Il Decreto Ilva: intervista a Mario Turco

Radio radicale siamo con il senatore Mario Turco del Movimento cinque Stelle per parlare del decreto Ilva che è un decreto potremmo definire di passaggio ma fondamentale per la sopravvivenza
Di il bus sulla quale molti si interrogano che cosa farà
Lo Stato che tipo di responsabilità si prenderà e soprattutto cosa ci permetterà di fare l'unione europea allora partendo da qui che succede
Innanzitutto la conclusione della vicenda dello stabilimento di IVA Taranto e la conferma del fallimento dalla politica industriale del governo il il Governo Belloni ripropone un vecchio paradigma che abbiamo già sperimentato nel due mila quindici ovvero l'amministrazione straordinaria peraltro in questo caso senza soldi
E il bidone di Stato che è a carico del territorio delle impresse dell'indotto dei lavoratori e della città di Taranto
Didone di Stato in quanto ci saranno in prese che perderanno i loro crediti perché anche perché questo provvedimento non garantisce la cessione pro-soluto dei loro crediti ci saranno problematiche legate alla continuità lavorativa dei lavoratori dirla Inès a cui si aggiungeranno anche i lavoratori di acciaierie d'Italia
Una non soluzione e quella dell'amministrazione straordinaria
Il governo adesso ci deve dire come continuerà a questo punto ad andare avanti la gestione aziendale senza soldi anche perché il prestito di trecento venti milioni contenuti in questo provvedimento servirà semplicemente per arrivare sino a settembre
Dopo settembre nascerà voi buio e quindi ci chiediamo a questo punto il governo Meloni come intenderà questo motto finanziare
Tutto ciò che è legato sia la contesa produttiva ma ancora più importante
Dove troverà le risorse per garantire la sicurezza sul lavoro e soprattutto le tutele ambientali e sanitari io mi ricordo che il la vedo che aveva parlato di modello e per MPS per l'Ilva
Mo'prendersi la responsabilità per poi rimetterlo
Nel circolo dei privati allora è possibile e le volevo chiedere se non ritiene il comportamento di Arce non mi Mittal scorretto sia nei confronti dello Stato perché ha poi abbiamo visto che l'azienda ha giocato cioè l'impresa cioè i titolari di questa di questa quota azionaria hanno giocano fatto un gioco diciamo su un altro banco
Dimostrando di essere poco affidabili beh innanzitutto parto da questo secondo aspetto ArcelorMittal sapevamo benissimo
Che Luca a Taranto e veniva in Italia per chiudere la fabbrica non garantiva salute e ambiente e non garantiva investimenti solo il governo Renzi Calenda e tutto il centrodestra invece sono andati dietro andassero Mittal
Il governo continue aveva cercato di nazionalizzare la fabbrica escludendo a questo punto anche progressivamente ArcelorMittal perché questa è anche lo scopo della Meloni e ma la Meloni confonde
Il modello MPS che il modello della nazionalizzazione
Nel momento in cui va a decretare il fallimento dell'azienda non sta seguendo più il modello MPS e quindi la Meloni confonde
Il modello mi PS che la nazionalizzazione avvenuta del Monte Paschi di Siena e quindi lo Stato in prima persona che garantisce gli investimenti con l'amministrazione straordinaria invece la meno e si è contraddetta perché c'è il fallimento dell'azienda
C'è il bidone enti Stato perché molti creditori si si dava il passivo e non riceveranno nulla e dopodiché c'è l'incognita di come andare voi avanti nella gestione dato che si continuerà con una acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria
Dove il passato non c'è
L'Unione europea che cosa può impedirci di fare a questo punto
E in questa situazione oppure dobbiamo aspettare l'arrivo del nuovo visse va be'il qui abbiamo due questioni legittime innanzitutto la stessa procedura di amministrazione straordinaria illegittima in Italia
Per quanto riguarda l'articolo ventisette della legge Marzano
Perché non ci sono le due condizioni previste per legge ossia l'azienda non ha oggi carceri d'Italia non ha oggi complessi aziendali da vendere da trasferite sul mercato
E non a il a questo punto le risorse la seconda condizione sono le risorse PRI dell'equilibrio economico finanziario dell'azienda quindi le contestiamo innanzitutto
Il decreto di di procedura straordinaria
Poi contestiamo anche questo lo farà presente anche la Commissione europea
Perché i finanziamenti già il primo i seicentottanta milioni che il governo ha regalato a darsi tormentarla con il presso i seicentottanta milioni è illegittimo perché viola gli aiuti di Stato viola una norma europea perché quella norma europea la condizione alla presentazione di un piano industriale
Quella quell'approvazione di quel finanziamento non è posto a corredo di un piano industriale oggi anche questo ulteriori investimento superiore prestito pardon di trecentoventi milioni oggi viene dato ad un'azienda stracotto in stato di insolvenza
In violazione della norma sugli aiuti di Stato e la norma sulla sulla concorrenza prevista
Dalla dall'ordinamento europeo
Bene la ringrazio grazie a al senatore Mario Turco del Movimento cinque Stelle col quale abbiamo parlato del decreto IBA che oggi diamo Val voto in Aula a Palazzo Madama grazie grazie