Presentazione del libro di Andrea Marino "L'imprevedibile 1992. Rivoluzione morale o conflitto di potere"

Ok buon pomeriggio a tutti benvenuti nella sala Nassiriya del del Senato della Repubblica per la presentazione di questo volume importante per per la storiografia per gli studi storie storiografici
Di via Andrea Marino l'imprevedibile mille novecentonovantadue rivoluzione morale può conflitto di potere il volume è stato edito dalla casa editrice Biella nel due mila ventidue alla fine del due mila ventidue
A tal proposito ringraziamo tra editrice Cecilia Palombelli per per la presidenza ringraziamo innanzitutto il senatore Francesco Bertucci che promotori di questa di questa conferenza stampa di di presentazione che che ci ospita
Oltre all'autore ringraziamento va ai due scassata di questa di questo pomeriggio
Il professor Paolo manterrà che è professore ordinario di Storia contemporanea presso dipartimenti storici di studi umanistici dell'università di Roma Tre
E il professor Carlo Carmine Pinto anche gli ordinario storia contemporanea direttore del Dipartimento di studi umanistici dell'università di Salerno
Contesto protagonisti conseguenze della rivoluzione la chiama Andrea Marino del mille novecentonovantadue lo sforzo che egli compie quello di collocare la vicenda dentro il quale di Tangentopoli dentro le dinamiche politiche economiche finanziarie di sistema che contribuirono a produrre quella Stati quella stagione
Nel farlo devo dire che hanno crea si distacca da quella che è stata una tesi storiografica centrale persistente
A partire dagli anni novanta ovvero che tutte le condizioni preesistenti nel Paese avrebbero in qualche modo portato a tutti i costi a quello a quello sbocco
In qualche modo lo studio che gli fa Stud lo scafo scavo il mestiere dello storico che Andrea
Ha applicato a questo a questo a questa ricerca
Lo porta lo porta a uno sforzo un contributo che è certa scende nel cuore degli eventi nel cuore di quei conflitti nel cuore di quella complessa complessissima vicenda
Contribuisce insomma Marino
A ad aprire nuovi percorsi storiografici è questo io credo il contributo più importante del suo lavoro nuovi percorsi storiografici
Che che sono frutto di ricerca archivistica che sono frutto di metodo storiografico di metodo storico un tassello quindi importante che diciamo qualche modo leader di una nuova generazioni di storici che si stanno confrontando con lo studio della crisi del sistema che diciamo con la crisi di sistema che si affaccia sul paese a cavallo tra gli anni ottanta i novanta quella che Moro
Che personalità più autorevoli di noi di me senza dubbio l'ha definita crisi della repubblica dei partiti
No
Però lo fa con il giusto distacco di chi per vicenda né grafica non ha vissuto da protagonista quella quella storia ecco questo questo sforzo uno sforzo che va apprezzato e che è da ritenere un contributo fondamentale allo studio di quegli anni
A questo punto Andrea Dimitru come vogliamo procedere voi
Io penso progetto boia
E poi passare
Ai nostri di scarsa oppure
Come come preferite post sul voto
Così rispondo o inizio però solo allora cominciamo noi può rispondere ora facciamo questi lascio subito la parola al professor Paolo Paolo Mattera che ci introdurrà alla alla discussione
Bene grazie allora questo libro come diceva anche Roberto tese momento fa al merito di rompere con una consolidata lettura perché storiografico oserei dire Paffetti dica nacque anche un po'al momento quindi l'idea del Tangentopoli come frutto di un disegno preordinato in qualche modo di una volontà specifica di colpire quel sistema e poi credo cose si toccavano
E o dall'effetto di tare genetiche del sistema politico quindi negli anni novanta non me lo ricordo bene o stiamo per il dottorato ogni ricordo molto bene gli volumico uscivano in quegli anni
E la storia d'Italia sembrava la storia di studiosi o di medici che stavano al capezzale di un malato cronico quindi bisognava studiare quali erano
Tutti fattori che retrospettivamente potevano spiegare poi l'esito l'esito finale che in qualche modo era preordinato dalle premesse
Quindi la l'idea che ci fossero queste fragilità strutturali
E una quota di rigenerazione dei partiti di massa che avevano creato il terreno in in cui quasi inevitabilmente e poi questa è la politico non è non avrebbe potuto fare altro che che crollare
Andrea Marino invece ribalta completamente l'impostazione quindi propone una lettura in cui deperimento in storici prendono forma
Soprattutto precipitando attraverso gli episodi drammatici drammatici del del momento è una sola è un è proprio nel corso del mille novecentonovantadue dell'inizio delle novecentonovantatré in cui c'è un effetto cumulativo
Che dei dei vari attori
Attivarsi separatamente e non in modo preordinato ma progressivamente aggiungersi e creare questa onda d'urto questa massa diciamo così d'urto che che fa cadere un sistema apparentemente indistruttibile il capitolo due da questo punto di vista è molto efficace perché è proprio il capitolo su che anche dal punto di vista narrativo dall'idea di questa di questa escalation
Si vede proprio questa progressiva accumulazione che porta un po'alla volta
Vari attori ad aggiungersi
Spesso senza neanche realizzare in al al momento che stanno aggiungendo fiocchi di neve ad una valanga che progressivamente precipiterà su quel sistema ed è interessante il fatto che Andrea faccia proprio un elenco ad un certo punto analiticamente utile quindi ci sono i magistrati le motivazioni che spinsero i magistrati con momento a prendere l'iniziativa
Viene sfatarla la consolidata idea delle toghe rosse perché appunto non è in realtà erano magistrati di con provenienza origini politiche orientamenti molto molto diversi i giornalisti e questo libro esce con felice coincidenza con il libro di Goffredo Buccini che ha
Offerto un affresco molto accattivante delle modalità con cui i giornalisti crearono anche un po'il personaggio di Pietro
Si sentivano Don Chisciotte combattevano in groppa cavallo bianco che distrugge un sistema corrotto gli imprenditori ed è uno dei passaggi più cruciali perché una delle chiavi di lettura credo fondamentale del primo comprendere il torno tra IMI a novecentonovantadue mila novecentonovantaquattro e quella di un Paese in cui una parte di ceto medio più benestante
Stata Mele talmente ricco da poter pensare di poter governare il Paese senza la classe politica
L'idea di poter risolvere tutti i problemi sostanzialmente barattando sì di politici che ha fornivano svolgevano la funzione di intermediazione che poteva essere tranquillamente
In qualche modo in risparmiata diciamo così
E qui proprio sulla sulla posizione degli imprenditori sulla questione economica
Vorrei perché suggerire mi vengono in mente mentre i gemelli per mi venivano in mente e quindi qui propongo quelli che possono essere non tanto dei piani di obiezione
E o di correzione di libro quanto degli spunti di ulteriore approfondimento perché questo libro
Offrendo la chiave di vetro nuova ovviamente suggerisce anche delle ricerche ulteriori che possono essere eventualmente sviluppate
Allora in prima battuta per esempio
Tu argomenti che gli imprenditori
Maturerebbero questa scelta di schieramento contro i partiti sostanzialmente intorno al maggio del mille novecentonovantadue quindi dare una datazione piuttosto precisa
Non solo adesso non saprei quanto questa datazione possa essere modificata corretta per le sfumature credo che possa essere decisamente molto interessante vedere l'interazione della del Deng fatti di Tangentopoli con la crisi economica
La l'effetto cumulativo della crisi economica credo che abbia un peso
Forse non adeguatamente considerato nella sia nelle premesse che poi negli sviluppi che si che si verificano in quell'anno
Ci sono due almeno due due anzi dei tre aspetti che possono essere valutati nella interazione tra l'accumulazione di fattori che matura nel costo del novantadue i fattori della crisi economica
In primo luogo effettivamente se c'erano ed eventualmente qualora ci fosse ci se ci siano stati
Quando si sono manifestati i primi fermenti di insoddisfazione a volte magari ancora poco visibile da parte imprenditoriale quindi fra una per una profondimento con archi della Confindustria cercare di capire
Effettivamente quel cambio di atteggiamento del novantadue
E capire se
Siamo di fronte ad una cambiamento effettivamente repentino oppure c'è una maturazione quindi vengono a maturazione del dei fermenti che già si stavano cominciando ad esprimere già in precedenza
Poi c'è una un aspetto relativo alla alla crisi economica e alla alle politiche economiche messe in atto dai dai dirigenti di partito dei politici
La crisi economica del mille novecentonovantadue per quanto poco prevedibile con le molte crisi economiche tuttavia in qualche modo è frutto di un una interazione con il Trattato di Maastricht il fatto che l'Italia faticava a entrare nei parametri
Ora
Potremmo domandarci e quindi cercare una risposta sulla lucidità
Con la quale sulla consapevolezza degli effetti delle loro scelte quindi la lucidità con la quale i dirigenti politici hanno affrontato la firma del tra tra le trattative e la firma per il Trattato di Maastricht
Nell'archivio di Andreotti
Ci sono dei documenti molto interessanti perché a partire dal mille novecento ottantanove il Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana ottiene di ricevere una presentazione della Finanziaria sostanzialmente in contemporanea con la presentazione della Finanziaria alle alle Commissioni parlamentari quindi Carlo Andreotti o tutte e due
Devono preparare i documenti che molto spesso presentano di persona per avere un'approvazione preventiva o quanto meno per sondare il terreno con il dirigente della democrazia in Russia e ci sono i documenti del mio novecentonovanta in cui appare con chiarezza una implicita inquietudine
Diventa evidente che Andreotti nel preparare i documenti deve rassicurare i suoi colleghi di partito che ma i parametri di Maastricht non toglieranno
Ai deputati a molti politici locali le fonti di finanziamento
Con la spesa pubblica che hanno in qualche modo favorito l'aggregazione del consenso deve tranquillizzare in alcuni casi
I di tranquillizzare Marilina anche ammonire attenzione va benissimo che abbiamo Garau guadagnato consenso abbiamo tenuto molti voti con certi metodi però dobbiamo anche renderci conto delle circostanze sono cambiate dice proprio così
E allora ci sarebbe la domanda domandarsi quale quanto Andreotti
E i dirigenti come per esempio Craxi o altri
Credessero veramente di poter mantenere la capacità di gestione politica della nuova congiuntura e quanto abbiano sopra da un lato sopravvalutato le proprie capacità
Di gestire con le circostanze che avevano indotto e dall'altro sottovalutato le insidie che loro stessi stavano in qualche modo che si presentavano del trattato e quindi loro stavano sostanzialmente creando al sistema che governavano
Su questo aspetto
Sulla difficoltà di cogliere le implicazioni delle proprie scelte c'è poi un aspetto una questione specifica che riguarda direi proprio Bettino Craxi e le scelte di Bettino Craxi fa mille novecentonovantadue
Per scelte che precipitano poi con il discorso del luglio del mille novecentonovantadue che interagisce in maniera assoluta ordinariamente infelice color congiuntura economica perché Craxi il tre luglio fa il discorso in cui dichiara che tutti i partiti avevano fonti di finanziamento irregolare
Lo fa con uno stile particolarmente incisivo meno di una settimana dopo la crisi finanziaria ribasso Accame quindi il governo Amato deve varare una manovra finanziaria particolarmente draconiana con trenta mila miliardi da trovare in un giorno e quindi procede con il prelievo forzoso dei conti correnti
A quel punto la la nella mente delle persone di molti cittadini abbinamento c'è la crisi economica quindi prendono i nostri soldi per colpa di politici corrotti diventa immediato per quanto potente dovesse e potesse essere articolate sfumato nella confezione reale dei fenomeni plan quel momento dal punto di vista psicologico l'abbinamento fu micidiale
E quindi Craxi nell'esporsi divenne coi non il protagonista di un riscatto ma il bersaglio della rabbia popolare
Ora Craxi aveva sempre con fatto così non è che nel nel luglio novantadue impazzisce da quando era diventato leader del partito Craxi giocava d'anticipo scherzava
Giocava d'attacco personalizzata aveva sempre fatto così aveva già dato l'attacco personalizzato in occasione del referendum sulla scala mobile del mio novecentottantacinque quindi coerentemente con quello che aveva sempre fatto Craxi gioca d'attacco d'anticipo anche nel mille novecentonovantadue
Però il gioco d'attacco ed anticipo prevede implica una lucidità
Di pre vedere in qualche modo le mosse degli avversari di riuscire a capire quali sono le forze in campo
Nell'ottantacinque il mantra settantanove l'ottantotto Craxi ebbe più volte la capacità e la luce
Rita di anticipare le scelte dei suoi interlocutori e di comprendere molto bene qual ero quali erano i rapporti di forza così facendo attaccando e spiazzando riusciva a prevalere
In che misura Craxi e i dirigenti socialisti nell'estate del novantadue hanno perso il polso della situazione quindi non si rendono conto che non è più il momento non è quello il momento per giocare all'attacco ma che magari invece il momento di cambiare atteggiamento
Quanto quindi influiscono a questo punto anche fattori di carattere proprio personale
Di lucidità del leader politico a livello umano proprio personale che non coglie a in maniera appropriata i termini la questione in quel preciso momento
E però ancora infine per quanto riguarda tra i tanti spunti che possono essere presi in considerazione quindi se poi vogliamo dopo le possiamo prendere in considerazione anche altri
Quello che Craxi fece nel discorso del tre luglio del mille novecentonovantadue con il suo stile
Che si rivelò in quel momento infelice su quello di porre un problema su cui era senta calato un tabù e sul quale invece tratti rivendicava un discorso esplicito ed aperto
Ed è il discorso sul finanziamento della politica
Ora la società di massa e la politica di massa esigono la presenza di canali di collegamento che permettano di raccogliere le istanze dei cittadini e portarla nelle istituzioni
Ora storicamente questo canale di collegamento sono stati i grandi partiti grazie i quali può dispiacere però costano hanno un costo costano per la presenza di sedi sul territorio costano delle campagne elettorali insomma se vogliamo dire
Di luoghi di confronto libero aperto e se vogliamo effettivamente per i diritti in cui si seleziona un personale politico preparato competente
E sì raccolgono le stanze servire i cittadini bisogna mettere in conto
E tutto questo a un corso notevole
Invece questa era l'argomento rimosso della politica delle Ande grandi partiti di massa della cosiddetta Prima Repubblica non si diceva non se ne parlava ora quello che Craxi fece nel luglio del novantadue a dire momento allora se vogliamo dire che il finanziamento della politica
E di per sé un fenomeno di corruzione tutto Tel allora tutta la politica non portato dalla corruzione
Se invece vogliamo considerare che la politica ha un costo quindi bisogna affrontare questo problema dal punto di vista politico e non giudiziario la dobbiamo ragionare in termini completamente diversa invece in quel momento
Nella furore popolare prevalse l'idea di una soluzione giudiziaria
Al finanziamento della politica non si vuole ragionare su questo problema in termini politici
Col risultato di creare un vuoto clamoroso ci si è pensato di poter risolvere i problemi del finanziamento dalla politica facendo crollare i partiti di massa
Ma il canale di collegamento fra la società e le istituzioni ci deve essere
Possono nascere i partiti di massa possano essere altre cose
E infatti dopo il vuoto creato tra il novantadue novantatré dal crollo dei partiti di massa sono arrivate altre forme di aggregazione del consenso di gestione della politica che a loro volta avevano un costo e nuovamente hanno in qualche modo rimosso accantonato il problema dei finanziamenti
Ecco una riflessione sul novantadue credo che debba dare lo spunto per riflettere su questo aspetto fondamentale la politica i partiti di massa nel corso della prima Repubblica e dopo la cosiddetta Prima Repubblica hanno un costo la politica
A bisogni di finanziamenti che vanno gestiti e regolati secondo un criterio politico senza grida spagnole esche come dice Craxi e dire che questo è un un lascito che Tangentopoli ha lasciato in sospeso
Quindi ben vengano questi approfondimenti storici su quel torno di tempo su quel momento cruciale dalla nostra storia perché offrono spunti di riflessione che oltre ad aggiungere tasselli alla nostra conoscenza storica permettono anche di riflettere su questioni politiche ancora vive
E attive Pozzi
Grazie professor Mack era io passerei subito la parola al professor Carmine Pinto
Grazie tutto buon pomeriggio
Un saluto mentre tutti quanti il libro di Andrea a un un nucleo concettuale che ci consente di di riflettere su diversi livelli
Sia quello storiografico che è stato posto all'inizio di questa conversazione sia altre però è un libro su diversi livelli che parte da un'essenza
Da un nucleo intensamente politico cioè la politica un processo in itinere
In cui e semplificando al massimo il ragionamento chi vive il processo politico può fare delle proiezioni Po immaginare un risultato può disegnare una strategia ma non sa come va a finire
Cioè non sa come va a finire non sa prima come la fine dopo
E in generale e questo è anche il mestiere dello storico cioè per uno storico e quindi e molto comprensibile il disegno concettuale del al di là diciamo del dell'Antitrust storiografico che ripropone cioè ovviamente questo libro risponde ai temi di una collana
Della della casa editrice di jella che parte proprio dal dal dall'obiettivo dell'antidoto storiografico cioè c'è uno stereotipo ce l'ho in comune c'è un modo più o meno consolidato di legge dei fenomeni storici che a volte si muove nell'ambiente storiografico a volte il discorso pubblico l'antidoto lo contesta
E quindi Andrea da questo punto di vista Andrea Marino risponda a questa domanda e questo inevitabilmente traccia una linea della lettura del di questo libro cioè Belice la lettura di un evento già scritto prima cioè il sistema politico italiano per alcune caratteristiche su strutturali
Era condannato a finire in un certo modo non è storia graficamente giusto io aggiungo così per arricchire la conversazione politicamente giusto perché i processi politici non sono mai scritti prima e del resto quello che ci ha mostrato
Così proviamo un attimo a tirare qualche elemento di conversazione quello che ci ha mostrato l'esito successivo alla fine del sistema politico è proprio questo
Cioè il libreria e libri Andrea Marino giusto due considerazioni rapidissime ci dice
La crisi inizia come San politico molto solido addirittura io aggiungo anche se questo viene viene in qualche modo tracciato nel libro ma poi libro disposto molto sugli attori istituzionali dubitabilmente lui dice
Il libro non solo inizia con un sistema politico molto solido perché la forza del PAN tenta partito sono reduci da una sequenza di Vittorio cioè praticamente il pentapartito avverte
Dalle elezioni politiche ed europee mille novecentosettantanove fino alle elezioni amministrative del giugno del mille del mille novecento novantadue le ricordiamo tutti Napoli e Trieste Wichita ma riguardavano buona parte dei comuni italiani vince tutte le lezioni ed è vero
Cioè il pentapartito dal settantanove al due mila e mille novecentonovantadue vince tutte le direzioni
Con un'eccezione molto marginale c'è un certo risultato del Partito comunista alle europee che allora erano seguite di qualche giorno la morte del suo segretario Berlinguer che inevitabilmente furono condizionata queste mentre ma che in realtà confermano un successo anche in quell'occasione del pentapartito
Quindi dice la lettura di questo libro dicesse il pentapartito vince sempre
E vince anche a cavallo della crisi dell'inizio della crisi giudiziaria cioè neutrale politiche le amministrative del mille novecentonovantaquattro
Il processo politico non poteva essere scritto prima cioè ci sono dei dati strutturali proprio così a rifletterci nel processo politico non poteva essere scritto prima cioè lui dice sulla base io rafforzato adesso facendo questo esempio direzioni
La la la sua crisi che nel corso del processo politico quattro attori almeno tre attori o almeno tre parti importanti di attori potente nella società italiana e cioè un settore importante degli apparati giudiziari è un settore importante innovativo del giornalismo è una precisazione non da poco per cui fa riferimento soprattutto all'inizio di questo della diciamo così della innovazione che il del le televisioni di TG quattro TG nel TG cinque per capirci che che lui dice investono su questa su questa partita un settore questo forse più complicato l'ho detto anche Paolo quindi non ci torno un settore della degli attori economici italiani a un certo punto capiscono che il riposizionarsi può investire sulla crisi in corso
Offre la possibilità di modificare il quadro politico e di giocare un ruolo da protagonista o di investire da protagonista su questo quadro politico
Io credo che questo sia il punto di forza
E questo sia il punto di forza del libro su cui chiudo la prima considerazione e cioè se noi partiamo dal presupposto che chi studia la storia o chi fa politica
E a un grado accettabile di lucidità sacche per quanto tu possa avvenire
Doti di analisi o capacità di leadership o strumenti concettuali potenti non le cose non sono scritte prima
Questo è ancora più fuoco più evidente costretto ripeto il punto di forza del libro assolutamente condivisibile quando una un intero sistema politico viene messa in discussione da un processo di delegittimazione
Che si occupa di storia della politica di Stato delle istituzioni sa benissimo che il la definizione il ruolo della legittimità sono lo strumento più più utile per misurare il controllo il consenso rispetto agli attori sociali rispetto all'elettorato e così via
E quindi e c'è un elemento strutturale della crisi c'è un elemento congiunturale della crisi dice dice Marino cioè l'investimento di attori politici non di attore istituzionale mediatici ma c'è anche un elemento casuale che la combinazione dei dati che consente la crisi io aggiungo seconda considerazione e vado
Rapidamente chiudere questa parte la conversazione aggiungo questo è vero e questo può essere anche confermato da de de da da dalla continuità dei processi politici facciamolo alcuni esempi che sono i più evidenti ma forse arricchiscono anche la conversazione
è vero che il pentapartito vinceva le tutta venduto elezione settantanove al novantadue è anche vero che con una sola eccezione cioè il dato negativo della democrazia cristiana alle elezioni politiche del novantatré questo su base nazionale e il dato negativo della democrazia cristiana all'amministrativi alle politiche nel Veneto e Lombardia novantadue novantaquattro
Chi si occupa chi fa politica ricorderà che sono gli unici due elementi abbastanza di rom dirompente la parola grossa mille euro le uniche due frizioni in in quadri elettorale in genere abbastanza consolidati
L'elezione a settantanove al novantadue non mostrano mai una una trasformazione del del consenso io lentamente i politici che non fosse di qualche decimale al massimo di pochi
Al contrario i caratteri della crisi producono un meccanismo esattamente opposto cioè dal novantaquattro al novantotto al all'eventuale ventiquattro trent'anni simboli ragioni sociali organizzazioni dei partiti non sempre delle coalizioni argomentazioni un po'meno sono di una fragilità tale da modificare buona parte dell'orientamento risultato e consenso elettorale pensate le elezioni che si sono svolte in Italia dal due mila tredici al due mila
E ventiquattro cioè per capirci dalle politiche di in cui c'è l'affermazione del Movimento cinque stelle alla vittoria del centrosinistra in Sardegna pochi giorni fa dimostrano un meccanismo esattamente opposto cioè Tangentopoli trasforma radicata in cento
Brutta parola la crisi giudice la crisi politica italiana dell'ottantanove novantaquattro trasformato così il radicalmente questo processo quindi questo primo elemento di Coni riflessione che pongo questo processo
Da spezzare un dato strutturale della Repubblica italiana cioè il il rapporto di fedeltà tra strutture politiche immaginari politici e parti della società che si riconosceva o ricotta
Due
Ed è libero il l'elemento legittimità viene ribaltato continuamente no cioè l'autore ci dice il problema
Della registi mi resta politico è che aveva retto fino alla primavera del novantadue viene potentemente mette in messo in discussione
E poi superato perché il caso
I dati strutturali da di congiuntura lo producono ma in realtà questo diventa l'elemento più potente
Della battaglia politica italiana dal novanta al novantaquattro ad oggi cioè l'ultimo dato forse quello più cupo se CIPE se ci pensiamo sei Veltri tristissimo voto nell'indifferenza generale degli attori viale della popolo della del paese
E nell'applauso di una parte tris rozzo e volgare dei soci al alla voto condiviso da tutti i partiti per la riduzione dei parlamentari
Che è stato condiviso nella nell'urna che è stata posta ma di fatto non era condiviso politicamente da nessuno probabilmente dei partiti che hanno forse neppure muovendoci in queste che aveva lanciato questa questa questa questa bomba credo ci credeva sicuramente non i deputati che pensavano di non tornare più a casa cioè il meccanismo di utilizzare il suo menti delegittimazione politico-morale
Che è passato dal mito della cas tale esaltazione diede di alcuni meccanismi giudiziarie potremo continuare credo che l'ultimo passaggio speriamo davvero che sia stato l'ultimo è stata la riduzione degni
Dei parlamentari
No forse no la riduzione dei dei membri deve diciamo del numero dei consigli comunali che pure è stato devastante più precedente
Quelle Province ancora quella precisano al governo Monti ma anche quella strada devastante per chiunque si misura con il governo dei territori
E chiudo però non voglio continua che cosa ci mostra dimostra che questo è un altro dato potentissimo cioè che ha spezzato il meccanismo dinamico della storia il sistema politico italiano cioè creare una sovrapposizione tra la realtà e le narrazioni e chiudo su questa l'Italia del novantadue novantaquattro e vero che aveva una crisi economica no come diceva Paolo qualche minuto fa è uno dei Paesi più ricchi del mondo
Era una delle migliori democrazie del mondo
Era aveva ancora dal punto di vista la grande impresa un apparato produttivo che forse a non più di sei o sette Paesi al mondo potevano conta
Per con l'apparato produttivo italiano
Cioè non era un Paese rovinato era un Paese che passava da un tornante storico difficile
Esattamente come l'Italia di oggi è tutt'altro che un Paese rovinato chiunque passeggi per le nostre città e tra i nostri Paesi al netto dei problemi che vengono messe in agenda politica vitale non è certo una democrazia in decadenza della piazza è finito cioè forse l'elemento più potente su cui riflettere proprio questo divario tra la costruzione di immagini di narrazioni di di che servono al tema della legittimazione delegittimazione per giustificare in genere problemi in ordine agende mediatiche più politica e la realtà Tangentopoli dice ha mostrato undici divario forse più potente
Tra un Paese che è diventato una grande democrazia industriale il racconto di un Paese Cooper corrotto che probabilmente era ben diverso da come veniva raccontato grazie
Andrea sì Accame grazie grazie mille grazie agli amici presenti allora in grassetto chiaramente a Cecilia Palombelli la casa editrice Biella che mi ha dato questa opportunità
A chi oggi più comuni vignette Roberto Tel sei ai relatori Paolo ma attira e Carmine Pinto ai quali mi unisce
Percorso anche di di Crisci deformazione
Storiografiche culturale chiaramente al senatore Francesco Verducci che oggi ci ospita quadrato la possibilità di usufruire di questa bellissima opportunità di presentare il libro il libro al Senato
Vengo subito ad alcune questioni che insomma mi sono state poste molto interessanti e troverò proverò a rispondere
La prima veniva accennata da da Carmine e in parte si ricollegava l'autopresentazione
Quello che è stato fatto fin dalle premesse di questo libro confrontandomi con la casa editrice e con la collana antidoto era proprio questo c'era una produzione storico ma come diceva
Il professore Mattera fan strettissima giornalistica c'era tanta pubblicistica che riconduceva la crisi del novantadue
A un evento praticamente inevitabile di una Repubblica malata corrotta Illy sostanzialmente come se fosse stato un percorso quello repubblicano sempre sbagliato
E questa lettura a me personalmente convinceva poco e quindi siamo passati rapidamente dalla proposta la casa editrice ha già una bozza un'idea abbastanza forte dal punto di vista interpretativo da sviluppare poi con una con una con una narrazione e che si è distaccata da quello che era stato scritto fino a quel momento come ho detto lavori
Maggiormente pubblicistici ma
Anche nei primi lavori storici era come si fosse imposto quella lettura che era fittizia
Dei mille interpretazioni del momento del mille novecentonovantadue e che veniva riproposta nei primi nei primi nei primi lavori nei primi lavori storici questo
Esempio molto calzante che faceva professori Mattera
Sapendo che c'era stata la crisi in maniera successiva si andava a controllare il si andava al capezzale di quel deceduto cercando di scoprirne quali erano stati tutti gli elementi di criticità
Debolezza
Precedenti
In realtà con delle e forzature perché a quel punto i figli voleva dimostrare una storia che era figlia anche di un'interpretazione politica se non anche si devono anche essere un anche ideologica
E invece lo studio di quei fatti
A mio avviso è quello che riporto nel libro mi portava per cure dei percorsi differenti
è stato fatto anche il caso della crisi economica chiaramente nel mille novecentonovantadue poi ci tornerò in maniera più specifica cercando di rispondere
Anche ad alcune sollecitazioni Ivan si era in un momento di crisi ma perché non la Repubblica non avevo affrontato altri momenti di crisi economica anche ben peggiori
Come per esempio il frangente degli anni settanta in cui c'è un elemento di violenza politica incomparabile ad altre fasi repubblicane infatti quegli anni
Sono chiamati notoriamente anche gli anni di piombo
E quindi c'era sicuramente o
Alcuni elementi della crisi ma quando abbiamo degli elementi di debolezza in un principe politico ci portano inevitabilmente alla caduta
Di cui il sistema politico la risposta che io nel libro questo non è assolutamente automatico cioè una una rivoluzione è un evento di frattura politica non è possibile prima che accada il prima che si creino le condizioni
Talvolta Castua talvolta addirittura casuali furto unite per innescare una crisi Point su una serie di congiunture
Ecco quello che è stato detto anche oggi si possono innestare tutto una serie di attori politici attori sociali attori economici che anche questo secondo me è un ragionamento importante da fare con obiettivi talvolta differenti se non contrastanti
Però portavano a delle apportano a delle conseguenze che tendono a convergere e qui vengo ad alcuni dei casi chi chi mi veniva posto anche quello dell'imprenditoria facendo anche richiese allora chiaramente alcuni dei nostri de de del delle nostre ricerche delle nostre produzioni sono molto più ampie poi si deve fare i conti con le esigenze anche di Turi Ali per esempio questa parte insicuri sul rapporto tra un momento di frattura politica ed elementi di crisi economica veniva affrontato in una prima bozza in una maniera molto più estesa poi chiaramente esigenze anche di Turi Ali hanno portato ad asciugare questa parte di il questa parte del libro e però ti dico data i dati della Confindustria cammina sorpreso in particolare che c'è una un incontro nazionale di Confindustria il dicembre del mille novecentonovantuno
E viene fatto anche un sondaggio sulla loro percezione del sistema politico della loro percezione del riavvicinamento di scadenze di Maastricht
E i risultati di questo sondaggio interno sono assolutamente entusiastici nei confronti del leader politici del sistema politico e del né del prossimo arrivo delle scadenze di Maastricht quindi almeno in Confindustria non c'è questa percezione
Il governo dice una diversa percezione cioè nel mondo politico di confermo perché qualcosa di Andreotti Ivo questa ho visto anch'io l'archivio Andreotti e ti dico
Successivamente anche in Craxi compare questa forte inquietudine e anche consapevolezza degli elementi di difficoltà e di crisi del sistema e delle sfide che si sarebbero posti al sistema politico
E che comunque l'esigenza di un cambiamento era presente a me ha sorpreso però in questa fase Tusa io sto lavorando anche su Craxi che in maniera
Subito successiva alle elezioni politiche
Che Craxi misure discussioni su ragionamenti nella sua introduzione una direzione nazionale del PSI non giudica affatto negative il risultato del Partito socialista e in realtà non lo è si perdono si perde qualche decimo
Di punto Balduin raggiunta
Su le sfide che vede e soprattutto su chi sono con molta lucidità anticipa molti temi che potrebbe riproposto a luglio mesi dopo su chi sono i possibili sfidanti e quel sistema intravede
Dice già in questa campagna elettorale del mille novecentonovantadue io noto una campagna filo osceni miei confronti nei confronti del partito socialista e noto che ci sono delle forze in movimento che mirano la destrutturazione di questo sistema e mirano perché i ambiscono e percepiscono che un'Italia differenti dove ci sia un potere politico più debole destrutturate frammentato posso lasciare al loro maggiori margini di manovra che oggi non hanno in una società che organizzata sostanzialmente sul primato della politica
Quindi lui già marzo lo intuì già ad aprile se non ricordo male la direzione nazionale del quindici aprile vede con molta lucidità
Qui sì e quindi non ci ha fatto un rimorso non è non è tardiva più che altri e e solitaria questa questa tentativo di riaccensione all'aggressione che si sta concentrando sui sui partiti sui partiti politici
E la coincidenza come dici tu è inimitabile perché poi chiaramente il discorso più famoso è quello di luglio la direzione
è comunque un ragionamento interno al partito politico e per quanto posso essere efficace il discorso del luglio cioè quella coincidenza economica che trama
Io cito questo lo lo dico brevemente nel libro sempre per motivi di sintesi avrei voluto
Esprimerlo in maniera più articolata ma quelle uno dei
Di motivi talvolta quello che dico anche casuali
Che portano quel sistema verso che precipitano gli eventi fra lui fa quel discorso ma la settimana dopo sono obbligato il governo Amato e obbligato al prelievo forzoso e nella nel commento dei quotidiani nei giorni seguenti e quindi nella percezione che all'opinione pubblica
Il passaggio automatico soli partiti corrotti nonostante questo discorso a obbligarci addirittura a una cosa che non era mai avvenuto in precedenza un prelievo forzoso sui conti correnti
Ora per concludere perché so che il tempo non c'è molto di giusto lasciare spazio anche a chi cioè così generosamente ospitati però quello che e poi è è uno dei ragionamenti finali tagliando un po'brutalmente alcune cose che volevo dire
E il vuoto
Anche questo compare nel discorso del mille novecentonovantadue del luglio del novantadue ciò che io temo e il vuoto perché quello che sicuramente avviene dopo
La crisi del mille novecentonovantadue l'azione giudiziaria il corto circuito massmediatico tutto quello che avviene con la commercializzazione
Del anche di di un'inchiesta giudiziaria attraverso i canali televisivi e che si crea un vuoto
Un vuoto che inizialmente si pensa di riempire e e comincia il mito della società che si affida i tecnici
Poi anche quel mi e quindi i vari momenti di crisi post mille novecentonovantadue ancora recentemente è continuato questo mito dei tecnici che sostituiscono la politica e che invece prima del mille novecentonovantadue
Un tecnico per esempio alla guida di un dicastero veniva chiamato semplicemente in un momento di passaggio in cui doveva trovarsi equilibrio tre partiti improvvisamente nel mille novecentonovantadue sono i tecnici che governano quella crisi
E da quello poi che deriva un ulteriore passaggio
Lo stigma della della politica che dura ancora oggi
Della professione del politico
Che ancora oggi una questione irrisolta macchia la sua genesi le sue radici
Culturali e la sua legittimazione culturale in quello che è avvenuto nel mille novecento novantadue e però all'esito di quella crisi Kim molti di coloro che erano era un coloro che agitavano la mobilitazione in realtà venivano molti di questi venivano da percorsi fortemente ideologizzati
Quindi tutto volevano tranne questo e Peroni nel momento in cui sembrava inevitabile quel flusso che li porta ad approvare anche leggi ecco un'ultima cosa
Per essere vinto ha parlato del della riduzione del numero dei parlamentari in questi momenti di mobilitazione così forti sembrano delle scelte talmente inevitabili che anche se pensi che non siano corrette e sei convinto che quelle scelte ti danneggiano come parlamentare
Sei ti senti obbligato ad accettarle per non andare contro quello che gli sembra un moto inevitabile della società
E all'epoca
Sostanzialmente aboliamo il proporzionalismo su cui si era abbassata la storia della Repubblica italiana dal dal secondo dopoguerra e appunto il primato della politica
Grazie
Grazie davvero Andrea grazie a tutti a tutti quelli che hanno partecipato fin presenze e ai tanti che ci hanno seguito che ci stanno seguendo dalla dal dalla Web-Tv del Senato tengo inoltre ringraziare anche l'onorevole Tonini certi che ed è stato qui con noi e a e ha seguito questo questo dibattito lo ringrazio davvero tant'
Lascio a questo punto la parola al senatore Francesco Verducci che ci ospita
E per le sue riflessioni intorno ai temi sollevati
Intanto
Grazie a voi
Ecco qui l'azione come dicevo questa
Questa occasione è stata da me
Colto molto
Prontamente quando
Roberto Petrini ha
Gambino ha proposto di fare questa presente
Azione
Del libro di Andrea Marino perché penso sia
Sia
A bello che che questo rivolo venga presentato qui in senato comunque nelle aule del Parlamento perché si parla di questo si parla nel libro si parla di queste Howland degli avvenimenti
Convulsi che hanno riguardato il Parlamento e la politica italiana in questo
In questo biennio che poi a un triennio tra il mille novecentonovantadue il meno centonovantaquattro quello che nell'immaginario collettivo
E il triennio della del del della cesura dello sconvolgimento dice dice Andrea Marino
L'imprevedibile mille novecentonovantadue
Imprevedibile negli esiti la la tesi dell'autore
Che qui è stata anche
Corroborata anche da dagli interventi del professor Mattera del professor Pinto
Assolutamente
Stimolanti nel nel mettere insieme
Una serie di elementi
Io mentre ascoltavo questi interventi rileggendo adesso
I definitivi libro qui
In quel alcune parti del libro qui in presidenza e anche
Alcuni articoli del
Dell'Autore di di Andrea Marino intanto è un libro scritto molto molto bene che si legge
Che si legge in maniera anche
Appassionante per non solo per noi che checca appunto seguiamo da vicino questi questi avvenimenti sia per per una inclinazione
Da da studiosi o per la partecipazione dai esponenti politici ma ma si legge molto molto bene quindi spero che questo libro continui a vivere successo non non solo nelle
Nelle aule dell'Accademia ma anche appunto in un pubblico più vasto penso sia assolutamente utile questo questo testo questo libro e auguro all'autore tutto il successo che merita
Ecco però dicevo la cosa che che io penso che perché pensavo sulla quale
Mi stavo concentrando
Mentre ascoltavo Andrea Marino il professor spinto il professor Matteo
Da quanto tempo covava questa crisi in realtà
Perché l'Autore
Mette in evidenza i soggetti come all'interno anche di e di una storia che a un certo punto prende una piega che i soggetti protagonisti di questa storia non si aspettavano che potessero pre che potesse prendere e alla fine la vicenda ce lo sconvolgimento dell'annientamento l'intera classe politica diventa inevitabile solamente però quando il piano è talmente inclinato da non poter più essere Carretto
E nel momento in cui quell'inclinazione che porta alla rivoluzione tra virgolette se possiamo definirla rivoluzione in qualche caso quando viene messo da parte un'intera classe dirigente si può dire che sia una una rivoluzione anche certo qui citi Guido Bodrato mi pare che dice ma insomma li ha contati vi accontentate di una rivoluzione per così poco sostituito noi ma e però come diceva il professor spinto in realtà
Una classe politica che aveva governato per decenni ma io mi chiedo da quanto tempo covasse però questo elemento di crisi
Strutturale perché penso siamo tutti d'accordo che che c'erano e cioè degli elementi di crisi strutturale molto forti e che quindi
E che quindi la la vicenda lo lo strumento dell'inchiesta giudiziaria in realtà
Poté dispiegarsi con questo tipo di successo perché comunque c'era un elemento di crisi strutturale
Molto forte e del resto c'è anche una un è un elemento un sintomo di questa di curdi che qualcosa non non non stesse andando e questo sintomo ce lo siamo
Detti più volte anche nelle ricostruzioni giornalistiche non non solo nel compulsare i dati della statistica politica
E il consenso che prende nel nostro Paese la prima forza anti-sistema cioè la la la la lega nord che comincia a mietere un consenso molto ampio in alcune città del nord al punto da portare qui in Parlamento
Umberto Bossi alcune idee dirompenti sull'onda di un consenso che non a caso il un consenso che ha a che fare anche con un retroterra sociale molto forte i IVA medi imprenditori che hanno fatto la fortuna economica di
Basti
Territori del nord del nostro Paese cioè quei territori che lo lontana dalle
Città del cosiddetto triangolo industriale hanno però fatto invece la fortuna economica del del nord Italia in una fase molto importante quella cioè perderla
Seconda metà degli anni ottanta fino ad arrivare appunto alle soglie del fatidico mille novecentonovantadue a un certo punto questo questo successo economico comincia ad incepparsi
Moralmente detto e quindi questi questi ceti sociali imprenditoriali cominciano ha storto Cerci potremmo dire e non vedere più nel partito socialista o Pino alcune in alcune correnti della democrazia cristiana gli interlocutori che garantivano
Una rappresentanza e quindi c'è una crisi di rappresentanza una crisi di legittimazione e l'insorgenza comunque di una domanda nuova che viene incarnata da una nuova forza politica questo è un dato
Che dal punto di vista del simbolico ha un suo affetto perché all'inizio Umberto Bossi viene visto come un personaggio pittoresco e trattato come un personaggio pittoresco anche negli ambienti romani
Poi però in realtà dal pittoresco si passa a qualcosa di a qualcosa di diverso ma attorno non voglio occupare troppo tempo
Al
Al principio che non Chavo in precedenza da quanto tempo cova la crisi
Novantadue novantatré novantaquattro
C'è un elemento che viene prima di questi anni
Secondo alcuni storici
La repubblica dei partiti in a alcuni storici alcuni giornalisti appassionati anche alle simbologia
La repubblica dei partiti muore con l'assassinio di Aldo Moro Stato detto almeno
è una formula efficace anche perché appunto Coppa
Nella sua drammaticità
E nella plasticità del di quel dramma
Però certamente Aldo Moro era stato un teorico anche di una risposta alla crisi della nostra democrazia che quindi che quindi cova da prima secondo Berlinguer gli anni gloriosi della nostra democrazia finiscono col finire degli anni sessanta
Ho citato Moro e
E Berlinguer perché forse sono gli esponenti politici che che che più si sentono investiti dal dare una risposta alla crisi dei partiti politici perché io penso che in realtà la crisi strutturale con la con la quale noi facciamo i conti anche attraverso questo libro sia la crisi dei partiti politici nel nostro Spina il nostro della nostra Repubblica la nostra è una Repubblica dei partiti
La la crisi dei grandi partiti politici in particolare della democrazia cristiana e del Partito comunista
Una crisi che cova da tantissimo tempo
Poi la la diciamo c'è un yard gli formidabili anni anni Ottanta nascondono questa crisi perché noi cresciamo molto economicamente abbiamo in virtù anche di della svalutazione della nostra moneta del debito pubblico fuori controllo fino a che come diceva il professor Mattera noi questa posso non possono più farlo
E quindi
Novantadue è anche appunto Maastricht
E quant'altro
E però io penso che i caratteri strutturali di qui di quella crisi siano in realtà nel momento in cui
Non si vuole dare una risposta al tema della crisi dei partiti politici della rivitalizzazione dei partiti politici ma si cercano alcune scorciatoie
E prima del novantadue cioè il mille novecentonovantuno eravamo tutti più giovani voi eravate dei dei ragazzi forse non so
Tel sei tu avevi sul bambino due anni
Ecco io facevo stavo per fare la maturità il ricordo i molto bene il mille novecentonovantuno e ricordo ad esempio da appunto
Studente del liceo l'entusiasmo con cui nel mille nove nel mille novecentonovantuno il principale partito della della della sinistra che faceva i Conti incontra contribuzione del passaggio appunto dal Partito comunista partiremo pratico la sinistra
Aderiva a ai referendum proposti da Mariotto Segni che avevano come principale
Portato di cultura politica il passaggio
Da una forma collettiva incarnata dei partiti politici ha fondamentalmente una liberazione politica individuale dai partiti politici
E quindi la scelta era in capo al singolo al singolo individuo
E siamo nel novantuno
Dentro
Tra il novantadue e il novantatré noia tra il novantadue e il novantaquattro noi abbiamo il novantatré e novantatré l'anno
In cui
Cioè la legge Mattarella che
Porta quella sì davvero alla nascita di una Repubblica di tipo nuovo con l'introduzione
Del l'uninominale quindi del del del sistema in larga parte
Maggioritario senza il quale non non avrebbe avuto il mille novecentonovantaquattro avremmo avuto anche la la possibilità di fare in modo che quella che Andrea Marino chiama
Siamo alla
La fase del potere politico come capro espiatorio espiatorio potesse può incarnarsi con la vittoria dell'antipolitica attraverso attraverso Silvio Berlusconi il quale Silvio Berlusconi era molto amico
Di tutta la classe dirigente che
Stati incarnata dal pentapartito in particolare
Era molto amico come sappiamo di Bettino Craxi però non ebbe non non ebbe remore dal
Mo'monetizzare tutto l'odio contro la politica e anche contro Bettino Craxi
Una monetizzazione
Commerciale perché le sue televisioni le televisioni commerciali furono
Molto importanti nell'agire Tangentopoli e tutti noi ci ricordiamo i collegamenti tutte le sere del TG quattro davanti al
Al tribunale Rosita Paolo Brosio davanti al tribunale di di Mila no Emilio senza è un appuntamento
Fisso di anche la la l'intuizione molto del TG cinque di di Enrico Mentana aveva una maggiore libertà rispetto a ai telegiornali del servizio pubblico però anche noi ci ricordiamo come uno dei rettori tutti in quanto è stata importante la comunicazione tu lo dici nel tuo libro uno dei vettori formidabili fu anche la Rai tre di Michele Santoro da dare una forma televisiva alle piazze che
Che incombevano nei confronti di un potere politico che non aveva più appunto come veniva detto
Legittimazione
E da questo punto di vista concludo aggiungendo solamente un altro elemento e certamente nel nel
Nell'aggravare il piano inclinato nel fare in modo che quella classe dirigente non potesse più riacquisì acquistare le reti del percorso
Hanno ha avuto un enorme peso a mio avviso Lori lo ricordo anche nella mia nella mia mamma
Via
Hanno avuto un enorme peso intesi elementi che forse si sono stati imprevedibili o forse o forse no o forse no non erano imprevedibili ed erano anche anche quelli già diciamo avvennero non non a caso in quel frangente ma certamente un elemento l'elemento decisivo del crollo di quel classe dirigente quindi del sistema di potere intorno al penta partito
Fu la mancata elezione alla presidenza da Repubblica di un esponente del pentapartito
E quindi di Arnaldo Forlani o di Giulio Andreotti che ai due contendenti
Io ricordo come come fosse adesso i pomeriggi passati davanti al televisore con lo spoglio dei voti di Forlani
Che per pochissimi voti non diventi non non divenne presidente Repubblica se Forlani fosse diventato presidente La Repubblica prima prima del ventitré maggio mille novecentonovantadue la vicenda italiana sarebbe stata diversa
Il ventitré maggio mille novecentonovantadue cioè capaci il venticinque maggio almeno centonovantadue Oscar Luigi Scalfaro diventa Presidente da Repubblica
E il discorso che è stato giustamente citato da
Professor Mattera del tre luglio novecentonovantadue di Bettino Craxi un discorso che nel nel pronunciare appunto la la fatidica frase che è ancora oggetto torna più volte
Molto forte buona parte del finanziamento ai partiti che irregolare o illegale quindi nel rivendicare una una forza politica
In nel chiamare tutti gli ha corretta
Però non don non non non non aveva la forza anche di una Rivi rivitalizzazione dei dei dei partiti politici
E dentro la la vicenda del discorso di Craxi il tre luglio mille novecentonovantadue c'è anche la la vicenda della mancata
Autorizzazione
Da parte del Parlamento
Del
Ventotto luglio del ventotto aprile mille novecentonovantatré che poi porta porteranno alla fra la famosa vicenda del delle monetine contro Craxi davanti a Raffaele il trenta aprile del mille novecentonovantatré e l'idea del del del del principale partito della della sinistra
Di poter
Arrivare al potere
Dopo la caduta del muro di Berlino quindi dopo dopo l'ottantanove Fini finita la la la la vicenda del del fattore K poter arrivare al potere attraverso delle delle scorciatoie
Ho cavalcando appunto l'onda mediatica giudiziaria mediatica giudiziaria e qui c'è e appunto il libro di Andrea Marino sottolinea molto molto spesso oppure cavalcando l'onda
Della dell'elezione diretta all'elezione diretta dei sindaci l'elezione diretta
Dei presidenti di Regione avverrà poi nel mille novecentonovantacinque e un'idea anche
Quindi Titini appunto di
Il poter fare a meno anche di dei partiti politici
Nonostante questo poteva arrivare
Poter arrivare al potere
E tutto questo si arriva rivelato illusorio e fragile Q concludo veramente ancora ringraziandovi se è vero che
Oggi al governo del del paese c'è un al Governo di destra e una leader di destra che
Nel suo primo discorso in Parlamento ha rivendicato il fatto
Di essere a capo di una di un governo politico di una coalizione
Politica
Dopo molto tempo
E in virtù di questo propone anche da destra una chiusura
Della transizione infinita
Italiana
Il io
Penso che che che che molte delle debolezze e con cui la sinistra che fare al proprio interno siano appunto una mancanza di una cultura politica
Forte dal mio punto di vista costituzionale che avrebbe dovuto tentare dovrebbe tuttora tentare di trovare le risposte alla crisi
Della democrazia
Dentro la nostra costituzione non scorciatoie che invece molto spesso hanno forzato
Hanno fu forzato viene viene vie d'uscita e che ci sono rivelate però illusorie dal mio punto di vista anche fallimentari come fallimentare si è rivelato dal mio punto di vista
Questi questo ben venticinque enni appunto che è stato
Inaugurato nel mille novecentonovantatré della cosiddetta Seconda Repubblica sulla quale ci interroghiamo dentro le cui conclusioni dobbiamo cercare anche di
Di trovare anche
Delle risposte all'attualità grazie ancora per questo
Grazie a tutti
Bene