I risultati delle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana e la situazione politica nazionale; I risultati del primo turno elettorale delle presidenziali in Russia

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Piero Ostellino politologo già direttore del Corriere della Sera e già corrispondente per lunghi anni proprio del Corriere della Sera nell'all'ora Unione Sovietica colui vogliamo parlare innanzitutto delle lezioni italiani ma naturalmente anche delle élite Joni il russo allora situazione nel nostro paese il risultato delle elezioni siciliane andato ridato nuovo slancio par di capire ai post democristiani e tu che cosa ne pensi ma penso innanzitutto che lo slancio e post democristiana
Dovuto al fatto che lo il Polo si sta sfasciando cioè in altri termini vengono a galla quelli che sono i difetti strutturali di questa organizzazione è un'organizzazione che è nata perché Berlusconi c'è un uomo ha deciso di scendere in campo e con le sue sul tour organizzative aziendali avermi aveva messo su una sorta di comitato elettorale questo comitato elettorale nel marzo del mille novecento vanta quattro ha vinto ma almeno parzialmente le elezioni però non è un partito non è un'organizzazione non ha alle spalle una storia
Non ha delle strutture e soprattutto è organizzato come una grande azienda cieco dei criteri fortemente verticistiche autoritari beh tutto questo non fa politica e prima o poi gli elettori si se ne accorgono e vanno a votare che i più o meno ha sempre fatto politica
Lo stesso modo a un minimo di organizzazione e soprattutto ha un minimo di tradizioni sotto questo profilo e ma da questo punto di vista allora cosa deve deve fare il Polo è particolarmente cosa deve fare Forza Italia si è detto molto s'
Esso e deve in qualche modo riscoprire uno spirito e una programma un progetto liberale liberista e libertario a questo punto tutto ciò è sufficiente o che cosa altro deve fare ma a mio avviso ormai è troppo tardi e cioè
Berlusconi e Forza Italia si stanno rivelando un fenomeno di tradizione l'ultimo rigurgito diciamo così di centrodestra che l'Italia è stata in grado di esprimere di fronte ad una prospettiva di sinistra adesso che al ripeto una destra tecnocratica mascherata dal centrosinistra e ormai Prodi dichiara esplicitamente che non era finita che ha data al potere è evidente che il Polo ha perso l'ultima grande occasione cioè quando ha vinto le elezioni subito dopo avrebbero per essere in grado di darsi una struttura diciamo così democratica al proprio interno con tanto di dibattiti decisioni collettive eccetera non è stato in grado di dare tra nove tappe è stato in grado di dal sì o no una struttura organizzativa capillare che in qualche modo riuscisse a ad aprire un dialogo con l'elettorato a questo punto la destra perché quella è effettivamente una destra storica anche dal punto di vista ideologico è una destra perso la grande occasione io credo che ci vorranno altri venticinque anni prima che la terza l'Italia di vinca le elezioni intendo dire quel tipo di detta dopodiché vince la destra tecnocratica ma si maschera tra centrosinistra e tutto ciò
ATO Vallardi ecco ma in questa situazione non c'è il serio rischio che l'Italia come al solito si è un sistema politico senza un'opposizione si sviluppi un sistema senza opposizione ha su questo non c'è dubbio infatti si vede che non c'è l'opposizione sia Fini sia Berlusconi sono sei
Tavolo ci sono proprio non riescono a farsi sentire non riescono ad esprimere un'immagine un'identità precisa e quindi non riescono nemmeno a fare opposizione su questo non c'è dubbio che io sostengo da sempre che l'unico posizione se le creata alto o più interno questa destra tecnocratica con la civiltà di Bertinotti e con questo ha risolto anche il problema cioè fa contemporaneamente governa l'opposizione c'è riuscita a risolvere questo problema perché l'opposizione non è in grado di risolverlo ecco ma
Anche l'harem vecchia democrazia cristiana dell'opposizione al suo interno ecco erto va infatti e impartite che vogliono vincere le elezioni in Italia
E l'Ulivo è uno di quei tre le ha vinte
Io ristrutturano come la vecchia Democrazia cristiana in modo da avere tutta una serie di anime che soddisfano una forte articolazione dell'elettorato perché noi continuiamo ad avere una cultura politica ed una come dire cultura elettorale fortemente frammentato e fortemente articolata non abbiamo una cultura politica omogenea è un elettorato fondamentalmente omogeneo che di volta in volta vota l'uno vota l'altro ma tutto sommato si si si assomiglia e con abbiamo la cultura fortemente frammentata però all'interno di quella grande oscenità chiamiamola così che era la Democrazia Cristiana che aveva capito che l'unico modo per raccogliere consenso in Italia e
Contemporaneamente quella di avere all'interno d'una catena e Andreotti e e altri inni qui inni all'interno dell'Ulivo sia contemporaneamente Dine Bertinotti all'interno dell'Ulivo succederà esattamente la stessa cosa cioè
Dini Prodi lo stesso Prodi cioè Prodi non è un uomo di centrosinistra di tipo tradizionale cioè non è uno che può essere catalogato di sinistra cioè non è un Leo laborista è un ex democristiano sia pure un ente inglese democristiano rientrato a sinistra
Tosse stiano eccetera ma comunque un ex democristiano che ha capito benissimo che per vincere le elezioni in Italia per fare al potere bisogna fare questo c'è un uomo da dall'intelligenza democristiana molto acuta esatti cambiamo argomento o per meglio dire cambiamo
Territorio parliamo di Russia così è stato per molto tempo appunto corrispondente del Corriere della Sera proprio nell'allora Unione Sovietica il primo la prima tornata delle elezioni presidenziali Eltsin le ha vinte ma solo con tre punti di vantaggio e Novaro proprio poche ore sono a stretto alleanza forse storica comunque politicamente impegnata importante con il terzo arrivato a queste consultazioni elettorali generale Lebed e questo sembra poter gli assicurare un nuovo mandato presidenziale come io non ti volevo dire innanzitutto un giudizio proprio sul risultato delle elezioni primo Eltsin a tre punti quindi a un soffio Giuliano dopo generale Lebed ed Elia Levinský leader dei Liberali Riformatori sui giusti in fondo Zhirinovskij
E che come giudichi come Val di questo tipo di risultato che impegna che tutto rientri non ha vinto le elezioni
Diciamo così in modo definitivo cioè non ha non ha avuto la maggioranza assolute quindi a bisogni di andare al ballottaggio perché il suo governo diciamo il modo con il quale ha gestito la luce fino ad oggi è caratterizzato da una forte corruzione
Cioè il Paese è in mano tutto sommato alla mafia la criminalità che è quella che ha avuto il sopravvento in una situazione di tradizione abbastanza selvaggia da un'economia centralizzata ha un'autonomia di mercato vincono quelli che sono più forti quelli che nella più un Blair nello stato di natura Risola mangiare gli altri quindi questo trentacinque per cento che è assolutamente insoddisfacente per uno che vuole dire governare il Paese un Paese di quelle dimensioni è frutto di questo cioè la Lampard de de de dei cittadini russi era insoddisfatte dei soddisfatta di questo mai soddisfatta anche di altre cose e cioè lo smantellamento di quelle garanzie minimo di garanzie sociali che assicuravano un uno economia centralizzata una pianificazione centralizzata diciamo così lo Stato che il seguito cittadino dalla culla alla tomba tutto questo è saltato e quindi più deboli nello stato di natura si sono rivolti a qualcun altro importi in particolare al Lugano che ieri propone un modello di assistenzialismo non più di tipo comunico tradizionale quindi col partito unico eccetera ma comunque un tipo di Assisi assistenzialismo che oggi non c'è più aggiungiamo a questo il fatto che vi sono dei gli autentici democratici che vogliono in qualche modo riformare in modo neo liberale chiamiamolo così ha messo via luce sia possibile il Paese quelli sono quelle di Yavlinskij che poi ci sono i nazionalisti che sono quelli di Lebed che poi finiscono con la come dire colla raccogliere finiranno con raccogliere i voti anche adesso nel Derby nel ballottaggio di una parte degli degli ex comunisti cioè l'alleanza tra Eltsin e Lebed è quella di portare via dei voti da un lato algerino orchi che è un'aziendalista ultrà e che quindi non ha molta cittadinanza ma soprattutto di portare voti
A quella parte degli ex comunisti della popolazione tumuli età che insoddisfatta dello stato di natura cioè del fatto che la criminalità l'organizzazione di quelli più forti lo stato di natura finisco col penalizzare i più deboli anche dal punto di vista sociale qui perché questo è il senso della delle elezioni e
Dell'alleanza tra Eltsin e Lebed ecco ma questo tipo di alleanza e quinte in quanto e come cambierà la politica innanzitutto la politica interna
Alé sembra che Allegra la Casa Bianca siano abbastanza tranquilli di questo generale che però tutte se classica l'appunto come e nazionalista e e dall'altro lato nella politica economica e sociale questo insomma c'è già accennato non sarà una politica meno liberista errato
Napoli internazionale B dominante tutto all'interno il motto dire vede law & Order legge ed ordine e quindi diciamo così una stretta di tipo autoritario in qualche modo la Russia deve ritornare ad essere un Paese e in cui la legge e l'ordine o però meno chi comanda riesce a imporre le proprie regole del gioco sul piano internazionale è inevitabile che appena non appena la Russia avrà risolto i suoi problemi interni le sue spinte nazionalistiche si accentueranno cioè in altri termini il rispunta il senso della missione grande russa che alla quale missione grande russa il mille novecentodiciassette aveva dato la dignità ed ideologica con l'internazionalismo proletario eccetera ma in realtà Stalin aveva correttamente interpretato il senso della mi si pone russa mettendo al servizio degli interessi nazionali sovietici lì il proletariato di tutto il mondo spari non voleva la rivoluzione del mondo voleva semplicemente che la politica estera sovietica avesse dei forti appoggi in giro per il mondo ecco ma
Questa riscoperta rinascita possibile fra poco tempo dell'orso russo è è incompatibile con l'alleanza della Russia con l'Occidente quali problemi pone per esempio in Europa perché non se se
è stata piuttosto grossa ingombrante per gli equilibri europei certo ma infatti l'idea che la Russia diventi alleata dell'Occidente è un'idea che
è nata con il crollo del muro di Berlino la dissoluzione dell'Unione Sovietica e cioè con la falsa convenzione che la Russia fosse diventata antagonistica all'Occidente solo nel mille novecentodiciassette con la più nel palazzo di D'Alema parà russi era antagonistica l'Occidente anche prima cioè quando c'era la vita c'era non c'è sempre stata una grande potenza orientale con una cultura orientale con la cultura religiosa e messianica e visionaria basta leggere Dostoevskij per capirlo quando io sui criteri l'aspirazione dei russi e che gli europei diventino fra pelli dei russi quindi idea simili non la cultura diventino russi ecco questo è sempre stato l'idea dei russi alla quale poi il comunismo ha dato
L'etichetta internazionalismo proletario ma realtà era la stessa cosa oggi si ripristina il pre mille novecento di cespiti quindi si si potrà ci potrebbero essere finiti Simoni rapporti tra Russia e Occidente ma non ci sono dubbi basta andare a Varsavia al ministero degli esteri polacco e poi probabilmente ci si va in Bulgaria Romania
Nella Repubblica Ceca e lo vende i Repubblica Slovacca sì sì sì hanno lo stesso tipo di di reazione ma soprattutto alla Taglietti neanche il i polacchi sono già adesso terrorizzati di fronte a questa prospettiva perché sanno benissimo che c'erano schiacciati da una parte dall'egemonia economica
Tedesca dall'altalena si riproporrà il Mail noto teme che dell'Europa orientale se dirti che deve scegliere se stare con Ibra e con Bernardo con Mosca infatti infatti sarà esattamente questo quindi e questo io devo dire che sono d'accordo
Con Kissinger da sempre dal momento in cui spesso in cui è crollata l'Unione Sovietica chi figlia ha detto e va ripetendo attenzione che rispunta il nazionalismo russo grande russo non è più il dinamismo della grande potenza sovietica non è più l'internazionalismo proletario non è più la rivoluzione tutte queste maschere attore di carattere ideologico la Russia ritorna ad essere un grande Paese con un'altra naturale dinamica espansionistiche nazionalistica nettamente come lo era prima e fa male l'Occidente illudersi che soltanto perché è crollato il comunismo la Russia diventino voi la Russia non sarà mai noi perché noi siamo una cosa diversa l'antico
Migliore ed è alla ecco però potremo avere ecco secondo te quali rapporti sin dopo un la fase di disillusione di disincanto ci potrebbero essere tra questo Occidente e e questa Russia perché alla fin fine Paul problemi grossi saranno gli equilibri in
Bisogna cercare di convincere i russi che creando un sistema di sicurezza collettivo loro sono in qualche modo rassicurati perché la Russia la Russia e poi l'Unione Sovietica sono state fortemente espansionistica perché storicamente e da sempre geopoliticamente la Russia ha sempre avuto dei confini aperti tanto è vero che è stata invasa più più più volte bene il senso d'insicurezza di cui soffrono i russi geneticamente est unicamente ha prodotto la loro vocazione espansionistica perché era un modo di rassicurarci chiedo ai spostiamo le nostre frontiere più in là saremo più sicuri ma nel momento in cui spostavano le sporgere più in là suscitavano ulteriori reazioni perché coloro i quali venivano invasi occupati dai russi ovviamente non erano felici reagivano queste reazione provocavano ulteriore senso di insicurezza allora l'esigenza di spostare le frontiere ancora più in là e via questo circolo vizioso apro otto irrazionalismo e l'espansionismo russo cioè un senso di insicurezza che tende ad essere compensato da un espansionismo di tipo imperialista che a sua volta però produce ulteriore senso di sicurezza bene se l'Occidente riesce a creare un sistema di sicurezza collettivo con la Russia in modo da garantire le ed assicurarla contro questo suo senso di sicurezza può sperare in qualche modo di mettere la sordina a questa sua vocazione imperialistica se non lo fa il risultato sarà che la Ru
Sia reagirà come ha sempre reagito nel corso della sua storia bene ti ringraziamo ringraziamo Piero Ostellino già direttore del Corriere della Sera politologo e corrispondente del
Ex corrispondente del stesso Corriere della Sera nell'allora Unione Sovietica colui come avete sentito abbiamo parlato delle lezioni in Sicilia e delle lezioni in Russia buon ascolto come sempre da radio radicale