Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale sabato sei aprile questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta quest'oggi ci concentreremo innanzitutto sulla Cina
Due gli a spetti i piani economici di sci Jinping che costituiscono
Un rischio per il resto del mondo non solo anche per la stessa Cina almeno a leggere l'editoriale di questa settimana il principale dell'Economist il rischioso ributta della Cina il piano DC Jinping per sfuggire alla stagnazione economica
E mal concepito deluderà i cinesi e farà infuriare il resto del mondo scrive tra l'altro il settimanale britannico altro aspetto ruolo della Cina nella guerra della Russia contro l'Ucraina
In sala stampa in Sogei pubblica un articolo a più mani a proposito di Anthony Blinken il segretario di Stato americano che durante la riunione di questa settimana alla NATO a avvertito gli alleati del dell'approfondimento del sostegno cinese
Alla Russia
L'assistenza al Complesso militare industriale di Mosca ha raggiunto livelli preoccupanti ha detto il segretario di Stato e questo avvertimento è stato particolarmente esplicito secondo diversi testimoni citati
Dal fanno Shawn Times di Cina ma non solo di Cina e Russia parlava ieri anche El Pais
In un'analisi dedicata alle operazioni di influenza condotte da Mosca e Pechino nell'Unione Europea
In parte in vista delle elezioni per il Parlamento europeo del sei nove giugno la mano di Russia e Cina dentro l'unione europea al titolo del quotidiano spagnolo invece a proposito di di NATO Unione Europea difesa
Leggeremo un editoriale del Washington post sull'Europa che sta finalmente rimettendo in moto le sue
Scricchiolante in fabbriche della difesa partiamo però dei piani economici cinesi
E dalla principale editoriale dell'Economist questo il titolo che si ritrova anche in copertina il rischioso ributta della Cina il piano DC Jinping per sfuggire alla stagnazione economica e mal concepito
Deluderà i cinesi farà infuriare il resto del mondo scrive l'Economist
Si tratta della testo economico o più grave per la Cina
Da quando negli anni mille novecentonovanta è iniziata la più grande delle riforme quella condotta da Deng Xiao Ping lo scorso anno la Cina ha raggiunto una crescita del cinque per cento ma i pilastri del suo miracolo decennale vacillano la sua forza lavoro notoriamente operosa si sta riducendo
Il boom immobiliare più impressionante della storia si è trasformato in un fallimento e il sistema globale di libero scambio utilizzato dalla Cina per arricchirsi si sta disintegrando
Come spieghiamo in una nostra inchiesta la risposta del presidente ci Jinping e quella di raddoppiare gli sforzi su un piano UDACE per rimodellare l'economia cinese
Unendo techno utopismo pianificazione centralizzata e ossessione per la sicurezza questo piano DC Jinping definisce l'ambizione della Cina di dominare le industrie di domani
Ma le sue contraddizioni faranno sì che il piano deluderà il popolo cinese e fa infuriare il resto del mondo
Rispetto a dodici mesi fa per non parlare degli anni del boom prosegue l'Economist l'atmosfera in Cina è particolarmente cupa nonostante la produzione industriale si sia ripresa a marzo
I consumatori sono depressi la deflazione in agguato molti imprenditori sono ormai disillusi dietro questa angoscia si celano timori più profondi riguardo alle vulnerabilità della Cina
Si prevede che la Cina perverrà al venti per cento per la sua forza lavoro entro il due mila e cinquanta ci vorranno anni per risolvere la crisi del settore immobiliare che rappresenta un quinto del PIL questa crisi danneggerà i governi locali a corto di liquidità che facevano affidamento sulla vendita di terreni
Per aumentare i loro ricavi e sul fiorente settore immobiliare per garantire i livelli di crescita
Le relazioni con l'America oggi sono un po'più stabili come dimostra la telefonata questa settimana trascina il presidente John by the ma rimangono fragili
I funzionari cinesi sono convinti che l'America limiterà ulteriormente le importazioni dalla Cina e penalizzerà ancor di più le aziende cinesi indipendentemente da chi conquisterà la Casa Bianca a novembre
La risposta della Cina spiega l'economista è una strategia costruita attorno a quelle che i funzionari cinesi chiamano nuove forze produttive
Questo evita il percorso convenzionale la strategia convenzionale che viene generalmente adottata in Occidente
Quello di un grande stimolo ai consumi per Revel inflazionare l'economia ci Jinping vuole altro vuole che il potere statale celle Rillo sviluppo delle industrie manifatturiere avanzate
Perché a loro volta dovrebbero creare posti di lavoro ad alta produttività rendere la Cina autosufficiente e proteggerla dall'aggressività americana
La Cina dunque e piani di sci Jinping supererà l'era dell'acciaio dei grattacieli per entrare in un'era d'Oro della produzione
Di marzo di auto elettriche batteria e biotech che
Economia a bassa quota fondata sui droni
La portata di questo piano è mozzafiato secondo l'Economist
Che stima che gli investimenti annuali Wim nuove forze produttive ormai abbiano raggiunto uno virgola sei trilioni di dollari mille seicento miliardi di dollari un quinto di tutti gli investimenti e il doppio rispetto a cinque anni fa in termini nominali
Questo equivale al quarantatré per cento di tutti gli investimenti in America nel due mila ventitré
La capacità delle fabbriche in alcuni settori potrebbe aumentare di oltre settanta cinque per cento entro il due mila e trenta
Una parte di questi prodotti sarà realizzate da impresa di livello globale di Senderos di creare valore ma molto sarà indotto dai sussidi pubblici
E dalla diretta azione statale implicita o esplicita l'obiettivo finale di sci e invertire gli equilibri di potere nell'economia globale
Non solo la Cina riuscirà a sfuggire alla dipendenza dalla tecnologia occidentale ma controllerà gran parte della proprietà intellettuale chiave nei nuovi settori quelli del futuro insomma le multinazionali
Andranno in Cina per imparare non per insegnare
Il problema secondo l'Economist che il Piano scie fondamentalmente fuorviante un difetto e che trascura i consumatori cinesi
Oggi la loro spesa rappresenta appena il trentasette per cento del PIL molto inferiore alle medie globali
Per ripristinare la fiducia in un contesto di crisi immobiliare quindi stimolare la spesa dei consumatori sono necessari stimoli pubblici
Per indurre i consumatori a risparmiare di meno sono necessari una migliore sicurezza sociale una migliore assistenza sanitaria e riforme che aprano i servizi pubblici
La riluttanza DC Jinping
A adottare questo approccio riflette la sua ideologia ci Jinping detesta l'idea di dover salvare società immobiliari speculative o dare aiuti pubblici direttamente i cittadini ai suoi occhi giovani dovrebbero essere meno coccolati
Più disposti a digerire amare
Lo ha detto lo stesso ci Jinping in un discorso lo scorso anno
Un altro difetto prosegue l'economista è che la debole domanda interna implica che una parte della nuova produzione dovrà essere esportata
Purtroppo però il mondo si è allontanato dal sistema del libero scambio degli anni Duemila in parte proprio a causa del mercantilismo cinese l'America sicuramente bloccherà le importazioni avanzate dalla Cina che farà di tutto perché lo facciano anche altri l'Europa già nel panico per le flotte di veicoli cinesi che spazzano via le case automobilistiche europee
I funzionari cinesi affermano di poter Randy rizzare le esportazioni verso il sud del mondo ma sullo sviluppo industriale dei Paesi emergenti dove se essere compromesso
Da un nuovo choc cinese ed è anche il Sud del mondo potrebbe diventare cauto rispetto alla Cina
La Cina rappresenta già al trentun per cento della produzione globale in un'epoca protezionistica quanto questa cifra potrà aumentare l'ultimo difetto
La visione che uscì a degli imprenditori
Gli imprenditori cinesi erano stati la dinamo degli anni degli ultimi trent'anni gli investimenti in settori politicamente favoriti
Sono invece la ricetta preferite Nishi stanno aumentando vertiginosamente solo che il meccanismo
Che alla base del capitalismo cioè l'assunzione dei rischi
Viene danneggiato molti capi d'impresa si lamentano dell'imprevedibilità del processo decisionale DC Jinping attendono epurazioni addirittura l'arresto
Le valutazioni del mercato azionario sono ai minimi da venticinque anni le imprese straniere sono caute ci sono segnali di fughe di capitali e di emigrazione di magnati
Se gli imprenditori
Le forze imprenditoriali non verranno liberate ebbe l'innovazione ne soffrirà e le risorse verranno sprecate
Per l'Economist la Cina potrebbe diventare come il Giappone degli anni mille novecentonovanta intrappolata nella deflazione e nel crollo del settore immobiliare quel che è peggio
Il suo modello di crescita sbilanciato potrebbe distruggere il commercio internazionale se così le tensioni geopolitiche potrebbero aumentare ulteriormente e l'America e i suoi alleati farebbero bene attenere questo scenario perché con la Cina stagnante Pechino potrebbe diventare ancor più bellicosa
Se questi difetti sono evidenti la domanda è perché la Cina non cambia rotta
Uno dei motivi che esci non ascolta per gran parte degli ultimi trent'anni la Cina era stata aperta alle opinioni Esterne in termini di riforme economiche i suoi tecnocrati avevano Ostuni e studiato le migliori pratiche globali
E avevano accolto con favore dibattiti tecnici vigorosi
Sotto il governo centralizzato di sci gli esperti economici sono stati emarginati il rapporto tra apparato il leader si è trasformato in adulazione
L'altro motivo addotto da sci Jinping e che la sicurezza nazionale ora la precedenza sulla prosperità la Cina deve essere preparata alla futura battaglia con l'America anche se c'è un prezzo da pagare
Si tratta di un cambiamento profondo rispetto agli anni mille novecentonovanta e i suoi effetti negativi si faranno sentire in Cina in tutto il resto del mondo così l'Economist nel principale editoriale
Di questa settimana a proposito di Cina lo abbiamo detto nel sommario però abbiamo già perso molto tempo con l'Economist
Il fra asciutta insorge pubblica
Un articolo a più mani a proposito di Anthony Blinken il segretario di Stato americano che ha lanciato un avvertimento che ha sorpreso molti alleati della NATO durante le riunioni che ci sono state questa settimana Brussel
Sul sostegno che sempre più profondo forte cinese per la Russia nella guerra in Ucraina il segretario di Stato dice che l'assistenza di Pechino al Complesso militare industriale di Mosca
E di dimensioni preoccupanti e secondo le testimonianze raccolte
Dal Financial Times questi avvertimenti sono stati particolarmente espliciti espliciti c'è stato una sorta di svolta che si è sentita nella stanza
E questo nuovo sviluppo molto molto sorprendente che colpisce molto dice tra l'altro una fonte al fanno asciutta pensa anche perché finora
Nessuno aveva in Europa
Ha voluto in realtà agire seriamente nei confronti di di
Pechino
La Cina tra l'altro è stata al centro di altri avvertimenti da parte americana proprio sulla questione dell'invasione di prodotti hi-tech rom Greentech
Che ci si attende dai nuovi piani economici
DC Jinping sempre di Cina parlava ieri il quotidiano spagnolo El Pais a proposito di un'altra questione che è legata alla guerra della Russia contro l'Ucraina la disinformazione le campagne di influenza la mano di Russia e Cina nell'Unione europea il titolo della
L'analisi firmata Anna Fuentes mancano solo due mesi alle elezioni europee nelle quali verranno eletti settecentoventi deputati del Parlamento e l'incognita principale quanto terreno guadagneranno i partiti di estrema destra si prevede un aumento sostanziale dei loro seggi voteremo nel mezzo di tensioni geopolitiche molto forti con il timore di uno scontro diretto futuro con la Russia in questo contesto il ruolo di Mosca nella stereo europea viene osservata da vicino
Il Cremlino da tempo tira alcune fila dentro il Parlamento europeo proprio come faceva negli Stati Uniti prima delle elezioni del due mila e sedici che portarono Donal Trump alla Casa Bianca
E durante il referendum sulla Brad Seat nel Regno Unito
L'Unione Europea nera le prove Mosca ha premuto l'acceleratore con ulteriori operazioni di destabilizzazione spionaggio propaganda El Pais dice di aver visto dei documenti su su questi temi
Ed è confermato che in molti casi Mosca fa ricorso a cavalli di Troia i servizi segreti ciechi e belgi hanno scoperto che il governo russo ha pagato deputati di estrema destra
Perché fungessero da suoi portavoce dentro il Parlamento europeo
Mosca tra l'altro si è avvalsa di un finto mezzo di informazione chiamato poi sul più Europa
Finanziato da due oligarchi vicini a Putin i nomi dei deputati europei in questione non sono ancora emersi ma l'indagine è aperta allo stesso tempo anche la Cina seguita da vicino perché e noto che danni ha comprato membri del partito di estrema destra fiammingo Vlaams Belang in Belgio
Si ha l'impronta russa sia quella cinese sono preoccupanti ma sono anche diverse Pechino fa lobby a Bruxelles e Strasburgo nella misura in cui di Rossi consente ma a differenza di Mosca non intende distruggere l'unità su cui si fonda il concetto di Unione europea ci Jinping non ha alcun interesse a destabilizzare il primo partner commerciale della Cina
Il governo cinese autoritario e repressivo nei confronti del dissenso
Come del resto il regime russo ma nelle sue azioni a Bruxelles o nelle capitali europee ciò che la Cina cerca e che le leggi vadano a vantaggio delle proprie aziende
Se c'è una cosa che esci Jinping spera di separare e l'Unione europea dagli Stati Uniti considerati il vero rivale economico geo politico
E urgente
Un dibattito sull'ingerenza dei paesi terzi ricordiamoci che non sono passati nemmeno due anni dal Qatar gate lo scandalo di corruzione che ha dimostrato come captare Marocco
Usino danni la loro influenza dentro le istituzioni comunitarie il Parlamento europeo ha rafforzato le sue norme sulla trasparenza ma chiaramente non è abbastanza
è anche giunto il momento che tutti i partiti in particolare il Partito Popolare Europeo mostrino le loro carte
E dicano chiaramente si sono disposti ad allearsi con gli euroscettici populisti alcuni dei quali al servizio di Mosca o Pechino così tra l'altro El Pais
Due piccole notte la prima e la cosa divertente è che questi dispone enti dell'estrema destra che dicono di essere dei patrioti di difendere i loro Paesi eccetera eccetera poi sono al soldo di potenze straniere nemiche della democrazia e delle democrazie
L'altra che non nessuno l'estrema destra a scettici populisti come vengono definiti se ne trovano anche nell'estrema sinistra e anche in qualche modo legati alle operazioni di influenza di Mosca o Pechino per chiudere però torniamo sulla questione nato
Con il Washington post di questa di di ieri
Che aveva un editoriale dal titolo l'Europa sta finalmente rimettendo in moto le sue decadenti scricchiolante fabbriche della difesa in un momento in cui il congresso non riesce ad approvare gli aiuti militari americani per l'Ucraina è una buona notizia vedere che l'Unione Europea sta adottando misure importanti per colmare il divario e iniziare ad affrontare i propri problemi relativi agli appalti alle forniture per la difesa l'Unione europea ha già annunciato che spenderà cinquecento milioni di euro per rafforzare la produzione di armi e munizioni negli stabilimenti in più di una decina di Paesi tra cui Grecia Slovacchia Ungheria
I nuovi fondi sono una prima di una serie di iniziative previste dall'Unione per ottenere più munizioni da mettere nelle mani degli ucraini e modernizzare l'industria europea della difesa l'Unione Europea sta anche portando avanti un piano per usare i profitti derivanti dai circa trecento miliardi di dollari di beni russi congelati dalle sanzioni per contribuire a pagare altre armi destinate all'Ucraina
Detto ciò affinché tutte queste iniziative abbiano successo
Occorre intraprendere una stradale verso una maggiore sicurezza europea che sarà lunga e difficile
Il Washington post ritira fuori i dati con la spesa per la difesa di gran parte con buona parte della NATO
Sotto il due per cento sarebbe comunque molto più del due per cento di PIL gli Stati Uniti hanno garantito la sicurezza dell'Europa negli ultimi settantacinque anni ma c'è stata una conseguenza perversa e che alla fine nessun'altra nazione occidentale oggi può permettersi di condurre operazioni militari complesse prolungate lontano da casa
Il vantaggio della rata uguale è la NATO Nora bisogno che tutti i suoi membri siano una superpotenza è progettata per organizzare una difesa collettiva ci fermiamo per oggi David Carretta una buona giornata con Radio Radicale