L'Illustrazione dell'iniziativa promossa dall'Associazione "Libera" per richiedere l'uso sociale dei beni confiscati per reati di mafia; Presentazione delle iniziative dell'Associazione "Libera" per il 19 luglio in occasione del 3° anniversario della strage di Via D'Amelio a Palermo ove persero la vita il giudice P. Borsellino e gli agenti della sua scorta org. dall'Associazione nome e numeri contro le mafie "Libera"

Grazie per aver accolto l'invito a partecipare a questa conferenza stampa promossa da Libera associazione nomi e numeri contro le mafie
La ragione la conferenza stampa e quella di presentare oggi una insieme due cose la prima
E una un avvenimento editoriale credo se posso dire così
Oggi come vedrete alla rassegna stampa che vi abbiamo distribuito ventisette quotidiani italiani escono in contemporanea con l'articolo firmato da don Luigi Ciotti in qualità di presidente nazionale di libera per illustrare le ragioni dell'iniziativa promossa dall'Associazione per richiedere l'uso sociale dei beni confiscati per reati di mafia
Si tratta di un fatto nuovo ci sembrava opportuno presentarlo pubblicamente in una conferenza stampa
La seconda ragione della conferenza stampa è la presentazione del piano delle iniziative che prevediamo di fare il diciannove di luglio in occasione del terzo anniversario della strage di via Mariano D'Amelio in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della scorta
Io passerei subito immediatamente la parola a don Luigi Ciotti presentare
L'articolo oggi uscito iniziative che intendiamo prendere vuole solo informarvi che sono presenti per la conferenza stampa
Rita Borsellino vicepresidente nazionale di libera l'onorevole Giuseppe Di Lello primo firmatario del progetto di legge presentato alla Camera un intergruppo di parlamentari che aderisce a libera e che appoggio iniziative di liberalità Herno della della Camera e del Senato
Maurizio De Luca
Direttore del GR ma iniqua in qualità di un cumulo di dirigenti diciamo di questa associazione
Nazionale libera e Sandra Bonsanti anche lei parlamentare aderente con poco parlamentare contro la mafia è presente anche il vicepresidente della Camera ciondolante anche noi a Trento all'interno passerella Paolo parola alle diciotto
Beh molto brevemente per
Per dire che il disegno di legge che ha come primo firmatario
Peppino Di Lello
L'associazione Libera l'ha fatto un po'proprio come sostegno
E ci siamo dati da fare diciamo così nell'arco di questi mesi per raccogliere questo l'obiettivo un milione di firme
E gran parte di queste firme ne vorremmo consegnare ad Agnese Borsellino
Il diciannove di luglio in via D'Amelio
E contemporaneamente Agnese lecco signora alla presidente della Camera Pivetti tutto l'estate le cinquecento più realtà che appartengono oggi a liberare accoglieranno continuamente delle firme
A fine settembre al presidente del Senato nel col signor Remo la restante parte le firme state raccolte su tutto il territorio nazionale ma già raccolte cinquecento mila è un modo è un modo di dire da parte della gente che che ci siamo che non lasciamo sola la magistratura le forze di polizia
Che non deleghiamo solo ai deputati questo impegno ma che c'è una società civile associazioni gruppi e persone che vogliono portare un loro contributo la loro attenzione in questo senso
Le firme state raccolte da Corleone il ventitré di maggio giorno della sanità pace
Ha raccolto e prima del Colleoni hanno un grande enorme significato
Da Trieste a Torino a Marsala cioè Lalla Reggio Calabria l'attenzione e la tensione che ha coinvolto tutte le realtà sparse sul territorio nazionale
Ecco questa azione popolare
Mi sembra importante che libera promosso il sostegno del dalla proposta di legge chili del primo firmatario vuole riconsegnare ad un uso pubblico
Alla gente alle città i patrimoni immobili mobili frutto di attività criminali e questo l'obiettivo per il quale ci siamo messi un pochettino il morto
Il territorio che altri hanno occupato in modo illegale
Che hanno devastato col sistema degli appalti della correzione può tornare questo l'obiettivo ad essere abitato non occupato non devastato ma abitato dai cittadini e allora c'è una preoccupazione
Che parte proprio dalla dal territorio se noi pensiamo ai ventitré milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani
Il novantasette per cento sono le discariche
Gran parte abusive sulle quali le mafie
Hanno fatto guadagno eccetera e la stima di questi mille miliardi riguadagna attraverso i rifiuti bene un problema di territorio e di un'occupazione diverso da se pensiamo alle cinquecento settanta mila case abusive costruite ed accertate sul territorio nazionale
E di quattrocentotrentacinque mila al sud con un grande fatturato e gran parte di questo fatturato ha pagato un suo prezzo alle mafie come emerso dagli atti della scorsa Commissione parlamentare antimafia beh è un altro segno molto importante
Se poi siamo ai chilometri di coste del nostro paese circa mille quattrocento chilometri che in alcuni contesti sono tutti speculazione si delle mafie ed è parlare del territorio
Non che noi non vorremmo con Pato né devastato ma abitato ha un suo grande significato
E allora che il frutto di questo mondo di quel radiare di conquistare in modo sporco violento eccetera
Ritorni alla gente ritorni attraverso i Comuni a un uso sociale ci pare un problema di giustizia sociale
Ma crediamo anche che sia un problema di prevenzione del crimine di prevenzione del crimine perché voi avete segnato e che il boss magari si rassegna al carcere rassegna tra virgolette oggi
Ma non certo per vile denaro attraverso il quale continua ad acquisire forza e complicità
Destinare queste nuove risorse la stima che si fa e CIPE sui quattro mila miliardi
In base a quello che la stima possibile oggi beh mi pare estremamente importante ed è un'azione che deve sollecitare a fare in fretta perché ritardi giochetti piccoli compromessi o altro capo il sopravvento non faccia cadere questa tensione che per noi tra le più importanti rispetto all'otto la criminalità e alle mafie questo è solo un primo passo
Per due motivi perché non ci auguriamo che tali provvedimenti possono essere estesi anche alle ricchezze derivanti dalla corruzione e questo per libera per le associazioni che ne fanno parte e uno dei nodi sui quali noi prendiamo moltissimo non solo le mafie poi non tocca a noi dire le modalità non è il nostro mestiere
Non ne saremo capaci lasciamo chi lo fa dimettere testa anche a questo e l'altro motivo di questo fare in fretta il nodo spinoso rimane quella di individuare nomi masse di denaro che che sfugge molte volte dei controlli eccetera
Sappiamo che è stata chiesta la sede legislativa che consenta ai tempi più rapidi
Manca ancora il parere del Governo che spero arrivi ci auguriamo anche attraverso la vostra collaborazione arrivi magari in giornata arrivi magari in giornata
Questo sarebbe un segno estremamente importante noi non vogliamo assolutamente sovrapporci
Ai ruoli che altri portano avanti ma il nostro compito di Società Civile e sensibilizzare mobilitare la gente esso recitare il potere politico e legislativo perché investa molte risorse su questo problema e le faccia anche molto in fretta
Ebbene libera lo diceva pregherò sono cinquecento o più realtà oggi a livello nazionale il grande significato dove sta
Stanche dopo cento anni più di malati nel nostro Paese finalmente la Società civile sia organizzate se messe insieme
Le mafie oggi ma anche la criminalità organizzata devono devono fare il conto devono fare il conto con pezzi reali concreti dissociazione di movimenti di gruppi
Che si sono organizzati proprio per costruire delle modalità diverse la mafia non sono solo un problema locale
E nella stima e nel rispetto del lavoro che ognuno porta avanti concretamente nelle varietà del Paese
Ci si è messi insieme quindi c'è un lavorare insieme nella stima del lavoro che ognuno ha nel suo territorio evidentemente
La necessità di coordinamento quindi deve coscienza delle iniziative esteri l'obiettivo che libera si è proposta nell'arco di questi ultimi mesi
Ma libera non è solo contro Roma e soprattutto per progettare non solo per denunciare per portare un contributo propositivo alla nostra realtà
Dicevo che l'appuntamento e dodici nove del dodici diciannove luglio scusate anniversario della strage di via D'Amelio
Le firme raccolte simbolicamente non possiamo portarle lì quelle cinquecento mila ma l'espressione della gente saranno consegnati ad Agnese Borsellino ne trasmetterà subito all'onorevole Irene Pivetti
Questo vuole essere un gesto di affetto di memoria viva di gratitudine per il sacrificio di Paolo Borsellino degli agenti di scorta
E simbolicamente per tutti i tanti troppi caduti in questa lotta di liberazione dal dominio mafioso dicevo che la Campania poi prosegue
I settanta gruppi della Sardegna faranno una raccolta di firme sulle spiagge non so come faranno ma andranno a scovare i turisti
E mi pare anche questo un modo di invitare la gente anche con la vostra collaborazione a dire ci sono anch'io mai come in questo momento è importante dare questo segnale l'articolo che uscito il venticinque ventisei quotidiani
Beh è un segno credo è una delle poche volte se non la prima volta che c'è una trasversalità c'è un'attenzione di dare spazio a una riflessione un invito la gente
Che vada che passa al di sopra e questo mi sembra molto importante un segno molto importante abbiamo bisogno che i mezzi di comunicazione ci diano una mano
Libera ve lo chiede proprio perché
Il nostro impegno è quello proprio di scuotere le coscienze di promuovere di progettare
Di mandare un segnale chiaro alla criminalità alle mafie che la società civile si è organizzata si è organizza e quindi si deve fare i conti anche con gruppi associazioni movimenti l'altra sera Bitonto dove siamo stati
Ah esprime solidarietà don Ciccio Savino minacciato del Giro perché lui parla in modo chiaro esplicito e come tanti altri amici grazie a Dio nel nostro Paese
Il giro dell'usura lo ha minacciato su quella piazza c'erano più di mille persone
E pubblicamente io ho dato il mio numero di telefono l'Indirizzo invitando le mille persone a fare altrettanto a questi signori perché se tutti ci mettiamo in gioco mi sembra non si va solo colpire qualcuno ma si deve fare i conti con le società che si muove in un certo modo
Vorrei esprimere un'attenzione che già qualcuno ha richiamato quei due giovani ma non solo loro ma penso non in questo momento di Brancaccio che hanno avuto la coerenza l'onestà il coraggio la forza di i di di non farsi prendere la paura di non prendere scorciatoie di non vivere l'omertà
Anche questo un grande segnale importante si sono esposti ed è importante che sentito che non devono scappare via giacca le condizioni perché veste non loro territorio
E che la loro coraggio trovi anche lì una solidarietà concreta è vero Palacio a vita Borsellino
Che che vicepresidente ma di quelle che che lavorano e che girano l'Italia a gridare speranza alla gente
La parola
Io volevo soltanto inserirmi per una informazione proprio di carattere tecnico diciamo una precisazione del nel bell'intervento Luigi Ciotti e cioè la consegna
Simbolica
Delle firme avverrà a Palermo e sarà presente a Palermo in via da meglio anche questo simbolicamente scelto come momento il punto fisico della consegna delle firme
Ad Agnese Borsellino e anche Irene Pivetti presidente della Camera che saranno presenti quel giorno alle diciotto e trenta in via D'Amelio nella anniversario della strage di via D'Amelio e naturalmente la richiesta forte sulla quale tante firme che rappresentano poi tante coscienze sono state raccolte
Chiedono illa destinazione a fini sociali dei beni sottratti ai mafiosi e dei beni sottratti anche ai corruttori
Credo che le notizie anche di questi giorni dei tesori ritrovati
Qua e là nel mondo naturalmente si coniugano bene con questa richiesta di firme e anche questi beni dovranno avere una destinazione sociale questo volevo dire come piccola integrazione
Del tutto tecnica a quel che era stato detto
La parola naturalmente tocca forse
Io credo che tutto quello che che c'era da dire su libera su questa campagna sia già stato detto perfettamente da da don Luigi Ciotti quindi io
è inutile che ripeta
Tutto questo voglioso dirvi se mai qualcosa di di più personale cioè perché io in libera perché credo che faccia parte di quella di quella considerazione che faceva don Luigi un momento fa del mettersi in gioco in prima persona e proprio la necessità che ho sentito dopo
Dopo la morte di Paolo di mettermi in gioco in prima persona perché credo che sia una cosa che che spetti a tutti quanti non soltanto a pochi non soltanto agli eletti non soltanto in qualche campo credo che sia proprio no e con la società civile che debba scendere in campo ognuno nel suo ruolo mi piace ricordare sempre
Una frase di Paolo che diceva ognuno nel suo piccolo ognuno per quello che può ognuno per quello che sa questa deve essere la lotta alla mafia
E questo è quello che ho cercato di fare io nel mio piccolo per quello che posso e per quello che so fare non è certo molto ma ho cominciato fin quasi dal primo momento a sentire la necessità di fare qualche cosa anch'io e
E ho cominciato proprio così andando in giro prendendo contatto con con la realtà del nostro Paese con la realtà di questa società civile che mi sono resa conto si sentiva sola e ho visto tante tante piccole o grandi realtà ma slegate tra di loro che e operavano ognuno ecco individualmente quasi senza collegarsi con con gli altri quando e nata libera quando mi è stato proposto di di diabete di aderire di esserci anch'io e era uno sbocco naturale era quello che che avevo che avevo capito che era veramente necessario che avevo intuito che era necessario e quindi è stato naturale per me impegnarmi in questo senso credo che questa raccolta di firme su un tema così importante che necessariamente deve stare a cuore a tutti perché io non credo che ci sia nessuno che possa dire non ho condivido non firmo tranne naturalmente quelli che stanno dall'altra parte della barricata credo che sia una cosa importante perché può farci vedere come veramente siamo tutti sullo stesso fronte dobbiamo andare tutti nella stessa direzione e la consegna di queste firme proprio il diciannove di luglio proprio in via D'Amelio proprio ad Agnese io credo che sia una cosa particolarmente importante perché
Ecco che la società civile si impegni a a liberare il il nostro Paese partendo dalla memoria partendo da
Da quello che e è stato e che continua ad essere e sicuramente la cosa più
Più bella più importante la presa di coscienza forse più forte e la consegna nelle mani del presidente la Camera di queste firme e un segno altrettanto importante perché significa tra la società civile che
Tutt'uno con le istituzioni vuole andare in una determinata direzione e allora ecco non potevo fare a meno di esserci anch'io oggi qui nonostante la mia ritrosia davanti a noi a queste apparizioni in pubblico
Credo sia opportuno a questo punto basta la parola all'onorevole di quello che in quanto primo firmatario il progetto di legge di cui stiamo parlando potrà illustrare un po'meglio il senso di queste dell'articolato la proposta in modo che diciamo anche voi con la vostra col vostro lavoro possiate aiutarci diciamo a aiutare a spiegare all'opinione pubblica dissenso la nostra proposta
Ma io non voglio certo fare una illustrazione tecnicistica della legge voglio innanzitutto dire che questa proposta di legge non è frutto di un ripensamento solitario di alcuni parlamentari ma viene da lontano
In questo progetto di legge sono state raccolte tutti i lavori
Tutti i dibattiti e gli incontri che si sono avuti nel corso della undicesima legislatura alla Commissione parlamentare antimafia allora presieduta da Luciano Violante
Durante quella quello scorcio di legislatura la Commissione parlamentare sentiti tutti un po'dai tecnici alle alle associazioni di volontariato alle persone che lavoro nel territorio poi c'è stato anche un un convegno specifico del CNEL
E per cui nella relazione conclusiva anche presento il sottogruppo presieduto dall'onorevole Bargone sono stati raccolti un po'tutti i i problemi che poneva a quel momento e pongono come ancora la destinazione dei beni
Se confiscati ai mafiosi dopo di ciò c'è stato anche un dopo dopo quando il Progetto era stato
Così
Redatto ma c'era una era una bozza abbiamo avuto anche un altro grande confronto
Di nuovo con il con le associazioni con il volontariato qui a Roma c'è stato anche un gran grosso alcun confronto di un giorno di una giornata intera per cui alla fine dalla dal lavoro collettivo è nato e nata questa proposta di legge
La proposta di legge molto semplice e parte dalla considerazione che troppo spesso
I beni sequestrati ai mafiosi confiscati ai mafiosi
Non sono stati utilizzati
Troppo spesso interi palazzi aziende le cave la cava basta pensare alla cava dei fratelli D'Anna di Terrasini sono rimasti dopo la confisca sono rimasti nella disponibilità materiale praticamente dei dei proprietari mafiosi o quanto meno sono rimasti abbandonati
E questo era pedagogicamente un un un esempio ancor più negativo per la comunità in quanto i cittadini potevano vedere che nonostante
L'intervento dell'autorità giudiziaria e questi beni rimanevano ancora
O nella disponibilità dei mafiosi o quanto meno non venivano utilizzati quindi questa legge al di là di ogni tecnicismo vuole innanzitutto che siano fissati i gli scopi sociali ai quali questi venivano destinati
E quindi sono beni specialmente beni immobili che vanno acquisiti al patrimonio dello dello Stato quando lo Stato non Possa o non voglia o non ritengo opportuno utilizzarli per fini
Di giustizia di ordine pubblico di Protezione civile
Questi beni possono essere ceduti
Ai comuni
I quali comuni però questa volta non possono prendere in carico
Il bene e disinteressarsi una ma entro sei mesi debbono provvederei ad una destinazione anche qui o a fini istituzionali propri oppure cedendo a titolo gratuito Gadù ito in concessione aventi associazione di volontariato alle comunità comunità di recupero i tassi di tossicodipendenti a cooperative sociali ed altro entro sei mesi
Se entro sei mesi questa destinazione non viene realizzata
Cioè l'intervento di un commissario ad acta può ad hoc come si può come a scienza perché con poteri sostitutivi destini il bene ad un fine sociale
Quindi già realizziamo una certezza di destinazione che la cosa più importante
L'altra l'altro
Versante sul quale vogliamo incidere è che fino a questo momento
I beni liquidati quindi i beni o i beni li vuol o le somme di denaro o le quote parte di partecipazione societaria i beni immobili poi venduti liquidati ecco tutte queste somme
Andavano a confluire ad un apposito capitolo del bilancio del ministero di Grazia e Giustizia noi vogliamo invece che questa volta questi beni liquidi o liquidati vadano a costituire un fondo provinciale
Questo fondo provinciale
A questo fondo provinciale poi si potrà accedere attraverso il meccanismo dei progetti
Che ormai un meccanismo generalizzato
Dovunque ci siano fondi da destinare a specifici usi
L'accesso attraverso i progetti sono i progetti che si presentano per accedere ai fondi della CIA della Comunità europea delle regioni ed altro ecco anche noi abbiamo voluto attuare questo meccanismo questi fondi provinciali a questi fondi provinciali possono accedere anche questa volta o i comuni o le comunità o le cooperative sociali o le le associazioni di volontariato
E i quali poi avendo un progetto specifico su alcuni alcune attività sociali possono ripeto possono avere una parte di queste somme possono essere finanziati da una parte di queste sono
Il meccanismo di questo di questo accesso chiaramente
è molto
Cautela molto ecco la la la serietà del
Del
Della destinazione perché si è voluto si è voluto evitare che
Una volta che ci fossero i fondi poi
Si creassero delle istituzione delle delle comunità anzi grasso nell'Associazione cooperative ad hoc che sorgessero proprio per andare ad accedere quei fondi invece no noi vogliamo che questi Fuat questi fonti accedano
Associazione di volontariato cooperative società ed altri che però già abbiano svolto un lavoro specifico no per il progetto al quale vanno a chiede per il quale vanno a chiedere i fondi cioè vogliamo che ci siano questi soggetti che già hanno svolto un'attività specifica e che sulla base di questa attività specifica
Poi possano accedere a questi fondi
E quindi Siri sì sì anche qui si attua un una una finalizzazione molto articolata
Che però come voi potete leggere dalla proposta tocca il risanamento dei quartieri urbani degradati
La prevenzione e il recupero di condizioni di disagio di elargire su di persone in condizioni di disagio e di emarginazione intervento nelle scuole per con sì di educazione alla legalità promozione di culture attività imprenditoriali per giovani ed altro ecco quindi c'è tutto una un'articolazione di interventi che riesce
A dare certezza di destinazione certezza nei tempi certezze nella finalità e serietà dei soggetti che accedono a questi fondi altro terzo punto e chiudo è che fino ad oggi noi non abbiamo mai avuto una mappa completa e aggiornata dei beni sequestrati o o confiscati perché e noi vogliamo realizzare questo tipo di conoscenza proprio perché se vogliamo permettere ai comuni e alle associazioni di volontariato alle cooperative ad altri soggetti di accedere a questi fondi bisogna che
Ci sia la conoscenza di questi fondi quali sono i fondi confiscati i quali sono i beni confiscati qual è la loro destino qual è la loro destinazione la loro consistenza la loro ubicazione cioè che si abbia che cittadino abbia una mappa
Diciamo completa e aggiornata dei beni confiscati e il meccanismo adottato è che il che un un comitato di ministri testi poiché che praticamente sono destinati sono titolari di una poteri di controllo ogni senese ogni sei mesi presenti no al Parlamento una relazione sullo stato diciamo del della confisca la gestione di questi beni per cui
La relazione una volta presentata al al al al Parlamento diviene un atto pubblico e tutti possono riceverlo
Tutti possono accedervi e quindi sia si attua una un monitoraggio che oggi non esiste perché oggi bisogna chiedere
Bisogna rimettersi alla corte sia la Guardia di Finanza dalla polizia dei carabinieri o delle prefetture per avere un quadro di questi di queste confische ma invece con questo meccanismo della relazione parlamentare siano si attua un monitoraggio seria e si attua un sistema di conoscenza che fino a questo momento è mancato
Il la legge come ha già detto anche don Ciotti
Aspetta per in Commissione giustizia spetta
Di avere i pareri a di alcune commissioni e poi del governo per passare alla sede legislativa
Io credo che per il per il numero di parlamentari Boy che hanno votato che hanno firmato per richiederla legislativa
Per il lavoro che il comitato ristretto ha fatto un lavoro che poi si è chiuso all'unanimità dei consensi io credo che questa legge dovrebbe passare nel nel giro di pochi di poche settimane dovrebbe
Dovrebbe al vedere la luce quanto meno alla Camera e poi speriamo che il Senato recepisce questa forte spinta che viene dalla dalla società civile ma anche da da queste centinaia di migliaia di firme che libera sta raccoglie
Don Ciotti ha già detto perché si raccolgono queste firme perché questa Progetto di legge non vuole essere ripeto un atto esclusivo interno del Parlamento ma vuole essere un fatto di coscienza in fatto di di di società civile può essere un fatto collettivo
E quindi il mio augurio è che nel giro di pochi lì poche settimane la Camera licenzi
Questa questa legge e che nel giro di di pochi mesi prima che questo Parlamento comunque venga sciolto o si sciolgono c'è un talk show via la la legge venga approvata anche dal Senato
Chiudendo sono domande sulle questioni poste o interventi ancora
Prego
Via fax
Vengano Venezia
Dunque per il Fondo provinciale
I beni che vengono sequestrati i soggetti appartenente alla criminalità criminalità organizzata
Non solo non sono solo beni immobili sono anche denaro gioielli quote di partecipazione societaria ed altro terreni ed altro
Quando un bene immobile
Penso specialmente ai terreni no non a una sua destinazione o quanto meno lo Stato non non non non reputi opportuno dargli una destinazione specifica
Perché per esempio spesso può essere un piccolo appartamentino in un in un quartiere
Dove non ci si può obbligare né né un né una scuola né niente allora questi beni vengono venduti ora questi beni mobili sequestrati questi beni immobili liquidati
Questi crediti perché poi lo Stato può anche intergruppo anche subentrare nei crediti che i mafiosi hanno verso terzi e quando questa massa monetaria diciamo
Viene liquidata confluisce in un fondo provinciale presso la Prefettura ovviamente la la come si fa a dire in quale provincia per al appartiene alla Provincia
In cui il bene
è stato sequestrato confisca per esempio l'immobile Stato confiscato a Palermo la
Il De la la la liquidazione di questo bene confluisce alla al Fondo provinciale di Palermo
C'è un accorgimento perché potrebbe
Potrebbe darsi che una società mafiosa
Avesse dei beni
In un
Tutti i beni a Palermo e avesse per esempio la sede sociale a Milano quindi sarebbe veramente assurdo dare questi soldi alla Provincia di Milano e quindi Siri si rispetta diciamo la destinati dalla la ubicazione di fatto e non la sede sociale di questa eventuale società mafiosi in senso non penalistico ma tecnicamente una volta che questi beni diciamo sono confluiti in questo fondo chiaramente vanno utilizzati per questi fini sociali e allora ci si si presenta un progetto presenta un'associazione di volontariato
Presenta un progetto per realizzare una gara una colonia estiva no in un quartiere degradato dire era dato presenta il suo progetto c'è una commissione un comitato che giudica il Progetto interni in tempi certi
E assegna il il diciamo il finanziamento a questa opera prevede prelevando la questi fondi
Rivedo il il meccanismo di accesso a fondi attraverso progetti ormai generalizzati Issing
Che non esiste più ecco non esiste più l'intervento a pioggia l'intervento
Non esiste più un ente che dice abbiamo un miliardo per le colonie chi vuole andare no esiste invece di propone la colonia per essere per farla finanziato e questo è il meccanismo del fondo provincia
Non solo il fenomeno i dati in quelli che sono ultimo ritrovare che tra l'ottantadue e il novantatré
I beni sequestrati dalla magistratura
Tre miliardi novecentodiciotto ci tre mila novecentodiciotto miliardi scusi
Confiscati nell'arco di questi anni seicentonovantasette miliardi
Quindi un dato molto ridotto qui subentra per un problema sui beni immobili
Il problema che la criminalità che le mafie
Non lasceranno molto tranquilli che prende la loro apprezzamento la loro casa
Ed è importante quindi c'è il pericolo la minaccia
Importante organizzarsi nei rispettivi territori perché la paura poi non faccia rifiutare l'acquisizione di quello che attraverso questi strumenti non è un problema anche di organizzarsi per quello che
Abbiamo stipulato con forza questo lavoro di base di coinvolgimento ecco perché questo è già avvenuto
è già venuto questo
Poi alcune realtà non hanno preso quello che gli veniva permesso perché le minacce la proroga o anche omicidio può subentrare
Quanto proponendo però proprio il meccanismo di concessione di questi beni a diciamo a gruppi e non più a persone singole quantomeno in prevalenza può aiutare a superare un po'questo timore che ripeto è reale ed è quello che fino adesso fino a questo momento ha impedito in moltissimi casi e per esempio i sindaci prendessero in carico i beni dei mafiosi