L'Italia e la questione femminile 1968-1994

Un grazie a tutti
I presenti consentiti Randy
Avviare questa giornata di lavori a una giornata e abbiamo fortemente voluto
In questo breve introduzione loro spiegarne le ragioni
Nel ringraziare sicuramente tutti presenti tutti voi che avete avuto la sensibilità di seguire questa giornata in ci rendiamo conto essere una giornata molto impegnativa lunga articolata anche nelle relazioni
Ma credevamo anche per l'approccio che il nostro istituto e che colleghi ci ha dato una mano organizzare questo vento la presse SISAS che ringrazio tantissimo
Siamo è stato un incontro non solo interessante quello tra noi ma un incontro in cui ci siamo conosciuti e capiti subite non avviene sempre
Soprattutto quando si ha a che fare con la parte diciamo più organizzativa degli schermi guardano istituti diciamo il mondo accademico che insomma noi dovremmo essere un po'il trait d'union
E un ringraziamento speciale anche va alla nostro presidente a Margherita Boniver perché ha fortemente voluto questa iniziativa che sulla tematiche sulle questioni della relative alla alla questione femminile che noi oggi affrontiamo da una prospettiva di analisi storica
E di ricostruzione anche attraverso testimonianze come vedremo nella sessione pomeridiana
E molto attenta molto sensibile a e è stata ed è un punto di riferimento di quella che è stato lo sviluppo di quelle che sono le politiche di genere che nulla hanno a che fare
Col Gender visto che oggi c'è anche diciamo quest'ulteriore elemento e quindi Gender non si potrà non si può tradurre in genere sarebbe molto improprio
Quindi è bene anche un po'specificarlo da questo punto di vista e e nell'iniziativa nasce subito dopo la scomparsa di Elena Marinucci c'erano all'interno dell'istituto la volontà di dare un momento di approfondimento su queste tematiche e purtroppo la triste scomparsa di cui ricorre l'anniversario tra pochi giorni e ringrazio qui la la figlia è presente nel insomma vorrei ricordava con un grande applauso ci ha dato la possibilità di mettere in piedi questo
Ci ha dato la possibilità di mettere in piedi questo momento di approfondimento e di studio
Perché organizzare anche in vista anche per ricordare l'Ama rinuncio un convegno di questa natura
Innanzitutto perché vediamo che su Juan per quanto riguarda la ricostruzione storica su queste tematiche c'è negli ultimi anni una tendenza che è una tendenza che tende a dimenticare è una tendenza che fa della memoria uno sono alle la memoria non può esce non può essere un'opzione al ed è una tendenza che tende a dare per acquisite alcune conquisti fondamentali che sono si sono diciamo susseguite nel corso dei decenni passati nel secondo
Nel secondo Novecento V per quanto ci riguarda diciamo nella prima fase repubblicana e che hanno avuto non solo storie cultura alle spalle
E quindi enormi battaglie ma hanno avuto delle biografia importanti
E attraverso queste biografie attraverso la lotta di queste personalità ed ecco la ragione della seconda sessione sono stati posti e se è stato impossibile in questo Paese raggiungere determinati determinati diciamo traguardi
Che oggi vengono financo messi in discussione rispetto a tutto un ulteriore evoluzione ma mi taccio questo è un tema che credo spero affronterà la la la tavola istituzionale
Elena Marinucci è stata una di queste personalità insieme a tante altre donne a tante altre donne e l'amico c'è innanzitutto una socialista
E questo è un altro grande tema che per quanto ci riguarda perché proprio la cultura la storia del socialismo il socialismo riformista
Da lì associata rispetto alle conquiste di genere e una storia che viene troppo spesso sottaciuta e dimenticata proprio se si sa se abbiamo avuto proprio sottolineare evidenziare questa rimozione selettiva in un'opera talvolta mistificatoria che viene fatta quindi noi rivendichiamo a gran voce che questa cultura ha dato un contributo fondamentale determinante
Fin dai tempi di Anna Kuliscioff per ragioni temporali abbiamo voluto come dire soffermarci sulla fase sulla seconda fase repubblicana quindi dalla contestazione al crollo del sistema quello di Prodi quella che viene chiamata la Prima Repubblica quindi per esigenze di studio serve diciamo un orizzonte temporale ma questa battaglia in casa socialista nasce con la Kuliscioff nasce con la critica sociale e si ricollega a miglia al filone al miglior filone dalla tradizione del socialismo riformista che origina Milano
Quindi a un al segmento che poi viene ripreso e valorizzato non a caso sul finire degli anni settanta con l'avvento del nuovo corso e con la volontà dell'allora segretario di ricollegarsi proprio culturalmente le edicole e culturalmente l'azione del partito proprio alla tradizione del riformismo
E da qui riprende tutto la nuova avventura di cui Elena Marinucci è stata protagonista io non non spetta a me la relazione
Ha processi sassi nelle ha studiato financo le carte la nostra volontà in rapporto anche con la famiglia quella di recuperare la mole documentale che Elena ha potuto lasciare per poter lavorare e metterla a disposizione degli studiosi dell'accademici e degli accademici per futuri lavori di approfondimento quindi diciamo questo è il nostro occorre su quale quindi intendere ma un po'a spenderci sapendo bene che anche su queste questioni e anche e soprattutto per quanto riguarda la storia del socialista la fine traumatica comportato una dispersione delle fonti drammatica per quanto riguarda la ricostruzione storiografica ed è una lacuna sulla quale non siamo fortemente impegnati a siamo fortemente impegnati a a sanare
Oltre a questo come dicevo grandi biografie ma grandi biografie che non cozzano con quella che è una storia collettiva era scorato è una storia collettiva che travalica anche gli schieramenti è una storia che nei suoi momenti migliori riesce a mettersi in sintonia con quella che era la maggioranza del Paese pensiamo alla vicenda del del del divorzio piuttosto che della Bortot no diciamo sembra guardiamolo sistema politico del tempo per un sistema politico dove le posizioni erano fortemente diciamo quasi minoritarie fortemente numero abbastanza minoritarie nella rappresentanza istituzionale
E questi movimenti queste donne sorrette anche non in un contrasto donna uomo un contrasto di Gemma in contrasto collaborativo con le energie più vive sono riuscite a creare dei momenti di grande tra di grande collegamento con quella che era il il Paese quindi vincendo delle battaglie siamo fondamentali quindi storie storie biografie importante storie di collettività
E il terzo motivo e è semplice cioè nella nostra storia nella nostra tradizione come ricorda come ben dice Margherita come parlavamo anche con con diciamo con gli organizzatori e non c'è la commemorazione fine a se stessa io credo che ricordare una persona è una persona come Elena Marinucci che si è spesa nel concreto consigliere parità di genere quant'altra significa anche approfondire i temi per cui lui per qui essa dedicato la propria vita
Quindi una mera accumulazione un mero ricordo sarebbe stato secondo me non degno del lavoro e della memoria di una persona che si spezza
Nei fatti che si è spesa sui contenuti non ha mai cercato diciamo suddivisioni su bandiere e totem ma diciamo si è caratterizzata su su fatte fatti e idee concrete che hanno avuto anche una trazione dal punto di vista diciamo della ricostruzione legislativa
Sicuramente il convegno diciamo mette le mani avanti rispetto a quelle che possono essere delle osservazioni legittime critiche sicuramente il convegno e manchevole cioè non è un convegno esaustivo
Ma viva dio è difficile fare qualcosa che che sia e che che che sia totalmente comprensivo della moltitudine della molteplicità delle questioni quindi noi abbiamo tentato di dare un taglio il più può fino a quella che è la nostra vocazione la nostra storia lo sottolineo perché alcuni mi hanno fatto presente ci beh ma manca la biografia Alix manca la biografia Rizzo manca tantissimo manca tantissimo
è ovvio e manca tantissimo
Il nostro impegno e non fare di questo evento una piccola Rondine en masse guidare contanti iniziative che possono accendere i riflettori che possono mettere luce su quelle cose che oggi non riusciremo a trattare e la nostra volontà come istituto e quella di dare un seguito anche a questa giornata di studi dando vita come stiamo facendo a con ulteriori iniziative che abbiamo messo in campo a un momento diciamo di approfondimento di tipo editoriale cioè mi uccideranno le relatrici ma Sperone saranno contente nostra ferma volontà procederà a conclusione del convegno nei tempi ragionevoli che insomma
Convengono agli impegni degli accademici che sappiamo essere tanti soprattutto impegni relative alla stesura di di saggi articoli e quant'altro
Di dare vita a una pubblicazione di tipo storico scientifico che raccolga gli atti di questa giornata di studi in modo che resti una traccia una memoria in modo che diciamo scripta manent verba volant anche se non sono con molto convinto di questa massima perché i momenti di confronto e discussione come questi lasciano comunque un segno e lasciano comunque una traccia per chi ha in animo di approfondire questioni fondamentali l'ultima cosa noi come fondazione siamo siamo impegnati come ho detto come accennato nella ricostruzione archivistica e bibliografica di queste fonti quindi io mi permetto di
Esortare tutti voi non solo a venire a consultare tutto quello che noi abbiamo in pancia dal punto di vista turistico bibliotecario ma anche preso parte fotografica e che rappresenta un momento importante anche nella ricostruzione storica anche e soprattutto per la questione delle donne
Siamo nel fondo fotografico e Partito socialista ci sono tutte c'è una serie di scatti d'epoca relative a gli anni diciamo delle grandi manifestazioni posto sessantina e delle e della vicenda referendaria degli anni settanta quindi sono molto importanti anche da questo punto di vista come testimonianze come come fonte come fonte diciamo audiovisiva
Oltre c'è una una parte importante la raccolta dei convegni di studio e approfondimento che il partito faceva nella la parte audio video non abbiamo ricostruito che sono state fatte dal PSE in quegli anni
Centinaia di iniziativa a livello nazionale e territoriale sulle questioni relative alla donna è il genere
Ed erano ed erano convegni iniziative che vivevano
Di proposta ci sono una serie di proposte di tipo legislativo alcune delle quali hanno avuto un esito positivo e nella fortunata stagione che segnano degli anni diciamo togliendo l'ottantacinque quando viene sentito il dipartimento delle politiche di genere e quant'altro ce ne sono altre che sono rimasti un po'più lettera morta
E e che credo che comunque meritano di essere conosciute e forse in taluni casi pur rispetta la società che profondamente cambiata chi ha sensibilità assai diverse altre meritano di essere recuperate attualizzate
E io concludo producendo io invito tutti coloro che hanno fonti di questa natura che spunti in possesso a metterle a disposizione non volete darmi alla Fondazione Craxi date da chiunque lo volete
Se conoscete qualcuno che ha qualcosa segnalate offro saremo noi a infortunati perché veramente fondamentale ricostruire questa storia anche con l'aiuto delle fonti non sono uno storico
Però suo bene il cruccio di quanti vengono i nostri archivi alla ricerca di qualcosa che posso sostenere la loro ricerca la loro attività di ricerca e purtroppo c'è sempre poco ripeto sopra
Soprattutto per quanto riguarda il filone laico liberale e socialista quindi e e un invito accorato che mi sento di di rivolgere spero non sia la voce vi è una voce solitaria una voce che grida nel deserto però ecco grazie a tutti voi grazie per per averci aiutato tutti coloro che ci hanno aiutato a sostenere a organizzare questa iniziativa grazie al presidente Boni Lupo interverrà nel pomeriggio per aver trasmesso anche la Fondazione Craxi questa sensibilità importante su queste tematiche ripeto è un merito veramente suo
Che di cui mi sono personalmente grato anche uno dei mali che per quanto mi riguarda hanno un po'più sconosciute rispetto alle altre questioni che noi tendenzialmente affrontiamo
E grazie comunque soprattutto a i nostri relatori sono certo che la loro opera di studio
Le loro reazioni ci forniranno un contributo originale per quanto possibile visto che sono tematiche molto spesso affrontate ma soprattutto credo che la parte biografica servirà ad approfondire figure molto sconosciute al grande pubblico e che pure hanno segnato un pezzo importante della storia
Politica e culturale di questo Paese grazie a tutti voi e io mi taccio e puntualmente più o meno il diamo vita alla prima sessione che dedicate donne e politica una prospettiva storica l'abbiamo proprio immaginato tentando di ricostruire storicamente non essendo la storia un compartimenti stagni e ci siamo dati diciamo una segmentazione ma la storia un divenire un contino evolvere quindi siamo costretti ci siamo riduciamo punti riallacciare un po'alle vicende che hanno caratterizzato l'inizio del secolo passato responsa eccolo molto vitale e di grandi fermenti ottico io ho citato in modo impropriamente la l'Anna Kuliscioff per quanto ci riguarda però ecco iniziamo subito con una relazione che riguarda quella stagione che riguarda l'attivismo femminile socialista tra fine Ottocento e Novecento la professoressa Fiorenza Taricone docente del pensiero politico è questione femminile all'Università di Cassino e del Lazio meridionale grazie professoressa a lei la parola
Tanto
Buongiorno a tutti a tutti ringrazio per questo lungo lavoro di gestazione ringrazio la Fondazione nella persona della Presidente Margherita Boniver e la lunga collaborazione
Con Anna Maria esauste si siamo scambiate molte idee molti progettualità e e alla fine anche interloquendo con la collega anche amica Patrizia Gabrielli tanti territori in comune abbiamo avuto di risalire alle fonti le fonti sono esattamente è l'attivismo delle donne socialiste molto poco conosciuto
E mi capita spesso di dire dei nomi anche in ambienti non extra anima l'espressione che io di fronte mi dice chiaramente che il nome per conosciuto
E e questo è il diciamo il libro che io ho portato prima blocchiamo incenso preciso che si chiama politiche cittadinanza donne socialiste fra Ottocento e Novecento perché entrato l'introduzione di Atena Marinucci e credo che sia una delle ultime cose che ha scritto con il suo solito fare tra l'ironico e il divertito e l'amicale
Mi anche detto poi tu correggi dicono come corre crociera quando ma io posso correggere quindi a quella che il testo mi ha mandato ed è praticamente fedele Cisano legata perché l'immagine in copertina una rara foto di Anna Kuliscioff con dedica sotto con scritta autografa
Della gentilmente fornita dalla Fondazione Kuliscioff e il libro è nato nella collana della diretta da Maurice gli innocenti e da un collega della Fondazione maturati
Quindi è evidente che sono legata a questo libro perché ho ricostruito qui
Una storia
La cui protagonista principale sempre Anna Kuliscioff ma diciamo quello che mi spiace
E che non si citi il contesto che stato ricchissimo e durissimo anche
Perché le se penso che
A volte si usa il termine contributo io non lo condivido il contributo delle donne socialiste ma il contributo dei movimenti femminili femministi nella storia sociale civile e politica di questa Repubblica
è assolutamente trascurato quindi uso proprio la celebrazione sì certo che vanno celebrate perché come dice lo storico osserva ma c'è la ripetizione della tradizione che già OPA visto che sono stata con Anna Maria esausti a da tanti anni dagli anni novanta una che ha tentato di istituzionalizzare
Queste discipline che si possono chiamare con vario nome niente gli possiamo dare il nome che volete il problema che non hanno la residenza
Nei luoghi di istruzione e di formazione né nei manuali scolastici N nelle aule universitarie e questo rende sporadica intermittente
Non consente di attecchire un reale conoscenza per cui mentre per quasi qualunque uomo dall'Ottocento in poi femm uso che appartenuti alle istituzioni abbiamo tutti i repertori del mondo
Cioè diciamo per ricostruire la storia delle donne socialiste fino a ottocento e primi Novecento dove passa passa
Per gli archivi delle fondazioni quando ci sono passa per ai patrimoni privati delle famiglie che hanno conservato memoria
Passa per
I testimoni gli eredi non so faccio un nome qui che è una delle sconosciute tipica degli anni modi molto Momigliano che era una sarta quindicenne
Perché ha partecipato a quindici anni a comizi di protesta per la difesa della curatrice che non era solo il titolo del periodico ma era una reale esigenza
E lì a ho rintracciato di eredi che mi hanno mandato un preziosissimo opuscolo e quindi storie di donne impegnate per una vita intera
Sistematicamente ignorate ora siccome negli anni settanta è uscito un libro uscì di Sheila svoltammo libro che si chiamava esclusa dalla storia e che noi certo non possiamo dire adesso che nella stessa modalità le donne siano esclusi dalla storia ma neanche ben interpretate però ma neanche presenti in maniera che valorizzate assolutamente no
E quindi io parto esattamente razziando Elena che era un un erede in quanto a passione politica delle donne socialiste tra fine ottocento e primi Novecento
E cerco di sintetizzare che è un tema enorme
Quello che le donne socialiste hanno messo in campo
Lottando contro se stesse
Perché erano divise c'era un un mio diviso tra gli affetti e la politica perché nel perché gli uomini che avevano vicino anche se erano militanti socialisti non sempre condividevano
Le battaglie delle donne e
Molto spesso
Le donne restavano a casa mentre gli uomini facevano attività politica perché il triplo lavoro delle donne è sempre stato quello e quindi in un in un secco lì di maternità hanno scelta
Avere un lavoro non garantito malamente retribuito
E diciamo curare la casa era Anna Kuliscioff chiedeva il sabato inglese cosiddetto sabato inglese ma perché contava che le donne a questo punto potessero leggere di più diciamo riaprire e aprirsi a tematiche che non erano solo quelle casalinghe equity
Le donne socialiste cosa quale compito enorme hanno davanti innanzitutto quello di inserirsi nell'associazionismo femminile dell'epoca
E che però è di taglio diverso da quello piccolo medio alto borghese è un associazionismo operaio
è quello delle società di mutuo soccorso delle legge e anche dei cosiddetti l'Italia era una realtà contadina dei cosiddetti comizi agrari che nonostante il nome faccia supporre dell'altri comizi agrari e aprono delle associazioni
E queste donne diciamo intervenivano
Per fare un'operazione completamente nuova e cioè intanto vincere la diffidenza femminile le donne socialiste stesse ci dicono che le donne del tempo hanno una ritrosia
Al Cooper attivismo
No non tendono spontaneamente ad associarsi quindi devono non solo vincere la diffidenza femminile ma devono anche creare un linguaggio che il linguaggio della propaganda che il linguaggio della politica ma la politica ma semplice però
E quindi non conoscevano neanche loro i conti dei sacri testi diciamo così che pochi conoscevano all'epoca
Scritti prevalentemente in altre lingue Anna Kuliscioff era poliglotta ma insomma era anche piuttosto rara
E e quindici loro cercano di costruire un linguaggio che avvicini le donne al la politica ma si trovano immediatamente immerse
In una realtà di partito
Di partito che non è quello del operaio dalle mani callose il poi che peraltro da menzionava il suffragio universale e quello che ammetteva soli lavoratori appunto dalle mani callose e non gli intellettuali ma sì giovani merce
Nella realtà del Partito socialista dopo il mille ottocentonovantadue e quindi si trovano immerse in una società politica a in cui sono dentro e sono fuori perché non tutti i compagni del partito approvano o la richiesta di suffragio universale
Non tutti i compagni sono d'accordo che le donne debbano votare e si apre immediatamente un discorso sulla rappresentanza politica quello che negli anni Settanta e anche dopo si chiamò le donne portatrici d'acqua
La la polemica che si aprì la spaccatura era questa
Di uomini socialisti anche ai vertici a e alla base i militanti sostenevano che le donne
Non dovessero votare perché era rischioso che ci fosse questa spaccatura nel concetto di lotta di classe la lotta di classe era tra le operaie e gli operai
E il sogno di mutare un capitalismo feroce e quindi le donne avrebbero introdotto una spaccatura perché la questione femminile si sarebbe risolta semplicemente con la vittoria del credo socialista
E per di più le donne conservatrici o comunque moderate avrebbero votato con i loro uomini e qui di questo avrebbe decretato il successo
Dei cosiddetti partiti conservatori quindi la polemica sul diritto di voto era molto molto forte
E così com'era forte l'invito da parte del partito a prendere le distanze rispetta un associazionismo di marca prettamente borghese medio borghese alto borghese
Ma le socialiste invece vanno vanno o anche più la e vanno più in là con Lorin punito di sensibilizzare una nascente classe media che non era quell'operaio era quella delle maestre
E questo questo intuito diciamo delle donne socialiste ha visto molto illa cioè quello di superare le strettoie diciamo della lotta di classe nella versione più tipica no e cioè la classe operaia e la vittoria della lotta di classe contro gli sfruttatori capitalisti perché lei è mai essere socialiste sono quelle vorrei dire tra quella leggermente ignorate dalla storiografia credo che i primi studi risalgono a non più di trent'anni fa forse neanche quaranta trent'anni fa
Sono quelle che hanno alfabetizzato l'Italia ma che noi ricordiamo sente attraverso il romanzo di De Amicis che sicuramente letteratura politica però la maestrina della penna rossa non vende diciamo la la densità e la vastità del loro impegno loro erano una tipica piccola borghesia e classe media
Che
è stata determinante per le conquiste femminili perché le sistema esso le mai sterline dalla penna rossa ma le maestre che sia che invece avevano fondato erano attive nel sindacato perché le maestre erano pagate un terzo meno dei maestri
Non avevano pensioni entrambi né maestri né mai viste però loro prendevano un terzo di meno e che e sarebbe un capitolo anche se non non possiamo usare lo stesso inermi logica non capitolò molti interessante da studiare perché per le maestre c'erano delle delle tariffe diverse da pagare per il loro lavoro intanto in molti comuni avevano dei compiti supplementari per esempio pulire Laura
Dopo le ore di lavoro
E per esempio in alcuni comuni più diciamo di impronta più cattolica per esempio pulire anche la sacrestia ma addirittura suonare le campane no che con lavoro intellettuale diciamo c'entra poco
Ora le maestre
Sono state attive appunto nel sindacato erano due i sindacati da allora quello Nicolò Tommaseo era più conservatore
Ma avevano un Daccico ulteriore è che è stato studiato solo da poco Puglia applicheremo linguaggio moderno mi rendo conto di essere volutamente Ana cronista diciamo le maestre siccome dipendeva dai Comuni l'alloggio il quartierino come veniva chiamato all'ora
Il consiglio comunale la giunta del sindaco concedeva loro l'abitazione perché siccome prendevano un terzo di meno ma avrebbero mai potuto pagare un appartamento per conto loro
Questo ha comportato una serie di tagli e giramenti che oggi chiameremo molestie Bagli sessuali fisica e psicologica
Sì è vero che il termine moderno per la loro realtà a quella e noi abbiamo della descrizioni drammatiche di maestri in questo senso è appunto la storia la storiografia la famosa Italia Donati che viene sempre Presa
A esempio per questo suo desiderio di diciamo di mettere a tacere
Lei molestie verbali
Cosa che non le riuscì e quindi lei si suicidò e poi chiese al fratello di effettuare l'autopsia e quello che membro sempre incredibile al fin da tanti anni fa e che l'autopsia venne fatta
E quindi la sua verginità accertata la sua figura di abilitata ma il corteo funebre finalmente con Matilde Serao tenta un'occasione politica
Le prima primogenito Richie socialiste hanno avviato anche una in luce quello che è stato il dibattito sulla doppia militanza
Le e socialiste le primo genitrice la conoscevano molto bene la cosiddetta doppia militanza perché molte di loro hanno costituito quella che noi a che io ho chiamato nel testo ma molto spesso la differenza fra partito e Area
Cioè lei è socialiste di Area si muovevano al di fuori del partito o anche dentro il partito quindi inaugurando quella che successivamente si chiamerà il femminismo ne ha discusso molto neo femminismo degli anni settanta si chiamerà doppia militanza le donne di a di area socialista sono state un collante insostituibile
Perché erano dentro quell'associazionismo
Rivendicativo borghese che non poteva dialogare così facilmente no con il partito e erano donne che hanno avuto una grande passione politica ricordo sempre spesso l'amaranto ma era la verità
Queste donne iniziato a fare comizi
La propaganda politica era orale attraverso i comizi quindi lei ci lasci questa descrizione
Molto romantica ma anche molto dura di questa barchetta che di notte verso il Po
Arriva sull'altra sponda c'è una luce che illumina lo sbarco lei che si gira sulle gonne
E che approda diciamo in questo posto no dove deve fare i comizi accaldate la cornice romantica la vita delle donne socialiste era questa al di là della cornice romantica tempo sottratto loro stesse tempo sottratto alla famiglia
Con tutto il carico diciamo della conflittualità è conflittualità emotiva che noi conosciamo bene il
Queste donne
Fanno anche dell'altro dibattono tanto a livello europeo perché alcuni di alcune di loro per esempio in tanti inaugurano le coppie di fatto nel senso che si separano e vivono di fatto con altri uomini ricordo Laura Casartelli Cabrini
Che era la era stata la moglie di Cabrini Casartelli abbiamo una rara foto ritratta in un congresso internazionale del lavoro queste donne viaggiano portano la parola socialista fuori si preparano studiano parlano e sono anche poliglotta
E e inaugurano anche il grande tema del pacifismo all'avvicinarsi della guerra ma anche con le imprese coloniali ad avvicinarci della guerra queste donne discutono acerba mentre fra di loro
Ma io penso sempre il conflitto vada invece chiarito
Agito discusso e governato quindi è un conflitto che non non hai capito perché fra le donne non ci debba essere un conflitto non lo so io penso che apre la vedo al contrario
E queste donne discutono del tema donne guerra
Interventismo il pacifismo proprio sulla difesa delle lavoratrici da uno dei dibattiti più interessanti che io abbia letto e tra loro c'è la grande figura di Abigail Zanetta per esempio Abigaille Zanetta aveva inventato l'esperanto
Ed era una pacifista quella cosiddetta senza se e senza ma ma ci sono altre figure drammatiche che era l'interventista
Giselda Brebbia perché quello è il Periodo in cui alcuni socialisti e sono lusingati dal nazionalismo no e poi dopo approdano verso altri lidi
E e infine al centro e chiudo le lotte per il lavoro le sociali se hanno individuato allora come ora
Come ora per dice donne non solo il monopolio dell'uomo Anna Kuliscioff alla fine dell'Ottocento eccetera che dice che è un grande chiarezza quello che era valida l'odore che valido pure adesso e che senza l'autonomia economica ogni autonomia impossibile ordigni con questa impossibile
Ma le donne socialiste fanno una propaganda tra le lavoratrici veramente incredibile ovviamente una parte non c'è rimasta perché ve lo facevano propaganda orale andavano fuori dalle fabbriche
E sono state le prime ad attuare una sorta di propaganda anticoncezionale diciamo un è una sorta di neo Martucci amicissimo no e pratico nel senso suggerimenti pratici e e poi come non ricordare delle politiche manager l'Argentina Altobelli al tempo in cui era dirigente della Federterme aveva ventisei mila iscritti ora dimenticare tutto questo
E delegare le donne socialiste con vari epiteti une la maestri e della penna rossa l'altra è la politica russa Anna Kuliscioff e l'altra è la Irgine rossa che era Maria Goya c'erano quelle che scherzavano che lavoravano nelle camere del lavoro
Quindi a contatto con le vertenze sindacali io penso che questo ormai per noi
E Sloan Tanato l'orizzonte rivendicativo
Io penso che sia semplicemente una povertà culturale io penso che semplicemente noi non diamo alle giovani e giovani gli strumenti per decodificare la realtà
Perché le loro tematiche non sono il passato sono qua Soru ora sono tra di noi la pace la guerre tra di noi le lotte per il lavoro delle donne la mancata autonomia
L'alfabetizzazione di genere e tra noi e quindi noi non stiamo parlando di fine ottocento e primi Novecento non stiamo parlando di una storia
Che decisamente molto ci potrebbe insegnare mai rispetto alla quale le istituzioni sono mancate sono state spesso deficitari né e io di questo con Elena ho veramente parlato a lungo
Ma lei era una dell'oltre lei era una che vedeva oltre e che per l'appunto non aveva paura del conflitto vi ringrazio
Grazie professoressa nel nell'ascoltare con attenzione il suo intervento mi son veniva alla mente un po'quello che era stato anche per una generazione di donne un riferimento al diamo alle origini del suo il cosiddetto socialismo marito umanitario garibaldino quindi proprio in Italia Ribaldi famosa fu la sua lettera di richiamo alle donne insomma cioè famosa no ecco insomma comunque conosciuta quanto meno agli studiosi a lettera di Anita Garibaldi e sappiamo quanto proprio la figura di Garibaldi c'è questo grande collante tendo a sottolineare l'ho fatto in premessa ma credo che sia molto importanze tra ottocento inizi Novecento l'origine del riformismo socialista le figure di riferimento e poi quello che riprende col nuovo corso e c'è diciamo seppur tra stacchi c'è
Una collina di grande continuità a un richiamo il nuovo corso si richiama molto a quella stagione lì sappiamo e anche nelle sue figure una di queste figure proprio quella di di Giuseppe Garibaldi il filone umanitario Venturato informazione nel passare la parola al successiva relazione che voglio dare e proprio riferita ad Anna Kuliscioff l'abbiamo recentemente recuperata lavorato in nostro archivio in un archivio è stato un recupero molto fortunoso testate era diciamo bloccato questo carteggio in un in un sacco della spazzatura nell'archivio che abbiamo riacquisito dal fondo dal liquidatore del Partito Socialista Italiano e c'erano dei carteggi quindi abbiamo visto questi atti Agim miracolosamente saldi
Abbiamo subito lavorati messi in sicurezza fatti dichiarare dalla Sovrintendenza ed è un carteggio di Turati con Carlo Silvestri ricorre quest'anno il centenario di Matteotti e sempre questa raccolta di lettere conserva
Quattro vado a memoria quattro cinque missive proprio di Anna Kuliscioff su Carlo Silvestri
E la sua la sul suo punto di vista rispetto a tutte quelle vicende che da lì a poco sarebbero avvenute è una sono delle belle testimonianze se non fosse ci sono modificate quindi spostarle comporta un aggravio di richieste agli oneri avremmo avuto piacere ma di mettere anche in in in mostra in esposizione qui però sono solo due testimonianze importanti anche di come le donne non solo pensavano come spesso avvenuto poi negli anni a venire alle questioni relative a alle alla propria condizione benché relativo al mondo lavoro altro ma sviluppavano ed erano capaci di sviluppare la missione di insieme totalizzante quindi questo credo vada sottolineato le fonti di archivio testimoniano fin dalle Bori questa sensibilità
Proseguiamo questa carrellata storica ringraziandola professoressa Patrizia Gabrielli storia sociale dell'Italia e storie di genere transnazionale dell'università
Degli studi di Siena interne la relazione che ringraziamo per aver accettato e per aver limato un po'Zoff del suo intervento è dall'auto rappresentazione alla storia la storia politica delle donne le origini gli sviluppi grazie
Buongiorno
Che a tutti lasciatemi dire che un piacere essere qui
Oggi partecipare a questo seminario studi un momento di confronto un momento di i confronto di il dialogo e per questo ringrazio
La la Fondazione Bettino Craxi in particolare la presidente onorevole Margherita Boniver e e il direttore di Nicola Carnovale
Sorvegliata alle amiche agli amici in particolare ad Anna Maria e sa stia Fiorenza Taricone Giovanni Orsina che hanno molto ho pensato col perché promuovere questo in contro in onore di Elena Marinucci
Non c'è bisogno di specificarlo in questa sede Elena Marinucci è stato una figura fondamentale una personaggio direbbe Fiorenza nella storia del Partito socialista italiano nella storia dei movimenti delle donne anche e nella storia delle istituzioni del Paese proprio Elena Marinucci
Osservava ha come tra le diverse espressioni politiche delle donne e le istituzioni si giochi un passaggio importante
Lo ha rilevato Anna Maria Issac stia nella lunga intervista un ritratto che anche un autoritratto così lei definita uscita nel diciassette ecco Anna Maria ISAF stia così scrive Elena di cioè che è stato molto importante far entrare il femminismo nelle istituzioni
è in questo modo che ha ottenuto ottenuto legittimazione e raggiunto obiettivi fondamentali
è qui apporti tra femminismo politiche istituzioni di chiamano sono connessi io credo per molti versi alternati la Fondazione mi ha suggerito di trattare
I rapporti tra gli studi di genere e la sollecitazione che raccolto con molto piacere ben consapevoli che il tema può essere declinato diversamente in modi differenti
E e agito anche i diversi sviluppi andamenti non tutti classificabili nel quadro di rinnovo della linee Rita
Riflettendo io ho scelto di seguire i due traiettorie cali tanti tra le tante possibili la prima riguarda i riflessi in qualche passaggio intrecci se non sul posizionamento tra Storia delle donne storia di genere
E associazioni o movimenti politici delle donne
E su questo mi soffermerò soprattutto nel corso di questo mio intervento ho cercato di delineare le principali coordinate relative allo svolgimento della storia delle donne al ruolo che hanno avuto le associazioni e movimenti cercando anche di mettere un minuto cioè e appunto le possibili ombre le lacune o almeno quelli che a me paiono tali ho pensato che un quadro storiografico questo anche dialogando con Fiorenza e Anna Maria potesse in qualche maniera contribuire a convocare anche e la peculiarità del rapporto tra questioni femminile e movimento delle donne socialiste
La seconda linea di sviluppo riguarda il rapporto degli stupri di genere con le politiche accademiche
E a questo accennerò soltanto sebbene ritenga si tratti di un aspetto molto importante e vengo subito alla prima parte dell'intervento
Citando una storica che è stata ormai destra per intere generazioni di studiose e studiosi Emilia Morelli
Devo dire purtroppo che quando si tratta di donne la letteratura di cui possiamo servirci a parte alcuni casi rarissimi
è agiografica patriottarda appunto dal render difficile lo sceverare il vero dal falso
Togliere gli orpelli oratori arrivare alla verità dovrebbe essere compito delle associazioni femminili offre ci del materiale più solido
Così i questo era il bilancio di Remo svolto da questa insigne studioso sa qual è stata Emilia Morelli al convegno emancipazione femminile in Italia promosso a Torino in occasione del centenario dell'Unità d'Italia
Sì e il comune nel sessanta e poi gli atti escono nel sessantuno no nel sessantuno viene viene promosso il convegno essi il commento senza richiamare l'attenzione da un lato sull'abuso di letture stereotipate e e sul peggio appunto delle esigenze politiche
Rispetto a quelle scientifiche dalla affollato però richiama anche al deficit della ricerca storica
Però ospitare dire in un intervento sanatorio da parte e delle associazioni femminili
Dunque alla politica vini affidato un compito propulsivo
Merita ricordare che tra le donne politicamente impegnate alle origini della Repubblica ovvero tra quelle due generazioni per intenderci di donne politiche e di donne in politica
Impegnate a partire dal secondo dopoguerra non ringhiava quella in consapevolezza sulla quale è stata in diverse occasioni di chiamata la nostra attenzione sì è vero che il fascismo avevo operato una cesura
Nella la trasmissione di contenuti e valori dell'emancipazione Isma'democratico liberale così come su celtista
è altrettanto possibile scorgere una certa cognizione di causa circa potere politicamente legittimante della storia
In questo incontro dedicato a Elena Marinucci cito volentieri Lina Merlin nella quale Marinucci è stata indubbiamente la prima biografa
Intervenendo alla Costituente a proposito del primo comma dell'articolo tre della Costituzione Merlin contrastava l'intervento di un collega contrattando alla specifica senza distinzioni di sesso
Ritenuta superflua
E così rispondeva Lina Marilyn richiamando in aiuto la storia i suoi insegnamenti
Onorevoli colleghi molti di voi sono insigniti giuristi e io no però conosco la storia
Nel mille settecentottantanove furono solitamente problematico Francia i diritti dell'uomo e del cittadino e le costituzioni degli altri paesi si unì formarono a quella programmazione che in pratica fu solamente platonica
Perché cittadino è considerato solo l'uomo con i calzoni e non le donne
Sempre restando in casa socialista Anna Franchi che era stata nel mille novecentodue sostenitrice del divorzio è tra le prime a denunciare e con un coraggioso scritto autobiografico interna della violenza di genere subita nel matrimonio vero agita dal proprio dal marito
Pubblicava nel quarantasei così di ieri dette alle donne di oggi un volumetto di un centinaio di pagine che è lì componeva
Nel quadro delle coordinate del pensiero socialista in villa proprio esperienza personale la storia di movimenti femminili
Stando all'autrice
Sì auspicava in qualche maniera che le vicende dell'emancipazione dimostrerebbero diventate parte della storia
Grazie all'opera degli studiosi ma le italiane hanno dovuto attendere il mille novecentosessantatré prima di leggere le pagine due studiose Franca Pieroni Bortolotti e Paola gaglioffi De Biasi
Nelle sue partecipate pagine e Anna Franchi faceva esplicito riferimento alla propria esperienza certo si tratta
Possiamo dire che una rondine non fa primavera nel senso che manca una definita progettualità e continuità nella trasmissione della memoria storica e nella costruzione appunto di una tradizione che come ricordava Fiorenza Taricone citando Eric Hobsbawm a un fondamentale importanza mi politica nella legittimazione politica nella circolazione del discorso politico
Ma e sicuramente si trattava di una tradizione di una diciamo trattazione non rigorosa sul piano scientifico
Anche se Anna Franchi aveva scritto la biografia di Catilina di medici ma ciò che resta di maggiori interessi in questi cento pagine in questo volume tutto è l'intento che l'autrice dichiara esplicitamente perciò le donne oggi dovranno in orgogliosa umiltà mi si passi il paradosso ricerca l'opera che le loro sorelle svolse l'in più di quarant'anni di contrastato lavoro
Le donne dovranno a costruire di trovare le parti sconnessi ricongiungere
Quindi nel fermento politiche culturali del post liberazione una lezione di storia per le donne veniva proprio dalle testimoni di quella trascorsa stagioni
Che aveva visto l'affermazione degli dibattito sull'emancipazione
Non cito altri casi alla storia fa riferimento Teresita salute Ski Scelba alla storia fanno riferimento le donne dell'aristocrazia cristiana che promuovono dei corsi proprio sulla storia del diritto debutto o del suffragio femminile
Così come in occasione del centenario del mille ottocentoquarantotto sì il attivano una serie di Progetti
Dunque il lavoro recupero della memoria che certo appariva fragile agli occhi di una grande storica quale indica Morelli
Era però tra le finalità politiche che riguardavano disco le associazioni femminili e Ludi in particolare
Mostrò una certa sensibilità il potere in qualche maniera fare tesoro dell'apporto di alcuni intellettuali che minuti militavano erano degli dirigenti
Dina Bertoni di ordine Franca Pieroni Bortolotti fra gli intellettuali ma anche colte dirigenti sempre per restare in casa comunista quali Camilla Ravera e per entrare invece in casa socialista to India Bagnoli Caretto e poi infila Badara
Il rapporto tra politica e storia nel caso delle donne vede però uno sviluppo sistematico negli anni settanta
Nel corso di questo decennio che i movimenti femministi nuovi protagonisti sulla scena pubblica
Decisi a legittimare la propria presenza politica e a denunciare la milionaria oppressioni sessuale contesta contestano l'esclusione delle donne dalla storia il dibattito sul piede resisi svilupperà soltanto vent'anni dopo
C'è dunque un rapporto diretto diremmo
Di derivazione tra politica e ricerca che produce anche una contiguità ditemi domande Soggetti e questi investe anche la storia della politica
Come la storiografia a osservato identificazioni tra privato politico tre esigenze personali politiche di ricerca e molto forte
La storia allora di scenari del passato diventano un grande spazio
Di Autore apprezzati autorappresentazione
Al cooptazione al contempo la difesa dell'alterità parte integrante della cultura femminista sembra riprodursi nella ricerca storica a rafforzare queste tendenze anche una ricca
E preziosa fioritura diritti scritture Autocar attive di raccolte di testimonianze orali che diventano certo una fonte importante poi per la storia e per il rinnovamento della storia ma al contempo il rischio è anche stato quello di una egemonia in alcuni passaggi della memoria sulla storia e conoscendo il carattere selettivo della memoria questo
Appunto poteva anche comportare i furti in qualche caso l'ha comportato qualche indizio nell'ente ora
Sono ben consapevole che i bilanci sono sempre delicati e l'equilibrio è molto difficile da raggiungere anche e soprattutto quando la sintesi lo rende necessaria quindi bisogna evitare cadute anacronistiche e tenete presente
La condizioni di partenza perché solo facendo riferimento a questo quadro possiamo cogliere la portata
E i tratti dell'analisi critica attività del femminismo non una semplice divisione ma una profonda messa in discussione della tradizione e della
E degli assetti storiografici come ha ricordato Leonor Davidoff
Anche se quelle posizioni ci appaiono oggi decisamente sull'ente non dovremmo mai dimenticare l'impeto culturale attraverso l'esperienza e l'analisi di una politica fortemente sessuata
E le sue ricadute nella rimodulazioni di Sat ivi compreso quello storico
I limiti della ricerca sono individuati già negli anni ottanta
Al convegno Modena del mille novecentottantadue Annarita Buttafuoco esaminando deboli statuto della storia politica delle donne sottolineava il passaggio da una storiografia dell'oppressione
Ad una storiografia che era andata alla ricerca di valori femminili di saperi femminili
E pochissimo poteva far incorrere in alcuni disse cioè quello di perdere il senso diceva nel vita Buttafuoco di contesti geografici e cronologici oltre che la specificità reale discenti esperienze
A queste distorsioni si aggiungeva sottolineava la storica una distanza dai movimenti i assalti movimenti di fine Ottocento primi novecento definiti emancipazione sinistro
Termine un meglio categoria che e aveva un'accensione negativa nel femminismo
Anna Rita Buttafuoco sostiene in quanto era vista con una strategia individuali di penetrazione nella cittadella del potere maschile
E e quindi come Hooper corsivo individuale per la costruzione di un'identità femminile che faceva riferimento a un modello maschile
Questa questo dato diremmo insieme alla contestazione delle istituzioni della politica e istituzionale vista come interpretazione del potere a a per certi versi non stimolato
In questo poi in questi anni la storia politica la storia di movimenti e sono rimasti in ombra molti figura gli ha già citate
Egregiamente e Fiorenza Taricone che da molti anni lavora su questi temi e anch'io avevo volevo ricordare Argentina Altobelli
E ancora la Maria coglie viva Maria poi ha il suo bel parlare recitavano poi persi di una canzone e questo ci dimostra quanto fosse presente
Nell'immaginario popolare ma non è diversa la sorte degli altri
Figure e dell'Italia repubblicana possiamo dire allora che negli anni settanta e nei primissimi anni Ottanta quella tradizione aperta da Franca Pieroni Bortolotti da Paola degli occhi debba De Biase
Faticava
A diciamo a svilupparsi o comunque procedeva a stento
Ma si parlava di una storia politica opaca e a bassa intensità ma proprio da questa crisi matura un momento anche innovativo e a mio avviso è il passaggio alla storia si compie
Negli anni novanta anni di grandi cambiamenti
E è e il tramonto diciamo oggi un'epoca per dirla con tonici da un mondo nuovo percorso dei rischi ed opportunità inedite si va aprendo tutto questo
Altri delle nuove diciamo incide nuovi scenari
Uccidono
Sulle politiche sulle priorità dell'agenda affini in vista e anche la Stile FIAT dove si va affermando viene posto a vaglio critico
Diciamo organico diffusa scusate al vaglio critico in modi particolari contestualmente specifici in cui la Provincia costruisce in genere il genere
Dunque in questa fase anche sollecitati dal cinquantesimo anniversario o del Suffragio filmini né che essi abbiano nuove dice che non cito molti Trigilia complici sono presenti oggi cito nessuno perché non voglio assolutamente entrare lasciato
Nessun nome ma questa secondo me è la stagione in cui c'è un forte in punto tra quella che è la storia delle donne la politica nella storia della politica
Delle donne si cerca di comprendere per tornare all'affermazione di Elena Marinucci come il femminismo vali aggiunte le esigenze e i bisogni le domande anche i dissidenti formula dalle donne vent'anni istituzioni e come le donne intervengono sui tradizionali assenti anche come le donne si fanno tra virgolette si dice
Matura hanno dicevo occasioni diverse e sì anche le istituzioni in qualche maniera
Se mi fanno Orca compenso agli tante e iniziative promosse sul suffragio
I nuovi interessi stenografici prendono corpo dal presidente incarnano anche delle questioni in all'ordine del giorno nell'agenda politica italiana
E Paesi che vede profumo cambiamenti vede l'affermazione di una nuova leadership e certa sebbene la rappresentanza di genere sia risolta indubbiamente chiude visibilità femminile lo possiamo anche no nelle istituzioni perché Conde di ruoli
Ecco quindi e in questo lo squilibrio di gemellini processi decisionali
Favorisce il dibattito politico e diventa di interesse storiografico ed è in questa diciamo in questa stagione e due ministri per le pari opportunità
Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo promuovono corsi di informazione politica per le donne in collaborazione con diversi atenei Italia anni la scelta suscita delle critiche
Circa un presupposto analfabetismo Tordelli donne che si voleva correggere attraverso interventi pedagogici non intendo assolutamente soffermarmi su questo
Mi preme però sottolineare che quei corsi furono molto partecipato i mi preme anche sottolineare che in quell'occasione alcune discipline alcuni insegnamenti entrarono nelle università in molti casi per la prima volta l'abbiamo vissuto insieme a quella stagione
Allora questo o allora in sintesi si dovessi se fossi costretta a classificare la produzione della storia delle donne di genere attraverso l'incontro
Storia e politica mi lancio in questa prima provvisoria e alquanto puro Solano ipotesi tre stagioni la prima che coincide con i primi anni dell'Italia repubblicana il vede un incontro tra politica e storia forse più memoria è ecco crimini vera e propria storia anche perché non c'erano come dire le competenze
E e da parte delle associazioni femminili un tentativo di contribuire alla diffusione di quella che è stata la tradizione femminile attraverso grandi figurette grandi passaggi Risorgimento loco per l'uguaglianza resistenza
Una seconda stagione dove la storia delle donne nasce da una domanda politica inizia a strutturarsi ad avere continuità ma e più deboli l'interesse verso la storia politica delle donne
E poi dagli anni ottanta anni novanta invece sì concretizza una stagione di maggiori forza e visibilità e anche una diversa articolata azione interna proprio a a quella che è la storiografia delle donne rispetto alla politica delle donne i rapporti donne politica
Il riferimento ai corsi tra chiudo donne pubbliche istituzioni mi induce a
Accennare alla seconda parte dell'intervento
E a a quella data cioè siamo alle
Toglie del due mila due mila quattro due mila cinque lo iato tra la vivacità di distrutti il sulle donne e di genere dentro e fuori l'Accademia era diciamo perché tangibile
C'erano stati diversi convegni negli anni anche negli anni Ottanta che qui ricordo quello aperto da Ginevra Conti Odorisio il convegno internazionale organizzato dalla Luiss
In quell'occasione lei stessa ricordava che la LUISS aveva inserito nel proprio statuto una nuova disciplina storia della questioni femminile tenuto dalla stessa appuntiti Oderisio Ginevra
Era il mille o novecentottantasei un momento importante
E Fiorenza Taricone in suo contributo che gentilmente a concesse anche di leggere il grido bolle ancora pubblicato ricostruisce molto bene
E queste vicende nascono appositi organi a detti a monitoraggi i rilievi nascono i comitati il pari opportunità
Che poi nel due mila dieci diventeranno comitati unici di garanzia e hanno appunto un ruolo importante né
Per quanto mi riguarda in quegli anni dalla novantotto al due mila sei sono stata delegata dal rettore dell'Università di Siena gli studi di genere e più o meno in quegli stessi anni presidente del Comitato pari opportunità
E avevo un terreno fertile alle spalle abilmente arato proprio da Annarita Buttafuoco con la quale ho collaborato per molti anni che arriva di alto cult seducenti lo ricorda anche Fiorenza
Io ricordo in particolare la con la vocazione molto stretta con l'antropologa Paola Tabet
Ecco avevano cercato di attivare una procedura per l'istituzione di alcuni corsi di studi di genere nella lettura facoltà
Di magistero che dell'Università di Siena che aveva sede ad Arezzo
E poi nasce nel novanta alla Certosa di punti cognato Putignano
Promossa dall'Università di Siena alla Società italiana delle storiche e da dal dottorato sulla storia degli scritture femminili che un po'di REM un ibrido a metà non è ancora una istituzionalizzazione
Allora
Io sono d'accordo che allora intanto voglio dire che su questo fronte quello delle Politiche universitarie possiamo senz'altro divide che il rapporto potrà studi di genere e politica indubbiamente deludente sul piano delle politiche accademiche
E condivido anche li critiche insomma e poi tutte in qualche maniera muoviamo alle istituzioni sorde cioè che del tutto inadeguate le università
E a comprendere quali partita si gioca rispetto agli studi di genere oggi per interpretare come diceva Lorenza per offrire strumenti agli enti alle giovani generazioni per interpretare in una realtà nazionali e e globale
E anche però vero e lo metteva già metteva in luce la già citata Ginevra Conti Odorisio che e ci è stato nel nostro interno nella nostra comunità insomma c'è stato una divergenza di opinioni spetta a questo perché questo noi lo dobbiamo dire che è importante perché è importante dicevi prima
Perché le comunità femminili non deve esserci il conflitto siamo differente Type l'una dall'altra abbiamo intelligenze capacità approcci bagagli culturali diversi che ci permettono di leggere la realtà anche in maniera diversa
E forse ecco su questo come tante volte poi ci siamo dette verrebbe ancora la pena e come dire riflettere e approfondire dunque a tale proposito a me non resta che ringraziare ancora la Fondazione Craxi e la sua presidente per averlo
Grazie
Grazie
Grazie per questo contributo che insomma
Volendo fare le famose mappe concettuali o colle che Urso ma credo che lirico lì di due parole che più anche insomma di più ci fanno riflettere che ci restano
Ben impresse sono memoria e né come Fondazione abbiamo una rivista il cui sottotitolo è non c'è futuro senza memoria
Quindi la necessità dello studio dell'approfondimento come viatico necessario per comprendere DC fra il presente e per diciamo saper organizzare una missione di futuro
E l'altro tema è quello del conflitto e qui è un argomento molto molto socialista professoresse no perché già all'epoca negli anni tridentina settantacinque essere più Marconi un costituzionalista fu fece parte
Con Mondo operaio di quella nuova generazione e i socialisti introdussero proprio l'idea della democrazia del conflitto quindi come la democrazia come come confronto è e anche in questo caso credo che il conflitto e necessario purché la base non solo della
Di quella che e la vita politica e civile di un di un di un paese che irriguo guarda che guarda diciamo ai ai modelli plurali e quindi democratici con cioè naturale propensione
Ma anche perché comunque senza conflitto non c'è scontro delle idee
E c'è solamente pre a quel punto l'idea di una di un'occupazione e l'idea del conflitto io qui insomma inviterei a prendere
A prendere posto
La professoressa sì di Sassia Stazzi Fioravanzo
Ringrazia non so se lo citare una cosa allora c'è un filosofo inglese peggio signor Trinità
Non si ricorda quasi mai la sua compagna Galleria appello senza la quale non avrebbe maturato le campagne sul francese ma lui nel saggio bellissimo che si chiama o liberti
Diceva questo che se noi non facciamo emergere quella parte di errori in quella che consideriamo verità alla verità non ci arriveremo mai revocato
Grazie
Facciamo
Iniziamo subito a tamburo battente la seconda sessione
Quindi come prendono posto noi dicevamo proprio poc'anzi diciamo il conflitto e il conflitto anche all'interno del mondo fulmini le tra le varie tematiche e non a caso abbiamo immaginato questa prima prima relazione di questa sessione dedicata alle biografie di donne socialiste
L'abbiamo dedicata Lina Merlin e quando parliamo di conflitto ecco Lina Merlin e suscitò negli anni settanta intanto consentiti una premessa viene in merito e tanti in maniera immeritatamente ricordata esclusivamente in maniera totalmente riduttiva
E scrive per la famosa legge Merlin ma smazzata personalità molto più complessa e dicevo quando parliamo di conflitto la Merlin fu proprio una che nel mondo femminile fece di molto discutere con la sua posizione per quanto concerne la la sua posizione anti divorzista di suscitò una grande discussione negli anni settanta
E suscitò anche un grande dibattito in tutta quella che fu la sua attività politico-istituzionale ricordiamo che e stata visto che siamo in questa sede la prima donna socia la la prima donna eletta al Senato della Repubblica oltre a essere membro della cosiddetta comincia nelle settantacinque c'è la famosa assemblea costituente Chezzi incarico anche su queste questioni di affrontare
Numerose
Diciamo numerose discussioni che restano agli atti di questa di questa istituzione quindi parlando proprio di conflitto do subito la parola a Monica Fitto avanzo la ringrazio inizierei subito proprio con questa prima sessione di Lina Merlini che abbraccerà
Chamot un collegamento tra il la lotta antifascista quindi gli anni della gli anni del del primo dopoguerra fino poi all'avvento diciamo della degli anni settanta
Pregherei di fare
Anche l'avremmo silenzio perquisito
Prego professore Testa ne accende un attimo di silenzio cortesemente
Scusate se si sente tutto dispiace scusate
Signor saresti
è grazie grazie per la dalla presentazione
E Grey ringrazia soprattutto la Fondazione Craxi per per questo invito a partecipare a questo seminario di studi molto importante il non ore in commemorazione della di Elena Marinucci e quindi ringrazio la presidente l'onorevole Malgieri mo'troppo no è acceso forse tra Porcino
Senta
Perché
Beh forse era anche tra basta uno così si sente sì allora volevo appunto ringraziare la Fondazione Craxi ringrazio per l'invito mi fa molto piacere essere e qui a questo seminario e mi fa anche molto piacere che Lina Merlin ecco devo correggere già pronunciata è netta insomma in realtà è Lina Nerli
Sia ricordata nell'ambito di questo incontro appunto dedicato alla figura di Elena Marinucci
Perché perché far molto importanti battaglie che il sostenne per la quale la ricco e le relative corriamo le siamo grati Elena Marinucci ha esercitato anche un ruolo di rilievo
Nel sottrarre Lina meriti dall'oblio che l'aveva perché l'aveva avvolto dopo la sua uscita dal Parlamento nel mille novecentosessantatré
A dieci anni dalla scomparsa della senatrice come un Parrini chiamata per antonomasia Lina Merlin fu Elena Marinucci
A curare e a pubblicare postuma come è stato già ricordato nel mille novecentottantanove l'autobiografia
Che Lina Merlin aveva scritto
Dopo essersi ritirato dalla politica attiva
Seguirono anni di silenzio ma fu un primo passo per la riscoperta di una figura che ha dispiegato il proprio impegno politico e sociale può dal primo dopoguerra agli anni Sessanta attraversando quindi tre regimi politici l'età liberale il regime fascista e poi la leale Repubblica oltre a due guerre mondiali
Non è qui la sede per ricostruire nel dettaglio un percorso tanto lungo quanto complessa o ma mi limiterò a qualche cenno biografico essenziale per in cui da inquadrare la figura di Lina Merlin
Per poi porre invece l'accento sull'intreccio fra la sua scelta socialista e l'opera e là sopra per la donna che fu sono il film Due fuso del suo impegno in ambito politico e sociale nell'Italia del ventesimo secolo
Nata nel mille ottocentottantasette a Pozzonovo nella bassa padovana alla zona tradizionalmente povera terra di braccianti e di grandi proprietari terrieri assenteisti una terra una delle poche zone socialiste
Del Veneto Lina Merlin attore apparteneva ad una famiglia
Piccolo borghese ma colta
E e secondo la tradizione materna come la madre come la nonna studiò alla scorta magistrale l'istituto magistrale e fu insegnante di scuola elementare a Padova l'esperienza della Grande Guerra segnò la sua formazione politica e umana
Cresciuta in un ambiente intriso di patriottismo e spiriti risorgimentali
La perdita in guerra di due fratelli entrambi i partiti volontarie la spinse supposizioni pacifiste e là vicino anche al Partito Socialista come solo partito che aveva ha versato l'intervento
Partito socialista si iscrisse nei primi anni Venti condannata nel mille novecentoventisei e al confino insisto in Sardegna
Al termine della pena a Milano participò adotta clandestina negli anni trenta e quindi alla resistenza
Come è stato ricordato fu eletta l'Assemblea costituente e fu l'unica dei quattordici costituenti socialisti venti a sedere nella Commissione dei settantacinque nella sottocommissione sui diritti e doveri economico-sociali
E letta poi in Parlamento dalla prima alla terza legislatura
Prima al Senato e fare la Camera Lina Merlin fu la prima donna a prendere la parola nel Senato della Repubblica e nella seconda legislatura fu anche l'unica senatrice
Peraltro dal mille novecentoquarantasei al cinquantotto fu anche la sola donna eletta nel Veneto nelle file sia del Partito Socialista stia comprendiamo anche il partito socialdemocratico
Componente della direzione del partito socialista del PSI dal quarantasei al cinquantotto
Scusate dal quarantacinque quarantanove fu un esponente della linea di sinistra vicino a Nenni ma sempre su posizioni autonome sulle quali tornerò
Per i contrasti intonsi insorti quel gruppo dirigente del PSI a partire dai primi anni Cinquanta
Nel mille novecentosessantuno Lina Merlin fece una scelta sofferta di uscire dal partito e nel mille novecentosessantatré al termine della legislatura non sei Candido
Ritiratasi a Milano si dedicò invece al centro femminile che aveva contribuito a fondare e morì a Padova nel mille novecentosettantanove potrei dire quasi dimenticata
Malgrado la ricchezza della sua esistenza politica e anche la longevità della sua presenza sulla scena pubblica
A cui io soltanto accennato Merlino a Merlino è stata però lungo ricordate essenzialmente per la legge per l'abolizione della prostituzione di Stato nota appunto sia in Italia che all'estero come legge Merlin
Una legge indubbiamente di grande rilievo ma che non fu che un aspetto dell'impegno politico e sociale costante
Che Lina Merlin ha dispiegato nella società italiana dalla crisi dello Stato liberale verso il fascismo la seconda guerra mondiale la resistenza e fino diremo al centro sinistra
Periodi nei quali Merlin operò sempre come donna politica certo negli spazi nell'istituto che le istituzioni concedevano alla donna pur
Tentando nella sempre di forzabili
Nel suo impegno politico l'opzione per il socialismo che le intese come lotta per un ideale di giustizia sociale di libertà e di riscatto degli ultimi restò in linea Merlino un'acquisizione centrale e così entrata nel partito socialista in un periodo in cui com'è noto lettone erano escluse dei diritti politici
In America non si limitò a prendere la tessera del partito mani divenne un'attiva militante
E quindi scrisse sulla stampa socialista lecco dei lavoratori la difesa della lavoratrice di cui punto è stata ricordata diresse anzi lecco dei lavoratori cara l'organo del partito socialista o Veneto nell'ultima fase quando molti fra i socialisti si erano ritirati
E nella classica tradizione del socialismo riformista operò a Padova in ambito sociale ed educativo
Fondando qui la biblioteca per adulti e bambini un rito cattolico laico per i figli dei lavoratori teniamo presente l'ambiente veneto in cui gli spazi per i bambini erano essenzialmente quelli della della chiesa
Quindi la scuola festiva di lavoro per le donne il Teatro del Popolo
Ma quali fu il prezzo di questa generosa militanza
Senza prospettiva alcuna di carriera politica la militanza attiva in un partito come quello su cioè visto soprattutto lo scrisse stelle la stessa nella sua biografia le costò incomprensioni e in quanto donna anche la perdita della reputazione
Non soltanto nella società ma anche all'interno del partito
Sebbene la ma in situazione femminile fosse un obiettivo del Po
Tito socialista nella realtà
Almeno teoricamente diciamo nella realtà però la partecipazione attiva nel partito delle donne delle mogli delle sorelle dei militanti socialisti non soltanto non era sollecitata ma spesso vista con diffidenza
E lo si evince dallo stesso ecco dei lavoratori
La la l'organo di stampa in cui Merlini inaugurò la rubrica palestra femminile
Allo scopo specifico di educare gli elettrici perché opera siano nel partito e di convincere i compagni socialisti della necessità di inserire le donne nel partito per l'avvento del socialismo
L'ultima fase della sua militanza socialista attiva coincide Sos coincide sostanzialmente con la campagna elettorale del mille novecentoventiquattro le ultime elezioni tra virgolette libere pluri partitiche prima della svolta totalitaria del regime
Fu lei a tenere comizi per il partito socialista nel Veneto di paese in paese perché candidati socialisti era impedito a parlare per le continue aggressioni da parte delle squadre fasciste
E fu Lina Merlin a raccogliere il materiale con cui Giacomo Matteotti
Tenne la propria svolse tutta propria denuncia alla Camera denunciando appunto le violenze i brogli elettorali
Ma questa fu per Lina Merlin un'esperienza estremamente travagliata fatta di arresti di fermi da parte della polizia dei carabinieri di noi in questura l'ormai tre lo debbano alla fase della dittatura fascista pienamente dispiegata
Dalla svolta del venticinque mille novecentoquarantatré Lina Maria e non si ritirò ampia privata come molti socialisti antifascisti
Manifesto apertamente propria fede socialista assumendo se le le conseguenze
Non giurò fedeltà a regime
Cui sarebbe stata tenuta in quanto insegnante di scuola pubblica e per questa scelta fu licenziata e dovette vivere
Di lezioni private incarichi saltuari nelle scuole private
Si è data come socialista massimalista nel novembre del mille novecentoventisei fu condannata a cinque anni di confino che era anche il massimo della pena
In seguito alle misure eccezionali che erano state introdotte dopo l'attentato a Mussolini del mini a Bologna
Ora in Sardegna su su trent'centonovantasette confinati le donne furono dal ventisei quarantatré compresa Tina Merlin sette
In cui appunto tra i socialisti tre comunisti Lina Merlin ricordati dopo un po'di tempo lei rimase l'unica perché anche da confinata la sua posizione fu netta e non conobbe compromesso alcuno
Come non si era trincerata dietro un giuramento di facciata così seppure sollecitata dal prefetto di Nuoro Ottavio Dinale
Lina Merlin si rifiutò di chiedere la grazia Mussolini perché le riducesse la pena
Liberata fine dal confino Lina Merlin participò attivamente alla Resistenza
Come membro del Comitato di Liberazione nazionale regionale lombardo in rappresentanza sia del ricostituito
Partito socialista di un italiano di unità proletaria e come rappresentante dei Gruppi di Difesa della Donna che aveva fondato cioè da cui si sarebbe poi ha sviluppato anche Luti ora militanza socialista e impegno per le donne caratterizzarono la sua attività politica anche dopo la liberazione
Quando allettata cinquantanove anni Mellin poté finalmente a dire la sfera pubblica come don la politica nella pienezza dei diritti
E senza le limitazioni condizionamenti che l'avevano sempre costretta a un ruolo di immediato sia in Italy Perale sia nel periodo fascista
L'esperienza politica in età liberale durante il fascismo segno però profondamente la sua attività di costituente di parlamentare e anche di membro del ricostituito partito socialista
Mi riferisco in particolare alla sua strenua battaglia per la difesa dei diritti di libertà eguaglianza e giustizia di cui nota aveva potuto appieno in età liberale in quanto donna
E di cui era stata privata durante il fascismo sia come donna sia come socialista
Così alla Costituente insistette per l'inserimento nell'articolo terzo della Costituzione del riferimento al genere culto è stato ricordato per l'inserimento della dell'inciso senza distinzione dissenso
Senatrice
Portò all'attenzione dell'aula la condizione drammatica delle mondine delle braccianti delle madri carcerate con le quali aveva condiviso spesso alla cella durante il periodo fascista
Ma non meno delle insegnanti precarie delle donne laureate in legge ma escluse dalla magistratura
O delle impiegate licenziate per matrimonio o perché incinte il filo rosso della sua attività politica fu la difesa dei più deboli e la loro emancipazione
La rivendicazione dei diritti che la Costituzione assicurava loro ma che la società e il costume da un lato e la legge ordinaria dall'altro non garantivano
Quell'attenzione agli ultimi che accanto all'istanza pacifista l'aveva spinta di iscriversi al Partito socialista italiano
Come dichiarò alla costituente cito è stata la visione della miseria fin dai primi anni che mi aveva spinto verso il partito socialista come il solo che ritenevo potesse guarire questo male dell'umanità
Si inserisce in questo orizzonte la sua lunga tenace battaglia per l'abrogazione della regolamentazione statale della prostituzione
Le prostitute erano cittadine di serie B schedate escluse dal diritto di voto private della libertà e della dignità e per giunta sfruttate economicamente dallo stesso Stato repubblicano che nella Costituzione aveva sancito l'eguaglianza di tutti i cittadini e delle cittadine di fronte alla legge
Il principe di giustizia edili eguaglianza da lei appunto sempre difeso
E peraltro provocato dalla Costituzione Mellin rifiutava allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e non meno dello Stato sull'individuo e in questo caso sulla donna
Fu grazie alla collaborazione trasversale Inter partitica con altre parlamentari donne dalla democristiana Maria Federici e la comunista Iotti che Lina Merlin riuscì a fare approvare la legge
In questa battaglia tuttavia Lina Merlin fu sostanzialmente lasciata sola dal proprio partito
I cui parlamentari ufficialmente non sostenevano la prostituzione ma di fatto Judith la giudicavano una sorta di male minore
Questo nodo ci conduce alla questione dei suoi complessi rapporti con il partito socialista
Specialisti tale di vecchia data legata profondamente al partito come attesta la sua scelta come attestano le sue scelte durante il fascismo in età repubblicana il suo rapporto col partito fu pervaso da profonde tensioni
La sua idea socialista era una concezione umanitaria erede del socialista del socialismo scusate
Umanitario e riformista di Turati per quanto Lina Merlin appartenesse all'ala sinistra del PSI
Malgrado le frequenti cessioni dal primo al secondo dopoguerra Lina Merlin era sempre rimasta del Partito non era uscita nel ventidue con la nascita del Psv e non e non nel quarantasette con la scissione di Palazzo Barberini
L'affermarsi però a partire dalla svolta frondisti frondista del mille novecentoquarantanove di un modello organizzativo simile a quello comunista anche nel PSI
Con la subordinazione delle federazioni al centro la nomina di segretari federali dettate dall'altro la politica di soggezione al partito fratello
Indusse Lina Merlin a muovere pesanti critiche alla direzione del partito
Secondo Lina Merlin l'adozione del Montello comunista maturava il partito socialista e gli faceva perdere il legame con la base e con la propria tradizione critiche queste di Lina Merlin che evidenziano le difficoltà che il Partito Socialista aveva incontrato nel ritrovare una propria fisionomia
Nell'Italia repubblicana dopo la seconda guerra mondiale dopo il fascismo dopo che molti socialisti si erano come dire persi durante il ventennio che il partito si era sciolto
A differenza del partito comunista che aveva potuto sempre contare sul sostegno su un riferimento a Mosca
Ma Lina Merlin appunto legata alla tradizione socialismo riformista con le sue critiche altro antismog e la struttura gerarchica assunta in quegli anni del Partito socialista
Esprimeva anche le istanze proprio del socialismo del Polesine il socialismo di Giacomo Matteotti insomma di un socialismo profondamente radicato nel territorio
La sua idea di socialismo corrispondeva fondamentalmente e qui cito Lunda un'intervista di Enzo Biagi a Lina Merlin fatta la RAI nel mille novecentosessantanove
Alla sua domanda le domande di Enzo Biagi cosa per lei socialismo rispose
Giustizia sociale un fatto umano innanzitutto giustizia sociale appunto e poi capacità delle classe di potersi governare dal Sen
Bisogna che la classe che aspira a dirigere la società alla coscienza del proprio essere e abbia la capacità dice dirigerla
Di qui la necessità di educare alla politica coloro che per minori disponibilità culturali sociali ed economiche erano esclusi dalla sfera pubblica e di qui anche la sua azione a favore della donna
Negativo non lo so a scopo è questo e secondo punto su cui vorrei mi vorrei soffermare
Lina Nerli non fu femminista e anche socialista ma fu femministe possiamo dire magari tra virgolette in quanto socialista
La sua costante intensa militanza a favore delle donne era principalmente legato alla sua sensibilità nei confronti di coloro che erano in condizioni di subalternità
E il e donne lo erano non soltanto sul piano economico e sociale o di classe ma anche per la discriminazione di genere la battaglia a favore delle donne rimase quindi centrale per Lina Merlin dall'età liberale all'età repubblicana nelle forme che il differente quadro politico istituzionale nel corso del ventesimo secolo consentiva
Ma la lotta a favore delle donne fu per lei indissolubilmente legata alla difesa dell'eguaglianza ed e giustizia sociale
Nel quadro della rivendicazione di una società fondata sul diritto sì uguaglianza la libertà e la giustizia sociale valori per i quali si è sacrificata e che erano il fulcro della sua politica
Così quanto negli anni settanta tra gli anni sessanta e gli anni Settanta il femminismo pose l'accento più sulla differenza e meno sulla parità
Celebra la soggettività con la sorellanza più della società della famiglia
E sembrò per certi versi porsi anche M. antitesi rispetto all'idea di una società che veniva giudicata come maschile
Lina Nerli non si trovano d'accordo interpretando queste posizioni come espressione di egoismo un egoismo estraneo senza dubbio la sua idea socialista
E questo può far luce sulla sua sostanziale distanza rispetto al movimento femminista degli anni Settanta sessanta e settanta
Eppure sulla posizione che Lina Merlin assunse rispetto al referendum sul divorzio come sappiamo cenato prima lei entrano anzi fu la vicepresidente del comitato promotore del referendum
Preferendo un che sostenne in contrasto sia col Partito socialista sia con larga parte del movimento delle donne
Una posizione che alimentò incomprensioni e critiche da parte della stessa Unione donne italiane di cui era stata una delle fondatrici
Il clima culturale era cambiato e in fondo Lina Merlin era una donna che per quanto capace di rispondere alle istanze del momento era comunque si era comunque formata in un periodo precedente
Furono probabilmente la sua indipendenza e autonomia di giudizio l'intrinseca l'intransigenza nella difesa dei propri ideali assegnasse segnarne la condanna all'oblio
Pittura storica del socialismo simbolo dell'antifascismo socialista per le sue posizioni critiche all'interno del PSI Lina Merlin fu però anche un personaggio scomodo di cui malvolentieri ma tali gli storici socialisti si occuparono e quanto la storia delle donne che nacque per l'interno del movimento femminista
E sa pure poter trascurare la senatrice la quale non ultimo per ragioni anche generazionali non era stata organica al movimento femminista
Appunto la sua autonomia tanto dalle logiche di partito quanto dagli orientamenti spesso altrettanto rigidi dei gruppi femministi a concorso al suo oblio
Ma è significativo e concludo che a fare da antesignana nella riscoperta di Lina Merlin sia stata un'altra donna socialista Elena Marinucci
Che con apertura e autonomia di di giudizio ha espresso e anticipato quella maggiore calo sapevo Lezza della molteplicità delle forme di partecipazione politica delle donne
Che ha consentito un rinnovato interesse per la figura di Lina Merlin e attraverso Lina Merlin di cogliere
Attraverso appunto la sua intensa parabola umana e politica alcuni snodi precipui della condizione della a donne in Italia nel ventesimo secolo grazie
Grazie
Grazie alla professoressa avanzo
Però sempre bene credo
Grazie alla professoressa
Grazie alla professoressa Fioravanzo
La ringrazio anche per aver come dire sottolineato un tratto che nella mistificazione che talvolta deve farlo anche per quanto riguarda l'asso del socialismo riformista
Riguarda anche la mette in luce sembra che la McLean
Sono calabrese l'accento doppia dovete perdonare
E sono profondamente meridionale benché nato all'estero
E è una mistificazione che viene viene da lontano e che riguarda anche una personalità come quella di cui abbiamo appena sentito una delineazione precisa della supply chain tratti biografici
Che sembra che lei non fosse socialista fosse tutt'altro orientamento
Eppure è stato un anticomunista della ragione lei tese a sottolinearlo è tesa a contrastare come ben ammessi evidenza la professoressa proprio questo sua distanza questo suo criticare la deriva massimalista di quello che fu il di quello che era il mondo soci una parte del mondo socialista non senza contraddizioni vedendo insomma può anche poi tutta la partecipazione alla vicenda Pizio Pina che somma
Necessiterebbe di ulteriori approfondimenti ulteriori riflessioni come sempre molto molto complesse la mia domanda è e prima di Passaparola forse una suggestione e quanto anche rispetto alla sua posizione
Sulle referendaria sul divorzio abbia pesato proprio la sua origine su vivere il Veneto il bianco venete e quant'altro forse uno dei temi insomma che su cui si potrebbe un po'riflettere quanto incide quanto abbia inciso questa quest'aspetto noi proseguiamo su questa carrellata biografica
Affrontando proprio un'altra grande personalità purtroppo la relatrice l'autore lo ha prelevato Tressa Caterina Simi ad autrice di una bellissima biografia
E questo testimoni anche il fatto che non è facile trovare persone studiosi accademici che si cimenta proprio sullo studio biografico delle donne socialiste
Non è qui con noi non abbiamo inteso sostituirla anche perché era difficilissimo trovare qualcuno che avesse competenze specifiche su una figura così importante per la sorella del socio socialismo italiano la ricordiamo come una uno il sindaco di Torino primo sindaco donna la città di Torino ma è stato la personalità che ha molto legato il suo impegno la vita istituzionale di questo Paese uno tra tutti ricordiamo il suo impegno credo nel cover rosso Fanfani
Se non sbaglio come sottosegretario alla alla salute in un momento di grande trasformazione del sistema sanitario
E nazionale e soprattutto anche il suo impegno internazionale visto è stato un deputato europeo attivo soprattutto dopo l'atto unico quindi fino al novantaquattro in cui si conclude la sua parabola politica ed istituzionale la quella che veniva chiamata l'avvocato nel così amaro l'avvocato penalista una donne in quei tempi l'avvocato penalista era al limite dello scandalo anche nel mondo delle nel mondo della dei dell'avvocatura si forma in quella che è stato una grande palestra usata per il gran premio molti uomini pensiamo Bettino Craxi piuttosto che Marco Pannella ma era una grande palestra quale fu luci
Questo è un altro elemento molto importante perché i movimenti studentesse anche lì iniziavano un po'integrare questa queste questioni relative alla donna e la relazione la professa sine die che ci ha mandato chiesto la professoressa esauste di poterne dare lettura in modo da non dover bypassare quindi avere un ulteriore vacanze per cui venite qui siamo stati ulteriormente già richiamati in più occasioni professoressa se da lettore la relazione poi passiamo la sua di in relazione proprio sulla su Elena Marinucci
Relazione molto interessante è quella di Caterina assimilando assumerli Abrignani noia del con un grande si sente
è accesa
Adesso si sente bene
La figura politica e dei media Magnani noia va sottratta all'obbligo storiografico che finora le è stato riservato in quanto è stato un importante protagonista della vita pubblica torinese e di quella nazionale
è stata la prima sindaca donna della città di Torino come è stato già ricordato lasciano l'impronta determinante nell'evoluzione urbanistica di un grande centro industriale in una fase di trasformazione economica e strutturale
E stato messo a maggio di primo piano della vita politica torinese e del Partito socialista in particolare
è stata un'avvocata protagonista di importanti processi a partire da quello del mille novecentosettantotto che celebrò nella sua città contro le Brigate rosse
è stata una parlamentare che ha firmato Progetti di legge fondamentali per l'evoluzione civile di questo Paese come la legge sul nuovo diritto di famiglia del mille novecentosettantacinque
è stato una parlamentare europea e soprattutto è stata lunga un riferimento per le tante battaglie combattute dalle donne nel secolo scorso
Qui la relatrice l'autrice del saggio si limita ad accennare a quest'ultimo aspetto che molto meriterebbe
Anche se ben riterrebbe di parlare molto su quello che fece come amministratore nel comune di Torino
In particolare Maria Magnani Noja è stato una protagonista politica di grande rilevanza e spessore nel rappresentare al meglio l'impegno delle donne nel Partito Socialista Italiano a partire dagli anni del centrosinistra fino allo scioglimento del Psi
La sua attività è stato per molti versi emblematica nel saper cogliere i fermenti culturali e al contempo bisogni sociali che le masse femminili andavano maturando con le trasformazioni indotte dal boom economico e dallo sviluppo dei decenni successivi
Traducendoli in istanze politiche concrete non sempre facilmente vincolabilità nell'agone politico
In tal senso Magnani noi è riuscita a collocarsi nella continuità della tradizione riformista di Anna Kuliscioff e Lina Merlin che con tenacia avevano individuato degli obiettivi altamente simbolici per l'emancipazione femminile
Da quello del suffragio alla tutela del lavoro femminile all'eguaglianza salariale all'eliminazione dello sfruttamento sessuale da parte dello Stato
Io avevano lottato per imporli all'attenzione recalcitrante di un universo politico largamente maschile
L'approdo alla politica socialista non fu immediato per lei ma fu il frutto una maturazione all'incirca decennale che la portò dalle posizioni liberaldemocratiche al progetto riformista di Nenni e Lombardi
Non è un caso io credo che nel mille novecentocinquantotto Magnani Noya fosse la tra le animatrici del Comitato associazione femminili torinesi
Che riunivano insieme di importanti sigle di associazioni storiche di donne sia politiche che professionali con l'eccezione del cineasta la maggiore organizzazione femminile cattolica
Aveva lo scopo di studiare i problemi sociali femminili poiché non si può concepire un lavoro sociale se non è basato su dati scientifici ed ebbe a lungo una rilevante importanza come sedi di raccordo e di promozione di iniziative unitarie in quella sede conobbe trita Malan un'insegnante di fede valdese che aveva alle spalle un'importante esperienza resistenziale proveniente dal Partito d'Azione e anche lei in procinto di avvicinarsi al Psi
Nel caso venne ripresa la vecchia questione già posta ad Anna Kuliscioff
Circa il modo di coniugare le rivendicazioni e l'indipendenza economica delle donne con le battaglie per i diritti civili e politici quali aspetti inscindibili di un'unica lotta nel secondo dopoguerra ben presto il femminismo avrebbe riproposto daccapo il dilemma con esiti che saranno poi svariati e talora divaricate rispetta la politica dei partiti
Ma quello che preme notare qui e che Maria Magnani Noja spinga i prodromi del centro sinistra era certamente per una la saldatura tra l'eguaglianza economica con quella politica e giuridica
In un importante convegno organizzato dal carte nel mille novecentosessantuno risuonavano nuovamente le parole della Kuliscioff per cui l'eguaglianza economica si saldano inscindibilmente a tra politica e giuridica non solo era la stessa lotta politica per la conquista dei pieni diritti
Che si veniva profilando come strumento essenziale per la formazione della personalità femminile
Tuttavia chiunque sia accostarsi alla storia del movimento femminile socialista nel secondo dopoguerra mentre dall'impressione che quell'antica discrasia fosse lungi dall'essere sanata
La saldatura tra lotta di classe di emancipazione femminile rimaneva un programma tutto da scrivere ed è interpretare di cui le donne avrebbero dovuto farsi carico in prima persona
Una via via si parava davanti da percorrere certo a fianco degli uomini ma preparandosi alla tutela dei propri diritti e delle proprie prerogative di genere
Come era arrivata Maria Magnani Noja tale maturazione politica però apparteneva ad una famiglia dell'industria o sempre in gloria Villesse ed era di tradizioni liberali ma quando chiesi di iscrivesse giurisprudenza perché da grande voleva fare l'avvocata la formica cercò di oppure tutte le maniere perché fare l'avvocata era considerato un'assoluta follia in quel periodo storico
Del resto in nella nella provincia di Torino nel mille novecentocinquantasei vi erano diciassette donne su novecentonove iscritte quindi effettivamente la situazione non era brillantissima
E poi ci sono testimonianze successive di Maria Magnani Noja che dice pelle guardavano strano pensavo non andasse a cercar marito o nella migliore delle ipotesi le consideravano segretario di studio
è importante mettere in luce la sua passione professionale e la scoperta di quella frazione perché l'essere avvocata essere politica per Maria Magnani Noja davvero tutto uno
La scoperta avvenne attraverso lo studio della Costituzione e dei valori che la Costituzione le insegno
La sua formazione professionale fu infatti fondamentale per molte sue scelte politiche successive che la portarono inevitabilmente a battersi perché la carta costituzionale fosse attuata
Soprattutto in quelle parti che ancora ricadevano sotto il codice Rocco sia per la crescita dei diritti civili che per l'evoluzione sociale delle donne nel mondo del lavoro
Impossibile senza un diritto di famiglia che ne tutelasse la parità e lettera S da loro ruolo tradizionalmente ancillare rispetto al marito
Quindi l'avvicinamento alla politica fu una totale prima nel partito radicale di Mario Pannunzio che la portò ad essere candidata per la prima volta amministrative nel mille novecentocinquantasei
E poi quando il pr quello del partito frigio si disperse nel partito socialista
L'approdo al Psi fu per lei la scelta coerentemente convintamente riformista sperava che il governo di centrosinistra ed aperto delle prospettive di legge altrimenti impensabili
Infatti si pose supposizione autonomiste insieme a Freda malanni ha tutta l'aria giolittiana
Scelse di battersi contro la sinistra del partito quella psico Pina
Che rifiutava il centrosinistra e che si portò via nel sessantatré sessantaquattro qualcosa come i tre quarti della federazione di Torino tra Bastiani carristi danzante beckettiani
Arrivava pertanto in un periodo che più travagliati ma questo non le impedì di emergere quasi immediatamente soprattutto di riunire intorno a sé le donne del partito su cui ebbe sempre una grande ascendenza
Se c'era una cosa che lei riuscirà leggermente era quella di non essere divisiva ma di aggregare persone e unioni
Da vera leader qual era ponendosi a metà tra la generazione resistenziale e quella del sessantotto con cui approderà negli anni ottanta anche in consiglio comunale
Andando a costituire uno dei nuclei femminili di partito tre più consistenti con ben quattro consigliere
Qual era l'agibilità politica delle donne in un partito di un uomini come il Psi torinese degli anni sessanta e settanta assai ridotta
A giudicare i dati percentuali relative alla rappresentanza femminile nelle istituzioni quale risulta da alcuni studi lo stesso dicasi per la presenza negli organi direttivi di partito quasi nulla almeno fino al referendum sul divorzio dove era esploso il protagonismo femminile e il suo peso elettorale
Per gli uomini di partito l'emancipazione faceva parte di un bagaglio politico condiviso ed era ritenuta funzionali alla maturazione politica delle masse femminili alla loro la citazione la crescita della forza lavoro
Le donne nelle istituzioni potevano promuovere tale succede Processo ma di ciò di cui in ultima analisi ci si preoccupava era garantita sì mentre il voto femminile da sempre fonte di inquietudini sole donne dovevano portare i voti delle donne e basta e poi farsi da parte non dà fastidio
La scarsa attenzione se non la sufficienza con cui l'elemento maschile trattati i cosiddetti problemi femminili ritenuti sempre minori rispetta la politica alta traspare da molti ricordi di Maria Magnani Noja
E allora cosa dice Maria Magnani Noja che quando si discuteva tra uomini e donne di questioni di interesse generale gli uomini ascoltavano volentieri le donne la come si andava a parlare di problemi delle donne li si vedeva che cominciamo una sbuffare ad avere un atteggiamento un po'più amichevole ed aperto come avevo né in altri momenti cioè non ci interessa insomma a ho detto non proprio idilliaco da cui si intuisce fin troppo bene come si tendesse a trattare ad un livello paritario le compagnie di partito purché brave e disposte a misurarsi con i canoni maschili ma sì cercasi di eludere i loro problemi anche sul piano teorico e meno che mai ci si preoccupasse delle difficoltà che una donna dovrà accollarsi
Per essere attive competitiva nell'agone politico
Era un partito dove alle donne erano riservati per l'appunto i problemi femminili quasi che se fossero problemi assistesse salvo poi ghettizzare la commissione femminile a volte manco riconosciuta dagli organi di partito
Le socialiste coglievano con grande prontezza di problemi legati alla famiglia dal divorzio alla contraccezione allora addirittura vietata a riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio
Una delle questioni più dibattute era proprio quella della contraccezione così come indicato nel convegno nazionale del dicembre mille novecentosessantuno intitolato la donna e la fabbrica e nella società
In cui si chiedeva la liberalizzazione degli anticoncezionali come strumento per la pianificazione delle nascite su questo fronte la Magnani attiva anche in associazioni esterne al partito ma di forte ispirazione radical socialista Khalid
Lega italiana per il divorzio e L'Aia Emp associazione per l'igiene e l'educazione matrimoniale e Pri matrimoniale un'associazione apartitica che si occupava di fatto della propaganda anticoncezionale
Tuttavia il problema della rappresentanza femminile interna e nelle istituzioni persisteva a dispetto della sostanziale presa d'atto del dibattito condiviso di temi tipici dell'emancipazione
Quando del piano della enunciazione dei principi si passava alla concretezza della vita vissuta nel partito
Scattavano Beckham missini che impedivano di riconoscere l'esistenza di una forte e mancipi marginazione femminile al proprio interno e di porvi rimedio
Beninteso si trattò di un fatto del genere Zarate non limitata al Psi impatto praticamente tutti i partiti storici missione NATO gli stessi comportamenti
Il fenomeno non poche spiegarsi
Con le modalità del inclusione politica elementi la militanza di risultavano particolarmente penalizzanti per le donne in un ambito fortemente concorrenziale anche per le contrapposizioni ideologiche che avevano spaccato il Psi
Sulla questione comunista sin dal dopoguerra e almeno fino a tutti gli anni settanta
Finché non ci si ritrova su una piattaforma condivisa rappresentata dal Progetto socialista approvato dal congresso di Torino del mille novecento settantotto e si consolidò il nuovo corso con un accordo interno
Lunghissima la querelle interna tra uomini e donne con toni aspri come quelli di Maria Magnani Noja in un convegno del mille novecentosettantacinque dove lanciamo un severo già qui inizia all'indirizzo dei dirigenti
Indicando nell'emarginazione delle donne all'interno nient'altro che una conseguenza grave del deterioramento strutturale negli ultimi anni
Da notare che non poneva in primo luogo l'agibilità politica della questione la questione delle quote interni anche se allora si adeguò alla maggioranza le richieste provenienti dalla base femminile del partito
L'accento andavi invece su un raccordo partito società che avrebbe secondo lei natura cioè su un raccordo partito società che avrebbe secondo lei naturaliter aperto le porte alla militanza delle don né
Le sue condizioni le sue convinzioni politiche si andavano intanto radicalizzare Ando conformemente a quelle della sinistra lumbard Diana
Che avrebbe voluto che il Psi passasse ad un opposizione di lungo periodo che permettesse la maturazione di una alternativa di sinistra
Tuttavia la Magnani Noya non è omologabile ad una tendenza in realtà tutta la sua attività politica
Si inserisse empio intelligentemente nell'ambito di un riformismo praticabile concreto mai compromissorio perché sostanziate sostenuto da ampi movimenti
Signor dializzati che di opinione queste per Sempre collegarsi all'interno e all'esterno del partito un riformismo incentrato sulle tante problematiche che toccavano i diritti civili
E che le devo anni particolari diritti femminili ma sempre attento anche agli aspetti sociali che ogni il fenomeno comporta ventisei coinvolgendo con la crescita civile delle donne la maturazione dell'Inter la società fu deputata dal settantadue all'ottantatré
E dopo aver preso atto della fine del primo centrosinistra si batte sempre conto tutti i compromessi che stavano avanzando sull'onda dell'intesa tra cattolici e comunisti con la segreteria Berlinguer
Il divorzio era da lei concepito non solo come un diritto civile ma come un primo passo per l'instaurarsi di un nuovo tipo di famiglia che ponesse la donna su un piano di parità sociale sostanze hanno un diritto che altrimenti sarebbe rimasto impraticabile per molto
Era solo un momento della più vasta battaglia contro la discriminazione sessuale attuata innanzitutto dalla società capitalistica e perpetrata in famiglia
Parimenti quando si trattò dell'altra grande campagna per il diritto all'aborto più volte sottolineò
In polemica anche con le posizioni del radicalismo laico che esso non è riconducibile ad un diritto civile ad una questione di libertà individuale privata comunque esercitata ma Henze un male sociale che va affrontato
Un diritto civile la libertà e la salute della donna che va tutelata e a cui va permesso di scegliere una maternità responsabile recuperando a livello più alto il diritto alla vita attraverso le vocazione la prevenzione l'assistenza
Sottrarre la donna la subalternità e consentirlo Vuolo sociale autonomo
Furono le ragioni che ispirarono anche la vasta attività riformatrice che la parlamentare piemontese svolse in Parlamento su questi temi dal mille novecentosettantadue al mille novecentottantatré
I progetti di legge da ripresentati riguardavano le modifiche al diritto di famiglia che poi si concretizzò nella legge del mille novecentosettantacinque
La tutela del lavoro ad omicidio settantatré la depenalizzazione dell'aborto settantatré l'istituzione dei consultori settantaquattro l'inapplicabilità della carcerazione preventiva in nei casi di aborto settantacinque
L'interruzione di gravidanza settantasei
La parità di trattamento in materia di lavoro settantasette l'educazione sessuale nelle scuole settantasette le nuove norme a tutela della libertà sessuale e contro la violenza sessuale settantasette
L'abrogazione della rilevanza penale della causa dolori settantanove
La riforma degli Istituti dell'adozione dell'affidamento settantanove le modifiche alla legge sul divorzio e poi a quelle sull'aborto le modifiche alla legge sulla cittadinanza il riconoscimento del figlio naturale
Credete sempre e la possibilità che la cultura laica e progressista potesse prevalere nel Paese noto con una clava scagliata contro il cattolicesimo ma come lo strumento principe di una dei Lucrezia
Il terreno naturale dove incontrarsi anche con i cattolici per dibattere pur di problemi comuni a tutti quelli sociali inscindibili dall'esercizio dei diritti della persona
Le sue ultime battaglie ormai senza partito
Le fece con lo stesso spirito laico insieme ad un'associazione femminile lo Zonta International con una sede a Torino e furono dedicate alle donne immigrate e in particolare al problema dei matrimoni forzati ancora una volta indica una strada senza le rende pure i pregiudizi che nel frattempo avevano stravolto gran parte del femminismo di Herno Caterina Simi andrà grazie
No
Allora seguiamo seguiamo l'ordine dei lavori seguiamo l'ordine ordine dei lavori continua la professoressa esausti a facciamo la relazione sua Elena Marinucci
Lei relazioni sono in sequenza i personaggi storici sono in sequenza ed è bene lasciare l'ordine
Ecco mi qua sulla mia amatissima Elena Marinucci il personaggio che demente
Stupendo allora
La storia delle donne deve tanto i partiti laici italiani e al Partito socialista in particolare ma per uno strano gioco di specchi mentre le storiche femministe hanno continuato a dimorare
Prego accomodatevi
Mentre le storiche femministe hanno continuato ad integrare l'apporto socialista le battaglie più importanti perché ideologicamente su posizioni diverse gli eredi di quel partito hanno rapidamente rimosso la memoria dell'impegno a favore delle donne delle battaglie e degli straordinari successi raggiunti
La biografia di Elena Marinucci si lega idealmente a quella di tutte le figure femminili di cui si è parlato si parlerà oggi da lì la Merlin a Maria Magnani Noja ad Agata Alma Cappiello
Marinucci è una militante socialista e una militante femminista con una profonda cultura giuridica e la capacità di analizzare lucidamente quello che è accaduto e accade nel mondo intorno a lei
Come si può constatare leggendo i tanti articoli da lei pubblicati per anni sul quotidiano del partito l'Avanti
Età da senatrice per tre legislature dal mille novecentottantatré al novantaquattro sottosegretario alla Sanità e poi presidente della Commissione sanità del Senato eurodeputata dal novantaquattro al novantanove
Il suo nome però si lega soprattutto ad una lunga attività a favore delle donne alla divulgazione dei concetti e delle pari opportunità e delle azioni positive alla creazione della commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio e poi è stata la prima presidente dal mille novecentottantaquattro al mille novecento ottantasette
Sposata madre di due figli avvocata
Per ventidue anni ha insegnato diritto in un istituto superiore
Di vasta cultura e forti passioni politiche ha vissuto tutte le fasi cruciali della storia delle donne in Italia nella seconda metà del Novecento dal neo femminismo post sessantotto esco il quale è nata in un clima complessivamente molti mentis e non istituzionale
Proprio dalla critica le istituzioni ha tratto una linfa vitale di cui non è lecito disconoscere la ricchezza e le potenzialità emotive culturali
Al filone riformatore laico socialista che ha guidato e sostenuto le battaglie per la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza per la legge sulla violenza sessuale per le pari opportunità e le azioni positive
Sosteneva in un
Intervista rilasciata la giornalista Paola cache ante il rapporto delle donne con la politica è stato uno dei temi più importante del dibattito degli anni del femminismo e del post femminismo
Da una critica serrata all'antropocentrismo delle istituzioni rifiuto della politica per cuore al disagio delle donne nei partiti al coinvolgimento al convincimento che per cambiare le istituzioni bisognava starci dentro
E che femminili Inzaghi la politica voleva dire soprattutto restituire alla politica una interezza che le mancava
Fino alla scoperta botte strumentali sempre tardiva da parte delle forze politiche tradizionali del pianeta donna
Alla constatazione che ha nel quotidiano della politica le donne avevano qualcosa di nuovo da dire finita la citazione dall'Marinucci
E anche grazie a Elena Marinucci che il femminismo riformista degli anni ottanta è riuscito a realizzare iniziative concrete per le donne
In un'altra intervista sempre a Paola Cascia anche Marinucci sosteneva che il discorso del separatismo è ormai superato storicamente il momento del neo femminismo è superato anche da chi l'ha predicato e pratica
Ormai le donne hanno scelto nella stragrande maggioranza di stare attivamente all'interno delle istituzioni per cambiarle non era affatto così
E lo scontro tra le anime del femminismo era ancora molto forte ma interessante sottolineare il grande ottimismo che lei diffondeva nel la certezza di essere dalla parte giusta
Nell'interesse delle donne
Dopo aver attraversato e condiviso il mondo femminista separatista antisistema e antipartito
Sì convinta che le donne per poter contare politicamente dovevano Prima di tutto contare nei partiti ed è quello diceva prima di lei Maria Magnani Noja tale e quale
E non i partiti a determinare le candidature a stabilire chi dovrà entrare in Parlamento e chi dovrà solo portare i voti dunque era convinta che la battaglia per cambiare la condizione delle donne andavano fatti innanzitutto nei partiti
Elena Marinucci arriva la politica già adulta culturalmente preparata consapevole del dibattito femminista maturato dentro e fuori dal movimento nella società nei partiti in Italia ma soprattutto all'estero nella Comunità economica europea e all'ONU
è fondamentale partire da questa consapevolezza per capire che è stata veri Nucci e quale ricchezza politica portato nel Psi
Si è formata all'interno dell'Unione donne giuriste è stato già detto ed è un momento pur impone fondamentale di informazione qui ha fatto la sua gavetta qui ha conosciuto Maria Magnani Noja che è stata per un premio dopo l'unica parlamentare socialista donna
Ne è diventata grande amica e con lei ha condiviso oggetti e aspettative di cambiamento
Una grande palestra negli anni settanta è stata anche la partecipazione agli incontri dell'Internazionale socialista delle donne dove ha sentito affrontare dibattere per la prima volta questioni che in Italia era un ancora ignote ai più
E stata scoperta di un mondo di una progettualità a favore delle donne che poi ho cercato di applicare in Italia
La sua lunga esperienza di docente le ha dato una grande capacità di spiegare e argomentare in modo chiaro e comprensibile attorno nel contempo come moglie di un politico socialista assorbe giorno per giorno la cultura del partito sono pensando fino alla metà del degli
Anni Settanta di entrare a farne parte
La militante socialista scrive sul giornale del partito manda femminista scrive sulla rivista f questioni che non le era consentito di trattare sul giornale
In difesa della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza in difesa dei diritti dei bambini sull'adozione sulle conferenze internazionali sulle donne
Quando è già dentro al partito
Direi fonda e dirige i guadagni delle donne socialiste qui sono pubblicati i suoi scritti del mille novecentottantadue ottantatré
Fondamentale importanza per capire la progettualità delle socialiste in quegli anni e in particolare la capacità di Marinucci di educare ad un inedito femminismo governativo un'intera generazione
Quello di Marilù c'era un mondo popolato da donne di tutti i ceti sociali
Il suo è stato un lavoro di donne tra donne per le donne
Non amava vi si parlasse di lei al singolare perché sosteneva di aver sempre cercato di lavorare in gruppo per fare emergere il risultato del lavoro collettivo in realtà era una grande protagonista
Però è vero che lavorano in gruppo
Da qui l'importanza dell'impegno supporto all'interno della lega delle donne per il socialismo per diffondere la contraccezione e la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza
Per organizzare incontri e dibattiti soprattutto nel Meridione l'Italia presidente della Commissione nazionale per la realizzazione della parità tra uomo e donna del mille novecentottantaquattro l'ottantasette ha finalmente la possibilità di concretizzare il suo getta insieme ad un significativo numero di donne di tutte le posizioni politiche
Attraverso le presentazioni delle pubblicazione della commissione ne hanno fatte tantissimo in tre anni possiamo seguire le linee d'azione e le finalità di molte iniziative colpisce
L'attualità dei temi trattati proposti negli anni settanta e ottanta e ancora oggi al centro della riflessione politica il lavoro delle donne
La differenza di retribuzione la mancanza di asili nido la cultura patriarcale della società italiana i pregiudizi di genere la difesa della legge centonovantaquattro
Eletta senatrice nel mille novecento ottantatré entrò a far parte della Commissione giustizia dove presentò nuovamente la proposta di legge di Maria Magnani Noja destinate a ridurre il tempo di attesa tra separazione e divorzio raggiungendo l'obiettivo dell'approvazione delle nuove norme grazie all'aiuto concreto di Nilde Iotti allora presidente della Camera che praticamente calendari Giò in tempo reale il disegno di legge lo fece votare poche ore prima che il Governo si dimettesse
Non riuscì invece a far votare la legge sulla violenza contro le donne il cui iter parlamentare duro venti anni a questo disegno di legge Marinucci dedicò molte energie scontrandosi però con la vasta area del mondo cattolico che si rifiutava di entrare nel sacro recinto della famiglia e che non voleva neanche prendere in considerazione
L'ipotesi che proprio tra le mura di casa la donna potesse essere abusata fisicamente e psicologicamente
A giugno del mille novecentottantasei la tela pazientemente tessuta in Commissione nell'arco di un anno e mezzo e trentasette sedute
Fu disfatta inaugura da quelle stesse forze politiche che avevano rallentato in ogni modo i lavori
Lo denuncia Marinucci nominata relatrice per Laura cui si deve una splendida e documentata relazione al disegno di legge
Era amareggiata e delusa per aver mancato un obiettivo per teneva la nona legislatura fu comunque la prima in cui si manifestò la volontà di approvare una legge di riforma che collocasse la violenza sessuale le sue reali confini giuridici riconoscendone la gravità sul piano sociale personale e penale
Attenta a dibattito internazionale che si era aperto a Città del Messico nel mille novecentosettantacinque
Con la prima Conferenza mondiale sulla condizione femminile in coincidenza con l'anno internazionale delle donne celebrato per ricordare alla comunità internazionale che la discriminazione nei loro confronti continuano a destra un problema in gran parte del mondo
Marinucci chiese a Craxi appena nominato presidente del Consiglio la nascita della commissione nazionale per la realizzazione della parità tra uomo e donna
Il piano d'azione mondiale votato a Città del Messico stabiliva che uno degli obiettivi nominali per i governi degli Stati
Doveva essere quello di creare un meccanismo multidisciplinare multisettoriale al fine di assicurare più rapidamente alle donne l'eguaglianza delle possibilità e la piena integrazione nella vita del Paese
Alcuni Stati come la Gran Bretagna il Belgio il Portogallo avevano costituito Commissione nazionali altri paesi come la Francia e la Svezia avevano creato un ministero
Il progetto della commissione entrava dunque nel programma di governo e Craxi ne parlò nel suo discorso di precettazione alle Camere al punto cinque barra sette
Alla fine del suo discorso in cui sintetizzò la situazione al momento disse nel frattempo è in pensione governo costituire presso la Presidenza del Consiglio una commissione che anticipi nei limiti consentiti dalla Costituzione vigente gli indirizza a cui si formano le indicate proprio
Il dodici giugno del mille novecentottantaquattro viene istituita con decreto del presidente del Consiglio di ministri Bettino Craxi
La Commissione nazionale per la realizzazione della parità tra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio presieduta dalla senatrice Elena Arrigucci composta da venticinque donne che per aver raggiunto posizioni di vertice nel proprio quali professionali e sociali possano costituirsi come modello di riferimento per la conquista di un reale protagonismo femminile nella storia e nella società
Nella commissione erano presenti insieme alle responsabili nazionali femminili dei partiti o da loro rappresentanti tutte le anime del femminismo a partire dal ma Sabatini
Che era stata la prima presidente del movimento di liberazione della donna radicale convinta alle cui competenze dobbiamo la campagna sul sessismo nella lingua italiana che all'epoca fece molto rumore
E suscitò forti reazioni di rigetto ma aprile una strada che da allora sono stati in molti a percorrere sia pure con grandi difficoltà evidente ancora oggi nel mille novecentottantacinque la commissione nazionale pubblico la prima ricerca statistica sulla condizione delle donne in Italia grazie al lavoro di una dirigente dell'Istat grazie a Run giuro with un lavoro pionieristico
Che fu poi diffuso anche nei Paesi di lingua francese inglese perché il libro fu tradotto e diffuso dalla unità economica europea
Seguendo le linee guida del programma di azione mille novecentottantadue ottantacinque della Comunità economica europea furono svolti seminari sui congedi parentali e sugli asili nido
Ed è ancora una raccomandazione del Consiglio dei ministri la comunità europea del mille novecentottantaquattro ad indirizzare la commissione di Palazzo Chigi a fiscalizzare il concetto di azione positiva
Una strategia destinata a stabilire l'uguaglianza le opportunità grazie a misure che permettono di contrastare o correggere discriminazioni che sono il risultato di pratiche e sistemi sociali
In Italia la prima diffusione di questi concetti arriva attraverso il lavoro della commissione che nel mille novecentottantasei pubblicò un opuscolo destinato a far comprendere come si applica e che cosa in realtà un programma di azione protettiva
Scrive Marinucci nella prefazione all'opuscolo
No il concetto di azione positiva rivoluzionario nel senso che rivoluziona tutte le idee ricevute in particolare la cultura Better emancipazione Istat
A cui sono saldamente ancorati donne e uomini che si credono progressisti e per i quali l'uguaglianza tra donne e un uomo garantita da Costituzione e leggi è di per sé sufficiente a garantire la parità delle opportunità
Fine della citazione
Seguono una serie di iniziative concrete tra cui la campagna vota donna una grande campagna che spinse nel mille novecentottantacinque a far votare le donne
Nei che stavano negli elenchi ovviamente dipende da votare e fu una grande campagna erano lezione amministrative del mille novecentottantacinque poi un'altra campagna che specie Chiazzo fu quella podio donna
E la commissione chiese al direttore del Teatro dell'Opera di Roma di organizzare una serie di concerti per scemi dirigere da direttrici d'orchestra donne bene la prima serata i direttori tortili musicisti si rifiutarono di suonare
Perché rifiutavano di essere dirette da una donna dovette rintervenire i sindacati per costringere i musicisti a suonare diretti da una donna ecco questo per darvi il quadro stiamo parlando della seconda metà degli anni ottanta del Novecento
E infine Elena Marinucci intensificò la quota sale zio delle onorificenze alle donne erano pochissime le donne
Qui veniva consegnato dal presidente della Repubblica uno riconoscenza Elena Marinucci le molte pellicole perché disse non si capisce perché solo gli uomini al solo agli uomini venga riconosciuto il loro merito alle donne no
E quindi ci fu una serie infimo oltre a lunga di donne a cui furono dati i riconoscimenti
Marinucci ebbe ha avuto sempre una grande attenzione alla comunicazione dicevo che si fa parlava molto bene era molto chiare era molto didascalica era comprensibile a tutti ebbene la commissione per la realizzazione della parità uomo donna e molto attive mentre non filo diretto con tutta la stampa nazionale con conti una conferenza stampa per illustrare l'attività svolta e i progetti avviati
La Santa riporta continuamente notizie di iniziative interviste a Elena Marinucci che è presente anche in televisione su tutti i canali dalla mattina presto alla sera tardi
Raccontava che era andata per fino a mezzogiorno della Raffaella Carrà appena programma della mattina che era nato da pochissimo lei ignorava di cosa fosse la invitata nell'andò di corsa
Perché dopo andava lei parlava dei progetti della commissione delle battaglie che si stavano facendo per le donne
E a cui tutte le donne dovevano partecipare
E diceva io parlavo in maniera molto chiara tutti capivano che cosa dicevo non possiamo neanche in sala trucco non mi uscivo pettinare arrivavo parlava e me ne andavo quindi ero comodissima per tutti tenderà sempre in televisione
Diventata sottosegretario nel mille lascio alla Commissione pari opportunità corre normi dolore ma le logiche della politica erano quelle e la Commissione passò la presidenza della Commissione per sua Tina Anselmi
E lei viene nominata sottosegretaria alla Sanità noto un ruolo che non gradisce però diventa efficiente anche in quel ruolo
E in quel Polo continua ad essere attiva anche sulle questioni di genere io solo di questo far non di tutta l'attività contro fu eccetera
Si impegnò a migliorare la condizione professionale delle infermiere fu lei ha volere la laurea breve infermieristica ed era molto orgogliosa di al ad all'Aquila si era aperto il primo centro la prima laurea breve
E quindi migliora la condizione professionale dell'infermiere e si batte per l'introduzione in Italia della pillola R U quattro otto sei ma senza successo per le fortissime opposizioni che incontro
Diventa Adelphi europarlamentare
Dal novantaquattro al novantanove pubblicò alcuni fascicoli di Bulgari prego di prego s'abbassa Daccico sui rimbomba tutto purtroppo lo stava anche una piccola poi chiedo scusa ho finito voglio dire che anche da europarlamentare oltre a fare nel Parlamento europeo
Spiega
Pubblica opuscoli in cui racconta che cos'è l'Europarlamento che cosa fa all'Europarlamento
In che cosa si raccorda all'Europarlamento con i Parlamenti nazionali e con la vita della gente
E conclude io cito soltanto questo da una pubblicazione del novantasei occorrerebbe che nell'associazionismo nei partiti nelle scuole nelle istituzioni locali
Sui mezzi di comunicazione si svolgesse un ampio dibattito sul futuro dell'Europa sul perché l'Europa su quale Europa nulla di più attuale grazie
Grazie
Trova
Senza perdere tempo io passerei l'ultima biografia della giornata e dedicata a uno socialista una milanese
Credo che un connotato molto importante nella biografia di Agata Alma Cappiello e anche se avvocato
Quindi gli sferrò tipi del Partito socialista che era il partito dei professori e degli avvocati ecco vanno anche per quanto riguarda il il genere femminile vanno un po'come dire a ad alimentare questo questo racconto diciamo era una una battuta molto in voga al tempo utilizzata anche in ma anche in senso molto discreti spregiativo quindi allora competenze con ringrazio la professoressa Ilaria Stazzi e la ringrazio non solo per aveva accettato l'invito per trattare una relazione lo ripeto non è semplice
Trovare studiosi che sappiano affrontare
Una ricostruzione storico scientifica caratteri biografico di queste personalità quindi quello che abbiamo messo in piedi è veramente diciamo
Un un tentativo che insomma merita quanto meno la un minimo di attenzione quindi chiederei veramente in sala di Dini
Il militare questi pour parler perché purtroppo la sua conformazione fa sì che qui rimbomba tutto quindi nostri relatori poi non riescono bene a intervenire
Grazie
Mi unisco ai ringraziamenti ringraziando la Fondazione Craxi e le professoresse Firenze Perricone alla magia e sassi avverrà per questo invito qui
è vorrei iniziare il ignora il mio intervento sul pensiero e sull'attività politica Viacard Alma Cappiello con una piccola premessa appunto
Sono onorata intanto di essere qui in questa sede istituzionale a parlare di una personalità di eccezionale rilevanza e levatura politica sia nel panorama del socialismo italiano ossia e soprattutto nell'ambito delle politiche femminili degli anni ottanta
E poi devo dire di aver incontrato non poche difficoltà nel rintracciare informazioni dettagliate sulla sua biografia
Allo stato attuale delle mie ricerche infatti non vi sono pubblicazioni scientifiche relative alla storia del femminismo nostre delle donne o alla storia del socialismo che trattino in maniera puntuale dell'operato di Cappiello che pure a mio parere dovrebbe essere messo in rilievo
La prima parte del mio intervento mira pertanto riscoprire la sua biografia politica
Dall'alto attraverso la voce di coloro che condividono con lei percorse valori politici dall'altro grazie all'intervista lei fatta da Serena cipolle pubblicata nel novantanove con il titolo infrangere il tetto di vetro quindici anni di politica per le donne
Seguirà una breve analisi della sua esperienza parlamentare esponente Progetti le leggi che portano il suo nome e che potremmo dire hanno fatto storia
L'ultima parte dell'intera invece di ricostruire un momento tormentato della sua attività di deputata e di responsabile nazionale delle donne socialiste che suscita interesse a mio vedere per la sua drammatica attualità
Mi sono servita principalmente di fonti orali dunque a partire dal toccante elogio funebre di Vittorio Craxi pronunciato il sette novembre due mila sei quando una lunga malattia la portò via prematuramente legata da una sincera amicizia politica e personale a suo padre Bettino egli così ricordò i suoi sono i suoi esordi in politica
Alma si avvicinò cito allora si avvicino quasi casualmente alla vita politica attiva in quanto studioso ed operatrici del TIR del diritto nonché fervente difensore delle cause che riguardavano la dignità e la parità delle donne sui luoghi di lavoro in famiglia nella società
Al madri con entusiasmo e convinzione alla nostra causa fino a diventare una delle esponenti più in vista del nuovo corso del Partito Socialista Italiano e ancora ho terminato la citazione è ancora estremamente interessante risulta la registrazione di un convegno organizzato in suo ricordo Milano nel suo nel nel nel due mila sette
Infine si può ascoltare finanche la sua voce in occasione dell'intervento che tenne all'assise congressuale dei Socialisti democratici italiani
Quando decise di aderire al nuovo partito
Si tratta di otto minuti di registrazione dai quali trapela in terra la sua passione politica nel suo fervido richiamo all'unità della casa socialista che rischiava la completa dissoluzione a causa dei personalismi politici
Ai quali contrapponeva i comuni valori di giustizia di parità di laicità ma torniamo all'inizio della sua attività politica
Proveniente da una famiglia originaria di Napoli
Ada Talma cappello nacque a Milano il sedici gennaio mille novecentoquarantotto avvocata civilista amata docente di diritto nei licei e pubblicista il suo impegno politico iniziò come consigliera comunale nella sua città all'interno della Commissione pari opportunità e diritti civili
Capì allora infaticabile infatti contestualmente Craxi chiese a Elena Marinucci di inserire Alma nella Commissione parità presso la Presidenza del Consiglio la quale dunque vi entrò come coordinatrice e nel gruppo di lavoro donne diritto
Con la finalità di divulgare informazioni e la cultura della parità
Così commenta Marinucci tale incontro
Era un po'diffidente perché quando un capo ti manda una compagna non puoi sapere né perché nicchie
E invece parlavamo lo stesso linguaggio avevamo la stessa cultura avevamo la stessa formazione
Nel frattempo Alma Cappiello era diventata deputata nella decima legislatura quindi dall'ottantasette al novantadue poi senatrice nell'undicesima dal novantadue al novantaquattro
Potendo ora tentare di tradurre in azione politica insiste i suoi sforzi di diffondere appunto quella cultura della parità
Per ragioni di tempo non è possibile oggi dare spazio a tutte le proposte tutte le leggi alle quali Cappiello ha lavorato
Mi limiterò dunque ad esporre le iniziative più significative e relative appunto alle politiche della parità
Che condusse per almeno parallelamente su due fronti da una parte la realizzazione delle azioni positive per un ingresso massiccio delle donne nelle istituzioni e nelle professioni dall'altra le sue battaglie per il riconoscimento dei diritti civili alle stesse ma non solo a loro
Al fondo di entrambe si trovava l'ideale che era per lei categoria euristica di una democrazia paritaria la quale andava realizzata per mezzo di una politica dell'attenzione ripeteva continuamente nei suoi interventi pubblici
Una politica etica dei valori e dei sentimenti una politica che fosse di servizio alla collettività scevra da ogni interesse particolare dei personalismi politici
Per l'attuazione di un nuovo sistema di stato sociale più vicini più vicino ai bisogni di ogni individualità in questo senso il suo modello di azione furono sempre quindici punti di programma delle socialiste che erano stati approvati dal partito con l'appoggio del segretario Craxi e stilati da Elena Marinucci che non a caso Cappiello amava chiamare la sua maestra
Ed era stata ancora Marinucci come a prima Berna esposto la la professoressa esauste a introdurre per la prima volta nel nostro Paese il concetto di azione positiva
Tuttavia però fu fu Alma Cappiello a dare concretezza legislativa tale concetto a partire dalla proposta del luglio ottantasette
Poi convertita in legge nel novanta riguarda e riguardante la trasformazione della della della Commissione nazionale parità in commissione nazionale per la parità e pari opportunità
Un cambio di denominazione che intese esplicitare ciò che il termine è sparita non contemplava ovvero che l'uguaglianza formale e giuridica tra i sessi non bastano più
Serviva ora l'attenzione verso un'Italia resa sostanziale che andava realizzata formando una commissione nuovi strumenti di controllo su amministrazioni locali e istituzioni centrali
Questo il fulcro della proposta di legge che Aime risultò svuotato il testo definitivo
Infatti ciò che la proposta erano cito la legge la proposta
Le funzioni e poteri di coordinamento delle iniziative concernenti la condizione femminile e di vigilanza sull'applicazione delle leggi di parità divennero nel testo di legge né generica competenza di formulare proposte
Eppure la passionaria sette socialista come veniva spesso chiamata sulle testate giornalistiche non si lascia scoraggiare e l'anno successivo fece approvare una legge centoventicinque sulle azioni positive per la parità uomo donna nel lavoro
Era riuscita
A formare un organismo di pressione non era riuscita a formare un organismo di pressione sorveglianza presso la Presidenza del Consiglio
Ci riuscì dunque presso il ministero del lavoro con l'istituzione del comitato nazionale di uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici
Qualche mese più tardi avrebbe commentato così sarcasticamente il voto in aula della legge
Cito sicuramente siamo riusciti ad approvarla perché molti colleghi probabilmente non se ne sono accorti
Se n'è accorto Mortillaro dici in compenso e però l'abbiamo approvata lo stesso e però adesso bisogna attuare bisogna applicare questa legge mettendo in moto anche il ministro Morini del lavoro
E però adesso è tutto lì che giace erano passati pochi mesi dalla dal voto della dal dal della legge
Proseguì il suo lavoro di creazione di strumenti operativi di parità con la legge duecentoquindici del febbraio novantadue riguardante le azioni positive per l'imprenditoria femminile grazie ad essa istituì un Comitato anche presso il ministero dell'industria
Presidi e presieduto dal ministro stesso e di cui vive né vicepresidente la legge perché
Cosa inoltre un fondo nazionale per agevolazioni finanziamenti a donne o Società di donne
La portata storica rivoluzionaria di tale normative è per spigole per la prima volta furono introdotte il nord nell'ordinamento giuridico italiano le discriminazioni positive nei confronti delle donne
Dando inizio a un'inversione della realtà del diritto dal principio caratterizzata discriminazioni negative
E The benefici di queste leggi le donne usufruiscono tutt'oggi tuttavia se Capello raggiunse portanti vittorie nell'ampliamento dei diritti sociali delle donne non ebbe la stessa fortuna sul piano dei più divisivi diritti civili
Difatti rimasero lettera morta le tre proposte di legge dalle presentate tra dicembre ottantasette il maggio ottantanove a proposito di violenza sessuale famiglie di fatto e apporto il progetto di legge per la regolamentazione del reato di violenza sessuale fu presentata alla fu presentato alla Camera come un lavoro corale
Che nella sua e urgenza aveva unito le parlamentari di tutte le sinistre insieme alla senatrice dici Maria Fida Moro
La rabbia fu tanta pertanto quando il dibattito in aula sin Pantano intorno all'articolo undici riguardante l'introduzione della prole procedibilità d'ufficio
Era stata proprio Cappiello a volere con forza quell'articolo al fine di dirimere quella che definì una novità sociale drammatica ovvero l'aumento dei reati di violenza su minori e all'interno delle famiglie stesse che l'aveva saputo cogliere grazie all'attività di avvocatura
Così come ben sappiamo abbiamo dovuto attendere la legge del novantasei per vedere inserito del reato di stupro tra quelli contro la persona e non più parte dei delitti contro la moralità pubblica il buon costume come recitava il Codice Penale fascista in vigore
Manteniamo la proposta riguardante la disciplina della famiglia di fatto per la quale è universalmente ricordata
Agata Alma Cappiello per prima trentasei anni fa propose una legge che equipara le conviventi ai coniugi e che riconosceva le copie Ricci Bitti anche qui una legge che sarebbe stata realizzata soltanto nel due mila sedici
Ci rimane la registrazione della conferenza stampa di presentazione della proposta qui spalleggiata da liberali e da eredi e Daria vitali e come sempre da Elena Marinucci spiegò il testo in termini molto semplici la legge riconosceva come convivenze tutti rapporti e sto citando l'articolo uno tra due persone legate da comunione di vita materiale spirituale perdurante da da almeno tre anni
Come una sorta di famiglia di serie B disse
La base argomentate argomentativa di cappello rappresenta un inno socialista la laicità dello Stato
Secondo la deputata la famiglia era ormai fondata su consenso amore assistenza reciproca mentre la famiglia fondata sul matrimonio rivestiva più un valore un synth e un significato etico e religioso
Per questo bisognava riconoscere giuridicamente l'esistenza delle coppie di fatto delle coppie gay perché rappresentava una situazione di fatto inerente ad ambiti del vivere che non spettava legislatori giudicare spettava loro soltanto il compito di tutelarli imprimendo unica certezza del diritto
Vorrei infine sottolineare un elemento singolare della conferenza stampa
Per tutta la sua durata lo fu affrontato il tema della convivenza tra persone dello stesso sesso
Ciò fin quando giusto sul finire
Un giornalista chiese se la legge avrebbe incluso anche quei conviventi che avevano l'impossibilità assoluta di sposarsi lei rispose lapidaria sì l'ha detto la senatrice Marinucci era libera scelta riguarda l'assetto la sfera privata il legislatore non la tocca la scelta l'affettata disinvoltura dell'affermazione data però abbia mia sembrata piuttosto tradire il timore premonitore del muro che la proposta di legge avrebbe incontrato nel paese dell'eterno potere la revoca sia cristiana come ha ha detto una volta quasi che tentassero di lasciar passare il riconoscimento le copie delle copie in sordina nascostamente in effetti la proposta spaventò tanto da non giungere nemmeno a ad essere calendarizzata
A questo punto mi piaceva terminare la serie di proposte a prima firma Cappiello copia depositata nel maggio trentanove riguardante la modifica della legge sull'aborto la centonovantaquattro
Per la quale ho provato a ricostruire il dibattito politico entro cui era nata dal momento che suo infrangere il tetto di vetro aveva affermato che sosteneva il miglioramento della legge centonovantaquattro era stata per lei una delle battaglie più dure
Probabilmente la più dura poiché vide componenti dello stesso Partito Socialista muoverle attacchi pubblici
Eppure di nuovo si si verifica quella sorta di damnatio memoriae che colpisce le donne socialiste il loro operato e così non si rintraccia alcuna menzione di Cappiello nella letteratura in tema di guardia Bortot
Tuttavia la ricchezza delle fonti istituzionali e di quelli a stampa nonché della documentazione presente in in Fondazione taxi sopperisce a tale mancanza
Il dibattito sull'interruzione volontaria di gravidanza si faccia incandescente l'aprile ottantotto quando l'onorevole Mino Martinazzoli dici presentò una mozione per la difesa della vita
La mozione non passò per soli otto voti ma da quel momento Montecitorio la discutere si prezzo operando una semplificazione
Tra le forze cattoliche della destra che ritenevano la legge centonovantaquattro lesiva del diritto alla vita del concepito
Strumento di controllo delle nascite e incentivo la porto le posizioni laiche di sinistra le quali invece si stringevano intorno all'idea che il diritto alla vita dal da difendere fosse in primis quello della donna
E che le misure per favorire la diminuzione degli aborti dovessero riguardare piuttosto una politica sociale di prevenzione
Ciò che scosse di più la responsabile femminile che sei furono però le polemiche sorte all'interno del partito socialista
Giuliano Amato il diciassette aprile pubblicò sull'Espresso un articolo dal dal titolo a Bortoli illegittimo nel quale scriveva che con la legge legge centonovantaquattro si era dato peso sempre e solo i rischi che corre l'amare vacillando le ragioni di ogni altro pane compreso
Alma de rispose dalle colonne de L'Avanti pochi giorni più tardi lanciando lo slogan la legge centonovantaquattro non si tocca e accusandolo di aver disconosciuto lo spirito laico di a del PSI
Ma Amato torna sull'argomento sull'argomento il quindici maggio afferma gran voce il tema della responsabilità il luogo della libertà
E che il privato nel quale secondo Capello il legislatore non doveva entrare rischiava di diventare individualismo chiusura nel primato dei propri personali bisogni
Come se le donne non vivessero già la tragicità della scelta della Bortot oppure e ciò e ancor più grave come se la donna non fosse ritenuta pienamente capace di responsabilità morale nei confronti della vita che porta in grembo
Intanto la linea ufficiale assunta dal partito lo smentiva con la mozione socialista esposto da Rossella Artioli
Lo smentiva con più forza l'intervento alla Camera di Alma Cappiello secondo la quale la legge centonovantaquattro non andava soltanto difesa ma migliorata relativamente ad aspetti sui quali certamente e questo citando Rita
Vento i colleghi democristiani non sono d'accordo
Si riferiva la necessità del contenimento dell'obiezione di coscienza perché l'applicazione della legge La sette minacciata da un'overdose Silvio gli obiettori soprattutto in alcune realtà del Sud
Il convincimento di Cappiello banalmente era che prevenzione non volesse dire dissuasione il punto sostanziale della legge centonovantaquattro che cito ancora prevenzione vuol dire informazione sessuale nelle scuole conoscenza del proprio corpo
Contraccezione non dobbiamo avere paura dei termini tutti i tipi di contraccezione
Vuol dire ad esempio l'ampliamento dei congedi parentali ai padri creare consultare in tutto il territorio
Vogliamo veramente sostenere la scelta di maternità di una donna e di un uomo creiamo agli asili nido
Fine della citazione
Da quel momento la cronistoria diventa serrata per Capello bisognava agire in fretta perché la battaglia vinta nel settantotto e ribadita dal referendum dell'ottantuno si riproponeva allora come un attacco integralista preoccupante che rischiava di farci tornare indietro
Infatti mentre Carlo Casini e Mino Martinazzoli guidavano l'opposizione dici dal fronte interno Franco Piro spalleggia e il vicesegretario del ministro del Tesoro Mato il quale l'otto giugno questa volta sul Corriere instancabile scrive contro la gestione lassista delle libertà conquistate dalle donne
A questo punto Cappiello decide di prendere provvedimenti in seno al partito far riunire la sera stessa la direzione redige un documento firmato da ventisette compagni socialiste tra le altre Marinucci Boniver Garibaldi noia Artioli
Destinato al segretario Craxi chiedendogli di promuovere una discussione interna informandolo della loro ferma condanna degli articoli che erano apparsi recentemente gli sforzi della responsabile nazionale femminile non avrebbero tuttavia sul titolo referto ancora alla presentazione della della sua proposta di concerto con le esponenti dei partiti che nel settantotto avevano sostenuto la legge e con il lasciapassare di Craxi
Appunto depositò alla Camera la sua proposta di legge finalizzata ad assottigliare il fenomeno il fenomeno dell'obiezione di coscienza va tutta nella conferenza stampa di presentazione fu questa volta stoppata da elementi del partito
è a quel punto che Alma Cappiello accettò la sconfitta parlamentare e politica e decise di non chiederne neppure la messa all'ordine del giorno lo fece perché avrebbe rischiato addirittura di far saltare l'intera normativa disse
Otto a piuttosto per un imponente manifesto manifestazione pubblica organizzata a Roma per dimostrare al parlamento da quale parte stessero le donne del paese
Mi avvio alla conclusione citando un articolo della Cappiello pubblicato sull'Avanti nell'ottantanove qui scrive
Il PSI a leader indiscusso della politica della parità i socialisti sono stati i primi fatti con il governo Craxi ad istituire gli organismi nazionali di parità a cui per effetto di trascinamento sono seguiti quelli locali
E poiché per sei e anche il partito della coerenza della concretezza incominciato al suo interno dare l'esempio sul piano istituzionale ad esempio inserendo anche in occasione delle prossime elezioni europee undici candidate di qualità e valore di cui tre in testa di lista
Il partito anche a livello locale ha fatto propria la scelta di investire su personale politico femminile fine della citazione
Ciò che mi permetto di aggiungere a queste righe è che senza il lavoro di raccordo di Ardea Talma Cappiello e quello pionieristico di Maria Magnani Noja di Elena Marinucci questa spinta propulsiva del PSI non avrebbe avuto lo stesso vigore
E probabilmente non mi sarebbe stata neppure negli anni ha nella negli anni Ottanta quella tale apertura delle istituzioni
All'accesso delle donne nel lavoro e nella politica alla diffusione della cultura istituzionali della parità a un ampliamento dei diritti civili e dei diritti sociali delle donne persino a una prima accennata sensibilità nel linguaggio al femminile
E allora bisogna rivedere il dettato solo grafico tradizionale su questi anni ottanta gli anni Ottanta hanno finora goduto di una considerazione piuttosto negativa poiché si è guardato alle alla crisi delle istituzioni e del sistema politico
Per quello che riguarda invece le realizzazioni in materia di pari opportunità l'Inter l'interpretazione va ribaltata e bisogna fermare con Alma Cappiello
E gli anni Ottanta rappresentarono il passaggio dalla contestazione violenta del femminismo anti istituzionale degli anni settanta al femminismo riformista e anche se per breve tempo istituzionale
Infine vi è un insegnamento che definirei etico e qui concludo che personalmente ho tratto dalle battaglie condotte da Alma Cappiello
E cioè che il suo programma politico rappresenta ancora un dover essere lontano dal realizzarsi ma averne sempre sotto gli occhi i punti essenziali può aiutare in ogni epoca misurare a vigilare sul grado di civiltà raggiunto dalla nostra legislazione
Grazie
Grazie di cuore intervento benissimo
Che tocca anche diciamo un elemento essenziale che connaturato un po'la storiografia che diciamo quei maledetti anni ottanta veri talvolta sono stati letti in maniera troppo stereotipata e talvolta per non fare i conti con le novità e anche ciò la forza che ha rappresentato determinato filone di pensiero sono stati tutti molto tra lasciati
Nella sua grafia su recentemente sincero a colmare il vuoto con del commercio della voi di peggio e diciamo per quanto mi riguarda non di parte ideologici insomma
Ieri diciamo sintetizzare gli anni Ottanta torna diciamo l'epitaffio di edonismo reaganiano ovunque lo considero superficiale errato totalmente fuorviante soprattutto per una realtà complessa quale quella italiana che veniva da questi si gli anni di piombo e che sono stati anni drammatici che tremendi sia dal punto di vista diciamo del delle ci in un mondo non suo punto di vista e conquiste ma sotto il punto di vista diciamo del la sicurezza della crisi democratica e anche delle vicende economiche sociali sono stati anni presenti che influiscono
In maniera determinante su questo lungamente penso su tutti dove secondo il debito pubblico sugli effetti degli anni ottanta quindi poi concludiamo questa questa prime due sessioni di lavoro facciamo una una pausa riprenderemo puntualmente alle ore quindici
Quindi ci vediamo qui assume un parto e anche perché insomma tutto molti relatrice della sezione successiva hanno impegni istituzionali ciò premesso voto di fiducia voto di fiducia sulle dichiarazioni
Allora cominciamo
Non so chi di voi avuto l'opportunità questa mattina di ascoltare attacca le relatrici che sono presenti quanto è stato detto con molta sapienza sulla lavoro politico che è stato svolto dalle parlamentare socialista e che sono state ricordate questa mattina vorrei ricordare che questa iniziativa nasce nell'anniversario della scomparsa della senatrice Elena Marinucci
Che è stata una protagonista importantissima ma nella politica femminile del PSI e non solo
E che comunque è stata affiancata o preceduta da donne importantissime come è stato stamattina illustrato mi ripeto
La storia politica di nella Merlin che è stata penso che è una specie di gigante per l'epoca
Non soltanto per la legge che ha abolito lo Stato le nonne che ha abolito l'assegno in schiavitù delle prostitute
Ma ricordiamo anche che se non fosse stata approvata la legge Merlin che oltretutto ha suscitato come fosse alcuno di noi ricordano un dibattito penoso quasi sempre soltanto maschile io ricordo personalmente
Dia una colazione di lavoro con Indro Montanelli che praticamente si era messo a piangere perché erano stati aboliti i bordelli ma non era il solo naturalmente ma se l'Italia non avesse passato quella legge probabilmente l'Italia non avrebbe potuto far parte dell'Assemblea dell'ONU quindi un gigante a parte la storia di Lina Merlin e non è legata soltanto alla famosa legge il cui citavo sopra ma altrettanto importanti sono state e qui mi permettete veramente un moto di orgoglio perché è l'orgoglio in qualche modo che ha fatto sì che mettessimo in piedi questo questo seminario che verrà concluso da altrettanto brillantissime colleghe
Di altri partiti col quale abbiamo fatto un lavoro politico del passato anche su temi che avrebbero potuto dividessimo e che non c'hanno diviso
L'orgoglio di ricordare quanto è stato fatto da un punto di vista politico e legislativo dalle persone che ho appena citato ma non solo negli anni settanta ottanta novanta cioè se parliamo oggi di femminismo e vediamo le le piazze
Che cioè diciamo pur di di di parole d'ordine che non ricordano lontanamente le battaglie che abbiamo fatto e che son quasi tutte però
Dal fiume al mare palestinesi impropriamente perché non parlavo della questione delle donne
Perché non parlo delle donne israeliane che sono state stuprate non pagano più il linguaggio che invece parlavamo noi cinquant'anni fa quindi non fa testo se vogliamo
Ma le conquiste legislative
Di quell'epoca sono straordinariamente attuali ancora oggi e non sono soltanto il diritto di famiglia
E la legge sulla porta della legge sul divorzio e anche lì ricordiamo anche le battaglie interne ai nostri partiti per esempio sulla legge sull'aborto stamattina è stato ricordato la battaglia di Alma Cappiello per la revisione contraria al fatto se ci fosse una obiezione di coscienza universali Zatta
Il contrasto all'interno del PSI con Giuliano Amato cioè non proprio l'ultimo arrivato col quale abbiamo avuto delle aspri stime discussioni discussioni che poi sono state sempre diciamo coperte e chiuse a nostro favore dal segretario politico era Bettino Craxi e poi presidente del consiglio e quindi è un un orgoglio che ci lega la nostra memoria
E se mi permettete anche alla memoria del lavoro parlamentare perché al giorno d'oggi si parla è sempre e soltanto dei parlamentari del Parlamento nel modo più improprio e più diciamo devastante possibile e questo è veramente intollerabile lo dico perché ormai sono fuori dal Parlamento da qualche anno
Ma mista veramente specie vedere che le battaglie che più hanno entusiasmato fra virgolette
Diciamo l'opinione pubblica sono state il taglio dei parlamentari l'abolizione dei vitalizi e soprattutto questo questo disprezzo
Totale e definitivo nei confronti delle classi politiche che sono succedute può alla fine drammatica della Prima Repubblica
E che probabilmente non meritano al cento per cento questo continuo Gilead giubbetto continuo
Diciamo dispregio nei confronti di una funzione che invece permettetemi ancora ovviamente la base stessa della democrazia parlamentare
Quindi la giornata dell'orgoglio socialista ma non solo sono motorino dissentire l'opinione delle nostre carissimo invitate che saluto stavo raccontando prima fra via piccoli un episodio che non sapeva ignorava cioè che quando negli anni a metà degli anni ottanta la Commissione esteri dal presieduto alla Camera doveva dei piccoli veniva chiamata la
La come si chiama la commissione primavera perché lui avrebbe voluto convocarci alle otto del mattino è soltanto perché avevamo fatto una protesta vivacissima ci convocava alle nove del mattino che nella Commissione
Primavera Aurora la commissione Aurora era nome dalla commissione esteri della Camera dei deputati
Non parliamo poi delle battaglie che abbiamo fatto con con Anna Finocchiaro con Livia Turco con la Maria Pia Garavaglia che conosciamo
Anche sotto la la veste diciamo importantissima di presidente della Croce Rossa
Ministro la sanità eccetera e quindi sono colleghe carissime sia un saluto e ringrazio per la loro presenza non ho capito che fine ha fatto la Bernardino premente sta arrivando credo che Stefania dovrà parlare per prima perché era a delle votazioni in corso al Senato molto importanti
Comunque l'ultimo commento ma perché questo convegno che tra l'altro poi
Si svolge all'interno di una pluralità di manifestazioni in ricordo della formidabile
Elena Marinucci il convegno con che è stato organizzato dalla Fondazione Craxi la quale si occupa attivamente quotidianamente di custodire la memoria
Storica di quello che è stata la storia non soltanto di crack prima del Paese
In tutti questi anni
Che si occupa quotidianamente di contrastare la menzogna che ancora vige suprema su quello che dice appunto viene raccontato non soltanto su Craxi mai più socialisti sui partiti sulla politica della cosiddetta Prima Repubblica quindi diciamo che è un convegno bene augurante affinché possa cambiare anche solo minimamente la prospettiva di un rapporto più pacifico e meno conflittuale con quello che è appunto l'organismo così importante che il Parlamento italiano
Ringrazio molto in ascolterò con molta attenzione quello che diranno in questa diciamo tavola rotonda conclusiva a proposito dell'orgoglio delle donne l'orgoglio socialista l'orgoglio della Prima Repubblica
Dunque mi dispiace che questa giornata mi scusi però anche è capitata in un giorno anche votazioni importanti perché c'abbiamo i senatori il presidente del Consiglio per il prossimo Consiglio europeo
Comunque io innanzitutto un pensiero commosso a Elena Marinucci che come ha detto Margherita è una donna che ha dedicato la vita le donne
Alla difesa dei loro diritti alla battaglia per far comprendere che la questione femminile non poteva essere disgiunta da quella democratica e non riguardava soltanto le donne
Nominato re Bettino Craxi responsabile femminile del partito socialista
E la la Marinucci ha legato il suo impegno alla lotta per la libertà e per il progresso del Paese e anche grazie al suo coraggio acuito dalle difficoltà dell'epoca
Se l'Italia ha imboccato la strada della modernizzazione
Avvalendosi di leggi e di normative adeguate ai rispettose dei diritti delle donne
Grazie Elena l'arco temporale scelto come cornice di riferimento di questo convegno vale a dire il periodo mille novecentosessantotto mille novecentonovantaquattro corrisponde all'ultimo tratto
Di lì Prima Repubblica
Sono gli anni soprattutto quelli compresi fra il sessantotto il decennio dei settanta che hanno rappresentato un tornante di svolta che hanno assunto un rilievo decisivo nella storia del Paese
Non solo sul versante politico ma anche su quello sociale culturale soprattutto valoriale
Sono anni segnacci da avvenimenti incalzanti e drammatici che configura una doppia emergenza quella economica a cui si accompagna ahimè quella terroristica quindi gli anni dei sacrifici deve persone e del sangue che scorre sulla strada
Lunga sia di un sessantotto che aveva appena finito per trasformare le illusioni di un'intera generazione
Dando loro anche uno sbocco finale purtroppo attraverso la lotta armata uno sbocco violento
In quel torno di tempo giunge all'Ipc all'apice la formula consociativa fra le cosiddette due chiese quella cattolica e quella comunista
E si assiste all'ennesimo forse l'ultimo fallimentare tentativo di provo della democrazia speciale italiana per tanti versi immatura certamente ancora incompiuta
Sono gli anni della profonda crisi ideale e politica prima ancora che organizzativa ed elettorale del Partito socialista fino al mille novecento settantasei quindi fino alla svolta del Midas e all'ascesa di Bettino Craxi la storia successiva in infetti avrebbe raccontato degli sforzi duri coronati dal successo per rilanciare il protagonismo politico del PSI
Per emancipare la della condizione il parente povero del Partito Comunista Italiano
Difendendola l'identità attraverso il recupero della tradizione riformista innervata delle menti liberali
Sono anche gli anni però in cui si pongono le basi per il processo di modernizzazione del Paese
In cui si dà nuovo risalto alle politiche di genere e al movimento per l'emancipazione femminile
Grazie al decisivo impulso di una forza politica quella socialista che per prima ha storicamente aveva dato a spazzola rivendicazioni femminili abbiamo sentito anche stamattina
Nel contesto del movimento di classe ponendo l'accento e sensibilizzando milioni di individui sulle tematiche del lavoro della famiglia
Se i diritti
Affrontare la storia della questione femminile significa fare un viaggio nel tempo e nel costume italiano confrontarsi con il riflesso delle trasformazioni sociali e culturali che investirono
Il ventesimo secolo un Paese mosso dal desiderio di rinascita dopo la fine della guerra
Dopo l'Adda con la volontà di lasciarsi all'estate cumuli di macerie morali e materiali di cucire un nuovo tessuto di valori democratici concorre d'identità Rio
Se che solo avrebbe potuto traghettare un popolo smarrito anche povero contadino
Verso un domani di benessere e di pace
è il racconto delle grandi conquiste civili di un anelito di modernità della forza propulsiva espressa da tutti quei partiti che assicuravano coesione sociale
Coltivavano alimentavano sui territori la passione civile garantivano processi di alfabetizzazione politica
In un lavoro che selezionava la classe dirigente politica sul serio
Tutto ciò ampiamente ha rappresentato lo sfondo sulla quale si sono articolate le lotte per il cambiamento e per l'affermazione di una società più libera e più giusta soprattutto per le donne
Il pensiero socialista è certamente all'avanguardia nel denunciare ingiustizia di quella che arriva che John Stuart Mill deformi la servitù delle donne
Nella prima metà dell'Ottocento un paniere socialista Comercial furie indicava nella famiglia come era a quel tempo concepite strutturata il luogo dell'oppressione delle donne di tutte le classi sociali
Proprio furie rintracciava nella condizione della donna nell'Ottocento
Il riflesso più evidente della contraddizione della società capitalistica e gli ideali che sia protesta professava il progresso sociale il cambiamento di un'epoca storica scrive furie
Ed è terminato dal progresso femminile verso la libertà
Mentre la regressione sociale avviene a seguito di una riduzione della libertà delle donne
Insomma l'ampliamento dei diritti delle donne è la molla per il progresso civile e sociale di ogni società
I primi movimenti a farsi artefici di un programma per l'emancipazione femminile furono i socialisti e al socialismo si devono le prime battaglie per la difesa del
Donne in quanto lavoratrice per la tutela della sua salivo salute per la sua promozione sociale
Le cifre breve le celebrazioni dell'otto marzo generalmente conosciuta come la gerla festa della donna nascono da una iniziativa dell'Internazionale socialista delle donne
Che in occasione della Conferenza di Copenaghen del mille novecentodieci decide di dedicare una giornata internazionale alla lotta per ottenere il diritto di voto per la donna in tutto il mondo
Erano socialiste Alexandra colon thai Anna Maria Mozzoni Anna Kuliscioff paladina del libero pensiero le cui lotti si deve il grande risalto della specificità specificità della condizione femminile e l'impegno perché venissero garantiti alle donne diritti basilari non solo il voto ma anche l'istruzione e riconoscimento dei figli illegittimo Anna Kuliscioff pose la questione in cima all'agenda socialista nel dibattito congressuale del mille novecentoundici leggende delegate alcuni stralci
Il proletariato femminile e partito socialista loro un testo ricco di analisi didattiche fotografava le condizioni della donna nel mondo del lavoro soprattutto in quello dell'industria
Agricoltura ma anche nel lavoro impiegatizio il discorso si concluse con tutta una serie di impegni da affidare al partito
E settant'anni dopo
Bettino Craxi il quale diete fiato alle politiche di integrazione valorizzazione del ruolo della donna nella sfera pubblica rivendico con orgoglio il fatto che nonostante il perdurare
Ma è del tutto spento nelle file anche nel Partito Socialista di quello che veniva allora definito il Philips teismo maschile
A quell'impegno richiamante richiamati da Anna Kuliscioff a inizio secolo il suo partito era stato fedele nel corso dei decenni successivi
Ciò era potuto avvenire perché si era finalmente realizzata la saldatura fra questione femminile e questione democratica dalla grande lotta per il suffragio quella per il divorzio tra una giusta disciplina
Per la interruzione di gravidanza
Che non è un diritto a mio parere un dramma ma abbiamo voluto evitare che le donne
Aggiunge fra dramma ad Amman al dramma della Bortot anche il dramma dell'aborto clandestino non bisogna mai dimenticarlo quando qualcuno si alza e dice aboliamola centonovantaquattro alla grande lotta anche del nuovo diritto di famiglia alla normativa sulla parità nel campo del lavoro con il divieto per esempio di licenziamento con il matrimonio con la gravidanza
L'abolizione che non c'è neanche oggi dalla differenza salariale la tutela del lavoro a domicilio
E forte e ben visibile il segno dell'impegno critico e militante delle donne l'impronta originale tempestiva delle rappresentanti socialista
Capaci di mobilitare le coscienze di prestare ascolto di mettersi in sintonia con la rivendicazione dei vari movimenti
E prende in generale di interpretare i nuovi bisogni di una società in rapida e accelerata trasformazione
Si pensi tra i tanti esempi possibili alla questione del divorzio una vera e propria quella sì battaglie di libertà Loris Fortuna primo firmatario già nell'ottobre del mille novecentosessantacinque
Della legge finalizzata a disciplinare i casi di scioglimento di un matrimonio ha dalla sua parte un movimento socialista femminile il socialista che sta crescendo in termini di consapevolezza e soprattutto in termini di influenza nelle precedenti legislature e questo è un dato di memoria storica che spesso viene totalmente trascurato
Giuliana Nenni aveva gettato un sasso nello stagno dell'immobilismo sistemico firmando insieme a un altro deputato socialista Renato Sansone una proposta di piccola divorzio fortuna non viene mai lasciato solo proprio dalle donne socialiste
Con le quali ricerca il confronto ne sollecita i suggerimenti i miglioramenti alla legge in un processo di osmosi che valorizza la loro stessa capacità divisione
Non era soltanto un senso generico di giustizia è un'idea guida di uguaglianza orientare gli sforzi socialisti verso lo sbocco di un'effettiva parità tra uomo e donna verso il riconoscimento del diritto all'autodeterminazione
Ma c'era la base il convincimento profondo più un atto una società non potesse avere uno sviluppo e un futuro sereno
Se non fosse stata capace di utilizzare in pieno e al meglio come amava ripetere Craxi gli elementi di equilibrio di realismo di moralità di quella donna e naturale portatrice
Non è certamente un caso che dopo la stagione delle grandi molto mobilitazioni il contributo del PSI si sia arricchito proprio grazie all'apporto proveniente dalle politiche del primo governo
A guida socialista nella storia l'Italia che ha lavorato intensamente
Per superare gli ostacoli posti dal conservatorismo sociale culturale che aveva attecchito anche in grandi larghi strati della sinistra italiana
Al ministro Gianni De Michelis a un altro grande che mi fa piacere ricordare si deve l'istituzione mille novecentottantatré del Comitato nazionale per le pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici
Cui fa seguito l'anno successivo per la volontà del capo del governo sempre a Craxi insediamento presso la Presidenza del Consiglio della prima commissione nazionale per le pari opportunità fra uomo e donna
Certo era ben chiaro Bettino Craxi che una legislazione avanzata non bastava da sola
A risolvere Alitalia le tante problematiche figlia di una cultura millenaria che fatalmente riproponeva di continuo a volte anche inconsapevolmente
Le dinamiche della discriminazione
Era necessario investire nella scuola come laboratorio di pensiero
Migliorarla renderla interprete propulsore di una vera volontà di rinnovamento
Oggi la condizione femminile è migliorata impartite ampie parti del mondo ma ci sono ancora quadranti geografici dove la donna vive
In situazioni di grosse difficoltà in alcuni ancora di schiavitù il pensiero corre all'Iran
All'Afghanistan ad alcune zone dell'Africa
Dove la voce delle ragazze della donne una voce di libertà viene repressa nel sangue per giunta tra indifferenza o comunque una tiepida reazione della comunità internazionale proprio in omaggio a queste donne che con forza sfidando i regimi a scapito della vita conducono vere lotte di libertà sia il dovere di non perdersi noi donne fortunata occidentali
In discussioni che non di rado dobbiamo anche dircelo con franchezza appaiono un po'autoreferenziali trasformandolo notte di avanguardia in qualcosa di diverso
Va contestata ad esempio le di curdi l'idea per cui una donna debba occuparsi per forza di donne o dei temi a loro connesse in è un qualcosa perché va rifiutato non perché non si debba fare ma perché così facendo sì che erano vecchi sceglie dei modelli che spesso sono funzionali alla ghettizzazione della donna stessa più casco pieno riconoscimento e alla sua piena valorizzazione
Serve uno scatto culturale parimenti normativo
Le donne di questo Paese hanno maturato in gran parte che essere mogli e soprattutto essere madri non può essere un fattore penalizzante per il lavoro per la carriera
Realtà per giunta in cui si confrontano già con alcune penalizzazioni pensiamo alla questione non marginale del sarà ricca per c'è stato uno studio che evidenzia che il salario medio delle donne è di sette mila euro all'anno inferiore a quello degli uomini
Hanno maturato la consapevolezza della necessità di riappropriarsi della maternità come libertà come scelta e non come destino
Ora la grande e con chi conquista su cui spendersi e di trasformare la consapevolezza impossibilità reale dare loro gli strumenti per non dover scegliere tra la carriera e la famiglia
Fermo restando che va sconfessato il teorema secondo il quale se una donna sceglie la famiglia e la maternità fa una scelta di ripiego o di retroguardia non possono esistere modelli preconfezionati deve esistere nella libertà per tutte di scelta personale Masci liberi di scegliere solo sei sia nelle condizioni per poterlo fare e questo è il contesto insieme lo rende possibile ed è per questo che dobbiamo ancora batterci grazie
Grazie questo discorso di di Stefania Craxi ha completato il quadro che abbiamo dato le storie che hanno dato questa mattina della parte che le le donne politiche socialiste hanno avuto il movimento di progresso nelle condizioni del e voglio dire ma adesso mila euro veniva in mente una cosa mentre lei menzionava la maternità
Questa cosa del non dover scegliere questa cosa andrebbe rafforzata rovesciando un po'la logica perché queste sono skill e che si legano al lavoro di cura
E che comunque è in grande parte la realtà sulla spalle il taglio delle donne è inutile che ci raccontiamo per carità Hancu sì o no anche uomini di buona volontà che partecipano però
Mediamente diciamo in otto casi su dieci la cura dei bambini la cura delle persone che hanno bisogno di assistenza degli anziani
Ecco
Dovrebbero diventare queste capacità che sono davvero delle capacità molto preziose
C'è quello di dover fare fronte a bisogni sempre nuovi a trovare aggiustamenti accomodamenti nel tempo e nello spazio nella relazione con la persona che ha bisogno dovrebbero diventare delle cose che nei curricula
Si segnano si indicano
Ma questo sia per le donne
Sia per gli uomini naturalmente capiterà che gli uomini e le posso dedicare molto meno delle donne ma finché non facciamo questo cambiamento saranno chiacchiere in libertà no e invece io ho assist
Fitto
Persona che aveva bisogno di me ho cresciuto tre figli o io sto assistendo alla mia mamma quasi centenaria e per me è un impatto sconvolgente no sconvolgente
Queste cose perché io non devo queste cose perché io non devo farmi Gloria di questa cosa che Omo che sto facendo
Perché perché io devo dire ho fatto questo nel mondo del lavoro come giornalista metto perché invece non devo metterci ho assistito la mia mamma di quasi cento anni e questa deve diventare io mi rendo conto che è difficile poi il mio una spunto creativo diciamo così e e non sono una politica e tocca alle alle politiche di poi farne qualcosa uno strumento che si possono utilizzare scusami non era previsto questa roba mi è venuto in mente al momento perché perché ti ho sentito parlare di questa roba è dal lavoro domestico ecco
Torniamo a bomba questa è una cosa che mi è venuta così allora fa un po'impressione devo dire tutta questa mattina ma anche adesso sentire usare l'espressione ottocentesca questione femminile che è un'espressione ancora molto usata
Quando ormai dovremmo aver acquisito che se c'è una questione quella maschile
Cioè di oggi la la racconterei così di uomini che non non sto
Si stanno adattando alla libertà femminile e questo provoca problematiche di ogni sorta a cominciare da quella tragica della violenza
Dell'ex marito e l'ex fidanzato
E questa è una ragione per cui questione femminile non è un po'stonata rispetto al tempo però invece avuto molto senso
Quando noi raccontiamo le storie di gloriose questa mattina la storia io non lo sapevo la la storia di Lina Merlin ci ha fatto una vita Braccagni sa povera donna Reietta da Cagni deve al confino e quindi mi ha mia veramente molto colpito la sua storia insieme alle storie di tutte quelle che sono state giustamente celebrate
E
C'è anche che oggi direi femminile femminile
E qui introduco
Una questione che oggi all'ordine del giorno perché non so quanto di voi quanti di voi seguano le vicende legate alla ormoni Zazie ore di bambini di sette otto nove anni
Oggi dire femminile voi sapete che ma anche nei testi di molti organismi internazionali dire donna non si può più birre bisogna dire persona col nuovo però bisogna dire persona che partorisce
Ecco
Anche quindi la l'espressione questione femminile direi che si è consumata un po'da tutti sia da questa parte che dicevo che da quest'
Un'altra parola che è stata usata e si useremo probabilmente ancora a lungo e genere la questione in genere
Il gender studies la medicina di genere cioè è stata utilizzata per prima dalle donne che in qualche modo volevano indicare usando la parola genere il fatto che il loro destino di creature umane non poteva essere inchiodato del tutto la loro biologia quindi era un'operazione che conteneva dei rischi adesso che stiamo vedendo
Perché la parola genere è stata completamente significato non vuol più dire quella roba lì tante io litigo con delle amiche che hanno fatto appunto la lotta per la medicina di genere che è una cosa molto importante
Significa che le donne non possono essere curate come gli uomini perché
Ci vuole hanno malattie diverse corpi riversi quindi le le le terapie devono essere diverso che le posologia devono essere diverso e così via
E lei questa amica sia Barbican perché ha fatto una lunga lotta per la medicina di genere ma oggi la parola di genere è stata appresa svuotata e riempita di altri contenuti
Quindi e dato che oggi la battaglia essi
Sì
Sì il campo è quello delle sitcom
Dobbiamo secondo me riflettere un poco sulle espressioni che per automatismi ci viene da usare no perché rischiamo di il fraintendimento anzi di essere addirittura strumentalizzate quando diciamo alcune cose
Fine della mia tranquillizza adesso io darò la parola pelli
Ad Anna Finocchiaro e anche Maria Pia Garavaglia Gamba che devono andare e le farà la fanno le farò esercitare su questo tema porto o
Poi sui temi che volete voi estera
Ecco o o ad un contratto qualche mese fa a Palermo
Margherita Boniver mi ha detto certo che pensando voi donne socialiste eravate una razza un po'assente
Vi è anche difficile dire qual era la differenza di questa specie di donne socialiste così d'acchito mi veniva da di dubbia venuto a dire che eravate pragmatiche eravate laiche ed eravate protagoniste non so
Quanto grazie o malgrado agli uomini del vostro partito ecco io allora chiedere alle due colleghe cui non mie colleghe
Di di raccontare un po'la
Queste differenze che sono state anche importanti no tra la le donne che appartenevano alla cultura socialista alle donne che apparteneva ad altre culture storico politiche
Sì avete voglia però devono parlare prima loro che hanno il piede sulla porta
Oggi l'irraggiamento ragionando fra me e me pensando all'incontro di oggi
Pensavo Adele Anna moralmente del Marinucci ma anche ad Alma Cappiello Maria Magnani Noja
E riflettevo sul fatto che erano tre avvocate
Non è indifferente
C'è questo senso del diritto della difesa della libertà
Del fare il patrocinio per poi Maria Magnani Noja lo fece diciamo in processi importantissimi no quelle contro gli operai della FIAT per i fatti di ricorso vicino le BR la doppia violenza di gruppo nei confronti di Claudia Caputi cioè processi che avevano anche un singolo lo straordinario significato di impatto civile e politico perché lì certo difendere gli operai FIAT in una situazione che sappiamo fu quella
Che poi aprì la strada alle grandi manifestazioni operaie del movimenti del sessantotto e dall'altra parte quindi Pagliarelli a prendere il posto dell'avvocato Grosso che era stato assassinato dalle Brigate Rosse quando non si trovavano più avvocati disposti ad assumere la difesa
Beh insomma no
Monumento
Di coraggio di di difesa dei principi repubblicani
E insieme di affermazione appunto della sacralità della libertà e della e dei principi scritti in Costituzione prima di tutto il diritto alla difesa nel processo
Quindi un primo carattere forse questo carattere assegnato queste tre esperienze di vita
E l'essere avvocato era insieme il riflesso ma anche il modo in cui dal punto di vista professionale dell'impegno professionale
Si manifestava questo attaccamento alla libertà e diritti dopodiché io vi dico francamente
Lei ha dei meriti che che che io riconosco credo che torna riconosciamo a ciascuna di queste donne straordinarie e delle molte altre non nominate
Che però hanno Allo stesso modo faticatore lavorato e si sono impegnate nel movimento
Delle donne socialiste
Penso anche che proprio questo
Pezzo di tempo che avete individuato dal sessantotto al novantaquattro io lo sposterei anche un po'in avanti e anche un pochino indietro penna e lo stiamo facendo perché l'ha spiegato Stefania perché in realtà quello che ha visto è stato un riformismo delle donne italiane
Di diverso parti politiche
Ed è un riformismo nel quale le donne socialiste hanno colto una gran parte cioè non
Non credo di dover operare una distinzione
Se non fermandomi alla storia politica delle individuale io vedo un grande movimento delle donne nelle quali socialiste cattoliche e comuniste
Lo ricordava anche Margherita all'inizio no anche su questioni che avrebbero potuto dividerle sono state capaci di cambiare il volto della legislazione italiana e io credo che ad Alma Cappiello tra i tanti meriti io ero molto legata ad Alma
Eravamo insieme in Commissione abbiamo lavorato nella commissione per la riforma del Codice procedura penale ci siamo persi di vista insomma ero era una persona che a parte ogni cosa mi piaceva molto
Io credo che ad Alma vada riconosciuto tra gli altri meriti quello importantissimo di avere dato vita al Codice donna
Perché guardate anche soltanto vedere quei due volumi che raccoglievano la legislazione che il riformismo femminile italiano era riuscito ad ottenere una corsa come dire che dava
Coraggio no e riconoscimenti
Codice donna
è toccato che non c'è più il suo adorato nipote oggi pomeriggio
Che rilancerà sano
Fu una
Fu Elena Marinucci e a chiedere a Bettino Craxi in occasione del voto di fiducia del primo governo Craxi che nella sua replica
Il presidente facesse riferimento a o come obiettivo della sua azione la propria azione di governo o alle politiche destinate alla piena uguaglianza tra donne e uomini e Bettino Craxi lo ferisce
E nel mille novecentottantaquattro come peraltro poi venne ricordato venne istituita la Commissione pari opportunità
Ora guardate era la prima volta che c'era che nel nostro sistema istituzionale
Veniva appunto istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la Commissione nazionale pari opportunità che raccoglieva non soltanto donne esponenti i partiti politici
Ma anche donne esponenti di associazioni cui lavorerà particolarmente significativo nel campo delle politiche di genere
Era umbra organo solamente consultivo
E dunque di fronte da una parte c'è il segno di questa novità istituzionale che veniva impressa dall'altra parte c'erano i limiti di un organo che era esclusivamente consultivo
E però aveva una sua rete territoriale
E questo è il significato
Decine e decine di sedi territoriali nelle quali il tema delle pari opportunità entrava a definire le politiche anche nei governi locali regionali provinciali comunali
Eh no solo organi consultivi lo ripeto ci fu Pechino nel mille novecentonovantasei arriva il ministero delle Pari opportunità
Il processo cominciava a coprirsi le parole d'ordine cambiava no non era più solo il parere delle donne e la la la politica diciamo sì e col tema
E ed erano le parole d'ordine dell'empowerment del Messia emendi che avrebbero dovuto caratterizzare appunto leggibile
Del
Delle politiche e legislative delle politiche di governo
In tutto questo passaggio
Io certamente rintraccio le personalità
E importanti delle donne tagliata come dimenticare Elena Marinucci che della commissione fu anche presidente
Ma penso anche che tutto questo lo posso rappresentare in maniera più significativa se legandolo alla storia del Paese
Se ne sottolinea l'essenza scusatemi questa è la mia opinione ho attraversato la politica delle donne per tanto tempo c'ho fatto un sacco di cose
è insomma un'opera collettiva e forse la grande distribuzione tra la politica delle donne nella politica degli organi quello che adesso davvero speciale è il segno politico delle donne italiane
è stato il fatto di viverla come opera Colletti dentro c'erano grandi personalità
Tra queste grandi personalità c'erano grandi personalità di donne socialiste generose combattive coraggiose cui competenti colte politicamente avvertite
Ma è stata una storia collettività e se la vogliamo raccontare così certamente non nascondiamo quello che dentro c'è stato di grandi personalità si parlava poc'anzi e le politiche
Che riguardavano le lavoratrici insomma non possiamo dimenticare la Selmi per esempio in tutto quest'anno c'è vede
E e io credo che questa sia la specificità della questione femminile della questione politica femminile italiana
E questo non oscura
E non può oscurare neanche l'orgoglio che vittime che ciascuna di noi a rispetto alle donne al cui fianco ha militato dentro un partito
Ma io sono più orgogliosa di quell'insieme alle quali ho militato dentro il movimento dentro banche tra tra tra tra difficoltà di intendersi talvolta hanno e e e ciascuno di noi portava con sé
L'ha spinto il ritardo dei partiti di appartenenza
E però ce l'abbiamo fatta no tante e tante occasioni e nelle quali abbiamo insomma ci siamo spese ci stiamo abbiamo investito tempo di vita insomma
Tanto tempo difese tanto tempo evita ma ci è piaciuto anche Cartotto
Ad essa Mariapia Garavaglia che anche lei è il P al piede sulla porta no il difficile compito
Di dire invece qua
Quali erano le copie di c'erano delli avrà i giorni di frizioni di conflitto il racconto senza cominciò mettere in discussione minimamente il racconto
Che ha fatto Finocchiaro che è vero alla sostanza è stata questa
Che poi alla fine su alcuni obiettivi
E soprattutto nella lotta con i rispettivi partiti perché erano pur sempre partiti di uomini con cui tante cose andavano non solo spiegate ma anche combattute
Allora le chiederei
Se si sente di rappresentarli invece quali e non sono stati gli elementi che talora vi hanno diviso nonché voglio che si limiti a questo però parlavamo stamattina nel conflitto
E della fecondità del conflitto e mi piacerebbe
Mi dispiace di averti castrato su questo governo siamo qui apposta abbiamo accettato l'invito di Margherita
Altrimenti non avremmo accettato l'invito questo incontro di oggi è stato un incontro fin qui e sarà ancora di più dopo con le conclusioni
Di
Turco di Nardelli sarà ancora più interessante io sottoscrivo completamente ciò che la scaletta se ha detto Anna Finocchiaro che ho avuto modo di scrivere anche in un libretto perché è vero che una delle specialità
Delle donne socialiste è che erano ancora più poche di quelle democristiane e quindi e quindi essere imposti in un gruppo enorme duecentoquarantadue uomini democristiani importanti che Andreotti Fanfani Moro c'erano sei donne
Bergamasca milanese eccetera
E nonostante le grandi
Difficoltà tra radon nei perché Eramo portatrici dell'immagine e delle idee dei nostri uomini
Questi ci guardavano con sufficienza quando parlavamo di donne diventiamo importantissime quando per qualche emendamento le donne di tutti i partiti e ne uscivano mettersi d'accordo allora sarebbe passato quell'emendamento e all'improvviso
Diventavano attenti e non più sufficienti marzo e non più sufficienti
Ma una di queste cose che mi ha anche un po'addolorato ma
Violante seduto al tavolo dei nobili ma tetto
Ma gli ora Tremonti
Eletto allora anche le mie
Se il suo partito se il suo partito gli ha chiesto di cambiare un emendamento lo cambio anch'io
La legge sulla devianza sessuale era partito dalla Camera
La prima firmataria l'Angela Bottari
Una siciliana acutissima l'aveva firmata in omaggio e noi l'abbiamo seguito in ciò a Franca viola fu una legge faticosissima deve incominciato nell'ottantatré sito nel novantasei se
Tant'è che Nilde Iotti
Interrompendo la seduta dice
Interrompo la seduta perché parlo e sapete che io non ho mai parlato
Ma oggi devo dire che mi vergogno del fatto che abbiamo dovuto aspettare così tanto per approvare questa legge sono contenta per aperte ha detto una cosa bellissima breve per ha ripreso la seduta
C'è voluto così tanto tempo qua sì
Eh sì tutto ma adesso parliamo di donne se no dovevamo polemizzare anche degli uomini e qualche avventore
Propone
Allora
Certamente io in Commissione giustizia quindi quel senza sentire il Presidente un socialista
Quindi le cose autentiche sono anche quelle che ho vissuto non solo quelle che sono descritte sui giornali
Il problema grosso per le donne era la violenza sessuale adesso ahimè siamo arrivati mai avremmo creduto allora che vogliamo inserire nel Codice penale non solo
La violenza come un atto che feriva la persona ma forse dovuto mettere dentro anche la specificità dell'omicidio delle donne da parte di consanguineità ma erano veramente lontani da credere che sarebbe accaduto che quest'anno ad oggi sono già ventitré
Le donne uccise
Il problema era la procedura d'ufficio o la querela di parte noi siamo state investite dal molte donne
Depauperate all'ora non più con la forza della comunità che c'è adesso che ci dicevano
Con la procedura d'ufficio il chiunque del cortile varie denuncia di una cosa e ne cosa facciamo
Che tetto avremo che ci salverà come mangeremo eran preoccupate del loro futuro dopo la denunzia se mi permetti
Anche nel movimento delle donnine il tema è stato molto dibattuto felici ma dal punto di vista di qui delle donne
Che qui tu dicevi cosa facciamo se il vicino mi mi vide denuncia e io poi cosa fa
Ma anche perché veniva sottolineata che la liberazione dalla violenza
Doveva partire dalla dalla persona dalla donna che la Subida naturalmente un prospero e sofisticata queste interpretazioni atterrando Marina CNMV varerà raccontarci noi non sapremmo come vivere
Per cui in tutti i partiti
Non solo tra le donne
E nei partiti i personaggi famosi giuristi
Venivano a parlarci io la sistematicità del Codice
Io ero per
La denuncia di parte
Angela era per la procedura d'ufficio siamo andati in aula divisi è passata la procedura d'ufficio
Ma sui minori la cosa era ancora più delicata lì mi sono proprio in puntata
Perché ho parlato contanti personaggi ne dico uno perché lo ricordo ringraziandolo ancora adesso Emilio Alessandrini era un pubblico ministero di Milano che ho amato molto perché era trattato a mia mamma come fosse un figlio
Gli avevo spiegato di una molestia di una vecchia caccia ad un bambino in una colonia ripeto non fare i processi
Per chi non ha idea di che cosa verrà fuori dato una mandibola tra la vecchia città
Eletto perché lì occorre che la famiglia sia ben consapevole che sia ben circondato che gli psicologi dello psichiatra mi sono mi aveva detto che si poteva fare benissimo però sarebbe stato meglio non partire così in quarta
E anche lì c'era di mezzo la procedura d'ufficio la verità
Erano d'accordo tutti con me quasi volante ha detto Major ha premuto io Elena l'emendamento l'ha mantenuto era scrutinio segreto ed è passato alla grande perché in tutti i partiti
E non solo tra le donne c'era divisione sono delicati
I pezzi di Codice Penale quando lo tocchi
Adesso forse scherza ogni cosa che c'è fan una misura applichiamo anche cercando di capire la ratio con cui erano state scritte quelle norme per capire perché la legge può darsi che aiuti a culti
La cultura
Che migliori una capacità pedagogica Mannino un è Uto Matica
Sì è la comunità non è stata preparata le facciamo tanti comizi adesso non vedo più neanche un parlamentare e facciamo tanti comizi queste cose raccontava nelle sezioni e nelle federazioni non credevamo che la nostra gente non fosse in grado di capire capi pone come perché faccia penale in vita
è la vita sulla pelle delle persone
Quindi sono mi sono scontrata per la la
Legge sulle insomma siamo andati d'amore e d'accordo sulla legge che aboliva il diritto dolore questo delitto d'onore a maggior ragione Dino maggio a Franca viola ero stata la relatrice ed è passata
Al galoppo per fortuna all'unanimità esclusivamente
Tra inserisco mentre nomini il delitto d'onore secondo otterrebbe il senso richiamare i diritti di umore miseri rileggerli così
Questi di oggi
Sì i femminicidi c'è un tale o perché no resta quella il senso di appartenenza è forse e forse una sfumatura di delitto da noi perché perché ammazzano perché le considerano cose le considerano loro persone loro oggetti non saprei dire ma l'omicidio
Ecco gli psichiatri ci direbbero cui tante cose sul motivo per cui ammazzi credo che sia tutt'altra cosa la violenza sessuale era veramente
Che cosa è una fattispecie che sai in che cosa consiste
Invece il femminicidio a un omicidio per tantissime ecco perché qua mi sembrò un onore non più autorizzato e non più riconosciuto socialmente questo dico cioè questi che continuano
A perseguire l'obiettivo della salvezza del loro onore in un contesto
Sociali e culturali giuridico che in questa roba Lello non glielo consente più no e il loro potere loro possesso la vendetta per qualcosa non è uno ore onore era una cultura nel nostro Paese in
Quella quella misura nel Codice penale che la cultura c'erano parti del Paese che se non si fossero comportati così veniva meno tutta una storia familiare la storia del nome
Quindi io ritengo non solo una giurista ho fatto con grande passione comincia giustizia
Alla Camera
Delitti un'altra legge famiglia e quella sulla
La centosessantaquattro ottantadue
Che è diventata tanto per fare legato tanto famoso che in piazzale a queste persone hanno detto saremo contenti quando finalmente arriverà Garavaglia sarà
Ecco sotto i limoni pubblicità ancora poveri
Mi rendo conto che e abbiamo fa
Grandi passi avanti Luca ma l'ultimo mi
Anni
Il più comunista
Ma non troppe nemmeno loro
Capiranno se però
Ci siamo fermate la vi rendete conto che la la parità di salario non c'è ancora adesso l'articolo trentasette della costituzione è lì
Nella pietra dal quarantasette
Dopo la maternità dovrebbe essere un guadagno per la società è un peso solo per la famiglia per la donna notevole
La portò abbiamo detto tutti che era un dramma perché lo Stato nei momenti del bisogno piazza sulle spalle le donne perché quali sono i motivi per cui è legalizzato
La paura della di qualche menomazioni ci sto
La paura di una qualche malattia ti sto ma c'è anche il premio economico lo Stato non rimuove i problemi economici anche quali economici sulle spalle della donna quindi ci sono stati dei momenti nei quali anche spiegare la differenza era difficile
Una cosa che ha detto poco fa Anna
Che avrei ripeto anch'io perciò non insisto era che il diritto
Era la stella polare di tutte queste donne che volevano
La
Volendo rivendicare il fatto che preesiste cavoli lette siamo uguali e che viali sei sedi com'è che sempre esiste non riusciamo a fare in modo che interno di fatto nella legge ma prima ancora nei comportamenti nelle relazioni umane questo era proprio il il cuore del problema e sul qual è il problema
Ci siamo scontate che era curiosa la cosa eravamo lì tutte parla di diritti e poi si scontrava o perché è l'evento
Che Dio ministro ho bloccato e non mi vergogno la Renault quattro otto sei diciamo che cos'è la cosiddetta P pillola abortiva no non del giorno dopo
Quella del giorno dopo un'altra no è una controparte e la pillola abortiva attraversiamo fa la porto chimico
Allora il problema era ideologico o sanitario io non posso mettere a repentaglio la salute della donna perché la pillola
Mi dava la sensazione che la libero ancora di più perché non deve andare fra il certificato perché non deve andare perché non demanda ho convocato la Ristori delegato dell'azienda
E gli ho detto mi dica un po'
Cosa ha detto le fedi e idee ma in tutte come è stata approvata adeguati
Tutti con precauzione perché era sperimentale
E perché dopo il tam a casa mia in Italia far prende un sacco di soldi una casa farmaceutica quando userei le donne italiane per motivi ideologici a consigliare spendaccione sulla rete ecco con questo litigato pesantemente con la Elena Marinucci
Su altre cose andavo d'accordissimo lei da sottosegretario che ha fatto il libretto rosa
Dopo il Codice Rosa e libertà volta
Io ero felicissima era sulla meno pausa sui tumori femminili e sulla contraccezione
Tutti i tipi di contraccezione
La Chiesa mia bastonato L'Avvenire ha detto che poteva essere scomunicata io l'ho provato
Ed è andato in giro in tutta Italia
Quando arrivo io ministro lei era sul segretaria come prima aveva fatto il libretto rosa arrivo io ministro voglio darlo via
Erano partiti tutti i TIR per l'Italia
Di sabato
Toaff mi ha detto
Non ci siamo capiti
Questa cosa se va in giro di sabato non viene anche distribuita grazie l'acqua
Siamo la Elena intenderebbe in otto perché le tende un po'sembrava dovesse a sintetizzare Jane persone giovani per sapere le cose diciamo noi
Allora blocco questa questa distribuzione
E la
Lei gliel'ha mai detto
Il ministro è donna si erano donne anche i funzionari non partivano il camion per dire che sempre attenti alle cose non buttate lì alla carlona questa è una delle cose in piacere invece aneddoti è che lei come sapete avremmo avuto
Veronesi un monumento contro il fumo ma lei sul fumo
Entravano in Commissione sanità e applicazioni finestra
Per cui o non fumavate ho parlato il freddo comunque lega privato le finestre dentro fumava più la prevenzione era bella che fatta perché si fanno così le cose
E di questo passo lei avendo fatto per cinque anni il sottosegretario alla Sanità
Come nessuno nel nostro Paese
E poi solo la Beatrice Lorenzin è riuscito a fare cinque anni e misto la salute perché lei meno io ancora meno contanti uno solo tutti gli altri pochi anni Lorenzini messo cinque anni non so le donne cos'abbiano fatto con lei
Ma la Marinucci cinque anni sottosegretario invece la fatte valere molto donna e salute era veramente una sua predilezione e la prevenzione sopra tutto tant'è che il libretto rosa e soprattutto preventivo per me è stata importante Elena perché è una bella spallata però io ho conosciuto anche le altre e ha dovuto lavorare con le altre perché è una Commissione giustizia perciò quella Cappiello
La Magnani Noya era stato una grande e che e annui di altri fatti politici è piaciuta perché era il ministeri sottosegretario all'industria o finalmente non era nell'istruzione nella sanità
E voi non l'avete citata non potete citarla le dico come ultima perché è come se fosse la ciliegina
C'era stato una certa Elvira bada racconta a Milano
Che chiamavamo l'invito statali non è mai tentata parlamentare ma è stata una grandissima donna socialista
Faceva parte come ecco Maria e con Maria Paola Svevo con del coordinamento donne dei partiti a Milano avevamo il gruppo promozione donna che era fatta
Dell'Azione cattolica il chief eccetera e il coordinamento delle donne ecco lì se capito benissimo
Che quando le donne voleva no diventavano unanimi
E quando vi erano unanimi non c'era niente per nessuno Simona Mita passata a Milano in quel coordinamento arrivava diretto al centro ci perché sei perché le nostre colleghe null'altro a Roma erano davvero legate a quello a Milano
E gli uomini di Milano di non so che avevano soltanto ad obbedire quindi le donne poche non possono vendicarne fatto tutto loro
Le altre un po'di più ma anche loro non ho fatto da sole tutte insieme hanno cambiato il Paese negli anni settanta ottanta poi si è fermato
La figlia di Anna me la ricorderò sempre avendo sentito queste belle storie delle riforme degli anni settanta ha detto che invidia
Vero per gli abbiamo fatto davvero tante cose sono ancora lì però anch'allora prego Seriate Ponte alter ego riapriamo il dossier perché anche se siamo ex anche se siamo nella comunità civile abbiamo dire tanto queste nuove signore che sono in Parlamento che non ho avuto la nostra fortuna io parlo di fortuna di formazione politica è una fortuna forse questi non ce l'hanno avuta diamogliela
Ecco
Allora qui rimarremo poche ma ottime
Ecco diciamo che ancora l'azione arrivederci
Libia
Di quello che hanno detto le tue colleghe chiave rapporti
I rapporti tra le donne di culture diverso se il fare le cose insieme le differenzi conflitti lo chiedo anche a te e a Flavia Nardelli e poi passiamo a un altro argomento
Allora turismo da io ringrazio molto Margherita Boniver parla invece
Insieme a ringrazio molto Margherita Boniver per questo incontro io
L'OPA la politica è stata tanta parte della mia vita quindi
Ho imparato nel corso degli anni a
Ah valorizzate di questa esperienza politica che è stata faticosa di conflitti
E allo stesso tempo anche di
Di successe di riconoscimenti
Comunque io di questa esperienza voglia mettere soprattutto in risalto le reazioni umane
Perché alla fine pensando alle donne socialiste che hanno nomi e cognomi ben precisi
Alle donne democristiane che hanno nomi e cognomi ben precisi e ad altre
Quello che mi resta di più sono sicuramente le relazioni umane
Delle donne socialiste io porno
Conosciuto le ho conosciute tutto conosciuto Alma Agata Cappiello perché siamo stati insieme eravamo anche più o meno
Della stessa età
Siamo stati insieme
Cosa vi femminili
Maria Magnani Noya addirittura piemontese e quindi ha avuto modo di apprezzarla anche sotto un altro versante Margherita Boniver l'avevo apprezzata per il suo lavoro sull'immigrazione tema che mi stava molto a cuore
Ma non nascondo che una persona con la quale come dire questo aspetto della relazione umana è stato più più forte è stato con Elena Marinucci
Elena l'ho conosciuta in un
Occasione molto particolare Illy
Ero appena arrivata attori Roma da Torino come responsabile delle donne comuniste
E avevamo avviato la carta delle donne delle donne la forza del vento
Quando ci furono le elezioni politiche nell'ottantasette dopo
Un lungo Successo di quell'esperienza anche fu trovato solo un anno
Sentimmo la responsabilità di essere coerenti con quel percorso dalle donne la forza delle donne
E quindi facemmo una battaglia nel partito per avere almeno il trenta per cento di donne elette
Non c'erano le quote
Anzi c'era un ampio dibattito stessi o no alle quote
No in quella battaglia la vincemmo
La vincemmo perché il gruppo comunista fu informato dal trenta per cento di donna
E la vincemmo in un contesto tutt'altro che facile perché il PC perse le elezioni
Tant'è che nella riunione della direzione del partito dove come donne nera noi gli organismi pletorici di oggi muoiono quaranta persone
Le donne di donne eravamo io sia Tedesco Nilde Iotti Lalla Trupia
E in quella riunione
Gli alloggi meno estate naturale
No va in genere urla offendesse mi inviti a urlare
Ancora
No tant'è che in quella riunione della direzione di essi va be il il PC ha perso ma le donne hanno vinto perché questa è la verità
E
Il l'ineffabile Giancarlo Pajetta mi disse va beh le disgrazie non vengono mai sole
E quindi questo per
E il giorno dopo
E il giorno dopo feci una conferenza stampa per dire quanto eravamo contente di quel trenta per cento perché quel trenta per cento alla stato frutto di un lavoro
Di quella pratica di relazione tra donne
A quella conferenza stampa ad un certo punto di Gällivare Elena Marinucci
Che pubblicamente
C'è voglia venire alla conferenza stampa per pubblicamente farci i complimenti
Se mi consentite un gesto così non lo si dimentica
Io non l'ho dimenticato
E da quella da quel gesto è nato sommario Conella al di là delle battaglie politiche che abbiamo fatto
Ho sempre avuto mai è sempre stata la persona con la quale
Parlare confidarmi parlare di politica liberamente so che con lei scherzavo inizio ma mi spieghi perché
E tra donne socialiste donne comuniste c'è una competizione perché c'era un evidente competizione cioè io per esempio l'orgoglio socialista ma io pago dell'orgoglio comunista
Può anche voglio dire che quando è nato il PC e nato con Camilla Ravera Antonio Gramsci che fecero un documento che si chiamava il nostro femminismo
E che la prima donna segretario di partito in questo in questa nazione Italia si chiama Camilla Ravera quindi se devo insistere sull'orgoglio ciò molto orgoglio comunista
Ma il e a con con nell'analisi un sembrano mi spieghi perché noi
Ci avviamo alla competizione siamo in competizione
No e di lì a dimostrare che siete più bravi di voi voi vi siete virgola ventinove dopodiché però le battaglie le facciamo insieme perché poi tutte le battaglie le abbiamo fatte fortemente insieme
Credo che fosse inevitabile che ci fosse questa
Come dire questa forse anche sana
Una competizione loro erano più moderne non eravamo più organizzate entrambe però il il rapporto con le donne socialiste è stato un rapporto sulle grandi battaglie di grande intesa e io non ho nessuna sono ben contenta per esempio di riconoscere che se il femminismo degli anni Ottanta entrato nelle istituzioni con importantissima Commissione parità e pari opportunità merito delle socialista etica fatto questa battaglia
Noi discetta Vamos era giusto giusto misurarsi col potere che dopodiché la sanzione fu con una legge
Che fu approvata poi data tutte
E
Quindi io certi interpella cosa pure importante del dell'esperienza politica vissuto tra le con le donne in quegli anni
è stata
è stato quello che è il più utilizzato veniva detto prima
Con le differenze però abbiamo scritto una grande opera collettiva
In cui ciascuno ha portato un pezzo della sua sensibilità della sua storia
Le donne socialiste avevano più senso della radicalità rispetto
Ad alcuni diritti noi avevamo di più l'attenzione a un dialogo con le donne
Con le donne cattoliche oppure avevamo la pluralità dei femminili simile al nostro interno
Però è stata una grande opera collettiva che credo sia quello che ha lasciato era segnato profondamente il nostro Paese non soltanto perché ha lasciato
E ha scritto le leggi più importanti e le leggi più importanti sottoveste scritti negli anni settanta del mille ottanta ma vorrei dire a Maria Pia Garavaglia che sia andata via ma negli anni novanta perché se basta prendere
L'elenco delle leggi che sono state approvate quante furono le leggi approvate nel mille novecentonovanta dal Welfare
Alle leggi
Su sulla parità le leggi sul lavoro quindi
Alla intorno alla allo sviluppo della legislazione sulla
Cultura delle norme antidiscriminatoria
Quindi
è stato una un'opera collettiva che ha prodotto un efficace riformismo
Di questo io
Ricordo proprio il valore della pluralità era faticoso c'è la discussione anche qui sempre Garavaglia ha parlato della battaglie del della legge contro la violenza sessuale
Tempo io la conosco molto un po'diverso ma insomma
Nel senso che
La povera Angela Bottari fu costretto a dimettersi cioè decise decise lei di dimettersi da relatrice quando fu approvato un emendamento
Che di fatto ripristinava
La violenza come
Reato contro la morale
Con parole diverse ma era questo
Lei decise di dimettersi insieme al gruppo interparlamentare delle donne elette dalle liste il PC coni maschili che rumoreggiano no e che ho con Nilde Iotti chiedete le disse
Una comunista non si dimette mai e ci fu all'interno del pc un dibattito durissimo sulla vicenda delle degli controversa disuguale e quando nel mille novecentonovantasei Nilde Iotti prese la parola quando fu approvata la legge e perché e passò alla querela di parte no la procedibilità di ufficio che era stato l'elemento che aveva molto diviso io ero per la querela di parte e quindi
Quindi nel dibattito tale comuniste erano collocata in minoranza evoca la querela di parte
Ma Nilde Iotti imprese una parola per dire finalmente diamo una legge una legge avanzata al nostro paese eccetera eccetera e disse anche il mi pongo una domanda se come lei aveva il dono dell'autorevolezza e della schiettezza
Anche non perse l'occasione per dire mi pongo una domanda
Se non abbiamo perso del tempo nel senso di dire che la querela di parte che approviamo oggi forse potevamo provarla anche
Tanto tempo fa quindi fece una non rinunciò ad una battaglia politica alla discussione con le donne del suo partito questo per dire che quando diciamo opera collettiva quando dico che per me sono state molto importanti le relazioni umane che poi l'eredità più grande per me è questa
Non voglio nascondere il fatto che ci fu però discussione politica conflitto politico le donne comuniste amavano molto il noi eravamo la grande squadra ma eravamo in noi
Ma detto quel noi ci furono opzioni politiche e conflitti ho citato la legge contro la violenza sessuale che è stata quella in cui fu più evidente
Ma ce ne sono né ce ne furono anche furono anche altre quella su cui ci trovammo tutti d'accordo
Fu agire il conflitto del partito perché sulla legge sull'aborto ci fosse riconosciuta l'autodeterminazione delle donne perché quando il partito si presentò dicendoci che sul nodo chi decide era la commissione di esperti quella proposta fu sommersa
Sommersa
D'accordo
Ecco fu sommersa quella proposta da da dalle donne che dissero ma che cavolo volete noi sosterremo una legge solo se sarà chiara l'autodeterminarsi il principio dell'autodeterminazione delle donne
Quindi ecco io penso che sia stata efficace quella politica per
E che ha saputo unire
L'elemento della unità dell'opera collettiva perché sapevamo che se non era questo non andavo avanti
Insieme alle legittime
Reciproche ambizioni no quella che un po'con poneva Marinucci dicevamo ma come siamo strane andiamo dove votiamo le stesse cose poi però
Abbiamo le nostre competizioni
E però quei e e presta opera collettiva questo efficace riformismo questo efficace riformismo
Ma abbia a si è nutrito i punti di vista diversi
Di conflitti
Che ha reso le convergenze tanto più significative cioè io ho trovato a letto il quando analizzavamo delle convergenze era più facile realizzarla con le donne socialista tenevamo
Una stessa su alcuni temi etici della stessa visione ma quando riuscivamo a costruire una alleanza
Con con le donne che democristiane cattolica eccetera e quindi quelle con cui è più difficile costruire questa alleanza
E era particolarmente significativa perché si inizi perché significava che quello che avevano praticato le costituenti cioè di un dialogo autentico tra di loro
è stata una costante della Prima Repubblica sentiamo parlare di Prima Repubblica io di questa prima unica rivendico il fatto che quella riformismo femminile è stato efficace perché ha avuto la capacità della chiarezza del del conflitto della della esplicitazione delle differenze e a partire da qui dalla costruzione di mediazioni che sono state solenne proprio perché non era valida alzata
Così è stato sulla legge centonovantaquattro così è stato c'è una legge sul sono la legge sul diritto di famiglia Cosi è stato suo altare riforme che nominiamo di meno ma che sono state altrettanto importante quindi ecco io l'ho visto sì
Grazie
No è molto tante
Vorrei che fosse colto bene quello che lei ha detto Livia Turco su quell'in quest'ultimo passaggio che quando i conflitti si riconoscono vengono affrontati si trova la mediazione il risultato che Nenni le scaturisce è formidabile mente solido cioè non è soggetto
Agli attacchi agli sgambetti
Vorrei il racconto anche di Nardelli ma il le butto lì è un'altra cosa su cui può positiva anche lì vuol essere anche Livia Turco
E poi a fare una terza questione che quelle del femminismo di oggi ma dato che qui abbiamo un convitato di pietra che Giorgia Meloni
La prima cosa che voglio chiedere andar degli insieme a tutto ciò che lei riterrà di raccontare SS ha sentito questa giovane battagliera donna
In qualche modo come figlia anche della sua dritta di politica
Allora da non fatte per la campagna elettorale Naina grazie grazie anche per questa domanda che naturalmente
Provocatoria per tutte noi no non solo per me
Io vorrei però cominciare
Tirando una conclusione se mi consenti visto che sono l'ultima di questo tavolo
E la conclusione è che dal discorso che ho me Emerson oggi nelle relazioni di questa mattina nell'incontro di adesso mi pare sia ovvio
Che non si può fare storia del Novecento se non si fa la storia delle donne
E eh quasi una conclusione da signor della Palli sperò però mi pare ancora poco praticata
E
E quindi credo che questo sia la prima cosa di cui noi dobbiamo prendere atto non e per questo faccio altre due osservazioni
Noi abbiamo parlato di donne di terza generazione oggi quindi in questo tavolo cioè di quelle donne che erano giovani donne
Alla fine della seconda guerra mondiale erano un qualche volta anche ragazzine
E e che si portavano dietro l'esperienza
Di donne impegnate in politica nel periodo eroico quelle del primo Novecento quelle mia e del Partito popolare
Quelle di seconda generazione fra la prima e la seconda guerra mondiale nate non è che sono arrivate alla fine della guerra della seconda guerra mondiale nel pieno della maturità quindi con una storia dietro che veniva da
Da mediazioni da riflessioni per le cattoliche da mediazioni con la Chiesa ovviamente e da un rapporto
Che doveva tener conto di quello che era una grande ricchezza ma anche un grande condizionamento che era il rapporto con con chissà con la fucili con l'Azione Cattolica cioè con tutto quel mondo cattolico organizzato che fu una forza sicuramente trainante ma che era una realtà con cui un movimento politico doveva fare i conti
Quello che mi pare molto interessante su cui noi abbiamo lavorato molto è andare a vedere che cosa poi queste donne non
Queste di cui vi ha parlato Lidia
E io concordo assolutamente con quello che è stato detto a questo tavolo da questo punto di vista sia sui grandi risultati
Che si ottengono quando si raggiungerà un risultato faticoso e un compromesso alto perché a quel punto diventa un patrimonio comune
Sia su quello che naturalmente
Si diceva prima aproposito lo diceva Maria Pia ma lo dicevano anche le altre cioè sul fatto che comunque c'è un c'è sempre stato una un lavoro comune che ha portato avanti le cose più importanti che si sono riusciti a raggiungere però io dico c'è un lavoro invece
A cui io tengo molto e che io spero vada avanti che è quello di tener conto di che cosa sono i territori
Di che cosa sono le periferie di che cosa sono le tantissime donne che si sono impegnati in politica e di cui facciamo fatica a ricordare i nomi
Ma che hanno costituito almeno per le cattoliche sicuramente per le comuniste io credo anche per le sociali esiste una rete straordinaria
Chi è la forza vera poi alla fine di un partito politico
O dei nostri partiti politici di come noi li ricordiamo di come li pensiamo
Allora io devo dirvi che lavorare su questo vuol dire andare a riscoprire delle realtà su cui ci sono grandi lacune
Il convegno di oggi della Fondazione Craxi è molto importante ma è molto importante perché affronta per la prima volta un certo tipo di problemi
Noi abbiamo cominciato ad affrontarli quando nel novantaquattro c'è arrivato il partito della democrazia cristiana che si scioglieva
Quindi le ventidue buste che noi abbiamo del movimento femminile e sono ventidue buste che pesa ma in maniera straordinaria
E a cui si sono poi aggiunte Nava naturalmente tutto quello che è il materiale delle protagoniste che hanno redatto all'Istituto Sturzo i loro archivi
Ma che cosa abbiamo fatto e io sono fierissimo e di quello che abbiamo fatto e e voglio continuare a farlo
Abbiamo lavorato per risse sono utilizzate do come sempre si fa in questi casi negli istituti sessanta anni del voto alle donne perché
Nicola mi dimostrerà che essi davanti spesso cercando di utilizzare quelle che sono le lei ricorrenze che ci sono no per cercare di trasformarle in progetti da condividere sui territori
Bene che cosa abbiamo fatto in quell'occasione abbiamo fatto
è una serie di interviste di storia orale con tutti i limiti che hanno le interviste di storia orale ma anche con le straordinarie ricchezze che ti propongono
E ne abbiamo quaranta
Ora se io vi dico ho qui degli elenchi mostruosi ma sì io vi leggo dei nomi voi li conoscete perché se io vi dico Carolina Cingolani Silvia Costa Paola dagli ottimi
Carla Roncati Anna Spataro sono nomi che voi conoscete ma se io vi leggo invece nomi come Caterina delude Annarosa gallesi Albertina Soldano Norina Rai nero Giovanna t. Hardy Anna Maria Vietti li conoscete di meno
Che cosa sono le prime sono quelle del gruppo romano le altre sono del gruppo piemontese
Ne abbiamo quaranta voi non avete idea che cosa sono queste interviste ci sono in Rete ormai e sono di una ricchezza straordinaria naturalmente abbiamo delle cose bellissime come quello di Maria eletta Martini
Di cui abbiamo anche l'archivio in istituto è un archivio che conta duecentoventi buste voi sapete che un archivio medio di un segretario politico di un partito e fatto di seicento buste e quindi le duecento il venti buste di Maria Eletta sono comunque estremamente significative sono
La dimostrazione di un lungo percorso e di una straordinaria attività su molti fronti
Bene
Che cosa vien fuori da queste interviste sono interviste fra l'altro un'intervista bellissima a Rosetta Iervolino da ministro degli interni un'intervista a Paola De agli occhi De Biase che è stato un personaggio straordinario secondo me che ha approfondito a con la lega democratica
Con il suo rapporto con Scoppola con gli intellettuali cattolici con tutto il però Blair ma del Concilio e dei risultati che il Concilio portava con sé delle trasformazioni che portava con sé eccetera
Allora io spero che questo incontro ma della Fondazione in Craxi serva
Per andare tutti insieme a cercare le fonti che ancora ci sono sui territori Nicola perché adesso o mai più no
Andare a cercare e quelli che sono state le protagoniste su su sulle realtà locali
E e le camerette che ancora ci sono perché perché dove li tenevano le
Ritenevano poche se volete perché sceglieva non facevano selezioni però ci sono ecco io credo che questo sia un grande compito soprattutto alla luce di due considerazioni Marina cui io tengo molto se tu vai a vedere la storia del delle donne cattoliche
Del della politica delle democristiane tu trovi che ci sono due fattori che continuano che sono motivo dominante prima la formazione che vuol dire formazione alla democrazia
E che ha avuto un primo straordinario risultato voi lo sapete nel quarantotto
Melli negli anni quarantasei quarantotto quarantasei quando portano a votare quando contribuiscono a mandare le donne a votare e quando addirittura
Precedo no il Paese perché è evidentissimo che si tratta di un gruppo di donne
Che è molto più avanti della maggior parte delle donne del paese essere tira dietro e riesce a convincerle
E riesce a costruire questa cittadinanza democratica questo senso di cittadinanza democratica che secondo me è un patrimonio straordinario per questo Paese
Ma sono quelle stesse donne anche che poi contribuiscono a
Rafforzare l'idea di democrazia nel Paese perché sono quelle che nell'operazione Sturzo aiutano De Gasperi a sostenere quello che
Il diritto di una politica che porta naturalmente alla democrazia la democrazia cristiana rimanere sulle proprie posizioni a non accettare posizioni di destra
Quindi che rafforza
E la posizione delle dei grandi gruppi femminili di Azione Cattolica eccetera se voi andate a studiarlo e sono le cose che si stanno studiando dimostra proprio questo che c'è questo sostegno quest'idea di democrazia di base
Ecco allora
L'aprimmo tema e formazione questa formazione e torna in tutti in tutti i decenni come un comma un motivo fondamentale torna anche negli anni settanta
Torna anche nel diritto di famiglia
Torna quando anche sul diritto di famiglia si parla comunque di una lotta contro le forme di patriarcato no le forme di una divisione delle della della famiglia della società eccetera che era ancora molto radicata anche dentro certo mondo cattolico e che in questo modo viene completamente ribaltata
La seconda voce però che mi pare fondamentale
è quella della partecipazione
Perché se io devo definire gli anni Ottanta gli anni Ottanta sono fatti di questo orgoglio di cui si è parlato oggi di questa presenza nelle istituzioni mai fatta anche per parte delle cattoliche e anche per parte del comuniste di quello che sono vi ricordate i decreti delegati la riforma della scuola le riforme sui territori addirittura sul disco
Ciò della Bortot sul territorio si va a costruire quelle che sono le forme per affrontare anticipare i problemi per cercare di risolverli per fare una legge che sia una legge che le cattoliche non ha non avrà non amavano non approvavano ma che cercavano di rendere migliore utilizzando tutti gli strumenti che avevano
Ecco il tema della partecipazione è un tema che per gli anni ottanta è un tema dominante dopodiché
E io concludo
Io mi sono occupata Nonda storica perché io non faccio la storica Mazzini come testimone ovviamente di una vicenda
Chi è quella della fine della democrazia cristiana
Andando a vedermi tutti quei ventun mesi tremendi no che vanno dalla fine dalle dalle elezioni del novantadue al novantatré all'inizio quel gennaio del novantaquattro sono mesi terribili voi sapete in cui si succedono con una velocità terrificante
Azioni contro azioni
Dispersioni di forze interpretazioni sbagliate
Tutta una serie di di cose che quando le le vedete una dietro l'altra ti danno il senso di ansia di confusione e di incertezza che dominava quindi se in quel periodo bene in quei mesi in quel periodo
Dentro la Democrazia Cristiana le donne svolgono un ruolo fondamentale un ruolo che hanno svolto all'inizio della storia del partito
In quegli anni nel quarantasei in cui come dicevamo prima riescono a dare il senso di una cittadinanza democratica la formazione è una cittadinanza democratica
Alla fine del partito a rendere accettabile quello che accettabile non era cioè ad assumersi l'onere di vedere finire un'esperienza politica
Che aveva davvero coinvolto un Paese e a tirarne fuori quello che il meglio e
L'ho vissuto accanto a due persone
è una è Rosetta Iervolino
Che ha avuto da Martinazzoli il compito di chiudere un'esperienza
Cosa di una difficoltà terrificante
E l'altra Maria eletta Martini
Che un altro personaggio straordinario a cui io sono molto legata molto affezionata perché Maria Eletta è stata una donna straordinaria una donna
Non abbiamo parlato della Resistenza non abbiamo parlato dei tanti modi di vivere la resistenza c'è un'altra delle conquiste che la storiografia che si è occupata di questo periodo ha fatto male ma su cui bisogna ancora lavorare comunque
Maria Eletta
Aveva un padre che era il Sindaco
Di Lucca con lui aveva fatto la Resistenza aveva condiviso lei dice che il padre
Gli aveva fatto lo straordinario regalo di coinvolgerla nella sua vita politica dopodiché diventa
E mo'cristiana e Maria Eletta è una che teorizza che si sta dentro il partito non si sta dentro il movimento femminile si sta dentro il movimento femminile ma con un movimento femminile chi è dentro il partito sostanzialmente dentro il partito e lei si sente
Dipartimento
Elude le otto lo teorizza lo spiega
E naturalmente sapete benissimo nel settantacinque è l'artefice una delle artefici in collaborazione
E questa è una collaborazione vera questo discorso del compromesso alto io credo sia uno dei compiti più importanti della politica quando fai politica ti accorgi che e su queste cose che ti misuri cioè sul fatto di avere chiaro qual è l'obiettivo dovrà poi devi arrivare sapere che cosa devi salvare come devi accettare le logiche degli altri e come quello che vuoi arrivare a fare bah debba essere
Per un concetto molto e ho purtroppo non si riesce a fare sulla guerra certo ma il discorso marinai trovarono del bene comune no dovrebbe essere
Sul fondo dovrebbe essere quello del bene comune perché dico queste cose perché ha ragione Marina ce le siamo dimenticate cioè ci siamo dimenticati
Di portare avanti questo lavoro di formazione e questo lavoro di partecipazione secondo me
E non riusciamo più a trasferire alle ragazzine alle persone più giovani ai nostri colleghi questo spirito che era uno spirito di fondo secondo me della politica ecco io mi fermo qui con l'invito davvero ad andare avanti a cercare di trovare tutte le fonti che possiamo ancora trovare e a metterci a lavorare degli storici che sappiano capire qual è il senso vero di questa politica grazie
Grazie
Risparmi alla domanda sono Giorgia Meloni e perché non mi voglio il territorio
E dedicherei gli ultimi due ultimo quarto d'ora a
La faccenda del rapporto con il femminismo
Di Giorgio Melloni voglio solo dire che ieri sul treno con simpatico signore che era seduto con me sulla freccia
Mi ha detto ma sente io non non li ho votati però a me che ci sia una donna limiti son più tranquillo
E secondo me questo è in gran parte lo spirito
Del sostegno cioè il fatto che ci sia una che sembra una donna di buonsenso qualunque cosa si pensi e politicamente di lei e non voglio mettermi nei guai in nessun modo
Ma questo signore aveva detto proprio così cioè io sapere che c'è la mia moglie a casa son più tranquillo e sapere che c'è un atto a Palazzo Chigi son più tranquillo e questo è però non diceva una cosa ha da temere in grande considerazione chiudiamo la parentesi Meloni Ca'
Portare
Non Meloni ha una mela unica e
Allora
Soprattutto soldi Livia forse anche lui
I rapporti col femminismo
I rapporti col femminismo Complessi una dialettica deriva col sofferenza il femminismo che si voleva spenderebbe adesso nelle istituzioni e poi invece no quelle che invece no però probabilmente molta della materia prima che poi è stata lavorata
A livello della politica parlamentare veniva anche dalla spinta no vedi femminismo che indicava dei temi indicava delle priorità dico delle cose abbastanza banali
L'altro giorno sulla stampa leggo Lucetta Scaraffia che dice
Che il femminismo è morto
Un'affermazione apodittica che io non condivido per due ragioni primo non può essere morto visto che c'è bisogno ancora del femminismo perché c'è bisogno di colmare il gender pari Gatto e c'è bisogno di risolvere la questione di un patriarcato morente che perseguita
E ancora
Ma
Il quindi queste dichiarazioni un po'Effetto non fanno bene alle non fanno bene a nessuno insomma probabilmente ai giornali degli uomini fa piacere vedere il femminismo accanto a
Era ora
Secondo non non è vero che
Non è vero che è morto però
No non c'è più
Poi il femminismo che poi come appunto era anche la lezione di Marinucci in questo suo andirivieni dentro fuori dentro fuori voleva portare nelle istituzioni voleva portare a casa
Scusate questo gergo da cacciatrice il fagiano cioè il cioè tu vuoi tornare a casa alla sera
Con il fagiano tra i denti con risultato
Che ci porta a un passo avanti due passi in mezzo a tasso comunque adesso non abbiamo a che fare con un femminismo a questo si riferiva Scaraffia in particolare
A queste manifestazioni di piazza che abbiamo visto dove per la prima volta nella storia
Già era successo il venticinque novembre comunque per la prima volta nella storia del femminismo il femminismo ha escluso delle donne
Voi potrete dire ma le donne di destra forse non erano ben volte ma non era dichiarato Pamuk turco un progredire stavolta
Non so cosa ne sto coso ed ha dichiarato in modo esplicito per le donne ebree voi non potete venire una ragazza della Sinistra per Israele che aveva il suo cartello è stata sbattuta fuori
Letteralmente
Allora un femminismo che esclude ed è un femminismo che forse non si può più dare il nome di femminismo anche per questa ragione e anche perché è un femminismo antagonista la la cui testa è largamente nelle mani dei centri sociali spiace doverlo dire
A cui naturalmente festosamente le ragazze
Sa al loro allora richiesta accorrono e si fanno l'otto marzo con tutte le ragioni del loro otto Marzi eleggono venticinque novembre ma questo femminismo è molto problematico
Molto problematico
Beh ma è stato reiterato il l'otto marzo cioè è stato ritirato l'otto marzo
Quindi io non credo che il femminismo sia morto credo che sia un momento molto complicato ma domando alle nostre due Michele
Problematiche Suma domando non sarebbe il caso di cominciare a sottrarre il sostegno per esempio Livia sono che la Cecilia D'Elia
Che è la responsabile delle donne del partito democratico
Non è più beh però lei trans femminista scatenata però ormoni ai bambini però tutte queste qua al una che ha fatto le cose per le trans ce l'avevamo qui è andata via Maria Pia Garavaglia ha fatto la sua battaglia io me la son fatta nella piazza gli dicevo
Con con il trans ci dobbiamo parlare ma adesso abbiamo il problema di bambine
Bambini che vogliono diventare uomini numero crescente di bambine che vogliono prendere gli bloccante della pubertà farsi le varie Lissoni e poi passare al due mila nove al testosterone abbiamo un grosso problema
E
Questo buon momento qui è un movimento cioè mi domando se non si dovrebbe dire tutte insieme sentite
Momento
Questa peste e corna specifici
Chi è che li fa
Chi è che decide visto che gli uomini liberano gli circolino liberamente dei direttivi nei cortei IMI in che mani stiamo lasciando un movimento
Che ancora come dicevamo Necci serissimo necessari Simo e che devo dire
Debole dialogare con le istituzioni anche duramente come è sempre successo polemicamente ma non è possibile
Vogliamo distruggere tutto
Milioni a testa in giù Leberecht fuori dal corteo
No ma non mi interessa niente perché la polarizzazione no no perché prima del prima della guerra ce n'erano altri c'era il trans femminismo per cui situa andavi con in mano un cartello con
Contro il sex worker costretto libero se consortili di cacciata fuori perché ho fatto personalmente questa esperienza
Quindi io dico ma non è il caso di metterci gli occhi
Soprattutto per queste ragazzine a migliaia in ottima fede
Vi chiedo di chiudere su questa roba complicata
Scusa non non rinunci sento
Allora confermo che il rapporto col femminismo e in particolare con il femminismo della differenza sessuale è stato nel mio percorso politico
Ok bio
Non funziona
Sì no dicevo confermo che nella e la mia esperienza politica il il femminismo è stato importantissimo non solo non solo non soltanto rispetto alla vicenda dell'aborto il ma per me è stato importantissimo il femminismo della differenza sessuale
Proprio negli anni ottanta quando ci trovavamo di fronte ha una grande forza delle donne perché il tennista avrà cambiato profondamente la coscienza delle donne italiane
E
E questo è questa forza delle donne per essere chiari e quando parla di forza delle donne
Presente le mie compagno compagni inteso in senso lato e gli operai della FIAT Mirafiori
Che erano entrate per la prima volta in massa alla FIAT
Che entrate alla FIAT ponevano il problema della salute nei luoghi di lavoro che significa salute sessuale i consultori e questo sconvolgeva
Un modello maschile e il mitico sindacato e che a Torino se non parlare di FIAT Mirafiori non esiste che
E quindi quelle donne portarono il conflitto di sesso all'interno del conflitto di classe
E a quelle donne non potevo parlare il linguaggio di un femminismo rivendicativo o dell'oppressione
Povero parlando il linguaggio di un femminismo della forza e io questo femminismo della forza ho trovato nel femminismo per la differenza sessuale che diceva
Il mondo è fatto le donne e di uomini e gli uomini e le donne dall'è uno soltanto conquistare l'eguaglianza
Ma a partire dal sette tenevano ripensare la società il mondo il pensiero e quindi io sono stato affezionata a questo tipo di Fellini posso durare Luisa Muraro lucciole degli orari la lista dei credo
Sebbene l'anonimo Sei Carai apparenti il diciottesimo congresso del Partito Comunista Italiano per il partito che
Il congresso del nuovo pc
Fu aperto dalle sedi legali questo per dire quanto noi avevamo fatto affidamento sul femminismo della differenza sessuale quindi queste dichiarai niente Adriana Cavarero dieci gradini la
Luisa Muraro e tante altre venti
E trovammo grande fecondità perché quel trenta per cento di donne che ottenemmo fu frutto di una
Di un grande lavoro nella società nel nome della forza delle donne e quando usavamo la parola forza delle donne
Io ricordo che non soltanto trovavamo interlocuzione
Con con enunciato femminismo noi trovammo interlocuzione con le donne nella società
Questo fu l'elemento che ci consentiti fa intenderci con le donne socialiste che parlavano di potere con le donne democristiane che
Stavano rivedendo le ricordo Paola Colombo Svevo stavano rivedendo
E rivisitando anche il loro pensiero
Cioè delle donne della per la prima volta a Botteghe Oscure vendono le donne della Coldiretti
Il nome della forza delle donne quindi per me il testo è stato il femminismo che ha conta e non della miseria femmine Leo dalla miseria femminile e non furono rivendicazionismo
Sono affezionata a questo questo femminismo
Resto legata a questo femminismo
Marina io credo che ne abbiamo un problema
Quelle che hanno creduto il vissuto che il femminismo noi abbiamo un problema di capire queste giovani
Cioè io non voglio essere io voglio continuare a rivendicare la mia coerenza femminista
Ma voglio allora non voglio essere una matrigna che
Se dai volti dice sì no io voglio fare la fatica di capire queste giovani
E di capire questo nuovo femminismo e se c'è una cosa che chiedo alle donne della mia generazione che si sono spente del femminismo della differenza sessuale è quello di fare uno sforzo di capire che cos'è questo femminismo
Quindi spiega dispiegarsi di trovare una interlocuzione un dialogo non ci può essere una così a Kuta frattura generazionale
Che non è colpa nostra e la frattura generazionale abbia parlato non a caso di Prima Repubblica
Poi c'è stata una frattura generazionale io l'ho vissuta l'ho vissuta anche sulla mia pelle una frattura generazionale che è nata quando c'è stata una generazione
Quella più giovane che ha ritenuto che il tetto di cristallo fosse rotto che bastasse essere brave che basta l'assessore competente e che bastasse fare l'alleanza con il bus più più potente che c'era nel partito
Ho capito vecchio modello ma è il modello che si è affermato
Pertanto è il modello che si è affermato allora così come io sento il dovere di dialogare con le donne del mio partito le più giovani e dirgli vedete che il tetto di cristallo nemmeno otto
Vedete che l'alleanza con i maschi siete sempre perdenti perché siete sempre seconde
Volete imparare che la leadership femminile è qualcosa che si costruisce attraverso quella durissima ma necessaria per l'azione tra donne
In cui bisogna riuscire a essere sia leader individuali
E noi senza questo non sempre l'abbiamo avuto la a volte ci siamo come dire questo senso della seconda diretta di non essere mai adeguate di dai per io me la son portata dietro ai sei metri quadri quindi mette mai in gioco perché sei
Questo è un po'un problema che abbiamo avuto è un problema che abbiamo colto che c'è nella politica no pants maledetto senso di inadeguatezza
Allora lei ha ha però io le giovani di oggi sento di dirgli il tetto di cristallo l'avete rotto le alleanze con i pasti nomi portando a nessuna parte perché al massimo siete gregarie
Nel partito
Nel partito vige la logica che se sei con uno e non voglio parlare non voglio entrare nel nel dibattito all'interno di di ecco
Ma allora c'è qualcosa che non ha funzionato
Vogliamo partire dal fatto di quello che non ha funzionato che non ha funzionato il fatto di considerarsi banale e di farcela da sole che non ha funzionato il fatto di essere alleati del maschio più forte
E che è dunque forse bisogna ritornare a quell'esperienza che abbiamo fatto
La faticosa ma necessaria relazione tra donne faticosa non è un pranzo di gala la relazione tra donne perché significa mettere in gioco
Pensieri diversi anche ambizioni legittime ambizioni
Perché bisogna combattere l'invidia perché bisogna avere la capacità di scegliersi bisogna avere la capacità di dire toccate perché sei più brava di me
E che etici bandiamo città attorno non è facile fare questo però se si vuole costruire leadership autonoma e autorevole nella politica questa è la strada
Allora io sentirai con questi giovani forse di partire da qui
Poi certo c'è un c'è un etica prima e questi questi femminile per esempio parla mi parlano di un femminismo
In cui si deve tenere conto non soltanto della elemento di di di sesso ma del de della della componente del Paese da cui proviene dalla disuguaglianza all'il femminismo interesse sezionale ha un suo fondamento certo quando vi parlate di identità fluida io non capisco più
Io non capisco più
Essa ok c'è un un grande e quando sei e quando vedo quei cognomi che non hanno più a donna Massi con un asterisco io impazzisco aiuta il prezzo lo capisco di
Perché è la lotta che a Napoli abbiamo condotto contro gli stereotipi di genere portata fino alle sue estreme conseguenze ma questo vuol dire che non ti il consegnare abita a fare ma io chirurgia porca miseria
Ma se il tuo il vizio in una donna
E vuoi andare a pescare Allo stadio ti vuoi tagliare i capelli a zero resti una donna anche il sì significa liberamente idem per un ragazzo loro non vogliono più saperne di questi stereotipi
E questi destini
è in atto ma Natoli consegnano questo loro desiderio Abi Pharma ai chirurghi alternanza eroina azzarderà voglio dire è questo
Che
E la strada è quella di costruire un dialogo ricercata europei Assisi tenta quindi va bene è
Non saranno fucile quelle che fanno che vanno alle manifestazioni fatto questi atti sciagurati
Perché non c'è dubbio che non accettata in una manifestazione una donna israeliana è un atto semplicemente scellerato
Ebbe a ma l'hanno fatto correre alla religione Barbieri chiamata risonanza non salva la maggioranza dobbiamo avere la capacità di fare quello che diceva prima Flavia Nardelli a proposito della ricerca storica
I territori
Andiamo a cercare la pluralità il popolo perché ha ragione primaria se noi vogliamo costruire una storia vera delle donne
Dobbiamo andare a vedere non soltanto quelle che sono state le emergenti del leader ma quello in quelle che sono state leadership diffusa e dei territori
E abbiamo tutte donne dei partiti abbiamo tutta un problema e il problema è l'oblio o della storia politica delle donne vogliamo dire sì o no il centenario del PC è stato ecco ma infatti bravissima infatti sono stata molto contenta perché ti posso dire che è vincente dado del PC è stato uno scandalo perché è intenso e intestatario di donne se ne sono viste poche va bene
Nel da parte di chi l'ha celebrato poi abbiamo fatto la nostra parte ci siamo messi in gioco abbiamo attivato ricerche tutto spiano sui territori ma che cosa abbiamo detto rifacciamo gli Artieri andiamo a ricostruire la storia delle donne
è e quindi è il perché questo pesto per lo straordinario popolo che va ricostruito e che va in qualche modo cioè i carabinieri legge sappi che la prima biografia di Nilde Iotti l'ha fatta la Fondazione Nilde Iotti con tutte le fondazioni che ci sono abbiano avuto essere noi a fare la Fondazione la radiografia di Nilde Iotti va bene ecco quindi so
E e dobbiamo combattere questo oblio dobbiamo combattere questo oblio
Invece quei viennese minigonne di alloggi bisogni ritualmente alloggi disse allora siamo stati al popolo
Abbiamo aveva costruito un riformismo che è stato efficace perché è stato opera collettiva perché abbiamo coinvolto il popolo delle donne
Oggi se non si fa questo non si va da nessuna parte anche perché vorrei che non ci dimenticassimo che abbiamo una discreta percentuale di persone che non vanno a votare
E quindi anche il tema del rapporto con i femminili ismi io la metto in queste o con testo momento nel contesto di capire
Di capire quali sono i problemi sul tappeto e di capire come si ricostruisce in qualche modo una relazione una genealogia femminile ok io il segreto dell'impianto sfida
Vi devo chiedere scusa ma io devo andare a prendere un treno e quindi non ascolterò non astronomi riconosce ecco allora grazie sposare
Scusate