Per un nuovo sviluppo: l'Ambiente Festa Nazionale dell'Unità

Fa parte del ciclico
Un progetto riformatore
E si propone di discutere con i nostri interlocutori
Il tema dell'ambiente per un nuovo sviluppo
Partecipano a questo nostro incontro Elisabetta alte Coster
Deputato europeo nel gruppo verde
Collaboratore del gruppo Verde
Giovanni Berlinguer
Della direzione del Partito Comunista Italiano
Francesco Caroleo segretario nazionale del Movimento federativo democratico
Luigi Granelli ministro delle partecipazioni statali
Gianni Mattioli deputato la lista verde
Noi abbiamo pensato di iniziare l'incontro di questa sera e di fornire qualche elemento di riflessione già per i nostri interlocutori
Con una una scheda filmata
Di una quindicina di minuti
Che proporrà alcune delle questioni ambientali in una realtà particolare come quella emiliano-romagnola
E in riferimento ai problemi era problematiche dell'ambiente e in riferimento ad alcune esperienze che in questa realtà si compiono credo che possiamo iniziare quindi con questa nostra
Prima parte dell'incontro di questa sera
Naturalmente
La riflessione di questa sera
Partirà oltre che
Gli spunti che vengono da questo filmato
Anche dalle grandi questioni di attualità italiani europea
Che si propongono
Ancora in queste settimane in questi mesi la nostra riflessione per il primo intervento io do la parola a Giovanni Berlinguer della direzione nazionale del partito comunista italiano
Finora l'umanità è andata molto avanti
Non credo che ci sia mai stata nella storia
Tanta salute tanta distruzione anche tanta democrazia nel mondo
Ma al tempo stesso si sono accumulate grandi ingiustizie
E si son create condizioni difficili per il futuro
I giovani hanno detto
Avete rapinato
Le condizioni della nostra esistenza futura e in qualche senso è vero
Si sono accumulate contraddizioni
Si sono rotti gli equilibri naturali
Per qualche aspetto si sono introdotti Dundee irreversibili
Negli equilibri biologici
L'Italia
E tra i Paesi più ricchi
Al mondo del Risorse ambientali
Ma è anche tra i Paesi più fragili
Per il suo assetto idrogeologico per la densità
Della sua popolazione per le sue stesse ricchezze
L'Italia è un Paese in cui non passa anno
Che non ci sia qualche disastro l'ultimo quello dalla Valtellina
Ogni volta
Si parla di condizioni eccezionali
Imprevedibili
Nessuno è riuscito a spiegare perché
Anche negli altri Paesi ci siano ogni tanto
Dei disastri ma qui periodicamente frequentemente e in modo più grave io credo che l'unica spiegazione possibile
E che si tratta di calamità politiche e non solo di calamità naturali
E noi abbiamo sentito esaltare particolarmente negli ultimi anni i successi del governo nell'economia
I vantaggi della libera impresa
La morale del profitto
E insieme a progressi reali abbiamo constatato un deterioramento di tutte le condizioni ambientali in Italia
Colline Montagni Marie fiumi cita opere d'arte
Qualcosa non funziona
E quando non funziona si dice
Bene
Se volete il progresso bisogna pagare qualche prezzo come a dire
Che esiste inconciliabilità tra sviluppo
E ambiente
Tra salute e benessere
E miglioramento materiale dell'esistenza
Io non credo che esista questa contraddizione insanabile
Anzi
In molte zone d'Italia
Trascurare le condizioni ambientali sta portando a strozzature dell'economia
Ah impedimenti al lavoro umano a perdita di occupazione
Basta pensare a quello che succede
L'avete visto
Nella Val Padana
Dove l'inquinamento raggiunge punte tali da mettere in forse la prosecuzione non solo della pesca ma della stessa attività agricola
Basta pensare al sistema dei trasporti in Italia
Che tra i più costosi e tra i più squilibrati che esistano in Europa e anzi mi scuserà il ministro Granelli
Sì ho profitto un po'dell'occasione per fargli una domanda precisa su questo
è vero che li ha da poco ministro delle partecipazioni statali
Ma si sta discutendo qui in Emilia Bologna
Questo problema delle autostrade
Delle strozzature sulla Firenze Bologna
Ed esiste un piano per costruire una camionabile
Cioè il primo tronco di un raddoppio generale del sistema autostradale italiano
La società autostrade
Società dell'IRI
Partecipazioni statali
Ha presentato un piano per questa camionabile
Che è stato giudicato da una commissione di esperti del ministero dell'Ambiente
Scusate l'espressione una totale schifezza
E io
Riassumo con questa parola riassumo con questa parola sessantotto pagine di relazione documentata non mi pare che sia necessario dare molti particolari
Vorrei sapere
Dal ministro
Che evidentemente non conosce ancora questa relazione
Se intende correggere questa impostazione
Contribuire a un sistema dei trasporti meno traumatico
Meno monopolizzato dall'automobile
E dai camion
In modo tale da riequilibrare il sistema dei trasporti
Italiano e la stessa domanda e si potrebbero fare al ministro dell'industria al ministro dell'agricoltura
Al ministro dell'Istruzione per quanto riguarda la formazione scolastica dei giovani e così via perché non basta avere un ministero dell'Ambiente
Che rischia di essere un imbelle amento di una politica governativa anti ambientale bisogna che tutta l'attività di governo si appesa in questa direzione
Aggiungo due ultime considerazioni
Noi voteremo
Novembre
Otto nove novembre o nove dieci
Otto nove
Su alcuni referendum che riguardano l'Energia
Partito Comunista è orientato chiaramente
A votare sì alle domande poste del referendum
Dando a questo sì un significato di scelta antinucleare
Un significato di Scelta per fonti rinnovabili pulite e cicliche per il risparmio energetico cioè per modificare profondamente le tendenze produttive del nostro Paese
Ma allora vogliamo anche fare di questa campagna referendaria una grande occasione politico-culturale
Per impegnare sui temi dell'ambiente tutte le nostre forze
Correggendo anche difetti e lacune che abbiamo manifestato nel passato
L'ultima considerazione la seguente qualcuno ci dice che non possiamo essere ambientalisti conseguenti perché siamo marxisti
Io credo che non possiamo essere ambientalisti conseguenti se dimentichiamo alcuni dell'insegnamenti fondamentali di Marx fu Marx che scrisse che l'agricoltura capitalistica impoverisce il terreni no
E le condizioni stesse della sua esistenza
Fu Barracks per ragioni voi innanzi tutto
Sull'alienazione dell'uomo
Sulla perdita di vitalità dell'operaio
E su questo costruì le sue teorie
Le basi della sua dottrina di emancipazione evidente che Marx
è un uomo del secolo scorso
Molte novità sono intervenute molti progressi e molti rischi ma è su questa base che noi dobbiamo costruire la nostra politica oggi senza tagliare le radici Manzi approfondendone l'alto significato morale e politico grazie
Luigi Granelli
Il filmato che abbiamo visto
Ha proposto in maniera abbastanza drammatica
Il fenomeno dell'inquinamento e del degrado ambientale
Il senatore Berlinguer momento fa
Ha detto
Con fondamento
Che l'Italia anche per le sue particolari condizioni
E per la densità della sua popolazione
E particolarmente fragile ed esposta rispetto a questi temi
Io vorrei aggiungere subito
Un elemento di riflessione
Di questi problemi sui quali dobbiamo soffermarci per trovare delle soluzioni
Sono problemi che stanno per travolgere tutti i Paesi industrializzati
Maggiore o minore misura
Direi che esistono anche nei Paesi ove si costruisce il socialismo
E mi soffermerò dopo su questa specie
E sono problemi che interpellando tutti
Su una presa di coscienza e cioè che lo sviluppo degli ultimi tempi
è stato forte
Ma il prezzo che rischiamo di pagare è troppo alto
E lo sviluppo è stato forte
Non soltanto per volontà di chi l'ha determinato ma anche perché c'è un'attesa di sviluppo c'è una spinta allo sviluppo c'è un bisogno di consumo c'è una necessità di produzione
Non dimentichiamo che
Ove riuscissimo finalmente a riprendere nel nostro Paese una politica di allargamento delle basi produttive che un problema fondamentale aumenterebbe il ritmo dello sviluppo non decrescere
Perché dico questo
Perché
E dalla constatazione che dobbiamo correggere questo processo di sviluppo che forse possiamo trarre delle conseguenze realistiche al di là della diversità delle nostre opinioni
Bisogna che faccia breccia in tutti i Paesi industrializzati
La coscienza chiede si può anche rallentare è meglio distribuire lo sviluppo
E che va contenuto il prezzo del degrado ambientale che lo sviluppo implica che significa
Che bisogna destinare più risorse alla difesa ambientale
Che bisogna dare per scontato che aumentano i costi di produzione se vogliamo
Meno distruggere le risorse naturali e le materie prime che dobbiamo cioè introdurre dei meccanismi molto profondo
Io considero rispetto a questa problematica
Molto importante che in Europa e anche in Italia
Si siano sviluppati dei forti movimenti nelle società
E che questi movimenti abbiano una diretta espressione nelle istituzioni attraverso il consenso popolare
Non è che questi movimenti possono pensare di mantenere una funzione esclusiva anche nei partiti c'è coscienza di questo però è utile che accanto ai partiti vi sia anche una espressione diretta di una inquietudine che esiste nelle società industrializzate
Per dare maggiore attenzione alla soluzione di questi problemi
Mi sono molto
Gli ha detto di avere questa sera nel dibattito la presenza anche di esponenti di questi movimenti della società che rafforzano la democrazia
E vorrei appunto dal punto di vista delle cose che sono state poste anche con interrogativi precisi
Dire che anche per l'Italia
I problemi che dobbiamo risolvere anche con una polemica forte tra di noi non dobbiamo spaventarci di questa
Sono di due ordini
Il primo è quello che bisogna predisporre misure legislazioni per prevenire i guasti ambientali
E qui forse occorre non solo immaginare
Una più celere elaborazione di leggi ma bisogna avere coscienza che in Italia particolarmente spesso diamo vita a delle legislazioni vincolistiche
Che non trovano applicazione non perché sono carente nella loro impostazione ma perché l'amministrazione non è nelle condizioni di usare lo strumento giuridico e normativo e farlo rispettare
Per cui insieme alla normativa più rigorosa bisogna introdurre criteri di decentramento di articolazione delle funzioni di snellimento dall'amministrazione
In modo che
Vi possa essere
Non solo la polizia onde a fare determinate cose ma a far rispettare le norme a far pagare chi le norme infrange
Che sia possibile andare su questa strada mi pare dimostrato anche da taluni esempi io ne faccio uno solo
Chi andava a parecchi anni fa Londra prende poteva rendersi conto di un forte inquinamento nella mostrerei di un degrado fortissimo del Tamigi
Con normative rigorose programmi specifici dall'amministrazione della città di Londra interventi e controlli
Va l'inquinamento atmosferico di Londra è stato fortemente ridimensionato e i pesci sono tornati nel Tamigi
A dimostrazione che è una strada impraticabile se gli strumenti sono
Applicare
è un primo punto allora
Può coincidere con la domanda esplicita fatta dal senatore Berlinguer
Avremo modo di riprendere il discorso sul programma specifico
Della camionale dell'autostrada che qui è stata citata abbiamo le sedi per fare questo conto
Però io voglio dirmi d'accordo con la obiezione fatta almeno su due punti
Il primo occorre riportare anche i programmi autostradali nell'ambito della programmazione nazionale dei trasporti perché c'è una sproporzione uno squilibrio
Tra questi mezzi su strada e i mezzi tradizionali ferrovia ed altri
E quindi
Bisogna trovare un modo di correggere
Secondo una visione unitaria controllata dal Parlamento anche la destinazione delle risorse
Alla realizzazione di queste opere
Ma in ogni caso risolto il problema di contenuto di questa o di quell'opera
Bisogna rendere efficiente la funzione del ministero dell'ambiente che però ogni opera di grande interesse pubblico deve dare una dichiarazione di impatto ambientale cioè deve accompagnare l'approvazione di un progetto con una affermazione con un suggerimento con una osservazione una critica che dimostra in che misura viene rispettata soprattutto se la spesa è pubblica
La tutela dell'ambiente
Ma dicevo che c'è un secondo
Ordine di intervento
Ed è quello di
Recuperare il degrado è intervenuto
Non possiamo solo pensare di prevenire i guasti
Di introdurre regole più ferme di collega la funzione del ministero dell'ambiente con quello degli altri ministeri per vedere di ridurre al minimo
Un'azione di
Deterioramento dell'ambiente dei valori ambientali
Dobbiamo fare grandi programmi per intervenire la scienza e la tecnologia mette oggi a disposizione delle possibilità
Per intervenire laddove il guasto ambientale è stato determinato
Allora qui per procedere rapidamente
Devo dire che negli ultimi tempi
Alcuni punti importanti
Ci sono raggiunti sul piano degli strumenti
La realizzazione del ministero dall'ambiente di un ministero vero e proprio anche il test trova molte difficoltà
A tradursi poi un'azione politica è una conquista e non a caso la istituzione del ministero all'Ambiente è stata approvata dal Parlamento italiano con un largo consenso
Danni e lo dico per conoscenza di causa
Cnr comunità scientifica e università
Avevano messo appunto sotto la guida di una commissione presieduta dal senatore Medici un piano nazionale di ricerca ambientale
Che io ho avuto modo di trasferire all'allora ministro dall'ambiente Zanone appena istituito il ministero dell'ambiente che inonda suo articolo stabiliva che il ministero il ministro dall'ambiente anche il potere di coordinamento delle attività di ricerca
E in quel piano venivano delineate forme di intervento mobilitazione di risorse scientifiche
E soprattutto veniva indi in indicato un criterio
Programmatico di grande importanza perché non si pensava soltanto Aspesi aggiuntive ma si dimostrava come esistevano già
Disseminate nel bilancio dello Stato tante spesi orientate a questo fine per meglio coordinare meglio orientarli al raggiungimento di una politica più adeguata nel recupero ambientale
Oggi quindi ci sono possibilità di operare certo bisogna procedere con ulteriori interventi legislativi da troppo anni da troppi anni la legge sulla difesa del suolo aspetta di essere approvata ci sono altri interventi da determinare
Ci sono a cominciare dalla finanziaria destinazioni di risorse da fare per consentire agli interventi più massicci
E c'è mi consentite di dire brevemente questo
Una necessità che anche l'impresa pubblica nel nostro Paese si faccia carico maggiormente dei temi del recupero ambientale dell'intervento a tutela dall'ambiente
Vi voglio essere molto preciso perché
E una parte che mi compete almeno attualmente in modo diretto
Si discute molto in questo periodo del destino futuro dell'impresa pubblica e delle imprese a partecipazione statale
E io considero non praticabile
La via che pensa
Di fare uscire di impresa pubblica o a partecipazione statale dal grande settore manifatturiero del Paese
L'economia italiana è un'economia mista deve restare mista dobbiamo contare a uno sviluppo serio dall'attività produttiva e quindi vi sono industrie da risanare ma son vi sono anche industria da mantenere nel settore pubblico per realizzare una giusta dialettica un giusto antagonismo con la parte privata dell'economia
Ma la difesa di questa funzione delle imprese pubbliche a partecipazione statale
Non è incompatibile con l'allargamento dalla presenza pubblica nel grande campo delle infrastrutture e dei servizi e quando parlo dei servizi parlo anche di servizi adeguati in rapporto a questa finalità cioè la finalità Della recupero ambientale e della difesa ambientale delle grandi opere
Di sistemazione dell'ambiente
E proprio la pessima flessibilità dell'impresa pubblica a partecipazione statale che può anche consentire collaborazioni positive tra pubblico e privato per colmare nel nostro Paese un ritardo di questo genere
Voglio adesso conclude
Riprendendo una frase che ho letto qualche giorno fa in un articolo apparso su Repubblica
Ministro Ruffolo
La cui impostazione io condivido
Ruffolo ha detto bisogna fare in modo che la politica dell'ambiente non sia una delle tante politiche che si aggiunge alle altre ma deve essere una politica che le attraversa tutte cioè deve essere una politica che ispira nell'insieme d'impostazione l'attività anche di altri ministeri del governo nel suo insieme
E allora mi pare che il problema dell'ambiente non è un problema da mettere in in nell'elenco con tutti gli altri
Ma è ormai una grande questione nazionale che va posta anche al centro di un confronto attivo tra governo e opposizione
Bisogna ricercare su questi terreni delle possibili convergenze delle individuazioni di settore di interventi delle forme più puntuali del controllo del Parlamento sull'azione dell'esecutivo
E occorre allora anche un salto di qualità cioè occorre un salto di qualità culturale
Perché si tratta di modificare anche il modo di concepire la produzione il consumo la vita e bisogna forse a liberare da preclusioni ideologiche tutta questa materia vorrei dire molto amichevolmente abbiano lingue io ho sempre grande rispetto per le idee ho apprezzato il suo richiamo a marzo quando ha ripetuto l'accusa al capitalismo di operare una sorta di distruzione delle risorse e di degrado della natura e dell'ambiente
Vorrei però ricordare che proprio qui a Bologna alcuni anni fa
A me è toccato come parlamentare allora membro dell'associazione Italia URSS associazione di amicizia
Di partecipare nella qualità di relatore a Bologna appunto ha un grande convegno di questa associazione di amicizia sui temi dei rischi dal degrado ambientale
E devo dire che non c'era molta differenza almeno come preoccupazione
Tra la relazione che io presentai allora e la relazione del collega sovietico che pur parlando a nome di un paese socialista dove non esiste il capitalismo diceva ci sono problemi che dobbiamo anche noi approntare e lo scambio dalla nostra esperienza può essere estremamente utile ecco non indaghiamo
Steccati te ideologici né sul piano nazionale su quello internazionale
Vediamo di fare della questione ambientale una grande questione sulla quale ogni partito si misura in senza paura della polemica ma con la volontà di costruire per le prossime generazioni qualcosa di diverso
Lo spirito con cui abbiamo organizzato l'incontro di questa sera credo se fa colto da Luigi Granelli per cui
Mi pare che potremmo con la discussione anche a fare un passo avanti nella direzione per lo meno per quanto ci riguarda questo l'orientamento
Elisabeth altre coste
Mi sentite anzi
Come rappresentante di un partito verde che ha dietro le spalle l'esperienza politica Palermo entrare fosse più lunga di tutti i partiti verdi in Europa
Mi vuole permettere stasera di essere più provocatoria di tutti gli altri partecipanti a questo dibattito
E di parlare piuttosto dei limiti della politica ambientale anziché delle grande Sose delle buone prospettive
Se il mio discorso sarà un po'più accademico degli altri interventi scusate mi questo è un vizio dei tedeschi ce l'ho anch'io
Oggi noi siamo arrivati al punto in cui siamo tutti d'accordi sulla necessità di una politica dell'ambiente allora io ho già partecipato a tanti dibattiti no
Dibattiti e ho scoperto che non facciamo altro che attestarci reciprocamente l'urgenza assoluta di dove a salvaguardare il nostro sistema ecologico
Questa
Poi questo dibattito di Soleto avviene h accompagnato da un grande ottimismo ottimismo che stranamente oggi viene sostenuto soprattutto da quelli di destra che fino a poco tempo fa sosteneva uno che la politica ecologica e quella che ci costava
Posti di lavoro la mortificazione dell'investimento privato oppure utili produttivo e così via
Ma quasi nessuno però parla dei problemi noti e anche dei conflitti sconosciuto finora sconosciuti che comporterà una politica ecologica corrente
Nella politica ecologica noi possiamo distingue quattro strategia cioè la prima strategia che riguarda la riparazione
E anche la compensazione dei danni già causati dall'inquinamento la seconda è quella che prescrive le nona a amministrative positive cioè i cosiddetti standards e quelle nome negative che sarebbero i divieti
La terza è quella strategia dell'innovazione tecnologica e la quarta e quella che c'è h di indurre e cambiamenti strutturali
Nel modo di produzione e di consumo
Le prime due strategie sono quelle strategie cosiddette difensive
Cioè la compensazione e compensazione rispetto a quello che è già successo le ultime due invece sono le cosiddette strategie attive o creative che cercano di evitare sin dall'inizio il degrado dell'ambiente
E secondo me una politica per la l'ambiente accogliente
Dovrebbe dare la priorità a queste ultime due strategie
Però in tutti i Paesi industrializzati la politica ecologica viene praticata prevalentemente nella forma delle prime due strategie
Intendiamoci bene questo sole delle strategie messe necessarie assolutamente ma dalla parte dei partiti tradizionali vengono sempre presentati come degli strumenti politici che salgono anche per evitare de degli inquinamenti futuri
E queste come diceva lei l'ottica delle ecologia come di una nuova disciplina politica che basta solo di aggiunge alla alle altre disc discipline politica
Una politica ecologica che cerca solo di riparare i danni già causati non basta anzi ci crea dei nuovi problemi
Applicata in questo modo diventa e resta sempre un corpo estraneo un fattore di perturbazione rispetto agli altri campi politici
E viene sempre giudicato così per esempio da noi in Germania nei nostri dibattiti sull'ecologia se viene sempre giudicato in quanto blocca o promuove la crescita economica l'occupazione e il reddito
Ma adesso è un po'ancora un po'più concreta una politica ecologica
Che agisce solo sui terminali dei processi Prodi produttivi da pochissimi è incentivi per ridurre le emissioni
Per esempio da noi il Reno e il Mare del Nord sono delle acque morte nonostante il fatto che da noi esiste una tassa sugli scarichi
Diretti nelle acqua del nelle acque sia le scale che degli insediamenti produttivi e sia di quelli civili
E nonostante il fatto che esistono limiti enormi di accettabilità per le sostanze tossiche che vengono emesse nell'acqua
Le sento innovativo poiché s'dopo dovrebbe essere l'effetto più importante di una politica ecologica
L'effetto innovativo innovativo di una politica ecologica difensiva extra ma estremamente basso
E nelle Ricciati che sono state fatte in Germania hanno scoperto che per esempio nel mille novecentottanta solo ventisei per cento delle investigazioni per il miglioramento dell'ambiente riguardava hanno il cambiamento del prodotto e del processo di produzione
Mentre invece il settantaquattro per cento vini vanno impegnati per delle tecnologie difensive
Questioni ricerche hanno scoperto anche un altro fenomeno molto interessante in Giappone per esempio
Nella nell'arco di cinque anni cioè dal mille novecentosettantacinque fino al mille novecentottanta
Le emissioni di biossido di zolfo sono state Mineo vige diminuite di più di un quarto
Indagando sugli origine di questo miglioramento atmosferico è stato scoperto che nel maggio Effetto non veniva dagli impianti che sono stati installati Pea non so se lo dico giusto ordine soffocare le emissioni delle centrali termiche
Ma prima per le risparmio energetico
Causato dai cambiamenti tecnici del modo di produzione e secondo dal cambiamento della struttura industrie un industriale
C'è in quel periodo e in Giappone la quota dei settori industriali con un alto consumo di energia cioè i settori tradizionali siano Aba si era passata
Un altro aspetto che economico molto importante
Gli investimenti e le tecnologie che vengono applicati alla fine della linea di produzione per abbassare le emissioni sono molto più costose
Di quelli che cambiano l'assetto produttivo in modo di risparmiare il fabbisogno di energie e di materie prime
Allora io gli obiettivi politici di una politica ecologica
Devono perciò diventa una parte integrale della strategia imprenditoriale
Solo così diventa sul medio e lo lungo termine non più un fatto un fattore estraneo e costoso che viene considerato un disturbo dell'andamento della produzione
Poi c'è un se secondo problema di una politica ambientale difensiva e questo problema c'entra con il nostro concetto di benessere
Un grande problema del nostro modello e economico sta nel fatto che partiamo da alcuni presso posti alle quali attribuito attribuiamo una validità quasi eterna
E questo sarebbe Illy così viene chiamato da noi il sogno della prosperità perenne e questo sogno della prosperità perenne e fortemente collegato con la crescita del prodotto nazionale
Dall'aumento annuale di questa cifra globale statistica per noi dipende il nostro benessere e l'occupazione e la pace sociale
L'idea di fondo di questo concetto è che il nostro benessere possa crescere
Fino all'altra ad oltranza e che il nostro sviluppo procede sempre da un livello ad un livello più alto di qualità benessere e anche di possibilità di risolvere i nostri problemi
Cioè nella nostra immaginazione non entra la possibilità che ci potrebbe essere anche una inversione di questa tendenza un blocco o che ci potrebbero esso anche degli errori che abbiamo commessi c'è l'idea di dover fare al limite anche un passo indietro
Il concetto della crescita chiamiamola questa crescita acceca apporta due grossi problemi
Vorrei fare un se un esempio della Germania della Germania in questo momento abbiamo più di due milioni di disoccupati
Per istituire a tutti quanti un posto di lavoro ci vorrebbe una tassa di crescita in tono di sei per cento
A parte che non ci arriveremo mai più a questa cifra comporterebbero un aumento delinquente inquinamento ambientale intollerabile
Perché il rapporto fra sviluppo economico e degrado ambientale e così quando cresce la causa di un problema ambientale per esempio il numero degli automobili e di conseguenza anche l'inquinamento atmosferico
Ci volle uno il raddoppiamento dello sforzo o del grado di risanamento dell'ambiente solo per mantenere lo stesso livello di inquinamento di prima
L'altro problema più grande che sta dietro i dati le cifre della contabilità nazionale economica
E che si nasconde dietro di quello si nasconde una vera inversione del processo del benessere del quale non ce l'ha appoggiamo
Aumentano sempre di più i costi e le spese inseguito alla crescita dei danni
Ecologici e sociali causati dalla nostra industrializzazione
No il perno misuriamo soli solo i valori aggiunti e non misuriamo i valori sottratti
E non vediamo che la crescita di questi costi chiamammo lì invisibili ci mangia una parte sempre più grande del nostro prodotto a nazionale cioè una parte crescente della nostra ricchezza viene destinata sempre di più alla riparazione e alla compensazione del del pop per il mento ambientale
L'ho detto a un esempio molto concreto in Germania hanno scoperto
Che Leviti che servono per attaccare Leo potrai delle ferrovie normalmente si consumò no nell'arco di vent'anni
Nella vicinanza degli impianti dico che Elia invece per esempio nella regione della cura impegnano solo dieci anni di vita
Naturalmente sia alla produzione di questi delitti siano il lavoro lavori per attaccarli creano dei redditi dalla parte delle ditte che hanno e realizzano queste lavorazioni
Il problema allora quale che gli introiti individuali e i benefici privati
Poi li compravano come valore aggiunto nel prodotto nazionale e il fondo significano posti che pratichi sociali sul conto della collettività che però non vengono mai misurati da nessuna parte e perciò restano una incognita
Questo vuol dire che il fondo il degrado della qualità della vita
Non viene registrato come tale ma con una crescita di ricchezza ci spostiamo sempre di più dalla parte delle spese produttive a quelle non produttive
Una economia come la nostra che altamente la possibilità di esternalizzare i suoi costi sociali ed ecologici
Ti solite di solito è una società stagnante incapace di rinnovarsi perché non ha nessun incentivo per cambiarsi
Più che lo Stato entra nella logica di una politica di compensazione di riparazione
Più che permette sospese introiti a questo proposito più viene anche istituzionalizzato l'indifferenza rispetto rispetto alla prevenzione
E anche qui che troviamo una delle cause principale per la famosa crisi fiscale dello Stato
Perché alla fine c'è sempre qualcuno che paga e paghiamo per esempio con l'esplosione dei costi nel settore sanitario
Con la disoccupazione nell'impiego pubblico e così via e qui abbiamo anche un buon esempio come si intrecciano la crisi ecologica e la crisi economico economica
Qualcuno da noi ha paragonato le nostre società Supa industrializzate
Quando un guidatore di un care Amato
Chi guida il cane Amato non deve essere per forza molto intelligente Luís può trascurare lire gli ostacoli e le resistenze che trova nel suo ambiente perché appiattisce tutto
Luino dissente li ripercussione delle sue azioni e di conseguenza non sa non sente nessun bisogno di cambiare rotta finché però poi alla fine finisce la benzina
Le nostre società dovrebbero essere organizzati invece secondo il principio di quello che va in bicicletta
Chi va in bici bicicletta e Sico e si comporta in una maniera acceca e poco intelligente poco flessibile
Risente subito su di sé gli affetti del suo comportamento e viene costretto di cambiare il suo comportamento
Allora che cosa vorrei dire con questo discorso che secondo me dobbiamo Act applicare la strada l'ultima strategia di quello che va in bicicletta
E che dobbiamo sempre di più andare via dalla strategia ambientale difensiva a quella di prevenzione che poi alla fine significa di cambiare tutto il modo di vita il modo di consumo e di produzione grazie
Francesco Caroleo
Credo che con questo applauso è stato sottolineato da anche l'interesse che ha suscitato in tutti noi questo intervento
Io trovo giusto avverrà inserito in questo dibattito il tema dello sviluppo nel quadro di un progetto riformatore il tema dell'ambiente nel quadro di un progetto riformatore di sviluppo
Perché considero che le scelte nella prossima legislatura
Che il Parlamento italiano ha di fronte siano tutto sommato ricollegabili al tema di come guidare il processo di sviluppo in atto nel Paese
Si tratta di sapere a mio avviso se questo processo deve essere guidato secondo un modello neo conservatore neoliberista riducendo il ruolo del consenso popolare a favore della meritocrazia e quindi riducendo di conseguenza gli spazi dello stato sociale
A favore di una produttività costi quel che costi oppure se il processo di sviluppo debba essere guidato secondo l'impostazione democratica e popolare che faccia veramente leva sul consenso di massa e punti sul serio fino in fondo ad un ampliamento dell'esercizio della sovranità popolare
Una sovranità popolare che non vorremmo che si esaurisse una volta ogni quattro anni inserendo in una una una Scheda anche se fosse una scheda referendaria
Questa problematica di come guidare questo processo di sviluppo all'interno del quale ritroviamo il tema dell'ambiente penso che si ponga per il nostro Parlamento ma direi per tutto il popolo italiano
Come grande questione politica nazionale potremmo parlare di una vera e propria sfida della decima legislatura che noi vorremmo rilanciare oggi a tutti i partiti nazionali e popolari
Che hanno al loro interno uno tessuto democratico veramente forte che possono in qualche maniera rispondere
Sul serio a questa sfida e per questo quindi che penso che il tema dell'ambiente debba necessariamente come è stato introdotto in questo nostra tavola rotonda nel quadro del processi di sviluppo di come questi devono essere guidati
L'ha detto molto bene Giovanni Berlinguer il tema della tutela dell'ambiente non può essere ricondotto strettamente al tema della tutela della natura
Io penso che la gente che abita in una città in una zona industriale in un paese di montagna in una cittadina fluviale
Viva in quell'ambiente al quale va garantita la massima tutela perché in quell'ambiente in cui queste persone cittadino comune trascorre la maggior parte della propria esistenza
E quindi permettetemi di parlare del ruolo della partecipazione attiva della gente dentro e fuori le associazioni ecologiste e ambientaliste per la difesa dell'ambiente per un governo del territorio
Del ruolo di quei milioni di cittadini e sono la maggioranza che vivono in aree interessate da Contini movimenti franosi Inari interessate da possibili esondazioni di fiumi ma anche di laghi
Che abitano in centri storici fatiscenti esposti al rischio sismico coloro che risiedono vicino ad impianti industriali che possono generare incendi emettere sostanze tossiche
Negli ultimi trent'anni in Italia il costo complessivo
Dei danni provocati da frane ed alluvioni supera i cinquanta mila miliardi di lire ha causato la perdita di oltre mille e cinquecento vite umane
Circa il cinquanta per cento dei comuni italiani è soggetto a rischio di alluvioni ai comuni già colpiti
Da dissesto di vario tipo sono negli ultimi cinque anni aumentar i dal trentasette per cento al quarantasette per cento del totale Messori
Vinse per non parlare di Cernobyl e in ultimo della Valtellina
Dall'esplosione anche vorrei ricordarlo dei depositi di Genova e di Napoli stanno a dimostrare nonostante che l'Italia sia il quinto Paese più industrializzato del mondo
Che la sola opera delle istituzioni pubbliche degli enti delle associazioni anche tra quelle più attive
Non riesce a far fronte alle emergenze se non a quelle veramente più gravi
La tutela del territorio quindi è questa la prima considerazione la prima conclusione a cui vorrei arrivare non può più essere pensato come un fatto tecnico come ho fatto da addetti ai lavori deve diventare azione popolare soprattutto azione popolare di prevenzione
E quindi cultura di massa
Sono stato oltre un mese nel mese di agosto in Valtellina e vi posso garantire che la gente della Valtellina con cui ho lavorato istituendo come Movimento federativo democratico un centro operativo che ancora lavora
Manifesta una volontà irriducibile di sopravvivere e in più di un'occasione sta dimostrando
La propria disponibilità a mobilitarsi insieme a tutti coloro i quali cittadini del Nord del Centro di Studi Italia colpiti da eventi calamitosi come quella che ha colpito la Valtellina
Disponibilità mobilitarsi perché quello che è accaduto a loro non si ripeta più nel futuro
Questa nuova coscienza popolare questa volontà di salvaguardare la propria terra può aprire veramente la strada forme di mobilitazione permanente a forme di mobilitazione di massa a forme di mobilitazione indispensabili
Perché dalla rabbia dalla frustrazione anche dall'assegnazione
Di chi ha avuto come conseguenza la distruzione della propria casa la perdita del lavoro e soprattutto la perdita dei propri familiari si passi all'affermazione alla tutela del diritto della gente
Di vivere al sicuro dei rischi un diritto alla sicurezza che in Valtellina
Si vuole assolutamente tutelare istituendo osservatori permanenti popolari per controllare ulteriori eventi franosi dopo la frana di Sant'Antonio morì Ignone per controllare l'alveo dei fiumi quando non vengono ripuliti gli argini dei fiumi quando rischiano di essere insufficienti per contenere il flusso dell'acqua
Tenendo un collegamento stretto com'è stato tenuto dalla gente della Valtellina con la commissione scientifica gli amministratori perché senza un coordinamento di tutte quelle che possono essere le competenze
Lei gli sforzi le iniziative non ci può essere probabilmente una ripresa una rinascita di quella terra come di altre terre che nel passato e nel futuro potrebbero essere colpite da eventi come quello i cittadini sono i naturali custodi del proprio territorio le prime sentinelle a salvaguardia di quello che è il patrimonio ambientale ma direi proprio la propria per e costruiscono d'altra parte qui vorrei richiamare la vostra attenzione
Una serbatoio di conoscenze di memorie che non possono e non debbono essere buttate via
Iniziando per esempio a dare i nomi ai le montagne che hanno determinato poi successivamente eventi catastrofici
Pensate che il Monte che sovrastava la diga del Vajont si chiamava tocca e la gente lo riconosceva come Monte Toc che cadeva tocchi e lo sappiamo bene
Poi quello che Kaká usato questo monte vorrei ricordare che il monte che sovrasta la città di Recoaro Terme si chiama rotolo on e tutta la gente conosce questo monte con quel nome perché nel passato
Conoscono bene gli affetti di questo monte che rotola in continuazione l'informazione quindi di cui i cittadini sono depositari
è un interesse e di interesse vitale da queste informazione che occorre partire per svolgere un'azione politica di difesa sul territorio
Il Movimento federativo in una nell'Unione ottantasei iniziato un'indagine proprio su base popolare
Per censire tutti quegli eventi franosi e sono stati censiti quattro mila frane in sessantasei province che potrebbero da un momento all'altro produrre danni a bene a Kiev e a persone in sessantasei province italiane
Ma parto dall'informazione un primo piccolo gradino
La raccolta e della trasmissione di queste informazioni che la gente produce non solo io credo che dà a partire da questo sì posso individuare una via per giungere all'affermazione del diritto alla sicurezza dal rischio
Ma anche perché da subito si può avviare un migliore coordinamento delle azioni dei tecnici abbiamo visto che già il consiglio dei ministri ha investito ben settantacinque miliardi al Servizio geologico nazionale
Un migliore coordinamento dell'iniziativa delle amministrazioni locali e perché no del Parlamento che sarà chiamato prossimamente a varare una legge importante come quella la legge sui difesa del suolo
Perché veramente ci possa essere tra tutte le parti in causa un coordinamento che porti un azione propulsiva definitiva che veda veramente e definitivamente come parte protagonista la gente i cittadini
Concludo
Dicendo che di fronte all'entità dei danni provocati dall'uso indiscriminato e distruttivo delle risorse della nostra terra occorre oggi
Tornare a considerare veramente sul serio la dipendenza dell'uomo dall'ambiente in cui questi uomini vivono corre accogliere fino in fondo la lezione che c'è venuto in questi anni
Dai popoli del Sud del pianeta i quali hanno dato prova di una grande consapevolezza
Circa l'esistenza di un legame profondo tra il proprio destino e quello della terra su cui vivono io credo che questa consapevolezza stia anche facendosi strada nel nostro Paese
E potrà rafforzarsi anche con il concorso con corso diretto appassionato di forze progressiste di forze della sinistra come il Partito Comunista Italiano grazie
Gianni Mattioli
Un festival dell'Unità
Sempre un ambiente
Di grande stimolo
Figuriamoci si porta il signor ministro a dirci ad assumere impegni così positivi
A maggior ragione
A maggior ragione porta uno come me un comunista da sempre in libera uscita inattesa di rientra fra
A
A interrogarsi a interrogarci
I di fronte riprendendo la bella riflessione di Elisabeth altre Coster
Con interrogarci allora sul che fare
Ma
Più che il che fare programmatico
Operativo nelle sedi proprie
C'è a monte un interrogativo che io credo tutti noi dobbiamo porci mi interrogativo in cui non ci sono maestri non ci sono quelli che stanno di qua e quelli che stanno di là
Un interrogativo che ci riguarda tutti
Per alcuni secoli noi abbiamo assistito a un crescita formidabile
Partiamo da questo perché altrimenti saremmo ipocriti con noi stessi abbiamo assistito a una crescita formidabile del potere della capacità di astrazione del potere della conoscenza scientifica
E questo potere è stato talmente formidabile che proprio quell'attività che partiva da le capacità più razionali degli uomini assunto di fronte a masse crescenti di uomini e di donne o il significato sempre più magico quella che doveva essere un attività razionale diffusa tra la gente una onnipotenza Maggi tra il l'immagine di Felice Ippolito che nei giorni di Chernobyl mangia la lattuga in televisione per far vedere che le radiazioni non ci sono e l'immagine
Che forse porta al massimo questa figura dell'esperto come stregone al quale la gente ebbe il dieta di delegare il suo futuro è ben lieta di delegare i suoi pareri e certa o erano stati i secoli come dicevo di un crescendo continuo di potere che però oggi viene a due conclusioni
Una conclusione è che il la crescita delle dimensioni dei sistemi tecnologici ha portato a dimensioni
Talmente grande da rendere i sistemi tecnologici capaci di interagire tra di loro in modo distruttivo
è il punto d'arrivo di un processo entusiasmante ed è un punto d'arrivo tragico e drammatico che noi vediamo nel territorio
Non era stato l'entusiasmo della nascita della scienza urbanistica il fatto di mettere tante cose ordinate nel territorio
Come se mettendo le ordinate certo ce ne stanno di più ma questo non significa che ci stiano meglio
è il punto d'arrivo di una crescita della velocità di consumo delle risorse che ci porta in tutte le forme in cui noi possiamo occultare il problema ma un vero e proprio problema di esaurimento delle risorse
E la crescita dei fenomeni dell'inquinamento da una situazione locale a una situazione che non è più locale perché noi oggi sappiamo che è un fenomeno che produciamo in un punto del pianeta
Prima o poi ma purtroppo ormai sempre più prima alle sue conseguenze in un altro punto del pianeta
Fino all'ultima eclatante vicenda delle armi che distrugge l'illusione di fenomeni militari locali
Questo è il fenomeno di un allargamento ed ora me delle capacità delle dimensioni dei sistemi tecnologici ma questo fenomeno porta anche a un'altra mi sembra amara constatazione e cioè questa crescita delle dimensioni
Che annulla la dimensione locale anche della vita consociata tra gli uomini
Smaschera anche una illusione dei rapporti tra gli uomini fintanto che la il rapporto tra gli uomini e il rapporto de era il rapporto del borgo della città noi potevamo ancora illuderci che i rapporti tra gli uomini fossero governati da un tessuto di solidarietà quante volte noi tuttora sentiamo riandare al buon tempo antico rimpiangendo la dimensione più limitata come una dimensione umana di solidarietà
Questa è melassa retorica che scambia i rapporti funzionali possibili in piccole concentrazioni per rapporti di solidarietà
Quando la dimensione dei sistemi tecnologici diventa la dimensione planetaria la interazione tra la gente di Bologna e la gente di Modena
In un arco di tempi leggermente diversa tra le interazione della gente di Bologna e la gente di Minneapolis
Si scoprì in questo tessuto ormai assolute planetario di rapporti si scopre
La solitudine l'assenza di solidarietà
Che oggi caratterizza i rapporti tra gli uomini
Io voglio partire da questa vicenda perché se non partiamo da questa vicenda noi possiamo continuare a parlare con ottimismo ma non stiamo parlando della realtà
E
è in questo processo che ha avuto in cui certe o ci sono state lei e caratteristiche della Cile
L'azione tecnologica
Ma ci sono stati anche i rapporti di produzione c'è stato chi ha pianto lacrime di sangue e che ha fatto grandi profitti su questi processi noi possiamo mettere da parte il signor ministro ogni steccato
Ideologico possiamo se preferiamo metter da parte i discorsi Lucidi di Marx sulla in proiezione da parte della macchina della ideologia della classe al potere possiamo se lei preferisce far propri i discorsi su una una
Natura data in eredità agli uomini in sé questo linguaggio
Lei è più consono quello che è di fatto che ci sono stati dei rapporti di prevaricazione dei rapporti non è è stata una una vicenda uno strano fungo che ha prodotto questi rapporti che noi oggi leggiamo nelle forme drammatiche la crescita dei tumori delle leucemie ricaccia indietro
L'allungamento della vita dovuta aver sconfitto la mortalità neonatale e le infezioni
La danzata della desertificazione dei suoli ormai è per migliaia di chilometri quadri
Anno per anno il chi ancora parlasse di catastrofismo come fu fatto quindici anni fa quando cominciarono a circolare le curve del Club di Roma credo che oggi si concederebbe
Le parole è o il sorriso ironico sulla bocca perché altra è la realtà però qui il discorso diventa un discorso di meditazione critica sulla vicenda della cultura progressista
Siamo stati noi capaci di fornire un'immagine un umanesimo
Che fosse adeguato al tempo difficile a cui noi andiamo incontro e che permettesse agli uomini di non conoscere questa esperienza di solitudine
Che ormai ben nota nella emarginazione dei ghetti delle grandi città in cui gli anziani consumano una vicenda di sofferenza in cui i giovani consumano la vicenda dell'emarginazione
E però allora qui nascono io credo gli interrogativi seri di una riflessione della sinistra
Siamo stati capaci noi di costruire una solidarietà collettiva intorno a una razionalità collettiva che fosse capace di far fronte ai fenomeni nuovi che il tempo in modo progressivo ci metteva di fronte o piuttosto il discorso dell'austerità di Enrico Berlinguer che oggi spesso tiriamo fuori
Tiriamo fuori quando si tratta di commemorare il compagno Berlinguer fu un episodio poco capito e poco praticato all'interno della sinistra italiana
Io credo che quello può essere un terreno in cui interrogarsi e far partire una riflessione su terreni che sono immediatamente di scelte per il prossimo tempo
Ma è il terreno su cui può partire in nome di una concetto di solidarietà collettiva io credo la rifondazione di un'identità della sinistra
Ancora in quest'estate io ho sentito ho letto in molti giornali molti maestri di pensiero si interrogano su quale debba essere la identità delle forze progressiste
Ecco io credo che essa debba solo partire da questa profonda riflessione rimeditazione su che cosa in questo tempo in cui la velocità di interazione le dimensioni della integrazione son diventate ampie immediate su che cosa possa essere oggi il senso
Di una solidarietà collettiva che parta da una razionalità collettiva e cioè dal sapere
Che laddove noi modifichiamo immediatamente si espandono le conseguenze un Quai il l'egoismo dei gruppi delle corporazioni si deve immediatamente misurare con gli affetti di questi egoismi
E gli esempi sono immediati e soli terreni immediati di confronto noi stiamo assistendo lo ricordava
Giovanni Berlinguer a una crescita
Di nuovo entusiasmante delle capacità della tecnologia a livello di ingegneria di sistema informatica elettronica Struttura della materia
Si aprono diverse possibilità
Paesi avanzati hanno già imboccato una strada in cui questa stagione formidabile viene però imboccata sempre di più utilizzata sempre di più per imboccare la via dell'aumento della produttività del lavoro
E noi sappiamo il significato di questo si traduce in espulsione delle donne prima di tutto in espulsione dei giovani difficoltà dei giovani a entrare nel mercato del lavoro laddove il movimento operaio è debole
Là dove il movimento operaio è più forte però la innovazione tecnologica noi la vediamo prendere le strade di quella induzione di nuovi consumi pur di aprire nuovi mercati ancora non sa Turati
Nuovi consumi
In cui con la la pubblicità e la propaganda si convincerà tutti che questi nuovi beni sono essenziali alla qualità della vita e dunque questo si tradurrà i nuovi consumi in nuovi inquinamenti sperpero di risorse
Ecco qui un terreno di Scelta su cui immediatamente ci si deve confrontare
Noi possiamo subito a stringere una stretta alleanza
Non in nome di vaghe conciliazioni tra economia ecologia
Io non credo che sia possibile conciliare occupazione e salvaguardia dell'ambiente in questo contesto di prospettive di produzione
Ma noi possiamo
Soltanto riprendendo con forza il discorso di DiVersi
Progetti e di diverso sviluppo e saldando come dicevo una forte alleanza con il movimento sindacale su una parola d'ordine che è quella della riduzione dell'orario di lavoro che è l'unico terreno in cui noi
Noi possiamo saldare nuova occupazione senza pensare di continuare a una produzione insensata e autodistruttiva o seconda esempio è quello chiarissimo che a richiamato il compagno Berlinguer e che ha avuto questa disponibilità d'ascolto dal ministro è detto l'intero terreno delle opere pubbliche
Devono essere il terreno della cementificazione o devono essere veri meditate deve essere il Paese che ha trecentodiciassette mila chilometri di strade extra-urbane un reticolo
Con seicento metri di distanza media in cui strade parallele portano allo stesso posto a poche centinaia di metri deve essere quello il terreno in cui si investono signor ministro altri cinquanta mila miliardi oppure diventeranno concrete anche questo impegno che mi sembra che lei qui stasera assume che si tradurrà allora in un rilancio delle ferrovie e noi insistiamo anche a dire
E non utilizzazione di quelle due stupende autostrade che ha il nostro paese che sono i due mari con un rilancio dell'industria cantieristica per un cabotaggio costiero e quindi con forti possibilità di innovazione e il terzo punto potremmo fare tanti esempi quindi non di sogni
Se bello era l'articolo di Ruffolo sulla Repubblica fastidioso è però quel volersi porre a mediatore tra i patiti dello sviluppi Isma'e questi invero dei pazzi
Inseguendo fantasmi in un paese in cui le origini del movimento ambientalista alle origini del movimento antinucleare sono strettamente saldate con il movimento sindacale abbiamo fatto scritto documenti per la SLM quando fin dal mille novecento settantanove la SLM rifiutava la scelta nucleare
Come incapace di dare risposte ai problemi dell'elettromeccanica italiana inventarsi un movimento ambientalista fatto di pazzi sognatori
è voler porsi come grande medietà ore benissimo che il ministro Ruffolo faccia questo però sappia che altro è il movimento ambientalista italiana e dunque la terza la terza indicazione è questa accerto di fronte a quella scadenza che ricordava Giovanni per il nove novembre non è una scadenza semplice
Perché già c'è un tentativo da parte delle forze di governo da parte della democrazia cristiana di svuotare i referendum e dire ma in fondo a referendum hanno messo i tre articoli di legge
Non la scelta nucleare sono tre articoli di legge di una legge anche dice il l'ex sottosegretario Orsini una legge anche bruttina la legge otto quella che monetizza
La alle localizzazioni nucleari e toglie anche al Parlamento la possibilità di intervenire nelle localizzazioni una legge bruttina dire io beh e chi è che l'ha fatta questa legge
Ma dunque dice abroghiamo la pure ma questo con il piano energetico non c'entra nulla
E invece noi dobbiamo fare del nove novembre un'occasione di grande scelta e di grande mobilitazione del Paese
Io voglio ricordare che
Quel referendum è importante come scelta di politica energetica ma importante anche nel merito perché pochi ricordano che quei due articoli della legge otto che noi chiediamo vengono approda abrogati e cioè quelli sulla localizzazione degli impianti che riguardano anche i grandi impianti a carbone la monetizzazione riguarda anche i grandi impianti a carbone
Noi andiamo tranquilli
A a questa scadenza perché l'intero programma varato allora dal Parlamento su indicazione del governo di sei mila megawatt nucleari a carbone otto mila Mw nucleari se realizzato totalmente nei primi anni del prossimo secolo sostituirebbe né più e nemmeno che sedici milioni di tonnellate di petrolio
Quando il modesto programma
Che le associazioni ambientaliste presentarono il venti ottobre alla ai gruppi parlamentari della Camera dei del Senato l'anno scorso rappresentava una capacità di sostituire trenta milioni di tonnellate di petrolio
Questi numeri vale la pena anche di ricordarli in questi in questi giorni in cui qualcuno oltre a ricordarla bandiera ad andare a onorare mandando Cile soldati italiani
Lasciatemela finire alla frase così la dico tutta mandando soldati italiani a cavare mine che altri criminali italiani hanno messo l'hai questo per
E fatemela finirla fu e se qualcuno poi si preoccupa del garantire il diritto internazionale di navigazione nei mari è bene si preoccupi di un rigido controllo di questo mercato delle armi e nonna di mandare la flotta italiana
Venne
Chiudo voglio dire che dunque non basta nel in questa campagna referendaria non basta
Dire no a qualche a un impianto nucleare in funzione a qualche impianto nucleare che si vorrebbe realizzare e qui con Grande fraternità io voglio dire che ci saremmo aspettati
Dall'unico grande partito che aveva permesso con il suo congresso della primavera dell'anno scorso che aveva fornito agli italiani l'unica sede in cui è stato possibile discutere di energia
Non c'è stata nessuna altra sede per anni e anni in cui a noi privati cittadini fosse possibile a discutere di energia se non il congresso della CGIL il congresso del Partito comunista
Ebbene ci saremmo aspettata offro a udire
Che ci saremmo aspettati allora da questo grande partito che invece di baloccarsi con l'uscita graduale dal nucleare prendesse interamente come da
Prendesse intero come in pienamente questa interlocuzione
Che il mondo degli ambientalisti si aspettava di poter fare e devo dire che tocco al migliore dei comunisti ambientalisti al compagno Giovanni Berlinguer di scrivere quello sfortunata spetta quello sfortunato editoriale dell'Unità nel giorno
Della marcia Caorso
San Damiano in cui Giovanni tu dovresti ricordare che seriamente il partito era per l'uscita graduale dal nucleare no
Noi dobbiamo riprenderla questa battaglia e farla come grande battaglia Comini Tizio di una battaglia appunto in cui tutti i valori che noi promuoviamo vengano all'e sterno chiudo il ministro ci chiede
Un una utile interazione tra governo ed opposizioni devo dire che noi anche prendendoci molte critiche c'abbiamo provato siamo andati dal presidente Goria gli abbiamo ottime posto cinque punti
E il presidente Goya in un primo momento in cui forse non ha ben capito il peso dei cinque ponti cha colmato di
C'ha colmato di sorrisi e poi quando ci sei rivisti
Ci ha detto che non se ne faceva niente e un punto voglio ricordare stasera uno dei nostri punti era quello mi dispiace ritornare ancora su questo tema era quello del blocco assoluto delle esportazioni di armi è il presidente Goria ci ha detto la stessa cosa i con altre parole che Andreotti ha sibilato ieri in Senato ebbe ma le aziende italiane se non esportano le armi che facciamo le chiudiamo ecco quindi io credo che c'è volontà certamente di fare avanzare e questi punti e di portare a casa delle cose non siamo dei gli innamorati della purezza vogliamo portare a casa dei risultati
Non so se questo governo negli atti che finora ha esposto con l'eccezione di questa sera felice con gli atti che stasera esposto sia l'interlocutore migliore grazie
Credo credo esistano
Credo esistano argomenti
Credo esistono argomenti per dare avvio ad un secondo giro
In modo da potere continuare la discussione che mi pare proponga riflessioni molto interessanti io proporrei di ricominciare da Elisabetta altra costa
Io vorrei purtroppo devo dire vorrei continuare ancora un po'su questa lignea
Del non direi del pessimismo ma della della coscienza dei problemi che stanno nella politica ecologica questo magari c'entra anche con il fatto nostro politico che in questo momento c'è diciamo alla politica ecologica è un po'stagnante sta in una crisi questo c'entra anche con il fatto che il grande sperimenta un politico in Germania c'è quello della coalizione fra la Spd il verde in Asia
è stato un esperimento che è fallito
Anche fallito per i motivi dei quali vorrei parlare adesso
Oltre o di questi problemi dei quali ho parlato prima che sono dei problemi che riguardano il rapporto fra l'economia ecologia
Cioè il rapporto fra il nostro modo di sviluppo e il bisogno di tutelare il nostro ambiente ambiente c'è anche ci sono anche dei conflitti di di un altro tipo che sono conflitti che ha hanno un carattere direi democrat più democratico sociale del quale di di solito non ci rendiamo conto
E questi conflitti riguardano il problema come organizzare il compromesso o il consenso sui problemi ambientali
Le nostre società industrializzati finora conoscevano soprattutto il problema della disco il uguaglianza economiche economica sociale
Cioè il problema della di spartizione fra quelli che non hanno o quelli che hanno troppo poco e quelli quelli che hanno di più
Questo è stato un conflitto fra classi sociali e su quella base poi e nato il concetto dello Stato sociale cioè quella idea della comunanza sociale
Dove ognuno paga un piccolo contributo una piccola parte per esempio per la mutua la pensione il sussidio di disoccupazione disoccupazione e così via
Cioè lo stato sociale che magari da noi è riuscito un po'di più e da voi un po'di meno
Il il problema che si pone e di seguito e in che modo disse risolveremo i problemi di dizione uguaglianza in materia ambienti a ambientale
Vorrei fare due esempi molto concreti che abbiamo avuto in Germania
Nella Germania dell'Est s'due passi dalla frontiera con la Repubblica federale vicino alla città di lo becca
Cioè notte la Germania si trova un deposito per lo smaltimento di rifiuti industriali
Che è uno dei di Po depositi più importanti per i rifiuti industriali che vengono dalla Germania dell'Ovest
C'è anche questo fa parte del nostro del rapporto fra la Germania dell'Est e dell'Ovest che noi vendiamo allora a loro le nostro Monti inizia
Poco tempo fa il Comune di Lubecca ha fatto la causa conto questo deposito perché questo deposito viene considerata considerato altamente pericoloso e Lubecca teme per le sue acque cioè quelle acque sottosuolo tutto questo però dall'altra parte significa per una città come Amburgo
Che è stata fra i fornitori principali di rifiuti industriali di non avere più nessuno nessuno sbocco
Allora la questione come si risolve come risolviamo questo tipo di conflitto chi dice idee in questi casi sulla base di quali criteri a chi dare la priorità e la precedenza polesane un altre altro esempio quando nel mille novecento ottantadue ottantatré c'è stata da noi la grande lotta a Francoforte
Contro l'allargamento dell'aeroporto
La costruzione della cosiddetta pista di decollo Ovest che ci costata un bosco intero di non so di quanti ettari
Il nostro con gli Skunk scegliere di allora Helmut Schmidt nel su un molo un po'cinico ha detto giustamente
Se voi e voi li volete partire per le isole Kanaio o la Grecia velocemente senza problemi dovete pagare il prezzo allora che cosa voleva dire Schmitz nel suo modo il conflitto del che cosa preferisco cioè il bosco sotto casa oppure il viaggio in aereo alle Canarie
Non è solo un conflitto fra diversi interessi sociali ma anche un conflitto dentro ognuno di noi che poi centra con il nostro modo di coscienza
In questo senso trova un consenso in materia ambientale e ancora più difficile di trova un consenso in materia sociale
Secondo me in questo conflitto Iberia di hanno una funzione politica molto importante perché adesso vuole palla un po'della Della Corallo che abbiamo noi in tutto questo
Casino di problemi
Per esempio noi attraverso le nostre lotte la nostra politica
Abbiamo contribuito allo smascheramento delle legittimazioni tecnici scientifici che abbiamo smascherato anche come una nuova forma di ideologia
E abbiamo fatto capire noi con le nostre lotte che anche i problemi tecnici della nostra società
Devono essere sottomessi a un processo democratico di contrattazione conflittuale fra i cupi sociali divergenti
Ecco io vorrei adesso potrei riferirmi a una cosa che accennato
Mattioli
Cioè questa questo problema chi verdi o i momenti movimenti alternativi ecologici vengono sempre considerati un po'pazzi irrazionali
Io credo che questa pazzia o queste irrazionalità proprio in questo tipo di lotta a una grande importanza perché sta perché noi vi diamo la crisi dell'anno o le crisi delle nostre società apertamente
Il nostro punto di partenza cioè il punto di partenza del Movimento ecologico in Germania più di dieci anni fa
è stata la cottura emotiva e la ribellione spontanea contro le cosiddette necessità oggettive politiche e tecnologiche dello sviluppo industriale
Allora lo la importanza culturale del movimento verde sta nel fatto che loro da desideri e Paure intuitivi e istintivi fanno delle richieste politiche
Con le quali non possono riferirsi a nessun concetto teorico scientifico
E con le quali poi alla fine devono farsi strada contro quella egemonia della logica
Diciamo la logica della contabilità venti vendibilità e l'efficienza la lotta contro i rischi dello sviluppo tecnico tecnologico moderno moderno è stato tanto coraggioso e anche tanto difficile non solo perché ci mancavano i punti di riferimento teorici
Ma soprattutto perché ne mancavano anche le prove
Un esempio molto molto bello per questo fatto e l'altro e la lotta contro il nucleare
Cioè fino al fatto di Cernobyl
Il movimento antinucleare si seduto trovato di fronte all'accusa di non aprire delle prove scientifiche
La politica del diciamo la cosiddetta politica dell'intuito si trova davanti il problema di dove ha anticipare spesso anche in un modo molto speculativo degli sviluppi ed ha avvenimenti che avverranno in futuro
Questo problema per esempio si pone per quanto riguarda le conseguenze sociali ed umani dell'indulto introduzione delle nuove tecnologie
Perciò la politica dei Verdi oscilla sballata la decine di ipotesi e prese di posizioni dal rifiuto totale fino alla accettazione moderata
Il problema che sta dietro queste eterogeneità della politica dei Verdi e che noi stiamo cavalcando un tigre di sviluppo che in fondo non conosciamo più e che stiamo IMI iniziando degli sviluppi tecnici sociali dei quali non conosciamo Lisbona gli sbocchi e questo è un problema oggettivo di tutta la nostra società
In in nuovi movimenti ecologici non fanno altro
Di che vi esprimere le insicurezze e le angosce che dalla conoscenza egemonia Ale di questa sua Società vengono rimosse
è solo correndo il rischio di passare anche nell'ottica del sistema come delle persone irrazionali
Solo così potevano essere rivelati le irrazionalità e le contraddizioni di una società che sta diventata sempre più dipendente dalla fede nel benessere di qualsiasi potere esso Vincenzo
Giovanni Berlinguer
Visto il risultato positivo dalla mia prima provocazione sul problema dei trasporti nel tento un altro non non spero in una risposta così precisa impegnativa come quella che ho avuto a proposito del
Esigenza di programmare globalmente il sistema dei trasporti del re di riequilibrare
Trasporto ferroviario marittimo con l'esorbitante peso del trasporto automobilistico ma siccome dalle partecipazioni statali dipendono
Lili lei mi maggiori industrie FIAT esclusa nel nostro Paese io desidero segnalare al ministro che questi grandi complessi industriali negli ultimi due tre anni
Stanno entrando in forze
Sul tema dell'ambiente
Fatto che considero positivo
Ma
Lo fanno molto spesso
Più per scopi di immagine
Che trasformando sostanzialmente le proprie produzioni
E a volte
Lo fanno perfino
Realizzando un doppio affare
Prima costituiscono
Un complesso industriale che inquina
E poi un altro complesso industriale del servizio che realizza un business visi inquinando
Il circolo perfetto
Il circolo perfette vorrei che il ministro intervenisse
Per rompere questo circolo viziosi Simo
E spingesse con l'autorità politica che gli deriva dalla sua attribuzione governativa per
Lanciare sul serio
Le grandi imprese delle partecipazioni statali
Su una linea esemplare di rispetto dell'ambiente e non sulla linea dell'immagine o su quella del doppio a fare
Per intendere che non siano le industrie che
Arrugginiscono le viti e poi le vendono per citare l'esempio che
Ecco parlava
Elisabetta
Un'osservazione su quello che ha detto Mattioli che
Ha destato la mia più viva ammirazione in particolare la questione delle armi credo che sia stato un richiamo giusto perché non c'è rovinato maggiore
Dell'ambiente della vita di quella provocata dalle guerre
Gianni mi ha fatto degli elogi
Ma c'era un una punta di veleno
Perché io che io diciamo non non colgo ma in senso malevolo a causa di antica è sempre rinnovata amicizia io vorrei però ricordare che quel giorno
Alla catena umana Caorso San Damiano c'eravamo insieme
NI venticinque o venne i ventisei chilometri del percorso
Diciamo la metà ma forse più delle braccia che si univano
Appartenevano a membri del Partito comunista della Federazione giovanile comunista
Quanto alla
Quanto all'uscita più o meno graduale dal nucleare del del spero che
La posizione venga definita in modo più fermo e categorico dal partito
Perché altrimenti scusatemi la battuta
Sarebbe come se noi avessimo detto
Non mandiamo la flotta nel Golfo per Messico ma andiamoci soltanto una navicella
Non mi pare che sia possibile ecco fare una politica energetica
Che non abbia una sua coerenza interna
E che quindi esclusa
Dai calcoli immediati dalle previsioni
Concretamente fattibili il ricorso al nucleare
Infine è un'osservazione sul su quanto diceva il ministro nelle sue parole conclusive
Se ho dato l'impressione di schematismo ideologico mi scuso
Io desideravo soltanto sottolineare che l'ambientalismo
Cioè lo sviluppo equilibrato dell'umanità
In un rapporto di rispetto
Per la natura e innanzitutto per la natura umana
Del lavoratore
Che il più colpito da tutti questi fenomeni nella fabbrica e fuori dalla fabbrica
è parte integrante della nostra tradizione
Non è elemento esclusivo
Non è
Elemento che pregiudica intese anzi le può facilitare voglio aggiungere che questo senso di solidarietà generale
Che gli ha manifestato e che è apparso da tutti gli interventi
Rappresenta visto che i problemi dell'inquinamento del rapporto uomo natura ambiente
Si pongono oggi su scala planetaria una sfida che ci deve trovare tutti pronti e aperti a ogni possibile intesa e convergenza
Però
Intervenire per rimediare a qualche guaio
E vorrei cogliere dal suo intervento uno spunto per poi rispondere alla seconda sollecitazione di Berlinguer Elisabetta ha detto io concordo su questo anche Mattia ove mi pare ha fatto riferimento
Che insieme al forte sviluppo che purtroppo abbiamo pagato con costi alti in questi tempi c'è stato anche un prodigioso sviluppo dalla scienza e della tecnologia
Forse la scienza e la tecnologia
Sono state troppe volte usate a sostegno del miglioramento produttivo invece che ha applicazioni più generale
E l'esempio fatto
Del Giappone dove
Risparmi energetici resi possibili dalla modifica dei processi produttivi hanno avuto un effetto sulla del suo forestazione molto più efficace che non un intervento a posteriori
Dimostra che lo sviluppo della scienza della tecnologia può essere applicata largamente anche sul terreno della prevenzione della distruzione dei beni naturali
Così come l'applicazione di alcune scienze
Vorrei ricordare che qualche mese fa
è stato approvato su mia proposta un programma nazionale di ricerca per le biotecnologie che introducono delle novità in porta until sia sul versante dalla salute della produzione agricola e anche del disinquinamento dall'ambiente
Ebbene questo uso su larga scala della scienza e la tecnologia per
Non solo recuperare l'ambiente degradato ma anche per prevenire i guasti mi porta a dare subito una risposta almeno in termini di orientamento alla domanda di Berlinguer
Io non mi illudo di risolvere problemi difficili in un dibattito sia pure a un magico Festival dell'unità
Però ritengo mio dovere istituzionale
Nelle direttive negli indirizzi che verranno via via impartiti al sistema delle partecipazioni statali come parte integrante dell'economia mista italiana
Quella di dire che se c'è qualcosa che deve diversificare l'industria pubblica da quella privata è l'esempio di applicare prima norme che non portino al degrado ambientale vale di produzione delle risorse
Beh nonni immagino soltanto
Che sia compito del settore pubblico intervenire lo dirò dopo anche per recuperare l'ambiente che diventa un business
Di fronte al quale bisogna essere attenti anche alle forme organizzative
Ma dove era delle imprese pubbliche a partecipazione statale e quella di dare l'esempio nel rispettare norme standard nell'applicare tecnologie nel ridurre al minimo quindi il cosiddetto impatto ambientale anche nella produzione ma voglio dire che anche l'attività del recupero
Ambientale
Non possiamo lasciarla a tanti tentativi di speculazione e di basso livello tecnologico e applicativo
Quindi c'è un settore possibile di iniziative
Delle partecipazioni statali proprio orientate a questo scopo pensiamo al ai residui industriali agli inquinamenti da ganassa tutte le cose che accompagnano non solo la produzione energetica ma lo sviluppo produttivo
Nostro sistema economico per capire che tra i vari servizi dal settore pubblico dell'economia vi è anche quella di sottrarre all'improvvisazione e alla speculazione anche interventi massicci e programmati ai fini del recupero ambientale
Quindi ritengo che direttive ma non soltanto direttive ma anche ai comportamenti concreti da parte dell'IRI dell'ENI delle firme di tutto il settore dell'impresa pubblica dovranno essere introdotta
Ma vorrei dire due ultime cose per rispettare l'andamento schema
La prima che io ho molto apprezzato l'intervento di Caroleo
Io sono convinto che noi dobbiamo fare più leggi introdurre standard far pagare gli inquinatori perché qualcuno deve pagare lo scempio che introduce possiamo rafforzare tutti i poteri centrali di governo ma quello che conta e potere decentrare certe funzioni e disporre di una partecipazione popolare deejay tre che introduca un controllo sociale all'attuazione di queste politiche
Non possiamo far fare tutto alla legge non possiamo far fare tutto all'intervento dobbiamo anche far maturare una coscienza nel Paese che introduca meccanismi di controllo severo e di impulso a rendere questa politico la politica veramente applicata
E forse sotto questo profilo i partiti devono ricavare qualche lezione dall'esistenza di questi movimenti della società civile ivi compresi ve erbe che hanno rappresentato dallo accesso in Parlamento un elemento vitale dalla Società italiana del suo regime quindi io condivido questa parte
O elementi di dissenso invece e non dobbiamo dirci soltanto le cose che che fanno ambiente
O elementi di dissenso pur avendo apprezzato moltissimo per certe parti l'intervento di Mattioli su punti che dobbiamo discutere con più volontà di approfondimento
Dove andiamo al referendum certamente
E nel referendum io spero che ci sia una forte volontà da parte di tutti per informare obiettivamente i cittadini che devono decidere
Io non so ancora quali saranno le decisioni che prenderanno i partiti e anche il mio partito
Ma personalmente ritengo che su materie come queste una volta realizzato il problema di una obiettiva informazione potremmo possa lasciare liberi cittadini di pronunciarsi come l'olio
E i risultati dei referendum dovranno essere valutate
Però non basteranno i referendum si aprirà dopo i referendum anche sui problemi energetici una necessità di un discorso approfondito e serio in Parlamento perché noi dobbiamo conquistare
Una autonomia
Perlomeno
O anche se limitata sufficiente nel campo della produzione energetica non possiamo essere dipendenti dagli arabi per il petrolio dagli al GR e mia dai russi per il metano è adesso dai francesi per la produzione di energia elettrica a base nucleare senza determinare per il nostro Paese
è una politica energetica non demagogica carica di sicurezza ma anche capace di crearsi le condizioni dallo sviluppo li dovremmo disputa quali dovremo discutere senza demonizzare ac
Senza pensare che chi pensa che chi vuole risolvere questi problemi sia tendenzialmente portato a sottovalutare i temi della sicurezza ma dialogando seriamente vedere do anche alle difficoltà di questo dialogo
E vorrei dire a a Mattioli per l'esperienza che ognuno di noi fa io ho fatto la mia che le cose sono complesse e difficili magari basta se andare da un Presidente del Consiglio incaricato chiunque esso sia a portare un documento di cinque punte per risolvere quei problemi e magari ottenere anche il visto di ingresso nel ministero le cose sono molto più complicate e direi che i governi che non sono interlocutori giusti in democrazia si possono anche cambiare ma bisogna avere la forza di cambiarli indicare le alternative voglio dire non rinunciamo l'appello al confronto tra opposizione e perno non dico il governo di oggi all'opposizione di oggi ma anche il governo di domani e l'opposizione di domani come a un destino fatale di contrapposizione è una fisiologia della democrazia la dura lotta il duro scontro tra chi esercita funzioni di governo e chi esercita funzione di opposizione all'importante che in questo scontro non venga mai abbandonata la ragione non si dimentichino le cose che possono unire oltre a quelle che necessariamente dividono quindi mi l'appello non era a una conciliazione superficiali mi rendo conto delle molte difficoltà delle molte diversità ma il nostro paese potrà crescere in democrazia se a queste diversità farà fronte con la civiltà del dialogo con la o le è stata il confronto è con la serietà del recupero dalla solidarietà dalla convergenza tutte le volte che l'interesse generale lo potrà suggerire
E qui devo conclusa rassicurare Berlinguer e io ho fatto una battuta sulla richiamo a Marx ma
Io sono lettore anche nel marzo conosco Grancini preoccupo anche delle opinioni altrui oltre che delle mie ma devo dire che valori per valore ideologico per ideologia anche senza scomodare il pensiero moderno e ce n'è tanto anche di formazione cattolico democratica
Basta leggere alcune pagine meravigliose dalla Bibbia per capire che uno dei valori fondamentali è proprio quello del rapporto tra uomo e uomo in termini da solidarietà e tra uomini è una e natura nel senso dal rispetto di alcune esigenze fondamentali quindi richiamiamo i nostri valori quello sempre ma non facciamone un elemento di incomunicabilità semmai partiamo è il valore per essere più modesti nel confronto storico e perché facendo ciascuno il nostro dovere possiamo anche risolvere i problemi anziché soltanto denunciarli
Francese Caroleo
Ma io non ho particolari cose da dire sono state affrontate molte questioni su cui chiaramente
Come Movimento federativo democratico ci troviamo con molta attenzione a riflettere ad agire
Anch'io vorrei richiamare però un articolo sull'Unità di Giovanni Berlinguer un articolo anch'io lo leggo
No no dopo la Valtellina Berlinguer scrisse quest'articolo richiamando all'attenzione dei lettori dell'Unità ma non solamente l'elettore dell'unità all'importanza che dopo la Valtellina poteva assumere un movimento di massa sul tema della protezione civile della prevenzione e della salvaguardia del territorio della difesa dell'ambiente
E vorrei chiedere a luglio questa volta come pensa effettivamente a distanza di un oltre un mese dalla Valtellina come questo movimento di massa può proseguire in quale direzione con quali forme il Partito Comunista o per lo meno il suo punto di vista autorevole nel Partito Comunista e mi piacerebbe sapere pensa di dare le gambe a questo movimento di massa quale contributo e lo rivolgo a Luís questa domanda perché so di trovare Luís un attento e sensibili le operatore di movimenti di massa pure ricordare come Giovanni Berlinguer restato uno dei soci fondatori del Tribunale per i diritti del malato un movimento di massa sulla sanità che sicuramente ha portato un grosso contributo a fianco delle istituzione di fianco dei partiti democratici per una affermazione dei diritti del malato come si potrebbe continuare a tutelare i diritti del sì no dalle rischio ad alcun diritto alla sicurezza del cittadino ad eventuali rischi seguendo quella tua riflessione sull'Unità Gianni Mattioli
Questo è il momento in cui in tutti i festival dell'Unità a cui partecipò fai la musica cresce il volume diventa difficile sentirci
Io voglio in questa
Contributo riprendere due punti
Uno
Riguarda il contributo che un contributo
Difficile rigoroso che può avvenire da parte del rapporto con la scienza e la tecnologia che ora ricoverato al ministro però può avvenire solo a certe condizioni
Nel referendum del nove novembre questo è il l'aspetto duro dei il problema che noi abbiamo di fronte
Noi
Non staremo lo dicevo anche prima non staremo a confrontare se si vuole il nucleare o no staremo a confrontare e io m'aspetto dalla referendum un forte segnale politico con cui poiché poi si possono utilizzare nella costruzione del piano energetico
E quello che sarà in gioco dicevo non sarà il la il problema di chiudere Caorso una centrale che sta più aperta che chiusa in cui ancora all'ENEL non ha fatto come apprendiamo dalla Commissione industria e Sanità a del diciassette gennaio di quest'anno dalla relazione della disco impariamo che Caorso non ha ancora fatto quelle quei miglioramenti che lei nella sera impegnato a fare alti il all'indomani dell'incidente di Harrisburg del mille novecentosettantanove
E ora l'ENEL chiede l'autorizzazione il nulla osta alla disco per farli sono passati otto anni
Parlare di queste situazioni solo parlare di cose amare ma
Diventerà
Duro e richiederà Chirurgia il confronto su il piano energetico perché poiché io voglio vedere quali sono le maggioranze che poi
Su porteranno Realm mente una politica di risparmio energetico e fonti rinnovabili che non sia i quattro soldi della le e GE trecentootto neanche tutti spesi o le poche iniziative la campagna degli scalda acqua dell'ENEL o quattro cosette ma voglia essere una scelta strategica
Quando noi parliamo di ricorso alle fonti rinnovabili a risparmio energetico pur ammettendo in colonna
Iniziative che oggi non sono le iniziative tecnicamente fattibili ma quelle commercialmente fattibili
In mettiamo in colonna cose che significano milioni di tonnellate di petrolio da sostituire ma queste non si fanno con questi enti con queste dirigenze degli enti
Se noi vogliamo portare avanti queste politiche queste non le fa nere Viezzoli all'ENEL né Colombo all'Enea se si vuole veramente fare una politica energetica di verza ed è questa richiede anche della Chirurgia e allora questo sarà un momento in cui bisogna verificare allora la forza delle alleanze che noi ambientalisti richiediamo rispetto a questo disegno
E quando noi portiamo avanti questo discorso ci troviamo di fronte una opinione pubblica
Che su cui mi mi stupisco che lei signor ministro dica da purché l'informazione sia obiettiva e chi l'ha fatta finora l'informazione io ho partecipato sempre a dibattiti in cui
Quando partecipato a dibattiti e cioè dopo Cernobyl perché prima in televisione nessuno di non ci ha mai messo illa a naso ma anche dopo Chernobyl erano sette e oltre e uno nel migliore dei casi quindi a dire a noi di fare un'informazione obiettiva mi sembra una cosa un po'una sorta di provocazione fino alla Conferenza nazionale sull'Energia è santo cielo Lecco lei apparenze si potevano rispettare un po'di più
Si invitano trenta sei tecnici e di questi se ne mettono dentro quattro tipo impostazione critica sulla linea ecco per me attiva mi sembra che quando si parla di obiettività bisogna essere farsi subito un mea culpa e andare subito a vedere ma allora quando si entrerà nel merito di queste di questi problemi allora troveremo
Che un'opinione pubblica che avvezza a sentirsi martellare di luoghi comuni del che il fonti rinnovabili risparmio energetico son quattro briciole super costosa come si manderanno avanti
E lei gli insediamenti industriali come se gli elettroni una volta che vanno in circolo si ricordassero se la prodotti l'energia nucleare l'olio combustibile o il le mai gli aerogeneratori si è e noi abbiamo assistito proprio perché c'era una strapotere del monopolio del informazione a una vera e propria disinformazione tecnica e allora come si potrà risalire questa china questa china per risalire la ha tempi lunghi
E richiede un rapporto corretto tra comunità scientifica e opinione pubblica e interlocutore politico che oggi non c'è nel nostro Paese
Non c'è perché diciamocelo con grande fraternità la cultura scientifica diffusa nel Paese è una cultura molto modesta
E quindi il l'esperto s'immediatamente ha ragione perché è l'esperto non viene stimolata fin dai primi anni della scuola una coscienza critica nei ragazzini
Se se una una appello con grande passione e io mi sento di fare proprio perché diventerebbe illusorio dire come lei dice che è giusto che ci sia un controllo sociale su la l'insediamento industriale sull'innovazione tecnologica e chi lo fa questo controllo sociale se non c'è l'ombra di capacità critica sia dal punto di vista tecnico ma ancora a monte di una distacco da al ruolo della scienza che non sia quel ruolo magico di cui prima parlavo e qui mi permetto di sottolineare Antar concerto aspetto mi pare che in certi atteggiamenti di una parte della democrazia cristiana ci sia come il l'imbarazzo a come a liberarsi di una specie di peccato originale di cultura religiosa e contadina per cui bisogna correre ad accettare quel sia sì cosa della tecnologia esser i primi nel terrore nel nella corsa all'innovazione tecnologica esser i primi nel salvaguardare le prestigiose sorti dell'innovazione nei settori industriali quest'non mi sembra che è ancora l'eredità di un ruolo appreso tardi dello ruolo della scienza su cui si vuol fare in qualche modo i primi della classe io credo commettendo degli errori io credo che il nostro Paese se vuole avere un corretto rapporto con la Munich comunità scientifica
Deve non aspettarsi quello che ingenuamente qualcuno chiede che siano i tecnici gli scienziati affermarsi quando la loro ricerca li porta a perseguire strade che vanno contro gli interessi dell'umanità perché questa ingenuo questa è illusorio l'organizzazione della ricerca è talmente specialistica talmente parcellizzata che ci sia il disegno complessivo
Chiedere questo ai tecnici è delegare ad altri quello che invece una comunità matura che si riprende la responsabilità dei soldi che dalla comunità scientifica deve le esercitare e invece questa il terreno dell'opportunismo tra comunità politica e comunità scientifica nei giorni della conferenza sull'Energia è che che c'erano i tecnici che venivano arruolati da partiti antinucleari per enfasi Zare la leucemia del bambino di Montalto di Castro i tecnici che venivano arruolati dai partiti che filo nucleari che dovevano infatti Zare le piogge acide l'effetto serra
Ma io vi dico che non ho trovato nella classe politica gente tranne illustri e rare eccezioni gente che si preoccupasse di capire se il bambino di Montalto di Castro la leucemia se la prende davvero e se le piogge acide cheese sono veramente no il ruolo era la delega all'esperto non c'è un rapporto oggi nel nostro Paese in cui si chiamano gli e Sperti prima di prendere le decisioni no gli esperti si chiamano dopo per perché lei scelte vengono fatte altrove nella divisione internazionale del lavoro e poi dopo si chiamano gli e Sperti anche se poi di Energia magari non sanno nulla perché si occupano di par ti celle elementari questo con tutto il rispetto dei miei colleghi però vengono arruolati perché con il loro prestigio in altri campi legittimo a legittimino a posteriori
Scelte
Che sono state fatte altrove
E infine se la comunità scientifica dovrà esercitare un ruolo reale al servizio del Paese bisognerà riaprire la cultura scientifica al rigore della interdisciplinarietà
Guardate oggi il comune che volesse farsi tutelare da una università nel momento di controllare la valutazione d'impatto ambientale attivava chiedere questa difesa a università in cui le carriere i concorsi le pubblicazioni sono tutte funzionali al massimo di specializzazione in cui la stanza ignora quello che fa la stanza vicina e non la stanza del chimico ignora la stanza del biologo ma la stanza del Fisi so che si occupa di stato solido ignora quello che fa il fisico che si occupa di particelle elementari e all'interno delle particelle elementari chi si occupa di alte energie ignora quello che fa il fisico di basse energie questo è impossibile che non ci sia di nuovo nel terreno culturale una rivendicazione del diritto della comunità culturale in senso lato e poi dell'opinione pubblica a poter disporre degli strumenti in era Preta attivi e interdisciplinari delle cose su cui si fa uno sforzo si mettono dei quattrini si indirizza la tecnologia del paese che può avere degli sbocchi o degli altri sbocchi abbiamo imparato io credo che non c'è una nero
Neutralità nel progresso scientifico e tecnologico ma ogni comunità deve darsi quelle scelte tecnologiche coerenti con il tipo di di società che si vuol costruire e chiudo con un
Fatarella signor ministro io so che lire Istat pre può predisponendo una sorta di task force per far fronte a la l'emergere cattivo degli ambientalisti che discutono e qui non si pianta più uno spillo perché c'è sempre l'ambientale essa che chiederà la valutazione d'impatto ambientale che c'ha da ridire su tutto allora capita che in una riunione preparatoria
Di qualche mese fa prima delle elezioni io vengo invitato per costituire uno come uno degli esperti che avrebbero dovuto costituire un gruppo del Liri
Per predisporre alle aziende del Liri una sorta di management per far fronte a a questa a questa emergenza
Allora io faccio presente che sì certo io ben volentieri collaboro con una azienda a partecipazione statale ma non certo per esser quello che fornì dice le i modi e le vie in cui si possano aggirare gli ostacoli in modo da a aggirare questa controllo cattivo degli ambientalisti
Non ho fatto in tempo poiché a esercitare queste e funzioni che avrei voluto esercitare perché è venuto subito il feto dall'Ansaldo perché io stessi questa Commissione e quindi lì ieri mi ha espulso da
Da questo il gruppo di lavoro
Le dico le dico le raccontò con un forse con un eccesso di protagonismo questo fa Perrello perché nelle Partecipazio gli statali beh la gente è abbastanza furba e da una parte si indirizza appunto a quel temuto dismesse che temeva Giovanni e dall'altra si avvia rendere un po'indolore questi mastini verdi che un po'assalgono dappertutto grazie
Per l'ultimo intervento a Giovanni Berlinguer sono
Solo per rispondere alla domanda che ha fatto Caroleo
Per ringrazio per gli apprezzamenti poi non non ci ha messo il piccolo veleno nella coda come aveva fatto Mattioli
No no
Che cosa si deve fare e si può fare possiamo fare nella Valtellina o in situazioni analoga innanzitutto con quali obiettivi quali scopi possiamo proporre io ho partecipato alla riunione della commissione Ambiente Territorio del Senato
E ho ascoltato le relazioni del ministro Gasparri
E del ministro del lavori pubblici De Rose
La parola più frequentemente usata dai due ministri è stata ricostruzione
Una parola che mi ha preoccupato
Ricostruzione vuol dire risanare esattamente le cose come erano prima
Ora è indubbio che si devono ricostruire case rifare strade
Opere necessari e urgenti eccetera ma
Nelle costruzioni cioè nello sviluppo che ha avuto la Valtellina e altre regioni in questi decenni erano implicite le ragioni del dissesto
E quindi non si tratta soltanto del ricostruzione ma anche di conversione
Delle produzioni dello sviluppo del turismo stesso e così questo per gli obiettivi
Per le forze
Ha ragione Caroleo nel dire nella Valtellina esistono forze straordinarie alcune le abbiamo viste eroicamente all'opera nei giorni più duri
Dell'inondazione e abbiamo visto operai lavoratore rischiare la propria vita per salvare risorse e altre vite io son convinto che lì esistono
Forze tra i lavoratori tra gli imprenditori e gli artigiani commercianti che sono capaci di impegnarsi su questo terreno
Attraverso molteplici contributi
E tra questi il lavoro volontario che è stato svolto dai giovani delle beffe dite ai giovani della Federazione giovanile comunista di altre organizzazioni cattoliche laiche è stato essenziale la difficoltà sta nel continuare
In forme organizzate permanenti questo tipo di attività
E credo che dobbiamo impegnarci tutti in questa direzione infine vorrei rivolgere non lo farà poi il moderatore non so un ringraziamento particolare a Elisabetta altre class tester perché ci ha dato una lezione di grande interesse e profondità
Sulle esperienze del movimento verde che in gran parte riguardano anche noi e vorrei chiedere di potermi impadronite del testo di quello che ha detto per poterlo pubblicare in una delle nostre riviste
Che io vorrei a nome di tutti voi credo ringraziare i partecipanti a questo incontro per il contributo che abbiamo tutti credo ricevuto e abbiamo proposto per lo sviluppo della discussione
Quindi grazie al ministro Granelli grazie a lei se Beth altre costa grazie a Francesco Caroleo grasse Gianni marò Mattioli grazie a Giovanni Berlinguer