraverso una rinascita dell'industria europea
Per questo il nostro manifesto si chiama Fabbrica Europa
Perché le parole chiave intrinsecamente collegate tra loro sono industria competitività Europa e sono i concetti chiave sui quali un solo fondo all'Arena incaricato Mario Draghi di redigere il rapporto sulla competitività
Con il nostro manifesto vogliamo essere propositivi condividere una fabbrica vite indicare la strada da percorrere proponendo tutto un ventaglio di azioni concrete e i principi che devono costituire la bussola da guardare per prendere le future decisioni
Passiamo al primo capitolo la competitività nel nel mondo il punto di partenza non può che essere il rafforzamento dell'Unione Europea
Quale attore economico e politico globale ad equamente attrezzato per far fronte alle sfide incorse e quelle future
Il mondo è cambiato
L'aumento delle tensioni geopolitiche la globalizzazione incalzante l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia la drammatica situazione in Medioriente sono fenomeni che nocca scambiato il lo scenario di riferimento in cui si trovano operare le nostre imprese e policy Mecca
Prendendo sempre più volatile incerto e complesso il contesto dobbiamo quindi ampliare la Rete di accordi di libero scambio e assicurarne l'implementazione
Focalizzando ci sono i gol segnati col Mercosur con i Paesi ECM
Con l'Africa
Assicurando un level playing field tutelando gli interessi delle imprese europee da pratiche scorrette e a volte aggressive di dumping i paesi terzi
Rinforzando la difesa comune europea in un'ottica ottica autonomia strategica
Passiamo alle politiche
Che riguarda una transizione verde sedici indiscutibile la necessità di affrontare e porterà a termine la transizione ambientale ed energetica ciò richiede un ripensamento dell'approccio con cui affrontare questa sfida cruciale
E le direttive dei record e nei regolamenti del pacchetto FIT for fittizi fitti profitti Faes
Si è riscontrato infatti un approccio ideologico
Che rischia di portare una sostanziale a un sostanziale bando intere filiere industriali per questo occorre affiancare quindi una politica industriale europea ambiziosa basata sulla sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale che consenta alle imprese di rischi di restare al passo nella corsa globale alle tecnologie del futuro
Sostenimento sostenendo l'Investimenti tutte le tecnologie necessarie per raggiungere obiettivi che ematici ed energetici rendendo la transizione ecologica un'opportunità di sviluppo la neutralità tecnologica
è una precondizione della competitività le politiche europee per la trasmissione digitale
Così tutti il cui conclusa considera da digiti Razzetti digitalizzazione di imprese uno dei mercati motori trainanti dell'evoluzione economiche industriali per sostenere la competitività nella digital Economy però occorre favorire lo sviluppo delle tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale
Il cloud leggi prigione ed offensive la Block cene quanto un computer Inc come la Rete cinque g seggi il successo della trasformazione digitale di Unione europea richiede dunque un'accelerazione sostanziale dell'azione dello dell'unione europea e negli stati membri per realizzare il queste riforme
Che crea niente né incentivi estimi London investimenti nel settore digitale delle competenze e nelle infrastrutture infrastrutture digitali attraverso l'applicazione del Artificial Intelligence atti
E la futura legislazione in materia occorrerà poi assicurare che l'unione gli Unione diventi più attrattiva per investimenti dobbiamo attrarre investimenti
Per rimanere e diventare un vero attore su questo sarà centrale investire sulle competenze di chi lavora nelle nostre imprese che tutte le filiere di ridurre il digital schemi che attiva il divario dico di di competenze digitali e affrontare la carenza di professionisti qualificati in alcuni settori come quello per esempio che la SEC Security
Passiamo ai
Trasporti e infrastrutture che sono la un'altra precondizione per il mercato unico
Un sistema di mobilità efficiente rappresenta una precondizione per assicurare la competitività del settore ma lo manifatturiero
Europeo e per garantire la parità di condizione il benessere economico all'interno dell'Unione Europea
In questa direzione occorre garantire un percorso di transizione verso la mobilità verde che prende in considerazione molteplici soluzioni in linea di nuovo con il principio di tecnologia di neutralità tecnologica esplorando nuove prospettive soluzioni a partire dei biocarburanti
Ed è carburanti sintetici
Altrettanto importante e creare un quadro normativo sinergico fra legislazione in materia di trasporti e in materia di ambiente
Ponendo una maggiore enfasi sull'integrazione i vari settori economici
E importantissimo la rimozione di ostacoli di tipo normativo come i divieti di transito tirolesi durante l'asse del Brennero che frenano il commercio Investimenti transfrontaliero foto transfrontalieri
E risolta vendo il focus su trasporti infrastrutture come fecondazione ricognizione arriviamo al mercato interno dallo studio che ha citato prima
Carlo corazza elaborato da spalla mento robe europeo emerge che il potenziale di crescita dell'Unione Europea ammonta a due mila otto cento miliardi si completiamo il mercato unico
Confindustria guarda al mercato unico come unico unico come leva principale per la crescita economica per la competitività era per l'occupazione
Ma nonostante i progressi realizzati negli ultimi trent'anni il mercato unico unico rimane un mosaico di pezzi e la sua capacità di attrazione rispetto ai concorrenti globali è fortemente diminuita
E quindi urgente affrontare la frammentazione persistente e arginare il detto realmente deterioramento della competitività riportando il mercato unico in cima
Alla politica all'agenda politica dell'Unione Europea intervenendo con un programma dazione teso alimentare e barriere normative ridurre la burocrazia realizzare una vera unione economica senza ostacoli le operazioni commerciali transfrontaliere
E agli investimenti all'interno dell'Unione
Aspettiamo con forte interesse il rapporto sul futuro del mercato interno che Enrico Letta presentare prossimo aprire aprile le nostre proposte che abbiamo le aree lavorato voglio essere vogliono essere un contributo anche da questo rapporto
Passiamo all'equilibrio di bilancio e la politica di coesione le sfide economiche sovranazionali richiedono risposte coordinate a livello europeo
Per garantire un adeguato livello di investimenti sia pubblici che privati
Nel più prete nel più breve tempo per questo e necessario poter contare su una regolamentazione del sistema bancario che consente alle banche di finanziarie lo sviluppo dell'economia
Occorre completare il progetto volto alla creazione della Cap étoile macchinazioni o ma anche rafforzare gli investimenti nella competitività delle dei territori sfruttando appieno il potenziale della politica di coesione che oggi vale quattrocentoventisei miliardi di euro in totale tale politica ma rafforzata
Soprattutto per sostenere i territori che saranno più colpiti dall'impatto della transizione e per contro dire è un processo di convergenza che riguardi l'Europa nel suo insieme
L'assicurato che nella programmazione del prossimo quattro pluriennale finanziario
Finanziario pluriennale le risorse tra coesione siano preservate e le esigenze del mondo dell'impresa deve siano debitamente prese in considerazione voi facciamo parte del gioco lo sto la questione si fa tramite le imprese
E quindi sono le imprese che fanno correre il PIL e la politica delle coesione aiuta a rafforzare di disparità è unire e rafforzare l'Europa
Quindi arriviamo modello sociale europeo le nostre proposte non sono finiti a se stesse vogliamo rafforzare la società Confindustria ritiene necessario modernizzare il modello digitale europeo nella sociale europeo scusate nella convinzione che la dimensione sociale rappresenti oggi più che mai un fattore determinante per la crescita
La competitività e l'inclusione dell'Unione
In un'Europa caratterizzata da una forte dimensione sociale la sfida e coniugare crescita e li li tratti livelli sociali guardando alla sostenibilità del welfare
Ad una Nicola regolazione dei rapporti di lavoro che sia capace di accompagnare le trasformazioni del mondo produttivo e sostenere la competitività con politiche attive che rendano i nostri mercati del lavoro più dinamici ed intrusivi
E necessario anche sostenere la formazione continua creando percorsi di integrazione scuola impresa altri due mondi che devono parlarsi ancora di più
Prestando particolare attenzione alla formazione tecnico-professionale
Passiamo alle regole di Conte c'è concorrenza editi stato e sempre più evidente la necessità di sviluppare un approccio sinergico tra politica industriale
E quella dalla concorrenza per consentire alle imprese europee di competere efficacemente a livello globale non guardiamo più all'Europa dobbiamo guardare al mondo
In nel contesto degli aiuti di Stato riteniamo di fondamentale importanza un adeguamento delle regole ordinarie che subentreranno regime una volta scaduta la parità validità del quadro temporaneo di crisi transizione pare circolare un reale sostegno dei processi di investimento
E tenuto conto e qui mi riallaccio quello che ha detto Carlo Corazza prima delle diverse capacità di bilancio dei ventisette stati membri dell'Unione europea al fine di mitigare i rischi molto concreti deframmentazione di sperequazioni
Di alterazioni delle avrebbe infiltrati del mercato interno è fondamentale affidarsi a risorse europee che siano comuni a tutti gli stati membri solo attraverso questa modalità
Si può garantire una crescita uniforme l'interno del quadro
Del mercato unico
Si rivela ugualmente indispensabile adeguare i criteri i definizione delle PMI sulla base dell'inflazione prevedere una definizione e misure agevolative specifiche permette certe est MolMed certi eliminare vincoli eccessivi per agevolare le grandi imprese che creano le filiere e semplificare e velocizzare le procedure Celli
Richiamo alla ricerca innovazione che sono le leve principali per vincere la sfida e sfide globali un forte impegno alle attività di ricerca investì ricerche invece che sviluppo sono centrali per stimolare i progetti per la transizione verte dell'industria coppe
E indispensabile quindi rafforzare gli strumenti finanziari a supporto delle progettualità industriali a settanta avessi curando una mozione maggiore coerenza fra i programmi europei
E questo sta succedendo quest'arma un un un elemento molto importante seguendo un approccio alla valutazione dei progetti più orientati all'impatto risultati concreti
Il successo dell'attività di ricerca e sviluppo è strettamente connessa o sistema di protezione e tutela della proprietà intellettuale
Forte e accessibile
L'Unione europea
è seconda solo al Giappone
Come numero di brevetti ma il vantaggio rispetto a Stati Uniti innanzitutto la Cina sta si sta di rapidamente riducendo sarà dunque importante preservare la centralità del sistema europeo dei brevetti evitando il interventi normativi che possono indebolirla
E allontanare gli investimenti degli operatori economici che poi si spostano in altri in altre aree del mondo
E ci fanno per il futuro
Ridiamo
L'ultimo capitolo legiferare meglio per sostenere la competitività delle imprese dalla ricerca del Medef la Confindustria francese
Durante questa legislatura Bruxelles sono state prodotte più di cinque mila quattrocento pagine i disposizioni equivale a tre quattro volte Guerra e pace
E ottocentocinquanta regolamenti che le nostre imprese devono applicare
L'ipertrofia regolatoria di questi ultimi anni che ha prodotto proposte come quelle sul Packaging intervenute sui settori industriali strategici
Attraverso l'imposizione di pesanti obblighi vincoli e tre piste tempistiche eccessivamente prede deve essere fermata favorendo di contro una maggiore ponderazione dei dossier da disciplinare
Dovrebbero essere sempre accompagnati da analisi di impatto
Basate su chiare evidenze scientifiche ed agguati e comparazione costi-benefici
Il miglioramento dei poi della qualità dell'efficacia della regolamentazione riviste e quindi scrive
Se quindi un ruolo fondamentale per promuovere la crescita economica e potenziare la competitività
All'asta lo stesso tempo una maggiore armonizzazione e coerenza delle Nord norme dell'autorizzazione ministri industriale il famoso permettendo abbiamo appena presentato uno studio su questo interviste sicuro
Essenziale per migliorare l'efficienza del sistema normativo e creare un contesto che promuova la competitività dell'impresa e ripeto il fattore tempo è un fattore di decisivo e siccome fattore decisivo mi avvio alla conclusione
In conclusione Fabbrica Europa vuole essere la base per aprire un confronto tra il mondo delle nostre imprese e le istituzioni europee a cominciare dagli eurodeputati e l'eurodeputata italiani
Per questo prima delle elezioni europee da marzo a maggio il sistema di Confindustria organizzerà una serie d'incontri una rocciosa in tutte le circoscrizioni elettorali europee per dare la parola e candidati
Ed esprimersi rispetto alle nostre proposte ma anche per dare voce dorsi territori che le nostre imprese quindi vi dialogo
Qui incontri saranno organizzati in stretto coordinamento con il CNR il così di consiglio delle rappresentanze regionali le Confindustrie
Regionali
Assieme le territoriali restituito dal presente Grassi che saluto Vito faremo il giro d'Italia insieme queste sono le cita che andremo a toccare per portare avanti un vero dialogo molto approfondito e molto partecipato a questi incontri inviteremo tutti gli attuali Erodoto Tati per una discussione aperta e Franca con imprenditori e imprenditrici sulle nostre proposte
E sulle sfide che ci attendono Vito che dobbiamo affrontare insieme
Quindi ringrazio per l'attenzione
Grazie Stefano grazie per il rispetto dei tempi soprattutto la però adesso il presidente Bonomi sulle priorità di Confindustria naturalmente va dominanti quattro mila ventinove le conclusioni grazie
Grazie buongiorno
Ringrazio Clemente Carlo Corazza Fraser presente con noi e tutti voi per essere qua ma io non mi dilungherò oltre
Ma consentitemi due riflessioni è un appello
La prima riflessione che il prossimo Parlamento che noi voteremo a giugno prossimo Parlamento europeo sarà chiamato a prendere delle decisioni vitali
Ed è importante che il Parlamento europeo sì riappropri del suo ruolo politico
Tratto dall'ingerenza della commissione
Quindi quello che noi chiediamo
Ai prossimi parlamentari e di avere il polso fermo e di riproposta della loro funzione politica all'interno delle istituzioni europee
La seconda riflessione è un po'conseguenza di tutto quello che è stato presentato è evidente che c'è un'urgenza degli interventi di natura di politica industriale
Purtroppo la nostra impressione è che il ceto politico europeo non abbia ben chiaro
Il tema dell'urgenza di certi interventi
La sfida di competitività che c'ha lanciato Cina e Stati Uniti
Non ci può consentire di perdere più tempo
Guardate negli Stati Uniti per diventare potenza manifatturiera e superare l'Inghilterra c'ha messo un secolo la Cina per superare gli Stati Uniti ci ha messo tredici anni
Dal mille novecentonovantacinque al due mila otto oggi la Cina
E la potenza manifatturiera che doppia le prime dieci potenze manifatturiere nel mondo
Questo dà la dimensione
Di quello che noi dobbiamo affrontare Unione europea non è mai stata riconosciuta per un gigante della difesa non è stata conosciuta per un gigante della politica per purtroppo è frazionata nella politica di ventisette Stati membri era sempre stata riconosciuta come una potenza economica ma potenza economica che sta declinando
Per
Far sì che questo non accada abbiamo necessità di strumenti finanziari comuni europei
Perché se pensiamo come diceva giustamente il direttore Corazza di fare politica industriale utilizzando la deroga agli aiuti di Stato come strumento di finanza pubblica europea
Abbiamo solo il risultato spaccare il mercato unico europeo
E non è un caso che la Cina e gli Stati Uniti
Abbiano queste performances io sorpreso due dati che sono significativi la Cina nel due mila e dodici
Dava stimoli agli investimenti pari a otto miliardi di dollari
Nel due mila ventidue dieci anni dopo erano oltre ottocento miliardi di dollari
Se noi pensiamo di affrontare le transizioni ineludibili a cui
Famiglie e imprese sono sottoposte con le deroghe aiuti di Stato
Credo che ci faremo veramente molto molto male
Se guardiamo solo gli Obiettivi di decarbonizzazione che ci siamo posti col fischio profitti fai Confindustria stimato che per la solitaria serviranno mille centoventi miliardi di investimento
Lo ribadisco mille cento venti miliardi l'investimento che pareri
Alla spesa pubblica hanno corrente del nostro Stato
L'unico strumento di finanza pubblica straordinario che noi abbiamo il piano nazionale di ripresa resilienza
Che a secondo di come si può classificare su questi temi mette qualcosa come sessantacinque settanta miliardi
Vuol dire che oltre mille miliardi di investimenti e dovranno fare imprese e famiglie il che sappiamo già non è fattibile
E rivolgo un appello e lo rivolgo ai media
E a tutti coloro che fanno informazione
Non permetteremo tutti noi
Che questo importante
Passaggio democratico
Ed è un passaggio
Veramente delicato che noi abbiamo di fronte visto quello che abbiamo presentato i numeri che vi ho espresso
Non diventi una grande arma di distrazione di massa in mano alla politica
Chiedo a tutti i media e a tutti coloro che fanno informazione
Di tenere la politica sul dibattito dei temi europee
E altresì chiedo ai media e tutti coloro che fanno informazione
Di fare anche parte dirigente dispiegare i contenuti di quello che noi andiamo a fare e siamo chiamati da fare in questo passaggio democratico
Perché purtroppo la sensazione e quella che i temi europei sono poco conosciuti
E invece sarà un passaggio determinante per il futuro non solo della manifattura ma dell'Unione Europea nel suo complesso
Perché come diceva giustamente Stefan senza industria
Non c'è Europa
E l'industria non è il problema è la soluzione europea e non si può affrontare solo con una visione ideologica o con una visione di poca conoscenza dei temi grazie
Visto che siamo anticipo consistenti se ci sono osservazioni domande tra gli astanti siamo in grado anche di risponderle
Disporre altrimenti
Chiudiamo questa riunione ci diamo appuntamento alle varie tappe che la presentazione Fabbrica Europa terrà in Italia nelle prossime settimane grazie a tutti per essere intervenuti