"Per la riforma morale e culturale della politica" incontro seminariale organizzato dal Dipartimento Formazione Cultura del CDU

Perché abbiamo parlato fra di noi abbiamo già fatto un preriscaldamento
E comunque il saluto di benvenuto che porgo a tutti voi e ringraziamento particolare che rivolgo al nostro segretario politico
Che ha accettato di trascorrere questa giornata insieme a noi non è un atto meramente formale
Pur condensando il mio intervento in pochissimi minuti desidero esprimere una preoccupazione è una speranza la preoccupazione evidentemente riguarda la situazione politica generale non tanto e non soltanto per ciò che è accaduto nei giorni scorsi ma per il modo in cui è accaduto
Ancora una volta il dibattito politico che sembrava vertere finalmente su questioni costituzionali di altro profilo per delineare un assetto istituzionale del Paese più adeguato alle mutate condizioni della società italiana
è stato soffocato da rivalità e lotte di potere accentuando lo scollamento tra la classe politica e il popolo che essa dovrebbe rappresentare
Ancora una volta si è constatata l'assenza di un reale dibattito di idee in un orizzonte privo di riferimenti morali eppure proprio da questa constatazione nasce la speranza anche la speranza nell'efficacia del lavoro che questa mattina il nostro partito inaugura ufficialmente che è un lavoro di formazione di formazione culturale
Sono consapevole di un certo anacronismo della nostra posizione proprio mentre quasi tutto sembra precipitare
Mentre sta per aprirsi una stagione di congressi di campagna elettorale quando insomma tutto sembra indurre alla fretta e alla concretezza dell'immediato noi ci mettiamo a parlare di formazione attività che per sua natura richiede tempi lunghi semina abbondante e non garantita prospettiva di raccolto ebbene sì
Bisogna convincersi che la cosa più urgente prendere urgentemente decisioni che riguardano i problemi a lunga scadenza
Ecco perché è urgente il varo dei corsi base di cultura politica che si rivolgono in primo luogo ai quadri ai militanti e simpatizzanti del nostro partito
Il nostro un partito giovane nuovo non appesantito da ambigui e compromissioni e che intende aria abbeverarsi alle sorgenti genuine che hanno alimentato l'impegno politico dei cattolici nei tempi migliori
Proprio per la sua novità e giovinezza il nostro partito deve irrobustire la propria identità nell'ampio orizzonte della dottrina sociale della Chiesa che come è stato scritto nella lettera di convocazione di questo seminario senza cessare di essere una parte della teologia morale e anche una filosofia civile
Una proposta è un grande dialogo di studiosi delle diverse discipline scientifiche che si occupano direttamente o indirettamente dell'uomo di operatori economici di Esperti di lavoratori di sindacalisti e gli imprenditori
Che riguarda i principi fondamentali della convivenza umana del diritto dello stato dell'economia e che è indispensabile per individuare nel contesto storico concreto le linee di azione che creano conservano comunque fanno progredire
Forme di vita delle dell'uomo
Il problema dell'identità del partito affinché in tutte le sedi dal centro alla periferia si svolga un discorso omogeneo e coerente è a mio avviso assolutamente prioritario
Noi dobbiamo spiegare innanzitutto al nostro interno qual è il nostro ruolo quale la nostra funzione dentro il polo di centro destra
In alternativa una sinistra cento erede del marxismo nella sua versione aggiornata di partito radicale di massa
Che ha attratto nella sua orbita le frange di quel Catto comunismo che ha avuto espressione politica della sinistra democristiana
Che ha portato all'involuzione ideologica e alla compromissione di potere il partito che così come era nella sua ultima stagione non rimpiange amo
Ma il nostro non è un discorso di Tato sono gli stessi bensì in dialogo con tutti coloro che cito ancora la lettera del segretario politico credono sia ancora possibile dare un ideale alla politica del nostro Paese
Quindi le iniziative del Dipartimento Formazione e Cultura sono aperti a chi intende lealmente partecipare a un dibattito di idee finalizzato come suona il titolo del nostro incontro alla riforma morale e culturale della politica in Italia
Al segretario politico che ancora ringrazio tocca tratteggiare le grandi linee di questa ambizione entrando anche nel merito dei contenuti del piano di studi dei corsi base di cultura politica il dibattito che ne seguirà
Tra tutti noi sarà di grande arricchimento e mi auguro che fin da oggi emerga una dorsale che dia coesione e coerenza anche i nostri corsi di formazione
Attraverso l'elaborazione di un'idea rinvio che serva di riferimento per tutti i docenti pende ora la parola credo di Cipollini che illustrerà fra l'altro il lavoro che finora ed è stato compiuto grazie
Sì sì
Grazie al dottor Cavalleri
Pentire ed è doveroso farlo che questo importante incontro doveva essere fatto molti mesi fa ma chiaramente tutti sanno che la situazione per le politiche e le vicende che abbiamo vissuto non ci hanno permesso proprio di realizzarlo tecnicamente come concretamente quindi si dispiace per questo ritardo perché tenevamo molto
All'inizio di questo lavoro assieme finalmente possiamo partire con questo gesto
Ed ed era stato pensato in un altro clima politico come ben si sa in cui si pensava e che ancora fosse possibile un vero accordo sul sulle regole di funzionamento di di questo nostro Paese purtroppo non è stato così
Ma l'attualità di una vera politica costituente non è affatto fu sfumate dobbiamo ora ripartire come dice diceva e Cavalleri dalla riforma culturale e morale della politica per rilanciarla perché prima o poi dovremo rilanciare questo questa nuova politica costituente quindi il seminario che oggi
Facciamo si inscrive nel contesto l'attività del di dipartimento che come è stato già detto
Sta promo promuovendo in tutte le per le Province italiane i corsi base di cultura politica sulle tematiche che sono anche a tema del seminario di oggi che voi avete già
Treviso di cui avete sa preso visione
Che cosa intendiamo fare brevemente il seminario vuole essere il luogo in cui questo soggetto politico pone a se stesso una sfida
Visto che esso aspira ad ottenere il consenso non solo dei cattolici ma anche e soprattutto dei cattolici per costruire il futuro del Paese vediamo come i contenuti fondamentali della dottrina sociale cristiana sono adesso conosciuti approfonditi
Fino ad intenda fino ad intende Arnett o naturalmente Annoni intenda né la inedita valenza metodologica vale a dire la capacità di guidare lo sforzo per conoscere adeguatamente la realtà in cui si opera e per incidere in essa noi intendiamo oggi sottoporre alla riflessione e al di e al di dibattito assieme agli autorevoli invitati solo questa sfida
Non è più l'epoca dei collateralismi o degli intellettuali core organizzi c'è spazio invece per tentare nuove vie
Il Paese ha un disperato bisogno di spazi di spazi di discussione libera dal dominio dell'ideologia o dal dominio dalla cultura spettacolo in cui si lavora sui grandi problemi soprattutto in vista della costruzione di una nuova i necessari atti eticità civile
Che il nuovo millennio reca con sé
Noi vogliamo semplicemente favorire la nascita di questi luoghi
Un partito radicato tra la gente al servizio dalla nazione non può esimersi dal compiere tale sforzo condividendolo con tutti coloro che vogliono vivere questa avventura
Io passo senz'altro la parola a Rocco Buttiglione e vi ringrazio dalla presenza
Già gli amici
Grazie di essere qui io vorrei partire dal paradosso che ha ricordato cioè le cavallerizze che fanno i politici italiani oggi e naturalmente fanno la campagna elettorale
è il primo giorno di campagna elettorale
Di quella nuovo di dire perché la vecchia sia esaurita appena ieri
E cosa facciamo noi facciamo qualcosa di strano inedito ci mettiamo a fare formazione formazione culturale e politica
Cosa la quale
è un'impresa di lungo periodo
Richiede molto tempo per essere messe in movimento
Dà frutti incerti e comunque di lungo periodo noi vogliamo cambiare in modo in cui pensa il mondo intorno a noi
C'è una politica la quale parte accettandolo come un dato che non può essere cambiato dalla mentalità corrente
E cerca di innestare sulla mentalità corrente
La propria proposta in modo che la gente ci voti tutti hanno i fari fa anche noi facciamo così e faremo così spero con successo in questa campagna elettorale salutiamo il presidente della regione Lombardia
C'è una politica alla quale parte dalla mentalità comune tenta di innestarsi su di essa ma c'è una politica la quale pensa che la comunemente Rita comune va cambiata
Che la mentalità comune per molti aspetti sbagliata e che talvolta la mentalità comune va combattuto
Perché il nostro progetto politico possa dispiegarsi in modo adeguato occorre lottare per cambiare la mentalità comune
L'idea di una lotta per il cambiamento dalla mentalità comune un'idea profondamente religiosa porta alla
Radice Paolina
Alla idea di con versione
Conversione come metta Noemi in che letteralmente il cambiare il modo di pensare prima sì per gli si pensava in un modo adesso si pensa in un altro modo c'è una svolta nel modo di pensare
Noi vogliamo costruire un partito che sia un soggetto culturalmente attivo il quale non si aggancia semplicemente a quello che la gente pensa per poi farsi votare ma vuole favorire un cambiamento nel modo di pensare tra cent'e questa è una concezione di politica
Impegnativa
Vogliamo un partito a identità forte i partiti a identità debole sono partiti che si allacciano semplicemente a quelli che Aristotele chiamerebbe i top poi i nodi di modi di pensare le convenzioni retoriche comuni
Per dire qual è cos'è una convenzione retorica comune perbacco siamo tutti a favore di meno tasse perché la gente paga troppe tasse non ne può più e siamo tutti a favore di una assistenza sanitaria migliore qualitativamente più elevata
Anche siamo a favore di un sostegno più forte per la i disoccupati e i pensionati
Sono luoghi comuni la gente pensa così evidente che si pensa così qual è il difetto dei luoghi comuni il difetto di luoghi comuni e che sono non organizzati
Non fanno sistema fra di loro e sono quindi spesso contraddittori
è difficile spiegare in che modo facciamo a non aumentare le tasse e migliorare la alla tramite siamo anche tutti per la riduzione del debito pubblico dimenticavo ma è un'altra per un altro luogo comune ovvio
E il problema è come si fa a perseguire contemporaneamente tutti e tre questi risultati
E difficile
Anzi forse impossibile
O meglio non è impossibile
Questi tre risultati vanno perseguiti contemporaneamente e giusto volere contemporaneamente queste cose ma per riuscire a ottenerne tutte e tre assieme noi dobbiamo anche saper gerarchizzare
Avere un sistema in cui sappiamo in che rapporto stanno l'una con l'altra e quindi sappiamo quanta parte diamo al perseguimento di un obiettivo e quanta parte diamo al perseguimento di un altro destino
Ma per fare delle scelte bisogna avere chiari i criteri di valore
Il mondo attorno a noi e pieno di valori non è vero che il mondo di oggi un mondo vuoto di valori e pieno di parole
Solo valori emozionali sono valori che non hanno una radice chiara sono valori che non sono adeguatamente gerarchizzati fra di loro e quindi sono valori quali alimentano una retorica ma non una azione
Noi dobbiamo usare la retorica la retorica non è una cosa cattiva storica la scienza dell'argomentare e dobbiamo fare riferimento ai luoghi comuni diffusi sulla gente ma dobbiamo essere capaci di organizzare questi luoghi comuni
E scoprire l'aspetto di verità che contengono dei gerarchi Ciardi fra di loro e anche di combatterli alcuni che invece sono falsi
Scoprire anche l'aspetto di non verità che essi contengono dobbiamo imparare a ragionare
Non come individui perché detto fra noi alcune delle teste più brillanti della società milanese ed italiana e quindi non pretendono di dire che loro devono imparare a me ragione
Però noi come soggetto politico dobbiamo imparare ha ragione
Dobbiamo imparare a ragionare per aiutare il Paese a ragionare
Per ragionare però dobbiamo avere come dato primo precisi chiari riferimenti di valore
Dove c'è un disordine nella identificazione dei valori di riferimento lì una chiarezza di prospettiva politica è impossibile
E quindi c'è un aspetto del nostro lavoro che è proprio quello di ritrovare dei principi
Ritrovare un orientamento fondamentale di valore
Cosa non semplice
Perché la nostra società è stata abituata in una fase pensare di non avere più bisogno di valori
Che anzi valori fossero dannosi per la politica che chiedeva dei valori solidi forse tendenzialmente un non democratico e che il relativista etico era quello che era il miglior politico democratico
E invece chi non ha valore di riferimento di fondo per un verso non è difeso contro la tentazione della corruzione che non è soltanto prendere le bustarelle comunque un uso del potere orientato a non al bene comune ma un profitto individuale
Ma oltre questo non è capace di sintesi politica
Perché la sintesi politica suppone il riferimento di valori per poter dire a te non ti do niente per poter dire a Bibi Pollini il quale vuole una particolare
A trasferimento di redditi a favore degli
Emiliani anzi dei romagnoli ignoti e in modo particolare dei romagnoli sposati con donne marchigiane
Sapere potergli dire che questa è una pretesa irragionevole devo avere un sistema di valori che mi dice che questo è irragionevole o prove nemmeno ragionevole sul fatto di
Attribuire risorse ad un altro fine per esempio il sostegno di handicappati
Per questo le vogliamo essere un partito che ha valori forti
Un partito a identità forte
Oltre che il riferimento di valore però deve essere chiaro il quadro del mondo nel quale noi richiama cioè mia personale convinzione che il problema dei cattolici sia stato per un verso l'affievolirsi del riferimento di valore
Per un altro verso una non comprensione delle dinamiche reali della società in cui vivevano
Per cui molte volte capitava
Che fossero incerti quanto i valori quanto i valori e altre volte capitava che pur essendo certi quanto i colori non capissero come funzionava il mondo e quindi folk favorisce l'auto le forme di comportamento che ottenevano il risultato opposto
A quello che invece era effettivamente desiderati
Noi vogliamo e se il partito ha identità forte ma anche partito calato nel processo di modernizzazione del Paese
In modo da poter riproporre valori forti in un contesto cambiato
E questo credo ci differenzia da due tentare due tendenze dominanti nell'area cattolica la tendenza di chi vuole difendere i valori
Ma ignora il contesto e quindi tendenzialmente guarda al passato
E la tendenza di chi vuole essere moderno ma perde il riferimento dei valori fondamentali
Noi vogliamo invece essere un partito il quale riprende il filo di una tradizione sapendo che la tradizione contemporaneamente il rinnovamento
Tradizione consegna di valori da una generazione all'altra la tradizione però implica sempre la contestazione la generazione nuova mette alla prova questi valori medi riformula per renderli adatti al contesto nuovo in cui si trova arriverà per questo il partito ha bisogno di cultura ha bisogno di cultura in modo particolare nel momento presente
Perché perché noi veniamo da una tradizione di identità forte
L'identità cattolica e una identità forte
Se ce n'è uno
Questa identità forte vive però un cambio d epoca deve formularsi nelle forme nuove proprio di un cambio di epoca
E allora c'è tutta una retorica non solo del mondo attorno a noi ma anche dell'area cattolica un insieme di luoghi comuni dell'area cattolica che vanno rivisitati e che non servono più che vanno riformulati
Bisogna formulare nuovi topo i nuovi luoghi comuni dell'area cattolica
Perché un'epoca è finita e ne cominciamo una nuova e diversa
Noi non possiamo semplicemente continuare un passato perché un passato è finito dobbiamo essere per forza innovatori
E proprio perché vogliamo e dobbiamo essere innovatori dobbiamo guardare ai grandi del passato alle grandi radici
Le piccole tradizioni si perdono la gruppo diceva Papa Luciani le piccole tradizioni si perdono e il tempo della grande tradizione riandare alla al tronco fondamentale dell'arte
Noi
Pollini eccitava sottovoce un altro titolo che ci richiama a questa storia questa tradizione che il libro bellissimo di Romano Guardini riforma dalle cuoricini
La riforma la ripresa della origine non delle tante vie in cui origine si è sfilacciata ma dell'origine prima
Vuol dire questo che facciamo un partito che vogliamo fare un partito ideologico no
L'ideologia e una religione secolari
L'ideologia ignora che tra l'ideale e reale c'è sempre una tensione la politica non è mai la realizzazione dell'ideale perché l'uomo vive sotto il peccato originale e quindi l'ideale il Regno di Dio non è di questo mondo
Però dice Eliot e il modello che giudica questo mondo
Non tutte le soluzioni sono uguali non tutte le forme politico sociali sono uguali alcune sono migliori altre peggiorino e possiamo rendere il mondo se non perfetto
Meno cattivo di come l'abbiamo trovato
O almeno dobbiamo lottare per renderlo meno cattivo o o quanto meno non più cattivo di come l'abbiamo trovato
C'è una dose di anti perfetti Smoke che fa parte della nostra cultura che fa in modo che il nostro riferimento è reale non possa non debba degenerare in riferimento ideologico
Rimane vero che dopo la fine delle ideologie noi crediamo in un partito Ca'forti pratici e ideali che fanno rinnovato
E allora questo vuol dire che noi vogliamo che il partito sia soggetto culturale
Se oggi mettiamo assieme un centinaio di intellettuali con qualche politico
Perché avviene questo perché vogliamo che il partito sia soggetto culturale che politici intellettuali si parlino di più ma perché crediamo che gli intellettuali hanno un apporto fondamentale da dare per costruire il partito che noi abbiamo in mente
Partito che abbia rafforza culturale ed è per questo che la formazione è un elemento molto importante del nostro progetto
Sta partendo adesso in venticinque o trenta province italiane ancora poche però tanto rispetto alle difficoltà che abbiamo dovuto incontrare qual è il Progetto il progetto e che in ogni provincia italiana ci sia un centro culturale può essere il partito stesso che lo sa ma le più normale che sia un centro culturale
Il quale o più centri culturali ma almeno uno il quale nell'arco dell'anno abbia otto dieci momenti culturali forti i quali siano momenti nei quali esiste una identità e l'identità si direbbe Verrando se la radice e vive giudicando il tempo presente
Quindi vive rimandando alle origini e vive confrontandosi con i problemi del presente e tentando di elaborare soluzioni dei problemi del presente alla luce dei grandi valori ispiratori
Soluzioni sempre non dogmatica perché non non è meccanico non è un processo deduttivo meccanico ma soluzioni nelle quali si veda la fecondità e l'efficacia di quel principio
Noi avevamo elaborato un uno schema di tematica
Se lungo le quali muoverci
Non è detto che ogni
Ogni provincia debba svolgerlo e tutto anche perché sono troppo e probabilmente sono sedici
Però indicano le are
Di interesse che noi vogliamo trattare
E
Noi vogliamo coinvolgere voi per primi
In questo processo come ideali interlocutori nella formazione dei contenuti e poi anche ideali diffusori di questi contenuti
E nell'attività formativa del partito e anche al di fuori di esso in una battaglia culturale che certamente va molto aldilà
C'è una primaria che appunto la ripresa
Di una origine
E che avevamo abbiamo indicato tre
Tre temi che possono essere formulato in modi diversi a noi è sembrato di formularle così il primo e dottrina sociale e interpretazione della storia contemporanea
La fine delle ideologie del Novecento e la nuova cultura politica il problema politico dei cattolici
Cominciamo dall'ultimo che all'ultima frase
Che illumina anche le altre in cosa consiste il problema politico dei cattolici oggi
Consiste nel fatto che i cattolici avevano trovato in Italia una loro collocazione politica
E i cattolici hanno bisogno di una collocazione politica perché il cattolicesimo non è una religione del privato è una religione che investe tutta la vita e pur rispettando l'autonomia della sfera pubblica
Crede che essa
Debba subire il medesimo orientamento fondamentale che subisce anche la vita privata perché l'uomo è uno non dogmaticamente
Però efficacemente
La religione cattolica la fede cattolica è una sede che riconosce la intrinseca socialità del soggetto umano e pensa che la sua creatività non può esercitarsi pienamente S lo spazio pubblico le sottratto
Tanto più in un'epoca in cui la gran parte delle cose che facciamo sono influenzate dallo spazio pubblico
Ma forse son così tutta un'epoca ma comunque dalla nostra epoca e ancora più più evidente più forte non c'è ambito della vita il quale non ad una dimensione pubblica politica
E rinunciare a far valere la propria fede in questa dimensione significa vivere una fede mutilata
Nel sessantotto si diceva che tutto e politico non allora ci siamo posti perché non è vero che tutto è politico
Ci sono dimensioni della vita che sono primariamente non politica però è vero che tutto ha un lato politico
Non tutto è politico ma la politica entra dappertutto
Anche per poterla contenere quando va contenuta bisogna avere una presenza politica
E quindi c'è un problema politico dei cattolici diverso in ogni epoca diverso in ogni società nella società italiana i cattolici lo avevano risolto quando erano entrati in campo contro il fascismo e contro il comunismo
E dopo la seconda guerra mondiale
Avevano occupato il centro ricacciato fascisti no a destra i comunisti a sinistra
E quel centro che era il luogo del governo dagli hanno governato il Paese
C'era una posizione forte semplice contro i fascisti contro i comunisti
Sì c'erano poi anche i laici
C'era una vera cultura laica importante più per il suo peso
Nell'élite dominanti che per la massa di voti che era capace di mobilitare saggiamente Degasperi Lacco optò
Perché capi di averne bisogno per poter governare il Paese ma i partiti laici erano in realtà correnti esterne della Democrazia Cristiana
La difficoltà culturali e facciamo in modo che non potessero essere interni
Di fatto non erano veri e propri partiti ma correnti esterne del decide erano aspetti del centro
Occupato il centro e cattolici avevano una chiara
Definita collocazione questo centro poi era un centro che riusciva a neutralizzare la destra
Nel mille novecentoquarantotto Degasperi mi riuscì in un modo particolarmente efficace non consentendo l'in pratica nessuna rappresentanza politica più tardi diventò più difficile ma comunque si riuscì a ma spezzare la destra in due tronconi uno democratico che diventò che fu assorbito dalla DC uno non democratico che fu emarginato
Quella soluzione del problema politico dei cattolici
Che fu geniale
Anche se poi ha manifestato nel tempo i suoi limiti
Entra in crisi con con il crollo del muro di Berlino
Con la
Con la fine dei fascisti e dei comunisti
Quando nasce una nuova generazione la quale non ha conosciuto la guerra di liberazione la quale non ha subito la forza il fascino delle ideologie del Novecento
La quale idealmente si pone oltre le ideologica del Novecento cioè oltre le religioni secolari
Sì a fascismo che comunismo sono religioni secolari le regioni per feticisti che le regioni che pensano che il Regno Unito si può realizzare in questo mondo
Quando queste religioni vengono meno
Viene meno anche la soluzione del problema politico dei cattolici i cattolici devono ridefinire i loro interessi e i loro valori in un mondo che è cambiato
E che presenta altri e diversi problemi devono identificare nuovi avversari
Io credo che l'avversario nel del cattolico in questa fase politica si è prima di tutto il relativismo etico cioè quella idea che caduti fascismo e comunismo
Chi vince
Un giornale italiano lo poneva in questi termini vince Giovanni Paolo secondo province il marco tedesco vi ricordate quando crollò il Muro di Berlino qualcuno disse
Vincere
Il Papa province il marco in un cielo terso vincono tutti e due ma questo fa in modo che inizi subito una tensione vince una democrazia senza valori
Un sistema in cui
Non esistono riferimenti etici forti
In cui gli unici riferimenti etici sono il vantaggio individuale
Oppure oppure vince una impostazione etica nuova trascendente
Che sa
Che il Regno di Dio non è di questo mondo ma sa anche che in questo mondo non si agisce bene se non nella luce del Regno di Dio
Questo è il problema
E difficile catalogare le forze politiche semplicemente come a favore o contro il relativismo etico su questo che dobbiamo essere molto
Come dire molto capaci di giudizio
Perché questa tentazione presente in tutti i campi della politica italiana
Prendete la lega la lega mostra chiaramente
Una difesa
Spietata di interessi particolari
L'interesse del nord ma anche l'interesse dei ceti che non vogliono pagare le tasse
La rottura di un vincolo di solidarietà
In questo senso e per eccellenza un partito antichi valori
Ma mostra anche una radicata ricerca di identità
Contro una società che non ha identità che non offre identità che nega tutto era identità che vuole rivelare tutto al livello soltanto del rapporto fra individui
La lega a una domanda fortissima
Che finora non ha trovato adeguate risposte ma è una domanda positiva di identità
Guardiamo all'area culturale nell'acqua allora e politica nella quale noi ci collochiamo l'aria del centrodestra
E in un'area in cui certamente dice una spinta di relativismo etico in alcuni settori fortissimo
La tendenza identificabile come tendenza a vedere nel mercato l'unico regolatore dei processi sociali
E però difficile non riconoscere che l'area che funziona come principale portatrice
Del relativismo etico nella società italiana di oggi e l'area della sinistra ed è l'unico noi abbiamo Pannella
Però relativamente piccolo ridotto come influenza loro hanno tutta la sinistra che ha assorbito i temi della cultura della emancipazione
Che di cui Pannella poi è stato la la punta di lancia libertà non come appartenenza ad una storia d'una tradizione di Berta non come scoperta delle identità nel rapporto reciproco con l'altro
Ma libertà invece come una appartenere soltanto a se stessi
E la identificazione di valori il quali hanno perduto ogni consistenza sistemica e sono ridotti alla loro pura dimensione retorica
In altre parole l'affermazione di per esempio di una solidarietà la quale non si misura mai con ciò che io devo fare per realizzare il valore ma sempre con l'idea di ciò che io devo chiedere ecco l'idea di uno stato il quale e Luís che deve realizzare il valore e il mio compito è quello di manifestare ed è quello di di chiedere in questo contesto io credo noi dobbiamo sviluppare coerentemente una posizione culturale per noi stessi ma anche per tutta l'area politica a cui apparteniamo una cultura del centrodestra in Italia non c'è esistono alcuni grandi personaggi che sono in dissenso rispetto alla cultura ufficiale c'è una cultura di sinistra alcuni geniali esiste un trend generale della cultura mondiale in cui le promesse della sinistra non solo di quella marxista anche di quella moderata
Si sono rivelate false e che comincia a penetrare anche in Italia
Ma una organica cultura del centrodestra non esiste
Io credo che noi abbiamo il compito e siamo forse gli unici che possono svolgere questa elaborazione per noi anche per gli altri
Quali possono essere le caratteristiche di questa cultura credo che possano essere
Il forte riferimento ai valori cristiani della tradizione italiana
E ancora di più non sono i valori alla identità della nazione italiana che una identità inevitabilmente segnata dalla fede cristiana
Credo che debbano essere i valori della libertà e della responsabilità
Mi ha molto colpito in Germania il vedere come colla non parla mai di libertà senza parlare contemporaneamente di responsabilità
Il binomio libertà responsabilità perché
E contro la cultura della libertà come emancipazione
Libertà Coleman ci passione significa che io posso fare quello che mi pare e piace e ci sarà qualcun altro che pagherà il conto per le disfunzioni sociali che il mio comportamento avrà provocato il grande tema qui il tema della famiglia
Tutti gli stili di vita sessuale alternativi
Le forme di famiglia alternative
Sono molto varie hanno praticamente una cosa sola in comune non svolgono una funzione sociale della famiglia tradizionale e quindi generano costi che vengono addebitati al bilancio dello Stato e te lo Stato poi deve pagare
Questo dato e interessante anche perché ci mette in grado di vedere come i valori tradizionali sono fattori realistici
Il venir meno l'offendere un valore realistico ha come conseguenza che la realtà si vendica
E quindi c'è un aspetto anche utilitarie o del valore nel senso che
E chi non riconosce il valore lo paga con l'impoverimento della sua vita
In tutte le sue dimensioni
Da questo punto di vista ne dobbiamo imparare come cattolici a guardare con un occhio diverso alla economia l'economia dell'abbiamo sempre considerata come una scienza della come dire la scienza dell'egoismo individualistico perbacco la fede invece chiede di essere altruisti chiede di dare senza aspettarsi nulla in cambio
L'idea dello scambio degli equivalenti che sta alla base dell'economia c'è sempre stata difficile da digerire
Io credo che adesso qualcosa in questo deve cambiare
Sotto due punti di vista uno
è proprio questo binomio libertà responsabilità
In quanto ha bisogno di responsabilità per funzionare la struttura economica segnala anche delle trasgressioni dell'ordine etico le quali
Se riconosciute nel loro aspetto puramente etico
Vengono rifiutate dalla mentalità dominante se riconosciuto hanno l'aspetto etico economico invece pongono una una domanda
L'idea che
Gli stili di vita sessuale alternativi sono un fatto puramente privato
Che lo Stato non deve scoraggiare
Anzi che e sbagliato favorire la famiglia rispetto ad altri stili di vita e un'idea largamente diffusa attorno a noi
è un'idea che in America è entrata in crisi quando è diventato evidente che questo ha un costo ed è un costo che devono pagare tutti
Allora molte Bertotto però forse allora non è proprio così
Quando in un paese una quota significativa dei bambini nascono fuori del matrimonio e questo vuol dire che le famiglie
Devono pagare delle tasse per l'assistenza di una grande quantità di nuclei familiari che non sono che sono generati dalle responsabilità di persone che fanno figli e non se ne prendono cura
L'idea che e anche socialmente importante che chi fa dei figli se ne prenda cura e tornata ad occupare uno spazio centrale nella nel dibattito politico americano
Se oggi petto Buchanan a Appia o perché ha sugli elettori americani è per ragioni di questo tipo fatto soltanto un esempio ma il binomio libertà responsabilità ci tocca anche ad un altro livello e il livello in cui la funzione dell'impresa
Richiede un insieme di virtù ed atteggiamenti etici
Che è compito dello Stato riconosce
Non abbiamo guardato spesso all'impresa come al luogo del potere economico il ricco a società di capitali
E solo recentemente in Italia ci siamo resi conto che c'è un grandissimo numero di piccole e piccolissime imprese quattro milioni circa
Che non sono poi tanto ricchi abbiamo capito l'impresa come valore ha avuto come il lavoro autonomo
Il lavoro di chi il lavoro se lo crea da solo e lo crea anche per altri e non invece come il il ricco et il il potente abbiamo capito che una gran parte degli imprenditori italiani sono persone le quali
Non sono affatto i ricchi vedi potente
E questo d'altro canto è il volano che tiene in vita il Paese e richiede responsabilità spirito d'iniziativa capacità di affrontare il rischio
Un insieme di fattori anche eticamente positivi
La scoperta dell'impresa come realtà eticamente positiva che credo uno degli elementi culturalmente più importanti del pontificato di Giovanni Paolo secondo l'enciclica Centesimus Annus in questo senso segna non proprio una svolta ma certo l'evidenza l'emergere di una cosa che fino a ieri era non era percepita
All'anno credo dobbiamo in questa fase nel ridefinire la posizione politica dei cattolici capire che l'avversario vero non è l'impresa o l'economia di mercato
L'avversario vero
Non ne d'altro canto neppure di per sé il pensiero liberale se per liberalismo si intende una filosofia delle istituzioni
E non invece una integrale concezione del mondo
Questo è il tema tra l'altro che è merito della rivista Liberal di aver posto al centro dell'attenzione ultimamente ci sono due concezioni di liberalismo una DS e una concezione
Che vede nel liberalismo una integrare concezione del mondo
E lo lega al relativismo etico l'altra quella di Tocqueville ma anche quella di Rosmini
Quella in cui si incontrano tocco figlio Rosmini è invece una concezione che vede nel liberalismo un una filosofia delle istituzioni
Una filosofia delle istituzioni politiche qual è la differenza fra le due filosofie la prima filosofia vuole una famiglia liberale una chiesa liberale una scuola liberale tutto liberale
La posizione di Tocqueville invece dice no il liberalismo è una filosofia delle istituzioni politiche perché funzionino le istituzioni politiche liberali occorrono dei valori che il liberalismo non produce quindi per poter sopravvivere come filosofia delle istituzioni il sistema liberale ha bisogno di una scuola che non sia liberale
Di una famiglia che non sia agli operatori anche d'una Chiesa che non sia liberale o per lo meno che abbia un tasso di liberalismo di volta in volta compatibile con le funzioni fondamentali che le toccano come chiesa come scuola come famiglia
E e così via
Cioè in questo senso l'avversario non è di nuovo il liberalismo noi dobbiamo recuperare il rapporto con il liberalismo come filosofia delle istituzioni con i valori dell'impresa
Conoscendo la tendenza del liberalismo a degenerare in integrale concezione del mondo e anche la tendenza dei valori dell'impresa degenerare in capitalismo dove intendiamo con capitalismo il primato assoluto del momento utilitaristico nel momento del denaro e la tendenza che tutti gli imprenditori hanno finché sono piccoli e crescono a dire vogliamo libertà di mercato quando sono grandi hanno vinto a dire bene adesso il mercato si chiude io sono il più bravo inutile che altri tentino di insidiare la mia posizione abbia trasformando nella libertà della concorrenza nel sistema del monopolio
è un compito dello Stato mantenere aperto questo ecco io non mi dilungo di più su questo incontriamo quindi una ampia sera di questioni sulle quali
C'è da realizzare una formazione politica una riorientamento politico sono questioni un recapito culturale scusate sono questioni di fondo
Però sono anche io
è un tema in cui tutte o quasi tutte queste questioni uno le ritrova riflessi
Qual è il nocciolo della problema e il tema della dignità della persona della compressione della persona come singolo e come comunità
Ma l'idea che la persona è un valore fondamentale che in nessun caso può essere violato e che nella persona c'è la sintesi della libertà
E della responsabilità della socialità e del diritto alla propria privatezza
Ma non proseguiamo su questo e una primaria e un'area sulla quale a noi interessa e il sostegno all'aiuto alla guida di chi di queste cose si occupa e un'area in cui
I filosofi hanno molte cose da dire
Ma è un'area in cui
Anche gli economisti
Per quello che riguarda i temi dell'economia i medici per quello che riguarda i temi della bioetica devono entrare in una dialogo per intendersi meglio per riuscire a elaborare qualche cosa che non è né filosofia nell'economia né medicina ma è politica
La cacca politica che riceve sottile scienza architettonica la capacità di organizzare altre scienze in relazione ad un fine pratico
I file pratico adesso non è direttamente la formulazione di proposte politiche infine tratti della formulazione di uno orizzonte di cultura politica
L'orizzonte di cultura politica dentro cui possono essere affrontate le questioni politiche del momento un orizzonte che dia identità ad una forza politica non lo facciamo prima di tutto per il CDU
Ma crediamo che questo è un lavoro che in prospettiva deve dare identità politica al nuovo centro che vogliamo costituire anche con il CCD e Forza Italia e forse anche al di là di questi limiti perché il dubbio che in Italia la destra di qui a cinque dieci anni si consolidi come forza politica autonoma con una propria autonoma cultura
è anche possibile che essa progressivamente venga tirata dal centro e venga a partecipare una comune cultura del centrodestra se saremo capaci di sviluppa scale e questo è un primo tema un primo anno ambito
Quella che è stata qui ambiziosamente denominata Area a
è un ambito dei elaborazione
Ed è anche un ambito Feroldi formazione di diffusione
Il secondo ambito in parte lo abbiamo accennato e comincia con il tema economia riforme solidarietà mercato rischio efficienza sussidiarietà e solidarietà
Partendo dalle cose che abbiamo già detto io credo che qui da grande la cosa da mettere al centro sia il fallimento no non ci sta di mente la chiusura di un'epoca di nuovo
Dobbiamo abituarci a pensare storicamente mantenendo il riferimento ai valori
Allora c'è stata un'epoca in cui la sintesi di solidarietà e e e libero mercato solidarietà e libertà
è stata data da politiche che inizia
La sinistra democristiana è cresciuta su questa convinzione
E in parte questo ha anche funzionato
Quella fase definita quel tipo di alleanza fra mercato libero solidarietà non funziona più
Non funziona più perché lo Stato sociale
E in parte fallito perché ha tentato di assumere i compiti della famiglia
Generando costi insopportabili e tassi di efficienza molto bassi è fallito perché presupponeva un mondo diverso da quello in cui vediamo noi ora
Noi abbiamo bisogno adesso di un'alleanza nuova di tipo diverso fra mercato libero e solidarietà e questo implica un cambiamento di nuovo di mentalità
Uno dei motivi per cui io guardo con grande preoccupazione alla possibilità che le elezioni le vinca l'Ulivo e che e lì dentro questo cambiamento di mentalità non è avvenuto o è venuto in modo molto parziale
Cosa voglio dire avevo ho avuto un dibattito con Bertinotti e l'Ulivo senza Bertinotti non può vincere
Non ha nessuna chance di vincere senza Bertinotti e poi dovrà governare con Bertinotti
Bertinotti esprime
Una cultura che in realtà non è più
Marxista
Perché non credo che neanche Bertinotti pensi davvero che crolla il capitalismo e viene il socialismo che un sistema migliore
Esprime una cultura invece che e di keynesismo degenerato qualunque problema emerga
Qual è la risposta è lo Stato che deve rispondere non dobbiamo guidare la protesta sociale per costringere lo Stato a rispondere
Crollata dirà perbacco che facciamo una bella manifestazione mancano i posti di lavoro portiamo un milione di persone in piazza dell'economia italiana va a fondo ne portiamo quattro milioni
E una struttura antropologica prima che politica in cui il compito di rispondere al problema e di una questo altro lo Stato
Domando di solidarietà ce ne sono e noi vogliamo che questa domanda deve una risposta
Noi però dobbiamo capire che non nello stato l'unico soggetto che per rispondere alla domanda di solidarietà
Il principio di sussidiarietà vale anche qui noi dobbiamo creare una società solitaria non uno stato assistenziale
E allora lo Stato deve aiutare a definire i diversi ambiti della sua della solidarietà e fare in modo che nessuno di questi ambiti possa scavarsi delle proprie responsabilità attribuendole genericamente allo stato e questo è un principio il costruttore dello Stato vuol dire un esempio abbiamo visto prima vuol dire che non si possono fare i figli
A caso e poi attribuire allo Stato il compito di provvedere ad essi la famiglia che in un primo ambito di responsabilità e solidarietà
Che vale per i figli che vale per gli anziani noi non riusciremo a far fronte al problema degli anziani in Italia se non daremo il giusto peso anche alla responsabilità della famiglia
Verso l'anziano come primo ambito di solidarietà chi deve prendersi cura di mia madre
Che ormai non è più giovanissimo certo il primo che deve prendersene cura solo io
Io e le mie sorelle abbiamo il diritto dove non ce la facciamo di chiedere l'aiuto del Comune dello stato della per dell'umanità intera però il primo soggetto e e il figlio
Il padre per il figlio il figlio per il padre
Ma questo vale anche ad altri livelli
Il primo ambito della solidarietà regionale e la Regione
Non si può saltare questo ambito ponendo tutti i costi della solidarietà direttamente sullo Stato centrale la Regione ha il diritto di chiedere l'assistenza e l'aiuto se non ce la fa ma l'ambito primo
Un primo tema ci sarà la famiglia il Comune le diverse comunità intermedie la Regione e così via noi dobbiamo ritrovare qui un principio e che cosa il quale articoli il federalismo che vuol dire federalismo solidale federalismo solidale acquista un significato soltanto se che il modo di riproporre questa gerarchia di responsabilità
E questo è un elemento della nuova alleanza di mercato libero e solidarietà
Come un elemento di questo e invece la scoperta della della solidarietà come fattore economico positivo l'impresa non vive fuori di una rete di solidarietà
Noi dobbiamo rompere questa idea che la solidarietà sia assistenzialismo
E a rompere la opposizione efficienza solidarietà la solidarietà e fattore di efficienza e l'efficienza elemento indispensabile della solidarietà
E i
Su questo si innescano tante cose che è difficile anche selezionare selezionare alcune per fare degli esempi ma certamente famiglia educazione politiche sociali la lotta per la libertà di educazione e una lotta che ha un contenuto culturale forte non è la difesa del privilegio dei cattolici e la condizione per una riforma del sistema universitario e del sistema scolastico
Che dia più responsabilità e più efficienza
L'uomo ha il diritto di educare sì in istituzioni che sono costruite con la sua partecipazione diciamo così diventa perfino l'elemento del federalismo del federalismo solidale e il rifiuto di attribuire tutte le responsabilità l'alto
La richiesta che con le comunità territoriali ma anche le comunità non territoriali possono fare le loro scuole
In altri per negli Stati Uniti
Una volta questo era tutto il sistema scolastico americano ultimamente ci sono tendenze statalisti che anche lì contro le quali però c'è una forte reazione chi faceva le scuole le scuole le facevano pochi villaggi con richieste
Ho l'autorità locale territoriale o la comunità locale o una comunità un un una una comunità elettiva
E dentro questo che dobbiamo pensare anche però la responsabilità per il lavora
La Costituzione italiana dice che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
Non è molto semplice capire cosa esattamente questo voglio dire ma un significato plausibile e che un sistema il quale non riesce a dare lavoro
A tutti gli uomini credo che perché ne hanno bisogno e che lo chiedono e un sistema che non è eticamente difendibile
In che modo però sì dal lavoro di nuovo non possiamo pretendere che lo Stato credi l'occupazione addizionale ma diversi enti hanno una funzione e lo Stato soprattutto a un suo compito ultimo di raccordo ma cosa vuol dire questo in un'economia post keynesiana
Quali sono le politiche industriali che possono funzionare
Io credo che valga ancora la pena di parlare di politiche industriali
Anche se questo fa arrabbiare un poco il professor Martino il quale pensa che con le politiche industriali e il mercato che decide che senso hanno le politiche industriali
A me ha colpito molto il proto CRAL il protocollo segnato da col con i sindacati e i datori di lavoro tedeschi
E dice un'idea nuova interessante lo Stato deve creare le condizioni di base che e tratta dalla Centesimus annus
Ancora prima
Potremmo dire dalla Sulic tutore sociali su quando il Papa ha introdotto il concetto di datore di lavoro indiretto lo Stato deve creare le condizioni perché la piccola e piccolissima impresa possono crescere e fiorire
Lo Stato non deve produrre Luís posti di lavoro valorizzare le collezioni perché riproducano loro e come lo fa lo fa con la scuola
Lo fa con la ricerca scientifica lo fa collaborando con la grande azienda per creare grandi reti di sostegno che in genere non economie esterne che poi permettono alla piccola e piccolissima impresa di fiorire di creare posti di lavoro
Che è un po'il contrario delle politiche seguiti unitaria la grande impresa non produce più posti di lavoro
Le razionalizzazioni
Riducono i posti di lavoro
Se investi mille miliardi
Per razionalizzare i processi produttivi FIAT probabilmente produci tre mila posti di lavoro e mi in meno non in più
Questo non toglie che la grande azienda abbia un compito fondamentale perché il suo compito non è produrre posti di lavoro ma creare condizioni di efficienza
Insieme con lo Stato come si pensano queste politiche quali sono le loro caratteristiche una sfida che abbiamo davanti a noi molto dipende dalla capacità di pensare il futuro
E a me ha colpito il grande sforzo che in Germania fanno su questo
L'ultima volta che sono stato solo trovare Ruth verso che il ministro per la per la scienza la tecnologia e l'università
E mi ha colpito come sia centrale nel loro progetto la capacità di prevedere creare prendere posizione nuovi trend tecnologici e come da noi la discussione su questo l'istanza
C'è da fare un grande lavoro intanto per rendere consapevole la gente di questi problemi
E poi per
Per prendere posizione e per lavorare su di essi
Un'ultima osservazione al punto B cinque
Il professor Follini parla di rischi ed opportunità
Credo che questo espressione tocchi il nocciolo del problema che abbiamo davanti
Noi siamo abituati a un certo equilibrio di garanzie sicurezze e rischia un equilibrio in cui il rischio molto ridotto e le sicurezze sono massimizza
Non proprio come in un paese socialista ma quasi
Andiamo verso un futuro in cui sarà sempre più difficile mantenere il livello delle garanzie
E in cui ognuno dovrà assumere più rischia
D'altro canto andiamo verso un sistema che non sarà più povero ma più ricco
Ognuno dovrà assumere più rischio e avrà però più denaro
Che significa questo che nel mondo di domani i nostri figli saranno pagati meglio avranno più soldi ma avranno meno certezze di futuro le certezze di futuro dovranno farsene locale
In altri Paesi e già così negli Stati Uniti ai non hai sulla sicurezza che tuo figlio potrà andare alla università l'università costa un sacco di sorta
E non è neanche la sicurezza di avere una pensione molto alta
Ad una pensione minima
Però Haymanot più soldi con i soldi dove decidere tu
Se vuoi puntare sul fatto che tuo figlio faccia un'università di alto livello
Che gli darà davvero delle grosse chances di successo nella vita
E allora investì sul tuo figlio in tal caso non potrà investire per avere una pensione molto alto
Oppure investì però la pressione molto alta e tuo figlio a meno che non sia un genietto che prende la borsa di studio all'università non andrà
Noi ci avviamo verso un sistema che avrà caratteristiche simili
Perché altrimenti noi andiamo Dan stiamo dando alla gente pensioni sempre più basse e anti Università di livello sempre più basso col risultato che poi alla fine non ce la massa critica né per una cosa né per un altro
Se tu credi nella famiglia e pensi che manterrà è un buon rapporto con tuo figlio tuo figlio ti mandano dall'un quando sarai vecchio investì su più se no fatti un bel fondo pensione e un esempio fra mille che si possono fare il mondo di domani avrà più rischio ma anche più opportunità
Dobbiamo attrezzare i giovani a massimizzare le opportunità che a ridurre i rischi ma di nuovo ridurre i rischi non lo potrà fare lo Stato
E allora nel mondo di domani sarà importante
Avere un'assicurazione privata ma anche sarà importante appartenere a una comunità
Avere una famiglia avere degli amici avere della gente che ti aiuta nei momenti in cui il rischio andasse male
è una rivoluzione culturale e noi dobbiamo riuscire a capirne il dinamismo e a facilitare la in modo da massimizzare le opportunità e minimizzare i rischi
Stiamo andando da i grandi valori
Ai grandi temi dell'economia
Ha un'area circolare alla quale invece detto che tocca le questioni della riforma politica le questioni delle istituzioni
In questo noi vogliamo parlare di sistema maggioritario sistema proporzionale
Della cultura del nuovo centro e dell'organizzazione politica dell'area moderata
In altre parole vogliamo parlare del modello del sistema politico verso il quale ci ha avviato io credo che in questo bisogna dire primo il il sistema la scelta per il sistema bipolare è una scelta a cui rispetto a cui è difficile tornare indietro
Se procediamo mo'su questa scelta del sistema bipolare
Nel futuro noi avremmo in Italia un a una grande area di centrodestra da un lato e dall'altro un'area socialdemocratica
E come in tutta Europa il luogo della riscoperta di una presenza cattolica sarà il luogo del centrodestra
In tutta Europa i partiti popolari i partiti democratici cristiani sono alternativi alla sinistra e guidano alleanze di centrodestra e questo è anche la forma del problema politico italiano è molto difficile far vivere una presenza dei cattolici una presenza organizzata dentro una forza socialdemocratica
Perché in tutta Europa i socialdemocratici sono quelli che in modo prioritario hanno sposato la cultura del relativismo etico non dappertutto allo stesso modo ma il grande Trend e questo quando l'Ulivo si consolida genera la socialdemocrazia italiana la quale e segnata da questa cultura sarà segnata verosimilmente da questa cultura radicalmente individualistica
Noi dobbiamo invece pensare la cultura del centrodestra recuperando anche un insieme di valori che erano stati accantonati perché di destra
Dio patria e famiglia sono stati depurati e con l'epurazione antifascista che ha identificato il fascismo con Dio patria e famiglia
Oggi questo è finito il nocciolo del fascismo era un nocciolo totalitario e attivo comune con il marxismo come ha mostrato il mio grande maestro Augusto Del Noce e come nessuno è stato in grado di contraddire
Allora ne dobbiamo recuperare quei valori cattolici tradizionali
Che il fascismo ha utilizzato strumentalizzato ma che non sono la scienza del fascismo e questo è un elemento per la ripresa ad una identità nazionale italiana che e anche uno dei fattori della nuova cultura
Che vogliamo costruire
E nell'area di infine si parla delle grandi riforme riforma istituzionale forma di Stato forma di governo sistema elettorale
Riforma della pubblica amministrazione riforma della scuola e dell'università visto che abbiamo parlato moltissimo non mi fermerò adesso su forma di Stato deforma
Di governo perché tutti quanti ne avete la testa piena perché se ne è parlato tantissimo vorrei dire soltanto una cosa sulla pubblica amministrazione
Noi dobbiamo in questo ambito io credo recuperare il senso della funzione pubblica
E insieme il senso del servizio
Noi abbiamo avuto una fase in cui in Italia tutto è stato Funzione pubblica
Funzione pubblica significa e lo Stato che provvede è lo Stato che decide e tutto avviene secondo meccanismi burocratici del diritto amministrativo centrati sullo stato e il sistema del controllo che ha tutto compreso inefficiente la nostra pubblica amministrazione
Poi è venuta una cultura del servizio pubblico alternativo alla funzione pubblica che diceva una cosa giusta in tanti ambiti noi dobbiamo agire con modalità di diritto privato
Rinunciare a troppi controlli premiare l'efficienza fare controlli di efficienza nei controlli di legalità
Questo era giusto è stato più detto che fatto andrebbe praticato un po'lo spirito della riforma Cassese
O del tutto o della progetto di riforma Cassese
Non dobbiamo però dimenticare che ci sono aree di funzione pubblica che vanno salvaguardate
Lo Stato non è un ente erogatore di servizi
Lo Stato svolge una funzione pubblica eroga servizi perché svolge funzione varia della magistratura per esempio
L'aria delle funzioni propria dello Stato
In cui lo Stato rappresenta la tutela d'un interesse pubblico
E non semplicemente la risposta una pubblica domanda di servizio
Noi dobbiamo contemperare questi due elementi dobbiamo ridare
Agli italiani il senso per la funzione dello Stato come tutore del bene comune
Mi fermo qui abbiamo fatto un tentativo di percorrere molto velocemente le aree
Che noi vogliamo mettere al centro della nostra attività formativa
Noi in questa attività formativa crediamo crediamo che siano temi importanti anche in campagna elettorale termina qui non rinunciamo neanche durante la campagna elettorale
In alcune province venticinque trenta province l'attività formativa è partita non speriamo che continui anche durante la campagna elettorale e speriamo che inizi anche in altre su queste cose
Noi cerchiamo il sostegno ed il dialogo e il sostegno di dialogo di quelli che ci stanno a questa impresa
Perché la formazione deve diventare nel partito una vera e propria impresa interna al partito
Quelli che ci stanno ad aiutarci dando uccide
Quelli che ci stanno da aiutarci agendo come formatori andando in giro a diffondere idee quelli che ci stanno ad aiutarci trasformata trasformare questi le Point concreta proposta di governa io confusamente credo d'aver fatto la mia parte per introdurre il dialogo fra di noi adesso mi taccio cedo la parola grazie
Sì ma che dopo questi intrighi introduzione direi abbastanza magistrale abbiamo elementi congrui per alimentare gli interventi e il dibattito che devono arricchire appunto questa proposta sui singoli
Aspetti delineati dal segretario politico come cronologia possiamo andare avanti fino alla una a con interventi poi ci sarà il break per il pranzo e riprenderemo le due e mezza che vuole prendere la parola può fare immediatamente prego
Il professor Dal Mas Dalmasso
Se in radio microfono non c'era terrà
Professor Dal Maso che arriva direttamente dal Tirolo si insegna all'università di scelta opportuna offensiva cosa però implicazioni politiche dice francamente
Ma io volevo reagire a a caldo quello che ha detto Rocco Buttiglione
Dicendo il mio modo di restrizione del discorso la prospettiva di un impegno come io la percepisco e poi vorrei fare alcuni flash di critica e insieme di domanda alla relazione di Buttiglione
Il prima osservazione riguarda alla fondo la il taglio di discorso abbastanza sconvolgente ed eccentrico per l'oggi
Che Buttiglione ci ha ha proposto l'idea di una verità della politica tra località della politica che si lega avremo ha un problema di metodo del pensare
La cosa la ritengo assolutamente interessante che ci si ponga il problema certamente questo è un problema che il cristiano si pone per la natura stessa della sua esperienza e sui convincimenti per questioni di una conversione
Prima mi sembra che la l'accento operativo e e diciamo lo stile culturale che Buttiglione ci ha proposto effettivamente meriti una uno una un attento confronto e anche la prospettiva affascinante interessanti di un impegno anche se certamente che questo tipo di ispirazione prenda la forma di un partito certamente una una questione è difficile tuttavia mi pare di
Brio che mi sento di fare in quest'ordine ed è chiaro che la retorica modella il nostro linguaggio i nostri rapporti e in qualche modo ridefinisce a livello di immagine l'idea stessa di proposizione culturale di comprensibilità di un messaggio tuttavia è anche vero che come dire lampo
La a livello stesso del il in un certo senso potrebbe essere che ciò che massimamente difficile poco e poco realistico ambisca vento di un consenso di un'efficacia di un'incidenza sociale potrebbe in questa situazione in cui viviamo
Paradossalmente rivelarsi invece incidente e gli successe procuri nel senso ecco io voi le cariche di retorica righe di credibilità mi sembra che l'intervento il lavoro cui siamo più siamo invitati questa mattina
Poi se sarà retoricamente perdente nella misura in cui certi dopo i sono più facili e più avvolgenti a livello di linguaggio dell'immagine del consenso ma invece vincente nella misura in cui un alto livello di le canne
Difficilmente pensabile oggi
Un legame che non che non si appiattisce sulle del consenso televisivo altro ed anche a livello di l'unico legame immaginaria mente sperimenta dette quello mafioso lobbistico
C'è un legame che e si pone un livello diverso la puntata molto difficile non molto convincente corte puzzle Platone nella Repubblica diceva ciò che ogni anima oscuramente persegue
Che per Platone evitamento un'azione politica
Il presentimento di un desiderio di giustizia evidentemente politico apre oggi questo non è facilmente percorribile però tuttavia ritrovando se Bella idea credo unica di fare di puntare sulla formazione delle persone oggi l'attuale e tempere italiana non possa essere neanche tanto a medio lungo termine innescare una questione di credibilità questo è diciamo è un consenso immediato a caldo per cui credo disponibile un impegno
Alcune critiche domande la cosiddetta opposti mia interessato molto
L'azione del topos nel senso di una questione che si dice che sia balla che si ritiene che si ritiene necessaria ma che in realtà in qualche modo ingarbuglia le carte è un valore sradicato diceva Buttiglione un valore che non viene gerarchizzata e quindi collocati in una in una in un effettivo confronto critico io capito così almeno il topos ma allora e non su quattro otto poiché mi sembra fossero presenti nel tuo discorso
Lo dica porta presso il polemico ma anche per aver dato a risposta
La questione di De Gasperi per esempio del centro cattolico
Allora
Obietta mi se mi ero sbagliato nella ricezione del teatro riscosse ma la questione di un centro che sarebbe una mossa dei cattolici in Italia
Vero gli altri decantato questa mosso sto dicendo che la strategia degasperiana fosse un errore assunta anzi benissimo in altro contesto per altre vie palazzo Ater motivazioni mi unisco a dire benissimo
Ma allora la questione di una mossa che
Su tre che genera superficiale di senza entrare in merito a questo fronte analisi politiche economiche eccetera la chiusura di una mossa che era giustificata necessario scelto perseguita o come strategia di un quadro finanziario economico internazionale
Ecco in questo caso la domanda era
Noi pensiamo che la mossa di cattolici questo quadro che ha funzionato Capra mente ha funzionato così piuttosto che in altro modo
E avete costo funzionare così dopo che l'altro modo a
Tamponato dei guai o delle cattiverie per Center per seguire quella suggestione certo punto che la tua relazione
Prima questione allora nel modo di rappresentarsi proprio il topo scopre luogo il nostro collocarci in un discorso o nella nella prospettiva di un impegno di Scelta al modo con cui ci immaginiamo una scelta politica altra questione centrodestra
Progetto punto dicevi
Non esistono culture del centrodestra dobbiamo farla noi anche per gli altri specifiche riferire elementi del prezzo italiana
Dei valori di libertà e di responsabilità subito strumenti consenziente ma domando anche qui l'idea di un un un luogo politico un topos politico centrodestra
Però ecco ma anche politico nella sua materialità della campagna elettorale dei del numero di deputati e di senatori o sottoporsi alle vie di collocarci qua dentro portato la cultura
Anche per la da non lo manda ed è il modo con cui ci immaginiamo questa nostro sto dicendo che
Loro che centrodestra non va bene perché e poniamo lo stile Berlusconi dovesse concepito da un cristiano come qualcosa che appesta lo sto dicendo questo assolutamente innocue fatte a questi che sbaglia ma anche qui un problema di del modo con cui si pensa
Il fatto che un cristiano comunque uno che vorrebbe
Conservare prestare a questo impegni giustiziati tardi Daci tu proponi che partito propone
Mi sembra che appunto se ci sia un prema di di immaginazione o di retorica di questa mossa
Concludo altre due dopo i velocemente ancor più velocemente lacustre Bertinotti la protesta sociale
Mi pare azzeccato interne culturali di metodo politico le tue ieri sul fatto di una indicazione di un disagio economico e sociale che vide immaginato che viene invocato come compito di un altro
Ma allora anche qui ti domando
La questione della beh e di una protesta sociale significa certamente anche qui il topo secondo cui chi risponde la protesta sociale di stato sociale lo Stato
Ma significa anche qui domando obietto domande insieme
La fame qualcosa fa in Italia prima o poi nel senso che a un certo momento l'impoverimento progressivo dei vecchietti il depauperamento del valore d'acquisto del lo stipendio
Le le balere per forza ancorati un certo Cazzola europeo monetari con l'amico tutto questo farà degli effetti a questo punto domando se
Se la questione di
Di un disagio economico portati di una sofferenza sociale portata oltre un certo livello come prevedibile tra cui pattisti economisti mi mi smentiscano
Non provocherà qualcosa a livello del topo del del topos del modo con cui l'immagine di impegno politico
Se il tabaccaio ieri al discorso che la bolletta della patente costa settanta mila o cinquanta mila alla mia battuta sul fatto che fino a quando su diremo battuto se volete un po'così
Bertinottiano retromarce qualcosa entro marzo stanchi
Va detto no no no protesti perché così lei paga e s'arrabbia meglio pagare senza rabbia sì tanto non possiamo fare niente decidono loro
Discorso ineccepibile iniziative secondo accertamenti Talita ma boccalone e platonico così si fa pessimo Q e pensiamo che l'idea della politica poi sono ancora qualche cosa la la la RAI rinunciatari Isma'e l'indifferenza politica supplire le tabaccaio non mi lascia tranquillo
Allora seppur qualche cosa a livello della corto circuito fra l'indifferenza politica il disagio
Non può scattare qualcosa riferito al giusto indagini personali al modo dei nel modo di rappresentarmi impegno è un rappresentante di libri e che per un istante si sospenda dalla televisione che già che giocherebbe a qualche cosa di più le faccio io ma ci sto bene
Scendo dal tranche fermate il mondo voglio scendere fermato a Repubblica voglio scendere
Rimane sempre il problema di come questa prospettiva politica possa essere perseguita al di là del convento Della Valle alta rimane sempre un problema
Tuttavia e la cosa è cogente a livello dalla bolletta la patente quindi l'esperienza quotidiana delle persone mai se non voglio fare di più ultimo dopo se poi finito la questione dello sfruttamento
Il tuo discorso è assente in riferimento a questa dello sfruttamento e dell'all'imperialismo cioè la questione secondo cui nella dinamica della povertà la patente smentite di Sedico con Ciocchetti sono filosofo non sono un economista
Mi sembra che la questione del plusvalore si dice una volta per qualche istante ancora non so della Volvo indiano o asiatico africano che incide meno sulla busta paga del lavoratore italiano
Per cui c'è un propri stringere la questione della sua tasca italiano e non fosse presente come prospettiva Polirone che nel tuo discorso ma allora domando anche qui
Cioè anche qui nel modo di rappresentarsi la necessità o il realismo di un impegno discorso del topos
Sulla questione della dell'anno cugina che dicevi della
Valorizzazione da privati o da oggi pomeriggio granitica
Rispondere presentazioni
Abbiamo scelto sessanta interveniamo quindi è meglio che adesso
Allora diamo la parola a Buttiglione
No nessun altro pretesa o speranza di rispondere alle Cimino che l'illustre collega sono
Alcune osservazioni il prima
Noi vogliamo davvero costruire un legame che non è mafioso e non è televisivo cioè vogliamo fondare il partito su di un legame ideale
Sappiamo che questo
Può non avere un successo immediato
Speriamo che abbia un successo di medio-lungo termine
Lo facciamo prima di tutto perché ci crediamo e perché ci divertiamo a farlo
Cioè perché fare politica così ci piace di più che fare politica in un altro modo e perché far politica o in un altro modo a me personalmente non interesserebbe
C'è perché crediamo che si possa fare politica con una Speranza di verità
Non la politica dogmatica dirti la verità pensa di averla
Ma la politica pragmatica ma seriamente pragmatica di chi pensa che la verità sia una Stella Polare con la quale ci si può orientale magari qualche volta sbagliando ma che si può perseguire il cammino
Che conduce verso la verità anche nelle curve politica
Tu hai citato
La Repubblica euro citerò il Fedone
Almeno fin quando dall'altro mare dall'altra sponda del mare dell'essere non venga qualcuno con un vascello per insegnarci come stanno veramente le cose
Fin quando siamo su questa sponda del mare dell'essere cerchiamo faticosamente di orientarci finite in che modo Platone da due cose con ciò che vediamo essere vero e dove questo non ci aiuta perché c'è il dubbio
Con l'ipotesi più bella
Cioè l'ipotesi sulla quale dovendo rischiare fra così incerte cerchiamo di rischiare per quelle che permettono di realizzare più pienamente quei valori di fondo quella in più che i valori quell'intuizione sulla verità dell'uomo
Segni alla sede calchi spiana e che muove anche noi a fare politica
Mi pare che colto bene il carattere terrà diciamo così della scommessa una scommessa per ottenere credibilità
Per costruire una politica in cui il consenso non dipende più né dal fatto che ai tanti posti da dare ho tanti favori da fare
E e quindi poi legare atterra gente così e neppure dipenda dal fatto che fai fare tante bar se raccontare bene le barzellette in televisione eroga riesce simpatico magari la gente che vota per quella ricostruire la credibilità con me
Certezza che l'elettore a che portando queste persone otterrà questo tipo di azione politica otterrà davvero un'azione politica la quale e ispirata a quei principi e da quei valori tutti i topoi politici sono discutibile ognuno di essi andrebbe approfondito vale a dire noi non rinunciamo a lavorare con troppi politici non si può far politica
L'opposto
Diamo atto all'indice
I treni che se
Disfatto
Alloro
Che hanno
Il problema politico che Luisa aveva invece affrontato in questo senso Degasperi ci serve come eroe positivo c'è un problema più profondo in degasperiana Degasperi sullo certo c'è ma noi non ne parleremo a adesso a livello politico e il problema della specializzazione del Paese
Perché uno potrebbe dire se Degasperi avesse vinto la scrisse riduzione del Prete sarebbe stata arrestata
Probabilmente no non sarebbe stato sufficiente
In Germania Adenauer che ha un progetto politico somiglianti sì ma quello di De Gasperi direi anzi che lo stesso progetto politico in due versioni vince e porta la Germania molti benefici
Non però quello di battere Ras cristianizzazione
E allora potrebbero esserci su questo ulteriori sviluppi si può dire ma non era compito di De Gasperi batterlo la specializzazione la politica dà un contributo ma non governa tutto la totalità dei processi governa alcuni processi
Si poteva andare ancora avanti noi vogliamo anche approfondire il topo il criticamente però questo non ci impedisce intanto di usarli riprendere De Gasperi come il ma come il modello di un disegno politico non subordinato alla ideologia della unità antifascista che ha portato al consociativismo un antifascismo e contemporaneamente antitotalitarismo una idea di istituzioni in cui c'è una maggioranza e l'uno lezione e in cui l'Italia deve essere resa simile alle altre grandi democrazie occidentali e quindi il rifiuto dell'idea del primato italiano
In cui in Italia si sarebbe realizzato un sistema che superava sia comunismo che democrazia occidentale per tutte queste cose Degas per il un conto post su altre la figura fa certamente ulteriormente più approfondita ma si può usare in modo critico anche detto poi
Il riferimento retorico centrodestra e perché non centrosinistra
Beh si potrebbe dire intanto perché noi siamo qui e cerchiamo di costruire questa area politica
E questo certamente pesa
Ma
Pesa anche un altro dato il giudizio che qui troviamo una assenza di riferimento culturale che possiamo riempire
Dall'altro lato troviamo una cultura una cultura politica già solidificata la quale prende un cammino in cui la presenza dei cattolici può essere solo marginale
Che oltre a questo da questa parte noi troviamo uno riferimento spontanea una serie di valori stati d'animo tradizioni e modi di pensare
Che riflettono la base della tradizione cattolica non elaborati ingenui qualche volta in modo sbagliato fanatico ma è quella l'area sociale e culturale
Che noi abbiamo il compito di educare
Bertinotti da cultura della protesta certo
Il meglio protestare che essere passivi
Noi dobbiamo trovare una con una risposta ai problemi che Bertinotti pone una risposta che non può essere quella di Bertinotti perché Bertinotti poi risposte non era non risponde pone problemi avranno e dobbiamo cercare di costruire risposte ai problemi che Bertinotti pone sapendo che molte volte i problemi che Bertinotti pone sono i problemi veri
E allora dobbiamo cercare di dire alla gente cosa intendiamo fare per perché trovino lavoro perché la grande questione la questione del lavoro in che modo noi possiamo dare alla nostra gente la speranza che chi ha bisogno di lavorare possa possa lavorare
E come possiamo convocare la gente a lavorare insieme per questo esperimenti ne sono stati fatti qualcuno lo ricorda anche il professor Dalmasso che prima di andare a insegnare in Tirolo erano in Calabria c'è stato per esempio un tentativo che è stato anche inerti in alcuni settori piccoli ma significativi della realtà meridionale un fatto di coinvolgimento quando abbia fatto le cooperative per la imprenditoria giovanile con il sostegno di una legge dello Stato
E funzionava e non è più stata rifinanziata aveva tanti difetti aspra modifica però funzionale e ha creato imprenditorialità giovanile vera su di una proposta dello Stato si è aggregato uno consenso che stato operativo non è stato il direbbe Inga lo Stato risolve ma sui problemi è stato il dire se ti muovi per risolvere i problemi io ti posso aiutare in questo modo credo che quelle un cammino da consolidare e da riprendere e infine lo sfruttamento
Qui credo c'è da creare fra di noi la coscienza di come è cambiato il mondo io ricordo bene quello che vuol dire il professor Dalmasso
Abbiamo passato più di una notte a discutere con il comune amico via Jeffrey sul tema dello sfruttamento però cose aveva torto
Quello che è successo e che nel mondo di sfruttati hanno cominciato a lavorare e a crescere
Non è più vero che il padre diventano sempre più poveri alcuni poveri stanno diventando ricchi e fanno concorrenza noi e questo è uno dei motivi per cui ne potremmo diventare padre allora c'è da far capire ai nostri nel nostro mondo che le gerarchie mondiali consolidate sono in movimento
L'India la Cina dal centinaio civile Paesi che erano tipicamente da depressione allora no adesso lavorano e erano i dobbiamo trovare il modo di devono riuscire a fare in modo che il loro sviluppo non sia l'occasione per far cadere la nostra ricchezza ma sia invece qualcosa cui lavorando assieme ce la facciamo insieme
La crescita non è un gioco necessariamente a somma zero se qualcuno prende di più gli altri devono avere di meno può essere un un gioco a somma crescente in cui ce n'è di più per tutti
Però qui e questo non è detto che sia così
Gli apologeti del mercato sono convinti che è sempre così i nemici del mercato son convinti che un gioco a somma zero che se qualcuno prende di più di altri prendono di meno
Io credo che realisticamente non è né in un modo né nell'altro può essere in un modo o può essere nell'altro modo
A secondo della capacità di trovare delle politiche le quali rendano compatibili allo sviluppo loro con lo sviluppo nostro e sappiano fare interagire positivamente sviluppo loro sviluppo nostro questo è il compito d'una politica quella politica che vogliamo costruire
Mi scuso se sono stato lungo e confuso ma nel dibattito del pomeriggio potremmo spiegarsi ancora di più
Il scusate allora alle ore tredici e fissata il privé fissato il pasto possiamo ritirare il buono pasto lì alla tavolo della segreteria riprendiamo dopo i lavori alle ore quattordici quarantacinque grazie
Bene riprendiamo i nostri lavori
Con una preghiera di tipo organizzativo nelle cartelline che ci sono sulle sedie c'è anche una scheda che vi pregherei caldamente di compilare che specifica anche le eventuali competenze per la disponibilità a partecipare a questi corsi di formazione che vogliamo mettere vogliamo impiantare e senz'altro sarà anche un modo per mantenere assiduamente i contatti fra di noi ma la parola il professor Martini
Io volevo fare due o tre osservazioni sulla bellissima introduzione che ha fatto Rocco
Articolate su
I seguenti punti primo mi annienta parso molto innovativo questo accenno ai problemi economici finalmente considerati nell'ambito della visione che noi abbiamo della Società e della politica e non invece come quasi sempre succede
Il succedeva
Nell'ambito di una come dire secondo livello di problemi
A cui si affida che si affidano ai tecnici cioè il concetto di mercato e di impresa come concetti centrali con coniugati con un con un nuovo concetto di Stato quindi Stato mercato impresa
Come nucleo di una visione deliberare nel senso di Tocqueville come dicevi mi sembra veramente una cosa nuova nuova rispetto per esempio quella bruttissima parte della nostra Costituzione che si riferisce all'economia nostro produzione ha avuto grandi meriti ma ha avuto anche grandi demeriti
Se leggiamo Dick capitolina dedicati all'economia risentano di una visione corporativa
Tipica dei Fanfani dei Vito da per fare due nomi della Cattolica che aveva il timore a citare la parola in prese la parola mercato che non a caso non sono citate dalla Costituzione
Si parla di partecipazione degli operai si parla di tante cose ma non si parla né di impresa e di mercato secondo me quella parte della costruzione
è l'esito e qui arrivo al secondo punto secondo osservazione
Di una visione socialdemocratico corporativa socialdemocratico corporativa tipica italiana quando dico socialdemocratica corporativa dico è uno slogan che abbiamo un po'usato nel laboratorio politico economico abbiamo fatto qua dico una specificità ciò che sto che specifico la parola corporativa
Socialdemocratica perché nel nostro Paese Mussolini ha fatto quello che in Svezia hanno fatto i socialdemocratici
E in Inghilterra hanno fatto i laburisti cioè di fronte la grande crisi del ventinove
Ha creato ritiri ha rafforzato l'INPS ha creato le strutture che sono state pari pari mantenute dopo la guerra e occupate dai partiti vincitori ceneri in primis la democrazia cristiana in primis i primi spalla sinistra democristiana
La teorizzazione di questa cosa fatta dai genitori dagli Fanfani
Cito solo questo fatto io ho studiato sui tre volumi del rito economia politica edizione mille novecentocinquantasei
Ho ricevuto dalla biblioteca di Boldrini l'edizione del mille novecentoquarantadue che si chiamava economia corporativa è uguale
Cioè il cattolici hanno su mantenuto una vispi cattolici dove il cosiddetto pensiero economico cattolico ha mantenuto una visione corporativa
Della economia che andava benissimo con l'idea della terza via si illudevano di una terza via che andava benissimo con la versione Catto comunista
Quindi c'è una logica profonda
Nel modo con cui in Italia la socialdemocrazia è stata prima fondata dal fascismo e poi consolidata democrazia cristiana
E secondo me e questo è è l'altro punto queste socialdemocrazia non è soltanto un'ideologia è una
Come si può dire un il modo con cui si sono coagulati e delle forze sociali che sono l'avversario politico ecco una un diciamo osservazione che io faccio viscoso che tu hai così ben condotto il nostro avversario relativismo etico e lo capisco e lo condivido
Ma l'avversario politico il politico non è il relativismo etico nel senso che se così fosse il novantotto per cento degli italiani sarebbe nostro versare a destra che a sinistra
Quindi è nostro avversario in quanto minoranza cattolica chi sostiene la verità commerci suo punto di riferimento e questo è vero però sul piano politico secondo me il nostro avversario nella socialdemocrazia corporativa
E cioè il blocco sociale che la difende e blocco sociale che la difende faccio
Da alcune grandi imprese monopolistiche che di questa socialdemocrazie corporativa hanno fatto il loro terreno di cultura da alcune corporazioni sui da Cal
Sindacale politiche diciamo così che su questo impianto hanno costruito il il il loro potere
Il nostro avversario OSCE è questo blocco che oggi nella sinistra trova
La sua espressione al di là delle ideologie
Si potrebbero fare i nomi e cognomi qui ecco secondo me adesso ti chiedo se sei d'accordo ma secondo me dobbiamo avere il coraggio di di rituali nemico in chiave di formazione politica
E in chiaro di formazione politica il termine socialdemocrazie corporativa
Secondo me abbastanza efficace per identificare da un lato una formazione sociale dall'altro un'ideologia che ha avuto nei cattolici e né i fascisti
I primi un po'sostenitori NI uomini di sinistra di gli eredi
Ecco adesso non abbiamo il tempo di approfondire ciò mi sembra che questo sia un punto cruciale e mi sembrerebbe opportuno metterlo in evidenza
L'altro punto l'ultimo punto che vorrei sottolineare è che mi pare che nella rimpianto che hai proposto manchi l'aspetto come dire internazionale
Sia per il versante Europa sia per il versante proprio
Mondo acconti mi sembrerebbe opportuno in un mondo come questo che cambia in cui i confini nazionali hanno tutto un altro significato rispetto a quello da cui veniamo mi sembra abbia giusto dare un'opposizione forte noi come laboratorio politico una pubblici sono alcuni amici con cui lavoriamo sta preparando un pamphlet dove questo discorso dell'Europa
Lo mettiamo al primo dell'Europa e e del mondo che c'hanno ci sembra giusto mettono al primo punto perché oggi forse la prima scelta che si deve fare dove si dove ci si colloca nel mondo non so come dire
In particolare mi sembra che questo slogan o troppo troppo scrive che giravano dello sviluppo senza occupazione del pericolo giallo eccetera secondo me deve essere combattuto radicalmente perché il concetto di sviluppo senza occupazione è la rassegnata
Sconfitta di chi non ha capito cos'è lo sviluppo neanche così all'occupazione non esiste sviluppo senza occupazione
Non è possibile uno sviluppo senza occupazione l'alternativa è tra non sviluppo EDF dalla declino e disoccupazione che è il rischio nostro
Oppure sviluppo con occupazione non esiste lo sviluppo senza occupazione è un errore luddista quello di pensare che le macchine eliminano il lavoro e allora non si lavora più cioè adesso
Il maltempo di argomentare e questo però vale a livello mondiale questo discorso e perché a livello mondiale questo discorso ovviamente impazza sulle politiche demografiche sulla posizione degli organismi internazionali
E sulla politica dei monopoli internazionali che sono l'altra faccia della socialdemocrazia corporativa dette cioè il nemico a livello internazionale sfruttamento non si diceva
E non sono gli stalli Stati non sono più imperialisti o forse non lo sono da da un bel po'l'imperialismo è il monopolio cioè la difesa delle posizioni di potere contro l'innovazione in questo senso innovazione e modernizzazione e realismo
A me pare devono essere coniugati fino in fondo e la battaglia contro ogni tipo di monopolio finanziarie
E e mi pare che si entri segavano altra posizione mi sembra giusto rafforzare questa parte anche internazionale benissimo grazie
Paolo Sorbi
Sì sono contento di intervenire dopo Marco Martini perché alcune cose le sento anch'io in quel tipo di ottica e faccio i complimenti perché fatto un ottimo intervento
E io l'appiglio da un punto di vista un po'più sociologico ovviamente del bell'intervento che ha fatto Rocco stamattina
Mi mi mi premi mette rinunce due sostanzialmente argomenti
Innanzitutto sintetizzando molto una parte del suo intervento c'è una parola chiave
Lui spesso altre volte la dice con una circolo pozione io la dico in termini più classici Rocco mi capisce subito il termine egemonia lui dice spesso la cultura di riferimento è la stessa cosa
Noi come sempre ma specialmente in questa fase siamo a cavallo di una crisi dell'egemonia
E stanno sul mercato politico contendendosi il primato alcune egemoniche
In una scuola di formazione politica questo aspetto riforma morale e culturale che ha ascendenti appunto De Santis grafici gentile eccetera
E quindi sintetizzabile nel termine egemonia
Va sciolto e va fatto capire va fatto come dire Ray reso lezione lezione a tantissimi o a tanti nostri soci militanti
Che potrebbero essere travolti se non ci si rende conto di chi è che di che cos'è oggi l'egemonia nella lotta politica
Abbiamo avuto appunto rifacendosi alla famoso alla famosa triade dei santini Gramsci Croce De Santis io lo dico all'indietro
Il primato dell'egemonia come primato della lotta economica
Io ritengo ed è lo vado dicendo spesso anche le auspico che sia sempre di più la chiave dei corsi di formazione nostri del CDU
La spiegazione dell'egemonia la lotta dell'egemonia come momento prioritario del fattore culturale
Noi sulla scorta anche di alcune cose che diceva giustamente Martini qui non le ripeto siamo in una fase in cui la lotta politica e scontro di egemonie culturali io credo senza dimenticarsi qui dobbiamo andar calmi
Faccio un discorso del genere perché credo che ci si capisca al volo non è che lei mi che l'elemento della conflittualità
Socio economica quindi dei ratti cale non esista più ma non c'è più la lotta di classe anche qui uso un vecchio termine per capirci subito
Il problema quindi della società di frammenti il problema della socialdemocrazia corporative eccetera eccetera mi sembra invece il nuovo scenario nuovo per modo di dire è già in crescita da dieci quindici anni ma sicuramente oggi si dispiega in modo molto molto diciamo egemonico quindi
Lo scontro non è tanto sull'economico sociale ma sulla prevalenza di una cultura di riferimento che ha una serie di
Diciamo punti fissi ben chiari culturali di fronte ad altri concorrenti
Così è nel sistema americano dove democratici e repubblicani si dividono sostanzialmente a grandi linee ovviamente per alcuni motivi di fondo di carattere culturale e invece c'è una maggiore trans
è salita delle questioni economiche appunto l'establishment si divide a destra e a sinistra non c'è come classicamente il comitato d'affari della borghesia che stava tutto da una parte e il popolo tutto dall'altra
Primo perché non c'è più questo comitato d'affari ma ci sono i comitati d'affari e poi non c'è più il popolo ma ci sono i popoli e da qui tutta la grande questione del federalismo quindi ecco la questione delle
Vigevano mia come questione della lotta culturale del primato culturale della capacità di fare emergere una serie piccola ma decisiva di grosse questioni culturali li sappiamo oramai
Quali sono diciamo così le questioni culturali del futuro del terzo millennio per quanto riguarda noi cristiani
Sostanzialmente raggruppabili attorno alla India di famiglia biotecnologiche critica della scienza genetica che ti cade lascia non settaria non settaria ma questo è il grande tema il tema della vita e il tema ovviamente della famiglia
E ovviamente il collegamento e l'educazione quindi la scuola su questo i popolari hanno fatto la scissione
Che siano consapevoli o meno i popolari più consapevoli quindi più quelli legati a una formazione ecclesiale non condividevano la nostra impostazione prese politica non tanto il passaggio tattico di alleanza o meno con il dottor Berlusconi loro non lo condividevano ma non è che noi fanatico sassi mo'il
Caro Silvio Berlusconi sullo a cui affannati ismi filo berlusconiani
Il vero tema della scissione è un tema appresi politico che ha percorso la coscienza più o meno avvertita di alcuni personaggi che hanno fomentato la scissione e che hanno accettato a diciamo nel congresso di luglio a malapena lo scontro la vittoria di una certa componente che hanno visto immediatamente l'occasione per ripartire ovviamente io credo
In modo anche in parte tele diretto dall'esterno quindi se la questione è molto grave carissimi se la questione è molto grave il nella nostra formazione tutto questo aspetto dell'egemonia
Questi elementi della presenza del cristiano in politica verso il terzo millennio la fine quindi tutto sommato l'esaurirsi del cosiddetto cattolicesimo democratico secondo me devono avere una da
Forte presenza perché su quest'aspetto della lotta culturale in quel senso che ho detto io che sì forma una nuova generazione di cattolici politici anche perché Rocco e questo è un grosso tema lo lancio solo per ipotesi perché giochiamo in casa
Nel nostro centro destra
La questione i fini io lo dico così spesso ne parlo anche con Cavalera la questione il Pd non va sottovalutata in che senso
Messa tu hai detto benissimo prima la conferenza stampa era un ragionamento molto politico però il problema che pone i figli non come individuo ma come fatto politico
S per la prima volta in questo Paese si riesce a formare e consolidare
Una corrente che io posso chiamare ora in modo telegrafico nazionale cattolica e che è un grosso obiettivo oppositivo io non sarò mai internazionale cattolicesimo credo che non lo saremo noi vediamo da altre storie però che in questo Paese si formi una componente tutto sommato di convergenza su quei motivi della critica della scienza genetica della volontà di voler una scuola post gentiliana libera pubblica ma non statale della necessità di fare un grande discorso che riguardi l'educazione beh questo è molto positivo non sarà positivo per Gerardo Bianco
Chi ha un'impostazione tutta statalista
Ma per nomi e per la dottrina sociale cristiana avere degli interlocutori di questo tipo è interessante loro non sono così ancora dovranno diventare partono da un confuso statalismo molto corporativo in senso orizzontale perché in in Alleanza nazionale ci sono quegli aspetti lo ritiri Luigi molto bene tu Marco di socialdemocrazia corporativa tra virgolette e in questo senso allora il problema di riuscire nella nostra formazione
Ad avere delle persone che si sanno confrontare ma anche stimolare ma anche stimare ma anche stimolare positivamente evincere
Il confronto con alleanza nazionale e molto importanza e molto importante Alleanza nazionale non è solo Tatarella il doroteismo di Alleanza Nazionale si conosce lasciamo perdere questa s'petto meridionale movimentisti Co di Alleanza Nazionale Alleanza nazionale è questo discorso Molassi hanno cioè di un uso politico laico o laicista
Del cattolicesimo perché tale è Fisichella tale è il Fini e il gruppo di persone che lo circonda che cercano lei cerimonia che cercano l'egemonia sul cattolicesimo noi non dobbiamo sottovalutare nei anche esagerare perché non sono dei Pico della Mirandola le esattamente però io non sono dell'idea di diciamo così di vedere Alleanza Nazionale solo con qualche cosa esterno alla nostra storia sono un qualche cosa che si intreccia è un qualche cosa che noi dobbiamo dirigere questo se siamo in grado e siamo in grado con una realtà sociale di militanti
In grado di fare i conti con queste cose con questa storia preparati sull'egemonia preparati sull'egemonia l'ultima cosa e chiudo
Anch'io credo come Marco Martini che ci sia un po'in quella paginetta che è stata presentata buona boh non eccellente ma buona
Una vuoto sulla politica estera
Al di là delle cose che diceva Marco Martini che condivido in pieno sviluppo senza occupazione cose da far passare perché sono aggiornatissima e queste questioni qui viviamo nel mito invece o della pieno lavoro della che l'occupazione o dello sviluppo senza occupazione e non ripeto quello che diceva già Martini che mi trova totalmente d'accordo che non si dà mai mani anche in Giappone Marco sì da pazzi deve dire ecco te il problema mi sembra quello vivo una
Di uno spazio alla politica alla politica estera e alla crisi delle istituzioni internazionali questa crisi delle Nazioni Unite io mi ha un po'vissuto il diciamo questi ultimi periodi con queste famosissime conferenze delle Nazioni Unite su popolazione e sviluppo ma
Guardate che impressionante perché il discorso che dicevo prima dell'egemonia di questa cultura radicale di massa di questo tipo di scontro che dobbiamo fare sulle questioni delle Biotecnologia e la promozione della persona umana
Riguarda poi l'egemonia del modo di pensare cioè la cultura di riferimento degli apparati dei funzionari nelle istituzioni internazionali di Bruxelles ma anche dalle Nazioni Unite
Politica estera quindi intesa o un po'in senso direi mirato non in senso generico declamatorio
L'ultima questione politica estera anche sul Medioriente un altro grande scacchiere e sull'Europa quindi ecco un discorso di formazione sulla politica estera che riguardi i nomi come presenza di cattolici politici
Nel quadro europeo e tutto ciò che si muove ed è estremamente interessante anche nell'Area dei cattolici che fanno politica su scala europea
Con uno sfondo negli Stati Uniti sempre e nello stesso tempo anche il Mediterraneo ecco allora ci vuole un discorso di tre quattro
Punti ben preciso e distinto come dire capitolo per capitolo di questa questione che io chiamo i problemi della politica estera
Tra
Merlino casello risponde
Dunque dunque
Allora io mi opporrò su un piano un po'diverso
E strettamente filosofico
Ecco
Credo che il problema oggi fondamentale a cui tutti i partiti e dunque anche il CDU si devono confrontare è la crisi la dimensione politica
è molto probabile che alle prossime elezioni ci sarà un altissimo grado d'astensione
E se uno parla con le persone normali le persone comuni moltissimi voto nota voteranno più per senso del dovere e molto torto collo
Ciò significa che il mondo politico è manifestamente incapace di rispondere alle esigenze del popolo italiano
Tutti dunque anche questo partito
Ora c'è un'enorme diffidenza dopo la speranza che c'è stata un paio d'anni fa no sembrava che si potesse ricostruire e l'interesse per la politica era molto alto oggi le tessera per la politica estremamente basso e cioè le norme diffidenza da parte delle persone nei confronti di tutte le forze politiche e una forza politica non può prescindere da questo l'impressione e che tutti i partiti parlino fra di loro e il mondo vada per la sua strada
Bisogna prendere consapevolezza di questo se si vuole agire legalmente
Cosa significa questo che ogni discorso viene immediatamente recepito come un discorso necessariamente strumentale può darsi che non lo sia ma da parte delle persone dire sentito così
Ciò significa che questo discorso non suscita l'entusiasmo energie necessari per portarla avanti
In una situazione come l'attuale dove si è perso ogni senso d'autorità non basta il potere uno può avere tutto il potere politico che vuole va fatta la legge trovato l'inganno immediatamente
E per questo tutte le riforme state fatte perché non era un fatto da idioti hanno sempre peggiorato la situazione sente occorre un consenso reale
Occorre un consenso vero
E ciò significa che se i discorsi che vengono fatti non suscitano risposta
Dato che tutti i discorsi finiscono alla fine per dire bisogna conciliare solidarietà ed efficienza
Noi dobbiamo porti su un altro piano se questo piano indipendentemente dalla volontà soggettiva
Io porto avanti
Ma se questo piano oggi non passa è screditato
Ora
Se visto che l'avversario principale l'avversario fondamentale versare culturale è quello che è stato definito relativismo etico ma relativismo etico ha una caratteristica
Che non si fonda su una metafisica ma sulla teoria della conoscenza col significativo non c'è un'idea come poteva essere il comunismo no il comunismo a un progetto un'idea dei principi e lì si attacca in uno onori Satta che viceversa
Il relativismo etico si fonda sull'idea che non si può più parlare in termini verità che il pensiero e sempre ed esclusivamente strumentale
Il pensiero non indica nulla di vero il pensiero non è la guida del nostro agire il pensiero è un modo per mistificare sì o per ottenere potere
Dunque uno può dire tutte le cose più giusto e più belle di questo mondo ma l'altro non andrà a vedere dice delle cose giuste dice cose vagliata qual è l'interesse che si dietro
E dato qualche interesse necessariamente si è sempre si finisce annualità non c'era il fornaio dal buco
Ora l'assolutizzazione del pensiero strumentale porta al machiavellismo il quale machiavellismo portato alle estreme conseguenze non riesce neanche a realizzare batte risultati e fallisce nel modo più clamoroso l'Unione Sovietica era l'estremizzazione del machiavellismo no e alla fine proprio fallito sul piano pratico
Qual è l'autore che ha battuto se vogliamo usare questo termine Macchiavelli non sul piano del moralismo ma sul piano del realismo è Giambattista vico
C'è l'autore che ha fondato il tutto la sua analisi sul fatto che l'uomo e perlomeno anche non essere ecco
Cosa significa
Significa che noi abbiamo la necessità di ripensare tutti i nostri paradigmi culturali solo se ne sarà la Fondazione Del Noce di Savigliano
Tutti i nostri paradigmi culturali
E ripensare sulla base di questo uomo se l'uomo è anche un essere etico si comporterà in economia in politica Sociologia ovunque anche in forza di questo dato e non può essere dimenticato
E dato che invece per molti anni se invece tutti vari paradigmi erano fondati sull'uomo economico nel senso che agiva esclusivamente sulla dell'interesse
Ma se io sono anche essere etico aggirò anche suo padre interesse ma dirò che su base qualcos'altro
E questo ha delle influenze anche sull'attore economica
Ma sul piano più strettamente politico se noi dobbiamo vincere questo rifiuto del popolo rifiuto che è abbastanza motivato e ce ne vogliamo di Insiel questo rifiuto non possiamo posati su delle teorie per le questioni ed erano legate a priori
Bisogna partire su un'esigenza
Fondamentale
Bisogna domandarsi e esiste una dimensione che per noi l'area astratto per noi per me
è fondamentale e viene però di fatto negata dalla società in cui vivo
O per lo meno resa estremamente difficile e complessa
Ebbene questa dimensione è facilmente individuabile si chiama dimensioni la coscienza ma se libertà significa agire secondo coscienza una società che distoglie il tempo materiale per ascoltarla può essere tutto tranne che lì per lì e questo concetto lo capiscono anche tutte le volte che ho avuto occasione di parlare ai tutti i livelli
è sempre stato capito
Allora cosa significa questo
Significa che lo scopo di un partito politico
In questo momento storico non dico che lo scopo in particolare i dico in generale in questo momento storico se in questo momento storico il problema è come diceva Croce e ripeteva Del Noce
Che la crisi presente una crisi
Di natura morali ideale per cui la crisi che non può a cui la per la cui soluzione non bastano i politici e i guerriglieri ma occorrono i geni religiosi e costole sì
Compito questo diceva Croce compito di una forza politica che capisca che ne siamo lassù situazione più distante dall'epoca dei distinti dove c'è morale politica
Economia ognuna proseguirà la sua strada perché c'era un fondamento comune
L'etica kantiana che in cui tutti erano più o meno d'accordo poi ognuno affondava diversamente ma su quello tutti alla corte oggi questo fondamento comune Senato perso
E bisogna ricrea perché significa
Che il quesito
Su cui si deve basare l'opera di un attimo di un po'movimento politico non è tanto quello voglio creare una società migliore occorre creare una società migliore ma piuttosto quello voglio vivere io secondo giustizia eccome prossima aiutarci
Posso aver l'aiuto degli altri a vivere secondo giustizia
La legge da questo punto di vista non è più uno strumento per proteggere i miei diritto interessi ma la dal l'attacco degli altri ma la legge diventa strumento fondamentale per proteggere me stesso da me stesso
Ora è chiaro che questo significa un cambiamento radicale di comportamento
Sei non so
Se il CDU al coraggio di portarla avanti
Perché poi possibilissimo che la mia interpretazione sia falsa inadeguate
Però rimane il fatto che occorre sicuramente trovare una via radicalmente diverso da quella che si è perseguito fino ad ora dato che tutti col oro che si la stanno perseguendo ottengono da parte del popolo italiano un rifiuto sempre più netto e sempre più pericoloso per le istituzioni democratiche grazie
Il professor Buttiglione
Io ringrazio sentitamente gli intervenuti e che hanno
Mostrato come esiste davvero una radice culturale comune dentro la quale c'è un'elaborazione che cammina
E
Questo fa in modo che sia stato così facile intendersi e ritrovarsi sulle preoccupazioni di fondo nessuna osservazione su quello che ha detto il Marco Martini
L'avversario non è il al relativismo e Chicco ma piuttosto il sistema socialdemocratico
La mia tesi è che qui ci sono due livelli diversi uno e il livello culturale il relativismo etico è una corrente culturale che non si identifica con l'
Su un partito politico
Ed è presente in tutte le forze politiche l'altro invece è un livello propriamente politico
Il modello socialdemocratico è un modello politico
Dire che sono due livelli diversi però non significa dire che non interagiscono
Vale a dire
Che
Il relativismo etico influenza tutti i modelli politici
Tuttavia
Esiste un modello politico in cui il relativismo etico trova il suo livello massimo di condensazione
Tanto che quel modello diventa il portatore all'interno della società delle condizioni di base sulle quali il relativismo etico fiorisce
La tesi che lega la nostra analisi culturale la nostra analisi politica e che il modello socialdemocratico e il modello nel quale realizza questa contestazione
Questo non vuol dire che tutti quelli che aderiscono con al modello socialdemocratico siano dei relativi schietti
Nel c'è una grande corrente socialdemocratica che si fonda invece proprio su canta e sul primato della persona soltanto i socialdemocratici che vanno benissimo ne vogliamo che vengano con noi anche socialisti o altre cose
Però di fatto si realizza un massimo di condensazione a questo livello perché
Io credo perché il modello socialdemocratico a separato radicalmente libertà da responsabilità
E ha costruito
Un modello di stato sociale ma anche un modello antropologico in cui questa separazione viene mantenuta detto in altri termini il il problema del relativismo culturale sociologicamente il problema della famiglia
E il problema della dissoluzione della famiglia come luogo primario di formazione dell'identità e questa dissoluzione della famiglia avviene nel momento in cui la famiglia viene liberata da fondamentali funzioni sociali
Non è più la famiglia il luogo il quale svolge la prima funzione della solidarietà
In altre parole la persona e rimandata non alla famiglia ma allo Stato terra l'affronto dei suoi problemi fondamentali
Non la famiglia ma lo Stato deve provvedere non la famiglia deve provvedere poi lo Stato la deve aiutare a provvedere cento stessimo ed è la radice del modello di stato sociale che ne vogliamo costruire
Una individuo interagisce direttamente con lo Stato saltando il momento per famiglia
Questo ha due effetti genera un individualismo esasperato
è diverso pensare che mio figlio in qualche modo baderà a me quando sarò vecchio e invece pensare che quando a vent'anni se ne va via di casa e non ha proprio nulla che fare con lui
Genera un atteggiamento umano fondamentale affatto differente
Ma questo agisce anche a un secondo e più
Pericoloso livello
Non è più importante che nella famiglia venga formato un individuo il quale è capace di responsabilità soggetto capace di responsabilità si forma nel rapporto con la madre con il padre
All'interno di una famiglia passabilmente unità vengono a mancare se vengono a mancare questi riferimenti la formazione della personalità e profondamente danneggiata e il soggetto non intero legislativo il tema della legge e della responsabilità
E per questo che io sono convinto che quel modello di stato sociale interagisce fortemente con la produzione in una società moralmente
Relativista
La realtà lo scontro immediato con la realtà insegna il realismo
Chi fa i conti con la realtà non è relative
Al di là di qualunque concezione filosofica poi io so che se chi collabora con me tradisce il patto di fedeltà che abbiamo costruito
E non fa la sua parte io dovrò lavorare di più e soggettivamente che questo è Kindu
Se invece
Non solo più riferito a un patto di fedeltà con chi mi sta accanto ma il compito di provvedere e dello Stato
Allora allora davvero si tutte le concezioni sono relativa
Prendete il dato primo della famiglia se mia moglie non fa la sua parte nel tirare avanti la nostra famiglia io istintivamente so che questo è ingiusto e anche mia moglie lo sa nel caso più frequente che sull'olio hanno fare la mia parte
Ma se invece non esiste la famiglia e siamo tutti rimandati ad un'autorità che sta al di sopra di noi allora allora allora qualunque mia pretesa può essere formulata e raggiro sulla base della convinzione che questa autorità al di sopra di noi la deve soddisfare e il problema è di mettere assieme una massa sufficiente di protesta per ottenere che venga soddisfatta
La nostra ipotesi politica e fondata fortemente su questa connessione tra modello socialdemocratico che abolisce il rapporto libertà responsabilità
E relativismo etico
Il modello socialdemocratico è il portatore di fondo nella nostra società delle stanze di relativismo etico perché deresponsabilizza
Un'altra osservazione è stata fatta anche da Sordi che riguarda il tema della
Più che della politica estera capire come il mondo capire cos'è il mondo
Son convinto che un difetto del modello che ci siamo dati e andrà integrato
Perché il primo problema oggi in un certo senso e il mondo
Una serie di questioni vengono poste in modo sbagliato perché non si ha consapevolezza dei dinamismi mondiali nei quali siamo inseriti
Indi quali siamo inseriti più più più strettamente che non ieri perché il mondo si è fatto più piccola
E credo la grande rivoluzione culturale rispetto agli anni della nostra giovinezza e capire che il Terzo Mondo si è spaccato e che c'è un terzo mondo che cresce
Il problema per i nostri posti di lavoro e che questo terzo mondo che cresce occupa spazi che prima occupavamo noi questi qui adesso hanno imparato a leggere scrivere lavorano entrano in settori noi avevamo i settori più deboli fra quelli forti eravamo i più deboli dei forti
Adesso questi entrano dei settori tradizionalmente occupati dei più deboli dei forti
E allora una serie di lavori in Italia non si possono più fare perché loro li fanno a costi minori
E siamo costretti a cercare nuovi lavori a contenuto tecnologico più alto
E ed è per questo che
Perché difficile produrre nuovi posti di lavoro
Come si questo fa fatica a penetrare nella consapevolezza della gente non è che c'è sviluppo senza occupazione e che l'occupazione si distribuisce in modo diverso dal mondo
E allora noi dobbiamo porci il problema di come tratteniamo presso di noi quantità sufficienti di occupazione
E io credo ci sono due questo rende centrale la questione dell'università
Della scuola della formazione per la ricerca scientifica per la produzione dei posti di lavoro pesanti che saranno sempre pochi ma che però genera no
Per un verso una ricaduta pagano salari alti permettono consumi di qualità e quelli danno lavoro ad altri e per un altro verso creando le condizioni competitive in cui altri lavori si possono svolgere meglio e qui però bisogna individuare una vocazione dell'Italia qual è la vocazione dell'Italia in questo mondo che cambia
Quali sono i settori in cui possiamo essere i primi nel mondo ma al di là di questo più parlandone un po'in giro mi son convinto di una cosa
La vocazione dell'Italia non sono le Biotecnologia ci sono già i tedeschi
Non sono i semiconduttori ci sono già i giapponesi e gli americani e difficile individuare una tecnologia hard in cui l'Italia può essere prima forse c'è dovremmo studiare ma è difficile individuare cioè la forza dell'Italia non è l'hardware e il software
La forza dell'Italia e la capacità adattativa a settori specifici di tecnologie forti che già sono state scoperte altrove nelle quali noi saremo forse i secondi ma certo non i primi e questo si lega la struttura di un sistema che il più flessibile nel mondo perché quello che c'è la massima rappresentanza di piccola e media impresa
Credo che noi dobbiamo capire allora questo struttura nuova del mondo le nuove opportunità che questo ci offre per collocare adeguatamente in questo struttura il nostro Paese e qui incontriamo la questione che è stata detta dell'Europa e del Mediterraneo
Perché noi potremo agganciarci alla parte forte del sistema se saremo con l'Europa però sul tema dell'Europa oggi in Italia si dicono molte cose sbagliate ne dobbiamo cercare di correzione
Non è vero che noi facciamo i sacrifici per andare in Europa
Il riequilibrio del nostro sistema il fatto che non si può vivere di debiti è una verità indipendente l'ha fatto dall'Europa i famosi criteri di Maastricht ci ricordano al di là dei difetti tecnici che hanno però un principio fondamentale
Di buona amministrazione che varrebbe anche se non dovessimo entrare in Europa raddoppiamo
Smettere con questo linguaggio terroristico che rende l'Europa impopolare la gente dice facciamo i sacrifici a causa dell'Europa non è vero
Facciamo i sacrifici perché abbiamo troppi debiti li dobbiamo pagare Europa non Europa
E dobbiamo pensare l'Europa in termini di interesse nazionale aria
Io ho parlato a lungo con Stoltenberg nei giorni passati e mi son convinto di due cose nel mille novecentonovantotto non ci sarà l'unione monetaria europea
Nessuno è in grado di arrivarci forse tre quattro ma non ha senso fare dell'unione monetaria in tre quattro
L'unione andrà fatta forse un paio d'anni dopo le dobbiamo chiedere che venga fatto un paio d'anni dopo
E dobbiamo costruire una ipotesi ti accesso dell'Italia all'unione monetaria e che sia compatibile con la realtà italiana è che gli italiani senta non come una violenza
Ma invece come un cammino che apre loro le possibilità del futuro permette loro di entrare nelle combinazioni produttive da cui dipendono i posti di lavoro
Di alto livello che sono quelli che lo spingeva ricerca ma anche perché i nostri giovani seduti ai posti di lavoro di alto livello non riprendono
Questo è anche un problema siamo un Paese che ha un milione di lavoratori stranieri e ha due milioni rotti due milioni e mezzo di disoccupati italiani perché perché ormai non è vero che di per sé la l'occupazione offerta trova una domanda corrispondente o siamo capaci di produrre occupazione che i giovani italiani sentono come adeguata oppure rimarranno disoccupati
Perché tanto hanno una famiglia che li mantiene riescono a fare dei lavoretti per cui se la cavano non c'è la lo spettro della fame che costringe a prendere qualunque lavoro
In parte del paese c'è è la parte del Paese da cui ancora si parte per venire al nord a preoccupare i posti di lavoro ma una parte una sezione molto importante della disoccupazione italiana ha queste caratteristiche e quindi è in questo contesto che noi possiamo affrontarla quindi dobbiamo
Chiedere che si aspettino conviene a tutti e studiare
Invece delle leggi finanziarie terroristiche di cui si parla sento parlare con grande disinvoltura
Di leggi finanziarie da settanta mila miliardi ogni tanto inizia la rincorsa a chi la spara più grossa allora non so se nel caso e qualcuno dice settanta mila miliardi Andreatta si discute
Invincibili mente costretto a rilanciare a dire ottanta mila c'è sempre qualche sciagurato vince ma no non basterà novanta mila
La realtà è diversa dobbiamo pensare leggi finanziarie tollerabili da parte del Paese dobbiamo ritmi di guadagnare credibilità dandoci istituzioni serie che funzionano
E dobbiamo pensare dentro l'Europa il nostro problema ma anche sapendo che l'Europa è mosso dall'interesse nazionale italiano e quindi con la capacità come italiani e di difende il nostro interesse nazionale a livello europeo comunque su questo sì dobbiamo fare
Uno sforzo maggiore dobbiamo inserirlo organicamente non come un'altra cosa ma come un elemento del del problema italiano
Nella nostra nel nostro progetto di formazione
Ancora sul Paolo Sorbi
E finita la politica delle classi sociali
Esistono le classi sociali si vota anche per ragioni di classe ma il motivo di classe non è più il motivo dominante non è l'unico e io amo
Giusto quello che dice su Fini
Ma io legherei l'intervento del Paolo a quello che ha detto tutto Bernardino Casadei la transizione mi sembra da una politica delle classi e degli interessi materiali ad una politica in cui
Chi deve rispondere a suo modo alla domanda di identità che c'è nel Paese perché la domanda prima e una domanda di identità e una domanda di appartenenza
è una domanda di definizione di chi sono io che una domanda di occasioni in cui questo definizione possa avere luogo e quindi una domanda da cogliere come domanda di eticità
A me ha colpito molto Bossi perché Bossi oggi tira tutto sul tema della identità offre identità offre una identità fantastica cioè corrisponde poco alla alla identità reale della gente o sull'identità immaginaria ma offre identità e tira la gente perché offre identità noi come partito non possiamo rispondere di per sé da soli alla domanda di identità
Questo è evidente la politica si svolge ad un altro livello
Tuttavia c'è un modo in cui dobbiamo rispondere anche noi ed è dandoci una identità come partito
Voglio dire noi dobbiamo costruire il partito come soggetto culturale
Il quale offre a chi partecipa alla vita del partito un'occasione di definire la sua identità
E questo in due modi uno rafforzando una identità cristiana affermando un'identità cristiana come orizzonte
Della vita del partito
Ci sono altri livelli più politici quello della Federazione del centro che noi speriamo di fare ma il partito come tale deve essere luogo di elaborazione di una identità cristiana che affronta la sfida della storia e cerca di mostrare la fecondità della propria intuizione fondamentale anche nelle questioni della politica superando una concezione della politica come semplice composizione intere
Siccome l'interesse non mi dice più facilmente dovete votare
Siccome gli interessi sono troppo frammentati
La composizione degli interessi che consente la formulazione di una proposta politica e possibile sono alla luce di una identità e la gente si fida di una identità più che del progetto di composizione degli interessi
Se si ritrova sull'identità è pronto ad accettare anche un progetto di composizione degli interessi che capisce a metà
Ma si sfida prima di tutto della identità per questo dobbiamo costruire un partito ad identità forte
E il concetto di questo partito credo che sia non tanto il vivere secondo giustizia
Che pure importante io partirei dal tema del vivere nella verità
La possibilità di vivere nella preferita la possibilità di affrontare alla luce d'una verità percepita su se stessi per tutte le questioni della vita sociale in questo senso è evidente che il partito uno strumento al servizio di un'identità cristiana che non costruiamo noi ma che anche noi possiamo aiutare a far riscoprire
Tanto più quanto il partito a quella identità la vive dettagliando la nell'ambito specifico nel quale si trova cooperare
Ricco dopo Machiavelli perché in un certo senso quello che noi cerchiamo di fare affermando la politica della identità dopo la fine della politica degli interessi
E dopo o contro quella idea d'una politica dei valori che non legati ad identità
Rimangono soltanto retorici ciò che sottrae i valori alla pura retorica ciò che ci consente una retorica che ha un contenuto forte che illa riaffermazione di una identità noi riusciamo se troviamo la carica per affermare una identità ma anche la possibilità di mostrare che questa identità e concreta
Perché Bossi afferma un'identità dove crolla Bossi anche Fini afferma un'identità dove crolla Bossi che anche Fini
Controllano sulla capacità di questa identità di essere veramente guida per l'azione
Guida per l'azione una identità immaginaria quando deve fare i conti con la realtà non fa i conti con la realtà non è capace ne dobbiamo fare la proposta d'una identità che così concreta che sa affrontare lo scontro con il mondo reale
E in questo e la nostra funzione politica
Oggi la gente non ha fiducia nella politica perché qualunque cosa i politici dicono ha due limiti il primo perché poi non si fa non essendoci la riforma delle istituzioni i politici vanno in televisione a parlare
Una le cose concrete non rispondono a quello che politici dicono tanto è vero che governano i tecnici i quali governano secondo delle esigenze strutturali che non si lasciano influenzare dai valori e dalle promesse dei politici
Questa è la situazione del Paese
Bisogna fare le riforme perché la politica possa comandare questo è un aspetto del problema ma è soltanto un aspetto l'altro aspetto del problema bisogna avere una politica dell'identità per acquisire su di essa il consenso forte
Che ti dà il mandato a fare davvero qualcosa operare davvero per il cambiamento
Oggi noi abbiamo questo che i partiti che hanno capacità di contatto con la realtà reale sono senza identità
Quelli che hanno un'identità anche Bertinotti ha un'identità non hanno capacità di governo la sfida tutte queste parlavo d'una cultura del Centro o del centrodestra e di costruire una Q una identità che sa affrontare lo scontro con la vita e non ne viene sconfitta e ributtata quindi nel mito politico
Questo è quello che cerchiamo di fare l'otto per
Ci sono già sei richieste di intervento il professor Silvio Beretta
Voi riflessi del invece dimettersi
Mandela
Relazione della segretarie mi ha suggerito una serie di indistruttibili di impulso di suggestione insomma di
Di riflessioni che cercherò di esporre nel modo
Nel modo meno disorganico che mi è possibile che stava a cavallo fra l'economia e le istituzioni
Per il segretario che stamattina richiamato l'articolo uno dalla Costituzione
Unici aggancio anch'io con una certa ritrosia dopo quello che l'amico Marco Martini ha detto di di Fanfani però una certa risposta di Fanfani è utile quando papali viene viene richiesto di spiegare perché
Che significato ha la frase L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
E gli si spiega di contrapporre la la ragione della contrapposizione alla proposta basso che diceva l'Italia è una Repubblica fondata sui lavoratori no fra queste le due
Le due formulazioni in contrapposizione dice che per Repubblica fondata sul lavoro si intende
Repubblica non fondata sull'ozio non fondata sul privilegio non fondata sulla nobiltà sulla nobiltà ereditaria era questa
La spiegazione lasciamo pure per la novità dell'Italia
Mente arresta beni in piedi il sarà lavorabilità
Di avere uno stato che non si una pubblica amministrazione una società in generale che non sia fondata sull'ozio e non sia fondata sul privilegio di non essere fondata sul privilegio sui ci contrappone immediatamente
Alla quella che marca Martina chiamata la socialdemocrazia corporativa e non essere fondato sull'Ossezia come dire ci in i divi di ci inibisce qualsiasi regime istituzionale che consente per esempio di andare in pensione praticamente quasi da minorenni
Ecco questo quindi serve serve questa spiegazione a dare una certa idea un permanentemente valida di di società
Serve per esempio a evitare che i bilanci pubblici continuino ad essere quello che in realtà per decenni sono sempre stati sulla base di quello che si chiama il modello conflittuale policentrico il luogo della dell'intermediazione dove tutte le tensioni andavano a scaricarsi e dove quasi tutte o quasi tutte venivano in qualche modo
Accontentate da cui due milioni di miliardi et ultra di debito pubblico se questa è la concezione per se quella è la concezione permanente questi sono prevalente questi sono i risultati e quindi a questo da questo bisogna
Bisogna star lontani un altro punto costituzionale molto importante invece che serve invece da serve la contraltare al secondo comma dell'articolo due della Costituzione quello cui mise mano Giuseppe Capograssi invece il dove si
Rilanciano le autonomia e non quello dove si
Impone alla Repubblica di promuovere
Non vi promuovere
L'identità smaltite le formazioni sociali nel quali il cittadino esprime la propria identità questo e la i e in generale il principio dell'autogoverno che ho quasi spesso preferisco termine che quasi generalmente preferisco usare a quello di federalismo e di Ismail istituzionalizzazione dell'autogoverno ma l'autogoverno e qualcosa di più complicato e anche di più
Di più ampio del federalismo il federalismo è una sorta di gerarchia di poteri istituzionalizzate l'auto-governo comporta qualcosa di più che riguarda per esempio anche le categorie organizzate che non sono enti autarchici territoriali ma la cui la cui autonomia
Non va pure va pure va pure salvaguardata quindi questi due richiami
Di storia della formazione dei principi fondamentali della nostra carta costituzionale vanno vanno vanno conservati vanno secondo me sono utili ancora adesso proprio per controbattere quello quello che si diceva prima cioè quell'idea
Dello Stato invadente auto distruttore che in realtà poi ha finito
Con con il prevalere anche attraverso la vulgata keynesiana cosa dice la vulgata keynesiana che quando il Regillo allo Stato se le calamità in recessione si aumenta la spesa pubblica quando è stato inflazione si aumentano le imposte
Alla fine del ciclo lo Stato se è ingigantito per una strada o per l'altra Shen giganti tra lo l'impostazione contraria
Porta invece a far sì che quando
Le il sistema è in tensione inflazionistica si diminuisca la spesa pubblica quando
In temi in il ipotensione recessiva si diminuiscono le imposte da qui alla fine dell'onda ciclica l'in
Come dire la massa la massa pubblica si trova ad essere diminuita anziché anziché ad essere ad essere aumentata
Ora la l'enfatizzazione della dell'impostazione del secondo comma dell'articolo due porta secondo me dare continua a dare le basi
Della cui di quella che chiamerei lavori Alberto milioni in più e cioè ricco quel concetto che sostituirei al concetto di Welfare State
Cioè non è più una pubblica amministrazione centralizzata che si occupa di tutto di tutti ma sono tutti Attraverso
Una gerarchia di Poteri articolati dall'alto verso il basso dall'alto verso il bar dal basso verso l'alto e diffusi a occuparsi di tutto quello di cui ci si deve occupare e un punto nodale fondamentale acqua a questo proposito è la struttura del sistema fiscale
Il punto i punti di Prodi sono ottantotto quelli di pietra sono dodici io francamente né fare i due riducibili a uno il fisco e e il fisco e lilla
E l'assetto fondamentale dei poteri
Che peraltro non sono indipendenti non sono indipendenti e cerco di concludere brevemente proprio su questo punto
Il fisco decentrato autonomi intanto sulla base dei ben noti principi
Che sono poi larga misura quelle libro bianco di Giulio Tremonti sostanzialmente e possono essere discussi migliorati ma che restano comunque un punto di riferimento fondamentale a mio avviso per le per le decisioni future
Perché fisco e e e e riforma istituzionale si combinano perché è dimostrato come c'è una correlazione abbastanza stretta fra la performance economica di un sistema e la stabilità
Del sistema anche la stabilità governativa
Si è spesso detto che la stabilità dei che il numero dei governi non conta che la durata media di un dei governi non conta conta poco perché in realtà sì l'Italia è stata un sistema straordinariamente stabile al di là l'Alfa del fatto che un governo trasse in media nove mesi sulla stabilità sociale di fondo si può anche convenire sul fatto che si rilevante la stabilità governativa francamente non mi sentirei di convenire per nulla perché l'instabilità governativa inibisce
La formulazione di Progetti e di bilanci almeno di medio periodo il suo risultato qual è quello di scaricare la maggior parte degli oneri dell'aggiustamento sulla politica monetaria cioè di traslare il potere sull'unica
Sull'unica entità sull'unica istituzione che non soltanto competente ma anche istituzionalmente stabile tanto è vero che il governatore dalla Banca d'Italia è l'unico che condivida con quello dalla Danimarca il fatto di essere eterno cioè di non avere
Di non avere di non avere scadenza
Quindi c'è una correlazione fra performance e stabilità in effetti i paesi più stabili sono quelli che hanno dato mi migliori risultati in il proprio nei termini dei parametri di Maastricht per semplificare con l'eccezione dell'inflazione questa correlazione non si trova proprio perché la prima moneta resta nelle mani della Banca centrale questa è debole ed è destinata è dedicata alla stabilità dei prezzi per per definizione
Quindi la stabilità va ricercata anche sul Foro istituzionalmente ricercata anche per le sue ricadute positive sullo stato dei conti pubblici e qui aveva ragione Masera e e ha ragione ha ragione Martino quando invita alla a porre mano alle previsioni istituzionali e costituzionali in tema di politica di bilancio e anche a questo punto viene utile uno richiamo alla storia dalla Carta costituzionale quando si trattava di discutere quarto comma articolo ottantuno
Einaudi voleva addirittura togliere al Parlamento
I poteri di proposta di legge di spesa o di modifica tipo di leggi di modificazione disperse per darlo tutto al Governo perché diceva che l'iter parlamentarismo era il risultato
Dei tempi oramai del tutto passati in cui il il il cittadino dovrà difendersi attraverso i suoi rappresentanti dal sovrano che lo rapinava per far delle guerre essendo passati questi tempi questo potere lì andava andava portato sul governo evidentemente non era una posizione a lungo sostenibile
Ma non riuscì a sostenere nemmeno una posizione estremamente sostenibile Einaudi che era quella secondo la quale ogni maggiore legge dispensa doveva chi proponeva nuove leggi di spesa o leggi comportanti maggiori spese da vera provvederei i mezzi con cui farvi fronte provvedeva
Mentre passò per iniziative da liberale Aldo Bozzi il termine indicare ora il termine indicare estremamente meno impegnativo troppo meno impegnativo si possono indicare che so i l'entrate delle future privatizzazioni quanto frutterà gratta e vinci fra tre anni quanto fu sarà il prossimo condono ecco in questo modo si qualunque bilancio viene viene fa qualunque contiene ha fatto tornare provvedere è una cosa completamente diversa perché ogni qual volta sì propone qualcosa che costa di più ho bisogno indicare dove si vanno a prendere Bernardo è sano prendere le risorse finanziarie
Utili anzi per quelle necessarie quindi esiste una correlazione
Fra performance economica e
Stabilita questa stabilità si ottiene per la via della legge elettorale e questo lo sappiamo benissimo ma anche per la via delle
Per la via istituzionale e sto nella mia opinione per la via costituzionale con un trasferimento di responsabilità in ordine ai pubblici bilanci dal Parlamento al governo grazie
Scusate se invece dell'intervento la mia d'interesse ad approfondire tre questioni nella redazione di stamattina
Forse in un modo un po'provocatorio ma
Questioni che mi sembra a cui sono personalmente abbastanza interessato soprattutto per il lavoro che faccio scuola
Presenti
Faccio un preside di scuola statale
La prima questione questa
Questo compito assegnato hanno detto Rocco di dar valore alla politica
Che è un compito che mi ha sempre affascinato e interessato ma
Che si misura oggi con il fatto che per esempio nel mondo della sinistra penso anche nel quelli della sinistra nella scuola
Trova molta gente a predicare a valori per riportare in politica addirittura la maggior parte di questi affidano all'istituzione dello Stato il compito di ridare i valori di cui la la gente ma penso per esempio al fatto che le circolari ministeriali
E tutto il vano tentativo di questi strumenti che arriva da Roma ormai sempre più viene dal fatto che la scuola statale deve comunicare i valori siccome non li comunica più nessuno affidano all'istituzione il compito di comunicare i valori e quindi il politico usa questa istituzione per questo naturalmente i valori che scrive Luís spiego sulla circolare
Lasciando totalmente poi risolto poi il problema
Chi è che comunica questi valori dall'istituzione mi spiego non certo il singolo il singolo
Ecco come e come come dire come collegare questo compito che Rocco affida hanno al partito ha un lavoro politico
Con il fatto che un'istituzione questo lavoro politico non credo certo fatta costruire un'istituzione politica che poi luce di istituzione per comunicare i valori
Nella scuola stiamo pagando io credo veramente un grosso pericolo da questo punto di vista chi oggi comanda mistero con l'istruzione docente universitario tutti come penso faccio parte conosco Corradini pedagogista
Che spinge proprio nell'uso dell'istituzione per comunicare valori ed è un disastro l'effetto che ne consegue a parte poi disastro organizzativo c'è invece di organizzare il ministero si dedica queste cose qua per cui paghiamo duplicemente
La seconda questione ecco quindi ma evidentemente non è per no alla ai valori per la politica la seconda questione che mi interessava riguarda il
è questo insistere perché per fare un lavoro una forte identità per comunicare per aggregare però tu stesso ricordare alla fine adesso che i partiti su che insistono sulla più forte identità sono quelli che hanno pregato di meno tutte sulle detto
E io ho vissuto l'esperienza elettorale ben precisato cioè chi aggregato di più è proprio quello che sull'identità appuntato di meno
Perché come mai questa contraddizione almeno almeno per il nostro ruolo politico l'ultima questione riguarda la
La questione della
Quando parlando della del lavoro giovanile devono occorre imparare che era i giovani dovranno avranno poche garanzie di rischiare molto si diceva
Questo è estremamente vero io l'altro giorno nel farla facendo incontro di orientamento che mi ragazzi cercavo di spiegar loro o di cosa cosa vuol dire questo ma e altrettanto come si coniuga questo con la questione del debole
Della debolezza perché per esempio chi ha rischiato improprio di costruire scuole in questi anni
Questa somma fra poco tempo proprio dentro un'istituzione un sistema che probabilmente eccedendo in garanzie ha insegnato poco a rischiare qua protetto poco chiari rischiato però nel futuro non credo troverà facilmente la possibilità di evitare di chiudere avendo rischiato molto
Ecco che allora l'attrattiva del rischiare è culturalmente poco veramente e difficilmente comunicabili se prima parlando di comunicazione di creare consenso intorno quest'immagine è difficilmente comunicabilità è veramente grazie
Aldo Brandirali
Organizzazione culturale
E parto da questo primo presupposto preso di primo acchito l'affermazione degli Buttiglione
Andiamo controtendenza
è un'affermazione contraddittoria per un politico
Ma per
Ciò che fa
Diciamo così Nuclear mente profondamente in modo costitutivo la politica invece proprio giusto
è proprio giusto
Perché innanzitutto
Noi abbiamo alle spalle come Democrito Democrazia Cristiana lungo periodo
La stagione
Di sbandamento sulla questione del potere secondo una mentalità che ormai si è radicata che il potere derivasse dal potere stesso perché quindi una volta il la posizione diciamo così di influenza era determinata dal possesso di una posizione capaci di distribuire dei benefit
Poi a un certo punto è sopravvenuta una piccola variabile Elia spacciati tutti perché non avevano memoria di ciò che li aveva eletti
Non si ricordavano più che al potere c'erano arrivati da un altro fattore che non era il potere stesso
Ma era ciò che fa il potere e che io chiamo la volontà comune di molte persone che è il vero
La volontà in quantità e qualità
La volontà comune in quantità e qualità quindi anche di classe dirigente non solo di quantità ma comunque la volontà comune il vero elemento determinante del potere
E la volontà ha a che fare con la cultura
Il problema culturale
In politica
E la politica non esiste senza cultura praticamente non s'è è una contrazione dei termini la la politica è l'espressione alta della cultura non può essere altro
Il problema del controtendenza
Trattato per esempio
Magistralmente da un certo punto di vista da Gramsci con la teoria dell'egemonia culturale
La teoria che partendo dalla costituzione delle casematte e cioè il luoghi di consapevolezza culturale di classe dirigente precostituita avanguardia
Che cementa costa coscienza e poi metti in moto i pretoriani
I pretoriani si difende entrano in tutta la struttura del potere portano l'egemonia cioè cos'è la caratteristica dell'egemonia culturale è che essa agisce e non si sa più perché e da dove viene
Però agisce
Perché sono stati pretoriani quali ragioni non le danno più ma sono unitaria la casamatta la porta nulla fanno penetrare queste l'egemonia ovviamente
Noi non possiamo seguire questo modello
Il modello nostro non è quello dell'egemonia
Il modello nostro è quello che da un certo punto di vista rappresenta Buttiglione come caduta della classe dirigente degli dèi i basisti
I basisti che avevano imitato il modello che lanciano
Però l'avevano imitato con una
Mediazione massonica
Cioè invece della casamatta e dei pretoriani
Hanno sviluppato fatte su ampio raggio l'autoproclamazione di classe dirigente
E cioè la formazione delle Little per cooptazione
Per cui la cultura era gestita diciamo così riservata niente come intimità
A cui aderirono
Questi questa questi dei
Quel giugno dell'anno scorso quando sono caduti
Stilisti proprio dal punto di vista scendi cooptando ha vinto Rocco Buttiglione la caduta di quei quarantacinque Dei che erano lassù sul palco è stato un intento di dimensioni apocalittiche infine perché son proprio caduti non sono rimasti sorpresi essi stessi ma come siamo caduti
Allora
Il modello che introduce Buttiglione quale rompe questo schema improvvisamente grazie al fatto che si era determinato una variabile aveva messo in crisi tutti è intervenuto uno fattore nuovo un fattore che non c'era
Che io chiamo dell'unità
Della riconquista il problema culturale il nostro e la riconquista dell'unità
Della dimensione umana
Cioè che nel nostro agire tutto eccetera
Secondo lui secondo ciò di cui ho realmente facciamo esperienza tutto eccetera
E Buttiglione riporta nella politica questa unità
Ora il problema della della dei dell'organizzazione culturale che ne è conseguita a questo
Espressione ti unità che mette insieme col politica cultura senso concreto pragmatismo eccetera capacità quindi di di esercitare anche il buon governo
In questo insieme di fattori che si unificano che Sironi unificano
Il problema è il partito politico nove dove dove siamo davanti a uno sconvolgimento della forma partito
In a causa di questo sconquasso dei che riforma i sistemi dalla rappresentanza
C'è una verità in questa crisi una verità
E quella che il partito di massa organizzato per portare verso la periferia l'informazione e la consapevolezza che altrimenti al popolo mancherebbe e che quindi è il partito che arriva a fare il porta a porta in questo modo determina un mutamento dello scenario della volontà rispetto alla molto moderno e al Motta in tutti i cavilli le forme della comunicazione non ha veramente più senso
Non ha della mente più senso di tutte le immense fatiche del porta a porta
Bastano cinque minuti ben azzeccati di Buttiglione in televisione e il porta a porta e sfondato
Ma questo non delegittima la forma partito gli amici di Forza Italia con questi sono convinti
Che allora la questione cavalcare la deriva plebiscitaria cioè e sentì il sentire di questo pensiero medio comune
Interpretato adeguatamente da personaggi che però in questo modo effettivamente non non e ad rinunciano definitivamente al controtendenza e quindi rinunciano alla al far cultura
Mentre il partito politico permane come grande necessità
Come strumento preparatorio dei processi di democratici di formazione dalla rappresentanza cioè lo strumento del e l'anticamera della democrazia elettiva ovvero il luogo di selezione formazione una classe dirigente il luogo dove il processo di unità
Incide realmente nel
Determinarsi dell'adeguata gente che chiede di essere delegata dal resto dei cittadini questi medici mediatori della rappresentanza diciamo questi il questo formazione selezione composizione di classe dirigente
è una necessità democratica fondamentali altrimenti questo nuovismo io l'esperienza che faccia davanti
Al consiglio comunale di Milano è di un'evidenza assoluta cioè e questo non si può porta queste queste classi dirigenti inventate e degli altri derive plebiscitarie e e i percorsi accorciati portano poi dopo il disfacimento totale
Della questione pubblica dalla gestione pubblica solo
Noi a Milano siamo governati da gente presa nei bar insomma gente che non sa neanche perché lì
Ecco
Allora non possiamo mollare su questo assolutamente e lavorare per in questa chiave c'è un'ultima questione però
Dal punto di vista dell'organizzazione culturale che non abbia una strana tradizione
Il concreto qui col partito il Lombardia per esempio non abbiamo avuto il formarsi di classe dirigente suoi meccanismi di tessere di possesso di tessere di si può quindi di rappresentanze organizzate che bypassano però il processo culturale e allora sì mi trovo con un partito che ha lasciato completamente fuori intellettuali
Allora a questo punto siccome gli intellettuali non hanno tessere è io ho una classe dirigente stampata cioè ciò i pragmatici vanno ciò la cultura e io lamento questo fatto quindi noi dobbiamo inventarci un modo di costruzione di questo luogo di selezione della classe dirigente
Che sappia far passare insieme uomini legati al popolo e con le tessere tutto quanto col uomini portatori però di profondità capacità di lettura di consapevolezza
Fino la mentre sarebbe fa
Oltre il professore
Franco assente che il professor Lanfranco Senn
Informa piccolissima chiosa su
Alcuni termini che sono stati usati
E e e che evocano del dei concetti ambigui
Ne il sono la la parola società solidale e la parola competitività o concorrenza che poi l'altro modo per dire efficienza solidarietà
Io credo che la parola competitività che viene richiamata da una certa cultura interviene e ambiguamente richiamata come difesa o come spauracchio come alibi
Cioè è usata o per affermare l'individualismo grassa in due affermare la per la prevalenza di Lou dell'uno sull'altro oppure viceversa da chi invoca la competitività per motivi
Di economia internazionale se no stiamo fuori dell'Europa allora si dice dopo bisogna l'Italia deve sviluppare la competitività
Dalla questo quindi per per più efficienza perché se non si esce dall'Europa
Questa parola fa però a pugni contro con il termine di società solidale che
Rocco richiamati
Ecco io credo che dobbiamo ricconi ungare le parcelle il il in altri termini quel questi dedico di con petizione di concorrenza e l'idea di collaborazione o di solidarietà
In effetti generalmente si contrappongono questi due termini si ritiene che la collaborazione sia contraddittoria o via o antitetica alla parola competizione in realtà questo non è vero
Se proviamo a pensare oggi ad alcuni aspetti della vita economica ma anche della vita sociale che il mio sottolineati la molte ciclicità e la ricchezza delle piccole impresa e la molteplicità delle aggregazioni sociali
La molteplicità delle iniziative sociali
Queste sono spesso hanno spesso dimensioni e caratteristiche troppo piccole per stare sul mercato competitivo stare in un agone in cui il confronto è quotidiano in cui la forza anche dimensionale molto grossa non a caso oggi si parla di reti di impresa e di di reti relazionali cioè di costruzione di un sistema di relazioni di tipo economico di tipo sociale eccetera che fanno che rimedia no al gli inconvenienti tra dimensione nella ricerca di una sopravvivenza di una cosa di una consistente di una presenza la società che sono che sono auspicabili necessari
Allora uno slogan facile che che che si può che si può varare e quello che per per competere occorre la collaborazione ma questo è un'idea molto diversa di competitività da rispetto alla competenza alla all'idea conflittuale della competitività cioè all'idea del confliggere sociale o del confliggere economico
Per poter stare sul mercato e anche in alcuni casi dei di piccole imprese vedi scuole citate per anche per sopravvivere
Nello stesso tempo però c'è la la ci si può anche invertire lo slogan c'è si può dire che perché non vi nella società in cambiamento cioè nella società in divenire nella società che deve modernizzarsi
Occorre anche competere per collaborare cioè tutto sommato
La creatività
La capaci la capacità innovativa di rispondere a dei bisogni sempre nuovi a dei bisogni sempre in sviluppo
E a una domanda sempre crescente perché crescendo lo sviluppo crescendo crescendo le condizioni di ricchezza tutti concetti richiamati
O i bisogni aumento la domanda aumenta e quindi bisogna valorizzare tutto quello che forza di proposta
Per rispondere a questi bisogni
E quindi realtà competere per collaborare vuol dire che è possibile e e è necessario che in un sistema che voglia farsi forte in un sistema economico sistema sociale scampoli voglia farsi forte
La la la la l'iniziativa la creatività le l'esempio mi l'esempio più
Costruttivo vada valorizzato
Ora la cosa che mi colpiva di tutto il discorso di oggi è che nella ricerca dell'identità la sottolineatura della cultura cristiana come della cultura sola pro e mentre l'unica che può vivere questa apparente contraddizione del corpo del competere ed è collaborare o della solidarietà e o della società solidale perché solidarietà o solidarismo appaiono troppo
Stanti come concetti ecco la la la cultura che essere l'unica che è in grado di coniugare questi due termini non Inter non in modo formale cioè non in in modo soltanto retorico
Ma ma ma ma radicalmente credo che la formula usata da Aldo Brandirali poco fa per l'INPS per l'interezza della visione
O perché chi è portatore dei della risposto alla ricerca la risposta i propri bisogni anche implicitamente portatore della risposta a bisogni di tutti gli altri ecco questo questo sia un punto sul quale si supera il messaggio della competitività come efficienza efficientismo liberale oppure come come logica di potere o di o di prevalenza o di potere o di sopravvivenza italiane in Europa e cose di questo genere
Ecco il la la cultura cristiana eh portatrice di questa è l'unica puramente portatrice di questa coniuga quella coniugazione di questi due termini
E credo che nella nella nell'attività culturale che il dipartimento vuol mandare avanti
L'affermare con testimonianze queste di esperienze reali questa coniugazione si è uno dei modi con cui si può mostrare che l'identità è realista cioè che l'identità è profondamente fondata su un una una possibilità di fare le cose che è un è un esperienza di fare le cose che si sono che si sono dette
Sproporzione proposte Salvatore
Il mio sarà un intervento molto breve naturalmente un po'ai margini
Questo perché molte delle cose che volevo dire sono state già ampiamente sviluppate e quindi non è il caso da parte mia di ripeterle
Soprattutto vorresti Thouar mi per la prima parte in margine all'intervento fatto da Aldo Brandirali prima
Mi sembra che lui abbia centrato molto l'argomento perché volevo semplicemente fare un appunto quasi di fine pagina che quindi una domanda per
Ci sono due grosse novità la prima la crisi della politica e questa la conosciamo asseconda Grassano novità è anche quello che veniva chiamato un anno e mezzo fa niente lenimento anche del confronto politico l'attenzione crescente che c'è tra gruppi
Diciamo che siamo passati da una realtà consociativa nella quale bene o male alla fine tutti vincevano qualcosa e quindi nessuno aveva interesse a alzare più di tanto il livello dello scontro segue ci troviamo dinanzi invece a una a un sistema tendenzialmente bipolare iniziato senza per questo avere pratica di mestiere senza sapere come ci si confronterà un sistema in un sistema bipolare senza avere quella normale
Prassi di confronto che si può trovare presenti altri Paesi nei quali bipolarismo insiste già da decenni sono abituati a confrontarsi questo crea sul piano organizzativo ha una conseguenza quasi elementare
Che
Da un lato la caduta dei motivi ideali di partecipazione perché siamo in un contesto di crisi della politica
Dal lato dall'altro un innalzamento dei costi dell'adesione perché clima intendimento politico tutti costituzione di partecipazione sono molto più elevati
Questa da presento come domanda penta ecco me io non so qual è qual è la risposta alla la presento come come
Come domanda sulla quale chiedo che si faccia luce
Secondo e ultimo punto secondo e ultimo punto
Su quale terrà i veramente ci crederemo chiedere veramente molto a sottolineare questo aspetto viviamo anche in una situazione sottolineata dalla cross ha urgenza di problemi economici e sociali pare quasi pare quasi ripetitivo ripetere la parola urgenza emergenza dopo che se ne parla da tanti anni ma a me sembra che oramai fuori dagli occupazione di debito pubblico si è arrivati a punte tali che non penso che la situazione sia governabile ulteriormente per i prossimi tre anni con questi trenta
E allora da questo punto di vista a me pare veramente molto bella la scommessa che qui si sta ponendo oggi cioè è quella di dimostrare che attraversa una politica per persegue un valore che si di confronto ha con un valore una politica che si confronta con un valore si anche una politica efficiente cioè sia capace
Attraversi valori sia capace di fare politica sia capace di fare politica di governo sia fasce sia stata capace di fare politica di governo di un Paese efficiente partendo da valori questa una scommessa decisiva ma è l'unica scommessa probabilmente con la quale mi sento di correre l'unica scommessa con la con la quale mi sento di partecipare
Che al di fuori c'è appunto quel relativismo etico sottolineato tante volte e su quale mi permetto di di dare una piccola percentuale almeno uno per consentire una incrociando i dati della partecipazione al movimento a associazioni volontarie con la frequenza o la pratica religiosa
Si è constatato come Allai tema cioè alla alla domanda educazione dei giovani educazione dei giovani ci sia una re una correlazione
Molto forte tra educazione dei giovani e pratiche credenza religiosa come dire che più ci si allontana da una credenza e più sì e meno s'ci si sente il coraggio di educare e meno si sente la voglia di proporre valori questo qui constatato nero su bianco incrociando i dati di un'indagine nazionale
è proprio per questo penso che forse questa scommessa vale la pena di essere già benissimo
E Massimo Nardi
Alcune brevi riflessioni sempre con un sottofondo di domanda Rocco
Allora un primo punto diciamo sui referenti della nostra storia politica
Tu hai detto De Gasperi
E poi hai fatto un'annotazione sul rapporto tra il blocco sociale diciamo politico costruito da De Gasperi
E diciamo le formazioni di cultura laica
Per cui non sono diventate per motivi culturali una chi corrente interna alla DC che son rimaste Esterne
Queste correnti laiche nella storia almeno dall'inizio la nostra Repubblica più adesso ti chiedo non c'è la possibilità che questo discorso si inverta certe ma adesso ci troviamo in presenza
Di un blocco sociale dai contorni meno definiti perché gli interessi referenti sono più frammentati
E noi facciamo gli azionisti di turno cioè il Partito d'Azione
In versione cattolica rispetto a questo blocco che ha una sua laicità di fondo anziché essere come è stato nel cinquanta negli anni Cinquanta i i laici diciamo una componente nero minoritaria rispetto alla partito cattolico
The con una differenza di fondo però che quella minoranza laica esternava dici aveva poi dei referenti nel potere sociale nel nei poteri reali della società aveva delle interconnessioni molto forti
Mentre noi in questa scommessa che abbiamo accesso tra accettato questi referente queste protezioni tipo dei poteri forti non ce li abbiamo quindi
Certo c'è questa differenza
Poi sempre sulla collocazione nel centrodestra
Il problema dicevi tu e che nel centrodestra c'è in generale un un vuoto di cultura politica per cui la nostra proposta potrebbe riempire
è anche vero che però non è un vuoto veramente vuoto cioè non è un nulla ma sono tanti piccoli pieni che hanno degli spazi fra di loro
Per cui potrebbero anche determinare un effetto tipo palude cioè uno entra pensando di avere sotto qualcosa di solido e invece sprofonda nelle sabbie mobili
Te soprattutto perché appunto a livello politico e anche a livello ideologico ci sono ancora delle grosse fu confusione al di là della questione fascismo antifascismo
Ma sicuramente in Alleanza Nazionale soprattutto nel Meridione d'Italia questo confondersi di anime stataliste e populiste molto forte insomma da una parte c'è un populismo sfrenato che va a prendersi una parte di elettorato ex democristiano e poi dall'altra parte c'è a volte questa visione corporativa statalista cui si faceva riferimento anche a livello economico con l'intervento del professor Martini
In questo senso
Ecco il problema grande e che noi cioè il rischio vorrei chiarimento su questo eccome se rischia Simo di voler creare in qualche modo una cultura politica liberale per poi fa nella versione cattolica perché in realtà in Italia una pole di una cultura politica di tipo veramente liberale non c'è stata non rischiamo di fare un po'come le mosche cocchiere che diceva l'ENI in che stanno sulla groppa del cavallo pensando di le redini in mano che invece vengono tranquillamente portati a spasso in giro per per i prati senza governare nulla perché in effetti il compito appare appare abbastanza sproporzionato
Su in questo
C'è un nesso anche col problema del partito
Io vengo personalmente da un'esperienza l'impegno culturale poi di entrata nell'agone politico del partito fatto anche il segretario provinciale del Partito popolare sulle sue linee
Però ecco io vedo da una parte il rischio come si dice dalle mie parti dover cantare e portare la croce cioè che gli stessi soggetti debbano essere diciamo l'anima culturale critica nel partito di elaborazione di idee e poi di fatto dover anche farsi carico del lavoro politico specifico che risulta estremamente un compito arduo
Coniugare Assirm queste due cose
Dall'altra parte anche corner ricollegandosi all'intervento di Brandirali c'è il rischio che o una certa classe intellettuale un gruppo di D'il quale sia emarginato dal partito o al limite se gli va bene realizza una corrente all'interno del di un partito
Ecco noi in prospettiva augurandoci che il CTU cresca che tipo di strategie a livello organizzativo chiamo realizzare per evitare questi due rischi
Da una parte va be Buttiglione diciamo chiaramente servito in una certa fase adesso è il momento di tornare ai politici di mestiere per parlare
Francamente quindi evitare questo rischio o dall'altra che comunque non ci sia una permeazione tra la riflessione culturale è la non è politica ma semplicemente una giustapposizione tra la corrente degli intellettuali interna col partito e quelli che poi nel partito in realtà fanno l'azione politica
Sul problema delle riforme istituzionali e ho visto che ai volutamente se volutamente andato oltre però un'osservazione
Che mi pare connessa al problema del sistema politico cioè io vengo da un'esperienza in Abruzzo dove alla regione si è votato per una logica diciamo di alternanza no il sistema maggioritario sebbene ancora con una vena di proporzionalismo dove si vede però che quando vince il centro sinistra la prima preoccupazione non è quella di governare ma è quella di ridistribuire con una arte dell'opposizione un po'del potere ricreando il meccanismo consociativo del sistema proporzionale anche nel sistema maggioritario dico questo problema non può essere anche un sabotaggio della riforma in senso semi Pratis presidenziale nel senso che faccio mia un'osservazione che faceva De Rita supporre la sera qualche giorno fa cioè mentre Chirac
Per intenderci e il capo di una piramide in Italia il problema è che Cirinnà rischiamo di creare il vertice e una base diffusa di poteri senza dei quadri intermedi proprio perché la pratica del potere più quella della diffusione consociativa di fatto dal livello politico altrove che non quella della responsabilità della gerarchia che tu chiamali
Quindi il rischio nostro lo capisco D'altronde non quando entra in crisi la democrazia l'unica possibilità e o una la storia d'dalla Grecia in poi questo e chiaro cioè c'è sembra una tendenza tendenza alla concentrazione del potere
Per me e per effetto della crisi della democrazia
Ora il nostro impegno può essere quello di governare questa tendenza cioè evitare imiti dell'uomo forte evitare i miti secondo cui il potere centrale decise tutto perché poi il problema nostro è un altro
Che noi siamo cresciuti in una cultura dello statalismo senza Stato
Cioè quindi una cultura che ha pervaso la Società dei valori dello Stato ma in realtà senza essere stato come ente di garanzia ma che ha in fa difatti occupato dei ruoli delle funzioni e degli spazi che non erano di competenza dello Stato
E in questo ripeto nell'aria di centrodestra vedo che c'è c'è grossa confusione insomma non c'è chiarezza
L'altra osservazione chiudo sulla questione del sistema formativo della scuola
Io penso che dobbiamo ci sono oramai tanti dati che vengono diciamo a dar ragione a delle posizioni culturali da noi sostenute da tempo sul tema della scuola libera sul tema di tante cose
Io ho studiato un po'il rapporto Censis dell'anno scorso sul problema dei rapporti del del sistema formativo gli viene detto chiaramente che quel il sistema non sta più in piedi insomma no quindi e necessario cambiare anche qui cercando di governare un cambiamento ecco in questa tensione che si è già innestata tra coloro che difendono lo statalismo quindi la il il conservatorismo istituzionale anche nella scuola nei sistemi formativi
E coloro che rivendicano un certo liberismo anche qui di bandiera per cui immediatamente identificano il modello aziendale col modello scolastico
Ecco secondo me il nostro compito su questo settore specifico che sono d'accordo con te che ci sono dei particolari in cui subito i problemi generali si riflettono il nostro compito è quello di pensare delle norme transitorie
Per uscire dal centralismo e andare verso una forma di libertà e di libertà solidale le libertà responsabile perché io penso che di fatto nei confronti di una realtà anche in termini politici di consenso un milione duecento mila dipendenti del settore della scolastico
L'idea in un settore abituato a tante garanzie a nessun rischio per venti venticinque anni
Se il proporre semplicemente il tema della liberare energie del liberismo crea possa creare soltanto delle spinte di autodifesa
E quindi determinare comunque un ulteriore irrigidimento che si sia qui dovremmo cercare di pensare proprio delle norme per cui si possa smobilitare un certo statalismo da è un coordinamento statale pubblico che permetta anche quest'aria e di questa valorizzazione e nella scuola di Stato e nelle scuole non statali delle energie migliori
In questo senso io penso che il vero modello dell'autonomia scolastica non è che il decentramento ma è il federalismo
Perché il decentramento semplicemente un trasferimento di competenze ma nel permanere di una mancanza di responsabilità invece il federalismo è una forma in cui si cerca di coniugare il principio della libertà della responsabilità e della del conformarsi anche a delle direttive a degli standard di qualità delle prospettive che sono in qualche modo fissati da un'autorità che ha una funzione di sintesi
Anche se però tu mi insegni che esperienze sono molto più facile esperienze di federalismo per aggregazione
E di fatti pessimi in Inghilterra che uno dei modelli più liberisti cinte privatistici dell'istruzione in Europa siccome c'è l'esigenza di creare dei referenti più generali più mentre molto più difficile governare la decomposizione di un organismo Sclero Pizzato e centralistico come la nostra scuola
Però questa decomposizione o sarà un'esplosione o sarà in qualche modo governata anche qui come il problema della della crisi della democrazia quindi avere dobbiamo cercare di creare delle proposte che senza urtare diciamo così troppo
La cultura della garanzia faccia capire i limiti di questa cultura e spinga Nenni nel senso della responsabilità e dà libertà di iniziativa grazie
E don Gino gli Orsini
Riandando alle origini vorrei ricordare
Incerto gonnellina
Che nel mille novecentottantuno mi diceva che l'unico congresso che la DC ha fatto mettendo a tema di ispirazione cristiana è stata nel mille novecentoquarantasei
Quando sembrava che c'era tutto da fare salvo che mettere a tema
L'ispirazione cristiana
Questa mattina nel dire che un coraggio che il CDU si propone di mettere a tema d'ispirazione
In un momento in cui sembra che il discorso di mettere ispirazione cristiana non abbia nessun futuro credo che ci fa rivivere
Quello che è avvenuto nel mille novecentoquarantasei e non è poco perché accanto a De Gasperi non dimentichiamo Conella perché in quel momento credo che abbia dato un contributo eccezionale
Tant'è vero che nel mille novecentottantuno abbiamo riproposto la Democrazia Cristiana
Di mettere a tema una verifica culturale
Ci hanno detto che non vale la pena perché altrimenti si sarebbero divisi
Allora per rimanere uniti bisogna non parlare culturalmente ma solo come il sei interessi quindi il connubio valori interessi era completamente scomparso
Credo che questo sia un elemento molto importante
Un secondo elemento sentendo parlare di tutta questa nuova impostazione io la tradurrei così
Quello sforzo che i laici in quanto cittadini fanno a loro rischio e responsabilità di incarnare Laffite in una mentalità liberale
E questo mi richiama quello che io ho vissuto durante il Concilio le sei rielaborazioni della dignità disumane proprio a Venegono con monsignor Carlo Colombo e con padre Murray
Che è stato uno dei colui che ha portato l'esperienza americana
Non solo di tocca di ma anche di Roosevelt
Che purtroppo
Nel mille novecentoquarantacinque è venuto meno e venendo meno una tradizione che si era incontrata con Pio decimo secondo i discorsi di Natale
Eccetera i discorsi sul diritto internazionale i discorsi di democrazia eccetera
Credo che questo c'ha riportato
E qui non dimentichiamo che il Concilio avuto TUEL tentativi la cauzionante spessa che ha cercato di incarnare la sede io un ambiente soprattutto socialdemocratico socialista dichiara e umanista in quel senso
E la dignità Suma nell'altro senso solo che anche a livello culturali cattolici italiani
La dignità disumane nonostante la grandezza teorico pratica di questo documento e la dignità che lo metteva nella possibilità di collaborare e dialogare con i laici fino al punto di dire che la libertà nella lavorare la soluzione globale del problema della vita non è in rapporto a verità o errore mal di unità universale di ogni persona
Per cui prima della libertà religiosa c'è la libertà radicale
Di poterlo essere potendo non esserlo e di non esserlo potendo esserlo credo che una visione
Dica il cristiana di civile come filosofia civile di meglio non ce ne sia non è stata per niente sviluppata portata avanti eccetera il discorso di questa mattina Rocco
Si riporta anche un riferimento un riferimento addirittura conciliare che il Papa ha riproposto in quell'altra in ciclica Veritatis Splendor che purtroppo anche questa non è che abbia avuto vorrei però parlare come parroco sono stato in un centro culturale per tanti anni
Ma come parroco io vedo la mia gente e lo dico perché se vi riferite non solo i laici ma anche cattolici tenete presente di chi appartiene alla comunità ecclesiale
No proprio perché per tanti anni
Si è indicato quell'unità anche partitica di ispirazione cristiana che diventava un'indicazione empiricamente facile empiricamente anche deresponsabilizzante
La caduta se intendo dire che oggi i cattolici comunque politicamente collocati l'accento era una capito più niente
Questo non dico che sia sbagliato ecco che nessuno li ha preparati
E per cui
Il discorso di del Papa a Palermo che dice il comunque politicamente differenziati non vuol dire diaspora culturale
Non è per niente respinto
Se poi aggiungiamo il passaggio dal proporzionale al maggioritario con i due posti dove all'interno non si può collocarsi pretendendo la realizzazione è totale della propria identità perché bisogna fare i conti con gli altri
I credo che l'insistenza Rocco che hai fatto sull'identità culturale cristiana tradotta anche con una filosofia
Civile
Questo è talmente necessario
Altrimenti io dico i miei parrocchiani ma dico sono anche vicario di una lunga di ventitré parrocchie
Oggi non un anno nessuna indicazione
Non hanno nessun aiuto
Se poi sappiamo che discussione a Verona viene distribuito in città ma non in provincia neanche richiedendo lo dalle come dire eccetera se guardiamo poi scusate anche quello che viene proposto giustamente comunque politicamente collocati da venire ma comunque qualunque persona semplice eccetera cosa può capire
Se poi guardiamo tutti gli altri giornali eccetera no dico questo non per sfiduciare perché io ho sempre tentato di aver tentato anche prendendo avevo senza avere risultati eccetera
Ma credo che questo incontro quindi dovrebbe anche dire per essere concreto per non restare accademico
Come fare
Atterrare ai cattolici un'identità culturale in modo che anche politicamente differenziate possono avere visibile come immagine
Un delle proposte su cui dare una valutazione e fare delle scelte e secondo luogo e discorso dei mezzi della comunicazione sociale
Perché il discorso della discussione che arriva dappertutto comunque eccetera è talmente necessario altrimenti si rischia di fare cultura accademica
Che è una delle più gravi tentazioni che il mondo cattolico ha sempre corso giustamente tu Rocco hai detto
Valori e interessi eccetera ma che sappiano guidare
Se non si sa guidare non si fa politica certamente la politica al suo posto che non è ma
La salvaguardia di ogni persona
Però per far cultura occorre oggi pensare ai mezzi della comunicazione sociale i vescovi francesi mi hanno pagato lo scotto in questi giorni perché non saper comunicare
Anche se si è bravissimi se sia tantissimo a livello di contenuti eccetera non si fa cultura perché la cultura sono valori comuni i valori che divengono comuni che portano e se non c'è questo neanche la politica può diventare alta come diceva Paolo sesto la forma più alta oggi più urgente e più rischiosa di carità
Ma non ha la possibilità e si chiama politica quello che di politica non ha niente per cui la reazione alla politica non è la reazione alla politica
Ma la politica che non è politica
Perché quando uno sente che politica vuol dire bene di tutti garanzia per tutti io non lo so qual è la persona così solo a oggi così abbandonata che non ritorni ad amare il politico
Abbiamo
Si è consentito la battuta e migliore la situazione di Verona in quei cattolici non hanno indicazione rispetto ad altre situazioni locali che hanno allora le azioni italiane prego professore
Mi mi chiamo Uberto crescenti e sono lettore non resta che avere a D'Annunzio
Sono orgoglioso di aver avuto tranne docente il professor Rocco Buttiglione
Lui io sono venuto come allievo
A questo seminario perché non mi sono mai occupato di politica sono un geologo
E queste riflessioni che di oggi ascoltato mi hanno arricchito e quindi non pensavo di intervenire perché da buon ricercatore mi sono mi ha diciamo e mi avvicino a questa esperienza tra virgolette con un morto umiltà non sapendo nulla non sono in grado di poter parlare quindi il sono venuto per imparare e quando questa mattina mi è stato dato quella Scheda
Dove segni fare disegnetto dove io mi sto sempre imbarazzato che costa c'ho da dire però visto in fondo scuole università beh forse qualcosa posso raccontare
Ma il motivo per cui io sono sono intervenuto mi hanno stimolato
La bellissima relazione di Rocco Buttiglione che mi pare un progetto politico di grande spessore ma sono solo toh qui sopra perché ho sentito due volte ripeteva da Rocco Buttiglione la la quando ha definito la politica anche come ricerca della verità l'ha detto anche in una io successivamente l'intervento vivere nella verità
Allora ecco questa frase mi ha stimolato a intervenire perché credo che se si pensa alla all'università ma non solo italiana non essa in generale credo che la crisi maggiore del dell'università non sia una crisi di risorse anche di risorse di stimoli all'interno
Di di problemi burocratici ma il vero la vera crisi dell'onestà è una crisi di identità
è una crisi di venti età perché l'onestà è nata
Circa mille anni fa Ennahda come stimolo dei dei giovani
Che erano attese la ricerca di verità
In particolare si può dire se sintetizzando velocemente che l'università
Nasce per la ricerca della verità
Per sintesi dei dati e per trasferimento dalla conoscenza e oggi si dice semplicemente ricerca e formazione ma Lunezia nacque soprattutto per formare l'uomo
Oggi lo essa non forma l'uomo non è oggi forniamo architetti che non quando vanno a progettare non sanno quelle significato della famiglia che va dentro le scuole
All'abitazione che loro progetta noi forniamo medici che però non hanno un rapporto con il paziente che è un essere umano prima di essere un un loro paziente
Noi forniamo ma noi produciamo magistrati che non hanno che spesso non dimenticano che davanti a loro hanno un essere umano noi produciamo economisti che magari hanno perso il senso sociale del bene del profitto
E così via cioè la scuola ha perso nella sua forma nella sua esigenza di di formazione il ruolo di formare nell'uomo
Allora e attraverso la ricerca della verità nella libertà senza verità dogmatiche con le possiamo formare l'uomo ecco che allora che se nel il il CDU nel settore scuola fa proprio il discorso come tema di fondo quello di formare l'uomo i momenti in cui il problema della famiglia la crisi della famiglia mette a a diciamo anni in difficoltà la nostra società e credo che Rocco Buttiglione l'abbia richiamato più volte dando la famiglia un punto centrale
Del della società moderna dalla nostra società
Ecco allora io credo che ho fatto bene a venire e credo che mi sarà sento mi sento molto stimolato in questa scommessa se il CDU cercherà in una visione di un lungo tempo perché non non è facile inserire tende un progetto quello che di attribuire la scuola anche la formazione dell'uomo però credo che se questo è un traguardo
Pluriennale credo che sia un traguardo veramente stimolante EDF bene che allora che io sia venuto per questo sarei molto interessato a continuare grazie
Io volevo sollecitare al segretario ad alcuni accenni di di stamattina
Sì sul piano sì del modello economico e sociale se esiste oltre il nome con il diciamo con la Germania o con la CDU tedesca anche una finita diciamo nella proposta del modello sociale di di riferimento mi pare questa domanda gli sia alcuni fuori considerano Cibiu
Quasi prescritti italiana diciamo quasi per scherzo il il partito tedesco in Italia credo che questo vada in in qualche modo Lima qualche modo chiarito
Sul piano diciamo più strettamente economicamente sembra chiaramente che la Germania in a nel suo modello di federalismo
Però un elementi di solidarietà che possono interessare un partito di cattolici a nelle sue istituzioni economiche che hanno preso il nome la formula dell'economia sociale di mercato certamente altri elementi
Che possono interessare un partito di cattolici però Buttiglione stamattina ci ha detto che dobbiamo essere moderni guardare oltre in particolare guardare oltre l'ottantanove a me sembra chiaramente che la struttura e si è consolidata in Germania e fritto di una situazione particolare
Politica storica che ha imposto il federalismo in una certa forma
Dopo le vicende Revelli che è anche a strutturato l'economia i in un certo modo in un Paese che aveva che era paese diciamo di confine doveva evitare in modo assoluto un certo tipo di conflitto sociale ora il modello tedesco a da una dimensione media d'impresa un ruolo per gli autonomi assai minore nella nostra economia ha una partecipazione di tipo organico delle forze sindacali al management dell'impresa che non sembrano lì per lì
Delle caratteristiche di modello organizzativo in portabili o proponibile in Italia pensiamo solo a forma di partecipazione cogestione cosa potrebbe diventare se proposta nell'ambito del nostro Paese quindi io sento il bisogno di avere un chiarimento su che cosa è il riferimento eventualmente al modello tedesco che può o che può che può valere tra noi hanno anche modelli di istituzione la banca centrale tedesca non la considero un riferimento per modo di operando su del del del della medesima nel nel nostro paese e quindi siccome ci dicono che possiamo è essere portatori di questa affinità
Credo che sarebbe opportuno sia una riflessione all'interno dei nostri gruppi di lavoro sia un'indicazione dal dal segretario su su questo tema
Anche perché diciamo credo che in prospettiva i giusto
Indicare nel prospettiva di Unione europea qual è un modello di organizzazione economica o sociale di convergenza però e che è chiaro che in Europa ci sono vari modelli competitivi fra gli fra gli economisti sia molto c'è molta seduzione faremo appello liberista di tipo inglese c'è però anche la consapevolezza dei i tipi di problemi sociali particolari di composizione della società che il modello tedesco è stato capace di affrontare quindi una mediazione fra queste due fonti di ispirazione sembra sembra necessario poi sembra anche Santoro immagine del fucile
Che pensiamo a Maastricht all'Europa come un punto d'arrivo quando ci sono certi parametri realtà dobbiamo pensare al modello che si creerà dopo
E sparare a quello che non sarà né quello tedesco né in quello inglese e quindi in quella prospettiva che che dobbiamo lavora
Quindi invitavo forse neanche nel nostro stesso gruppo la necessità di una riflessione più da vicino visto anche i rapporti che esistono per altre vie coordina esponenti tedeschi a fare uno studio una riflessione più da vicino del modello tedesco non solo parlarne come da da questo esempio poi aveva una domanda più più specifico e forse un po'un po'più di dottrina perché dal dall'esposizione stamattina mi è parso che
La soluzione in termini teorici e ai problemi del federalismo di composizione della società mi sembra che sia in una solidarietà che si vale come strumento del della sussidiarietà in sostanza trattino addirittura mi è parso che Buttiglione recuperasse in chiave discussione diretta addirittura il famoso circuito Dio patria famiglia può essere interpretato in maniera sussidiaria nel senso a Padova io la patria la piccola patria locale la famiglia come intesa come impresa familiare che fornisce servizi però in questo schema
E c'è qualche rapporto col modello tedesco c'è anche nella sua esposizione sulla necessità dice carico cerca di gerarchizzare i problemi c'è un un un problema teorico che non settimo su cui vorrei chiarimenti accusano i rapporti fra la sussidiarietà come strumento di opera e il tipo di di di governo e di realizzazione e quanto questo sia compatibile o richieda anche forme di gerarchizzazione della Società dell'organizzazione sociale
Perché è una delle caratteristiche che tutti lamentano nel modello tedesco attualmente è una certa pesantezza di ingessatura si dice di questo di questo tipo di società che d'altra parte può essere anche funzionale alla a questa visione sussidiaria policentrica del però non è forse sufficientemente flessibile e per il modello europeo quello appunto cui sparare buono ha in mente inteso modello diciamo di i Comuni coabitazione competitiva che richiederebbe flessibilità la possibilità di ad incontrare nuove occasioni sviluppare nuovi modelli
Innovazione nuovi prodotti che sembra oggi essere appunto il il difetto della società tedesca non saper produrre
Benissimo
Forse
Possiamo chiedere segretario una una breve risposta prima di fare l'ultimo gruppo di interventi
Sì possiamo cominciare con l'ultima domanda e perché mi è stata rivolta di recente anche da diversi giornalisti vorrà no noi non siamo non vogliamo essere il partito tedesco in Italia
Perché vogliamo essere un partito con una forte radice nazionale è stato citato prima Gramsci una delle cose intelligenti e Gramsci ha detto
E che si può essere veramente internazionali se sia una reale radice nazionale si impara dagli altri per riportare al proprio contesto e nel proprio contesto le cose che si imparano dagli altri
Vengono inevitabilmente trasfigurate uno degli autori a me più cari che io cito sempre e Vincenzo Cuoco l'autore della Storia della Rivoluzione partenopea che spiegava che la Costituzione migliore
è quella che più adatta al nostro popolo che sa valorizzare i suoi anche i suoi difetti bilanciando l'uno con l'altro
E sa mettere in evidenza le sue virtù per una Costituzione ritagliata sulle virtù e difetti d'un altro popolo non andrà mai bene il che non vuol dire che non si può imparare dall'evoluzione istituzionale di altri soggetti come abbiamo fatto per esempio nella questione istituzionale
Noi non abbiamo difeso il modello tedesco del cancellierato perché in Italia non funziona perché presuppone due partiti a forte capacità integrativa
Che creano per conto loro il bipolarismo con qualche aiuto minimale in Italia non è così imiterà l'abbiamo una frammentazione di società politica la quale chiede un sistema istituzionale che obblighi
Partiti tendenzialmente anarchici ognuno dei quali non ha sufficiente capacità intellettiva e che non vogliono neanche integrarsi fra di loro invece ad integrarsi per governare
Per questo l'abbiamo optato per il modello semipresidenziale francese recuperando dall'esperienza tedesca invece il federalismo solidale cioè un federalismo il quale conosca la solidarietà e l'idea di rette
C'è una parola che ricorre continuamente nel linguaggio politico tedesco che la parola Fernet Song che significa mettere in rete
Creare le condizioni per cui l'esercizio della capacità competitiva di uno sia integrato con quello di un altro in modo da raggiungere una competitività di sistema che ha come base la capacità di solidarietà eventuali accuse
Che ha detto Lanfranco Senn e che credo tutti noi dovremmo meditare a fondo
Già capacità competitiva non è in alternativa con la solidarietà
Ogni sistema veramente competitivo e un sistema di solidarietà
L'esistenza di solidarietà con altre paziente e la capacità di costruire un rapporto solidale con i fornitori con i clienti con la banca con i finanziatori con i lavoratori quello che rende competitivo un sistema d'altro canto il sistema solidale e al tempo stesso competitivo
Competitivo perché per funzionario devo richiedere a chi collabora con me di essere all'altezza
E quindi di migliorarsi continuamente esisteva davvero di di il significato vero positivo della competitività e lo sforzo continuo di migliorare la propria prestazione
Per ottenere un risultato di efficienza complessiva migliore
Non è invece lo sforzo di distruggere l'avversario perché se questo sforzo riesce allora alla competizione subentra il monopolio con tutti i difetti
Del monopolio quando parliamo di una integrazione di solidarietà e di competitività che fuori dei parametri che negli anni noi parliamo appunto di questo un diverso livello di integrazione che fa in modo che si creino reti sempre più stelle sempre più efficienti sempre più capaci di funzionare
Una parola ancora sul modello tedesco
Mentre noi e qui un un dato di biografia personale visto che l'ultimo intervento accennava con simpatia ad un'altra diversa corrente di pensiero che economico
Nella mia personale esperienza egualmente importanti come i contatti col mondo tre costo satirico da di comando americano
E in modo particolare con l'American Enterprise Institute con il Nord atto all'Instituto che sono luoghi di elaborazione mi pare esattamente di quel tipo di preoccupazioni che a cui si è fatto riferimento dobbiamo cercare una mediazione fra di essi
Non dimenticando che l'idea di modello tedesco è un'idea vaga in Germania c'è il modello d'una economia sociale di mercato ecologicamente responsabile che è stato elaborato dalla Democrazia cristiana tedesca
E che in parte i socialdemocratici hanno distrutto ho reso meno efficiente con snaturato
Con l'attentato di ripristinare i caratteri originari riuscendovi peraltro solo in perfettamente
Io credo che una parte importante degli elementi di rigidità del modello tedesco che sono stati richiamati dipendono appunto
Da questa forte influenza socialdemocratica il Met Beschin un tre e nel diritto di codeterminazione qui si è fatto riferimento e una grande riforma
Socialdemocratica comincia nell'epoca della grande coalizione ma si dispiega pienamente nella fase di governo socialdemocratico della Germania penale e ciò che è avvenuto in questi ultimi anni è un tentativo di flessibilizzare
La Germania ha tenuto e tiene sui mercati internazionali perché ha cercato di diminuire le sue rigidità e su questo cammino tuttora avviata dove dobbiamo lavorare alla costruzione di un il modello italiano dentro il modello
Europeo
Che impari dal da quello che l'ha fatto in Germania
E però sappia da un lato che il modello europeo non sarà semplicemente il modello tedesco anche sempre al fresco influirà molto sul modello f e dall'altro che comunque dobbiamo cercare i nostri spazi
E io credo di aver individuato un punto di differenziazione per pensare un modello italiano è un punto legato alla differenza fra hardware e software il modello tedesco è un modello
Con un gioco di parole possiamo dire hardware a cioè a è un modello in cui è centrale la capacità della concerto ospitato grande impresa di produrre innovazione tecnologica di alto livello e quindi di creare nicchie di mercato senza concorrenza
In cui essendo gli unici a disporre la rinnovazione sia in grado di imporre sui mercati internazionali prezzi che si ritengono desiderabili
Può l'Italia puntare su questo un poco non ci fa male esistente tipo di di costruire sistemi in cui Fiditalia produce hardware non è un tentativo d'abbandonare credo che questo sia una parte di quello che dobbiamo fare
Per
Dare ai nostri giovani i posti di lavoro tecnologicamente pesanti di cui parlavamo prima ma non credo che possa avere imitare la stessa funzione che ha in Germania perché il lavoro italiano ottiene in aree
Mature puntando sulla flessibilità puntando sulla capacità di adattare per a settori che prima erano fuori dell'innovazione innovazioni originariamente pensata e magari per altri settori
Per dire l'Italia difficilmente sarà mai al primo posto del mondo nella tecnologia laser ma può essere al primo posto nel mondo nell'adattamento dell'ASL al tessile
E questo e
Un fattore che ha permesso ardua impresa italiana di tenere in settori maturi di cui tutti dicono di qui a qualche anno crolleranno perché non saremo più in grado di reggere la concorrenza di
Non so della Cina avevo e poi invece teniamo
Ritagli cambiando moltissimo con innovazioni di processo e con la capacità di costruire nicchie di mercato ricco per per tenendo i i settori alti
Denise che alte del del settore
Per una capacità di inventiva giocata sul design sull'innovazione tecnologica adattata e così via qui c'è uno sforzo che io credo e tutto da da fare per pensare Italia
Quello che dobbiamo imparare le tedesche che loro hanno pensato la Germania
Che è diverso da Rita Cammarano pensata c'hanno avuto la capacità di dire le tendenze dello sviluppo tecnologico sono queste il modo migliore di inserire la Germania e questo hanno saputo creare la rete che non è solo rete interna tedesca è anche capacità di individuare sinergie esterne quindi capacità di avere politiche estere le quali consentono di decentrare processi produttivi di aiutare altri paesi ma al tempo stesso creando condizioni di integrazione per cui questo aiuto aiuta anche a sua volta la Germania e così via questo è credo ciò che dobbiamo imparare e questo si imparano solo dalla Germania ma anche da altri Paesi perché chi tiene nel mondo tiene perché riesce a costruire un progetto Paese il nostro deve avere caratteristiche particolari deve essere particolarmente come dire snodabile
Non ho nulla da dire tranne ringraziare per le parole del Magnifico Rettore crescenti sulla il tema dell'università
L'università si ricostruisce a partire dal recupero della funzione
Che di aiutare nella ricerca della verità e nella formazione del dell'uomo dell'uomo che puoi persegue la propria verità in un ambito determinato che e quello delle diverse facoltà o delle diverse specializzazioni
E questo vale per tutti gli ambiti nei quali poi si divide il lavoro universitario c'è una crisi di identità delle università se non si supera questa crisi di identità
Sarà
L'università sarà un pozzo senza fondo in cui le risorse buttate non non serviranno non produrre
Dolori così ha posto il problema nel modo più radicale
La riflessione sull'identità che anche riflessioni sulla identità della politica oggi noi abbiamo uno scontro che anche fra due modi di pensare la politica
C'è un modo di pensare la politica come lotta a morte per la distruzione dell'avversario
Il bipolarismo in Italia è stato importato insieme con un'idea di politica come lotta morto per la discussione dell'avversario e per questo non funziona
Perché perché perché questo tipo di di bipolarismo porta alla guerra civile non porta all'alternanza democratica di due partiti che si legittimano a vicenda che si rispetti
L'altra idea che ne dobbiamo portare quella di politica come prudente sollecitudine per il bene comune definizione di Giovanni Paolo secondo nell'enciclica la Borremans ex Sir Charles
Se la politica è prudente sollecitudine per il bene comune allora sulla voglia di distruggere l'avversario fa premio la voglia di risolvere problemi fare cosa
Risolve i problemi secondo la propria impostazione culturale certo ma considerando un bene comune di cui anche gli interessi sociali legittimi portati dall'avversario fanno parte e questo è il grande sforzo e la grande scommessa che abbiamo davanti ma è una scommessa per il Paese non solo per il partito
Nardi ha posto una serie di domande finisce che noi facciamo quello che hanno fatto gli azionisti per la sinistra un partito piccolo a forte
A forte coesione intellettuale che pretende di dettare le linee culturali degli altri
Attenti aggiunge Nardi perché noi non abbiamo di
Gli aiuti che loro hanno avuto non abbiamo dietro di noi nel Mattioli nella grande banca né nessuna di quelle nelle università nessuna di quelle corse
No non credo che dobbiamo cercare di fare questo noi dobbiamo dare una battaglia per costruire una grande partito di popolo
Per occupare l'area del centro con una una forza politica che abbia una chiara consapevolezza culturale
Utilizzando due fattori il primo fattore che quella cultura la vecchia cultura è finita
E finita a livello mondiale sta finendo a livello anche italiano certo controlla molte cattedre quasi tutti i giornali molti snodi ma non è più capace di innovazione
Soffre di mancanza di flessibilità e di incapacità di interpretare i fenomeni nuovi che sono davanti a noi
Secondo certo nell'area del centro troviamo molti nuclei che competono con noi avendo la medesima intenzione di caratterizzare l'intera area
Fondamentalmente però io credo ci sono due nuclei il nostro il nostro progetto sul centro e il progetto radicale sul centro
Il progetto radicare sul centro vuole un partito liberal radicale di Max
Noi vogliamo una nuova Democrazia Cristiana una democrazia cristiana di tipo europeo una democrazia cristiana
Che abbia una diversa cultura consapevolezza ma tuttavia pur sempre un partito che fa riferimento ai valori cristiani di fondo della nazione italiana non mi nascondo le difficoltà credo che una partita che si può giocare e la partita
Che stiamo giocando del resto che noi non non vogliamo fare il partito azionista cattolico credo lo mostri anche la terza osservazione di Nardi Q dove lui dice c'è il rischio che gli stessi debbano fare il lavoro politico e anche il lavoro culturale per questo è esattamente il contrario di quello che avvenne con gli azionisti
Perché e mostre che noi vogliamo costruire una realtà politica come come integrare il momento dello sforzo culturale ed intellettuale con il momento di organizzazione politica
Ne abbiamo lavorato un anno a costruire la rete territoriale del partito
Che la rete di base senza la quale il partito non c'è noi volevamo lavorare un anno vogliamo lavorare una norma adesso abbiamo una campagna elettorale che si ritarda i tempi ma volevamo lavorare un anno per costruire l'altra gamba del partito cioè la presenza dei mondi vitali la presenza dei mondi vitali attraverso la costruzione del programma
Credo che la mia il punto giusto di mediazione fra i due momenti gli intellettuali la rete organizzativa di base e la l'essere partito di programma la costruzione del partito di programma
Essere partito di programma non è essere un partito che ha un programma semplicemente non è scrivere ottantotto tesi o anche ottantanove con cento per dire che abbiamo in programma saremo anche questo naturalmente ma non militare la cosa più importante
E se le partito di programma e chiamare la gente la società civile agli intellettuali ma anche le categorie sociali gli artigiani gli handicappati il sindacato chiunque vuole partecipare
Alla costruzione insieme con noi del programma lavorare per un anno sul programma
In tutte le sedi del partito chiamando chi ha una consonanza ideale con noia Cosplay programma con nove e così che si incorporato alla vita del partito oltre l'organizzazione territoriale la presenza culturale nei mondi vitali
Riusciremo a liberarci dal consociativismo
La quarta domanda
Pinardi
Noi vediamo che in molti luoghi le cose funzionano come prima che ha preso il potere ne cede un po'con gli altri in modo da non essere disturbato da una reale opposizione riusciremo ad andare oltre
Questo dato io credo ci riusciremo se saremo il passo che abbiamo appena indicato
Perché partiti i quali non hanno identità forti
E la cui contrapposizione tanto più violenta
Quanto più priva di motivi reali possono poi facilmente dietro la schermaglia verbale
Dopo essersi risultati raggiungerla corro sul potere
Più invece si qualifica una proposta di programma tanto più sulla proposta di programma
Lo scontro è insieme limitato ma serio
Non è più lo scontro per distruggere l'avversario ma ce lo scontro per realizzare il programma e su questo ci si rende responsabile Nardi
Ha richiamato come altri prima di lui il problema della scuola
Noi dobbiamo io credo che un difetto di Forza Italia si è stato proprio questo aver pensato un un
Una trasformazione del Paese centrata sui ceti medi indipendenti
Dimenticando che esistono dei ceti medi dipendenti che sono egualmente essenziali per una grande coalizione interclassista durante la Grande Coalizione interclassista attendono insieme il ceto medio quelli indipendenti ma anche quelli dipendenti questo cosa vuol dire non è possibile riformare lo Stato senza l'appoggio di chi nell'amministrazione dello Stato c'è
Pensare di riformare lo Stato contro chi ci lavora dentro e un'impresa disperata e destinata a fallire a meno che non istituiamo i plotoni d'esecuzione
O non licenziamo selvaggiamente case ipotesi ambedue poco realistica nel nostro contrasto
Noi dobbiamo mobilitare chi nell'amministrazione dello Stato ha voglia di lavorare di costruire chissà che può essere competitivo e chissà interpretare la competizione al tempo stesso come costruzione di rete di solidarietà
Dobbiamo emarginare in nuclei irriducibile legati al vecchio modello socialdemocratico consociativo
Ma non possiamo farlo se non sappiamo stare dentro e per questo io prima ho parlato di funzione pubblica e servizio
La misura dello Stato non può soltanto erogare servizi esercita contemporaneamente una funzione misurarla solo sulla produttività dei servizi è sbagliato perché la qualità della funzione in tal modo non viene non viene misurata invece non teniamo alla qualità della funzione
Come le tue cure si mettono assieme e creando una nuova etica della funzione del servizio pubblico io una piccola esperienza che forse crescenti si ricorda
In una facoltà della sua università per una serie di ragioni arrivarono improvvisamente quindici ordinari nuovi
Una follia una facoltà che aveva diciotto morti diciassette o diciotto Ordine arrivarono quindici nuovi ero uno di quindici e tentammo di riorganizzare la favola che funzionava male quale fu il principale ostacolo principale ostacolo sulla mancanza di fiducia
Io ricordo ancora una docente del Manifesto la quale aveva quando le cominciamo a fare una commissione per capire perché l'università non funziona aveva il terrore che scoprissimo che lì non aveva neanche un al dietro
Cioè era convinta di non essere competitiva
Poi non era vero lei non aveva neanche un allievo per una serie di ragioni per cui anche fosse stata la migliore del mondo non avrebbe avuto un le vostre lui toccando quelle ragioni lei aveva gli allievi
Ma lei aveva paura che noi per ragioni politiche usassimo questo Pereira non so tagliarle la testa cose del genere se c'è una parte degli addetti alla pubblica amministrazione nella scuola e anche altrove perché per me lo stesso dappertutto
La quale sa di essere competitiva e quindi vuole la riforma una parte che non vuole essere competitiva e non vuole la riforma una grande massa che potrebbe essere competitiva le qualità per essere competitiva ma non ha fiducia in se stesso e quindi ha paura che frena
Noi dobbiamo vincere l'appoggio di questa parte e dobbiamo individuare politiche di transizione che ci consentono di vincere questo appoggio riequilibrando progressivamente il rapporto fra rischi e opportunità
Abruzzese ha parlato della crisi della politica e dell'avvelenamento
Della politica
E della
Relazione che esiste fra educazione capacità educativa e partecipazione religiosa io allegherei questo con quello che dicevano altri prima di lui e direi
Non si insegna hanno i valori
Non riceva Pellegatta militare non si sente mi hanno i cui valori scissi da una identità qual è il problema per cui il progetto educativo
Della scuola italiana non funziona perché è un tentativo di comunicare valori senza comunicare identità
Ma i valori che sono dimensioni dell'identità se non so proporre una identità il discorso sui valori e inevitabilmente retorico viene percepito come ipocrita
Non sfonda non appassiona i giovani e diventa semplicemente un elemento ulteriore di sfascio che in un sistema peraltro già sfasciato per conto suo
Voglio sottolineare quello che ha detto Brandirali perché anche su mi sembra estremamente centrale
E il dilemma egemonia presenza
L'egemonia e una posizione alla quale ha creato un corpo di pretoriani li manda a occupare la società una presenza e una capacità di rendere ragione in tutti gli ambiti della società della identità che muove a fare una proposta
E questo fa in modo che non si generi quel rapporto
Gerarchico quel rapporto in qualche modo di sopraffazione del centro che guida l'egemonia sulla l'intera società
Perché ogni luogo e centro perché ogni luogo deve rendere ragione del perché propone questo e non altro
E questo è il modello del partito che convince per la sua presenza magari fa anche il porta a porta
è tutt'altro che inutile anzi di questi tempi sarà venete tutti quanti lo riprendiamo come buona abitudine ma non fa il porta a porta per convincere con uno sull'organo su di una posizione di cui non può rendere ragione
Ma invece fa il porta a porta per ricordare che è presente che condivide con gli altri uno spazio vitale che in questo spazio vitale rende testimonianza ad alcuni valori e in nome di questi valori chiede chiede fiducia
Che
Pellegatta abbiamo già risposto almeno a una parte delle cose che lui diceva
Come mai glutine va però anche una seconda cosa come mai e chi ha più identità raccoglie meno consenso
I partiti a forte identità oggi sono quelli che raccolgono meno consenso credo che la risposta sia nel fatto che l'identità che propongono è un'identità immaginaria
Cioè ti serve a star bene perché ti dà identità ma non riesce ad intatta si coi problemi reali chiari
E allora e allora sono partitiche attirano il tipo idealista va naufragano davanti alla concretezza della ditta
La sfida per noi invece un partito a forte identità Kent avendo un'identità non ideologica fondata quindi non sul meccanismo dell'egemonia ma su di una reale presenza e capace di coinvolgere nell'affronto del concreto
Della vita
E per questo abbiamo bisogno di elaborazione culturale più forte e più flessibile
Non possiamo semplicemente cavarcela richiamando dei valori o dei principi dobbiamo mostrare la fecondità ermeneutica di questi valori e questi principi nel pensare il mondo di oggi
Trovare soluzioni concrete per i problemi concreti del mondo di oggi e che ne dei deboli era l'altra domanda meglio a Roma nel viso in due parti che ne dei deboli
Noi non siamo contro lo stato sociale siamo contro lo stato assistenziale vogliamo uno stato sociale che aiuti deboli non confinando lì per sempre nella condizione del debole ma offrendo loro le occasioni per crescere
Che vede nel debole una risorsa
Se non saremo capaci di vedere nel disoccupato
Meridionale una risorsa che può far bene per sé e per noi
Non aiuteremo mai perché l'assistenzialismo non è un aiuto vero e alla lunga diventa insostenibile
Investire sull'uomo
Io ho sempre un un esempio in testa
Io so una volta ho diretto la tesi di Tortora atto di un brillante assistente della Università Cattolica di Lublino il dottor Wojcicki scudi adesso professore della medesima università Voici
Espace Chicco sta su di una sedia a rotelle qualcuno di voi forse lo conosce
è un grande filosofo
Come è stato possibile è stato possibile perché qualcuno ha investito su di lui ha investito su di lui la ragazza che era sposato
Ha investito su di lui il professore che se l'è preso come assistente hanno investito su di lui i colleghi che lo hanno accompagnato portando o di peso la la la la la la sua sedia a rotelle oltre le barriere architettoniche
Alle tanti hanno investito su di lui questo investimento ha reso
E un uno dei soggetti più produttivi del del mondo in cui vive della Università Cattolica di Lublino fra noi dobbiamo avere questa logica dell'investimento sul debole che è diversa dall'assistenzialismo
Che troppo facilmente dice questo è un recuperabile uno da bisogna mantenerlo nell'ozio e fuori
Fuori mercato non è sbagliato fuori mercato fuori mercato però significa fuori dalla vita dobbiamo integrarlo della ditta
E Pellegatta richiamato un'altra questione
Particolare però drammatica
E la questione della scuola libera
La stupidità del sistema così come si è configurato
C'è della gente la quale vede un bisogno davanti a questo bisogno si mobilita crea qualche cosa che affronta il bisogno invece d'avere la mentalità di chi dice lo Stato deve provvedere dice no io provvedo
Arriva il punto in cui però per provvedere hai bisogno dell'aiuto dello Stato
Ha investito non so il cinquanta per cento il sessanta per cento l'ottanta per cento delle risorse che servono le ha investite tu
Perché l'accusa viva hai bisogno che lo Stato ti integri quel venti trenta quaranta per cento al cinquanta per cento di risorse che invece ti mancano cosa fa lo Stato italiano ti abbandona qual è il risultato
Che spero non accada ma che sarebbe nella logica delle cose
Che il tentativo di far fronte con i tuoi mezzi al bisogno controlla e dopo che è crollato lo Stato dovrà far fronte a quel bisogno mobilitando non il venti e il trenta per cento delle risorse necessarie ma il cento per cento
Anzi più del cento per cento perché essendo spese con un sistema burocratico quelle risorse verranno spese in modo meno efficiente e quindi e quindi far fronte allo stesso bisogno costerà di più
Di quello che sarebbe costato se il finimondo di spendere fondato più efficiente perché affidato ad uno che era più prossimo al bisogno
Noi su questo voi sapete abbiamo dato battaglia continueremo a dare battaglia sappiamo però che senza uno spostamento forte dei rapporti di forza
Questo non succederà
Mexès vinciamo le elezioni tutto sommato la nostra alleanza pur con le sue incoerenze e i suoi difetti questo lo può fare quella degli altri sicuramente questo non lo può allora fare
E un'osservazione su Silvio Beretta mi pare che sia centrale il superare il concetto di federalismo verso il concetto di auto amministrazione
Federalismo e in genere limitato alle comunità territoriali se noi vogliamo riformare lo Stato sociale togliendogli le caratteristiche assistenziali ne dobbiamo puntare sulla cooperazione tutta la società e questo vuol dire non solo delle comunità territoriali ma anche delle comunità naturali non territoriali e anche delle comunità non naturali ma elettive tutti i tipi di associazionismo dei quali vive una società articolata un tema fondamentale su questo per esempio e quello della privatizzazione delle fondazioni delle banche e della regolamentazione di queste fondazioni che dispongono di enormi ammontare di risorse che possono essere utilizzati proprio in funzione della articolazione nella società di una rete discariche di auto amministrazione che però non è territoriale
Mentre la tendenza dominante in certi ambiti politici di Cana Rizzardi a supporto semplicemente della rete territoriale invece di farne un momento di incentivo per l'iniziativa autonoma
Della società
Ecco così accaldo immediatamente le mie prime reazioni sulle tante cose che sono state dette che mi sembrano progressivamente straordinariamente ampliato il nostro orizzonte ed arricchito il nostro lavoro
Facciamo allora un ultimo giro di interventi io trovo iscritti a parlare Celli Benedetti Genghini
C'è qualcun'altro
Se
Scusi chi chi di un minimo di sacrificio io mi limiterò aula sottolineatura stanti i contributi che già sono stati portati anche le ulteriori chiarificazioni Di Rocco
Ma non mi sembra inutile fare questa sottolineatura perché essa mi sembra segnala una percezione della drammaticità del momento che stiamo vivendo la dico se volete con uno slogan e chiedo poi
Una valutazione da parte di Buttiglione
Io credo che anche per riprendere il titolo di questo nostro incontro che oggi la riforma e dicendo questo non voglio essere come dire né presuntuoso né per un aspetto né vittimista per un altro
Però credo che sia assolutamente realistico affermare che oggi la riforma morale culturale dalla politica in Italia e legata alla
Esistenza del CDU
E perciò mi sembra che il problema che oggi e a tema del nostro incontro è in buona sostanza riconducibile al problema della nostra esistenza
Io in questo momento o una percezione drammatica e dico questo termine non in senso negativo ma nel senso come dire etimologico cioè una lotta durissima
E mi sembra che le due concezioni della politica che Rocco prima richiamava da un lato prudente sollecitudine per il bene comune dall'altro lotta per la morte dell'avversario
E nella conduzione della recente crisi politica sia stata come dire molto evidente questa alternativa
E mi sembra che la posizione che noi abbiamo espresso che Buttiglione in prima persona è riuscito a costruire che in precedenza aveva costruito nel partito che ora stava costruendo e ancora sta costruendo nella coalizione
E abbia incontrato tutto sommato una diffusissima e pervicace ostilità questo è un dato che mi sembra estremamente preoccupante a motivati a un soffio da realizzare un grande
Percorso per il bene della nazione mi sembra che tutti e non vorrei sbagliarmi nel dire tutti con Giulio perché questo nostro tentativo fallisca
Perché lo scudo crociato scompaia
E mi sembra che nella nostra alleanza
Quindi e nell'altra cosa che non si avesse revisione in qualche modo parte mi aspetto degli atteggiamenti pericolosamente speculari rispetto a questo obiettivo
Che tende a portare a compimento un obiettivo come dire perseguito da altre negli anni passati
Quello appunto di eliminare radicalmente la presenza della nostra identità allora
Noi andiamo a una campagna elettorale certamente durissima nella quale tra l'altro dovremmo aiutare i nostri amici quelli con cui abbiamo riorganizzato abbiamo avviato la ripresa azione di quella rete organizzativa periferica dovevo aiutare i nostri amici a capire
Che come dire la sconfitta che abbiamo patito per certi aspetti in questo passaggio
Non può indurre
Semplicemente delusione o una ritirata ulteriore perché tanti si stavano invece riavvicinando vedendo che stavamo riaggregare Ando sulle nostre posizioni un'area politica
Allora il problema è che deve essere ancora più chiaro che c'è assoluta necessità di condurre una battaglia estremamente motivata e forte perché al di fuori del tipo di presenza e del tipo di proposta politica che noi portiamo non è possibile io oggi credo lo si possa dire molto chiaramente
Parlare in termini come dire pragmatici cioè di una realizzazione concreta perché poi discorsi posso sempre fare e che ne facciamo gli oracoli della politica probabilmente nessuno dà fastidio ma chiediamo può incidere dà fastidio a tutti o quasi a tutti
Allora io credo che dobbiamo renderci conto che oggi a realizzare la riforma morale e cultura della politica passa attraverso la nostra presenza e vorrei dire anche la forma la qualità della nostra presenza
E gli strumenti di questa presenza
Non ripeto perciò cose che state già dette ma vorrei come dire richiamare perdonate di nuovo questa sottolineatura
Però vorrei chiamarlo sospetto perché mi pare che non ci troviamo oggi in un campo di battaglia durissimo
Rispetto alla quale battaglia non possiamo permetterci di retrocedere cioè noi dobbiamo salvaguardare non presero parte i testimonial segreto ne interessi poteva solo guardare uno spasso di praticabilità politica per riprendere il disegno che noi stiamo realizzando perché fanno e faranno di tutto per bloccarlo questo è grave
E ci rechiamo una responsabilità che noi dobbiamo richiamare i nostri amici assolutamente come dire di portata storica
Grazie lei ha
Diamo saluto il senatore Folloni che siamo felici di avere saranno i Benedetti
Questi ultimi relatori purtroppo saranno costretti a esibire grande capacità di sintesi si si innanzitutto vorrei dire alcune vado per flash così è meglio scusate la voce
Per quanto riguarda il tema proposto indubbiamente centrato perché va controcorrente dolci forse andare contro corrente e tre mila però bisogna anche essere un po'realisti e tener conto di alcuni inciampi lasciamo perdere inciampi
Che possono venire secondo la logica perversa denunciato a suo tempo da Ruini secondo cui quelli che dovrebbero essere più vicini realtà sono quelli che si combattono di più e quindi ovviamente da chi ha fatto una scelta diversa
Avremo una maggiore acrimonia ma lasciando perdere qui sto dicendo i reporter come pensiero
E di quello che si può definire per ora sempre questo magma di mondo cattolico
Degli inciampi ci possono venire da alcuni radicati topolini
Tanto per restare in tema su quanto aveva detto Rocco oggi all'inizio innanzitutto un vecchio modo
Di riproporre che pesa ancora i rapporti fede cultura cultura politica fede politica
Che si è un po'sedimentato negli anni e che anche in quelle che sono state le scuole di formazione dieci esami alla politica vedo che ci sono più Cetti che non diciamo stimoli e andare avanti
Secondo una
Visione tutto sommato definire quasi rinunciataria
Del modo del dialogo che ce la portiamo dietro direi dal Concilio ecumenico Vaticano secondo forse facendo una tardiva ammenda di certe impostazioni passate abbiamo inteso il dialogo come una sorta di sbracamento limitiamoci ad ascoltare e pochi invece sono stati quelli che hanno inteso che il dialogo come ascoltare ma proporre e confrontarsi
Terzo una
Consequenziale a questo un'inveterata propensione a sussumere sotto le mentite spoglie da un lato della mediazione culturale anche riferimento ai valori
E quindi e la Repulsa da un lato un certo tipo anca al migliore integralismo perché lasciamo perdere le punte estreme di dell'integralismo che sono in oggettivamente controproducenti ma vere diciamo così la consapevolezza che in fin dei conti anche il liberalismo anche il marxismo a modo loro e anzi a maggior forza erano visioni integrali perché totalitari del mondo
E conseguentemente aggiungo ulteriore ricadute in negativo di quest'aspetto anche una sorta di giustificazione di consociativismo in termini quasi ideale
Proprio perché visto che si poi si deve mediare e si può operare questa mediazione anche a livello istituzionale ed ecco quindi questa ulteriori cadute infine il modo di concepire il ruolo stesso dei cristiani impegnati in politica per ricordiamoci quando si discetta Valsessera costruttori di storia costruttori di società che si poteva essere solo e soltanto costruttore di storia solo soltanto costruttori di società salvo poi quando si trattava di dire che si doveva essere costruttori di società
Guarda caso
Si doveva conciliare il Vangelo il marxismo
Comunque ora andiamo in positivo stimoli per l'oggi
Ma uno mi viene in mente mi sgorga subito in immediato teniamo presente il convegno di Palermo
E c'è qualcuno
Per certi versi anche a fondatamente che ha lamentato che sostanzialmente questo convegno di Palermo non ha detto niente di nuovo io direi che
Forse non ha detto quel nuovo che alcuni si aspettavano che dicesse
In realtà ritengo che sia una con un
Punto di riferimento notevole sia per quanto riportato dal Papa ma devo dire anche nelle Commissioni era largamente diffusa questa convenzione ossia che non compete alla Chiesa
Fare un'opzione politica Parri partitica in senso un altro che non compete alla Chiesa occuparsi di riforme istituzionali salvo che ovviamente qualsiasi progetto di riforma istituzionale garantisca la libertà la democrazia
E la salvaguardia dei diritti fondamentali
Registrare la presenza di una diaspora del mondo cattolico però e pieni importante qui è lo stimolo anche quello di richiamare i cattolici impegnati in politica esercitare discernimento e soprattutto agire con coerenza creando e qui come Movimento cristiano lavoratori nel nostro piccolo qualcosa si sta facendo in questa direzione creando delle occasioni di incontro per poter le varie anime cercare di approfondire determinati temi e valori della difesa della vita libertà
Di istruzione
Famiglia
Occupazione mezzogiorno
Comunque passando ora alle urgenze che sono legate a quella che è la campagna elettorale che si sta per aprire
Vediamo un pochino
Quale
Il rapporto che c'è verso la politica di questa entità metafisica che mi scusi mettiamola sul ridere delle cittadino comune no
Questa categoria così
Bah non vorrei dar ragione Ops però penso che una delle categorie fondamentali sia la paura
Di recente ho visto di esperienza argentina
Dove Menem ha risolto i problemi economici di quel Paese che erano molto più disastrati dei nostri la maniera radicalismo
Avete visto c'è stata anche qualche marginale però rispetto ai tagli che lui operato dipendenti pubblici non pagati eccetera eccetera l'ha risolto in maniera
Brutale però continua ad avere un consenso perché
Perché si è radicata prova popolare incentivi alla convinzione che tutto sommato a non dare fiducia ma emersi cadrebbe nel peggio ecco la dimensione della paura paura del peggio
E quindi un moderatismo che diventa tale in quanto si teme soltanto il peggio non in positivo perché si pone viceversa costruire
Una proposta diciamo così centrale
Poi la dimensione delle attese in positivo e qui ci dobbiamo inserire tese in positivo in termini di valore di certezze
Rossa la società in crisi di identità proprio perché ha perso e quindi scrisse a Nizzardo sì ha perso questi riferimenti a valori certezza però anche atteso in negativo
Quasi Faure ma non sono ancora Paure
E c'abbiamo in modo ricorrente di dire oggi c'è l'emergenza casa domani c'è l'emergenza ambiente d'emergenza istituzionale e così via cioè la vera abituato
L'elettorato
A vivere di volta in volta le emergenze ha finito in sostanza tradotto in soldoni accreditare l'immagine di una classe dirigente che in cinquanta non è riuscita a risolvere il problema dell'emergenza
Non è quindi stata all'altezza dei compiti che gli sono stati rimandati e quindi c'è quest'attesa contemporanea di una classe dirigente nuova ma come Wörner la nuova ecco che si aprono le derive plebiscitarie il culto dell'immagine i leader che viene fuori quasi il demiurgo
E parallelamente il riferimento a una certa qual disaffezione in termini di vuoto incallita passata quindi questa disaffezione della classe politica che impoverisce indubbiamente e oggettivamente la partecipazione
Che fare
Quindi indubbiamente portare avanti questo discorso di riforma morale e culturale della politica quindi dare sì un ideale alla politica ma dargli anche un ex
Poi in pratica
Questo per per aver vissuto gli ultimissimi esperienze
Dobbiamo fare i conti con due partiti che sostanzialmente hanno costruito le loro fortune pur avendo dovuto rinunciare a tutto il loro armamentario ideologico
Hanno fatto del loro fusto le loro fortune sul fatto che sono stati gli unici a mantenere un apparato di partito forte struttura mi riferisco al PDS Alleanza Nazionale
Tutti gli altri e ci metto anche Rifondazione Comunista da questo punto di vista hanno finito per essere tutti partito movimento
Che
A premiato solo in sostanza Forza Italia perché ha potuto contare maggiormente in modo massiccio sui mezzi di comunicazione di stampe tutti gli altri viceversa sono stati penalizzati quindi da parte del CDU
Occorrerà ripensare il rafforzare il modo di essere partito non perché sia negativo essere un partito un movimento che vuol dire essere dinamico propositivo e cerchi eccetera ma proprio perché occorre andare porta a porta come è stato detto prima ma per andare porta a porta bisogna avere tutti gli strumenti operativi necessari per poter dire qui possano dare qui posso fare questo tipo di discorso e se invece di fatto facendo un altro tipo di discorso corro dei rischi faccio un esempio
Io vengo da una zona la mia famiglia o tutta nera tra esperienza proviene da una zona estremamente arretrata e rurale del del pre Appennino toscano della Garfagnana zona fino a qualche anno fa praticamente altissima egemonia democristiana nel quaranta nel quarantotto
E p.c. commise un errore clamoroso
Mandò in questi Paesi ti degli attivisti che vedendo Perth vedendo da fuori vedendo persone con le toppe al sedere vestiti Mariella nasce andarono in piazza a dire basta è ora di farla finita toglieremo la terra che c'è la l'avesse mai detto furono inseguiti con Forconi perché quelli erano i proprietari della terra ecco quindi in sostanza noi dovremo anche avere gli strumenti per poter andare dall'artigiano sapendo di parlare con artigiani e non magari di andare dall'artigiano convinti che sia un lavoratore dipendente parlare contro chessò contro il lavoro avuto per cui peste una raccomandazione che vanno tanto arrocco quanta dirigente organizzativo di e ispettivi impegnarsi in questi pochissimi dei tempi ristretti che ancora ci che ci separano dal fatidico ventuno aprile
Perché si possa operare in una maniera direi così all'altezza della situazione dal punto di vista propagandistico venendo ad esperienze tedesche qui concludo mi ricordo che rimasi sbalordito quando nel sessantotto
Andare a fare una visita alla CSU di Strauss e allora già la CSU era informatizzate diceva dice non abbiamo prove dice dobbiamo mandare un volantino agli artigiani c'abbiamo computerizzato quelli che sono i nostri iscritti artigiani venga fuori tutte e Mangia
Queste cose Cadore erano inconcepibile
Per noi ci dimostrano come a quel punto di vista il modello tedesco per noi deve essere preso proprio ad esempio anche da un punto di vista pratiche organizzative ringrazio e mi mi dispiace ho detto che andavo per flash invece sono stato un po'bugiardo
Ancora Genghini e Crema
Solo una breve osservazione di tipo così di carattere metodologico che mi è stata sul suggerita dall'intervento
Prima di Brandi la Brandirali poi Pinardi
Osservazione che riguarda circa la efficacia o meno della lavoro formativo del partito
C'è un infatti a mio modo di vedere c'è una un ostacolo che può frenare
Che l'efficacia del di questo lavoro cioè l'efficacia di questo lavoro dipende a mio avviso
Ci si si chi si decide se questo lavoro un autentico lavoro di formazione invece una stucchevole passerella di intellettuali più o meno brillanti se ci liberiamo da un ostacolo Puy non tanto remoto
E cioè quella che muratore che manca una coscienza residuale della nostra avventura politica
Noi abbiamo più o meno chi chi da più tempo chi da meno tempo aderito ad una grandezza d'una reale politica che si è via via assottigliata a causa di numerose defezioni
E noi pensiamo di essere come dire rimasti invece ancorati alla radice di questa avventura politica che è stata identificata più volte nella nostra conversazione in don Sturzo e sicché soprattutto in De Gasperi e la nostra ambizione è appunto quella di restaurare quel disegno politico ovviamente legandolo alle condizioni di oggi
Ed eventualmente liberarlo dai limiti che esso poco può aver avuto un tempo ma attenzione che la radice della nostra avventura politica di diciamocelo certamente quella c'è un referente remoto della nostra avventura politica
Ma c'è anche un referente prossimo sul quale io vorrei richiamare la vostra attenzione
Ed è quello che rende meno controversa l'ambizione che più volte il segretario politico arredi ha ricordato cioè l'ambizione di fare della nostra cultura culturali di riferimento del del centrodestra l'ambizione di entrare in quest'area per guidare il referente prossimo è un avvenimento che è accaduto in in in questo Paese con il in queste in altri Paesi
Con il magistero di Giovanni Paolo secondo tra i nostri referenti ce n'è uno remoto che la vena cattolico popolare alla quale noi crediamo di rifarci nel modo più ortodosso ma c'è un altro evento di natura antropologica che
Sulla vita suscitata da questo magistero negli ultimi due decenni in Italia c'è un'intera generazione di uomini che grazie a questo magistero o meglio a quelle realtà umane che questo magistero hai toccato e valorizzato
Ha vissuto e vive il cristianesimo immeritatamente come l'occasione di una profondità umana imprevedibile
Io credo che questa sia la radice più prossima della nostra avventura politica quella che giustifica l'ambizione del nostro disegno tecnici impedisce di correre il rischio dell'azionismo
E una mutazione un'alterazione antropologica prima che intellettuali certo c'è la provvidenziale presenza di un segretario che leggi processi politici
E offre strategie di guida particolarmente penetranti ma se fossimo consegnati soltanto il suo talento e al suo genio
Saremmo un'avventura politica di breve respiro la la l'elemento duraturo quello che certamente viene come dire garantisce l'autentica
Permanenza e come dire che stabilisce l'obiettiva
Vittoria non successo sto parlando di vittoria del nostro tentativo
E e che noi più o meno immeritatamente apparteniamo a quella generazione di uomini che hanno beneficiato di questa semina come del resto l'antico cattolicesimo popolare in Italia
Pennisi ciò della semina di leone decimo
Decimo terzo idea di democrazia cristiana non la inventò Toniolo o Sturzo o Degasperi la coniò per la prima volta la sapienza antica e sempre nuova di un pontefice e così l'idea che l'avversario ossia il relativismo etico il non me ne vorrà il segretario non l'ha coniata Luigi la cognata il Santo Padre in una sua in città si possono avere diciamo si possono nutrire dei dubbi sulla primogenitura spirituale in questi tempi sta di fatto che compare anche ecco non vorrei compare anche in una enciclica del santo TAR
E quindi credo che e e in e questa questo fenomeno
La diamo già visti in allo visto già in atto oggi questa mattina cari amici il modo con cui molti di voi hanno parlato delle parole chiave della politica efficienza mercato solidarietà istituzione lo hanno fatto con una profondità è un'estensione anche dici di timbri accenti che qui abbassò la voce non ha nulla a che spartire nemmeno con i nostri alleati con il modo con cui i nostri alleati parlano di libertà
Di efficienza di mercato c'è un'estensione una profondità e una gamma di Toni nel nostro modo di parlare delle parole chiave della politica che non solo non si riscontra nella coalizione avversaria ma che talvolta si fa fatica a trovare anche nella coalizione amica
Ecco credo che questo sia l'elemento autenticamente propulsivo della nostra avventura politica e quello che in qualche modo può dare un segno suo non scolastico a questo processo di formazione che ci che cominciamo ad a fare da ora in avanti grazie
Felice Carena
Due osservazioni spericolati delle la prima e sul tema della amministrazione io vorrei ritornare perché credo che in realtà quello sì è uno dei nodi reali che abbiamo nel Paese
E vero e condivido le osservazioni che sono state fatte ed altri poi dalla replica precedente dalla segretario sul sul fatto che comunque è un elemento da cui deve non possiamo prescindere perché uno Stato moderno ha bisogno di un'amministrazione questa amministrazione cioè che è anche vero che in realtà l'amministrazione pubblica nella sua generalità oggi l'Italia rappresenta una struttura impermeabile non al nostro progetto politico ma qualunque progetto politico
Parlando del ministro della pubblica istruzione con alcuni amici si diceva ma tutto sommato il miglior ministro quello che non fa niente perché altrimenti oltre a quello che fa l'amministrazione si è quello che fa visto che è diverso ma da un'altra parte e non si capisce le leggi sono andate in una direzione l'amministrazione andando in un'altra direzione
Gli esempi sarebbero moltissimi ieri sentivo il ministro Frattini che sosteneva che sono sette dei dei falsi invalidi sono stati sospesi dalle loro misura quelli che guida le macchine essendo Cecchi ecco e diceva questo perché non è possibile il ministro del governo il capo due non è in grado di chiedere all'amministrazione che venga rispettato un fatto palesi chiaro non ottanta Milano settanta mila quindi tre quattrocento che sono palesemente fuori da ogni norma
Credo che questa sia una grossa questione perché e il problema di come arrivare a affrontare la riforma dell'amministrazione dello Stato senza un fatto traumatico seta qualcosa che sblocchi quella parte
Che credo anch'io sia la maggioranza di questa amministrazione che però e poi impaurite timida
E che se non è costretto ad uscire non si muove che se ne costretta da qualche cosa a riprendere in mano la la sua giochiamo con questa parola professionalità non farà nulla e io lascio come problema concreto che possiamo risoluto prima credo che anche nella comunicazione dei problemi della riforma dello Stato dobbiamo stare attenti a non enfatizzare degli aspetti che sono certamente importanti ma che poi in realtà potrebbero essere vanificate dal fatto che tutto cambierà perché nulla cambi
La seconda osservazione
Che dovrebbe essere più articolata ma per il tempo metto qui come è possibile riguarda un po'l'insieme del progetto che è stato proposto che certamente un progetto di grande rilievo
E che
Nella misura in cui Chirac rappresenterà una parte importante della vittoria della scelta politica che abbiamo fatto in questi due anni
Io credo che perché riesca però noi dobbiamo rilevare un aspetto
Te
Prima o almeno accanto ai contenuti che ne sapremo portare c'è un problema di metodo
I problemi che sono stati ricordati dai diversi interventi precedenti che riguardavano il rapporto con il partito ovvio via largo mantengo e via largo perché c'è un problema di metodo quello che noi dobbiamo dire non è innanzitutto
Un conto una proposta
Ideale o ideologica ma è una possibilità una possibile modalità di lettura e di azione di lettura della situazione
E quindi di azione politica
Fondando qualche settimana fa un centro né in Piemonte nel Piemonte orientale diciamo legando un po'di amici del Piemonte orientale proprio in vista di iniziative di questo genere
Dopo una lunga riflessione abbiam detto va tutto sommato mi dobbiamo chiamarlo cento di iniziativa politica proprio perché fa un'azione di tipo culturale
Altrimenti il rischio dell'ideologia inevitabile
Cioè tutto quello che noi possiamo portare è un concetto che in qualche modo viene assunto è calato invece mi sembra d'aver capito e in questo senso io credo tutti noi dovremo fare uno sforzo perché dovremmo Olanda conto dell'abitudine ma a volte inveterata e noi e magari negli ambienti in cui noi dovremmo lavorare
Negli incontri interlocutori che troveremo il problema è quello di riportare una capacità una cultura a livello popolare
Facendo sì che questa capacità culturale questa capacità critica diventi elemento del confronto politico per questa grande scommessa altrimenti cinque intellettuali possono benissimo diventare dividere con tutto rispetto intellettuale anche in seguito è stato in giro ma di leader di uno schieramento politico ma non incideranno sullo schieramento politico come oppure eccetera eccetera io lascio osservazione Pilar capisco che ma credo che a questo dovrebbero dedicare un po'di tempo nell'organizzazione concreta per esempio non credo dicevo
Follini per una parola un lavoro di questo chiederei chiede una responsabilizzazione minima di quelli che lo fanno
Alla base chiedere anche soldi non solo perché non ci sono la misura in cui non ci sono ma perché altrimenti non serve diede una stupidaggine rispetto ai problemi che una prova piegata credo che questa sia uno degli aspetti più significativi
Del lavoro che iniziano a far grazie benissimo
Molto bene
Prima di dare la parola conclusiva al segretario politico dato che poi professor Pollini farà il saluto finale
Da parte mia desidero ringraziare tutti gli intervenuti per l'altissimo livello Hotel di questo nostro incontro io ho imparato moltissimo a questo
Fa bene sperare per il lavoro che oggi incominciato che dovremmo continuare tutti insieme e a lungo grazie mille
Un'osservazione sugli ultimi tre interventi molto brevemente
Su crema
E in effetti qualcosa di traumatico è necessario per mettere in movimento la pubblica amministrazione italiana questore indubbio perché la situazione attuale è una situazione di impotenza ma questo qualcosa di traumatico è strettamente connesso con il tema della riforma istituzionale
Più il
Ma più riusciamo a dare stabilità all'azione di governo più acquisti acquisiamo la capacità di sintesi intervenire sulla amministrazione quale direttore generale eccetera mai davanti a un ministro che dura se tutto va bene un anno
Sì trincera nel suo ufficio crea le condizioni di mettere i bastoni fra le ruote e aspetto
Prima o poi il ministro andrà via
Un governo stabile un referente che dura quattro anni
E che svincolato proprio perché dura quattro anni da mille pressioni perché sa che comunque non lo possono procacciare
A le condizioni per pianificare con intervento sul suo ministero questo vale nel campo della scuola come negli altri casi
E quindi è anche in grado di perseguire un itinerario che sconta momenti traumatici sapendo di poter recuperare altrimenti d'intervento riformatore appare come una violenza gratuita
Come un tentativo di soddisfare l'opinione pubblica senza andare mai le vere radici dei problemi tre perché il tempo dell'azione sistematica che questo lo diceva non c'è e per questo che l'abbiamo dato tanto peso al tema delle riforme istituzionali
Senza riforma istituzionale non ci sarà neanche la riforma della pubblica amministrazione
Ancora molto più importante la seconda osservazione di Crema
Una iniziativa politica la sintesi di lavoro organizzativo politico e di lavoro culturale e iniziativa politica quando la politica si propone di cambiare qualcosa sulla base di una bisogno umano percepito dentro un orizzonte culturale nuovo un bisogno umano che l'orizzonte culturale precedente non riusciva a percepire ho percepiva in altro modo che viene percepito che sul quale si è capaci di attivare una iniziativa politica questo è esattamente quello che vogliono fare questo richiede uno sforzo costante
Non si tratta della tradizionale formazione come acquisizione di nozioni che poi sono utili nel lavoro politico anche si tratta però più radicalmente di costruire il partito costruire il partito come partito di programma attraverso dei momenti nei quali un orizzonte culturale messo alla prova dei bisogni della gente insieme con la gente le diverse categorie che compongono il popolo
Riesce a formulare delle proposte concrete di cambiamento
Questa è la scommessa per questo non è un all'atto rispetto all'iniziativa del partito per questo è importante che a livello territoriale questo abbia dei referenti precisi e compatibilmente con le nostre capacità avvio abbia anche una il sostegno dei mezzi pochi o tanti che riusciremo a mobilitare si tratta non di fare l'iniziativa culturale per mostrare che perbacco abbiamo una cultura anche noi si tratta invece di costruire propriamente sì il partito secondo l'indicazione che aveva dato
Poco prima Celli quando diceva la possibilità che questo cammino e legato a con l'esistenza del partito e si scontra con straordinario ostacoli e difficoltà perché esiste una sinistra la quale vede nella rinascita di soggettività proprio dei cattolici
Qualcosa che le sbarra la via del potere
Le toglie la possibilità di acquisire quelle fasce di consenso che le servono per andare al potere e che può acquisire soltanto sulla base di un equivoco che la nostra iniziativa politica smaschera
Perché esiste una destra la quale non vuole che questa consapevolezza del centro cresca ed è fortemente tentato dall'idea di desertificare il centro
Perché esiste all'interno del centro una ipotesi alternativa a quella del partito liberale di massa perché esistono poteri forti che contro la stampa che vorrebbero sì un centro non centro loro
Un centro laico massonico che però non avrebbe né oggi cui né mai come doveva già avuto già ieri la possibilità di diventare realmente fattore di ispirazione popolare
E che invece il partito dei tecnici separati dal popolo
Che fanno il bene del popolo indipendentemente dal popolo e che legittimando il sospetto che facciano anzitutto il proprio bene e poi forse anche in parte quello del Po
Benedetti ci ha richiamati alla fine di una cultura il nostro cammino parte da un dato
Che noi riconosciamo e che la fine di un modello culturale quello di una mediazione culturale come esecutore ha finito col significare una incondizionata volontà di compromesso
Riscoprire la di Cipriani significa riscoprire intransigenza intransigenza che non è rifiuto della capacità politica del compromesso
Ma orizzonte ideale dentro il quale i compromessi si legittima compromesso ha senso se serve a perseguire un obiettivo se il compromesso che incondizionato l'unico obiettivo che si può perseguire e quello della mantenimento del proprio potere il mantenimento di quel sistema di cui parlava Brandirali in cui il potere ci aveva potere
Ma si dimentica l'orizzonte ideale in nome del quale originariamente il mandato esercitato il potere è stato conferiti e un'ultima però la vorrei dire su quello che ha detto gentili in effetti ciò che conferisce al nostro sforzo il carattere di un avvenimento e non soltanto di un po'di una elucubrazione intellettuale e il fatto di inserirci in un avvenimento l'avvenimento non siamo noi l'avvenimento è il rinnovamento della Chiesa e quindi della presenza dei cattolici in tutti gli ambiti che ha ha ricevuto un impulso così forte adesso dal pontificato di Giovanni Paolo secondo
Noi vogliamo come altri in altri settori chi lavora in banca o chi lavora in fabbrica nell'ambito suo
Così in fondo vogliamo nell'ambito nostro di chi lavora con la politica imparare a far fronte alle domande della vita e alle sfide della vita dentro quell'orizzonte ideale che ci è stato ribadito e che non è soltanto un orizzonte anche una forza è una forza che mobilita energie che prima non c'erano
In questo senso la Chiesa è sempre un avvenimento di grazia non sempre integralista è esagerato dire che e la nostra scommessa e vincente nella misura in cui attinge a quell'avvenimento di grazie quella mobilitazione di energie a quella capacità di essere più autentici più veri come uomini che noi non sfondiamo che non nasce da noi
Ma che noi vogliamo mettere alla prova nel campo che la Provvidenza c'era assegnato
Io credo che dentro questo spirito si ottiene sicuramente una vittoria e la vittoria di essere veri iniziare a vivere nella verità che inizierà a fare una politica nella verità il successo come potere politico quello potrà venire potranno venire ma in ogni caso il vivere questo avvenimento ci fa vivere da protagonisti astro del paese e io credo che nel tempo siccome questa è l'unica risposta
Che concretamente si delinea alle domande e alle attese della nazione io credo che nel tempo se non ci verrà meno la sede la decisione
Quella fede decisione che costruiscono l'amicizia politica che il partito se non verrà meno questo anche il successo politico alla lunga non potrà mancare dobbiamo ragionare in un'ottica che non è quella del breve periodo
Costruire il partito come soggetto politico forte è una cosa che richiede tempo e qualcosa che si fa non nella speranza di conquistare s'domani un pezzetto di potere politico ci daremo da fare anche per quello è facciamo le elezioni per esercitare potere politico ma non è l'orizzonte delle lezioni quello che racchiude il senso del nostro sforzo il senso dello sforzo è dato dalla volontà che cattolici siano presenti il giochino fino in fondo le carte che hanno in mano terra dare la loro impronta a un secolo nuovo a una fase nuova che inizia il Novecento è finito
Inizia il nuovo millennio inizia il nuovo secolo nessuno sa quali equilibri politici lo guideranno
Noi sappiamo però che abbiamo qualcosa da dire perché questo è un secolo che inizia sia più vero più umano perché in esso la catena della presenza dei cristiani nella vita della nazione non si interrompa ma cresca di nuovo si asseconda
Questo l'impegno a cui abbiamo dedicato credo la nostra vita è dentro questa ditta anche questo pomeriggio così interessante che abbiamo trascorsi assieme grazie a voi
Alcune cose per continuare per accettare questa proposta questa sfida e chiediamo a tutti semplicemente questo di riconoscere che oggi abbiamo in poche parole iniziato un cammino comune
Abbiamo già costituito quello che pensavamo di costituire istituzionalmente ma non lo faremo perché è già stato costituito questo luogo intendiamo
Convocarlo nei prossimi mesi questa consulta che noi chiameremo confutano poi potremmo chiamare in un altro modo non è questo il problema
Questo luogo di amici che intendono costruire assieme e il futuro di questo Paese perché mi sembra che a questo punto tutti noi oggi abbiamo intuito che gli scenari che sono si sono spalancati gli inediti scenari che si sono spalancati meritano meritano meritorio impegno impettiti lavoro e con condivisione ma soprattutto la condivisione di questa amicizia che è nata fra di noi io chiedo
Se possibile avere attenzione nei prossimi dei prossimi giorni per quanto riguarda soprattutto le richieste che verranno da coloro che si stanno impegnando nella istituzione dei corsi di base
Che stiamo facendo nelle diverse province
Quindi chiedo la disponibilità a fornire l'alla nostra fede testimonianza e la la nostra presenza in questi corsi e volevo dire anche se possibile a vere da parte vostra l'invio e è un non non è una pretesa semplicemente una richiesta e si farebbe molto piacere anche dei vostri lavori scientifici relativi alle diverse
Materia su cui lavorate ecco intendiamo costruire un rapporto di lavoro comune
E avremo modo poi dopo le elezioni di riconvocarci Perù per un altro momento seminariale aperto questa volta se siete d'accordo lo decidiamo assieme poi ne parleremo anche ad esponenti del mondo della cultura laica
Perché a noi interessa confrontarci con quest'area realtà e anche con amici di altri paesi devo d'Europa e a e anche nordamericani abbiamo intenzione di portare avanti questo lavoro assieme di inventare anche forme e modi di presenza che ancora non abbiamo pensato ma che con l'aiuto vostro cercheremo di costruire assieme l'idea e anche queste poi chiudo di in futuro cioè nei prossimi mesi elaborare la proposta concreta realizzabile però di una associazione nazionale culturale
Che ci permetta anche di avere uno strumento agile di per presentazione di costruzione e quindi di battaglia culturale all'interno del Paese e intendiamo costituirla
Su Milano questo era e l'idea che poi discuteremo assieme e cercheremo di Rea realizzare io ringrazio i partecipanti buon lavoro a tutti