Presentazione del volume "Archivio Carlo Donat-Cattin 1930 - 1991" - Percorsi di ricerca a cura di Claudio e Mariapia Donat-Cattin. Inventario della carte a cura di Valeria Mosca (Edizioni Lavoro)

Buona sera prego
Grazie buona sera a tutti e grazie alla partecipazione
E saluto innanzitutto il Presidente emerito della Camera Ferdinando Casini tutte le autorità i familiari del senatore Carlo Donat Cattin tutti i relatori e gli ospiti che tutti voi dalla presenza
L'opera che viene presentata oggi consente di ripercorrere il lungo integrare o di vita di pensiero e di impegno politico di Carlo Donat-Cattin
Più volte deputato senatore e ministro
Egli fu anche giornalista e sindacalista
In particolari momenti della sua lunga esperienza le sue scelte furono o talvolta ispirate al realismo politico
Meglio non fu mai disposto a oltrepassare la soglia di quei principi e di quei valori cristiani che lo hanno sempre caratterizzato
La libertà la dignità della persona umana la giustizia sociale avevano per lui sostanza concreta di obiettivi di riferimento verso i quali orientare l'impegno politico e sindacale
Questa era la differenza fra a suo modo di essere un cristiano radicato nel mondo operaio ed essere un sostenitore di un'ideologia della classe operaia aperte alle istanze del cristianesimo
In questo atteggiamento si intuisce il risultato di un percorso di maturazione
Che scaturisce dalla cultura della cattolicesimo sociale degli anni trenta del Novecento
Passa attraverso la lotta al fascismo nella Resistenza cattolica nel Canavese
E consegue pieno sviluppo attraverso l'esperienza di impegno sindacale e poi parlamentare e ministeriali in questa prospettiva sui punti di riferimento costanti rimasero sempre la centralità dell'uomo
E l'esigenza di consolidare in Italia quel costume civile e democratico in cui intravedeva la base necessaria per la realizzazione dei valori della costituzione
Dopo la stagione della solidarietà nazionale occorrevano le cosiddette forze nuove era questa la denominazione della componente politica che guidava all'interno del suo partito
E se erano ritenute necessarie
Per interpretare le istanze di sviluppo economico e istituzionale del Paese
Attraverso un raccordo efficace alle forze politiche più sensibili aperte a una democrazia moderna e come si diceva allora governante
Di tutto questo offrono una significativa testimonianza le carte del suo archivio e la corrispondenza
Composta da circa due mila e cinquecento lettere che abbracciano circa cinquant'anni di storia nazionale fra il mille novecento quarantadue e il mille novecentonovantuno
Il lavoro di ordinamento condotto dalla Fondazione Donat Cattin rispetto a questo importante complesso documentale offre agli studiosi e all'intera comunità nazionale internazionale
L'opportunità di consultare anche attraverso la Rete la versione elettronica dell'inventario
Furono anni estremamente complesse ma al tempo stesso fecondi
Oltre che per rendere omaggio alla memoria Di Carlo Donat Cattin questa iniziativa rappresenta dunque anche una preziosa occasione per tornare a studiare e a comprendere gli anni di cui fu protagonista vi ringrazio
Preferisco stare in piedi grazie
Sì
Buongiorno a tutti
Anzi buon pomeriggio un sentito ringraziamento
Al Presidente del Senato per l'ospitalità
Per la sua presenza
Della della Camera volevo dire
Di solito abbiamo fatto sempre tutto al Senato è stato un lapsus freudiano ho scelto appositamente la Camera perché mio padre è stato a lungo in questo in questo luogo
E per le parole che ha pronunciato un grazie altrettanto sentito ai relatori che hanno risposto con generosità alla mia proposta
E grazie a tutti quelli che sono qui
A testimoniare con la loro partecipazione che la memoria di Carlo Donat Cattin è ancora viva oggi
Esattamente cinque anni fa
Il quattordici marzo del due mila diciannove davamo inizio al Senato qui è giusto alle celebrazioni del centenario di Carlo Donat-Cattin in con il convegno intitolato Carlo Donat Cattin uomo di governo e didattici
A quel convegno aperte moderato da Claudio Donat Cattin il mio fratello maggiore fecero seguito altri importanti iniziative pubblicazioni
Di cui per brevità cito solo la più importante la biografia il cui autore Giorgia immetti aveva curato anche i due volumi dei discorsi parlamentari
Oggi quattordici marzo due mila ventiquattro siamo qui alla Camera dove dei deputati dove dal cinque giugno del mille novecentocinquantotto all'aprile del mille novecentosettantanove Carlo Donat Cattin
Fu deputato
E siamo qui per presentare questo libro dedicato al suo archivio personale
Il punto di arrivo di un percorso durato più di trent'anni perché improprio intorno alle sue carte
E alla sua ricca biblioteca che nata a Torino a un anno dalla sua morte la fondazione che porta il suo nome
E in questi anni il ruolo svolto da Claudio è stato determinante come sottolinea il professor Malgieri ricordando la passione con cui alla guida della Fondazione si è impegnato nel ricostruire valorizzare l'esperienza il ruolo svolto da suo da nostro padre nella storia di questo Paese
Poche parole su questo libro
Frutto ancora una volta di una felice intuizione di Claudio Donat-Cattin
Di solito gli addetti lavori lo sanno vengono pubblicati in forma separata gli inventari e le antologie di testi inediti spesso corredate di complessi apparati questo libro si discosta dei criteri canonici previsti per questo genere questo tipo di pubblicazioni inaugurando forse un nuovo genere letterario nel campo
Non spetta a me dire se l'operazione è riuscita di certo mi sembra che non ci sia nulla di polveroso in questo volume nonostante la sua ponderosi tassi ora le seicento pagine
Perché contrariamente all'opinione comune le carte che costituiscono gli archivi personali i fondi archivistici privati ma a volte anche quelli pubblici sono lo specchio di chi le ha prodotte conservate nel corso della vita
In esse si riconosce il temperamento della persona cui appartengono il suo modo di pensare la relazione che ha avuto con il sei con gli altri con il suo tempo con la vita con la storia e questo archivio ne è la conferma
Il volume è strutturato in due parti in larga misura speculari
La prima si intitola percorsi di ricerca e la seconda inventario delle carte
Mi occuperò prevalentemente della prima che quella che abbiamo curato insieme Claudio Giglio
Ma l'idea sua e non può essere dimenticato
La ricca scelta di carte distribuite in un arco temporale molto ampio che va dal mille novecentoquarantacinque al mille novecentonovanta e presentata sulla base delle sezioni su cui è stato strutturato l'Inter inventario
Ogni sezione preceduta da una introduzione più o meno greve più o meno lunga di inquadramento di contestualizzazione che aiuta il lettore a orientarsi succedendo possibili suggerendo possibili percorsi
Di lettura o di ricerca e in questo caso occorre poi uno scavo più approfondito delle fonti
Questi titoli gli anni della Guerra e della Resistenza il sindacato la DC di Donat Cattin il capitolo più ricco di documenti le dimissioni da vicesegretario della DC
La sinistra sociale democristiana l'attività di governo Donat-Cattin e la stampa e questi gli autori Gianfranco Borga andò Sandro parola Giorgia innesti Giovanni Zanetti Danilo Morini
Claudio Donat Cattin
E due e qualche contributo anche da parte mia
Salvo poche significative eccezioni la ricca corrispondenza qui fatto cenno il presidente Fontana la ricca corrispondenza conservati in archivio che costituisce una fonte di notizie preziose
Capace di far luce sugli scambi non ufficiali e di
Presentare spunti inediti è rimasta fuori dal volume
Ma è nostra intenzione proseguire il lavoro avviato a suo tempo con il volume edito da Marsilio nel due mila undici
In questo testo c'è se limitati a un piccolo inserto costituito da sette lettere un biglietto
Il biglietto un biglietto di auguri
Mandato ad Andreotti
Chi vedrà al volume
Coglierà
La di bellezza di questa relazione si è sempre parlato di una relazione tesa invece c'era una grande scambio di affetti in parte appunto inedite queste lettere sono di segno molto diverso esse aprono uno squarcio su questo universo mettendo in rilievo l'umanità di chi le ha scritte
Ancora una breve considerazione per poi passare la parola ai relatori Carlo Donat Cattin non si è mai curato di raccogliere sistematicamente quello che pensava e scriveva
Ordinatissima rispetto ai libri della propria biblioteca personale teneva invece in una forma apparentemente disordinata le sue carte
Ma il disordine era solo apparente
Con i picconi fascicolo ogni cartellino aveva un ordine intrinseco una logica funzionale al lavoro che stava facendo ai diversi lavori i compiti vulcanico com'era che svolgeva contemporaneamente
Queste cartelline erano per lui indispensabili strumenti di lavoro
E spesso il contenuto DS tiene insieme
Elementi annotazioni documenti lontani nel tempo che oltre a tre ma a a testimoniare la sua tenacia davvero ammirevole indicano l'incredibile continuità del suo pensiero e della sua azione
Non si può infatti non cogliere in questi documenti in queste carte il fil rouge che lega la sua idea Dea di legge sindacale
Allo Statuto dei lavoratori e che contraddistingue la sua idea di partito di una DC intesa come partito di popolo mai conservatore
I suoi ideali le sue passioni il suo singolare anticomunismo nonché il suo radicale
E determinato Antifascismo
Carlo Donat Cattin era confusa convinto fin da giovanissimo
Che si potesse costruire in Italia un sistema politico capace di superare tanto l'individualismo capitalistico quanto il collettivismo marxista alcun centro poneva il lavoratore in quanto persone
Si adoperò per tutto il corso della sua vita da sindacalista da amministratore
Da parlamentare e da ministro a conciliare la difesa degli interessi dei lavoratori con la costruzione della democrazia
Sì confronto sempre dei momenti
Pellicce nei momenti infelici di questa della storia di questo Paese con le sfide di un Paese in trasformazione nell'intento di sanare squilibri e contraddizioni senza perdere mai di vista
Gli ideali e la passione per la politica da cui era partito giovanissimo
Così concludeva il suo intervento e mi avvio alla conclusione al diciottesimo Congresso nazionale della DC a Roma nel febbraio del mille novecentottanta l'uomo nove
Come l'uomo che si è impegnato che certo ha sbagliato
Come militante che tuttavia ha sempre pagato di persona come ha pagato la minoranza che rappresento
Voglio concludere con il pensiero di un laico
Massimo Mila spiegava la politica della libertà i partigiani con questi appunti fatti conoscerò ora da Norberto Bobbio
L'umanità
Cammina verso il gioco lo cimento di quanto vi è di sacro nella natura umana
Al di là di ogni anno occidentale differenza tra gli individui
Voglia Dio che i laici se ne ricordino sempre e ancora ogni mestiere
Purché realmente eseguito porta la sua corona di nobiltà
Meglio lo spazzino che svolga con scrupolo il suo lavoro che lo scrittore chiusi la penna per sollecitare i bassi istinti e per adulare i potenti
è una lezione per la quale più che la laicità
Della politica
La religiosità da cui nasce il nostro impegno cita integrati a chi la offre
Ecco adesso
Ora parolacce primo al professor Malgieri che devo ringraziare di cuore perché non ci ha mai lasciato soli ha scritto prefazioni a profusione per noi
E anche in questa Marche Claudio e Dio e tutta la famiglia in qualche modo abbiamo per lui è veramente grande
Viene siamo infinitamente grati poi proseguiremo con gli interventi degli altri relatori grazie
Signor presidente della Camera onorevoli parlamentari signore e signori
Io ho già avuto modo di esprimere il mio giudizio su questo libro nel introduzione che Claudio Donat Cattin mi chiese poco prima della sua prematura scomparsa
Ringrazio Maria Pia Donat Cattin anche per le gentili parole che mi ha rivolto ecco il mio intervento oggi sarà così di saluto di breve presentazione del di questo libro N con alcuni cenni alla figura di Donat Cattin
Ecco direi che in primo luogo dobbiamo certamente
Sottolineare l'importante ruolo che sul piano della documentazione storica viene svolto dalla Fondazione Donat Cattin
Che è nata a Torino nel novantadue con la finalità di promuovere studi ricerche sulla storia del pensiero sociale politico ed economico tra Ottocento e Novecento con una particolare attenzione
A quelle che erano le linee e i caratteri del movimento politico e sociale dei cattolici e la la sua presenza alla presenza di questo movimento nella società italiana
Ed europea
E nel corso di oltre trent'anni la Fondazione ha via via ampliato e rafforzato la sua attività
Realizzando numerose iniziative quali convegni seminari pubblicazioni
Con l'acquisizione di fondi archivistici relativi soprattutto alla presenza del cattolicesimo sociale e democratico nell'area piemontese
Sono circa sessanta i fondi archivistici inventariati e disponibili
Che sono presenti negli archivi della Fondazione Donat Cattin oltre alla sezione dei manifesti delle fotografie degli audiovisivi
E la nascita della Fondazione la realizzazione di questi importanti risultati sul piano della ricerca storica si vedevano soprattutto già è stato ricordato ma penso voglio sia opportuno ribadirlo
Sì all'impegno profuso nel corso di trent'anni da Claudio Donat Cattin che con una dedizione instancabile potremmo dire
Ha costruito e guidato la progressiva crescita e l'affermazione di una istituzione culturale che
Ha ha oggi raggiunto un grande prestigio il che ora è affidata alla guida di Maria Pia Tomat Cattin e quando nasce nel novantadue la fondazione assume certamente come suo principale obiettivo il compito di raccogliere e conservare inventariare le carte dell'archivio personale di Carlo Donat Cattin
Che giunge oggi a compimento questo intenso lavoro con la pubblicazione di questo volume che offre gli studiosi di inventario dettagliato delle carte dello statista piemontese
è una documentazione che in parte è stata già utilizzata da alcuni studiosi
Che si sono accostati alla figura di Donat Cattin tra i quali vorrei ricordare la biografia scritta da Giorgio inetti e pubblicata
Nel due mila ventuno che come già ricordato Maria Pia Donat Cattin
Va ricordato che gli archivi delle personalità che hanno segnato le vicende sociali e politici politica negli anni
Dell'Italia repubblicana cominciano ora ad essere numerosi e sono custoditi sia in archivi pubblici che negli istituti culturali che hanno raccolto l'eredità delle diverse culture politiche che hanno attraversato la nostra storia
Anche l'eredità di figure significative della storia del del nostro Paese è un patrimonio culturale di grande particolare rilievo
Che mette a disposizione degli studiosi carte e documenti necessari per far luce non solo direi sui singoli protagonisti
Ma anche su momenti cruciali e significativi della storia politica sociale economica italiana soprattutto negli anni di dell'Italia repubblicana
E la Fondazione Donat Cattin oggi il merito di offrire agli studiosi questa pubblicazione
Con un inventario curato con particolare attenzione da Valeria Mosca responsabile dell'archivio della Fondazione
Ecco con questa pubblicazione abbiamo oggi a disposizione
Uno strumento fondamentale per ripercorrere per riscoprire la lunga e articolata biografia di Donat Cattin
Il suo ricco vivace intenso percorso umano sindacale politico giornalistico e di governo
Nell'arco della sua della sua vita
è un fondo archivistico che offre un'ampia gamma di documenti che vanno dalle carte strettamente private
A quelle ufficiali con una vasta sezione dedicata alla corrispondenza è già stato ricordato anche dal presidente Camera
La raccolta di ben due mila cinquecento lettere per un arco cronologico che va dal quarantadue al novantuno
E sono lettere con i maggiori proprio protagonisti della storia politica e sociale del Novecento ma anche con interlocutori con semplici cittadini
è un carteggio che ci aiuta a comprendere questa singolare personalità della storia politica italiana e a ripercorrere la sua lunga esperienza attraverso un confronto a volte segnato da asprezze da rigidità ma anche che svela un temperamento schietto e generoso
E nelle sue carte troviamo anche appunti relazioni materiali per interventi
Per discorsi di congressi e convegni
Giornali ritagli di articoli materiale vario che utilizzava come strumenti di lavoro
Come possiamo leggere né nell'introduzione archivistica dell'inventario
L'archivio di Carlo Donat Cattin nera presente il temperamento impetuoso attento a una operatività sempre declinata al presente noncurante dell'organizzazione della propria memoria
Per i posteri
Un complesso di documenti di lavoro destinati allo svolgimento quotidiano della sua attività e finalizzati alla soluzione del tema sul tavolo
Si può aggiungere che l'impostazione di questo volume ci offre una lettura dell'inventario arricchito come è già stato ricordato da una serie di saggi e pubblicazione di documenti che consentono ai lettori
E agli studiosi di ripercorrere le fasi salienti della biografia
Di questo personaggio di primo piano nella storia nazionale
Sono veri e propri percorsi di ricerca che toccano le tappe fondamentali della biografia di Donat Cattin dal periodo della guerra e della resistenza alle sue battaglie sindacali
Al ruolo da lui esercitato in seno alla Democrazia Cristiana
Al suo impegno ad indire nei diversi ministeri nel governo del paese al suo fervore anche con cui affrontò anche la la professione di giornalista
Sono percorsi che c'è io Tanca ripercorrerà interpretare in momenti cruciali della sua esperienza e della sua presenza nella storia politica del Paese nella vita del sindacato nella vita del suo partito
Ecco non possiamo dimenticare che se in quegli anni si è creduto costruito in Italia uno stato sociale
Che corresse antichi squilibri offrendo i cittadini più deboli il supporto il sostegno delle istituzioni pubbliche
Non poco presso la pressione e l'azione svolta dalla sinistra sociale della Democrazia cristiana e dal suo leader
Un risultato che Donat Cattin intese difendere sempre con grande convinzione
Nel suo intervento al
Sedicesimo congresso del partito nel mille ottocento mille novecentottantaquattro ebbe a dire si afferma che noi abbiamo contribuito a costruire lo stato sociale e che noi non vogliamo distruggerlo
Noi siamo del tutto coscienti della crisi dello Stato sociale
Ma il tema centrale è il rapporto tra il sociale l'economico perché la spesa sociale non è un lusso ma è un bisogno dell'uomo del nostro tempo dell'uomo al reddito medio basso
Che non c'era ragione di mettere in condizioni diverse e a chi ha altri livelli di reddito
E se infine la democrazia cristiana nella sua lunga storia non è stato un semplice collettore di consenso elettorale ma è anche stata un'espressione di una cultura di un pensiero di una partecipazione convinta di classi sociali appartenenti al mondo del lavoro
Che ne hanno qualificato la fisionomia interclassista lo si deve anche e soprattutto direi a Donat Cattin
Un personaggio che ci aiuta accogliere la fisionomia se vogliamo la complessità che nel primo cinquantennio di storia repubblicana ha caratterizzato un partito come la Democrazia Cristiana
Un partito plurale come è stato definito in un recente volume che ne ricostruisce la storia
Un partito che visse la sua dialettica interna avvolte in forma vivace irrequieta attraversata
Da personaggi che seppure animati da una comune ispirazione maturata nell'ambito della loro formazione cristiana
Seppur sorretti dalle esigenze dell'unità e della condivisione delle scelte anche nei momenti più delicati esprimevano diverse sensibilità arricchendo con la loro presente
Una dialettica interna la dialettica interna di un partito interclassista di un partito non chiuso all'interno di una connotazione ideologica
Insomma in seno alla democrazia cristiana troviamo una pluralità di personalità ciascuna delle quali rappresentava con le sue idee il suo retroterra sociale e culturale con i suoi legami con diverse realtà locali e regionali un modo originale direi di essere democristiano
A testimonianza della complessa e flessibile fisionomia di un partito che nonostante la sua composita matura non conobbe fratture mantenendo una sua unità anche nei momenti più delicati della sua storia
Ecco e non dobbiamo anche dimenticare quanto per Donat Cattin contassero i valori le istanze ideali che devono nutrire impegno politico e sociale
C'è una pagina e non suggestivo libro intervista che Donat Cattin ha scritto nel mille novecentottanta con il titolo la mia dici
Che ci consente di cogliere quanto in quest'uomo aduso alle grandi battaglie politiche sindacali contassero i valori che dovevano nutrire impegno nella vita politica
Il richiamo ai valori profondi scrisse per i quali vale la pena di vivere e sette CRI ficcarsi fino in fondo confessa di averli assorbiti nella sua casa paterna dove l'intransigenza della fede si sposava il più inflessibile antifascismo e tra gli amici e compagni d'arme della Resistenza
Ed aggiunse so che per recuperare la passione civile nelle generazioni nuove generose disponibili
è un costume di rigore in tutti quelli che svolgono funzioni politiche occorrono forti valori di riferimento che la totale secolarizzazione non può offrire
Occorre il recupero civile di vessilli morali precisi e trascinanti quel che Moro chiamava un nuovo senso del dovere quel che sorge inizi nella mente come assenza quasi totale nell'Occidente consumistico e materialistica
Senza quel recupero costruiremo ogni giorno qualche fantasma nel vuoto
Ecco a discutere ora su questo volume interverranno tre importanti protagonisti della vita politica nazionale
Che hanno ripreso ricoperto cariche di governo e di partito che hanno vissuto in prima persona le vicende politiche sociali di quegli anni e che penso ci aiuteranno anche con la loro testimonianza
A ripercorrere interpretare questo significativo cammino di Carlo Donat Cattin nella storia dell'Italia repubblicana grazie
Che ha già presentato i futuri relatori dapprima parlare sarà Rosi Bindi che ha chiesto di rimanere seduto
Non di perdono in chiacchiere perché so che il presidente del Senato qualche spinta delle della Camera è un ufficio per la prossima legislatura continuato sbagliare
No no ma io le chiedo scusa ma non c'è niente da fare e la ed età
Presidente della Camera dei deputati Lorenzo fonte
Va bene ferrosi per fatto personale consigliere no paragonare mai la bellezza e l'intelligenza a
Se
Ma arrivando in questa sala già ero abbastanza diciamo del dipinti intimorita che sono stata raccolta dal sedute di un carissimo amico che mi ha detto che cosa c'entri tu con forze nuove e infatti non c'entrano con la io
Ho accolto l'invito cortese che mi ha rivolto Maria Pia accade
Tartan tanto cortese che non sono riuscita a sottrarmi pur sapendo che questa mia impresa sarebbe stata
Molto impegnativa
E quindi sono qui ringrazio naturalmente per l'onore che mi è stato dato mi scuso con voi per
Soprattutto con la famiglia se se quello che cercherò di comunicare di non non non interpreta fino in fondo la ricchezza di di quest'uomo la sua vita terzo impegno politico
Se posso comincerei anagramma andò il titolo di un libro di un noto democristiano che nell'ottantadue pubblicò un volume coscritto titolato visti da vicino
Ecco io invece i grandi diciamo campi della democrazia cristiana glielo abbastanza visti da lontano nel senso che
Sono approdata un impegno diretto da una vita politica
Intorno ai quarant'anni e nel frattempo alcuni di loro erano non erano più diciamo nella nel nel nel cuore del loro impegno del
E e quindi
Proverò appunto comincerò con alcuni ricordi di natura personale per Donat Cattin visto da lontano il Polo cercando invece di capire
Il di comunicare a voi quello che leggendo
Questo libro preziosa introduzione che ci sono da parte di tutti coloro che sono stati giustamente ricordati dal professor Malgieri
Cercherò di di condividere con voi quello che ho capito guardandolo da vicino attraverso questo libro
Ma innanzitutto un ricordo di natura personale legato al fatto che la prima volta con il contratto
Carlo Donat Cattin è stato a convegno di Lavarone nel mille novecentonovanta credo una delle poche volte da una quali tutta la sinistra era unita
Sì a quella sociale che quella politica Chamot io mi sentivo abbastanza a casa mia in quel contesto
Erano gli anni del dopo che ad onta del muro di Berlino e nel mio intervento nel quale mi chiesi come mai la Democrazia Cristiana che di fatto aveva vinto
Sia rispetto a capitalismo che rispetto a di fronte al crollo dell'impero spilli impero sovietico
Ebbi l'onore di una citazione di Di Carlo Donat Cattin nel suo intervento e poi di un complimento sul piano privato ovviamente avevo intuito che non era prodigo di complimenti quindi per me quello fu un grande onore
Ma ciò ricordo ancora diciamo più giovanile
Perché a me questo democristiano anomalo piaceva
Piaceva perché usciva dagli schermi degli del del così paludati dei capi democristiani aveva ricordo una discussione in famiglia il giorno nel quale
Non andò a giurare o non andò a votare andò dal barbiere c'era questa questo aneddoto che girava
E mio core ricordo che mio padre lo critico e io dissi a mio babbo ma forse è un uomo che ama la libertà
E cercando di spiegarmi la differenza tra disobbedienza ribellismo e libertà non so se l'ho mai capito fino in fondo
Però o sicuramente capito che cimenta ci trovavamo di fronte a un uomo che non avrebbe mai rinunciate diciamo sia con le parole che che con i comportamenti a a manifestare il proprio pensiero
L'altro ricordo di natura personale diciamo è molto legato a
Ad un legame che io considero per me molto importante via a quel tragico hanno del mille novecentottanta
Un anno che ha segnato molti di noi nella vita anche personale
E e io ricordo di di aver provato una grande compassione per questo padre una grande ammirazione per le responsabilità che sappia assumersi
E anche una certa indignazione per la strumentalizzazione politica dei suoi fatti familiare
è ecco detto questo leggendo questo libero questo e intuendo la ricchezza di questo archivio
E i comincerei con il dire che ci troviamo di fronte a ad un vero democristiano
Del resto lui lo dirà né in quella in bella intervista alla Fallaci che c'è nel libro dice sì io sono
Mio concetto dell'unità familiare mio preferirei libertà collettive a quelle individuali
Io non sono un liberale l'immagine di un Donat-Cattin democristiano per caso o per sbaglio è un'immagine sbagliata glielo assicuro
Posso spiegare la sua incredulità solo con il suo anticlericalismo lei è un anticlericale è chiaro e quindi concepisce a modo suo un cattolico impegnato in politica
Necessariamente bacchettone suppongo necessariamente reazionario
E se uno come me è di sinistra se uno come me afferma lamiera dice nel mondo operaio lei scuote la testa e tuttalpiù commenta appartiene a una minoranza
E invece io ho trovato nella sua biografia
Innanzitutto la la formazione e l'Azione cattolica
Lasciatemi dire nell'Azione cattolica dei rami popolari perché normalmente i grandi capi democratici cristiani erano tutti cresciuti nei rami intellettuali dell'Azione cattolica la Fuci
Movimento laureati da una catena appartiene all'Azione cattolica delle parrocchie quella di popolo e da questo credo che si possa anche spiegare oltre che dalle sue origini familiari
Questa sua forte attaccamento alle radici popolari della Democrazia Cristiana
La resistenza all'antifascismo convinto che
Fermerà fino alla fine della sua vita come giustamente è stato ricordato accompagnato naturalmente anche dall'anticomunismo ma su questo ritornerò
La sua appartenenza al sindacato e poi
Questa
Questa diciamo completezza dell'uomo politico no
Data dalla visione dalla dall'affetto al partito dalla costruzione del partito attraverso la legittima appartenenza addirittura fondatore di una corrente come corrente di idee
La Nostalgia lo dico con multa di di questo impegno formativo culturale
Ricchissima l'esperienza di forze nuove di pubblicazione di convegni di di
Di questo di questa evidente è difficile non sempre si pensa alle correnti democristiane cosiddetti componenti termine un po'più nobile di corrente
è difficile non pensare alle componenti come fatti culturali se si pensa a forze nuove
Rispetto anche ad altre che coi in qualche modo si ridussero anche a a ad organizzazioni di potere di fatto in qualche modo e inizio anche in qualche modo una certa degenerazioni
E questa sua quindi appartenenza pieno al partito alla vita del partito sempre con una con un'attenzione queste radici popolari e poi la sua funzione ministeriale è stato un grande ministro in tutti
I dicasteri che ha guidato nell'archivio l'ho detto a Maria Pia in questo libro c'è poco sulla sanità e quindi se c'avete altro materiale ovviamente a me interessa
E lo colgo l'occasione per ricordare anche la di Danilo Morini che ci ha lasciato intendere recentemente lo scorso anno che accurato introdotto questa parte
E lo faccio diciamo contestando un po'quello che lui afferma che sarebbe stato in qualche modo anticipatore della riforma del Lorenzo
Ecco io credo che una catena avesse intuito la necessità di un intervento riformatore soprattutto sul piano della razionalizzazione della spesa
E anche del sistema organizzativo ma sono sicura che se quella riforma l'avesse fatta lui non avremmo avuto la controriforma del pezzo
Perché la sua visione di voler far chiaramente una visione che non poteva minimamente mettere a rischio la sanità pubblica il sistema di sanità poc'
E quindi diciamo un un politico completo da da tutti i punti di vista e dove dove le le varie le varie esperienze si intreccia nel non potrebbe che essere così
Due sottolineature sulla sua formazione cattolica che io voglio voglio qui cioè a me a a diciamo sorpreso in maniera ASP assolutamente positiva
Non non non era no a me a me non non è sembrato che fosse rimasto un cattolico di forma di maniera
Ma che avesse continuato a vivere la sua fede così come l'aveva imparata da giovane come lo avevano accompagnato nel c'è nella lettera assorte che si dà un passaggio che secondo me rivelatore di tutto questo
Quando quando ringrazia la la suora per il lavoro che compie dice
D'altra parte la nostra storia di comunità cristiana nasce ai piedi di un patibolo
E da le sue radici alimentate dal sangue dei martiri le infinite testimonianze della carcerazione nelle torture delle esecuzioni capitali finali
Solo che coltiva la fede mantiene questa diciamo questa visione profonda della appunto del rapporto con con Gesù che poi alla fine ricorda
Come da sua misericordia
E d'altra parte però anche una più in questa visione cristiana in questa sua dimensione anche molto molto in si direbbe integralista lo dico in senso positivo
C'è però un alto senso di laicità e anche di senso politico anche delle battaglie cattoliche la sua posizione nei confronti del referendum sul divorzio
è chiaramente anche questa rivelatrice cioè è chiaro dice che noi democristiani siamo contro il divorzio è chiaro che siamo l'unità familiare ma fare un referendum su questa legge in questo momento
E da parte di Fanfani è stato un errore ed è stato un errore politico perché non ci troveremmo al fianco dei missini
E noi non possiamo difendere i nostri valori mettendo a rischio in qualche modo non tanto il governo quanto l'equilibrio democratico del Paese
E c'è un passaggio sempre in quell'intervista alla Fallaci mi scuseranno se non cito le le introduzioni bellissimi che sono state fatte sui vari capitoli che vi assicuro letto ma lì siccome parla luglio per una che nulla conosciuto
Ho preferito far vedere ascoltare lui
C'è un passaggio che io trovo e tra l'altro di un'attualità straordinaria perché c'è insomma c'è un intreccio di cose che non mi convincono
E perché non vorrei dice io non credo che in Italia ci saranno rivoluzioni come non ci credo però c'è uno scivolamento verso una forma di bullismo
Che è frutto di in qualche modo frutto di una sorta di resti e responsabilizzazione anche da parte degli attori sociali e della partecipazione politica che mi preoccupa il quarto
E e non è credo non è credo che sia diciamo un caso che ricollega questo al fatto che era inopportuno pur per difendere un valore cristiano così importante
Che si compisse quella colori teneva un errore politico molto forte e si batteva
Per la libertà di coscienza da parte dei
De Gasperi l'ha lasciata tra monarchia e repubblica non capisco perché non ha si debba lasciare di fronte a un valore così importante soprattutto in relazione al fatto che c'è un mondo cattolico su questo molto inquieto che non può essere ignorato
Parti cattolici del no
Io vi visti quest'esperienza da dirigente dell'Azione Cattolica noi non riuscimmo ad ottenere la libertà di coscienza da parte degli iscritti all'associazione perché il documento che avevamo approvato fu in qualche modo fermato con una pubblicazione
Diciamo pirata che avvenne prima il primato necessario e quindi quello fu un momento estremamente delicato per diciamo il mondo cattolico il rapporto ad una società che cambia
E l'ottimo aspetto non posso non fanno a me la figura di di Carlo Donat-Cattin ha sempre diciamo creato l'interrogativo su un fatto molto semplice perché mai una sinistra socio
Tale si era quasi sempre trovata a non votare insieme alla sinistra politica della democrazia cristiana
Questo era il mio grande tormento chiaramente
E e un tormento che ho visto c'è stato un unico momento e si spiega nell'intervista perché c'è chi stima lei di politici e dice Moro no
Moro era a Moro obbedisce in quella famosa riunione dei gruppi del ventisette febbraio
Aveva pronto mi pare un documento lo lo ritira e e e vota insieme però è l'unica volta persino per il voto di Zaccagnini tonaca tempo terrà in un altro modo
E poi per una come me che ha vissuto il settantotto e che considera considerati nel settantotto con mille una delle rotture
Più profonde nella vita di questo nostro Paese col rapimento e l'uccisione di Aldo Moro
Il preambolo dell'ottanta di inizia nel febbraio dell'ottanta è sempre stato per me è un grande punto interrogativo
E questa intervista la Fallaci lo spiega molto bene ed è quasi speculare diciamo al ragionamento degasperiana
Che si rifiuta di fare l'alleanza con i missini al Comune di Roma disobbedendo al Papa addirittura in quella circostanza ma lui dice il Papa non me lo chiese quindi io non disubbidire a nessuno si presentarono sono uomini di Curia
Volevano che come se noto che
La DC si allearsi con il movimento sociale per combattere i comunisti e disse con molta chiarezza De Gasperi se faccio questa operazione è sicuro che comunisti unico
Perché la visione quella di un partito di centro ma un laburismo cristiano che guarda a sinistra
E sicuramente in questo c'è tutto Donat Cattin
La sua la sua rabbia per la svolta a destra la sua presso il set sempre impegnato per il centro sinistra però con i comunisti no
E lo spiega sempre in questa intervista alla Fallaci e lo spiega con la politica degasperiana cioè in Italia c'è un serbatoio di voti a destra
Che la DC contenere soltanto su posizioni moderate e riformiste dalla misura in cui non si allea con i conti
Personalmente i decreti Degasperi Isma'guastato da destra e da sinistra in qualche modo e chiaramente la sua è una spiegazione che si spiega lo stile l'ho l'ho capita anche in un altro modo nella quale mi ci riconosco non abbiamo bisogno dei comunisti per difendere
I diritti dei lavoratori in altre parole e anzi lui si rifiuta di prestarsi all'operazione del compromesso storico perché in qualche modo consentirebbe al Partito comunista che non avrebbe le possibilità da solo di andare ancora
Io non posso purtuttavia tacere che per me il preambolo è stato un momento di di di di di crisi non non solo con la componente che presento quel ecco
Quel quel preambolo per cui fu votato che si concluse in quel modo il congresso ma per me è sempre stata quella quella rottura quella fase storica
L'inizio diciamo di un centro sinistra
Che io definirei pentapartito decisamente assolutamente molto diverso è molto lontano da quello che era il centrosinistra per il quale Donat Cattin si era battuto negli anni Sessanta
E per non
Per quanto mi riguarda è iniziato lì il De il declino e poi ha portato ad alcune conseguenze ne valse l'impegno vedo qui Scotti che che che che che nella sua nella sua diciamo
C'era
Diciamo dialettica con De Mita
Mi ricordo bene anche perché visti da vicino il rapporto con Giovanni Marongiu in quel periodo che che fu in qualche modo il il King maker di quella di quell'operazione congressuale
Presentando Scotti ricordo quella relazione di Scotti io guardo il mondo dalla società e De Mita guarda il mondo dal Palazzo
E e la sua il suo impegno di questo primato della società del primato dei diritti
Sociali l'accompagnato per tutta la vita però la mia domanda resta se forse ci fosse stato l'incontro tra la sinistra sociale la sinistra politica magari la storia dei generici sarebbe stata diversa
Vitale non si quindi perché
Ha messo molta carne al fuoco ha detto delle cose molto importanti
Critiche anche ma anche molto belle e le sono grata adesso la parola Gianfranco Astori che invece ha conosciuto bene
Carlo Donat Cattin
E che anche lui attraversato ha vissuto quel momento difficile dice lui ha parlato Rosi Bindi a lui la parola lo assicuro scegliere
Sono grato Presidente Fontana cercherò di infliggergli il meno dell'appena possibile nell'ambito del tempo
Che gli è stato assegnato e sono grato anche alla famiglia e alla Fondazione Donat Cattin per il rischio che corre nell'affidarmi voglio dire una testimonianza in questo ambito
Citate da un libro prezioso perché naturalmente l'arco di una vita
A non non solo
La richiesta del volume ha richiesto fatica nella lettura pur essendo evidente che ciascuno di noi proporrà poi temi aspetti che lo hanno in qualche modo più direttamente interpellato
E non è solamente un regesto come già è stato ampiamente illustrato perché i percorsi di lettura in particolare suggeriti da Claudio
Da Mariapia Donat Cattin obbligano ahi noi ad una presentazione non di maniera
Perché chi era Carlo Donat Cattin quando ci inoltriamo su personalità così complesse a me viene naturale ogni volta evocare all'immagine del mistero
L'immagine del ministero di personalità così sfaccettate all'interno delle quali rintracciare un unico filo diventa oggettivamente un'impresa assolutamente impossibile ed ora dirò subito che la lettura del volume Emily presenta un'immagine mi suggerisce la convivenza di due diversi aspetti
Da un lato emerge il volto della Repubblica
Il volto della Resistenza il movimento dei lavoratori del suo un ruolo e dall'altro lato lo specchio inevitabilmente di un uomo con i suoi valori i suoi dolori la sua vita allora lo spreco aggettivi
Nel definire Carlo Donat Cattin sotto questo profilo il volume lo specchio di un uomo rigoroso
Spigoloso
Generoso
Autentico e attenzione non solo per la sua comunità di riferimento che con lui è cresciuta com'è capitato ma il giovanissimo dirigente della gioventù democristiana in quegli anni
Ma un leader consapevole dei doveri verso i cittadini e naturalmente presso la comunità dei cittadini nella sua interezza
E allora permettetemi diviene subito che attribuisco subito a questo volume è quello che io considero un merito
Ma chi ragiona che attende la sua lettura
Temi che propone fanno giustizia a mio giudizio con i suoi documenti i suoi contenuti sulla interpretazione della storia della Repubblica come se quella di misteri inconfessabili
Di ignobili manovre di prevaricazioni tra poteri restituendogli invece la dimensione di un confronto tra valori forte delle forze politiche che si contrapposero interessi
La passione di opinioni che hanno dato vita anche a quella che è stata la costituzione materiale dei quarantacinque anni di vita politica che vengono illustrate nell'ambito della vita del Parlamento
Al momento della sua scomparsa
E troviamo a mio avviso naturalmente ampia traccia in numerosi passaggi che testimoniano la presenza di un pensiero e della sua evoluzione e ha ragione Rosi quando ripercorre alcuni passaggi
Perché non è vero che ciascuno di noi è identico al momento in cui mise a confrontarsi con gli altri e con la storia del proprio Paese
L'evoluzione della sua posizioni a confronto con la dinamica sociale e industriale del Paese
Variati ha voluto fare cortese riferimento alla mia esperienza nell'ambito di quella che è stato il movimento che ha guidato Carlo Donat Cattin
L'essere stato giovanissimo voglio dire in quel momento ha consentito però anche di in qualche modo raccogliere la dimensione dei precedenti impegni che erano stati sviluppati però non voglio fare altro che riferimento alla sua esperienza sindacale a questo proposito la sua attività di governo segnatamente al lavoro ha risentito naturalmente di una visione sullo sviluppo della Società del dopoguerra italiano
Sappiamo che spesso osserviamo come noi siamo quello che nel corso degli anni maggioranze e opposizioni di contrasti tra le forze economiche alle forze sociali hanno fatto divenire questo Paese
Il confronto delle passioni io ho già rilevato era forte
Il volume ci restituisce una visione del giovane sindacalista torinese non collimanti esattamente con quello del sindacato conquisti trovava in quel momento lavorare
E sappiamo voglio dire che quella visione che Giulio Pastore il fondatore della CISL aveva portato avanti
Era quella di un modello C di sindacalismo a ideologico ricalcato in qualche misura sull'esperienza dei sindacati americani che avevano contribuito alla nascita del movimento sindacale libero nell'immediato dopoguerra
In uno scritto del mille novecentocinquanta infatti dove Cattin si interroga
Se il sindacato debba essere acquiescente al sistema capitalistico abbiamo delle volte dell'espressione che mi sta a distanza di molti anni fa hanno in qualche modo suo leader ci fanno interrogare come se nel dibattito della società contemporanea avessero ancora diritto di cittadinanza
E con l'avvertenza che non vengono da parte marxista ma in questo caso almeno da parte cattolica
Se la ragion d'essere del sindacato dicevo risiedesse solo nella tematica tecnico contrattuale Old economica o se al contrario il suo ruolo forse un ruolo più ampio
Quello che poi si dispiegati in verità nella vita del Paese con battaglie pensiamo all'universalismo del servizio sanitario nazionale che sono state certamente battaglie di grande valore di grande impronte allora troviamo qui un altro elemento di difformità
Rispetto alla tradizione sindacale della CISL
La suo non preclusione abbandonata poi nel tempo
Sull'attuazione degli articoli trentanove e quaranta della Costituzione croce e delizia della problematica relativa alla vita sindacali alla libertà dell'organizzazione sindacale nel nostro Paese
Ma e stiamo parlando agli anni cinquanta questo è assolutamente singolare dal mio punto di vista dalla catena propone anche un'altra osservazione e riguarda il tema della alienazione operaia nella fabbrica
Se abbiamo come questo sia stato un formidabile strumento di crescita del Paese che redistribuzione di risorse che non è la vita della popolazione italiana
Ma la società industriale proponeva agli inevitabilmente
Una serie di contraddizioni che oggi potremmo forse esportare elevare in altri ambiti no della vita contemporanea pensiamo al tema del digitale all'invasività che naturalmente il digitale ha sul vitalizio siedono di noi
Ma pensiamo all'invasività della vita di fabbricano degli anni cinquanta Cino voglio dire agli anni Sessanta
Come si vede rispetto al ruolo del sindacato siamo ben lontani da una valutazione basata esclusivamente su criteri sono salariali economici perché il problema è quello della cittadinanza del lavoratore
è il tema della cittadinanza da lavoratore potremmo oggi tradurlo tranquillamente sul tema della cittadinanza di qualsiasi forma di esclusione sociale che fosse presente nell'ambito della esperienza di vita che ci troviamo abilità il tema se volete le nuove povertà oggi rispetto a quella concezione di cui Donat Cattin si faceva portatore largamente incentrato sui criteri dell'accesso ai beni di consumo di sopravvivenza se preferite quasi che voglio dire questa sia non la precondizione ovviamente dalla vita di cittadini ma in qualche modo l'orizzonte
Nell'ambito del quale si debba svolgere un attimo
Ecco allora un senso del perché da una catena e qui collimava invece con Pastore si poneva il problema il tema vivono importante dell'inserimento del lavoratori dello stato perché
Perché così si costruiva la Repubblica il tema della partecipazione che all'ordine del giorno credo voglio dire dell'autorità politica in ogni in ogni momento
E allora che avviene qualcosa che unisce la vecchia la nuova generazione ho voluto citare appositamente Pastore non solo perché c'è un testimone voglio dire come Enzo Scotti che potrebbe ben più di me voglio dire parlare a lungo su queste questioni
Perché insieme si differenziano da De Gasperi qui ci sono già state voglio dire una serie di interpretazioni rispetto ai percorsi così come si profilavano
Immaginando un ruolo per il partito architrave della democrazia italiana appunto la Democrazia Cristiana in quel momento diverso da quello del mero contenimento nell'ambito dei pericoli derivanti dagli attacchi alla democrazia cristiana
Questo lo porta è stato osservato ad atteggiamenti fortemente riformatori
Che lo mettono naturalmente nell'azione con atteggiamenti analoghi largamente presenti ad esempio tra le file del movimento socialista italiano
Ed è qui che nascono le problematiche legate al centrosinistra e all'incontro voglio dire che interverrà poi nell'ambito degli anni sessanta con quella incredibile stagione riformatrice dalla scuola voglio dire al tema della regia potremo allo stato utilità lavoratori potremmo continuare voglio dire che avvenne in quel momento
Dora Catena sarà ministro per gli interventi straordinaria del messaggio
Torno in questo perdonatemi qui il continuo rimpallo anche qui ricalcando il percorso di Giulio Pastore che di fatto di quel ministero fu un po'il fondatore sotto questo profilo da settantatré a settantaquattro
Quando la venuto meno il governo di centrodestra con liberali che aveva guidato in quel momento Giulio Andreotti che cosa compie sarà poi in qualche modo escluso dal governo successivo in quel ministero divenne proposta alla salute la sanità come si chiamava allora lo ritenne di non poter aderire a questo tipo di invito perché perché era impegnata in una lotta contro gli assetti di potere che condiziona vano l'intervento nel Mezzogiorno
E possiamo immaginare quali fossero le categorie di impegno e i destinatari se mi consentite voglio dire anche degli interventi straordinari che nel Mezzogiorno si
Realizzavano
E allora propone diventerà un suo punto fisso anche come me ha avuto la ventura appunto nell'età giovanile che ho più volte citato di partecipare alla scuola di politica nel mercoledì sera che si svolgeva in via della Colonna Antonina cinquantadue
Che vedeva presenti parlamentari ministri qui a chi era di passaggio da Roma in qualche misura e che faceva riferimento la sinistra sociale democratico cristiana
Accadde di poter ascoltare più volte lezioni di politica economica
Che voleva cito voglio dire fossero alternativi rispetto al tipo di sviluppo spontaneo guidato soprattutto dal profitto di impresa
Lo riteneva che la industrializzazione che era poi il veicolo attraverso il quale interveniva la modernizzazione del Paese non fosse l'unico strumento che potesse in quel momento operare nella vita del Paese
Ci siamo letti più volte nella storia anche recente che il Paese da lungo un Paese necessariamente diversificato per qualche aspetto addirittura duale
Le immagini si sono succedute se prendiamo in prestito quelle del Censis abbiamo un'Enciclopedia no se desideriamo di fotografia noteranno di quello che ci viene a ma proporre
Ma in particolare
Questo tema le dualismo ha riguardato recentemente alla Società dei due terzi contrapposta un terzo il nord e il sud noi potremmo evidentemente continuare leale interni e la montagna di cui in questo momento io faccio dire sono comunque parte voglio dire la mia esperienza rispetto rispetto ad altri allora ci ammoniva e siamo nel settantaquattro Donat-Cattin sul fatto che il Paese oggi diviso enorme rispetto alla categoria che già evocato ma tre chi inclina alla rinuncia e chi alla volontà di ripresa di lotta di fronte alle sfide udite udite del mercato internazionale
La modernità l'attualità voglio dire di parole di questa natura sicuramente impressionano
C'è il paese delle molte centinaia di sine cure
Di presidenti di enti pubblici o dei milioni di aspiranti a da una qualche sicurezza reddituale la gita dallo Stato dal parastato senza controlli di efficienza ho parlato all'inizio Doodle da tempo rigoroso che nulla concedeva voglio dire sotto questo profilo a una dimensione parassitaria pure presente nella vita pubblica
Contrapponendo vi al contrario il desiderio di cittadinanza ripeto del movimento dei lavoratori erano anni difficili gli anni settanta sono stati qui evocati gli anni della sfida la giovane repubblica
E troviamo Donat Cattin intransigente contro i rigurgiti neofascisti e il tentativo di rialzare la testa della macchina fa un po'sorridere pensare per esempio al mille novecento settantacinque ma amici nel mille novecentosettantacinque
La Repubblica aveva trent'anni quindi cominciava appena voglio dire ad entrare in una qualche dimensione
Ebbene il tutto questo ci parla la documentazione raccolta nel suo archivio e che oggi viene presentata nel suo la sua ricchezza nella sua dimensione e come dire emerge tuttavia implicitamente in larga parte della documentazione ha raccolto un tema che è stato evocato dal professor Magelli che mi piace qui in qualche misura richiamare e che non forma parte di una trattazione specifica che però incide fortemente sulla sua personalità il tema della religiosità
Non mi inoltro su un percorso così intimo personale è fondamentale voglio dire della sua personalità
Ma c'è stato voglio dire ampiamente citata la dimensione formativa che lo ha accompagnato poi per tutto il resto della sua vita di Milito invece indica permettetemi cambiando davvero alla fine una invece incursione su uno dei contributi presenti nel volume penso a Giorgio alimenti antico sodale di battaglie anche qui giovanili voglio dire
Che lamenta una lacuna documentale Jon come dire la voglio sottolineare che la richiamo ma non perché vi sia da parte dei curatori ma perché nella documentazione spesse volte voglio dire vi sono elementi che non compaiono
Una lacuna documentale non banale sul terreno dell'ANCI delle convenzioni dalle catene che in qualche modo ci riconnette a una parte del discorso che sviluppato la presidente Bindi nel corso del suo intervento voi direte sono occhi che questioni proprio relative a specialisti se non fossero parte della storia del Paese
Il convegno di forze nuove a Sorrento nel mille novecentosessantanove e lo cito perché a un tema è un tema perdonate che ha un suo riferimento preciso nell'ambito dell'evoluzione politica successiva
Lotte studentesche operaia vivono naturalmente interpellato da vicino al da vicino alla sinistra democristiana per Lodi ragioni che era immersa nella società civile e pretendeva di interpretare le ansie le attese della società civile e il tema per il superamento della convenzione circa la unità politica dei cattolici sembra di parlare della preistoria non è dibattito ovviamente contemporaneo si poneva con forza
Perché accanto al così detto dissenso cattolico in termini ecclesiali ed era molto ricco voglio dire dibattito in
In quegli anni il tema citava la CISL
Avrà agitava le ACLI
Agitava più modestamente anche movimento giovanile della Democrazia Cristiana
Che si era posto uno slogan un tema la cosiddetta ristrutturazione delle forze politiche decenni dopo avvenne in una dimensione che non era stata voglio dire in qualche modo immaginata è prevista il tema tuttavia non era uscire dalla Democrazia cristiana
Quanto dar vita a un nuovo raggruppamento riformista democratico non marxista e potremmo continuare i protagonisti non i socialisti erano aree culturali di questo tipo
Venne sperimentato la pollo l'associazione di cultura politica
Nacque successivamente sulle ceneri di quell'esperienza poi il movimento politico dei lavoratori che non ebbe particolare fortuna alle politiche del mille novecentosettantadue tanto che poi dirigente di quel movimento confluirono nel partito socialista
Di Bettino Craxi ho avuto esordire dicendo che poneva un problema di documentazione perché non sempre i documenti sorride voglio dire che Ferdinando sono sufficienti raccogliere una situazione e qualche volta l'elemento della testimonianza soccorre laddove ripeti documenti mancano e a Sorrento qualcuno dei presenti ricordava
Dalla catena aveva un gesto molto noti dicono quando parlava che muoveva la mano voglio dire con questa dimensione
E come hai presente ricordavo una mano protesa con Donat Cattin che non si capiva se c'era la naturale voglio dire proiezione esterna del body language suo o invece fosse da indicazione del numero tre
Qualcuno lo interpreto
Come l'indicazione di un tempo ultimo dato alla Democrazia Cristiana prima di abbandonare il partito per dar vita voglio dire ad una nuova l'espressione politica ma come ha rilevato molto
Conto giustamente Rosi Bindi
Non è che a tempo urtava affetto al partito della Democrazia Cristiana in cui militare che aveva contribuito a
Ad esprimere
Vuole aggiungere infine ecco che con onestà e coraggio l'archivio propone anche i giorni della sofferenza
La lettura del capitolo delicato da Claudio Donat Cattin alle dimissioni di Carlo da vicesegretario della Democrazia Cristiana a seguito della vicenda di Marco propone
Come sa chi gli ha voluto bene il dolore kW accompagnato
Le troviamo qui cito anch'io sua Barilla nella lettera Sorba della però a mio giudizio nella sofferenza la chiave della sussistenza nella vita confessa Donat Cattin ho cercato di pensare al prossimo
Di operare per il prossimo leggete la promozione delle classi subalterne mi pare che questo sia l'immenso messaggio che ci consegna questo inventario
Ad Astori
Dovremmo riflettere su molte delle sue osservazioni purtroppo degli intenti nelle carte mancano delle cose e sarebbe importante trovarle quindi
Lo faremo continueremo a farlo per concludere la parola
A Ferdinando Carter Ferdinando Casini che è stato sempre con noi in tante occasioni e che c'ha anche ospitato quella volta al Senato
Per gli iscritti parlamentari ma è stato vicino a noi anche a Finale Ligure quando Claudio continuava a suggerirmi come dovevo dire cosa dovevo dire come comportarmi in un certo punto
La ripresa che ha detto ma passerella rossa questa temibile interno ringrazia eppure in questi giorni Claudio mia mancata
E infatti infatti
E infatti Maria Pia devo dire che e mi sembrava giusto iniziare queste brevissime cosa se nel finale del questo state fatte
Considerazioni così corpose che è si avvia un processo di ricerca questo poi è il bello di queste cose no
Perché non c'è una conclusione non c'erano i ministri una fine c'è una ricerca che continua e che per fortuna può continuare grazie a voi grazie a te e grazie a Claudio che manca immensamente
Non solo a a a ai suoi figli ma tutti noi perché è stato veramente un esempio di come a con assiduità ha voluto coltivare la memoria di suo papà e debbo dire che questo è molto importante anche perché il professor Malgieri Pepper noi maestro da questo punto di vista purtroppo la democrazia cristiana si trova ad essere diciamo vittima di una storiografia che in gran parte è stata scritta dagli altri non dei democratici cristiani
Per cui tutte queste fondazioni poche a dire il vero che fanno seriamente un lavoro di ricerca storica sono fondamentali
Per ricostruire un pezzetto della verità democristiana perché la democrazia cristiana lo si è detto e lo ha detto personaggi in apertura è stato un fenomeno molto complesso
Le correnti democratiche cristiane tante volte sono stati invise o in qualche modo viste secondo certe angolature ma rappresentavano quel pazze al molto importante rappresentativo della società italiana
E debbo dire che Carlo Donat Cattin è stato di questo di questo complicato mosaico un protagonista assoluto della sua corrente politica forze nuove
Allo stesso modo prima Gianfranco ricordava ad esempio le mitiche riunioni di quando erano del mercoledì sera o deve certamente era un ha fatto ha fatto storia perché tutti noi che attualmente non eravamo messi perché eravamo di altre correnti però sentivamo
Ci informavamo eravamo in qualche modo tenuti al corrente di quello che era capitato c'era questa assiduità di rapporto questa gratuita anche di questo signore che era ai vertici dello Stato e che si sentiva in dovere di coltivare questo dialogo questa critica autocritica permanente è veramente
Una cosa importante quello che abbiamo vissuto nella democrazia cristiana e naturalmente è ovvio anche che ci sono state una marea di opinioni diverse che in grande parte possono in qualche modo continuare dunque dicevo che diversi anni fa noi abbiamo reso omaggio Donat Cattin presentando i suoi discorsi parlamentari oggi c'è un ulteriore tappa
Io credo e lo hanno sottolineato benissimo professor Malgieri Rosi Bindi e Gianfranco pastori che se c'è una figura che nella seconda metà del Novecento ha rispecchiato la inquietudine
E la sollecitazione del mondo cattolico politico e sindacale questa è Donat Cattin
è stato parlamentare dal mille novecentocinquantotto più volte ministro leader di forze nuove
Ma soprattutto ha rappresentato per la Democrazia Cristiana un ancoraggio solido nel mondo del lavoro
Un uomo carismatico
Di una vitalità straordinaria
Di una profondità di pensiero politico e di rigore morale tutto quello che è stato detto lo documenta di passione e spirito battagliero naturalmente una persona come tutte quelle che hanno queste caratteristiche di totale scomodità umido
Ricordiamo i suoi interventi in Consiglio l'anziano vuole abbassare abbassare il livello altissimo delle considerazioni che sono state fatte
Ma dopo il preambolo
E si era passato dalla segreteria De Mita la segreteria Forlani
E naturalmente Donat Cattin chiedeva sempre di più a Forlani e sempre di più non in termini personali in termini di vitalità e chiese e
Forse stesso voglio dire per certi versi poteva essere critico anche se tra loro c'era un rapporto speciale il fortissimo e allora per pungolare una volta mi ricordo benissimo perché fu una cosa epica
Il cronista del TG uno sì avvicinò poco diciamo così con qualche timidezza Donat Cattin mi dice ma qual è la sua valutazione era un consiglio nazionale
Da del passaggio dalla segreteria De Mita da segreti e forma
No si guardi siamo passati alla segreteria De Mita la segreteria telefonica
Perché quadratino risponderà cioè un uomo di di grandissima anche vero con capacità di sdrammatizzare i passaggi politici ma un polemista assoluto
Tutti sappiamo quanto vivace appassionato sia stato rapporto suo con il partito Luís fece ininterrottamente parte della direzione dal cinquantanove fino alla morte
Celebri rimangono le sue battaglie all'interno della DC per un partito di liberi e uguali contro tutti i tentativi di escludere le minoranze e di comprimere il dibattito un partito votato per lui al confronto a garantire spazi democratici e a conservare la sua profonda identità popolare egli riuscì come pochi altri a cogliere il nucleo essenziale dei valori cui si legava l'identità e la forza della DC il popolarismo mai confuso col populismo la lezione estrusi Anna della priorità della società rispetto allo Stato
La conquista della dimensione laica della politica rifiutando ogni subalternità critica la posizione della Chiesa
Il carattere di partito interclassista
Non è un caso che si ricorda come Donat Cattin fu tenace oppositore dell'esperimento Tambroni qui ci sono lettere che lo documentano
Critico è stato detto della strategia anti divorzista di Fanfani convinto solo in parte della strategia di collaborazione con il pc
Che
Dopo la tragica scomparsa di Moro con cui aveva un legame specialissimo
Non esitò a considerare solo il test definitivamente chiusa elaborando l'abbiamo detto adesso il preambolo che interrompeva la stagione della solidarietà nazionale
Per diciassette anni allegato il suo nome a dicasteri fondamentali
Il lavoro
La sanità pensate ad alcuni concetti di abbiamo ritrovati nel momento del compito
Come quelli proprio sposati fino in fondo da un uomo come Donat Cattin
La gratuità e universalità delle delle cure mediche gratuita e universalità d'esempio dell'istruzione pubblica le grandi chiavi diciamo così interpretazione della Società italiana
Forte della sua capacità di mediazione
Frutto della lunga esperienza sindacale del sull'equilibrio della sua lucidità riuscì a far compiere l'Italia passi importanti sulla strada dello sviluppo e della moderna modernizzazione
Nei lavoratori nelle categorie sociali ed economiche più deboli
E nella loro richieste di emancipazione e di crescita e di riconoscimento di autonomia e di protagonismo Donat Cattin ha sempre visto l'impegno a concretizzare gli insediamenti insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa
Per questo la battaglia fu
Su un doppio fronte
Il primo si scontra spesso con il partito comunista di anni
Di cui rispettò sempre la caratura sociale ma del quale temeva i riflessi sulla libertà e la dignità della persona umana
E al quale contestava con convinzione il monopolio che pretendeva di esercitare sul mondo operaio
La DC e partito di operai e di contadini di intellettuali di lavoratori insomma scriveva in un articolo trentun maggio quarantacinque la DC è un partito di popolo
Fu talmente preoccupato
Di consolidare il mono di di di di di evitare un monopolio della sinistra sul mondo del lavoro che quando fu proposta nella direzione della Democrazia Cristiana
La candidatura del senatore Umberto Agnelli nel collegio piemontese fece le barricate non tanto
Perché come ebbe a spiegare in una lettera al segretario del partito fosse contrario che in un pluralismo democratico cristiano ci fosse anche Umberto Agnelli
Ma mai avrebbe potuto accettare Umberto Agnelli in quei collegi piemontesi che ritenevano fossero collegi di insediamento di
Un'esperienza politica sindacale che aveva come controparte Agnelli e la figlia l'uomo della Prima Repubblica fu strenuo difensore del proporzionale ricordiamocelo quest'oggi si parla anche un po'ogni tanto di contro le sirene del maggioritario che nella seconda metà degli anni Ottanta cominciavano a farsi sentire e convinto assertore del ruolo dei partiti come canale di partecipazione democratica
Aperti a tutti i cittadini ma soprattutto alle classi più svantaggiate le sole diceva che abbiano veramente bisogno della politica
Attraverso dunque le pagine di questo volume possiamo riporre percorre la sua storia nel segno di ideali e valori che la rendono ancora oggi molto preziosa cogliere una grande lezione
Ha compreso che i temi della sussidiarietà della solidarietà della difesa dei più deboli della rappresentanza dei lavoratori non sono patrimonio esclusivo di questo di quella parte politica
Ma debbono essere affermati e difesi con determinazione ed equilibrio nell'interesse della crescita di tutta la comunità nazionale
Dunque in conclusione di Donat Cattin si possono apprezzare o meno i metodi di azioni di dei percorsi prefigurati per orientare il Paese sulla via della crescita
Ma se ci si approccia la politica con autentico spirito di servizio non si può non condividere la sua visione di fondo
Una visione coraggiosa della politica
Intesa come ricerca del bene comune come luogo in cui si compongono ideali valori e interessi
In cui ritroviamo il senso dello Stato
L'etica dei diritti e dei doveri la fiducia nella libertà e nella democrazia e in cui la concretezza del lavoro quotidiano prevale sulla forza attrattiva dei proclami e degli slogan
Nel concludere ringrazio anch'io il presidente della Camera voluto essere qui a tutto il nostro incontro questo è il segno anche di un'attenzione neanche giusto che la Camera dei deputati come tale
In qualche modo rivolga la sua attenzione a fondazioni come queste
Che spero continuino sempre a preservare memoria a diffondere il patrimonio ideale e politico nel nome di Donat Cattin di quella grande storia è stato quello della Democrazia Cristiana
Ringraziamento e in primis al Presidente della Camera questa volta non ho sbagliato
Senza quella
Anche per la pazienza perché ci aveva chiesto di stare più stretti nei tempi ma il personaggio e le carte richiedevano molto grazie a Pier Ferdinando Casini per le sue parole per tutte le volte anche questa volta che al pronunciato nei confronti di Carlo Donat Cattin e di Claudio
Devo dare una notizia che secondo me aprirà degli
Delle indagini nuove delle ricerche nuove abbiamo appena acquisito come fondazione l'archivio di Guido Bodrato
L'intero archivio di Guido Bodrato sia quello cartacce ossia quello fotografico sia quello informatico degli ultimi dieci anni siamo riusciti a tempo di record perché c'è arrivato pochi giorni fa a presentare la domanda per gli archivi politici al Micca
Io sono sicura che questi due archivi che sono collocati accanto nella sede della nostra fondazione
Riusciamo riusciranno ad aprire delle degli squarci sulla storia anche di quei momenti che sono stati trattati evocati oggi
E che il nostro compito ancora impegnativa grande ma abbiamo bisogno che tutti quanti ci aiutino a portarlo a termine grazie