Il dibattito scientifico intorno alla legalizzazione delle droghe leggere e le dichiarazioni dello psicologo A. Meluzzi (FI)

Il dibattito di queste ore attorno alla de legalizzazione delle droghe cosiddette leggere non ha soltanto una a valenza per così dire politica ma assume sempre di più una valenza anche scientifica infatti il dibattito tra coloro che si occupano scientificamente di questo tipo di sostanze è nettissimo
E vogliamo parlare con Fabrizio Starace che docente di epidemiologia psichiatrica presso l'università
Di Napoli tra l'altro ex consulente dell'Organizzazione mondiale sanità e attualmente responsabile del dipartimento scientifico del Cora
Brizio tracce ci un po'per grandi linee appunto la valenza scientifica di questo dibattito attorno nella legge
Ma io vorrei
Fare una brevissima rimessa questo discorso chiunque come me abbiamo approfondito i temi della della ricerca scientifica e dalla filosofia della ricerca scientifica fa benissimo
Che non esiste una Scienza che in assoluto si ponga al di sopra delle parti quello che è possibile invece ottenere che ritengo sia sempre più necessario nel campo delle cosiddette droghe leggere
Fissare dei riferimenti metodologici precisi in base a questi valutare le evidente disponibile ora e noi quindi affittiamo facciamo questa operazione fissiamo questi riferimenti considereremo una serie di evidente esperienze citazioni che vengono fatte da più parti semplice immondizia
Potremmo selezionare invece delle cose che almeno apparentemente ci danno garanzia di maggiore obiettività questo naturalmente sempre in relazione ai criteri che abbiamo posto
Quando parlo di criteri parlo quelli parlo di criteri propri della ricerca scientifica e cioè della innanzitutto dell'attendibilità ed è la replica abilità dei risultati
Sì tratterà ovviamente di situazioni molto differenti a seconda dei posti asseconda di chi conduce l'esperienza a seconda dei soggetti che vengono che partecipano a questa esperienza feconda della sostanza Street ti faccio nel tempio Lando di marijuana sappiamo a tutt'oggi che c'è una componente della della sostanza che il tetraidrocannabinolo in particolare un suo isomero inverta uno
Che sembra essere quello responsabile dell'attività farmacologica bene di questo componente sono stati finora ottenuti almeno ottanta derivate
Se tu poiché riflette sulle diverso preparazioni disponibile sulle Rivette concentrazioni che sono difficilmente controllabili in una condizione di mercato clandestini
Sulla possibilità di diverse vie di assunzione sulla sull'effetto diverso che alla sostanza asseconda che uno lassù ma per la prima volta oppure la Suma da diversi anni
Sul metabolismo delle persone sulle caratteristiche di personalità delle persone affette bene ti rendi conto che questa e una mette di variabili così enorme che difficilmente a meno che non ci si doti appunto di quei criteri di cui ti dicevo poc'anzi i criteri scientifici tre ingenti
Difficilmente si possono avere delle informazioni univoca anche il motivo per cui e probabilmente sono tutti in buona fede quando lo fanno per cui ascoltiamo campane differenti che dicono noi abbiamo la documentazione che dimostra che questa cosa è drammaticamente tossica e d'altro canto edificante rispondere noi invece abbiamo a dimostrazione che questa cosa
Assolutamente priva di FI
è tutto dovuto a questa confusione alla quale prima o poi bisognerà mettere
La ecco insomma su cui quando noi sentiamo rispondere questo o quel politico in base alla documentazione scientifica finora acquisite in realtà
Sappiamo che sanno parlano di cose abbastanza Baggio comunque molto elastiche ti faccio un altro eventi ha avuto notevole rilievo anche sulla stampa una dichiarazione
Riportata dalla dottor Manna ironiche il responsabile la Società italiana di Farmacologia quello circa appunto gli affetti nocivi della cannabis e l'induzione
Dall'uso della cannabis all'uso di sostanze appunto dette pesanti
Per capirci eroina derivati degli oppiacei
Bene per quello che mi è dato di sapere queste conclusioni venivano tratte sulla base dell'analisi di uno studio condotto su cento soggetti cento soggetti che venivano intervistati non quando erano consumatori di cannabis e seguiti nel tempo per verificare quanti di loro divenivano consumatori di eroina benché i soggetti che erano consumatori di eroina ai quali era stato chiesto che precedentemente avevano fatto uso di cannabis questa metodologia ovviamente assolutamente scorretta perché per esempio potremmo chiedere agli stessi soggetti quanti di loro avevano fatto uso di nicotina e sicuramente avremmo percentuali superiori
Dal che dovremmo dedurre che va eliminato l'uso della nicotina e quindi sottratte le
Sigarette al mercato legale perché inducono l'uso di eroi quindi tutti coloro che
Sostengono che legalizzare le droghe leggere vorrebbe dire favorire un eventuale futura assunzione facilitare una futura assunzione di droghe pesanti è un'opinione niente di più
è un'opinione ed è una Fausto opinione perché abbiamo invece le prove del contrario
Le prove del contrario sono dovute al fatto che abbiamo delle stime ad esempio nel nostro Paese che ci indicano in circa diciamo delle stime per difetto in circa due tre milioni di consumatori
A vario titolo occasionali o con una certa continuità di
Derivati della cannabis per fortuna il numero invece di coloro che usano derivati degli oppiacei eh enormemente più ridotto se questa ipotesi fosse veda se cioè fosse vera l'ipotesi della automaticità del passaggio dall'una all'altra evidentemente nel giro di breve tempo dovremmo avere dei numeri paragonabili così non è e così non è mai stato
Basta semplicemente andare a controllare i dati per quanto criticabili produttività i vari dipartimenti scientifici
Presa se finora abbiamo parlato di quei politici che si avvalgono di i dati altrui ma poi ce n'è un'altra di categorie di politici quelli che si fanno forti della loro invece qualifica professionale il caso ad esempio Della deputati forse Alessandro Meluzzi che è psichiatra il quale a rilasciata la stampa feriti dichiarazioni
Che ti volevo sottoporre così per se ascoltare il tuo parere sostiene per esempio Meluzzi che non è affatto vero che le droghe leggere siano innocue
Tutte le sostanze psicoattive dice che hanno un'influenza sul comportamento sono sottoposte assevera vigilanza temi non si vede perché le droghe leggere debbano fare eccezione
Beh sulla innocuità io faccio riferimento a quanto dicevo poc'anzi
L'innocuità non dipende dalla sostanza insegna dipende dalle variabili contestuali dalla situazione nella quale questa sostanza viene assunta quantità di sostanza assunta dalla modalità con cui questa costanza viene assunta eccetera eccetera eccetera voglia di lo zucchero che noi adoperiamo per il caffè preso in quantità massive può provocare comma un coma iper glicemico questo non significa che lo Luca non sia un componente essenziale la nostra alimentazione qualsiasi sostanza l'acqua assunta in quantità massicce può produrre può condurre a morte l'intossicazione da qua era infatti uno dei meccanismi di tortura più adoperati non soltanto purtroppo nei regimi totalitari Sudamerica
Ecco pare quasi che ti abbia sentito perché poi più avanti tale dichiarazione appunto di Meluzzi aggiunge non mi si faccia poi il paragone con l'alcol e la nicotina il primo al di sotto di una certa quantità è un alimento cosa che non è l'hashish e la nicotina non ha la stessa azione farmaceutica delle droghe leggere poi aggiunge Meluzzi
I derivati della cannabis sono invece un eccellente farmaco antidolorifico nelle terapie anticancro ma non vedo come si possa assimilare i nostri sedicenni ai malati terminali di cancro che risponde
Dunque qui la risposta deve essere
Divisa in varie tranche partiamo dalla prima c'era l'affermazione che
Ovvia che l'hashish derivati psicoattivi ripeto ad ottanta non costituiscono un alimento e ovvio invece che l'alcol
Un alimento pertanto che
Fornisce all'organismo una certa quantità di calorie per cui per assurdo voglio dire ci si potrebbe nutrire
Soltanto di alcol fermo restando le conseguenze drammatiche sul piano fisico che ciò comporterebbe
Il collega Meluzzi
Anch'io sono ciliata come stai quindi mi permetto di chiamando con di ricordargli quel sta bene però che anche
L'organizzazione mondiale della sanità ricorda a tutti che la vita allo stato di bene
Non dipende soltanto dalle caratteristiche dalle condizioni fisiche del soggetto
Ma dipende anche direi soprattutto dalle condizioni psicologiche ora noi abbiamo a che fare stiamo prendendo in esame una sostanza che influenza le condizioni psicologiche del soggetto
E come tale riteniamo che sia nella capacità e nella disponibilità di ciascun individuo di ciascun soggetto quello di determinare delle modificazioni psicologica a suo carico purché naturalmente queste modificazioni non vadano all'etere la libertà degli altri
Oppure per quanto riguarda invece l'altra parte del dell'argomentazione per così dire di Minuzzi Giano l'avevamo vista nei giorni precedenti
E lui dice le sostanze psicoattive vale a dire lei psicofarmaci vengono somministrati sotto diretto stretto controllo
Medico lui dice invece le le legalizzare quindi dare in libera vendita la sostanze altrettanto psicoattive come quelle e le rivali della cannabis sono ritiene giusta con questo tipo di paragone psicofarmaco e
Il il la cannabis ma e qui entriamo in un campo prevederebbe delle riflessioni molto più specifiche diciamo che la differenza è essenziale che in questo momento si rileva è che
Di psicofarmaci per molti dei quali io avrei delle perplessità nella concordare con l'affermazione di Meluzzi che riferisce di un attento controllo nella loro somministrazione sono lui facendo l'ottica adesso non so non so se c'ha più tempo per dedicarsi alla alla terapia e alla e alla ricerca ma sicuramente avrà avuto come chiunque si dedichi a questa attività numerosissimi pazienti che una volta iniziata una terapia continuano a praticarla come forma di automedicazione
Semplicemente chiedendo il rinnovo della della della recente sa anche con una certa superficialità da parte di alcuni specialisti e medici di base
Illy psicofarmaci vengono assunti per curare determinate condizioni psicopatologiche
La marijuana una volta depenalizzata l'uso della marijuana una volta depenalizzato consentirebbe a chiunque di assumere la sostanza stessa
Naturalmente non e ci qui c'è qui c'è un punto importante questo non significherebbe
Come dire promuoverne l'uso
Questo significa semplicemente fare in modo che chi voglia fare questa esperienza
La posta fare senza rischiare di andare in galera e soprattutto impone una grossa responsabilità da parte dello Stato nei confronti dei cittadini una responsabilità da esprimersi in termini di informazione corretta sulle possibili conseguenze
Sul fatto che ad esempio esiste una una condizione
Fortissimi dosaggi di assunzione di intossicazione
Nessuno dice che queste sostanze non sono non sono tossiche ma questo riguarda anche qui se vogliamo analizzare i dati che abbiamo che abbiamo sotto mano
Dal punto di vista farmacologico all'atto siccità di una sostanza viene individuata in barca al dosaggio
Che si chiami in una certa maniera adesso non sto qui entrare in dettaglio al dosaggio al quale il cinquanta per cento delle degli individui o delle caviglie in questo caso da laboratori che lo assumono muore
Quel da questo questo dosaggio è stato possibile individuarlo
Nella nella Mariano soltanto nei topi c'è soltanto negli animali da esperimento perché non è noto alcun caso e sono sei con le ormai che questa sostanza viene assunta da da milioni di persone in tutto il mondo
Non è noto alcun caso di intossicazione mortale da cannabis
Il fattore di tossicità ai fattore di sicurezza anzi nell'assunzione della sostanza facciamo l'esempio dell'alcol cioè il rapporto tra la dose letale e la dote che da un effetto nell'alcol e di circa tra cinque e dieci cioè assumere dieci volte la quantità che ci incomincia a dare un effetto può essere letale
Bene
Sai quante la la cifra per la cannabis e quaranta mila cioè occorrerebbe essere un una unità di cannabis produce un certo Effetto dal punto di vista psicologico su di noi per morirne è stato stimato dovremmo assumerne quaranta mila unità
Torniamo un attimo così anche per chiudere su il discorso che facevo all'inizio ovvero sulla eccessiva elasticità dei degli studi dei criteri degli studi su questi fatti su questi Effetti
Ecco e dal momento che esistono proposte di legge in Commissione è sicuramente l'abbiamo ascoltato anche dei politici chiederanno pari gli esperti studiosi esiste un criterio oggettivo per valutare questo fenomeno e e sbucare in un certo qual modo la Sibilla la questione
Ma i criteri di criteri oggettivi e visto no i ricercatori onesti che si occupano di epidemie o di ricerca epidemiologica come ad esempio i colleghi del Mario Negri che ho visto rilasciare delle dichiarazioni
Sollecitate appunto sull'argomento cannabis
Dicono testualmente che quello che attualmente è certo circa gli effetti della cannabis che è una sostanza che ha effetti molto simile a sostanze antipolitiche o tranquillanti e gli effetti tossici sono molto simili a quelli degli psicofarmaci senza però avere conseguenze particolarmente durature e questo è quello che ci è dato sapere
E ed è quello che ci è dato sapere in questo momento visto che la situazione è quella del consumo di cannabis in regime di mercato illegale
Modificare questo stato di cose consentirebbe anche di produrre una serie di studi specifici con protocolli estremamente dettagliati sull'argomento che potrebbero confermare o di confermare l'una tesi o l'altra io temo molto queste cose
Tipo l'audizione degli l'audizione degli F
Ti
I i Soloni che appunto sfodera hanno tutte tutte queste cose tutto quello che c'era da dire tutto quello che c'era da ricercare è stato già scritto perché queste persone non si prendono la briga visto che sono pagate anche per questo
Il leggersi innumerevoli rapporti che sull'argomento sono stati sono stati prodotti semplicemente applicando a questi rapporti come dire una griglia di lettura che consenta loro che ovviamente non sono tecnici di distinguere a prima vista quello che è spazzatura da quello che è invece produzione scende
Grazie a Fabrizio Starace responsabile del dipartimento scientifico del corpo docente di Epidemiologia psichiatrica all'università di Napoli ed ex consulente dell'OMS