"Spazio libero" rassegna stampa settimanale dedicata ad ambiente, animali e scienze biomediche

Un saluto gli ascoltatori di Radio Radicale per questo spazio di rassegna stampa dedicata all'ambiente scienze biomediche
Finalmente venerdì scorso è stato presentato il documento del comitato nazionale per la bioetica che riguarda lo statuto ontologico dell'embrione le conclusioni di questo documento leggiamo sul Sole ventiquattro Ore di venerdì dodici il comitato è pervenuto unanimemente a riconoscere il dovere morale di trattare l'embrione umano
Sin dalla fecondazione secondo i criteri di rispetto e tutela che si devono adottare nei confronti degli individui umani a cui si attribuisce comunemente la caratteristica di persone e ciò a prescindere dal fatto che l'embrione venga attribuita sin dall'inizio con certezza la caratteristica di persone il comitato ha ridotto unanimemente una serie di indicazioni circa trattamenti moralmente illeciti nei confronti degli embrioni umani
A qualunque stadio del loro sviluppo e cioè sarebbero comportamenti illeciti e la produzione di embrioni a fini sperimentali commerciali o industriali
La clonazione la creazione di chimere la produzione di beni un uomo animale i trasferimenti di embrioni umani nutro animale o viceversa una parte il Comitato ritiene che tale illecita sussiste incondizionatamente anch'e nei casi seguenti su pressione o manipolazione dannosa di embrioni diagnosi pre impianto finalizzata a soppressione di embrioni formazioni in vitro di embrioni di cui non si intenda provvedere all'impianto nell'utero materno
Il comitato ha unanimemente ritenuto invece moralmente leciti
Eventuali interventi terapeutici in fase sperimentale sugli embrioni quando siano finalizzati alla salvaguardia della vita e della salute dei medesimi inoltre la Sperlì sperimentazioni sugli embrioni morti ottenuti da abortì una parte del comitato ritiene che la liceità morale si estenda ad alcuni casi ben precisi ossia la produzione di embrioni a fini più creativi la diagnosi pre impianto che può giustificare la decisione d'impiantare embrioni solo nel caso questi risultano a fare ti dà gravi malformazioni o patologie genetiche e inoltre il comitato rete stabilito che è lecito utilizzare per scopi sperimentali o terapeutici embrioni freschi o crioconservati che siano biologicamente inadatti all'impianto e oltre il lecito utilizzare per scopi sperimentali o terapeutici embrioni crioconservati in stato di abbandono purché il loro ulteriore sviluppo non venga protratto oltre il termine in cui in caso di sviluppo normale avrebbero potuto impiantare se ecco fin qui il comitato nazionale per la bioetica di recente diversa e felicemente definito dal professor Flamigni il comitato dei vescovi un primo commento lo prendiamo sempre da sole ventiquattro ore sempre nella numero di venerdì dodici
è un articolo di Armando Massarenti il titolo è l'embrione ambiguo scrive Massarenti l'embrione umano è o no una persona prima di immergersi in un problema come questo uno dei più spinosi di cui si occupa la bioetica anche se fosse non il più importante più urgente e di tentare un con una qualunque definizione del cosiddetto statuto ontologico dell'embrione bisogna avere ben chiaro la questione preliminare che si tratta di un classico problema per il quale in linea teorica e quasi per definizione nessuno può fornire né potrà mai farlo una soluzione definitiva capace di comporre la varietà di posizioni contrastanti che si prese in calo nella discussione morale il documento del comitato cerca appunto di rispondere alla domanda generalissima che cose l'embrione è una persona una cosa un mero materiale biologico più con una convergenza sulla linea comune come forse si poteva aspettare vista la composizione del comitato formato a stragrande maggioranza da studiosi cattolici nel testo mostra evidenti segni delle divisioni esistenti tra i vari membri la sintesi tra i diversi approcci è stata tentata da Evandro Agazzi coordinato i lavori relatore del documento ragazze mi ha gentilmente anticipato lo spirito i contenuti in un articolo pubblicato il trenta giugno scorso nel contesto del dibattito suscitato dal manifesto di bioetica laica presentato sul Sole ventiquattro Ore del nove giugno con la firma di Carlo Flamigni Maurizio Mori Angelo Petroni dell'autore di quest'articolo
Il manifesto è stato discusso ieri a Milano presso la Facoltà di Scienze politiche in un convegno organizzato da Politeia con manifesto di cui peraltro ben presto si parlerà su Radio Radicale Coni
Protagonisti della sua stesura commenta poi Massarenti in realtà in tutto il documento della comitato nazionale per la bioetica serpeggia la distinzione tra collo uno che interpretano gli obblighi e i doveri verso l'embrione umano in senso assoluto e coloro che invece li considerano vincolanti soltanto prima facie questi ultimi dicono nascono che in situazioni in cui si danno conflitti tra valori divergenti o in cui entrano in gioco diritti altrettanto importanti appartenenti ad altri soggetti morali i doveri verso l'embrione possono essere eccezionalmente sospese la parte migliore del documento la più moderna e proprio quella che tiene conto della complessità delle scelte morali in contesti in cui più valori confliggono tra loro oppure in cui la salvaguardia di un valore per esempio rispetto assoluto dell'embrione produce conseguenze assurde o in un desiderabili una precisazione non meno importante di quella fatta all'inizio qui è d'obbligo i documenti del Comitato nazionale per la bioetica alcuni loro divieti più o meno assoluti non hanno valore coercitivo giuridico il loro scopo e servire di da basi orientativa per la legislazione futura
L'affermazione principale del documento è quella che benché non si sappia se l'embrione sia una persona oppure no esso va trattato come persona per la maggior parte dei giuristi tutta di ciò significa che esso non è una persona giuridica e che quindi non si è fatto obbligati a trattarlo come tale anche se naturalmente si è liberi di farlo
Ecco questo è il commento di Massarenti sul Sole ventiquattro Ore un altro commento sempre critico lo prendiamo dalla Repubblica di ieri è un articolo di Marco Politi dal titolo ma l'embrione non è una persona scrive Politi
Diciamo subito che il rapporto reso pubblico ieri un faticoso compromesso che in più punti non rappresenta nemmeno un incontro a metà strada tra varie tesi ma la pura e semplice elencazione di temi
Sui quali gli approcci scientifici sono diversificati in un certo senso era ed è inevitabile e poiché il comitato dei saggi passa ora il testimone al Parlamento
Sarà importante che nessuno tenti di imporre al Paese una visione minoritaria pretendendo che una sede abbia forza di legge
Probabilmente è sbagliato pensare un'unica legge perfette omnicomprensiva quando differenti situazioni possono essere regolate con più leggi
Su un punto tuttavia l'ha fatta grande chiarezza sin dall'inizio per un certo integralismo religioso in Italia in Europa negli Stati Uniti sta premendo in maniera ossessiva perché venga considerato come individuo umano l'ovulo fecondato
L'aria constatazione che in suo iscritto il codice genetico che porterà attraverso tappe successive all'essere umano maturo Pino usate in modo Martell tante per dichiarare che siamo già in presenza di una persona per dirla fuori dai denti cinque minuti dopo l'atto sessuale in cui lo spermatozoo maschile
Anche incontrato nell'ovulo femminile si sarebbe già prodotto un individuo e quindi persino la Pilo il giorno dopo sarebbe un omicidio per chi assolutizza in tal modo la vita ed elevare idolo l'ovulo fecondato non importa di questo organismo non si è ancora impiantato nell'utero non importa non sia mimino caratterizzata la linea primitiva che contraddistingue l'embrione
Non importa che non si sia neanche formato al sistema nervoso ciò che conta è sancire un totalitarismo dell'embrione il cui esito finale il ritorno alla Colt polizza azione della donna che interrompe la gravidanza la legge sull'aborto resta la grande pietra d'inciampo lo scandalo nel suo significato etimologico più antico
Contro cui gli integralismi di ogni colore tenacemente non cessano di lottare
Questo era il commento di Politi appunto sulla sulla coesione della morto che è sicuramente richiamata da questo nuovo documento del comitato nazionale per la bioetica
Della centonovantaquattro parla anche monsignor Sgreccia in un'intervista
Sull'avvenire sempre di ieri l'intervista di Antonio Morelli dal titolo chi disprezza il nascituro minaccia anche i neonati
Chiede Morelli mentre appunto un documento sull'embrione significa anche svolgere in prospettiva lo sguardo verso la legge centonovantaquattro
Ecco risponde Sgreccia e non solo prima bisogna parlare anche della contraccezione abortiva oggi sul mercato ci sono molti farmaci che hanno il nome di contraccettivi che fanno pensare ad un impedimento della fecondazione
In realtà consentono la fecondazione naturalmente la formazione dell'embrione ma non l'impianto in utero si tratta degli intercettive liti con Trezzi contra gestanti ivi la Pilo il giorno dopo la R U quattro otto sei un problema serio al quale va posto ride del rimedio che per quanto riguarda la Bortot se cresce nella coscienza delle persone l'idea che una volta concepito l'embrione
Alla piena dignità umana e che tutti noi dobbiamo cominciato la nostra esistenza dalla fecondazione in poi
Saremo veramente capaci di sconfiggere la Bortot clandestino e legalizzato per recentemente la medesima cosa laddove invece l'aborto è legge dello Stato al nascituro viene offerta una dignità inferiore rispetto a quella che gli compete
Chiede poi Morelli qualcuno ritiene che la Chiesa si occupa troppo di embrioni e poco ad esempio dei poveri o dei bambini sofferenti lei che cosa ne pensa ecco questa poi paradossale la Chiesa si fa carico dappertutto dell'infanzia abbandonata i poveri di tutto il andò sia quando lo Stato è presente ma anche con il latitante hanno trovato nelle braccia della Chiesa il loro rifugio il discorso invece un altro riteniamo infatti che se si trascura il rispetto della dignità del nascituro prima o poi si disprezza e si abbatte anche la dignità di una atto ne abbiamo delle prove nei paesi in cui possibile abortire bambini malformati anche alla fine la gravidanza si fa strada la pretesa di legalizzare le rame sia neonatale non alimentando lì e costringa a commento di monsignor Sgreccia che rappresenta la bioetica cattolica
Ufficiale ecco quanto alla pratica del non food ricordiamo
Agli ascoltatori che si tratta in realtà di neonati che sono gravemente malformati sono fortemente sofferenti sono privi di una sia si forma di coscienza e che soprattutto non hanno la minima speranza di andare oltre le prime settimane di vita
Altra questione trattata ma non risolta dalla documento del comitato e quella degli embrioni sovranumerario i che sono prodotti per appunto le tecniche di procreazione assistita poi non vengono impiantati non tutti e sono quindi congelati
Ricordiamo ascoltatori comunque che il termine di embrione potrà ringhiano si tratta poi di poco più che ovuli fecondati secondo monsignor Tonini
Bisognerebbe adottarli eccome Giordani sa benissimo che non è una non soluzione
Che magari il pregio di ricavare dei grossi titoli sui giornali ma che comunque è assolutamente impraticabile essendo tra l'altro io possibili riceventi numero chiaramente non sufficiente per raccogliere tutti
Gli embrioni congiurati ecco proprio su questa attitudine alla non soluzione prendiamo un commento di Riccardo Chiaberge sul Corriere di ieri
Premiamo proprio vediamo come conclude il suo articolo dice insomma chi si aspettava dal Comitato dà risposte chiare ed esaurienti rimarrà deluso
Forse invece di impelagarci in diatribe ontologiche sull'embrione sarebbe ora di affrontare pragmaticamente le questioni sul tappeto come ha fatto il panel di esperti per National East insomma terzo americano tenendo conto magari anche dei sentimenti e dei diritti dei genitori dell'embrione sulla cui natura di persone dopotutto nessun filosofo dovrebbe nutrire dubbi ecco passiamo ad un'altra questione completamente si è conclusa a Vancouver all'undicesima Conferenza internazionale sull'AIDS con l'la filo di speranza sia per i malati che per i sieropositivi alla previsione di tempi molto più rapidi per Baccini è terapie
Come spesso succede quando la scienza offre delle nuove opportunità che nel momento del conflitto di interessi e quindi degli atti elaborazione bioetica delle scelte che ne dovrebbero conseguire riflette su queste cose Giancarlo Angeloni sull'Unità due di mercoledì dieci e l'articolo
Si intitola speranze costosa scriviamo Genoni va bene l'ottimismo ma il fatto è ben chiaro in questo nuovo corso per la cura dell'AIDS sono i problemi sociali vastissimi che tutti i Paesi si troveranno ad affrontare sostiene pull Voltaire Bing uno dei primissimi medici americani che si è occupato che Acri fu se abbiamo reso più efficace e più complessa la terapia è stato per renderla soprattutto più accessibile la maggior parte dei pazienti in passato quando le terapie non erano così poté che quando ricercatori stessi non erano ti lamenti convinti dei risultati molte persone infette si sentivano quasi indotte a non curarsi correttamente opponendo atteggiamento di rinuncia di fronte alle difficoltà che entro incontravano a procurarsi questi mezzi terapeutici
Ma oggi in un clima di ottimismo e davanti alla prospettiva di vivere molto meglio e più a lungo le posizioni si rovesciano e le reazioni di chi vive con la tv saranno di ben altro tipo si faranno sentire con violenza sarà così un problema politicamente molto serio
Non riuscire a fare in modo di rendere le terapie accessibili a tutti occorra quindi secondo l'oncologo stabilire un dialogo con l'istituzione di ricerca con le aziende farmaceutiche con gli organismi pubblici e di controllo per aprire un varco che rende i nuovi farmaci più convenienti e accessibili quindi bisognerà stabilire dei criteri per l'utilizzazione come come qua distribuzione di questi farmaci
Miope nel tempo per alcune altre segnalazioni disegnare un lato si è sulla repubblica salute di questa settimana sulle biotecnologie sugli animali transgenici è un dossier che sottolinea le prospettive e i vantaggi
Sicuramente affascinanti della manipolazione genetica che relega
Come peraltro scelte editoriali di Repubblica in pochissime righe i dubbi e le cautele eventualmente da introdurre nella manipolazione sempre sulla genetica sempre
Su Repubblica invece all'edizione di giovedì undici ne è invece ospitato
Un bellissima intervista confronto di Giovanni Maria Pace
Tra Stephen Rosca un illustre biochimico e anche il professor John barocche è un fisico sulla determinismo genetico contrapposto all'invece l'influenza dell'ambiente sulla comportamento umana a quella l'articolo è ospitato le pagine culturali il titolo è il genio incompreso
Terza e ultima questione sulla genetica la sentenza della Corte costituzionale italiana che stabilisce l'illegittimità dell'obbligo per il cittadino a sottoporsi alla testa del DNA la sentenza ribaltata il principio del prelievo coatto che invece era stato approvato dieci anni fa ecco secondo la motivazione la questione va rimeditata dice la Consulta tenuto conto anche della maggiore forza con cui il valore della libertà personale si è affermato nel nuovo Codice di più se dura penale ispirato in modo particolarmente accentuato al favor libertatis nel fulminare la norma scrive Paolo Minghini sul Corriere di mercoledì dieci i giudici della Consulta dicono che la disposizione di gente fa esclusivamente riferimento con un l'unica indifferenziata locuzione ad una serie indeterminata di provvedimenti senza distinguere tra quelli incidenti quelli non incidenti sulla libertà personale e curando in una disciplina indi stinta gli uni e gli altri di quindi la necessità che il legislatore intervenga subito nel frattempo nessun giudice potrà però un'ordinaria e con la forza e la testa della DNA quindi l'urgenza di una nuova normativa chiudiamo però con un'altra questione ancora una volta parliamo di mutilazioni sessuali prendiamo la notizia dall'unità due di martedì nove
Non si tratta di una sequenza fotografica che sarà peraltro pubblicata da molti altri
Quotidiani il titolo esso male così vengono mutilate le bambine la sequenza fotografica documenta la diffusissima pratica delle mutilazioni sessuali che vengono abitualmente effettuato sulle donne africane insomma e delle bambine subiscono frequentemente l'infibulazione che prevede la cucitura della vagina infibulazione provoca frequenti infezioni molti casi le donne hanno difficoltà ad avere figli l'opera zone può anche causare la morte le foto sono state scattate alla città sono a di Angelita la piccola aiutando Mohammed Ali di sei anni
Assistita dalla nonna attende di primo mattino l'intervento della Mammana che si lava le mani prima di eseguire l'operazione
Eseguito il doloroso intervento la sorella di parenti conducono la bambina nella sua casa dove dovrà rimanere con i piedi legati per alcuni giorni fino ad una settimana chiuderanno da mangiare solamente un po'diviso per evitare che la per minori secondo l'Organizzazione mondiale della sanità
Le donne che nel mio dovevano sottoposte a mutilazione sono trecento i centoventi milioni la Somalia è uno dei Paesi africani dei quali le mutila ogni sessuali sono più diffuse a Mogadiscio si sono tuttavia alcune organizzazioni femminili che si battono contro queste pratiche
E anche l'Italia scopre le motivazioni sessuali come dice Daniela Colombo economista dello sviluppo Presidente Dellai grosse che l'Associazione italiana donne per lo sviluppo lo commenta sull'Unità di giovedì
Scrive Daniela Colombo che questa pratica millenaria chiesa ci darà anche su bambine nate nei Paesi occidentali spesso cittadine di questi Paesi nella maggior parte dei Paesi compresa l'Italia anche se non sono menzionati esplicitamente le mutilazioni genitali
Sono proibite in base al Codice Penale
Ma alcuni Paesi hanno promulgato leggi specifiche in primo luogo la Svezia nell'ottantadue seguita dalla Gran Bretagna e l'ottantacinque
Dagli Stati Uniti nel novantatré ed Australia nel novantaquattro la Francia poi ha per prima adottato una politica repressiva dando il via a processi che hanno fatto molto scalpore e in cui se genitori delle bambine scisse che le donne che aveva effettuato l'operazione
Vennero condannati a vari anni di prigione in Olanda nel novantatré alcuni parlamentari cercano di civilizzare la pratica rendendo possibile l'operazione in ospedale ma fu sconfitti dal movimento delle donne nel novantadue si è svolta a Londra la prima conferenza internazionale sulle mutilazioni genitali delle bambine
Nel mondo occidentale durante la quale è stato approvato un documento con alcune linee guida le mutilazioni genitali femminili devono essere riconosciute
Come una forma di abuso fisico sui minori e ogni riferimento a fattori culturali deve essere abbandonato occorre una legislazione chiara e non ambigua contro la pratica occorre trovare è un meccanismo per identificare le bambini a rischio e agire con rapidità per proteggerle è necessario insistere nell'azione di sensibilizzazione persuasione delle famiglie
E delle comunità interessata ecco così Daniela Colombo sulle motivazioni sessuale attenzione però che la negoziazione si tuteli con forza la libertà e l'auto demenza le donne ma che insomma si possa distinguere ecco nella negoziazione di dialogo il pluralismo culturale i valori simbolici un saluto da Cinzia Caporale