Celebrazione ufficiale per 51° anniversario della Liberazione

Oggi è un grande giorno è un giorno di festa per la libertà e il venticinque di aprile
Festa nazionale oggi noi assieme a Piero Badaloni presidente della regione Lazio
Fa Giorgio Fregosi presidente dalla provincia di Roma
E qui su questo palco c'è l'amico dei leoni che rappresenta l'Anpi l'associazione nazionale dei partigiani d'Italia
Questa giornata del venticinque aprile
L'abbiamo trascorsa
In una serie di cerimonie che avrebbero potuto essere rituali tradizionali
E forse anche un po'liturgiche e spente come c'è sempre il rischio che sia che invece sono state semplici vere
Belle viene di un sentimento di una intelligenza che ci fa ricordare alcune cose semplici anche se ma fondamentali per tutti noi eravamo stamattina
Alle nove e un quarto
Davanti al tempio davanti alla sinagoga di Roma
A ricordare le centinaia e centinaia di romani
Che sono stati deportati e non sono più tornati a Roma dai campi di concentramento nazisti
E lo abbiamo fatto stamattina
Ricordando
Che alcune settimane fa
Dei pazzi mascalzoni sono andati
Nel campo di concentramento di Auschwitz
Quello dove c'è una scritta che dice
Il lavoro rende liberi
Atroce beffa e umiliazione per le centinaia di migliaia di persone che vi furono trucidate
Ci sono stati dei pazzi incoscienti e mascalzoni che hanno sfilato dentro quel sacrario degli orrori del nostro secolo
Dicendo l'Olocausto non esiste l'Olocausto è stato un inganno non vi fate ingannare da una ricostruzione falsa della storia le ossa
Di quei milioni di persone e di quelle migliaia di romani
Che hanno perso la vita
Innocenti
Bambini spesso anziani donne
Si sono letteralmente rivoltata e nelle loro tombe o nei luoghi dove i loro resti miseri sono stati
Portati dopo quell'obbrobrio
Poi siamo stati all'Altare della Patria vedete romano la nostra città
Conosce questo monumento l'altare della patria di vuol bene però insomma è uno dei monumenti giudicati più freddi
Oggi noi abbiamo questa bellissima illuminazione che io scherzando definisco un poco o levo Diana che si è data dal tema padre tra un po'vedrete che si accende così come tra poco
Vedete accendersi Latorre del Campidoglio che l'Acea illuminato e che brilla tutte le notti definitivamente stabilmente
Dal cuore della nostra città
Oggi l'Altare della Patria sembrava ed era anche senza quella illuminazione scenografica
Allegro
Bello c'erano migliaia di persone ad applaudire il garante dell'unità nazionale il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che ha portato il suo omaggio
A coloro che rappresentano
Nelle guerre nelle guerre dalla Indipendenza quindici diciotto alla seconda guerra mondiale alla guerra di liberazione impegno dalla nostra nazione qua siamo andati alle Fosse Ardeatine
A rendere omaggio a quegli oltre trecento romani
Che furono trucidati e io voglio dire oggi a pochi giorni dall'inizio
Del processo
Nei confronti di Erich Priebke che è accusato
Ed anzi è reo confesso di avere partecipato come soldato tedesco a quell'eccidio che Roma non vuole vendetta ma vuole giustizia oggi sull'eccidio delle Fosse Ardeatine
Siamo stati infine in un luogo che come ricordava Giorgio Fregosi stamattina
I romani non volevano citare
Dicevano dalle parti lei a San Giovanni
Era il carcere
Nel quale le SS romane
Tendono prigionieri
Decine centinaia
Di romani coraggiosi
Che non vollero
Piegarsi
All'arbitrio alla violenza
E all'intimidazione
Furono torturati
Non rivelarono i nomi dei loro fratelli dei loro compagni di coloro che assieme
Si battevano per la libertà ci siamo lasciati lì a via Tasso con le parole dei colleghi che dirige il Museo storico della Liberazione che sta in quelle il semplice umile palazzo popolare
Elvira Paladini
Lei ci ha detto una cosa bellissima che io la voglio trasferire qui a questa piazza straordinarie vi devo dire
Non avrei pensato che tanti romani
Avrebbero accolto l'invito di Piero Di Giorgio il mio fossero poi davvero venuti qui
A celebrare insieme il venticinque aprile Elvira Paladini ha detto queste guardate di fronte a tutte queste cose dolorose e tristi
Ricordate di sempre
Che dobbiamo celebrare il venticinque aprile con allegria e con gioia perché quegli uomini quelle donne tantissime
Che hanno lasciato la loro vita l'hanno rischiata pagano ancora oggi se sono sopravvissuti con i segni sulla loro pelle il coraggio di essere in minoranza
E di guardare lontano verso la libertà e la democrazia quegli uomini e non lo facevano con uno spirito di sofferenza
Lo facevano con entusiasmo con gioia
Anche in qualche modo con allegria perché sapevano di preparare dopo i tempi Buy duri della sofferenza della guerra della dittatura fascista di preparare la libertà pezzi e per i loro figli
Era un sentimento di entusiasmo che guidava gli uomini che hanno dato la libertà Alitalia
E allora
E allora
Ecco che il testimone Elvira Paladini che penso sia tra voi spezza in mezzo a questa grande folla di romani di cittadini
Ce lo consegna per questa festa che facciamo in piazza una grande festa con la musica
Con il cinema con i film con gli schermi cinematografici
Con gli argomenti della cultura
Con i quali noi vogliamo raccogliere questo testimone e questa memoria io non voglio aggiungere altro
è bello essere stasera in piazza del Campidoglio così numerosi a festeggiare
è bello raccogliere il testimone da i nostri vecchi
Io ho detto stamattina noi vorremmo che voi non morisse mai
Cioè vorremmo che per i ragazzi di oggi
Ci fosse sempre uno di voi De leoni uno di voi per i prossimi decenni vorrei dire per i prossimi secoli che possa come quel di nerissimo della comunità ebraica che stamattina portava davanti a via Tasso la corona da loro che scopriva il polso
Dove ancora oggi inciso il numero che gli avevano impresso marchiato a fuoco nel campo di concentramento di Mauthausen se non sbaglio
Addii Auschwitz
E allora io perdonatemi se dei due minuti che forse avrei voluto spendere con voi ma in più aggiungendo alcune cose
Li lascio a una persona de qua
Alla persona che può deve qualche cosa
Di qualche cosa di altrettanto semplice
E forse di molto più bello di quello che vi posso dire io io alla fine dei discorsi dei miei amici e colleghi aggiungerò una cosa vi aggiungerà una proposta di come aggiungere alla festa di questa sera un piccolo pegno
Di memoria e di testimonianza in base ad un'idea semplice
Chi non ha memoria
Non ha futuro
Chi vuole un futuro un futuro libero
Deve amore Rispetto per chi ha dato la vita
E la sua giovinezza per la nostra libertà di oggi mai la libertà è stata regalata la libertà è una conquista di ogni giorno la democrazia è una conquista di ogni giorno difficile sempre insidiata
E allora siccome abbiamo qui
Qualcuno che si presenta che racconta la sua esperienza e con se lo Grady con due parole per il semplice racconti cosa data la tua vita e perché oggi tu stavi abbia tasso ci siamo visti gli ho detto sia debbo parla dieci minuti magari ne parlo un po'di meno
E il resto e il resto sei tu a dirlo ai romani mai avrei pensato di vedervi così numerosi e allora è una soddisfazione di più forse per noi che il discorso del sindaco concluda
Con le tue parole con quelle che tu dirai a piazza del Campidoglio alla piazza della città
Assieme ai cittadini romani più che mai cittadini nel giorno della liberazione nazionale
Dopo lei affettuosissimi le parole rivolte dal sindaco
A noi che avremmo la Ventura
Dividere quei tempi e tragici
Le mie parole saranno soltanto una piccola testimonianza
Di quello che abbiamo affrontato
Sarò molto breve
Fui arrestato sul Volturno dove tentavo di aiutare
Masse di giovani sbandati che dovevano andare verso il Sud o dal Sud verso nord
Ero in divisa ufficiale eccetera
Condannato automaticamente a morte perché ormai otto
Mi fecero scavare la fossa
Mi ribellavo io la benda e sono qui a parlarvi
Poi portato a via Tasso dove in sei giorni su Bay
Terreni interrogatori
Ferrucci Issing
Ne venne fuori
Con dodici denti mancanti
Una costola incrinata
E altre cose ancora
E portato a Regina Coeli
Dove
Fuori compagna di cella di Giuseppe Saragat
E avevo per dirimpettaio il vecchio caro Sandro Pertini
Il diciotto novembre
Fui processato all'albergo clorato dal tribunale di Governo tedesco scusa se mi commuovo perché rivivo quel tempo
Processato condannato a morte
In attesa di esecuzione immaginato tutti i giorni in cella a Regina Coeli sentirmi la porta ogni momento era quello buono
Quando il trenta novembre
Sì attente cioè il trentuno no dicembre siculo attentato
Anzi la Regina Coeli
Lanciare una bomba a mano contro la guardia che il cambio della guardia aderisca
La mattina successiva la sera stessa ci punito con una incursione delle SS nel carcere e la mattina dopo
Mi trasferirlo in Germania
E lì fu
Il la continuazione di questa tragedia Mauthausen
Sonzogni ancor di un'altra cosa Bernanke insieme
Ritornai nel
Quarantacinque che pesava trentaquattro chili
E dovetti stare un anno in ospedale militare perché potesse ritornare in piedi questa è una mia testimonianza non vi dico che cosa è stata la Germania
Diamo ora la parola l'onorevole Piero Badaloni presidente della regione Lazio
Grazie
Beh non è facile parlare dopo parole così toccanti dopo una testimonianza
Così significativa e profonda
Per la sua ricchezza lettere
Gli insegnamenti che ci dà
Ci provo
Pochissimi
Secondi
Ma voglio comunicare anch'io l'emozione che ho dentro
Francesco diceva che bello ritrovarci in così tanti qui stasera
Io mi permetto di aggiungere che bello ritrovarsi in così tanti insieme qui stasera credere negli stessi valori
E poi
Immessi mischia anche un'altra emozione perché si incrociano
I compleanni gli anniversari un anno fa abbiamo portato alla Regione Lazio la coalizione che sta governando
Anche questo per me è importante e significativo lasciatemelo dire
E ed è bello che tra quei tanti che sono qui stasera insieme
Ci siano tante facce giovani questo il motivo di particolare speranza
Perché c'era una bambina prima che stava sulle spalle dite il signore
Mi ha colpito quando ascoltava perché non era distratta non si perdeva una parola eppure quanti anni avrà sei anni sette anni
Otto anni
Oggi sei anni a un'altra compleanno come si chiama
La metà sulle spalle solo per un momento anche se pesca ecco io credo che lei sia oggi forse l'immagine più simbolica di questa giornata
E al loro che va affidata alla memoria quando il sindaco dice
Vogliamo che durino Centanni i testimoni perché restino impresse nella nostra memoria ma devono restare impressi soprattutto nel moglie di quella bambina di tutte le bambine come lei
Perché non si può pretendere di far dimenticare solo la storia a metà come qualcuno ha tentato di fare fino a qualche giorno fa
Allora
Sì è vero che tanti giovani oggi sono qui
Vuol dire che è forte anche l'altro valore che è speculare con quello che è diventato lo slogan di questa giornata cioè la giornata della libertà cioè il valore della speranza
E a questa speranza noi dobbiamo dare una risposta come istituzioni e allora secondo me e anche bello ritrovarsi insieme qui stasera il Sindaco di Roma il presidente della Provincia e presidente della Regione lasciatemelo dire
Insieme
Ad aver voluto questa giornata così come si è svolta e come Francesco l'ha raccontata
E insieme continueremo a lavorare per non deludere quella speranza soprattutto dei giovani una speranza legittima
Alla quale dobbiamo dare delle risposte a partire da quella relativa al problema drammatico dell'occupazione e a questo credeteci stiamo lavorando lavorando sodo
C'è un episodio che mi ha colpito anche a me sta male
Francesco ricordava le parole dei testimoni che erano a via Tasso
C'è stato anche un altro testimone che ha lanciato un'idea
E allora
Perché la giornata di oggi non sia solo una giornata per la memoria ma anche una giornata per l'impegno noi la rilanciamo solennemente da qui quell'idea che ho raccolto stamane a via Tasso era uno dei testimoni storici il quale giustamente
Ha ricordato che la pace è un processo difficile
Che bisogna di girare continuamente perché vinca questo valore
Pensiamo alla ex Jugoslavia e pensiamo anche l'impegno dei nostri militari in quella terra credo che si meritano anche loro questa sera una citazione
Pensiamo ad un'altra pace che rischia di essere vanificata dai radicalismi
Pensiamo a Israele pensiamo alla Palestina
E allora
Ecco la l'idea eccola
La proposta ecco l'impegno che prendo non soltanto a titolo personale perché ne abbiamo già parlato ma anche a nome di Francesco Rutelli e Di Giorgio Fregosi
Questo testimone stamane ha detto che abbia fai fa in terra appunto
Palestinese e israeliana c'è una compagnia teatrale formata da giovani attori che sono per metà israeliani e per metà palestinesi
E questa compagnia
Sta mettendo in scena in questi giorni pensate una commedia di De Filippo Napoli milionaria
Sapete qual è la battuta più celebre di quella commedia
Ha da fare mia nuttata
Non è mia battuta la riferisco soltanto ma perché credo che sia un messaggio con cui ciascuno di noi pensa qualcosa
E allora
Facciamo in modo che anche da quelle parti finisca la nottata
E l'idea è quella di portare l'otto settembre un altro giorno importante
A Roma quella compagnia di giovani attori israeliani e palestinesi e magari perché no se il sindaco è d'accordo in questa piazza proporre Napoli milionaria per concludere che ha da Terni annotata anzi la nottata è ferita
Vediamo adesso la parola all'onorevole Giorgio Fregosi presidente della provincia di Roma
Non sono onorevole ma sono onorato di parlare questa piazza
E farlo a questa piazza con un sentimento di rispetto e di commozione
Di rispetto perché ho visto tanti volti noti di uomini e di donne un po'avanti con l'età
Ai quali dobbiamo molto moltissimo
Coloro che sono stati imprigionati chiamo combattuto le formazioni partigiane nel gatto e lei sa per del Corpo volontari della libertà e di fronte ai quali
Io mi inchino
E con commozione perché se capito subito lo diceva il Sindaco che questo venticinque aprile era un venticinque aprile diverso dai tanti che noi abbiamo celebrato in questi anni
Io ne ho avuto la percezione netta quando il capo dello Stato
Facendo uno strappo alla rigidissima etichetta del Quirinale
Dopo che il corazziere avevano deposto la corona di alloro alle Fosse Ardeatine
Non si è limitato ad avvicinarsi e a toccare le fronde della loro ma sì eccome appoggiato alla corona
Con le braccia aperte e ha mormorato una preghiera
Poteva essere un gesto enfatico
è stato un gesto sincero io così l'ho vissuto così l'ho sentito
Ed era un modo io credo per abbracciare idealmente non solo coloro che sono caduti trucidati alle Fosse Ardeatine ma tutti coloro che hanno dato l'abito che hanno patito sofferente che hanno avuto angosce
Per la libertà e la liberazione d'Italia
Il capo dello Stato era felice questa mattina
E infelici lo siamo tutti noi in questa piazza e in tutta Italia
E badate può darsi che sbagli ma credo che questa celebrazione di questo venticinque aprile mille novecentonovantasei
Segni qualche cosa di nuovo e di diverso nella storia della celebrazioni questa data
Cioè essa assume sempre più i caratteri della data fondativa di questo Paese
Della data che rappresenta simbolicamente due anni di lotta partigiana due anni
Di lotta del rinnovato esercito italiano per la libertà che ha combattuto accanto agli alleati
Estadio tentando la festa della nazione quello che il quattordici luglio per la Francia
Vi è
Una persona che non è più tra di noi che è stato comandante militare del Comitato di liberazione dell'Alta Italia Giorgio Amendola
Che ha scritto un libro un libro privato il pubblico intima il politico
Gli anni Trenta
L'esilio l'esilio in Francia
Quattordici luglio la gente balla per le strade ogni comune francese ogni angolo è ricoperto da festoni tricolori
Bene in uno di questi balli in piazza
Incontra la compagna che sarà la compagna della sua vita diciamo me le Coq
Allora questo venticinque aprile Annett pare che stia assumendo le caratteristiche che ha il quattordici luglio in Francia data veramente fondante dell'Italia nuova nel cuore di tutti noi
Ha detto bene Piero quando parlava dei giovani dei bambini
Ci sono anche dei bambini in arrivo sono presenti su questa piazza mamme
Padri con i bambini piccoli e anche donne
Ai quali sta per giungere il dono della maternità io capisco quando Francesco Rutelli dice vi vorrei morbidi per sempre se fosse possibile infrangere le leggi della biologia
Lo vorrei tanto anch'io veramente tanto anch'io
E allora siccome non è possibile infrangere leggi della biologia intanto dobbiamo dire un grazie norme associazioni partigiane combattentistiche degli internati del rally cita i momenti più sicuri più bui quando il venticinque aprile sembravano una festa di fazione di parte hanno tenuto acceso uno spirito
Un collegamento ideale grazie a loro
E consentitemi in tutta modestia di rendere onore a coloro che sono caduti per la libertà di tutti noi e di dire viva il venticinque aprile atto costitutivo dell'Italia nuova e viva l'Italia
Diamo ora la parola Ferdinando De leoni del presidente dell'Anpi provinciale e a nome del Corpo volontari della libertà
Cari concittadini
I io vi porto innanzitutto al saluto delle associazioni partigiane di associazioni
Che ricordano il loro settanta mila caduti per la libertà
I quaranta mila
Che rimasero mutilati ed invalidi i trenta mila caduti combattendo all'estero per la libertà in Grecia nelle isole del Mediterraneo in Jugoslavia in Francia
Mi ricorda i trenta mila dell'esercito italiano che veniva dal Sud rappresenta anche dieci mila civili massacrati nelle rappresaglie
E tutti quelli caduti nei campi di sterminio conosciuti e sconosciuti nelle fosse comuni e quelli scomparsi in atto nel bel nella notte nella nebbia secondo il decreto nazista
Cari concittadini
Oggi è davvero una giornata radiosa e ferisce
Festeggiamo una data importante della storia patria la fine dell'occupazione tedesca la vittoria sul nazifascismo l'inizio cinquantuno anni fa della ricostruzione del materiale e morale del Paese
Ma io sento che qui sta accadendo
Qualcosa che mi resta difficile da definire come se questo luogo
Solenne per l'arte e la storia
Abbia il potere di trasmetterci un supplemento d'anima e chiederci se davvero noi vecchi partigiani abbiamo completamente onorato
L'impegno che tanti anni orsono prendemmo a nome di coloro che questo giorno di festa segnarono ma non avrebbero mai potuto vedere uccisi sui campi di battaglia Nelaj chiede soppressi ferocemente dei plotoni di esecuzione o dalle torture
E penso anche a quanti donne e uomini di ogni età e condizione hanno patito oltre ogni limite a causa della dittatura e della guerra
Non è tuttavia un pensiero per quanto intensamente doloroso che turbi questa giornata non ne stravolge lo spirito di letizia e concordia anche se esso nasce dalla sofferenza
Anzi è festa ancora più grande per questo ce lo siamo detti stamane alle Ardeatine a via Tasso che invece il presidente della Repubblica deponevano una corona all'Altare della Patria
Guai senza la dissi loro lo spirito di questa festa farebbe a far torto a coloro che celano danza con il loro sacrificio festa dunque una grande festa popolare gioiosa festa della libertà
Ma ecco purtuttavia riaffacciarsi dicevo l'interrogativo
Che non riusciamo a respingere tanto tormenta le nostre coscienze
Se altra strada ci resta da percorrere e quaranta perché la stessa parola libertà assuma il senso che la rilevante le avevano dato alla Resistenza e la guerra di liberazione
Trasferendolo attraverso la parte preponderante dei costituenti già artigiani nei dettami propositivi della carta statuale repubblicana è stato un pensiero assillante nei giorni scorsi quando una certa parte politica che concorreva alla guida del Paese
Una certa destra già certa della vittoria elettorale con molta baldanza protervia ci ammoniva a non farci illusioni sulla possibilità di perfezionare la democrazia di stabilirà un un rapporto ancora più stretto e pregnante tra libertà e solidarietà tra libertà e dignità della persona tra libertà e attuazione dello stato sociale
Minacce
Minacce frammiste al lusinghe
A promesse da imbonitori sulle piazze di antica memoria ma minaccia anche serie da non sottovalutare non solo per i pericoli di involuzione sociale ma anche dei richiami all'autoritarismo e a principi propri del fascismo
So bene che il solo pronunciare la parola fascismo ci fa rischiare di essere tacciati di evocare una storia irripetibile su cui pesa una generale condanna senza appello
Ma ad un'analisi seria non sfugge di certo il riproporsi incerti particolaristiche l'ispirazione di inconfondibile marca fascista
Quando
Quando si voglia ad esempio limitare il potere del parlamento e del saltare al massimo quella del capo del governo si tenti di scardinare le istituzioni dello Stato non perché
Non fare correggere anomalie e difetti ma per colpire lo stesso sistema democratico
Minacce ripeto da non sottovalutare specie nelle proposte relative ad un certo presidenzialismo di cui francamente molti illustri costituzionalisti non vedono la necessità
Contestandone inoltre la capacità taumaturgica proclamata da Forza Italia Alleanza nazionale
D'altra parte
D'altra parte lo scempio delle lapidi a ricordo dei caduti nella Resistenza i pestaggi all'università di studenti democratici
Gli attentati
Gli attentati alle sedi dell'associazione dei familiari dei martiri e delle associazioni partigiane e dei partiti di sinistra in prossimità delle elezioni
E le corone come me relative incendiate ieri ad Ostia ad elezioni già avvenute
Sono segni palesi di una speranza che era stata Cesar revanscismo fascista da chi dava per scontata la vittoria di destra nelle consultazioni popolari
Persino sfidando il popolo italiano col presentare tra i candidati il comandante di un plotone di esecuzione massacratore di partigiani
Ma la soddisfazione con cui abbiamo accolto il verdetto elettorale non è tale
Perché quell'ufficiale fascista non entrerà al Monte Citorio o perché è uguale sorte toccata ad un uomo della resistenza portato dalla vanità ad essere strumento di Alleanza Nazionale
Entrambi bocciati dal popolo
La soddisfazione perché il ventuno aprile novantasei ha assegnato la continuità con la guerra di liberazione
Con la vittoria del venticinque aprile quarantacinque così da fare oggi di questa giornata di festa un momento di forte ripresa del processo del Pro che ha rapito propulsivo verso una società socialmente avanzata con lo spirito comunitario dato dal solidarismo che è tutt'altro che l'agitazione caritativa
Pur apprezzabile solidarismo come riconoscimento pieno dei diritti di ogni essere umano
è il messaggio che inviamo al nuovo governo certi che lo rimarrà inascoltato Otis affissa
Diamo ora la parola Fabrizia di scarso rappresentanza delle organizzazioni giovanili politiche culturali che si riconoscono nello spirito della istanza
Tuttavia
Gli amici
Ringrazio innanzitutto della possibilità data mi di prendere la parola qui oggi al nome di giovani diversi orientamenti politici che hanno di comune accordo deciso di promuovere un'associazione dei giovani antifascista
Antifascisti legati all'ampia e all'Anpi ispirata ai valori di che stasera qui insieme celebriamo
Sono i valori della Costituzione antifascista e democratica che è figlia la grande vittoria del venticinque aprile
Sono i valori della libertà in tutte le sue forme
Sono i valori della democrazia resa viva dalla partecipazione permanente di tutti i cittadini attraverso i partiti le associazioni democratiche le forme e le istituzioni di decentramento dello Stato
Sono i valori della giustizia sociale perché non c'è libertà né democrazia dove c'è miseria e sfruttamento emarginazione insicurezza
Sono i valori della fratellanza tra i popoli perché non c'è democrazia se non c'è rispetto per gli altri se non ci si sente tutti uguali e fratelli se non si sentono propria anche le ingiustizie più lontani da chiunque sofferte
Sono i valori che la Fratellanza
Sono questi devono rimanere punto di riferimento per un reale progressivo civile sociale per l'Italia
E le conquiste realizzare su questa strada grazie alla lotta contro il fascismo devono essere difese
In questi valori tutti i giovani italiani devono riconoscersi poiché essi rappresentano il fondamento della nostra democrazia del nostro vivere insieme civile e sociale
Per questo la festa della Liberazione non è una festa di parte
E deve essere la festa di ogni cittadino italiano e come tale oggi noi celebriamo e per questo non possiamo permettere che sia offuscata e lenti e indebolita la memoria della fa dalla fatica di e dai sacrifici compiuti da noi dal nostro popolo per la conquista della libertà e dall'indipendenza nazionale
Il ricordo la storia di quanti hanno combattuto per questi valori non può e non deve cadere nell'oblio deve essere trasmessa come preziosa eredità a tutela del nostro futuro
I valori della Resistenza
Noi vogliamo offrire ai nostri coetanei essi vivono spesso Unseen grande senso di insicurezza e di incertezza sul loro futuro morale e materiale
L'individualismo il culto del denaro l'apparenza insieme alle condizioni di certe nostre periferie e alla difficoltà di trovare lavoro
Sono le radici degli anni quel degli anni degli inquinanti fenomeni di violenza e di intolleranza di cui spesso provvigioni sono protagonisti
Noi pensiamo che proveremo allori e negli insediamenti della Resistenza i giovani possono ritrovare le ragioni il profonde per farsi promotori di una nuova liberazione soprattutto morale e civile
Ci sembra quindi fondamentale ruoli a scuola nel fa nel farsi portatrice di questi valori nel saperli comunicare diffondere insegnare fornendo ai più giovani la possibilità di confrontarsi direttamente con le protagoniste dell'antifascismo e della resistenza
E le giovani a nostra volta diremo ai giovani che verranno la fatica e la conquista della democrazia affinché tutti i democratici siano sempre vigili contro chiunque attenti a democrazia
Questo è il nostro impegno ed infine un ringraziamento anche se hanno ricevuti tanti ai partigiani a quei giovani di cinquant'anni fa che sacrificando la loro giovinezza e talvolta loro vita hanno dato dei giovani un Paese libero
Allora noi abbiamo finito ma vorrei farvi una proposta conclusiva adesso comincia lo spettacolo musica quindi speravo rimane apre allungo a popolare animare la nostra piazza della città la piazza del Campidoglio
Però voglio proporre a quanti lo vorranno naturalmente in maniera molto semplice e sobria
Che durante questa festa ci sia anche un minuto da parte di chi lo vorrà
Di meditazione e di riflessione
Quindi qui dentro
Il Campidoglio noi abbiamo fatto il mese fa mese e mezzo fa
Un gesto de riparazione
Durante
La fase più buia della dittatura fascista
Furono cacciati via
Allontanati
Decine di dipendenti del Comune di Roma
Perché ebrei
Per più di mezzo secolo
Tutti noi c'eravamo scordati
Alcune settimane fa abbiamo fatto un gesto semplice di riparazione
E in questo corridoio che non so quanti di voi conoscano posto bellissimo perché nell'undicesimo secolo le arcate all'inizio del Palazzo Senatorio piano terra da cui si accede poi al consiglio comunale
Lei si teneva fin dall'undicesimo al dodicesimo secolo il consiglio comunale cioè si riunivano i cittadini in una specie di Assemblea civiche si prendevano
Le prime decisioni democratica della città del comune ci sono tante
Lapidi memorie e documenti nella storia di Roma lei non abbiamo voluto aggiungere uno molto semplice
Una targa in memoria di coloro che furono privati del lavoro
Privati dell'onore
E della stessa identità di cittadini e di cittadini romani perché ebrei
Io mi propongo lo propongo a coloro che lo vorranno di passare mezzo minuto
Apriremo nuovi del tutto sobriamente questa piccola visita
Una specie di inaugurazione popolare di questa testimonianza di questi tra riparazione oggi la piazza
A questo sentimento di primavera e di libertà che avete sentito in tutti i nostri salute discorsi
Però queste mura piano millenni di storia di sangue ditemi un free di contraddizioni di tragedia di soddisfazione di democrazia oggi
Hanno anche questo piccolo segno Roma se n'era scordati per più di mezzo secolo voi siete un po'gli ambasciatori di Roma in questo venticinque aprile festa della libertà
E vi chiedo di tributare mezzo secolo dopo
Mezzo minuto di raccoglimento di riconoscimento levando uscì il cappello in chinando chic
A coloro cui noi da cittadini romani Noè allora non abbiamo saputo riconoscere la dignità di uomini umiliando il fino a questo punto è che abbiamo messo mezzo secolo per a mettere quell'errore
Per ricordarcelo e per fare quest'atto di riparazione questa la proposta che io faccio a quanti di voi vorranno nella festa che avremo questa sera passare
Mezzo minuto a rendere omaggio dalla piazza al cuore del palazzo capitolino dal passato buio di nuovo all'alle e rinvia alla gioia di questa giornata di festa nazionale grazie per essere stati qui e poi dal vento Iva al ventuno aprile Natale di Roma voleva il venticinque aprile festa della Liberazione