Il Mondo a pezzi - Intervista al Professor Paolo Guerrieri Paleotti

Questa è radio radicale un nuovo appuntamento con la rubrica il mondo a pezzi con il professor Paolo guerrieri che ha affermato di recente lo ricordiamo un libro con l'ex ministro per Carlo Padoan
Europa sovrana e insegna economia a sense può con il professor i guerrieri oggi ci occupiamo della riunione che si è tenuta a Stresa dei ministri delle Finanze del G7 centri c'erano anche i banchieri centrali e due sono fondamentalmente professori temi che sono stati affrontati da una parte la possibilità di utilizzare gli extraprofitti della banca centrale russa che sono stati congelati da utilizzare in aiuti alla Ucraina da un'altra parte un argomento di cui spesso ci siamo occupati in questa rubrica
Cioè la sovraccapacità della Cina quell'eccesso di produzione che si riversa poi sui nostri mercati è stata definita quella della Cina una condotta non di mercato lascia la Cina annegato naturalmente ha rifiutato questa accusa ma insomma quali risultati si è arrivati in questo vertice professore
Benché su questi due temi che appunto lei ha
Anticipato come poi due temi chiave di questi incontri sul primo su questo che poi era stata una una proposta soprattutto che partita dagli Stati Uniti quello di usare e queste attività congelate
Della banca centrale russa che sono circa trecento miliardi di dollari quindi diciamo una somma considerevole che poi in gran parte detenute in Europa più del settanta per cento che in Europa e poi il resto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna
E diciamo la prima ipotesi che era quella più euro più forte
Era quella della confisca vale a dire la la l'uso delle attività per indennizzare il danno provocato all'Ucraina dall'invasione dalla guerra scatenata da Putin
La stima più recente della Banca mondiale parla ad oggi di un danno di ben quattrocentottanta miliardi quindi come dire siamo a cifre mostruosamente grandi però questa ipotesi di confiscare i fondi Rusti i fondi russi ha trovato una opposizione molto ferma da parte europea in parte anche da parte giapponese perché sarebbe una violazione diciamo terza del del diritto internazionale e si teme qui sono soprattutto i tedeschi diciamo che hanno sollevato i maggiori i maggiori dubbi si teme che possa creare un un precedente pericoloso perché a questo punto nessuno metterà i propri fondi in custodia se poi questi vengono confiscati quindi l'ipotesi che si è presa in considerazione è un'ipotesi invece di lasciare nel senso di non confiscare questi fondi ma di usare appunto i proventi cioè quelli che sono gli interessi dividenti vie delle attività che sono state congelate della banca centrale
E attraverso in qualche modo U una forma di prestito naturalmente e gratuito non da non restituire all'Ucraina e che non sarebbero
Poche risorse perché si parla che sono attualmente siamo ancora alle ipotesi di un qualcosa come di i cinquanta miliardi di dollari che potrebbero essere in questo modo
Le messi a disposizione verso questo di la commissaria europea Gentiloni ha voluto per l'appunto precisare S
Fattibile questa seconda ipotesi cioè non i beni e gli assetti diversi ma gli extraprofitti russi perché ha spiegato per l'appunto Gentiloni
Non sono di proprietà della Russia sono prevalentemente di queste società finanziarie soprattutto belli delle sul Burgo se ho capito bene e con questi si può costruire questo prestito sono de di queste società in cui sono depositati
Beh insomma siamo come si come dire in in sottigliezze diritto internazionale sicuramente sono attività
Che non non è che venisse derisa provenute in qualche modo come dire infruttuose ma sono attività che sono state poi utilizzate per dare dei proventi quindi sono più in qualche modo Investimenti forma in qualche
E a a questo punto quello che si farebbe
Semplicemente come dire utilizzare appunto questi vari proventi quindi
Non sarebbe uno violazione come nel caso della confisca il diritto internazionale in quanto la la pubblicità diciamo rimarrebbe poi in capo a la alla alla alle originarie perché poi sono si possono fare comunque diciamo sempre Brilli fanno capo in qualche modo alla banca centrale russa però questa è importante che sulla confisca c'era stato un questo netto diciamo rifiuto da parte soprattutto europea ma questa era avvenuto soprattutto a gennaio febbraio in pochi mesi e abbastanza importante e devo dire
Relativamente anche inaspettato che si sia raggiunto un accordo di massima perché naturalmente non c'è stato a Stresa in questo incontro dei ministri delle Finanze
E non è stato delineato in dettaglio il piano perché bisogna adesso
Stabilire appunto chi è che poi emetterà questi questo questo debito se saranno i Paesi intero G7
I quali tipo anche di garanzia verrà in qualche modo
Affiancato a questo a questo pezzo insomma i dettagli che sono poi importanti
Verranno degli delineati nei prossimi mesi ma quello che e rilevante e che ci sia stato questo questo sostegno a questo punto relativamente corale che a parte del dell'intero gruppo di Paesi del del G7 in questo è importante perché naturalmente noi parliamo giustamente delle esigenze militari quindi del delle negli aiuti militari del per per la difesa dell'Ucraina ma in realtà l'Ucraina
Un problema altrettanto pressante che è quello di far fronte poi alle spesi che sono le spese diciamo ordinarie di uno stato che sono ad esempio soprattutto le spese
Per i soccorsi che vengono elargiti alla ai cittadini alla popolazione ucraina in in termini sociali e umanitari
E sono rilevanti perché in qualche maniera so solamente diciamo per ad esempio questi aiuti chiamiamola questa spesa sociale umanitaria
è nel prossimo anno il governo ucraino ha fatto presente che servono dai dieci ai venti miliardi di dollari quindi da questo punto di vista questo tipo di intervento che è stato deciso in qualche modo di di varare da parte del G7 è importante tanto quanto
Naturalmente fatta le debite proporzioni l'aiuto militare la Yellen ma il il ministro delle finanze al Tesoro americano in maniera molto ottimistica ha detto tutti questi dettagli verranno poi
Definiti entro il prossimo incontro che avverrà
A giugno sempre del G7 da parte europea si è un po'più cauti sui tempi perché in realtà
è un accordo ad esempio da parte europea innanzitutto richiede un accordo come al solito corale perché ci vogliono
Ci vuole l'accordo di del del del del del dei ventisette Paesi e perché poi si vari questo questo piano
E da quello che si è capito ci sono delle soprattutto da parte di alcune banche centrali
Europee ci sono in qualche maniera delle delle perplessità per questa forma che poi deve assumere questa forma di aiuto tuttavia ecco è importante che e sarà a metà giugno come prevede la Yellen o comunque sarà in un in un in un G7
E più spostato nella nella seconda parte dell'anno
Il dato ecco significativo e questo dato che riguarda l'accordo raggiunto e a questo punto il fatto che sia stato politicamente diciamo sdoganato
Ecco meno rilevante devo dire è stato invece ai fini di una di una di una di una strategia quindi di una di una midi una misura
Quello che è successo sull'altro tema che ha lei ha anticipato quello di che cosa fare nei confronti della Cina perché uno è il problema che appunto lei ha riassunto di che cosa fare nei confronti di questa che
Si teme diventi una valanga diciamo che già con una consistente esportazione di beni che vengono riversati sui mercati internazionali soprattutto i perché c'è un eccesso di produzione ne abbiamo parlato era in questa trasmissione ma ancora di più quello che si teme che qui c'è soprattutto l'Europa e il Giappone
Che dal momento che gli Stati Uniti hanno adottato
Una nuova serie di dazi come sappiamo l'amministrazione Weiden a questo punto ha varato una una batteria di tariffe di dazi su tutto una serie di prodotti cinesi d'importazione cinese che si vanno ad aggiungere a diciamo i i dazi che erano stati varati ebbe
Ed era a e capitolazione era assolutamente lasciato intatti in tutti questi quattro anni
Che riguardano come sappiamo le produzioni più importanti ai fini della famosa diciamo transizione verde perché sono dazi sulle batterie vere
Per i veicoli elettrici sono Banca dati sui semiconduttori cioè sulle Ciccioli compiute sono dazi su
Tutta una serie di di di di prodotti diciamo per quanto riguarda farmaci quindi e sono prodotti strategici mirati si teme che in realtà questo eccesso di produzione che la Cina il di fatto vuole riversare attraverso le esportazioni sui mercati più ricchi e a questo punto proprio in virtù di questi dazi ancor più si riversi sull'Europa e sul sul resto dell'Asia
Quindi il timore diciamo per quanto riguarda nella discussione che è avvenuta a questo G7 da parte europea e era questo ora l'Amministrazione americana queste sta la la ministra Jelena è stata ha voluto ribadire noi non chiediamo hanno detto perché a questo punto gli europee e io voglio essere ho avuto il Giappone assuma o diciamo varie iniziative Cuomo come le nostre però
Hanno chiesto un sostegno che non si è capito voi bene
In più il coso dovesse concretizzarsi cioè non chiedono all'Europa di di varare per esempio Dazzi analoghi ai loro cioè perché il problema è proprio quello che appunto come diceva lei rimaniamo schiacciati esattamente
Tra invece il il il dilemma è proprio questo nel senso che a questo punto e come dire il rischio di essere invasi c'era prima e ancor più c'è adesso nel momento in mercato americano praticamente si chiude perché si pensiamo che ad esempio su determinati prodotti come è il caso di veicoli elettrici siamo un dazio del cento per cento cioè praticamente il prezzo di un'automobile si raddoppia se si vuole acquistare divertente che si chiede diciamo sono dati proibitivi si chiamano vale a dire
Che diventano delle saracinesche era in grave vizio c'erano al ventisei per cento mi ricordo per esempio che erano stati la RAI regionale assorbe sia naturalmente molto molto rischiosa perché a questo punto siamo
Si dice alle soglie io direi che siamo già dentro una guerra commerciale
A tutto campo ecco allora qui di fronte a questo la risposta europea è stata un po'come del solito UNMIK cioè aveva nel senso che da un lato si è detto si sono usate anche parole forti perché se si legge il comitato comunicato finale del G7
Quello che si dice nei confronti della a e delle delle del modo con cui la Cina si sta comportando delle diciamo del di appunto di questa strategia poi tutta basata sull'export c'è una reprimenda molto molto pesante direi che è la prima volta che a livello di paesi europei che fanno parte del G7 si usano come dire affermazioni così dure apertamente diciamo
Fortemente critica nei confronti dell'operato della Cina
Quindi da questo punto di vista c'è stato a questa presa di posizione però sul fatto ad esempio il fondamentale e che cosa fare per quanto riguarda i dazi la risposta è stata che i rischi di una di una guerra commerciale e per l'Europa sarebbero sarebbero esiziali il ministro francese
Delle finanze Lemerre ad esempio ha parlato del fatto che l'Europa non si può permettere devi evitare una guerra commerciale con con macina la stessa cosa
è stata detta da da da dal ministro tedesco delle Finanze Christian Lin ha detto
E in qualche modo cioè qualcosa che poi è una frase ricorrente anche se in parte veda cioè una guerra commerciale poi se come dire si sa come iniziare ma non si sa mai come finire quindi c'è stata molta reticenza
Compensata da questa presa di posizione il dato da sottolineare che
Come si sa l'Italia presidenza ha la presidenza di turno beh le parole più dure forse come dire la posizione in qualche modo che si è spinta più avanti è stata quella italiana perché nel riassumere un po'il i risultati di questo di questo vertice il ministro del del italiano dell'economia Giorgetti
E ha detto qualcosa di di di di
Diciamo
In qualche maniera di di di che che non quasi un impegno cioè ha detto degli Stati Uniti hanno preso delle decisioni molto severe molto duro
L'Europa molto probabilmente dovrà considerare viene di percorrere la stessa strada di assume le stesse misure cioè qualche cosa di in qualche modo che è andato un po'al di là di quelle che poi sono state almeno da quello che si è saputo
I contenuti di questo incontro e e quindi come
Non voglio dire dare per scontato ma insomma assumere come molto probabile che l'Europa seguirà la strada americana del
Del delle tariffe questo va detto che in realtà in contrasto per esempio con quello che mi diceva fonde Valiente
Qualche giorno fa da candidata mangia diciamo da presidente ancora della della commissione ha invece negato cioè ha detto l'Europa non non non ha intenzione
Diciamo di percorrere la stessa strada degli Stati Uniti quindi da da da sottolineare questo dato diciamo del
Del del del del ministro Giorgetti che ha riassunto in questo modo nella in quella che è poi la la la
La le l'incontro diciamo finale anche se poi giustamente quello che ha sottolineato e che l'Europa non non non si può permettere di essere
Divisa quindi qui bisognerà poi fare i conti comunque con questa posizione
Dei dei dei soprattutto dei tedeschi perché i francesi sono in qualche modo meno meno preoccupati c'è da aggiungere un dato che è importante per le cose che ci si che abbiamo detti che intanto la Cina si sta muovendo pesantemente nei confronti degli altri paesi asiatici per scongiurare una una presa di posizione che in qualche modo si guardi gli Stati Uniti su questi su sui dazi perché ha in qualche modo rimesso in piedi un triangolare ottenuto con Lazzati ma la scorsa col Giappone ora l'attore grazie c'è stato un incontro ad altissimo livello con i comunisti cinese in cui in poche parole
E naturalmente in poche parole come al solito senza dirle vedete ma il contenuto di questo in comune in cui incorrono di questo incontro è stato quello di come dire
Far capire al Giappone e alla alla Corea che non è il caso di seguire gli Stati Uniti in questa linea di protezionismo mettendo in piedi quello che un dato scontato
L'interdipendenza economica tra la Cina il Giappone la Corea e qualche cosa di diciamo
Dire elevato il Complesso è dire poco e quindi il nome di questo questo per capire che per far capire che le pressioni che la fine eserciterà sull'Europa per scongiurare una una una linea diciamo in in in direzione americana
E saranno molto forti ecco questo è e si può su in qualche modo derivare questo da questo incontro che è avvenuto
Nella i in Asia però diciamo al alla fine quel che conterebbe
La esistenza o la creazione in qualche modo di un coordinamento tra Stati Uniti Unione europea sulle politiche commerciali perché se appunto l'Amministrazione by then già ha sostenuto la transizione ecologica per esempio con l'inflation veda Sonata adesso
Impone questi dazi alla Cina sui prodotti cinesi dicevamo sulle vetture elettriche sulle batteri sull'acciaio alluminio diciamo giustamente appunto il ministro Giorgetti diceva
Per rimaniamo schiacciati noi non ci perdiamo due volte tra Stati Uniti e Cina e invece questa questo coordinamento non c'è e non c'è stato
Ed è è proprio così cioè io direi che sta che si può dire che che Europa un problema di coordinarsi
Dei confronti della Cina ben una straordinaria la Cina con gli Stati Uniti ma un problema di che cosa fare con gli Stati Uniti
Perché non dimentichiamo che lei lo lo sottolinea le misure che sono state prese dagli americani ad esempio ogni in in chiave se sussidi diciamo supporto alla alla produzione verde famoso diciamo
Io RAI bassa retorico in Fashion onorevoli contrasto ricco Sasso ha cioè queste misure sono misure che colpiscono i Paesi europei quindi c'è un problema di coordinarsi nei confronti della Cina e qui e tutto ancora da da da da gestire ma c'è un problema l'Europa nei confronti degli Stati Uniti e naturalmente questi problemi
Saranno tanto più seri
E quanto nelle elezioni di novembre dove sono e poi profilarsi diciamo una vittoria repubblicano marito appello un'altra quindi effettivamente una per la nuova commissione perché è evidente
Che nulla verrà fatto da questa Commissione
E che che che scadrà diciamo con la nuova legislatura terrà nuova commissione questo sarà uno dei temi prioritari perché è evidente che non possiamo in qualche modo reggere
Su tutti e due i fronti in una posizione come dire negli attendismo né semplicemente di vivibili frammentazione dice unione tra i Paesi europei
Grazie al professor Paolo Guerrieri allora ci risentiamo la prossima settimana per una nuova puntata de il mondo a pezzi