La nota antiproibizionista

Buongiorno anche all'ascolto di radio radicale
C'era una volta un giudice a Berlino ora ce ne sono almeno altri tre a Belluno Palermo e Torino
A metà ottobre infatti nel giro di pochi giorni tra i tribunali italiani hanno messo in discussione la guerra scatenata dal governo Meloni contro la calata industriale con l'articolo diciotto del decreto cosiddetto sicurezza
A Belluno la procura ha disposto l'immediata scarcerazione di un coltivatore evidenziando la necessità di accertamenti tecnico-scientifici altrimenti non è possibile stabilire la gravità della condotta non potendosi considerare determinante il mi ero dato ponderale
Anche a Palermo la procura ha rigettato l'ipotesi di reato in mancanza di dati certi sull'efficacia drogante dell'infiorescenze ricordando che l'appartenenza botanica la cannabis non è sufficiente di per sé a configurare un illecito
A Torino il Gip ha disposto l'archiviazione di un procedimento per vendita di canapa laica perché il fatto non sussiste
Richiesta di archiviazione afferma che essendo lei cita la vendita di cannabis sativa purché con un contenuto di THC inferiore allo zero virgola sei per cento potrebbe operare una causa di esclusione dall'antigiuridicità
Insomma in pratica i giudici hanno stabilito che senza prove scientifiche sull'efficacia drogante dell'infiorescenza di canapa non esiste reato
Mi pare di capire che il parametro resti quello della concreta offensività della condotta cioè in assenza di un effettivo effetto drogante non viene leso il bene giuridico tutelato dalla norma c'è la salute pubblica in questo caso con particolare riguardo alle giovani generazioni
E dunque non esiste reato
L'articolo diciotto del decreto sicurezza voluto fortemente dal sottosegretario Mantovano ignora anni di giurisprudenza favorevole dai tribunali alla Cassazione alla Corte di giustizia europea
Ignora gli orientamenti in materia dell'Unione europea e anche della stessa organizzazione mondiale della sanità e naturalmente ignora le evidenze scientifiche
Che certificano l'assenza di riassetti psicotrope
Come previsto il decreto approvato in via definitiva dal Senato il quattro giugno ha messo in difficoltà imprese perfettamente legali che ha creato ulteriore incertezza normativa provocando considerevoli danni economici a tutta la filiera della canapa industriale
Le conseguenze economiche rischiano di essere molto pesanti in Italia ci sono migliaia di imprese attive nel settore molte fondate da giovani imprenditori il comparto conta qualche decina di migliaia di addetti tra lavoratore a tempo indeterminato e stagionali ora seriamente a rischio
Nonostante gli allarmi e gli appelli il Governo ha respinto qualunque confronto le decisioni dei tribunali di Belluno Palermo e Torino ricordiamo ancora che la legge deve basarsi sulla realtà dei fatti e non può ignorare le evidenze
Dovrebbe essere un principio chiaro ma senza una revisione normativa ma non non è possibile fermare sequestri denunce e arresti che infatti continuano così da un lato i giudici chiedono prove concrete dell'efficacia drogante
Dall'altro le forze dell'ordine se queste non prodotti che non hanno effetto drogante
Una situazione paradossale insensata perché into entro Ibizia Nismo che è insensato e senza alcun fondamento logico e razionale
Da un lato genera un mercato nero che produce un immenso flusso di denaro che alimenta la criminalità organizzata
Dall'altro genera costi pubblici enormi senza risolvere il problema anzi aggravando Suma è un colossale circolo vizioso che scarichi sui costi ingenti e tutti i suoi fallimenti costanti sull'intera società
In Italia i consumatori di cannabis e lo sappiamo sono diversi milioni legalizzato la permettere dallo Stato da una parte di ridurre le spese relative alle Ford dell'ordine la magistratura sistema carcerario e dall'altra potrebbe incassare denaro dalle tasse dalle imposte legate alla produzione e al commercio legale
Le stime possono variare a seconda del modello di calcolo adottato ma parliamo di centinaia di milioni per le prime e svariati miliardi per le seconde
E a questo si aggiungono i benefici in termini di sicurezza pubblica e di tutela dei consumatori
I Paesi che hanno cambiato politica in materia di cannabis lo dimostrano aumento delle entrate fiscali riduzione del mercato nero diminuzione dei reati calo delle conseguenze negative sul piano sanitario minore consumo tra i minorenni
La legalizzazione ovviamente non è la bacchetta magica non risolve tutti i problemi legati al consumo di droghe è una scelta di governo una scelta pragmatica razionale per prevenire i rischi limitare i danni
Proteggere la salute pubblica ridurre costi sociali sottrarre denaro alla criminalità
Legalizzare le droghe è un atto di responsabilità un approccio che procede per passi successivi sulla base dell'esperienza e delle evidenze
E allora ripeto la domanda con cui ho chiuso la nota della scorsa settimana fino a quando potremo permetterci continuare a non farlo
Oggi è notizia antiproibizionista parleremo guardi legalizzazione della cannabis e di gettito fiscale arretrato rispetto al caso italiano c'è sentiamo e non dalle tredici un saluto da Roberto Spagnolo