"La politica mediterranea dell'Italia nel semestre di Presidenza"

Poi un secondo
Ricevette in fretta così possiamo cominciare per recuperare il ritardo
Qualcosa siamo costretti a ad avviare questo di
Io pregherei
Il senatore Saverio Porcari chiede vicepresidente della Commissione esteri del Senato e organizzatore di questo dibattito chi avviato con il suo intervento devi prenderla per
Grazie direttore si sente io vorrei anzitutto ringraziare il ministro degli Esteri signora Susanna Agnelli di avere accettato
Di avere accettato in vendita o che vuole dire anche l'invito della città di Palermo cita anche la signora Agnelli ama molto di ritornare in cui a così breve scadenza dalla dal vertice italo spagnolo che come sapete ha avuto luogo a Palermo il ventinove novembre scorso per restare con noi in questo dibattito sulla politica mediterranea e sulle iniziative che il governo italiano si propone di assumere durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea un semestre che a me importa perché come sapete la nostra presidenza inizierà il primo gennaio
Tengo moltissimo altre sia ringraziare il magnifico rettore professor Gotti che oggi ci ospita in questa splendida sede nella sede dell'osterie che essi modo di ottocento anni di storia della nostra isola e di bellezza artistica
Vorrei ringraziare il prefetto dottor Serra per tutto l'appoggio che con tanta amicizia e con tanta spontaneità e calore mi ha dato dall'organizzazione e ci ha dato per la riuscita di questa sera
E le autorità civili e militari i signori parlamentari e tutti coloro che sono qui questa sera e che spero seguiranno con interesse e attenzione questo dibattito che concerne problemi italiani europei e Mediterraneo Mediterraneo nel cui centro la nostra isola si trova ritengo che il mio compito sia soprattutto quello di dare un input alla discussione non monopolizzare la in modo da dare spazio a tutti i punti di vista è anzitutto a quella che sarà la
L'esposizione la signora Agnelli vorrei solo fare un piccolo passo indietro di carattere storico se così si può dire per cercare di collocare questo problema nella sua luce
Con la decomposizione dell'impero sovietico
Preferisco non dire con la caduta del comunismo che vediamo per i Paesi dell'Est il comunismo riaffiora dalle urne elettorali
Ma non c'è dubbio che un sistema un sistema bipolare è crollato
Il Mediterraneo non è più uno dei punti nevralgici della guerra fredda dalla competizione Est Ovest
E piuttosto purtroppo un focolaio di scontri etnico religiose che trovano espressione nel moltiplicarsi dei conflitti all'interno degli Stati mediterranei e nel crescente divario con l'Europa sotto il profilo economico demografico è conseguentemente occupò occupazionale
Proprio nel momento in cui il lungo conflitto arabo palestinese cominciava ad avviarsi faticosamente assoluzione all'indomani alla Conferenza di Madrid del settembre novantatré una nuova sanguinosa guerra aveva inizio nel bacino Adriatico alle porte di casa nostra quella tra le varie componenti dell'ex Repubblica federativa Jugoslavia questa guerra sembra avviata anch'essa assoluzione dopo
Il Medioriente per cui adesso diamo uno sguardo alla sponda sud del Mediterraneo
Che si caratterizza per i gravi problemi politici originati troppo da quegli squilibri cui ha accennato economici e sociali e sociali che trovano un catalizzatore un catalizzatore piuttosto pericoloso per l'Europa
Comunque mi sveglio islamico nel così detto fondamentalismo integralismo islamico
Che un tentativo un tentativo anche ben riuscito finora di un recupero dalla tradizione religiosa quale ideologia di base del sistema politico e quale strumento di lotta contro i regimi locali accusati di corruzione e di eccessiva acquiescenza alla cultura occidentale
E un vicolo cieco questo nel quale ci troviamo nel dialogo con i Paesi dell'altra sponda non quale non è facile uscire perché all'impoverimento alla crescente disoccupazione quelle popolazioni reagiscono confusi crescenti come tutti sappiamo di incontrollata immigrazione verso l'Europa
Creandoci gravi problemi anche sotto il profilo dell'ordine pubblico della criminalità
E un flusso migratorio che supera ormai le capacità di impiego di sistemazione immigrati nei Paesi di accoglienza
Mentre in loco già cresciuti i conti consensi al fondamentalismo islamico creano forte instabilità politica interna nei vari Paesi
Il fenomeno ha assunto dimensioni tali da costituire la principale sfida alla sicurezza l'equilibrio dell'area anche perché da un lato questo mi sembra un punto su cui vorrei attirare l'attenzione
Da un lato i cittadini provenienti dai Paesi islamici e rifiutano l'integrazione culturale nella società europea dall'altro la stessa supera Società europea non sembra pronta ad assumere sia pur gradualmente una fisionomia multietnica e multireligiosa la collaborazione fra le due sponde del mare peraltro per quanto riguarda l'interesse dell'Europa per la prima Comunità europea oggi Unione Europea speriamo che lo sia oltre che di nome anche di fatto sempre più è iniziata questa Colardo questo interesse al Mediterraneo fin dall'indomani della costituzione della comunità ma con una fisionomia diversa cioè attraverso accordi commerciali accordi di cooperazione tecnica
Un particolare passo avanti si è fatto dal mille novecentottantanove
Modificando gli strumenti di questa e gli orientamenti di questa politica mediterranea impegnandomi su tre direttrici
Lo sviluppo aveva forza mentre i rapporti bilaterali tra Europa e Paesi mediterranei del relazioni privilegiate
Con i paesi della sponda sud del Mediterraneo i Paesi del Nordafrica mediante nuovi accordi di cooperazione e lo sviluppo di iniziative multilaterali mediterranea
La cooperazione all'inizio comunque si riferiva ai settori finanziario economico e politico
Mirava alla realizzazione di un'area di libero scambio oggi abbiamo fatto un passo avanti guardiamo a qualcosa di più al parterre a un vero e proprio partenariati To euromediterraneo
Ci sono state varie fasi e c'è stato un progetto interessante che tuttora lo studio che si affianca diciamo a questi a quella che ormai la il movimento
Dell'Unione Europea il progetto dazi e sei CM questa conferenza per la sicurezza del Mediterraneo messe in gestazione fino ai tempi di del ministro Moro poi riesumata dai vari predecessori dalla signora Agnelli
E per ultimo da uno degli ultimi predecessori e che però adesso avviene un po'ripresa a come o no Gianni De Michelis un personaggio controverso alla signora Agnelli riceva nomini pure un personaggio controverso ma certo no non privo di grande intelligenza immaginazione politica
Ed è stato lui che ha dato il via a questa l'impresa del Progetto dicesse CM che adesso è stato risollevato in sede di Unione interparlamentare
Comma la una conferenza a Malta il mese scorso qui ci sia e e vorrei far rilevare che a fianco dalla diplomazia governativa e intergovernativa con fisionomia diversa si sviluppa anche quella che si potrebbe definire una diplomazia parlamentare o interparlamentare ed è quella che segue questo orientamento bella della della CS CM la Costituzione è una comunità che qualcosa di simile ma non perfettamente identico all'accordo di partenariato
Questo accordo di partenariato est ha dato quindi una fisionomia istituzionale al dialogo euromediterraneo
Ha avuto la sua consacrazione alla Conferenza di Barcellona cui la signora Agnelli ha partecipato e su cui ci potrà illuminare dando ce ne l impressione le valutazioni e anche le linee programmatiche per quanto riguarda l'azione del governo italiano
Su questo io vorrei concludere sottolineando che il fatto che la Sicilia sia stata già sede di un importante avvenimento vinco il vertice italo-spagnolo
Che la signora Agnelli quale ministro degli Esteri e vorrei dire che non è facile oggi fare il ministro degli Esteri una situazione internazionale difficile e nazionale molto delicata
Perché noi cerchiamo di mantenere una linea di politica estera
In una congiuntura nazionale particolare non è facile
Condurre una politica estera forte e decisa
In un Paese che indebolito da una serie di problemi interni e soprattutto da una situazione finanziaria difficile
E da una rissosità politica che io auspico personalmente sì Cossa placcare
Ma che certo non crea le premesse
Per una facile conduzione della nostra diplomazia e su questo vorrei soffermarmi un secondo e dire che la signora Agnelli sta facendo il massimo sforzo veramente con abnegazione con competenza con dedizione totale e questo da esponente di un partito e di uno schieramento
Che si colloca all'opposizione non direi tanto del governo ma per le forze di maggioranza che sostengono il governo
è qualcosa che dico con sincerità e che credo rifletta anche il pensiero di molti miei colleghi vorrei a questo punto presentare gli altri partecipanti a cominciare dal senatore Migone presidente della Commissione esteri che rappresenta qui anzitutto se mi consente il senatore Migone in nome dell'amicizia che ci lega al di là degli steccati di partito
Rappresenta quindi la par condicio il
Lo schieramento progressista nella sua più importante componente il Partito democratico della sinistra per me rappresenta soprattutto un grande amico è un meraviglioso presidente la commissione Esteri perché su posizioni diverse
Cerchiamo di lavorare tenendo a mente che quali che siano le idee le filosofie che ci ispirano spesso
Diverse spesso nella nei fatti mentre nei programmi convergenti su punti specifici dobbiamo ricordarci che noi serviamo il nostro Paese
Io prima di essere un uomo politico diciamo di complemento nel senso che non ho cominciato questa questa capire al giovanissimo sono stato un uomo delle istituzioni un diplomatico e quindi penso e credo che tutti noi qui presenti pensiamo la stessa cosa che il nostro Paese Conti anzitutto spero che la Sicilia
In questa nuova
A atmosfera di collaborazione intorno ai talebani possa ritrovare in ruolo
Che geograficamente e politicamente e storicamente la storia le ha assegnato vorrei presentare altre sì
Il senatore Caputo pensatore trentino rispettivamente di Forza Italia e di Alleanza Nazionale ex sottosegretari agli Esteri miei colleghi rischierà mento
E che negli otto mesi del governo di cui noi facevamo parte hanno anche loro onorevolmente servito anzitutto il Paese il dibattito sarà moderato dal
Dottor Giovanni Pepi a cui rimpasto la parola e vi ringrazio grazie
Io pregherei intanto lo si ministro io restituendo la parola a cui vedremo di organizzare hanno mi scusi signora Agnelli è giusto che il volatore comincio con una gaffe
Dovevo invitare il Rettore Magnifico multa di poter il flusso di cui gode di colpire il saluto di rito che ci ospita e di questo lo ringrazio sì grazie
Signor ministro
Signor presidente dalla commissione esteri per il Senato signori senatori
Parlamentari autorità tutte
Università degli studi di Palermo ringrazia il signor ministro ai componenti della Commissione esteri del Senato
Per essere presenti qui oggi a dibattere un tema di grande interesse e della dieta di poterli ospitata in questa sede o busta di storie di dolore
Ma anche il sette dalla nostra università massima istituzione di studi e di ricerca uno dei mega tendente con i suoi cinquantasette mila studenti undici facoltà trentadue corsi di laurea seguiva dipende
è significativo e di grande auspicio che lorsignori abbiano scelto Palermo per questo incontro e che questo si svolga presso l'università
In quanto essa quale sede del sagrato del segretariato permanente per la comunità delle Università del Mediterraneo al centro dalla realtà a me di terra
Senza voler entrare nel tema che verrà trattato da eminenti personalità politiche non posso non ricordare che la Sicilia si trova oggi alla periferia dell'Europa almeno dal punto di vista geografico
Ma era rimasta tuttavia sempre costante fin dai tempi dei Normanni e degli studenti la sua funzione insostituibile di collegamento con i paesi d'arma di terra
Per questa sua funzione la Sicilia rappresenta una componente principale della vita europea e come tale per poter disporre di nuove possibilità di sviluppo
In questa realtà signor ministro e signori parlamentari il ruolo delle università siciliane assume importanza fondamentale
Ma perché esse possano svolgere in pieno con dignità questo ruolo è necessario che siano sostenute finanziariamente a un secondo indirizzo si di tipo assistenziale ormai superati
Ma con veri e propri investimenti scientifico culturali che consentirebbero alle nostre potenzialità sviluppi di grande impegno
Senza tale apporto non può esserci il riscatto alla lotta al Meridione dal punto di vista sociale ne è successo nella lotta alla criminalità organizzata
Al contrario si potrebbe verificare un ampliamento del divario Nord Sud evento a questo ancora più grave perché penalizzerebbe come già
I nostri giovani nostri laureati i nostri diplomati
E questo dunque un invito che io ricordo alloro nel quadro della più ampia politica di potenziamento del Meridione tenente questo aspetto al centro per la politica di sviluppo dalla nostra terra
Grazie signor ministro e al ricordo di questa sua visita le consegno il sigillo della nostra università
è un volume che illustra i soffitti lignei di questo splendido quando mai
Magnifico Rettore
Otto recante signore e signori
Desidero innanzitutto ringraziare il senatore Pascali ed esprimere il mio compiacimento per l'iniziativa di questo convegno ci vede oggi riuniti a dibattere su un tema quello del futuro dei rapporti euromediterranei di particolare attualità
Si tratta di un evento doppiamente significativo è una parte per la città in cui si svolge una città che trae dalla sua collocazione geografica la profonda vocazione a stimolare il dialogo fra le due sponde del Mediterraneo
Il fatto di essere così profondamente permeata dagli influssi storici e culturali conseguente al suo trovarsi al centro del Mediterraneo
Non ha mai fatto ostacolo però alla vocazione continentale ed europea della Sicilia di Palermo capitale dell'Impero germanico di Federico secondo
Basti poi pensare ai legamenti comodissimi che sono sempre esistiti fra la grande cultura siciliana e le principali tendenze culturali europea del Settecento ad oggi
In questo senso la Sicilia assurge ad archetipo della vocazione italiana fungere da cerniera fra mondi che seppur diversi non possono restare separati
C'è stato un tempo che invoca auspico definitivamente superato in cui ci si è interrogati nel nostro Paese se gli fosse contraddizione fra l'anima europea e quella mediterranea dell'Italia
Eh sì evocata l'immagine di un'Italia in bilico fra l'essere l'ultima dei Paesi europei
Ora prima dei paesi mediterranei
Un paese è quello che la sua collocazione geografica del suo patrimonio storico culturale la portano fatalmente ad essere l'Italia è un Paese fortemente europeo andamenti inserito nel Mediterraneo
Dobbiamo operare una sintesi proficua fra queste due caratteristiche favorire un'altura le divaricazioni
Sarebbe un errore di portata storica Prudence sotto forma di dire ma la vocazione europea o mediterranea del nostro Paese
Ma il documento è sbagliato sarebbe porsi in quest'ottica per le le regioni meridionali che debbano tra i maggiori frutti dalla condizione di Paese europeo mediterraneo dell'Italia
Vi confesso che leggere con questo farò negli occhi è una cosa quasi impossibile vi chiedo scusa ma faccio si può quindi
Grazie dalle
La seconda ragione che fa di questo incontro un evento significativo e che esso si situa alla vigilia dell'assunzione da parte nostra della presidenza semestrale del Consiglio dei ministri dell'Unione Europea
Il dibattito che si è svolto nei giorni scorsi alla Camera dei deputati che ha messo in evidenza la comune consapevolezza che l'esercizio della presidenza non si risolve una funzione puramente organizzativa
La presidenza specie quella di un Paese fondatore deve caratterizzarsi per gli impulsi programmatici che esse capace di imprimere al lavoro comune
E non vi è dubbio che uno degli impulsi più significativi che potranno venire dal nostro semestre di presidenza riguardo al popolare delle relazioni euromediterranee l'Italia ha già svolto un ruolo importantissimo nel favorire la presa di coscienza dei nostri partner europei del fatto che la stabilizzazione lo sviluppo dell'area mediterranea corrispondono ad un reale interesse dell'Unione nel suo complesso
Non si tratta e l'abbiamo costantemente sottolineato di una preoccupazione dettata dalla nostra specifici al specificità geografica
Dall'ostetrica addizionale sensibilità politiche o dal peso di condizionamenti economici particolarmente rilevanti per il nostro Paese
Si tratta piuttosto di una necessità di prendere atto con realismo ma anche con lungimiranza che il moltiplicarsi degli scenari di crisi conseguenza anche del tramonto del sistema bipolare
E l'approfondirsi del divario tra Nord e Sud del mondo pongono problemi dei quali nessun Paese può ragionevolmente ritenersi immune
Nel corso degli ultimi anni l'edificio comunitario ha subito mutamenti profondi il baricentro geopolitico dell'Unione e prevalentemente continentale con una forte proiezione verso le regioni dell'Europa centro orientale
Si è trattato di un processo moralmente dettato dalla necessità di ricucire una dolorosa frattura
Condotta dalla storia piuttosto continente un processo che ha impegnato nell'ultimo triennio la quasi totalità delle risorse comunitarie dal quale intendiamo continuare a dare il nostro contributo e tuttavia il sostegno alla dimensione mediterranea dell'Unione è anch'esso una scelta obbligata
Basta accennare alle tappe che c'hanno condotto attratte da questa constatazione tutte le necessarie conseguenze sul piano operativo
Dal progressivo ampliarsi e degli ambiti di collaborazione con i nostri vicini meridionali alla definizione di nuovi modelli convenzionali gli accordi di associazione
Dalle decisioni del Consiglio europeo di Cannes circa l'ammontare delle risorse da mettere a disposizione della politica mediterranea dell'Unione che abbiamo voluto per quanto possibile equilibrato rispetto a quello stanziato per l'Europa centro-orientale
Alla Conferenza euromediterranea di Barcellona che ha costituito lo sbocco naturale dell'intero processo
Desidero però sottolineare quello che considero i principali risultati che sono stati conseguiti a Barcellona da una parte la pelle condotto tutti i possibili volete la cooperazione con i Paesi terzi mediterranei cioè non membri dell'Unione europea
In uno schema comunitario e coerente dall'alta l'individuazione di una nuova cornice multilaterale valida per ventisette paesi
Sì in cui sono destinati a decidersi a svilupparsi nei prossimi anni le relazioni con i partner della riva sud
è questo uno dei risultati più significativi del vertice euromediterraneo recentemente conclusosi
L'essere riusciti a riunire attorno ad uno stesso tavolo e a coinvolgere in un disegno comune
Circolo e Turchia Siria Libano Israele e autorità palestinesi
Certo il Mediterraneo rimane un'area caratterizzata da una estrema instabilità e sottoposto a continue attenzioni
Ciò nondimeno a Barcellona sono stati definiti gli obiettivi da perseguire in uno sforzo congiunto
è stata delineata una strategia globale per affrontare le difficoltà e tentare di superare le divisioni sono state concordate delle politiche concrete ed istituiti dei meccanismi capace di assicurare seguiti e di svilupparli nel tempo
è significativo in questo contesto l'accento posto nella dichiarazione di Barcellona sui temi della collaborazione politica e di sicurezza
L'accettazione da parte dei partecipanti al partenariato una serie di principi generali relativi anche ai diritti umani ed alle libertà fondamentali è stato infatti accompagnata in vista della creazione di uno spazio di stabilità di sicurezza
Dalla fissazione dell'obiettivo di definire un patto euromediterraneo quale strumento chiamato costituire un punto di riferimento degli sforzi comuni in questo delicato settore
Si tratta certamente di un traguardo ambizioso alla luce delle tensioni che permangono nell'aria ma raggiungibile ove si pensi che già informato di Barcellona sarebbe stato impensabile sino a qualche tempo fa
Un ruolo particolare nella definizione dei contenuti di tale patto spetterà alla nostra presidenza poiché il gruppo di alti funzionari previsto dal Programma d'azione ammesso alla dichiarazione politica di Barcellona
è stato incaricato di approfondire già nei primi mesi del prossimo semestre criteri e modalità dell'iniziativa
Per mantenersi in un solco di realismo
Il patto dovrà ispirarsi almeno in questa prima fase alle forme della cosiddetta diplomazia preventiva prevedendo per cominciare l'adozione di misure di fiducia fra i Paesi delle due leader del bacino mediterraneo
Barcellona non può essere considerato un traguardo bensì come il punto di partenza dal quale iniziare a sviluppare il nuovo concetto di partenariato
Occorre inserire i nostri partner in un'impresa comune nella quale si possono riconoscersi come con protagonisti e come attore al parere di lavori
Ciò per non deludere le crescenti aspettative che si nutrono nei nostri confronti ed offrire loro un saldo ancoraggio all'Europa
Perché questo Cassibile è necessario a nostro avviso restituire a questo crocevia antichissima dove tutto è confluito per millenni la sua identità e connesse la sua forza
In questa regione dove modernità e tradizione si mescolano in un insieme a volte contraddittorio
Convivono popoli e modelli culturali religiosi diversi e nonostante vedova differenze
Sono chiedono stessa passato condividono uno stesso destino sono proprio queste comuni radici che dobbiamo ricomporre e riscoprire
Per mettere l'accento sull'Unità anziché sulla conflittualità e sulla inconciliabilità
Sono state queste considerazioni che hanno indotto il nostro Paese a promuovere per il prossimo semestre di presidenza due iniziative
Relative alla riscoperta del patrimonio culturale comune dal trasferimento delle conoscenze sul fronte nord sud che vorrei brevemente illustrare
Il patrimonio culturale mediterraneo pur costituendo una parte cospicua di quello mondiale rappresenta una ricchezza ancora scarsamente valorizzato
C'è parsa pertanto necessario creare le premesse per una conoscenza ed una valorizzazione adeguate di questa nostra importante eredità che costituisce anche un enorme mercato potenziale dal punto di vista turistico
Abito fine abbiamo programmato per il mese di aprile a Bologna un colloquio al quale saranno indicati insieme ad esperti e personalità della cultura i ministri dei Beni culturali degli altri ventisei Paesi coinvolti nell'esercizio euromediterraneo
Oltre a voler mettere in evidenza le potenzialità che la scienza e la tecnologia possono offrire per la valorizzazione anche economica dell'eredità culturale
Il colloquio intende aprire prospettive concrete di collaborazione tra i diversi soggetti interessati
Dalle amministrazioni pubbliche all'università dalle istituzioni scientifiche agli organismi internazionali multilaterali
La sua impostazione sarà estremamente moderna ed innovativa i temi tradizionali della conservazione della casta o va saranno affrontate dal punto di vista delle applicazioni scientifiche della formazione
Quindi il turismo culturale sarà analizzato quale strumento di valorizzazione economica del patrimonio e di contributo alla crescita complessiva
Al tema di turismo intendiamo poi dedicare un apposita serie d'incontri che si svolgeranno a Napoli a conclusione della settimana europea del turismo con l'obiettivo di promuovere il dibattito ed elaborare proposte concrete per una maggiore cooperazione in questo settore
Questi due primi saranno introdotti e corredati da una riflessione sulle nuove possibilità di escludere dalla Società dell'informazione nella diffusione della conoscenza del patrimonio culturale attraverso la telematica
Le nuove tecnologie multimediali e le nuove metodologie dittatoriali
Alla fine di maggio verrà poi organizzato a Roma un altro colloquio cui parteciperanno i ministri dell'università e della ricerca scientifica sul tema della diffusione delle conoscenze tra nord e sud
In questo caso si tratterà di evidenziare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per lo sviluppo di uno dei fattori più cruciale per la crescita il capitale umano
L'iniziativa mira ad affrontare il problema di un adeguato potenziamento delle risorse umane
In assenza del quale gli interventi di tipo unicamente infrastrutturale non potrebbero innescare reali processi di crescita prospettando strategie canali di sviluppo che guardano al futuro
Il seminario avrà l'obiettivo di individuare il fabbisogno dei paesi terzi mediterranei e verificare le capacità delle nuove tecnologie di dare risposta alle loro specifiche esigenze
Ciò per evitare manifestazioni di rigetto da parte dei Paesi beneficiari negli anni successivi
Parallelamente si tenterà di definire proposte concrete di collaborazione tra gli attori primarie dello sviluppo università centri di ricerca e industria e di focalizzare l'attenzione dell'Unione europea su questi temi
L'integrazione delle due rive del Mediterraneo conseguente all'incremento degli scambi e della liberalizzazione dei mercati non può sostenersi e se non sarà accompagnata da interventi neanche ad attirare le dinamiche di sviluppo autonomo
E sostenibile nei paesi della sponda sud che altrimenti non saranno in grado di divenire per noi partner interessanti
Siamo convinti che sarà estremamente difficile raggiungere l'obiettivo di costituire un'area di libero scambio
Se l'Unione non si dimostrerà capace di sostenere gli sforzi che i Paesi più poveri dovranno affrontare per adeguare i propri sistemi economici e sociali al nuovo contesto delle relazioni euromediterranee
Per questo verso la fine del nostro semestre di presidenza
Organizzeremo un workshop relativo alla valorizzazione delle potenzialità del lavoro nei Paesi della riva sud del Mediterraneo attraverso lo sviluppo dell'imprenditoria privata delle piccole e medie imprese delle microimprese
Il sostegno diretto ed indiretto alle piccole e medie imprese ed alle microimprese che operano in settori ad alta intensità di manodopera quindi leggerebbe tale risorsa premettendo di valorizzare le potenzialità dei giovani di stabilizzare la forza lavoro
Di muovere verso un'utilizzazione più proficua delle capacità professionali ed imprenditoriali anche femminili
Lo scopo del seminario sarà quello di definire una metodologia comune d'intervento
E lì concordare le linee di un piano d'azione concreto che prevede da da un lato azioni di sostegno e dall'altro all'adozione di politiche apposite da parte dei Paesi mediterranei
In questo settore l'Italia potrà svolgere un ruolo importante grazie all'estensione chiesta ed ottenuta dal nostro Paese dell'attività della Fondazione europea per la formazione finora circoscritta ai Paesi dell'Europa centrorientale all'ex Unione Sovietica alla Mongolia
Ai Paesi terzi mediterranei
La collezione integrazione euromediterranea deve essere inoltre sostenuta da un respiro espansione adeguata della rete infrastrutturale capace di generare processi di crescita permanente e di creare ulteriori possibilità di traffici di cooperazione e di sviluppo
Consapevole dell'estremo rilievo che riveste l'esistenza nel Mediterraneo ad una rete di infrastrutture che consenta realisticamente di parlare di comunicazione economiche integrata intendiamo svolgere in sede comunitaria
Un'opera di sensibilizzazione riguardo alla necessità di accelerare l'individuazione di progetti di interesse comune da realizzare in questo campo
Ci impegneremo pertanto a definire le forme più appropriato e popolazione estesa ai settori dei trasporti delle telecomunicazioni dell'acqua e dell'Energia
Anche l'ambiente sarà oggetto di attenzione durante il nostro semestre di presidenza l'ecosistema mediterraneo è sempre più minacciato dalle pressioni demografiche dall'inquinamento
E da fenomeni di desertificazione e di urbanizzazione che non accennano a diminuire
è stato quindi programmato per giugno novantasei a un convegno internazionale per la tutela la conservazione delle zone umide del Mediterraneo
Sempre nel corso dello stesso mese si terrà a Roma un seminario sulla collaborazione statistica tra l'Unione europea dei paesi terzi mediterranei che rientra fra i tanti colleghi contemplati dalla dichiarazione di Barcellona
Per la messa a punto di sistemi omogenei di rilevamento e l'armonizzazione dei dati tale seminario affronterà anche le problematiche della cooperazione degli operatori statistici anche in vista della creazione di un osservatorio per la formazione che l'analisi oltre alle iniziative sopramenzionate che verranno realizzate nei prossimi sei mesi ve n'è un'altra che per la sua valenza di medio lungo periodo e destinato a superare i confini temporali della presidenza italiana
Si tratta di un progetto congiunto in italo-spagnolo per la collaborazione industriale volto alla creazione di un centro di sviluppo con sede a Siviglia ed antenne disseminate in tutta la regione mediterranea
Il fondo di coordinamento interno spagnolo così istituito avrebbe anche la funzione di favorire la cooperazione tra le imprese dei due Paesi per la partecipazione ai programmi di sviluppo economico regionale tale progetto è stato elaborato d'intesa con le direi
E partecipazioni statali spagnole numerose camere di commercio italiane spagnole e di alcuni Paesi mediterranei Monti impresa e l'Istituto di studi tecnologici di Siviglia
Siamo consapevoli che il programma più sopra delineato che non è Demi presto una parte pur se significativa del nostro programma di presidenza
E basta ambizioso e complesso ma riteniamo che l'Italia non possa sottrarsi né alle sue permanenti responsabilità storiche
Ne ha quelle che le derivano dall'essere il primo Paese e per di più che un Paese mediterraneo ad esercitare la presidenza dell'Unione dopo la Conferenza di Barcellona
L'impegno per un nuovo approccio globale dell'Unione all'area del Mediterraneo non è un obiettivo per ridurre i limiti temporali e di un governo una presidenza
è un compito che investe gli interessi del Paese nel suo complesso e che va perseguito con determinazione e chiarezza di programmi spero di avere con questo intervento dato un contributo almeno per quanto riguarda quest'ultimo aspetto
Palermo per la sua tradizione la collocazione geografica
Si trova nel cuore di quest'area ove grazie al partenariato inaugurato a Barcellona
Dovrebbero svilupparsi e sinergie tale da innescare processi più equilibrati e di crescita economica
Civile e culturale a beneficio di tutti
Sono certa che questa grande città sappia raccogliere questa sfida e vorrei aggiungere che amava conferenza di pace per la Bosnia che si è svolta quest'oggi a Londra
Non per l'Italia è stata ammessa nello steering Committee
Che gestirà il dopo pace in Bosnia
Effettivamente per l'Italia una grande vittoria diplomatica
Grazie
Grazie signora niente adesso riapre il dibattito degli gli interlocutori sono stati già presentati
Dal senatore Saverio Porcari non abbiamo deciso
Tenuto conto dei tempi di limitare gli interventi a un quarto d'ora venti chiarisce di consentire delinquente prima che scada il termine di ricordarglielo così evitiamo
Trovo giusto guardano
Io volevo solo fare un'osservazione nella speranza asili responsabili della politica estera sotto il profilo parlamentare
Le possono tener conto la signora Agnelli ha detto giustamente che siamo in una città
Con la Sicilia convocata
Nel Mediterraneo diciamo che una Regione geograficamente l'iter
Ha una vocazione storica europea
Ma purtroppo abbiamo una dimensione
Presente nella politica e nell'economia che non corrispondono nella geografia le sue tradizioni storiche e
E che quando si parla dell'Unione Europea sia pure la prudente del importantissimo prospettiva che la Conferenza di Barcellona peraltro per quanto riguarda il partenariato con i paesi mediterranei
è opportuno parlare non solo diciotto il Mezzogiorno costa da chiudere come dicevo che concretamente potrà avere
E non è nel menu male cominciare a dire ciò che sicuramente lei tipico dei non potrà avere voce così non si alimentano false speranze
Allora cominciamo con il senatore Livio Caputo che è stato sottosegretario del governo Berlusconi però e ora responsabile dell'Ufficio esteri di Forza Italia e quindi l'obbligo di intervenire anche
Da questo quattro
Sono lieto di sviluppare una prima con spietata constatazione che su una politica mediterranea
Non esistono differenze di fondo tra l'attuale governo e Forza Italia o meglio tra l'attuale governo è quello lo ha preceduto e di qui io ho avuto lo nove di far parte noi abbiamo cominciato a suo tempo a spingere per vivere il riequilibrio tra lo sforzo che l'Europa sta compiendo
Per allargarsi ad est e per riassorbire quell'Europa orientale che ci era stata sottratta dall'egemonia comunista
Abbiamo sostenuto con molta fermezza la causa di cipolle di Malta che in effetti saranno i primi ad a vere diritto ad avviare negoziati di adesione dopo la fine della Conferenza intergovernativa
Abbiamo ottenuto o che appunto nella ridistribuzione dei fondi
Non può Julio quel rapporto di cinque a quattro che avevamo proposto al consiglio europeo DS ma poco il la distribuzione finale non è molto distante e quindi possiamo dichiararci senz'altro soddisfa la conferenza di Barcellona è stata senza dubbio un successo uno è stato una a un fondo
Su qualche cosa su cui possiamo costruire un futuro
Su cui possiamo basarci per avere una visione mediterranea dell'Europa quando sono stato sottosegretario ho avuto l'onore di fare la prima visita da lungo tempo ai paesi della Scandinavia che essi si apprestavano entrare in Europa
E dove ho cercato di convincerlo ricche anche se certi problemi potevano sembrare remoti il nostro destino in realtà era comune
E a Barcellona si è visto che hanno capito questo che sono disposti a partecipare questo esposto
Ed è importantissimo che qui ci si trovi di fronte a un'azione corale e non ha un'azione delle poche potenze europee che al Mediterraneo si rifanno direi che a a Barcellona si sono stabilite tre diretta dei Ricci cioè una cooperazione politica uno cooperazione economica e una cooperazione culturale ognuno rappresenta le vere sue difficoltà la cooperazione politica è importante ma è senza dubbio o limitata almeno per il momento
Dalla diverso modo in cui molti dei dodici Paesi della riva sud interpretano la democrazia è inutile che ci nascondiamo il fatto che non tutti quanti condividiamo come si tengono le lezioni in quei Paesi come il di paese viene gestito come si mantiene l'ordine pubblico
Abbiamo avuto di recente in Algeria delle elezioni molto importanti alcuni volevano addirittura negargli la la legittimità
Io sono stato uno di coloro che ha detto e meglio queste elezione che nessuna elezione sembra è sempre stata la prima elezione
Pluralista presidenziale pluralista veramente tale del mondo arabo
E e quindi in una cosa che dobbiamo salutare con piacere il risultato è stato anche superiori aspettative nel senso che la partecipazione ha dimostrato che gli algerini vogliono la pace e che anche un'erezione condotta in condizioni a normali di ordine pubblico
Meglio di niente
Nel campo della cooperazione economica cito non possiamo nasconderci il fatto che abbiamo indubbiamente dei contrasti di interesse contrasti di interesse che sono particolarmente forti nel Mezzogiorno d'Italia
I cui prodotti agricoli sono in diretta competizione con quelli del Maghreb anche in parte del macero ecco
Quindi quello che noi invochiamo
Cioè un legame più stretto che dovrebbe poi sfociare in una zona di libero scambio comporterà da parte nostra dei sacrifici che speriamo compensati su altri poi la cooperazione culturale e forse la più difficile da più difficile nel senso che e il il rapporto tra cultura nostre la cultura islamica
E è stata resa più complessa dall'accentuarsi del fenomeno dell'integralismo che e in molti suoi aspetti certamente noi non possiamo accettare e lo l'obiettivo molto avvolti ventilato e che forse farà anche qualche progresso
Ricreare nel Mediterraneo qualcosa di simile all'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e cioè una organizzazione per la sicurezza e la cooperazione mediterranea
Una volta senza dubbio con la diversa concezione che in molti di questi Paesi
Israele naturalmente escludo perché una costola dell'Europa
Sia a della dei diritti umani e della democrazia e di molti valori che da noi indubbiamente ci sono Dida diversamente i
Acquisti
Abbiamo voi un fenomeno che cui dobbiamo che realisticamente affrontare che è quello dell'immigrazione clandestina
Su cui purtroppo a Barcellona si sono fatti dei progressi soltanto limitati il tentativo dell'Europa di fare accettare dai paesi della sponda sud
Il principio che si devono riprendere i clandestini è stato molto stemperato ed annacquato nella dichiarazione finale
Eppure a una soluzione qui bisogna arrivare perché io non credo che questo sia un fenomeno destinato a scomparire al contrario è un po'e sarà potrà essere il fenomeno che caratterizza di più linee la lilla l'inizio
Del postribolo secolo e qui ci sono sicuramente dei rimedi che dobbiamo studiare fin da adesso
Quello principale io credo è quello della introduzione di una politica dell'immigrazione comune da parte dei quindici Paesi dell'Europa
Soprattutto in considerazione degli accordi di Schengen che non abbiamo ancora applicate in Italia per difficoltà legislative e tecniche burocratiche ma che comunque sono alle porte non possiamo andare col ciascuno per conto proprio questo
Avrebbe una confusione di qui pagheremmo altamente il progresso noi dobbiamo quindi cercare di gestire queste immigrazione dovuta alla disparità delle condizioni economiche e demografiche nel modo migliore e dobbiamo anche cercare di lavorare un po'di fantasia
Certamente non possiamo risolvere la cosa con misure di polizia ma certamente misure di polizia sono necessarie se non vogliamo e la situazione ci sfugga di mano
Ma al di là di questo non dobbiamo arrivare al punto in cui evocato in un famoso comando francese di vent'anni fa il campo dei santi in cui io schiere di centinaia di migliaia di diseredati del terzo mondo invadevano un'Europa che non era più disponibile a difendersi
Allora che cosa fare anzitutto bisogna cercare di investire e di cereali nella nella risponda medica me sulla sponda meridionale del Mediterraneo
Delle strutture per cui la pressione migratoria diminuisca
Io ho cercato a suo tempo di mettere a punto un po'oggetto che forse a un certo punto riuscirà a decollare
Per fare in modo da introdurre nel sì questo complesso del sistema
Concetto del visto di apprendistato ossia noi concediamo dei visti perché queste porcherie esponenti di qui gli esponenti più intraprendenti di queste popolazioni
Vengano da noi a imparare come funziona una società industriale moderna e poi a un certo punto dopo essere spirato il loro periodo
Di soggiorno tornino magari con un po'temi o magari con un piccolo capitale
Che si potrebbe ricavare dalle somme stanziate dall'Unione Europea tornino nei loro paesi di origine per cominciare a costruire quella struttura economica fatta di armi industriali artigianali di piccole e medie industrie senza le quali il fenomeno non sarà mai risolto e questo è una strada che io ritengo che bisognerebbe in qualche modo in maniera esplorare
Noi avremo bisogno
Fare una politica mediterranea a nel nel suo che degna di questo nome di più soldi l'Italia purtroppo ha sempre saputo criticato negli ultimi anni la sua politica estera
Nel nella spesa pubblica la percentuale di spesa pubblica destinata a questo scopo e scesa in dal dal doge o col novanta per cento degli anni Cinquanta
Allora devo cinquanta per cento degli anni settanta all'un ridicolo zero ventotto per cento compresi i fondi della cooperazione nel mille novecentonovantasei
E questo ci mette sicuramente a in una posizione di svantaggio non solo rispetto a ai Paesi più forti del dell'unione ma anche a alla Spagna che sta facendo una politica mediterranea molto attiva sicuramente alla Francia che e molto presente in questa è passi che spesso poco mettiamo ma raramente poi riusciamo a mantenere sei nove Chamot questa tendenza
Credo che come politica anche come politica mediterranea rischieremmo di passare in
In quella che viene comunemente chiamata la serie B
Io vorrei concludere credo di avere ancora tre minuti di tempo è vero pure se paga presidente con una
Cercando di delineare quello che dovrebbe essere il futuro assetto del Mediterraneo
Noi dobbiamo lavorare sicuramente per una omologazione di questi Paesi a una democrazia a noi accettabile
Ci sono delle situazioni oggi come oggi con cui di fronte alle quali possiamo anche chiudere gli occhi ma che sicuramente non ci sono molto a a bene accette
In secondo luogo dobbiamo cercare di aiutare nei limiti ai limiti del possibile quei governi e quelle quelle forze che sia pure alle volte gestendo la democrazia con un po'di disinvoltura combattono quella che egli probabilmente l'involuzione più pericolosa
E più troppo Riera di inquietudini del del bacino mediterraneo cioè lo sviluppo del fondamentalismo l'Algeria ha visto questa contrapposizione esasperata ma anche l'Egitto la conosce tutti quanti la conoscono noi abbiamo dobbiamo avere la coscienza che i fondamentalisti per quanto possano avere le loro ragioni nel senso e che i loro Paesi sono male amministrati che potrebbero essere più democratici ma sono tutto sommato ostili alla nostra concezione della civiltà sarebbe ostili all'Unione europea e quindi questa integrazione con loro diventerebbe quasi impossibili
Infine dobbiamo cercare come Unione europea
I essere più attivi anche nei processi di pace noi abbiamo assistito proprio nell'aria mediterranea a due fenomeni importantissime negli ultimi tempi
Un inizio di pacificazione
Della va be'del Medio Oriente grazie alla soprattutto alla mediazione americana e un inizio di a rappacificazione nell'ex Jugoslavia sempre per la mediazione americana ora se per gli americani il cortile di casa sono i Caraibi per noi il cortile di casa e il Mediterraneo e se come Italia e soltanto avevamo scarsa possibilità di agire con il tutto il peso dell'Europa dietro le spalle dobbiamo fare qualcosa di più
Concludevo dicendo che con tutta la speranza che io ho che queste politiche di riavvicinamento tra le due sponde del Mediterraneo
Richiese piano io non sono neppure in questa città Cilia che pure lo ha sperimentato con successo fautore di una società multirazziale io credo che i flussi migratori debbano essere conto con lati che devono essere le limitati a quello che noi siamo in grado di assorbire ed è a questo fine noi dobbiamo lavorare per mantenere un equilibrio tra le due sponde del nostro mare grazie
La parola del suo all'senatore
Sui trent'
Che è stato Sottosegretario di Stato Norlevo perlopiù
Autorità signore e signori io non sono riuscito a capire perché quest'insistenza dello spostarmi di camera per arrivare al Senato sarà commendevoli sinusale invidiabili Serato mio voglio restare alla Camera sino a quando gli elettori me lo consentiranno
Anche perché a Senato c'è quell'aria soffitte per cui i problemi si spendono e in questa drammaticità del momento io vorrei accenderli
E dico subito che quando si tratta di politica estera non esistono
Opposizioni e maggioranza posso resistere maggioranza e minoranza perché la politica estera appartiene alla storia di un Paese al prestigio di un Paese all'immagine di un Paese
Ecco perché ci troviamo consenzienti con i successi ottenuti dall'attuale ministro Agnelli
Ci troviamo consenziente anche perché non vi è in politica estera nulla che nasca dall'oggi al domani ma c'è un radicamento che significa la fruttificazione di quello che si è seminato
Si possono migliorare le sementi si possano migliorare le potature me certo che la politica estera
Vuole lunghe stagioni e lunghe stagioni per cui quello che oggi viene ad essere radicato certamente darà i frutti domani o dopodomani
Perché è importante questa riunione io devo dire grazie al segreto Porcari perché ha avuto l'intuizione di farla proprio a Palermo e Palermo ha una sua particolare incidenza dal punto di vista culturale del problema
Quando racconta Croci re angioino
Fu espulso dei baroni
E il ritornato richiamato dagli stessi parole costoro si difesero dicendo pentiti Debbie ASCII cadono mai sta è stata tutta una pazzia Ray giustamente osservo ma davanti a queste epidemie di pazzia i saggi dov'erano ecco ne siamo venuti a Palermo per cercare saggezza
E Palermo maestro di saggezza in queste cose
Al punto che io ho trovato conforto nella storia di questi confronti che possiamo avere in tema di politica estera nientemeno con un uomo vissuto un secolo addietro parlo di Isidoro la Lumia il quale quando parlava della Sicilia voleva che imprime pianta spontanea il reale stato quasi sempre a Lignano ed esotico investo
Ecco finalmente che bisogna parlare in politica estera
Per intenderci sulle cose alte per alzarci sull'i miseri mento per la cronaca che in questa Sicilia sta diventando storia
Ma soprattutto sull'impazzimento della politica nostrana
Noi viviamo in un momento grande difficile congiuntura ma noi arriviamo soprattutto col viatico che parte da Palermo con le carte in regola
Da uno studio che mi sono permesso di fare di queste cose ne parlavo con Vito Riggio chiamante di questo tipo di cultura tagliata ho potuto scoprire che l'Italia nasce alimentata dalla Sicilia
E alle casse del regno affluiscono in un primo momento quattrocento e quarantatré milioni dalla Sicilia contro i quarantaquattro del Piemonte del presidente di Conte
E in otto della Lombardia del Sottosegretario Caputo quindi siamo in una condizione di assoluto privilegio il che significa che nei momenti difficili noi siamo su sappiamo sempre essere donatori di sangue
E questo è un momento difficile un momento difficile perché se dovessimo andare Allo statino
Per come ci presentiamo in Europa vale a dire alla cartella clinica quando si presume che il rapporto del debito PIL non sia superiore al sessanta per cento ed arriviamo con centoventiquattro
Che rapporto del deficit non sia superiore al tre per cento di arriviamo con l'otto virgola tre
Che l'attuazione non sia superiore all'uno virgola cinque sulla media dei tre Paesi migliori tre virgola cinque in tutto ed arriviamo col cinque virgola otto addirittura si parla dello sforamento del sei
Se noi dovessimo fermarci a queste cifre dovremmo ma di Tomba malinconicamente dire altro che euro scettici parliamo e speriamo che il buon Dio perché siamo credenti questo non si può fare
Perché in politica non basta allargare le braccia in politica ci deve essere irriducibili per trovare soluzioni
Perché davanti a tutti questi mali che ci affliggono forse la carta vincente poi nasce da praticando l'oggi come speranza domani come progetto può nascere qui in Palermo
Con questa apertura Al Pacino del Mediterraneo con questa apertura alla politica dell'Europa proiettata nel vita
E certo un patto e il successo che sicuramente se realizzato a Barcellona abbisogna questo punto di essere finalizzate sapienti sette Paesi hanno detto sì
Noi a questo punto avendo la possibilità di un'egemonia dal punto di vista apicale perché governeremmo il semestre europeo dobbiamo finalizzate ad un risultato concreto cioè se puntiamo a tutto riusciamo a non risolvere nulla ed avere un'immagine platonica anche se è accettabile per questi Siemens noi dobbiamo prelevare i pochi essenziali su cui esercitare un'azione incidente e si
E abbiamo la fortuna proprio in Sicilia di avere una lunga tradizione culturale e storica con l'Africa e con gli arabi che ci può consentire di poter intrattenere un rapporto che da oggi di buon vicinato diventa domani di partenariato
Io mi sono permesso di ricordare venendo qui a Palermo
Un brano che mi ha molto impressionato arrivata a Trapani dopo aver passato Castelli e masserie musulmane la città tutta bianca e dotato di un comodo portò che si dirigono il rumeno
Per fare la traversata verso l'Africa i viaggiatori importante partiva da Madina cioè Palermo
Tra queste città e Tunisi con un giorno di nave se d'inverno che d'estate le nave vengono e vanno continuamente
La città offre comodo alloggi e bagni ed abitata sia dei musulmani che dei cristiani con le loro moschee e chiese
Sulla montagna e rubando loro borgo con le donne più belle dell'isola durante il soggiorno in Trapani fu celebrata la festa musulmana del concepimento e Pellegrino si riunì con i suoi confratelli in una moschea
Il viaggiatore ed Ecuba il re e siamo al mille centottantatré il che significa che questi viaggi già avevano una dimestichezza di rapporto tra due mondi ti bisogna solo Rhiannon Varma e riprenda
E allora in concreto noi possiamo incidere sul bacino io non sono così scoraggiato con me il sottosegretario Caputo
Io ho una visione diversa sul problema razziale
Una visione diversa nel senso che noi in Sicilia tutto possiamo permetterci tranne che il razzismo perché siamo stati un crogiolo di razze e noi siamo un impasto di relax è un impasto di razze
Che ci hanno tolto ma ci hanno lasciato noi abbiamo qui un eredità di civiltà millenarie che tutti sono
Hanno trovato qui in Sicilia punto di confluenza e che dobbiamo alimentare nel meglio prelevando le cose che sono diventate perenni sono diventati principio giusto giudice
E certo orgoglio perché abbiamo
No scusate
Volevo a completare
L'onorevole trent'non dimentichiamo che non ci sono stati siamo d'accordo
Quello che lei dirige
Degli extracomunitari comparabili a quelli di cui invece abbiamo avuto notizia del centro nord e quindi questo è un dato che quando si parla del rapporto con i paesi mediterranei bisogna pure ricorda
Cupo orizzonte
No ma io opportuno poco opportuno ma quando noi arriviamo però ad interpretare questo passaggio attenzione
Dobbiamo scommettere tutto su un'immagine che il Santo Padre chattato cioè li ho plurale sia alla solidarietà no al solidarismo perché solidarismo è soltanto una solidarietà mal recitata e diventa retorica e soltanto declamazione
Perché dobbiamo pensare però ecco il punto quello che in tema di collegamento in una società che necessariamente caro Livio sarà multirazziale e non saremo noi a poter evitare il fenomeno
Quello che in tema di ordine pubblico poi sarà scaricato sui vari prefetti e quindi non vorremmo fare un torto all'attuale protetto qui come facciamo tutti delle belle declamazioni ma in concreto poi i problemi vengono come noti al pettine che diventa proprio il prefetto
E allora c'è un sistema sicuramente sì il sistema non è poliziesco perché dobbiamo fare i conti con questa realtà cioè come realtà soprattutto nordafricana perché non è l'arabo che preme nel nord africano sul bacino del Mitterrand
E il problema è solo risolvibile con un illuminato atteggiamento che il ministero degli Esteri ha già intrapreso che può portare avanti cioè il piano trentennale per l'Africa
Dove noi possiamo sistemare in Africa venti milioni di africani dando loro tecnologie dando loro strumenti d'apprendistato sto aumentando finalmente il capitale e lavoro che diventa capitale IP produzione
E allora spostando perché nessuno vuole lasciare le proprie radici si è costretto a farle non sono qui per turismo elegante spostando quest'asse e noi proponendo nei siti dove si trovano già questi popoli che hanno braccia ad esportare le tecnologie
Immediatamente stabiliamo un portella reato un collegamento creiamo le più importante che ho in mente che si possono creare perché noi saremmo i Domatori in quel caso non di una cooperazione mal spesa che ci ha fatto nel passato per coniare delle cose che abbiamo realizzato e dormo cominciare a dire noi siamo altra cosa vi chiediamo scusa
Ma dobbiamo a questo punto inserire questi grandi cantieri questi strumenti questi bacini di perfezionamento e soprattutto la Sicilia che si trova già affacciata le sponde del Mediterraneo può essere il ponte di collegamento ideale
E allora in tema rigorosamente tecnico di politica estera io mi permetto dire che noi dovremmo su questo
Stabilire l'altro braccio del ponte se gli americani attraverso le del grande conferenze quelli di cassa Blanchet Pia Manni si sono protette le spalle
Noi attraverso la conferenza di Bucarest dell'ottobre e e i primi di novembre uno quattro novembre in alta
Abbiamo avuto la possibilità che non più ventisette Paesi mappe in cento ventisette Paesi hanno ascoltato quest'invito e l'Italia per sua fortuna di strategia geografica diventa a questo punto il riferimento sicuro per la nuova politica
Sì che
Avviandomi o tre minuti ancora mi pare
Grazie aveva utilizzato il tuo momento anche quello che tu avevi impiegato quindi lo attribuisca a me stesso in questi quattro minuti voglio dire
Grazie in questi quattro minuti voglio dire noi a questo punto a Palermo siamo qui non perché sciogliendo l'Assemblea si possa dire abbiamo parlato tutti di cose importanti
Ma alla fine forse sarà mia deformazione professionale davanti all'arringa elegante e significativa ricca di doppi ad altro e davanti al risultato disastroso dalla sentenza
Non conta più l'arringa conta la sentenza e allora andiamo a comporre a completare questo discorso in concreto noi possiamo essere incidenti qualcosa di più
Signori di Palermo possiamo essere protagonisti
Protagonisti per una fortuna che non deriva certamente dei nostri meriti l'avremmo sciupata se fosse dipeso da noi lo diceva Montale facciamo del nostro meglio per inventare il pentito di usciamo spesso
E la nostra cultura la collocazione geografica e Pia allora utilizziamo la se questa collocazione ci consente di poter essere il bacino di carenaggio per la costruzione di questa speranza e lo possiamo fare perché i paesi frontalieri Paesi pronti stampi possono trovare immediatamente accoglienza di questo nostro progetto relative esportando noi queste tecnologie con l'impianto
In questa zona del Nordafrica noia che abbiamo un primo momento di privilegio nel rapporto con noi la cultura supplisce nel resa
La cultura vuole che già non abbiamo bisogno noi di ricorrere a questi metafisiche intuizioni sui Paesi arabi perché siamo davanti a una realtà che questa che la tendenza trovo oggi conferma di una diminuzione del cinque per cento nelle esportazioni con l'Unione europea
E dal momento del cinque per cento con quelle che sono le vocazioni mediterranei della Sicilia partire con i Paesi africani e soprattutto con i Paesi asiatici
Ma quando noi diciamo che di questo cinque virgola quattro per cento il quattro ed aumento con i Paesi africani allora diciamo che noi abbiamo già questi insediamenti perché per esempio gli arabi abitano da noi
Perché la Ca'Foscari casi proprio con incontri tiranti l'Istituto per la diffusione della cultura avrebbe siciliana lire assi c'è il Centro Studi Mediterranei dirigente dove si Pedro arabe itinerante con sede in Palermo ci sono quindi bisogna affinare queste strumenti potenziarli cercare a questo punto di concretizzare la loro presenza che non sia soltanto una bella presenza culturale
Ma che diventa una presenza sociale
E allora conclusivamente io mi permetto rassegnare soltanto due grandi preoccupazioni
Nei sette mesi che abbiamo trascorso agli esteri
Con grande feeling con il ministro Martino eccolo attuale col presidente segretario Caputo
Abbiamo noi una preoccupazione permanente la preoccupazione permanente diventati né una preoccupazione ancora più invadente di quello che potrebbe essere l'immediato prossimo futuro
La mia preoccupazione verte su due grandi mostri che si affacciano oggi davanti alla pace nel mondo ed era facile esportazione del materiale fissile
Della Russia dove possono uscire tonnellate di materiale senza controllo la rivista Stern ha stabilito che caricando un camion di materiale radioattivo prelevato da depositi abbandonati non approvato soltanto un posto di blocco di controllo
Il secondo il fondamentalismo islamico perché il fondamentalismo islamico
La mia preoccupazione che ho visto nelle varie missioni nell'americano nelle zone latinoamericani la saldatura tra guerriglia e narcotraffico
Noi potremmo trovare così come vi fu un tentativo di saldatura fra mafia e terrorismo la saldatura tra fondamentalismo islamico e malavita organizzata e non si dica per favore che sono comparti disomogenei perché anche il terrorismo era disomogeneo alla mafia eppure ne uscì a trovare collegamenti laddove c'è voluto l'approdo di cultura della violenza non certamente si guardano i distintivi né alle ideologie
E poi perché davanti a questa preoccupazione se noi sin da ora cominciamo a studiare con un seminario di concretezze a preparare quelle che possono essere i gestori di questo progetto di speranza
Credo che Palermo questa sera può celebrare la nascita di una concretezza che si proietta nell'immediato domani grazie
La parola al senatore Giangiacomo Migone che il presidente della commissione Affari
Prego
Vorrei esprimere innanzitutto una parola
All'università di alle
Nature Porcari a si presenti per vi invito che ho ricevuto
E vorrei dire anche perché
Perché lo acconto
Certamente per quei rapporti di fare lei a cui affatto scherzosa allusione il collega Tarantino in questo momento che però ce lo consenta non ci impedisce da vede discussione pure vivaci al Senato
Ma soprattutto per una ragione
Perdette il tema della sicurezza mediterranea del parte narri attorno
Può e deve essere affrontato dai governi e quindi dalle istituzioni
Però non dai
Se non si costituisce una vera e propria società civile nel Mediterraneo
E per questo che nel mio piccolo sono venuto a Palermo
Dopo essere stato anche a Cagliari e Anna
Credetemi
O si riesce a stabilire un rapporto un dialogo una discussione tra centri scientifici culturali cittadinanze municipalità che uniscano le due sponda del Mediterraneo
Oppure quello che dovevi riusciamo a fare all'estero all'interno delle istituzioni è assolutamente insufficiente
I più anziani qui presenti ricorderanno un sindaco un sindaco che era anche un grande siciliano che si chiamava Giorgio la Pira
Che negli anni cinquanta con una sensibilità per l'appunto da siciliano
Promosse i cosiddetti dialoghi mediterranei a Firenze
Che allora sembravano qualche cosa che andava assolutamente controcorrente
Ebbene fu quella la sede in cui per la prima volta cominciarono a frequentarsi
E per Ray musulmani che poi successivamente
Ci sono voluti tanti anni anche tanto sangue prima che si arrivasse dei hanno iniziato quello che è uno dei più importanti segnali di speranza della politica internazionale di questi ultimi anni accanto direi a quello che è successo in Sudafrica e alla pacificazione più recente ancora fragile in Irlanda
Quello che vorrei iniziare proprio con questo intento
A tutti i siciliani presenti e quelli che che non lo sono in questa città alla banco ampia per la cultura
E consentitemi anche per la lotta per l'affermazione della legalità e quindi per il suo riscatto civile
Capace di costituire un esempio
E quindi anche come ha richiamato il nostro presidente
Per una capacità di dialogo di tolleranza
Con la piena consapevolezza certamente
Siamo
Preoccupati di di forme di di fondamentalismo è stato evocato qui il fondamentalismo islamico che sicuramente costituisce un problema
C'è stato uno studioso americano Samuel Huntington che addirittura ipotizzato
Che la tensione bipolare tra Est e Ovest sarebbe diventata una tensione tra nord e sud
Laddove il nuovo avversario rappresentante del dell'emisfero sud del mondo
Sarebbe per l'appunto stato costituito
Dall'integralismo ed eventualmente terrorismo islamico
Noi facciamo bene ad avere presente che
Non esiste soltanto un integralismo islamico nel Mediterraneo
Esistono altri integralismo
C'è stato un integralismo ebraico che ha ucciso
Il presidente Errani mentre proprio perché ha imboccato la strada della pacificazione e della tolleranza e della consistenza positiva
Diverse culture nazionalità e religio
Credo che noi siamo tutti profondamente consapevole il ministro Agnelli per primo
Che tanto si è speso per la pace nell'ex-Jugoslavia
Ma tutti siamo profondamente colpiti dal fatto che siano stati dei cristiani
A minacciare punti sterminio e a dare luogo ad episodi
Per lui ficcanti quegli episodi sui quali poi si interrogherà con sensi di colpa una intera generazione la nostra generazione nei confronti di una minoranza musulmana cento non priva di Conte qualcuno ha detto nell'ex Jugoslavia non ci sono angeli
Tuttavia una minoranza musulmana
Che era partita da un'ipotesi di convivenza che non era certo un non era certo portatrice di un'ideologia di un'ideologia integraliste
Certo nel conflitto
Il rischio è che le identità si rafforzano fino al punto di diventare prevaricazione nei confronti degli altri
Allora la scommessa che noi facciamo che l'avvenire del Mediterraneo possano essere un avvenire basato sulla convivenza
In cui le differenze culturali religiose
Etniche politiche possano essere vissute come un elemento di ricchezza
E quindi non di parrebbe ricreazione degli ori nei confronti degli altri
E come ho detto questo
Richiede iniziative richiede impegno non soltanto corde i governi ma delle Società CPT e questo è l'appello che io rivolgo a tutti i presenti le occasioni sono variegate qui ho pochi minuti a disposizione e voglio soltanto fare quali che qualche esempio ministra mi è sembrato particolarmente significativa questa iniziativa
Della riunione dei ministri dei Beni culturali
L'idea che il nostro amico e collega anche lui siciliano Senatore Corrao spesso sottolinea nelle nostre nelle nostre discussioni
L'idea di una cooperazione di una cooperazione culturale
C'è una comune civiltà del Mediterraneo di cui esistono vestigia vestigia non valorizzato in tutto il Mediterraneo
Voi sapete che la cooperazione deve essere sempre più selettiva
Sempre più precisata nei suoi scopi
E
Quale idea migliore che non l'impegno per una cooperazione culturale che faccia che favorisca incontri a livello culturale e scientifico dalle due sponde che comporti una valida organizzazione di monumenti che appartengono a una comune civiltà e che possono essere fonte di benessere e di ricchezza di turismo di turismo culturale e così via
Certo esiste un problema economico e sociale enorme perché abbiamo parlato di
Integralismi ma
Le integralismi si comprendono meglio
Se abbiamo presente ad esempio che in un Paese è stato parla si è si è detto qualche cosa bella legge riga
Che il settanta per cento della popolazione algerina
Appartiene e ha meno di venticinque anni
E che la maggioranza delle persone
Che assumono atteggiamenti radicali che all'evento hanno forno beni di terrorismo e così via sono delle persone che dopo avere seguito un corso di studi non hanno una prospettiva di lavoro e così via
Per questo io credo che la conferenza di Casablanca sia stato una tappa importante credo che anche sia molto importante che l'Europa sia uscita da una posizione come dire di gelosia critica nei confronti degli Stati Uniti che per primi avevano preso questa iniziativa di Casablanca cui è poi seguita armi
Seguita mi manda ecco la risposta di Barcellona
Vedete se qualcheduno fa di più e meglio di noi la risposta non deve essere quella di criticarlo ma di fare meglio a nostra volta
Questo come in Italia e concludo
Però pone alcune condizioni
Una condizione quella di dedicare delle risorse
Anche minime ma sufficienti perché quello che noi diciamo sul piano della politica estera non siano delle pure petizioni di principio
Non so se loro si rendono conto che in termini proporzionali noi siamo il penultimo o l'ultimo paese dell'unione europea come allocazione di risorse alla politica estera
Che la cooperazione allo sviluppo e pensate adesso la sfida della Bosnia
è continuamente penalizzata perde le malversazioni e che rischia salgono ad alcuni anni fa e con una forte volontà di riscatto di tutta la di di di tutta
Coloro che nella cooperazione si impegna
E ultima cosa l'ho già detto in altre sedi ma qui la voglio ripetere
Dobbiamo smetterla di considerare che a ranghi appuntamenti è garante di occasioni come la presidenza italiana
Come l'introduzione della Conferenza intergovernativa come una sorta di inciampo
In cui incorre nella politica interna italiana
Assumiamo questo come pelle pare io Rita nazionali
E pieghiamo gli interessi di parte a questo tipo di pareo Rita questa credo che sia la risposta migliore
A chi
Non ha sufficiente fiducia in quello che può essere il ruolo del nostro Paese nel Mediterraneo e in Europa vi ringrazio per l'attenzione
Grazie senatore Migone mi ritengo vi dovete ringraziare tutti gli interlocutori questo tavolo rotondo perché al
I tempi che ci eravamo che ci eravamo dati mi pare di poter dire che alla luce di quanto ascoltato che se è vero che non raggiungono un compromesso tra Europa e paesi mediterranei ci sono tutte
Non credo che tutti sarebbero compreso fino in fondo questo quindi espone la prospettiva incertezze che
Ancora Farina prevedendo vorrei che su questo ci fosse una sintesi del padrone di casa dell'organizzatore di questo tavolo tondo che questo tutelabili
I nostri l'ascolto turpe
Io ringrazio il coordinatore l'amico Giovanni Pepi vorrei ringraziare anzitutto tutti i partecipanti la signora Agnelli
Per la sua esposizione così esauriente così precisa che al proprio dato il livello avvio a questo dibattito e i miei colleghi del Senato della Camera perché partendo come sempre da questo concetto secondo cui la politica estera è quella sul su cui si possa ci può realizzare il maggior numero di convergenze poi hanno fatto affiorare per necessità e proprio per questa libertà
Del dibattito democratico libero dal divergenze piuttosto profonde di impostazione le divisioni ed è bene che sia così perché io poco credo nell'unanimismo
Non è un provi assumere e anche riferirmi a quanto diceva il dottor perché più mi sembra una
Un primo punto possiamo tenere a mente la Conferenza di Barcellona
E le iniziative che l'avevano preceduta cioè questo sbocco verso un dialogo più seguito punctum Turato con il tra paesi dell'Europa e dell'Europa mediterranea in particolare quali protagonisti e paesi della sponda sud ma io direi paesi del Mediterraneo che ha varie componenti tutte problematiche e tutte da esaminare con attenzione su questo pubblico del momento sofferta questo dialogo anzitutto è questa istituzionalizzazione del partenariato a a mio avviso uno scopo serva una finalità di partenza ma di arrivo dire quindi liberare un'Europa che si era eccessivamente squilibrata
Perché si era squilibrata lo sappiamo c'era squilibrata verso nord è è verso Este che rischia di squilibrare integralmente perché rischia di arrivare a ben ventisette paesi codini dodici orfani dell'intero sovietico del Patto di Varsavia che bussano affettuosamente alle nostre porte che noi con quel senso di generosità che dobbiamo avere anche di interesse perché l'una cosa spesso si mescola l'altra dobbiamo cercare di fare accedere all'Europa
Con quei rapporti di associazione dicono alcuni ci sono di dialogo ma anche un giorno loro vorranno essere partners
Il che pone a mio avviso dei problemi a lunga scadenza anche sotto il profilo economico ma certamente minori problemi che la richiesta di questi stessi Paesi di entrare nella NATO cioè l'organizzazione
Difesa e di sicurezza e alla quale tutti devono dare qualcosa ma coloro che sono collocati nelle aree periferiche devono
Esservi stesi più che contribuì da difendere gli atti quindi è più facile integro papà i problemi si pongono questo è uno banche si stava squilibrare andò troppo ha trovato un correttivo verso il Mediterraneo questo correttivo verso il Mediterraneo si deve concretizzare poi in una collaborazione concreta e nel tentativo di risolvere i problemi che questo dialogo euromediterraneo
A mio avviso una cosa di cui si è parlato si è accennato ma non si è parlato sufficientemente nel avevo l'avevo lanciato io quando parlavo la cosiddetta conferenza per la sicurezza e la cooperazione nel Mediterraneo che tuttora un Progetto
Il problema del Mediterraneo come aree di pace come area di sicurezza parole bellissime che di pace parlano tutti poi ci troviamo di un tale guerra ricompare conflittualità anzitutto un punto dimetta Dario non ha solo due civiltà l'una di fronte all'altre due religioni a tre religioni tre civiltà e quattro direi tipi di popolazioni perché abbiamo le popolazioni islamiche ma non arabe
La Turchia
Sulla Bosnia
Perché dei terreni tutto anche il bacino tirrenico e adriatico abbiamo quindi una serie di problemi che sono operare a
Abbiamo un Paese islamico per l'Albania trascurata non se ne è parlato a stasera paese di grande importanza per l'Italia forse il migliore amico che possiamo avere
E al quale dobbiamo rivolgerci poi in Sicilia sono particolarmente sensibili per le comunità albanesi di antica eredità risalgono al Trecento Quattrocento che abbiamo io trovo che verso l'Albania ci vuole più attenzione finora abbiamo avuto una politica di amicizia parole simbolica di pochi aiuti anche perché pochi sono i mezzi di cui disponiamo essendo stati dilapidato in molti miliardi in passato e dovendo i governi che si sono succeduti in quella che si chiamava Prima Repubblica la rara alla Prima Repubblica trova ci troviamo in un mare di guai con pochi indizi ma comunque dobbiamo fare qualcosa per l'Albania bene facciamo essere presenti dallo Slavia
Guardiamo al Mediterraneo del Sud con il suo problema indicato
Con una carica emotiva direi anche di simpatia ideologica dal senatore Migone che il problema l'ha studiato molto a fondo al senatore Caputo sono stati in Algeria
Per esaminare i nuovi focolai del così detto integralismo fondamentalismo islamico il problema per vicino non c'è dubbio non si non ecco la repressione non ecco l'incomprensione
Però il fatto è che oggi come oggi questo fondamentalismo islamico Baldi la dei problemi economici che lo hanno generato per cui dobbiamo studiare una politica globale io non la vedo così facilmente
Perché le belle dichiarazioni intenzioni poi si scontrò con le realtà non c'è dubbio che non è la repressione non sono i colpi di Stato non sono i regimi autoritari di segno diverso e troppo smaccatamente filoccidentale caldo e l'Algeria che possono risolvere ebbene però come ha detto il senatore Caputo che in Algeria qualcosa si comincia a muovere a questo proposito si impone il problema di quello che dialogo di queste due culture la cultura cristiana la cultura islamica ma la cultura ebraica la grande cultura ebraica e quindi mi rivolgo proprio a una a un attento uditorio di niente
Concittadini
Sì palermitani e siciliani
Per ricordare che proprio la Sicilia per l'incontro di queste tre culture pompa bruttissimo fare proprio nel con testo di questa valorizzazione delle attività culturali pure accettato il ministro degli Esteri signore Mieli non dimentichiamo che la Sicilia è stata per secoli
E soprattutto per l'epoca più gloriosa nascosto
Un punto di convivenza non venne mai amico Enzo Trantino diffusione fra le tre civiltà e tra i tre tipi di popolazioni ma di convivenza di scambi interessanti
E di scambi culturali
Nell'epoca Norman nell'epoca di Federico secondo in cui la cultura ebraica però venne attenuata non dimentichiamo la non dimentichiamo che ci fu o due minuti concludo che ci fu una un movimento
Fortemente antiebraico mentre i Normanni avevano valorizzato gli scienziati filosofi pensatori ebraici mente dei musulmani
Si avvalse ma dovette a un certo momento Federico Secondo confida via Lucera ebbe il problema e le Crociate e tutto questo però
Lei mi il problema del via il problema dell'emigrazione non va visto a mio avviso e qui concludo in termini di razzismo di coesistenza delle culture va visto in termini realistici
Una cosa è il problema politico il nostro dialogo coi Paesi dell'altra sponda il questo partenariato questo tentativo di creare attraverso flussi di investimenti produttivi le premesse perché
La gente e e prima emigra in meno è un certo momento non eviti di più
Sempre operazione al a lunga scadenza
Un'altra cosa è nell'immediato fa affronta un problema un problema che ha una sua contraddizione non dimentichiamo che l'Europa è in crisi di denatalità e che l'Italia nel due mila e dieci
Pervenuta secondo le previsioni dei
Futuro oggi chiamiamoli
Una ventina di milioni di persone ma
Questo non non non non solo da un altro problema che oggi come oggi e forse da qui a vent'anni non saremo preparati
Ad assorbire enormi flussi migratori che se non si fa una certa politica continueranno in maniera selvaggia diciamo incontrollata verso di noi
Perché non abbiamo
Del capacità ricollocamento
In base alla situazione economica attuale e la situazione economica e si prevede nei prossimi anni dovute anche a un fatto si tratta di manodopera non qualificata
E si tratta del secondo luogo di manodopera che entra in contatto con una civiltà che quali che siano le nostre manifestazioni buona volontà quale che sia l'afflato di amore e di di di interesse gli antirazzismo di cui l'amico Enzo Trantino è stato così elegante portavoce questa sera
Ci sono delle culture che continuano a non capirsi che dobbiamo fare in modo che si capiscano che questo nuovo rapporto tra Europa e Mediterraneo far sì che si capiscano sempre meglio
Ma sono problemi grossi e non crediamo di risolverli
Comma semplici affermazioni di principio affermazioni ideologiche il problema cioè sub italiani e di questo dobbiamo essere gloriosi siamo stati paparazzo di tolleranti perché siamo popolazioni dotate di un'antichissima cultura
Una ha fatto difetto forse analogo sviluppo sul piano tecnico ma forse proprio per questo ha mantenuto una sua freschezza
Una sua ingenuità che la cultura del Nord nona per cui le reazioni che abbiamo avuto al centro nord al fenomeno migratorio sono state molto più forti
Noi siamo
Più capaci di recepire questo problema però la realtà è che mentre al nord
Oggi come oggi c'è un popolo di sviluppo nord est che tira in senso economico per la marcia con una locomotiva
A forte velocità il suo purtroppo vive ancora in pieno la sua crisi economica
E ogni crisi economica ogni crisi economica e crisi sociale ogni crisi sociale e crisi morale e da tutto questo derivano anche quei problemi qui fatte accendo il senatore Migone collegate all'ordine pubblico e anche qui dobbiamo dire ringrazio il senatore Migone e tutti coloro che venendo dal Nord prendo atto di un fatto la Sicilia ha saputo reagire
Fortemente alle difficoltà ai problemi che ha avuto in questo settore ha preso coscienza del fatto che dobbiamo creare una società nuova una società fondata su un diritto sullo stato di diritto
E quindi su un ordine
Civile democratico in cui alla tutela dei diritti di tutti
Contrapponga
Sì faccia dargli imperante anche la garanzia e la tutela dei diritti umani dei diritti del cittadino di tutti i cittadini
Nella nostra terra e Pablo qui dell'Italia e della Sicilia che l Italia è parte integrante che nella nostra terra vivono e vogliono trovare lavoro grazie