04 LUG 2024
intervista

Intervista a Stefano Bottoni. Orban, il semestre di presidenza Ue e la scommessa dei 'Patrioti'

INTERVISTA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 15:14 Durata: 29 min 23 sec
A cura di Simone Sapienza
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Inizia con una visita di Orban a Kiev il semestre di presidenza ungherese.

Alle elezioni europee Fidesz ha ottenuto il 44 per cento: un risultato al di sotto delle aspettative, anche per effetto della sottrazione di voti da parte del partito Tisza di Péter Magyar, che ha ottenuto circa il 30 per cento dei voti.

L'economia ungherese in difficoltà, anche per il lungo congelamento dei fondi europei.

Orban ricorre ai cinesi, ma l'accesso a quei crediti non è certo vamtaggioso.

Gli investimenti cinesi in Ungheria: infrastrutture e fabbriche di batterie al litio.

Il successo di Péter Magyar, nel
vuoto dell'offerta politica delle altre forze tradizionali dell'opposizione.

Magyar, le origini in Fidesz, la sua lunga esperienza diplomatica a Bruxelles: un personaggio che raccoglie l'eredità politica di Orban, ma allo stesso tempo si mostra lontano dai toni suprematisti del primo ministro e contesta la deriva ungherese verso l'area euroasiatica.

Ambiguità condivisa con Orban sulla guerra in Ucraina.

La visita di Orban a Kiev: in viaggio di notte, in auto, notizie diffuse solo all'arrivo, poche foto e Zelensky respinge la proposta di sapore putiniano di un cessate il fuoco.

Dopo Maidan, Orban non aveva più visitato l'Ucraina.

Il dossier della minoranza ungherese in Ucraina.

Le ragioni della visita: un gesto che gli è stato suggerito per inaugurare la presidenza Ue o un messaggio al Pis polacco.

Ma il Pis non lascerà il gruppo Ecr per unirsi al progetto dei 'Patrioti' cui sta lavorando Orban.

Il proposito del primo ministro Orban di proporsi come federatore rischia di naufragare.

E nulla si muoverà prima dei risultati del secondo turno delle elezioni francesi, quando si conoscerà il risultato ottenuto da Marine Le Pen.

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