La repressione fascista della libertà di stampa

No Benvenuti
Ringraziamo la specialità il lo storico lo storico gabinetto ve siete
La cortesia del presidente Riccardo Nencini
è venuto aprirci le porte di questa prestigiosa istituzione dalla biblioteca
Accendendo anche l'impianto di scollamento presso
Per farci stare bene stamattina
Allora questo corso di formazione e aggiornamento per i giornalisti dell'ordine della struttura regionale della Toscana aperto al pubblico in forma di convegno
Per celebrare il centenario di un evento terribile
Che
Di cui Firenze fu teatro il nella notte fra il tre e il quattro ottobre mille novecentoventicinque
Culminarono violenze politiche perpetrate dal dalla Casa del fascio di Firenze nei confronti di democratici repubblicani e socialisti massoni
Per lo più riuniti intorno alla redazione del non mollare uno pubblicazione fondata dai fratelli Carlo e Nello Rosselli
Nei mesi precedenti clandestina già clandestina perché il il regime fascista aveva limitato già nei mesi precedenti delle libertà civili e politiche
E quindi questo foglio di resistenza clandestino
Divennero l'obiettivo delle rappresentanze seria territoriale Partito nazionale fascista
Che diedero libero sfogo alla violenza nell'arco della settimana precedente la notte del tre
In informa incontrastata senza fine polizia carabinieri
Questura e prefettura intervenissero
Al culmine di queste violenze
Tre uomini caddero per mano fascista
Quella notte
Credo sia uno degli episodi più gravi della scesa violenta del fascismo al potere in quel percorso il Queen che quinquennio dallo scorso anno dal centenario della morte di Giacomo Matteotti c'è stato un risveglio della memoria del ricordo e si provano anche a contare quelli tre forse quattro mila italiani uccisi durante quella stagione di violenza politica
Per noi dell'ordine giornalisti è anche l'occasione per il fare una riflessione
Per questo il corso di oggi sul valore della libertà di stampa
E sulla delicata relazione tra gli organi d'informazione l'opinione pubblica le forze democratiche
Forse quella notte di cento anni fa è un è un
Un esempio di di come nel momento in cui viene a mancare la relazione stretta
Tra opinione pubblica e organi di stampa
Momento in cui la libertà di stampa viene limitata che la società civile ha paura ecco in quel momento si incrinano le fondamenta del della democrazia
Avremo le relazioni professor Cosimo Ceccuti del professor Valdo Spini che arriva a tra poco
Abbiamo Stefano Bisi che ha scritto un libro su o quella settimana violenza e poi il collega Tartaglia che sta arrivando da Roma
Do la parola con molto piacere al presidente del Gabinetto Vieusseux Riccardo Nencini perché un saluto istituzionale
Prego prego prego
Obama
Buon giorno benvenuti al Gabinetto Vieusseux non non siamo insoliti a discutere di argomenti di questa natura l'abbiamo già fatto in passato
Assieme a un caro amico che Stefano Bisi
Due giorni fa
Abbiamo ospitato un convegno importante sempre legato a non mollare ci siamo rivisti con mio caro maestro che che il professor Cosimo Ceccuti
E anche l'occasione questa
Visto che sono passati ormai più di cento anni da quei fatti cento anni da quei fatti
La come la di cento anni scadono proprio nel corso di questi giorni
Per trovare una rilettura non agiografica
Su quanto sia davvero accaduto
Con la consapevolezza doppia
Che la storia non è maestra di niente e di nessuno
No
Noi percorriamo spesso le stesse strade rifacciamo gli stessi errori
Forse proprio perché la natura umana non è assolutamente cambiata
Nel corso di diverse decine di millenni quindi abbiamo bisogno di ripercorrere
Ma anche con una certa consuetudine tradizione strade che sono state già state percorse e sappiamo benissimo dove portano
L'altra considerazione e che il taglio insegnava rovine ma essere un è qui urge attivo nella narrazione della storia
Non sempre viene conservato e non sempre viene valorizzato
C'è molta verità dietro la considerazione che la storia venga scritta dai vincitori nel senso che chi vince
Alla possibilità anche dal punto di vista dell'immaginario collettivo di penetrare di più di affermare di più un punto di vista rispetto allo sconfitto
Questo non significa
Che tutte le ragioni stiano dalla parte dei vincitori e tutti i torti stiano dalla parte degli sconfitti
Quando rileggiamo la vicenda di non mollare e quello che avviene a Firenze nel corso di quelle settimane ma era già avvenuto nei mesi precedenti
Non dobbiamo mai dimenticare
Che Firenze fu una città all'avanguardia
Sia nell'espressione del fascismo più duro e violento
Sia che nell'applicazione delle leggi razziali Firenze fu
Una città
P in testa nell'applicazione più dorsale delle leggi razziali
La civilissima Firenze era sempre quella però beh insomma nel corso del ventennio e nella preparazione del Ventennio insomma non per caso quello che oggi ricordiamo avviene nella città di Firenze
Lo ricordo perché se c'è un momento definitivo di svolta non di svolta definitivo di svolta del fascismo
Che prepara il tre gennaio del mille novecentoventicinque il discorso decisamente straordinario nella lettura dell'aggettivo straordinario tutte e due punti di vista
Di Mussolini e ha alla Camera Montecitorio
C'è una preparazione anche lì non esclusivamente ma anche lì molto fiorentina
Che nel momento in cui senza
Preavviso
Si presenta un nucleo il nucleo più duro di federali fascisti a Palazzo Chigi
Mussolini aveva due sedi
Palazzo Venezia come presidente del Consiglio Palazzo Chigi come ministro degli Esteri
Però preferiva molto spesso Palazzo Chigi a Palazzo Venezia perché Palazzo Chigi era collegato come ancora oggi a Montecitorio c'è un ponticello aereo e collega le due sedi quindi preferiva rimanere vicino al Parlamento
E quando si presentano il trentuno dicembre con un gruppo di agguerritissimo di federali
L'unico che manca ma che era stato tra gli organizzatori più rilevanti era per l'appunto i federali Firenze Tamborini
Che sarà alla testa assieme al marchese di cui l'ANIA
Soprannome Marchese di cui lagna
E assieme a Curzio Malaparte che aveva guidato la parte più agguerrita del fascismo rivoluzionario fra novembre e dicembre del ventiquattro per chiudere definitivamente in un sarcofago la vicenda Matteotti
Anche lì fiorentini pure essendo assente Tamburini in quell'incontro drammatico a Palazzo Chigi che porterà Mussolini poi a sferrare l'attacco definitivo il tre gennaio anche lì ebbero decisamente un ruolo
Rilevante
Ricordo questo da una parte per rendere ancora più evidente il ruolo di un manipolo perché erano pochi
Di audaci Issime intelligenze cubetti a Torino
Il gruppo di non mollare a Firenze non soltanto a Firenze
Sparuti gruppi organizzati che passavano dei partiti che sono stati ricordati da Italia libera
C'era tutta la componente all'interno repubblicana quelle componenti che poi diventeranno nel secondo dopoguerra saranno legate soprattutto al partito azionista è poi nella marxismo quindi repubblicani socialisti eccetera eccetera
è un pezzo di storia questo che è stato non di come esso qua abraso ma che non è stato collocato nella posizione giusta
Nelle orrore che è stato compiuto
Di trasferire quello che avviene
Tra il mille novecentoquarantatré e il mille novecentoquarantacinque nell'Italia dopo l'otto settembre del quarantatré e fino alla liberazione dell'aprile quarantacinque
Trasferito quasi in blocco negli anni che vanno dal mille novecento ventiduenne ventuno ventidue
Al mille novecentoventicinque ventisei quando le leggi fascistissime chiudono l'esperienza dei partiti poco che c'era rimasto con l'eccezione del Partito socialista unitario che viene chiuso invece già nel mille novecentoventicinque quindi mesi prima della della messa al bando di tutti i partiti tra virgolette ancora liberi molte virgolette
Il tre gennaio si chiude
E è un po'l'alfa e l'omega del regime perché si chiude la vicenda Matteotti che si era aperta il dieci giugno del ventiquattro rapimento e morte
Per sei mesi Mussolini è in altalena
Più morto che vivo più vivo che morto eccetera eccetera
C'è un momento di svolta nel dicembre quando Giolitti torna in Parlamento e prende definitivamente posizione lì Mussolini
Teme che i numeri in aula non siano numeri annui per più propizi
E Mussolini lì dice in un brevissimo intervento di contrapposizione violenta Giolitti parla per tre minuti
E sostiene una tesi che ancora oggi con la quale ancora oggi l'Italia in qualche modo ma non soltanto l'Italia direi l'universo mondo
Devono fare i conti
Giolitti ha fatto una dichiarazione di voto
Ha dichiarato che non voterà il bilancio del ministero del De degli esteri e quindi insomma passa all'opposizione di fatto con il manipolo di parlamentari che gli era rimasto vicino
Ustioni interrompere
I vari interventi chiede al Presidente della Camera
Che era il futuro ministro di grazia e di giustizia
Codice penale e ancora figlio imprinting pezzettini di quel presidente della Camera e poi ministro gli chiede la parola interviene guarda davanti a sé fisso Giolitti e in tre minuti di scene
Voi eccellenza immaginate che si possa tornare
Al passato cioè a quando lei guidava i governi eccetera eccetera L'Italia quell'Italia lì
Non avete capito
In alcuni casi come quello dell'Italia di questo tempo
Vincono le estreme
Quindi
Guardando negli occhi Giolitti dice o vinco io
O vincono loro
E indica loro i banchi vuoti degli aventi Miani erano i gruppi parlamentari d'opposizione che non avevano fatto ritorno in aula erano centodieci centoquindici deputati di Montecitorio
è esattamente la tesi che sostiene
Qualche centinaio di anni prima
Quando esaminare la vicenda di Atene che sta per essere stravolta la Sparta
Tucidide nella Guerra del Peloponneso quando scrive che ci sono delle fasi nella storia
Quando il il disordine è alto i cittadini prediligono uomini Turrentine soli cioè Uomini soli al comando
è una costante che nella storia si è ripetuta moltissime volte ne abbiamo degli esempi anche molto recenti non lontano nel lontanissimo nel lontano nel lontano da noi
L'uomo è che questa cioè si chiude definitivamente la storia del Parlamento libero democratico usando la parola democrazia con molta attenzione
Che era sorto con l'unità d'Italia e si apre
La fase successiva
Metti non mollare la fase successiva ma e in parte anche la fase precedente
Perché fra i pochissimi
Che avevano suggerito in modo particolare ad Amendolara Giovanni Amendola padre di Giorgio che era il leader riconosciuto degli aventi Miani
Di cambiare dal settembre ottobre l'Aventino nasce alla fine di giugno e ventiquattro
Ma già a settembre cominciano beh insomma si si intuiscono i problemi di chi sta fuori dal Parlamento rispetto alla tenuta del riciclo
Fra i pochissimi che suggeriscono ad Amendola De Gasperi catturati di rientrare
Ci sono Anna Kuliscioff perché si incontra molte volte nel corso di quelle settimane con Carlo Rosselli
Che è molto giovane
Cioè c'è una alla
Anche dal punto di vista la grafico giovane
Che comincia a immaginare una presenza politica diversa cubetti tra questi
Perché sentono che l'Aventino ormai sta piano piano logorando
Tutte le varie forze dell'opposizione e quindi suggeriscono la cosa non avverrà
Noi immaginiamo che ho concluso
Che in alcuni momenti quando la storia si arrampica su due versanti ignoti
Quei fatti siamo fatti in qualche modo sacri
Se voi andate a rileggere i verbali parlamentari della seduta del tre gennaio del venticinque prime tese a ridere
E la seduta che da fur ma ufficiale Cosimo al ventennio no su quando inizia era già partito ma Salice proprio il timbro
Fu una seduta che durò pochissimo
Mussolini aveva in fatto il Consiglio dei ministri la mattina
E la mattina avevano discusso di problemi economici
Di quello che succede il pomeriggio in aula lui non dice assolutamente niente
Addirittura la componente liberale che era al governo in due ministri immaginano che il pomeriggio Mussolini potrebbe addirittura dimettersi
La seduta è alle tre
Alle undici della mattina del tre gennaio
Si riuniscono in casa di Salandra Giolitti e Vittorio Emanuele Orlando tre Presidente del Consiglio
C'era anche Gaetano Mosca quindi c'era anche il sociologo più più imponente importante di
Perché si riuniscono
Si riuniscono per stabilire essendo imminente secondo loro la crisi di governo
Kimba dare lei per le consultazioni
E lo si trovano a corto
Perché dicono Bezzi andiamo tutti e tre insieme tre ex presidente del consiglio il al Quirinale il re prende insomma
Prendo un po'paura perché esso
Non avevano capito che la partita ormai era già chiusa
Mussolini Vardar re in prima mattina del tre gennaio non dice niente di quello che sarebbe successo il pomeriggio va in a Hula ascolti a una seduta banale e ci sono le interrogazioni parlamentari le interpellanze eccetera
A un certo punto si alza chiede la parola
Parla per dieci minuti con quest'intervento l'arco di Tito andate a cercare farfalle tirate fuori il Paolo eccetera eccetera io sono responsabile eccetera eccetera
Si risiede
Chiede la parola un parlamentare liberale giolittiano Giolitti si gira verso il Presidente della Camera
Con la testa dice no
Il Presidente la Cavera dice non c'è dibattito e la seduta che chiude la vita del Parlamento italiano
Tombale
Si chiude con un'intera con una disegno di legge approvato per istituire una lotteria
Per un ospedale di Lecce
Disegno di legge presentato con parlamentare pugliese la lotteria era di cinquecento mila lire
Così si chiude
La visita del Parlamento dell'Unità d'Italia
Quindi un'immagine una seduta del tre gennaio quei fori a no
Di una banali sa piatta
Il problema è quello che succede al pomeriggio di ordine ai prefetti
Gli interventi su Italia libera e tutto quello che poi alla fine ne consegue
Concludo ricordando
Ma non parlerò dei fatti Grillo farà Cosimo ed altri del dell'ottobre del venticinque a Firenze
Ma
Chi crea non mollare
E costruisce una forma di opposizione più graffiante verso il regime
Lo fa nel momento più delicato
E perché dal tre gennaio le cose cambiano dal pomeriggio del tre la mattina del quattro cominciano gli arresti le chiusure di Italia Libera della massoneria delle delle delle sezioni che erano rimaste del Psi sud del PSI dei repubblicani ci sono seicento arresti in una settimana
Che proseguono qua naturalmente nel corso nel corso delle settimane successive quindi chi
Crea non mollare
Questo manipolo di giovani che alle le caratteristiche conosciute
Ecco lo fa in maniera consapevole in un tempo che il tempo molto più complicato perché ormai la libertà di stampa non c'era più ciò lascia un ascensore imperante perché i prefetti intervenivano con le forze dell'ordine
Nei luoghi che avevano mantenuto ma una loro piccolissima libertà e quindi nel momento più complicato però c'è un manipolo di di ragazzi perché erano tutti intorno ai trent'anni Salvemini un pochino più vecchio che prendono una strada che era stata totalmente in salita e noi dobbiamo loro perlomeno questo l'aver tenuto acceso questo barlume di libertà grazie
Con il consueto
Tutte rivolta al presidente Ricci
Bisognerebbe chiederlo ai professori
Questo signore Amelia raccontarsi durante durante i corsi universitarie
Valutavamo valutavamo la le cose dai due lati non non
Che poi ciascuno di noi ti fa se per un lato anziché per un altro ma questo è un altro discorso
Per avere la consapevolezza di quello succedere nell'Aso abuserebbe sapere anche un po'meglio quello surgelato B
Ma non è finita
Grazie
Ok
Grazie collega bene allora ringraziamo il presidente Nencini non solo per l'ospitalità e l'adesione alla proposta di convegno ma per la pregnanza di questo che non è un saluto il tutto istituzionale ma veramente un'introduzione
Di alto livello a questa mattinata
Quindi il professor Cosimo Ceccuti emerito docente da scegliere fieri presidente della Fondazione Montreux Cerrone Spadolini raccoglie la sfida quasi
La sfida sui professori cinica ha fatto una vera lezione
Su quello che nel momento cruciale del fascismo io vi porterò un contributo nell'ambito della semantica generale
Nuovo su qualcosa che parallelo che rientra nel discorso Massoneria persecuzione libertà di stampa ma prima consentitemi di fare un richiamo a quella che era la situazione della stampa e quindi di andare in parallelo con Riccardo Riccardo ha fatto un taglio politico quello che era Mussolini e il fascismo ventiquattro venticinque va be'la stampa
Una stampa amici miei sia ai soliti cominciare dal mille novecentoventitré quando ci fu il famoso decreto preparato da Mussolini che sopprimeva la libertà di stampa un decreto con non era originalissimo riprendeva molti punti di quei detriti liberticide di chi di voi ha fatto scelse politico ha studiato storia contemporanea
Erano quelli che per il look aveva tirato fuori per reprimere i movimenti dell'estrema e la citazione della fine del secolo quindi del mille e novecento in realtà la stampa tranquilla non era neanche prima
Perché dopo l'avvento morisse mi sapete ci sono due paralleli cioè lo Stato le istituzioni quelli a cui facciamo riferimento e c'è poi la piazza sceglie la serata ci sono gli squadristi
Quindi ci sono i sequestri ci sono le invasioni delle tipografie che vengano fatte a pezzi quindi si marcia su questione stiamo sulla parte istituzionale un decreto che praticamente cosa fa lo sapete da il potere ai prefetti
Di prendere e tenere chiudere i giornali testualmente sto decreto che bar sul piatto non varato perché non lo fa entrare in vigore Mussolini fra l'undici e dodici luglio ventitré dice che il prefetto
Poco diffidare con decreto motivato il gerente di un giornale sapete che allora c'era il gerente ancora questa figura che risaliva non il direttore responsabile che non a caso arriva poco dopo
Perché non si può colpire la figura di Faglia per tutto il periodo risorgimentale dell'Italia liberale
La figura di paglia perché erano personaggio pagate messo lì
Se c'era un reato secondo la normativa vigente sull'Aventino eccetera
Veniva multato veniva incarcerato ma il direttore era un altro era una mente politica eccetera questo qui poi comma abbiamo oggi direttore responsabile
E quello che risponde su quello che è scritta del giornale risale ad allora
Allora
Una pubblicazione però nei seguenti casi poteva intervenire
Se il giornale o la pubblicazione periodica con notizie false o tendenziose
Rechi intralcio all'azione diplomatica del governo
Nei rapporti con l'estero o danneggia il credito nazionale all'interno o all'estero il pesto ingiustificato allarme nella popolazione ovvero di a motivi di turbamento dell'ordine pubblico
Se il giornale la pubblicazione periodica con articoli commenta di notte titolo d'illustrazioni o vignette istinti a commettere reati o eccita l'odio di classe ecco alla disobbedienza alle leggi o agli ordini delle autorità o comprometta la disciplina degli addetti a pubblici servizi
Ho favorisca gli interessi di Stati enti o privati stranieri
A danno degli interessi italiani ovvero Villimpenta la patria in Rete la realtà famiglia il Sommo Pontefice
La religione dello Stato le istituzioni e di poteri dello Stato e le potenze amiche quindi come vedete sono qui fuori la norma in genere deve prego prevedere una precisa fattispecie
Qui a fattispecie affidata al prefetto questo è un insulto al governo questo è la condanna alla nazione lo decido io prefetto e cosa faccio mando
Prima l'ammonimento poi sequestro e poi ancora dopo due
Ammoniti dopo oltre che una d'assalto magnifico chiusura del giornale questo
Provvedimento commessi vedi certamente di Perth decida posso dirmi non lo fa entrare subito in vigore perché non lo perché ritiene e anche in parte ha ragione che passa la minaccia nove la spada di Damocle basta sapere che c'è e che ad omento all'altro lo può fare entrare in vigore che deve trattenere certi giornali finali che danno tacco la critica al fascismo vi posso appartenere meditando ed è vero
Alcuni no come il mondo di Amendola non si fanno intimorire lo stesso Corriere della Sera per l'impressione dei Crespi su Albertini comincia a temere una posizione più
Più blanda cosa consisteva la protezione blanda che parlava molto di politica estera e poco di politica interna le notizie bastonati durerà andate con poche righe
Tant'è che Gobetti
Che era quello degli antifascisti che per primo e più di tutti aveva capito Mussolini
Senza cadere nell'equivoco che voi qui ci sarebbe da fare un approfondimento fra Mussolini salvo il fascismo voi sapete questo equivoco grosso che ci fu all'inizio inizio primi anni fino al discorso del tre gennaio
E si diceva che diceva la classe liberale
Diceva un conte Mussolini che in fondo era socialista c'ha un senso dello Stato e un conto solo i volgari squadristi fascisti che vanno solo a menare attirare no
Era un'illusione e che l'aveva detto che era l'illusione pochi Gramsci
A Ventola
E corretta perfino Salvemini che noi sappiamo bene sa parlando del non mollare sarà un grande antifascista diceva
Meglio jolly meglio Mussolini dei fiori
Mussolini sapete andò al governo a capo del governo con trentatré parlamentari sul cinquecentodieci del porto
E rimase Gronchi era sottosegretario comune soli Partito liberale vista da vicino nel tempo i cattolici si staccano perché la Chiesa
Daldosso a Sturzo perché sta già progettando quella che sarà la conciliazione
Cioè la vittoria sul Risorgimento e il riconoscimento della Città del Vaticano della Chiesa cattolica fu concordato come prevalente e tutto il resto che sta bacia dietro alle situazioni
Tutto quello che ha detto Riccardo è validissimo Mussolini che vacilla dopo il delitto Matteotti e intanto comincia a difendersi siamo nel luglio dei ventiquattro letta entrò in vigore
Il decreto
Quindi lui aveva già pronto non fa altro che il reintegro esecutivo e quindi poter dare addosso alla stampa che naturalmente dopo il delitto Matteotti si era come dire eccitata
E aveva ripreso vigore in chiave antifascista come la vedono adesso parlamentare
Con l'errore che parlamentari si erano ritirati all'Aventino sì Cetto s'accorgano che si sfilaccia ma loro cosa volevano fare volevano indurre crea dire Parlamento è dimezzato non ci sono le opposizioni
Prender posizione nei confronti do un capo del governo che aveva una responsabilità morale dell'assassinio su un parlamentare cosa che non fece
Grande responsabilità poi e quarantasei dicevano era colpa di Mussolini a monarchia avuto responsabilità gravissime lo avute a quell'età avuta nelle leggi razziali
Perché a volte si o anche abdicare a volte si può anche lasciare il trono per ritornarci magari dopo questo Vittorio Veneto verso era terrorizzato e sapete che quando c'era una piccola riserva con Mussolini Usellini di spaventava
La la il lato collaterale della famiglia
Che eran fascisti semi e quindi pronto a mandarlo via a metterci l'altro quindi mi faceva all'interno lo programmò l'imperatore andava tutto bene finché poi non arriva la guerra e le conseguenze che sappiamo
Ecco quindi dal venticinque quanto bisogna ed escort il tre gennaio già alla stampa era sotto controllo dei prefetti
Dura un po'ci sono dei bei documenti che dicono guardate gli ordini di Federzoni che è ministro dell'interno
Ai prefetti non importa che chiediate del giornale convocate ogni egli lite in Prefettura sei tu contempli se questa linea io più ammonisco due volte e ti fiuto quindi la minaccia
Che erano perdite economiche notevoli seguito i conti dell'Avanti
Di quanto si dimise per il sequestro di Contini era impossibile fare un giornale anche dal punto di vista economico norvegesi non poté vivente francesi stampabile delle copie che ti restavano lì
E che non andava annunci
Ecco e allora c'è questo diciamo sfilacciamento
Che porta poi alla conclusione ciao Valdo ben arrivato alla conclusione nel non vende del venticinque novembre del venticinque chiude Italia libri chiude
Il giornale di Gobetti
Chiude nell'otto novembre il ventinove tra le ventinove novembre cioè l'uscita di Albertini dal Corriere della Sera ed è la conclusione diabete non è calde temi fu bastonato altro
Avvertirmi fu costretto era comproprietario con i Crespi fu costretto accedere la sua quota
Ai Free Spirit perché altrimenti il giornale gli avrebbero sfasciato e non se ne fece il famoso commiato egli si può dire che la libertà di stampa
Diciamo all'aria aperta minimamente era finita ecco questo ve l'ho detto come introduzione ma il mio discorso con voi prese è su una figura normalmente poco nota ma molto importante
Che era al De Niro Campodonico vedete
Questa figura
Ne
Paghiamo era praticamente uno dei giornali diffusi a Firenze
Che era il nuovo giornale lo si dice sempre c'erano azione ma c'è stato sempre la nazione sotto tanti altri giornali la differenza è che la nazione dura del mille novecentocinquantanove o ottocentocinquantanove
E gli altri giornali tra dieci anni quindici anni vent'anni
Allora parliamo di questo nuovo giornale che era nato il tre febbraio mille novecento sei
L'ispirazione liberaldemocratico puntava diffondersi fra ceti medi con un misto di temi nazionali cronaca cittadina è cultura
Per la modernità e qualità tipografica
Per la varietà e la completezza dei contenuti nonché per la tempestività delle corrispondenze
Aveva riscosso immediato successo e si era posto in seria concorrenza con la nazione il più diffuso quotidiano fiorentino di netta impronta conservatrice
Si propose di dare voce ai liberali di sinistra per i quali la laicità dello Stato era una vera e propria fede
Radicalmente ostile all'alleanza coi cattolici ed egualmente contraria al socialismo e al movimento dei lavoratori
Diretto prima dagli Orizzonte che era figlio del grande giornalista Iori poi da Verardo porsi fu interventista avvicinandosi alla linea della nazione pronto però distinguersi nel dopoguerra
Con qualche apertura democratica rispetto al saccheggio amento totale dell'avanzante fascismo portata avanti dall'antico cotti indiano fiorentino
Direttore era Tosca Astone Banti medaglia d'argento per il combattimento sul Piave già inviato speciale del Giornale d'Italia
Con Banti il giornale avrebbe resistito fino all'ultimo al fascismo darà risalto in prima pagina egualmente alla violenza dei fascisti quanta quella dei socialisti
Degli ampio spazio al congresso di Livorno alla nascita del Partito comunista
Per Lodi tuttavia la marcia su Roma ritenendo l'avvento del fascismo lo sbocco inevitabile del perdurare della crisi del liberalismo italiano quello che ci diceva prima nostro amico Necci
Difeso e non di meno per quanto possibile l'autonomia della testata comportandosi non da puro è scialbo fiancheggiatore
Lo si vede dai titoli non aggressivi dalla scelta degli aggettivi capace di mettere da parte la retorica dagli articoli di fondo spinti verso una posizione pendente alla nazionalità
Sostenne la lista nazionale nelle elezioni politiche di aprile il ventiquattro marinesi sin da subito al rapimento di Matteotti
Tutto il popolo d Italia indurre il dito invoca luce giustizia sulla misteriosa scomparsa del rettore latte otto era altissimo
Il nuovo servito un qualcosa di esecrazione di gran parte della stampa italiana nelle settimane successive allorché fu ritrovato il corpo ed apparvero evidenti le responsabilità e connivenze di Mussolini
Non fosse sufficiente a rotazione del decreto soppressivo della libertà di stampa a farlo tacere
Il trentuno dicembre mille novecentoventiquattro
Squadre fasciste festeggiarono notte di San Silvestro assaltando il circolo antifascista di Borgo Santi Apostoli decidendo poi di dare una lezione col manganello al nuovo giornale
Superato il modesto sbarramento delle forze dell'ordine un centinaio di giovani irruppero nel locali e spaccare uno quanto trovavano finendo quell'appiccare il fuoco ai mobili che non potevano far volare dalle finestre
Era lo studio legale di questo Campodonico in piazza Strozzi il foglio non uscì per due settimane e quando rischia di apparire in soli tre pagine fu sequestrato
Più che vivere il giornale sopravvive con una lunga serie di compromessi compresa la notte di San Bartolomeo sulla quale la cronaca del quotidiano stende un deprecabile vero
Tuttavia non sufficiente per l'intransigente del regime
Dopo sette anni di direzione il quattro dicembre fu allontanato il direttore Banti e siamo avviò la totale farsi stilizzazione della stessa
Come si spiega la storia del nuovo giornale con quanto accaduto al De Miro Campodonico vediamo
Nato a Macerata nel mille ottocentottanta Campodonico vita all'Università di Bologna la crisi di fin e secolo
Appassionato di politica organizzatore capace perseguita caparbiamente la via di un conservatorismo moderno che superi il vecchio e logoro liberalismo ottocentesco e chiude ugualmente la porta al socialismo e al capitalismo
Un'Italia laica e liberaldemocratica rispondente alle nuove esigenze realtà del Paese socialmente in crescita
Il forcaiolo conservatore
Comma amava definirsi promuove il Partito dei giovani liberali italiani svolge intensa attività di propaganda
Alimenta campagne elettorali pur cornate d'alterni successi scrive su periodici disperazione monarchico liberale
La reazione in giurisprudenza
Stabilitosi a Firenze aiutando i suoi esordi editoriali Attilio Vallecchi
E nel mille novecentodue entra in contatto con Enrico Corradini rilevando le consistente affinità fra giovani liberali e giovani nazionalisti
Fatta eccezione e non è poco per l'imperialismo espansionista cui appare contrario
Nasce il regno uno dei giornali più importanti come voi sapete del primo decennio nel Novecento di cui Campodonico sarà anche direttore è l'anima dell'Unione Liberale che nel mille novecentoundici finanzia il nuovo giornale in cambio di un sostegno per i propri candidati alle elezioni
Intesa di breve durata per la verità
Consigliere comunale combattente nella prima guerra mondiale avanzerà molte riserve sulla redenzione russo essi soviet cui dedicò il libro stroncato con una recensione proprio da Piero Gobetti
La sua ultima scommessa politica sarà quella di puntare su una forma di fascismo liberale equivoco
Percorso da molti fino appunto al delitto Matteotti
Ma veniamo al punto che in questa sede è interessante
Mille novecentoventitré dopo aver tentato invano di acquistare la nazione c'era già un accordo preliminare con il proprietario Egidio fasi acquista tutte le azioni del nuovo giornale diretto dall'amico atto sbandati
Non risulta
Che ha del mio Campodonico sia stato mai scritto alla Massoneria ma il giornale Niero assai vicino
Questa circostanza unite dal troppo tiepido sentimento fascista invece del proprietario della testata
Affermato professionista avvocato
Un bersaglio per gli estremisti del momento
Già il due aprile mille novecentoventiquattro Campodonico fu aggredito sul Lungarno Corsini da una squadra di camicie nere
Che gli fra cassarlo due falangi della mano sinistra e l'osso del cranio dietro l'orecchio sinistro ferendolo così seriamente da dovesse curata in ospedale per più di un mese
Già ho ricordato l'assalto allo studio in piazza Strozzi trentuno dicembre del ventiquattro alle sue consigliere
Campodonico tentò di difendere fino all'ultimo la sua libertà pur condizionata recandosi terzina Roma colloquio con Mussolini ma ormai era nella lista nera dello squadrismo fiorentino
Il tre ottobre una spedizione punitiva fece irruzione nel giardino della sua villa la sosta che c'è ancora ci abita la nipote
A Marini olle schiamazzi Sandad andandosene solo dopo aver accertato che l'avvocato non era in casa
Gli squadristi tornarono quindi in centro egli passarono completamente lo studio io che ha avuto come Fondazione la donazione dei volumi
Della biblioteca di Campodonico e anche a soli dopo menti le dico che la nipote mi ha anche regalato una fotografia dello studio
Messo a soqquadro completamente non solo no neanche data del manganello un manganello credo lo trovarono dimenticato dagli squadristi dell'avrei anche portato ma
Viaggiare con manganello oggi con queste manifestazioni io finivo sicuramente in questura anche se conosco il questore e dare spiegazioni perché andavo con un manganello originale fascista
In giro per le strade di Firenze quindi l'ho lasciato in biblioteca alla Fondazione
Era la notte in cui erano stati assassinati colleghi ed amici che oggi ricordiamo per salvarsi rifarò lungo a Roma
A fine ottobre mille novecentoventicinque aveva inviato un'orgogliosa lettera al direttore
Del fascio di Firenze con copia alla federazione provinciale fascista e al segretario politico del Partito nazionale fascista che era Roberto Farinacci
Denunciando gli attacchi subiti professando sì cittadino disciplinato
Ma per lavorare sentirsi cittadini concludeva testualmente
Occorre vedersi ricostruito almeno il diritto alla vita
Che se il loro signori hanno condizioni da dettare al mio laborioso vivere in Firenze lo dicano ma lo facciano di grazia conoscere deciderò se sarà onorevole subire le quinte condizioni o meno
Si può anche vivere serve ma per servire occorre che i padroni si degni di dare ordini gli attento le lotte dei partiti possano assumere il tono della più alta intransigenza e della più infiammato la passione nessuno più di me lo ha compreso lo comprende
Ma all'aggressione brutale il numero soverchiante senza precedente contestazione di colpe diffide precise o richieste che siano respinte senza rilievi di fatti che le giustificano disonora l'umanità
Prima ancora di Riso amaro disonorare un partito e un Paese la risposta Enzo la sua si conclude con l'atto di vendita del giornale nove dicembre mille novecentoventisette
Scrive quello stesso giorno in una lettera raccomandata indirizzata a se stesso sei la manda perché rimanda il timbro postale e non l'aprirà mai fino a un certo momento al dopoguerra
Affinché conservata intonsa dimostrasse la data certa tutto ciò che io farò come pura proverò le minute dei contratti di vendita al fasi perché il giornale lo compra proprietario della nazione
Perché costretto da violenze morali e materiali che da nove mesi si consumano essi minacciano a mio danno
Dal signor commentatore Egidio Fatih compratore d'accordo con liquidazione così violenza che hanno soppresso quasi rammenta mia libertà decisione di azione e che si sono cercati ed estenderà la famiglia
Agli amici che mi hanno aiutato desidero ad ogni effetto che risulti chiaro come io accetti credette delibere i detti contratti solo perché obbligato e costretto dalle minacce di ogni genere che signor fatti approfittando della situazione politica locale che gli dà una mano
Il partito dominante mi ha fatto e fatto fare
Voglio razzie molto questa lettera dal momento che i suoi tentativi giuridici del dopoguerra di chiedere ragione al solito orme intatto ori e di avere la sua proprietà defraudata non furono coronati da successo
Campodonico morì
Dopo il Favi prima di ottenere la sentenza definitiva i familiari rinunciarono proseguire la compressa causa costosissima e dall'esito incerto
La città seguì allora la Di Centa parte Giandomenico forti
E l'attività professionale di Campodonico fu compromessa non trovava più clienti non essendo così schierato con il regime collaborando però stabilmente in materia di avvocatura con la Francia e l'Inghilterra
Fu presente nei giorni drammatici della battaglia di Firenze rilasciò diretto a testimonianza di quegli eventi nel volume
Sotto il tallone e il fuoco tedesco pubblicato nel novembre del quarantacinque per le nuove edizioni italiane di Roma
Continua fino in fondo
Morì diciassette novembre mille novecentocinquantasei
A seguire la politica nell'Italia del dopoguerra coerente con le proprie idee scriverà sono nato liberale e liberare morirò grazie
Allora presi grazie amo il professor Cosimo Ceccuti coerente no alla alla all'introduzione di Riccardo Nencini con una esposizione che ci racconta e il quadro del della stampa fiorentina in quel contesto di repressione del di Berta di stampa
A questo punto invito il presidente Valdo Spini
Emerito docente Cesare Alfieri già ministro della Repubblica presidente
Della fondazione
Circolo Fratelli Rosselli che tiene viva la memoria e l'azione dei fondo arde i due fratelli fondatori del non mollare
Per una presentazione
Più dettagliata e circostanziata proprio su quell'esperienza
Politico editoriale repressa con la violenza del regime
Quanto tempo devo parlare
In quanto di base rompo la mia chiacchierata la mia conversazione su due testi uno mio sulle leggi fascistissime pubblicato dal Corriere della Sera
E l'altro su cose no se lo ricorderà
Nel cinquantesimo dell'uccisione di console Pilati il consiglio comunale di Firenze fece una seduta straordinaria che fu pubblicata
E lunedì verrà invece distribuito alla ristampa il presidente del consiglio comunale Cosimo Corcione ha deciso di di stamparlo e quindi sarà disponibile a tutti i fiorentini
E
L'esperienza del non mollare si situa in questo terribile nel mille novecentoventicinque
Come è noto il ventiquattro è stato caratterizzato dalla rapimento dall'assassinio di Giacomo Matteotti il dieci giugno del ventiquattro il regime che sembrava messo in difficoltà
Sembrava sul punto in qualche modo di crollare il superamento di questa crisi grazie all'appoggio del re e di quelli che possiamo a buon diritto chiamare i poteri forti e quindi poi il
Discorso con cui Mussolini
Chiude questa vicenda il famoso discorso del tre gennaio mille novecento venticinque il discorso credo che sia noto comunque quanto meno i fasti col diciamo molto impressionistico perché più chiaro di così non potrebbe essere
Ebbene io dichiaro qui al cospetto di questa Assemblea al cospetto di tutto il popolo italiano che assumo io solo la responsabilità politica morale e storica di tutto quanto è avvenuto
Se le frasi più o meno storpiato e bastano per impiccare un uomo fuori il palo e fuori la corda
Se il fascismo non è stato che olio di ricino manca nello e non invece una superba passione della migliore gioventù italiana a me la colpa
Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere se tutte le violenze sono stato il risultato in un determinato clima storico politico e morale a me la responsabilità di tutto questo
Perché questo clima storico politico morale io l'ho creato con la propaganda che vada l'intervento fino a oggi
In questo modo Mussolini
Chiudeva diciamo così la pagina ma il tre gennaio non è soltanto questo
Nella notte partono due telegrammi riservati ai prefetti firmati del ministro di interno Federzoni
Che veniva data dai nazionalisti e che era personalmente in buoni rapporti con Vittorio Emanuele terzo ero personalmente un amico del re l'oggetto del primo decreto era rafforzare sorveglianza su circoli associazioni esercizi pubblici disponendone eventualmente la chiusura ed è quello che avviene puntualmente quarantotto ore dopo il circolo di cultura che viene chiuso d'autorità il cinque gennaio il secondo invece riguarda in più in particolare il nostro tema il
Il è l'applicazione del decreto del sette luglio sulla stampa
In piena crisi Matteotti Mussolini e il suo governo avevano emanato un decreto liberticida nei confronti della stampa che però era stato come tenuto un po'in frigorifero
I con questa circolare viene rimesso in auge e quindi e con queste anche ulteriori circolari e quindi diffidare o perfino sequestrare i giornali
Noto non solo quelli che diffondono notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico ma se ne estende l'interpretazione anche a chi pubblichi notizie veritiere
Ma comunque suscettibili di turbare l'ordine pubblico
Ecco tutto questo che spinge
Nel pochi poche settimane dopo sempre nel gennaio del mille novecentoventicinque un gruppo di giovani sotto i baci spero di Gaetano Salvemini a fondare il primo giornale clandestino antifascista il non mollare
Come è noto la redazione era Carlo Rosselli Nello Rosselli nello tra quanti che era l'unico non intellettuale del gruppo era un ferroviere che però fu particolarmente capace di trovare le tipografie
Gli strumenti di diffusione clandestina
Tommaso Ramorino che fu poi funzionario del Senato e Tommaso Ramorino poi in qualche foto Ernesto Rossi in qualche foto appare Luigi emeriti in qualche altra foto non appare
Qui non non ho notizie documentali di prima mano ma sembra che questo Luigi Emery fosse stato sospettato di qualche cosa per cui le fotografie ufficiali non lo raffigurata
Il siamo appunto in in pieno prolungamento il non mollare nasce per tra l'altro il titolo è di Nello Rosselli
E questo sottolinea che anche Nello Rosselli aveva una sua personalità non era semplicemente uno studioso di storia
Stavano un po'brancolano nel buio sul titolo e Luís ebbe questa intuizione molto felice non mollare era un titolo molto bello
Icastico di una specie di invito all'azione
Perché le cose che il non mollare continua a pubblicare sono evidentemente varie ma soprattutto cerca di tenere aperta la vicenda delle responsabilità di Mussolini e del Governo sul delitto Matteotti
Pertanto nel febbraio pubblica il memoriale di Filippo Filippelli
Voi avete visto quel bellissimo film delitto Matteotti che è un po'un film verità nel senso che i protagonisti pubbliche pronunciano quelle frasi che i personaggi storici a cui si ispirano hanno realmente pronunciate
E il caso ha voluto che nel caso del delitto Matteotti si era trovato un giudice che il giudice lo faceva davvero
Che si chiamava del giudice tra l'altro bisticcio di parole per cui all'inizio
Avvengono degli arresti
E questi arrestati inesorabilmente sentendosi in pericolo cercano di sottolineare che seguivano istruzioni che venivano dall'altra Filippo Filippelli era il direttore e qui siamo in
Il tempo della stampa del Corriere Italiano da cui dipendeva prendeva lo stipendio non si capisce per fare bene cosa cioè lo si capisce bene ma non dal punto di vista giornalistico da cui prendeva lo stipendio lo stesso Amerigo domini
Cioè il capo delle cieca della formazione che rapisce Giacomo Matteotti
E Filippo Filippelli con i suoi soldi aveva noleggiato la Lancia
Lambda si diceva credo sì su cui si era su cui era al e la messa a disposizione della Shaka su cui era avvenuto il rapimento e poi l'uccisione di Giacomo Matteotti
E il venti settembre poi non mollare pubblica un altro documento importante una lettera di Cesare Rossi che era il più stretto collaboratore di Mussolini alla presidenza del Consiglio
Per la verità Cesare Rossi aveva già fatto un memoriale
Ma questa lettera ulteriormente ribadisce le responsabilità del Duce tutto questo evidentemente un giornale normale
Non avrebbe potuto pubblicare
Per a pubblicarlo ci voleva un giornale clandestino appunto e non mollare ma per darvi un'idea il numero che pubblica il memoriale Filippelli va venti mila copie io non sono uno scherzo
Cioè c'è un grande successo di questa azione di diffusione che non a gerarchie di partito i partiti sono annichiliti sostanzialmente e sono un elemento anche di reazione di questi giovani
Alla sconfitta dell'Aventino
L'Aventino è stato infamata o forse anche al di là del del del giusto perché l'Aventino ti dà l'idea di un gruppo di parlamentari che se c'è danno dai lavori della Camera dei deputati
Questo non è così
Perché fra le cose che fa Mussolini a a botta calda dopo il rapimento Matteotti chiama Alfredo Rocco egli dice adesso tu mandi la Camera in vacanza
E in effetti la camera viene mandato bene mandato in vacanza fino a nuova convocazione che avverrà soltanto quindi questo è un attenua
Anche per la ventina
Cioè non è che c'è in corso un dibattito parlamentare e stupidamente diciamo francamente uno se ne va no non c'è quindi paradossalmente il dibattito parlamentare lo tengono in piedi loro con le riunioni della Sala della Lupa
Dove la ventinove un campo non comprende non capisce poi bisogna vedere cosa avremmo potuto fare noi al loro posto ma non comprende non capisce la sua attese un'attesa per una caduta istituzionale cioè perché il re prenda finalmente il coraggio e licenzi Mussolini cosa che assolutamente non avviene
Forse vi potrà interessare un rimando ad una scena ben descritta da Emilio Lussu sul marcio su Roma e dintorni e ben descritta anche nel lì nel
Nel film
Il delitto Matteotti
In cui l'associazione
De di combattenti allora preceduta da un democratico Domenico Piola insegue il re fino a San Rossore
Per portarli un proclama per invitarlo a intervenire a ristabilire la legalità
Non so se avete l'avete presente la scena del film interessante ma o quella descritta da Lussu tra l'altro viola dovrà poi espatriare scappare in in Brasile togliersi dall'Italia ahimè
I
Viola legge questo comunicato
Il re diciamo mi dispiace che vi siate in comodati a venire fin qui lo chiama lo porta alla finestra gli fa vedere la tenuta e dice stamattina mia figlia ha cacciato due quaglie
Cioè a dire rifiuta totalmente di risponderci
Tanto per mettere in evidenza le responsabilità perché voi potete tener presente che il peso morale dell'Associazione combattenti a guerra prima guerra mondiale ancora calda ha evidentemente notevole nemmeno a quest'appello in qualche modo il refuso fu sensibile
Che cosa è avvenuto però il delitto Matteotti ha portato a una sensibilizzazione politica che non si sarebbe ulteriormente verificata precedentemente
Io ho scritto personalmente un articolo I matti Ottini per mettere in evidenza le biografie di tre persone che si scrivono al Psv proprio per la morte di Matteotti
E queste tre persone sono Sandro Pertini Carlo Rosselli e Giuseppe Saragat
Anzi quando il Psv cercherà di io organizzarsi ma non ce la farà clandestinamente col nome di PS lei e più anziani ricordano l'appellativo piselli che era rivolta Saragat il sarà Turati propone ottiene che alla guida di questo partito ci sia un triumvirato con un anziano Claudio Treves e due giovani appunto per l'appunto Giuseppe Saragat e Carlo Rosselli
Tutto questo non avverrà perché
Anche il PS lei viene travolto dalle leggi fascistissime per cui i componenti di questo triumvirato non potranno sostanzialmente resi di unirsi dovranno fuggire Saragat a Vienna invece gli altri due
Treves in Francia Rosselli avrà un percorso invece più complesso che passa dalla carceri Savona al fuga da Lipari e alla Fondazione coi sempre in Francia di Giustizia e Libertà
E però quando si ferì quando si verifica il delitto Matteotti la maggior parte non tutti
Dei soci del Circolo di cultura stilano un documento che abbiamo anche pubblicato era una copia
Che è in mano a Ugo Procacci che a sua volta l'aveva però recuperata nel quarantaquattro dalla questura di Firenze
Una copia del in cui Salvemini Carlo Rosselli Ugo Procacci Manara Valgimigli e altri nomi molto prestigiosi del che saranno poi molto prestigiosi della cultura italiana
Decidono di iscriversi al Psv per solidarietà con Matteotti
è questa la molla che fa scattare la spedizione del trentun dicembre al Circolo di cultura
Dove tra l'altro la violenza fascista e così insensata così feroce
Che ingiunge a incinta incendiare anche copie di battaglie fasciste del Popolo d'Italia
Sì perché Rosselli volendo fare un circolo di cultura all'inglese
Aveva fatto tanti abbonamenti a giornali nazionali ed esteri e siccome il circolerà libera palestra di espressione furono invitati tutti i partiti esprimersi vennero anche i fascisti che non se la cavarono troppo bene
E aveva anche presenti questa stampa ma loro la violenza era talmente cieca che si bruciarono anche loro anche loro giornali questo interessante per questa ferocia nei confronti di tutto quello che era stampato di tutto quello che l'ha pubblicato e quindi in particolar modo nei confronti della stampa questa vicenda del non mollare si segnala perché almeno a nostra conoscenza
Non ce n'è una così incisiva in tutta Italia
Il giornale probabilmente al clandestino antifascista più importante in tutta la vicenda italiana di quel periodo riti proclama la libertà di parola ce l'hanno tolta ce la prendiamo ma credo che si possa estendere questa frase alla libertà di stampa e riesce in più di venti numeri e devo dire che crea nel regime veramente una situazione di preoccupazione ma situazione di grande reazione
Sì che come vi ho già detto il venti settembre viene pubblicata questa lettera di Cesare Rossi che ribadisce le responsabilità di Mussolini nel delitto Matteotti parentesi Mussolini sarà perseguitato da questa ombra di Banco
Fino alla Repubblica sociale fino allora la sua fine
Poco prima della caduta completa mi dà un'intervista a un giornalista di questi che hanno fatto la spola fra socialisti e fascisti che si chiamava Carlo Silvestri
In cui sostiene che lui voleva in quel momento una grande pacificazione ma che degli estremisti fascisti gli hanno gettato un cadavere
Fra i piedi sarebbe stato appunto quello di Matteotti c'è questa ombra di Matteotti lo perseguita per tutta la vita ricerca quindi anche assolutamente questo scissione di responsabilità
è assolutamente impossibile se sì penso che si pensi che
Il la macchina lancia di un mini dopo avere scaricato il cadavere alla quarta Rella doveva a piazzare la macchina non so se avete visto questo piccolo al Viminale
E il Viminale allora anche la sede della presidenza del Consiglio insomma più più chiaro di così quando immediatamente domini porta il passaporto di Matteotti al segretario del Duce fascicolo
E induce lo mette nel suo cassetto per cui quando riceve la vedevamo atti e questa è una cosa praticamente debuttante
Quando riceve la vedova Matteotti dicendogli che farà ricerche per trovare suo marito c'ha già nel cassetto il passaporto diciamo Matteotti credo una cosa fattivamente vile di
Fatta tutto il
Una situazione tutta così drammatico e grave una cosa particolarmente di e il don mollare parlavo appunto della pubblicazione del venti settembre di questa lettera di Cesare Rossi
A quel punto Mussolini veramente si preoccupa e pensa di trovare il responsabile diciamo di questa diffusione così ampio e così capillare del non mollare e pensa che solo un'organizzazione segreta come la massoneria possa essere stata quella capace di un tale impresa
In effetti i canali ce n'erano da quel punto di vista ma come è noto la redazione Salvemini Rosselli
Non apparteneva come persone alla massoneria anche sì in quella situazione tutti vedono nel non mollare una sorta di ultima ciambella di salvataggio per fare qualcosa contro il regime
E quindi per esempio senza ordini del Partito socialista
Esponenti socialisti in particolare Gaetano Pilati si danno estremamente da fare per pubblicare per diffondere non mollare
E visto un po'come l'ultima cartuccia da sparare diciamo e quindi cali di fusione dopo questa cosa il venti settembre appunto punto Mussolini si preoccupa e battaglie fasciste lordo nella Federazione fiorentina
Pubblica un editoriale in cui apertamente da la responsabilità di questa distribuzione la massoneria e quindi invita ad usare ogni tipo di violenza nei confronti degli a dei degli aderenti a questa a questa istituzione devo dire parentesi che a guardare le le biografie di questi esponenti del lo squadrismo fiorentino cioè dal ghiacciaio
Il capo della disperata
Che naturalmente portava un bel teschio no girava con un bel teschio era il
Era il console Giulio Tamburini che poi sarà a capo anche di una regione
Io salvaguardarne la biografia anche durante il fascismo viene avvolto imputato di reati finanziari cioè un personaggio che non solo è violento ma
Come dire disinvolto dal punto di vista finanziario a parte questi della disperata finiranno addirittura con la Repubblica di Salò finiranno in al nord
E però vedrete sensibili verte questi aspetti riescono tutti in qualche modo a trattare una resa
Per cui moriranno praticamente tutti nel loro letto
A differenza delle loro vittime
Tranne Filippo Filippelli che addirittura nel cinquantasei viene dichiarata non più rintracciabile dal dal tribunale riesce a sparire così bene
Che non verrà mai più trovato del resto anche du mila e morto nel sonetto
Si dice qualcuno contesta ma comunque nel suo libro e quattordici colpito racconta che in Libia gli inglesi lo cattura lo mettono al muro ma sopravvive la fucilazione tant'è vero che il suo libro
Autobiografico si chiama i quattordici colpi perché sarebbero per l'appunto le quattordici pallottole che non colgono organi organi vitali
Comunque su questa voce naturalmente comunale di leggenda andrebbe tutto
Con quello che inoppugnabili appunto che muore tranquillo a Milano nel suo letto
Il
Ma tali fasciste quindi ha preso questa iniziativa e allora cosa avviene il giorno
Tre di ottobre di cento anni fa
Si presenta a casa di un esponente della Massoneria Napoleone Bandinelli una squadra fascista per portarlo alla Federazione accorre
Credo che la vita se vicino in sua difesa Giovanni Benciolini
E si sviluppa una tira e molla una colluttazione
Viene spenta la luce e i fascisti pensando a un agguato cominciano a sparare soltanto che cade uno di loro che si chiamava Giovanni lo squadrista che si chiamava Giovanni Luporini
La pallottola che uccide Luporini non è non se non si è mai voluto analizzare né riguardare né i fascisti immediatamente fanno l'equazione lo ha ucciso Giovanni Benciolini
Pertanto viene bastonato orrendamente poi portato sul muro delle fonti vicine
Ciò che ieri è stato fatto un ricordo muro delle fonti cinesi e nazionale e lì scarlatto orribilmente scannare
Ma a quel punto scatta la caccia all'esponente di rilievo della democrazia o del socialismo ovviamente sospettato di essere o redattore o o dentro e non mollare
Rosselli per fortuna non è a Firenze a quel giorno ma la casa viene assalite
Anche Salvemini ovviamente viene colpito tra l'altro Salvemini nonostante che fosse già un'importante professore universitario viene incarcerato
E quando vanno i colleghi vanno stringergli la mano in tribunale vengono picchiati
Rendono manganellate anche loro Salvemini viene poi liberato grazie all'amnistia a quel punto scappa in Francia deve andar via
Ma se leggete la
Anziché le leggo i nomi di quelli che a cui a casa del resto ieri sono reduce della visione ulteriore l'avevo visto tanti anni fa di Cronache di poveri amanti non in cui sulla scorta del libro di Pratolini viene descritta è così va a casa dell'onorevole Baldelli sì
Del professor Attilio Mariotti poi senatore Di Gaetano Pieraccini Pieraccini c'era però ha fatto una una specie di
Porta blindata che resiste alle fonti non non rientri non riesca a entrare in casa sua Ferdinando Targetti Luciano ferro tanto per non citarne qualcuno
Assaltano la casa del negozio di Raffaello Busoni padre del senatore socialista sul di chi sarà poi senatore regiones Busoni e alcuni vengono avvertiti
Ricordate nel nel film nel libro di Pratolini nel film di Lizzani c'è un fabbro
Ma ciste che gira con Hussain Khan per avvertirli questa è una cosa inventata insomma qualcuno di riesca riescono ad essere avvertiti altri no chi viene trovata in casa viene ucciso e in particolare vengono trovati Gustavo console Gaetano Pilati
La cosa veramente orrenda che tutti vengono trucidati davanti alle loro mogli ai loro figli in un modo veramente barbaro ecco un assassinio nel caso di Pilati che era non muore inizialmente e quindi il figlio che era uno giovinetto che era un adolescente gira fra un po'di medici conosciuti per vedere se qualcuno veniva a curarlo
Nessuno di quei medici ha il coraggio di uscire di casa in quelle in quel situazioni in quella situazione
Console invece viene subito uccisi
I morti quindi del tre ottobre si dice che su furono tre
Ma forse sono stati effettivamente di più
Perché la vedova di di Pilati una donna coraggiosa che depose al processo di Casey
Scrisse nella sua ricostruzione dei fatti che testimoni oculari avevano visto all'obitorio oltre la salma del marito anche quella di quattro operai edili di quattro muratori trucidati
Di cui non si è mai saputo niente più furono probabilmente anche se vittime di quella tragica notte che nell'intenzione dei fascisti avrebbe dovuto ucciderne in qualche modo anche di più
Inutile dire che il processo si fa le ventisette ma dove alla Corte d'Assise di Chieti la stessa che aveva giudicato gli assassini di Matteotti
Se non ricordo male ma non vorrei sbagliare a quell'epoca Chieti non c'è la stazione ferroviaria questo per impedire ai giornalisti di seguire e
La vedova di Pilati che era personalmente un'operaia ma anche Pilati s'era fatto da solo si reca a Chieti con il con il figlio per riconoscere in quel tribunale infestato dai fascisti gli assassini del marito ma senza assistenza legale perché aveva un avvocato di parte civile Ilario Tarchiani
Ma questo era stato picchiato talmente forte che era finita all'ospedale quindi non aveva potuto non aveva potuto fiancheggiati
Il processo naturalmente finisce con la soluzione e gli avvocati degli sono difensori sono naturalmente Farinacci i soliti i soliti personaggi e tutto questo ci dice come la repressione era talmente forte che in qualche modo ebbe successo non mollare uscì ancora una volta ma ormai non è un estremo grido alla fine di ottobre ma ormai non era più possibile e quindi quest'ultimo tentativo di una libertà di stampa che non era concessa ma che era in qualche modo appropriata qualche modo ci sarà data viene assolutamente viene assolutamente meno
Giustizia libertà ma del resto altri partiti che venerdì con fondata come noto nel dicembre ventinove
Tenterà dall'estero di mandare volantini e notizie in Italia come attraverso buste fintamente commerciali fintamente propagandistiche tra l'altro questo è un lavoro che ho fatto anch'io da ragazzo per la Spagna
Prima che la Spagna cadesse franchismo vi ricordo che passammo con altri amici uno delle vacanze di Natale a mettere in prendendo indirizzi di imprese commerciali e vedevo industriali mettendoci dentro della propaganda
Ma possibilità di stampare di far circolare qualsiasi cosa evidentemente era assolutamente impossibile ricordiamoci fra i tanti episodi che si possono ricordare
Che anche l'agenzia Ansa da Stephanie era stata servita
E quando cade il regime il suo direttore o proprietario si suiciderà
Perché è uno dei pochi corsi capisce fino in fondo
Che cosa era successo colera associazione dicono la soluzione di continuità diciamo che era stata in qualche modo messa in essere
C'è però un filo rosso che continua perché ne possiamo vedere Circolo di cultura animato dei Rosselli Ernesto Rossi Salvemini
Non mollare animato sempre dalle stesse persone Giustizia e Libertà fondata in esilio francese dopo la fuga da Lipari di Rosselli con Salvemini Lussu Tarchiani ed altri
E poi la nascita del Partito d'azione del quarantadue
E l'insurrezione di Firenze del quarantaquattro spero che non mi faccia velo in qualche modo l'appartenenza familiare o così via ma credo che senza la presenza politica del Partito d'Azione
Quel tipo di insurrezione non ci sarebbe stata Agnoletti era Chianti ne sono stati i leaders politici Codignola leader organizzativo ma siccome
L'unica altra forza politica oltre i comunisti che aveva potuto costituire
Una forma delle formazioni partigiane delle formazioni anche militari sì all'ultimo momento c'è qualcosa anche la democrazia cristiana e una squadra del Partito liberale ma niente di paragonabile alla divisione Arnaud di potente o cose di questo genere l'unico il partito il Partito d'Azione e quindi quello che poi conferisce a parte il pluralismo politico un pluralismo anche militare all'insurrezione fiorentina
E alla Resistenza Firenze indubbiamente e questa presenza del Partito d'Azione
Tra quanti è presente anche se ha fatto quattordici anni fra carcere e confino
E tra quanti sarà
Anche assessore nella giunta Pieraccini
Ritorna anche Ernesto Rossi
Ritornano dall'esilio
Chiedo se ritorneranno più tardi
Ma credo che si possa assolutamente dire che le
Il venticinque se stronca un giornale certamente non stronca questa film filo rosso di questa continuità
Ed è un peccato questo che la storiografia ma cercheremo un po'di rimediare se abbiamo ancora un po'di fiato la storiografia del Partito d'azione si è molto concentrata sul Nord
Ovviamente dell'una e torinese Leo Valiani che ha scritto uno quel meraviglioso libro tutte le strade conducono a Roma agito e si è mosso nel Milanese io credo che
Anche se gli avvenimenti sono quarantaquattro e non quarantacinque credo che sarebbe giusto dal punto storiografico restituire tutta la sua importanza
Questo fu questori che a questo filone del Partito d'Azione
Fiorentino anche perché è vero che Napoli insorge con le quattro giornate di Napoli già nel settembre quarantatré ma non insorge con una guida politica una spontanea ribellione contro le deportazioni la fame il lavoro forzato eccetera
Sì che non non ha arrivano gli alleati e Governo gli alleati col prefetto
Per avere un sindaco di Napoli nominato con l'accordo del CTE del CLN nel frattempo formata si si deve aspettare l'aprile quarantacinque
Tutto diverso quello che avviene a Firenze dove c'è l'insurrezione che nomine al Sindaco nomina tutte le cariche prende possesso della città in effetti per quattro giorni
Cioè a dire dell'undici al quindici agosto la parte di Lakhdar no
Gestite dai partigiani perché e solo il quindici per gli alleati passato lo l'Arno si muovono e arrivano arrivano in città quindi stiamo parlando
Ci sarà come dicevo prima lunedì sei un consiglio comunale straordinario di Firenze verrà presentata questa ristampa
Allora i personaggi che parlarono
Furono da Bugiani
Peruzzi Pontello
Ad Orvieto
Emilio Pucci
Il tratto l'intervento di Emilio Pucci brevissimo è però particolarmente sentito perché per
Pucci si trovò al liceo col figlio numeri figli di di console
E arrivo come succedeva allora
L'ordine di indicazioni di aderire tutti all'organizzazioni giovanili fasciste cosa che tutti facevano diciamo in Romano console rispose no
E gli chiese ma spiegazioni ma perché tutti i rifiuti eccetera perché hanno ucciso il mio babbo
Credo che questo sia un elemento diciamo così anche molto bello e credo che vada assolutamente sottolinea
Credo che il Consiglio comunale di Firenze appunto fa molto bene a fare questa seduta
Nell'ambito dei suoi lavori ristampare questo avvenimento ma non vorrei essere cattivo profeta se dico che probabilmente l'attenzione nazionale sarà scarsa
E
E devo dire che dobbiamo poi qualche modo vedere mettere un po'insieme le nostre forze perché questo episodio fiorentino abbia un po'tutto il rilievo nazionale che merita
Perché è veramente un episodio di grandissima importanza Perilli episodio in sé e per lo sviluppo successivo quello che avviene successivamente
Le leggi fascistissime
Sono ovviamente credo conosciute in due anni però devo dire ha le idee chiare perché in due anni riescono veramente a rovesciare
Comunque alto il
Il sistema statutario la prima legge ventisei novembre venticinque regolarizzazione delle attività delle associazioni enti tessuti appartenenza del personale dipendente dello stato delle Province e dei Comuni sostanzialmente una legge contro la massoneria ma non solo perché furono sciolti perfino i boy scout sia quelli laici che quelli cattolici
Perché non che alcuni dei quali riuscirono a fare la caccia silente il perito della caccia silente sostanzialmente appunto questo permetteva di sciogliere tutte le associazioni che non fossero controllate dal regime
Poi il ventiquattro novembre attribuzioni e prerogative del Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato
Questo crea in nel capo del governo poteri molto diversi da quelli con una Satiri Giolitti e così via Ida la possibilità di bypassare il Parlamento di fare quello che vuole del Parlamento di sciogliere se ne ha bisogno e così via
Poi la legge del trentun gennaio ventisei sulle facoltà dell'esecutivo di emanare norme giuridiche
Quindi anche qui il Parlamento viene spossessato del potere legislativo e viene deferite all'esecutivo
Poi la legge del quattro febbraio ventisette numero duecentotrentasette istituzione del podestà e della consulta municipale nel comuni con popolazioni eccedenti i cinque mila abitanti
Quindi via tutti i sindaci di alle giunte e così via
Questo tra l'altro si presta un commento se vi diverte dunque ma Mussolini aveva un'amante molto colta
Quella che lo screzio a un popolo porta gli ambienti culturali milanesi Margherita Sarfatti
Margherita Sarfatti lo porta al convegno mondiale che si svolge a Roma delle donne che chiedono il suffragio
E insomma Mussolini si sta un po'e quindi fa una disposizione che consente alle donne di poter votare alle elezioni amministrativi
Perché non se ne parla mai di questo perché non si è mai verificato perché subito dopo avviene quest'altra legge
Del quattro febbraio ventisei che vietare le elezioni a uomini e donne e quindi questa concessione del voto femminile non si è mai verificata bisogna aspettare il quarantasei
Questo è l'episodio forse poco noto ma interessante
La legge tre settembre ventisei
Estensione dell'ordinamento potestà ride a tutti i Comuni del Regno quindi anche quelli sotto i cinque mila abitanti regio decreto del nove novembre ventisei approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
Attenzione questo il testo per quello che le è stato ricordato dalla Corte costituzionale ho cambiato esiste ancora
Perché queste leggi non è che cadono nel quarantatré automaticamente
L'al grande battaglia per avere la Corte costituzionale era per potere poi trovare un foro in cui impugnare queste leggi e farle decade
E poi la legge del venticinque novembre ventisei provvedimenti per la difesa dello Stato
Che se che è quella che istituisce il tribunale speciale
Che insomma sarà una cosa piuttosto
Piuttosto efficace va
E che ripristina la pena di morte fra l'altro che ripristina la pena di morte questo io gli ho letto che sedate sono partito il ventisei novembre venticinque ho concluso il venticinque novembre ventisei
Straordinario come in due anni
E il l'artefice di questa costruzione soprattutto Alfredo Rocco anche lui nazionalista come era stato Federzoni
Io inviterei i tigli amatori del tema a leggere la commemorazione che Mussolini fa di Alfredo Rocco
In cui ammette che quando i nazionalisti si mossero lui ancora non aveva chiaro chiare le idee su come
Diventare nazionalista e fascista quindi da questo merito storico e poi da questo merito storico arrocco di avere disegnato il le strutture del regime
E due anni soli due anni sono
Che poi termineranno con l'abolizione delle elezioni perché fascismo certo punto fa votare col sì o no ad una lista unica
Tra l'altro in modo trasparente per cui si capisse se uno ha votato sì euro
Ma dopo non gli basta nemmeno questo
Abolisce la Camera che diventerà la Camera dei fasci e delle corporazioni
A quel punto si leva alla Camera
Il vecchio Giovanni Giolitti che ha molte colpe nell'avvento del fascismo ma che dichiara una una dichiarazione brevissima con questo non esiste più lo Statuto Albertino
Il che quando poco tempo dopo morì nella sua Cavour
Gli varrà il fatto che la sua agonia sarà in qualche modo funestata da una specie di Girotondo intorno alla casa
Che di faranno i fascisti dicendo ma quando si decide a morire e così via e quindi anche Giolitti verrà
Più complesso il discorso magari che riguarda un giolittiano come Facta che quello che pubblico cui presiede il governo precedente la marcia su Roma
In realtà giudicherà messo fatta con un segnaposto e voleva tornare lui ma i fascisti tagliano corto
Come è noto fatta ebbe su spinta di Giovanni Amendola dal governo ebbe il mandato di portare il
Il decreto sulla legge marziale al a me
Che avrebbe rifiutato di fermarlo
Si dice che il una con una responsabilità di questo mancata firma sia del fatto che il re avrebbe sondato Armando Diaz
Il duca della vittoria
Il che dia ci avrebbe detto io non rispondo dell'esercito se si fa sì sì forse si firma lo stato d'assedio
Altre interpretazioni dicono che fatta lo portò ma senza insistere
Facta non ha mai raccontato tutti hanno fatto memoria in qualche modo fatta non ha mai raccontato questo incontro corre
Quello che è certo è che probabile è che fate ebbe poi a regime un buon trattamento cioè fu lasciato sempre in pace diciamo e quindi è probabile che non abbia molto insistito per questo stato d'assedio
Perché se avesse molto insistito probabilmente se la legavano probabilmente se la legavano ardite ecco col venticinque ventisei non solo quindi la libertà di stampa ma praticamente tutte le libertà queste leggi attribuivano ai prefetti la possibilità di sciogliere i partiti politici furono sciolti tutti
E se una curiosità il partito di Matteotti fu sciolto un anno prima
Perché perché c'era un deputato del Psv decaduto nel frattempo ma comunque ex deputato al Psv Tito Zaniboni che aveva progettato una un attentato al Duce
Duce si affacciava al balcone di Palazzo Chigi e luglio un albergo Proto stante avrebbe dovuto sparargli e in questo senso aveva nascosto un fucile il minimo delle Marra Mario di una di queste camere d'albergo
Solo che la polizia fortemente informata la va seguito fino all'ultimo momento al momento in cui sale in questa camera d'albergo se la se lo arresta
E però questo pare che Zaniboni non avesse consultato i dirigenti del Psv ma questo comunque per far buon peso decisero di sciogliere immediatamente il Psv tutti i partiti furono sciolti nel ventisei
E cosa che magari non viene molto sottolineata lo stesso De Gasperi si fa un annetto di prigione
Molto meno di Terracini e Gramsci fuori Rossi e altri Pertini soprattutto molto meno però anche lui si fa un anno di prigione per dire che la repressione totale completa e la complicità del Vaticano
Molto spiacevole per dare un
Per essere buoni diciamo praticano coi permetterà a De Gasperi di vivere facendo il bibliotecario del weka vaticana
Dove dicono si presenterà un giovane laureando che deve fare una tesi sulla marina dello Stato Pontificio che si chiamava Giulio Andreotti a cui De Gasperi dice ma perché lei sì occupati in tema di di questo genere
Non lo sa della marina dello Stato Pontificio
E comunque la nascita del della conoscenza poi il rapporto che ci sarà fra De Gasperi Andreotti
Credo che ne dobbiamo assolutamente sottolineare questo centenario non solo per la crudeltà e il dramma dei delle uccisioni veramente sono state tremende poi vedi ispettive famiglie furono costretti all'esilio come ho detto i Pilati andare in Argentina
Invece ordini li abbiamo incontrati cimitero l'altro giorno Francia e Svizzera nessuno poteva più sopravvivere in una situazione di Fregene anche perché poi trovarsi di fronte agli assassini impuniti e nella vita di una città insomma non è piacevole solo incontrare l'assassino ecco il tuo col padre congiunto pongono marito o quant'altro di questo genere
Poi al di là delle leggi c'era la prassi e su questo magari terminiamo
Mussolini aveva diffuso che lui faceva duole liquidazione tutto
Faceva pertanto esercizio fisico però era noto che lui la mattina si prendeva i giornali e con una matita rossa segnava gli articoli che secondo lui non erano stati appropriati o che potevano non giovare a regime di persona
Quindi esercitava di fatto una censura personale però e qui è stato la sua abilità il regime però cavalca le innovazioni tecnologiche che cambieranno il modo di comunicare quindi si interessa molto alla radio fondata IR
E ovviamente fa della radio divengono regalata viene regalata anche una radio a tutti i contadini
Integra il coltivatore d'interesse
Che non arriva un altro modo di collegarsi
Padroneggia assolutamente questo nuovo questo nuovo strumento e ne fa uno strumento per raggiungere anche la periferia del paese che evidentemente i giornali a quell'epoca in una situazione in cui c'era ancora
Vaste fasce di
Non dico di analfabetismo di ma di Literary età non non era possibile raggiungere quindi Mussolini che del resto era stato direttore di un giornale del Popolo d'Italia e poi prima ancora direttore dell'Avanti da tantissima importanza da stampa appunto fino a occuparsi personalmente di sottolineare in rosso gli articoli che pure la censura non gli sembravano sapete che durante il regime non c'erano su cd che non si poteva dire che qualcuno si era suicidato sociale certe notizie che non dovevano essere assolutamente assolutamente da tanto si va a fondo nelle analisi di quello che era successo
Appunto alla libertà di stampa di comunicazione di parola di pensiero durante il regime più ci si rende conto dell'eroismo e del significato del non mollare
A te spiano Ship stato fatto credo sia stata un po'gli eredi del Partito d'azione che l'hanno fatto fare con con grande lungimiranza
Negli anni Cinquanta quando tornano i Rosselli un quadrato specifico in cui al vertice c'è la tomba di Rosselli e poi quattro massi che hanno Gaetano Salvemini Ernesto Rossi
Che ora nello tra quanti e il quarto di un du fusore del non mollare che sarà poi il capo di Radio correct morirai atrocemente torturato il corpo una Sodoma e trovato cioè Enrico Bocci
E questo quadrato è un quadrato di grande significato diciamo così nella
Nostra città
Ebbene sarebbe portarci le scuole bene che i giovani dovete andar bene che i avvenga in questa tomba dei Rosselli Calamandrei ha dettato un'epigrafe della vita Calamandrei ha fatto un'epigrafe anche sulla casa in via Giusti dove cita esplicitamente non mollare
Con una
Con una epigrafe più bellissima il non mollare parola d'ordine gettata in faccia l'oppressore bellissima sulla tomba invece ha fatto una una perché nella casa di scrivere Loris sintetizza
La loro esistere il la loro opera ah Trespiano ha dettato queste due premi
Frasi Carlo e Nello Rosselli Giustizia e Libertà per questo morirono per questo vivono che mi sembra bellissima icastica ma la possiamo estendere a Conso da pirati brecciolina credo Giustizia e Libertà per questo morirono ma per questo vivono ancora
Se ci sono domande questioni
Materiale politico c'è stato
Confezionato dai partiti poi nell'ultimo periodo del quaranta quarantaquattro
Fogli politici cioè gli Stati a iosa
Tre durante le alla Resistenza
Pensiamo
A un dato che a volte non viene ricordato
A Firenze il periodico del Partito d'azione si chiamava la libertà
E quando viene ucciso Gentile
Codignola il coraggio di fare l'articolo di critica di condanna dell'uccisione
Quindi pensate a questa doppia
Da un lato era un giornale clandestino ricercato dei fascisti dall'altro lato fare un articolo di quel genere nei confronti del PC non era proprio non era proprio semplice
Ed è ma durante il regime un'esperienza analoga non mollare non c'è ci sono fogli dei partiti come circolazione di volantini cose di questo genere
Ha un'esperienza analoga non c'è ecco perché penso che abbia effettivamente una valenza è un significato nazionale
Bene ringraziamo il professor Spini io vi propongo di fare qualche minuto di pausa dieci minuti dovete risalendo sì modi spenderemo
Un caffè ci vediamo alle undici e un quarto grazie
Oppure
Forse avremmo potuto anche
Anche chiedere i crediti deontologici Werther questa mattinata va bene
Salutiamo il professor Spini lo ringraziamo la presenza
Adesso il il turno e Stefano Bisi
Che ha scritto un libro lo scorso anno che ha dato un po'illa a tutta l'attività di preparazione
Di queste celebrazioni talvolta un po'parallele anche e che si concluderanno lunedì con
Il Consiglio comunale
è un libro focalizzato su la settimana di folle violenza
Del settembre venticinque sì che culmina in tre la notte del tre quattro
Ottobre
Ieri sera si fanno anche condotto un percorso sui luoghi della a memoria
Quasi nelle stesse ore cent'anni dopo
Accompagnati fra l'altro oltre che dal dall'assessore Albanese
Dai familiari
Tra i superstiti di queste famiglie martoriate
Stefano Bisi giornalista e il gerente
Corsa Roberto della mensile espansione no non sorgere altri perché sono il direttore editoriale quindi il secondo è un vento Mussolini non cioè non potrebbe colpire
Quindi cedo la parola grazie
La ringrazio Nicola Novelli che poi avuto
Il merito o il demerito secondo punti di vista di stimolare Mia scrivere un libretto dalla nascita la seconda edizione sulla notte di San Bartolomeo notte dell'Apocalisse perché mi ricordo tempo
Fa
Che appunto il tre ottobre del due mila venticinque si sarebbe celebrato il centenario di questa notte in cui vennero uccisi tre antifascisti vennero uccisi anche quattro operai di cui non si è mai conosciuto il loro il loro nome nelle ore hanno scritto da giornalista non sono uno storico mi colpisce
Dover parlare dopo Riccardo Nencini dopo professor Cosimo Ceccuti dopo il professor Valdoni Spini ho scritto il libro da giornalista che poi ho presentato tra nell'autunno del due mila ventiquattro
Si è qui a Firenze che in varie città italiane perché volevo scrivere un promemoria volevo ricordare alle istituzioni pubbliche
Al ai cittadini ai colleghi giornalisti che cento anni fa sì consumò una vicenda tragica
Non solo perché vennero uccisi tre uomini ma vennero colpiti il loro familiari già qualcosa è stato detto sia da Cosimo Ceccuti che da Valdo Spini ma rileggendo
Le testimonianze dei familiari leggendo gli articoli di giornale di quel Periodo
E conoscendo avendo conosciuto anche discendenti parenti stretti dei tre assassinati si capisce quanto la crudeltà degli squadristi abbia rovinato la vita dei familiari dei tre assassinati e come War cominciato volevo scrivere
Solo di Giovanni Benciolini all'inizio di questo ferroviere massone repubblicano a cui è stata intitolata una sezione del partito repubblicano a Firenze nel viale Spartaco
La Panini davanti a una scuola che porta il nome di Spartaco Lavagnini e di Gaetano Pieraccini sindaco della Liberazione
E medico illustre che fu il primo che soccorse all'ospedale Giovanni Benciolini
E quindi volevo scrivere solo di Luís attraverso le testimonianze della moglie Vincenza Di Mauro attraverso le testimonianze del figlio Bruno che ha avuto la possibilità di riconoscere di conoscere proprio un anno prima
Del sua morto l'ho conosciuto nel due mila quindici luglio ogni anno veniva a Firenze dalla Svizzera dove era stato costretto fitta Amba Bino
A fuggire veniva dalla Svizzera ogni hanno il tre ottobre per deporre un fiore sulla tomba di Giovanni Benciolini al cimitero di Trespiano ma scorrendo
Le testimonianze leggendo articoli su Giovanni Benciolini e su quella notte ho scoperto altre storie
Per me erano quasi inedite
Quella di Gaetano Pilati che è stato deputato socialista presidente della Società di mutuo soccorso Andrea
Per il sarto un contadino venuto venuto a Firenze della provincia di Bologna arrivato qui dove ha dove fece fortune fino all'assassinio fece fortuna facendo l'imprenditore edile e brevetta Ando un formata articolare di calcestruzzo e poi un'altra storia forse tra le tre quella meno conosciuta la storia di Gustavo console
Gustavo console che era nato in Irpinia Montecalvo il pino arrivo a Firenze arrivò a Firenze faceva l'avvocato ci occupava delle cause di lavoro si faceva pagare dai coloro che difendeva soltanto a causa vinta ed era il corrispondente dell'Avanti era socialista
Era massone come poi vedremo il figlio Bruto Valerio e Gustavo
Console
è stato un po'dimenticato anche come diffusore del giornale clandestino Non mollare perché Gustavo console che aveva lo studio in via Ginori
Penne arrestato e si fece quaranta giorni di carcere perché nel suo studio vennero trovate le copie del non mollare questo aspetto della vita di Gustavo
Console è stato un po'dimenticato anche dagli storici ufficiali può appunto la vicenda di Gaetano Pilati della moglie a Medea del figlio Bruno che per tanti anni fino alla morte alla morte avvenuta all'estero veniva pure Luís
A Firenze per testimoniare quello che aveva
Vissuto andava nelle scuole raccontava l'esperienza del padre e poi dicevo c'è un'altra storia da raccontare che non è stata raccontata
Per ora siccome noi giornalisti dovremmo essere anche cronisti della memoria
Dovremmo trovare e soprattutto forse dovrebbero farlo gli storici quei quattro operai
Morti di cui parla Medea Landi vedova di Gaetano Pilati che li vede quando va all'obitorio e vede il marito che morirà Gaetano Pilati non muore nella notte di San Bartolomeo non muore il sei ottobre li vedrà distesi sui tavoli dell'obitorio ancora con i pantaloni
Sporchi di calcina di questi operai ancora non si sa in nome ma non mi sorprende in mani in in negativo che nessuno li abbia cercati neppure oggi dopo tanti anni perché lo ha ricordato Valdo Spini alle al cimitero
Di Trespiano nel quadrilatero di Giustizia e Libertà ci sono le tombe di alcuni non c'è la tomba di Enrico Bocci animatore di Radio Cora
Qualche mese fa al in consiglio regionale ho ascoltato la presentazione di uno studio uno studio che dice che a a Villa Triste
Sotto il pavimento delle cantine ci sarebbero le spoglie mortali di Enrico Bocci
Che Firenze medaglia d'oro della Resistenza non trovi le risorse ancora oggi per fare studi con i mezzi tecnologici che abbiamo per dare una sepoltura de per vedere intanto se ci sono le spoglie mortali ma per dare una degna sepoltura
Ad un uomo a cui questa città deve essere grata mi pare sinceramente molto singolare ecco spero che fondazione Spadolini l'autorevolezza del suo presidente di Cosimo Ceccuti da abbia Abdia una una spinta proprio ne ho parlato ieri mattina a Trespiano
Con il presidente della Federazione delle associazioni partigiane ragazzini
Abbiamo tra l'altro citato ricordato il fratello di sangue che era ragazzini un nostro fratello mio fratello massone ecco io credo che la storia non debba essere dimenticata anche per non riporta percorrere strade già battute che non hanno dato buoni risultati
E su questa notte su questa notte di San Bartolomeo notte dell'Apocalisse come la chiamo basco Pratolini non fu una scintilla improvvisa
A un certo punto qualche squadrista decise di andare ad uccidere tre antifascisti non è così
Non è così e da questa da queste ricostruzioni che ho provato a fare emergono personaggi di straordinaria forza in un periodo in cui Mussolini appunto cercava
Già e di imporsi di imporsi con le leggi e con e con la forza
I personaggi di di questa notte Giovanni Benciolini Giovanni ricciolini come detto era un ferroviere aveva navi ha vissuto una vita giovanile molto travagliata era figlio di un prete un prete che viveva a Poggibonsi venne abbandonato il prete cercò di
Educarlo però ci furono ulteriori conflitti e questo giovanissimo adolescente tra l'altro si innamorò di una ragazza che viveva a Poggibonsi anche questa insidiata dallo stesso dallo stesso Prete quindi una vita complicata che che ebbe era viveva in via dell'Ariento oggi il numero diciotto allora il numero dieci accanto al mercato centrale
In quel mercato centrale trovo la morte Nieri sera ricordato Nicola novelle abbiamo fatto un itinerario per la libertà
Un pellegrinaggio laico sui luoghi delle tre uccisione e in via dell'Ariento ogni sera quando mi capita di di passarci il mercato è chiuso e per fortuna le bancarelle che deturpano quella strada non ci sono più
Non posso fare a meno di guardare quel cancello il cancello del mercato centrale chiuso perché contro quel cancello che venne ferito Giovanni Benciolini
Lo attaccarono ai ferri del cancello della porta principale del mercato centrale gli spararono sessantaquattro colpi di pistola non in zone vitali perché doveva soffrire
E dopo tanto fuoco ricorda la vedova in una testimonianza la vedova di Benciolini lo portarono alle Fonti vicine che sono lì a trenta metri per perché dopo tanto fuoco ci voleva un po'di acqua fresca
Lo portano all'ospedale lì Giovanni Benciolini
Ne Ciolini morì
Gustavo console Gustavo il console pure Luís era Massone era socialista corrispondente dell'avanti e si fa quaranta giorni di carcere perché di trovano io non mollare ieri sera
Siamo andati anche nel luogo dove venne ucciso in via Bertelli c'è una lapide
Questa ben tenute al contrario di quel che ricorda il sacrificio di Giovanni
Va be'Ciolini
E con noi in questo pellegrinaggio laico potremmo definirlo c'era la nipote di Gustavo console va alla console insieme ad alcuni familiari e ha ricordato
La le storie della nonna della moglie di Gustavo Conso Dessì era fiorentina Olga Ciampi del babbo di Vanna console si chiamava Abruzzo Valerio che era un avvocato e troveranno
Lavoro nello studio di Olga Monzani una donna anche questa un po'dimenticata dalla città di Firenze ma che avrà una parte importante anche nella ricostruzione che poi dirò della notte di San Bartolomeo
Ha ricordato Valdo Spini che romano che era uno dei due figli altro appunto era brutto Valerio quando dub
Ma al liceo insieme ad Emilio Pucci nella stessa classe viene chiesto di iscriversi a alle associazioni giovanili fasciste
Lui dice di no con molta dignità ricorda Emilio Pucci
Perché richiedono perché hanno ucciso il mio babbo
E quindi quando ieri sera l'ha raccontata questa storia Vanna console devo dire sul luogo dell'omicidio di Gustavo console CIA ci ha colpito leggendo
Queste queste storie attraverso appunto le testimonianze e gli articoli di giornale e si vede la solitudine di queste persone
La voglia anche di fare di combattere soprattutto della vedova di Giovanni Benciolini
Ma si vede la solitudine perché perché non c'erano giornali a cui scrivere come oggi una lettera per protestare per dire non è questo che è successo
Ma vi racconto un'altra storia perché Mussolini e qui ascolterò il l'illustre
Segretario generale della Fondazione Paolo Memorial di anche ad uno Tartaglia che ha scritto un libro bellissimo mila centoventiquattro l'omicidio della libertà
Perché appunto non c'erano giornali cui scrivere una lettera di protesta come avviene oggi è stato detto dal professor Ceccuti cosa succedeva libertà era stata soppressa
O con la forza o con o con le leggi a cui si era opposto un deputato repubblicano
Eugenio Chiesa Eugenio Chiesa persona di straordinaria lealtà e mi dispiace dover citare per certi versi alcuni personaggi tutti massoni proscenio chiese addirittura è stato gran maestro aggiunto della massoneria aveva il diritto di essere gran maestro ma siccome era una persona leale
Siccome Domizio Torrigiani era in esilio Luís non volle assumere l'incarico ti gran maestro chiamiamolo titolare
Così come si opposero altri due massoniche guidarono la Federazione nazionale della stampa
Chi erano Salvatore basilari e Giuseppe Meroni Giuseppe Mioni toscano come noi era era di Prato diceva appunto che con la con il buone o con le cattive si volle
Chiudere la bocca ai giornali si volle chiudere la bocca agli antifascisti
E viene trascurata e l'ho notato leggendo appunto documenti ricostruzioni si è sminuito il
L'obiettivo che avevano gli squadristi
L'obiettivo degli squadristi era sopprimere la libertà
E le associazioni i boy scout eccitati da Valdo Spini ma soprattutto organizzazioni massoniche che come tanti in Italia videro con un certo favore all'inizio all'avvento del fascismo perché perché c'era troppa confusione a tutti
Non piace la confusione Marvelli poi a sopprimere la libertà di associazione ce ne vuole c'è un un giornale che si chiamava la difesa che prova a raccontare il clima
Che si viveva a Firenze in quel periodo il ventiquattro settembre scrive la difesa si verificarono a Firenze
I primi incidenti alcuni esponenti più in vista della Massoneria dei partiti antifascisti furono schiaffeggiare atti e bastonati
Il giorno successivo gli incidenti si aggravarono e squadre di fascisti armati penetrarono alcuni uffici pubblici in studi legali uffici commerciali
Basso Nando vari professionisti impiegati operai e devastando alcuni locali
Queste azioni continuerà continuarono fino al ventisette settembre
Senza che nessuna Autoritratto storia dell'ordine intervenisse a difesa dei perseguitati
Poi il giornale che venne distrutto il
Nel nell'Incendio del del circolo di cultura battaglie fascisti che cosa scrive il ventisei settembre fa un annuncio
Chiaro lapidario da oggi non deve essere data tregua alla massoneria da massoni la devastazione delle logge si è risolta in una ridicola sciocchezza
Bisogna colpire i massoni nelle loro persone nel loro beni in nel loro interessi e quello che avviene e usano questa tattica di far vedere che tutto sommato era finita con qualche devastazione di uffici questa rappresaglia non è così e il tre ottobre succede quello che sapete appunto le uccisione di tre antifascisti
E il Corriere della Sera il sei ottobre racconta quello che successe da una versione è molto ampia di quello che accade con qualche imprecisione con solo lo chiama Consoli lo chiama Consolo
Dice che la figlia di Giovanni Bettini Ciolini era una bambina mentre in realtà era Bruno Benciolini che Giovanni Benciolini al battesimo voleva chiamare Giordano Bruno ma il prete qui vicino non volle chiamarlo così e allora si accontento di chiamarlo
Di chiamarlo buco uno c'è davvero una ricostruzione del Corriere della Sera che oggi all'esame dei giornalisti cibo celesti tutti bocceremo tutti perché veramente una ricostruzione come si dice falsa e tendenziosa
Falsa e tendenziosa perché
Soprattutto dice una cosa che è stato con sicurezza
Giovanni Benciolini ad uccidere lo squadrista Giovanni Luporini che insieme a un altro squadrista Lorenzo Gambacciani era andato a prendere Napoleone Bandinelli maestro venerabile
Di una loggia che abitava al piano di sotto rispetto a Giovanni Benciolini dello stesso palazzo via dell'Ariento
Diciotto e si vede la ricostruzione esatta
Si deve ad una donna che Firenze oggi al pressoché dimenticato si chiamava onirica Monzani Olga Monzani era un esponente del Partito d'Azione Olga Monzani era una donna che in un concorso per procuratore legale cento quattro partecipanti di cui quattro donne lei arrivo al primo posto
Vinse la missione questo ordine professionale come prima classificata ed era
Una donna coraggiosissimo aveva sullo studio in piazza
Dell'unità insieme all'avvocato Dino Lattes aveva lo studio lì e la notte di San Bartolomeo lei che già partecipava sosteneva all'attività
Clandestina Baa con grave rischi viene ricordata da alcuni che cosa dice questa questa donna scrive una lettera a Gaetano Salvemini perché Gaetano Salvemini plurimi citato giustamente in senso meritorio per la sua attività sposo
La interpretazioni la ricostruzione dei fatti che dava Giovanni Bet Ciolini come l'uccisore dello squadrista da cui poi sarebbe partita tutta la rappresaglia
Olga Monzani nel mille novecentocinquantacinque scrive una lettera a Gaetano Salvemini dove abbatte la ricostruzione perché la batte
Perché era una donna coraggiosa scrive
Una lettera
Precisa dettagliata perché lei lavorava in questo studio legale che aveva come clienti
Il babbo di dello squadrista Luporini e aveva come clienti Napoleone Bandinelli
Che cosa che cosa dice lei che non poteva stare in casa quando capi dalla sua finestra dello studio che stava accadendo qualcosa di brutto in via dell'Ariento
Andò dal canto dei merli chi è vicino all'angolo di via dell'Ariento idee le masserizie i mobili un pianoforte che cadevano dalla casa di Napoleone Bandinelli volle andare a vedere che cosa succedeva in giro di notte
Da sola
E la mattina in ufficio i colleghi uomini avvocati non andarono si dovevano trovare perché temevano appunto rappresaglie
Si va a trovare nella casa di un loro amico Land ogni studio molto presto perché doveva far sparire alcuni fogli perché gli squadristi sarebbero arrivati anche lì le fashion lavoro come racconta di epurazione
Riceve una telefonata
Prima delle otto che al mattino
Lei capisce che dall'altra parte del telefono e Napoleone Bandinelli
Che si presente a come amministratore di un'azienda agricola che era carente a Calenzano dove si era rifugiato nel cuore della notte perché mentre Benciolini scende
E cade in mano degli squadristi
Napoleone Bandinelli che conosceva meglio il Palazzo si nascose per alcune ore in un abbaino e poi scappo verso Calenzano
E Luigi racconti lei racconta che
Ando il cinque ottobre mentre si svolgevano i funerali di Luporini lo squadriste pensando quindi che non sarebbe stata seguita
Perché la città partecipo in massa i funerali dello squadrista lei andò insieme a Dino Lattes
In questa azienda a Calenzano e si finisce raccontare quello che era successo
E Napoleone Bandinelli di racconta che a sparare era stato lo squadrista Luporini ed era stato lo squadrista Luporini
Ad uccidere Gambacciani
E poi siccome non aveva paura di niente questa donna
Continua le sue indagini continua le sue indagini parla con un perito della medicina legale che aveva fatto
La foto l'autopsia sullo squadrista ucciso e gli racconta qualcosa
Che dimostra che si voleva rabbuiata re quello che era Successo è tutto molto chiaro lo si deve a questa donna io spero che il comune di Firenze che ha
Trascurato alcune vittime alcuni protagonisti di questa notte si ricordi di Olga Monzani intitolando gli una strada se lo merita così come se lo è meritato dettar diva mente è stato posto rimedio sta
Ho detto di Nello tra quanti nello tra quanti in non era un intellettuale però senza anello tra quanti probabilmente in Non mollare sarebbe rimasto nella testa di molti intellettuali come si direbbe oggi
Segretario e direttore Tartaglia l'uomo-macchina
Mancava se non ci fosse stato nello tra quanti non ci sarebbe stato probabilmente neppure il non mollare e c'è una descrizione che riporto nel secondo edizione del libro di nello tra quanti fatta dal babbo di Valdo Spini Giorgio Spini è una testimonianza di affetto di gratitudine verso questo compagna di tante lotte assolutamente sta di una straordinaria le bellezze nello tra quanti tra l'altro era l'amico più stretto
Non era Massone ma era l'amico più stretto di Giovanni Benciolini tant'è vero che la vedova di Benciolini vede arrivare qualche giorno
Dopo la notte di San Bartolomeo nella sua casa quest'uomo nello tra quanti che riesce ad arrivarci in maniera un po'avventurose molto pericolosa racconta che ha un parente di Giovannini Benciolini consegna a questa donna un pacchettino questa donna che aveva in braccio il figlio di quindici mesi Bruno
Un pacchettino e dice tutti messi e così Ando riceverai la somma riceverai lo stipendio che avrebbe preso tuo marito
Tuo marito Bruno
Ho detto che mi sarei aspettato per questo centenario una maggiore presenza e coordinamento forse da parte delle istituzioni pubbliche io sono tra coloro che credono che l'amministrazione comunali di una città abbia il dovere la funzione anche di coordinare l'attività di libere associazioni non abbiamo fatto
Ieri sera grazie a Nicola Novelli e tre mi tre amici al bar al bar della libertà Nicola Marco del medico Egidio inventato questo itinerario per la libertà perché non fosse dimenticato questo questo anniversario in passato è stato fatto di più è vero cinquant'anni fa per il cinquantenario ci fu un consiglio comunale straordinario
Non ci fu
Un consiglio comunale
Dove si parlerà anche a notte sì San Bartolomeo ma in appendice al consiglio comunale
Ordinario
Avrebbe meritato un centinaio un centenario qualcosa
Qualcosa di più perché piano piano la memoria si affievolisce penso invece due pagine molto belle che scrisse Mario Artali nel nostro collega
Su Paese Sera intervistò nel mio centosettantacinque Vasco Pratolini empi intervistò due
Protagonisti di quei giorni due socialisti che anche loro vennero si chiamavano Busoni eccoli
Che vennero cercasi vennero cercati per essere colpiti dagli squadristi riuscirono a dileguarsi e quindi l'inseguimento non ebbe successo
Io spero che per il prossimo anno l'itinerario per la libertà nel luoghi delle tre uccisioni abbia magari una maggiore partecipazione una migliore organizzazione perché quando ci abbiamo pensato c'è tornata in mente una un pensiero un pensiero di Piero Calamandrei il maestro di Lelio Lagorio che oggi in questa sala verrà ricordato oggi pomeriggio che nella famosa lezione agli studenti universitari di Milano nel mille novecentocinquantacinque
Parlando della Costituzione della Repubblica italiana dove all'inizio disse che era una carta morta noi studenti non è una cosa una carta morta disse se volete onorare la Costituzione della Repubblica italiana
Andate nei luoghi nelle strade dove sono morti i partigiani dove sono morti
Coloro che hanno appunto dato la vita per restituire la dignità di questo Paese allora ieri sera siamo andati nei luoghi in via dell'Ariento dove venne trucidato Giovanni Benciolini
In via Dandolo dove venne ammazzato Gaetano Pilati
In previa Bertelli dove venne ucciso bussavo console ecco abbiamo onorato così la loro memoria ricordiamoci che le dittature
Se erano i cuori come scritto nella lapide di Giovanni Benciolini al cimitero di Trespiano ecco a noi giornalisti tocca il compito di di costruire la memoria perché la memoria può riaprire i cuori e non far finire nel dimenticatoio alcuni uomini che hanno dato la vita
E hanno dato la vita senza avere la possibilità di partecipare all'alba della libertà perché non c'erano più
Grazie
Scusa Giancarlo tagli è stato per trentacinque anni dice Ettore della Federazione nazionale dalla stampa italiana sindacato
Ed è il segretario generale della Fondazione sul giornalismo Paolo muri alti e poi davanti Ettore collana editoriale giornalisti la storia
Miei
Senta importante
Concede gli con le conclusioni quasi no sul con suo ultimo intervento
Per tirare un po'le fila di questa mattinata
Dicevo prima potrebbe avrebbe dovuto avere anche rilievo deontologico
Si è detto
La storia non si ripete
E tuttavia questa vicenda fiorentina di cento anni fa esemplare di quanto sia rilevante la funzione della stampa
Per alimentare il dibattito pubblico la libertà di opinione
La democrazia stessa
Ci sono momenti della storia per cui essa non si ripete mai in cui certe delicatezze ritornano ed è bene fare tesoro delle esperienze per poter affrontare presente
Ok grazie
Tanto spero che si senta bene io una corda vocale in meno per cui come dico sempre la mia performance non sarà eccezionale da questo punto di vista ma siccome non devo cantare
Sì ciò al periodo
Come io ho il vantaggio intervenendo per ultimo così quelle di non dover ripetere cose che sono state già dette ampiamente cavolo svantaggio voi punto di
Come dire
Non avere la vostra attenzione perché capisco che dopo ore di discussione di ascolto comunque tenterò di essere
Comincia
Bene si fa per dire
Nel senso che si prima si diceva la storia la storia si ripete silente la storia si ripete sempre ma non insegna mai niente questo è un dato di fatto
Allora intanto siccome il centro della nostra discussione poi sono morti colleghi giornalisti presenti e quello della stampa e della libertà di stampa e allora la vicenda
Del fascismo e importante per inquadrare il problema della stampa e della libertà di stampa
è stato ricordato che perito Mussolini era un giornalista era stato direttore dell'Avanti poi direttore fondatore e direttore del Popolo d'Italia
E quindi quelle riteneva che la stampa fosse uno strumento indispensabile per formare l'opinione pubblica ecco vediamo anche in questi giorni importanza della stampa nella
Formazione
Dell'opinione pubblica o anche come dicono oggi i sociologi dell'emozione pubblica
Quando Mussolini diventa presidente del Consiglio siamo nell'ottobre del mille novecentoventidue
E il capo di un partito che ha trentacinque parlamentari
Quindi è capo di un partito di minoranza all'interno del Parlamento
Lui diventa presidente del Consiglio
Nel rispetto costituzionale nello Statuto Albertino non c'è nessuna rivoluzione fascista come come il la storiografia dell'epoca in cui sosterrà
Perché
Il capo dello Stato tra Vittorio Emanuele terzo
Chiamerà Mussolini
Parlamentare Deputato rappresentante di un partito a formare un governo Mussolini formerà un governo di coalizione
Con i nazionalisti con i liberali con rilievo sociale con i popolari
Questo governo di coalizione avrà la fiducia della Camera e del Senato quindi nel rispetto delle norme costituzionali dello Statuto Albertino
Dopo la formazione del governo Mussolini
Salvatore Barzi laiche stato citato poco fa
L'amico Bisi Salvatore darsi Daniela il presidente dell'Associazione della stampa periodica italiana dell'Aspen della federazione nazionale della stampa
Cioè gli organismi rappresentativi nel mondo giornalistico
Salvatore basilari manda un telegramma a Mussolini Presidente del Consiglio
Augurandogli buon lavoro e ricordando che lui era un giornalista eh sottolineando che
Come dire certo al potere politico la libertà di stampa
Poteva essere poteva portare come dei fastidi ma che comunque i vantaggi della libertà di stampa erano sono sempre superiori ai fastidio che la stampa può portare e quindi chiudendo il suo telegramma canti dicendo che si augurava che il Presidente del Consiglio il nuovo governo avrebbero salvaguardato la libertà di stampa
La risposta
Per il nuovo presidente del Consiglio fu molto chiara perché rimando un telegramma a basilari dicendo che il Governo avrebbe salvaguardato la libertà di stampa se non stampa
Se lo fosse meritato
Quindi il fatto che come dire la stampa si deve libertà come conquistare meritare la libertà era un concetto abbastanza strano è tutto nuovo che entrava nella dialettica politica
Che l'importanza della stampa cioè della libertà di stampa diventa un elemento fondamentale in quegli anni l'anno successivo nel mille novecentoventitré diretto Mussolini porta in discussione disegno di Lecce
Chi modifica della legge elettorale
La famosa legge Acerbo che introduce un criterio maggioritario in cui si stabilisce che il partito di minoranza
Chi ha più voti degli altri prende la maggioranza assoluta del Parlamento questo è il concetto della legge Acerbo
Nell'approvazione di questa legge tenete presente sempre che ci troviamo in un parlamento in cui il partito fascista eh minoranza trentacinque parlamentare bene quella Lecce
Viene approvata e viene approvata quindi non sono dei fascisti approvata anche negli altri gruppi parlamentari soprattutto viene approvata dal mondo liberale
Tecnici mondo liberale che aveva sostenuto il fascismo
Giustificando questo sostegno con il fatto che
Il fascismo poteva essere una forza giovane che avrebbe riportato in
Da esse nel rispetto nelle norme statutarie dello Statuto Albertino
Tenete presente che negli anni precedenti mille novecento
Diciannove assenti
C'era stato il cosiddetto biennio rosso cioè sotto il
Quella che era venuto in in Russia la rivoluzione sovietica del mille novecento diciassette
C'erano state in Italia le occupazioni delle fabbriche l'occupazione delle tele
Quindi c'era il timore che l'esperienza sovietica russa potesse ripetersi anche in Italia
Questo aveva indotto non solo il mondo imprenditoriale ma anche buona parte della borghesia a individuare nel fascismo lo strumento come dire per poter riportare il paese nell'audio dello Statuto Albertino
Viene il mondo liberale i parlamentari liberali votarono a favore della legge Acerbo maggioritaria
Voglio ricordare che Benedetto Croce nel che poi diventerà durante il fascismo come dire il faro dell'opposizione liberale
Nome coeve stimato anche all'estero così stimato all'estero che il fascismo non lo so toccarlo intervistato dal Giornale d'Italia nel mille novecentoventitré Benedetto Croce si dichiarò favorevole alla legge elettorale maggioritaria con la scusa che per garantire stabilita al governo quella legge fosse necessaria
Quindi questa strana idea che la stabilità del governo me dev'essere affidata ad una legge elettorale ecco le dico una cosa che ritroviamo anche nel dibattito politico di questi anni
Che la legge elettorale debba garantire la stabilità di governo e di fatto è quella legge elettorale la garantiti
Nel mille novecentoventitré però insieme a quella legge elettorale
Mussolini fece approvare nel Consiglio dei ministri con l'appello opposizione soltanto di una blanda del rappresentante liberale
Un decreto legge sulla stampa un decreto legge sulla stampa che
Come dire contro il quale ci fu qualche intervento in Parlamento tra l'altro anche concitato amico Bisi prima Eugenio Chiesa il quale presentò un ordine del giorno contro il Governo dopodiché Mussolini improvvisi a Chiesa che se avesse ritirato quel suo ordine del giorno il decreto non sarebbe stato mai pubblicato
Chiesa ritirò l'ordine del giorno quel decreto sulla stampa fu messo in un cassetto
Era il mille novecentoventitré e dopodiché noi arriviamo quelli al ventiquattro l'anno successivo è stato qui ricordato eh correre l'avvenimento spartiacque e appunto il delitto Matteotti
Ma quando avviene il delitto Matteotti e noi ci troviamo in una realtà politica completamente cambiata
Perché il sei aprile del mille novecentoventiquattro ci sono le elezioni è se il cinque aprile
Il Parlamento era un parlamento in cui erano tra presentate tutte c'era una minoranza
Fascista il Parlamento che viene letto il sei aprile con quella Lecce e un parlamento che ha una maggioranza assoluta in mano e controllata dei fascisti
Per cui le altre forze politiche diventano minoranze hanno una testimonianza parlamentare
Questo cambiamento come è importante nel senso che prima del sei aprile si poteva ragionare ci potevano essere soluzioni diverse ma dopo il sei aprile non più dopo il delitto Matteotti cui si apre una fase in cui si ritiene che ci possa essere una crisi di governo
Ma questa crisi di governo non c'è per un fatto semplicissimo che da una parte il fascismo aveva la maggioranza
Del parlamento
E dall'altra come dire tutta questa ipotesi sulla possibilità di cambiamento tenete presente che comunque ci sono degli elementi importanti da valutare siamo nel mille novecentoventiquattro
Nel mille novecentoventicinque
Ci sarà
L'Anno Santo
Il Vaticano a un problema che non si può svolgere l'Anno Santo in un paese in cui non c'è una stabilità politica allora la maggioranza ancorché Corelli e
I cattolici no nessuna grande rappresentanza parlamentare ufficiale il Partito Popolare aveva preso
Aveva cento parlamentari ma tenete presente che il Vaticano inizia una campagna contro il Partito Popolare il quale partito popolare aveva dato il suo voto favorevole al primo governo Mussolini
Giovanni Gronchi che poi sarà presidente nella Repubblica era un Sottosegretario
Al Tesoro nel primo governo Mussolini
Ma il Vaticano
Io undici
Che tra l'altro era diventato papà anche lui nel mille novecentoventidue
Vede nel fascismo uno strumento politico che persegue le stesse finalità del Vaticano
Nel senso che i faticano
Vede nel marxismo deve nella rivoluzione russa il nemico da combattere
Vede nella Massoneria il nemico da combattere vede che il partito fascista è un partito che combatte la rivoluzione russa il comunismo combatte la massoneria
Quindi c'è una convergenza del praticano nei confronti della del partito fascista
Questa convergenze
In previsione anche dell'Anno Santo portato un solita lista a solidarizzare con il fascismo quelli da una parte l'adesione del Vaticano e quelli del mondo cattolico nel senso che il il segretario Elli del fondatore del Partito popolare don Sturzo viene invitato ad allontanarsi è don Sturzo andrà all'estero
è il movimento cattolico finirà per dare completamente l'appoggio al fascismo
L'altro soggetto e il capo dello Stato
Vittorio Emanuele terzo il quale Vittorio Emanuele terzo sosterrà dal primo momento il fascismo quindi la possibilità che ci potesse essere un cambiamento
Non era più possibile dopo il delitto Matteotti
Perché il fascismo aveva la maggioranza del Parlamento
La versione del Vaticano l'adesione della monarchia quindi non c'era praticamente nessuna possibilità si era parlato di Hu come dopo il delitto Matteotti
Che un ritorno di Giolitti ipotesi varie eccetera con il tutte consente non esistendo non esisteva la possibilità di realizzarlo
Del c'è la stampa
Cioè il la stampa la Di Bella Stampa la libertà di stampa che svolge poneva particolare attenzione alla lotta politica che come dire soprattutto dopo il delitto Matteotti c'è una sorta di rivoluzione nel senso che anche molti giornali
Che avevano sostenuto il fascismo sono giornali che iniziano a criticare questa perché come dire delitto Matteotti metteva in luce soprattutto la Lala fascista che era quella dello squadrismo
Il dieci di luglio dieci nel giubbino viene rapito Matteotti dopodiché come ricordava prima Valdo Spini la camera viene chiusa ma le opposizioni
Fanno la cosiddetta successione aventiniana tenendo presente che le speranze ci sia una ventina di fatta
Dai così socialisti unitari
I socialisti nel Partito Socialista ufficiale dei repubblicani dal Partito Comunista Edda i pochi parlamentari avendo gli anni liberale quello era corre il il mondo dell'antifascismo
E che nella Sala della Lupa del Parlamento come impone crea l'Aventino quindi una minoranza oramai del Parlamento beh
Dopodiché però noi abbiamo la stampa che la stampa come dire influisce molto sull'opinione pubblica e si crea questa questa ondata di
Nei confronti del fascismo
Tant'è vero che c'è il timore che ci possa essere addirittura rivolta popolare contro il fascismo quel intuizione di Mussolini e quella appunto di come frenare la stampa per il dieci giugno viene
Rapito Matteotti inizia questa campagna antifascista il sedici luglio l'undici luglio quindi a distanza di un mese per frenare questa stampa Mussolini
Tira dal cassetto il decreto sulla stampa del mille novecentoventitré e lo fa pubblicare
Allora questo decreto ne ha parlato prima mattinata professor Ceccuti perché questo decreto era appunto un decreto che limitava fortemente alla libertà di stampa perché intanto affidava al prefetto il potere di diffidare i giornali
Diffidare i giornali se i giornali pubblicavano punto notizie false e tendenziose così diceva testo del decreto che potevano come dire
Alterare molto l'opinione pubblica quindi l'ordinamento che potevano eccitare l'odio di classe cioè
Potevano screditare agli alleati interni all'estero il prestigio dello Stato
Quegli una casistica molto ampia tale da consentire appunto nel senso che il prefetto poté fa diffidare il giornale e dopo ti due diffide
Poter sospendere la pubblicazione del giornale
Quel decreto prevedeva anche per Occhetto il perfetto prima di emanare la diffida dovesse sentire il parere di una commissione in cui erano rappresentati i giornalisti attraverso le associazioni di stampa
Vede a quel punto la Federazione della stampa
Emana una circolare in manette come dire una per tutte le associazioni e c'è una ribellione di tutte le associazioni per cui le associazioni dichiarano che non parteciperà che non partecipano Marco
Alle commissioni di diffida
Bene quel decreto scusate ho detto undici non invece quel decreto era pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'otto di luglio
L'undici di luglio due giorni dopo il governo emana un secondo decreto
E in questo decreto si stabilisce da una parte che appunto se non c'è la nomina del commissario del rappresentante della come c'è riuscita delle associazioni di stampa quindi era pensata giornalista
Se non c'è quel rappresentante il tribunale nominerà un altro rappresentante
Quindi viene neutralizzato la posizione dei giornalisti italiani e si introduce anche il sequestro preventivo dei giornali
Quindi come vedete questi due decreti quello dell'otto luglio quello dell'undici luglio sono decreti che tendono appunto a limitare grandemente la libertà di stampa
E quindi qui abbiamo una rivolta del mondo giornalistico che si esprime contro questi decreti che una rivolta non solo delle opposizioni ma anche di tutti i giornali
Ufficiale del mondo liberale
Cioè
E quel noi abbiamo come dire sono proprio questi decreti che determineranno lentamente non lo sgretolamento del mondo liberale che passerà all'opposizione
E prima Valdo Spini diceva
Giolitti ha grandi responsabilità e l'avvento del fascismo certo tutto il mondo liberale aveva grandi responsabilità per l'avvento del fascismo però però corrente queste eh responsabilità nascevano
Sappiamo una valutazione certamente errata a posteriori
Mancherà appunto questa valutazione su
La possibilità
Riportare il Paese nell'altro dello Statuto Albertino condotta e i giornali liberali che più aveva sostenuto l'avvento del fascismo telegiornale di Italia
Diretto da Bergamini Alberto Bergamini il quale Alberto Bergamini però già nel ventitré si accorge che comunque lava
Estrema del fascismo Lara Farinacci Anna stava prendendo la mano eh polemizza inizia subito a polemizzare col fascismo tanto è vero che alla fine lascia la direzione del giornale supposizioni antifasciste
Bene nel ventiquattro
Grazie nel ventitré c'è una elezione per rinnovare il presidente della stampa
Salvatore basilari era stato criticato proprio per quel suo telegramma nei confronti di Mussolini
Perché una parte dei giornalisti della stampa sosteneva che era stato troppo tiepido nei confronti di Mussolini
Darsi lie si era dimesso dalla presidenza nell'associazione della stampa
Ci sono le nuove elezioni e c'è il tentativo del fascismo di conquistare le organizzazioni giornalistiche che il fascismo candidato alla presidenza dell'associazione Ernesto Corradini Enrico Corradini scusate Enrico Corradini era un rappresentante del movimento nazionalista metà un estremista
E quindi la sua candidatura era la precisa candidatura di destra
Sostenuta dal fascismo
Chi si ottiene opposta la candidatura di Bergamini
E Bergamini viene eletto presidente dell'Associazione della stampa e quelli della federazione della stampa su una posizione chiaramente democratiche e antifascista
Bene dopo alcuni mesi
Nel mille centoventiquattro inizio ventiquattro Bergamini mentre torna a casa sarà
Davanti alla porta di casa assalito da alcuni personaggi credo pugnale Ranno ed entreranno poi incalza
Bene
La stampa fascista lo sosterrà che Bergamini era stato come dire assalito dagli altri
Ai fini un la causale dell'asservimento era furto
Bergamini
Sosterrà invece che erano stati Ritossa alto sax alto fascista tanto è vero che poi lui riconoscerà nella voce e poi in seguito dopo la l'uccisione di Matteotti la voce di turni tra gli ascolti assalitore ma poi cui ma cosa finirà così beh
La tesi del del furto in casa per la Voce repubblicana scriverà un corsivo per dire occorreranno
Stati bravi questi garbati questi ladri che non volendo forzare la porta rompere la porta di casa di pergamene lo hanno aspettato in modo da poterli prendere le chiavi e non rom per la porta di casa per approdare
Ma Bergamini quindi
Ferito anzi come dire per parecchio tempo rimarrà fuori combattimento tra si dimetterà dalla presidenza nella stampa si ritirerà nella sua casa in provincia di via chiudo in Umbria
Bene nel ventiquattro ci sono le nuove elezioni per la presidenza della stampa
Questa volta ancora una volta ci sarà una candidatura di un vecchio parlamentare riceve a parte dei dei fascisti a cui si controprova la candidatura di Bencivenga Bencivenga era in generale era usato con Cadorna Prima guerra mondiale ma Bencivenga anche il giornalista pubblicista ma collaboratore del mondo di Amendola era come dire una vendoliano
Bene Bencivenga
Viene eletto ancora una volta Presidente della stampa è presidente della stampa quindi ancora una volta su una posizione polemica nei confronti del fascismo tutto questo avviene appunto nel ventiquattro
Che allora cioè questo
Tentativo cioè il fascismo che voleva posso essa sì della federazione della stampa delle associazioni di stampa eh realizzi a questo processo cioè intanto accennato al ventiquattro viene fondato il sindacato nazionale fascista dei giornalisti
Quindi in contrapposizione chiaramente con la Federazione nazionale della stampa che era l'organismo rappresentativo di tutta la stampa
Bene ovviamente questo sindacato nazionale fascista dei giornalisti sarà lo strumento che accompagnerà il fascismo nella in tutta insomma
Traiettoria sino alla fine
Bene
Siamo sempre nel mille novecentoventiquattro
Abbiamo detto che appunto Bencivenga è diventato presidente della Federazione della stampa e la Federazione della stampa con le associazioni di stampa svolge un'attività intensa forte della nei confronti per contrastare i decreti sulla stampa e perché a formare i valori della libertà di stampa
Ci sono i sequestri numerosi dei giornali perché i prefetti approfittano tra l'altro tra l'altro il c'è una circolare Federzoni
Federzoni era diventato era stato il team come il leader nel movimento nazionalista poi aderisce al fascismo ma cede azioni era stato nominato dopo il delitto Matteotti Ministro degli interni
Bene Federzoni
Diffonde una circolare in cui richiama la l'applicazione giornale c'è comunale
L'articolo tre quella legge comunale che Giada ai prefetti il potere di intervenire per motivi di ordine pubblico
Questo sarà lo strumento per impossessarsi della Federazione della stampa e delle sue lezioni di stampa
Difatti i giornalisti fascisti
A Roma
Iniziato a protestare contro Bencivenga sostenendo che Bencivenga era un giornalista pubblicista non un giornalista professionista e che per questo non potesse fare
Il presidente di tutto il giornalismo italiana
L'insistenza di questa a quelli di questi giornalisti specie Bencivenga a
Dimettersi Bencivenga si dimette rassegna le dimissioni convoca il collega che a due nuove elezioni per eleggere il nuovo presidente dell'Associazione della stampa quindi anche della federazione della stampa
Bene a questo punto il prefetto di Roma mette fuori quella famosa circolare Federzoni è che fa
Impedisce che si svolgano le elezioni per il rinnovo nella presidenza tensione della stampa per motivi di ordine pubblico
è sospende le lezioni e nomina tre commissari
Dell'associazione della stampa questi commissari sono tra i giornalisti fascisti
La stessa cosa avverrà a Milano avverrà a Genova avverrà a Bologna avverrà nelle altre associazioni di stampa territoriali
Verranno tutte commissariate dai prefetti per motivi di ordine pubblico commissariate condotta giornalisti fascisti
Il Consiglio nazionale della Federazione della stampa
E siccome era una federazione di associazioni territoriale e il suo Consiglio nazionale era formato dai rappresentanti di tutte le associazioni territoriali di stampa
Il consigliere delegato
Che il segretario Cesa consigliere delegato della Federazione della stampa come ricordava prima l'amico Bisi Corriere delegato era sette milioni
Che era
Redattore capo del Messaggero di Roma oltre ad essere anche il fratello massone anche una iscritto al partito repubblicano Giuseppe leoni era il consigliere delegato e quando
A
Novembre del mille novecento identici a dicembre del mille centoventicinque si riunisce il Consiglio nazionale della federazione della stampa questo Consiglio nazionale che era formato dai delegati per i rappresentanti delle associazioni è un Consiglio nazionale il cui rappresentante delle associazioni sono oramai tutti giornalisti fascisti perché il fascismo i prefetti avevano commissariato le associazioni bene in quel Consiglio nazionale
Leoni viene messo solo in minoranza viene anche deferito destituito deferito ai propri diritti
Dopodiché lui sarà anche addirittura condannato condannato moriva praticamente quando morirà Luigi confinato e al suo funerale mi si potrà andare nessuno perché oramai era vietato
Il fascismo quindi a dicembre del mille novecentoventicinque si è impossessato
Una l'obiettivo che perseguita da anni si è impossessato delle strutture rappresentative del giornalismo le associazioni territoriali ristampa la romana lombarda la Liguria e così via
La federazione nazionale della stampa
Quindi nel venticinque e l'hanno cui muore praticamente ha di fatto la libertà di stampa perché muoiono le strutture rappresentative del giornalismo
I giornali poi verranno chiusi la leggi fascistissime verranno soppressi i partiti ma c'è anche un altro episodio che ma
I giornali
Liberali
A cominciare dal Corriere della Sera che era diretto da Albertini a dicembre del mille novecentoventiquattro
Venticinque direttori di questi giornali che erano giornali ripeto comunque
Di espressioni liberali quindi mandano un appello al Capo dello Stato in sostanza in questo appello loro dicono maestà
Il capo dello Stato
Siete noi
Voi siete il depositario della costituzionalità dello Stato lo Statuto Albertino
Stai sancisce la libertà di stampa questa libertà di stampa che oggi è stata Coggi che in questi sei mesi è stata violata ampiamente chiediamo l'intervento di sua Maestà perché sia ripristinata la libertà di stampa
Sono venticinque i direttori dei giornali che mandano questo appello alterco
A gennaio del venticinque prima si ricordavano ricordato Spini il famoso discorso di Mussolini del tre gennaio del venticinque che apre le porte alla dittatura bene
Accennavo del venticinque il cittadini LAN la il generale cittadini che era coglie l'uomo diplomatico rappresentativo della di sua Maestà manda una lettera alla Albertini
Che era il primo firmatario di quel documento e gli dice sua maestà ha ricevuto il prossimo documento lo ha letto con attenzione e lo ha trasmesso al capo del governo
Quindi praticamente il re con questa trasmissione al capo del governo della protesta di venticinque direttori
Consegna di fatto la libertà di stampa è la norma statutaria nelle mani di Benito Mussolini
Tutto questo avviene nel venticinque dopodiché abbiamo ripeto il discorso del tre gennaio e il passaggio alla dittatura del fascismo
Che sarà appunto che avverrà come primo elemento quella di sopprimere la libertà di stampa
Perché la libertà di stampa e nella come la fonte primaria
Di tutte le altre libertà
Non ci può essere libertà di associazione libertà di movimento reciproci e nessun'altra libertà
Se non c'è la libertà di stampa quindi il fondamento milioni consenso civile democratico e nella libertà di stampa
A dicembre del mille novecentoventicinque come vi dicevo il fascismo si impadronisce delle strutture rappresentative del giornalismo italiano
La Federazione della stampa viene commissariata viene commissariata da un giornalista fascista per tutto il mille novecento ventisei ci sarà il commissariamento del fascismo dal primo gennaio nel mille novecentoventisei la Federazione della stampa sarà abolita è sostituita dal sindacato nazionale fascista dei giornalisti quindi avremo la piena fascisti in stazione della stampa
E questo
Colleghi il canale primario attraverso cui si realizza il controllo dell'informazione ma ci saranno anche altri strumenti messi in campo dal fascismo
Uno di questi strumenti sarà riconoscimento dell'auto professionale dei giornalisti
A dicembre per venticinque ci sarà l'approvazione di quelle che verranno definite le leggi fascistissime
Tra queste leggi fascistissime ci sarà anche la nascita nell'alto professionale dei giornalisti tenendo presente però coi nel poi c'è stata anche nel dopoguerra la polemica sull'ordine dei giornalisti e quello che è stato te nasce quello cui tutti siamo iscritti che nasce nel sessantatré va c'è una piccolissima differenza che mentre l'ordine dei giornalisti nel sessantatré autogestito dalla professione l'alto dei giornalisti
Che nasce con le leggi del venticinque e un ambito dei giornalisti che tenuto presso il sindacato nazionale fascista dei giornalisti ma dopodiché per poter diventare giornalistici e poter esercitare la professione bisogna essere iscritti all'albo
Ma per essere iscritti all'albo bisogna avere il visto del prefetto cioè del Governo quindi attraverso la creazione dell'albo dei giornalisti
Il fascismo controllavano professione c'era la nazionalizzazione della professione giornalistica questore quindi
Con questa degli organismi rappresentativi nascita nell'alto professionale
Dopodiché abbiamo una serie di strumenti prima il sottosegretariato all'informazione che poi diventerà il mistero nella cultura popolare il famoso Minculpop quali sono i poteri del Minculpop
Da una parte quello di inviare le cosiddette veline cioè le istruzioni che alla stampa le istruzioni alle quali la stampa si doveva attenere per cui se una notizia non dovessero essere doveva essere data il Minculpop con le Veliscia quella notizia non trattata quella notizia va messa in ultima pagina cioè come si dovevano fare i giornali quale dovesse essere informazione da dare lottavano le veline del Minculpop ma di più il ministero della cultura popolare doveva dare il benestare sulla nomina dei direttori dei giornali
Quindi le proprietà dei giornali rimanevano profeta nelle mani private
Ma invece la nomina del direttore era demandata al benestare e il Governo del ministero nella cultura polmonare quindi quello era l'altro sul momento di controllo
Fermo restando che poi c'è una forte pressione sulle proprietà dei giornali che devono scendere le testate
Pensiamo per esempio Bergamini aveva già venduto le sue quote del giornale ed egualitaria finisce nelle mani del fascismo ma anche oltre che i giornali locali anche
I grandi giornali
Albertini è costretto accedere le sue quote ai fratelli Crespi che porteranno il giornale completamente in aria fascista
Frassati proprietario e direttore
Della Stampa di Torino i due maggiori giornali italiani sarà costretto a difendere le scorte Pasquini ante il giornale
Sì passerà nelle mani di alieni che lo porterà appunto in aria fascista quindi le proprietà dei giornali rimangono ancora profeta private ma attraverso il Minculpop attraverso appunto
I cambiamenti anche nelle nelle partecipazioni dei giornali determinano un completo allineamento al fascismo
Dopodiché
Con il con la chiusura dei partiti tutta la stampa tra virgolette sovversiva sarà messa al bando ma ci sono anche altri due strumenti che determineranno importanza e la crescita della presenza del controllo dell'informazione
Tanto spesi
Ha ricordato la nascita della RAI
Cioè la Rai
Nasce nel mille novecentoventiquattro caso strano mi novecentoventiquattro e l'anno in cui nascono gli strumenti di comunicazione di massa Lara nell'Istituto Luce
L'Istituto Luce nasce nel mille novecento ventiquattro bene la RAI diventerà lo strumento maggiore di propaganda del fascismo
Tenete presente che
L'Italia Tel quegli anni era unitaria in cui soprattutto nel Mezzogiorno c'era
Alto tasso di analfabetismo
Analfabetismo che raggiungeva cinquanta e il sessanta in alcune regioni del Sud anche l'ottanta per cento della popolazione ed è questo che significa
Significa che avendo una popolazione analfabeta non poteva leggere i giornali
Quindi la diffusione dei giornali soprattutto nel Mezzogiorno è una diffusione limitatissima
Bene
La RAI diventa uno strumento di diffusione popolare perché per ascoltare la radio non c'è bisogno di saper leggere e scrivere basta avere due orecchie
Quindi la RAI poi diventerà Elia nasce come strumento pubblico non a caso perché c'è il controllo immediato pubblico della informazione
Radiofonica diventerà ripetono strumento maggiore di informazione ma un altro strumento che teme creato sempre nel mille novecentoventiquattro dell'Istituto Luce
L'Istituto Luce diventerà l'altro strumento perché cos'era liste tuttora OSCE l'Istituto Luce
Robert prêt Rocco organizzate senta fabbricata dei filmati di altri eminenti questi filmati erano trasmessi nelle sale cinematografiche
Tra il primo e il secondo tempo di un film
Beh
L'Istituto Luce
Pubblico tous Tura pubblica nelle mani dello Stato nelle mani del fascismo
Noi oggi quando vediamo in televisione ogni film il fascismo come lo conosciamo lo conosciamo attraverso i filmati nell'istituto docce perché l'Istituto Luce mandava in onda i discorsi del Duce le inaugurazioni dei vari colleghi gerarchi inaugurazione di monumenti le sfilate eccetera tutto questo attraverso appunto quindi il controllo della stampa il controllo dei giornali il controllo della professione
Gli strumenti di formaggi formazioni di massa come l'Istituto Luce come la RAI determinando appunto il controllo dell'opinione quando nel mille novecentoventotto
Mussolini
Riunirà i direttori dei giornali
Milan loro poi si è tirato esso impianti della stampa più libera del mondo
Ecco
Perché perché mentre all'estero
La stampa delle seguire le indicazioni degli editori e gli editori sono le emanazioni i rappresentanti punto degli zuccheri ieri dei petrolieri vede e il mondo dell'industria voi invece siete servite soltanto lo Stato e quindi siete i giornalisti più liberi del mondo
Introduce un concetto nuovo dell'informazione l'informazione insomma ecco
Quarto potere che come quello che l'informazione era in precedenza quello che oggi l'informazione cioè un pongono nei confronti di un controllo il cane da guardia
Della politica quindi della società deve
C'è una impostazione nuova che dal fascismo al giornalismo cioè il giornalismo deve svolgere una funzione preda con circa cioè il giornalista deve come dire convince l'opinione pubblica deve essere un servitore dello Stato
E quindi convincere l'opinione pubblica della povertà della politica dello Stato questa è la nuova missione del giornalismo che il fascismo porterà con sé in tutto il ventennio
Cioè dopodiché code ci sarà dicevo
Sindacato unico quel sindacato Canziani fascista dei giornalisti
Però i giornalisti antifascisti sono costretti
Emigrare
Abbiamo raccontato in questa giornata è non mollare le altre testate clandestine ma molti sono i giornalisti italiani che sono costrette a emigrare all'estero
E nell'ambito della concentrazione antifascista si realizzerà a Parigi anche l'Unione dei giornalisti democratici una unione
Fatta dagli rappresentanti della stampa antifascista che non a caso si intitolerà a Giovanni Amendola che nel frattempo era deceduto a canna
Bene questo è il quadro che costruisce il fascismo per il controllo della Samp per il controllo dell'opinione pubblica e diventa un regime di massa
Ma il venticinque luglio del mille novecentoquarantatré
Nella dopo la notte del Gran Consiglio il fascismo cade
Il venticinque luglio Mussolini si presenta
Misure
A villa Savoia per rassegnare cioè non rassegna le dimissioni si presenta a villa Savoia convinto che il chi rincara la fiducia il re che invece aveva cui ha sostenuto fagocitato adottati dal Consiglio il re lo farà arrestare
Manderà in onda un comunicato sempre letterari in cui si dice che il sua maestà in RAI ha accettato le dimissioni
Del presidente del Consiglio reali investito la carica di nuovo presidente del Consiglio il maresciallo Badoglio bene il venticinque luglio la caduta del fascismo il ventisei luglio
A ventiquattro ore dalla caduta del fascismo
Ventisette giornalisti che si trova a Roma in sala stampa
Si riuniscono eh ufficiale egiziano in un documento che conserviamo nella sede della Fondazione urlanti un documento in cui si dice oggi ventisei luglio mille novecento quarantatré rinasce al liberi ordinamenti democratici la federazione nazionale della stampa italiana
Quindi già al ventisei luglio
Sindacato fascista dei giornalisti era abolito rinasceva quella che sarà poi nel secondo dopoguerra l'organizzazione rappresentativa del giornalismo italiano
Un'organizzazione pluralista in cui sarà ripresa poi nella battaglia
Per la Costituente per la libertà di stampa per quello che è l'articolo ventuno della Costituzione in cui sarà sancita appunto la libertà di stampa è i giornalisti italiani attraverso le proprie strutture rappresentative appunto le associazioni regionale di stampa
E la federazione nazionale di Santa che non a caso rinascerà sono struttura precedente al fascismo
Cioè mentre le altre organizzazioni sindacali sono organizzazioni quelle verticistiche
La rappresentanza dei giornalisti è ancora una rappresentanza che rimane quella pre fascista cioè ci sono le associazioni territoriale di stampa a cui sono iscritti i giornalisti
Che sono socie dell'asse
Dell'azione nazionale della stampa
Ciascuno appunto di voi
è iscritto ad un'associazione regionale di stampa
E l'associazione regionale che aderisce alla Federazione nazionale della stampa questa era la struttura preferisce essa questa è la struttura che dal ventisei luglio del mille novecentoquarantatré i giornalisti hanno voluto ritardi per dimostrare come dire la
La rinascita del giornalismo libero e democratico quale e quello italiano che come noi diciamo abbiamo risolto in questi anni che speriamo agire anche nel futuro
Quindi questa è la storia
Una storia particolare una storia che però io dicevo all'inizio la storia si ripete ma non insegna mai niente deve teniamo sempre presente perché certamente la storia continuerà ripete il sì però la conoscenza di quello che è successo e come è successo deve sempre farci stare molto attenti allerta è ripeto la libertà di stampa
Al origine di tutte le altre libertà per cui salvaguardare la libertà di stampa significa salvaguardare tutte le altre libertà
E tutte le altre libertà sono alla base della democrazia grazie
Ci fossero domande sono a disposizione
Mi rendo conto che siamo
Allora grazie a Giancarlo s'attaglia del suo intervento vede questa conclusione commovente
Sulla rinascita del del quarantatré
Invito marciano Mancini
A concludere a salutare
Al termine questa mattinata
Marcio Mancini ex direttore della nazione
Presidente uscente del Comitato tecnico scientifico alla fondazione dell'ordine giornalisti
Ma ma semmai inattesa diciamo sanno di poter incarico dal fu della formalizzazione dell'incarico Marcello come presidente
Io come segretario del comitato di cui fa parte il professor Ceccuti
Due parole di saluto marcia confronto anche reduce dalla pubblicazione di un libro sulla Resistenza in Toscana sì allora buonasera anzi buongiorno buongiorno a tutti
Il scoop non vi trattengo molto e francamente non mi prendo prigionieri
Anche perché immagino che sia stata una mattinata intensa i e mi hanno colpito le le ultime parole di Giancarlo Tartaglia
Proprio sulla storia
Perché a mattinata così
Con una partecipazione comunque numerosa che chiaramente l'ora tarda a un pochettino diradato le presenze
E che la storia importante
Per il futuro pericolo anzi la storia importante per conoscere la cronaca
E e cioè la cosa e io Giancarlo non ci siamo incrociati ma che non ti ricordi a Roma perché ho avuto la fortuna di far parte della commissione d'esame
Due sessioni fa
Quindi ero Liliana
Io reali li abbiamo fatti a casa sua insomma
Io onestamente io sono rimasta un po'colpito dal fatto che molti colleghi o aspiranti colleghi non conoscono la storia ma non la storia di mille novecentoventi che già insomma importante però austera recente e non sapere chiede anche posso dirti Nilde Iotti o a quale partito apparteneva a Napolitano o
A mala pena hanno sentito parlare di De Gasperi
Francamente io mi sono un po'depresso però però devo dire che questo mi anche incoraggiato a cercare di organizzare
Incontri come questo grazie al al segretario del Comitato tecnico scientifico della Fondazione dell'ordine dei giornalisti della Toscana Nicola Novelli sempre molto sollecito molto preciso e molto preparato devo dire io imparo molto dalle sue la linea che era secondo cui
Perché noi come comitato tecnico-scientifico questo nome pomposo ma in realtà ci siamo in il braccio dell'ordine verso la società operativo l'abbiamo organizzato nei negli ultimi tre anni che appunto come diceva
Nicola forse ce ne saranno altri tre degli incontri
Non soltanto dal punto di vista storico ma abbiamo organizzato per esempio all'Accademia della Crusca un incontro sulla lingua
I con i giornalisti del suo mentore intervenne inutili parlando agli accademici della Crusca nota alla rovescia
Cioè non di accademici che ci fanno lezione
Ma noi che abbiamo raccontato ci sono stati ospiti illustri direttori di testate nazionali e anche giornalistiche hanno avuto vari era molto molto importante
Raccontato in tutti i giornali dal Corriere alla Stampa Repubblica
Anche alla nazione visto che siamo a Firenze visto che la nazione è stato il giornale del quel nel quale ho lavorato quarant'anni e del quale fatta anche il direttore l'ultima parte
Quindi sulla sulla storia della lingua poi abbiamo organizzato un convegno per per l'anniversario della radio
Alla RAI di Firenze anche qui con delle testimonianze importanti sola conoscere il passato francamente è una è una cosa importante che e nella quale noi che che
Abbiamo insomma un compito ora non tanto non solo di stare sulle barricate ma anche quello di
Di di di di prendere per mano questi giovani che sottovalutano spesso l'importanza l'importanza della storia ecco perché un incontro come quello di stamani
Non ritengo fondamentale
Poi appunto segnatamente
Nel periodo che è stato trattato cioè Firenze era al di là ora della notte di San Bartolomeo
Era un un coacervo di di personaggi è stato coacervo di personaggi che poi sono stati braccio violento del fascismo ricordo Francesco Giunta che costato uno dei fascisti più violenti
Fiorentino
Poi Amerigo dominio ovviamente è stato citato quindi ecco
Parla parlare e conoscere quella parte di storia importante e un secondo solo per citare io faccio un po'di pubblicità ma insomma per dire quel quella quel lavoro che abbiamo scritto con un collega
Che si chiama Giovanni parlanti
Che è stato vice sindaco di Firenze
Per negli anni novanta
E abbiamo sito un un libro per raccontare la partecipazione del movimento cattolico alla resistenza
Cioè una parte che
è stata un po'trascurata per motivi che meriterebbero dieci convegni ma insomma
Per cui ricordare come i cattolici e e i anche presi abbiano versato del sangue al pari di altri dei quali si è parlato in questi ottant'anni e per noi importiamo a non per modificare quello che è arrivato fino a noi e che è stato raccontato dalla come dire storiografia ufficiale dalla storiografia falso lasciatemi dire anche un po'conformista ma per raggiungere
Per aggiungere
Perché nel cerca nelle ascoltare testimonianze dirette dirette ora poco perché passati ottant'anni non c'è più nessuno vivo ma insomma
Lelli gli ultimi degli ultimi testimoni era bambini e anche a belletto alcune parti alcuni libri Ciaccia ha dimostrato che quella quella storia lì deve essere ancora studiata i raccontata ci son delle verità che per vari motivi
Non sono venute a galla solo le verità nascoste che non ha alterano tutto quello che che noi abbiamo studiato e che abbiamo imparato in questi nel nel nostro nella nostra vita professionale anche
Adolescenziale ma conoscere a trecentosessanta gradi per quanto possibile la sola di quegli anni
Secondo me è fondamentale ecco perché torno al discorso di scenari originario
Che la storia è importante per i giornalisti e per quanti vogliono fa questo lavoro con una certa come dire serietà con una certa serietà
E quindi niente io vi ringrazio volevo citare appunto il comitato scientifico perché noi abbiamo la presunzione di fare un di occupare un posto anche per appunto
Agganciare il tessuto sociale culturale
E non lasciare l'ordine dei giornalisti su un'isoletta lassù che riguarda soltanto i colleghi e basta invece
E questi incontri o a parte quello di stamani molto specifico ma possono aiutare anche
A aprire le porte nel nostro ordine professionale a a tanta gente che può ascoltare le nostre testimonianze ma soprattutto le testimonianze
Di colleghi di autorevoli accademici e rappresentanti della vita culturale i civile del
Del nostro Paese della nostra terra quindi vi ringrazio non vi ho preso troppo tempo e quindi era soltanto un saluto doveroso ringraziamento in primo luogo universalmente a tutti voi grazie