"La nuova Provincia nella riforma della Costituzione e dell'amministrazione" org. dall'Unione Provincie Italiane

Che
Benvenuti a questa Assemblea dell'UPI
Che però l'onore di presiedere
Credo che sia un'Assemblea per le nostre Province
Di grande rilevanza
Di grande rilevanza per il momento che stiamo vivendo vale a dire un momento importante e significativo di passaggio tra
Una costituzione
Che segna il suo tempo soprattutto in termini di organizzazione dello Stato sul territorio e quindi l'auspicio che tutti noi da tempo facciano di passare appunto ad uno Stato federalista e autonomista incentrato sulla valorizzazione delle Autonomie locali e da questo punto di vista della centralità del ruolo della Provincia
E quindi credo che da questa Assise debba uscire
E al di là delle posizioni politiche evidenti vino i rappresentanti di riversare un salto è scontato che e la Costituzione si può variare ma la garanzia costituzionale nella provincia deve sarà garantita
E questo credo debba essere uno dei punti e gli aspetti principali sul quale questa Assemblea debba puntare
Dopodiché se almeno su questo riusciamo a raggiungere questo tipo di obiettivo credo che se gli altri temi e noi che potrei non è quindi la relazione del presidente panettoni si intratterrà per dirci pari sono stati nella fase della costituzione della finanziaria un ruolo positivo che ha svolto lutti nel raggiungere gli obiettivi di mantenere aperta essere CIACE
E trasferite che negli anni precedenti di avere ottenuto un obiettivo importante che anche le nostre Province
E raggiungono di l'obiettivo di avere sempre meno risorse trasferite sempre più autonomia ai e impositiva e quindi siano riconosciute
E queste capacità impositiva in modo da arrivare bandito cominciamo almeno settanta settantacinque per cento di entrate proprie in modo da ridurre i trasferimenti dello Stato
Resta anche nel contesto nel quale ci sono tre importanti disegni di legge che e ci riguardano a Costituzione invariata i due disegni di legge Bassanini se approvati al Senato e ile il disegno di legge Napolitano che riguarda la riforma della centoquarantadue che è stato scorporato e come è noto dalla dalla finanziaria no rispetto alla quale pesto disegni a una corsia preferenziale e mi pare che siano questi un po'la terrazza veri e argomenti intorno ai quali
Dovremo discutere in questi due giorni e dare anche dei contenuti
Credo che si ponga anche un problema di rapporti tra la nostra associazione e altre associazioni in modo particolare
I rapporti non facili anzi direi molto difficile credo che viviamo almeno tutti almeno in molte regioni con in molte regioni d'Italia e i rapporti con le Regioni per Nantes ancora la
Molte delle quali in ritardo nell'applicazione nel riconoscimento degli articoli quattordici e quindici nella centoquarantadue e credo anche con l'associazione dei comuni quindi Valenzi e con Lon Chaney
E che sono neanche le associazioni rispetto alle quali anche nella un nel processo
Di riforma della Costituzione dovremo sempre di più di erogare e in modo tale da arrivare a raggiungere quegli obiettivi che si raggiunga appunto la riforma dello Stato nella quale siano garantiti costituzionalmente quelle che sono le autonomie locali che sono più radicata non solo storicamente anche che sono una valida risposta ai problemi all'organizzazione della nostra comunità
Con questo richiamo quindi aperta ai lavori in questa nostra Assemblea
Nazionale e penso e do la parola alla all'onorevole Lusetti che rappresenta ile sindaco di Roma in qualità di assessore
Al personale e comunque assessore al Comune di Roma onorevole Lusetti
Ringrazio
Presidente del Pd per avermi dato la parola
E porgo il benvenuto a tutti voi
Comune di Roma a nome del sindaco Rutelli che in questo pomeriggio impegnato in un altro incontro di carattere istituzionale
Spero comunque degnamente di rappresentarlo nel porgervi il benvenuto in questa nostra città e nel augurarvi buon lavoro per questo
Convegno congresso della vostra associazione che segue di qualche giorno il nostro nostro unico dei comuni dell'ANCI che si è tenuto qualche giorno fa a Venezia
Credo che ci siano importanti questi incontri di carattere associativo che mettono insieme le realtà istituzionali di governo locale
Perché nel sistema dell'autonomie locali si è avviato il più ampio organico processo di decentramento dai tempi della Costituzione
Dal novanta in poi il vecchio e arrugginito impianto di diritto amministrativo si è rinnovato modernizzato perché il legislatore ha introdotto dalla legge centoquarantadue in poi fino al DL ventinove di a settantasette e gli attuali provvedimenti che sono in discussione in Parlamento
Una serie di norme che ci consentono non solo di rinnovare l'impianto del diritto amministrativo ma di dare autonomia responsabilità capacità di governo alle Autonomie locali comuni e Province compresi
Le prossime tappe sono la definitiva per l'approvazione della Finanziaria
E dei disegni di legge collegati nonché i lavori della Bicamerale credo che in questo senso vada visto l'appello che il Pd prima fatto alla garanzia dell'autonomia costituzionale della provinciale che credo sarà oggetto dell'intervento
Dal presidente panettoni più tardi e credo che in questo senso noi dobbiamo come dire essere chiamati come amministratori alle nostre responsabilità seguendo punta al puntualmente con proposte e anche critiche precise ciò che sta avvenendo in Parlamento mi riferisco ai ddl Bassanini e al disegno di legge Napolitano che ribattono in un qualche modo vecchie logiche centralistiche perché lasciano per esclusione
Allo stato soltanto competenze residuali oltre agli interessi Mazzone io penso quindi che ci siano dei segnali che meritino maggiore attenzione da parte degli amministratori locali da parte di tutto il sistema delle Autonomie locali
Cercando di redistribuire compiti funzioni e responsabilità tra Comuni Province Regioni e Stato per due motivi primo perché il processo di revisione potrebbe precostituire
Diciamo la nascita di nuove forme di centralismo periferico che noi vogliamo assolutamente distruggere
L'altro motivo è che l'autonomia che noi chiediamo che noi rivendichiamo
Potrebbe rimanere virtuale se assieme alle competenze non vengono anche trasferite le risorse umane e finanziarie necessarie per le nuove incombenze gestionali a livello locale questo credo che sia un punto fermo che come Comuni e Province allineandoci in questa battaglia
Dobbiamo tenere anche nei confronti con il Governo e con il Parlamento e dobbiamo recuperare anche il cui velocemente il tempo perduto visto che io penso che le spinte
Secessionisti le hanno in un qualche modo superato la fase del folklore e sono entrate in quella della mobilitazione e per evitare questo rischio credo che noi dobbiamo immaginare che la fiducia dei cittadini
Imposta con fatica nel sistema dell'autonomie locali si scontra quotidianamente con una realtà cosiddetta statuale
Fatta di ritardi e disservizi e disservizi che potrebbero in un qualche modo nuocere al potenziamento e alla modernizzazione di tutte le istituzioni pubbliche e in questo senso che io voglio lasciare al presidente pallettoni e a tutti voi amici amministratori nelle province un messaggio un messaggio un patto di alleanza tra Province e Comuni per raggiungere quell'obiettivo di autonomia che per tanti anni abbiamo inseguito e che vogliamo rendere concreto proprio in questa fase storica auguri di buon lavoro
Grazie all'onorevole Lusetti
Ed è presidente della Provincia di Roma Giorgio Fregosi non è presente perché impegnato a ricevere Fidel Castro quindi dice Rutelli si riporterà dopo e quindi darei adesso la parola al nostro presidente Marcello panettoni per la sulla relazione
Che rappresenta appunto il capo di questa nostra Assemblea la centottanta
Colleghi presidenti assessori e consiglieri delle province italiane
Onorevoli rappresentanti degli altri delle autonomie io porgo a cui tutti intanto il benvenuto a nome della nostra associazione unendomi a quanto già fatto il presidente della Provincia di Brescia nonché vicepresidente della nostra associazione Andrea Lepidi
è un appuntamento per noi importante questa verifica annuale che con una tradizione per la verità recente
Ma non per questo meno positiva
Noi riteniamo debba coinvolgere l'insieme dei delle nostre istituzioni e per essi
Una larghissima rappresentanza quale quella costituita
Dall'assemblea generale
è importante che questo accada che questa tradizione si consoli
Lo è come fatto generale di vita democratica dell'associazione stessa
Ma lo è a maggior ragione io credo in un periodo come quello attuale
In cui i processi di trasformazione
Che sono potenzialmente in atto
Nelle strutture legislative intanto amministrative e forse nel prossimo futuro di carattere costituzionale
Impongono a tutti noi non solo una grande attenzione e presenza
Sul di Bacci nel dibattito che nel Paese tra le forze politiche
Nelle assemblee parlamentari nazionali e regionali si è aperta
Ma impongono comunque una grande presenza una grande capacità di iniziativa e di proposta anche da parte di tutti noi ognuno dall'interno della sua singola istituzione provinciale tutti insieme
All'interno della nostra associazione e non c'è dubbio che basta fare riferimento
All'apparentemente all'apparentemente lungo periodo che c'è
Intercorso tra il congresso che poco più di un anno fa un anno e un mese fa abbiamo celebrato
All'avvio di questa legislatura amministrativa
Ed oggi per rendersi conto di come avrebbe detto Galilei Eppur si muove altro questo nostro Paese che sembra talvolta così refrattaria trasformazioni legislative stessi mali profondi
Comincia ad avere segni di novità anche per noi
Anche per le Province io ringrazio intanto notevoli sette per
L'augurio che ci ha fatto e cioè che Comuni e Province possano concordemente lavorare all'interno di un patto delle autonomie locali in senso proprio intese
Perché insieme raggiungano finalmente quegli obiettivi di capacità di autonomia di auto-governo in termini ordinamentali e finanziari che è l'obiettivo al quale tutti noi tendiamo se vogliamo raggiungere una capacità di effettive tempestiva presenza d'azione amministrativa
E di governo delle comunità che ci hanno dette che rappresentiamo
Ma non c'è dubbio che noi come Provincia abbiamo avuto dal novanta ad oggi il percorso
Più difficile i accidentato la formazione di questo profilo nuovo la nuova provincia di cui abbiamo cominciato a parlare all'indomani della
Approvazione la legge centoquarantadue ha visto e vede la luce con grande fatica di questa fatica non siamo testimoni quotidiani e l'esercizio della nostra della vostra funzione amministrativa
Eppure e io credo che senza potere oggi nessuno di noi dare certezze per quello che sarà il futuro prossimo o il futuro lontano degli assetti istituzionali del nostro Paese
Noi dobbiamo sottolineare come
Questa capacità di Progetto di proposta che insieme abbiamo saputo costruire nel corso di questi ultimi mesi se volete di questi ultimi anni a cavallo tra la fine della passata legislatura e questo avvio ha fatto sì
Che anche le province
Fossero protagoniste del dibattito istituzionale che anche le Province
Si pone Soro nei confronti dei governi e dei parlamenti che si sono succeduti nel corso di quest'ultimo periodo
Non semplicemente con l'atteggiamento di chi richiede
Ma di chi avanza proposte
Sia sulla materia dell'ordinamento che sulla finanza
E non semplicemente pensando al poker specifico istituzionale che è comunque la cosa alla quale noi dobbiamo in primo luogo fa riferimento
Ma assumendo sempre e costantemente la logica del sistema delle Autonomie come nel Comune di Roma tramite il suo rappresentante oggi
Nel suo saluto inaugurale ci faceva la logica del sistema delle Autonomie
Per costruire un progetto di interesse
Nazionale
Voi ricorderete come al congresso noi avanzammo alcune proposte
Sembrava
Difficile raggiungere obiettivi di quella portata
Sia sull'ordinamento che sulla finanza eppure voi ricorderete altresì che nelle settimane e nei mesi immediatamente successivi un break di bilancio per carità perché altrimenti si corre il rischio io per primo corre il rischio di disperdere mi tra le tante cose che in occasioni come queste uno avverte l'urgenza di dire però ricorderete che
A quel nostro congresso noi avanzammo un pacchetto
Di proposte in materia di ordinamento di finanza locale e che sulla finanza per la prima volta dopo anni di immobilità da parte dei governi nazionali
Noi avremmo dall'allora governo Dini una prima timida risposta circa il fatto che anche lo specifico della autonomia provinciale trovava una sua risposta
Parziale provvisorio mai Antimo segnali lì costruendo da quel nostro congresso quelle proposte noi cominciamo a rimuovere gli ostacoli dell'immobilità
E il Parlamento approvò il trasferimento alle Province del cinquanta per cento dell'imposta del PRA
Con una piccola prima piccola significativa però proposta di autonomia impositiva da costruire su quella base imponibile piccola cosa diremmo
E retrospettive a mente dobbiamo dire piccola cosa
E pur tuttavia re il segno che questo macigno delle resistenze cominciava a sbriciolarsi
E io devo dire con grande serenità ma anche con grande franchezza che noi abbiamo continuata a lavorare
Unitariamente nell'ufficio di presidenza
E nel direttivo e nelle assemblee dei presidenti
Per far sì che quel nostro progetto complessivamente potesse avanzare
E d'altronde in un'occasione come questa lei non possiamo che richiamare il lavoro comune fatto nel corso di questo anno il percorso che abbiamo avviato
E con molta sincerità anche dirci
Che in un'assemblea quali la nostra
Non dobbiamo temere ancorata alla barra del nostro dibattito e confronto sui temi di natura specificamente istituzionale sapendo che ognuno di noi vive la realtà quotidiana del confronto politico che c'è nel Paese nessuno di noi può fare l'ipocrisia di non sapere o di non richiamare il fatto che tra le forze politiche che sono rappresentati in Parlamento ci siano anche divisioni profonde lacerante
Ma guai a noi se portassimo la nostra associazione a confrontarsi su quelle tematiche generali correremmo il rischio di trasformare Lupi o lanci di cui saluto l'arrivo del sindaco Bianco suo presidente al tavolo
In piccoli parlamentini che non farebbero altro che ripetere
Dividendo sì indebolendo la nostra funzione di governo e di rappresentanza generale
Delle nostre associazioni
E Smarra entro invece il senso di un progetto di riforma istituzionale che non può eludere conoscere divisioni politica
Perché questo è il messaggio e il lavoro che noi abbiamo compiuto
Nel corpo nel corso di questo anno dentro l'ANCI ed entro Lucca quante volte gli ho sentito Enzo Bianco ricordare come tra i sindaci quando parla il sindaco di Bari il sindaco di Catania o il sindaco di Roma occulto di Bologna otorino
In termini di
Salvaguardia riaffermazione dei principi di autonomia e di autogoverno ci sono divisioni politiche perché si parla di rappresentanza delle funzioni istituzionali che noi siamo chiamati a governare
E io mi auguro che così come è accaduto fino ad oggi anche in un momento difficile non sappiamo mantenere questo ragionamento
E questo filo conduttore
Perché questo è il senso del lavoro che dobbiamo sviluppare e anche il senso del progetto che l'UPI ha sviluppato nel corso di questi anni
E cioè di quello di consolidare per le Province una funzione istituzionali legata a compiti di amministrazione di governo proprio di e riferibili al territorio di area vasta
E non già sottratti surrettiziamente ad altri livelli istituzionali
Più esplicitamente colleghi
Noi abbiamo fatto uno sforzo nel corso di questi anni
Sull'onda e sulla
Inizio costituito dagli articoli quattordici e quindici della centoquarantadue
Diventi ficcare per le province italiane
Funzioni che fossero chiaramente riferibili a livelli istituzionali che ci appartiene
Non già cercando di sottrarre qualche cosa funzioni esercitati dai Comuni grandi o piccoli che essi fossero
Ipocritamente cercando di togliere competenze ad altri livelli istituzionali no
Ma cercando di farsi che nella struttura istituzionale del nostro Paese
Ci fosse l'identificazione precisa di quali sono le competenze e le funzioni riferibile ad Ari territorialmente i socialmente vaste come sono quelle provinciali
Quali sono cinque Micossi che noi cui e sono il nostro livello posto può utilmente svolge
Abbiamo cercato
Forse voi ricorderete
Sia l'intervento del professor De Rita anno scorso al nostro congresso che un'iniziativa che due anni orsono alla prima assemblea generale delle Province non sviluppa mo'
Cioè quello di far crescere
Tra la
Livelli politici e le istituzioni nazionali e locali
La consapevolezza che è opportuno utile è necessario che quel senso di appartenenza di identità anche sociale
Che le nostre comunità esprimono
Trovasse finalmente un compiuto riconoscimento anche a livello istituzionale
Perché vedete
Molto spesso chi nasce in una grande città
Corre il rischio di dire sono Romano catanese
Milanese
Riferendo immediatamente a una grande città in cui la città eponima del territorio di fatto assumersi tutte queste
Funzioni di identità ma chi come me è nato in un piccolo borgo di campagna
E non certo per negare il mio piccolo borgo ma se io dico che sono maggiormente nessuno mi capisce ma se dico che sono perugino sei mila male mi scambia per toscano ma perugino intanto sanno che cosa è
Ecco l'identità territoriali sociale che noi rappresentiamo
A questa identità che ne dobbiamo far crescere un senso di funzione istituzionali che sono le Province nel governo dell'area vasta che esse rappresentano possono esprimere ed esercitare
Perché la dimensione comunale è troppo piccola nella maggioranza dei casi
Perché la Demons la dimensione regionale nella maggioranza dei casi enormemente troppo grande in altri casi comunque travalica la dimensione provinciale
Quindi questo è il lavoro che noi abbiamo cercato di sviluppare
Evidenziando come temi quali la pianificazione territoriale diaria gli Area Vasta l'articolo quindici della legge centoquarantadue
La tutela ambientale i trasporti la scuola superiore la formazione professionale e altre cose ancora
Difficilmente per non dire mai
Possono trovare una governo efficace
Ha dimensioni esclusivamente comunale
Anche quando si tratta di una grande città i sette sa bene che uno dei drammi di Roma e di essersi fatta carico Bong le magre di problemi di trasporto che vanno troppo oltre la sua dimensione
Ma non è giusto e non e non opportuno che Roma da sola si faccia carico di questo problema chiedo governi insieme a una realtà territoriale ben altrimenti più vasta che non la stessa Roma Capitale
E questo vale per tutti queste alte ma
Per tutti
Perché un piano territoriale di coordinamento
Anche una grande città da Roma a Catania non lo possono fare se non fanno riferimento al territorio che comunque se cita dopo e poche comunque subisce un'azione di richiamo e di trasformazione della propria vita quotidiana nel Polo printing dal polo principale cioè a dire ci sono una serie di funzioni
Semplificando quelle che richiamavo alle quali solo le Province possono dare un'opportuna risposta
E quando dicevo che questa cosa è estremamente significativa
Chiarito che non è certo pensando a sottrarre cose ai comuni che noi possiamo svolgere la funzione che ci appartiene dico però con altrettanta franchezza che molto spesso troppo spesso abbiamo visto il tentativo una pratica di fatto di assumere queste funzioni alla Scala amministrativa regionale
Il centralismo
A cui talvolta si faceva riferimento un altro tipo di centrali
E non c'è dubbio colleghi
Che questo è uno dei confronti più serrati con sbocchi che io mi auguro unitari
Che dobbiamo sviluppare nel e costruire e ampliare nel prossimo futuro
Perché non c'è dubbio che nel rapporto tra Regione e Provincia si verifica anche la volontà effettiva di un livello istituzionale quello regionale
E delle forze che governano il Paese se si vuole cioè dare seguito ha una impostazione di principio che era quella che ispirava la costituzione delle regioni negli anni settanta per cui le regioni stesse dovessero essere il livello di legislazioni di programmazione e di coordinamento
Se volete di verifica dei risultati circa gli obiettivi fissati dalle leggi regionali ma non già di amministrazione attiva come generalmente
E prevalentemente sono state nel corso di questi anni
E questo vale per le regioni a Costituzione vigente dovrà valere a maggior ragione per le cose per le regioni se il processo di revisione costituzionale sia pura nei termini che sappiamo
Ecco e detto questo io voglio anche aggiungere che in questa data situazione così come in quella
Legata ai processi potenziali revisioni costituzionali noi chiediamo che l'attribuzione delle funzioni di governo di area vasta
Siano date alle Province assumendo le Province
Non già come qualche volta abbiamo visto sembra cadere
Come una dimensione tecnico-operativa
No colleghi
Le province non sono un'agenzia subregionale
Le Province sono un livello istituzionale proprio con delle assemblee con un presidente eletto a suffragio universale e hanno quindi una capacità di rappresentanza istituzionale che va rispettate consolidata
Sono un livello istituzionale che esprime una capacità
Di utile governo della propria comunità e del proprio del territorio e in questa dimensione vanno su
Da parte dei legislatori regionali e nazionali
Dobbiamo riconoscere questo è stato il giudizio dell'ufficio di presidenza ma anche dell'assemblea che abbiamo tenuto il mese di ottobre alla quale invitammo tutti i presidenti del direttivo
Che ci sembra di poter dire che i disegni di legge
Approvati recentemente dal Senato quello relativo alla semplificazione delle procedure amministrative il primo e quello relativo al decentramento il secondo
Si muovono in questa direzione
Cioè a dire assume il principio di sussidiarietà non come principio astratto ma come criterio informatore di attribuzioni o di decentramento delle competenze dallo Stato nazionale anzi sistema delle autonomie locali
E alle regioni l'assumono come criterio utenti dico
Indicando come il
Principio spesso debba essere il criterio informatore dei decreti legislativi che governo e Parlamento saranno chiamati a esaminare ad approvare non ci auguriamo nel corso dei prossimi tre anni
E all'interno di questo disegno di legge naturalmente i Comuni ma anche le Province sono assunti come livello istituzionale proprio
E il richiamo che li ha fatti inoltre all'attribuzione
Io ai trasferimenti delle competenze in rapporto alla funzione istituzionale ci sembra convincente
Perché noi abbiamo bisogno anche semplificazione
Di attribuzione di competenze esclusive per cui si sappia con precisione che cosa dobbiamo fare noi che cosa devono fare i Comuni per riferirci intanto ai due livelli istituzionali costituzionalmente garantiti
E che cosa devono fare le regioni che cosa rimarrà allo Stato centrale
Non ci nascondiamo colleghi
Che questo non è il federalismo
Ma d'altronde credo che fosse chiaro perché sia chiaro a tutti che un processo di revisione costituzionale che ci può portare al federalismo non può essere fatto con un collegato alla Finanziaria
Ho necessita di una revisione costituzionale
Noi sottolineiamo però con favore
Il fatto che questo processo di decentramento
Nei prossimi tre anni
Può portare ad attribuire ai comuni alle Province e dalle Regioni
Intanto
La competenza amministrativa di uffici periferici dello Stato che non siano quelli dell'elenco contenuto nell'articolo due del disegno di legge che stimo oltre adesso francamente non ricordo
Del disegno di legge che stiamo richiamando cioè tolto quel le leggo
Piccolo o grande che esso sia però tutta una serie di funzioni amministrative oggi svolti da uffici periferici dello Stato possono essa attribuiti a livelli istituzionali delle autonomie locali e regionali
è l'avvio di un processo di portata a mio avviso straordinaria e che può far crescere in maniera
Estremamente significativa la capacità di governo
E di integrazione soprattutto tra le funzioni che già oggi Comuni e Province svolgono con quelle che potranno più armonicamente svolgere se questo processo di trasferimento degli uffici
Avverrà in maniera celere e chiara in termini di competenze risorse personali
Per le Province pensati non voglio dire che qualcuno ci ha detto che questo accadrà
Ma diventa spontaneo pensare
Considerati uffici come i provveditorati agli studi
Gli uffici della motorizzazione
Gli uffici provinciali del lavoro
Pensate come si possono se questa fosse la scelta e sarà la scelta del legislatore nazionale incardinare efficacemente su competenze che per piccoli spicchi di questi settori non già esercitiamo nella scuola con l'edilizia scolastica superiore di cui parleremo
Nella motorizzazione con le funzioni che le province già oggi svolgono limitate per carità ma che comunque già esistono
Nel lavoro con tutto il processo di sostegno alla formazione professionale e al mercato del lavoro
Non so se sarà questa la scelta non lo sappiamo ancora nessuno però
Una accadimento possibile
E per ognuno di voi è facile pensare come ripeto ognuno dei livelli istituzionali locali
Può trovare la possibilità in questo processo di governare meglio in maniera più organica e più efficiente le proprie comunità
Ecco allora
Perché è importante sottolineare questo processo perché è importante
Dare il nostro consenso
A queste situazioni
Sapendo che la domanda di semplificazione
Che da tanta parte della società civile
Degli organi di stampa ci viene richiesta a nostro avviso
Sarebbe sbagliata se andasse a colpire i livelli delle istituzioni locali siano essi tanto per fare anche qui i nomi e cognomi i piccoli comuni o la Provincia e chi non sa come ci sia una mania tecnocratica di semplificazione che tende a negare la capacità di rappresentanza di queste istituzioni locali come se queste fossero che ostacola l'efficienza della pubblica amministrazione italiana
Come se non si sapesse che in Francia esistono trentasei mila comuni e non otto mila centodue penso quanti sono in Italia come se non sapessimo che in Francia esistono esattamente cento dipartimenti quante provincia esistono nel nostro Paese se prescindiamo dalle tre province speciali di Aosta di Bolzano e di Trento
Come se non sapessimo che in Francia esistono venti regioni come in Italia e che in Germania in una struttura federale esista una struttura istituzionale analoga a questa
E cioè circa venti mila comuni un numero per la verità in questo momento imprecisato non me lo ricordo di Lande Krajicek cioè gli equivalenti delle province e i Länder tedeschi
Quindi per dire che nei paesi a struttura sociale economica e territoriale complessa
In Europa non chissà dove
Si sono fatte scelte istituzionali analoghe alle nostre e scelti analoghe si stanno compiendo anche in Paesi come la Polonia
Che stanno ricostruendo un nuovo tessuto istituzionale nel corso di questi ultimi mesi di questi ultimi anni e assumono il modello se volete o italiano o tedesco o francese perché anche loro si rendono conto che i problemi del governo locale e poi gli hanno una qualità
Sostanzialmente raffrontabile in tante situazioni poi ci potrà essere un paese che fa fare più funzioni all'ente di base dopo l'intermedio o a quello regionale ma la struttura e di queste dimensioni
E allora la semplificazione colleghi
Ne dobbiamo dire al governo al Parlamento all'opinione pubblica agli organi di stampa che deve avvenire verso i centri incontrollati della stesa c'è una moltitudine ancora sterminata di enti che non rispondono del loro operato
Direttamente al consenso popolare e che impegnano risorse finanziarie talvolta enormi oggi hanno nel Paese
Io vi faccio un esempio per tutte
Quanti soldi utilizzano i consorzi di bonifica in Italia
A quale giudizio popolare è sottoposto l'operato dei consorzi di bonifica
Colleghi quando tornate a casa provate a fare un censimento nelle vostre province
Provate a contare quanti consorzi ci sono
E quali sono i bilanci che amministrano
è possibile che alla fine poi risucchiati ancora più mortificati di quanto qualche volta siamo costretti a fare quando ci accorgiamo perseguita delle risorse che abbiamo a disposizione
Ora io porto questo esempio
Per dire che accanto a questa ce ne sono una moltitudine di altri lì è la semplificazione che dobbiamo introdurre quella e la ricongiunzione o la riconduzione in ambito a istituzioni elettive di settori e di amministrazioni oggi separati della nostra struttura pubblica
Che non rispondono al giudizio popolare e che amministrano in maniera separata e incontrollata molto spesso
Risorse grande guardate io non è che voglio qui solo sollevare dubbi sulla legittimità in cui queste risorse Snami se non è questa la sede nella quale queste cose si fanno
Ma circa la separatezza
Con cui questi settori vengono governati
E la semplificazione deve stare all'interno delle procedure e noi dobbiamo aiutare a de specificare ed è amministrare lì
è lo sforzo che insieme dobbiamo compiere non già coltello livelli istituzionali consolidati dalla tradizione popolare e da decenni e decenni
Di esperienza
D'altronde colleghi permettetemi
Semplicemente di richiamare un lavoro che
Alcuni di noi il sindaco Bianco io stesso abbiamo fatto all'interno di una commissione che si chiamava commissione riforma delle Autonomie locali di cui oggi verrà diffuso Onida
Un
Pubblicazioni
Perché voi possiate materialmente verificare come le autonomie locali che furono le protagoniste di quella riflessione con il concorso di uffici
E di organi dello Stato avevano individuato un percorso di riforma
Di completamento meglio della riforma avviata con la centoquarantadue
E
In quel lavoro noi avevamo dato una sedi indicazione una parte le abbiamo trovate accoltello i disegni di legge che ho richiamato un'altra parte non vorremmo che venissero rapidamente acquisite
Nel disegno di legge
Di completamento della centoquarantadue giacente presso il Senato era doveva essere uno dei tre collegati ordinamentali delle autonomie locali alla finanziaria il governo ha ritenuto accogliendo alcuni rilievi circa l'eccessivo numero di collegati che alcune forze politiche avevano fatto nel corso del dibattito Naldi score legare questo provvedimento noi non possiamo che registrare questo fatto
Ma al tempo stesso oltre che registrarlo
Vogliamo sollecitare il Governo qui rappresentato dal Prefetto gelati sapendo ve lo dico che il ministro Napolitano si scusa di non essere presente fin dall'inizio lavori
Perché oggi c'è Consiglio dei ministri e poi deve andare al Senato su un tema di particolare urgenza legato al decreto sull'immigrazione spera comunque che i suoi impegni e di governo e di Parlamento gli consentono di permettono di venire
A dare il suo contributo alla nostra Assemblea
Ma non ci rivolgiamo al Governo al Parlamento perché l'impegno preso contemporaneamente allo scollegamento
Della completamento della riforma centoquarantadue in Senato cioè quello di un rapido esame non appena superata la finanziaria possano essere mantenuto perché lì dentro ci sono cose che possono contribuire a migliorare la nostra possibilità di lavoro
E riguardano sia alcune cose che apparentemente non sono riferite ma una riflessione sul tema dell'esercizio delle competenze dei piccoli comuni
Il tema delle dei servizi che noi dobbiamo fornire come Comuni e Province le nostre comunità e alle forme societarie più agevoli e più dinamiche per poterle sviluppare
C'è una riflessione che speriamo possa concludersi positivamente
Sulla vicenda riferibile alle aree metropolitane
Che riprendendo un testo già elaborato nella precedente legislatura
Tende a rendere flessibile l'articolazioni di questo processo fra modello strutturale modello funzionale per richiamare solo i titoli di questo dibattito di per sé varrebbe un convegno l'importante è che esso si conclude che si sa gli atti laddove si dovesse approdare a un modello di carattere strutturale questo per competenze da esercitare non può che avere forti riferimenti non dico sovrapposizioni
Ma forti riferimenti alla dimensione provinciale salutiamo anche il presidente morì le per conto della Conferenza delle Regioni viene ma portarci in su salute contributo
C'è all'articolo quattro
Giancarlo in medias res
Di questo provvedimento
Una riferimento alla accelerazioni che da parte delle regioni si deve operare nella attuazione delle responsabilità di essere i feriti e circa gli articoli quattordici e quindici delle province
C'è ci sono norme sullo stato giuridico degli amministratori locali aspettative e permessi indennità che ci consenta di poter esercitare al meglio
Le nostre funzioni di diversa natura all'interno vedere nostri istituzioni
C'è un riferimento agli allungamento anche se c'è una previsione normativa
Legata agli allungamento al ripristino dei cinque anni come durata della legislatura amministrativa con una richiesta aggiuntiva che credo comuni e province unitariamente avanzano
E che cioè tutto il turno del novantacinque sia anch'esso di compreso in una norma transitoria quelli eletti nel novantacinque cioè l'ultima tornata amministrativa e vengano riga lunga atti a cinque anni intesi come accadde che a qualche esperienza si ricorderà anche sul finire degli anni sessanta accadde una cosa analoga con i Comuni e con le Province per portarli in simultanea le elezioni regionale che era fissata per il settanta
Perché se questo non accade voi capite bene che la logica con la quale noi abbiamo fatto la proposta riportate che a cinque anni perché così si somma il voto regionale con quello amministrativo locale e c'è un progetto più omogeneo verrebbe a cadere per sempre salvo le crisi
Le crisi
Imprevedibili impreviste comunque non augurabile per nessuno
C'è una riflessione da completare sviluppare circa i rapporti fra gli organi
Delle nostre istituzioni e ci vuole giunta consiglio Presidenza del Consiglio Presidente della Provincia
C'era necessità di chiudere questa riflessione quasi questo ricerca affannosa del numero giusto dei componenti del giunte comunali e provinciali
Non se ne può più fermiamoci la giostra se no diventa impazzita noi dobbiamo trovare il modo di chiudere questa norma
E fissare una volta per tutte dando sicurezza sia coloro che hanno assunto già come disposizione che abbia forza di legge il numero fissato nei mesi passati sia coloro che hanno atteso che ci sia uno stop per tutti perché ci siamo in in fondo
Noi aggiungiamo che forse una riflessione sul sistema elettorale provinciale potrebbe essere acquisita c'è un fatto positivo
Dar verificare meglio di ricorda ancora una cosa che ci diceva Umberto Bernardi è un dibattito che ci siamo trovati circa la scrittura materiale della norma così come uscita il cui intento unisce tutti e cioè noi vogliamo mantenere il collegamento tra candidato presidente e liste che lo appoggiano
Ma non possiamo più accettare che il voto dato esclusivamente al presidente comporti non già l'attribuzione del voto stesso al presidente ma addirittura annullamento dell'espressione di voto che ci sembra un'assurdità
Il senso della norma scritta è questa noi auspichiamo una riflessione non lo poniamo come vincolo assoluto ma una riflessione circa il fatto che
Con l'occasione si cerchi di quadrare una triangolazione un po'difficile cioè
Garanzia della maggioranza
Elezione di un rappresentante per ogni collegio che voi sapete non sempre accade e tutela delle minoranze perché nel Paese ci sono talvolta geografie politiche altrimenti con un rischio di ridurre le minoranze a presenze simboliche siano esse minoranza di centrodestra siano esse minoranza di centrosinistra se si trova un modo per chiudere questa riflessione non lo ha lo auspichiamo poi vedremo che cosa
Devo dire che
Avevamo iniziato il ragionamento io cercherò di accelerare permanga un dare troppo la vostra la mia relazione quindi o di una posata la vostra pazienza
C'è un altro passaggio delicato che fu particolarmente oggetto della riflessione della metà ottobre quando facemmo l'assemblea dei presidenti e del direttivo
Le norme in materia tributario e fiscale
Intanto dobbiamo registrare positivamente come il lavoro che comunque abbiamo fatto insieme all'ANCI all'interno della tavolo anzi della Conferenza Stato cita autonomie ha portato per noi a risultati giudico sostanzialmente positivi in questo dato quadro finanziario meno convinta soddisfazione c'è ancora da parte dei Comuni ma su questo eventualmente Enzo dirà
Perché in conclusione sia abolito anche quel taglio ipotizzato di quaranta miliardi sui trasferimenti prossimi con un recupero dell'uno due per cento a valere su quelle Province che avevano avuto riduzione di trasferimenti nella passata finanziaria
Ma questo detto
Io però di che su questa materia anche qui i colleghi con equilibrio
Cioè a dire su questa materia noi abbiamo nel disegno di legge approvato alla Camera principi di delega
Che possono consentirci il raggiungimento di quello che per noi era un ed è un obiettivo istituzionale di portata storica
E cioè di passare da venti dall'essere un livello istituzionale pressoché totalmente tributario delle patentati da trasferimenti statali siamo ancora oggi
Ha un quattro possibile futuro
Di risonanze potrebbero essere di circa il settanta settantacinque per cento totalmente derivanti da una base imponibile auto e guardate che quando si rivendica l'autonomia impositiva colleghi voi sapete che per prima cosa per avere autonomia impositiva oppure avere una base imponibile
Perché se non c'è una base imponibile su che cosa si esercita la nostra facoltà di scelta
E io so bene dentro
La delega c'è anche la questione dell'Iraq di essa probabilmente potrebbe parlar male anche il presidente morì Mione materia diretta della nostra riflessione
Non lo è sappiamo che alcune presenze alcuni riferimenti nostre ci sono anche in rapporto a questa eventuali istituzioni di questi imposta sostitutiva di atto
E sappiamo quante preoccupazioni fino a quando non se ne conoscono i contenuti di dettaglio essa suscita in alcune categorie del mondo produttivo siamo consapevoli di questo fatto
Io non vorrei che di nuovo in questa assemblea non ci pronunciarsi in su cose che non ci riguardano direttamente
E per s'malissimo invece il senso positivo delle norme contenute che riguardano il totale trasferimento del parametro Vinci con un'aliquota di flessibilità del venti per cento
Che ci consentirebbe di esercitare un'autonomia impositiva significativa
Il totale trasferimento del imposta sulla dieci auto
Che ci consentirebbe di ampliare Di Natale nella misura che sapevamo che vi ho riferito queste cose la conferma che l'addizionale ENEL che già esiste nell'ordinamento attuale un'autonomia nell'esercizio della tassa di occupazione del suolo pubblico e alcune cose come dicevo che sono in relazione il rapporto alle nostro intreccio istituzionale finanziario con le regioni ivi compresa la per la previsione che le regioni stesse potranno finanziare
I trasferimenti
Certo dobbiamo dire eventuali noi speriamo reali delle funzioni delle competenze delle Regioni stesse alle Province attingendo a un'aliquota delle entrate che si saranno chiamate ad assicurarsi tramite lui
Io trovo che questo sia per noi un grande traguardo se verrà raggiunto perché finalmente accanto all'ordinamento noi avremmo anche le risorse necessarie per sviluppare ma accanto a questi risultati positivi e non posso che sottolineare per esempio negativamente due cose
Il ritardo con cui si arriva all'emanazione e all'attuazione dei decreti definiti dalla legge ventitré edilizia scolastica
E la preoccupazione che da parte di molte province ci è pervenuta a riguardo fino alla richiesta di rinvio comprensibili
Perché troppo grande è stato ed è il ritardo con cui il governo ha emanato le circolari applicative come troppo grande la responsabilità la preoccupazione circa le normative sulla sicurezza la sei due sei e la necessità che noi rappresentiamo di uno slittamento cadenzati programmato delle dei tempi in essa previsti ma non solo slittamento non ci cureremo anche norme finanziarie per poter poi assolvere agli adempimenti che sia pure con più tempo dovremo prendere al riguardo
Come non possiamo anche sottolineare negativamente il decreto sull'i rifiuti chiamatelo decreto Ronchi se volete
Per noi è sbagliato per due ragioni
La prima ha un impianto sostanzialmente centralista
Che contrasta profondamente con altri disegni di legge quali abbiamo fatto riferimento
Cioè quelli del decentramento amministrativo quasi non fossero atti dello stesso governo
E per quanto ci riguarda non dice una parola su una cosa che noi non vogliamo difendere in via di principio cioè l'aliquota fino al cinque per cento di incremento
Da parte delle Province sulla tassa rifiuti
Perché io mi dove si vive con molta franchezza se ce l'avevano non è questa la preoccupazione maggiore che ne dovremmo avere il problema è che essa dà un gettito di circa duecentocinquanta miliardi e un decreto che consapevole di sopprimere un'entrata non si fa carico di indicare contemporaneamente come essa viene sostituita è un decreto a mio avviso illegittimo
E va perciò respinto
Ora è vero che c'è una norma che ci tutela
E cioè siccome andrà in funzione dal novantotto se le norme miliardi delega legislativa superiore della finanza
Verranno approvate voi sapete che c'è una norma di chiusura che dice che tutte le modificazioni sui meccanismi di entrate saranno dovranno essere mentre per gli enti di riferimento
Però questo detto questo diritto non possiamo con sincerità e franchezza sottolineare che questo decreto è nato prima che la norma fosse approvata e tra l'altro ancora non è approvata
Perché ha passato sono un ramo del Parlamento e non sappiamo se troverà definitiva approvazione e comunque ognuno deve farsi carico delle cose che vanto Carlo
Io voglio poi aggiungere che su alcuni temi che vanno oltre i livelli istituzionali noi dobbiamo avere il coraggio di richiama la nostra attenzione
Non possiamo parlare solo di ordinamento colleghi se non lo facciamo collegato ad alcune questioni reali di cose che viviamo tutti i giorni
Sui problemi del Nord
E che la sollecitazione almeno nei termini in cui io mi sento di poter l'accogliere con grande franchezza e sincerità e cioè di un rapido processo di trasferimento di competenze e risorse
All'interno di un quadro di solidarietà nazionale e di un nuovo rapporto unitario del Paese ma rapido processo di trasferimento di queste competenze e risorse che elimini quegli impacci che queste comunità con fastidio vivono all'ordine al però come al solito
Perché non è che al sud la situazione migliore attigua
Anche di questo dobbiamo dire con chiarezza e con franchezza
E quindi aspetti diversi della stessa medaglia
Per il Nord e per il Sud dei temi dell'occupazione
Che sono un dramma
Non più sopportabile probabilmente per parti cospicua del Paese rispetto al quale noi come istituzioni un'assemblea come questa non possiamo non fare riferimento sottolineando anche qui come alcune cose gli esercenti che hanno riferimento alla situazione italiana ma anche a quelle europea possono vedere le province protagonista il nostro Paese è storicamente deficitaria unico dei programmi e progetti europei
Facciamo sì che il nostro livello istituzionale contribuisca a colmare questo ritardo
Facciamo sì che in termini di programmi nei quali possiamo accede direttamente le nostre comunità provinciali
Sapida mente esse stesse contribuiscono a recupero di questo deficit storico del nostro Paese perché progetti e risorse danno occupazione
E facciamo sì che ad esempio sui patti territoriali per l'occupazione le Province
Proprio ieri c'è stata una seminario del Pinelli che noi assumiamo assolutamente nelle sue conclusioni siano istituzione di riferimento
Il livello istituzionale di garanzia e di coordinamento nella costruzione di questi strumenti
Non già in astratto ma perché riteniamo una volta di più che nella maggior parte dei casi se non sempre la dimensione comunali è troppo piccola
E la dimensione regionale per quelli che sono gli ambiti che normalmente si riferiscono ai patti per l'occupazione e lo sviluppo è troppo grande
Esercitiamo questo ruolo è in questa maniera che ne possiamo uscire dalle secche di un dibattito che altrimenti corre il rischio di essere troppo vi ingegneria istituzionale e troppo lontano darle
Questioni della vita quotidiana del Paese
L'ultima cosa che io voglio richiamare quella legata al dibattito futuro
Veniva prima ha riferito
La nostra tesa a quello che sarà il processo di riforma costituzionale
Non sappiamo ad oggi quale sarà lo strumento che il Parlamento deciderà di adottare
Qualche mese fa
Quando noi per esempio abbiamo costituito una struttura di questo nostro
Convegno qualcosa sembra sembra che la Bicamerale fosse uno strumento sostanzialmente condiviso e accettato con Maggiolo con minor entusiasmo
Non è così oggi apparentemente non sappiamo se all'esito del voto sulla Finanziaria il Parlamento ritroverà una unità di intenti
Sull'adozione di questo strumento per completare il processo di revisione costituzionale o sarà lo strumento su questo noi non possiamo concesse non dobbiamo pronunciarci
Dobbiamo però rappresentare ribadire l'urgenza che Comuni e Province e l'insieme delle autonomie locali e le regioni
Rappresentano al Governo al Parlamento nazionale perché
Oltre la dimensione amministrativa ci possa essere quella revisione costituzionale che sola può dare pienamente il senso della trasformazione del nostro ordinamento statuale
Della forma stato la cosa che ci riguarda direttamente inter in senso federalista ed autonomia
E dico federalista ed autonomista perché per noi non può che riguardare i due livelli quello regionali al quale affidare competenza legislativa generale e quello delle autonomie locali Comuni e Province al quale affidare competenza amministrativa differenziata
E complementari
Ma competenza amministrativa anch'essa sostanzialmente generale fatta salva per le regioni di quelle dimensioni
Insopprimibili di amministrazione unitaria che non possono essere trasferite anch'ai livelli comunali o locale
Noi chiediamo che questo processo avvenga nel rispetto di quel principio di sussidiarietà al quale prima facevamo riferimento e che è presente anche nella Carta europea dell'autonomia
Che ha trovato per esempio lo voglio ribadire anche in questa sede a nostro avviso una sua prima risposta nella definitiva ormai la approvazione della conferenza stato città autonomie
Che nella nostra lettura io parlo per le Province non è mai stata intesa come uno strumento è un grimaldello polemico nei confronti delle Regioni tutt'altro ma non sappiamo che qualunque processo di trasformazione istituzionale per un certo periodo in ogni caso impone un dialogo tra Comuni e Province da un lato e livello nazionale dall'altro
E altrettanto compiere chiarezza noi vogliamo e speriamo che la presenza di morì qui speriamo che ce lo possa confermare
Che quel progetto unitario che come sistema delle autonomie locali e regionale
Avevamo in qualche modo abbozzato a Firenze con la carta e in quell'occasione firmata possa essere sviluppato
Fugando alcuni chiarendo alcuni dubbio formulazioni ambigue transitorie che in quell'occasione per la verità avevamo usato per coprire qualche marginale di su qualche suo importante di senza fa l'esempio concreto Camera delle Regioni o Camera delle Autonomie
Ma mantenendo invariato quell'impianto
E per noi gli elementi essenziali di quell'impianto devono essere la garanzia costituzionale per Comuni e Province
Cioè l'articolo centoquattordici deve rimanere sostanzialmente invariato l'altro la Repubblica si articolerà in stato nazionale o federazione ce la potremmo chiamare così regioni province e comunque o viceversa se preferite
Una disciplina riferibili al sistema delle autonomie locali fatta con legge generale dello Stato ma per fissare i contenuti minimi fondamentali di questa ordinamento nostro
Quello legato cioè al nucleo fondamentale delle funzioni proprie di Comuni e Province
La disciplina del si sta
Elettorale la tipologia degli organi cessare i criteri per le variazioni territoriali i principi dell'autonomia finanziaria cioè le consessi iniziali sulle quali poi le Regioni possano arricchito diversificare in rapporto alla propria tradizione alla propria organizzazioni territoriali istituzionale
La previsione di un accesso diretto alla Corte costituzionale da parte di Comuni o Province quando venissero lesi
I tratti fondamentali dell'ordinamento la costituzione di una Camera regionale delle Autonomie che sente in tema di ordinamento abbia una competenza sì davvero concorrente alla legislazione regionale che possa essere di supporto di concorso ad altri aspetti
Della legislazione regionale stessa di carattere programmatico generale
E su una parte di questi film sappiamo che c'è dibattito aperto e infine noi diciamo anche una presenza del sistema delle Autonomie dentro la Camera delle Autonomie che a nostro avviso non può e non deve essere esclusivamente composta da rappresentanti delle Regioni ma che noi chiediamo contempli anche una presenza nostra
Questo è il quadro il progetto che noi proponiamo nel corso di questa Assemblea
Come potete le fasi di lavoro sono ricche molteplici un è riferita all'immediato una al medio periodo uno alla prospettiva
Quello che è importante è che la nostra associazione trovi il modo di continuare questo percorso unitario
Sviluppando il lavoro comune congiunto svolto in primo luogo si con lanci
Ma anche con altre associazioni del sistema delle Autonomie che coprono aree particolari in questo mondo
Dall'altre all'Uncem
Naturalmente alla lega delle autonomie
In collaborazione anche con che meglio vedo l'onorevole Sarko incidenti
Della sezione del CNEL che si occupa molto molto attivamente di queste questioni
Cioè avendo un concorso è una presenza attiva in questo dibattito ricco appassionato importanti per il futuro delle province e delle istituzioni democratiche del nostro Paese vi ringrazio
Insomma
Dalla parola
No no
Va bene va bene allora un'altra cosa
Sporco patologico
Va bene allora nel frattempo è arrivato il presidente della provincia di Roma Giorgio Fregosi che dice che gli opportuni tormenti dare ai saluti dopo la relazione di panettoni e quindi e e comunque salutiamo assieme già salutato il sindaco di Catania anche presidente dell'Ente intenso bianco Giancarlo Mori che è presidente della Regione Liguria nonché presidente della Conferenza
Dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome l'amico gonzi che è presidente dell'undicenne che ho visto pure in giro perché salutiamo
E quindi darei allora a questo punto la parola a Giancarlo Mori per i suoi saluti
Il suo intervento
All'Unione delle Province d'Italia desidero anzitutto esprimere il più cordiale saluto delle regioni e delle province autonome
Sono certo che i lavori di questa Assemblea generale
Molto opportunamente dedicati al ruolo dell'autonomie locali nella riforma delle istituzioni porteranno un prezioso contributo al cammino riformatore intrapreso dal nostro Paese
Mi sento particolarmente vicino a voi avendo maturato la mia esperienza di amministratore locale come presidente della provincia di Genova
Sulla base di questa esperienza ho molto apprezzato la diverso ottica con la quale si guarda oggi all'Ente Provincia anche grazie ai positivi esempi di buona amministrazione fornite dalle province italiane
Dopo anni nei quali sembravano prevalere inaccettabili ipotesi di soppressione dell'ente intermedio
La legge centoquarantadue del novanta ha segnato un importante spero definitiva inversione di tendenza alla Provincia sono stata attribuite significative funzioni amministrative sovracomunali di coordinamento e di programmazione
Si è così riconosciuto che la categoria degli enti locali non può essere ridotta ai soli Comuni e alle loro forme associative
Rispetto al Comune e la Provincia ha una sua propria autonoma specificità che le Regioni stesse hanno valorizzato in passato e valorizzeranno ancor più in futuro attraverso la delega alle Province di funzioni amministrative di interesse sovracomunale
Un'ulteriore conferma della pari dignità istituzionale delle province e dei comuni dal costituente ha va stabilito menzionando soltanto loro né l'articolo centotrentotto della Costituzione deriva dalla legge ottantuno del novantatré sì ai presidenti delle Province si sindaci votando d'una forte legittimazione democratica derivante dalla loro elezione popolare diretta
L'indicazione da parte degli elettori dei presidenti delle province dei sindaci da un lato vi accomuna i presidenti delle Regioni dall'altro differenzia Province e Comuni dagli altri Enti locali gli organi sono privi di carattere elettivo diretto
Proprio in forza dell'investitura popolare dei loro organi di vertice Regioni Province Comuni debbono sollecitare le forze politiche in Parlamento affinché l'istituenda commissione parlamentare per le riforme costituzionali aprì quel processo
Di riforma federale dello Stato che corrisponde ad esigenze alle aspettative del Paese
Riforma che muovendosi nel quadro del federalismo cooperativo sappia valorizzare le peculiarità funzione di ciascun ente
Legislative di coordinamento e di alta amministrazione riferita materia di larga sovra provinciale per le regioni amministrative per le Province e Comuni
E e per favorire in massimo grado la proficua collaborazione del processo riformatore delle regioni con le Province e i Comuni te non mancheranno critiche non mancheremo di confrontare con loro la proposta di legge costituzionale
E lavorata dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome che approvata dei relativi consigli sarà presentata alle Camere ai sensi dell'articolo centoventuno della Costituzione
Proposta di legge costituzionale che delineando la trasformazione dalla struttura Stato statuale secondo il modello del federalismo cooperativo tedesco
Prevede un'adeguata valorizzazione delle Province nelle quali necessariamente si articolerà l'intero territorio regionale
Le Province inoltre saranno rappresentate nel Consiglio delle Autonomie locali che affiancherà a ciascun Consiglio regionale
A questo proposito vorrei ricordare che la mia regione la Liguria autonomamente avviato una riforma precorritrice di questi auspicabili futuri sviluppi
Con la presentazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge istitutiva della Conferenza permanente Regione-Autonomie locali
Con ampi poteri in termini di competenze istituzionali trascendono quelli meramente consultivi e nella quale sono inclusi i presidenti di tutte le province liguri
Il disegno di legge attualmente all'esame o di esame delle commissioni consiliari
Nella direzione pienamente condivisa dalle regioni di un'adeguata valorizzazione del ruolo provinciale Circle ricche inoltre il disegno di legge numero mille centoventiquattro recentemente approvato dal Senato della Repubblica contenente la delega al governo
Per l'attribuzione di funzioni e compiti alle Regioni agli enti locali
Il federalismo possibile a Costituzione invariata delineato nel disegno di legge Bassanini
Vede infatti nella provincia un punto di riferimento fondamentale nel quadro del trasferimento ed è la delega delle funzioni amministrative dallo Stato alle regioni e agli enti locali
Non altrettanto rispettoso della struttura e delle funzioni provinciali appare un altro intervento riformatore a livello legislativo predisposto dal governo
Il disegno di legge numero mille trecentottantotto
Di modifica della legge centoquarantadue del novanta intendo riferirmi in particolare all'articolo undici che riscrive completamente il capo sesto della legge centoquarantadue relativa le aree metropolitane
Ora tale articolo nel riprendere pedissequamente il testo approvato in sede referente
Dalla prima Commissione del Senato
Nella scorsa legislatura con scelta difficilmente comprensibile visti diversi equilibri politici in allora vigenti rischia di finire per legare il carattere necessario generale dell'ente Provincia
Proprio nelle aree dove si concentrano gran parte del risorse del Paese le aree metropolitane
Il ruolo della Provincia si riduce fortemente a vantaggio di una Conferenza metropolitana che sebbene istituita presso la provincia poi vita totalmente autonoma
Nella Conferenza metropolitana che sembra prefigurare una modalità di esercizio delle funzioni sovracomunali attraverso associazioni di Comuni
Si registra una marginalizzazione del presidente della Provincia con la prevalenza del sindaco del comune capoluogo in cui il consenso è comunque necessario poiché considerato da solo il rappresentante della maggioranza dei cittadini residenti
Per tutte le decisioni della Conferenza relative tra l'altro la delimitazione dell'area metropolitana alle modalità di esercizio delle funzioni metropolitane al riordino delle circoscrizioni territoriali dei comuni inclusi nell'area metropolitana
La stessa riconduzione nell'alveo provinciale
Del governo metropolitano con l'istituzione al posto della provincia della città metropolitana disciplinata dalle norme relative alle Province del tutto eventuale e condizionata al consenso del sindaco del consiglio del comune capoluogo
Se è pur vero che le aree metropolitane presentano problemi ed esigenze peculiare
La loro soluzione non va ricercata nella compressione delle competenze provinciali
Ma nell'allora ampliamento coerentemente con il modello di città metropolitana che sarebbe più corretto definire provincia metropolitana
Delineato dalla legge centoquarantadue del novanta lasciato lo dirà che è stato presidente d'una provincia quella di Genova che include una grande città
Il compito peculiare delle province quello di adempiere e funzioni amministrative sovracomunale
Laddove queste sono più vaste come nelle aree metropolitane più ampia dovranno essere le competenze provincia
Le Regioni sono pronte a schierarsi con le Province a difesa del carattere necessario e generale di queste ultime anche nelle aree metropolitane per le quali va riproposto il modello della provincia metropolitana
Devo ricordare che se abbiamo riaffermato nel progetto di legge cadiamo deciso di presentare al Parlamento e che sottoponiamo alle Autonomie locali la funzione della Provincia c'erano stati alcuni dubbi questi hanno venuti proprio dalla
Proposta di questa legge
Che praticamente eliminando la Provincia dall'area metropolitane aree metropolitane finiva per dare alla Provincia una funzione residuale di amministrazione sul territorio
Questo mi sembra di fondamentale importanza che spiega anche quanto abbiamo dovuto discuterà nostro interno e la scelta che abbiamo fatto che però resta motivata e condizionata a queste soluzioni
Direi che il modello che la Regione Liguria ha contribuito a sviluppare procedendo con la legge numero dodici del novantuno alla delimitazione dell'area metropolitana
Genovese
Delimitazione rimasta poi senza effetti a causa dell'assoluti inerzia statale non ci sono lo sono le regioni che sono inerme
E ce ne sono state molte ma anche lo Stato non ha risposto alle regioni che avevano provveduto a compiere gli atti nei tempi previsti
Attraverso la problematica del Governo Moro metropolitano si delinea un ulteriore ambito di possibile proficua collaborazione tra le regioni e le province
Venti accomunati dallo svolgere sebbene sul piano di versi funzioni sovracomunali di coordinamento e di programmazione
Dall'intervento del vostro presidente panettoni è stato messo in evidenza direi l'unico motivo
Di differenziazione
Tra le proposte che le Regioni hanno presentato di riforma costituzionale che quello della Camera
Lui dice delle Autonomie noi delle regioni
Abbiamo discusso per tra noi molto su questo argomento perché il nostro desiderio era quello di ampliare a passi per la partecipazione dell'autonomie locali il più possibile
Ma avevamo davanti una
Doppia possibilità una di ricostituire una camera politica
Dove necessariamente ci sarebbero stati dei gruppi di partiti e allora non si capiva perché questa cambieranno beh non dovesse essere eletta direttamente
Oppure costituire una camera istituzionale
Alla tedesca
Dove il peso delle regioni era debole e ha determinato dalla loro consistenza vendibili per numero di abitanti e dove il voto era unitario per regione
Proprio per evitare che a un certo momento come in Germania che ci fosse un fatto politico invece volevamo portare o un fatto istituzionale
Questa è la ragione che ritengo necessario dispiegare anche a questa Assemblea
Per cui proprio per la forma tra l'altro piccolissima realizzata di questa ipotesi Pizzata seconda camera propriamente presentiamo come proposta ma che ne è di novantatré membri
E proprio dovuta al fatto che era impossibile ricondurre a un voto unitario le Autonomie locali senza un miliardo perché sarebbe stato veramente
Pesante inserire le autonomie locali costretta a votare unitariamente alla Regioni sui provvedimenti questo sono i fatti fondamentali che non sono una volontà ad umiliare
Le autonomia ma semplicemente di arrivare a qualche cosa di più utile funzionale dello Stato mentre tutte le altre proposte che qui dimostra presidente ha presentato sono a mio parere ricomprese
Compreso quello della riconoscimento costituzionale deterrente alle province oltre ovviamente dei comuni e compreso la creazione di una Carmela regionale dell'autonomia dove ci fosse una possibilità di poter
Ecco e di portare un contributo e pertanto vorrei concludere dicendo che nell'attuale fase politico istituzionale
Così ricca di imporsi riformatori sono certo che la fattiva collaborazione
Tra Regioni e Province formerà undici info fornirà un deciso contributo alla riorganizzazione dello Stato
In senso federale
E al potenziamento del sistema Autonomie locali favorendo in tal modo la crescita democratica del Paese e avendo soprattutto la consapevolezza che le forze del centralino smossa stanno lavorando e sono soprattutto preoccupati
Che vengano trasferiti poteri legislativi a livello regionale perché quant'è stato è stato trasferito a livello legislativo risulta poi difficilmente recuperabile
Mentre con un sappiamo bene che con una leggina con un articolo inserito a un certo momento in una legge si possono facilmente modificare le competenze amministrative agli enti locali grazie
Grazie a Giancarlo male pubblicato auguroni auspico che quanto lui ha detto
Dei rapporti tra le Province e le Regioni ieri sera Rizzo quadro non mi pare sia così
è un auspicio quindi vediamo sempre in positivo e cogliamo per buono questi propositi realtà però credo sia purtroppo un po'diversa anzi molto molto diversa
Diamo adesso la parola alla presidente dell'ANCI Enzo Bianco
Caro panettoni cari amici presidenti
Delle Province italiane
Amici
Esponenti dell'amministrazione provinciale dei consigli provinciali
Naturalmente ho anzitutto l'obbligo che assolvo brevemente con l'obbligo partitamente piacevole di portare
A questo vostra importante iniziativa
L'adesione l'apprezzamento il saluto affettuoso
Dei comuni italiani aderenti all'Anci
E naturalmente l'augurio di buon lavoro
Desidero esprimere
Un apprezzamento vivissimo
Per la relazione
Del vostro presidente D'Amico pallettoni che ho ascoltato ahimè non integralmente naturalmente ovviamente le responsabilità di Alitalia in questo senso sono comprensibili avrei voluto stare qui si in dall'inizio
I chiedo scusa se l'occasione per me è troppo ghiotta per non limitarmi a questo breve indirizzo di saluto
Vi chiedo un attimo di attenzione di pazienza perché credo che sia un momento opportuno quello di conoscere reciprocamente le nostre posizione il vostro presidente a
Di recente nella nostra Assemblea
Di Venezia
Fatto conoscere le vostre impostazioni molti sindaci presenti bevuto ma con assemblea molto vivace molto partecipata
E devo dire che abbiamo registrato in quell'occasione
La conferma ennesima
E neanche troppo dichiarata non c'è bisogno di Schio allenarla troppo di un ottima intesa tra le province e i comuni italiani
Intesa che fa dire al vostro presidente una bugia perché egli ha fatto gli apprezzamenti alle per le conclusioni del lavoro della Commissione
Per la riforma delle Autonomie locali a cosiddetta commissione Maroni così la chiamiamo
In realtà
Il merito dico il pregevole lavoro e di una serie di persone
Del mio predecessore voglio ricordarlo dittatura ma anzitutto del vostro presidente che è stato l'estensore del rapporto finale il contributo che io ho dato è stato quello di approvarlo
Senza
Una virgola di cambiamento è vero
Devo registrare nel contempo che l'unico voto di non adesione
A quel documento unitario sottoscritto dalla presenza dello Stato delle comunità montane delega dell'autonomia e dell'Anci delle Province di tutti
L'unico voto contrario a quel documento conclusivo
è stato il volto del rappresentante delle regioni l'assessore dell'Emilia Romagna alle attività istituzionali l'amico
Marinucci ideologo
Di una certa concezione del regionalismo di cui adesso parleremo
Siamo in una fase così delicata
In cui credo che la chiarezza sia assolutamente necessarie perché altrimenti ci stringiamo la mano tutti insieme ci diciamo che bravi come siamo Carini
Ebbene insieme poi naturalmente al primo scoglio questa unità si rompe
La fase delicata perché credo che se staremo attenti e credo che su questo se saremo uniti qui è facile essere uniti nella buona sostanza
Ci potremo liberare rapidamente
Di quel peso
Insopportabile che in questi primi anni di esperienza delle dei presidenti delle Province eletti direttamente dei sindaci eletti direttamente
E consentì memoria anche dei presidenti delle Regioni con questo nuovo sistema elettorale
No no mi mi mi mi adesso proverò a farmi capire perché dico anche perché voi avete altre funzioni oltre alle nostre mi riferisco ai pesi
Di lacci lacciuoli vincoli di controlli responsabilità che hanno reso
Lei vita
Insopportabilmente lenta
La nostra partenza quella vostra e quella nostra dovrebbe essere molto più rapida
Io annetto molta importanza lo so che questo non è federalismo però quanto tempo abbiamo perduto in questi primi tre anni
Pericolo ecco
Quanto tempo abbiamo perduto in questi tre anni per
Una certa difficoltà
A far passare nella legislazione
Una nuova funzione un nuovo ruolo per i segretari provinciali e comunali che devono avere un ruolo e una funzione ma che naturalmente non può essere quello di un sistema che è stato profondamente modificato
Quanto tempo abbiamo perduto per autorizzazioni richieste da leggi per procedure complicate io non potrei raccontarle come voi potete raccontarne a decine dalla procedura per cambiare una rete di un autobus
Un percorso di lato San ai sta all'aria un semaforo a quelle vostre competenze che ogni giorno vengono frenate per questa ragione sino diciamolo con franchezza
A quel pesantissimo angoscioso problema che per ciascuno di noi
è stato e in parte continua a essere la presenza nell'ordinamento italiano
Di una responsabilità contabile
Per gli amministratori pubblici che era prevista anche nel caso di colpa lieve
Io devo dare atto a Franco Bassanini
E al governo di avere avuto il coraggio di inserire in un decreto legge in conversione
Una norma che oggi consente di limitare
Di prevedere una responsabilità cosa delle degli amministratori ma di limitarla come è giusto che sia ai casi di
Colpa grave e di dolore esattamente come previsto per i magistrati che hanno una funzione delicata e importante ma credetemi amministra la Provincia
Una Regione un comune anche più piccolo dei comuni non è funzione della delicata di quella che svolge importantissima un magistrato
E siamo vicini spero
Ha un parziale ai miei miglioramento della norma penale in materia di abuso di atti d'ufficio che l'altra nostra
Angoscia
Non è l'angoscia la condanna perché avete visto chiaramente soltanto cinque casi su cento
Su iniziative di magistratura per abuso di atti di ufficio si concludono con una sentenza di condanna passata in giudicato
Nel novantacinque per cento dei casi o in fase di indagine
O in fase di istruttoria
O in fase di una dei tre gradi di sentenza
Da Buso d'atti d'ufficio si perde
Per strada ma ahimè
Il danno
Lo abbiamo subito e rispetto a questo danno nessuno ci risarcisce
Perché quando un amministratore pubblico che ha un'alta visibilità nella sua collettività
Subisce quella cosa obbrobriosa che l'avviso di garanzia che bisognerebbe avere Kaji di cancellare l'avviso di garanzia non serve
Il mascalzone se ne frega perché uno sul uno che è dentro in carcere per per con qualche condanna dura bisogna anzi a cosa gli importa e il galantuomo appena riceve l'avviso di garanzia e lo vede sul giornale riceve il danno da cui non si rialzerà mai
Perché la notizia poi del fatto che il procedimento è avvenuto ovviamente
Viene messa in una pagina interna a una colonna senza che nessuno se non con la lente d'ingrandimento lo cominci avrebbe
Queste cose Marcello l'abbiamo ottenute in parte le stiamo tenendo insieme con una forte azione io credo che su tutto questo tema
Della semplificazione delle procedure della modernizzazione dalla pubblica amministrazione
Sia possibile mantenere anche con le Regioni un forte sentimento
Unitario e spingere perché il Parlamento devo dire in questa fase e su questi aspetti il Governo si è mosso questo governo si è mosso con coraggio e determinazione
Per fare in modo che il Parlamento approvi rapidamente
La nostra valutazione sulla legge finanziaria
Differisce
Un po'
Da quella che Marcello Panettoni ha ricordato nella sua relazione introduttiva il nostro giudizio è un po'più critico
In particolare lo dico subito perché
A te che sono un po'maggiori sacrifici che i Comuni sono state chiamate a pagare esattamente
Ognuno ha nata vedrà presenta il suo mondo come ovvio ed evidente
In particolare però ci sono alcune cose che fanno veramente in controtendenza rispetto alla dichiarazione di impostazione federalistica autonomistica che il Governo a più volte richiamato mi riferisco in particolare alla norma
Che prevede l'obbligo della tesoreria unica anche per i piccoli comuni questa va in controtendenza rispetto alla nostra richiesta di avere per tutto il mondo delle autonomie locali l'eliminazione della tesoreria unica almeno dico almeno non dico altro per le risorse proprie
Cioè e quelle risorse che lo Stato non ci trasferisce ma che voi in una certa parte noi una parte già sensibilmente maggiore non siamo a circa due terzi delle risorse
Che amministriamo che sono risorse proprie e non derivate
Noi vorremmo francamente amministrare con la libertà l'acutezza la responsabilità finanziaria che mi pare giusto che sia non si può affermare in astratto un principio di federalismo e poi allargare l'obbligo della tesserina unica anche a chi non c'era e la pressione unica la legazione natura metri quel minimo di responsabilità che obiettivamente va in questa direzione
Credo che il governo
Abbia avuto una forte responsabilità quella naturalmente con la legge finanziaria dura dolorosa difficile perché sessanta mila miliardi
Sono una cifra consistente soprattutto dopo altre quattro cinque finanziarie avevano già raschiato il fondo del barile
L'obbligo di una manovra finanziaria
Dura lo impone l'obiettivo che noi condividiamo tutti
Dell'unione europea devo dire con altrettanta franchezza che il governo non ha avuto un coraggio che noi avremmo auspicato avremmo con più piacere visto una più forte aggressione nella parte riduzioni di spese
Verso l'apparato centrale dello Stato che noi vorremmo più snello
Più dimagrito in cura in dieta forte dal momento in cui si trasferiscono funzioni alle Regioni alle province ai comunque
La parte la
Che si apre di fronte a noi il periodo che si è aperta una eventualmente forse ancora più importante perché a parte questa azione di breve-medio periodo
Credo che
Inevitabilmente e lo voglio sperare si apra finalmente nel Paese una fase di profonda riscrittura delle regole
La vicenda dolorosa di questi giorni
Il fatto che nel Parlamento abbiamo dovuto assistere
A registrare un livello di tensione tale io non entro naturalmente nel merito e non do giudizi
Che porti comunque una fatto una fetta rilevantissima il Parlamento quasi la metà dei parlamentari
Ad abbandonare i lavori dell'aula dimostra che è indispensabile sedersi rapidamente attorno a un tavolo recuperare un filo di razionalità
E riscrivere le regole del gioco
Avete visto in questi tre anni
Ove si è accentuato
Il gap tra il mondo
Delle Autonomie locali e l'apparato centrale dello Stato
In questi tre anni di esperienza noi abbiamo visto con i nostri occhi succedersi quattro governi del Paese
E questo è il terzo Parlamento
Ed è un Parlamento che si trova ancora oggi in una condizione di grande difficoltà
Il Paese reclama
Riforma istituzionale della forma di governo che garantiscono stabilità e rappresentatività all'esecutivo
Che modifichino radicalmente rendono più efficace l'azione legislativa
Ma reclama con altrettanta forza che si metta in piedi un'energica azione di riforma
Della forma di Stato
Che esalti
La flessibilità del sistema Italia le sue diversità
Consentitemi di dire con franchezza e con grande semplicità che difenda nella sostanza il grande valore dell'unità del paese
Ma lo difenda nella sostanza e saltando quella flessibilità che le diversità che in un Paese così diverso non sono sebbene gestita un elemento di debolezza ma sono l'elemento di forza
E lo dice il sindaco un sindaco di una città del Sud
Del più profondo Sud perché più sotto di Catania c'è solo Siracusa
E Ragusa insomma quindi siamo più al limite estremo
Noi siamo convinti di avere forze energie che si possono liberare
Che è una certa concezione centralistica dello Stato non ci ha aiutato a liberare e siamo convinti che il Sud si rialza e riprende la strada del cammino se saremo messi in condizione di esprimere al meglio le nostre potenzialità nostre risorse
Per fare questo cammino di riforma dello Stato
In senso federale
Noi chiediamo
Al parlamento di avere la possibilità l'abbiamo già chiesto insieme
Di avere la possibilità di essere ascoltati
C'è una previsione nei regolamenti parlamentari che lo consente
E consente ai lavori della pacca me della Bicamerale quando si tratta della forma di Stato perché quando salta la forma di governo ovviamente se vorremo dire dallo stabile la tenevo in sede politica
Chiediamo di essere ascoltati
Questa richiesta l'hanno avanzata le regioni e l'hanno avanzata congiuntamente anche province e comuni
E abbiamo avuto segnali naturalmente di attenzione da parte dei presidenti della Camera e del Senato in questo senso anche se la decisione ultima ovviamente spetterà alla Commissione se e quando questa potrà costituirsi
A questo confronto
A cui necessariamente bisogna andare
Io ho auspicato
E devo dire con qualche maggiore timidezza
Che rischia di diventare ostinazione
Continuo comunque a sperare che si possa auspicare di andare insieme in un percorso comune tutti i livelli istituzionale del governo del paese
E mentre confermo
Ancora una volta
Che su questo livello anche su questo livello l'intesa
Tra
Le province e i Comuni è saldissimo
Mentre confermo che è stata grazie alla comune battaglia
Che noi abbiamo ottenuto
Dal governo prima e dalla Corte dei Conti dopo
L'istituzione di una sede di confronto permanente
Tra lo stato e le autonomie locali
E non c'è stato neanche per un attimo alcun problema sulla composizione i numeri
L'intesa è stata perfetta è immediata
Ahimè in quell'occasione abbiamo registrato in felicemente secondo me
Una presa di posizione di chi
Mi riferisco
Alla
Alle Regioni
Ha ritenuto di dover prendere una posizione contraria
Dicendo forse era opportuno prevedere
Di chiamare nell'ambito della conferenza stato regioni
I rappresenta delle autonomie locali
Qui viene appena il caso di dire ma perché non ci avete pensato prima
Io credo che sia opportuna e necessaria e doverosa una consultazione fra lo Stato le Regioni e gli enti locali
Ma è per i problemi che riguarda
Lo Stato ce la vediamo noi così come per i problemi che riguardano soltanto lo Stato e le Regioni non c'entriamo niente non ci hanno mai chiamato e non ci teniamo essere chiamati perché naturalmente un rapporto ovviamente bilaterale
Su questo percorso avevamo fatto un inizio di lavoro comune molto positivo
E si è concluso nella sottoscrizione Marcello lo ricorderà perfettamente
Allora il presidente era compresa di turno era l'amico Badaloni ospiti di Vannino Chiti in Toscana di un documento congiunto il sette di marzo di quest'anno
Un documento che lasciava
Alcuni nodi irrisolti non era uno sono il nodo irrisolto
C'era il nodo della Camera
Delle Autonomie o del Senato delle Regioni ah c'era il nodo delicatissimo
Della funzione ordinamentale degli enti locali
C'era il nodo delle aree metropolitane
Rispetto alla quale le formule usate erano ahimè ambigue tanto che su queste poi abbiamo continuato a registrare un dissenso di opinioni
Purtroppo in questi ultimissimi giorni
Abbiamo appreso devo dire personalmente l'ho appreso dalla stampa
Che
La Regione Toscana
Aveva approvato in Consiglio regionale credo che sarà la prima delle regioni
Un disegno di legge
Di revisione costituzionale che ricalca sostanzialmente un testo concordato nell'ambito della conferenza dei presidenti delle regioni con alcuni cambiamenti
Devo dire che oggi il Presidente del conferenza delle Regioni
Ci chiede a voi
E immagino che lo ha già fatto chiede anche noi
Di collaborare
Io devo registrare che sarebbe stata buona norma
Se questa richiesta di collaborazione ci fosse arrivata nella fase di elaborazione del testo
A me una collaborazione fatta quando qualcuno ha già deciso qual è la sua posizione francamente rischia di essere tempo perduto rischia di essere tempo perduto
E siccome il presidente della Regione hanno molte da cose da fare ma anche noi abbiamo qualche cosa da fare
Se c'è una disponibilità sostanziale
A cambiare alcune cose importanti noi ci sediamo attorno a un tavolo
Se il livello di confronto con le Autonomie locali
E quello della consultazione che mi ricorda regimi passati e superati prima del muro di Berlino quando c'erano alcune forme di partecipazione in cui uno decideva ogni tanto acquisiva il parere ritengo francamente che sia non utile questo tipo di confronto ma voglio sperare che la strada si possano riaprire e che prevalga su tutto naturalmente la razionalità
I punti di differenziazione rispetto a questo disegno
Predisposto dalla Convenzione giorni ci sono
C'è una perla che è straordinaria
Visto che era il Consiglio della Regione Toscana la già eliminata voglio sperare che facciano la stessa cosa gli altri
Pensate nella norma chiave quella che individua come la Repubblica italiana e detto che la Repubblica penale si articola in una federazione e nelle regioni a loro volta perché le regioni si articolano in Province e Comuni Pedone saremo una direzione
Subregionale
Del Paese ho visto che la Toscana ripeto se n'è accorta
Il consiglio regionale su proposta di alcune forze politiche a più correttamente richiamato la formulazione analoga a quella dalla Costituzione dicendo che la Repubblica scritti arte italiana si articola in una federazione regioni province e comuni non è una questione nominalistica mandate a spiegare agli italiani
Dell'articolazione naturale del nostro Paese sono le regioni e che le Province e i Comuni sono un incidente quando abbiamo comuni che battevano moneta mille anni fa solo per dare un'idea
C'è la questione della Camera delle Autonomie del Senato delle Regioni
Le motivazioni che vengono addotte per giustificare questa scelta sono motivazioni tecniche
Adesso il presidente della Regione Toscana e della Regione Liguria presente alla conferenza diceva che c'è un problema sul sistema elettorale
Nel documento dalla Regione Toscana viene sollevata la questione della sistema di elezione per i rappresentanti delle Autonomie locali
A me hanno insegnato io la formazione costituzionalista che le technicalities
Non possono essere la questione su cui ci si se c'è una scelta c'è la volontà di trovare un'adeguata sistemazione e si condivide il principio che nella seconda camera che non ha potere legislativo
Ma una funzione di controllo e di garanzia insieme con le regioni ci devono essere rappresentanti delle Province e dei Comuni dei grandi Comuni dei piccoli comuni un sistema si trova come si è trovato caro Marcello nella Comitato delle Regioni a livello europeo dove le Regioni collaborano con le con Province coi Comuni
E dove vi è una perfetta intesa e devo dire una grande armonia perché dopo l'inizio del confronto in realtà anche se c'è la presenza maggioritaria delle regioni come è giusto che sia in questo caso si può collaborare
Ma il punto più delicato
E più grave
Dell'impostazione del disegno di legge costituzionale delle regioni e con questo
Mi avvio a concludere
Che
Non c'è chiarezza
Sull'articolazione concreta del principio di sussidiarietà che bisogna seguire nel nostro Paese
Viene riconosciuto il principio di sussidiarietà e poi naturalmente nelle scelte concrete questo finisce col cadere per strada
Principio di sussidiarietà secondo noi vuol dire
Che tutto bisogna ribaltare l'ottica di visuale del problema
Cioè mentre oggi il sistema viene visto lo Stato detiene tutti i poteri qualcuno lo decentra le regioni qualcuno decentrare province qualcuno ai Comuni oppure lo che c'entra la Regione che a loro volta va be'c'è tra le province e comuni sospettavo direttamente l'opposto
Vuol dire sì precedente che tutto il livello delle competenze possibili si ferma al livello più vicino al cittadino
E che sale dal livello comunale a quello provinciale solo la dimensione dei problemi che non può essere affrontata a livello cominciamo comunale ma che può essere più utilmente affrontata a livello provinciale
Che le Province accedano a livello regionale soltanto quello che può essere così articolata e così a livello nazionale
Questo vuol dire che lo Stato trattiene al suo interno solo alle funzioni e qui sono d'accordo con le regioni che vengono individuate correttamente la politica estera la difesa la sicurezza la giustizia la ricerca
Lo Stato cede
Alle Regioni una larghissima parte della funzione legislativa
Perché è giusto che la funzione legislativa ordinaria sanità svolta dalle regioni
Le regioni oltre alla funzione legislativa detengono una funzione essenzialmente di pianificazione e di programmazione delle risorse
E nella parte amministrativa solo quella parte di amministrazione che è legata ha problemi di dimensione regionale
Il l'amministrazione a livello provinciale viene ceduta secondo la proposta che veniva indicato a pallettoni agli a dimensione provinciale
E quella consentitemi di dire secondo il principio di sussidiarietà che la gran parte viene ceduta ai comuni che sono l'organismo più vicino al territorio e più direttamente collegate ai cittadini purtroppo le affermazioni che vengono fatte mai meno anche
Una certa tendenza Veronica non tanto del della politica regionale né certamente dei Presidente regioni quanto della burocrazia regionale e quella invece di considerare come molto appetibile la dimensione dell'amministrazione e della gestione su questo
Rischia di esserci il vero scontro sarebbe molto grave tra le province e i comuni e le regioni sappiamo tutti qual è il livello della burocrazia regionale vecchia non vi parlo della mia regione della Sicilia per carità di patria i risparmi mai me purtroppo anche di altre regioni abbiamo registrato in questo campo un livello di forte inefficienza concludo questo intervento dicendo
Che
Sulle città metropolitane e sulle aree
Siamo stati insieme Province Comuni a chiedere
Al governo di inserire nella centoquarantadue nella proposta di riforma Napolitano Vigneri della centoquarantadue
Come utile testo di base perché sapevamo che alcune cambiamenti devono essere apportati
Adriana lo ricorderà perfettamente come utile testo di base il testo approvato dalla Senato in commissione referente nella scorsa seduta il cosiddetto testo villone
In quel testo c'è un inizio
Di giusto equilibrio
Tra un ruolo che certamente le Province devono avere nel governo delle aree metropolitane
E consentitemi di dire un ruolo
Che i comuni e devo dire i comuni capoluogo
Dell'area metropolitana non possono avere adesso
Come si può immaginare di creare un'area metropolitana di Roma senza coinvolgere ovviamente in prima battuta direttamente l'amministrazione provinciale ma qualcuno può pensare
Dice edere una quota rilevante dei problemi amministrativi di Roma
Senza tener conto di una funzione che il sindaco del comune capoluogo non può non avere su questa strada non facciamo molti chilometri se si pensasse laddove per imboccare questa strada
Allora siccome questa parte ha riguardato un pezzo significativa dell'intervento
Dell'amico morì devo dire che tra Province e Comuni se abbiamo qualche problema lo affrontiamo con grande serenità e lo risolviamo tendiamo la mano agli altri livelli di governo certamente a livello centrale con cui abbiamo instaurato una buona e proficua collaborazione
Non faremo l'errore di presentarci al confronto con il governo centrale
In una posizione di scontro tra regioni da una parte enti locali dall'altra perché questo finirebbe naturalmente come è ovvio ed evidente per frenare le istanze che spingono verso autonomia federalismo però chiediamo alle regioni di avere con grande franchezza maggiore rispetto non formale ma sostanziale del nostro ruolo buon lavoro
Grazie Almiento salutiamo lei sottosegretario l'onorevole Vignieri sottosegretario agli Interni sono presenti anche l'onorevole Guarente che segretario Ega delle autonomie che salutiamo e che invitiamo a prendere la parola e è che le salutiamo il segretario dell'Aic dottor Pellegrini pongo invece poiché come un incentivo ai intervenire
Prego
Quarant'
Anzitutto il saluto che invece per le autonomie locali questa vostra sempre
Un
Momento importante questo
Dove i tempi
Diventano anche
Momento politico
Noi auspichiamo che la Bicamerale
Posse insediarsi al più presto
Ma il movimento delle Autonomie deve andare all'incontro
Con la Bicamerale
Avendo ritrovato un momento di serenità e di confronto
Che permette all'intero sistema delle autonomie
Regioni province e comuni
I dare un contributo decisivo
Anche perché
E colgo questa finali di bianco
Se ci presentassimo divisi
O con grossi contrasti
Forse contribuiremo anche noi
Ad allungare i tempi e a far fallire l'appuntamento del trenta giugno mille novecentonovantasette che è una pinta un puntamento vincolante per la legge istitutiva della commissione bicamerale
Io credo che il confronto che è in atto in questi ultimi tempi fa emergere quindi questa preoccupazione
Di riproporsi in termini un po'aspri il confronto fra i diversi livelli delle Autonomie
Forse il tempo io lo dico agli amici
Di
Prendere mandato dalle assemblee che ci sono state Venezia
Che c'è oggi qui dell'UPI di altri che stanno seguendo delle associazioni delle autonomie per ritrovare un momento di concertazione di discussione ravvicinata e di costruzione di una linea comune
è una proposta che noi come Lega delle Autonomie avanziamo proprio la vigilia del seminario che terremo sabato a Firenze
E dove vogliamo con le voci pluralisti che sul piano culturale sul piano politico e delle Autonomie cercare di dare un contributo unitario in questa direzione
Lo dico perché
Il discorso che si sta facendo
E che ha già alcuni tratti fondamentali
Deve essere quello chiaro
Di una scelta federalista dove vi sono tu ai livelli legislativi
Una livello nazionale per i compiti che devono essere propria definiti dello Stato federale e uno delle Regioni
Ma il livello legislativo delle regioni non è il livello legislativo delle regioni soltanto è il livello legislativo dell'intero sistema delle autonomie locali che deve caratterizzarsi a livello regionale come punto fondamentale di uno stato che voglio veramente rinnova
E quindi non soltanto la definizione di una Consiglio delle Autonomie locali a livello regionale che determini e che abbia momenti di codeterminazione nella legislazione del sistema regionale dell'autonomia locale
Ma la consapevolezza che il potere i che sono decentrati sul territorio nella dimensione regionale
Sono Poteri che devono coinvolgere un impegno legislativo e di unificazione regionale del sistema delle autonomie locali
Se noi pensassimo
Che la legislazione regionale è una legislazione solo dei consigli regionali o della Regione io credo che non individui avemmo qual è l'assenza fondamentale federalista che bisogna portare avanti
Io credo che in questo senso
Nel momento che rivendichiamo un riconoscimento costituzionale di Regioni Comuni e Province
Che rivendichiamo che ci sia una tutela costituzionale di tutti i livelli che operano sul territorio nel momento che rivendichiamo che ci sia da parte delle stessa nuova costituzione il riconoscimento dei consigli regionali delle autonomie locali
E io credo che in questo modo è possibile avviare un dialogo e un rapporto molto più serrato ad esempio sul problema che sollevava anche morire noi come Lega delle Autonomie rispetta la prospettiva di un Senato
Delle regioni noi sosteniamo un Senato delle regioni e delle autonomie locali
Ma sia chiaro
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda dimore quando dice che in questo Senato
Che deve essere momento di filtro di codeterminazione di tutta quella legislazione che interessa da vicino una struttura federale dello Stato
Vi deve essere da parte da parte delle regioni una rappresentanza delle maggioranza e regionali che semmai non sono identificabili sono negli esecutivi cioè nelle giunte regionali
Ma sono identificabili nelle maggioranze chi si esprimono nelle singole regioni
E che se va devono essere rappresentate poi a livello nazionale nel Senato delle Regioni delle regioni e delle autonomie locali da rappresentanti delle Regioni si certo di in un modo determinante ma anche da rappresentanti di Comuni e Province non nel senso della consociazione o della rappresentanza corporativa
Ma nel senso della rappresentanza della maggioranza di quella regione nel Senato
Delle delle autonomie territoriali a dimensione nazionale
Io credo sia questa la strada perché se andassimo soltanto in un'ipotesi di rappresentanza corporativa di Regioni Comuni e Province non troveremo la soluzione
Oppure andremmo veramente a quel punto forse è meglio andare ad una rappresentanza Diretta del Senato da parte degli elettori ma io credo che invece la pietanza dev'essere di Elia organismi regionali e delle autonomie territoriali ma che abbiano alla legittimità sia la legittimità della maggioranza che in quella determinata regione si esprime e deve essere la maggioranza del consiglio regionale a nominare la sua delegazione nel Senato delle Regioni
Questa può essere la strada perché diversamente o impressione che su queste arriveremo soltanto ad uno scontro che già Espresso nelle posizioni di Monica dice che deve essere Senato solo delle rappresentanze in fondo degli esecutivi regionali fosse tutti quanti gli assessori andranno finire nel Senato delle Regioni
Ma dall'altro via anche la posizione che viene espresso oggi da Comuni e da Province di avere una loro presenza
In quanto io credo non deve essere la presenza delle singole corporazioni ma la presenza di sistemi regionali e delle autonomie locali che si esprimono imprecise maggioranze delle stesse regioni se così si comincerà a discutere
Forse si potrà trovare anche delle soluzioni diversamente l'impressione che continuiamo ad alimentare un contrasto e delle contraddizioni che non ci aiuteranno a far collocare nella stessa rinnovamento costituzionale al punto giusto e con Poteri e con funzioni determinanti della costruzione di una prospettiva federalista per il nostro Paese
Credo quindi tutti i punti per il PD Danti
Del Senato delle autonomie territoriali regionali e degli enti locali
I punti qualificanti del riconoscimento costituzionali di regioni Comuni e Province del punto palpitante di come si costruiscono sistemi regionali e delle autonomie locali
Devono essere i punti su cui il confronto deve diventare ravvicinato stretto perché i tempi sono stretti e sono tempi politici e io credo che il sistema delle autonomie e ha tutto da guadagnare
Da una riforma profonda dello Stato in senso federalista
Deve andare a questo appuntamento con proposte positive con proposte che aiutino anche i modi il il passo avanti che oggi il nostro Paese ha bisogno non assumiamoci noi
Con i nostri contrasti la responsabilità di far fallire un appuntamento che è quello del trenta giugno mille novecentonovantasette in cui la commissione bicamerale dovrà presentare al Parlamento e al Paese delle nuove proposte di cui noi siamo una parte importante per quello che riguarda la la forma dello Stato dall'altro lato io credo sia giusto che proprio in questi in questi mesi in queste settimane si trovano queste occasioni di approfondimento ravvicinato mettendo a lavorare e spero immettendo lavorare amministratori di Regioni Comuni e Province anticipiamo i tempi questa cosa forse non la ritroveremo nella conferenza stato e Autonomie locali da un lato è stato e regioni Conferenza delle Regioni dall'altro ma la potremo trovare in un incontro possibile che oggi le nostre associazioni devono assumerci di portare avanti al più presto
Grazie
Allora diamo avesse la parola Bondi Presidente dell'Uncem salutiamo il professor De Rita che la carta in parità preghiamo subito dopo l'intervento dei mondi daremo a Aronica parola per la sua comunicazione
Innanzitutto il più vivo caloroso saluto dell'unione dei Comuni montani delle comunità montane
A questa Assemblea dei presidenti degli amministratori delle province e in modo particolare all'amico Marcello Panettoni al suo vicario lei critica tutta la dirigenza con la quale abbiamo da sempre costanza di rapporti
Riprendono in questo periodo voci di soppressione di enti in vista la riforma costituzionale
E inattesa che si insetti la commissione bicamerale e tra le varie voci che ricorrono e anche quella della possibile soppressione delle province e delle loro riduzione attente che viene istituito di fatto dalla Regione non più quindi con una evidente protezione costituzionale ma che viene individuato da le volontà delle regioni
Però francamente che noi non siamo di questa opinione
Noi siamo dell'opinione che la dizione attuale della Costituzione
Regioni province comuni e altri enti locali sia rispondente alle esigenze di questo Paese la sua storia la sua realtà
Alla sua diversità dalle altissime alla Sicilia
Alla necessità che gli enti locali che vi sono al momento così come ci sono previsti al momento dalla carta
Possono continuare ad espletare il mandato al quale sono stati chiamati e soprattutto sino finalmente in grado di rispettare il mandato ai quali sono chiamati perché diversi anni di centralismo periodo lunghissimo esagerato di centralismo ha impedito che questo aventi non siamo d'accordo neppure a Costituzione vigente che la Provincia
Sia messa nelle condizioni da qualche iniziativa legislativa di non svolgere la sua funzione ci riferiamo per esempio la necessità che già è stata ripresa da altri che sul tema della città metropolitana si riflette prima di tutto perché dodici città metropolitane in questo Paese sono francamente troppe quanto inutili ed è quindi bene a riflettere su quali siano effettivamente di città metropolitana
Secondo perché teme che si capisca in che modo politicità Petro pulita né sia riferiscono al resto del territorio della Provincia è la stessa cosa
Siamo anche Lietti e lo dico con viva soddisfazione perché è presente il Sottosegretario di ieri la quale ricco rivolgo vivo saluto che quell'articolo che il disegno di legge che finalmente individua una scadenza limite
Per le regioni affinché un limite invalicabile affinché la Regione si decidano finalmente a deliberare nel senso dell'articolo tre della legge centoquarantadue attribuendo alle Province le competenze che sono stati individuate della legge centoquarantadue spese le aree montane hanno un rapporto essenziale con le problematiche la difesa del suolo permettetemi di fare queste sue
Noi riteniamo che se è vero che la centottantatré non è partita per molte difficoltà per molte incongruenze ritardi a livello nazionale è anche vero che la centottantatré nove partite perché non si è data alle province le funzioni che sarebbero spettate alle Province
Dal disposto compilato della centottantatré ed a centoquaranta
Perché guardate le province questo lo dico proprio come rappresentante delle aree montane dei comuni e delle comunità montane
Perché solo se noi diamo alla Provincia la capacità di intervenire concretamente nella materia di difesa del suolo
Nella programmazione della decisione nell'azione noi togliamo di mezzo quel periodo di un lirismo di incredibili ritardo di studi costosissimi quanto spesso inutili che hanno caratterizzato il periodo della centottantatré oggi e che hanno lasciato il territorio in balia di se stesso
Provocando disastri sempre più grandi con la scomparsa del concetto di manutenzione delle opere esistenti con la scomparsa di qualsiasi altra attività consueta per fermare un tecnico del suono che comincia a diventare veramente sempre più pericoloso
Per tutte le grandi comunità anche per quelle che stanno l'Unione dei comuni montani delle comunità montane ribadisce quindi erano della Provincia
E apprezzato
La previsione dell'articolo centoquarantadue su questo con l'amico panettoni abbiamo anche cercato di lavorare insieme
All'articolo ventinove dove si lega ruolo della Provincia con quello che la Comunità montana da un lato per l'approvazione dei piani di sviluppo delle aree montane
E dall'altro per la previsione di Tele codici termica una prima applicazione già nel novanta ante litteram del principio di sussidiarietà di funzioni alle comunità montane
Noi sappiamo il ruolo che svolge in gran parte d'Italia e la Provincia come elemento di mediazione tra gli interessi delle zone più ricche e più forti felicità con il territorio più marginale e più in difficoltà della montagna
Sappiamo che questa è una funzione di grandissimo rilievo e desideriamo che questa funzione sia fatta questa premessa consentito in due parole sulla Finanziaria per chiedere anche all'UPI l'aiuto che già ci diete nell'anno novantacinque sulla finanziaria del novantasei io ritengo che potrebbe essere di grande rilevanza un intervento ulteriore della vostro nemico nella fase che si apre adesso di seconda lettura al Senato della finanziaria del Codice dei colleghi
Noi abbiamo avuto nell'anno novantaquattro parlo del fondo nazionale per la montagna e la legge novantasette una previsione di zero lire dal governo Berlusconi
Abbiamo poi avuto l'anno novantacinque col ministro Masera cinquanta miliardi successivamente col governo Dini per una presa di posizione del parlamento più che del governo trecento miliardi
E oggi col governo Prodi una previsione iniziale di zero lire come era quella del governo Berlusconi
Siamo arrivati ora a termine dell'esame alla Camera centocinquanta miliardi io credo che sia necessario che gliel'livello raggiunto del novantasei venga ripristinato l'aiuto dell'UPI
Che noi richiediamo penso possano esserci due parole conclusive cinque punti di grande rilevanza per quanto ci riguarda Conferenza Stato Città autonomia
In questa conferenza la presenza dell'Uncem non è stata realizzata e io credo sia stato un errore
Voi direte certamente ognuno tira l'acqua al mulino proprio e quindi siccome voi avete un mulino desiderate che questo funzioni da tutte le parti compresa la conferenza stato città autonomie locali
Noi riteniamo Amici e colleghi delle Province
Di rappresentare non soltanto una bottega che vuole continuare ad operare ma di rappresentare degli interessi reali concreti de sul territorio nazionale
è montagna oltre metà del territorio è montagna un pacchetto di dieci milioni di abitanti in questo Paese la montagna quindi non è un fenomeno di scarse
è un fenomeno di questa entità oggi non è adeguatamente rappresentata anche se forse un sindaco o due saranno di comune montano da una presenza che non vede l'associazione dei Comuni montani presente direttamente e autorevoli io quindi credo sia giusto chiedere all'UPI un cambio del proprio atteggiamento
Il tema montagna papà tenuto vivo di fronte al Paese perché la montagna come ho avuto occasione di dire al presidente Scalfaro più d'altare che da chiedere al Paese tutto
Ma perché questo avvenga vicine che sulla montagna ci sia attenzione
E colgo l'occasione essendo presente il presidente del rito ricordare che con la prima conferenza sulla montagna italiana Cristinella realizzato nel dicembre scorso noi abbiamo avuto la possibilità di presentare alle istituzioni al Paese un dato sintomatico di una realtà che molto spesso negletta o considerata talmente inutile marginale da non farvi considerazioni mentre invece è una realtà che ha delle esigenze certamente ma che è anche molto da dare al l'economia complessi
E da ultimo ruolo della Regione
Avete assistito tutti ad una scarpata
Ma non diviene peppole
Ma noi dietro
Tra comuni associazione di comuni e presidenze delle Regioni
Io sono lieto e lo dico con grande soddisfazione
Oggi è una bella giornata dal mio punto di vista delle assentito TA dal presidente Bianco che non faremo l'errore di presentarsi divisi alla discussione conclusiva
Però attenzione perché che siamo dati troppi mezzi siamo troppi Melis nella posizione di chi questo errore non desidera commettono ma la commette a realtà tutti i giorni da ambo le parti
Talvolta e quindi dobbiamo recuperare tutti regioni associazioni dei comuni e per quanto eventualmente avessimo oppure no il peccato Province comunità montane comuni montani di togliere di mezzo questa volontà di contrapposizione di differenziazione perché se vogliamo vincere la battaglia a favore di un nuovo ruolo dell'autonomia complessivamente in questo Paese dobbiamo vincere trovando tra di noi le linee
Verso le quali chiedere un impegno del Parlamento la battaglia non è tra di noi se siamo persone intelligenti
Perché la battaglia è quella di spostare sempre più verso il cittadino
Sempre più verso il Paese la capacità di governare e di andare avanti su una strada diversa auguri del vostro lavoro e che ci sia sempre come c'è stata in passato un rapporto di collaborazione tra l'Unione delle province e l'unione dei Comuni montani grazie
Grazie ecco
Prima di dare la parola al professor De Rita pregressi se qualcuno in sala una macchina targata Roma nove di cinquanta sei cinquantanove di spostarla perché sta bloccando tutto il il flusso delle di entrate e uscite
Veramente con grande piacere che la parola professor De Rita perché credo che né nel suo lavoro
E nei suoi interventi anche che ha fatto l'anno scorso nella nel congresso da che una sostanza è una valutazione di carattere culturale sociale e istituzionale sulla ruolo l'identità la cultura e la funzione che la Provincia hanno che hanno avuto che hanno che possano ancora di più a vere nella nella nostra un'altra realtà del nostro Stato grazie professore attenuare la parola
Ma
Riprendiamo un momento il discorso e facemmo l'anno scorso all'Eur
Le Province oggi nella realtà italiana
E riprendiamo lo andando avanti rispetto a quell'epoca
Un anno fa in fondo una meno nel mio intervento ragionammo su due realtà fondamentale la prima e che le Province sono sostanzialmente ancora oggi il luogo dell'identità le piccole patrie
In un momento in cui il problema della identità diventa importantissimo perché una volta avremmo potuto dire ancora cinque anni fa anche la nostra identità era nel dirci come l'appartenere ha un'ideologia un partito a una classe a un sindacato oggi che non c'è più questa possibilità di identificazione con una realtà
Fuori del territorio ritorna l'identificazione territoriale
Non non possiamo neppure scherzare tanto sul fatto ad esempio che qualcuno pensi che la propria identità è chiamarsi lombardo chiamarsi Veneto chiamarsi e padano
Perché c'è questa debolezza fondamentale delle appartenenze diverte cenno quando uno non si può più dire
Comunista classe operaia democristiano cattolico scrivo occidentale fino castrista o quant'altro alla fine qualche cosa deve dire di se stessi
E quindi l'identità territoriale ritorna in maniera pesante forte
E le province l'abbiamo detto l'anno scorso non lo ripeto oggi sono quelle che danno oggi una una definizione della propria identità più pacata più tradizionale più radicata nella storia di quanto sia l'affermazione regionali o interregionali Tirelli
Oggi uno si sente vadano molto diverso dall'idea che uno si sente astigiano o Alessandri ma Andronio
Ci sono proprio Tirindelli rapidi se come io credo identità territoriale diventa un fatto importante nella società italiana moderna ebbe l'identità territoriale fondamentale quella provincia
E bisogna che lei province Interpreti abbiamo anche l'immagine di interpretare questa
Abbiamo l'orgoglio di interpretare identità territoriale più minuta ma più vera
Quando abbiamo fatto in giugno la la una grande iniziativa degli stati generali del Piemonte è la regione invitato i quattrocento sindaci domata comma fascia anche le Province ma alla fine mentre si dimise dopo la grande manifestazione se comincia a dire che si fa dopo e sono state le province a dire venite in provincia perché in Piemonte sono le province che diventano importanti sul piano dell'identità
Questo è il primo punto che richiamavo l'anno scorso e che oggi parlando di immagini delle dei delle Province delle amministrazioni provinciali devono ripetere con forza
La seconda cosa che dicevo l'anno scorso è che in fondo le Province hanno in mano due o tre cose fondamentali in termini d'immagine ma anche in termini di immagine presso la popolazione presso l'utenza
A me ma in mano la possibilità di chi dei il diritto dovere di gestire il territorio nei suoi rapporti diciamo così anche contro la montagna con i parchi con le realtà dei dei rifiuti su da una serie di problemi la la gestione del reato e quindi questa ma hanno secondo può la possibilità di gestire il diritto dovere di gestire il trasporto locale hanno il diritto dovere di gestire i piani urbanistici piani di coordinamento
E hanno oggi anche una nuova funzione di concertazione a livello locale
Queste quattro funzioni mette interna anno scorso verificavo soltanto tre templi mentre oggi hanno un un potere crescente in termini di immagine presso l'opinione pubblica poter dire ai problemi della difesa del suolo ci pensa la Provincia e i problemi della montagna ci pensa la Provincia e problemi dell'acqua
Ai problemi dei trasporti significa che Tocci la vecchia identità di sentirsi astigiano viterbese e metodi ritorna su fatti di qualità della vita su fatti gravi
Vita collettiva quindi non mi sento solo per storia ma anche perché in fondo la mia provincia di Modena la mia provincia di Reggio Emilia organizza la vita della mia realtà quotidiana immagine
Corretta
E quindi c'è una civiltà storica che si realizza anche nella vita quotidiana
E che io sono oggi con voi
Del resto lo sapete vengo sempre volentieri alle vostre cosa sono oggi con voi
Ancor più convinto dell'anno scorso
Ma anche con qualche incertezza sul futuro sulle cose
Detti anche
Dal Presidente dell'Uncem mela Gualano
Perché in fondo oggi questa e continua crescita della dimensione provinciale che negli ultimi quattro cinque anni è stata molto forte che in fondo ha messo in crisi coloro che pochissimi anni fa pensavamo di poterla eliminare
Come amministrazione intermedia questa continua a crescere
Identità provinciale viene messa in dubbio da un rapporto dialettico fra chi pensa la riforma che cala dall'alto e che pensa a una riforma che nasce dal basso
Chi pensa a una riforma che nasce dal basso lo dicevo ieri
Alla all'incontro come il Presidente Scalfaro invece preti presidenti delle Camere sulla nuova dimensione del prefetto chi temi e chi pensa a un ragionamento dal basso vedi addirittura che i prefetti sono cambiati totalmente
Che il loro rapporto con la società locale non è più quello di essere
Il prefetto di polizia o il prefetto dello Stato sul territorio e il prefetto del territorio verso lo Stato è uno che coagula e dimensioni di tensione di vertenze di di marginalità ma non se ne fa interprete presso lo Stato
La la la freccia non è più dallo Stato verso la periferia dalla periferia verso lo Stato addirittura né i prefetti considerati da una da dalla barzellette Istica moderna come le teste di cuoio e di e e di legno dello stato centrale no dei prefetti sono diventati lo Stato si sta
Riformando molto di più partendo dalla periferiche partendo dalla dalla elezione diretta del presidente a Repubblica perché perché la la il rapporto una realtà molto forte
è ugualmente se voi vedete non non devo dirlo io insomma a Bianco può averlo detto lo dico però
Conserva di bianco se voi vedete cosa sta succedendo né i Comuni pane latte la vitalità dei comuni quella vitalità addirittura dei piccoli comuni non è altro che l'abbiamo fatto la Consulta dei piccoli comuni
Il rapporto fra i Comuni del territorio e comunità montane
Monta un modo diverso di pensarla riforma che è un modo diciamo di crescita dal basso di una rete di autonomia e soggetti che operano in Rete soggetti
Prevalentemente che esercitano funzioni specifiche il territorio il traffico il trasporto urbano e che quindi hanno questa modernità di fondo di essere soggetti a forte caratteristica funzionale cioè diciamo delle funzioni reali tra le mani
A forte funzionamento in Rete
Le Province sono molto più vicine a questo discorso che viene dal basso dai prefetti e dei sindaci sono in qualche modo paralleli al discorso prefettizio perché il prefetto ripeto rappresenta anche lilla piccola patria provinciale ma sono elettive
E quindi le province di comuni e comunità montane e se vuoi i stessi prefetti sono l'elemento che sta sorgendo di realtà istituzionale che viene viene fatta crescere dal basso
Con questa doppia capacità di modernità che non saranno delle grandi istituzioni con il fiocco della Repubblica ma sono istituzioni che hanno funzioni
E quindi sono stato funziona e non c'è stato onnicomprensivo stato questo può esser giudicato dei cittadini esercita funzioni quindi posso giudicare come esercitato quella funzione e sono stato che lavora Rete
Che se la modernità m'la modernità è questo soggetti funzionali e soggetti a Rete
I prefetti i comuni le Province le comunità montane sono questo
Sono il nuovo Stato che sta crescendo
Dall'altra parte non voglio fare il capopopolo dall'altra parte il cosa c'è c'è l'idea che la riforma istituzionale debba partire dall'alto
E come viene impattare con questa dimensione di crescita dal basso delle istituzioni non viene impattare dicendo faccio crescere questa dimensione dal basso no cerca di creare ancora una logica di sovraordinazione ma non perché la gente cattiva ma perché quando partì dall'alto la sovraordinazione cioè creare soggetti sovraordinati agli altri è quasi fatta
Allora da una parte si dice devo fare il Presidente a Repubblica direttamente eletto perché così è investito di una sovraordinazione quasi sacerdotale
Quasi quasi reale
E Imperato Ria
E quindi i timori ricercare sovraordinazione in alto ma quando cerco di andare verso la periferia che cosa faccio faccio il regionalismo forte
Siccome ho il problema di gestire un rapporto con il federalismo alla Bossi e alla lega io faccio il regionalismo forte perché il vomito mi permette di in qualche modo dare uno fa a un discorso federale
Ma con questo che faccio faccio una regione sovraordinati
Faccio una regione che poi creare province non le crea dà i soldi non li dà i soldi fa centralismo regionale un centralismo regionale
Non io non mi metto in discussione con Mori con i presidenti regionali riconosco che a quel punto gliene noi per loro cattiveria forse anche ma per carità
Ma per logica di trasferimento dall'alto verso il basso gli viene solo un mandato di sovraordinazione che è esattamente quello che lo Stato moderno non può più esserlo
Perché uno Stato moderno che pensi a se stesso come sovraordinato finisce male
Finisce eroso da tutti in tutti i momenti e non e dei leaders politici che volessero pensare di essere dei sovraordinati finiscono con il regicidio continua di cui abbiamo in questi ultimi quattro anni ha avuto grandi esperienze
Perché perché una società vecchia quella che pensa di recuperare il potere attraverso una logica di sovraordinazione
Allora il problema nostro il problema di tutti quanti noi tutti quanti noi che crediamo che le istituzioni in una società moderna devono essere funzionali arredi che e modellate dal basso
Non è il problema mica è tanto facile possiamo metterli sfuse con chiede un governo che vuole regionalismo forte perché Tele in qualche modo parare il colpo della secessione contro un governo o delle forze politiche che penso non soltanto a regolare l'ASP
Le le i poteri di Verdi c'è contro una cultura costituzionale
Che in fondo è ancora dentro la logica della sovraordinazione non per soggetto arredo e non del soggetto funzionante non del soggetto articolato
In termini di realtà piccola vicino alla popolazione
Questo è il punto
E quello che che che a metà comincia con una certa vertigine non è la bontà o meno delle due ipotesi
Perché io posso possiamo anche se sconfitti politicamente dall'idea
Comunque le riforme istituzionali si fanno dall'altra
E comunque si fanno con una logica di sovraordinazione quello su cui siamo su cui invece sono più incalzato se volete preoccupato è che coloro che invece possono e devono fare questo nuovo modo di pensare la sta ad assetto istituzionale come assetto istituzionale i piccoli di di che viene dal basso lavora Rete lavora sulle funzioni non ha immagine
Viene considerato un mondo di serie B
E qualche volta si sente anche su un mondo di serie B
Non si sente investito se e devo dire che certe volte si sentono più investiti di queste di di questa crescita dal basso delle istituzioni i presidenti delle Camere di commercio dei presidenti
Voglio disturbo presidente Cammi commercio riterrà grazie a una nuova statualità non è vero
Non sono vere dunque nessuna delle due cose ed ero però il fatto che quella è la dimensione giusta la dimensione provinciale quella è l'avvocatura giusta la dimensione funzionante come abbiamo i commercianti impongono indizi discorso funzionare Monti scorso di democrazia rappresentativa ero bisogna avere l'orgoglio poi l'orgoglio di dire non si sta facendo non sono un residuo del passato e non sono un suddito di una sovraordinazione di altri di altri
Via e siccome il il gioco nel sarà poteva succedere nei due Bassanini ma in gioco nella Bicamerale tutto da fare ci si vada tutti insieme ma ci si vanta con l'orgoglio del fatto che il la riforma istituzionale è una riforma che può esser fatta anche partendo dal basso non solo questo
Ma con una dignità e un orgoglio di quelli che lavorano
A livello comunale a livello di Comunità montane al livello di province al livello di Prefettura a livello di camere di commercio a livello di fondazioni bancarie a livello di finire contro piene
Cioè il mondo vero no il mondo dei politologi e degli ed è costituzionali
Il mondo vero stalle
Per far questo devo dire ci vuole Foti capacità di di di di definire una propria immagine
E una propria realtà funzionale che non siano un'immagine di serie B un'immagine di sicura
E ritorno alle a discorsi che ho fatto all'inizio sul piano dell'immagine niente possiamo soltanto io
Devo dire anche come Chance sono disponibili a fare una riflessione tutti insieme su che cosa l'universo dei presidenti di provincia e gli assessori provincia questa classe dirigente che sta crescendo di San che abbia voce in margine discorso non no non può restare così
A quello che è più importante che
Ci sono tre o quattro funzioni delle Province che permettono l'affermazione di un discorso funzionale l'affermazione di un potere reale
Condiviso da con il consenso all'affermazione di un lavoro in rete
Ritorniamo a quelli della volta precedente ma aggiungendo sul quarto una concertazione
Voi sapete tutti la maggior parte di voi perché son cinquantasei le Province che vengono che che che stanno dentro un patto territoriale del Mezzogiorno io sono rimasto assolutamente sorpreso nei nei sette mesi perché abbiamo avuto di dalla delibera CIPE sui patti territoriali di vedere come le Province abbiano assunto nello spazio di pochi mesi
In modo del tutto inatteso un ruolo dentro la concertazione dentro una e il il nuovo modo di governare e concertare che non è soltanto concertare il patto del lavoro a Palazzo Chigi o l'eurotassa Palazzo Chigi hanno e concertare quotidianamente all'interno delle realtà locali
Questa è una funzione d'esempio che bisogna che tecnica ulteriormente esplicitato
Secondo funzione il problema il rapporto con il territorio
Il territorio è roba vostra ma non per tradizione ma perché né atti oggi come oggi c'è una realtà territoriale che può essere gestita sono a livello provinciale il rapporto con le comunità montane è un rapporto che soltanto la Provincia può avvenire in senso di alleanza costa il rapporto con la gestione delle acque il problema Gestione dei rifiuti sono tutte cose che riguardano la dimensione funzionale di questa pratica
Forse come dimensione rappresentativa politica siete schiacciati fra la rappresentatività del sindaco e la rappresentativa della regione
E lì per mai in mezzo ci può essere un discorso al tempo una struttura al tempo stesso istituzionali bene
Stato uguale perché stabilimenti in in costituzione e al tempo stesso però funziona
Sul territorio voi potete le a le amministrazioni i soggetti titolati della funzione
Così come terza cosa terzo titolo di funzione da prime qualora la concertazione e la seconda né quella del del territorio una terza ecco il della pianificazione urbanistiche territoriali
E non è la gestione del territorio acqua rifiuti parchi eccetera e la pianificazione territoriale piano di quello provinciale di coordinamento di poco nel PPI di progetti per l'Europa gli stessi patti territoriali
Una volontà di interpretare l'identità di un popolo il popolo della Provincia il popolo che si si sente viterbese o teramano in vista di un discorso nuovo di programmazione e quarta funzione la funzione deriva
Nel rapporto che anche territoriale se volete del rapporto con i tratti il trasporto locale
Anche lì i problemi sono prevalentemente
Anche lì ci sono i problemi di assetto di revisione organizzativa di revisione addirittura strutturale di riduzione delle linee di revisione detta anche dei meccanismi di finanziamento
Quattro funzioni la concertazione il territorio la programmazione urbanistica ed economica il problema dei trasporti urbani e dei trasporti locali permettono a un organo che elettivo
E quindi in qualche modo multiscopo
Cioè che potrebbe occuparsi di tutto permettono però di avere quel germe o a quella parte o quell'animo quella mezza o quella gamba quella mezza animati PTP funzionalità di essere stato funzione soggetto funzione provincia che esercita una funzione che oggi è essenziale
Se voi riuscite al a alla Quercia ride ancora un paio d'anni due a tre anni di vigenza ogni anno parte loro hanno detto l'anno scorso non lo rivide adesso apre la campagna su la Provincia territorio
La Provincia e i trasporti locali ma proprio in modo tale che la gente capisca che c'è un soggetto che esercita funzioni che non è un soggetto indistinto eletto per poter far tutto il contrario di tutto e probabilmente voi niente
Ah che esercita quattro funzioni fondamentali e l'esercito a fondo delle sartie si fa e si fa addirittura a giudicare dai propri candid ai propri utenti dei propri cittadini su quelle funzioni
Allora si che il rapporto io l'ho visto la vedevo ieri
I prefetti che fanno nessuno nessuno per l'ottanta per cento delle province italiane i prefetti fanno anche gestione delle vertenze sindacali
Fanno per il cento per cento gestione delle delle delle emergenze per il l'ottantacinque per cento e gestione della marginalità acuta dalla droga all'extracomunitario scarno armonicamente
E e oggi se hanno ritrovato un ruolo i prefetti attenderci una funzione quella funzione non il super questore cioè il super soggetto di Polizzi
Soltanto accentuando la dimensione funzionale le province possono ritrovare il senso della loro soggetto qualità ed il loro potere
Rosso gestualità nei confronti della degli utenti nei confronti dello Stato nei confronti della stessa regione
Allora sì che il racket nel momento in cui si arriva a quel confine
Difficile
E dici cornici all'inizio definite su cui finisco dove la logica della sovraordinazione presidente direttamente eletto l'indicazione del premier la riforma nelle due Camere
Il decisionismo il rettili il trasferimento di poteri alle Regioni per fare regionalismo forte e non per fare per contrastare la secessione a quel punto la riforma dall'alto incontra la riforma l'arma
Che invece è di tutt'altro tipo è di piccolo conto di piccola struttura che chi lavora in Rete che lavora sulle funzioni che fine una simbiosi fra dimensione rappresentativa elettive invece dimensioni funziona
Si incontrano lì
E il problema sarà un problema di confronto con le regioni e non per mandare le regioni sull'altro versante c'è affar negli obiettivi gli oggettivi alleati del della logica subordinato alla riforma costituzionale fatta dalla ma per tentare di portare a dire guardate che tutti insieme stiamo facendo un processo di crescita delle istituzioni dal basso che un processo storico
Al molto più storico riconosco di quello che facemmo nel quarantasette con la prima costituzione però ci vuole coraggio all'identità ci vuole voglia di fare ci vuole anche leadership percettive ci vuole anche capacità di contrasto altrimenti restiamo in questa specie di povertà intellettuale che la riforma solo gravi menzione sovraordinata che poi e poi diventa regionalismo forte per poi diventa centralismo regionale
Strozzamento finanziaria a per voi come per tutti gli altri
Aveva una voglia il presidente non ci fa dire in Parlamento mi daranno cento miliardi
Non mi arriveranno poi una volta prossimo fratture o fra tre anni o fra quattro anni perché non si riconosce nulla se non per no del decentramento dell'affidamento
Nel conto della concessione di poteri sovraordinati che restano comunque intellettualmente sopravviene
Allora come l'anno scorso vi spinge il grande affare
Ma campagna ogni anno una campagna su una funzione ancora oggi direi
Fate una campagna ogni funzione esaltate
Questa dimensione funzionale detta e definire che ci siete perché in fondo nessuno metterà in dubbio mentre su altri qua mette in dubbio la radice storica dell'identità provinciale l'attaccamento alla gente la sua dimensione provinciale il rapporto tra della gente con una sua identità provinciale il rapporto sempre provinciale fra le amministrazioni e i prefetti in questa trasformazione profonda Tecce
Tutti potrebbero mettere in dubbio il la domanda banale ma che ci stanno a fare ma quali sono le loro funzioni ma dove stanno cosa fanno
Due su che cosa possiamo giudicare un presidente alla Provincia che abbiamo eletto direttamente due anni fa su che lo giudica sulla faccia su sul sul su sullo schieramento politico certo per carità
Ma vorremmo giudicato anche sua
Però questa spinta al affare della dell'ente province un qualcosa che al tempo stesso istituzionalmente alto perché elettivo ma funzionalmente forte perché affronta e e e e e e si fa giudicare su alcune funzioni fondamentali questo mi sembra anche il modo migliore recuperare quell'immagine che altrimenti tende naturalmente ad essere messa da parte
Prego rendiamoci conto certe che oggi le cose che è necessario fare è di fare continuamente società alle società sul territorio e fare società nella concertazione fare società nei trasporti fare società nella qualità della vita locale
Però il fatto che che nessuno ha ancora pensato che coloro che sanno fare società che si impegna a fare società alla fine diventano anche facitori di istituzione
Dicevo
I piemontesi tra di voi se lo ricorderanno dicevo agli stati generali del Piemonte una citazione dei di di Giulio Bollati che dice soltanto chi sa fare società può fare nuovo Stato
Che sta dentro la società chi quindi interverrà valori attese funzioni necessarie nella società può fare nuovo Stato è troppo ambizioso come come programma
Io che che lo porta avanti gomma fortissima determinazione come vedete qualche volta vengo accusato antecedente ampi dello stato di fare movimentismo io credo che le istituzioni vanno e il senso
L'istituzione di un sasso ottantina consenso istituzioni distanti nella capacità di fare istituzioni arrivi delle istituzioni dal basso istituzioni funzionali istituzioni intermedie istituzioni concertanti
Non c'è bisogno soltanto di parlare di bicameralismo per dire che c'è il senso delle istituzioni anche Ferrari di provincia anche Ferrari comunità montane significa avere il senso delle istituzioni e a mio avviso più moderno di quello e City di cui si parla quando si parla in atto grazie
Grazie al professor verità credo che le cose che ci ha detto molte delle quali ne stiamo già realizzando magari comunque poca a ad alle volte appariamo poco troppo poco dobbiamo come dire un di più di essere protagonisti soprattutto sul territorio cose nelle quali nella relazione che ha fatto il nostro presidente panettoni anche le quattro funzioni che sono state chiaramente molto sottolineato dal professor De Rita erano già nella relazione anche del nostro presidente permettono per e credo che proprio questo ulteriore richiamo che attraversa le province è un di più di essere presenti tassi attraverso questa identità questa realizzazione di una di una volta più di un'ora organizzazione della dalla dalla dal nostro paese che appunto parta dal basso e quindi abbiamo un ruolo molto molto significativa e importante quindi un di più di di coraggio un di più anche di continuare sulla strada intrapresa prima di dare la parola al dottor per green il segretario dell'AICCRE ecco pregherei di nuovo se c'è qualcuno in sala che è proprietario dall'automezzo targato targato Roma è una Nissan setter H novantatré novantatré pregherei di spostarla
Nata a bordo
Parlo
Ma i lavori sono già
Entrati nel vivo della discussione già hanno portato molti elementi quindi l'augurio di buon lavoro è veramente formale
Ma il saluto dell'associazione de cugino di cui delle regioni d'Europa
A nome mio personale del presidente Badaloni che non è potuto vedere se presente condoni stamani nei mi fa l'obbligo ieri di manifestare
E sociali a coloro che si sono preoccupati hanno manifestato preoccupazione mi sembra
Notevole e e sentita
Dei contrasti esiste esistenti ancora Dinoi
Io non di soggiorno molto scrivo pienamente le ultime parole del il professor De Rita perché essendo l'associazione politica del genocidio in certo senso saremmo movimentisti perché è nata proprio
Più di quarantacinque anni fa per dare voce e spazio agli eletti locali regionali laddove c'erano ancora non Italia proprio per contribuire alla trasformazione istituzionale
Sia in Europa che in Italia e in senso riforme istituzionali in senso federalista bianco diceva nel suo intervento che c'è molta confusione
Dite
è vero
Questo è sicuramente un limite a far avanzare il processo di riforma istituzionale
Ma forse questa confusione alimentata dai contrasti e contrasti si alimentano dalla confusione
E credo che la preoccupazione per l'associazione come la nostra che vede
I ai suoi partecipanti personali e militanti appunto tutti i livelli istituzionali livello territoriale dei territoriale dal Comune la Provincia Comunità montane Regione e anche una sofferenza questi contrasti e quindi la necessità di superare queste queste posizioni peste questa situazione particolarmente vissuta e anche credo o o un contributo quindi a cerca di superare la diffida di le divergenze ma che sono divergenze che sono implicite di una visione statica malgrado la proiezione riformatrice televisione attuale
Sia perché forse c'è anche un malinteso o anche divergenze di tipo proprio di impostazione dire politico culturale
E che credo bisogna per superare questa situazione non bisogna certamente la realtà pesa ed è pesante ma bisogna partire da quello dove vogliamo arrivare no da dove partiamo perché certamente oggi nessuno credo abbiamo argomenti per difendere di legioni così come sono nati come si sono formate e sono cresciute perché sappiamo benissimo come amministratori locali quando ha pesato e pesa ancora l'inefficienza delle Regioni proprio banche per assolvere alle proprie funzioni nel territorio
E dall'altra parte però l'inefficienza del nostro paese non è ascrivibile al pari a ai certe situazioni soltanto parziali o a livelli istituzionali e il salvando né altro perché è totale
Cioè quando noi
Parliamo di di federalismo e siamo nasca un'associazione nata per il federalismo molti anni fa dicevo quarantacinque anni fa
Oggi il problema del federalismo non è più un'opzione
Quando si parla di regionalismo forte di autonomia poi di autonomismo di decentramento si tergiversa
Seaman mercante Ilaria perché o si fa uno Stato centralista unitario e centralizzato o si fa uno Stato unitario di tipo federale
Perché sono oggi la concezione della democrazia diversa
Il tipo di sviluppo economico del nostro Società l'articolazione e la complessità delle delle dei dei processi la complessità degli attori
La complessità della società e tale che non potesse più governata dal punto cioè dava molto colpita decentralizzato non è che uno Stato centralizzato unitario non è democratico euro federalista federale si cioè due Stati posso essere compiuta occupa il mente democratici
Ma una democrazia oggi si coniuga con l'efficienza ed efficienza oggi sì a sei le decisioni e il governo cioè le decisioni vengono prese laddove è possibile dove esistono i problemi
Oggi posso pensare di risolvere problemi dell'occupazione degli investimenti
Senza partire da una
Dal livello da dove sono collocate queste risorse risorse naturali culturali economiche finanziarie umane l'ho detto per l'ultima sul più importanti non si può decidere a Roma o Bruxelles
Quindi i poteri decisionali devono essere laddove si possono differenziale tra l'altro queste queste risorse non ce l'ha tutte le parti uguale nemmeno nel nostro Paese non solo in Europa
Ogni regione ogni base anche in ogni provincia c'è problemi di di di visibili di squilibrio territoriale
Non è che siamo una cosa un alcuna carta bianca dove ci si possono fare disegni a tavolino e metterci ermetici di Caselle quindi questa è un'esigenza da una parte funzionale e da parte anche di democrazia perché e giustamente
Bianco a specificato il concetto di sussidiarietà
E a deve meglio il concetto giusto più democratico è chiaro indirizza verso quale soluzione anche della riforma istituzionale dare alla sulla riforma costituzionale
è quello che si parte dal basso impatto da cittadino nemmeno dalla istituzione perché le istituzioni e più nella comunità locale è già un cittadino che si mette insieme per costituire la comunità locale quindi è giusto partire vedo però bisogna essere chiari
E anche le stoviglie per Ilaria confusione
C'è bisogno di demolire un centralismo statale
Cioè giustamente il pericolo e mani dagli Domanico assetato mente giusto di evitare un centralismo regionale giornalistico ma c'è un altro rischio che non viene però mai ricordato e c'è il rischio nel l'applicazione del principio di sussidiarietà di avere un cavo se regionalisti concause le localistico
E questo è il pericolo altrettanto micidiale come l'altro
Perché non si può pensare che poi avuti i poteri ognuno si gestisce come gli pare
Perché ci sono vincoli dico di Carate dispensa di indebitamento di bilancia commerciale di uso del territorio perché ognuno fa come gli pare
Perché dovevo dire non andare avanti i non aveva possibilità di ottenere una perché non è materialmente concettualmente e politicamente istituzionalmente possibile allora
Questo è il punto gli aggrediti a densità pur fare e quando si applica allora si parte dal principio di sussidiarietà abito da parte da una concezione federalista del principio di sussidiarietà dove anche la collocazione del Senato delle Regioni
A la sua funzione perché laddove c'è non ce lo si prendono decisioni ma ci si responsabilizza anche tredici trappole per rispettarli
Italia anche gli investimenti di utilizzazione delle risorse è così che si può realizzare un finanzia un figlio un fischio un federalismo finanziario che non può essere depennato con la modifica di una leggina ad un articolo due legge l'anno successivo perché
Vedendo istituzionali Federico finanziario si sono strettamente connesse altrimenti non da nell'uno e nell'altro allora
E per concludere
Vorrei dire che pari dignità a tutti i livelli istituzionali questo appunto di gruppi sovventori sia già un punto di partenza inciuci quasi tutti d'accordo non ci deve essere una istituzione che si mangia all'altra a tutti alla pari dignità
Nel rispetto delle funzioni e nel rispetto delle possibilità di realizzare queste funzioni allora io credo che questo a questo a questo livello del del delle si tratta soltanto di individuare quali sono le garanzie affinché si abbia uno Stato federale cioè il massimo del decentramento del potere
Il la garanzia che questi possono essere esercitati e socio Europa quaderni o quattro punti da hotel deve dare sostenere ma non in termini di contrapposizione e partendo da dallo stato attuale ma nella prospettiva di ciò che vogliamo raggiunge dove vogliamo arrivare alla sono le garanzie costituzionali perché anche laddove le competenze
Delle regioni più che altro legislative diverse riconosciute perché non piangerci dovesse a ponente incerto un margine di autonomia sinossi tutto si riferisce al centro gli ha già una di nuovo ultima una di centralismo etiche in gabbia tutte non c'è possibilità di muoversi di differenziali dei valzer realtà
Ma che ci siano le garanzie costituzionali dove è il limite cioè della tutela della garanzia che sono poteri stabiliti per Costituzione lo diceva anche bianco quindi su questo si può essere d'accordo e non ci dovesse anche le Regioni devono essere d'accordo perché non c'è si capisce perché ai dove Curzi contrasto loro interessi loro potere legislativo il ricorso appassita di riporre la Corte costituzionale quando questi col piede queste o la prevaricazione legislativa volte acquisti garanzie costituzionali
Le garanzie di disporre delle risorse finanziarie per esercitare questi poteri è un'altra direi che è questa anche questa vi ho detto anche in sede voglio regioni quindi questa assume una proposta senza diverso laddove viene fatta la tutela da parte degli enti locali
Rispetto alle inadempienze delle Regioni all'inefficienza della regione petulanza a un ente o la struttura dagli un potere legislativo e che poi sia capace efficiente
Oggi viviamo e soffriamo dell'inefficienza delle regioni le cause sono molteplici uno
Chiaro
è stato detto anche da qualcuno ha fatto riferimento stamani ma certo però che se poi non funzionano ne risente tutta la comunità e quindi anche il la possibilità di esercitare i propri poteri i Comuni e le Regioni queste devono essere previste queste tutele e questo è possibile
Credo che dopo quattro punti del genere si può marciare avanti evitare che le divisioni di contrapposizione anche le confusione di idee possono fare il gioco di chi si oppone alla riforma e non essere gli stessi poi quelli che ostacoliamo un processo si complicata e difficile quello di una riforma istituzionale che dobbiamo passare è un tipo di Stato da o peggio cioè la democrazia
Ha un'altra grazie
Grazie
Una comunicazione innanzitutto di servizio di di dicano di infornare degli amministratori componente dell'ulivo che è previsto un incontro domani mattina qui alle otto e trenta
Adesso previsto l'intervento del sottosegretario onorevole Adriana Minieri che però sta credo ancora
Facendo l'intervista e pregherei ad altre persone che nel frattempo sono uscite sono nei corridoi di rientrare
E e poiché ricordo che oggi la ripresa dei lavori è prevista per le ore quindici con il programma che avete ognuno di voi in mano e quindi conoscete
Marcello no no se solo questo per solo per abbreviare se qualcuno dei nostri funzionari avverte l'onorevole Rinieri
E però io chiederei approfittando del fatto che dona il sottosegretario sta facendo l'intervista con le agenzie di stampa di farmi trovare una sale che non una sana che non sia l'immagine immediatamente precedente all'ora del pranzo Manta antico più dignitosa
Quindi se se rientriamo dai corridoi perché ci sono forme di rispetto che sono anche legati a queste cose qui
No io
Capisco che l'ora è tarda per tutti ma sento di qui a lavorare pregherei di nuovo dico sì sì
I colleghi di rientrare dalle sale attigue
Bene
Io sono qui innanzitutto a dire che il ministro si scusa ma ha dovuto
Fermarsi in Senato perché in Senato è stata apposta stamattina la questione di fiducia
Sulla
Piccola legge che fa salvi gli effetti del decreto Dini sulla sanatoria per gli immigrati irregolari
E quindi ha dovuto necessariamente avendo lui il posto per a nome del governo alla questione di fiducia dovuto anche fermarsi al successivo dibattito quindi la previsione che la conclusione di questa mattina
Avvenisse ad opera del ministro Napolitano purtroppo non può essere mantenuta quindi il ministro mi ha chiesto di venire a dirgli essenzialmente questo e ha scusarmi lo non senza aggiungere ma questo lo dico agli organizzatori e non alla platea dei presenti che certo mettere acuto certi tipi di impegni a metà settimana espone al rischio di non avere l'interlocutore insomma più alto e l'impegno della persona e più questo rischio
è consistente
Aggiungo da parte mia poche parole che sono soltanto delle parole di saluto ai vostri lavori perché
Non non era prevista da parte mia un intervento
Ho una relazione
Approfitto di questa occasione per dire
In qualche cosa di quello che abbiamo in in questo momento nelle mani dei di cui ci stiamo occupando
E comincia con il dire che
è stata varata questo lo sapete già
Ma e deve dire che è un fatto
Utile e importante
è stata varata la conferenza stato città autonomia
Tanto più importante questo fatto per la difficoltà con la quale questa conferenza è stata varata
Difficoltà veramente non prevista
Ma in questo momento salutiamo la conclusione positiva di questa vicenda
Ma nello per fare questo
Quindi nel prendere atto che esiste una sede di confronto
Tra le autonomie locali e il Governo così come esiste una sede di confronto
Tra le regioni e il Governo
Ci tengo però ad aggiungere che l'esperienza di questi ultimi mesi ha comunque messo in evidenza la necessità che su alcuni temi fondamentali
Si operi insieme
Cioè ci si facciano riunioni congiunte che vendano sia le regioni presenti sia le representative zero autonomie locali perché è molto più utile
La presenza contestuale del confronto a distanza
Quindi io credo
Questo dato anche lo dico a titolo personale ma
Ritengo di non sbagliare nel fare una previsione di questo genere credo che sulle grandi questioni che poi sono quelle ai quali intitolato il vostro
La vostra Assemblea il nostro convegno
Su queste questioni
Noi chiederemo che ci siano insieme regioni Province e Comuni è stato detto questa mattina è stato ripetuto e raccolto da altri interventi è stato detto dal presidente Bianco
Non ci si deve presentare separati
Ma dal vostro punto di vista il problema di non presentarmi separati al grande confronto sulla riforma costituzionale vista dal dal vostro punto di vista
Ma per il governo altrettanto importante
Che non si creino schieramenti contrapposti
Io credo che dal nostro punto di vista si debba mantenere sì
Questa fase costituente all'interno della commissione bicamerale
Ma nello stesso tempo occorre avviare un processo costituente comunque nel Paese voglio dire allargare la base della discussione
Rendere partecipe la cittadinanza che poi alla fine dovrà anche esprimersi sulla riforma
Rendere partecipe
La cittadinanza di un processo costituente e in questo il contributo che i comuni che sono i più vicini le Province
E che sono le più vicine alla popolazione possono dare e grandissima quindi non solo come rappresentanza dell'ente
Ma anche come rappresentanza della popolazione di riferimento
Perché se tutto questo restasse all'interno degli specialisti se stanze all'interno dei costituzionalisti
E dei politici in senso stretto io credo che sia molto più elevato il rischio di errore
E comunque molto più elevato il rischio di distacco
Con la nostra popolazione
Abbiamo ottenuto finora un buon successo in sede parlamentare con l'approvazione dei due disegni di legge che normalmente ci chiamano Bassanini
In particolare con quello più impegnativo che prevede le idee che io ritengo che in quel testo
Che riguarda in gran parte la distribuzione delle funzioni alle regioni ma soprattutto ai Comuni alle Province si sia raggiunto un buon equilibrio
Io da una possibilità diciamo di privilegio per l'interlocutore regione si è passati ad avere in questo processo di trasferimento
Tre tipi di interlocutori
Oppure due se preferite le regioni ma anche direttamente gli enti locali
Questo
Questa soluzione è avvenuta strada facendo si è solidamente espressa nel testo approvato dal Senato io credo che questo sia una buona soluzione che non mette assolutamente in secondo piano le regioni che non diciamo così mette a rischio il federalismo che non può non avere come interlocutore The locutori privilegiato l'ente Regione
Macché da una soluzione più moderna
Al problema dei rapporti enti locali Regione-Stato
Una questione a me pare
Sufficientemente acquisita e quindi spero che non verrà nei nuovi lavori costituenti messa in discussione e cioè il fatto che diversamente da quel che è scritto nella Costituzione di oggi
Gli enti locali avranno una garanzia costituzionale
Se noi introduciamo questo principio nella Costituzione
La garanzia anche per gli enti locali e quindi la possibilità anche per gli enti locali di adire la Corte costituzionale per esempio
Credo che avremmo posto il primo passò il primo tassello per arrivare a poi anche ad una soluzione per quanto riguarda la seconda Camera
Problema molto delicato secondo me ancora non maturo sul quale ci sono ancora posizioni molto diverso
A partire dalla stessa idea di quale deve essere la funzione della seconda Camera perché prima di dire come è fatta la composizione dobbiamo stabilire a che cosa deve servire
Ma naturalmente
Il primo passo scali
Nella garanzia costituzionale data non solo alle regioni ma anche agli enti locali
Ora abbiamo un percorso non semplice da fare sempre al Senato sulla revisione della centoquarantadue
E abbiamo molti temi scottanti da affrontare
Il primo di questi riguarda le aree metropolitane gli ho sentito stamattina
Sono arrivata molto tardiva un accenno al
Al numero troppo elevato avviare metropolitane previste attuale centoquarantadue
è un discorso condivisibile ma anche non condivisibile
Dipende dai punti di vista
Cento che ci sono aree metropolitane di grande rilevanza Milano Roma Napoli
Ci sono altre aree metropolitane di diversa e minori rilevanza io credo che la questione sia
Di fornire strumenti
Diversi per rispondere ad esigenze diverse
Non credo che la soluzione sia quella di abbandonare
Le altre nove aree
In retrocedendo le diciamo così
Credo che si tratti di dare la possibilità di soluzioni più elastiche
Meno rigide
Soluzioni non obbligate
Abbiamo inserito nella proposta dal centoquarantadue il testo del Senato
Perché era l'ultimo contatto
Ma anche perché quello che da appunto una soluzione di questo tipo al problema aree metropolitane non da una soluzione unica consente soluzioni diverse e soprattutto
Fatto arricchire dal basso il processo di aggregazione
Qui non si tratta di sottrarre poteri alle Regioni
Di togliere potere alle Regioni attraverso un meccanismo di questo tipo
Si tratta di prendere atto che soltanto se la convinzione e la volontà e l'esigenza sono sentite
E partono appunto dai principali soggetti protagonisti della vicenda solo allora sia
Si può avere fiducia di arrivare in fondo perché altrimenti abbiamo già avuto queste esperienze le cose in sostanza restano ferme e nessuno nelle regioni ne è stato si può autoritativamente sostituire
Quindi quella invito che faceva il presidente De Rita a costruire le riforme dal basso io credo che sia un invito che noi abbiamo già fatto a noi stessi e che abbiamo già raccolto
Nella pratica abbiamo raccolto nel rapporti con le regioni e con gli enti locali che teniamo
Nelle conferenze no Lora coglieremo io credo ancora perché discuteremo ampiamente in giro per l'Italia delle linee di riforma
Per quanto riguarda la forma dello Stato attualmente anche il resto ma di questo ci occupiamo in questo momento
Ne abbiamo dato prova per esempio nelle linee ispiratrici di quel progetto sulle aree metropolitane sul quale dobbiamo tutti quanti lavorare ma che ha già questo segno diciamo democratico di fondo problema delle aree metropolitane è un problema di democrazia sia nel metodo
Sia nella soluzione perché le aree metropolitane pongono un problema
Di democrazia
Quindi
Avremo credo molte
Occasioni di lavoro comune di di confronto i vostri
Le vostre giornate da qui a giovedì oppure venerdì
Quando si concludono ci daranno già
Delle indicazioni siamo consapevoli che molti problemi sono aperti
Molti problemi non sono ancora maturi
Cioè non hanno ancora disto consolidato un orientamento questo però da a tutti la garanzia che la formazione delle decisioni sarà una formazione partecipata
E il più possibile io mi auguro condivisa grazie
Grazie l'onorevole vigne onorevole di quello che ci aspettiamo è che oggettivamente la a come dire
La tutela costituzionale non soltanto per adire la Corte costituzionale ma articolo centoquattordici non venga toccato semmai proprio nella nella nella logica che si deve partire una riforma lo Stato partendo dal basso oltre
E aumenta rafforzata perché questo è proprio nella logica che vogliamo che si realizzi questa pubblica dalle autonomie locali quindi partendo alcun riconoscimento andasse grazia di nuovo si rivedano alle quindici e
Perché dopo la pausa del pranzo che si è protratta essendo iniziata in ritardo io sono Massimo Ferrario sono vicepresidente nelle province d'Italia e presidente dalla provincia di Varese
Qui insieme a me siedono Alessandro stermini presidente della provincia di Siena perché sarà il nostro relatore sul tema aspetti finanziari le risorse economiche
E il professor Gianfranco polare Università di Ferrara sempre sul sistema finanziario federalismo fiscale province
Io mi limito a presiedere introdurre due minuti i lavori semplicemente per prendere atto che oggi la rassegna stampa c'è stato un forte fiorire di notizie sulle Province italiane che sono notizie che escono da quella tratte socio economico che vi è stato distribuito che avete in cartella oggi che è uno strumento molto prezioso
Molto importante sulla realtà delle province italiane
Ecco una cosa che mi sembra opportuno sottolineare per entrare subito nel vivo della dell'argomento da quella calante esce una situazione di una una ricchezza o di una povertà che dir si voglia distribuite in un certo modo nel Paese Italia
Però noi sappiamo come amministratori locali che questa ricchezza come entità dei trasferimenti dallo Stato a noi Comuni e Province
è diametralmente opposta cioè là dove si produce più ricchezza i trasferimenti sono inferiori e là dove se ne produce di meno i trasferimenti sono superiori
E quindi evidente che andando verso una forma di autonomia impositiva degli enti locali cambierà questo questa proporzione che esiste oggi nel Paese e questo pone in prospettiva dei problemi e delle opportunità
Quindi credo che anche molte delle cose che sentiremo oggi saranno relative a questa diversa distribuzione delle nostre entrate nel momento in cui diventeranno di autonomia impositiva
Io sull'autonomia fiscale impositiva credo di non avere molto da dire perché ricordo soltanto di avere già proposto più volte a livello personale
Modelli di federalismo o di autonomia impositiva che siano molto più vicini a quelli delle Regioni delle Province speciali cioè Trento Bolzano e Aosta che non quelli che viviamo noi oggi tutti i giorni cioè alle cento province di serie di come la chiamo io
Lascio questa provocazione sul tavolo proprio perché serva da spunto a parlare dei nostri problemi di tutti i giorni
E introduco questo punto Presidente da provincia di Siena Alessandro Stern
Ringrazio Ferrario io
Credo che
Convenga rifare delineare diciamo
La situazione che
Sta per essere
Delineata approvata dal Parlamento
E che diciamo offre una sistemazione generale dei problemi della fiscalità degli enti locali e anche dei problemi diciamo del rapporto finanziario dieci con lo Stato però voglio fare una prima osservazione io
Credo che non dobbiamo discutere di questo problema soltanto dall'ottica specifica Dinoi province
Naturalmente questa è la cosa che ci interessa di più
Però noi io credo che dobbiamo sentirci dentro un disegno più generale e due una esigenza nazionale più generale
In realtà
Noi siamo alle prese con un grande problema che è quello della modernizzazione dello Stato
Cioè il grande problema italiano
Che una delle facce essenziali di una medaglia quella che riguarda diciamo il nostro ruolo in Europa
Per la quale noi dobbiamo affrontare appunto la modernizzazione del nostro sistema istituzionale amministrativo oltre che come si dice a mettere a posto il nostro bilancio
E l'altro elemento generale l'altra esigenza nazionale che dobbiamo aver presente
è quella di ricostruire un rapporto di fiducia tra lo Stato
Comprese di quindi anche le articolazioni territoriali dello Stato quindi compresi gli enti locali e il cittadino
Anche questa un'altra impresa enormi
Ed è
Anch'esso un altro grande problema nazionale questa transizione nel nostro Paese sta attraversato e non siamo una parte
Di quei soggetti che devono concorrere
A questa Grande ricostruzione nazionale
Ora non c'è dubbio che decentramento istituzionale amministrativa modernizzazione dello Stato da questo punto di vista e dall'altra parte riorganizzazione fiscale e finanziari
Finanziaria sono i due pilastri diciamo entro i quali questa ricostruzione modernizzazione del Paese deve
Deve avvenire
Se prendiamo il secondo di questi pilastri quindi il rapporto tra il cittadino e l'organizzazione finanziaria e fiscale dell'Oscar dello Stato dal nostro punto di vista non c'è dubbio che una delle operazioni di cambiamento da fare è quella di annullare la separazione tra chi ha il potere di prelevare le risorse e chi ha il potere di spendere le risorse
Questa separazione delle essere annullata
Perché deve esserci una sovrapposizione una coincidenza di responsabilità
Per rendere trasparente il rapporto tra il cittadino e chi esercita questi due poteri
E credo anche per formare in maniera diversa classi dirigenti da questo punto di vista e cioè innescare un meccanismo tale per cui una nuova classe dirigente si crea entro uno spazio chiaro di potere ad essa assegnato e di responsabilità
Che deve esercitare
E non c'è dubbio che questo è fattibile soltanto se alla al potere dispensa si accompagna anche la responsabilità del prelievo
Quindi diciamo noi collochiamo
L'esigenza di un aumento forte della base imponibile propria delle province dell'autonomia impositiva non soltanto come una nostra diciamo particolare necessità che pure esiste
Ma con lo chiamo queste esigenze questa proposta anche in un quadro generale di riforma del paese di cambiamento di costruzione di nuove classi dirigenti e amministrative e anche di nuove classi come si dice
Professionali negli apparati della pubblica amministrazione
Ora
Non c'è dubbio penso che questo si possa affermare che
Nei progetti del Parlamento si delinea un nuovo quadro
Di tutta questa tematica
Non siamo di fronte a una nuova imposta regionale la famosa indirette naturalmente Suguru dico subito che su questa imposta in quanto tale c'è un dibattito aperto anzi c'è uno scontro
E ci sono posizioni diverse che si confrontano su questo posizioni diverse naturalmente attraversano politicamente anche la nostra associazione
Sul senso dell'imposta in quanto sa
Questo dobbiamo ricordarlo per essere
Corretti e puntuale non c'è altrettanto dubbio sul fatto che questa imposta comunque rappresenta uno spostamento del potere di prelievo dal centro alle Regioni molto consistente
E che rappresenta anche una certa semplificazione Dante il numero delle imposte che vengono assorbite da questi
C'è poi un confronto e anche uno scontro diciamo sul sul rapporto tra queste tra questa imposta delle attività produttive su cui
Su cui poggia eccetera
Accanto a questa imposta vengono previste
Per le regioni la possibilità di una di addizionali sulle sull'IRPEF e la possibilità di addizionali sul direttore di comuni e province
Introducendo a mio giudizio su questo punto anche una cosa interessante cioè la possibilità per le Regioni di finanziare con il loro prelievo fiscale anche le attribuzioni di decentrate di loro consiglieri a province e comuni
Su questo punto si apre già un problema che viene segnalato da più parti
E cioè la necessità di avere strumenti di garanzia
Delle autonomie locali verso le Regioni
In maniera tale che all'attribuzioni di compiti
Di Tele gli eccetera eccetera corrisponda davvero
Una corrispondente diciamo Budget finanziaria sufficiente
Naturalmente questo è un tema che va collocato in una posizione più ampia e cioè di strumenti di garanzia degli enti locali il rapporto alle Regioni sull'insieme del problema non soltanto quelle di ordine fiscale e finanziario
Strumenti di cui si parla in questa fase di discussione federalistica diciamo
E che riguardano per esempio l'Assemblea regionale delle autonomie locali i suoi compiti e sulle sue prerogative in rapporto alla legislazione regionale il tema della garanzia costituzionale per Comuni e Province
DAT conservare età irrobustire il tema della seconda Camera dei rispetto a quella legislativa eccetera eccetera tuttavia naturalmente c'è una particolarità anche di garanzia finanziaria e fiscale oltre che istituzionale
Per le ha sono Miramare rispetto alle regioni e credo come nell'occhio anti anti rispetto allo stato si consolida voi
L'imposizione immobiliare per i comuni cui viene assegnato anche l'imposta asperità anche l'imposta di registro
Credo per quanto ci riguarda più da vicino non c'è dubbio che le nostre
Due principali richieste
Di forte irrobustimento della nostra economia in crisi impositiva vengono previste in quei disegni di legge
E cioè il trasferimento alle Province di tutta l'entrata fiscale proveniente dall'iscrizione al Pubblico registro automobilistico attualmente ce l'abbiamo messa una parte resta allo stato
Con la possibilità di un'aliquota maggiore attiva da zero al venti per cento
E poi con l'attribuzione alle Province di tutta l'entrata fiscale attualmente
Assegnata allo stato riguardante le assicurazioni sulle altre la responsabilità civile badate che la somma di due di queste due entrate attualmente corrisponde ad una percentuale molto alta degli attuali trasferimenti cioè credo che grosso modo si arrivi a circa tra tutti e due a tre mila cinquecento miliardi grosso modo
Questo vuol dire
Che
Le Province
In questo modo raggiungono una percentuale di entrate proprie sul totale delle delle entrate del tutto paragonabile a quella dei comuni attualmente
Sul settanta per cento settantacinque per cento grosso modo
Io penso che noi dobbiamo
Viste anche le posizioni le richieste che noi abbiamo avanzato in questi anni accoglie depositi positivamente questa risposta che naturalmente deve essere ancora tradotta in effettivi i provvedimenti operante può sapere queste due proposte sono dentro una delle
Per discusse delle del governo e che dovranno essere applicate
Giudizio positivo a mio giudizio a mio allora siccome milione anche perché diciamo
Nella sostanza si mantiene un legame tra le funzioni comunali Governo del Territorio eccetera si riguarda anche noi e l'imposizione immobiliare ai comuni
Trasferimento delle imposte sui trasporti alle Province fondamentalmente e noi sappiamo che in quel campo diciamo abbiamo una delle più consistenti uscite da nostri bilanci il numero in qualche regione su trasporti prefetto di deleghe dalle dall'amministrazione regionale a quelle provinciali ci sono competenze anche ulteriori sul campo i trasporti di programmazione del trasporto pubblico locale e così via
Si mantiene inoltre ora capacità di intervento fiscale anche sull'impresa sull'attività produttive attraverso la possibilità dell'addizionale per Comuni e Province sull'IRE per imposta regionale
Quindi a me pare che si delinea un quadro diciamo a basta che ha una sua sistematicità diciamo dal punto di vista della riorganizzazione del sistema finanziario e fiscale tra centro e periferia naturalmente tutto ciò diventerà operativo
Con l'esercizio novantotto
Per cui il novantasette dovrà essere gestito secondo le regole attuali
Podio qualche cosa ma dobbiamo prepararci
Diciamo a gestire i nostri bilanci e l'esercizio novantotto in un regime fiscale e finanziario probabilmente io spero diavolo
Molto cambiato rispetto rispetto all'attuale quali problemi si aprono allora
Beh noi
Data quella enorme base imponibile proprie ci viene assegnato
Che è una base imponibile diversificata
Nel Paese c'è dubbio
Diciamo l'RC auto di Milano sarà diversa non soltanto a quella di Siena sarà diversa anche al
Rispetto a quella di Palermo voglio
Noi dobbiamo riorganizzare un complesso con sistema di perequazione
E dobbiamo tener presente molto questa questione
Perché già il tema è dentro i provvedimenti del governo
Nel famoso disegno di legge di riforma da centoquarantadue o non ricordo c'era un altro in un altro collegato
Con il quale si prevede la revisione dei criteri
Di trasferimento delle risorse dallo Stato alla alle autonomie locali
E quindi li dovremo noi avanzare una proposta precisa di risistemazione
Del sistema della perequazione su scala nazionale tenendo conto del fatto che un conto è per emulare quando diciamo i nostri bilanci sono fatti per l'ottanta per cento di risorse da trasferimento è un conte perequare quando l'ottanta per cento dei nostri bilanci sono fatte da risorse proprio
Io sono particolarmente
Diciamo intendo sottolineare fattivamente un punto
Di queste
Proposte di Indirizzo contenute in una delega al Governo per il riordino di questi criteri trasferimento e cioè il fatto che assieme ad un sistema di perequazione che funzioni
Giusto
Ci debba essere anche un criterio che valuta la cosiddetta efficienza fiscale
Di ogni
Perché dobbiamo trovare
Modello perequativo
Che tenga conto degli squilibri oggettivi da regione a regione da provincia a provincia ma anche Della
Diciamo capacità
Di entrata propria che è nelle mani di ogni singola amministrazione
In maniera tale diciamo da affrontare così anche
Uno dei gran per cui dando un contributo diciamo anche in questo modo e ad un club c'è una grande questione nazionale che attraversa il Paese e che oggetto di un'attenzione nazionale e cioè il rapporto nord-sud aree deboli aree forti e così via affrontato in maniera tale da essere giusti ma anche diciamo da valorizzare i rispettivi sforzi fiscali che ciascuno mi ha chiamato
A ciascuno è chiamato a svolgerle crede meno dovremo affrontare le prossime settimane prossimi mesi noi in maniera molto puntuale senza aspettare che diciamo il ministero degli Interni
CDA il pacchettino già confezionato questa tematica perché questo è un punto sicuramente di svolta
Che comporterà verifiche permanenti sui risultati effettivi su ogni ente di questo nuovo sistema
Credo che saremo in grado anche di di pare nostri studi e valutazioni a questo voglio è stato pubblicato anche la nostra rivista Ideo ringraziare Anna nome la provincia di Pistoia e la rivista dell'UPI che ha pubblicato un interessantissimo studio
La provincia di Pistoia circa il nuovo sistema di contabilità economica e così via
Entro questo quadro è inserito nelle proposte del governo un tema generale che noi dobbiamo tenere molto presente cioè l'esigenza che
L'impostazione legislativa
Dei del misure fiscali
Non sia così dettagliata
Come siamo stati abituati ad avere
Faccio l'esempio della Sosa
Cioè non abbiamo bisogno di
E i imposte proprie da esercitare in maniera tale che lo Stato indichi credo che questo sia previsto dalla Costituzione vigente
La base imponibile
Il minimo
Imposta l'aliquota minima l'aliquota massima dopodiché l'applicazione è affidata all'autonomia regolamentare di o niente
Perché se noi potessimo applicare oggi la cosa più in questo modo credo che avremmo incassato molti più soldi avremmo fatto anche forse meno ingiustizie tra i cittadini
Ma è del tutto evidente che un'imposta regolata centralmente in quel modo in quella maniera così puntuale complicata spesso anche cervellotica e così via poiché impedisce in realtà l'applicazione e quando si applica spesso e volentieri si determinò anche squilibri giustizia della applicazione
Applicazione stessa
Esiste un problema su cui ragionare a proposito della RC auto nel senso che la delega al governo non prevede in quella base imponibile la possibilità
Di una lei cosa manovrabile da parte delle Province
In quel caso di prevede soltanto il trasferimento della base imponibile dallo stalle provincia punto e basta ma senza prevedere una possibilità di che so io di di aumento di abbassamento del dieci o del quindici venti per cento non so se si tratti di inserire una necessità
Di questo tipo dobbiamo infine averi reali poteri di accertamento
Affidati anche agli enti locali
Perché questi sono indubbiamente necessarie per gestire le imposte ma sono anche necessari per diciamo regolare e stare portare anche noi un contributo diciamo alla lotta all'evasione a
Illusione di cespiti ed imposte anch'esso grande problema nazionale
L'ulteriore elemento di cambiamento che sul quale ci stiamo misurando questi immensi
Il nuovo impianto della contabilità
Il famoso decreto legislativo settantasette
Io dico che io avverto la necessità di una verifica su questo impianto
Credo ci sia la necessità di una verifica di questi pianto
Non c'è dubbio che nessuno di noi ah per la testa
Come dire la voglia e il desiderio di tornare al vecchio regime di contabilità abbiamo una esigenza forte di innovazione
Nella gestione finanziaria
E quindi diciamo nessuna nessuno spazio a posizioni di conservazione del vecchio diciamo
Tuttavia restano in quell'impianto molte cose da verificare anche alcune cose diverse cose diciamo che a mio giudizio andrebbero riviste alcune sono del tutto spiegabile anche per esempio l'obbligo di usare il cinquanta per cento del del dell'avanzo di amministrazione solo in un certo modo si capisce perché
Anzi si capisce si capisce il però non non dal punto di vista della gestione contabile ma dal punto di vista del fabbisogno di cassa del ministero del Tesoro che è un'altra questione
Oppure la famosa questione dei modelli del bilancio per cui s'ci si spinge a organizzare la nostra pianta organica all'organizzazione dell'ente in funzione dei modelli che ci ha spiattellato il ministero degli Interni
Ci devono essere forme diverse per seguire l'andamento della finanza e gli enti locali ma evitando diciamo
Forme di questa natura che tendono a impacchettare l'organizzazione in un unico modo diciamo la Provincia di Milano con la Provincia di di Siena di eccetera e Cerciello bisogna rispettare
Effettivamente la autonomia organizzativa di ciascun ente pur rispettando anche la necessità che centrale per cui centralmente si segua l'andamento dei conti
Degli enti degli enti locali
Io vedo né in generale ci siano anche
Undici troppo di articoli i commi
In quel disegno di legge siamo a centotrentaquattro anche se nel disegno legge sulla semplificazione molti di essi vengono attenuate che non vengono ritenuti necessari
Ma vengono indicati i principi generali cui attenersi io spingerei molto su questa strada naturalmente problema che pongo è quello di andare ad un'avveniristica di questo sistema di contabili compatibilità
Credo che noi avremo bisogno di organizzare a gennaio
Gennaio febbraio una giornata di lavoro su questo tema
Anche perché voi sapete che i bilanci si possono approvare ora con un sistema o con l'altro
In questa fase si tratterà di valutare cosa è successo tali province italiane e avere un momento di verifica su questo punto il bilancio è voi sapete il termine è slittato al ventotto di febbraio quindi c'è tempo per
Per preparare
I nostri conti io credo che da questo punto di vista
Come diceva il presidente panettone reintroduzione dopo un confronto molto aspro con il governo
Qui dobbiamo rammentarlo noi abbiamo avuto nella Conferenza Stato Autonomie
Un inizio di confronto nel governo molto difficile e molto aspro
Nel corso del quale derivano indicati Sos Maria mente
Degli e
Spazi di taglio assolutamente inaccettabile
Diciamo tali da gettare il mondo delle autonomie verso il dissesto quindi una grande quantità
Tuttavia dopo questo confronto molto aspro io credo che siamo arrivati a una situazione molto meno grave
Tenendo conto del fatto che come diceva il presidente panettoni anche l'ultimo stadio di quaranta miliardi dovrebbe essere stato annullato
E che quindi da questo punto di vista diciamo la situazione si è resa un po'più accettabile ma non ci nascondiamo che a parte i trasferimenti
Se si tiene conto della diminuzione del contributo dello Stato sugli investimenti
Del venir meno progressivamente del contributo sullo stato sui mutui in essere e soprattutto degli oneri derivanti dal contratto di lavoro
Come tutti noi sappiamo la nostra situazione anche la nostra situazione al pari di quella dei comuni non è così semplice per questa naturalmente lei si potrebbe aprire un dibattito più generale sul passaggio del Paese sta attraversando sugli obiettivi europei sui quali naturalmente ognuno può avere opinioni diversificate da questo punto di vista tuttavia l'esito generale diciamo dal punto di vista dei trasferimenti è stato un esito che
Anche se è partito da posizione molto difficile sia assestato in una situazione ben diversa naturalmente esiste anche
Un grande interrogativo che ci angoscia un po'tutti e che anche il Presidente panettone ricordava quello del passaggio
Del Land insieme dell'edilizia scolastica superiore alle Province dai Comuni che anch'esso molto problematico e molto difficile
Desidero fare infine due altre osservazioni soltanto la prima sulle cose diciamo che ancora invece non sono ottenute e che sono anche esse un terreno di lavoro e di confronto con il Parlamento e con il governo
La prima riguarda la Cassa depositi e prestiti
La Cassa depositi e prestiti a giustamente abbassato il tasso
Dal nove per cento all'otto il venticinque per cento ma io credo che ancora di spazio ce ne sia
Penso che la Cassa depositi e presti si debba essere utilizzata dal Tesoro come una leva competitiva del mercato bancario
E che dunque con il progressivo abbassamento dei tassi si ponga il problema di un ulteriore abbassamento del tasso la Cassa depositi e prestiti
Primo
Secondo io credo che bisogna riflettere sulla possibilità di
Diciamo
Offerte di danaro della NASA depositi e prestiti non soltanto a tasso fisso ma anche a tasso variabile
Naturalmente questo comporta una certa capacità di orientarsi in un mercato nel mercato dei tassi diversa
Di diciamo ripidi diventa rispetto al ricorso alla Cassa depositi e prestiti così come in generale faccia
Ma una prospettiva di progressivo abbassamento dei tassi d'interesse
Che pure è in corso
E rende ancora problematica
La competitività sul mercato della Cassa depositi e prestiti e comunque deve rifarsi riflettere tutti noi
Sulla bontà di fare oggi i mutui a tasso fisso all'otto otto e venticinque per cento perché può darsi che noi avremo nei prossimi anni tutti sulla scriviamo un ulteriore abbattimento dei tassi
Esiste poi la necessità di una discussione generale sulla massa depositi e prestiti a mio giudizio deve tendere a fare di questo strumento sempre meno uno strumento di politica economica del tesoro da questo punto di vista anzi di politica economica i fabbisogni di cassa di fabbisogno di cassa non di politica economica del tesoro e Sempre più bancali
Nell'annuale anche la presenza e la forza e il ruolo delle Autonomie locali deve essere su diciamo c'è una un angolo visuale dal punto di vista finanziario e fiscale del federalismo che non può non riguardare anche strumenti finanziari come questo
Io credo che ci siano anche le condizioni per avviare questo dibattito e per come dire avanzare noi idee puntuali sulla ruolo e la funzione della Cassa depositi e prestiti può continuare ad essere uno strumento guardate che nati in Europa non c'è
Io starei attento a tutto il dibattito che intende a come dire
Valorizzare eccessivamente il ricorso a obbligazioni proprie che pure è una nuova opportunità importante
Al posto della Cassa depositi e prestiti
Attenzione
Manteniamo certamente sviluppiamo la possibilità di rastrellamento di risorse attraverso le possibilità obbligazionarie ma mantenendo e sviluppando il ruolo della Cassa depositi e prestiti alla quale non rinuncerei
Abbiamo voi alcune altre questioni cito soltanto e ho finito non affrontate che sono le seguenti prima
Noi dobbiamo ottenere delle norme di certezza almeno triennali sulle risorse finanziarie
è un tema contenuto da centoquarantadue e mai osservato
Mai osservato per l'andamento dei nostri conti pubblici delle esigenze di risanamento del bilancio eccetera eccetera ma in un Paese civile non possiamo non sapere cosa ci succede non soltanto oggi ma domani magari domani l'altro
Si può pensare anche questo questione venga diciamo risolta definitivamente traguardando ora
Alla diciamo al raggiungimento dei famigerati i parametri di Maastricht
E al novantanove
Ma non c'è dubbio che questo è un tema che resta aperto che ha bisogno di essere risolto se no tesoreria unica qui guardate si fa un passo indietro
Perché sia pure temporaneamente
E motivatamente da parte del governo
Inserire anche i Comuni sotto i gli otto mila abitanti se non vado errato cinque mila dentro il regime della tesoreria unica
Sempre per ragioni di fabbisogno di cassa non c'è dubbio è un passo indietro
Noi dobbiamo insistere su questo tema
In maniera tale che anche compatibilmente con diciamo l'assestamento dei conti pubblici raggiungimento dei parametri di master la convergenza europea e così via noi dobbiamo insistere perché ci sia una norma per la quale per le entrate proprie si esce tutti dalla Tesoreria unica non soltanto per lucrare sui tassi di interesse
Ma anche per consentirci una gestione finanziaria più moderna più sofisticata in cui si come fa un'impresa al somma che che si regola sulle giacenze sui pagamenti e così via
In maniera tale secondo me da affrontare in una maniera più complessa anche il il fatidico problema della colpa della copertura delle spesse per investire eccetera eccetera lo siamo da questo punto di vista dentro regime finanziare contabile
A carico ancora arcaico
Che nessuna azienda suo porterebbe ci sono strumenti normali per le avere certezza della spessa ma senza una rigidità eccessiva come quelle estive a con queste con queste norme c'è infine
Un grande problema di contenzioso tra noi e il ministero degli Interni sugli affitti le cose accedere c'era che noi abbiamo duramente posto al Governo e che credo sia da riproporre nei prossimi mesi per vedere se se riusciamo ecco
Questa mi pare sia l'insieme delle questioni e anche la prospettiva di lavoro dei prossimi mesi attuazione di quelle tele che e un ruolo attivo per quanto ci riguarda
Continuare a porre una serie di questioni di grande rilevanza come le ultime obietto che ancora non sono state affrontate
Il tutto con uno spirito ed una visione che non è soltanto quella di chi svolge il mestiere di amministratori le Province ma quella di chi sa che attorno ai problemi della finanza della fiscalità si gioca molto della modernizzazione dello Stato che del paese e si sono molto circa la necessità di ricostruire un rapporto di fiducia tra ogni cittadino e lo Stato compresi i nostri Enti locali
La ringrazio nome credo di tutti il collega stranieri si era perché a relatore di un intervento estremamente preciso e concreto che credo sia molto importante ecco prima di dare la parola al professor vola
Vuole intervenire il presidente dell'Unione Province d'Italia professor Marcello Panettoni per un aggiornamento sui nostri lavori
Ora sapendo conoscendo voi il ministro Visco sapere che non è questo signore alla mia destra con i baffoni perché Visco una i baffoni
Il collega Forte Clò consumi
Era un modo un po'scherzoso operante per prepararvi a una delusione Visco purtroppo a sua volta non viene
Questo perché noi abbiamo concordato è vero con Napolitano e con Visco con i ministri lei dati e i giorni però probabilmente la riflessione che faceva l'onorevole Vignali questa mattina un suo fondamento e cioè nel cuore della settimana
Anche impegni concordati
Qualche tempo orsono
Per esigenze di carattere istituzionale che come si dice e poi vi spiego non sono rinviabili non permettono di essere onorati
Ribadisco che è a disposizione di chiunque se qui avessi mi collegamento con il Senato l'immagine del ministro Napolitano che ai banchi del governo al Senato è impegnato in quanto ministro proponente
A seguire il dibattito sulla fiducia che il governo ha posto per il decreto sull'immigrazione non mi interessa da soli ma comasco ragionamento un pari stamattina dire se il decreto va bene o va male non è questo il nodo è che per la funzione che lui ha l'ha proposto e vere star lì a difendere la fiducia per il governo
Visco ci ha chiamato nell'intervallo del pranzo
E ci ha detto che l'ho vista pur a sua volta seguendo e sviluppando il confronto con le categorie del lavoro autonomo se ho ben capito per la modulazione di questo contributo per l'Europa in cui voi avete letto sui giornali di oggi
Sono cose che sono per carità largamente spiegabili dal nostro punto di vista largamente deludenti circa la nostra desiderio di poterci confrontare il ministro mi autorizzative
Che a parziale risarcimento si impegna a accettare l'invito a un convegno
Sulla finanza provinciale
Non appena come lui si augura e il la Finanziaria venisse definitivamente approvata cioè a dire ricercare un tema specifico di incontro come facciamo continuamente proprio sulla sulla questione della finanza provinciale
Ora al di là delle differenze di orientamento di
Cautela uditiva adesione a questa questa questo vale alle proposte con numerate lega se questa sarà approvata noi avremo bisogno assolutamente di un confronto ravvicinato con il governo perché la delega dici gli elementi fondamentali contenuti ma la scrittura della delega sarà per la decisiva allora
Io oggi purtroppo più di questo non vi posso dire e cioè se non il rammarico del ministro le ragioni per cui non può essere qui con noi l'impegno a essere presente a organizzare potrei dire se non fosse che siamo noi a dover organizzare invitarlo
Un convegno specifico sulle questioni nostre
E io rimango in contatto con il ministro Napolitano con meglio con la sua segreteria perché laddove la situazione al Senato evolvesse in qualche maniera interi da consentirgli una sua presenza anche rapida qui da noi
Io ho fatto sapere che noi gradiremmo poter comunque ascoltare sue parole
Oggi pomeriggio o al limite domani vuol dire che quello che non è accaduto oggi potrà accadere domani in aggiunta agli prime cose che ci ha detto l'onorevole ignari
Io sono dispiaciuto quanto voi ma purtroppo queste sono questioni che è difficile prevedere per ognuno di noi per noi che abbiamo organizzato sicuramente anche per loro che svolgono attività di governo perché sì è vero per un verso che eravamo stati straordinariamente tempestivi e nostra riflessione si fa nei giorni immediatamente successivi al dibattito alla Camera e prima che inizi al Senato
Però questi sono i risultati negativi che noi ci cogliamo in termini di presenza speriamo di potere così intanto ritrovarci su questi temi cominciamo impegnati a a a a fare e che i risultati siano soprattutto positivi perché poi alla fin fine per me contano i risultati se questi sono buoni direi che
è comunque motivo di conforto anche se non di confronto
Questo detto io do la parola al professor Pola
E lo faccio con grande piacere
Perché voi questa mattina avete sentito più di una volta nel corso delle cose che io vi ho detto fare riferimento a un lavoro chiede l'ultimo anno o degli ultimi anni
Cioè dell'ultimo biennio almeno
E il professor Pola con Sandro sternite già al tempo era Presidente della Provincia di Siena e altri colleghi professore lei gli altri collega amministratori noi costruimmo tecnicamente il pacchetto delle proposte
Che stanno diventando come noi auspichiamo proposta di legge siccome lui è stato persona di grande attenzione e di sollecito nei nostri confronti anche in qualità di componenti
Della commissione Gallo
Che aveva preparato un rapporto sulla riforma della finanza locale ieri dentro la sua presenza era stata significativa importante insieme a quella del suo collega Ray per fare emergere nelle pagine conclusive del rapporto proprio questi temi della fiscalità provinciale
Io credo che oltre che rinnovare da parte mia da parte mia personalmente non mi riduttivo ringraziamento per il suo contributo in quell'occasione saremo ben lieti di ascoltare le ulteriori illustrazioni e proiezioni di che cosa può venire per le finanze provinciali laddove i contenuti della delega potessero essere approvati
Grazie delle calorose parole però tenterei di ridurre i tempi che sono già slittata i anche d'accordo con il nostro presidente di seduta dicendo semplicemente che quando mi sono trovato il titolo della relazione già belle che stampato
Federalismo fiscale province ho pensato di riempirlo
Con qualcosa che potesse diciamo dire in quale misura noi qui oggi in questa penisola soleggiata siamo confrontabili rispetto al resto del continente si dà il caso
Che mi sia stato affidato il compito dall'azione dissipare la Survey generale delle fiscalità dei quindici Paesi
E che presenteremo a Siena appunto il due il tre dicembre alla Certosa di Pontinia no quindi invito chi fosse interessato a chiedere in al ministero delle Finanze il permesso per dormire
Nel bellissimo monastero trasformato in luogo di studio
Come sa bene anche economici come sanno bene di gli adepti di un certo partito che mi pare abbia tenuto lì il suo pensatoio pre elettorale
Dicevo che mi son chiesto che cosa può voler dire come siamo nessi Pigna rispetto a questo firmamento europeo beh e
Ne viene fuori che questo livello di Area Vasta coincidente con un'italiana provincia con Nilla dipartimento francese con la contea
Del di del del resto d'Europa esiste in praticamente tutti gli stati
Nei Paesi unitari centralizzati quindi nell'area anglosassone allargata all'Olanda che è una dependance ormai dell'Inghilterra e dell'Irlanda
Nell'area scandinava
Nell'Europa invece meno sviluppata Grecia e Portogallo siamo alla iniziativa di di costituzione della provincia la Grecia ha costituito le Province proprio l'anno scorso e novantaquattro Portogallo ancora non l'ha fatto ma a si appresta a creare un livello intermedio facendola coloni la ecco dell'Europa dell'Est non parlo perché non avevo il questo compito ma anche la Polonia mi certamente si poggia aggiungere ai paesi sviluppati avanzati dell'Europa centrale
Esiste in Francia resiste in Spagna in Francia a quel peso che sappiamo
Debbo dire che esiste con minore visibilità nei Paesi federali veri e propri di tradizione federale la Germania e l'Austria dove il rapporto è effettivamente Lanza e comune opposti o associazioni di Comuni
E in Belgio rotaie se di recente federalizzazione la Provincia vive giornate grane con continue minacce di abolizione continue sospensive di queste allora la mia prima domanda è stata ma insomma la Provincia e a rischio in un contesto federale
Ne rispondo che da noi e dico fortunatamente perché non so sono un provinciali stanche della prima ora ancora all'epoca in cui a Milano benvenuti altri facevano studi molto molto seri pastori eccetera attorno al da rafforzamento della della Provincia dicevo mi rispondo che no
Nell'Italia post mille novecentonovanta con la legge centoquarantadue se nonostante la difficoltà di attuazione delle deleghe
Con l'attribuzione delle competenze per l'edilizia scolastica ancora che siano qualche scoria costituiscono fonte di preoccupazione mi pare dimezzare nei vostri documenti
Con i correttivi alla centoquarantadue soprattutto con contenute nell'articolo quattro dagli atti io ho mi sono visto inondato di carte che chiamo atti di delega né vedere che chiamiamo le deleghe atto Camera mille trecentotrentotto eccetera
Nell'articolo quattro si parla esplicitamente della provincia dei buoni della Provincia e dell'area metropolitana l'articolo settantaquattro
Con le previsioni di soluzioni finanziarie coerenti con un ruolo non secondario delle province nelle leggi di delega in materia fiscale in altre
In particolare una previsione mai vista prima di opportune condivisioni di gettiti fiscali regionali e locali
Nei casi di costituzione di aree o città metropolitane ricordiamo tutti che nella centoquarantadue si faceva menzione
Dell'area metropolitana senza mai menzionare da alcuna parte donde dovessero trarre i cespiti donde fossero finanziate queste era un grosso una grossa lacuna Calamo tutti quanti notato
Era scollamento tra quel che diceva Giuncato e quel che diceva centoquarantadue rispetto all'area metropolitana
La con la previsione di opportune assegnazioni di risorse contestuali alla devoluzione di funzioni altra novità che ricalca in qualche modo e lo dico subito un principio
Che in Francia è stato diciamo ha seguito con molta forza
E con i forti progressi in tema di autonomia fiscale in parte già intervenuti ma soprattutto contenuti dei disegni di legge e speriamo tutti vadano in porto
La risposta a questa paura a questa specie di timore che il federalismo sia contro la Provincia perché c'è questa sta sta casistica non incoraggiante
E e no nel contesto italiano non c'è rischio è stato scongiurato e comunque anche con delle blindature normative ormai forti e credo che mettano al sicuro l'istituto rispetto a destini precari che potrebbero avrebbero potuto essere sicuramente in presenti e e quindi e prevedibile io prevedo in futuro per la provincia italiana sia nel caso di federalismo politico imperniato sul livello regionale
Per via delle inevitabili ricadute in termini di deleghe di funzioni in qualche modo perché non è pensabile che federalismo possa puntare esclusivamente sul livello regionale e sia di un non ancora precisato federalismo municipale in entrambi questi casi io non voglio fare il diciamo il neutro per il neutrale per eccellenza ma certamente al dibattito in corso non sappiamo ancora quale quale esito avrà ma impenetrabili questi casi
E in questo secondo caso del federalismo municipale io vedo inabitabile per i comuni piccoli un processo di partecipazione a un processo federativo da posizioni
Non atomizzate e quindi e quindi vede inevitabile come questo questi comuni soprattutto delle cinture delle province che escludono i capoluoghi di di più maggior forza di ma
Secondo logiche provinciali in quell'istituto province non potrà non essere presente non dovrà e non potranno prendere gli opportuni iniziative
Questo io prevedo ritengo che debba necessariamente a vedere in ogni caso quindi qualunque sia la la direzione per comprendere che prenderà il federalismo in quel movimento italiano persi per ridurre il ruolo della Provincia assicurato dicevo prima che per la prima volta si è visto in un documento i documenti legislativi italiano una serietà vinte in più rispetto alla devoluzione di risorse che apprezzabile eppure non potrà non possiamo non fare un confronto una serietà ancora più diciamo più forte con cui la Francia nell'ottantadue ottantatré a affrontò il problema della decentralizzazione seguite seguito ne sono seguiti quattro principi in questo processo di decentralizzazione
Assolutamente importanti che dobbiamo tenere conto di cui perché dobbiamo tenere presenti anche noi simultaneità del trasferimento di competenze e di risorse
Piena compensazione dei costi dell'esercizio delle competenze
Compensazione effettuata congiuntamente mediante nuove risorse fiscali almeno la metà delle nuove risorse francesi concesso nell'ottantadue ottantatré erano fiscali e trasferimenti di bilancio carattere evolutivo delle risorse trasferite al tempo zero non basta dire oggi ti do cento e questo centro destinato a rimanere tale nei bilanci futuri bisogna che vi siano precise
Dinamiche tre ciclisti in definite per legge
Vuoi che i trasferimenti vuoi nella naturalità della crescita dei cespiti tributari su questo non si può transigere Spena
La perdita di senso di valore delle cifre contenute nell'anno zero nel trasferimento all'anno zero mi pare che su quel San sembrano banalità ma mi pare che le Province debbano debbano assolutamente avere presenti questi principi e chiede e che Lupi evitare che Lupi faccia bene a chiedere e questi vengano pure trasfusi nella nei progetti italiani quindi io reputo come annotato gli oratori sì senza i toni trionfalistici perché non mi sono proibiti come studioso ma reputo positivo che dopo ventidue anni
Si sia usciti dalla fase della stagnazione da settantadue a novantaquattro e che oggi il disegni di legge prevedano forti innovazioni tributarie
Di autonomia tributaria ampiamente ripetuti e ribaditi dagli oratori che mi hanno preceduto e per tener fede alla mia
Promessa di faro semplicemente ricordo che c'è l'ipotesi nell'altra c'è l'ipotesi della RCA e c'è infine ci sono le i corollari di compartecipazione all'IREP non tanto e non solo per il compenso dell'ICE che verrà a mancare ma proprio per la compensazione delle deleghe future e ipotetiche delle deleghe di funzioni
E quindi condivido il plauso e il piacere che lo studioso prova nel se nel vedere che in qualche misura e idee ipotesi formulate che escono dai libri di testo e si trasformano in concordo in con queste concrete è il caso di parlare con queste perché sappiamo aveva ragione stermini a dire che questa è una conquista nel senso che sir
Che si riproposti c'è il principio della coincidenza tra colui che decide la spesa è colui che decide l'entrata e indubbiamente questo è un realizzata una forma di realizzazione
Di un principio di efficienza che i nostri libri di testo recitano le primissime fasi
Quindi semplicemente mi sono messo lì in in a pensare a quali potrebbero essere i gettiti grosso modo mi spiace disturbare con qualche cifra presumo che la iscrizione al PRA possa dare sui novecento miliardi tra i novecento e i mille e mille miliardi
La con la iscrizione la RC auto ecco dia due mila duecento o due mila settecento qui un problema che dovete spiegarmi voi se passerà anche l'assicurazione rischi diversi che da sola genera cinquecento seicento miliardi
Ovvero se è quella rimanga in capo allo Stato se passa anche rischi diversi San da due mila duecento si arriva a due mila settecento miliardi inoltre ecco certo c'è da fare i conti con l'abolizione più pure virtuale che altro della addizionale consuma energia elettrica che dava seicento miliardi
Con il tributo provinciale sullo smaltimento rifiuti se è vero che la sì passerà dalla tassa alla tariffa e quindi mancano altri duecentocinquanta miliardi e poi mettiamoci pure dentro anche quelle rinunce volontarie a gettiti che di cui vediamo ormai alcune Province all'avanguardia o qui vicino a me
Il un che si debba rese che mi dice che la Tosap sta per essere abbandonata non solo a Varese ma in altre parti data la complessità e la irrazionalità e illogicità che la caratterizza non sto a polemizzare possibilissimo faremo un altro seminario su questo
Di dico che allora nella peggiore delle ipotesi mancata applicazione della facoltà
Perdita del tributo se lo smaltimento avremmo due mila trecento miliardi in più netti pensate che oggi i consuntivi novantasei prevedibilmente avranno un mille trecento miliardi di entrate tributarie quindi più mille e tre
Mille tre più due mila tre siamo già quota quattro mila tre mila sei nella peggiore nella migliore delle ipotesi quindi mantenimento di tutto reintroduzione dell'addizionale sui consumi ENEL eccetera tre mila settecento miliardi in più
Io faccio un'ipotesi di compromesso
Che mi dice avremo circa due mila tre più la metà degli seicentocinquanta dei crediti perduti perché non tutti saranno perduti non tutti passeranno la tariffa immediatamente ci sarà sempre qualche metà detta in Francia sono quattro modi di esazione della tassa tributi e quindi non si vede perché qui non posso continuare una convivenza anche tra modalità diverse in fondo se siamo per la libertà siamo l'ho sempre e comunque arriviamo a qualcosa come due mila ottocento miliardi se quindi se è corretta la stima per il novantasei di circa mille settecento chiedo scusa devo fermarmi le tracce mille settecento di entrate fiscali e se nel novantasette dovessero salire in virtù dei due mila ottocento in più a quattro mila cinquecento miliardi
Si verifica quanto detto in precedenza siamo alla media nazionale del cinquantacinque sessanta per cento di autonomia
Nel senso di colpa di incidenza delle entrate fiscali sul totale delle entrate correnti questo non toglie che ne alcune regioni favorite del nord la ricca Varese la povera Ferrara sino al sessantacinque settanta per cento
Le altre province meno fortunate abbiano invece soltanto il cinquanta o il quarantacinque per cento
Con questa dote finanziaria soprattutto se pienamente manovrabile dalla da parte della singola provincia non è così per tutto la RC auto rimarrà congelata a questi ritmi di crescita da ricchi
Ricordiamoci che io ho fatto un calcolo detto per l'ICI e c'è una crescita naturale dell'ICI naturale nel senso che se non cambia nulla né aliquote né interventi di eccetera c'è un due per cento annuo medio di crescita ICI la base imponibile ICI cresce del due queste basi imponibili acquisite ancorché esso di esse non si applichi libertà totale d'aliquota sono sempre una bella ricchezza conquistata su questo bisogna essere molto chiare
E certo meglio ancora la la il caso della totale libertà d'aliquota e in compenso è anche della crescita dei delle basi imponibili come nel caso dell'iscrizione al PRA certamente lo studioso preferisce di gran lunga quella ipotesi in cui tutto è manovrabile e tutto e quindi l'autonomia è ben più più più cariche e più significativa totale di base di aliquote
Questo vuol dire quello che sappiamo vuol dire che si esce dai bilanci congelati vuol dire che sia a maggiore certezza programmabile congelati perché oggi sappiamo i bilanci sono cresciuti per metà di AB zero anzi sono diminuiti per la metà data dai trasferimenti sono diminuiti e vediamo visto benissimo che questo significa praticamente Stasi o paralisi
Quindi e questa è è il sono i vantaggi che ne sappiamo e che sono cerco soprattutto coerenti con un quadro in cui le Province riprendano in mano anche il loro destino dal punto di vista di investitori e mi ricollego con quanto diceva Stalin
Questo potenziamento dei mezzi propri incarico le Province andrà però assolutamente associato ad un potenziamento d'un perfezionamento degli criteri attuali di perequazione della capacità o del potenziale fiscale
In rapporto ai fabbisogni standardizzati
Gli spunti derivanti dal quadro europeo non mancano e quindi suggerisco ai colleghi ai agli amici dell'UPI
Di inserirsi nel programma di revisione dei criteri di perequazione preannunciati nelle leggi delega nelle varie leggi ci sono già sino dai previsti alcuni criteri
Che si ci si appresta a crearsi mi è arrivata una comunicazione che sarei stato inserito anche in questa Commissione non mi son corazziere cosa dovrei fare comunque devono tette ne terremo presente io personalmente ho suggerito gli amici
Dell'UPI di chiedere che il fondo derivante dai rischi propri dai da altri da rischi diversi cinquecento seicento miliardi venga totalmente demandato devoluto alla bisogna della perequazione con cinquecento miliardi in Francia si terrà qua tutta la tassa professionale
E e critiche a bellezza degli sbalzi di presenza territoriale assai elevato assai elevati è possibile utilizzare possibile lasciare l'intero gettito della dei rischi
Per responsabilità civile alle Province e poi colmare le lacune con l'altro pezzo questa è un suggerimento che fornisco a chi di dovere
Devo però mi corre l'obbligo nel mentre celebra i fasti di una ritrovata autonomia tributaria e finanziaria delle province perché finalmente dopo venti quattro anni dopo un quarto di secolo debbo dire che se ci si vuole inserire e se non parlo del resto delle entrate extratributarie collegate alle funzioni proprie ambientali acqua rifiuti su cui potremmo innestare una su un altro spezzone di conferenza
Dire che questo potenziamento dell'autonomia fiscale solo uno degli ingredienti del successo dell'operazione decentramento federale
Perché l'altro ingrediente imprescindibile e la capacità di digerire le nuove competenze dal punto di vista gestionale o anche di digerire le vecchie da questo punto di vista mi perdoni il collega Ravelli se cito uno studio che pubblico e che quindi suscettibile quello effettuato dalla congrega dei grande degli illustri contabili
Eccetera che producono una documento nel quale si esaminano i comuni e le gestioni di comuni dell'Emilia Romagna e delle province dell'Emilia Romagna e mi imbatto in dati che non sono del tutto confortanti da questo punto di vista e cioè e in questo campione di nove Province
Negli anni novanta novantuno novantacinque si sarebbe verificata una qualche deterioramento della capacità manager di di gestione per esempio il tasso di realizzazione dei residui passivi è sceso di nove punti percentuali in quattro anni
La velocità di pagamento è scesa di sette punti il grado di realizzazione degli investimenti è sceso di otto punti percentuali
E anche il grado di realizzazione della spesa corrente ha mostrato un trend negativo non per critiche erano ma voglio soltanto en soltanto attrarre l'attenzione sul fatto che di fronte a questi compiti di fronte a queste nuove sfide ebbene oliare le macchine eh tenere pronti i motori e far sì che non parevano troppi giri grazie
Dove comunicazione a tecniche mentre si prepara del primo
Il primo intervento del dottore imperatore
Ecco una comunicazione tutti gli amministratori del centrosinistra di dell'Ulivo c'è una riunione che si terrà qui a Palazzo Brancaccio domattina alle otto e trenta
La seconda comunicazione la faccio io ovviamente è opportuno che chi vuole intervenire ogni pomeriggio mi faccia pervenire adesso mentre iniziano Trezzi al dibattito le iscrizioni a parlare
Allora io invito al dottore imperatore che presidente del Mediocredito centrale del primo iscritto per il suo intervento prego
La Brolin
Vi ringrazio di questo invito che mi dà la possibilità di esporre l'attività che la banca che rappresento ha svolto sul territorio e ritengo possa essere utile per portare un contributo di finanza vissuto sul campo per quanto riguarda gli enti locali
Glielo centrale per chi lo conosce una banca pubblica
L'azionista e tutto il ministero del Tesoro
Che ha deciso anni fa di trovare un nuovo sentimento del mercato
Vedere se c'è la possibilità di recuperare il problema finanza territorio finanza Enti locali
Negli altri Paesi rapporto tra finanza enti locali di tipo diverso non è come si è sviluppato fino a oggi in Italia questo è nella direzione di di dare una risposta al grande problema delle infrastrutture che viene evocato spessissimo nei vostri interventi di stimolare anche le altre banche sul territorio a quella finanza di progetto che mi sembra possa essere o così argomento della vostra discussione
E per dare se me lo consentite anche agli enti locali una strumentazione in più prestargli essere ancora più protagonisti del territorio più progettuali dispetto attuale situazioni nelle quali si trovano a dovere operare
Ecco io ritengo che oggi la progettualità e diventata la chiave
Più importante per procedura quella modernizzazione del presidente di Siena ne ha fatto specifico riferimento
Quindi la brutalità e la chiave davo del per la pole per la per la modernizzazione senza progettualità la finanza non può minimamente prende in esame niente sul territorio quindi io concordo su questo argomento convinto come sono da economista che problema se non riusciamo a aumentare lo stock che l'infrastruttura del nostro Paese il nostro modello di competitività
Nei confronti d'Europa un modello perdente
Perché il nostro Paese oramai
Evidente una groviera dal punto di vista infrastrutturale
Basta vedere un acquazzone Venezia sta dove sta Roma sa dove sta e molte altre città corrono i visti incombenti che il nostro Paese abbia un deficit di infrastrutture ormai gravemente presente
Quindi è molto importante questo recupero del rapporto fra finanza e territorio
Questo argomento cinque anni fa quando abbiamo iniziato a prenderlo in esame è un argomento che poteva sembrare utopico
Certamente nel mio mondo era utopico e dei colleghi guardavano questa vicenda con molto disincanto il rapporto fra banca ente locale
Era solo guardato nel rapporto di Soveria questo è il massimo del rapporto tra ente locale Banca cioè un rapporto passivo da parte delle banche col tacito consenso dell'ente locale è chiaro che questo ruolo negli altri Paesi è cambiato e noi vogliamo e abbiamo già recuperato questo ritardo per dare alla finanza un ruolo attivo un ruolo progettuale un ruolo e positivo nella direzione dello dello sviluppo io sono profondamente convinto e lo dico sulla scorta dei risultati e non in base a dichiarazioni di principio che in un'alleanza finanza territorio nel nostro caso le Province apre sensato qualora stagione dello sviluppo e sono convinto profondamente perché d'interesse delle banche e l'interesse degli enti locali non c'è altra via le banche hanno interesse a recuperare sul territorio tutti quegli impieghi che hanno perso negli ultimi anni Tangentopoli o no
C'è una ronda verticale degli impieghi nelle opere pubbliche una regola di impieghi nel campo delle infrastrutture quindi è un fatto ideale è un fatto di interesse da parte delle banche dei ricoverare questo ritardo sul territorio
è interesse l'ente locale pere riannodare quel consenso che stabiliva ricordava e che va recuperato ma purtroppo la finanza pubblica non può andare più in soccorso di questo consenso e va ritrovato con le tecnologie finanziarie
Di tipo totalmente diverso quindi sono due soggetti entrambi interessati a questa vicenda
E questo mi garantisce di più che ci sia un interesse diretto affrontare questo questo tema su su un aspetto molto importante io credo che ci sia anche l'interesse da parte dell'ente locale a darsi ulteriori forme di legittimazione passando da una visione più o meno burocratica dunque che non sia in quanto i protagonisti locali lo siano perché a mancanza di strumentazioni riporta al svolge un ruolo più amministrativo a recuperare anche io vedo in questo momento da parte degli enti locali in una grande attenzione a recuperare un ruolo più imprenditoriale il più positivo et progettuale sul terreno incontriamo le Province i comuni delle regioni di cui mi mettete di essere abbastanza convinto perché io incontro presidenti di province di regioni ed i Comuni tutti i giorni
Abbiamo la bellezza di nove province i nostri clienti nove regioni i nostri clienti del sud è al nord dell'Italia e se non sbaglio otto o nove province italiane e molte in lista d'attesa
Può sembrare strano cos'è una banca fa da consulente alle Province e Regioni ed enti locali oramai questo discorso ed è acquisito è un modo normale di a cambiare rapporto tra ente locale e finanza
Il ruolo della Provincia in questa direzione un ruolo particolarmente importante di una relazione che ho messo agli atti mi dilungo abbastanza su questo terreno quindi mi ritenete di entrare troppo nel merito però di vedere dileggio perché è uno sforzo che abbiamo fatto verificato sul campo di come la Provincia veramente può essere una intermediario di questo ruolo il territorio e ha dimensioni giusta per fare
Quell'intervento sulle infrastrutture che noi consideriamo ormai imprescindibile fondamentale
è chiaro che questo terreno noi lo vediamo ho collegato su quelle infrastrutture che sono molto diverso dalle opere pubbliche di una volta noi consideriamo questo soggetto gli interporti Gato porti i porti i Magazzini Generali
Le acque i rifiuti inceneritori ormai questa è la caratterizzazione delle infrastrutture che vanno certamente dall'ordine cinquanta cento miliardi governino pagati venti interventi i più bassi non giustifico intervento della finanza ma è lo spazio nuovo e certamente abbiamo scoperto oggi volevamo in qualche modo
Rappresentarglielo
Questa è la la direzione di marcia della finanza di progetto fiori dico sempre non è più lo dico a un un consesso così elevato di amministratori guarì
Oltre che tecnici sono anche dei politici insomma no noi siamo convinti che la finanza di progetto non è più solo un fatto tecnico ma è una cultura e una politica che cambia radicalmente il modo di sale sul territorio
Cambia radicalmente il modo di fare alleanze e va nella direzione veramente della modernizzazione è veramente dei confronti della dell'Europa io ho seguito con attenzione la relazione di stermini
E ho colto alcuni passaggi che voglio riprende per essere dentro il vostro convegno e non non è calato dall'alto
Ecco io concordo su un'affermazione il la la la la la plaudo totalmente perché la vivo ogni giorno quando lui sia ricordavo dei proprio cibo che vanno presi con cautela e non vanno così usati come qualche volta notiamo in giro per la City di Londra o di o di Washington con i Boc reciproche
è una strada nuova di finanza di progetto mai valicare misura in cui la applichiamo agli investimenti ai progetti e non agli autobus o alla spesa corrente
Se le applichiamo agli autobus a spesa corrente non ripetiamo i vizi della finanza pubblica quindi astrali proprio la strada giusta una strada tra i tanti prodotti che può fare la finanza di progetto e a questo proposito lo ha ricordato la Cassa depositi e prestiti e in questa direzione vuole aggiungere qualcosa
La casa così ai testi ha svolto il suo compito ha svolto bene credo negli anni passati certamente tutti ci rendiamo conto che l'evoluzione delle esigenze da domanda per devono consentiva la Cassa depositi e persino le evoluzioni dello non è mio compito entrare in questa
Materia debbo dire che la Cassa Depositi e Prestiti sta
Riflettendo in questa direzione e star come dicevi avviso io in qualche parte in qualche momento io sono anche testimoni in quanto non abbiamo insieme la Cassa depositi e prestiti costituito un'azienda che si chiama ero progetti di finanza e quella che poi è il nostro braccio operativo
Che opera insieme alla Cassa depositi e persino avvenga lavoro e girato tra banche nel fare con la funzione di assistenza consulenza agli enti locali per accompagnarli sul tragitto della finanza un territorio quindi lo sta compiendo questo tragitto certamente il divario che ci divide dagli altri paesi è grande
I francesi Ste una banca che sia per le ditte locali
Che da cento quaranta prodotti finanziari agli enti locali e alle municipalità e chiaro che prestiamo agli inizi di questo processo ma queste traguardo
Salvini non basta soltanto la riduzione e tasso di interesse che auspichiamo ma non è quella solo l'unica risposta che può dare a voi la soluzione ai problemi occorre mettere dentro ingegneria finanziaria
E la finanza di progetto per dare una risposta complessiva a questa a questa vicenda
E per evitare che nei giorni scorso però dico come ha fatto lo faccia cinque anni da un impegno diretto suo territorio e molti vostri colleghi possono essere testimoni dovrà mai stiamo facendo gli inceneritori qua finanza di progetto
Facciamo le tangenziali quella finanza di progetto d'accordo coi vostri colleghi d'accordo con l'Unione industriali giorni fa abbiamo riunito tutte associazioni industriali del Nord Est e gli ho detto che è meglio che non c'entrare insieme atrocità che prima ho citato avete finanza disponibile a inventariare tutte le infrastrutture un alle Province
Una delle province nord est che abbia a spanne le caratteristiche di fattibilità finanziaria e siamo disposti a fare investimenti in questa direzione
Il Medioevo centrale su questo treno è presente insieme al Gilda che poc'anzi ho citato è presente in modo concreto
Abbiamo deciso di investire ottocento miliardi nell'equity delle infrastrutture
Nelle guide vuol dire nel capitale delle infrastrutture se voi ci proponete di realizzare un inceneritore che ci convince dal punto di vista del piano finanziario noi mettiamo il capitale in quell'inceneritore
Questo è un passaggio culturale importante che diano luogo sarà apprezzare questo vuol dire come diceva Zanini diceva anche il professore prima è un modo di riportare le infrastrutture nel territorio della Comunità farle vivere alla comunità in quanto abbia partecipa la fase progettuale produttiva e di gestione
Noi siamo dei conti di fronte a una ad una stagione pesante da un lato Merrick ad interessi dall'altro nel cambiamento
Questo Paese è un Paese che non sa gestire
E invece non abbiamo un terreno aperto né nel campo dell'occupazione investimenti che è la gestione la gestione delle infrastrutture delle opere pubbliche e Italia mistura mai gestito oppure gestito in termini manutenzione ordinaria oggi queste decide e centinaia di infrastrutture che possono essere a Rizzati migliaia anche nel nostro Paese possono dare
Oltre che una risposta
Di produzione una risposta di gestione
Sapete come me più di me e forse come gli stranieri si stanno girando l'Italia delle vostre provincia delle vostre regioni a caccia di gestione degli acquedotti a caccia di gestione di inceneritori perché hanno una cultura di gestione che il fatto a valle ma gestione foriera anche di investimenti e di occupazione e dobbiamo essere pronti per fare in modo che queste opportunità però possiamo gestire da soli e non soltanto dalle in appalto a gli stranieri che possono benissimo in Italia ci mancherebbe altro perché siamo in Europa e quindi ben ben lieti anzi cerchiamo di trovare alleanze con questi soggetti per farci che crescere in questa direzione io credo che queste mie poche parole perché l'intervento lo più mi consente vi rimando alle alle alle alla relazione possono dire che oggi esistono in Italia le opportunità
Le risorse esistono anche forse le banche che possono occuparsi di queste cose
Perché io basta essere attenti sul territorio andarci con l'occhio dell'imprenditore sul per scoprire le pozze ricche potenzialità che non vengono colte io potrei fare un lungo elenco mia relazione in qualche caso da riporta come si può vedere
Vede sul territorio la provincia dei fattori la produzione che possono essere organizzati e far nascere un'impresa intorno ridotto la produzione
Risorse esistono cito una sola ed è possibile questo Paese sono cento mila miliardi di fondi strutturali che non con una vivono invece vedo centrale
è un soggetto che ha iniziato due anni fa attirare i fondi della comunità sono cento mila miliardi se nel Sud ci aggiungiamo quaranta mila miliardi di liquidità
Che era lì vitali sistema bancario meridionale l'abbiamo tante di quelle risorse nel Sud Ernesto d'Italia
E poi ci sono risorse delle famiglie
Ma quante famiglie di imprenditori che da anni non svolgo più sua funzione sono a caccia di nuovo modo di ricollocarsi sul mercato occorre montarle questa operazione montarle in modo finanziaria che possono dare mediante ritorni agli investimenti e costituire una opportunità molto grossa
Nel resto del mondo
Anche in Cile
Incide la gente investe in infrastrutture noi abbiamo dei calcoli fattibilità di impianti di termodistruzione rendono dodici virgola cinque per cento vi sono opportunità d'investimento nel civile per dire un Paese che sembra paese molto lontano
I privati mettono in portafoglio oltre che di titoli di Stato ottenere azioni anche un pezzo di ponte un pezzo di acquedotto un pezzo di autostrada questo è lo scenario che abbiamo di fronte però è lo scenario che va colto in alleanza con Borghese i protagonisti del territorio
Se voi soggetti più importanti noi
Sousa omesse degli alleati di percorso per ogni sua iniziativa
E noi abbiamo l'interesse lo meglio della centrale a fare questo percorso non da soli ma farlo in alleanza al territorio con le banche locali
E perché è un fatto di missione la banca pubblica abbiamo i mezzi per poter fare ebbene maggiormente eccezionale a livello internazionale e vogliamo metto a disposizione delle banche locali le quali timidamente
Non sa faccio un discorso di inceneritore a Foggia ordinano a o a Palermo perché è un l'operazione molto più complessa dal punto di vista generale non è più un appalto appalto era operazione finanziaria
Per Flat banale semplice no si va in banca si vende la commessa il Comune paga la Regione paga
Che il project finance è un'altra cosa è un'operazione finanziaria a rischio
La banca rigoristi e noi siamo disposti questo messaggio che voglio dare qui oggi addio alle banche locali che stava disposta fanno coloro inceneritore a farla volo la tangenziale perché certamente possiamo dare disposizione quel know how che dovevano Giannone ne possono acquisirlo perché acquisito vuol dire costi eccessivi e non possono essere spalmati questo è un messaggio che ho mandato in questa occasione di ringrazio ancora ripeto aspettiamo
Di essere invitati abbiamo dei fondi non non ci vogliono finanziare non ci vogliono decreti non ci vogliono leggi sono sul tavolo il cavallo non beve però il cavallo non beve non bene perché manca ancora il circuito Arcadia progettualità vi assicuro che sta iniziando a bere stranieri
Sta iniziando a bere
E io vedo una dirigenza di enti locali diverta cambiata che vieni in banca porta Progetti l'ottanta per cento non vanno di questi progetti ma il venti per cento vanno di questi progetti
Facciamo ben venti progetti è una strada nuova su cui possiamo fare un percorso interesse vostro interesse nostro
Grazie
Grazie al dottore imperatori mentre si prepara per l'intervento del presidente della provincia di Treviso Giovanni Mazzone troncò un'altra comunicazione tecnica è in corso si devono ritrovare qui fuori a minuti nell'atrio e i consiglieri aderenti a Rifondazione Comunista per un incontro politico ecco allora il dottor Mazzonetto eccolo presidente della provincia di Treviso
Dove vuole
Contromano
Raccomandando
Ma io ho sognato sentendo l'ultimo intervento
Credo come tanti colleghi sono che vorrei sapere se dopo il trasferimento delle scuole superiori quando il Bilancio nostra finirà sotto zero sono disposti ancora a finanziare progetti delle Province
Ma non è su questo tema io volevo parla di un'altra risorsa fondamentale chiedo scusa se magari non è molto legato ad una risorsa estremamente importante a nome di tutte le di tutti della presidenza dell'Unione delle province del Veneto cioè sul tema dell'informazione
è una risorsa che diventa estremamente importante per permetterci anche di non camminare rasente i muri come ha detto il professor De Rita stamattina in quanto
Proprio in questi giorni sta parlando con tanto entusiasmo dell'abolizione delle Province perché abbiamo un'immagine piuttosto decadente non riusciamo a ad ottenerne un'immagine forte ora la riforma dello Stato in senso federale questo un documento ripeto proposto dall'Unione Province del Veneto vorremmo che la presidenza poi lo facesse proprio perché
Non so se voi abbiate assistito a qualche riunione sul tema RAI federata in questi ultimi tempi ma un branco di sciacalli si e scaraventata su questo tema per portare a casa il più possibile provate a pensare avere a disposizione
Una Rete regionale su con interventi propri intenti parla sia in campagna elettorale cosa si può fare quanti soldi si possono risparmiare riforma dello Stato in senso federale come mezzo dei decreti Bassanini e valorizza le Province individuando in esse gli enti che hanno ruolo di coordinamento fra Stato regioni e comuni
E che su alcuni temi riacquistano quel ruolo operativo che ove avviene nella maggior parte dei casi negato soprattutto dalle regioni mi pare che si è quanto emerso anche nell'ultimo convegno che abbiamo fatto
Questo rafforzamento di ruoli diventa operativo e fornisce i comuni cittadini un servizio di di alta qualità
Se alla Provincia viene fornito un qualche strumento di immediata comunicazione oggi non so le Province come siano prese da noi siamo presi male
Il ruolo di una televisione pubblica
Regionale a servizio degli enti locali diventa fondamentale
Diventa una risorsa fondamentale un nuovo progetto di questo tipo deve essere attento preciso ed equilibrato
E non solo a servizio dell'amministrazione regionale
L'UPI
Secondo noi deve proporre un proprio progetto che sia operativo da subito prima che gli altri si impossessi no di tutto lo spazio
E naturale che soprattutto in quelle regioni le quali politicamente l'amministrazione regionale sia IST disegno politico diverso da quello delle amministrazioni provinciali comunali le regole devono essere molto chiare
Si tenga anche presente un fatto che anche qualora ci fosse un trasferimento ci fosse questo questa Rete regionale
Le risorse e i mezzi di cui dispongono le sedi regionali dalla RAI di fatto pongono dei limiti tali da chiudere ogni possibilità di accesso e di intervento sì alle Province che ai Comuni
è necessaria dovrà avere il coraggio di valorizzare la presenza ormai sempre più efficiente delle televisioni private che di fatto svolgono un grande ed efficiente servizio formativo oggi per lo meno per le Province
Si interviene piccolo progettino sinteticamente Lupi potrebbe proporre un piano di questo tipo la RAI ammette di poter usufruire della collaborazione di quelle televisioni private che operino con gli stessi standard
Nella programmazione vengono riservati degli spazi proporzionali ai pesi l'immagine delle Province e dei Comuni
Tali spazi devono essere delle tasse data la possibilità Luppia lanci di gestirli
Nell'ambito tali spazi Province e Comuni propongono una propria programmazione i programmi vengono prodotti dalle televisioni private visto che la RAI non può farlo che abbiano determinati requisiti esperienza di analoghi programmi teso tecnologico adeguato in accordo con gli enti pubblici Provincia e Comuni
Un gruppo tecnico paritetico UPI ANCI Rai analizza autorizza le immissioni in rete pubblica i costi di produzione sono predeterminati secondo parametri informatici tecnici qualitativi e temporali
UPI e ANCI firmare accordi collaborazione con RAI e televisioni private per la produzione di programmi cioè venti straordinario di dimensione internazionale che abbiano valenza locale
UPI Anci regione vai e televisioni private nomino un garante che sorvegli nella produzione di reciproco interesse
Viene definita l'entità della pubblicità perché è una risorsa che e giusto che sia gestita in maniera corretta e la modalità della raccolta e distribuzione degli utili e degli impegni economici
Qui è una proposta di sogno di spazi per Regioni Province Comuni sono dovrebbero essere così suddivisi Regione venti per cento
Province quaranta per cento comuni quaranta per cento è una suddivisione strana ma si tenga presente che la Regione fa ha già uno spazio enorme nelle reti nazionali e per questo che viene fatta da noi questa proposta
Quindi è una proposta su ciò che è riservato a quelli che li chiamiamo enti locali nel comitato di redazione di questa rete Rai federata dovrebbe figurare una presentate dalla Regione dell'Urp e dell'ANCI di ogni regione vi ringrazio
Grazie al Presidente di Treviso
Mi dà l'opportunità di ricordare una cosa che è avvenuta ieri proprio la sede dell'UPI dov'erano convocati tutti gli addetti stampa e gli abeti Relazioni Esterne delle Province
Uscita proprio per questo problema di visibilità né immagine di esserci sul territorio dei nostri enti sono cita un paio di proposte e una è quella di un coordinamento di tutti gli addetti stampa di tutte le cento province italiane sono sempre cento non centotré perché le tre
A statuto speciale non fanno parte in quanto sono assicurate alle regioni
Ecco un questa idea di coordinamento di tutti gli addetti stampa delle cento Province è un'idea importante che verrà ripreso dal prossimo vicepresidenza perché darebbe l'opportunità finalmente anche grazie alle collaborazioni che ci sono nella UPI telematica Lupi fare nell'ansa raccorda collassa di cominciare ad avere un circuito di formazioni nostro che poi può essere utilizzato da ciascuna provincia con i contatti che ciascuno di noi ha via Rai via
Tv private eccetera ecco questa mi sembra una cosa importante
Adesso iscritto a parlare il presidente della provincia di Napoli Amato Lamberti e invito anche se ci sono altri che vogliono intervenire a farsi avanti perché lo spazio c'è quindi si può tranquillamente
Discutere ancora
Lo portiamo l'ufficio di presidenza
Sì confesso pensavo dover parlare
Domani
Perché il programma di oggi era talmente nutrito
Però c'era diciamo un paio di cose che volevo dire adesso sono un po'spiazzato dall'intervento precedente del presidente di il Treviso perché poi occupandomi o di comunicazioni di massa da una vita mi ricordava come per un dibattito
Diventa dieta che era il dibattito che ha preceduto l'introduzione in Italia della Terza Rete poi sappiamo come è andata a finire nella rete regionale con con tutto il resto ma disarmo non era questo di cui volevo parlare volevo Leardini ammazzarmi ad un incontro che se è stato ieri lo ricordava anche De Rita stamattina l'incontro sui patti territoriali
Perché è stato molto interessante lì si è visto che in pratica all'atto le Province hanno preso l'iniziativa di promuovere i patti territoriali
Si è riuscita a mettere in piedi delle esperienze significative tant'è vero che in tre parti che aggiorni verranno finanziati sono due patti siciliani diurno nella basilica tra sono patti promossi dalle Province i patti che subito dopo saranno
Sono avviate al finanziamento sono tutti promossi dalla Provincia ero in provincia di Napoli abbiamo fatto di un'esperienza significativa
Abbiamo diciamo già come otto patti territoriali tutti e otto anche nel con vario stadio di avanzamento uno è prossimo al finanziere
Alla ciclizzazione come con brutta parola
Ora io dico ma in parte ripeto anche un'ispezione Crosetto ferita via e anche oggi lo ricordava c'è proprio questa esperienza dei patti
Territoriale sta dimostrando il ruolo che le province possono assumere nel quadro
De di quella che appare ormai quindi necessaria la pianificazione e la programmazione dello sviluppo del territorio a partire dalle potenzialità e dalle risorse che lo stesso territorio possiede ed è in grado di esprimere che oggi non è possibile
Pensare allo sviluppo del territorio come dire
Se non
Mettendo in piedi
Una concertazione di tutti i soggetti operanti sul territorio da quelli dalle amministrazioni pubbliche
Ai soggetti privati alle banche ai sindacati e alle associazioni
Programmare uno sviluppo che in qualche modo si Houghton sostenga
Che ha bisogno sicuramente dell'intervento dello Stato attraverso dei meccanismi finanziari così come bisogno dell'intervento dei sindacati per
Favorire delle possibilità diverse calibrate di utilizzazione della forza-lavoro sperimentando anche delle metodologie nuove
Ma è questa la strada ecco questa concertazione dal basso
Che soprattutto per quanto riguarda il sud rompe completamente una con la cultura dell'intervento dell'intervento straordinario
Naturalmente per mettere in piedi una sinergia di potenzialità e risorse c'è bisogno di un territorio omogeneo
Un territorio diciamo omogeneo non lo si può decidere a tavolino
Anche stamattina mi rifaccio De Rita perché considero importante il suo contributo vendo verità parlava delle le piccole patrie si riferì bene come dire ad un territorio che ha come dire Dini dimensioni ottimali
Anche per ragioni storiche e culturali
Ora queste questa dimensione territoriale ottimale nella realtà italiana è sicuramente subregionale quasi sempre corrisponde alla dimensione provinciale
E anche laddove non corrisponde diciamo si può ci sono già come dire delle tendenze per
Basti pensare alla realtà calabrese ma anche quella piemontesi che hanno dato luogo a nuove province ci sono anche delle richieste
Per esempio in Puglia pensa Barretta che vanno in quella direzione cioè l'identificazione di un territorio omogeneo dal punto di vista storico culturale ma anche da un punto di vista delle risorse
Omogenei per la ricerca come dire di questo ambito ottimale come si diceva in altra sede
Necessarie perché oggi i lo sviluppo dicemmo bisogna programmarlo dal basso dal territorio
Non solo perché è cambiato quindi e lo scenario politico si rifiutava l'intervento centralistico cioè l'esigenza del federalismo va perché l'esperienza italiana europea vede che come dire lo sviluppo è radicato sul territorio parte dalle contee salita delle risorse del territorio non si realizza
Possiamo correre rifarsi alle
All'esperienza partigiana possiamo rifarci all'esperienza del Nordest in negativo possiamo ripartire tutti indetto attivi di costruire sviluppo dall'esterno tutti quelli fatti del Mezzogiorno lo sviluppo nasce dal territorio o è un tentativo fallito in parte
Ora io dico il soggetto istituzionale che alla gestione del territorio
Che ha la responsabilità della riqualificazione ambientale della pianificazione dei trasporti
E l'unico oggi in grado di coordinare un qualsiasi progetto di sviluppo su nella logica del territorio molti Nappi e questa diciamo c'è una centralità indiscutibile della Provincia non come soggetto istituzionale di una come soggetti istituzionali come dire che ha come riferimento un territorio che ha caratteristiche omogenee
E una sentenza indiscutibile oggi perché le dinamiche di sviluppo di una società grazie a un termine abbreviato una società post industriali sono queste
C'è bisogno di un territorio omogenee c'è bisogno di risorse c'è bisogno quei di governo c'è bisogno di inventarsi un'altra Authority Walter la Provincia già questo punto di riferimento io dica e da questa consapevolezza
Cioè dal fatto che la Provincia a mio avviso per lo meno allo strumento istituzionale più aggiornato e adeguato rispetto alle esigenze Hezbollah dello sviluppo e del territorio che deve guidare anche la rivendicazione da parte delle Province di un ruolo e diciamo degli strumenti necessari per esercitare questo ruolo
Naturalmente questa rivendicazione va costruita cominciando da oggi
Utilizzando strumenti che già si possiedono non solo per recuperare un nuovo protagonismo nei confronti di altri soggetti istituzionali ma per dimostrare che il ruolo della Provincia
Può essere veramente decisivo per promuovere una cultura nuova dello sviluppo capace di velocizzare la soluzione dei problemi ma anche capace di promuovere quella concertazione di soggetti pubblici e privati oggi come ieri è assolutamente necessaria
Per promuovere realmente sviluppo e non limitarsi a tamponare problemi condannandosi ad una eterna rincorsa io
Sentito anche oggi ma sentito anche a volte troppo spesso così a rivendicazioni nei confronti delle regioni ma anche nei confronti dei dei comuni forse come dire anche rispetto all'immaginario collettivo la Provincia deve conquistarsi questa centralità che ride c'è ne farà
Lo dico lo strumento fondamentale che oggi abbiamo che già da oggi poi certo possiamo e dobbiamo anche guardare domani e nove strumenti alla funzione come riportare questa funzione cominciamo da oggi ne abbiamo uno strumento fondamentale che è sicuramente quello del Piano territoriale di coordinamento
è una responsabilità che ci assegna
La centoquarantadue il Piano territoriale di coordinamento e non è solo un piano di riassetto urbanistico Piano territoriale di coordinamento e un piano di riqualificazione complessiva del territorio
Dal punto di vista idrogeologico e ambientale urbanistico della rete dei trasporti della razionalizzazione della distribuzione dei servizi a cominciare dalle scuole pensa di oggi il passaggio di tutta la la l'istruzione secondaria superiore
Su questo bisogna agganciare come dire la delega per la formazione professionale perché questo consentirebbe alle amministrazioni provinciali di mettere in piedi come dire uno dei percorsi formativi articolati anche dalla formazione professionale istituti professionali all'istruzione secondaria superiore università
Comunque il critici e un piano da costruire attraverso una contribuzione trazione allargata quanto più possibile con un obiettivo che è quello punto di disegnare lo scenario è il percorso dello sviluppo ora io dico queste ed è una proposta e voglio fare
Se ci mettessimo tutti a lavorare con metodologia confrontabile al Pdci
Cioè tutte e cento le Province decidiamo di investire in cui unendo due di per la redazione del Piano territoriale di coordinamento della nostra perché è chiaro che faremmo il Piano territoriale di coordinamento
Regionale italiana diciamo copriamo tutto il territorio ma se lo facessimo perché no che non lo faccia c'è chi tardivamente che sta più indietro c'è chi deve ancora cominciare
Se lo facessimo con metodologie confrontabile alcuni difendono sperimentando anche petto d'oggi è molto avanzate per la realizzazione di questo Piano territoriale di coordinamento altri sono legati a metodologie più tradizionali diciamo ad approcci più tradizionali
Se invece riuscissimo a quelli era trovare anche come dire un luogo una struttura periodica di confronto per dare il segno non di quello che le Province vogliono essere ma del contributo che realmente le provi concretamente le Province possono dare alla promozione di una nuova cultura della costruzione dello sviluppo al nord come al sud
Un'azione quindi dico coordinata di tutte le Province finalizzata alla riqualificazione urbanistica riassetto idrogeologico del territorio ormai nostro territorio in condizioni disastrose bastona piogge perché cominciano frane da tutte le parti tutti i fiumi
E il terreno in piena c'è bisogno che ora questo io son convinto che darebbe non solo grande visibilità alle droghe perché sarebbe un'operazione grande di
Condizioni di dissesto del territorio
Ma segnerebbe e questo barile
Non è secondaria anche per noi amministrazioni provinciali ma che per noi cittadini il primo serio tentativo di mettere mano in ordine al territorio a livello nazionale un
Quelli li intervenendo a livello a cui sul territorio si deve intervenire
Perché anche l'errore che finora è stato fatto è stato quello dei i tentativi di di proposte che non guardavano alle specificità dei singoli territori ma guardavano al territorio in astratto poi si trattava a livello locale senza individuare precisamente le competenze di tradurre le indicazioni
Legislative sulla dal punto di vista operativo concreto pure è chiaro che al potremmo anche fare altre quote predica l'importante è trovare un punto d'attacco capace in questa fase di riqualificare come dire fortemente ruolo e funzioni della Provincia della Province come istituzione io sono convinto che su questo terreno che tra l'altro c'è già riconosciuto per legge non abbiamo bisogno bidelle che regione lì ecco potremmo fare una sperimentazione interessante che poi ci potrebbe portare anche molto più lontana grazie
Grazie Napoli
Allora adesso ha iscritto parlare professò sei Conall sì presidente della provincia di Ferrara vero
Ma io a dir la verità
Ogni volta che vado a un convegno dell'UPI
Mi sembra
Di tornare poi a casa sempre più dell'uso tanto perché tanto per dirne una potrei dire che noi presiede alle Province siamo perseguitati politici la Provincia perseguitato politico
Perché
Io vorrei sapere una cosa stamattina ha detto il nostro presidente
La provincia ha un ruolo con parole esatte veniva gemellata Lamberti ne siamo gemellati con Napoli da poco
Ha detto delle cose che condivido e sottoscrivo e perciò ci siamo gemellati che abbiamo delle idee se no che esigeva ragionava farebbe fare dei viaggi di cui carattere artistico e culturale
Il professor Pola dice la Provincia nei concetti federalismo ci sta
E allora signori miei stamattina ammonì bisognava chiedere qualche altra cosa
Per chi nella conferenza
Dei presidenti delle Regioni circola un progetto perverso
Un progetto che alle sue storie già di qualche mese che viene dall'Emilia Romagna che per l'abolizione delle province
Insomma qui bisogna curativa alla gente le cose come stanno
Qualche rappresentante sprovveduto del Partito popolare
Ha scritto un articolo forse dimenticarli cerca cose che andava messo in mezzo lui dice le Autonomie locali sono rappresentate dai municipi
Va ai Comuni delle città metropolitane si è distratto qualcuno che l'ha scritto di oppure qualcun'rivestì queste cose c'è
Allora io voglio capire una cosa
Sono stati approvati allarga al Senato i due decreti Bassanini
I quali vanno nella strada giusta ma non possiamo ancora continuare le nostre assemblee per dire che la Provincia è necessario e Signorini i comuni non lo fanno questo lanci fa altre cose noi perdiamo i tre quarti di tema delle nostre iniziative per affermare il ruolo che le Province sono essenziali
Non lo sapevamo già
Solo che bisognerebbe zittire questi lotti
è l'anno scorso per esempio nove maggio Repubblica
Qui c'è il professor Prodi
Buon testimone sulle pagine di Repubblica regionale la Provincia enti inutili scritto dal professor Barbera firma autorevole di costituzionalisti
Il giorno dopo di rimandi professor Mandelli
Faceva presente che oltre ai manicomi le province nel frattempo si intende interessavano di altre cose perché mille novecentotré era abbastanza lontana
E lo ha detto bene Lamberti prima non lo ripetiamo più l'Emilia Romagna ha fatto una bellissima legge
Bella diciamo la legge centonovantacinque in materia urbanistica
Perché la Provincia e venti in via del Medio necessarie legge meglio di tutto il territorio
Da qui la ragione importante perché le Province devono togliersi la pigrizia e comincerà a parlare meglio dei patti territoriali e non mi soffermo più su questa parti
Mantelli ricordava che le Province sono cresciute
Trasporti inquinamenti urbanistiche
Hanno conclusivamente portato con qualche altro elemento concorrente questo iniziale al patto territoriale di coordinamento questa è la questione nostra dove noi dobbiamo andare avanti
L'articolo quattordici e quindi dal progetto di legge non Napolitano va portata avanti con grande determinazione perché sono un'integrazione eccellente modificativa della centoquaranta euro che ha portato alla svolta nel mille novecentonovanta
E allora vedete te più importante che noi concludiamo questi discorsi e io sono un po'preoccupato
Perché vedete all'Agnesi fatto immagini meno e glielo invidio e dell'ANCI
Però abbiamo anche dei politici istituzionali che sono un po'distratti si trovano dieci minuti lo dico con umiltà non per fare polemiche persona modo come Napolitano Visco
Devono avvenire entro domani all'UB ma perché l'evoluzione sentire che Lupi è qualcosa che appartiene a questa comunità statale e decentrata
Perché altrimenti questa distrazione può essere letto in tanti modi e noi non dobbiamo apparteneva a quella categoria Inuit distratti
Cioè per ragionamenti per ragioni obiettive possono sembrare distratte disattende perché non credono nel ruolo e la funzione di questo ente che diventa sempre più importante e necessaria
E allora dobbiamo far leva più sulle cose in cui una certa progettualità Lupi la leve svolge e le province devono essere al livello di creare condizioni oggi di programmazione
Perché quando nel decreto Bassanini si dice che i Comuni interiore i cinque mila abitanti devono creare il punto di riferimento dei servizi e quant'altro nella provincia
è un elemento quarto che oggi raggiunto in questa sede il professor De Vito che almeno ha fatto solo piacere sentire questa sottolineatura la concertazione
L'anno scorso e svolse una relazione indotta quando disse che cos'è il ruolo della Provincia la sua identità le sue funzioni e a un certo momento la rappresentanza elettivi qualche elemento che la configura meglio e questa concertazione che già in essere da noi cioè avviene dal basso
Se però anche i comuni ma questo può è compito nostro Haute altamente certe volte involuzioni di piccoli localismi
Li esasperano e disattendono quello che dovrebbe essere il ruolo di confronto continuo e serrato che porta la cosiddetta concertazione
La riaggregazione delle risorse avviene attraverso una progettualità il riaccorpamento dei servizi avviene attraverso una certa progettualità una certa un certo momento strumentazione coordinate ordina
Quindi quando noi diciamo che fra poco perché lo Stato che ce lo consente la legge sui servizi idrici qual è e a un certo momento la piattaforma ideale dove meglio si svolge il dialogo è proprio la Provincia
E allora cerchiamo anche in materia economica e finanziaria in termini di contabilità noi abbiamo delle Province che fanno delle cose eccellenti
Non tutte lo fanno guardate agli una provincia che meno strutturata ha una struttura migliore dei comuni perché ai servizi più larga che se il Comune non & affini generale
Quindi se di queste cose siamo convinti
A un certo momento il politico ha un difetto
Certe volte chiama un po'come i grandi medici quando le ammalata dice ma se io sto male meglio che vada a Parigi
Oppure va da Boston perché vi si vi sia un grande merito e mi saluta sicuro non ci appassioniamo dei giuristi
La lettera la pigrizia dei politici
E quello che ci dicono i politici una risma alle c'è un costituzionalista bravo bellici ma bisogna abolire le province
E noi lo seguiamo Ulivo il Sunrise ampi guarda negli e tecnici vanno prese cum grano Salis perché a un certo momento delle loro idee bisogna usarle con sapienza perché chi legge voi è una rappresentanza elettiva significa coniugare io non voglio venne delegittimare né criminalizzare nessuno
Ma perché penso con consapevolezza di poter dire queste cose se il politico si va a prendere della per il Pd Rizzi elegge relazioni e altre non va un servizio alla comunità perché significa non svolgere un ruolo di rappresentanza politica
Ebbene allora diciamo oggi
Che a questi giuristi trasversali o pigri poi Poli invisibili
Che la smettano di parlare dell'abolizione delle Province perché non è un compito loro che possono essere una minoranza che poi sono quelli che nel settantaquattro Zanaboni comprensoriale e chiediamoci perché non è sempre quella schiera che una volta ma ridotti
I comprensori che non servivano a niente si dice perché dovrò leggere in termini sovracomunale a legislazione urbanistica hanno solo creato dei problemi Lisi grava del consociativismo più perse per il più perfido perché ho capito meglio tutti gli esecutivi si svolge in un attraverso la rappresentanza partitica anche i tecnici veri una scelta allo stesso modo
Questo è finito
E allora si è finito facciamo le conseguenze dei tecnici per diciamo le cose milioni e cerchiamo anche di portarle arbitrato l'interim agli atti provvedimento Alicia richiamando l'interesse della gente delle nostre province grazie
Grazie nonché mentre si prepara per l'intervento e il professor Vittorio Prodi che al presidente della Provincia di Bologna e io dico solo che quel testo che ha citato el professorale nord si io ce l'ho qui perché è una delle cose che mi porto sempre in cartella dice proprio testualmente in ciascuna regione non è una proposta
In ciascuna regione l'amministrazione locale alla propria articolazione fondamentale nei comuni i quali rappresentano la propria comunità ne curano gli interessi e ne promuove lo sviluppo articolo due lo statuto può prevedere nel territorio regionale l'istituzione delle provini
Sì ovvero a seconda delle caratteristiche del territorio comunità montane o autorità metropolitane allora proprio per evitare di parlare sempre dei di cose che hanno invece devono essere normali però è giusto che si sappia anche chi a queste proposte ma almeno conosciamo i nostri interlocutori farà questa proposta ci rammenta Luigi Marinucci Roberto Bin Marco Cammelli Adriano Di Pietro
Giandomenico Falcon giusto per sapere con chi abbiamo a che fare professor Vittorio Prodi residenza provincia di Bologna
Volevo innanzitutto
Dire un paio di cose sulla l'argomento di oggi pomeriggio
Si è parlato giustamente della
Contestualità della del centro dispensa e del centro di prelievo che credo che sia una del dei requisiti fondamentali per una responsabilizzazione corretta
Della pubblica amministrazione io credo però che ci sia anche un altro un altro criterio da tenere presente
E dove anche una coerenza fra le caratteristiche del tributo il prelievo e la destinazione del tributo
Ecco io sono un po'spaventato anche se evidentemente le cifre ci danno ragione di una dipendenza forte forte della nuova fiscalità dall'automobile
Ecco io non credo che andremo a a avremo di fronte nel breve e medio termine dei cambiamenti forti ecco però mentre una giustificazione
Di questa fonte in parte c'è perché la provincia ha già delle competenze forti in campo di viabilità e per inciso queste competenze si stanno si rafforzeranno a breve in modo deciso
Ma la Provincia fa molte altre cose
Tra cui anche il il trasporto pubblico per esempio
E il trasporto pubblico io lo vedo molto tanto per dare un esempio almeno di come vedo io questa coerenza fra il tipo di tributo la finalizzazione del tributo
Una ICI che
Credo erroneamente passi come una una un'imposta di tipo patrimoniale
E invece una imposta che e riscossa dalle autonomie locali
Comune ma io credo che anche le Province potrebbero avere in questa veste una una certa partecipazione questo tributo vedo Licci come quella imposta che permette poi di organizzare le infrastrutture perché il bene casa possa essere fruibile
Ecco questo è credo una in una una preoccupazione che noi dovremmo avere costantemente quando parliamo di tributo cioè cercare di arrivare ad una coerenza interna molto forte tre che indichi sia una responsabilizzazione in termini di centro di costo di spesa ma anche una possibilità di chiudere il cerchio fra prelievo e spesa anche dal punto di vista della della dell'impiego di queste risorse
E poi è stato fatto anche un altro esempio di risorse che debbono accompagnare le tele che che arrivano in particolar modo dalla Regione
Io lo sottolineerei un aspetto che annoiata dato certamente delle grosse difficoltà in termini di questione di quel personale che viene dato assieme a delle belle che mi riferisco in particolare al personale degli ex se
Delle ex aziende turistiche
Che sono finalizzate strettamente a quello scopo se cambia se noi abbiamo bisogno
O abbiamo una persona che andrebbe meglio di un'altra di quelle che ci è stata data originariamente non possiamo farlo perché altrimenti la Regione non le paga più
Ecco allora questo e
Un'altra cosa che noi dobbiamo rivendicare nei corner indenne nella nei riguardi della regione una completa dico completa libertà di gestione di tutte le risorse che vengono date ivi compreso il personale
Vorrei però approfittare di questa di questo occasione anche per fare alcuni rilievi di carattere generale
Non ci facciamo credo questi discorsi mi riferisco in particolare all'intervento di sì con Orsi non per piangersi addosso
Non abbiamo nessun motivo di piangerci addosso
Nessuno mette seriamente in forse o in dubbio la Provincia
E nella costituzione
E la Provincia c'è per esserci non solo ma c'è per crescere
E ci sono dei motivi funzionali perché questo deve avvenire glieli faccio anche alla nostra esperienza di Bologna come anche
Provincia in cammino verso la città metropolitana che io credo ed è l'ho sempre proposto anche ai colleghi delle altre province è un laboratorio per la nuova Provincia
Quindi noi abbiamo questa necessità di riorganizzare il territorio nel suo insieme in modo coerente integrale perché e da questa riorganizzazione che può arrivare la capacità del nostro territorio e delle nostre imprese che sono nel territorio la capacità dicevo di fare fronte alla sfida globale
Noi abbiamo dei costi di manodopera che sono altissimi
Ma se assieme anche alle alle alle e qualità che vengono dati alla mano d'opera c'è anche un'organizzazione territoriale alle spalle che sorregge in modo razionale e forte il lavoro delle imprese allora sarà più facile per tutti richiamare anche investimenti dall'estero e soprattutto tende nere nel nostro territorio il le risorse finanziarie nostro
Se il territorio ben organizzato
E che vuol dire in termini di trasporti sanità viabilità formazione professionale
Istruzione
Ecco se tutto questo si tiene coerentemente
Nonostante i prezzi e elevati delle nostre infrastrutture
Gli investimenti arrivano
Ma chi può fare queste cose lo può fare soltanto la Provincia
Quindi le cose non non credo che si prestino a dei ripensamenti ci può essere qualcuno Giammario Ucci noi l'abbiamo contrastato e lo contrasteremo ancora
Perché nella legge regionale di delega e di provincializzazione reale dei se e dei servizi provinciale per l'agricoltura è stata messa la Comunità montana
Nel alla alla stessa stregua della Provincia quando i servizi vengono
Delegati alla Provincia in pianura e alla comunità montane in montagna la cosa che è già stata detta che è assolutamente non sostenibile
Noi dobbiamo fare riferimento alla anche se vogliamo per semplificare ma per avere anche delle regole per di comportamento alla rango costituzionale delle autonomie locali
Già anche panettoni lo sottolinea in questo le credo che abbia ragione la comunità montane di rango comunale
Anche nella centoquarantadue non credo che ci possano essere dubbi a questo riguardo
Mentre la Provincia è un'altra cosa
E se vogliamo ragionare allo stesso modo io credo che anche la città metropolitana e di rango provinciale
Ci sono alcuni
Grandi sindaci si chiamano forse sono i sindaci delle grandi città
Ecco che e preferiscono ragionare di una città metropolitana come una specie di città regione
La cosa non è corretta
La città metropolitana rimane un ente territoriale
Se noi però stiamo attenti nel classificare nel dare delle caratteristiche salienti che cito magari sono ripeto delle semplificazioni ma ci permettono in qualche modo anche di orientarci
Perché la prerogativa principale della regione e quella di legiferare indirizza
Non è di governare
Il governo
E la gestione e più sulle autonomie locali regione Provincia e comune
Ora
Io non credo che sia richieda la città metropolitana di legiferare
Allora forse alcuni penso no a una città metropolitana di di rango regionale per poter accedere all'IREP
Spesso il tutto un altro discorso
Ecco io credo che anche lì ragionando in termini di coerenza farà prelievo e destinazione del tributo
Noi dobbiamo pensare che lire è un'imposta che destinata almeno parzialmente alle province
E ivi compresa anche la città metropolitana
Proprio per il discorso di prima che è il territorio che nel suo insieme ma organizzato perché le aziende funzionino meglio
Perché noi possiamo agire meglio e noi possiamo avere da a garantire a tutti i cittadini ed è questo credo il vero senso della
No alla metropolitana quando si parla di città metropolitana garantire dico a tutti i cittadini un diritto di cittadinanza di accesso ai servizi
Basilare
Come la sanità ma io direi di più come sanità scuola tu di quelle remore
Io dire qualcosa di più anche nel senso
Che
Qui si tratta veramente di
Di capire ecco che noi possiamo essere veramente questo perno di una nuova organizzazione territoriale
Ecco e
Quindi non possiamo
Così fermarci
A dire ci siamo non ci siamo ecco questa è una un'interrogazione interrogarsi sulla propria identità che io ripeto non ha senso
Ecco noi dobbiamo naturalmente fosse farci questo per motivare ci ancora di più nella nostra azione
Ma io credo che per esempio noi abbiamo o una missione fondamentale
E io credo che sia quella di riorganizzare il territorio ma anche nel senso di riequilibrare le variare in termini di di in oneri e di benefici
Soltanto se assieme a quelle prerogative che noi abbiamo noi capiamo anche che noi abbiamo questa funzione politica
Dio ridare una identità complessiva tutta la provincia ecco allora noi possiamo anche creare un ulteriore senso di cittadinanza ma anche con la consapevolezza che noi se non facciamo questo ed è credo la nostra opera politica più importante ecco il territorio non si riesce a gestire i rifiuti il comune capoluogo non sa dove metterli
Parte diciamo qualcuno potrebbe dire sì mettete ve li ma questo è un parlare corretto insomma ecco allora realmente c'è questa questo sta senso di interdipendenza reciproca
Che credo sia il risultato più grosso
Di un della della nostra opera di governo della Provincia
Questo il senso di appartenenza
E che solo ci può permettere di creare quelle infrastrutture qualunque infrastruttura cosa che noi dobbiamo fare implica un uso del territorio l'uso del territorio implica il sapere parlare
A tutte le comunità perché assieme accettino
Queste cose
Ecco io credo che queste cose la Regione non li possa fare saggia di non farle e i comuni finiscono con tutto il rispetto per Muti municipalismo i Comuni finiscono col litigare fra loro
Hanno voi provincia viene richiesto invece questo opera politica fondamentale
Di dare il senso di quello che ciascuno di noi può rinunciare
Perché tutti quanti si arrivi ad un livello di convivere di convivenze più elevato mi si è chiesto tante volte di dire tu devi essere garante dai dai dagli altri sindaci ci devi essere garante nei confronti del del del comune capoluogo io vorrei essere invece garante di qualcosa di più alto
Assieme del comune capoluogo e degli altri comuni per un livello di confidenza più elevato questo credo che sia la missione non solo delle città metropolitane ma di tutte le province
Io sollecito se ci sono altri interventi perché lo spazio OCSE
Truffe è lei Presidente di Parma provincia di Parma
Grazie alcune sottolineature
Un tema che non sento mai affrontare
In questi discorsi importantissimi sul decentramento sul trasferimento di funzioni
Di compiti è quello del personale
Cioè si dice genericamente occorre trasferire non solo le funzioni ma anche le risorse del personale
Però come si immagina che avvenga il trasferimento dei ministeriali
Alle Regioni o alle Province deve regionali alle Province
Automaticamente nel senso che c'è un decreto che stabilisce questo trasferimento per questo avviene di persone a me pare una sottovalutazione del problema che potrà trasformarsi soltanto in una realtà che il trasferimento non avverrà e che giorno per giorno le burocrazie cercheranno di riacquistare la loro funzione
Io credo che come in ogni azienda anche privata quando si tratta di grossi problemi di ristrutturazione
Il trasferimento del personale va tematizzato
Discusso trattato incentivato modulato nel tempo
D'altra parte noi non vogliamo distruggere la burocrazia non la vogliamo riqualificare rimotivare rendere più efficaci
Non aveva re come ci sta facendo con i segretari comunali provinciali della gente che dovremo supportarci in una in un ruolo ambiguo e praticamente demotivato che non è né carne né pesce e che comunque sarà lì
Perché si tratta all'ultimo momento sotto d'imperio dell'urgenza
Allora io chiedo in modo esplicito
Che questo tema
Del trasferimento del personale della sua riqualificazione rimotivazione venga assunto come un tema fondamentale del processo di decentramento se è così viene fatto probabilmente il processo di decentramento avrà una sua realtà magari ci metteremo un anno di più due anni di più però lo faremo sul serio
Altrimenti succederà non posso eccesso a metà degli anni settanta con le regioni che il personale ossia disperso o è rimasto a Roma attentare giorno per giorno dire acquistare la propria funzione ecco questo è un tema io non mi dilungo ma che secondo me è assolutamente fondamentale e che non sento mai affrontato nei dibattiti pur numerosi a cui partecipiamo
Una seconda sottolineatura per questa io sono non da oggi fortemente preoccupato
Perché il sistema di tensione che abbiamo verificato anche questa mattina fra comuni province e regioni
Se posso dirlo estremizzando un po'la mia sensazione è questa che tutti parliamo di federalismo di decentramento eccetera eccetera ma tutti sono alla ricerca della posizione migliore per tenere più vantaggiosi rapporti con Roma
Stamattina l'abbiamo sentito bianco dire però con l'uomo ci poniamo rapportare noi io mi debbo dire io sono per lo Stato unitario ma io vi devo dire che nella mia speranza è che io Presidente della Provincia o sindaco non devo più andare a Roma ma devo andare a Bologna no a Roma allora non ha importanza che tutti vogliono a vero i rapporti con Roma
Ma ci siamo mossi esattamente nella direzione opposta e ci stiamo muovendo in direzione opposta abbiamo fatto poi in una fare il proprietario può anche andar bene la conferenza non lo Stato regioni ma abbiamo aggiunto la Conferenza Stato città che non esistono
E autonomie locali città e autonomie locali
è stato per avere il rapporto diretto con Roma guarda caso allora bisogna che su queste cose abbiamo il coraggio di trattare dirò delle cose anche un po'impopolari qua dentro per esempio per la seconda Camera io sarei dispostissimo ad accettare il discorso che la seconda Camera sia la Camera delle Regioni
Cioè un rapporto fra le regioni e e lo Stato
Però a questo punto dobbiamo temere dalle regioni un impegno chiaro al decentramento riconoscendo a loro il compito legislativi e dentro a questo io ci metto anche quello che la partecipazione al governo statale però noi ci risolviamo in modo più positivo i rapporti fra noi la Regione all'interno della nostra regione
Debbo anche dire che vedo con estrema preoccupazione questo tema delle non della provincia metropolitana
Ma della città metropolitana che così come viene gestita oggi vuol dire un'altra cosa cioè la città metropolitana non è uno strumento per far è forte la Provincia ma è un'idea che prima delle Province sullo stesso piano delle regioni o addirittura prima delle regioni ci siano le grandi aree metropolitane
Tant'è vero che si cita poi a un turno Brema senza fare i conti con una storia diversa della Lega Anseatica rispetto alle nostre alle nostre realtà
In realtà nel nostro Paese
De
Reale di situazioni urbane che travalicano il confine delle Province io ne conosco solo due ci sono solo due
Dai cui il territorio in uno basato esce dai confini della delle Province che sono Milano e Napoli
Perché a Milano e Napoli sono due realtà urbane più estese delle rispettive province tutte le altre Bologna Genova Firenze Roma spesso sono all'interno della propria provincia allora questi territori vanno governati dalle rispettive Province
Per Milano e per Napoli si devono trovare in sede locale delle soluzioni che bisogna dare i poteri alle regioni per poterlo fare adeguata della realtà che sono al di là della dimensione provinciale
Se non si riescono a ridurre questi motivi di conflitto che secondo me oggi sono molto forti
Perché è vero quello che diceva Prodi prima e che va Costituzione ci garantisce ma è anche vero che il dibattito nel senso di dire riduciamo la struttura a regioni Città metropolitane e comuni e molto forte
Molto esiste esiste è forte allora sennò non riusciamo a chiarire i termini di questo confronto techno che saremmo noi
A legittimare
Di fatto noi vogliono le autonomie locali le manovre che certamente ci saranno a conservare la struttura centrale dello Stato
Ultima sottolineatura
Si dice io condivido che noi le Province
Abbiamo innanzitutto il compito di governare il territorio e io sono convinto che sia così
Rilevo ed è uno solo non sono un'osservazione a cui confessa non so dare una una risposta ma lo pongo come problema di riflessione
Che si stanno delineando delle agenzie settoriali
A scala provinciale molto forti
Molto forti perché hanno la tecnostruttura forte
Le usure
Per quello che riguarda la sanità le aziende dei trasporti presto avremo con le aziende provinciali per l'acqua avremo le aziende provinciali per i rifiuti altre ancora
Che poi rispettando nominalmente il compito programmatorio delle Province
Hanno però una loro intensità strutturale una loro densità strutturale talmente più forte
Di quella che hanno le corrispettive Province per cui le Province si troveranno nuovi in linea di principio ma in linea di fatto che poi diventa anche di principio
Non nel ruolo al massimo di mediatori di decisioni che nascono da strutture digestione molto più forti delle delle strutture di programmazione
Ripeto io non ho la soluzione di questo problema ma se vogliamo prendere sul serio il ruolo della Provincia come organizzatore del territorio
Una riflessione attenta su che cosa voglio dire programmare che non è scrivere un libro o di sognare una carta ma governare dei processi è una esigenza veramente importante Ultimo codicillo ho sentito che ormai è una linea generale quella di pensare a un organismo regionale che la mia regione per esempio l'Emilia Romagna si immagina come una vera e propria seconda camera regionale
Mi permetto sotto sommessamente
Di sottolineare che noi come dice professore
Mi permetta di sottolineare ad alta voce per accontentare il collega presidente di Ferrara
Che noi credo tutte le forze politiche andiamo
Sostenendo l'esigenza di uno Stato come si dice in leggero
Che non vuol dire inefficiente vuol dire che non deve avvenire delle strutture ripetitive delle strutture troppo complesse per fare ciò che si può fare in modo meno complessa
Allora creare una autentica alternativa i Consigli regionali
Significa complessi ficcare ulteriormente un processo decisionale che ha bisogno di essere semplificato e reso più rapido non complessi ficcato
è giusto la consultazione è giusta la concertazione ma con ma consultazione e concertazione si possono fare con strutture molto più leggere che non quello di immaginare anche a livello regionale i tutte le regioni una doppia Camera
Con tutte le complessità che essa comporta
Ecco
Chiedo scusa di queste sottolineature in ordine sparso frammentari e in parte senza risposta
Almeno da parte mia ma se noi non assumiamo con grande determinazione una linea molto chiara che tende alla semplificazione e alla distinzione dei ruoli
Temo fortemente che non contribuiremo positivamente alla evoluzione in senso autonomistico regionalista federalista della della nostra amministrazione pubblica
Bene
Se non ci sono altri interventi
Pare che non ce ne siano più
E andrei a concludere i lavori di questa seconda sessione
Vorrei transitare oltre a ringraziare tutti quelli che sono i tutti coloro che sono intervenuti di coloro che hanno fatto
Da spettatori ma da spettatori attenti e partecipi di tutta la nostra problematiche vorrei semplicemente chiudere ricordando due cose una mi è piaciuto molto nell'ultimo intervento il concetto io credo che nessuno di noi voglia rapportarsi a Roma tutti vorremmo rapportarsi il più in non possibile è dovrebbe essere interlocutore regionale è quello più naturale però ricordo anche che l'esigenza del tavolo stato autonomia locale che in prima battuta rischia a richiamarsi stato città quella sarebbe stata una cosa veramente sciagurata è un'esigenza forte che viene dal fatto che esiste un altro tavolo ero stato regioni dove c'era un dialogo aperto con le regioni e quando si discute di riforma federalista dello Stato bisogna che vengano ascoltati tutti i livelli di governo garantiti costituzionalmente e quindi ecco l'importanza di esserci
L'importanza anche di essere stati riconosciuti dal governo come interlocutore per la discussione della riforma federalista
Detto questo io credo che al di là di tutte le paure le angosce e i problemi di non voler parlare di una cosa che per noi è ovvio banale cioè che esistiamo e che abbiamo un ruolo importante io sono convinto che anche oggi sia stata una tappa attraverso la quale si sia rafforzata e non una consapevolezza la consapevolezza che qualsiasi processo di riforma odi federalismo o di decentramento di questo Stato
Dovrà passare per forza di cose nelle province perché noi che viviamo sul territorio che amministriamo direttamente sul territorio sappiamo perfettamente i limiti dei comuni e i limiti delle regioni
Noi siamo consapevoli effort te e forti di questa certezza credo che dovremo investire qualcosa di più tutti insieme per farlo conoscere ai cittadini perché purtroppo i cittadini per fortuna loro non devono sapere tutti i problemi della amministrazione tu dica lo facciamo noi di mestiere però è utile che noi lo facciamo conoscere i nostri cittadini altrimenti rischiamo davvero
Che delle opportunità interessantissime per il futuro del nostro Paese vengano sprecate e queste opportunità sono le Province
Quindi io mi permetto di chiudere con questa riflessione che spero sia condiviso da tutti vi do appuntamento domattina alla ripresa dei lavori ci sarà il nostro presidente Marcello Panettoni che ci sarà un dibattito interessantissimo domattina sulla riforma costituzionale grazie a tutti e buona serata