"L'Unione economica, monetaria, finanziaria e sociale europea: procedure operative e tempi d'attuazione" conferenza interuniversitaria organizzata dalla II Università degli Studi di Napoli in collaborazione con la Commissione Europea nei giorni dal 9 al 14 giugno al Palazzo Reale di Caserta nota: la conferenza non è stata registrata integralmente

Signori e signore Bongiorno un saluto a tutti i partecipanti voi vi sentite perché io funziona
Un saluto a tutti io penso che
Faremo in modo da far seguire i lavori
Tenendo conto di quelle che sono le presenze e soprattutto cercando di organizzarli in modo che si concluderanno rapidamente io mi dite troppo Chissi me parole introduttive solo per far presente che
Desidero un po'raccogliere i dati anzi la la messe di dati che sono presagi di tenendo conto di quelle che sono le relazione annunziate e che quindi mi riservo eventualmente di
Dire due parole nacque parole soltanto a conclusione
La di questo Pannella
In effetti questi problemi i trasferimenti verticali ed orizzontali dei poteri
Hanno fatto oggetto per quello che riguardava l'attività
Perché ho dovuto svolgere come il ministro per le riforme istituzionali fino a poco fa
Riguardavano problemi che erano stati messi a fuoco in una sotto commissione di studio specializzata istituita insieme con il collega Masera
Commissione distrusse otto commissioni di studio specializzata a cui hanno partecipato proprio per quello che riguarda i problemi dei trasferimenti verticali ed orizzontali di poteri ma anche per quello che riguarda in sostanza quelle che si potrebbero definire le rivisitazioni dell'apparato delle fonti comunitarie
Altri problemi a questo connesso hanno costituito oggetto dei lavori di questa sottocommissione di studio che ha terminato con un rapporto specifico sottocommissione che ha avuto la possibilità di avvalersi del contributo autorevole sia del
Collega
Dei nostri due
Colleghi universitari cioè del collega Alleanza e del collega professor Caruso
I risultati direi sono stati abbastanza utili in quanto sono serviti come preliminare di studio per quelli che sono stati gli incontri successivi
Rivolti in sede di revisione o di progettualità relativa alla revisione del Trattato di Maastricht
Almeno a impostare le questioni relative alla semplificazione
Del diritto comunitario o a quelle che possono essere le ipotesi di lavoro che si possono avanzare attualmente in in relazione alla semplificazione del diritto comunitario
L'altro aspetto che direi l'aspetto correlativo l'altra faccia della medaglia
Di cui è necessario accennare di cui io terrò conto poi se mi riuscirà alla fine di due dire due parole conclusive e quello che anche è stato messo a fuoco da questa Commissione e quello che riguarda il coordinamento Endo governativo
Delle politiche dell'Unione Europea coordinamento che credo come tutti sia noto presenta direi delle difficoltà stavo per dire quanti istituzionali
Problemi di coordinamento che non sono tipici esclusivi soltanto del nostro Paese si verificano anche in altri ordinamenti probabilmente però negli altri ordinamenti hanno trovato qualche volta
Una soluzione più o meno definitiva una soluzione assestata che sono ancora in attesa di trovare qui
Danovi vedo che comunque c'è è presente qui tra i relatori il collega professor Guizzi e Luís proprio che in fondo a lungo a seduto in Parlamento in una Commissione al come funzionario ha detto alla commissione che curava questo tipo di rapporti probabilmente anche lui potrà dirci qualche cosa sui problemi edito governativa io per ora ho terminato da Ray direttamente la parola al professor Tim Herman s'perché ci sposta riferire
Massimo cui signor ministro
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Fuori Issa Expo è mio
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L'ovvia fin quando rimasti in poc'anzi al Frassinetti in quiescenza
Ho pagata sono nato a Rimini e Fiuggi anche fama
Ringraziamo tutti il professor time Mans perché ci ha dato una dire panorama istituzionale completo del sistema della Banca centrale europea soprattutto dei rapporti istituzionali tra Banca centrale europea
Banche nazionali
Giungendo alla conclusione che per dal mio punto di vista molto importante che si tratta effettivamente di un'autorità
E a questo punto sovranazionale non lo so ma anche munita di poteri per quello che riguarda i rapporti e possibilità di stipulare
Rapporti quindi di muoversi nell'ambito più stretto il diritto internazionale comunque un'autorità indipendente
Di le manifestazioni dei poteri della quale sarebbero accompagnato contraddistinte dalla trasparenza
Questo è un aspetto sul quale ricordo si erano avuti alcuni dubbi
Dubbi che sono legati in sostanza quello che è l'assetto normativo
Si faceva menzione dell'articolo centonove del centonove poi centonove Iozzo il modo in cui sono carrette Rizzante si potrebbe dire i Poteri le funzioni normative di questo sistema delle banche centrali europee delle banche nazionali
Europeisti e quindi anche i poteri della Banca centrale in relazione a quelli che sono i poteri del Consiglio ricordo al college Leanza che qui che a me era rimasto il dubbio ancora un dubbio non risolto circa la natura del potere di raccomandazione perché qui
Le raccomandazioni sono raccomandazioni coercitive allora ci sarebbe da rivedere probabilmente tutto quello che si è detto finora
Anche da parte della dottrina si è occupata specificamente di diritto comunitario circa la natura delle raccomandazioni
Ma questo è un aspetto tua interessa me particolarmente perché io pensavo che anche le raccomandazioni potessero avere ma parecchio tempo fa potessero avere poteri vincolanti qui secondo me c'è la dimostrazione che hanno poteri eccome
Vincolanti
Volevo poi molto rapidamente
Ringraziare il professor time Max perché ci ha fatto un accenno a Flash ma interessante su quello che poi sono i poteri sanzionatori di solito un'entità di questo genere
Che appunto noi non sappiamo se sia del tutto sopra nazionale o contraddistinto marcata anche da poteri che vanno al di là della sovranazionalità così come posso capire io poi nei riflessi organizzativi interni
E munita di poteri sanzionatori ma i poteri sanzionatori che battono sui sistemi nazionali comunque li si voglia etichettare
E comunque si voglia configurare la posizione costituzionale delle banche centrali nazionale siccome per tutti gli stati membri devono dotarsi di questo tipo di apparato questo apparato la banca centrale nazionale a sua volta entra in rapporti particolari con il proprio sistema costituzionale
Ed è inutile che io insista su questo aspetto del problema che è un problema particolarmente rilevante proprio per il nostro ordinamento
I poteri della nostra banca centrale in relazione a quelli che poi sono i poteri diciamolo in termini rapidi dell'esecutivo e i rapporti che intercorrono se appena appena si vede a quello che e invece si fa attenzione a quello che il regime per esempio tra il regime la posizione costituzionale della Bundesbank nell'ordinamento federale tedesco rispetto al al consiglio dei ministri insomma al gabinetto governativo
A questo punto io tenuto presente
Ce previsto un numero notevole di interventi e che i tempi stringono appena vorrei stabilire con voi un limite che rimetto alla vostra cortesia un limite da non sorpassare per quello che riguarda gli interventi che dovrebbe essere il limite dei dieci minuti appena estensibili
E quindi nell'ordine vorrei adesso sentire la professoressa Zilioli
Grazie presidente
Cercherò di attenermi alle sue alla sua richiesta anche se io trovavo già molto difficile riuscire in quindici rifugi a parlare dell'Istituto monetario
Farò il possibile
E sono molto lieto di poter parlare dell'istituto in questa sede non solo per la magnifica cornice ma anche perché ogni volta che mi capita di parlare al di fuori del nostro ambito dell'Istituto monetario europeo ho sempre l'impressione è che sia
Poco conosciuta
Probabilmente in parte dovuto anche alla politica di basso profilo dell'istituto in parte forse la novità dell'ente stesso
Ma questa questo fatto di esser poco conosciuto contrasta moltissimo a mio parere con il fervore di attività che quelli che vi lavorano
O perché sono all'istituto monetario o perché lavorano le banche centrali nazionali ben conoscono e che è iniziato al momento della sua istituzione che probabilmente continuerà fino al momento della sua liquidazione
L'istituto quindi è stato costituito all'inizio del novantaquattro sulla base del Trattato di Maastricht dell'articolo centonove e dello statuto che si trova nel quarto protocollo al trattato
è una indica un po'particolare perché non si tratta di un'istituzione infatti ha personalità giuridica
None finanziato dal bilancio comunitario e questo è stato in questa questo è un requisito necessario per garantire l'indipendenza dell'istituzione
E soprattutto dire la caratteristica più anomala dell'istituto è la sua il suo essere a termine
Cioè finora qualunque agenzia costituita creata dalla comunità ha avuto un momento l'inizio ma non una scadenza avuto compiti che sono stati assegnati ma non è stato mai detto determinati compiti questa agenzia questo ente questa istituzione non ci sarà più
L'istituto alla natura proprio transitoria
E il motivo si può ritrovare un po'nella foto i lavori preparatori del trattato inizialmente non era previsto di costituire un istituto ma di dare alla Banca centrale europea inizialmente poteri preparatori e soltanto in seguito trasferirle la competenza di politica monetaria
E però si è pensato che questo avrebbe creato un problema di immagine per la Banca centrale europea perché al suo alla sua costituzione sarebbe stato una banca centrale
Anomala tutte le banche centrali hanno il potere di gestire decidere la politica monetaria e quindi questo avrebbe potuto riflettersi negativamente sulla seconda fase della sua attività quando invece la politica monetaria sarebbe stata trasferita dagli stati alla Banca centrale europea e quindi è nata l'idea di costituire un istituto di staccare quindi la seconda fase dalla terza fase in modo più visibile creando due istituzioni separate un istituto a termine l'Istituto monetario europeo incaricato della preparazione e la banca centrale successivamente per gestire la politica
Comune della unione monetaria
Questo non vuol dire però che non vi sarà continuità tra le attività preparatorie dell'istituto la Banca centrale europea perché ovviamente tutte queste attività preparatorie confluiranno nella banca centrale che continuerà anche l'eventuale attività che non siano state terminate
Guardando anche nella prospettiva storica si vede chiaramente il l'evoluzione nel nel senso del trasferimento dei poteri proprio che l'oggetto della seduta di questa mattina
Dalla dagli stati alla comunità inizialmente la politica monetaria era competenza esclusiva degli Stati è stato creato un comitato dei governatori per coordinare questa politica monetaria nazionale
è arrivato voi l'Istituto monetario che non ha competenze di politica monetaria Macchia funzioni proprie a differenza del comitato dei governatori
Cioè il trattato attribuito questi compiti specifici all'istituto che sono da un lato di coordinamento e approfondimento della convergenza dall'altro soprattutto di preparazione della terza fase e poi ancora sempre gradualmente si passa alla si passerà nel novantanove alla creazione di una banca centrale europea che avrà proprio il la politica la competenza di politica monetaria quindi sarà in quel momento che definitivamente le competenze verranno trasferite dal livello nazionale a livello comunitario
In un altro senso si può vedere un'evoluzione nel trasferimento dei poteri possiamo dire se guardiamo le procedure legislative è stato già accennato brevemente dal professor time Manzi
Lo stesso Istituto monetario europeo nel nella sua funzione di preparare la terza fase ha il compito sempre segnato dal trattato nell'articolo centonove
F terzo paragrafo di preparare per la fine di quest'anno un quadro regolamentare legislativo e organizzatorio per la terza fase e ovviamente a questo quadro regolamentare non non è una legislazione definita è una diciamo come un un trust una una una bozza che verrà poi sotto sottoposta alla Banca centrale europea
Per quel che riguarda le normative interni che dovrà adottare la Banca centrale europea oppure alla commissione o al consiglio a seconda delle varie procedure che saranno scelte per l'adozione delle norme comunitarie
E in questo si vede appunto alla modifica degli equilibri istituzionali per il momento ancora in germe perché non è che l'Istituto monetario abbia appunto competenze legislative ma nella preparazione di queste di queste normative la stretta cooperazione con la commissione un elemento essenziale e la commissione da parte sua si vede affiancata da un'altra ente che svolge un ruolo di primo piano nella preparazione della terza fase
Signor
Il per passare al funzionamento proprio dell'istituto visto che come dicevo poco conosciute quando si chiedono soprattutto dati
Lei le funzioni che il trattato adatto all'Istituto monetario europeo sono elencate sempre l'articolo centonove F e riguardano appunto principalmente dire la preparazione della terza fase riguardano i settori più disparati varie attività che tra loro si intersecano dalla preparazione tecnica delle banconote alla raccolta dei dati statistici che sono essenziali per la gestione della politica monetaria
L'armonizzazione della raccolta di questi dati perché non sarebbero affidabili se arrivassero dati non uniformi
Alla scelta degli strumenti che la Banca centrale europea potrà utilizzare per gestire la politica monetaria alla organizzazione facilitazione dei pagamenti transfrontalieri e qua l'istituto ha già praticamente finalizzato ad un sistema che chiamato target che entrava in vigore
Nella terza fase per i pagamenti interbancari tra uno stato e l'altro
Nel suo interno stesso l'istituto lavora a vari livelli
L'organo supremo diciamo dell'istituto è il consiglio che ha composto da tutti i governatori delle banche centrali nazionali dal presidente dell'istituto che Alexandra la falsi
Che sarà in carica fino alla fine dell'anno e poi se il Consiglio dell'unione seguirà il suggerimento del dell'Istituto monetario verrà rinnovato suo incarico per sei mesi e verrà seguito da il governatore della banca centrale olandese
Il consiglio dell'istituto viene aiutato che con con il Consiglio coopera il comitato dei supplenti che anche questo si riunisce una volta al mese
E da una serie di sotto comitati e gruppi di lavoro a questi sotto comitati e gruppi di lavoro partecipano i rappresentanti delle banche centrali nazionali cioè l'istituto funziona come un centro coordinatore e possiamo dire forse che che suscita le nuove idee che cerca di far funzionare il motore per arrivare alle scadenze dovute ma la cooperazione delle banche centrali nazionali essenziale per il lavoro dell'Istituto monetario europeo questi sottocomitati
Si occupano di vari settori esiste anche un al gruppo di lavoro di esperti legali che segue propri problemi giuridici più da vicino
Problemi che sono notevoli soprattutto nell'anno in fase conclusiva della definizione del quadro regolamentare entro la fine di quest'anno
L'istituto di per sé organizzato in quattro dipartimenti un dipartimento amministrativo uno che si occupa del dei sistemi informatici
Un altro che costituito da economisti che sorveglia sia la fase due e prepara la fase tre e il segretariato generale di cui fa parte anche la divisione legale
Un quinto Dipartimento cast dei mercati finanziari potrebbe essere costituito se le banche nazionali cioè le banche centrali nazionali affidassero cosa che potrebbero fare all'istituto riserve in valuta estera da gestire ma questo ancora non è stato fatto quindi per ora non esiste un quinto dipartimento
Concludo perché vedo che il tempo purtroppo occorre sottolineo ancora una volta che il ruolo dell'istituto monetario in questa fase è decisivo come dicevo chi vi lavora sa bene quante scadenze e quanti nuove proposte ci sono la sfida estremamente stimolante perché non bisogna dimenticare che il processo di unificazione monetaria è una cosa unica non esistono precedenti storici di un'unificazione monetaria volontaria
Quindi non a seguito di una nel seno di una guerra graduale cioè non da un giorno all'altro che comprenda più di una moneta perché qua anche se non sappiamo ancora di preciso il numero dei Paesi che entreranno nell'terzo nella terza fase nel novantanove sono senz'altro più di due
E in particolare che non è non appare allenino in un'unificazione politica e questa è la più grande sfida che noi abbiamo non vi sarà unificazione politica e non vi sarà politica economica comune non soltanto coordinata quindi dal punto di vista tecnico e giuridico questo porta enormi novità grandi domande ma ovviamente anche una grandi possibilità per futura grazie
Ringraziamo la professoressa Ziglioli soprattutto per quello che ha già detto a conclusione del discorso
E non sappiamo se sarà l'unificazione politica lei però si muoveva nel quattrocentoquattro F hanno preoccupa più centoquattro gli otto così come e non soltanto noi italiani credo che le preoccupazioni siano anche sul versante tedesco su quello inglese
Certo la predisposizione interessante questa è una notizia caprese con interesse che non avevo
Che esiste un gruppo di lavoro di esperti legali che dovrebbe poi predisporre il regime definitivo da versare alla base o a pettine entro le norme
Del centoquattro yacht che è poi quello che regola effettivamente i i poteri reali di questo apparato
Cedere a questo punto la parola al dottor grande
Che ci parlerà della vigilanza prudenziale ecco questo è un aspetto che io trovo interessante
Grazie professor mosso sì l'obiettivo del mio intervento è quello di fornire alcuni elementi informativi in merito a quello che potrebbe essere il ruolo svolto dalla Banca centrale europea nel campo della vigilanza prudenziale in particolar modo della vigilanza prudenziale riferita agli enti creditizi
Alla luce di quello che il quadro normativo delineato diciamo dal Trattato sull'Unione europea e dallo Statuto de la Banca centrale europea del Sistema europeo di banche centrali
L'argomento è abbastanza tecnica quindi cercherò di mantenermi niente armi abbastanza generali il valore aggiunto che posso personalmente a portare a questo tipo di tematica direi deriva sostanzialmente dalla possibilità di partecipare all'interno dell'attività dell'Istituto monetario europeo al lavoro preparatorio in questo specifico campo come ricordava la professoressa Ziglioli uno dei compiti principali dell'Ina è proprio quello di definire il quadro regolamentare legislative
Organizzativo e logistico all'interno del quale la Banca centrale europea svolgeva i suoi compiti uno di questi campi è proprio quello della vigilanza prudenziale
L'impressione è che personalmente traggo dall'esperienza avuta fino ad oggi nell'ambito dell'Istituto monetario europeo e che questa tematica si presenti estremamente complessa molto più di quanto non possa essere forse il lavoro preparatorio nel campo dei di quelli che vengono definiti i compiti primari della Banca centrale europea cioè tutte quelle attività
Funzionali al perseguimento della politica monetaria
La ragione di questa difficoltà relativa al ruolo che la Banca centrale europea potrebbe aprire nel campo della vigilanza ed addebitare a due fattori principali il primo è che il quadro normativo non è assolutamente chiaro
Nel senso che si presta a molteplici interpretazioni e questo rende difficile in qualche modo capire cosa potrà essere fatto completamente la Banca centrale europea l'altro aspetto molto importante il fatto che esistono fra le autorità nazionali di vigilanza che sono un soggetto importante nella definizione di questo ruolo divergenze di opinioni abbastanza marcate su quello che potrebbe essere ruolo più appropriato da parte dalla Banca centrale europea in questo campo
I due aspetti non sono propriamente fra di loro di giù disgiunti nel senso che si può sostenere il fondo che le norme del trattato dello statuto che riguardano la Banca centrale europea
Come risultato di un compromesso in qualche modo tra posizioni divergenti esistenti tra i diversi le diverse autorità di vigilanza
Diciamo che allo stato attuale difficile riuscire a precisare in maniera definita quello che potreste il ruolo della Banca centrale in questo campo
è per questo che io ho cercato il contributo scritto distribuito di individuare tre possibili scenari relativi al ruolo che la banca centrale potrà svolgere diciamo questi tre scenari debbano essere letti nel senso che si riflettono la diciamo differente estensione che i poteri che la banca centrale potrà avere sia in termini di trasferimenti orizzontali che interni trasferimenti verticali che rappresentano il tema principale
Di questa riunione
Il primo scenario ruota attorno a quella norma del trattato vale a dire l'articolo centocinque paragrafo quattro che stabilisce che il Sistema europeo di banche centrali dovrà contribuire alla buona condotta delle politiche di vigilanza
Perseguite dalle autorità nazionali in materia di vigilanza prudenziale delle istituzioni creditizie
Questa può essere considerato stanza ammette che una norma basilare in materia
Ed è interessante sapere come questa norma è una versione precedente del trattato costituiva un anno una diciamo attività primaria della banca centrale
E invece nella stesura definitiva sostanzialmente vive in tutta questa attività di natura secondaria quindi non rientra più tra i compiti primari della Banca centrale europea
Che cosa diciamo significhi in pratica questa attività Piero dalla Banca centrale europea come componente essenziale del sistema europeo di banche centrali non è del tutto chiaro nel senso che sostanzialmente la norma e formulata in termini molto generali
Lo statuto soccorre parzialmente nel senso che c'è una norma dello statuto vale a dire l'articolo venticinque paragrafo uno che afferma che la Banca centrale europea avrà un ruolo di natura consultiva vale a dire avrà la possibilità di offrire avviso papere
Diciamo alla all'istituzioni comunitarie nonché anche l'autorità nazionali in merito all'ambito di applicazione e diciamo al recepimento di legislazione comunitaria relativo alla vigilanza prudenziale
Ora si questa attività costituisca in qualche modo una diciamo specificazione o meno della funzione più generale individuata diciamo nel trattato è tutto da da verificare rimane una questione aperta quello che si può dire su un piano pragmatico e che comunque certamente questa funzione
Consultiva della banca centrale
Può ritenersi in qualche modo come un possibile contributo dato dalla stessa Banca centrale europea le politiche di vigilanza perseguite sia dalle istituzioni comunitarie che dalle autorità nazionali però questa una soluzione di tipo pragmatico sul piano legale ma probabilmente approfondita perché esistono tutta una serie di incongruenze se si vuole tra la formulazione del trattato e la formulazione dello Statuto
Su un piano concreto altre funzioni possono essere individuate con riferimento alla contributo che la Banca centrale europea potrà dare in materia alle autorità di vigilanza nazionali
Guardando la funzione già svolta da Lima è possibile immaginare una funzione di promozione di cooperazione tra le autorità di vigilanza
Come possibile contributo dalla Banca centrale europea
Un'altra possibile attività che potrà essere svolta in questo campo può essere quella di promuovere lo scambio di informazioni tra banche centrali nazionali e le autorità di vigilanza se uno guarda come la cooperazione organizzata nei paesi dove esiste una chiara distinzione tra banca centrale e autorità di vigilanza c'è in quei Paesi dove la banca centrale ha competenze molto limitato in questo campo si noterà che l'elemento essenziale di questa cooperazione e lo scambio continuo e sistematico di informazioni fra queste Autorità quindi è ragionevole pensare che di trasporre questa situazione anche a livello comunitario nel senso che la Banca centrale europea potrà favorire questo scambio di informazioni fra il Sistema europeo di banche centrali e l'autorità i vigilanza
Secondo scenario il secondo scenario in aggiunta al primo prevede che la banca centrato appena posso avere anche una funzione di natura sempre consultiva però questa volta diciamo con caratteristiche obbligatorie il riferimento a quella norma del trattato l'articolo centocinque paragrafo quattro che prevede in termini molto generali che la Banca centrale europea Possa si debba
Fornire
Il proprio parere in merito a legislazione a proposte di legislazione comunitaria e nazionale nel campo della vigilanza puttanesca diciamo in tutti quei campi di competenza del lime quindi questi della Banca centrale europea
Quindi questa funzione consultiva di natura obbligatoria espressa in termini generali cioè con riferimento al campo di competenza della Banca centrale europea quello che rileva in un discorso relativo la vigilanza prudenziale se la vigilanza prudenziale costituisca o meno campo di competenza
Della Banca Centrale Europea
Ebbene la questione e aperta nel senso che esistono diverse interpretazioni a riguardo c'è chi sostiene che la vigilanza prudenziale è un campo di competenza della Banca centrale quindi la banca centrale avrà una funzione consultiva
In questo campo c'è invece chi è di avviso contrario
Una soluzione andrà trovata non solo sul piano legale ma anche su un piano più sostanziale nel senso che ci si potrebbe chiedere se in fondo
è appropriato che la Banca centrale europea abbia in questo specifico campo delle funzioni meno estese rispetto a quelle che oggi l'Istituto monetario già perché oggi l'Istituto monetario ha già una funzione consultiva di questo tipo con riferimento alla vigilanza prudenziale
Terzo scenario quello più rivoluzionario se vogliamo perché quello che prevede la possibilità di trasferimento di poteri di vigilanza alla Banca centrale europea vale a dire l'esercizio dell'opzione prevista dall'articolo centocinque paragrafo sei
Questo articolo prevede la possibilità che la banca centrale diceva degli specifici compiti vigilanza da parte delle autorità nazionali su quest'aspetto bisogna essere molto realisti nel senso che allo stato attuale considerata la natura dei lavori
Preparatori considerata la complessità della procedura prevista per l'attivazione diciamo di questo di questa norma vale a dire il Consiglio d'Europa deve operare sulla base di un principio di unanimità sentite le varie istituzioni competenti altamente improbabile
Che questa norma venga attivata all'inizio della fase tre
Ciò non toglie che vi sono sostanzialmente dei contributi a livello accademico che spingono invece nella direzione di attivare questa norma quello che si può dire che bisognerà attendere
Diciamo
O la valutazione dell'impatto in istituzione dell'Unione monetaria avrà sui mercati finanziari
E vedere se questo non indurrà in qualche modo una riconsiderazione di questa specifica materia per vedere se non sia opportuno in qualche modo trasferire alcune specifiche attività alla Banca centrale europea
Per concludere signor presidente
Dire quindi che
La definizione dello specifico ruolo che la banca centrale avrà in questo campo dipenderà da tre fattori principali il primo stadio interpretazione che verrà data ad alcune norme già trattato dello Statuto riferimento in particolar modo l'articolo centocinque paragrafo quattro dipenderà anche dal ruolo che verrà svolto da tutte le attività le autorità coinvolte in questo campo in particolar modo la banca centrale opera stessa
Credo che ad esempio l'uomo del match ma dalla banca centroeuropea avrà giocherà ha una funzione importante nella specificazione di queste attività infine bisognerà vedere quello che stavo sviluppo di mercati finanziari nella terza fase per vedere se vi saranno elementi che indurranno a al a considerare la possibilità di attivare il trasferimento di poteri di vigilanza la Banca centrale europea grazie
Grazie dottor grande
Lei ci ha dato una rapidissima la
Ringrazio una rapidissima come dire
Abbiamo fatto una rapida incursione in questi argomenti e la funzione di vigilanza io debbo dire che da essendo di mestiere giurista sempre qualche esitazione poi ad affrontare un tipo di argomenti che invece proprio probabilmente prevalentemente vostro ma volevo sottolineare di nuovo la sua conclusione
Quello che può essere quelle che sono le incognite varianti che sono legate allo sviluppo dei mercati finanziari nel genere delle prevedibilità si potrebbe dire o entro i limiti di quelle che sono le prevedibilità
Vorrei sentire adesso il professor pare fra Diaz Parra
E qui in rappresentanza del servizio giuridico del Consiglio
Del consigliere cede il Consiglio unione
Grazie tante signor Presidente
Volevo ringraziare come hanno fatto i precedenti oratori gli organizzatori di questa conferenza in particolare il professor Leanza ai suoi collaboratori la professoressa Ciciriello e la dottoressa Caracciolo
Prima di tutto dovrei dire che non sono in rappresentanza del servizio risiko e questo è molto importante
Sono membro del servizio io lirico ma quello che dico sono campioni duramente personali questo mossi importante Vasile quello
Allora lo scopo della della presente comunicazione e quello di esaminare pur brevemente alcuni aspetti che possono servire a meglio determinare quale sia la posizione del Consiglio dell'Unione Europea dal punto di vista istituzionale nell'ambito dell'unione economica e monetaria
Ho individuato alcuni aspetti sette secondo me sono i più importanti dal punto di vista istituzionale che
Hanno a mi hanno usarmi di quei mi sono occupato
Il primo sono e le competenze attribuite al Consiglio dal trattato a che istituisce la Comunità economica europea
La comunità europea scusate scusate secondo procedure previste per permettere al consiglio di esercitare le menzionate competenze terzo
Tipi di attività lottare quarto composizione del consiglio e quinto regole di voto
La comunicazione accompagnata di due allegati in cui nel primo si fa un elenco di tutte le competenze del Consiglio previsti dal trattato e nel secondo si fa un elenco delle procedure
Per quanto riguarda le competenze del Consiglio
Vi è rito di leggere quello che avevo preparato prima perché tanto lo riceverete per iscritto
Soltanto volevo dire che sono due gli aspetti che di cui mi sono occupato per quanto riguarda le competenze il primo sono i tipi di competenze seguendo il mio scopo di limitarmi agli aspetti puramente istituzionali non ho seguito una linea di vedere quali sono le competenze dal punto di vista delle materie ma piuttosto ho tentato di fare una classificazione dal punto di vista della funzione che esercita il Consiglio quando ha esercita queste competenze
E come secondo punto ho anche rilevato il il fatto che queste competenze sono sottomessa a certe condizioni soprattutto certe e scadenze
Potete guardare nella relazione la classificazione che ho fatto soprattutto è una classificazione semplice in due gruppi competenze normative competenze gestione poi ci sono alcuni sottogruppi in queste competenze di gestione
Dall'esame di queste competenze si evince che al Consiglio vengono attribuite competenze soprattutto normative il trattato comunque regola in modo abbastanza dettagliato le questioni maggiormente necessarie ai fini della realizzazione dell'unione economica e monetaria
Lasciando al Consiglio competenze normative per regolare aspetti piuttosto procedurali e organizzativi
E da constatare però in opposto senso rispetto alla tendenza appena descritta la competenza importantissima che viene conferita al consiglio di poter modificare o sostituire certi protocolli alta era al trattato
Come sono il protocollo sulla procedura per i per i disavanzi eccessivi
E il protocollo sui criteri di convergenza di cui all'articolo centonove J
Nonché anche nello stesso senso le decisioni che gli spettano in virtù dell'articolo centonove l per l'avvio della moneta unica
Per quanto riguarda le procedure
Se per procedura si intendono le diverse modalità che devono essere espletate affinché il Consiglio sia in grado di poter deliberare validamente indipendentemente da quale sia la regola di voto che doveva essere applicata per la delibera in questione uno studio delle diverse disposizioni che regolano questo aspetto nella materia di unione economica e monetaria rivela l'esistenza di circa trenta procedure diverse che potrete vedere nell'allegato secondo della mia comunicazione
Un esame delle diverse procedure porta a formulare le seguenti osservazioni
In primo luogo va sottolineato il ruolo relativamente ridotto della commissione in queste procedure
Soprattutto se si confronta con quello che ha in altre politiche previste dal Trattato
Infatti benché la commissione conservi l'iniziativa per l'avvio della procedura nella maggioranza dei casi questa affermazione Varé latinizzata nel modo seguente
Uno i casi in cui è necessario la proposta della commissione con la conseguente applicazione l'articolo centottantanove a
Non costituiscono la regola secondo si fa piuttosto ricorso alla più neutra e più flessibile dal punto di vista della delibera del Consiglio
Raccomandazione della Commissione che non esige l'unanimità del Consiglio per discostarsi da essa
Terzo
Alla Banca centrale europea in determinate materie essenziali è riconosciuto in concorrenza con la Commissione un potere d'iniziativa
In secondo luogo va rilevato il ruolo centrale che dà atto alla banca centrale
La quale in materia monetaria quando non ha l'iniziativa deve essere di solito tassativamente consultata
La prefazione del trattato di far rispettare le competenze della Banca evidente
Per quanto riguarda la consultazione della banca prevista dall'articolo centonove
Occorre avere veramente soffermarsi su un carattere particolare delle condizioni che ad essa sono associate
Infatti questa disposizione l'articolo centonove prevede che la consultazione deve essere fatta a leggo letteralmente nell'intento di pervenire ad un consenso coerente con l'obiettivo della stabilità dei prezzi
Lo scopo di questa poco usuale relazione è chiaro cioè assicurare che un obiettivo fondamentale della banca il mantenimento della sterilità i prezzi
Non sia messo in pericolo da misure prese dal Consiglio nell'ambito della relazione esterne che possono aver di una diretta incidenza
Tuttavia la reazione in questione che riprende uno stile piuttosto di dichiarazione politica del tipo di quelle che vengono fatte nei verbali del consiglio
Non è particolarmente felice giacché può dare luogo a diverse interpretazioni su che cosa debba intendersi per intento di pervenire ad un consenso coerente con l'obiettivo della stabilità dei prezzi
Se l'elemento essenziale che e e che deve essere acquisito il consenso della banca la procedura di consultazione della banca diventerebbe in realtà qualcosa di simile al parere conforme del Parlamento europeo
In terzo luogo è in contrasto con la posizione della Banca va segnalato il ruolo nel complesso minimo che il Parlamento ha nell'ambito dell'unione economica e monetaria
Infatti pur se quattro disposizioni prevedono la procedura di cooperazione e in due casi è prevista la necessità del parere conforme in genere il Parlamento e sono consultato quando non è semplicemente informato dal Presidente del Consiglio
In quarto luogo bisogna domandarsi se la materia dell'unione economica e monetaria dove sono senz'altro necessari complessi equilibri istituzionali giustifichi veramente l'esistenza di circa trenta procedure diverse
Una semplificazione globale o almeno una riduzione del numero di procedure troverebbe figura alle figurare nell'ordine del giorno di una futura conferenza intergovernativa nel caso in cui quella in corso non si riesca tra l'altro anche se la modifica degli articoli in materia di unione economica monetaria non è nell'agenda alla conferenza in corso come tutti voi sapete
Nel caso in cui questa decidesse di sopprimere la procedura di cooperazione col Parlamento una modifica degli articoli che la prevedono in materia di unione economica e monetaria sarebbe comunque necessaria
Infine oltre le procedure elencate bisognerebbe tener conto dei casi da determinare caso per caso in cui si deve ricorrere alla consultazione dell'Istituto monetario europeo e nel futuro della banca
Il fatto di dover determinare caso per caso se un atto comunitario concreto rientra o meno tra le competenze della Banca Adeline può essere all'origine di controversi dinanzi alla Corte di giustizia soprattutto nei casi limite
Infatti è verosimile che la banca mostri una tendenza espansiva per quanto riguarda il contenuto e l'ampiezza delle proprie competenze e conseguentemente pretenda di essere consultata nel maggior numero possibile di Cassino
A questo punto sorgono varie questioni prima si può ricorrere per analogia la giurisprudenza in materia di consultazione obbligatoria al Parlamento europeo
Seconda la banca hai il diritto di essere consultata di nuovo se ci sono delle modifiche sostanziali ai sensi della suddetta giurisprudenza
Terza l'espressione utilizzata dal Trattato
Sito direttamente proposta di atto comunitario e quello che si prevede nel trattato
Per riferirsi a all'oggetto della consultazione va interpretata nel senso di proposta formale della commissione prevista dal Trattato oppure sono compresi anche i progetti di raccomandazioni analoghi
Queste altre duramente ad altre domanda domande saranno nel futuro dovranno essere risposte
Se l'auspicabile buona cooperazione fra il Consiglio e la banca non riuscirà a risolvere questi casi nella pratica e spetterà alla corte di di decidere
Per quanto riguarda i tipi di atti ad aver da adottare in linea di massima nessuna disposizioni materiali unione economica e monetaria restringe i tipi di atti tra quelli previsti all'articolo centottantanove
Che il Consiglio può adottare
Non sono stati creati nemmeno nuovi tipi di atti come invece è accaduto in materia di politica estera e di sicurezza comune in materia di sinti stipsi affari interni
Infatti le espressioni accordi formali utilizzata all'articolo centonove non è intesa a creare una nuova categoria di accordi internazionali ai sensi del diritto comunitario come è spiegato in una dichiarazione allegata al Trattato
Tuttavia si può riconoscere una tendenza a favorire il ricorso alle raccomandazioni da parte del consiglio si tratta infatti di un atto che non è vincolante in certi casi e che perciò si adegua la stanza bene a livello di non eccessivo impegno da parte degli stati membri che parecchie disposizioni sembra riflettano
E anche da segnalare l'esistenza della possibilità di pareri del Consiglio Tipo di Atto poco frequente nel trattato istitutivo della Comunità europea
Per quanto riguarda la composizione del consiglio in genere quando il consiglio decide in materia di unione economica e monetaria si riunisce nella sua composizione dei ministri dell'Economia e delle Finanze
Così è previsto da una dichiarazione allegata al Trattato
Bisogna però segnalare che le disposizioni in materia di unione economica e monetaria presentano la particolarità
Assieme con il protocollo sulla politica sociale di esigere che in determinati casi solo alcuni Stati membri possano prendere parte a alla votazione
Ciò non implica tuttavia che nella stessa sessione del Consiglio non possano essere presenti con diritto di parola gli stati membri che hanno il loro diritto di voto sospeso
Un'altra particolarità introdotta dalle disposizioni UM
E la formazione del consiglio a livello di capi di Stato o di governo che decide curiosamente sulla base di testi presentati dal consiglio
In una composizione ad un livello inferiore dal punto di vista del rango dei rappresentanti degli Stati membri
Altre volte in Consiglio prepara decisioni che i Governi degli Stati membri devono prendere riuniti a livello di capi di Stato o di governo
E ancora possono rincontra riscontrarsi dei casi in cui i due livelli sono costituiti dal Consiglio dell'Unione europea e dal Consiglio europeo
Infine una dichiarazione allegata al Trattato prevede che quando il Consiglio europeo che ci discuterà questioni relative all'Unione economica e monetaria il Presidente del Consiglio europeo inviterà i ministri di dell'economia e delle finanze a partecipare alle sessioni
Per quanto riguarda le regole di voto anche su questo punto le disposizioni UM
Sono innovative non tanto per quanto riguarda le tre solite regole di voto unanimità maggioranza qualificata e maggioranza semplice ma piuttosto riguarda il modo di computare i voti
Infatti da quando saranno confermati gli stati membri che soddisfano alle condizioni necessarie per l'adozione di una moneta unica
I diritti di voto degli stati membri sono sospesi per determinate delibere
L'articolo centonove K paragrafo quinto recita in tal caso
La maggioranza qualificata corrisponde ai due terzi dei voti dei rappresentanti degli Stati membri senza deroga ponderati conformemente alle disposizioni dell'articolo centoquarantotto se la Conferenza intergovernativa in corso decide di introdurre delle modifiche attinenti alla ponderazione prevista all'articolo centoquarantotto paragrafo secondo
Per la maggioranza qualificata sarebbe opportuno tenere in debito conto le implicazioni che queste modifiche possono avere nell'ambito l'unione economica e monetaria premendo al limite dei periodi transitori
Per concludere
Il peso della componente intergovernativa del consiglio e fortemente ricalcato sulle disposizioni in materia di unione economica e monetaria
Anche si può conclude che concludere che il fatto di poter deliberare su testi di che non siano proposte della commissione rafforza i suoi poteri nei confronti delle altre istituzioni
Forse il modello istituzione il modello istituzionale previsto in materia di unione economica e monetaria servirà come esempio da sviluppare nell'evoluzione futura della comunità
Alcuni tratti si prestano facilmente come ad esempio il fatto che altri enti istituzioni nel caso dell'unione economica e monetaria la banca sia a questi altri enti sia riconosciuto in concorrenza con la Commissione oppure al posto della commissione un potere d'iniziativa
Un altro esempio è il potenziamento del Consiglio a livello di capi di Stato o di governo come composizione del Consiglio incaricata di prendere le decisioni politiche più importanti
è un altro esempio è la limitazione dei settori dove si prevedono atti giuridici vincolanti con un parallelo accentuato ricorso alle raccomandazioni
Se con la Conferenza intergovernativa in corso vi saranno delle modifiche istituzionali che riguardano aspetti di procedura come sembra il caso
Bisognerebbe tenere d'occhio le eventuali implicazioni che tali modifiche porterebbero ad avere sulle procedure previste dagli articoli di entrata del trattato in materia di unione economica e monetaria
Infatti qualsiasi modifica che con caratteri orizzontali toccasse il modo di lei deve liberare il Consiglio come ad esempio la maggioranza qualificata avrebbe un impatto diretto sugli articoli Unione economica monetaria
Pur se questi non sono non sono modificati come sembra che sia la tendenza e la volontà politica
Inoltre la Conferenza intergovernativa in corso sarebbe un'occasione da non lasciare sfuggire per semplificare le procedure anche in materia di unione economica e monetaria come sembra sarà fatto in altri settori
In questo senso sarebbe tecnicamente possibile introdurre un periodo transitorio per l'applicazione delle procedure attualmente previste
Che potrebbe ad esempio durare fino all'inizio della terza della terza fase dell'Unione economica e monetaria e successivamente si potrebbero applicare le nuove procedure
Grazie tante il signor Presidente
Grazie dottor Parra è chiaro sì era sottinteso che le opinioni espresse sono solo quelle personali e non quella del servizio io lo preceduta proprio nelle stesse funzioni che a lei ora volevo dire mi mi pare che sono emersi due aspetti
Che mi sembrano interessanti che certo offrono molta materia di meditazione uno è quello che riferito alla possibilità per il consiglio di sostituire i protocolli alcuni dei protocolli addizionali e protocolli
Vigenti
E l'altro quello che è legato sin sostanza
A questa stavo Pertile un po'a quest'intervento un po'surrettizio che tende a a sottrarre il potere di iniziativa alla commissione quindi ad esercitarlo in sostanza in maniera diretta mi pare di capire se ho capito bene
Forse questo potere iniziativa si spiega anche in collegamento con quella che la necessità di consultare la banca centrale
Eccetto quella norma che dice che lo scopo della consultazione dovrebbe essere quello di raggiungere un cuore consenso corrente sulla stabilità dei prezzi lascia aperto uno scenario molto vasto
Vorrei
As seguito dell'intervento del professor Barra sentire adesso il professor Guizzi
Grazie infinite sia per l'invito sia per consentirmi a di partecipare a questo importantissimo
Dibattito volevo dire io riassumerò questo break questo comunque breve testo rinviato perché mio padre intervento scritto e tra l'altro sarò facilitato nel conflitto dal fatto che sia il professor time anziché l'ultimo intervenuto
Di essere parlando sostanzialmente già delineato il quadro limitato dei poteri del Parlamento europeo volevo però a fare iniziare con una rapidissima considerazione
Nel in questo campo vi è un paradosso che io subito sottolineo un paradosso solo apparente
Perché soprattutto fino al trentuno ottobre del mille novecentonovantatré dire soprattutto quel fino al giugno dell'ottantasette cioè le due date che poi segnala appunto dopo l'entrata in vigore rispettivamente
L'atto unico e del del Trattato di Maastricht
C'era questa l'assurdo incongruenza si parlava di una politica economica della comunità in realtà non esisteva una per le politiche economiche
E questo era anche pur corso perché se fosse esistita all'inizio una vera politica economica con tutti i poteri che la politica economica vera comune
Comporta spesso già ci sarebbe stato un modello preferito quanto meno pre federale attuato quindi è un paradosso apparente perché non poteva essere diversamente con prima l'atto unico soprattutto poi con il teste il il trattato
Di Maastricht avvincono diciamo ad aprire una almeno una politica corposo politica monetaria anche se fosse una vera politica economica ancora anch'essa da insomma avvenire
Ora
Il ruolo del Parlamento europeo
Ecco prima delle date vendicato avrei potuto cavarmela questo intervento con una mezza frase o addirittura con un un mondo sì un un dissidio non c'è uno stile va non ce ne no nel niente e nessuno
In realtà poi
Noi possiamo essere un po'più ottimistiche Parlamento europeo come sono solito dire è uno di quei personaggi che sfuggito agli autori e agli autori del trattato in questo caso e si è costruito nonostante tutto dei poteri se non altro i poteri di controllo i poteri di intervento anche quando non esistevano come ora
Qualche alcune norme che comunque davano al Parlamento dando insomma andando ora Parlamento delle qualche potente
Dicevo che il sostanzialmente chi mi ha preceduto il professor Teams hanno già dato il quadro quali sono i poteri in base alle norme del trattato
Sono solo in pochissimi casi recarsi un potere di effettiva sostanziale codecisione
Con il parere conforme che sia pure in negativo perché il povero Parlamento europeo i poteri che Charlie decisione sono sempre negativo cioè sono di potere di blocco in realtà non degli effettivi per delle un'effettiva partecipazione
Comunque c'è questo potere di blocco almeno in due casi questo potere connessa al parere conforme solo poteri di partecipazione attraverso la Consulta consultazioni in qualche caso appunto come cita detesto fare la il parete il
La procedura di cooperazione in genere perde delle decisioni importante infatti condivisione sono importanti guarda caso il Parlamento solo un una potere di consultazione
India alta per altre decisioni
Il Parlamento ha più che più che altro destinatario di informazioni oggi discorsi di introduzioni di redazione da parte del consiglio o in certi casi degli altri organi
Della
Che più che operano come la Banca centrale europea nell'ambito dell'unione economica e monetaria quindi io non diciamo non non mi soffermo su questo esame che non ho fatto una sia pure rapide se gesti rimando a chi vorrà
Prima di addormentarsi la sera legge queste cose che li considerano il sommo perché indubbiamente una cosa fosse un po'noiosa questa mi analisi punto per punto le varie norme del Trattato
Vorrei invece dirvi qualcosa rapidissimamente sempre pochi minuti che rimangono sulle prese di posizione del parlamento europeo che sono veramente abbastanza interessanti
Parto quelle recenti una immediatamente prima di Maastricht il ventisette ottobre del novantatré dell'entrata in vigore rimasti e le altre fino a pochi mesi fa
Per diciamo ci sono alcune costanti eccone alcuni leit motiv della della molti della del l'impostazione che dal Parlamento europeo potrei riassumere così
Da un lato evidentemente la richiesta di una più incisiva partecipazione in termini di effettiva decisione e di un effettivo maggiore controllo da parte dello stesso Parlamento
Ma c'è qualcosa di più c'è una un'analisi abbastanza interessante delle norme del Trattato
Nel senso di interpretarle in questo senso forse noi italiani abbiamo il Parlamento europeo un alleato almeno per un punto su quali tornerò tra breve
Nell'affermare in modo molto serio che
è importante unione economica e monetaria sono importanti
Certi criteri fissati nello sviluppo di un economiche monetarie nel passaggio su tutto il passaggio alla fase finale ma che e altre sono altrettanto importanti altri criteri
Che è altrettanto importante concepire l'unione economica e monetaria
Mi accanto anzi diciamo direi
Dopo se mai in funzione di di uno sviluppo coerente sviluppo economico e sociale di una preoccupazione che ritorna in tutte le risoluzioni del Parlamento europeo si può dire lo sviluppo dell'occupazione certamente si è fatto carico più di ogni altro
Accanto al parlamento si posa certamente Dell'Orto
Della esigenza
Questa oramai primordi ventata primordiali risolve il problema dell'occupazione quindi di non di vedere come uno lamento di sviluppo importante del processo d'integrazione europea questo delle integrazioni monetarie ma di non interpretare in modo quasi mitico questa soprattutto i famosi parametri più qui il Parlamento lo dice con molta chiarezza
Ma d'altra parte a mio avviso non si è Tato alla lettura corretta dell'articolo centoquattro IC che dicevano abbastanza
Diciamo calda abbastanza chiaramente che questi famosi parametri possesso interpellati in modo un po'più flessibile seguono faceva leggere la norma si dice che a meno che il rapporto non sia diminuito in modo sostanziale continua abbia raggiunto un livello che si avvicina al valore di riferimento
Cioè una parola che uso un termine che uso sempre con qualche prudenza dopo aver visto il film Palombella rossa di Nanni Moretti la prova trenta perché ricordate
La la giornalista si prende lo schiaffone quando quando quando USA usata da parlate pancia amici Trend ecco l'importante è il il circolo virtuoso nel quale per esempio il nostro Paese indubbiamente posso il Parlamento è vero dice la risoluzione
Con molto afferma con molta chiarezza e d'altra parte devo dire sinceramente mi trovo confortato in questa mia posizioni da da chi certamente molto molto più onorevole Dreamtime Antonio Giolitti cadetti in termini chiarissimi
In un suo articolo di qualche tempo fa appunto dicendo sì questi verranno sono importanti ma non dimentichiamoci del contesto più generale e del crescita in termini glieli diedi occhi di occupazione in termini generali sociali ed economici
Questo quindi sono sono un po'le le le le le le tendenze che diciamo che si ritrovano nel nel nelle posizioni del Parlamento europeo
La queste queste posizioni sono però state in qualche modo diciamo anche recepite sia dalla commissione nella nella sua parere sul trattato sulla revisione dettato rimase e una una in qualche modo anche dallo stesso Consiglio europea Vittorino del dal ventinove marzo
Di quest'anno
Ora
La avviandomi alla conclusione visto che il punto del tempo e così ristretto vorrei vorrei dire qualche cosa qual è stato l'ultimo sviluppo sugli ultimissimi sviluppi
Ecco
Diciamo che giustamente il Parlamento europeo potrebbe a questo punto anche se non lo ha fatto forse anche lui il più in passato e non nel proprio nel nell'epoca recentissima quello che è stato lo sviluppo a Verona per esempio del così detto Ecofin di Verona il tredici aprile dove è si è delineato questa sorta di anticamera questa specie di smettere rinforzato meglio nei rapporti tra i progetti Paesi in e auto qual è stato l'elemento negativo che è emerso almeno da quello che che
Che è filtrato il fatto che è stato attenuato son state attuate le misure di sostegno ecco allora io dico con molta chiarezza che questo è uno dei punti più deboli e che forse anche il nostro governo non ha sufficientemente mai in passato parlo
Sottolineato una sorta di di vera e propria diciamo carenza dei comportamenti degli altri inadempienza
Perché uso smessi leggeva proprio eh eh non era più il serpente proprio perché prevedeva un meccanismo più complesso fatta anche di misure di sostegno
E questo punto e questo è uno degli elementi importanti diciamo nella
Nella posizione generale il Parlamento europeo in nel ruolo politico importante che ha svolto in passato il Parlamento per emerge proprio questo sono necessarie delle misure di sostegno perché altrimenti saranno solo delle Brigitte brutali misurati
Di diciamo di tipo economico monetari
E non un quadro di riferimento più ampio
Ora non non è vero che il punto dell'Ornella non la inserito
Questo questo non riuscì a far inserire accanto ai parametri che tutti conoscono anche quello della crescita economica e dell'occupazione
Ma dire che il quello che che voleva fare inserire dello dovrebbe essere uno dei battete battagliero dei vessilli che ad esempio il nostro governo ma direi tutti quelli che credono in una comunità non che si autoalimenta una comunità fatta per degli obiettivi veri cioè
Quello che non va dimenticato che l'unione economica e monetaria
La mitizzazione se ma non è un fine in sé è un mezzo è uno strumento per tutto il resto per la crescita ed è questo che secondo me
Dovrebbe essere portata avanti anche nella nella sua nelle successive
Ora diciamo tappe che tappe il senso lato che Cina appuntamenti diciamo per essere più generici visto che tappe a non se ne fa se hanno significati giuridici precisi nell'ambito comunitario
Ora per quanto riguarda su questi aspetti dei rapporti interistituzionali qualcosa emesso ad un alcuni interventi che mi hanno preceduto la vorrei dire due parole anch'io su questo ora
Diciamo la Parlamento opera scarsi poteri
Devo dire che quello che suscita qualche perplessità sono i poteri eccessivi dati
Ad esempio la Banca centrale europea
Credo che sarebbe antistorico porsi ecco in contrasto con un altro trenta e quello che vede le banche centrali assumere poteri autonomi vederne alcuni casi cura di Francia proprio indotti dal fatto che si partecipa a questo contesto dell'unione economica e monetaria
Ma io trovo che non anche giuristi non hanno sufficientemente
Messo l'accento su questo potere enorme e direi un po'incontrollato e un po'atipico che ha la Banca centrale europea che niente di meno può emanare regolamenti però attenzione
Non è prevista l'emanazione regolamenti la banca centrale in quella vera e propria norma sulla produzione giuridiche
Che l'articolo centottantanove quindi non sono regolamenti che sono in un quadro istituzionale con con alcuni sia pure modesti in certi casi contrappesi democratici
Quindi io trovo che su questo aspetto andrebbe bisognerebbe riflette non sono di quelli che ritiene che la banca centrale o che non debba vere come si rivendica per le altre banche CIPE le banche centrali nazionali anche una sua indipendenza però secondo me questo sì
Questo dà su questo fardello va fatta una riflessione non si può dare un potere uno strapotere in termine di Tura
Di normazione alla Banca Centrale Europea
E sempre e poi anche forse individuare nell'anno in quella che è un po'anche la panoramica vedendo anche negato in altri paesi extracomunitari Stati Uniti ogni stessi in altri alcuni paesi comunitari il tentativo di di creare una
Un minimo di di contrappeso diciamo democratico o quanto meno di controllo magari ecco gli ha ai all'interno con la partecipazione di inserimento di rappresentanti in alcuni in alcuni ordinamenti
Delle istanze regionali in senso lato come sempre nella Repubblica federale tedesca o in certi casi di controllo esercitato dal Parlamento e o dentro l'inserimento di rappresentanti
Di di origine parlamentare ecco questo potrebbe essere una una diciamo una cosa da te ne presente della possibile riforma è vero che che che la revisione di Maastricht non prevede la revisione dell'unione economica e monetaria ma in realtà il Consiglio europea di Torino ad lasciato intendere che anche su questo si potrà in qualche modo posso posso intervenire nel ragionare e questo e concludo dico non vedo perché dai Consigli europei di Birmingham dell'ottobre novantadue poi in borghese si diede allora in poi c'è una sorta di
Di di di di costanti anche lì di leit motiv perché è la trasparenza l'avvicinamento ai cittadini
Se lo Rixi chiedo sì di chiedere i confronti dello di alta istituzione della Commissione soprattutto il Consiglio non vedo perché non si debba richiedere anche dei confronti la Banca centrale europea e in questo senso quindi deve risultare assolutamente necessario un qualche maggior potere ti inserimento del Parlamento europeo e perché no
Non permette lo spolverino finale anche dei parlamenti nazionali chiuso il mostro ha detto di dire qualche parola ma io sono già sull'aspetto nazionale sono già fuori dei termini se vuole dico due tre parole dico che noi eravamo
Sulla come al solito differenza tra Paese
Legale Paese reale o tra il tilt diritto il fatto più su più corretto eravamo all'avanguardia con tutto quel corpus normativo la seconda metà degli anni ottanta con la modifica dei regolamenti parlamentari
Ecco io direi che forse negli ultimi tempi
Si è fatto qualche passo indietro perché mentre amo raggiunto una forma che almeno sulla carta
Ero forma ottimale cioè deve rispostato finalmente baricentro nel punto esatto e cioè il centro la presidenza del Consiglio per un po'un punto di coordinamento
Di fatto io temo fortemente contro incontrando talvolta colleghi dei vari ministeri che ancora sia fortemente carenti il potere di coordinamento
Che non ci siano ancora sufficienti direttive che si continui ancora scusate nel mio odore preferito
Riforme istituzionali un problema logico Pirovano giunto appunto il trio di far funzionare questo meccanismo
Io sostengono dico che ho detto e mi scuso per gli amici e colleghi che mi datata vent'anni mi sento diverse volte che già le riforme vanno fatte se potevamo nei rapporti con la comunità europea nere dei regolamenti e settantuno niente di meno che prevedevano meccanismi raffinatissimi questi regolamenti questi norme sono state praticamente andato in desuetudine perché solo tre volte in vent'anni sono state diciamo attuate quindi il miglioramento c'è stato e oggettivamente negli ultimi anni c'è una partecipazione del Parlamento molto più importante ma se vogliamo
Che finché il Parlamento europeo non ha dei poteri i suoi conti più pieni di effettiva estesa codecisione
I parlamenti nazionali non potranno ignorare devono partecipare di più e senza ancora ripercorre retoricamente certi schemi ormai tralatizia
Nella fare il punto d'intervento è nella fase ascendente nella fase di formazione delle decisioni comunitarie
Senza nulla togliere alla specificità del contesto comunitario belliche parlamenti nazionali devono devono affermare una loro presenza ripeto la presenza che ha un limite il limite è quello del dell'apparato istituzionale comunitario passava corda io vi ringrazio spero comunque sono tutti femministe ti fa
Ringrazio il professor Guizzi devo dire che sono molto sensibile alla sua discesa in campo
Che riguarda in sostanza espropriative
Latitudine lui non l'ha detto ma anche la capacità dei Parlamenti adesso mi riferisco solo a quello europeo ma visto che l'ultima l'ha menzionato anche alle assemblee parlamentari nazionali di non dico di padroneggiare questa materia ma di informarsi soprattutto di informarsi prima che si proceda alla stipula dei trattati perché certo nella mia esperienza è sorprendente
Accorgersi oggi che Commissione finanze non menzionò l'Assemblea
Giunte per gli affari europei che non riescono Maya tre collare
Commissione affari esteri non solo non coordinano nulla ma non sono in forma ciascuna non è informata a sufficienza di quello che il contenuto per esempio delle norme di cui si sta parlando oggi
Senza poi andare nei dettagli circa le rivalità tra queste commissioni la vita difficile di qualcuno che viene regolarmente soffocata da qualcuna
Direi che fa capo a a dicasteri alita più tradizionali e sconcertante la misura di disinformazione a mio parere di quelle che sono le commissioni parlamentari le giunte circa questi problemi
Fa pensare a me ha fatto riflettere assai circa il modo in cui il nostro paese in questo caso è arrivato a alla stipula non dico alla negoziazione ma alla stipula di queste norme
Volevo cogliere un altro aspetto che mi pareva importante il professor Guizzi ha parlato di una certa misura di mitizzazione
Dei parametri ma soprattutto ha detto ha fatto un accenno che io voglio raccogliere tra i tanti parametri non dico quelli scritti ma quelli da qui probabilmente si può ancora far riferimento se non altro in termini di aspirazioni più o meno soddisfacibilità certo c'è questo parametro che mi pare importante parametro reale
Quello della crescita dell'occupazione del può dire che sono sensibile anche rilievo secondo il quale spesso queste misure economiche vengono dagli specialisti lette interpretate e anche applicate o almeno si pretende di applicarle in maniera
Un po'brutale
è chiaro faccio un riferimento limitato questa volta al diritto nazionale
Ma è chiaro che oggi in un esecutivo nazionale nel nostro consiglio dei ministri e una voce che e tecnicamente
Espressa non in maniera brutale ma certo in maniera che lascia pochi spazi
A considerazione dubbi e certamente quella del ministro del tesoro e poi quella del Ragioniere generale dello Stato che non siede in Consiglio dei ministri ma in fondo e il padrone dell'imbuto attraverso il quale devono passare tutte le misure di carattere economico nazionale
Senza che sia presente questo sì voglio ribadirlo perché mi sembra importante senza che sia presente in Consiglio dei ministri la voce della banca centrale
Che lavoro senza che la voce della banca centrale abbia un qualche veicolo di trasmissione diretta
Vorrei adesso forse anticipare l'intervento del professor Treasuries e qui perché rispetto a quello che era l'ordine previsto perché così possiamo consentirgli eventualmente poi tutti procedere con maggior calma
Cerchiamo sagome ossia il docile decidono da curava Rossetto che il preminente mormone Teodosio come per la maggior parte io non scritte
Riceve parole o fosse giusta e sono due o più col MIUR condivide
Del sacco tira Steady cervello o tra una strofa intonata Stiffi moneta europea e della Thomson fare europea proprie
Stiffi monete poco prima o la muta e tutte alle ore otto e poi gli hanno nappa depurato di sincero la Bond solfato colpi al pubblico decisioni che tra il rapporto
Bettoni Giudecca
Il suo avveduta settantotto
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Ringrazio molto il professor precisi per questo intervento che stimolante ma
Suscita anche qualche timore data l'ampiezza dell'impostazione che si è data alla uno alla identificazione
Di un ulteriore istituzione comunitaria sembrerebbe di un altro se uso la terminologia costituzionalistica interno mantra istituzionale drogano supremo in aggiunta a quelli che già esistono
Ma poi soprattutto la costruzione di questi accordi interistituzionali
Nessun modello di convenzioni della Costituzione inglesi attenzione e quel modello funzione in un ordinamento che non dispone di una costituzione scritta
Presuppone l'adesione degli organi coinvolti degli organi costituzionali coinvolti
Eccetto questi possono ritornare sui propri passi
Però la giurisprudenza inglese dice che quando sono arrivati in Corte sul tavolo della Corte quegli accordi quelle regole convenzionali vengono applicate dal giudice allora acquistano un valore specifico applicabile a casi concreti
Io non so se questo modello certo è un'ipotesi stimolante che si possono ricostruire gli accordi interistituzionali tra banca ed altre istituzioni già esistenti
Tra banche europee centrare operante secondo questo quadro effettivamente
Quando ci si trova in presenza come sembra
Accertato sembra non in sostanza nemmeno revocabile in dubbio a una descrizione di competenze e responsabilità che e abbastanza imprecisa e aumentano a mio parere quelle che possono essere le perplessità o i timori circa l'instaurarsi di assetti convenzionali tra istituzioni e soprattutto tra questi istituzione sopravveniente che poi sarebbe immunità di poteri normativi che rispondono al cartello centottantanove soltanto quanto alla forma
Alla forma tipica degli atti e non al contenuto quindi ulteriore motivo di timore
Questa per riassumere il discorso estremamente stimolante ma direi lascia intravedere questi aspetti che sono aspetti su cui io penso che tutti noi siamo chiamati a riflettere vi ringrazio mi pare che sia stabilita adesso una pausa caffè Graziano
L'azione del fatto che si sta facendo un po'tanti penso che adesso sì vorremmo sentire il professor Caruso
Vorrei anche in conseguenza di questo secolo e tutto sommato così è un incentivo a fare presto sì d'accordo
Io di esorterei a leggere un tantino diciamo la traccia dell'argomento assegnatomi
E io dopo averci lungamente riflettuto siccome tanti difetti fra cui quello AN di avere poca fantasia
Mi sono in qualche modo andata a rileggere le norme del trattato e perché no anche qualche norma degli atti derivati arrivando sostanzialmente e sinteticamente a questa conclusione
Che mi auguro in qualche modo voi condividiate
Rispetto alla profilo dell'unione monetaria immaginare che gli enti locali i settoriali e cioè possono avere voce in capitolo eh abbiate pazienza io mi limito a un rinvio alle cose esatte puntuali che sono state dette da più di una persona in precedenza che addirittura per esempio Enzo Guizzi a lamentato sostanzialmente come dire
L'incremento del deficit democratico no
Io non l'ho detto o tradotto le parole di Enzo Guizzi chiedo scusa se interrompo lui lamentava quella che io ho verificato un'Atonia delle assemblee parlamentari Andrea azionarie per fare
Come il sintomo della reticente per l'accentuarsi del deficit democratico per allora quindi immaginare che in questo contesto
Le nostre regioni a statuto speciale una rata statuto ordinario possono avere un qualcuna qualche voce in capitolo francamente significherebbe fare un un un volo pindarico
E allora rispetto a che cosa e ipotizza vide che le istituzioni locali e settoriali le istanze settoriali possono avere una qualche voce in capitolo
Beh direi se mi consentite magari nel settore della politica economica
E e forse lì forse
Pensando in primo luogo all'altra realtà italiana ma non solo a quella è ipotizzabile che le articolazioni le istituzioni locali e le istanze settoriali abbiano voce in capitolo
Però anche qui abbiate pazienza io sono sempre ancorato al dato normativo
Non è che questo ruolo delle istanze locali e settoriali sia chiaro ben definito no se noi andiamo a guardare le norme in questo caso di diritto derivato che lasciano intravvedere un ruolo delle istanze locali e anche settoriali nel campo della politica economica e la politica dello sviluppo è un momento della politica economica
E a questo punto scusate mi viene in rilievo l'articolo quattro paragrafo uno del regolamento due mila ottantuno del mille novecentonovantatré dove si parla del partenariato cioè del la coinvolgimento delle istituzioni comunitarie delle istituzioni nazionali a livello centrale a livello locale e il coinvolgimento delle parti sociali
Ma abbiate pazienza
Qui rispunta per così dire l'internazionalista
Questo articolo quattro paragrafo uno contenute l'inciso
Nel senso che dopo avere previsto questo partenariato per quanto concerne il ruolo delle istanze locali e delle parti sociali l'internazionalista deve pesare rinvio agli ordinamenti statuali
Sono cioè gli ordinamenti dei singoli Stati che disciplinano in maniera precisa puntuale quali sono le competenze e le attribuzioni delle istanze locali
E di questo onestamente non ci si può nella maniera più assoluta dimentica
Detto questo dal punto di vista normativo volendo continuare la disamina di queste norme
Che sono poi tanto per intenderci le norme relative alla riforma dei riformati i fondi strutturali e io non posso non citare per l'articolo dieci
Del Regolamento Duemila ottantatré
Del mille novecentonovantatré articolo dieci paragrafo uno lettera b il quale para articolo dieci in buona sostanza che cosa ipotizza il Potenza che una parte delle risorse in verità cresciute di vendite cospicue consistenti dei fondi strutturali signorotti utilizzate per iniziative pilota
Lanciate lanciata e queste iniziative pilota dalla da parte della commissione segnatamente da parte del fondo europeo di sviluppo regionale
E se qualcuno ha avuto come dire
Il tempo la buona voglia di andarsi a leggere uno dei tantissimi dei tantissimi documenti con cui sono stati lanciate queste iniziative pilota insomma c'è un ventaglio amplissimo di possibilità queste iniziative pilota possono come dire coinvolgere le amministrazioni regionali avendo riferimento alla realtà italiana ma possono tranquillamente by passare anche le autorità regionali per arrivare direttamente voi pensa reste
Alle circoscrizioni a questo livello non siamo ancora arrivati ai comuni
Ai comuni
è magari perché no visto che stiamo qui le sovrintendenze in qualche caso
Visto che stiamo qui preso prende Bezzi
Si potrebbe dire
Le parti sociali
E quindi uno questo punto potrebbe arrivare alla conclusione per allora evidentemente con riferimento questo tipo di attività eccetera c'è spazio per gli enti locali c'è spazio
Per le parti sociali beh
Consentitemi di dirvi
Che questa affermazione nei termini in cui l'ho riferita mi sembra oggettivamente eccessiva
Innanzitutto si tratta di un'ipotesi in qualche misura marginale
Cioè si tratta di iniziative pilota sulle quali forse forse un po'tutti quanti sarebbe opportuno che prestassero un'attenzione maggiore magari cominciando dallo stesso Parlamento europeo
Perché no la sto guardando dottor Clemente perché no pure la Corte dei conti perché l'arbitrio è sempre una cosa brutta ma quando l'arbitrio evitino render conto a nessuno e ancora più brutto
Ora se andiamo a vedere anche queste iniziative pilota e se ne va a vedere perché no anche i programmi di interesse comunitario che assorbono il nove per cento delle risorse dei fondi strutturali e inquadriamo il tutto in un contesto più ampio e generale spunta o rispunta se volete
L'articolo ventitré del regolamento due mila ottantadue del mille novecentonovantatré per l'esattezza il paragrafo uno di quest'articolo ventitré che cosa dice
Quest'articolo ventitré paragrafo uno ICE una cosa bella molto chiaro
Oserei dire usando un termine napoletano bella chiatta cioè una cosa che non si può mettere in discussione
E cioè
Che per le malefatte del comune o della parte sociale o dell'organismo intermediario
Se siamo in presenza di una sovvenzione globale
Ebbe chi è il responsabile
Il responsabile in ultima analisi è lo stato membro e allora diceva il mio maestro che io non ho mai dimenticato
E il momento patologico che ci consente di capire chi è esso oggetto cui si riferiva al diritto internazionale nella mia pochezza dico è il momento patologico che ci fa capire in buona sostanza quale sia poi in ultima analisi il ruolo delle istanze locali e delle parti sociali
Perché al momento del redde rationem e la responsabilità dello stato che viene in rilievo e lo Stato che ha il compito di vigilare e lo Stato che in ultima analisi paga il conto
E allora tutto questo che cosa significa significa che bisogna far volare meno la Fantasia e significa anche se mi è consentito che la Commissione dovrebbe essere un tantino più prudente
Più prudente nel lanciare queste iniziative pilota perché si auspica
Il dialogo diretto con le Autonomie locali la commissione per prima non dovrebbe dimenticarsi che i poli in ultima analisi quelle autonomie locali o quelle forze sociali
Potrebbero ove fossero responsabile non ci vuole molto
Io non ipotizzo il dolo ma mi limito né non non non parlo neanche di colpa grave
Parlo puramente e semplicemente di colpa nella gestione dei dei fondi comunitari a questo punto e e lo Stato che interviene ma abbiate pazienza se lo Stato deve intervenire
E forse sarebbe anche il caso che lo Stato fosse posto nella condizione di intervenire preliminarmente e cioè di vagliare di valutare nelle sedi proprie e nei modi più opportuni
I propositi i programmi le iniziative che poi le Autonomie locali e i privati chiedono alla comunità di finanziare
Ho promesso esordendo che sarei stato breve credo di essermi attenuto almeno per questo alla promessa iniziale grazie
Degli spunti del professor Caruso sono interessanti ma io volevo soltanto far riferimento a due dati è un po'anche a qualche regolati esperienza che ho ricavato ma voi ricordate che il governo Dini ha lanciato una certa cabina di regia
Ma la cabina di regia se sarebbe servita a semplificare un certo tipo di gestioni e soprattutto a evitare
Quello che io non esito a definire uno strano gioco di ping pong perché e un ping-pong però in parte virtuale in parte negativo allo stato attuale tra stato regioni
Vuole solo ricordare che e proprio in sede di Conferenza Stato Regioni che tutte le volte che le Regioni chiedono l'aumento l'incremento delle deleghe e naturalmente delle risorse corrispondenti all'espansione delle deleghe
E e tutte le volte che si verifica questo si scopre guardate caso che ormai lo slogan che circola
Ma non soltanto in sede di Conferenza Stato-Regioni ma anche tra l'Anci e Luppi cioè l'Associazione nazionale dei comuni italiani
L'Unione delle Province italiane
Faticosamente e solo il mese scorso sono riuscite a elaborare insieme
Comune regioni ANCI beh lo slogan che circola
Tanto
Quello
Il diario età che innato
Sappiamo dove e che viene poi uccisa perché distorto applicato in tutte le circostanze possibili e immaginabili o si pretende che si applichi anche il rapporto di diritto interno che in qualche maniera sono definiti
Per quello che riguarda l'articolo cinque del vecchio trattato cioè
La responsabilità certo responsabilità dello Stato ma è chiaro che tutte le volte che il governo cioè l'autorità centrale
Usufruendo di quelle formule legge Fabbri legge La Pergola interviene per
Commissariare specificamente l'attività anche degli organi legislativi regionali oltre che degli esecutivi
Regionali
Apriti cielo succede il putiferio ma è chiaro che il Governo non altri mezzi allo stato attuale oggi è salvo quelli che saranno gli sviluppi l'ordinamento regionale e il Governo centrale adesso lo possiamo definire come tale
Non ha che il mezzo di ricorrere e sostanzialmente commissariare attaccata come si dice nel gergo commissariare specificamente lettore masticare specifico che cosa l'inerzia degli organi regionali perché di solito il commissariamento avviene non superi azioni che non potrebbe ma viene sull'inerzia o su quella che la verifica di una inerzia degli organi regionali
Quindi tutto quello che la tutta quella che la tematica cui accennava il professor Caruso e magica proprio attorno a questo tipo ti problema io credo penso che o ritengo che sia auspicabile che non configurazione diversa dell'ordinamento regionale forse dei rapporti tra Stato e Regioni a cui pure si può arrivare sarà però necessario stabilire in maniera corretta se si ricorre alla clausola in una cattiva di modello tedesco diciamo che elenca competenze centrali e competenza dell'entità asseverata Matteo dell'entità che compongono
La il complesso statale oppure al principio di sussidiarietà insomma quello che ho fatto presente in sede di Conferenza Stato Regioni costantemente dico guardate abbiate pazienza se si segue il sistema della clausola enumera attiva
Allora e naturalmente il principio di sussidiarietà non può non può applicarsi perché bisogna scegliere tra l'uno e l'altro
Aggiungete che in fondo il criterio poi germanica qui si ritorna sempre anche in quell'ordinamento per cui il diritto federale alla fine prevale sul diritto chiamiamolo locale io adesso posso definirlo diversamente proprio in queste materie che riguardano i rapporti con la con l'Unione europea ed è quella clausola nel nostro ordinamento
Allo stato attuale non esiste esiste la responsabilità ma non esiste la clausola Del Punta stress mescolando essere non c'è dal nove ma non solo non c'è questo e ma ci sono casi in cui effettivamente io penso che le responsabilità interne delle che possono risalire all'attività degli organi regionali si perdono non vengono per così dire né accertato non c'è nemmeno un principio di accertamento
Ringrazio vorrei adesso cede la parola la professoressa passarle
Allora ringrazio innanzitutto gli organizzatori di questo importante e si può già dire utilissimo convegno e passo al tema del mio intervento l'attività decisionale e normativa delle istituzioni dell'unione economica e monetaria
Tema che ne indica inediti imita chiaramente l'ambito sotto il profilo sia soggettivo e cioè con riferimento l'istituzione di Capri in considerazione sia oggettivo cioè con riferimento agli atti da essi emanati in termini più chiari
Non mi soffermerò nei suoi organi come ad esempio il comitato monetario
Previsto dall'articolo centonove cita il trattato che pur rientrando nel quadro istituzionale dell'Unione economica e monetaria ha funzioni consultive
Né mi soffermerò su quegli atti come ad esempio le relazioni che l'Istituto monetario europeo invia al Consiglio sullo stato della preparazione per la terza fase dell'Unione economica monetaria
Che come precisa l'articolo sette dello Statuto stesso villa tende veline riguardano gli adattamenti degli strumenti di politica monetaria e la preparazione delle procedure necessarie per l'attuazione di una politica monetaria unica nella terza fase perché questi atti pur provando da un ente dell'unione economica e monetaria e pur svolgendo un'importante funzione all'interno del processo decisionale del Consiglio non sono certamente atti vincolanti
La ricognizione degli atti normativi e decisionale ed istituzioni
E facilitata dal rispetto anche nel Trattato di Maastricht che lo ribadisce in varie disposizioni articolo è articolo Tripi articolo quattro
Del principe delle competenze e attribuzioni che come è noto a tutti richiede l'esercizio di attività collegato ad un'espressa previsione destra
Tuttavia l'assegnazione di alcuni atti specialmente alla categoria degli atti normativi non è agevole
Dato il linguaggio spesso evanescente del Trattato stesso da questa ricognizione comunque emerge innanzitutto che il trattato riconosce al Consiglio un'ampia attività decisionale e normative
L'attività di scissione male e svolta soprattutto in materia di politica economica ed è in questo settore particolarmente ampia si pensi ad esempio alle decisioni consiglio può adottare ex articolo centotré anni
I contingenti
Cure adeguate la situazione economica in caso di gravi difficoltà nell'approvvigionamento di determinati prodotti e in tema di assistenza finanziaria comunitaria allo stato membro in difficoltà a causa di circostanze eccezionali oppure in base all'articolo centoquattro c
In tema di disavanzo pubblico eccessivo e di intimazione allo stato membro interessato di prendere misure correttive adeguate
Limitata invece e in materia di politica economica l'attività normativa del consiglio
Si può soltanto hanno annoverare l'atto ex articolo centoquattro di del trattato relativo alle definizioni per l'applicazione dei divieti di concessione di scoperti di conto o altre facilitazioni creditizie da parte della Banca centrale europea
A istituzioni organi delle comunità di amministrazioni statali enti regionali che si è peraltro già tradotto nelle con un Regolamento adottato il tredici dicembre novantatré
Non che l'atto ex articolo centoquattro c reattivo all'adozione di disposizioni che precisano le modalità per la definizione e l'applicazione del protocollo sulla procedura per i disavanzi eccessivi
Anch'esso già tradotto si in un Regolamento Regolamento ventidue novembre novantatré e del Consiglio
In materia di politica monetaria il quadro invece è capovolto prevale cioè l'attività normativa del consiglio rispetto alla sua attività decisionale sono infatti qualificabili come normativi
L'atto di emendamento dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali articolo centosei del trattato
I numerosi atti che in base allo statuto del sistema europeo di banche centrali il Consiglio adotterà in tema di definizione della base per i servi minime di portata dei metodi operativi di controllo militari di limiti e condizioni sia l'ammontare del capitale della Banca centrale europea
Sia al trasferimento ad essa di attività di riserve in valuta sia al potere della Banca centrale europea di infliggere ammende d'impresa
E ancora normativi sono gli atti ex articolo centonove del trattato con cui il Consiglio può adottare adeguare o abbandonare i tassi centrali delle all'interno del sistema dei tassi di cambio
Ho stabilisce limiti e condizioni alla consultazione dell'istituto unitario europeo da parte dell'autorità degli stati membri o conferisce l'Istituto monetario europeo altri compiti per la preparazione della terza fase al rientro invece nell'attività decisionale del Consiglio sempre in materia di politica monetaria soltanto poche decisioni come quell'ex articolo centonove
Sulla modalità per la negoziazione e la conclusione di accordi materie di regime monetario ovali impari oltre alla comunità e uno o più Stati membri organizzazioni internazionali
E sulla posizione della comunità sul piano internazionale per quanto riguarda questioni di particolare importanza per l'Unione economica e monetaria
Nonché la decisione ex articolo centonove atti in tema di concorso reciproco o quell'ex articolo centonove i sulla modifica sospensione o abolizione da parte dello Stato interessato delle misure di salvaguardia passando ora le istituzioni più tecnicamente propri dell'unione economica immunitaria e cominciando dall'Istituto monetario europeo
Va subito detto che come risulta dall'articolo centonove F del trattato nonché dall'articolo quindici dello statuto dell'ente spesso limo time svolge attività decisionale nella specie adotta decisioni rivolte alle banche centrali nazionali di una sua attività normativa come del resto già sottolineato la professoressa zioni
Si può parlare relativamente alla definizione del quadro regolamentare ed organizzativo necessario per lo svolgimento di compiti del Sistema europeo di banche centrali nella terza fase non che di preparazione degli strumenti e le procedure necessarie per attuare una politica monetaria unica nella stessa fa per il resto le sue funzioni sono prevalentemente operative tecniche in conformità del resto la sua natura di ente operativo di entità particolare come pure è stato scritto
Quanto poi alla Banca centrale europea come risulta dall'articolo centootto a del trattato esotico essa svolge sia attività normativa in quanto adottare i con lamenti intesi a definire ed attuare la politica monetaria della comunità
Ancora regolamenti in materia di riserve minime e di sistemi di compensazione di pagamento ed in tema di vigilanza prudenziale degli enti creditizi e delle altre istituzioni finanziarie
Svolge anche attività decisionale
Al fine di assolvere i compiti attribuiti al sistema europeo delle banche centrali e può anche adottare le così dette decisioni sanzionatorie ex articolo centootto a nel senso di infliggere a menti o penalità di mora alle imprese che non osservino gli obblighi imposti dai regolamenti e dalle decisioni dei saltati
Quanto poi al sistema europeo delle banche centrali non è possibile indicarne l'attività come normativa o decisionale in senso tecnico del resto come sottolineato anche dal professor time Manzi
E sua soprattutto Poteri distruzione nei confronti delle banche centrali che quindi si traducono in atti che potrebbero forse è meglio situarsi nella sfera in un certo senso superiore dell'attività di
Da questo quadro sia pur riduttivo ed estremamente semplificato in quanto non vi si fa cenno alle anomalie e alle pesantezze procedurali che caratterizza l'iter di adozioni di detti a
Iter che come file efficacemente anche Tito professor Tiziano raggiunge vertici di follia emerge il ruolo fondamentale del consiglio nella politica economica e monetaria va infatti considerato che se è vero come è vero che il ruolo svolto dal Consiglio europeo in materia non solo i più incisivo che in altri settori della vita comunitaria
Ma soprattutto è consegnato in atti che sono sia d'impulso sia di definizione degli orientamenti politici generali necessarie allo sviluppo dell'unione economica e monetaria in atti quindi per così dire di alta amministrazione e che sono per un certo verso sia normativi che decisionali e pur vero che tali atti specialmente in materia di politica economica
Sono assunti soprattutto sulla base di relazioni del consiglio che come dice l'articolo centotré
Elabora un progetto di indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri della Comunità e ne riferisce le risultanze al Consiglio europeo
Per l'azione quindi che il Consiglio svolge sia in collegamento con le istituzioni tecniche dell'unione economica e monetaria
Sia nel dialogo con le altre istituzioni comunitarie esso sembra porsi come il reale che si Touré dell'unione economica e monetaria
E questa situazione vale a confermare anche nell'ambito dell'unione economica e monetaria
Il ruolo generale del principio di legalità e del controllo della sua osservanza affidato alla Corte di giustizia come non accadrebbe se si ritenesse predominanti in materia il ruolo del Consiglio europeo
Grazie professoressa
Debbo dire che qui effettivamente
Le gli accenni puntualissimi la professoressa fanno sorgere alcuni dire motivi di meditazione
Quello del potere di infittire ammende un vecchio discorso con discorso che ritorna che si espande si espande generale nel quadro di questi trattati
E anche Direi l'accenno finale a questo
Direi a questo motto disse primer sì del di queste norme che stiamo esaminando Progetti di intirizziti massima
Che cosa debbano significare cosa sono sono consigli sono proclamazione il professor Caruso poco fa faceva cenno ad altre norme di regolamenti a norme specifiche che sembra che sia non al rango di avrebbe detto la dottrina tedesca di Faye ricerche lei lunga di idee maîtresse di proclamazioni costituzionale generali non le conosciamo in quella maniera non si sa se vanno più in là lo stesso questi progetti di indirizzi massima io non so che valore abbiano mi chiedo che valore abbia che valore cogente possano avere perché altrimenti non si spiegherebbe che
Si individui la possibilità di emettere si progetti di indirizzi di massima
Che valore cogente abbiano se non abbiano un valore così più generico di
Di di di suggerimento di strumento di assistenza tecnica atti di indicazione di linee di tendenza non da prescrivere ma da suggerire agli andamenti delle politiche economiche nazionali comunque questi sono tutti i problemi io credo aperti e debbo dire che
Il mio orecchio che prevalentemente orientato sul diritto pubblico interno effettivamente di fronte a queste formule
Comincia così ad altra parlare io delle esitazioni quando sento secolo dico mamma mia dove andiamo a parare questa ecco detta in termini in termini molto riduttivi vogliamo sentire il professor Sicco
Nel merito mi agli oratori che mi hanno preceduto ringrazio anch'io naturalmente
Gli organizzatori di questo convegno che mi hanno dato l'opportunità di incontrare alcuni vecchi amici e di parlare in un contesto così autorevole per altro verso di problemi di scottante attualità
Vengo subito anni ottima che come si legge dalla biglietto di presentazione del convegno capacità internazionale del Lucca me
Ho letto questo titolo come
Quello di competenze internazionali dell'UEM o sì si può adoperare ancora una vecchia edizione nata in ambito CEE quella di relazioni esterne in materia di cui
E precisato questo può qualche piccolissima osservazione di carattere generale da sporgere
Anzitutto il tema a carattere certamente marginale nell'ambito dell'UEM perché per sua stessa natura l'unione economica e monetaria è un fenomeno destinato a trovare
L'impatto maggiore all'interno della comunità nei confronti degli Stati membri rispetto ai terzi che
Sorgono o problemi di carattere strumentale o problemi di carattere consequenziale
Ed è proprio in questa cornice che va inquadrata la capacità internazionale dell'UE
Preciso ancora mai una precisazione assolutamente superfluo credo che
Mi occuperò di questo tema in una prospettiva sincronica senza tener conto delle fasi di sviluppo perché altrimenti
Sarebbe troppo lungo che fosse assolutamente inutile parlare
Il nucleo della disciplina relativa alla capacità internazionale dell'UEM si trova sicuramente
Stabilito nell'arte nell'articolo centonove del trattato trattato istitutivo della Comunità europea così come emendato dal trattato di maschi
Si tratta di una norma che si presenta in punta di piedi perché
Due volte e ripetuta una formula che la costruisce come derogatoria dell'articolo duecentoventotto in realtà la formula estremamente riduttiva perché l'articolo duecentoventotto disciplina la procedura per la stipulazione degli accordi comunitari e non ha alcuna valenza di carattere sostanziale viceversa forse il primo Oppo dell'articolo centonove e quello di indicano i temi rispetto ai quali si svolgono relazioni esterne e che abbiano attinenza con l'unione economica e monetaria e addirittura questi temi o le occasioni in cui ci può essere un interesse dell'unione economica e monetaria verso Paesi terzi vengono elencati con una puntigliosità e con una precisione degna forse di migliori sa
Aspetti sostanziali vediamo quindi innanzitutto quali sono le categorie di accordi ai quali facendo un articolo centonove
Si parla con una espressione ancora una volta abbastanza pesante di accordi Fornari che stabiliscono sistemi di tasso di cambio
Delle nei confronti di altre valute
In realtà si tratta di prevede la possibilità che attraverso un meccanismo convenzionale sì disciplinino su scala multilaterale o bilaterale i tassi di cambio delle nei confronti di altra Monica
Accordi di questo genere vengono negoziati secondo una procedura
Ripeto quello che hanno detto tanti ma non posso fare a meno di dirlo anch'io estremamente macchinosa che prevede due fasi una prima fase di avvio della negoziazione
E che è disciplinata dall'articolo centonove paragrafo tre a cui il paragrafo primo si richiama e
Una seconda fase che quella poi del vero e proprio negoziato e della conclusione in tutte e due le fasi
La centralità del Consiglio e qui mi ricollego quello che ha detto poco fa sulla professoressa Vassalli risulta assolutamente chiara
C'è anche una deviazione rispetto alle norme ordinarie di formazione degli accordi interni
Internazionali comunitari perché il potere d'iniziativa della commissione e attenuato può o esercitarlo essa stessa mediante raccomandazione
Sentita l'UEM oppure se citarla direttamente l'UEM sempre nella forma della raccomandazione ma in questo c'è già parlato sufficienza non è il caso di approfondire questo discorso
Oltre ai sistemi di cambio cioè gli accordi sui sistemi di cambio ci sono
Delle decisioni che possono essere assunte a livello comunitario in mancanza di sistemi di cambio
E qui non ci troviamo di fronte ad un accordo internazionale e quindi ci troviamo di fronte ad un tipo di Relazioni Esterne che è il risultato dell'emanazione di un atto comunitario di immediata rilevanza verso l'esterno
E anche qui naturalmente
è ribadita la centralità del consiglio perché proprio il consiglio che formula gli orientamenti generali di politica del cambio nei confronti di valute per le quali non esiste alcun sistema
Oltre agli accordi di tipo molto particolare quindi di cui che parla l'articolo centonove paragrafo primo
Ci sono a volte gli accordi che attraverso una determinazione contenuta nel paragrafo cinque di questo stesso articolo possono essere chiamati genericamente tutti insieme
Accordi comunitari relativi all'Unione economica e monetaria
Fra questi hanno un rilievo particolare accordi in materia di regime monetario valutario di cui si occupa specificamente il paragrafo tre dell'articolo cento
E qui forse vale la pena di
Guardare un po'meglio la procedura che viene seguita per la loro stipulazione perché ci troviamo di fronte ad una una che certamente ha avuto una difficile storia legislativa e che ha dato luogo a dei risultati
Non possono essere agevolmente interpretati almeno a prima vista da
Da chi non abbia avuto familiarità con i lavori preparatori
Questi accordi infatti vengono deliberati del consiglio a maggioranza qualificata
Su raccomandazione della Commissione e previa consultazione della BCE o meglio questa è la formula attraverso la quale si apre in negoziato
Il negoziato poi viene condotto dalla commissione che dice associata appieno
La domanda che ci si pone e questa ma associata atti
Visto che la commissione e secondo i principi generali del diritto comunitario l'organo specificamente deputato a condurre il negoziato
Naturalmente si può cominciare a vedere qualche possibile ipotesi di soluzione
Il Consiglio
Ma estremamente difficile comunque l'attribuzione di un potere di negoziato al Consiglio non avrebbe potuto essere realizzata in una forma così ellittica qual è quella impiegata nel paragrafo tre dell'articolo centonove
La BCE distrutti alla BCE toccano poteri decisionali e normativi così significativi
Sembra però che nonostante l'esistenza di poteri estesi nel campo delle relazioni esterne la BCE non abbia espressamente alcuna competente
E allora
Ci sono l'entità alle quali si associa la commissione negoziato
Fosse l'unica possibile ipotesi ipotesi di spiegazione è che si allunga quindi alla procedura di accordi misti in cui starci e Commissione vengano insieme a negoziale
Non è una conclusione né sicura mi agevole testualmente perché si parla ancora di accordi comunitari
E perché la formula d'operata nel secondo comma del paragrafo Tripi è questa gli accordi conclusi conformemente al presente paragrafo sono vincolanti per le istituzioni della comunità per la BCE e per gli stati membri
Sembra escludere che si tratti di accordi mistici
In quanto non vi sarebbe stato alcun bisogno di aggiungere per gli stati membri se questi stessi fossero stati protagonisti del negoziato e quindi avessero dovuto a voi
Ratifica ciascuno per proprio conto all'interno dello loro coordinamento gli accordi dei quali si parlerà resta quindi un'ombra e sarà soltanto la prassi futura a dirci come si svilupperanno questi accordi o si può affacciare l'ipotesi che si possa far luogo in materia di regimi monetari col valutari a seconda dei casi tanto ad accordi misti quanto ad accordi comunitari in senso stretto
C'è poi il paragrafo quarto dell'articolo centonove che allude a questioni di particolare importanza per l'Unione economica e monetaria e disciplina tanto le modalità della partecipazione della comunità in questa
Materia quanto la rappresentanza della comunità stessa nelle sedi competenti è chiaro che qui si fa riferimento
Non ad accordi che la comunità
Voglia stringere attraverso un negoziato che essa stessa inizi ma soprattutto devo ritenere ad attività diplomatiche multilaterale più intraprese da qualcuno degli stati membri
Che coinvolgano però dei problemi che per la loro importanza per l'Unione economica e monetaria consiglino l'inserimento anche della
Unione europea nel quadro del negoziato perché l'Unione europea poi abbia anche a suo carico le conseguenze i vantaggi dell'accordo che si andrà a stipulare
C'è poi una norma di chiusura di estrema importanza
Ogni altro accordo comunitario relativo all'Unione economica e monetaria può essere condotto dantista queste negoziato tra gli stati membri nelle istanze internazionali e concluso dagli stessi
è una norma di chiusura che in realtà
Mica a mantenere nelle mani degli Stati residui significativi poteri nel campo delle dell'unione economica e monetaria se guardiamo nel suo insieme questa
Questo grosso complesso di disposizioni
E secondo me dobbiamo essere colpiti anzitutto da dunque Daccico
Il primo che le figure individuate diciamo nomina espressamente indicati nell'articolo centonove riguardano tutti problemi monetari o valutarie non problemi economici questo vuol dire che in linea di principio
Credo l'aspetto economico dell'unione economica e valutaria rimane affidato in larga misura acquistati o a quella formula degli accordi misti a cui si fa riferimento con riferimento si fa riferimento specificamente
All'aspetto valutario ma mi aspetto che tutto sommato va al di là comunque del regime monetario in senso stretto
Un ulteriore conseguenza che si può trarre dal dettato dall'articolo centonove e che esso delinea una precisa scala di competenze e di attribuzione
Con la conseguenza che data la presenza anche della norma di chiusura del paragrafo cinque
Sarà estremamente difficile ricorrere all'articolo duecentotrentacinque per ampliare i poteri della comunità in materia di relazioni esterne che tocchino appunto specificamente l'unione economica e monetaria
Ringrazio molto il professor Sica debbo dire che qui io mi sento in un territorio progredire hic sunt barbari bar mi voglio riferire colleghi internazionalisti che sono qui mare in un territorio che nemmeno familiare Trovo che è molto importante questo accenno alla a una ricostruzione e del tutto interpretativa mi pare di capire fondata su una
Esegesi precisa norme di questa precisa scalare di competenze esisterebbe insomma da questa mi pare di capire a questa ricostruzione qualcosa che ancora rimasta in tema di politica monetaria
Nelle mani degli Stati o quegli Stati sono ancora in grado di negoziare dice speriamo bene speriamo che sia rimasto potrebbe anche non esserci questa
Se mi sembra la conclusione di un'altra e che
Nell'altra osservazione che mi veniva un po'spontanea e che nell'esaminare nei dettagli queste procedure di negoziazione che precedono o suppongo il momento terminale quello della stipulazione
Ci sono una serie di passaggi
Che prevedono anche se non ho capito male
A corrotti accordi misti accordi misti tassate Commissione quindi e dire tutto un panorama di come dire di strumenti
Del diritto internazionale di strumenti di pattizi di di modo di diciamo di stringere
Patti o di compiere negoziazioni che conducono a questi patti che indubbiamente per me e un pub dramma nuovo vorrei sentire loro il professor Daniele
Debbo dire che
L'interpretazione la lettura lo studio di queste norme inserite otto di Maastricht a proposito dell'unione economica e monetaria è stato da me sempre rinviato nel tempo nella speranza che il difficile compito mio fosse mi fosse risparmiato da un'eventuale molte revisioni dei trattati invece questo convegno ci costringe
E anzi ci spinge opportunamente ad approfondire lo studio di queste norme mi sembra di rilevare che tutti siamo un po'scoprendo queste norme forse tutti perlomeno alcuni io stessa
E il loro interesse la loro complessità e i problemi che essi sollevano o solleveranno quando verranno applicate
Io devo parlare dell'aspetto sanzionatorio e io ho interpretato questo tema nel senso di parlare delle sanzioni che possono essere comminato eventualmente vedremo quali a carico degli stati membri per violazione della loro dei loro o e non invece lei eventuali ammende che possono abbiamo visto essere comminate
A carico dell'impresa da parte della Banca centrale europea se faccio autorizzata dal se in quanto ciò autorizzato dal mare dal consiglio dunque noto come nonostante l'intensità degli impegni previsti a carico degli stati membri il Trattato di Roma non contemplasse alcuna sanzione specifica in caso di violazione di tali impegni da parte degli stati membri
E da questo punto di vista le modifiche e le aggiunte introdotte con il Trattato di Maastricht hanno comportato un vero e proprio salto di qualità in via generale infatti all'articolo centosettantuno varato due è stata prevista la possibilità per la commissione di chiedere e ottenere che la corte di giustizia con mini questo il termine utilizzato con mini ad uno stato membro che non abbia dato esecuzione ad una procedura precedente sentenza finale inadempimento emessa nei suoi confronti
Comini il pagamento di un'ammenda forfettaria o di una penalità
Ma soprattutto nello specifico settore dell'unione economica e monetaria è stato delineato un sistema articolato di sanzione speciali miranti ad ottenere che gli stati membri spezzino gli obblighi specifici e adesso imposti in questo
La previsione di sanzioni speciali nell'ambito della UEM si spiega agevolmente da un lato la complessità e la delicatezza degli obblighi assunti da ciascuno Stato membro rispetto agli altri Stati
E rispetto agli organi dell'Unione
Richiedevano che fossero predisposti rimedi sta rapidi ed efficienti in quest'ottica il rudimentale sistema previsto dal richiamato articolo centosettantuno paragrafo due non è sembrato sufficiente
Dall'altro l'alto grado di integrazione prevista in questo campo con il conseguente massiccio trasferimento di Poteri dagli Stati membri agli organi dell'Unione
Ha consentito ai primi di accettare che i secondi potessero imporre loro sanzioni di una certa gravità
E soprattutto sanzioni di natura tale da rilevare agli occhi di tutti l'importanza della perdita di sovranità subita dagli Stati
Prima di affrontare l'esame del sistema di sanzioni previsto
Opportuno sottolineare anzitutto come le stesse si applicheranno salvo le eccezioni che subito vedremo soltanto a partire dall'avvio della terza fase è con questo evento infatti che diverranno operanti le disposizioni più incisive previste dal Trattato soprattutto per quanto riguarda l'aspetto monetario con l'attivazione del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea
Inoltre si deve osservare come le sanzioni previste riguardino per lo più il campo della politica economica e non quello della politica monetaria
Ciò è ben comprensibile dal momento che mentre nel settore monetario come Stato detto o da numerosi relatori che mi hanno preceduto
Con il passaggio alla terza fase gli organi dell'Unione assumeranno poteri esclusivi
Nel settore economico e soprattutto in quello della politica di bilancio le competenze degli Stati membri non saranno annullate ma soltanto diventeranno soggette a procedure di coordinamento e di sorveglianza
è perciò solo in questo campo che si potranno verificare fenomeni di disubbidienza o anche soltanto di involontaria divergenza rispetto a criteri comuni da parte di Gounod o più Stati membri
Fenomeni che andranno quindi scoraggiati e se necessario corretti attraverso adeguati rimedi
Come si è detto nel corso della seconda fase non sono previste vere e proprie sanzione a carico degli stati membri
Va tuttavia segnalato una forma di sanzione indiretta costituito dalla possibilità per gli organi dell'Unione di dare pubblicità a determinate misure assunte nei confronti di uno Stato
Una possibilità del genere è prevista dall'articolo centotré paragrafo quattro
Per il caso di uno Stato membro la cui politica economica non sia coerente con i criteri di massima definiti dal consiglio in base al paragrafo due dello stesso articolo
La raccomandazione che il Consiglio può adottare in proposito può sottolinea il fatto che c'è un doppio potere
Discrezionale può su proposta della Commissione e con decisione presa a maggioranza qualificata essere pubblicata
Uguale possibilità e qui non mi dilungo rimando al testo scritto è prevista anche all'articolo centoquattro c in materia di disavanzi pubblici eccessivi dal paragrafo otto
E va ancora ricordato l'articolo centonove paragrafo cinque secondo il quale l'Istituto monetario europeo organo transitorio previsto per la seconda fase
Può decidere deliberando l'unanimità di pubblicare i propri pareri e le proprie raccomandazioni
Ora tali pareti raccomandazioni sono come risulta la parola fa quattro dello stesso articolo possono essere rivolti anche a singoli stati membri quindi possono riflettere la posizione di singoli stati
Trattandosi in tutti i casi citati di atti non vincolanti
Che quindi meglio salvo smentite da parte del professor mozzo non impongono alcun obbligo a carico degli stati destinatari la loro possibile pubblicazione non può essere vista come una vera e propria sanzione
Ma piuttosto come una forma di pressione infatti uno Stato potrebbe avere interesse a che gli eventuali giudizi negativi contenuti in questi pareri queste raccomandazioni all'udire non siano diffusi
Ciò per evitare eventuali ripercussioni negative sui mercati finanziari internazionali o anche soltanto per sottrarsi ad una possibile perdita di prestigio internazionale
In quest'ottica la mera possibilità di pubblicazione boh avere può sortire un risultato come deterrente
Com'è noto la missione dalla terza fase è subordinata al rispetto dei criteri indicati dall'articolo cento nove i lunga paragrafo uno fa ne era venuta da riflettere sul fatto che
Questa questa lunga serie di articoli
Indicati con sé Malfa numerico centonove lunga pone un problema non italiani esempio il professor Maso parlava di centonove gli otto alla tedesca
Centonove J. ho sentito parlare all'inglese io direi i lungo e questo lo dico perché il mio povero nonno Eugenio Jovane editore che probabilmente alcuni di voi avranno conosciuti
Conosciuta aveva sempre difficoltà quando doveva dire il suo nome farlo trascrivere a precisare Jovane con la i lunga dunque l'articolo centonove i lunga paragrafo uno che detta appunto questi criteri issati a membri non ammessi sono denominati Stati membri con deroga
Gli altri Stati membri senza deroga
In realtà però il termine deroga sembra inappropriato e frutto di un femminismo
La posizione degli stati esclusi non è quella di colui il quale pur avendo diritto ad un determinato trattamento di rinunci volontariamente questa potrebbe essere semmai la posizione del Regno Unito e della Danimarca
I quali attraverso appositi strumenti si sono riservati il diritto di decidere autonomamente se pur rispondendo criteri di cui sopra e si intendono entrare o meno nella terza fase
Viceversa per gli stati membri
Per gli altri Stati membri il mancato rispetto dei citati pare criteri porta automaticamente alla loro esclusione può quindi dirsi che la non ammissione costituisca per tali Stati una vera e propria sanzione e non invece un beneficio che possa essere qualificato come deroga
Anche dal punto di vista del contenuto la posizione degli stati esclusi è caratterizzato più da aspetti negativi che dà vantaggi basti pensare all'esclusione dagli organi speciali dell'unione economica e monetaria
La sette e dalla bici in bici è purtroppo queste sigle sono molto difficili da pronunciare per la banca centrale previsto soltanto la partecipazione al consiglio generale che è un organo appunto transitorio
Ancora più clamorosa e la sospensione di cui molti hanno parlato la sospensione del diritto di voto dei rappresentanti in consiglio degli stati membri con deroga per quasi tutte le decisioni che tale istituzione
Tale importa importanti se decisione che tale situazione dovrà sarà chiamata a prendere nell'ambito della terza fase
Per gli stati ammessi alla terza fase invece il Trattato prevede un apposito sistema di sanzioni
Come abbiamo visto la politica economica resta ancora nelle mani di ciascuno Stato
Non può dunque escludersi il caso di Stati che soddisfino i criteri di cui all'articolo centonove in lunga paragrafo uno al momento della loro ammissione ma che successivamente se ne allontanino
Va anzitutto osservato come non si sia arrivati fino al punto di prevedere l'unica sanzione che avrebbe potuto costituire il panda della non ammissione
Cioè l'espulsione una volta ammessi alla terza fase infatti gli Stati non possono essere costretti a uscirne
Il trattato si è invece limitato di istituire una complessa procedura destinato ad ottenere che distanti ammessi rispettino l'obbligo di cui all'articolo centoquattro c paragrafo uno il divieto di avere disavanzi pubblici eccessivi
La disciplina di tale procedura e contenuta nel pane per altri cinque e seguenti dello stesso articolo le prime fasi e le prime tappe non prevedono l'adozione di atti obbligatori nei confronti di uno Stato
Ma determinato e sono infatti esperibili già nella seconda fase transitoria per verso l'UEM si ricorda si ricorderà tra l'altro il già citato parola fa otto che prevede una visita di pubblicazione
Ha modo di sanzione indiretta
Alla terza fase sono invece riservati quasi nove e soprattutto undici il primo prevede che il Consiglio possa intimare allo Stato con disavanzo eccessivo di prendere entro un certo termine le misure necessarie indicate a quanto pare dallo stesso Consiglio con obbligo eventuale per lo Stato
Di presentare al Consiglio stesso relazioni periodiche sugli sforzi compiuti Secondo i paragrafo undici invece in attesa che lo Stato ottemperi all'intimazione di cui al paragrafo nove il Consiglio può decidere di applicare o secondo i casi di intesa identica intensificare una o più delle seguenti misure
Chiedere allo Stato di pubblicare informazioni specificato dal Consiglio stesso prima dell'emissione di obbligazioni o di altri titoli del debito pubblico
Invitare la Banca Europea degli Investimenti a riconsiderare la propria politica di prestiti nei confronti dello Stato incriminato richiedere allo Stato di costituire un deposito infruttifero presso la comunità
E infine infliggere ammende di entità e ha adeguata l'importanza la delicatezza di tali misure sono sottolineate dalla necessità che il Consiglio dei liberi con un'anomala maggioranza dei due terzi senza il voto niente mente del rappresentante dello Stato in questione
Ogni ente decisioni in proposito e comunque ampiamente discrezionale non esiste quindi alcun tipo di automatismo
Circa le diverse sanzioni vari verrà rilevato come essi appaiono elencate secondo un ordine che ne rispecchia il crescente carattere afflittivo
In realtà però le prime due misure difficilmente possono essere considerate delle vere e proprie sanzioni
La prima riprende infatti l'idea della pubblicazione come forma di pressione o di sanzioni indiretta secondo lo schema che come abbiamo già visto è previsto già da alcune norme applicabili di nella seconda fase
In questo caso tuttavia l'onere della pubblicazione è imposto allo stesso stato è lo Stato che deve pubblicare
Allo stato responsabile del disavanzo eccessivo deve pubblicare e inoltre viene anche prescritti il momento all'occasione in cui devono essere pubblicate quest'informazione cioè all'atto della emissione di nuovi titoli di debito pubblico
E mi sembra che la scelta del momento si è molto significativa
La seconda misura poi consiste in un mero invitò rivolto alla banca europea degli investimenti cui spetterà nella sua autonomia decidere se e come darvi seguito
Soltanto la terza e la quarta misura quindi imponendo allo Stato una vera e propria prestazione pecuniaria in un caso alla costituzione di un deposito infruttifero nel secondo caso il pagamento di un'ammenda possono essere considerate come delle sanzioni in senso proprio ci si è tuttavia domandati quale utilità potrebbero a vere sanzioni del genere e che quindi importano per Lost per lo Stato un esborso sia pur temporaneo
Proprio per uno Stato che versi in difficoltà di bilancio e che quindi per queste difficoltà non rispecchia non non rispetta tutti gli obblighi comunitari
Dunque è c'è da domandarsi se poi queste sanzioni troveranno veramente applicazione quando verrà il momento
Non so se ho ancora alcuni minuti forse il resto lo posso lasciare mi sembra che il testo sia distribuito vi sono alcune altre considerazioni tra i rapporti tra
Il ricorso inadempimento ex articolo centosessantanove seguenti e i rimedi previsti invece da nell'ambito UE ma ma credo che possano sul posto senza per rimandare al testo scritto e vi ringrazio
Grazie al professor Daniele che è venuto al centro di problemi che avevamo in qualche maniera discusso con Waigel insieme con il collega Masera e che sono problemi che effettivamente affliggono nell'ordine delle previsioni ma affiggono uno degli aspetti intravedere la politica governativa di Quarenghi di qualunque Stato membro cioè la gestione della politica economica quando si passa al distinguere tra lo Stato scusatemi il
Linguaggio gergale lo stato messo in caustica in castigo e quello che invece pagare la multa emette distinzioni cominciano a vacillare in tema di pubblicità e di valore deterrente o afflittivo a seconda dei casi della pubblicitario vorrei solo ricordare che tutti i procedimenti che riguardano la pubblicità ingannevole come misure repressive prevedono innanzitutto la pubblicazione di un comunicato della stesse caratteristiche del comunicato che si è rivelato ingannevole che serve come misura afflittiva ma anche punitiva perché è chiaro che hanno influenza immediata e diretta sul mercato dei consumatori quindi queste sono figure di deterrenza che sono già note
Ed è inutile che ricordi e mi qui siamo arrivati al centro di problemi che sono attuali è inutile che ricordi che effettivamente
La
Richiesta
Di pubblicazione di informazioni e prima dell'emissione di titoli del debito pubblico beh induce immediatamente il crollo dei titoli sul mercato su cui li si vuole
Tende su cui si vuole proporre e comunque
Questo sì conclusivamente perché anzi può rinunzio a concludere per non far perder tempo per dar spazio agli interventi conclusivamente il rilievo che a me interessa come il riflesso costituzionalisti con perché la sola fissazione del tasso determinazione del tasso disavanzo la costrizione al rispetto di quel passo disavanzo riduce i margini del di quella che usava ittiche tarsi come politica economica governativa l'impiego dello strumento della direttiva politica economica ha quasi zero praticamente lo annulla ecco questa è la constatazione di cui bisogna tener conto
Vorrei dare la parola al otto dal dottor la mafia
Grazie presidente vorrei anch'io associarmi ai ringraziamenti fatti ieri oggi agli organizzatori del congresso che interessantissimo per tutti noi in particolar modo al professor Leanza e alla professoressa Ciciriello il tema che due gol che devo trattare è di particolare importanza è stato già sottolineato se vogliamo quindi in modo chiaro che le due istituzioni monetarie chiamiamola così istituzioni la definizione che
Discutibile ma comunque chiediamo istituzioni militari convenzionalmente
Sono in un certo senso svincolate dal procedimento di creazione normativo usuale per la comunità quindi l'unico bastione di legalità nei loro confronti è il controllo giurisdizionale del
CDR che in questo caso per le due istituzioni e-mail BCE
Lascio perdere il Sistema europeo di banche centrali che è un caso un po'particolare vale un po'il motto laziale o per cui su certi temi qui finisco su tutto ci tra cui ne Quit consisteva ecco anche loro devono rispondere
Nella loro attività a i criteri di legalità presenti in tutto l'ordinamento comunitario
E vediamo un po'qual è allora la disciplina che il trattato
Dedica al all'argomento innanzitutto il primo rilievo Hoecke questa disciplina il variamente disseminata in vari testi normativi già di eguale valore diciamo di peso come testi finali
Si trovano norme nella parte consacrata l'attività giurisdizionale della Corte
Che il contorno anche la banca centrale telline
Si tratta di norme che sono poi inserite anche nella negli statuti delli me e della banca centrale
La banca centrale eccitata nello Statuto nel protocollo sullo Statuto la corte di giustizia a seguito delle modifiche ultime fino del sei giugno novantacinque
E ancora
Direi che si applicano anche Matteo giurisdizionale alcune norme del protocollo sui privilegi e immunità protocollo molto spesso troppo trascurato dalla do do alla dal gioco gli studiosi la materia direzionale ma che ha una qualche pertinenza per il rinvio che gli Statuti
Degli del limite la DC e fanno al a questa le sue disposizioni
Si tratta in molti casi di norme che dico subito sono ripetitive perché sono praticamente gli statuti delle per la ripetizione pedissequa di quello che già iscritto nelle norme del trattato in materia di competenza della Corte
Facciamo un quindi un po'di ordine in questa materia si tratta senza dubbio di norme nel caso specifico soprattutto del lime e della BCE di norme sulla giurisdizione che operano un riparto di competenze
è chiaro che la scelta del del degli otto il trattato è quella di conferire alla alla corte di giustizia il controllo giurisdizionale per tutto ciò che attiene all'ambito istituzionale
Della dell'attività della delle due istituzioni monetarie e una scelta se vogliamo logica una scelta
Che seppur non mai espresse in modo chiaro forse in un certo senso trovato in una sentenza
Della corte un un elemento di diciamo di raffronto per quello che concerne in particolare il caso della della DC avellinese
E il parallelo effettivamente tra queste due istituzioni monetarie e corre in modo particolare con un'altra istituzione anomala diciamo così dell'ordinamento comunitario che la banca europea
Questa anomalia è un po'parallela e quindi si può vedere che nel caso in cui perché la la la la corte ha riconosciuto al di là di quello che dicesse il testo è una normativo una competenza della della della Corte stessa a giudicare in materia di responsabilità extracontrattuale per esempio nel caso della Bay
Su praticamente riconducendo il controllo dell'attività generale dell'istituzione Bej
Organismo belli al al quadro comunitario lo stessa la stessa logica è stata di fatto poi modo più chiaro fatta messa messa messa per iscritto d'aiuto che il trattato per quanto concerne l'istituzione
Allora quanto quanto prima detto CD ci permette di fare un'altra osservazione in materia dapprima in il carattere di esclusività che vi ho detto metterle la la competenza conoscere delle questioni di carattere istituzionale
Di queste istituzioni è esclusivamente devoluta alla alla alla corte di giustizia però le disposizioni in questione lei spese in questione hanno anche un certo carattere di complementarietà in quanto non esauriscono la disciplina giudiziaria
Della corte senso che la Corte non è il solo organismo che può trovarsi a decidere nei casi di conflitto nei casi di Lit che investono la banca centrale e lime
C'è in effetti una possibile competenza concorrente
Tra autorità giudiziaria nazionale vedremo quella è dritta comunitaria
In fa non era d'altra parte logico investire la Corte di giustizia e di tutta una serie di controversie che per la loro natura diciamo privatistica non non si prestarono Force al
A questo tipo di di di chi di esercizio giurisdizione particolare che se la se la corte di giustizia
Però rispetto a e qui faccio sempre tale loco lavacro pena che in un certo senso almeno per i quarant'anni di attività rimane Sempio sia più o meno chiaro
La nel caso della banca centrale minime io con il trattato non sono andati più la mentre hanno affidato alla agli a diciamo eliminare la banca centrale la possibilità
Di e di
A stadi di diciamo di regolare in in modo in modo convenzionale sottomettere sottomettere le controversie ai tribunali nazionali ovvero la corte gli alla Corte comunitaria per quello che concerne l'attività privatistica
Non hanno concesso allinea la banca centrale e questo è un punto particolare indifferenza con la BEI la possibilità di ricorrere ad arbitri
Ci si può chiedere la ragione di questa scelta è una scelta che forse e legata alla natura sembriamo più istituzionale di controllo che l'attività monetaria
Di che si collega ai compiti che sono stati affidati a queste istituzioni e quindi escluso la possibilità che giudice cioè che che un organo chiamato a risolvere controversie non foss'altro che o il giudice comunitario o il giudice nazionale
Quindi la scelta per di Banca centrale e immette più limitata di quella della dance
La terza caratteristica
E quella di Lacerta sussidiarietà
La l'articolo trentacinque e due l'articolo diciannove diciannove punto due del degli statuti Banca centrale degli me dicono che i creditori debitorio qualsiasi altra persona sono soggetti alla giurisdizione dei tribunali competenti salvo i casi in cui la giudiziosa attribuita alla corte di giustizia
Questa questa regola che in effetti la riproduzione in un certo senso tattico centottantatré il trattato nel nel caso Banca centrale ahimè e naturalmente di più ampia applicazione
Nel nel caso di istituzioni che hanno un loro ambito operativo che non è soltanto quello della funzione regolamento attrice o amministrativa ma anche che hanno una funzione proprio di operatività nel Mark
Come per esempio l'articolo diciotto dello Stato a Banca centrale relative operazioni di credito e di mercato aperto prevede che qui vi sono operazioni in cui questa banca centrale si comporterà se vogliamo quasi come una qualunque bianca
Quasi
E e questo principio di pratiche di attribuzione delle competenze giurisdizionali e tribunali nazionali e avuto se vogliamo già un nell'attività della banca uno per una una
Un'applicazione costante per cui non penso che neanche nel caso dalla banca centrale o dell'Iva e ci siano grossi problemi a un'applicazione concreta di questo di questo di questo criterio di scelta giurisdizionale
Il problema il problema si pone allorché però questo questa norma città la nozione di tribunali competenti
Per si tratta però a questo punto di andare a definire qual è il tribunale competente cosa che non è del tutto ragionevole e soprattutto del trova a alcuni limiti nel caso di istituzioni comunitarie
Vediamo innanzitutto facendo un certo passi indietro che il problema della della scelta G due al tribunale competente è il più delle volte legato alla scelta della legge applicabili al contratto
Di cui in un certo senso il tribunale completi competente che viene scelto in questo caso convenzionalmente dalle parti
E una conseguenza se vogliamo logica
E in questo senso bisogna bisogna dire subito che la
Che la certa dista attrattiva che essi che esercitata dagli ordinamenti di common law diritti inglese
Dello stato di New York in particolare potrebbero avere una certa influenza specifica in questa scelta del del del giudice del giudice competente con delle quindi conseguenze non indifferenti per quel che concerne il anche individuazione del tribunale del tribunale competente
Si tratta comunque in questo caso di una scelta di una scelta che va esaminata alla luce di un principio fondamentale l'ordinamento comunitario
Ricordo che sia la lime che la banca centrale sono due due istituzioni che rientrano nella nel quadro della comunitario e sono anche loro sottoposte a tutte le regole del trattato
E in primo luogo ai principi generali che informano a questo ordinamento
Quindi anche in questo caso il principio di non
Discrezionalità di non di di il divieto di di discrete di
Discriminazione sulla base della nazionalità dovrà applicarsi alla attività della banca centrale e bellissime anche per quel che concerne la scelta della legge applicabile il tribunale competente
Quello che voglio dire sostanzialmente è che il il trattato e gli statuti della banca centrale delle linee non definiscono in Moro in modo chiaro dando un senso compiuto un contenuto
Diciamo assoluto quella nozione di di
Tribunale competente occorrerà quindi integrare riempire questa questa nozione
Innanzitutto ricorrendo a quelle che sono diciamo disposizioni che la comunità e un po'anche gli stati membri alla comunità si sono dati faccio un espresso richiamo alle convenzioni di Bruxelles e di Roma che possono in un certo senso agevolare la scelta che verrà fatta dalla dalla da queste istituzioni e che hanno già stracciato un po'la lilla la via da seguire nel senso di di aprire la strada verso quella della scelta della scelta dalla volontà delle parti
Per quanto concerne la scelta della della della legge applicabile tuttavia questo criterio dovrà essere sicuramente contemperato perché non venga soppresso il diritto in un certo senso fondamentale che è riconosciuto in quasi tutti in tutti gli ordinamenti nazionali quello al giudice legale
Che non sia che non si arrivi a una situazione sostanzialmente difforme shopping delle istituzioni monetarie comunitarie nel senso che queste tre istituzioni non possano essere e non possono arrivare alla fine a determinare con carattere di forzatura nei confronti di quelle che sono le differenti situazioni nazionali i differenti partners con cui si trovano ad avere rapporti
Di carattere di carattere diciamo privatistico a imporre una scelta di
Legge è una scelta di giudice che comprime le legittime aspettative concerto diritto tutelato a non essere discriminati nei confronti di altri sistemi nazionale
Questo questo qui vale ancora più urbana Ballan verbale ancora a maggior ragione se si se questa scelta per esempio della della della della legge applicabile o del giudice competente
E una scelta fatta diciamo in modo predeterminato diciamo quasi automatica che in questo senso proprio elimini ogni possibilità di negoziato ogni possibilità di
Di trattativa e di raggiungimento del del dell'individuazione di quello che sarebbe il giudice finalmente più idoneo a a regolarmente
Il il il problema non si esaurisce se vogliamo al al campo al campo nazionale perché bisogna anche considerare che il criterio di tribunale nazionale tribù nazionale non non non si non non si può essere confinato a livello comunitario quindi può ecco anche possibile ipotizzare che il giudice competente sia un giudice non comunitario di un altro Paese non la comunità
Ho detto poco fa che cioè non certo né carne né nel sistema di di
Diciamo che le attività operative e finanziarie viene spesso utilizzato il il diritto dello Stato di New York il competente la competente giurisdizione sarà quindi molto spesso anche quella non è un'ipotesi accademica soprattutto nel caso che la banca centrale
E se lo si vede anche in questo caso un po'con l'occhio del della spiaggia passata con la lucentezza passata della l'attività e la Bay si vedrà che la l'attività che l'attività della Bay per esempio prevede in alcuni casi la possibilità di deferire controversie a giudici
Al giudici non comunitari
Però il la scelta del la scelta del giudice non comunitario è una scelta gravida diciamo di conseguenze negative per l'ordinamento comunitario perché ne cito alcune
Innanzitutto molto spesso mancherà un quadro istituzionale convenzionale per cui sarà più difficile poi arrivare un riconoscimento già euro delle sentenze sarà più difficile individuare alla fine
Soprattutto anche perché o si tratterà di una parte e cioè di una di una parte che inquadrata in un sistema nazionale competente con uno stato qui
Non sarà possibile quindi dire che la banca centrale almeno lo sa possibili immediatamente via che la banca centrale
è è inquadrabile nelle convenzioni già stipulate da uno Stato membro a comunità come la Francia gli Stati Uniti Italy traditi sarà difficilissimo quindi individuare un quadro normativo che possa ricomprendere
A a questi fini il e il Lattivi l'allarme diciamo la scelta del giudice competente e soprattutto tutti i problemi legati alla spalla riconoscimento l'esecuzione sentenza verrebbe poi meno che questo secondo me il punto fondamentale la possibilità di agire la corte in via pregiudiziale mediante il meccanismo dell'articolo centosettantasette in questo modo la scelta del giudice
Extracomunitario precluderebbe la possibilità che il l'eventuale lite che abbia a che fare con qualche disposizione diritto comunitario venga
Poi intervenga poi perché deferita alla Corte perché questa prende la sua interpretazione sulla norma comunitaria
Vi è ancora un altro problema che è quello relativo alla fatto che il giudice extracomunitario e sicuramente meno convulso delle problematiche degli assetti istituzionali comunitari di quanto lo sia il giudice nazionale
Questo è un problema che chiaramente importante anche nel caso per quello concerne
L'accertamento della capacità dell'UDC stipulanti della della banca centrale e del e dell'IVA e si tratta appunto di accertare la capacità secondo il diritto comunitario
è chiaro che un TG New York sarà certamente il peggio situato di quanto lo sia un giudice comunitario a prescindere di quello che ha detto in precedenza riguardo l'articolo centosettantasette
Poi ultimo ma non diciamo del tutto trascurabile e il fatto che nella comunità bene o male questi due istituzioni beneficiano del protocollo si privilegio sulle privilegi d'sulle L'Unità
E i privilegi della della comunità ora non vi è ragione per escludere a priori
A queste due istituzioni la possibilità di usufruire di queste guarentigie
Che non sono state concesse nel loro diretto interesse ma nell'interesse della comunità e se quindi in un certo senso hanno un dovere di rispettare questa regola che il protocollo sui privilegi unità addetta
Per quello che naturalmente queste queste regole subito i privilegi unità apostolo possono attenere all'attività giurisdizionale tempo limitato ma comunque qualcosa c'è
Ciò non toglie naturalmente l'altra possibilità che sul campo privatistico la corte di giustizia nel campo privatistico la corte alla corte di giustizia possa essere riconosciuta appunto con la clausola quote compromissoria tua competenza a conoscere del eventuali liti
E questo indipendentemente dal tipo di obbligazione che dedotta in giudizio
E però piviere il problema della l'ex contrattisti si porrà naturalmente un problema per quanto concerne la legge che regola il la il contratto la cui dite e definita la corte
Certo in ogni caso la corte non ritengo potrà dichiararsi non competente dovrà accettare questa l'operatività della clausola compromissoria e quindi esercita giurisdizione
E chiaro sperò secche se la legge che regolerà il negozio in questione
Sarà una legge non comunitaria la corte di giustizia sarà sicuramente posta in una situazione abbastanza difficile anche se non insormontabile per quanto concerne la soluzione della lite
Arriverà sicuramente a poter risolvere il caso ma con più difficoltà e certamente non con quella padronanza di mezzi con cui con cui lo avrebbe fatto in caso di in caso di di legge di uno stilista di membri la comunità
Quindi questo sarà un punto che naturalmente dovrà essere lasciato trovaste regolato dalla sensibilità delle due istituzioni monetarie
Lasciamo da parte l'aspetto diciamo privatistico dell'attività giurisdizionale in capo alla Banca centrale e a quella
Al lime passa quel controllo sugli atti amministrativi e sugli atti di natura normativa legislativi chiamiamoli in questo modo
E non mi diffondono molto a lungo anche perché il tempo ristretto intanto si tratta di norme che praticamente preesistono alla creazione della banca centrale o del regime e che sono stato sostanzialmente anche sono state anche trasferite al applicate anche agli atti del agli atti normativi istituzionali e decisori della di questa istituzione vorrei però fare un brevissimo cenno se il presidente me lo consente al al rinvio pregiudiziale rinvio pregiudiziale
Sulla quale sul quale la tiratura in questione sterminata la lettura giuridica un punto al rinvio completamente
Vorrei accennare a una caratteristica di cui ed una caratteristica di cui le due istituzioni secondo me sono dotate cioè quelle di presentare osservazioni al pari o quasi al pari delle altre istituzioni e degli stati membri
Dico ed istituzioni perché c'è un primo problema da risolvere
Il piccolo venti dello statuto della corte allorché parlate il d dell'East per istituzioni che possono presentare osservazioni e in questo caso praticamente tratta la banca centrale allo stesso livello del Parlamento che è un gradino più sotto di quello che sia
Il
Che siano la quello che la Commissione soprattutto
E parla soltanto di Banca centrale tuttavia penso che anche in questo caso avvalendosi della disposizione dell'articolo centonove F numero nove del trattato che dice che sin dalla seconda fase
Tutte le norme in materia di giurisdizione
A che citano la banca centrale si applicano egualmente anime credo che una certa interpretazione possa consentire che questa norma dello statuto della corte che cita soltanto la banca centrale analogamente Possa riferirsi al lime
Risolto questo primo problema vorrei dire che il il il il come il lo statuto del della della della corte prevede prevede soltanto il caso che la banca centrale e quindi anche di me presentino Servazio nel caso in cui vengano in questione atti da loro emanati
Non vede invece secondo me dice una scelta lacuna normativa il caso in cui vengono in questione norme del Trattato norme primarie che
Affidano a queste due istituzioni dei compiti specifici
Si tratta effettivamente se vogliamo di una competenza che in questo caso si potrebbe dire si sovrappone a quella della Commissione che come garante del del Trattato ha sempre diritto di intervenire
Però vista la peculiarità del settore forse era necessario sentire anche quello che il lime o la banca centrale
Al potere potevano avrebbero potuto dire al riguardo quando si tratta soprattutto di norme che conferiscono poteri poteri regolamentari che finiscono possibilità decisorio a queste distinzioni
Penso che tuttavia questa lacuna potrà essere colmata
Perché perché seppure la corte lo abbia lo abbia utilizzato con estrema parsimonia secondo me a ben vedere c'è un articolo ventuno dello Statuto
Che permette alla corte di richiedere agli stati membri alle istituzioni che non siano parte in causa tutte le informazioni che ritenga necessaria ai fini del processo
Avvalendosi di questa disposizione la corte quindi potrà diciamo al di là di quello che è previsto dallo Statuto terra dello della corte per quanto pure espressamente in una linee la banca centrale potrà anche richiede il parere è in diciamo nel corso della causa anche a queste due istituzioni comunitarie
Ci sarebbe molto ancora da dire sul sugli altri tipi di ricorso citerò soltanto che c'è l'articolo settantatré centosettantatré che praticamente concede sia una legittimazione attiva e passiva in materia annullamento alle due istituzioni cioè
In questo caso lo so lo sotto segnalo soltanto brevemente il problema alla fine di individuare gli atti che possono fare oggetto di ricorso al di là di quella che è la norma specifica
Cioè lire gli atti che non siano raccomandazioni o parecchio abbiamo però visto che le raccomandazioni
In nel caso soprattutto la banca centrale hanno una certa valenza che va al di là del del semplice
Nomen juris di raccomandazione quindi sarà poi alla Corte strappa la corte accertare effettivamente il contenuto vincolante di queste raccomandazioni quindi permettere eventualmente annullato dal la pole la possibilità ispirerà i corsi di di annullamento
Egualmente esiste una legittimazione si attiva che passiva per quel che riguarda i ricorsi in carenza rimando tutta diciamo la letteratura già esistenti in materia perché lì non ci sono grosse grosso stravolgimenti in tema di responsabilità extracontrattuale è stato già ieri detto dal
Dal dal professor Pocar esistere il problema della della imputabilità della responsabilità intimista contrattuale la norme ambigua ma secondo me
Utilizzando oltre gli argomenti che giustamente mi sposto anche un altro c'era anche la sentenza della Corte resa nei confronti della banca europea la famosa sentenza esigendo Hebei
Dove la corte è arrivata Ada ad ammettere che esiste una responsabilità extracontrattuale della band questa volta e al anche se in questa responsabilità non era per nulla praticamente i sostanzialmente prevista nel trattato così complicate soluzioni io penso che questa responsabilità sia sotto al sostanze soltanto ed esclusivamente delle delle delle due istituzioni militari resterà da vedere se si tratta però e questo secondo me è un passo ulteriore se si tratta di una responsabilità esclusiva o ci sia una certa solidarietà della comunità questo lascio aperto il campo non volendo rubare ancora altro tempo alla succeduto al dottor Clemente che deve che deve parlare io penso di ringraziare gli ascoltatori per l'attenzione e il presidente soprattutto
Grazie a chi ha avuto un panorama precisissimo di quelle che sono le ipotesi
Di contenzioso che si possono direi produrre ed il modo in cui si prospetta l'attività
Della banca una volta che questa arrivi al controllo della corte di giustizia soprattutto tratto interessante qualcuno dei rilievi che riguarda l'impiego del celebratissimo già articolo centosettantasette del rinvio pregiudiziale porre adesso cedere la parola al consigliere
Clemente
Ma consapevole del fatto anzi mi interessa molto perché in un in un momento in un periodo di espansione dei poteri della Corte dei conti a livello nazionale
Che ancora non si riesce a capire fin dove si espanda no anzi non si riesce a capire se è possibile a porre dei paletti a questa espansione mille ieri mi interessa di capire cosa invece ha stancato e sull'altro fronte perché poi penso che ci siano dei problemi che di coinvolgimento
Grazie signor presidente anch'io approfitto per ringraziare gli organizzatori ringraziare professor Leanza
Aver offerto alla corte dei conti europea la possibilità di esprimersi questo consesso
A titolo personale naturalmente io mi esprimo esosità precisazione ma devo dire che il ringraziamento è duplice perché e
Nel
Due giornate che ho avuto modo di seguire io ho appreso molto ho appreso molto
Perché evidentemente la deformazione professionale del controllore soprattutto del controllore comunitario che arriva a gestioni chiuse e quindi a problemi già affrontati possibilmente interpretati risolti evidentemente ci porta ad affrontare con ritardo determinate tematiche
Ecco perché mi sono
Permesso di modificare lievemente il titolo del l'intervento che mi era stato richiesto preferisco parlare di controlli finanziari in generale piuttosto che di controlli contabili che da un rispetto
Così un'impressione lievemente restrittiva e oserei dire ragionieristica del del controllo
Mentre la dizione soprattutto a livello comunitario la dizione controlli finanziari evoca dizioni come o di finanzieri controllo di che a un
Ampi ampi tutine è una una una Chiesa più più più onnicomprensiva il problema è che naturalmente
Si pone il controllore e quello o e della interpretazione del concetto istituzioni dell'Unione
Perché abbiamo ha preso qui che la alle due istituzioni
Tra virgolette e di cui simile trattato in questa tornata e sono l'Istituto monetario e la Banca centrale poi tecnicamente dal punto di vista dove istituzioni non sono ecco e quindi e indubbiamente le le le ragioni sono state ampiamente illustrate da altri a cominciare dal professor Leanza se si parla di istituzioni il campo e R.
Distretto alle alle cinque istituzioni citate dal dall'articolo quattro così come molti delle dei trattati così come modificato da da da Maastricht
E cioè il il campo è ristretto poi al Parlamento al Consiglio commissiona corte di giustizia e la stessa Corte dei conti che Maastricht ha elevato al rango
Di istituzione questo non vorrà dire che un
Non non mi sia poste il problema è la corte nei conti non si è posta il problema del quid
In materia di controlli per quanto concerne lime e poi la la banca centrale
Il
Problema dei controlli se la dizione e una dizione bastione comprensiva naturalmente non è un problema limitato alla sola Corte dei conti europea ma è un problema
Più vasto che coinvolge quelle che vengono normalmente
Chiamate le istituzioni e o i controlli interni nella nota distinzione tra controlli interni come quelli svolti nell'ambito della stessa struttura che assume la responsabilità della gestione e controlli
Esterni che in ambito comunitario sono quelli svolti in genere sono svolti a posteriori da uno su un organismo che è separato ed indipendente dalla autorità responsabile della gestione vedete per quanto concerne le istituzioni tradizionali così come individuate dal l'articolo quattro
Citato e e lei di sono perlomeno tre livelli di di controllo interno e e sono i terreni tradizionali operatori
Finanziari del nell'ambito comunitario uno e l'ordinatore
E cioè il primo livello e se di controllo esercitato proprio dal dal funzionario che e competente a realizzare le azioni secondo livello tradizionalmente noto
E quello del controllore finanziario un controllore finanziario che e presente in ogni istituzione comunitaria nell'ambito della Commissione e la nota direzione generale venti e ma anche controlli poi sono svolti dal
Lo stesso contabile che può svolgere questi controlli allora
Questa
Complesso di controlli interni può avere un rilievo
Al di là dell'ambito della istituzione controllata di minor impatto quando si tratta di istituzioni come parlamento il Consiglio la corte di giustizia la stessa corte dei conti quando agisce come
Amministratore gestore perché la
Il conto il problema controllo interno è limitato alle spese di funzionamento degli apparati esiti persa al di affitti di manutenzione
Il problema diventa più complesso quando si parla della commissione perché il
Grosso delle speso del Commissione e
Effettuato al di fuori del istituzioni stesse nei paesi membri l'ottanta per cento oramai noto delle bilancio comunitario e speso negli stati membri quindi evidente la connessione necessaria
Tra livelli di controlli nazionali e livelli di controlli comunitari nel mia comunicazione scritta che circa un po'di coprire tutto il quadro
Dei controlli che naturalmente non vi starò a ridire io qui e è fatto cenno alla tentativo che per esempio il controllore finanziario della commissione che certamente quello che ha un impatto maggiore
Sul piano della
Necessità di controlli e di mezzi
Finanziari da controllare a avviato una serie di
Accordi di protocolli d'intesa con controllori interni nazionali proprio per coordinare evitare duplicazioni di controlli e uno dei primi di questi corde è stato proprio quello
Firmato con la ragioneria generale dello stato italiana adesso ce ne sono mi sembra cinque o sei ieri altri sono in corso
Di di firma non mi non voglio approfondire ulteriormente il problema dico solo che il controllore finanziario
Comunitario ha tradizionalmente un ruolo di controllo a priori questo è un concetto molto noto in Italia perché era una funzione sono svolge la Ragioneria era una funzione che svolgeva
La corte dei conti italiana che adesso a ridotto in parte questa suo impegno nell'ambito dei controlli preventivi il controllore finanziario succo a un compito di apporre il tradizionale visto sugli atti che gli vengono presentati a priori e nell'eventualità questo visto non venga
Apposto c'è una procedura di passi Hütter
Non vado oltre perché vedo che i tempi sono già ampiamente quasi passati parlo al rapidamente della corte dei conti e europea la corte dei conti europea a un duplice duplice funzione di controllo controllo di legittimità come tradizionalmente definita e controllo di gestione né in Europa si parla la sana gestione
A
Trattato di Maastricht ha aggiunto una ulteriore competenza interessante che e la cosiddetta dichiarazione di affidabilità definita con l'acronimo francese Dassault Clara seconda sull'ANAS il la corte deve emettere una dichiarazione sugli affitti sull'affidabilità dei conti
Generali della comunità e sulla affida e sulla regolarità e legittimità delle operazioni sottostanti
Interessa sottolineare questo aspetto perché questa dichiarazione la corte lei messe per la prima volta l'anno scorso non solo sul bilancio generale della commissione ma anche sul bilancio della cieca anche sul bilancio del
Fondi di sviluppo quindi parlo di un fondo fuori bilancio
Le prospettive sono
Notevoli perché dico questo perché e il le competenze della della corte oggi definite Comi controllore de tutti i fondi che escono dalle Bilancio c'è però sono state e estese da una serie di accordi o di protocolli particolari mi riferisco ad una estensione al al di là del così detto primo pilastro cioè verso il secondo il terzo
Pilastro già la corte è stata richiesta di controllare operazioni particolari per esempio mostarda per esempio le elezioni palestinesi dove oltre al bilancio comunitario c'era un intervento da parte dei bilanci dei singoli stati membri però la corte ha controllato il complesso dell'operazione e questo mi porta al
Aspetto interessa più interessante qui Istituto Monetario Europeo vedete la Corte è stata richiesta non dal Trattato ma dallo Statuto di controllare
La
Efficienza del gestione del lime questa la dizione all'audizione che ha suscitato grosse
Difficoltà interpretative alla corte dei conti io sono stato molto timido nel mio testo scritto perché a quel
Quinto la corte non si era ancora espressa adesso posso dire qualcosa di più perché ci pronuncia della corte
Ci si è posto il problema che cosa vuol dire efficienza della della gestione evidentemente ci siamo immediatamente
Abbiamo Emilio immediatamente eliminato la problematica di una
Possibile controllo sull'EPO sulla politica
Del dell'Istituto monetario sulla politica monetaria svolta dal dal all'istituto e per il momento amico per il momento la nostra in
Ci ci si è ci siamo concentrati su quelle che sono le spesi di funzionamento del dell'istituto si se il discorso è facile in questo momento è ovvio che ci siamo occupati del primo anno
Del dell'istituto ci siamo occupati sostanzialmente delle spese di trasferimento dalla Svizzera verso la Germania e quindi non c'è stato molto però questo è e un naturalmente è un problema perché è un problema aperto vedere perché e vada certamente affrontato sembra strano che non sia stato affrontato da Maastricht sembra strano che finora non sia stato affrontato dal uno o non si pensi di affrontarlo in sede di CIPE di Conferenza intergovernativa
Perché e certamente e una problematica grossa è una problematica importante è una novità rispetto a le istituti euro intesi stenti rispetto alla Bay e rispetto all'avvio dove non c'è controllo da parte della Corte dei conti europea
Estremamente marginale non non ho tempo in questo punto ed entra quindi diciamo che noi non controlliamo e quindi quindi qui c'è una novità il la richiesta di controllo da parte della Corte dei Conti
Nei confronti di una istituzione poi di una banca che istituzione comunitaria non è creando una grossa novità che potrà vedere certa
Anche degli affetti a livello nazionale perché in a quello che che che mi consta nessuna istituzione di controllo nazionale controlla e gli istituti di emissione e le banche centrali e per la stessa Corte dei Conti nazionale eccezionalmente controlla il Mediocredito ma per ragioni storiche ma nel settore bancario non non è in tredici anni ecco quindi evidentemente questa e un un una novità una novità che a di il le le cui conseguenze in questo momento non sono in grado
Di vedere per vedere ma che potranno
Essere rilevanti nel momento che la corte dei conti europea chiede in sede di cinghie di poter controllare
Tutti i fondi comunitari tra virgolette che escono dal bilancio comunitario ovunque essi siano e da chiunque siano gestiti ecco quindi laddove ci sia quota parte ecco nel veto al professor Maso si mette le mani nei capelli e questa è una una de ecco vorrei dire forse è più facile e il compito della corte di giustizia che ha dei paletti ha trovato dei paletti nel nel trattato né ci sono articoli dove viene e specie tra settantatré centottanta e cioè ci sono dei PAC dei paletti
La corte dei conti europea questi paletti nona diciamo che sarebbe opportuno che questi paletti fossero messi perché evidentemente altrimenti si creerebbero delle
Difficili poi situazioni a livello interpretativo c'è tempo fino al novantanove ma la Conferenza intergovernativa si spera che finirà i suoi lavori prima è uno degli degli auspici vediamo di di chiarire questi questi problemi grazie
Dispiace che si sia tolto un po'di spazio alla relazione del consigliere Clemente perché c'erano molti ma molti riflessi che il suo discorso suscitava
E io non ho non ho non ho anche nel tessile ma dei capelli ma siccome esistenti e verificata in natura una tendenza espansiva
Del no adesso dico nomi riferito solo alla Corte dei Conti nazionale allora io mi chiedevo ma questa tendenza espansiva poi rischia a boomerang di arrivare anche in quella sede non lo so effettivamente il problema dei parecchie ma del resto c'è per noi certo dell'attività di controllo a corte e per le modalità simile direi della corte dei conti nazionali soprattutto sotto il profilo a cui il consigliere Clemente accennava quello dell'efficienza della gestione che voi l'aspetto direi determinante
Del controllo
Vi ringrazio tutti è ovvio che io metto a questo punto qualsiasi relazione di sintesi perché non vorrei proprio affliggervi punire bianche non avete fatto niente di male anzi siete stati ad ascoltare con molta attenzione come del resto ho fatto io stesso perché ho sentito tante cose tanti spunti che adesso solo per riordinarli mi ci vorrà un certo tempo mi dovevo però avvertirvi che c'è un pranzo mi dicono al circolo ufficiali che credo che sia qui insomma qui all'interno di questo complesso grazie di nuovo a tutti tre un saluto affettuoso occhio poi vado via grazie
Attività
Grazie
Va bene se persona su comincia dicesse
Siamo
Allora cominciamo Buongiorno sono Dominik Salvatore presiedo questa sessione parametri di riferimento per l'attuazione dell'unione europea
Con particolare riguardo al riordino dei conti pubblici nazionali comincio con poche parole di introduzione per appunto fare i parametri della discussione come sappiamo abbiamo quattro cinque parametri per mastri
Il primo che i tassi di cambio non di Verga hanno di più del due e un quarto per cento battute da entrambe le parti del
Valore di parità per i due anni precedenti alla alla formazione e da questo parametro solo poche nazioni dopo che c'è stato lo sfascio dal novantadue novantatré soddisfano questa questo parametro
Il secondo parametro di Maastricht e sull'inflazione e che le fazioni non devono avere il tasso d'inflazione che ceda l'uno virgola cinque per cento di punti percentuali rispetto alle tre nazioni con il tasso d'inflazione più basso
Questo parametro è soddisfatto all'inizio del novantasei da undici nazioni il terzo parametro di Maastricht riguarda i tassi di cambio lungo dei tassi di interesse a lungo termine
E il parametro che questi tassi di interesse a lungo non devono non devono eccedere di due punti percentuali le tre nazioni con un tasso d'inflazione più basso
All'inizio del novantasei nove delle quindici nazioni soddisfa al nono questo parametro
Il quarto parametro di Maastricht e appunto che le nazioni non dovevano avere un deficit fiscale che cedeva al tre per cento del PIL
Questo parametro all'inizio novantasei e soddisfatto soltanto da quattro nazioni l'ultimo parametro e che le nazioni non dovevo non devono avere un debito pubblico che ceda sessanta per cento del PIL questo parametro all'inizio del novantasei era soddisfatto soltanto da quattro nazioni quindi se si guardano tutti e cinque i parametri ein all'inizio del novantasei soltanto due nazioni forse nemmeno quelle Germania Lussemburgo soddisfava notti che cinque tutti e cinque questi questi parametri per il novantasette
Non ci si può attendere che più di tre nazioni
Soddisfino i cinque parametri Germania Lussemburgo e Francia e quindi in un certo modo non ha senso che si cominci un si vada verso la moneta unica con solo con sole tre nazioni quindi ho bisogna che questi parametri siano relax e quindi in italiano di all'ennesimo sia di venti nuclei allentati allentati
Oppure di rimandare rimandare l'inizio di questa l'unione monetaria
Se si
All'ente hanno questi parametri
Sarebbe a dire se si permetta loro che il tasso di cambio vari di quindici per cento come la situazione oggi da entrando il entrambi le parti del tasso di parità se poi si allenta il parametro che il deficit fiscale sia cinque per cento del PIL c'è il debito pubblico ottanta per cento del PIL allora
Dodici su quindici nazioni sud visto soddisferebbe rock questi questi parametri
Se poi in Inghilterra e la Danimarca
Preferiscono di non partecipare allora si riduce si riducono il sedici il numero a a dieci
Quindi o bisogna allentare questi parametri oppure rimandare l'inizio dell'unione monetario
La Germania ovviamente preferisce non allentare non allentare i parametri infatti preferirebbe
Che restringere il fargli ancora più restrittivi che il deficit fiscale diventi uno per cento in media del PIL così da lasciar spazio di fronte a una recessione lascia spazio le nazioni di fare un po'di politica fiscale di di espansione
Quindi siamo in questa situazione
Dove o si allentano i parametri oppure si rimanda l'inizio di questa di questa moneta unica per
Cominciare con una con un
Qualcosa di provocatorio direi che in una situazione di moneta unica allora ovviamente non si potrebbe fare politica dei cambi non si potrebbe fare politica monetaria ovviamente con una singola monete e c'è pochissimo spazio per fare politica fiscale
Allora in una situazione dove ci sarebbe due un sciocca
Assi metrico tra le varie nazioni la nazione in recessione per esempio come l'Italia nel novantadue non avrebbe molto possibilità di fare alcuna alcuna politica
è l'ora solo per dire si pensi all'Italia del mille novecentonovantadue settembre del novantadue se l'Italia non avesse avuto la possibilità di svalutare la lira allora si pensi che nel novantatré l'unico raggio di sole nell'economia italiana furono appunto le l'incremento delle esportazioni adesso si pensi a una situazione dove l'Italia si troverebbe nel novanta del due mila e due due mila e tre in una situazione simile
Dove si parte se parteciperei se partecipasse a questa moneta unica sin dall'inizio non avrebbe al nessuna politica da da per alleviare questa recessione
E quindi con queste poche parole introduttive passiamo alla alle relazioni il l'onorevole professor Pietro Armani sarà qui più tardi quindi cominciamo con l'onorevole professor Antonio Marzano della Sapienza il dibattito sui parametri
Grazie
Mi sono ancora sembrano essere chiamato onorevole
Anche perché non ho capito se è un titolo un epiteto
Va insomma col tempo deve
Ci farò un po'l'abitudine
Bene parliamo fra Dinoi ringraziando i partecipanti che sebbene pochi sono comunque eletti belletto pubblico
Di questo tema complicato a me pare che l'atteggiamento di un economista italiano salvo poche eccezioni di fronte al problema della moneta unica
Si è un po'quello di un uomo della mia età
Di fronte a una giovane donna
E combattuto
Tra due sentimenti diversi da un lato il desiderio
Il desiderio della moneta unica
E dall'altra però anche il realismo
Ed era difficile uscirne fuori perché il desiderio
è molto forte
Ma il realismo e anche un sentimento positivo deriva dalla consapevolezza del proprio stato desiderio si capisce
Perché la moneta unica presente cinque attrattive così come sono cinque le attrattive di una giovane donna però non spingerà oltre questo analogia state tranquilli perché so che potrebbe diventare imbarazzante
Le cinque attrattive della
Della
Moneta unica sono
Il venire meno
La almeno in larga parte diciamo del rischio di cambio
Naturalmente salvo che verso il dollaro nessuno viene diciamo verso le monete Sterne ma sarebbe un anche questo un rischio comunque attutito dal fatto che ci sarebbe una moneta unica cosiddetto Europ
Che avrebbe scelto una maggiore credibilità e reggerebbe bene il confronto rispetto coloro i valori
Ma i tassi di interesse sarebbero tendenzialmente uniformi salvo che per una componente di rischio a di rischio diciamo ancora paese o comunque emittenti rischio dell'emittente
Terzo grazie a minore rischio di cambio ai minori tassi d'interesse
La grande anomalia della finanza pubblica italiana che in totalmente sostanzialmente rappresentato dalla spesa per interessi sarebbe in parte corretta e recuperata quarto con una moneta unica ci sarebbe una forte attrattiva nei confronti dei capitali esteri anche se il modo l'al l'allocazione di questi capitali all'interno
Dei Paesi potrebbe essere diversa da Paese a Paese
E cinque io a quinte attrattiva e che verrebbero meno i costi di transazione dovuti all'esistenza di monete direzione che secondo stime recenti incidono abbastanza sui corsi su questo sopportati dai residenti
D'altra parte che era tutti quale sarebbe il costo dei non esserci nella moneta unica i Paesi che non ce la facessero sarebbero sicuramente disposti a pressioni di tipo speculativo almeno in una fase iniziale fin quando cioè il il cambio di quella moneta si fosse ridimensionato il punto
Da riflettere questa condizione di inferiorità fra fra virgolette del Paese rimasto fuori i tassi di interesse sarebbero più alti nei confronti dei paesi auto questo credo che sia inevitabile e quindi tassi d'interesse più alti renderebbero o più difficile la manovra correttiva dalla finanza pubblica perché l'anomalia anziché essere corretta diventerebbe ancora più stridente
Questo costo di rimanere fuori sarebbe tanto minore
Quanto minore fosse il numero dei Paesi ammessi alla moneta unica cioè fossero pochi allora il mercato reagirebbe nei confronti di molti Paesi rimasti fuori e quindi l'onere dalla reazione mercati si distinguerebbe
Fra un maggior numero di piazze valutarie e finanziarie
Il costo sarebbe diciamo minimo fra virgolette si tenderebbe comunque ridursi
Moltissimo se ci fosse un rinvio per tutti a quel punto chiaramente la reazione dei mercati sarebbe anch'va attenuata ci sarebbe comunque io credo ne soffrirebbero un po'tutti in Europa ne soffriva beh ma i la la distribuzione di questo costo fra i paesi si tutti esclusi sarebbe darebbe luogo a un costo più basso questo per quanto riguarda il desiderio per quanto riguarda il realismo
Beh sul realismo sì cominciate o a riflettere dopo lo l'entusiasmo iniziale suscitato dal Trattato di Maastricht
A in presenza anche di eventi piuttosto precisi il primo di questi eventi è stata l'unificazione della Germania
L'unificazione della Germania non era qualcosa prevista dalla dalla dinamica del trattato
Vi ricordo che l'unificazione della Germania ha comportato complicazioni molto alte
Per effetto di due fattori fondamentalmente l'uno è stato il cambio sono uno a uno fra il marco esterna Kovacs
Un cambio un nuovo significa in suo senso la creazione di un forte potere d'acquisto de dei residenti della ex Germania dell'Est quindi equivalso sostanzialmente a una forte sostegno alla domanda
E l'altro sono stati forti trasferimenti effettuati dalla Germania dell'Ovest della Germania dell'Est anche questo fattore di forte sostegno della domanda
Su tutti e due questi eventi la banca centrale tedesca non era d'accordo è notorio che non era d'accordo
E la banca centrale tedesca ha reagito con una politica monetaria restrittiva che ha portento in alto i tassi di interesse
Poi che ormai è sotto gli occhi di tutti che questi movimenti dei tassi sono contagiosi proprio nell'economia globalizzata
Ad essi sono stati sottoposti anche gli altri Paesi che hanno quindi dovuto sopportare un onere a loro volta per effetto della unificazione tedesca
Questo onere non è stato ma non è e qui distribuito fra agli altri Paesi europei ovviamente l'onere di un rialzo dei tassi e tanto maggiore per i paesi da più forte debito pubblico
L'Italia era fra questi già
E quindi si può dire che questi Paesi a più forte debito pubblico fra cui l'Italia sono quelli che hanno sopportato maggiormente il costo dell'unificazione
Tedesca
Il secondo evento che ha drammaticamente richiamato il realismo in questo problema attenuando un poco Potenza dal desiderio è stato nel novantadue la crisi valutarie del novantadue in parte conseguenza anche dire le cose che ho detto prima
In pratica nel novantadue si è constatato che
L'Italia si trovava coinvolta in una spirale di difficoltà
Che fieri si è avuto un inversione della situazione in questo senso che dopo la firma del trattato Italia aveva beneficiato
Degli impegni assunti con Maastricht
E c'era stato un miglioramento del cambio e dei tassi d'interesse perché il mercato aveva interpretato la firma del trattato come e una situazioni maggiore credibilità
Di un Paese che si impegnava a a percorrere un sentiero virtuoso
Ha constatato che però all'impegno formale non è non seguite azioni coerenti
E che i gli obiettivi non non si avvicinavano allora il mercato a trasformare trova credibilità iniziale di una sorta di in credibilità
E quindi la lira ha subito un fortissimo deprezzamento questi eventi l'unificazione della Germania
E la crisi valutaria novantadue hanno spinto gli economisti gli osservatori in generale ha una analisi più attenta dei termini del problema
Questo analisi inizialmente si è rivolta soprattutto ai parametri previsti da ma se dice a quel punto si è si è cominciato a interrogare se quei parametri che avessero o meno un senso nella prima parte del dibattito ha riguardato appunto il significato di quei parametri
Bene è difficile
Cogliere le ragioni che danno un senso a cui i parametri per la verità dal punto di vista dell'economista per esempio l'impegno alla stabilità del cambio in un mercato globale poi soprattutto dopo la crisi valutaria del novantadue è parso un controsenso molti il cambio è un prezzo che si forma sul mercato
E la capacità dei governi di pilotare il cambio di fronte alle masse di capitali che possono spostarsi rapidamente da una attività denominate in una valuta in un'altra un tipo di attività
Un colpo di telefono oggi sposta capitali ingenti
è parso che fosse
Una un obiettivo abbastanza fuori dalla portata dei governi
E anche forme di cooperazione valutaria anche la messa insieme delle riserve dei paesi ammesso che poi tutti i Paesi fossero disposti a farlo
E di fronte alla ampiezza del mercato dei capitali
Sembra veramente una capacità di pilotare molto limitata e quindi intanto il primo parametro messo in discussione proprio quello relativo alla stabilità dei cambi tanto è che si optò verso una fascia di oscillazione più ampia di quella originariamente prevista
La seconda cosa su cui ci si interroga riguarda le possibilità di di di Hunza dei tassi di interesse anche i tassi di interesse sono un prezzo deciso dal mercato e anche qui la globalizzazione
Dei mercati diventa imponente come fattore determinante
Che e quindi il dibattito sembrava spostare la
L'apprezzamento degli economisti
Verso altri parametri che non fossero il cambio e di tassi di interesse e si tendeva a riconoscere che i veri parametri rilevanti fossero la convergenza del tasso d'inflazione
E la convergenza del disavanzo pubblico della percentuale del disavanzo pubblico sul PIL
Critiche erano poste state rivolte
Alla rapporto debito-PIL che un rapporto di natura storica che proviene dal passato e che in qualche modo a tutti risultava impossibile scalfire rapidamente in modo da raggiungere il sessanta per cento previsto quindi da questo dibattito
In cui realismo faceva aggio sulla desiderio sembrava risultare che le cose importanti i veri criteri i veri parametri del del rigore fossero l'inflazione l'andamento dell'inflazione del disavanzo pubblico in buona sostanza
Gli altri erano che
Fenomeni a seguire comma una tasso di inflazione convergente certamente avrebbe avuto effetti sia sulla stabilità del cambio sia sulla stampa e sul livello dei tassi di interesse un disavanzo pubblico convergente
Avrebbe avuto effetti a sua volta sia sull'inflazione sia sui tassi di interesse e anche nella misura consentita sul debito pubblico sullo stock di debito pubblico un disavanzo pubblico che si riduce Porta a una effetto di stabilizzazione prima e poi ma che è ritirato all'Issime la riduzione del rapporto debito PIL ma quindi al centro l'attenzione cominciavano a pensare gli economisti io sono stato uno di quelli che erano ha subito avvertito questo a diversa importanza diciamo dei parametri di Maastricht e la necessità di sottolineare l'inflazione
E il disavanzo pubblico come misuratori del rigore del comportamento virtuoso diciamo che le autorità monetarie dei governi
Questo è stato abbastanza evidente abbastanza presto
Vorrei sottolineare Koper lato di convergenza del rapporto disavanzo PIL perché una delle cose che si è notata né che io stesso ho notato per primo perché il numero fisso della tre per cento in realtà a sua volta non la moltissimo senso è collegato in qualche modo una certa previsione di sviluppo del tasso del del reddito nazionale
Ma secondo me i numeri fissi in economia non esistono non hanno molto senso a parte Pitagora insomma
E gli altri sono numeri fissi sempre piuttosto discutibili
E quello che non appariva chiaro era perché fissarlo al tre per cento a quel rapporto perché non fissarlo al due per cento o l'un per cento come adesso chiede la Germania o a quattro a cinque
Perché cioè non riservare anche al disavanzo pubblico una un trattamento analogo a quello che si voleva riservare all'inflazione si prevedeva la convergenza dell'inflazione non un livello l'inflazione
E allora perché anche per il disavanzo pubblico anziché prevedere un livello il tre per cento non si prevedeva una convergenza a questo è il tipo di dibattito che si è sviluppato ma comunque l'attenzione andava concentrata ormai credo che questa fosse una posizione piuttosto diffusa sul tasso di inflazione
E sul disavanzo pubblico offre per giudicare il comportamento di un Paese sono queste le grandezze importante le altre previste dal trattato solo un po'
A seguire ma sempre nei limiti in cui il mercato apprezza il comportamento delittuoso e quindi ne trae le conseguenze in termini cambio di tassi di interesse
Se il punti importanti sono dunque l'inflazione il disavanzo pubblico è in rapporto al andamento di queste due
Fenomeni che bisogna chiedersi se il desiderio
Realizzabile o meno
Per quanto riguarda il nostro Paese e io credo che il desiderio sia realizzabile per quanto riguarda l'inflazione
è alla portata abbastanza alla portata del nostro Paese
E alle zero e un declino del tasso di inflazione facendolo arrivare alla quel grado di divergenza che ammesso dal trattato questo non è una cosa impossibile e credo che potremmo realizzare
Nella fine del novantasette un tasso di inflazione nell'ordine del tre qualcosa per cento tre virgola tre tre virgola quattro per cento
Che sarebbe abbastanza vicino alla alla o forse proprio vicino corrispondente all'obiettivo previsto Damasco dice naturalmente ci sono alcune condizioni da cui dipenderà anche la realizzabilità di questa condizioni sono che il cambio non peggiori ma data la posizione di partenza della lira
è possibile pensare che il cambio
Non peggiori ultimo ulteriormente almeno un sei non si verifichino fenomeni di instabilità politica che pure influenza il cambio e che per la verità questi non sono del tutto da escludere dal mio punto di vista
L'altra cosa importante è un andamento ragionevole dei salari
Anche qui bisogna dire che il criterio di una parametrazione dei salari al tasso d'inflazione programmata suscita qualche riserva fra gli economisti più attenti ma insomma diciamo in termini generali un comportamento abbastanza moderato che sarà dei salari
Cioè questo sottintende una accresciuta sensibilità dei sindacati verso il problema della disoccupazione piuttosto che verso il problema della tutela degli interessi dei già occupati sono in buona sostanza
A un altro fattore l'andamento delle materie prime ma poiché siamo in una fase complessivamente di rallentamento delle economie non pare che da questo lato ci si debba aspettare grandi
Rimbalzi e il quarto fattore
Da cui dipende poi un po'il tutto la politica monetaria ma il tasso di incremento della offerta di moneta e molto sotto controllo in questo momento quindi direi che se guardiamo le quattro cose a parte la stabilità politica che dobbiamo ancora controllare se ci sarà
Perché troviamo di fronte a una maggioranza politica molto eterogenea ma insomma ai è abbastanza realistico l'obiettivo del tasso d'inflazione convergente secondo i parametri di Maastricht
L'altro punto riguarda il disavanzo pubblico probabilmente qui
Che si misurerà di più il grado di scostamento fra il desiderio e il realismo
Ci dice in giro che da situazione della nostra finanza pubblica richiederebbe una correzione molto consistente dell'ordine di sessanta mila ottanta mila miliardi
Della deficit
Da fare tra l'altro fra quest'anno e l'anno prossimo fa qui vorrei sottolineare che parlo di correzione non di manovra
Perché perché quella correzione in parte dovrà derivare da una manovra e in parte potrà derivare da una reazione positiva dei mercati alla manovra cioè una reazione positiva in termini di calo dei tassi d'interesse
A la per quanto riguarda la parte che dovrà essere alzata con la manovra io penso che sarebbe molto importante riuscire a realizzare questa parte della manovra
Con una interventi dal lato della spesa pubblica
Ecco qui veramente si misura la capacità di un governo di governare
E lo dico
In due significati che se invece la parte della correzione che dovrà essere arrivata vergata con la manovra
Fosse realizzata dal lato delle entrate fiscali cioè con inasprimenti fiscali o con nuove imposte
Ma a sappiamo che
Anche se con un recente studio del Fondo monetario internazionale di qualche mese fa questo tipo di interventi costa di più e del meno efficace per l'economia
Interventi più efficaci si sono sempre rivelati storicamente quelli realizzati dal lato della spesa e non dall'alto delle entrate fiscali
Vivi nella situazione socio politica in cui versa il nostro Paese io temo molto che inasprimenti fiscali ulteriori con nuove imposte possono determinare tensioni molto gravi nel Paese
Comportare cioè una divisione del Paese
Una divisione del Paese anche tra aree geografiche del Paese
Quindi per tutti e due i motivi credo che bisognerebbe auspicare assolutamente una manovra correttiva a
Dal lato della spesa pubblica quindi rimane il grosso del punto interrogativo se questo tipo di governo che si è creato in Italia che un governo di centrosinistra come tutti sanno e lo dico senza voler fare considerazioni di parte ma proprio obiettivamente sì a un governo che avrà la forza politica e la coesione interna
Necessaria per operare dal lato della spesa pubblica i primi segnali che provengono
Sono lasciano molti dubbi su questo punto ci sono molte prese di posizione contrarie comunque a toccare alla spesa pubblica riformare lo Stato sociale
A ritornare a discutere delle pensioni che alcuni proclamano essere proprio una argomento intoccabile
E così via
A l'altra parte la riduzione dei tassi di interesse
Sarebbe molto importante
Però qui vorrei mettere in rilievo un paradosso cioè
Ma diciamo che un paradosso consiste in question più un governo proclamato di affidare la correzione
Al calo dei tassi e quindi a una manovra ridotta correttiva
è meno è credibile
Cioè un governo che dice il fondo la correzione una manovra necessaria corregge la finanza pubblica è limitata perché possiamo sperare in una riduzione dei tassi è un Governo che così esprimendosi e meno credibile
E c'è meno credibile alla riduzione dei tassi sarà più difficile
Ecco quindi anche questo è un paradosso su cui dovrà la poi confrontarsi il governo
A vengono fuori in questi giorni dichiarazioni in questo senso molto sarà ottenuto dall'alto del calo dei tassi io penso che la mera reazione dei mercati a questo tipo di messaggi
è una reazione piuttosto piuttosto prudente piuttosto imbarazzata è un paradosso da mettere in rilievo ci vuole comunque una manovra consistente
Esagerare nell'attribuire il ruolo di di equilibratore della finanza pubblica i tassi di interesse è controproducente
Quindi se non certo la manovra di sessanta settanta ottanta mila miliardi comunque una manovra molto consistente
Sarà comunque necessaria
Ma allora se la manovra dovrà comunque essere consistente
La domanda subito da fare si è la quali saranno gli effetti sull'economia di una manovra così così consistente perché effetti di natura dei fra azionisti che ha mi sembra inevitabile che ne deriva
Anche se saranno minore
Di fronte a una manovra che agisca più dal lato della spesa che dal lato delle entrate fiscali comunque un effetto De Fazio mistico credo che sia inevitabile
A questo si risponde con due argomenti il primo argomento è che se i tassi di interesse caleranno
E allora l'effetto De Fazio Nisticò derivante dalla correzione dalla manovra potrà essere compensato in qualche parte dal calo dei tassi di interesse quindi per riferirsi a quello che diceva prima Dominique
Qui la variabile di sostegno diventerebbe a questo punto i tassi di interesse
La replica la controreplica a questa speranza o questo argomento è che però un calo dei tassi nell'abbiamo constatato
E se cita con ritardo gli effetti sugli investimenti occorrono un paio di anni per vedere gli effetti anche recentemente quando c'è stato un calo di anni dei tassi d'interesse qualche anno fa non si vedeva pronta la risposta degli investimenti
E qui stiamo parlando di un'economia che oggi subisce un rallentamento quindi pensare che questo rallentamento inasprito da una manovra correttiva posso essere compensato dal calo dei tassi sì ci sarà ma non immediato non non coincidono le fasi temporali delle due cose
E l'altra osservazione che si sa è che se
Si corregge la finanzio pubblica allora questo aiuterà il calo dell'inflazione
E
E il calo dell'inflazione accrescerà il potere d'acquisto delle famiglie e quindi i consumi potranno riprendersi e qui la controreplica e che però a la situazione di stallo dei consumi deriva certo anche dall'andamento dei salari in termini reali
Ma deriva anche dalla pressione fiscale esistente in questo Paese sulle famiglie e e quindi di nuovo bisogna vedere come la fanno la correzione se la fanno con nuove imposte o dal lato della spesa
E seconda cosa che la situazione di ristagno dei consumi deriva dalla disoccupazione perché non solo dall'andamento dei salari reali ma anche dalla diffusa disoccupazione e non pare che quindi solo il calo dell'inflazione possa avere effetti così significativi in una situazione in cui la depressione dei consumi dipende da questi fenomeni di carattere strutturale non modificabili rapidamente come la pressione fiscale
Dichiaratamente dal governo non riducibile il governo ha dichiarato che non può ridursi e dalla disoccupazione che così elevata
Quindi qui ci sono problemi seri io dico ce la faremo per quanto riguarda la convergenza del tasso di inflazione mi pare molto difficile farcela per quanto riguarda la convergenza della
Del disavanzo pubblico credo che il nostro ruolo di economisti sia quello di insistere perché si faccia perché si tenti che si abbia il coraggio di farlo però nel dire questo sappiamo che
Primo ci sono difficoltà politiche evidenti nel farlo
E secondo ci sono problemi per l'economia perché
Se non si associa a questo tipo di politica anche una politica di altro tipo di sostegno dell'economia reale
Che liberi questo paese dalle bardature da i vincoli che ne freno no la capacità di crescita e allora è rimanesse solo l'effetto deflazione distico della correzione allora sarebbero guai seri per tutti
Sarebbe un po'difficile per gli uomini politici andare a spiegare ai disoccupati che sarebbero nelle ipotesi che sto seguendo accrescerebbero
Non non vi lamentate troppo per il fatto di essere disoccupati perché questo vostro Stato è dovuto al fatto che noi andiamo in Europa in Europa sarebbe bello andarci con meno disoccupazione e non compiuto a disoccupazione
Allora quali sono le alternative
Meno desiderabili
E ma forse più realistica
Ecco qui ancora il conflitto fra il desiderio e il realismo
Le alternative sarebbero
In pratica due
Una sarebbe la Europa a due velocità cioè c'entra che può e chi non può ritarda l'appuntamento con la giovane donna
A a quando si sentirà meglio in forze per affrontarla
Però una Europa a due velocità un Europa
Che fallisce diciamo la cosa come stanno insomma l'unificazione monetaria dovrà essere uno strumento per unificare per rafforzare l'Unione europea
Un'Europa spaccata in due categorie di paesi non è un Europa rafforzata non è un'Europa più unificata è un'Europa divisa
Di questo cominciano a rendersi conto anche gli esponenti a di Brussel esponenti comunitari
Cioè della mortificazione politica che subirebbero i Paesi che rimanessero fuori
Si rendono conto anche loro e cominciano a cambiare la terminologia fino a qualche tempo fa e si distinguevano fra i Paesi in e i Paesi out
Adesso sento che cominciano a parlare di paesi in e Paesi pre in
Qualcosa di si simile a quello che accade con riferimento ai Paesi sottosviluppati che prima si chiamavano Paesi sottosviluppati e poi
Per motivi di eleganza formale sì e comincia dei canali paesi in via di sviluppo ecco qui non si parla più di paesi out ma di Paesi pure in questo significa che si comincia a essere consapevoli che per i Paesi che rimanessero fuori questo sarebbe una grave delusione politica talmente grave da poter anche fare impallidire in qualche modo l'ideale
Euro e poi dico questo è il primo aspetto secondo aspetto è che per i Paesi che rimanessero fuori out o Crane chiamiamoli come volete ci sarebbero subito alcuni problemi seri da affrontare
Perché certamente
Ci sarebbero pressioni sul cambio e di tassi d'interesse tenderebbero aumentare come dicevo prima il costo della non entrarci è rappresentato immediatamente da questi due punti e quindi bisognerebbe realizzare determinante difese contro questi eventi
Ha probabilmente converrebbe fissare comunque una parità di cambio con l'euro
E questa parità di cambio dovrebbe essere studiata con molta attenzione
Ha cioè anche i Paesi che rimanessero fuori forse dovrebbero arrivare a stipulare un accordo di cambio ma il livello del cambio con l'euro dovrebbe essere prudentemente configurato in modo da consentire margini di fluttuazione
Non dispera anti
Bisognerebbe cercare di ottenere moduli di cooperazione valutaria da parte della banca che gestire all'Eur
Cosa non facile però perché l'esperienza del novantadue ci dice che i tedeschi per esempio che nella Banca centrale europea certamente avrebbero un ruolo preminente non vedono con molta molta
Piacere questo tipo di cooperazione e probabilmente ma qui sfuso una vecchia mia idea
Converrebbe
Servirsi di qualche clausola tipo la clausola di salvaguardia per cui i Paesi Train avessero comunque l'impegno a realizzare i gli obiettivi di Maastricht termini finanza pubblica entro una certa data
E e in e blindarsi ero questo impegno con una clausola di salvaguardia per cui ogni manovra di finanza pubblica che per arrivare a quel traguardo sia pure più avanti negli anni non avesse gli esiti sperati facesse scattare meccanismi di taglio automatico della spesa qualcosa del genere
Andrebbe fatto per rassicurare i mercati cioè per contenere non certo per annullare deviazioni negative che i mercati avrebbero verso i Paesi Pray o diciamo francamente out
Cioè un buon a livello di cambio a ragionevole una attendibile fasce di assicurazione forme di cooperazione valutaria e clausole di salvaguardia per realizzare
La terza possibilità
Rinegoziare i parametri
La terza possibilità rinegoziare i parametri e cerca cioè cercare di ottenere dagli altri Paesi una interpretazione più flessibile insomma dei parametri previsti
A io direi che proprio da la politica economica di questi prossimi giorni dovrebbe muoversi
In emozionati eccetera dovrebbero muoversi o nell'una o nell'altra direzione o forse un mix nelle due direzioni
Che possibilità ci sono di un rinegoziazione dei parametri o in un anno dopo interpretazione più flessibile
Si sa che a un'interpretazione flessibile sono contrari tedeschi come ricordavi tu Dominique primo a però
C'è da dire una cosa che cioè in realtà la Germania non è così
Compatta di fronte a questo problema
C'è una specie di dicotomia fra la finanza tedesca e l'industria tedesca la finanza tedesca teme qualunque interpretazione come dire attutita dei parametri di Maastricht
E tende a spostarsi sul sul franco svizzero con grande velocità quando si prospetta l'eventualità di una moneta unica contagiata da monete instabili come quella italiana
Il centro e la finanza tedesca i contrari a un'interpretazione flessibile ma l'industria tedesca in una posizione molto diversa perché l'industria tedesca teme i deprezzamento di delle monete dei paesi che rimanessero fuori
Dall'Euro
E che potrebbero intaccare la loro competitività e qualcosa del genere vale anche per la Francia come sappiamo che considera molto negativamente del valutazioni di queste monete
E allora se uno considera che con un'unione monetaria a otto se si realizzasse una moneta unica fra otto Paesi
A Gran Bretagna Francia Lussemburgo Austria Belgio Olanda e Irlanda
Eccetera il venticinque per cento di del commercio con l'estero di questi otto Paesi si svolgerebbe con Paesi out e quindi una buona parte è una parte molto significativo del loro commercio sarebbe esposto a svalutazioni delle monete dei paesi auto
Se si pensa a un'unione monetaria non fra otto ma fra quattro Paesi che è un po'più
La a realistico in fondo allora addirittura il quaranta per cento del commercio estero di questi quattro Paesi si svolgerebbe con Paesi che sono auto e quindi il timore di svalutazioni competitive crescerebbe enormemente
E e crescerebbe se poi fosse ancora più ridotto il nucleo dei paesi che entrò nella Monica per esempio tre paesi ma nel caso di tre Paesi dovremmo addirittura immaginare che la Francia rimanga fuori insomma
Ricordiamoci sempre che è una cosa e la finanza è una cosa e l'industria purtroppo c'è questa
Nel lungo periodo sono funzionali l'una l'altra la finanza l'industria ma nel breve periodo hanno atteggiamenti diversi di fronte a questo tipo di problema la finanza teme
Un'unione monetaria indebolita una moneta unica indebolita da monete deboli ma l'industria teme vide le svalutazioni competitive del cambio
E quindi io credo che ci sono degli argomenti per avute nere una interpretazione più flessibile dei parametri degli argomenti seri mettere a parte quelli politici che pure sono importanti ma anche argomenti economici
Ma concerto dipende poi
Dalle scelte politiche alla fine
Però anche dal punto di vista politico ricordiamo che in Germania c'è un uomo come colla
Che è sensibile al marco considera il Marco un problema serio ma che in un momento della vita politica tedesca mise in secondo piano
L'importanza del marco la forza del marco rispetto a valutazioni di tipo politiche questo accade quando con la impose il cambio uno a uno con la moneta della Germania dell'Est quella scelta non era certo una scelta che rafforzava il marco tedesco lo indebolirla tendenzialmente ma
L'importanza delle ragioni politiche spinse colla ad accettare alla introdurre quel tipo di cambio voglio voglio dire con ciò che non mi sembrano del tutto chiusa le possibilità di contrattare
Una interpretazione un po'più realistica dei parametri vitali rimane
Allora in conclusione
L'altra possibilità e in un rinvio per tutti e cioè costa tanto che che poi un rinvio per tutti è un modo per dire una interpretazione flessibile
Dei parametri contrazione flessibile nelle cadenze temporale anziché nei livelli insomma
Probabilmente noi andiamo di fronte a un mix di queste tre possibilità
Intanto andiamo di fronte se questo rallentamento congiunturale verrà confermato qui le opinioni sono diverse c'è chi dice che nella seconda parte dell'anno
Il rallentamento potrebbe finire ci potrebbe essere una inversione ma è molto dubbia io personalmente ho molti dubbi su questa possibilità che si investa così rapidamente questa situazione
E allora se dovesse ancora prolungarsi questa fase di rallentamento è probabile che anche i paesi diciamo più probabili come facenti parte dell'Unione debbono allentare un po'le politiche economiche in Terna qualcosa è già accaduto
Già per esempio in Gran Bretagna e i anche in Germania ci sono rivedute le tasse di solidarietà sono state a annullate mi pare la tassa di solidarietà verso i Paesi verso la Germania dell'Est
La seconda possibilità che quindi cioè questa possibilità significa che un po'tutti i Paesi avranno difficoltà maggiori e quindi spingerebbe
Questo o verso un'interpretazione flessibile o verso un dilazionamento
Queste due cose non sono alternative fra di loro potrebbero accadere l'una nell'altra
Noi economisti abbiamo probabilmente un ruolo però preciso nel senso che siamo tutti consapevoli che il processo di risanamento alla finanza pubblica vada comunque portato avanti
A massiccio non massicci interpretazione più o meno flessibile cadenze temporali più o meno rigide noi non possiamo comunque accettare che questa tipo di considerazioni che pure sono le considerazioni del realismo
Si convertono poi in un alibi per non mettere a posto le cose a casa nostra
La politica di risanamento va proseguita indipendentemente da Maastricht ecco perché dicevo prima io ci dovessimo essere un Paese auto dovremmo comunque impegnarci a continuare a introdurre anche clausole di salvaguardia che
Che Blu Indino questo impegno
Il rischio che
Al via via che ci avviciniamo alle date previste da Maastricht e ci si renda conto che è difficile entrare possa portare a un lassismo finanziario lassismo nella politica
Di risanamento del bilancio pubblico soprattutto dal lato della spesa pubblica per questioni di Schio che io considero proprio gli economisti italiani dovrebbero fare di tutto per evitarlo
Grazie
Grazie professor Marzano per questa presentazione panoramica chiara ed incisiva
Andiamo con continuiamo con il dottor Giampaolo Galli Centro Studi Confindustria
Grazie presidente io relazione di Marzano è stata molto molto ampia quindi io mi inserirò su alcuni punti di alcuni molti punti che lui ha sollevato c'era Marzani Sio di non sapere se quello di onorevole sia un titolo contrario io sono fra coloro che pensano che sia un titolo
Abituarsi a essere onorevole significa anche abituarsi a parlare bene ad Aol è semivuota io non sono regole c'è un certo imbarazzo devo dire a parlare dopo Vozza
E quindi
Darò per scontato quasi tutto
Però per scontato asso come dire che si conosca il contorno che parliamo fra persone che conoscono bene il problema e quindi proverò a come dire entrare nel merito
Dei conti che stiamo facendo che contemporaneamente hanno e stanno facendo istituti di ricerca che sta facendo il governo
Per vedere senta se non si entra quindi io mi limiterò a questo aspetto
Della del problema
Dell'unione monetaria dando subito così rapidamente la mia risposta
La mia risposta è che
Come dire l'Italia non si colloca potenzialmente non si colloca male rispetto ai parametri nel senso che esiste ancora secondo me la possibilità con politiche economiche forti ma non irragionevoli di presentarsi onorevolmente alla trattativa della primavera novantotto sulla l'ammissione alla terza fase dell'Unione monetaria
E questa è la prima parte della mia proposizione la seconda parte che tuttavia improbabile che ci si riesca nonostante che non sia come dire
Fuori dalla portata
Vediamo di argomentare il primo punto sulla base di qualche numero
La questione critica naturalmente quella della fabbisogno del rapporto fabbisogno Pilla al tre per cento è possibile arrivarci o no beh le condizioni non sono mostruosamente stringenti questo è il nucleo del libriccino
Modigliani e Baldassarri il problema sostanzialmente si argomenta ma io condivido è un problema nominale è un problema di tasso di inflazione ed è un problema di tassi di interesse nominali
Modigliani Baldassarri e castiglionesi pongono l'inflazione proprio usano lo strumento che taluno qui mette in dubbio dell'inflazione programmata la pongono a zero ma non inflazione bassissima tassi d'interesse che scendono tutto ciò che sarebbe necessario
In sostanza una manovra correttiva per raggiungere l'obiettivo quest'anno e arresto verrebbe da sé io ho provato a fare qualche ipotesi
Un po'meno forte di quelle di Modigliani Baldassarri sull'inflazione sulla inflazione
Soprattutto dell'anno prossimo e ho tenuto conto che nel frattempo da quando loro hanno dato alle stampe il libro le prospettive congiunturali sono grandemente peggiorate
Adesso
Noi abbiamo avuto un alla fine dell'anno scorso il pile sceso nel primo trimestre di quest'anno abbia è stato sostanzialmente fermo
Nonostante qualche giorno lavorativo in più mi immagino che il secondo trimestre risulterà quando avremo i dati fermo o addirittura in leggera discesa
Se vi sarà ripresa qualche modesto segnale di ripresa dei consumi c'è per la seconda metà dell'anno ma sarà una ripresa ritmi dello zero cinque trimestre
Riguarderà quindi sarà una ripresa moderata dei consumi ci sarà potrebbe esserci una moderata ripresa sembra che ragionevole sulla base di indicatori in Europa ma l'Italia come dire arriverà con ritardo sull'onda del esportazioni verso il resto dell'Europa perché cambio e forte rispetto all'anno scorso
Quindi
Se crescere diciamo le poniamo le previsioni per la Germania
Degli istituti tedeschi che danno al numero attorno zero sette scontano una ripresa nella seconda metà dell'anno a ritmi del tre per cento ecco io non credo che noi avremmo la seconda metà dell'anno a ritmi del trenta per cento
E quindi credo che fatti due conti la crescita sarà basta credo che sarà sotto l'uno per cento la crescita media di questa
Questo naturalmente anche considerando come vanno gli ordini di aspettative sette
Ritenuto conto di questo
Perché non è cosa da poco
E tenuto conto che non vedo una prospettiva di forte crescita dell'economia
Di tutta l'economia europea e l'anno prossimo perché tutti hanno il problema di ridurre i bilanci pubblici e non c'è dubbio che nel Bleve Periodo un anno due anni
Ha ragione Marzano cioè se si stringe bilancio pubblico l'effetto compensativo della politica monetaria è verosimilmente
Insufficiente
Tenuto conto tra l'altro che in Germania la politica monetaria e dica molto espansiva almeno sulla base dei tassi di interesse a breve termine che stanno minimo storico
Va bene allora dicevo
Facciamo delle ipotesi un po'meno drastiche di quelle di Modigliani e Baldassarri e allora che cosa ci vuole in sostanza per arrivare in prossimità dell'obiettivo del tre per cento
Innanzitutto occorrono moderazione salariale in qualche modo ottenuta
Ma un'ipotesi ragionevole potrebbe essere quella di una crescita salariale attorno al cinque per cento per quest'anno attorno a quattro e mezzo per l'anno prossimo
Molto di più di zero
Questo è un'ipotesi che in condizioni di stabilità del cambio e di prezzi all'importazione che
Si prevedono moderati
Dovrebbe consentire all'inflazione di portarsi attorno al tre per cento l'anno prossimo
Tre per cento in media d'anno l'inflazione può raggiungere tendenziale il tre per cento molto prima ma in media d'anno potrebbe
Questo
Dovrebbe consentire ai tassi di interesse nominali a breve termine diciamo quelli che controlla la banca centrale di scendere attorno al sei e mezzo sette per cento dando comunque luogo a tassi di interesse reali attorno al tre e mezzo quattro per cento tassi di interesse reali che rimarrebbero comunque perché abbiamo una banca centrale molto dura rimarrebbero comunque sopra i livelli degli altri paesi europei recessione in forte rallentamento nella crescita
La questo consentirebbe secondo calcoli che ho fatto di risparmiare eccetera circa venti mila miliardi di interesse tenuto conto dei ritardi se nei titoli a lunga e così via rispetto a quest'anno
L'altra condizione e qui ha anche qui ha assolutamente ragione Marzano riguarda la politica di bilancio
Il
La condizione modo credo illuminante per
Porre la questione quale deve essere la crescita delle spese correnti al netto degli interessi per riuscire a arrivare al all'obiettivo e questa crescita al netto degli interessi nell'ipotesi di invarianza della pressione fiscale
Il che vuol dire recuperare un po'di una tantum che vengono meno l'anno prossimo
Deve essere nell'intorno del quattro per cento nominale nella media del periodo novantasei novantasette Boy uno solo distribuisce come vuole fra i due anni ma in media bisogna che la spesa corrente al netto degli interessi cresca circa il quattro per cento
Questo è un numero che sembra piuttosto alto voi pensate che la spesa corrente al netto degli interessi nel passato biennio novantaquattro novantacinque è cresciuta meno del due per cento in media a e l'inflazione la più alta quindi in termini reali questo quattro per cento medio con un'inflazione che quest'anno starai in media d'anno diciamo attorno al quattro per cento l'anno prossimo
Collochiamo al tre per cento significa una un'ancora un aumento della spesa corrente
In termini reali con ma una evidentemente con una riduzione un rapporto al prodotto il punto è che non bisogna tagliare niente questo è un a come dire una cosa che forse andrebbe proprio spiegata con una certa chiarezza
Fatta apparire sui media mass media qui non si tratta di tagliare un accidente di niente non è questa la questione in discussione si tratta di ridurre contenere il la crescita della spezza
Perché ovviamente chissà forse riusciamo a spiegare al pubblico comunque c'è una crescita delle entrate quindi se uscite lo facciamo crescere meno dell'entrate questa cosa giusta il il bilancio
Quindi da prima vista ripeto l'obiettivo sembra non sembra assolutamente impossibile cioè occorrono delle
Politiche che ci portino alla crescita del salario attorno a via Salaria attorno al quattro e mezzo per cento occorre una manovra aggiuntiva che per davvero ci porti nell'intorno
I centonove centodieci mila miliardi quest'anno e forse è questo il passo più difficile lo verificheremo nei prossimi giorni certo ci vuole una politica monetaria
Che dia fiducia che creda essa stessa che questi risultati che questo governo sarà capace questa maggioranza sarà capace di giungere quei risultati e quindi giocando d'anticipo e vedendo un'economia
è bene che la veda
Sta rallentando fortemente
Già applica punto d'anticipo sui tassi di interesse
Seconda parte della mia proposizione dubito che tutto ciò si realizzerà il primo dei dubbi poi ciascuno dice la sua il primo dubbio i salari crescono di più del quattro e mezzo cinque per cento magari non moltissimo di più in base a quella anche la esperienza storica
Di questo paese in cui la differenza fra un cinque un sei per cento quasi di crescita salariale
Sembrava quasi come dire
Un punto di scarso interesse fa notizia
Però la verità è che se
La crescita salariale siamo dei salari di fatto si aggira attorno al sei per cento l'inflazione non sarà più attorno al tre ma l'inflazione sarà attorno a quattro quattro e mezzo numero di questo tipo
Le ma colpito il fatto che non abbia fatto notizia la conferenza stampa di Dell'Aringa che ha detto nel settore pubblico per quest'anno la sola componente contrattuale delle retribuzioni
Crescerà al cinque punto sette per cento
E sommando a questo le promozioni e le cose che normalmente inevitabilmente giustamente avvenne probabilmente avvengono
Si ottiene una crescita della rette delle retribuzioni nella pubblica amministrazione nell'ordine del sei e mezzo per cento per quest'anno a giudizi per l'anno pro
Da ci dirai vero sono cresciuti prima se non prosciutti molto poco negli ultimi negli ultimi anni però cosa vuol dire vuol dire in qualche modo se si come dire se si ritiene ragionevole questo argomento che in qualche in qualche maniera
La la la la una componente della spesa era stata negli anni passati sopra tutto l'anno passato rinviata questa hanno
E qui non c'è nessuna produttività
Ho la sensazione che le richieste che vengono fatte in questo momento
Dai sindacati del settore metalmeccanico ci portino su tassi di crescita non molto distanti da questi e l'Effetto di imitazione dei contratti pubblici è fortissimo come si fa a dire adesso e metalmeccanici accettati
In quattro e mezzo onnicomprensiva parlano i salari contrattuali sto comparando i salari di fatto per intenderci quindi comprensivi ciò che va oltre il contratto in particolare contrattazione aziendale come si fa a dire loro accontentatevi
Insomma dopo che ci sono state
Dopo essere dopo che lo Stato ha dato questo esempio
A ma insomma già questo un'infrazione che
Per via della crescita salariale rimane attorno al quattro per cento
Che cosa significa tassi di interesse che non scendono la banca centrale si è posta un obiettivo inflazione sotto il tre per cento non è chiarissimo chi fissa il tasso d'inflazione programmata
Sto Paese ma in ogni caso perché ancora vigente il tre per cento del DPEF dell'anno scorso forse verrà modificato ma nel frattempo la banca centrale
Ha detto che per ora è il punto quattro per cento destagionalizzato ammetto dalla componente stagionale mese per mese per l'anno prossimo sotto il tre per cento ne prendiamo
E ne prendiamo atto
Però questo significa che
La politica monetaria in questo scenario che ho descritto rimanere iscrittiva i tassi d'interesse non scendo noi i venti mila miliardi di risparmio d'interesse viene vengono meno
L'obiettivo Maastricht anche solo per questa via
Sostanzialmente sfugge
Che cosa succeda in questo caso non lo so vedo come abbastanza probabile una situazione
Forse non di avvitamento ma comunque di in cui il mercato gradualmente ritira la fiducia gradualmente non lo so queste cose poi avvengono in maniera repentina ma in qualche modo c'è il rischio che il mercato ritiri la fiducia che a sino adesso dato e quindi che ci sia un indebolimento del cambio che aggiunge e sanzione a una maggiore inflazione salariale
Il secondo punto che mi induce ad essere un po'scettico riguardo alla spesa pubblica perché anche se
I numeri necessari per raggiungere l'obiettivo sono numeri di crescita moderati rispetto all'esperienza degli ultimi due anni adesso la spesa pubblica sta crescendo molto
Per quanto già ho detto sui salari pubblici
Perché il blocco del turnover nella pubblica amministrazione non funziona
Blocco del turnover che potrebbe dare ogni anno il turnover la pubblica amministrazione sta fra il quattro e il cinque per cento questo vuol dire che ci sono risparmi potenziali ogni anno che si cumulano nell'ordine della i sette otto mila miliardi
A
La spesa pubblica cresce perché si sblocca hanno le pensioni rispetto all'anno scorso
E poi perché vi sono stati nel corso dell'anno scorso forti blocchi di pagamenti che si scaricano su quest'anno specialmente nel settore della sanità e quindi almeno per quest'anno
La spesa in realtà sta crescendo cinque e mezzo al sei per cento
L'altro motivo per il quale io sono un pochettino scettico è che
L'ottanta per cento come tutti sappiamo della spesa corrente al netto degli interessi è fatto da spesa per il personale e prestazioni sociali ora sulle pensioni il governo ha già detto
Non facciamo nulla sulla sanità vedo un braccio di ferro e sento dire che almeno dalle cose che si leggono sui giornali che forse si accorpano i centri di spesa che è una cosa che forse va anche bene ma perché da risparmi assolutamente minimi
Sul personale e forse questo è un governo che riesce a stringere un pochettino al turnover almeno inizialmente ho qualche dubbio che riesca a riscrivere il contratto dei dipendenti pubblici ma adesso io non voglio insomma Brunetta mi contesterà perché lo vedo invece più favorevole a questa ipotesi
Di possibile non lo so l'ho qualche dubbio che il governo riesca a fare questo abbia voglia di fare questo non si spacchi se fa questo non crei problemi alla sua maggioranza
Ma soprattutto il punto è che una volta che si è detto che sostanzialmente non si tocca lo Stato sociale non si tocca la sanità e le pensioni
E comunque sia cauti sul problema della retribuzioni pubbliche io vedo poche possibilità di ridurre come dire la dinamica della spesa pubblica però non posso pensare che il Governo rinunci in qualche modo a governare a governare la finanza pubblica
Specie in una situazione in cui i tassi d'interesse non diminuiscano come
Diciamo nello scenario da Ventimiglia risparmi di venti mila miliardi
E quindi temo che si finirà per ricorrere a nuove il TAS
Questo documento lì poi in una delle sue valutazioni perché non posso pensare che il governo accetti di
Una situazione nella quale l'Italia rimane molto distante dalla obiettivo di Maastricht non può nemmeno sedersi come dire al tavolo del negoziato nella primavera del novantotto
E vedo forte rischio di aumenti di pressione fiscale
Forse anche indiretta ma che si è diretto indiretto alla fine un affetto sull'inflazione celare questo finirebbe per Popper
Paradossalmente per aggravare la distanze sul fronte dell'inflazione come l'esperienza del mille novecentonovantacinque
CIA ci ha insegnato ora questi sono come dire due scenari che che ho delineato
Io immagino che
Il governo farà scelte prudenti che saranno scelte di di rinvio certi versi non credo che ci sarà la scelta di perché il governo sta bene quali sono i suoi limiti qual è il suo possibile raggio del dazione chi sta scrivendo il DPF la manovra queste cose le tocca con mano
L'auspicio è che come dire una scelta di rinvio
Che mi sembra probabile anche dà atto come dire il realismo e la concretezza degli uomini che prendono e in particolare del ministro del tesoro del bilancio che queste decisioni prese de non determini un un rapido ritiro della fiducia di quella fiducia che i mercati hanno
I cui mercati sono stati piuttosto prodighi negli ultimi mesi e in particolare dopo le elezioni
Grazie dottor Galli da sua utilissima analisi e proiezione peccato
Ci sono pochi ascoltatori da beneficiare di tutte queste analisi molto molto interessanti
C'è un problema di programmazione mi dicono che bisogna fare la sosta adesso anche se abbiamo cominciato da poco per integrarla con le altre sessioni quindi per mezz'ora Boyle si ricomincia al sui e tre
Sì sì
Sì allora ricominciano sul prossimo relatore il professor Carlo Andrea Bollino della LUISS per un ingresso duraturo in Europa parametri di Maastricht che il riordino dei conti pubblici André
Grazie domenica io credo che le mie conclusioni non saranno molto diverse sedie avrete la pazienza di ascoltarmi per i prossimi dieci minuti da quelle precedenti ma vorrei impostare il problema peraltro in maniera leggermente diversa cioè vorrei guardare ad dove e come dovremmo essere già all'inizio del due mila diciamo meno centonovantanove due mila
Per trarre le conclusioni l'implicazione di quello che dobbiamo fare oggi piuttosto che
Proseguire lungo la linea degli interventi precedenti per esempio quello della Confindustria o per esempio quello che mi immaginavo avrebbe fatto Baldassare
Sulla base del suo delle proposte contenute nel suo libriccino e cioè di vedere cosa sta succedendo all'economia in questo momento
Preparare un pacchetto di qualche tipo un po'più prudente un po'meno prudente per poi decidere i risultati o di affetti di questi pacchetti
A mio impostazione dicevo invece rovesciata guardiamo quello che succederà che dovrà succedere nel due mila
Sulla scorta di quello che conosciamo adesso e poi vediamo quali politiche dovranno essere implementata allora dei quattro parametri di Maastricht che conosciamo quattro cinque criteri compreso quello del tasso di cambio quali
Effettivamente significativamente sopravviveranno al due mila e presto detto soltanto questa è la mia posizione
Soltanto quelli relativi alla finanza pubblica perché ma perché quando ci sarà un moneta unica evidentemente il criterio del tasso di cambio non avrà più ragione di esistere
Parimenti quando ci sarà una Beretta unica il criterio della divergenza di inflazione
Non avrà più ragione di esistere qualche piccola differenza di inflazione potrà essere dovuta soltanto
A contingenze locali a problemi sui mercati locali del lavoro o dei beni esattamente come ci può essere la piccola differenza di frazione fra la Sierra Westfalia oppure fra la California dello Stato
Ovviamente il criterio dei tassi di interesse
Non avrà ragione di esistere con una politica monetaria unica se ci saranno delle piccole differenze fra i tassi di interesse regionali fra le banche del Padania e le banche della Baviera
Queste saranno le stesse differenze che adesso serviamo fra una banca che concede credito nell'Oklahoma è una banca che concede il credito nell'Illinois
Quindi la fondamentale considerazione rilevante è che dopo l'Unione
Secondo questo mio modo di vedere il punto fondamentale è che il criterio della finanza pubblica rimarrà valido importante e soprattutto dovrà essere
Rispettato
In maniera in definita per indefinita intendo un periodo
Opportunamente lungo nel tempo che non ha fine quindi non necessariamente infinito che non appartiene all'esperienza del reale ma indefinito nel senso che in termini di teoria dei giochi Dickens migliori il periodo deve essere in indefinito che non se ne deve conoscere la figlia
Questo significa che il rispetto delle condizioni di sana finanza pubblica
è una condizione fondamentale per assicurare la coesione ma soprattutto la stabilità futura dell'Unione
Questo perché perché l'Unione ha carattere di reversibilità e avendo carattere divide irreversibilità la discrezionalità fiscale dei singoli partecipanti
Deve essere cogente anche nel periodo successivo quindi l'armonizzazione fiscale non possiamo vederla dopo il due mila comune a condizione minima
Ma la dobbiamo vedere come la condizione duratura e questo è il
La proposta che già aveva fatto il Governo precedente che io mi sento qui di riportarvi di riportare la vostra attenzione
E necessario perché gli incentivi a non deviare da condizioni di sana finanza pubblica abbiano durezza costituzionale
La durezza costituzionale significa che le implicazioni del trattato per le procedure di bilancio per la formazione procedure bilancio e per lo stesso articolo ottantuno della nostra Costituzione devono essere oggi esplicitate e riformate nel nostro Paese
Perché quando parliamo della conformazione la procedura di bilancio interrompo e degli esempi concreti sui quali vedete la vostra tensione fra un attimo ma abbiamo sentito negli interventi precedenti parliamo di incremento delle spesi più del quattro per cento meno del quattro per cento incremento delle spese che sono un po'più del passato un po'meno del passato ragioniamo sui numeri creati in maniera artificiale e su base di conoscenza
Inadeguata
Il punto fondamentale e che la legge attualmente in vigore quindi di nomi o delle leggi quattro sei otto tre sei due che presidiano formazione bilancio dello Stato sono obsolete questo è il punto sul quale vorrei attirare la vostra attenzione ed è per questo che non si riesce a rispettare in maniera precisa e seria nel nostro Paese l'articolo ottantuno della Costituzione
Vediamo allora quali potrebbero essere i punti qualificanti dai quali far discendere una riforma del bilancio dello Stato
Allora in primo luogo il Parlamento non può presentare emendamenti che siano che facciano incrementare la spesa totale
E qui per la verità avremmo
Il cosiddetto articolo uno dalla finanziaria ma io vorrei aggiungere
Ivi incluso l'effetto indiretto di misure che possono provocare un inasprimento dei tassi di interesse e quindi della spesa per interessi perché troppe volte si è fatto ricorso a dispetto formale
Degli emendamenti di spesa che non incrementano il deficit pubblico ma poi di fatto gli effetti indiretti di una povera composizione della domanda aggregata gli effetti indiretti di uno spiazzamento fra domanda pubblica domanda privata hanno creato inasprimento delle condizioni di interesse
Potremmo dire tecnicamente se mi perdonate per un momento affermazione superficiale
Una tendenza lo spostamento della curva i S verso destra e questo comporta inevitabilmente un incremento dei tassi d'interesse e quindi un inasprimento della spesa per interessi indiretta
Secondo criterio le spese correnti del bilancio pubblico non possono crescere più della spesa chiedo scusa del tasso d'incremento del prodotto interno lordo questo deve essere un vincolo
A livello costituzionale
Così come il saldo delle partite correnti del bilancio pubblico
Quindi entrate e uscite correnti al netto quindi dell'entrate e uscite in conto capitale deve essere sempre non negativo questo è un'altra regola di sana finanza pubblica di sound messe della finanza pubblica e infine prevediamo che le spese in conto capitale possano essere finanziati in deficit sì ma in misura non superiore al tasso di crescita reale del prodotto lordo o un tasso di crescita di lungo periodo
Perché i tassi di la spesa in conto capitale pubblica si deve finanziarie infrastrutture capitale sociale in generale questo incremento deve essere coerente con il tasso di crescita di lungo periodo della
Dell'economia
Da questo punto di vista allora la strada ecco quello che volevo arrivare a dire la strada
Di qui al mille novecentonovantanove meglio ancora mille centonovantotto e tracciata per partecipare
Alla terza fase dell'Unione monetaria io non invoco prudenza invoco casomai chiarezza e trasparenza
Questo perché perché i criteri ormai li conosciamo
Non sta a me invocare o meno
Una qualche forma di flessibilità nell'interpretazione dei criteri il passo da compiere così piccolo che non credo se c'è la volontà politica di farlo non credo che sposti fortemente
Problemi i problemi di equità sociale o di attendibilità della maggioranza politica o altri diciamo altre considerazioni di carattere sociale e politico i conti sono presto fatti
E vi offro alcuni numeri permettere in prospettiva
Quanto sto dicendo il vecchio documento di programmazione economico finanziaria cioè quello ancora vigente per la verità fissava per il triennio novantasei novantotto quindi il suo orizzonte di programmazione
Rispettivamente gli obiettivi di avanzo primario in centodieci mila
Ottantotto mila e sessantatré mila miliardi in questo con questo sì raggiungeva l'obiettivo del tre per cento del rapporto i tempi deficit PIL nel mille novecentonovantotto
Per raggiungere questo obiettivo cioè il tre per cento nell'anno mille novecentonovantotto erano previste manovre paria trentadue mila cinquecento ventisette mila e venticinque mila cento miliardi
In percentuale del PIL siamo sotto il due per cento rispettivamente uno e sette uno e quattro uno e due quindi manovre
Ben inferiori a quelle dell'esperienza storica che abbiamo conosciuto quell'amato nel mille novecentonovantadue
Era il quattro per cento
Quella complessiva nel novantatré
In realtà appunto messa a punto dal governo Amato era arrivata al sei virgola quattro per cento tutto compreso con le manovre in corso d'anno
Ancora
Nel mille novecentonovantacinque quindi solo l'anno scorso la manovra complessiva cioè totale degli interventi sono stati del tre virgola nove per cento se includiamo
La manovra originaria del Governo Berlusconi preparata a fine novantaquattro io la manovra correttiva
Quelli con dignità di collegato
Preparati dal governo Dini all'inizio del novantacinque
Allora dicevo questa e l'entità delle manovre
Che erano state previste nel vecchio DPEF se si volesse anticipare il traguardo del tre per cento al mille novecentonovantasette
Non avremmo molto di più da dover dato per attuare
Dove potremmo e questo è un esercizio contabile che offro alla vostra attenzione potremmo rendere più ambizioso di poco di dieci mila miliardi l'obiettivo per quest'anno
Invece che centonove novantanove
Potremmo aggiungere altri dieci mila miliardi alla manovra prevista per l'anno prossimo quindi invece che ventisette trentasette
Potremmo sperare in termini di predisposizione dei conti dello Stato in una minore spesa per interessi dovuto al beneficio di questi nuovi interventi sull'andamento
Della spesa per interessi via riduzione dei tassi d'interessi diciamo altri dodici mila miliardi deve essere più prudenti del collega della Confindustria
Aggiungiamo a questo stiamo parlando del novantasette aggiungiamo a questo il trascinamento strutturale
Dell'anticipo delle manovre che abbiamo previsto per il novantasei diciamo che possiamo quantificare in sette mila miliardi per essere prudenti
Se sommiamo algebricamente queste cifre al precedente obiettivo che ricordo era per il mille novecentonovantasette di ottantotto mila miliardi e sottraiamo quindi benefici dirlo in maniera algebrica sensori consegno algebrico di tutte le cifre che ho appena citato arriviamo al mille novecentonovantasette con un fabbisogno di cinquanta nove mille miliardi esattamente il tre per cento del PIL
Allora voi direte
Complice vostro il ragioniere generale dello Stato complice vostro
I difensori ad oltranza dello stato sociale complice vostro il dibattito politico che non vuole pagare il conto della propria azione che questi interventi sono duri
Inattuabili ok c'è scetticismo sulla loro praticabilità
Io insisto che rafforzare un obiettivo di dieci mila miliardi per il mille novecentonovantasei significa mezzo punto sostanzialmente zero virgola sei per cento del PIL in più
Rafforzare l'obiettivo per il mille novecentonovantasette di dieci mila miliardi di manovra in più significa un altro zero sei zero cinque zero sei per cento di pile di sforzo in più
E raggiungere quindi il tre per cento i numeri poi sono sempre gli stessi raggiungere quindi l'obiettivo il tre per cento maniera programmatica fine novantasette non è
Più gravoso di quanto non sia stato fatto ho criticato quando è stato fatto dal Governo Amato
Nel periodo novantadue novantatré e cioè in un periodo in cui comunque l'economia italiana soffriva di un momento di recessione
Al fine di East inserire peraltro questo esercizio contabile in una programmazione di più lungo periodo
Notiamo quanto segue se proseguiamo dopo questo sforzo iniziale novantasei novantasette se proseguiamo con il la dimensione delle manovre
Già previste per gli anni novantotto e novantanove e aggiungiamo anche il due mila
Potremmo arrivare potremmo arrivare a un obiettivo di fabbisogno zero all'anno due mila sempre con manovre punto da venti venticinque mila miliardi l'anno rispetto ai conti tendenziali
Arrivare al fabbisogno zero nell'anno due mila significa due cose
Significa
Rispettare il criterio di sana finanza pubblica
Definitivamente e irreversibilmente significa soprattutto essere capaci oggi di proporre un obiettivo alle forze politiche e alle parti sociali
Che valga la pena di essere raggiunto e vengo qui di nuovo l'impostazione iniziale all'inizio di questo mio intervento
Non si può continuare
A proporre un passo alla volta il P Cygni l'approccio un passo alla volta facciamo qualcosa e poi altri cinque mila e poi altri cinque mila e poi altri cinque mila
Sperando che
La popolazione compri dal punto di vista politico questi interventi
Vediamo l'obiettivo finale che adesso vi ho svelato al due mila fabbisogno zero quindi al due mila pareggio della finanza pubblica
Cominciando da adesso in due fasi un piccolo sforzo aggiuntivo per arrivare al novantasette con la stessa dignità della Germania e poi ulteriore consolidamento e mantenimento per il novantotto novantanove due mila possiamo essere credibili
Allora vengo qui a una critica al modo di ragionare
Sottostante alla nostra legge di formazione del bilancio noi continuiamo a parlare di tagli l'ha detto anche l'onorevole Marzano l'inizio
Mi sembra di ricordare questa mattina noi continuiamo a parlare in termini di tagli ma tagli su che cosa non sono tali su le tasche dei cittadini Italy sono sulla carta del cosiddetto andamento tendenziale quindi a politiche invariate in qualche modo preparato dal ministero del Tesoro e dalla Ragioneria generale
La differenza non è di poco conto
La differenza non è di poco conto perché se io preparo una previsione per l'anno in corso o anche per il prossimo anno particolarmente generosa in termini di esborsi
Di finanza pubblica l'ammontare dei tagli deve essere quando viene venduto alla stampa molto elevato ma se io preparo in termini più ragionevoli
Una previsione di finanza pubblica
Evidentemente l'ammontare dei tagli che deve effettuare inferiore al previsto e il gioco la flessibilità
Nella preparazione nella interpretazione del leggi in attualmente esistenti per poter preparare un bilancio a legislazione a politiche invariate
Abbastanza ormai questo gioco
Flessibile per poter come dire rendere confusi o fasi come dire confusi i numeri nella preparazione
Dei tagli ne sia prova che cosa il fatto che il a consuntivo quindi nella storia nonostante tutte le manovre che abbiamo conosciuto e la loro forza politica il consuntivo del fabbisogno mille centonovantadue stato di centocinquantacinque miliardi nel novantatré di centocinquantaquattro
Nel novantaquattro di centocinquantacinque per tre anni in buona sostanza siamo rimasti a livello grosso modo di centocinquantacinque miliardi di fabbisogno pubblico nonostante i grandi taglie
La prima riduzione significativa in termini di livello assoluto del fabbisogno si è avuta nel mille novecentonovantacinque quando il fabbisogno è passato da centocinquantacinque a cento trenta mila e allora vorrei concludere con una battuta con una
Similitudine un paragone anzi un duplice paragone
Dice la saggezza contadina
Che la mandria accelera il trotto quando si avvicina la stalla
Questo potrebbe essere un buon paragone
Per arrivare più presto al novantasette al pari dei tedeschi
Ma siccome questo è un mondo di spettacolarità
Vi ricordo che tante volte l'ultimo giro della Formula uno nell'ultimo giro la Formula uno abbiamo visto una macchina senza benzina
Perché l'aveva finita troppo presto perché non aveva messo abbastanza benzina nel serbatoio arrivare al traguardo perdendo il primo posto anzi non ha ricette volte non arrivandoci per niente fermandosi cento metri prima del traguardo
Questo credo che sia il dilemma che abbiamo di fronte in questo momento per arrivare al novantasette come i tedeschi boh non Comité de
Grazie professor bollino la prossima relazione del professor Renato Brunetta Università di Roma Tor Vergata convergenza monetaria divergenza dal reale con una
Sì giuro che non ci siamo messi d'accordo penso che la mano invisibile esista soprattutto nei convegni quando mette insieme molti relatori qualcuno si sono parlati prima e poi alla fine le loro relazioni si incastrano azioni e la mia relazione si incastra penso molto bene con quella con quella di bollino facendo riferimento però a un tema specifico certi quello che sottostante la spesa pubblica di cui parla di cui parla bollino
Qui sprint
Vale a dire cosa sottostare la spesa pubblica di cui parla pur
La richiesta non è stata chiarita rivedersi anzi
Alla spesa pubblica di cui parla bollino sottostanno delle regole dei regolatori sociali che non sono stati affatto presi in considerazione
All'interno dei parametri di convergenza di Maastricht
Vale a dire tutti i ragionamenti che si possono fare
Non si nonché quelli non si preoccupi
Benissimo siti poi c'è poi la fortuna
Nella coppia enigmi dell'ordine da parte della
No al nostro interesse eccolo
A rivedersi del allora
Sotto la spesa pubblica
Sottostanno dei regolatori sociale ora
L'accordo
Trattato di Maastricht non parla dei regolatori sociale
Si è parlato negli ultimi tempi di inserire all'obiettivo occupazione all'interno dei parametri di Maastricht ma questo è un elemento riduttivo del dibattito in quanto come tutti noi sappiamo l'occupazione è una variabile deriva rispetto al sistema delle macro Farinata altra cosa invece sono i cosiddetti regolatori sociali che sono la base per la spesa pubblica
Nel mille nei sistemi di equilibrio socialdemocratico propri di tutti i Paesi industrializzati dal dopoguerra ad oggi
Noi abbiamo vissuto sostanzialmente un mix di che disse e di perdere vale a dire un mix tra controllo del della spesa pubblica controllo del reddito controllo di bilancio breve periodo attraverso strumentazioni che i mesi da un lato e dall'altro il Welfare State finanziato spesso quasi sempre invitava l'insieme di keynesismo e welfare State producevano l'equilibrio economico e sociale all'interno di ciascuno Paesi
Ciascun Paese poi completava il suo equilibrio
Esterno con un equilibrio interno attraverso tassi d'interesse tassi di cambio
E sei un paese o per ciò che Sogemi o per problemi interni perdeva competitività aggiustata il tasso di cambio il tasso d'interesse si aggiustava di conseguenza e in questa maniera riusciva a mantenere un equilibrio interno vedi pace sociale
Con varie possibilità in termini di sinistra o di destra ragione dei possibili esiti elettorali e riusciva a mantenere un suo equilibrio Esterno in ragione della competitività e quindi del tasso di quindi ciascun Paese nella logica nazionale keynesiana Beveridge Anna definiva cos'era occupazione
Cos'era disoccupazione cos'era un Welfare State
Ciascun Paese dava una propria definizione autonoma
Definendo le regole del Welfare State definendo le regole della sanità e tutto questo ovviamente con una buona dose di ideologismo
Di un certo tipo o di altro ufficio a seconda della prevalenza dei tipi di governo
Quando e la variabile di di controllo erano variabile sostanzialmente spesa pubblica disavanzi finanziamento della spesa pubblica in disavanzo tassi d'interesse
Quando i Paesi di vari Paesi europei decidono di convergere sui parametri di Maastricht stesso sostanzialmente sintomo
Tutte le variabili fondamentali di controllo
Che sono quelle della spesa pubblica
Del debito ma anche quelle del cambio e che e quindi del tasso di interesse quindi Paesi non hanno più la possibilità di compensare i loro equilibri squilibri sociali ed economici attraverso le tradizionali variabili di politica economica e sociale
Il risultato qual è l'abbiamo sotto gli occhi che i Paesi convergono più o meno difficoltosa mente su Maastricht salvo che le variabili reali diventa la compensazioni implicita della convergenza monetario e finanziarie per dirla in parole molto più semplici
Occupazione disoccupazione welfare spero stanno diventando le variabili che giustamente
La disoccupazione aumenti a in welfare State come dire viene in qualche maniera ridotto tuttavia
Perché non sono stati introdotti obiettivi reale nel nella la convergenza di Maastricht del loro dato una spiegazione semplificata in una intervista recente dicendo bene i parametri gli hanno scritto Ecofin i ministri che per la cosa un po'più complicate evidentemente ma spiega molto della parzialità del processo di convergenza di Maastricht
E quello che diceva bollino prima è centrale perché non si raggiunge la convergenza
Sul disavanzo sostanzialmente che la mattina del fondamentale o sul fabbisogno da da finanziare se sotto questo disavanzo accese sotto la spesa pubblica non stanno modi di spendere tendenzialmente significa perché si possono mettere ovviamente vincoli clausole di salvaguardia blindature al bilancio però le blindature le clausole di salvaguardia con regole diverse col cioè con modi diversi di spendere alla fine producono squilibri
Qual è come dire la soluzione di un problema di questo genere
Bene quelli incominciare a dar per aree come dire continuità e stabilità
Dopo il due mila in Maastricht cominciare a darsi regole distesa diverse ma non solo regole di bilancio
Come dire forti e cogenti ma in regole dispense tendenzialmente omologhe
Esempio occorrerà dire per tutta Europa cos'è occupazione
Non non sempre una cosa banale questa perché in tutta Europa
Al di là di Eurostat abbiamo definizioni diverse dell'essere occupato
Per cui se avessimo la stessa definizione di occupato
Per tutta Europa i parametri delle per di questa variabile reale comincerebbero a convergere ma ancor di più cos'è disoccupato
Questo è un punto fondamentale ma ancor di più cosa sono i benefici contro la disoccupazione cioè
Quali benefici per l'occupazione e per la disoccupazione dovrebbero essere omologhi ma ancor di più come si va in pensione
Come si finanziano le tensioni
Non è possibile convergere sui parametri di Maastricht convergere sulla spesa pubblica se in Europa si continua andare in pensione a cinquantacinque sessanta sessantacinque non è possibile con Paesi che pagano il trentadue per cento come paga l'Italia di contribuzione
Tra datori di lavoro e i lavoratori per finanziare un welfare pensionistico e altri Paesi che pagano molto meno non è possibile avendo sistemi differenti
Di un welfare pensionistico di welfare sanità
Perché se noi pensassimo di convergere sulla spesa pubblica mantenendo la divergenza dei regolatori sociali noi avremmo un sistema di squilibri cumulativi
E tensione sociale e quindi avremo un ostacolo offre nominale alla costruzione ma non solo qui la Bonino ha ragione alla permanenza di Maastricht
Perché dal punto di vista istantaneo eppure possibile che non novantotto novantanove si raggiunga Maastricht il problema poi è mantenerlo in presenza di modi di spendere di regole di spesa completamente diversa
Ora o facciamo la convergenza Maastricht a trecentosessanta gradi
E quindi dandoci regolatori sociali
Omologhi e convertiti
Ho una stretta non solo non si farà ma se anche si farà non si riuscirà a mantenere
Obiezione e gli squilibri strutturali perché evidentemente esistono squilibri strutturali il mezzogiorno le differenze tra Paese e Paese le differenze quelli vanno risolti ovviamente con strumenti ad hoc
Con i fondi strutturali che già esistono in Europa ma che non funzionano a sufficienza e che non sono collegati al processo di convergenza
Finisco
Questa mia piccola riflessione noi abbiamo bisogno di costruire accanto all'UE una sorta di serpente sociale
Una sorta di sistema di regolativo di convergenza nei regolatori sociale
Di medio periodo naturalmente che abbia la capacità di irregolare
E di omologare i regolatori sociali ma per far questo ah regolando anche la distribuzione del reddito vivendo comunitario
Perché come si fa a finanziare questo tipo di ridefinizione e ride colazione
Dei regolatori sociale occorrono risorse a livello comunitario o Attraverso finalizzate fonti ai fondi strutturali o finalizzate come dire alla compensazione per quanto riguarda i Paesi fortemente divergenti né i regolatori sociale e questo darebbe anche molta forza e credibilità ai governi nei confronti del sindacato
Perché se l'Italia non è riuscita a da sola a farsi una riforma delle pensioni
Necessaria e sufficiente a farla convergere in Europa molto probabilmente attraverso una spinta europea e c'è attraverso un vincolo europeo avrebbe avuto il Governo italiano molta più forza
A convincere i lavoratori italiani che regole europeo sono fondamentali per non solo agganciare l'Europa ma per rimanere anche in euro grazie
Grazie professor Brunetta il prossimo relatore il professor Domenico da Empoli Università di Roma alla Sapienza i problemi di armonizzazione fiscale nell'ambito dell'unione economica monetaria
Dunque
è simpatico il fatto che ci si incontri appunto come diceva lui propone da senza che si scaglia di vedersi abbiamo si accorga di essere in sintonia
Nel mio caso però credo che ci siano forse una sintonia eccessiva nel senso che abbiamo un un intervento al mio che poteva essere una critica ai criteri di Maastricht ad una revisione di questi temi diventa adesso
Una cosa una modesta molesta difesa dei criteri di Maastricht dico subito che sono d'accordo con quello che è stato detto prima però forse c'è un punto di vista
Da qua diverso l'acqua dobbiamo guardare questi aspetti dopo aver detto tutto il male possibile dei criteri di Maastricht che credo che si potrebbe dire
Su Maastricht per tre rimanere in ambito sportivo come ricordare il il discorso del trotto che Bordino della mandria debolino citato prima che in questo caso si è fatto un errore perché quando bisogna far correre i cavalli far saltare gli ostacoli cavalli sì pochette si può correre il rischio di scegliere o un ostacolo troppo basso per cui non si vede come il cavallo salta oppure uno stacco talmente alto sì nessun cavallo può saltare in questo caso indubbiamente l'ostacolo scelto è stato molto alto e quindi
Noi non non potremo vedere come il cavallo dei cavalli saltano perché perfino economie forti come quella Germania quella tedesca non riescono probabilmente a superare i parametri di Maastricht
Detto questo
Credo anche che il mentre concordo ripeto su tutto questo detto in particolare l'idea che idee i regolatori sociali sono l'elemento di base per potere fare delle vere
Dice per rendere un uniformi i sistemi se non si bada a quelli se non si guarda come funzionano i diversi sistemi economico-sociali non si può pensare di così rendere omogenei e quindi rendere dare una unitarietà a un sistema amministrativo burocratico di politica
Fiscale e monetaria però de tutto questo
Io credo che i burocrati che certamente erano dei burocrati di ferro Pellicano fascisti criteri perché avevano una visione naturalmente molto teorica del di quello che doveva essere il la realtà europea con Maastricht
Tuttavia hanno fatto qualcosa che forse può essere utile proprio perché hanno in qualche modo nella loro mente
Chiaramente non molto ampi comunque andava risultato si sono preoccupati di vedere certi elementi che potevano servire a confrontare in qualche modo lei situazioni economiche e finanziarie dei diversi Paesi
Naturalmente tutto questo è vero che non ha molto senso se noi lo guardiamo
Anche perché aggiungerei che non sono è soltanto l'occupazione che noi che chi definita in modo diverso in Europa ma anche i bilanci sono fatti in modo diverso quindi anche quando si parla di deficit il deficit è congegnato in modo diverso in Francia in Italia cede perché diverse sono entrate le spese eccetto qui
Gente c'è una ci sono le diversità profonde tra quei sistemi però c'è un punto cioè bisognava pure partire in qualche modo in questo dibattito per avere un sistema una unione economica e monetaria no allora se si fosse partiti questo adesso lo dico io poi come modesta proposta per tentare di difendere quello freddo vorrei attaccare che attacco in sostanza che si pose partiva l'idea riformiamo le pensioni in vista di obiettivi vaghi sia nel tempo che non sbaglia
Riformiamo il la sanità perché Croce naturalmente ci sarebbero stati da anni e anni escussioni le parti sociali sindacati governi sarebbero caduti più volte e cose del genere e alla fine difficilmente sarebbe successo qualche cosa
Quindi diciamo è vero tutto quello che è stato detto
Però mi pare che i nello scegliere certi parametri di questo tipo si sia voluto dare un così un incentivo a tener conto di tutti questi altri aspetti che immagino anche il burocrate più chiuso sempre al dire ottuso potrebbe avere ma si sia cercato di dire ecco questi sono mettiamo sul tavolo
I problemi ecco dopodiché su queste cose cercate di trovare le un accordo e non c'è dubbio che come è stato anche detto
Il vincolo internazionale è un grosso vincolo cioè l'unica cosa che i governi specie i governi deboli come quelli che hanno certi Paesi dell'Unione
Dell'unione europea io veri deboli ricavano ricevono molta forza dal vincolo internazionale
E perché evidentemente si presenta lo spauracchio dell'opinione pubblica internazionale deve essere sanzioni o pseudo tali che potrebbero venirne all'economia se non si rispettano certe certe tappe e quindi in un certo senso questo questo il fatto imporre certi obiettivi in questo noto così illogico diciamo pure
Ha però una sua valenza potevo dire
Politico sociale mi ha a mio modo di vedere perché ecco probabilmente se preso con saggezza e quindi non in modo Cecco che oscurantista
Questo tipo di limiti può essere utile quindi parlare dei vasi secondo me non sono una cosa seria ma possono servire a fare cose serie ecco questa è la mia invece se sono considerati nel modo dovuto
E detto ciò per quanto riguarda la parte fiscale i problemi all'ordine nove dell'armonizzazione fiscale nell'ambito unione economica e monetaria io potrei dire due cose prima di tutto nell'ambito di Maastricht chiaramente si tratta di due parametri su cinque due parametri fiscali su cinque e siamo a livelli macro cioè in sostanza abbiamo la percentuale di disavanzo sul PIL che il tre il massimo del sette per cento la la percentuale di debito sul PIL ma si avrebbe se il sessanta per cento
E è chiaro che da quello che noi riconosciamo sui bilanci dei paesi europea dei si tratta di due condizioni che come abbiamo detto prima per in generale le citazioni ma si sono difficilmente realizzabili e nell'Italia e per l'Italia sono veramente impossibili ci ci stiamo tra l'altro allenando per quanto riguarda il disavanzo a inventarci
Definizioni e formule molto strane
Stiamo creando è un debito pubblico locale i Boc
Che sono questi buoni ordinari comunali che probabilmente non figurerà hanno nel debito pubblico e questo ci consentirà quindi di far vedere che il nostro debito diminuito e cose del gelso chiaramente sono non è quello il modo serio per affrontare il tema qui prendendo sul serio troppo sul serio questi parametri si corre il rischio di non risolvere nulla ecco a livello micro invece il discorso e diverso nel senso che il processo di armonizzazione fiscale a livello micro e un processo che ha avuto alcuni risultati
Tra cui la possibilità di armonizzare lei l'imposizione indiretta libera naturalmente
Anche altre ieri imposte specifiche
E e poi il tentativo di alcuni si peraltro fallito di uniformare le imposte sulle impresa e sul risparmio qui io avrei un'idea perché io penso son dovrebbe forse aveva un senso anche se i nuovi un settore che in gran parte giuridico per cui
Io credo che siccome passeranno molti decenni fino a quando i sistemi fiscali di diversi Paesi membri dell'Unione europea potranno essere riformati
Se mai lo saranno perché se le tendenze poi invece di di federalismo fiscale e di decentramento c'è prevarranno potrà darsi che non siano mai riformati però voglio dirlo se voi non è che tanto importante che quei sistemi siano informati anche perché
Pure in questo nel caso fiscale non è tanto una questione di regole quanto poi c'è tutto insieme socio economico come queste regole vengono applicate quindi come le imposte sono applicate ci sono paesi che hanno imposte
Quali quote elevatissime che poi però non vengono pagate cosa suggerimento R. tanto del forma del dell'uniformare formalmente sistemi fiscali quanto il problema e di far sì che questi sistemi fiscali non generino non generino svantaggi per qualcuno cioè che non non non Jane o delle differenze di trattamento tra i diversi tra i diversi imprese tra diversi cittadini io quindi credo che forse qui bisogna pensare ad un'estensione dei poteri e qui vedo di nuovo in treno non facile dei poteri della ci siamo nell'ambito di una dei comitati regolamentazione la concorrenza cioè oltre che pensare a interventi per la l'abuso di posizione dominante per le le intese collusiva per le concentrazioni sfiorite pure pensare ad una procedura celere perché esiste naturalmente la procedura del ricorso alla Corte di giustizia
Ma questo prego gli aveva questa cosa lentissima insomma che non è pensabile che il cittadino per un affare che in fondo e di importanza negativa possa essere per lui accessibile mentre invece una Autorità della concorrenza
L'autorità la concorrenza dovrebbe poteri decidere
Anche in materia fiscale quando vi sono disparità di trattamento tra operatori ecco però no questo per dire che non credo che si arriverà ma invece è una vera uniformità come quella che tanti invece invocano
Con ciò rifinito grazie
Grazie professor da tempo le prossimo relatore professor Beniamino Quintieri dell'Università di Roma Tor Vergata
Unione monetaria struttura dei bilanci e competitività
Se nella a grazie io stando l'ultimo ad intervenire cercherò di limitare al minimo il numero del delle ripetizione insomma di evitare le cose non sta sta già dette
Vorrei tornare sul criteri di fiscali stabiliti da da Massimo
Quindi di tornare sul sul tema che era stato
Toccato dal professor Marzano per inciso no continuo continuano a chiamarlo professor Marzano onorevole anche perché essendo stato relatore della mia tesi di laurea qualche anno fa
Mi riesce difficile vederlo sotto altra veste allora il problema degli indicatori è stato già sottolineato come in questi anni via sia stata una convergenza monetaria in termini di tassi inflazione ma che non vi è stata anzi si è ridotto il grado di convergenza convergenza fiscale quindi credo che sia opportuno ritornare brevemente su questi due famosi indica criteri fissati da da masse cioè il il tre per cento del disavanzo e il sessanta per cento questo non già per fare la storia del del passato ma perché se avvicinandosi l'obiettivo e in presenza constatando che pochissimi sempre un numero sempre inferiore di Paesi sta sta
Avvicinandosi a questi due numeri ci si chiede se ci si chiederà che senso hanno questi due numeri c'è perché tre perché sessanta
E un altro aspetto che è stato trascurato che oggi invece viene ripreso e che relazione c'è tra tre e sessanta visto che disavanzo
E debito sono legati da una relazione di stock e flussi evidentemente ci deve essere un una qualche relazione tra qua sta tra una qualche relazione che lega questi due numeri
Allora riguardo al al disavanzo
Intanto l'esperienza di questi anni ha mostrato che il disavanzo è fortemente dipendente dall'andamento ciclico
In alcuni Paesi la la la crisi la recessione dei primi anni Novanta affatto cambiare i valori del cento per cento il valore medio del disavanzo che era il quattro per cento
Qualche anno fa quindi molto vicina media alla traguardo finale adesso è passato al sei per cento
Quindi è una forte componente ciclica
Che determina il disavanzo la spero che bisogna chiede se se no se questo criterio non vada rivisto considerando depurando con ormai sono tanti indicatori in grado di depurare la
Un saldo strutturale dalla dalla sua componente ciclica se quindi non vi si bisogna usare un indicatore più flessibili in grado di depurare
Depurare dal appunto dall'andamento citi anche perché
Se tutti i Paesi come prevedibile tenderanno di arrivare all'obiettivo al tre per cento quindi adottando politiche fiscali restrittive
C'è il rischio che non arriveremo ad altra guardo i massi con con una fase recessiva cioè non mi ero persa la spinta da politiche restrittive
Verso verso una fase
Nessuna fase necessità anche qui io vorrei usare una terza metafora sportiva sono state e cioè quella del ciclismo che fosse quella più visto che siamo in periodi Giro d'Italia di Francia c'è il rischio è che si se non si fanno politiche di aggiustamento strutturati prete si arriva è come se un ciclista volesse arrivare a tutti i costi con il gruppo dei migliori in una tappa
Però chiaramente la tappa del giorno dopo non sarebbe più una più le forze tenere il passo con gli altri
Il problema è che ci si può arrivare al tre per cento ma se ci si arriva con una pressione fiscale elevata con ecco e tagliando soprattutto la spesa produttiva ma lasciando la spesa consumi pubblici
Inalterati questo non sicuramente non garantirà in nessun modo il mantenimento degli obiettivi di Maastricht
Fra l'altro appunto noi siamo in una fase in cui qui ha preso vorrei citare due cose intanto numerosi studi recenti hanno mostrato che i i
I Paesi che hanno avuto più successo nella giustamente fiscale sono quei Paesi che hanno agito in maniera credibile e duratura dal lato della spesa pubblica
E non dal lato delle entrate citerei per tutti un recente lavoro di Alesina e Perotti nel quale si dimostra che i tre sono i Paesi che hanno agito dall'arredo della spesa che sono riusciti a mantenere nel tempo un
Una giusta metà senza un aggiustamento credibile duraturo un altro aspetto è legato al problema della cresce cioè se in presenza di disoccupazione elevata quindi in presenza di la necessità di comunque di politiche di sostegno
è chiaro che targa rammentare ulteriormente le imposte e tagliare la spesa produttiva costituisce un un ulteriore freno all'espansione dell'occupazione anche qui vorrei citare un altro studio recente
Di due economisti americani siamo bolla mentre io i quali hanno mostrano calcolato che un aumento del dell'uno per cento permanente degli Investimenti aumenta il tasso di crescita del PD dello zero circa zero tre per cento
Quindi se noi sogniamo come abbastanza
Insomma plausibili assumere che a fronte di una contrazione del disavanzo di quattro cinque punti pur percentuali si generi un Calvini non c'è una un aumento degli investimenti privati del asse sentita si può immaginare che un punto forte taglio del disavanzo J. un aumento permanente del tasso di crescita del PIL nell'otto nell'ordine l'uno per cento
Questo per dire che la strada si può arrivare al tre per cento ma ci si può arrivare in maniera diversa ed effetti sulla crescita possono essere molto diverse a seconda del del tipo di di politica che viene che viene effetti effettuato
Torniamo un attimo ai criteri di di di Maastricht perché il tre e perché il sessanta sono numeri come è stato ricordato prima nell'ottica dell'economista possono avere poco senso
Intanto per quanto riguarda il sessanta per cento all'ora si fece molto banalmente alla media del debito dei Paesi che era appunto il sessanta per cento la logica era che si rifiutava il criterio della solvibilità o della sostenibilità
In quanto non sufficiente cioè quello che si vuole evitare e che paesi per quanto solvibili o per quanto in una situazione di sostenibilità potessero entrare con livelli di debito
Molto elevate quindi e Sky Sport scaricare sugli altri Paesi l'onere del riaggiustamento e quindi si pensava che una certa uniformità
Nel livello del debito fosse desidera per quanto riguarda il il tre per cento qui il ci sono ottiche diverse in molti in molti documenti ufficiali
In molti documenti ufficiali si sostiene che il valore del tre per cento
Era stato ottenuto guardando la media delle spesse in conto capitale
Quindi l'idea era lasci assumere imporre un pareggio nella spesa del bilancio corrente
Giustificare un disavanzo quando questo avesse un'origine appunto fosse originata la spesa in conto capitale e questa è appunto una come viene appunto ricordato in questi documenti
Una regola aurea una golden rule della finanza pubblica
Cioè il principio del debitore più virtuoso che prende a prestito solo nella prospettiva di investire prodotto produttivamente le risorse naturalmente questo nel nel nell'ottica di bilancio intertemporale non è una una garanzia sufficiente
Vi faccio un esempio cioè ciò che conta e e il disavanzo nominale supponiamo che i criteri di Maastricht siano soddisfatti quindi un paese a un disavanzo un debito del sessanta per cento e un'infrazione diciamo del due per cento
Allora i criteri di Maastricht implicano che la spesa in capite in conto capitale può essere finanziata con emissioni di debito
Sempre nel rispetto della golden rule
Nella misura pari all'uno virgola otto per cento del PIL perché perché il resto cioè l'uno virgola due che è risultato che si ottiene moltiplicando per il sessanta per cento del debito per il due per cento l'infrazione e appunto è una perdita del valore delle passività pubblica dovuta al tasso di inflazione quindi in qualche modo un autofinanziamento della spesa ora i il porre il problema è che naturalmente bisognerebbe assicurarsi per il rispetto della regola aurea che questi investimenti
Fossero in grado di generare o un rendimento diretto in termini di Castro oppure indiretto attraverso un aumento delle imposte che sia almeno uguale al tasso d'interesse sul debito pubblico
Perché appunto questo per evitare ulteriori inasprimenti uno ulteriori aumenti di il gettito fiscale
Quindi nel ponendo si pur ponendosi in una notte Icardi golden rule allora bisognerebbe assicurarlo assicurare che la valutazione degli investimenti pubblici non sia effettuata soltanto sulla base della convenienza sociale macché come indica appunto il rispetto del vincolo di bilancio intertemporale
Che gli investimenti ad una redditività dirette e indirette in quindi fosse siano in grado di autofinanziarsi
L'altro punto che che mi sembra più più cruciale e quello del del debito è è del tutto evidente che questo chi del sessanta per cento sarà impossibile
Quindi se non sa non può essere considerato un indicatore per la valutazione del delle politiche del dell'entrata nel l'unione monetaria
Quello che che si legge genericamente nel trattato e che quei Paesi che possono essere stati dei Paesi con un livello di debito supera il sessanta per cento purché il si siano il debito in quel Paese si si stia riducendo a un tasso soddisfacente
Questa è una frase vaga che ha poco significato quello che di recente si è cercato di fare valutare che cosa vuol dire a un tasso sottile ridursi a un tasso soddisfacente
Ora anche sto qui non abbiamo una lavagna per fortuna che un posso troppo bello fareste rovinato una lavagna quindi dovrete che credere sulla parola anche se immagino conti poco la mia parola ma si può dimostrare molto facilmente che il legame tra il tre e il tre per cento del disavanzo
Essersi e il sessanta per cento del debito può essere trovato con un numero magico che il cinque per cento del PIL cioè si può dimostrare al vincolo di bilancio
Nominale del di crescita nominale del PIL c'è immaginando un tasso d'inflazione del due per cento il tasso di crescita del tre per cento
Allora si si può dimostrare che qualora
Il debito fosse al sessanta per cento e il disavanzo al tre per cento una cresce Rita del PIL nominale del cinque per cento garantirebbe il mantenimento di questo del livello del debito
Se il livello del debito
E superiore allora un questi numeri c'è tre per discutere il disavanzo e cinque per il PIL nomina garantirebbe sarebbe una sorta di meccanismo automatico di rientro tanto per dare dei numeri un Paese che parte con un disavanzo debito PIL del cento quaranta per cento otterrebbe ogni anno con un cinque per cento di PIL nominale una riduzione del quattro per cento l'anno del debito
Un Paese che partisse con con un debito del novanta per cento quindi inferiore otterrebbe una riduzione annua dell'uno virgola cinque ci sarebbero quindi questa sarebbe una sorta di meccanismo automatico e in qualche modo fisso di di rientro e cioè il cinque la regola che viene fuori che il cinque per cento della differenza tra il debito fa attuale e l'obiettivo di Maastricht
Cioè il sessanta per cento sarebbe eliminato anno dopo anno quindi un ventesimo del della differenza e questa è una sorta di vero che sta alla quale sembra che i burocrati siano guardate il problema con questa regola
E e che è un meccanismo di rientro ma che che garantisce dietro ma che è molto lento vi faccio un esempio se è un paese
Un Paese che partisse con un detto il centoventi per cento quindi vicino a quello italiano
Ne impiegherebbe una circa una quarantina d'anni arrivare al sessanta per cento vedi dopo dopo trent'anni il debito sarebbe ancora al settanta per superiore al settanta per cento
Quindi la concussione tesi votare che naturalmente
Questo implica che i Paesi con disavanzi elevati
Con debito elevato dovrebbero oggi girare in media sempre considerando un debito medio di lungo per un disavanzo metri lungo periodo
Una dei disavanzi inferiore al tre per cento altrimenti il processo di rientro sarebbe lunghissimo prenderebbe due generazioni
Nel per chiude i fasci ultimo esempio se il disavanzo invece del tre fosse medi al due per passare dal centoventi al settantanove invece di trent'anni
Sarebbero sufficienti quindici anni quindi il criterio che fosse sarà adottato è quello di vedere che Paesi Conte con un debito
O molto elevato dovrebbero impegnarsi a generare dei disavanzi lungo periodi inferiori a quello indicati dal da Mastella
Grazie professor Quintieri il prossimo relatore il professor Pietro Armani Università di Roma la Sapienza la finanza pubblica italiana e Mastro
Spesso
Sì io mi scuso di essere arrivato tardi
Vorrei riallacciarmi a quanto è stato detto in precedenza
Questa
Questo trattato che impone
Una serie di parametri che ben conosciamo
Il rispetto dei quali
Il nostro Paese deve fare ancora
Una lunga marcia
Questo trattato a mio avviso
Non tenuto conto del rapporto fra variabili di carattere monetario finanziario e variabili reali
Quello che è stato detto in precedenza perché
Per il rientro
Da un rapporto debito PIL del centotrenta per cento nell'ipotesi di una crescita
Del PIL del cinque per cento nominale imporre impiegherebbe consentirebbe il rientro in due generazioni dimostra come
Il problema
Dei parametri di Maastricht è stato sostanzialmente a mio avviso impostato solo sulla carta solo sul con un esercizio di carattere
Contabile econometrico ma non tenendo conto di problemi reali che oggi fra l'altro
Vedono non solo l'Italia ma altri Paesi di fronte ad essi in termini abbastanza abbastanza gravi
Il tasso di disoccupazione che fra l'altro dei loro uno l'autore del del trattato ha
Messo in risalto sul in un rapporto successivo
Il tasso di disoccupazione è un problema reale concreto che investe non solo il nostro Paese ma e non solo gli altri paesi che sono al di fuori dei parametri di Maastricht ma quelli che anche quei Paesi che avrebbero si sarebbe pensato fossero più vicini al ai parametri stessi
Germania e Francia in particolare
Quindi il problema
Del rispetto di questi parametri del tempo entro il quale questi parametri debbano per quanto riguarda l'Italia a rientrare
Nella norma
è un problema che comporta
Una serie di incognite
Piuttosto grosse
Se capisco bene il relatore che mi ha preceduto ha parlato di una crescita del cinque per cento del PIL in termini nominali
E quindi questo vuol dire che
Bisogna vedere qual è il rapporto fra il PIL nominale o il tasso di inflazione che si accumula di anno in anno oggi noi abbiamo un tasso d'inflazione per esempio in Italia e che certamente al di sopra di quello prescritto
Da Maastricht e abbiamo una crescita previste per il novantasei dello zero virgola otto per cento quindi abbiamo una crescita reale
Piuttosto bassa
Che non comporta il riassorbimento del tasso di disoccupazione
Ma io vorrei fa riferimento ad altri aspetti di carattere reale
Che
Pongono
Diciamo così la graduatoria dei paesi più vicini o meno vicini ai parametri di Maastricht in modo differenziato
Il problema del capitale sociale accomunato
Noi abbiamo non soltanto un tasso di disoccupazione intorno al dodici per cento
Quando Paesi come la Germania viaggiano intorno al dieci altri paesi come la Francia intorno all'undici e altri Paesi come la Grecia una Spagna con tassi disoccupazione ancora maggiori
Ma abbiamo un problema di capitale sociale accumulato cioè sostanzialmente infrastrutture sostanzialmente di investimenti sociali
Effettuati nel tempo nelle generazioni precedenti un problema di capitale sociale accumulato piuttosto basso rispetto ad altri Paesi noi entriamo in una moneta unica con una serie di ritardi sul piano della dotazione infrastrutturale del Paese abbiamo ancora ferrovie a binario unico in Sicilia
Binari unici in molte parti del sud d'Italia strade strettissime e non
Diciamo è fortemente intasate dal traffico anche in alcune zone del Nord recentemente ho visto un filmato sulla Pontebbana che è una delle strade del Friuli zona del Nordeste fortemente industrializzata che attualmente intasano il traffico i praticamente in allargabile perché i comuni non hanno rispettato i piani regolatori umano fatto piani regolatori per impedire che le industrie si collocasse ero a stretto ridosso dalla strada ora questi problemi che comportano finalmente la soluzione dei quali comporta investimenti
Investimenti pubblici perché io non credo che il project financing
Se lo Stato non assiste il project financing con una intervento finanziario adeguato la dimostra la la vicenda dell'euro tunnel dimostra come
Questo tipo di operazioni se non assistite da forti interventi statali siano difficilmente rientranti nell'economicità e dimostra come il problema
Della moneta unica
Sì è un problema che non può essere affrontato cioè non si può chiudere una realtà di economie reali che non sono tuttora convergente in un suo nuovo saranno per molto tempo per i diversi punti di partenza
E per i diversi problemi di carattere reale che devono superare non solo la disoccupazione ma come ho detto il livello di dotazioni infrastrutturali che le caratterizza il livello parliamo poi dell'efficienza dalla pubblica amministrazione che un altro problema che non si può quantificare in termini concreti ma che noi italiani conosciamo bene quanto sia importante per il nostro Paese
Ecco bene tutto questo
Per far sì che
I parametri di riferimento per quanto riguarda la finanza pubblica il tre per cento del rapporto piglio disavanzo disavanzo PIL il sessanta per cento del rapporto debito pubblico PIL il tasso d'inflazione il livello medio del tassi dei tassi di interesse e così via sono parametri che sono stati fissati evidentemente certamente per uno sforzo di convergenza importante fra Paesi che hanno già realizzato una serie i processi di integrazione abbastanza intensa sul piano industriale sul piano agricolo ma che sentivano il bisogno nel mille novecentottantotto
Di nel momento in cui venne pensato e realizzato il Trattato di Maastricht sentivo il bisogno di fare un salto di qualità dal punto di vista della integrazione tuttavia questi problemi caratteriale non sono stati assolutamente considera e oggi che alla corale che vede oggi che sentiamo in cui sentiamo che il governo italiano pensa al rientro immediato nel Sistema monetario europeo con parità fra l'altro il rapporto lira marco
Piuttosto diciamo ottimistiche per quanto riguarda la linea ebbene noi ci dobbiamo porre il problema
Del rientro in bande di oscillazione che come voi sapete non potranno superare il quindici per cento in un senso o nell'altro ci dobbiamo porre il problema
Della di quanto potremmo restare in queste in questo questa struttura rigida
Di quanto potremmo rispettare di quanto tempo avremo bisogno
Per rispettare nel nell'avvicinamento ai parametri tre per cento del disavanzo sessanta per cento del del debito
Quando saremo diciamo in una struttura in cui le bande di oscillazione appunto della moneta saranno piuttosto strette ristrette rispetto certamente più ristrette di quanto non sia avvenuto dal novantadue in poi e soprattutto se noi saremo in grado di superare questi ritardi di carattere reale che abbiamo sottostanti e di cui evidentemente poi il le espressioni monetarie finanziarie non possono che essere un punto di riferimento
Cioè si possono dalle quote delle quali non possono essere un po'un punto di riferimento non possono messo un punto di riferimento le i parametri di carattere monetario e finanziario
Quindi io credo che
Il problema della realizzazione dell'unione economica e monetaria
Che oggi vede tutti i paesi di fronte a a parametri per esempio per quanto riguarda il disavanzo più o meno lontani da quelli che sono i punti di arrivo i problemi di questa di questa unione economica e monetaria debbano essere fa affrontati nell'arco dei prossimi due tre anni quanto sarà il il tempo che ci separa dal dall'appuntamento della fine di fin e secolo dove grosso modo dovrebbe nell'ambito del quale grosso modo dovrebbe essere realizzata questo obiettivo
Una riflessione su questi aspetti di carattere reale come ho già ricordato gialla e l'ex presidente della commissione dell'ora ha posto il problema della disoccupazione problema della disoccupazione che un problema sia di carattere strutturale che s'di carattere congiunturale
Ma il io pongo soprattutto il problema del tempo entro il quale il Paese l'Italia posta diciamo così rientrare nei parametri
Ricordo uno studio di Michele frati anni
Che
Dimostra come se l'Italia dovesse rientrare nel rapporto IMEI dall'attuale centoventi centoventicinque al sessanta per cento
Nel rapporto debito PIL avrebbe uno processo di deflazione piuttosto violento di un paio di punti un paio di diciamo così vende circa il venti venticinque per cento
Di deflazione
Ebbene questo che riflesso avrebbe sulla disoccupazione che riflessa avrebbe sulle su i ritardi che noi già abbiamo in termini dotazioni di capitale sociale accumulato qui ci sono problemi che il la copertura il cappello di un'unione monetaria
Non può risolvere che porri oppure può risolvere come è stato detto giustamente in precedenza nell'arco di due generazioni nell'arco di due generazioni a me non interessa perché avendo sessantacinque anni
Non non mi interessa quello che succede interesserà forse i miei figli ma ho i miei nipoti ma attualmente evidentemente non mi interessa in modo particolare se i tempi solo così lunghe allora dobbiamo dimostrando abbiamo ridotto domandarci per quale ragione noi percorriamo questa strada la percorriamo in tempi ristretti la percorriamo ignorando tutta una serie di ritardi di carattere reale o di differenze fra i vari Paesi di carattere reale
Che esistono che non sarà facile smantellare e che soprattutto occorre tempo che occorre diciamo così anche una politica finanziaria
Tale da poterli superare nell'arco di un tempo definito di un tempo che un tempo ragionevole quindi io credo che sia stato i parametri ma sia stato un un esercizio assolutamente è sbagliato
Che oggi abbiamo la contati a far di affrontare con una certa accelerazione che non abbiamo forse per un una specie di fatalismo una specie di diciamo così riflesso gattopardesca go non abbiamo affrontato dall'ottantotto in poi in termini seri e approfonditi e mi rivolgo non solo ai governi del mio Paese ma tutti i governi europei che hanno così visto soltanto in una prospettiva lunga questi appuntamenti senza approfondirne tutte le lei implicanze tutte le con le conseguenze
Di carattere reale monetario e finanziario in particolare
Faccio un'ultima considerazione cioè il governo attuale
Sì italiano si avvia ad una manovra probabilmente questa ridotta questa di questi di queste settimane abbastanza ridotta ma piuttosto una manovra significativa con la Finanziaria per il mille novecentonovantasette
Questa finanziaria non potrà che essere io credo da IATA sul piano della riduzione della spesa
Ma se
Non ci fosse per lei resistenze sui problemi reali che ho prima ricordato il problema della disoccupazione il problema della riordinamento e quindi della e riqualificazione della pubblica amministrazione che comporta probabilmente potrebbe comportare probabilmente anche un aumento della disoccupazione Opel sotto occupazione
Ecco se non dovesse affrontare in termini rigorosi il taglio della Spesal dovrebbe portarsi su un ulteriore aumento della pressione fiscale
Non so quanto i paesi un paese come l'Italia possa sopportare questa prospettiva e non so quanto il diciamo così la fiducia e il il senso la sensibilità sensibilità positiva che la folla alle con la la l'opinione pubblica italiana ha avuto tradizionalmente per gli appuntamenti europei potrebbe essere mantenuta inalterato
Grazie
Grazie professor Armani purtroppo abbiamo solo tempo di fare la mia relazione salta non c'è tempo quinti facciamo qualche commento generale quindi per concludere prima però per i partecipanti al congresso che non si sono ancora iscritti al concerto di questa sera gentilmente di passare in Ragioneria quindi apro
Il dibattito se ci sono qualche commento
I partecipanti
No
E allora abbiamo qualche minuto ancora dirò qualcosa io la mia posizione il
L'argomento s'sarebbe stato il futuro dell'euro guardandolo più da una posizione d'Oltreoceano
Questo comporta degli svantaggi e dei vantaggi gli svantaggi che essendo lontani non si comprende non si capisce molto bene la situazione
A differenza di alcuni miei colleghi che da oltre oceano arrivano in aereo fanno delle pontifica azioni senza capire
Lì l'Europa e l'Italia e poi ripartono un esempio Dorn bush che paragona sempre l'Italia al Messico cose incredibili anche Modigliani
Ecco esatto quindi ci sono ci sono invece anche dei vantaggi perché la distanza ci dà anche una migliore ottica
Ci ci fa vedere le cose un po'più da lontano e quindi più di soffermarci sulla foreste invece che gli alberi l'euro si farà si farà perché c'è il volere politico della Francia e degli e della Germania quindi si farà a meno che non ci sarà una grossa crisi come quella del novantadue novantatré l'Italia all'Inghilterra e gli altri Paesi del Sud Europa probabilmente non ci saranno all'inizio ma saranno legati in qualche modo come diceva come ricordava il professor Marzano con qualche moto tassi di cambio fissi con l'euro
E l'euro se si farà potrà potrebbe in ogni modo contaste contestare la posizione del dollaro come monnezza importante a livello internazionale
Ma c'è qualcosa che questa euro comporterebbe grosse difficoltà per l'Europa
Si pensi
Che se ci sarà ci saranno come di sicuro nazioni che saranno colpite Dash otto di domanda asimmetrici
Allora in quel caso
La nazione così colpita diciamo da una recessione non avrebbe quasi nessuna politica
Da poter fare da uscirne
Non può far politica dei cambi ovviamente con una moneta singola non può far politica monetaria perché la politica monetaria sarà fatta per la comunità
Per l'Unione
E quindi e politica fiscale come sappiamo e molto limitata sarebbe molto molto limitata
Quindi pensiamo all'Italia del novantadue quando si trovava di fronte a una recessione più profonda degli altri paesi dalla quale ne è uscita principalmente detto il Santo la lira e ricordiamo nel novantatré l'unico raggio di sole per la l'economia italiana furono fu l'incremento delle esportazioni adesso facciano una politica dissimulazione canta faccio contro i fatti
Come l'Italia si sarebbe comportata di fronte a una situazione simile al novantadue
Queste cose accadranno sarebbe a dire impossibile che tutte le nazioni saranno saranno coinvolte saranno nello stesso ciclo ciclo economico e allora la domanda che viene perché gli Stati Uniti possono avere una moneta unica
Mentre sembra che l'Europa non riesca nemmeno ad a vere tassi di cambio fissi ebbene ritorniamo all'origine la ragione per cui gli Stati Uniti possono avere una moneta unica e perché c'è tanta mobilitati forze di lavoro e tanta redistribuzione fiscale
Che in Italia in Europa non c'è per esempio se il Nord Est degli Stati Uniti
E si trova in recessione ed accade nella stessa nazione in un'unione economica accade che alcune regioni sono sono in recessione mentre le altre non lo sono allora come sappiamo se il Nord Est degli Stati Uniti in recessione anche se non può far politica monetaria anche se non può far politica dei cambi e anche se non può far politica fiscale
La pressione economica viene ridotte dalla dal movimento di forze di lavoro
Dal Nord Est alle altre regioni che crescono che non sono in recessione c'è mobilità negli Stati Uniti ci sono stati studi con mobilità almeno di due o tre volte superiore a quella che in Europa
Poi c'è redistribuzione fiscale
Il il
Sul bilancio della comunità dell'unione europea è un per cento del PIL più di metà di questo Walter per l'agricoltura quindi non c'è possibilità almeno nella situazione di oggi di far richiesta ridistribuzione fiscale
Allora negli Stati Uniti quindi una Regione in recessione la pressione svanisce o di gran lunga ridotte con l'emigrazione di forze di lavoro che sono altissime redistribuzione fiscale mentre in una situazione come quella europea dove mobilità c'è sulla carta ma voi immaginate un dentista Greco che apre apre un ufficio dentistico in Francia non avrà nessun nessun cliente
E quindi quindi non c'è non ci sono le condizioni le condizioni per per per uscire da una situazione di di sciocca asimmetrico nelle Walter nelle varie regioni
Quindi l'euro
L'Area ottimi
Le di moneta unica nemmeno gli Stati Uniti lo sono per esempio il nord est si specializza
Nel settore finanziario
Il centro degli Stati Uniti in in industrie manifatturiere Lovers più su alta tecnologia degli Stati Uniti più su agricoltura e turismo
Quindi anch'
Di moneta ottimale però si avvicina molto di più ha un'aria ottimale che l'Europa si avvicini e quindi il ma nella moneta unica la si fa
Gioni politiche perché la France
E la Germania la vogliono però poi si avranno grosse difficoltà a causa di questa di questo ma
Le sibili tali flessibilità all'interno delle
Pochi anni Bini Smaghi fece uno studio per la Banca d'Italia dicendo cosa sono tutte queste storie transatlantiche che non ci sono IST dopotutto le in le dodici nazioni a allora erano dodici anche le quindici sono molto più vicine i loro molto più sin che i cinquanta Stati degli Stati Uniti ebbene questa la ritengo come non so uno scherzo una piccola provocazione perché non si possono par dodici nazioni a cinquanta stand
Se noi facessimo il paragone più utile che sarebbe
Considerare il
Centro e Sud Italia
Se si facessero l'equivalente di quaranta cinquanta regioni in Europa allora si vedrebbe facilmente che le regioni europee sono me
Meno omogenee che quelle che quelle atletiche che in quelle americane quindi quindi poi francamente questo studio Koch non coglie il entro il nucleo del l'importanza
Il la questione non è se sono più simili o meno simili la questione
La flessibilità la mobilità del fattore queste il centro e quindi lo studio non coglie direi è solo provocatorio ma nemmeno provocatorio in modo molto intelligente diciamo
Quindi c'è questo c'è questo problema quindi voi la fare
La moneta unica la farete perché come ripeto politica c'è RAI ci sono ragioni e volere politico però poi pagherete pagherete i costi e questo che c'è un
Corre cospirazione
Con l'euro diventerà sesso lo si farà diventerà una moneta importantissima forse più importante del dollaro
Ma che ci sia una cospirazione
Che significa americana
Contro la moneta unica questa qualcosa veramente di ridicolo che mi si dice seriamente
Di questo l'unico esempio che mi si è sempre dato del loro zero a c'era una sera mi e gli dico ma questo ed è qualcosa che lo si dice per il consumo delle delle dei giornali della televisione o veramente ci crede Luigi Rita Kissin
Si volta e dice no allora chiedo un esempio di questa cospirazione l'unica cosa che mi si dice e Soros ma ma Soro ma Dio mio Soro non parla nemmeno l'inglese
Non ha in
Su un legame
Un con la politica monetaria americana e uno speculatore è andato a caccia colpito il bersaglio ha messo in palio i suoi soldi i soldi degli altri ed è diventato l'oracolo ovviamente non è
Che non è non ha continuato a lungo perché poi a ripetersi tutt'
Quindi che ci sia un in
Parte degli Stati Uniti a tutto questo è ovvio
Ma che ci sia una cospirazione contro la moneta unica questo francamente e un po'ridicolo se non fosse detto a livelli ai livelli più alti mi è stato crea chiesto al Congresso americano se lei gli Stati Uniti dovessero preoccupare di questi un mio di questa Europa che diventa più grande francamente la mia risposta è il più grande l'Europa diventa
Più debole economicamente diventa ogni nazione che partecipa richiede privilegi speciali nuove traduzioni quindi un'assicurazione
Fuori e appunto che sin garantisca sempre di più e che si avvicini sempre di più al vecchio modello
Buzz che poi è caduto appunto
Carenza per mancanza di un aggiustamento qui l'aggiustamento lo sia ditta facendo la moneta unica mai la e l'economia reale che poi ne soffriva le conseguenze e con questo chiudiamo
Il a meno che c'è qualche
No con questo grazie
Tori grazie ai partecipa
Sarà
Tre anni
Allora iniziamo senz'altro
Le parole di introduzione e se permettete le vorrei dire io anzitutto per
Per elogiare questa questa iniziativa che certamente
Quando nella necessità di di di di esaminare affrontare problemi
Siamo destinati destinati a vivere
Non so se
Gli inizi PdL
Questa iniziativa prevede anche una Toro
Un altro incontro con riguardo ai problemi nascenti dalla separazione della lira dalla creazione Dalila padana io credo che comunque questa non sarebbe una buona idea pazzesca se perché sta e al di fuori della realtà mentre invece ecco la valuta unica europea è veramente è una realtà che ormai
Segna diciamo il nostro destino
Certamente una una novità nel suo specifico senza senza precedenti
Qualche lontano precedente lo possiamo trovare
Mille
Annessioni
Che portavano la formazione del dello Stato italiano Yorker curiosità
Sono andato a leggere nel
La legge del ventiquattro agosto del mille ottocentosessantadue
Disciplinare l'unificazione del sistema monetario questa legge prevedeva tra l'altro l'imposizione di usare negli atti pubblici la menzione del del della lira italiana che prevedeva un sistema di conversione che in qualche modo richiamano le Commissioni previste dal
Dalla nuova realtà europea
O quali sono i problemi giuridici
Problemi giuridici
Girò molto brevemente che non riguardano una prima fase di transizione che attraverso la quale si arriverà aveva moneta unica europea
E di transizione prevede in tanti un periodo in cui
Valute
Annali
Continueranno a circolare
E tanti altri calare paesino ad un un ultimo Periodo precedente all'introduzione della moneta unica
Europea comunista moneta
Come unica valuta legale
Un ultimo periodo nel quale ci saranno contemporaneamente circolanti
Le valute nazionali e la nuova valuta europea che come tutti sapete ormai prenderà il nome di euro vi sarà un problema per la pronunzia righe
No ai francesi dicono i loro
In
Gli inglesi immagino che
Anch'essi
Non pronunceranno come cominceremo noi
Ad ogni modo a parte la pronuncia quella ammonita che ci attende
I problemi con sorgeranno invece quando questa moneta diventerà l'unica moneta legali ora quali sono questi questi problemi
Questi problemi
Riguardano
Fondamentalmente l'impatto che l'adozione di questa moneta avrà sui rapporti contrattuali in corso
Ma come si alle Comunità europea
Nel maggio dell'anno scorso
Ha pubblicato un libro verde
Sulle misure pratiche per l'introduzione della moneta unica
Questo libro verde sembra da un canto minimizzare questo gli effetti di questo impatto perché si legge testualmente che il passaggio
Aveva
La moneta unica non costituiva una perturbazione fondamentale né in senso giuridico né in senso economico però una certa preoccupazione la stessa carta lo stesso libro aveva avverte perché sono sempre parole di questo documento sulla base delle comunicazioni che le saranno presentate la Commissione intende elaborare entro la primavera del mille novecentosessantasei nomine centonovantasei scusa
Le opportune proposte per il regime giuridico necessario a livello della comunità tali proposte riguarderanno in particolare lo status della moneta unica e la continuità dei contratti abbiamo poi un altro documento che quella della Federazione bancaria europea
Questo molto recente al marzo di quest'anno dove si raccomanda che la commissione prenda l'iniziativa di prescrivere che l'adozione della moneta unica
Non debba costituire fondamento per una unilaterale risoluzione dei contratti in corso ecco che ci avviciniamo quindi al punto che ci interessa cioè può portare questa lezione di questa moneta unica
Alla conseguenza ultima di influire sulla sorte di questi contratti al punto da poterne comportare la la risoluzione
Vice sempre invece libro verde torniamo al suo libro verde
Nel passaggio l'unione monetaria
Nell'introduzione dell'ECU si parlava neve la vecchia denominazione della moneta europea costituiscono una perturbazione fondamentali fattori economici
Tale da rendere necessaria alla rinegozio rinegoziazione dei milioni di contratti attualmente in vigore
Le parti contrattuali non avranno motivi legali per risolvere unilateralmente il contratto o modificarne le condizioni
Quindi sembrerebbe insomma indicazione abbastanza tranquillizzante viceversa poi però si torna nuovamente sulla sulla necessità di un intervento
Che autoritario normativo
La Federazione bancaria europea auspica che questo intervento avvenga mediante Regolamento al fine di evitare che
Il l'introduzione della
Della moneta unica
Possa compromettere
Ich questi contratti in corso
Fino auspica infatti un intervento che garantisca l'applicazione del principio di non revocabilità dei contrari
Ho quindi
C'era da pensare c'è da aspettarsi che queste norme saranno amante emanate visto che la stessa gli stessi organismi europei
Ne chiedono insistentemente l'emanazione
Se non si dovesse arrivare all'emanazione di queste norme comunque quale sarebbe la situazione
Gli europei preparato un discorso
Svolgersi entro un arco di tempo per il più lungo ma
Questo tempo incalzano mi è concesso quindi restringerlo al massimo vediamo
Quindi
Maniera proprio sul sintetica
Estremamente sintetica
Quali potrebbero essere le conseguenze sulla base del nostro diritto vigente
Un'ipotesi può fare quella che introduzione della moneta unica Possa comportare un una eccessiva onerosità dei la della prestazione
E ci sia una visita
Derivante da che cosa deriva antemurale di un cambio
Che in realtà però in cambio una conversione perché come certamente sapete il
L'attuazione di questa moneta unica accede passerà attraverso un la fissazione di
Parametri di scambio definitivi
Non più o rivedibili
E non più revocabile
Quindi noi sapremo entro
Una certa
Ad un certo momento quale sarà il tasso di conversione della lira rispetto al all'euro sappiamo già sin da ora che approssimativamente
Mille lire dovrebbero corrispondere ad un euro
I calcoli sono le previsioni sono in questo in questo in questo senso ci saranno quindici tra uno scarto ma lo scarto dobbiamo pensare che sia minimo rispetto all'andamento del dei mercati perché
L'obiettivo che si vuole realizzare quello di fare in modo che il tutto avvenga in conformità con le indicazioni del del mercato da qui anche tra l'altro non si ha difficoltà
Italiana ad inserirci in questo in questo contesto
Diciamo che questa ipotesi però è più di scuola che
Che reale perché
Intanto
Mancherebbe l'estremo nord della imprevedibilità
Noi sappiamo già aveva aveva dall'inizio il mio centonovantadue con il Trattato di Maastricht che andiamo incontro alla moneta unica e quindi nessuno potrà dire non sapevamo non potevamo pensare non potremo prevedere poiché occorre quell'eccessivo onerosità
Possiamo diciamo do ragione vuol mente escludere con me una ipotesi reale
Che però tutta una fascia di contratti che si saranno questi sì colpiti dalla introduzione del
Della moneta unica solo i contratti aventi ad oggetto proprio lo scarto di cambio tra una moneta e l'altra
Sono quei contratti che vanno sotto la denominazione di swap
Che hanno diverse finalità ma principalmente la finalità di garantire
Di garantire il
Di garantire la parte contro gli squilibri
Prego prego abbiamo iniziato
Lamenta da un applauso Siva
Il tema è l'impatto delle nella introduzione delle occasioni anche adesso
Il fisco federale firmata né appunto stavo dicendo che
Sicuramente c'è una fascia di di di contratti che subiranno un impatto perché se si tratta di contratti che hanno ad oggetto lo scarto tra monete europee chiaro che contratti si estinguerà hanno automaticamente per il venir meno della della loro causa dato che non ci sarà più aveva seguito
Di questa
Non solo in giudizio la modalità unica ma ma già in definitiva dalla fissazione del tasso di di conversione
Non c'era quindi più un rischio da coprire non c'era più un rischio da coprire
Ma e mi avvio così a concludere
Anticipando solamente alcuni dei dei problemi
Questo discorso ovviamente non riguarda i contratti
Che sono internazionali che fuoriescono dalla dall'area europea
Non c'è dubbio che il
Un contratto che
Abbia con me
Che veda come parti
Una parte italiano una parte europea per esempio una parte statunitense
Non potrà
Sottrarsi non potrà sottrarsi
All'incidenza di questa di questa
Di questa nuova realtà monetaria europea
Anche se si tratta intanto di fuoco perché è ovvio che una parte italiana supponiamo continuata vere l'interesse a coprirsi contro i rischi di una svalutazione
Della moneta nei confronti del dollaro
Che succederà allora a seguito dell'introduzione di questa moneta unica tanto la prima conseguenza farà questa che il contratto
Un contratto come quello ipotizzato
Ha ad oggetto il raffronto tra la lira supponiamo e il il dollaro
Al posto della lira subentrerebbe un'altra monete
Che appunto leu
A questo punto quale può essere la conseguente applicando una regola che generalmente
Generalmente
Riconosciuta nel commercio internazionale si dovrebbe dire che questo non dovrebbe spostare granché ma in realtà il lo spostamento c'è quindi beh non possiamo sin da ora stabilire che cosa possa cadere soprattutto non sapendo quali regole governeranno questi questi contratti essendo essi al di fuori del della aria europea
Probabilmente per probabilmente bisognerà
Predisporre delle clausole contrattuale di salvaguardia che prevedano per esempio per esempio la possibilità che il contratto permanga seguito
Della conversione della lira nella moneta
Europea
Ecco questa e certamente un aspetto che non va trascurato cioè quello che il giurista oggi può o suggerire alla contrattualistica
Per
Diciamo per consentire la migliore applicazione possibile di questa nuova realtà monetaria che comunque comunque
Avviata
A
Diciamo certamente a migliorare il tutto l'intero sistema
Perché quella che attualmente una delle nostre grandi preoccupazioni cioè quella delle il problema delle oscillazioni di di cambio
è chiaro che a seguito dell'introduzione della moneta della moneta unica
Si ridurrà notevolmente il problema sarà diventerà il
Non più quello del raffronto tra la nostra lira e le monete forti ma tra monete ugualmente egualmente forti poi c'è l'altro aspetto che è quello della incidenza di questa nuova disciplina sulle norme già esistenti quindi non sui rapporti contrattuali ma sulle no in linea di massima si dice in questi documenti le norme resteranno le stesse
Ma osservava questa mattina forma scalini quindi io penso che chiamerà ed esporrà bene questo questo punto che questo è vero è vero fino a un certo punto
Pensiamo per esempio alla norma sulla sul tasso sul tasso legale non è pensabile che a seguito della introduzione belle della moneta unica osservava il professor Moscarini si riduce rimanga fermi al tasso legale al dieci per cento
Occorrerà indubbiamente adottare un tasso legale che in presenza di una moneta unica valida unitariamente per tutta per tutta la comunità quindi a questo punto
Questo punto seguendo l'ordine allora fissato dagli organizzatori darei la parola al professor Bottini
Diciamo un'organizzazione postuma e successiva quelle degli organizzatori affatto vestiti i due temi quindi della
Quelle dalla disciplina dalla concorrenza e tutela del consumatore l'altro della nuova contrattualistico in relazione all'Euro finiranno con l'essere trattati senza la cadenza prevista dagli organizzatori ma così Mammano comunisti si seguiranno le singole relazioni
Anche per l'esigenza di concentrazione
Per cui non sempre la strana se dopo l'intervento del professore bianche io parlerò di un tema che
Al riguardo all'altro fronte dell'organizzazione cioè quella della disciplina dalla concorrenza e tutela del consumatore come relazione introduttiva al dibattito che poi seguirà come relazione introduttiva Mitrotta e quindi tracciare dello scenario nel quale si sta muovendo oggi la comunità europea dunque sulla scorta dalla stessa la legislazione italiana in materia
Il punto di partenza può sembrare resta il medesimo ma dal quale poi sono state fatte cammini lunghi
Affermazione dice il ricorrente che la libertà di concorrenza rappresenta un'esplicazione della libertà di iniziativa economica una quindi una le una libertà di competizioni una libertà rigare sul mercato
E però anche costatazione ormai ricorrente la possibilità di Yahoo uno di autolimitazione dell'attività d'impresa attraverso intese della conquista di mercanti
Con le sette dunque di escludere a oltre imprenditori dal mercato e dunque di impedire la concorrenza ecco su questo binomio di tutela della concorrenza per un verso e di tutela del mercato
Su questo binomio si sviluppa tutta una indicazione comunitaria sin dal trattato c'è negli articoli ottantacinque ottantasei del Trattato CEE i cui poi ha fatto seguito la legislazione successiva
Al così con un con una correlazione noi oggi assistiamo
A due tipi di mercato e due modelli di normative abbiamo il mercato comunitario Q eh non riguarda gli articolo ottantacinque ottantasei del trattato con il Regolamento CEE del mille novecentottantanove e a fronte di queste abbiano degli articoli due tre e cinque della legge delle novanta in tal guisa
Sia nel mercato nazionale sia dal mercato comunitario si ripropongono questi tre profili
Regolamentazione delle intese restrittive della libertà di concorrenza dell'abuso di posizione dominante delle operazioni di concentrazione e controllo
Comune
Caratteristica essenziale assunta dalla legge del novanta al quale legge sulla concorrenza sul mercato mentre recepisce gli articolo ottantacinque e ottantasei del Trattato anche il Regolamento del mille novecentottantanove coordina però i due profili di normativa attraverso due meccanismi uno
Indicante un terreno residuale di applicazioni e lì dove non è applicata la normativa comunitaria l'altro di grande momento
Che assicura un criterio di interpretazione anche della legge nazionale alla stregua della degli atti degli atti comunitari
Ma c'è un passaggio interessante della legge del novanta che ci proviene già dall'indicazione comunitaria
Mentre c'è la regolamentazione il divieto di questi intese restrittivo della puzza di posizione dominante sono ammesse poi delle deroghe
Sì che la tutela non è di una concorrenza perfetta ma di una concorrenza come Stati indicante una concorrenza efficace o effettiva
Ma la novità sta in ciò nella tradizione economico
Economiche giuridica i destinatari di tale tutela Tirana sempre soltanto agli imprenditori
Viceversa una indicazione della tratta inserisce per la prima volta affondamento di tali deroghe al principio di limitazioni al principio di concentrazione quello della
In cui è possibile
Sì ammette una deroga
Purché non si traduca danno del consumatore
Cioè nella indicazione del trattato si inserisce per la prima volta quest'ulteriore
Momento questi ulteriori interessi degno di tutela che notoriamente esclusione dal dalle trattazioni relative alla restrizione alla concorrenza
E questo è un passaggio importante perché da questo momento in poi si comincia a valutare tutto il tema della tutela della libertà di concorrenza
E il tema della repressione della concorrenza sleale non più in funzione e solo
In funzione di tutela della libertà
Di mercato dell'impresa ma in funzione di tutela anche dei consumatori
Fino alla legge del novanta viene un grande sforzo di comprendere nella registrate nella normativa sulla concorrenza sleale come nel far funzionare una limitazione
Anche in funzione dei dei consumatori mancante una normativa in tal senso la legge dal novanta ha dato ora la possibilità in tal senso ma
Cui ha fatto seguito una fondamentale norma normativo in materia sempre di derivazione comunitaria che quelle in materia di pubblicità ingannevole
Ecco col decreto legislativo del novantadue che attua la direttiva sceglieva quattrocentocinquanta ottantaquattro
Si introduce questo nuovo interesse da tutelare che non è più l'interesse alla intrapresa economica ma è anche l'interesse dei consumatori
D'altra parte la il decreto legislativo dal novantadue interveniva in un momento in cui ha c'era l'esigenza di tutelare
Non solo le imprese
Ma i consumatori dalla pubblicità ingannevole
Una nuova Mitologia dei nostri giorni che tende più a detta di eccitare gli immaginazioni
Emotività che non a stimolare la logica nuovi miti
Ma evidentemente non più sorretto ispirati come un tempo da motivazioni religiose politiche ma soltanto dalla ricerca di un effimero economico
Il decreto legislativo del novantadue accomunasse su un medesimo piano gli interessi dei consumatori e gli interessi dei concorrenti che tutta la legislazione
Si svolge nel senso di limitare queste nel nel senso di regolamentare queste posizioni di restrizione dell'attività economica in funzione e quindi la pubblicità anche in funzione di questo doppio piano d'interessi
E Inter qui sa inizia questo lungo trend normativo di derivazione comunitaria di tutela delle consumatore
E se il versante contrattualistico noi assistiamo ad una parabola
Presso che analoga
Dalla tutela
Tipicamente volontaristica delle contraenti aderente come tale come garanzie di conoscenza del contenuto del contratto
E qui anche delle clausole vessatorie secondo l'indicazione tipica codicistiche del mille trecento quarantuno e quarantadue si passa al nuovo modello di tutele qui emerge una categoria c'è stata sempre difficilmente collocabile dalla sia dalla dottrina
Giuridica sia dal mondo economico quello del cosiddetto contraente debole
E ora alcol indicazione comunitaria possiamo anche iniziare a designare
Il concetto di contraente debole che un tempo era fa assimilato a questo soggetto aderente a un testo contrattuale oggi viceversa sulla scorta comunitaria cominciamo a identificare il concetto di contraente debole
Che tale in relazione allo specifico
Contenuto contrattuali in relazione allo specifico oggetto del contratto
A fronte di un altro contraente che utilizza il contratto come strumento di esplicazione di attività imprenditoriale
La debolezza sta neanche nell'occasionalità di accesso al contratto rivolta alla soddisfazione di bisogni proprio dalla propria famiglia fronte
Dell'altro contraente professionista che organizza il contratto come strumento di esplicazione dell'attività ma su questa base si comprende come la garanzia di tutela
Non è più quella della conoscenza
Delle contenuto contrattuale
Ma la garanzia di equità
Del contenuto contrattuale e quindi all'interno del regolamento contrattuale
Gli dava di più tardi la direttiva che rissa attuata anche dal nostro legislatore di docente sulle clausole abusive che essi considerano vessatorie le clausole che determinano a carico del consumatore
Un significativo squilibrio tra i diritti gli obblighi derivanti dal contratto
E quindi una nozione quella di contraente debole di consumatore doppiamente relativa sia perché al riguardo al mio
Specifico oggetto delle contratto
Sia perché riguarda il agli specifici interessi volta a volta determinati dalla legge in funzione dei quali rileva la tutela del contraente debole
Non c'è quindi una categoria generale come per il passato e si è cercato talvolta di intravedere in generici
Posizioni il sociale o di economica la debolezza relativa alla oggetto per lo specifico contratto
E l'ampio sviluppo di derivazione normativa proveniente dalla c'è
Può trovare una sua organizzazione credo che posso trovare una sua organizzazione intorno a due su parametri intorno a due criteri di accorpamento
L'uno e il profilo dalla stipulazione del contratto l'altro il profilo della sicurezza degli al prodotto
Intorno a questi due parametri e possibile cogliere proprio secondo questo concetto della radio relatività che vi dicevo prima i singoli interessi
E così ne possiamo avere
Un interesse del consumatore ad un a chi si è evitato uno squilibrio tra i diritti e gli obblighi derivanti dal contratto con la conseguenza dell'inefficacia delle clausole vessatorie
Un interessa la ponderazione dell'acquisto anche di valori mobiliari concedendo al al consumatore il diritto di piacesse
Un interessa l'esatta informazione sul prodotto concedente dunque alle consumatore il diritto alle inibitori
Presidente mi dice che i tempi sì è vero
Ma il dato ancora più rilevante questo
Che circa il controllo del contenuto del contratto da parte della
Normativa comunitaria
Si va sta centosessanta l'idea che è necessario una autorità chissà dai singoli consumatori che possano preventivamente controllare il contenuto del contratto prima che questo sia posto in circolazione
Essenziale un controllo preventivo di inibitoria proposta anche da associazioni di categoria per consentire
Chi cui Cascini limitanti possano trovare tutte
Una considerazione finale
Una valutazione d'insieme consente di osservare dunque come a distanza di più di cinquant'anni dall'introduzione del codice civile
Ricompaia anche nell'esperienza giuridica italiana
Un doppio regime dei contratti hanno voi già caro con l'esperienza del codice nel mille ottocentosessantacinque del codice di commercio del mille ottocentottantadue solo che ora la diversità dei regimi
Per conseguenza della partecipazione o meno al contratto di un soggetto consumatore e cioè il conto la partecipazione del contraente consumatore in grado di attirare la complessiva legislazione
Le motivazioni di siffatto proliferare di normativa a tutela del consumatore sia quale acquirente di prodotti che come risparmiatori utenti di servizi sono molteplici e disegno non omogeneo
Felipe nel passato la tutela del consumatore sia svolti in antitesi agli interessi imprenditoriali il dato luogo e proprio qui che di recente che più di recente è in corso un cammino specie con riguardo alle esigenze di sviluppo della grande impresa che ha bisogno di ampi mercati per l'assorbimento di prodotti cosicché la difesa del consumatore nella stipulazione del contratto
E la garanzia di sicurezza del prodotto acquistato rappresento no formidabili stimoli all'acquisto e dunque puntelli de di penetrazioni in fasce sociali sempre più allargate
Una sorta di coincidenza oggi tra la tutela del consumatore la tutela della grande impresa
Del resto è sintomatico che la più incisiva a tutela del consumatore abbia avuto inizio proprio in aree a maggiore concentrazione di capitale
La prospettiva di tutela del consumatore ormai efficace mezzo di pubblicità del prodotto e dunque incisivo strumento di sollecitazioni all'acquisto
Ma l'ammonimento che ci viene da Maastricht
Che con l'aggiunta dell'articolo centoventinove Elettra e che la comunità deve contribuire al conseguimento di un livello elevato di protezione dei consumatori
Mediante azioni specifiche di sostegno al fine di tutelare la salute la sicurezza e gli interessi economici del consumatore
In tal guisa dalla protezione del consumatore acquirente il risparmiatore utente cui hanno avuto riguardo lessi di singole
Direttive scendi l'ammonimento di Max e che bisogna guardare avanti al consumatore cittadino per la fruizione dei migliori qualità della città
E questa credo che sarà la grande sfida degli anni futuri
Con vigorose pennellate Enzo Cosimi ha introdotto un discorso sia all'ampio veramente l'ampio raggio su un altro versante della della nuova realtà giuridica del nostro nel nostro Paese
Una nota di rammarico io però se mi permettete vorrei esprimere il rammarico è che insomma anzi siamo stati in salta anche qui spinti dalla dagli altri se non fosse stato all'estero per la per l'iniziativa europea noi saremmo ancora fermi al alle vecchie alle vecchie regole il tentativo a suo tempo fatti non ebbero nessuna
Nessun riscontro il riscontro positivo ma comunque un parte nessuno di rammarico c'è il conforto che inseriti no in questo meccanismo
Potremmo andare avanti ulteriore rammarico che forse la normativa comunitaria a ridosso di un altro impulso nazionale
Quella tedesca grazie del infatti
Non è a questo punto majors torna sul set dopo la parola al professor Giuliano Amato che inutile dire oltre a essere professore all'università delle diversità la Sapienza di Roma è anche presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Così viste pochissimi
Lei sì Querini anch'egli è semplice non era un microfono
Beh mi riallaccio proprio alle ultime battute del professor bianca che toccano il tema che di solito quando si affronta in chiave generale
La problematica della concorrenza e del suo ingresso in Italia a volte addirittura esaurisce l'intero tempo a disposizione di chi ne parla cioè le ragioni per le quali noi siamo arrivati così in ritardo
Iniziamo arrivati poi proprio per la spinta comunitaria noi eravamo l'unico dei Paesi fondatori della Comunità non avere ancora negli anni Ottanta una normativa per la concorrenza
Eravamo partiti contemporaneamente ai tedeschi negli anni Cinquanta to Tullio Ascarelli aveva scritto uno splendido progetto che poi venne presentato alla Camera da Riccardo Lombardi da Ugo la Malfa
I liberali di Malagodi aveva presentato un altro progetto Giorgio Amendola a suo modo pur vedendo la più in chiave di controllo pubblico che non in chiave di così regole di mercato
Si era posto il problema poi insomma tutto sia Renault a metà degli anni Sessanta già non se ne parlava più poi ci fu l'approvazione dell'atto unico a Milano
Ci fu l'appuntamento al novantadue per gli indù integrazione ultimativa del mercato europeo il mitico gennaio novantadue che poi abbiamo allegramente superato tutti quanti ma che insomma fu una scadenza
A fronte della quale si pensava che tutto ciò che serviva ad integrare il mercato nel giro di qui se gli anni dovesse essere fatto e quindi a quel punto partì la spinta per l'Italia
Che portò il ministro dell'industria dell'epoca che era battaglia nominare una commissione che era presieduta da Franco Romani che elabora un testo molto parallelo alla testo del trattato e del Regolamento che nel frattempo la comunità aveva approvato per le concentrazioni di cui il trattato non parla
E arriviamo alla legge del novanta
è una cosa curiosa che merita di essere notata che se questa era attivissima mentre la storia del ritardo
Questa storia ci mette esattamente nella stessa posizione dei paesi dell'est europeo che hanno a partire dalla stessa data la stessa novità
Non è interamente casuale il fatto che l'Italia la Polonia l'Ungheria la Bulgaria siano insieme alle prese con la prima applicazione della disciplina della concorrenza tant'è vero che chi non conosce la nostra storia è indotto a pensare che noi l'abbiamo introdotta perché era caduto il muro di Berlino un po'come è accaduto per i polacchi per gli ungheresi per i cechi e gli slovacchi
E al fondo non avrebbe neanche tutti i torti nonostante sia tanto diversa las storia di vicende indigene che inanellate l'una nell'altra portano a constatare che in fondo è per il rimprovero che avemmo dal Parlamento europeo proprio esplicito nell'ottantasette arrivammo all'adempimento
In realtà vedete questo è un punto importante sul quale punto nonostante non valga la pena di dedicare l'intero poco tempo a disposizione tuttavia qualcosa è bene che chi non è chi non ci ha lavorato sappia noi siamo stati anomali in Europa per anni rispetto a queste cose qui soprattutto per il ritardo con cui siamo arrivati al ad un a tutela della concorrenza
Non per chi abbiamo attraversato larga parte del secolo senza averla perché e stato tipico di tutti i Paesi ed è lo è tuttora a sviluppo industriale ritardato quello di cercare di far crescere le proprie industrie le proprie imprese ingenui no attraverso la concorrenza ma al riparo dalla concorrenza perché chi arriva in ritardo
Che roba già un monta un mercato internazionale ricco di impresa e forti
E a una inevitabile a mio avviso propensione a difendere le sue industrie che nascono per dare almeno il tempo ad esse di crescere di irrobustirsi e poi fronteggiare la concorrenza esterna altrimenti rischiano di essere distrutte sul nascere ora questo aveva sul finire del secolo scorso che ancora ottocento per poco
Aveva accomunato l'Italia la Germania rispetto ad altri Paesi europei l'Italia la Germania hanno avuto uno sviluppo industriale parallelo che è avvenuto in entrambi i Paesi al sotto la protezione dello strato
Grazie al importanza al ripetitività alla consistenza delle commesse statali che hanno consentito dalle industrie nazionali di settori basilari di crescita grazie a tariffe doganali che hanno protetto gli altri settori dalla concorrenza estera
Grazie a politiche industriali chi attraverso incentivi ed altro hanno diffuso risorse finanziarie altrimenti difficili da trovare grazie
Ad una normativa civilistica
Che anzi chi diffidare del consorzio tra impresa e quale strumento potenzialmente anticoncorrenziale e di sicuro lo è perché un consorzio è per definizione un'intesa
Ed essendo un'intesa esclude per definizione che quelli che la stipula lo si si facciano concorrenza fra di loro questo mi pare il minimo che possa cadere
E beh il consorzio è uno strumento direi raccomandato dal disciplina civilistica italiana come da quella tedesca dei primi decenni del secolo addirittura mentre in altri Paesi giallo si vede come il limitativo della libertà d'iniziativa degli altri
Da noi non si vede come naturalmente espressivo della libertà di associazione il cartello
è una esplicazione della libertà di associazione in campo economico quello che ad alcuni liberisti parve strano cioè che l'ordinamento fascista arrivasse addirittura prevedere il consorzio hobby che a Torino tra impresa e quando un incerto il numero delle imprese del settore che raggiungesse un'altra maggioranza
Ne facesse richiesta era soltanto il coronamento di una legislazione non era una contraddizione rispetto al sistema come era venuto crescendo così ci è accaduto di crescere fino al dopoguerra
Così purtroppo noi siamo rimasti anche nel dopoguerra i mentre in Germania
Entrata la cultura della concorrenza da noi questa non riusciva ad entrare ecco qui c'è un momento topico che è quello della nostra assemblea costituente che pure parla di libertà di iniziativa economica
Ecco io in un lavoro che fece alcuni anni fa sostegni e nessuno francamente poi mi ha smentito ma nessuno mai neanche ci ha provato cioè nel senso che la tesi è parsa convincente
Che nella nostra Assemblea costituente dominato da due culture fondamentalmente estranea a quella di mercato quella dei cattolici soprattutto di sinistra che erano i più vivaci i più colti i più lungimiranti nell'avere un disegno della società e delle istituzioni e che fondamentalmente riuscirono ad imporlo proprio perché erano i più preparati a farlo
Da Dossetti a Fanfani e Taviani
E la cultura comunista insomma la alla quale non si poteva chiedere allora di essere favorevole al mercato francamente perché insomma ciascuno ha una sua identità ecco nel contrapporsi e poi intendersi di queste due culture la Democrazia Cristiana
Si fece paladina dell'economia di mercato non per che fosse intrinsecamente convinta del proficuità per lo sviluppo economico della economia di mercato ma perché percepiva chi era l'ambiente della libertà politica che le economie pianificate di tipo sovietico sacrificavano all'interno di regimi totalitari
Per cui in realtà le con
Che era forse il rappresentante più plausibili venti l'assemblea di cui l'Assemblea costituente disponesse del della cultura del mercato al suo invito e disse ma e e be'però una norma a favore della concorrenza e contro i monopoli ci dovrebbe essere in questa Costituzione come mai non c'è ieri posamine Uccio Ruini egli disse ma abbiamo scritto all'articolo quello che poi è diventato quarantatré che in quel momento non lo era ancora in cui la risposta c'è tutti dettero ragione a Ruini Einaudi sentendosi un po'solo non lo so più replicare ma la risposta di Ruini era illuminante perché l'articolo quarantatré prevede che in presenza di una situazione di monopolio privato ovvero di servizio pubblico essenziale che si fa si fa il monopolio pubblico
Cioè quindi questo è il contrario della cultura di mercato cioè servono foglio per derivato no in base a così e i principi della concorrenza non è che la sua cura sia per renderlo pubblico probabilmente intervenire le forze sulla struttura del mercato comunque promuovere la concorrenza cioè fare in modo che siano più e non uno solo
Noi abbiamo continuato per anni appunto ENI
E quindi abbiamo lavorato su questa forma di programmazione siamo arrivati a la gli anni Settanta incentivi piani di settore eccetera eccetera ma è stata sempre la direzione pubblica dell'economia privata
è stata sempre l'impresa pubblica che affianca la privata alla strumentazione per la quale ci siamo avvalsi che non è stata sempre negativa sui credo sarebbe un gravissimo errore dire questi tutta roba da buttare per a suo modo naturalmente ha funzionato ha provocato tante inefficienze tante distorsioni al alla fine è andata nettamente fuori uso anche perché era fuori dal quadro
Del mercato comune europeo nel quale progressivamente noi ci stavamo integra insomma il quale poco alla volta
Buona parte degli strumenti di intervento nell'economia con i quali avevamo vissuto per decenni sono diventati oltre che bizzarri anche illegali rispetta la normativa comunitaria e questo indotto a noi ad omogeneizzare il signor sistemava
E ci siamo arrivati molto tardi corre e si dice che la Germania è arrivata prima di noi per per via degli americani i quali portarono la loro cultura non è interamente vero cioè questo fa un racconto che non dalla Germania il merito che sarà rispetto a questa vicenda
Ignora che una grande scuola giuridica ed economica quella di Friburgo che espresse economisti e giuristi di grande qualità
I la scuola degli ordo liberali aveva elaborato una originalmente europea
Teorica della concorrenza che terra mille compromessi con le esigenze degli industriali fu poi alla base della legge tedesca sulla concorrenza del mille novecentocinquantasette
Che ha caratteristiche diverse dalla legislazione americana marito quando gli americani arrivano e sono loro
Sì lembo Order McDonald's si riconosce subito insomma cioè quello loro esportano quello che non è cattivo voglio dire ma si riconosce commenta
La legge sulla concorrenza tedesca non è McDonald
Cioè un è un prodotto tedesco crede ed è figlio di una cultura che elabora improprio e questo è il punto chiave è quello per il quale poi chi ha ampie hanno ci accorgiamo che stiamo arrivando in ritardo su una cosa importante
Quello che porta percepire che la concorrenti e la garanzia della concorrenza intesa come garanzia contro la formazione di un potere nel settore economico che porre Zanicchi tanto i concorrenti quanto i consumatori
E altrettanto estranea al sistema democratico quanto dolore la crescita di un potere abusivo sul terreno politico ed è altrettanto migratrice del principio di eguaglianza
Quanto lo è la diseguaglianza nel vuoto la diseguaglianza dei cittadini in genere rispetto all'Arena alla all'arena politica
Tema che era stato il cuore delle grandi discussioni ideologiche dell'ottocento e che in realtà aveva avuto due risposte di vari canti il fondo profondamente divaricate appunto quella della sinistra utopista europea
Che di fronte al potenziale di diseguaglianze insito nell'economia arrivò a prospettare la collettivizzazione dei mezzi di produzione per evitare che dalla proprietà privata dei medesimi uscisse il potere dell'uno sugli altri
E quella che prevalse fondamentalmente al di là dell'ulcera noti era la la cosiddetta democrazia Jeffersonian macchie difendere
La libertà dei piccoli produttori e dei consumatori non attraverso il potere dello Stato politica giganteggia era Risso
Più ancora del potere dei privati ma Attraverso delle regole limitative della crescita del potere privato
Che l'Antitrust fondamentalmente
L'Antitrust quel contrappeso perché Antitrust notate e parola che esiste sono negli Stati Uniti storicamente
Il
Il il il diritto europeo conosceva il trust non quello continentale quello naturalmente inglese
Io sono pronto a così
Molti insomma ecco penseranno che presta in diversi equivale vi sono gli Stati Uniti che in relazione al modo in cui sul finire dell'Ottocento si andavano formando i grandi grandi conglomerati di potere economico
Che non era attraverso la formazione di holding inizialmente punteranno pacchetti di controllo di più società
Ma era attraverso l'uso del trust cioè a vere fiduciariamente dai da società terze il diritto di votare nei loro consigli d'amministrazione per cui un singolo signore
Cumulando attraversa sottrarsi il diritto di voto in quindici società aveva realizzato un congegno pari a quello della holding senza crea senza pagarci le tasse spesso i conti comportamenti economici hanno una motivazione
Economica pende l'Antitrust nasce vuol dire questo cioè è contro il trust contro questa concentrazione dei diritti di voto in più società in poche mani che il fenomeno oggi della holding diciamo che
Anche a dei test
Evitare la concentrazione del potere
Ore noi perché io dicevo all'inizio ci arriviamo perché in Parlamento europeo ci sgrida perché l'Europa ci vede ai margini se non entriamo nella concorrenza ma ci arriviamo dopo la caduta del muro di Berlino
Perché quella quello l'evento che chiude il secondo cioè che chiude questa disse
Se volete tra tra Jefferson e gli utopisti comunisti del suo tempo questa disputa la chiude la fine del ventesimo secolo
La quale dimostra quale tragico potenziale prevaricante di potere
Ci sia nell'affidare le miriadi di decisioni economiche che un'economia di mercato disperde
Tra milioni di operatori nelle mani di una animale presuntivamente intelligente
Ma di sicuro appunto prevaricante cioè la tragedia delle economie sovietiche condanna quell'alternativa e porta a confidare
Contro la formazione del potere non me il super potere pubblico ma nell'ordine illegale dell'economia di mercato
Patate nell'ordine legale dell'economia di mercato questo ciò che gli ordo liberali porto
E la chiarezza
Sul fatto che il tra economia pianificata economia di mercato la differenza non è che nell'economia pianificata e c'è un intervento pubblico nell'economia di mercato non c'è
Ma che e entrambe hanno bisogno di intervento pubblico sono che è un intervento pubblico qualitativamente diverso ma parimenti essenziale cioè come non è concepibile un'economia pianificata senza uno Stato che dirige
E che addotta improprio le decisioni sostanzia in nel merito delle decisioni economiche altrettanto è inconcepibile un'economia concorrenziale di mercato senza uno Stato che fissa
E vigila poi sul rispetto di regole che evitino il formarsi del potere
Perché il mercato lasciato alle lasciato a se stesso è fatto da operatori che tendono naturalmente accrescere a liberarsi di rissa chi a costruire certezze
Sì è un imprenditore è libero di farlo preferisce a certe in una data situazione a raggiungere un'intesa col concorrente per dividersi il mercato
No preferisce affatto fargli la guerra che gli può costare molte risorse con un risultato alla fine è negativo
Quindi in realtà il consorziarsi corrisponde all'istinto assai di più che farsi concorrenza in moltissime
In moltissimi situazioni
Col risultato che appunto questo impedisce agli altri a quel punto di crescere e che priva il consumatore della possibilità di scegliere
Notate tra i cambiamenti profondi che intercorrono fra un'economia direzione pubblico
Io
è un'economia a regole di mercato garantite dal pubblico c'è la diversità di posizione del consumatore
Nella prima il consumatore è protetta
Nella seconda è il libro
Molti i consumatori conservano la preferenza per essere protetti
Riflettete sulla vostra esperienza quotidiana in fondo
Noi siamo stati abituati in modo tale da ritenere preferibile che il prezzo del panettone Motta lo fissi la Motta il sia lo stesso in tutti i negozi in cui l'andiamo a comprare
Siamo abituati in modo che ci dà fastidio che e riteniamo arbitrario ma come se il panettone costa quattordici mila in quel negozio perché deve costare diciotto in quell'altro è un imbroglione l'altro avrei voglia di denunciare formali ecco perché mi ruba quattro mila lire se l'altro me lo mette a quattordici
De il punto un sistema concorrenziale è fondato sul fatto che ciascun operatore segue le regole che ritiene
E ciascun consumatore fa le scelte che gli convengono davanti alla diversità di comportamenti degli operatori vuoi comprare sotto casa
Non puoi arrivare fino al supermercato ecco ti dà fastidio salire sull'autobus hai fretta ebbe pagine la fretta ecco quindi da me lo paghi non ti sta bene vai al supermercato di lo trovi a quattro mila lire di meno io faccio la mia convenienza tu fai l'atto
E il il mercato funziona così siamo talmente abituati non solo nella nostra ormai i sempre più evanescente esperienza spirituale
Ma nella nostra quotidiana esperienza economico materiale ad avere angeli custodi che ci riesce difficile essere sopra
Essere sovrani e scomodo
Vivere da cittadini di una democrazia esco
Perché ciascuno deve fare le sue scelte e quando le ha sbagliate s'arrabbia
Che si deve arrabbiare con se stesso quando gliele fanno addosso
C'era un meraviglioso governo meraviglioso c'è un Cescon meraviglioso partito col quale prendersela per qualunque cosa gli accada e non ha il problema di avere sbagliato improprie
Questo badate che la il cuore della democrazia politiche ed economiche lo colse proprio spiegando il senso della concorrenza uno dei più grandi acconto
Protagonisti della scuola ordo liberale France dovranno che fu giurista
Che fu anche deputato nel primo Bundestag enti fu fuori il combattivo presentatore del disegno di legge che di vent'
Ciò ripeto con parecchi compromessi in cui non si può attribuire la responsabilità lui la legge sulla concorrenza tedesca cinque cinquantasette
Dove invece Allo scopo di avvenire una condizione di vivibilità
Per il consumatore della vita economica e assolutamente fondamentale e chi vi sia un sistema concorrenziale nel quale il prezzo che il consumatore paga
Il consumatore spesso lo percepisce come la risultante dell'incontro tra un ignoto numero di produttori è un ignoto numero di consumatori
In questa situazione se vede il prezzo che aumenta in realtà non se la prende con nessuno
Perché percepisce che una vicenda economica di riduzione forze dell'Offerta di aumento forse per la domanda che ha portato il prezzo d'alzarsi
Se il consumatore percepisce che il prezzo sia aumentato perché c'è qualcuno che ha un potere di mercato e quel qualcuno in nome delle proprie esclusive convenienze ha avuto il potere di fare alzare il prezzo del prodotto non nel proprio negozio
Ma nell'intera catena di distribuzione di quel prodotto allora il consumatore Sarra
Allora al consumatore ha motivo di arrabbiarsi allora è stata violata una regola del gioco appunto la regola del gioco democratico e violata quando c'è un potere abusivo
Pino tante
Il potere né i rapporti inter privati è sempre abusivo in un sistema democratico
Perché in un sistema democratico noi non siamo più disposti a riconoscere il potere non legittimato dalle regole democratiche giusto
A non insomma è una cosa che a noi pare naturale ma esiste solo da pochi secoli e solo in alcune parti del mondo perché fino ad alcuni secoli fa che il padrone delle terre
Avesse anche potere di giurisdizione sui contadini e io prime notti sì sulle contadine faceva parte delle regole del gioco accettato
Insomma l'arrivo dei valori democratici ha significato anche che terrà privati la volontà comune che determina l'esito non può essere la volontà dell'uno su quella dell'altro
Il produrre effetti nella sfera giuridica di altri unilateralmente è riconosciuta è riconosciuto soltanto al potere pubblico legittimato
Ciascuno naturalmente la sua legittimazione i giudici l'hanno dalla legge i politici l'anno dall'elezione ma noi accettiamo giudici e legge per perché fanno parte delle cose legittimate del sistema non accettiamo
Il potere privato noi abbiamo a lungo ignorato tutto questo sotto forma dove ci siamo arrivati nel novanta ora ecco due parole prima che concluda
Sul fatto che però la il che cosa significhi è il come
Si provveda alla tutela della concorrenza non è qualcosa che è rimasto fermo nel tempo aspettando che noi arrivassimo cioè da quando fu fatta la prima grande legge sulla concorrenza della storia del nostro tempo che lo Sherman Act americano del mille ottocentonovanta ad oggi
Ecco è campo sono cambiati i mercati economici ci sono allargati globalizzati giganti Ficara
Sono cambiate le dottrine giuridiche ed economiche che hanno avuto a che fare con la concorrenza
E fondamentalmente oggi quella sfida fondamentale che la sfida al potere si combatte in termini assai di vero sia assai più problematici di quelli dei tempi d'oro da da Sergio leone della concorrenza delle prime applicazioni dello share Manet
Allora era chiarissimo
Che la tutela della concorrenza implica la condanna avvilita delle intese
La condannabili età dei comportamenti
La condanna avvilita delle concentrazioni
Il cui Effetto sul mercato fosse quello di ridurre il numero degli operatori di mercato riducendo in tal modo e conseguentemente le possibilità di scelta
Per il consumatore in altre parole il primo diritto ad essere garantito secondo le interpretazioni del primo Novecento era il diritto che già quanto serve come dicevano gli americani il diritto dello Small obesità spumanti entrare in qualunque mercato UE di vendere anche lui i suoi prodotti
Era proprio l'idea Jeffersonian alla concorrenza mi interessa il nome di un mercato fatto di tanti piccoli operatori per cui se si determina una struttura di mercato che preclude ai minori la possibilità di vendere ecco che si interviene questo è durato per anni ancora all'inizio degli anni sessanta
La Corte suprema dichiaro invalidità una intesa tra i produttori di un certo bene chi era danno di qui in una città di un unico dettagliata nonostante i consumatori avrebbero continuato ad a vere Diversi dettaglianti dai quali servirsi dello stesso bene perché era un boicotta
Chi aveva la finalità senza ragione di escludere quel piccolo operatore dal mercato la Corte Suprema di se questo non si può fare colpisce del vai tu sei
E questo ce lo ha in nome dello Sherman
O del Clai Tone forse a quel punto
Pochi anni dopo ecco grazie principalmente alle fra l'altro ragionevoli considerazioni di una grande scuola economica che è quella di Chicago
C'è stata una variazione sul tema abbastanza intensa e significativa che ovviamente non è solo legata all'evoluzione dottrinale ma è legata all'evoluzione del mercato
Al fatto che l'integrazione tra impresa e comincia a dar luogo a risultati di efficienza che sentissi integrarsi possono trovare i mettere insieme i soldi necessari
Per produrre beni che altrimenti non si sarebbe in grado di produrre per ridurre i costi di produzione di beni che prima costavano di più
Per fornire servizi migliori al consumatore cioè la crescita
Non è più vista a quel punto come fonte di un pericoloso potere soltanto ma come fonte di benefici per il consumatore a quel punto notate
Cambia la nozione di con di tutela del consumatore derivante dalla concorrenza se in base alle originarie interpretazioni
La tutela migliore del consumatore nel fatto che lui abbia la scuole egli abbia la scelta la più ampia possibile di fornitori
Qui nella nozione di Chicago il benessere del consumatore sta nel fatto che lui abbia comunque un prodotto di migliore qualità e a prezzo più basso
Sentenziò
L'integrazione verticale la concentrazione la crescita dimensionale
Genera questo benessere per il consumatore cominciano a dire questi DC carico allora di che vi andate lamentando lasciateli non fa tanto più che il mercato prima o poi e riuscirà sempre ad evitare che essi ci siano delle strozzature monopolistiche perché ho questa impresa cresciuta effettivamente riesce a dare migliori prodotti a prezzi decrescenti
E e allora non non c'è nessuna rendita in realtà lavora al servizio del consumatore
Oppure si si prova a sfruttarlo e alza i propri margini a quel punto crea lo spazio nel quale si potrà ficcare qualcun altro quindi se lo spazio c'è chi si Fichera qualcuno se lo spazio non c'è il problema il problema non esiste
Questa dottrina naturalmente ha fortemente influenzato anche le corti acqua fortemente influenzato la Commissione europea ha fortemente influenzato le autorità nazionali oggi
Ecco noi siamo davanti a queste due visioni della concorrenza insomma c'è ancora la protezione del piccolo produttore nell'orizzonte della concorrenza
C'è ancora il diritto di scelta del consumatore o c'è solo il suo diritto ad un bene il migliore possibile al prezzo più basso possibile a chiunque glielo dia
Ecco su questo per esempio la Commissione Europea a a una posizione singolarmente schizofrenica
Mentre in in materia di abusi di posizione dominante l'articolo ottantacinque del trattato tende ad essere molto flessibile
Nell'accettare che se c'è l'efficienza di mezzo l'integrazione verticale tra impresa e si può tranquillamente accettare
Quando giudica in base al Regolamento dell'ottantanove sulle concentrazioni immergersi su Società che si mettono insieme orizzontalmente o verticalmente
Allora il il il la quella che gli americani chiamano la efficienti differenze viene molto meno riconosciuta anzi
Ci sono decisioni della Commissione convalidate dalla Corte europea
Nelle quali ha detto espressamente che la possibilità che queste due imprese che si sono unite hanno dopo essersi unite
Di produrre a costi decrescenti i beni oggetto della loro attività le rende ancora più pericolose perché vuol dire che grazie a questo saranno in grado di far fuori la concorrenza con maggiore facilità e quindi la cosa
Viene impedito che è esattamente il contrario ormai di quello che fa la Corte Suprema degli Stati Uniti in realtà ecco qui sotto e con questo concludo c'è un'opzione che è nettamente di valori e quindi ciascuno fa la sua questo è il trionfo diciamo dei valori nei confronti degli economisti
I quali battaglia no con ferocia su questo tema come se ciascuno disponesse di una dottrina avvera nei confronti dell'altro al fondo la distinzione tra queste due posizioni è una distinzione di valore non è una distinzione di verità economica
Chi pensa
Che la cosa più pericolosa sia a dare ai al agli organi pubblici rispetto agli operatori economici
Uno spazio elevato di decisione e di interferenza
Chi pensa che sia pericoloso e in genere questi sono i liberisti del i liberisti liberisti insomma più puri
Preferisce dire senza efficienza lasciate fare poi il mercato prenderà cura di se stessi
Perché se io consento al governo alle autorità Antitrust ai giudici di mettere becco troppo spesso nelle vicende economiche si sa come cominciano e non si sa come finì
Chi invece pensa
Che in fondo do il rischio della prevaricazione del potere di mercato sia peggiore Ed Harris c o dell'eccesso di intervento pubblico finisce per preferire un intervento prima che dopo
Interveniamo prima che sia troppo tardi perché essi aspetto lascio fare lascio fare lascia fare poi finirà che quando mi decido a intervenire troppo tardi
E i giuristi sono maestri in questo come in genere in tutto
Nel conoscere questo schema che hanno applicato a diversissimi ambiti e ve lo schema dato un conflitto che mette a rischio un valore legalmente tutelato
Qual è il momento corretto per intervenire è meglio intervenire prima o è meglio intervenire dopo tutta la tematica della libertà di pensiero per dirvi è fondata esattamente su questo schema
Se io penso che Marx sia talmente pericoloso che se gli americani lo leggono rischiano che mi bruciano la casa bianca all'insegna della bandiera rossa nel giro di un mese
Io faccio sequestrare il Capitale di Marx del Manifesto di Marx cosa che quel pazzo di
Debiti il famoso senatore degli anni cinquanta pretendeva che che si facesse ecco se io
Aspetto che abbiano conquistato la Casa Bianca avrò rispettato la libertà di tutti Massaro intervenuta forse un po'tardi ecco tra questi due estremi
Si svolge una vicenda in vari ambiti del diritto che non ha una soluzione vera
A soluzioni dettate dalle propensioni degli attori e dei protagonisti ecco anche l'Antitrust io oggi attraversata da questo problema
Tendenzialmente io ho l'impressione che noi europei nonostante tutto siamo ancora vicini alla giurisprudenza americana vecchi cioè siamo ancora pronti in questo campo di intervenire prima che sia troppo tardi
Ecco io vorrei con questo chiudo ci ho davanti un caso che ci angoscia abbastanza riguarda un argomento che in una giornata così calda e quasi importante come l'imminente partita di calcio e cioè la birra cioè ecco noi ora ci troviamo davanti a un caso la cui decisione verrà dalla propensione ultima che verrà scelta Heineken compra morì
A questo punto la fine è che M viene ha davvero non una porta gigantesca tra il trentacinque e il quaranta per cento del mercato italiano ma c'è un altro operatore che ha sopra il trenta che Peroni
Che se voleva essere la mia birra sarà una delle nostre due birre questo è diventa il suo problema
E a con altri operatori tutti i minori allora qui si possono applicare le due dottrine capite uno può dire va be'alla fin fine è un mercato molto concentrato ma sono solo due operatori più un po'di quello di fare si vedrà come a volte qualcun altro può dire no ecco a questo punto abbiamo raggiunto il il livello di guardia il momento del pericolo perché avendo due operatori
Che stanno tout-court trentacinque l'uno trentacinque l'altra facciamo settanta e gli altri sono Bri scoline quei due sedi lasciamo fare il giorno dopo si mettano d'accordo dobbiamo intervenire prima che lo facciano o dopo che il governo ha fatto ecco questo è il dilemma
Al fondo diciamo tra Chicago ed altre scuole della materia antitrust e come è giusto ed è per questo che i giuristi sono maestri io sono un giurista e concludo dicendo che non no l'assoluzione perché non ce
Un discorso affascinante e di profonda cultura il le posso ramato tracciato la strada il percorso storico che ci porta alla realtà attuale e al tempo stesso ci ha fatto vedere e ci ha fatto vedere
Quali sono irreali significati che le antinomie che si si stagliano dietro la formula della della libertà di concorrenza io
Fra il
Piccanti
Sì grazie
Stavo dicendo che un motivo però di profonda riflessione io l'ho colto i in questo discorso ed è il questo motivo
Io l'ho l'ho visto nelle in un significato che va certamente al di là delle degli interessi economici che possono già ma essere coinvolti
Da questa
Da questa tutela del del mercato che sta tutela della concorrenza questo significato secondo me
Attiene direttamente all'uomo alla dignità dell'uomo la dignità della della persona questa difesa contro i poteri abusivi in campo economico in realtà è una tutela della libertà umana
Io ebbi anni fa ad occuparmi Campo che normalmente tradizionalmente ritenuto estraneo questa problematica capo del diritto privato del tema delle autorità delle autorità private io credo che al fondo ci sia sempre questa questa questa lotta dell'uomo per appunto per per l'affermazione della propria personalità della propria dignità della propria libertà ecco io in questa in questa chiave
Soprattutto in questa chiave o o ho ascoltato e apprezzato il discorso del professor Amato
O mi dicono adesso che c'è un
Un breve intervallo l'intervallo e di dieci minuti esatti non di più
A
Quello ma sarà le
No
Riprendiamo i lavori di questo di questo convegno prossimo relatore e il professore Antonino Procida Mirabelli di là alla secondo Università degli studi di Napoli Ferdinando secondo il l'oggetto no all'interno va detto lo dirà lo stesso relatore no la mia raccomandazione che rivolgo però a tutti i relatori della nella dovuta ero concisione
Oggetto di questo intervento è di verificare se la trattativa privata
Quale modalità di scelta del contraente nei contratti di diritto privato della pubblica amministrazione
Integri gli estremi di una lati specie lesiva della concorrenza di cui alla legge numero duecentottantasette del mille novecentonovanta
E in particolare se costituisca un'ipotesi di intesa restrittiva della libertà di concorrenza o di abuso di posizione dominante
Escludendo evidentemente dall'indagine la sua rilevanza come ipotesi di concentrazione tra imprese
Per comprendere le ragioni di questa problematica
E necessario prendere in esame i poteri di indagine spettanti all'Autorità garante della concorrenza e del mercato sulla disciplina degli appalti pubblici e sui suoi rapporti con la tutela della libertà di concorrenza
L'Autorità garante ha senz'altro il potere ai sensi dell'articolo ventiquattro della legge numero duecentottantasette del mille novecentonovanta di valutare forme ed infetti dell'attività contrattuale della pubblica amministrazione
Al fine di individuare di azioni da promuovere per adeguare i principi della concorrenza la normativa relativa ai settori degli appalti pubblici
In questo quadro ha rilevato tra le anomalie del sistema con conseguenze anche sul piano concorrenziale
Il frequente ricorso a un'ampia area di strumenti negoziali che consentono una identificazione discrezionale delle imprese affidatarie come avviene nella trattativa privata il garante
Ha evidenziato come uno degli strumenti per realizzare efficienza e correttezza nell'operato della pubblica amministrazione sia quello dell'uso generalizzato di modelli concorsuali nella formazione della volontà contrattuale
Al fine di premiare le imprese più colto impeditive presenti sul mercato
La tutela della concorrenza nell'azione alle forme di contrattazione pubblica risponde esigenze preminentemente di carattere patrimoniale contabile di garantire la scelta migliore del contraente privato da parte della pubblica amministrazione
Questa nel suo operare
Deve individuare le controparti comportandosi come farebbe un imprenditore privato in un'economia di mercato secondo criteri selettivi strettamente egoistici che consentano il miglior rapporto costi ricavi evitando di porsi come un consumatore che alteri le regole del mercato
L'intervento in materia dell'autorità garante e dunque giustificato con l'esigenza di tutela dei principi di correttezza e trasparenza in materia di contrattazione pubblica
Caratteristica di questo compito l'Autorità garante e che essa si renda soggetto attivo nella predisposizione di misure atte a rendere più efficiente il mercato
Si tratta di interventi in onda su singoli comportamenti o atti di specifiche in paese ma su più su un più generale sistema di normative di privilegi che limitano il libero gioco della concorrenza è questa un'attività priva di poteri decisori
Il che dimostra che l'intervento in materia da parte dell'autorità garante presenta finalità e soprattutto connotati diversi da quelli propri della repressione delle fattispecie anticoncorrenziali
Rispetto ai quali la contrattazione pubblica deve ritenersi essenzialmente estranea
Tale intervento le autorità oltre che ai sensi dell'articolo ventiquattro può essere tutt'al più ammissibile nei limiti di compiti conoscitivi consultivi e propositivi ai essa attribuiti dall'articolo ventuno della legge numero duecentottantasette del mille novecentonovanta
Tali compiti solo inoltre limitati a norme di legge o di regolamento oppure provvedimenti amministrativi di carattere generale che determinano distorsioni della concorrenza ora il corretto funzionamento del mercato che non siano giustificate le esigenze di interesse generale e non invece a specifici contratti
Anche in questo senso possono esprimersi Riserve circa una utilizzazione della disciplina della legge numero duecentottantasette come strumento di carattere generale a tutela della regolare il funzionamento del mercato
I poteri di intervento dell'Autorità garante nel settore della contrattazione pubblica pur presentando connessioni con la tutela della concorrenza nel senso anzidetto
Risultano indubbiamente estranei ai principi della disciplina della concorrenza sia nazionali sia comunitaria intesa come divieto di comportamenti che ledono il diritto di accesso e di permanenza sul mercato delle imprese
Del resto e vuole approccio ai rapporti tra appalti pubblici e concorrenza si rinviene dell'ordinamento comunitario dove si è normalmente ritenuto che le fattispecie previste dagli articoli ottantacinque ottantasei del Trattato CEE sono applicabili soltanto alle attività di impresa
E non ai negozi di diritto privato con i quali gli enti pubblici si assicurano la realizzazione dei propri bisogni attraverso il ricorso a terzi Soggetti
Tale considerazione può tranquillamente valere per le fattispecie previste dagli articoli due e seguenti della legge numero duecentottantasette come emerge lo stesso formulazione letterale di tali norme
La questione rimane aperta quando ad avvalersi della trattativa privata siano comunque Enti qualificabili come imprese pubbliche anche alla luce degli orientamenti comunitari in materia conferma di tale impostazione si rinviene nel fatto che la trattativa privata costituisce un modello negoziale per l'attività di diritto privato della pubblica amministrazione
Ampiamente riconosciuto sia sul piano interno sia su quello comunitario dove anzi trova un sempre più ampio campo di applicazione
Nonostante la finalità perseguita dalle direttive comunitarie sugli appalti sia quella di garantire il rispetto delle procedure concorsuali in sede di aggiudicazione
Basti ricordare che sul piano interno la trattativa privata e ammesse disciplinata dall'articolo nove del decreto legislativo diciannove dicembre mille novecentonovantuno numero quattrocentosei
Che accusa tua la direttiva comunitaria ottantanove quattrocentoquaranta non che più di recente dalla legge quadro in materia di lavori pubblici che all'articolo ventiquattro consente la trattativa privata per lavori di importo non superiore a un determinato ammontare
Sia pure con il rispetto di una gara informale
Sul piano comunitario anche le più recenti direttive prevedono il ricorso a procedure negoziate che costituiscono in sostanza degli equivalenti della trattativa privata
La direttiva numero novanta cinquecentotrentuno sugli appalti di lavoro nei cosiddetti settori esclusi lascia spazio a procedure negoziate secondo le modalità previste dall'articolo quindici e ugualmente dispone la direttiva numero cinquanta novantadue
Sugli appalti pubblici di servizi all'articolo undici
Del resto costituisce opinione alquanto diffusa quella che ammette l'operatività anche nell'ambito della trattativa privata dei principi di imparzialità e di buona amministrazione
Ai quali di esclusiva tale modello di contrattazione deve essere commisurato
Ciò dimostra che il tipo di intervento ipotizzabile per garantire il rispetto dei principi della concorrenza nelle modalità di conclusione dei contratti della pubblica amministrazione
Non può consistere come si è visto in modo peraltro non esclusivo nella più recente legislazione
Nell'imposizione di procedure concorsuali nella scelta del contraente
Tale intervento invece non può sicuramente consistere nell'esprimere le forme di contrattazione sprovviste di questi requisiti in quanto riconducibili a fattispecie lesive della concorrenza legalmente previste
Per comprendere meglio questo su assunto occorre esaminare più approfonditamente se e quali violazioni della disciplina di tutela della concorrenza potrebbero essere arrecate dalla stipulazione a trattativa privata dei contratti da parte della pubblica amministrazione
A tal riguardo è opportuno esaminare separatamente le fattispecie tipiche dell'ISI di lesione della concorrenza previsti dalla legge numero duecentottantasette del mille novecentonovanta
Per quanto riguarda le intese restrittive della concorrenza si tratta di stabilire se la trattativa privata sia riconducibile a una delle ipotesi previste dall'articolo due della legge numero duecentottantasei
è indubbio che la trattativa privata costituisca un contratto
E altresì il dubbio che la fattispecie delle intese restrittive previste dall'articolo due comprenda senz'altro le figure contrattuali pur non identificandosi con esse poi colpisce anche la condotta in quanto tale laddove essa sia configurabile come pratica concordata
Tuttavia per l'individuazione della fattispecie dell'intesa restrittiva della concorrenza rileva non il ricorso alla trattativa privata
Quale modalità di conclusione del contratto o in genere come forni Accord come forma attraverso cui si manifesta il comportamento in considerazione
Bensì l'oggetto ed effettuo di impedire restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza all'interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante
Ai fini di questo risultato acquistano rilievo non le modalità di conclusione del contratto rispetto o meno di procedure concorsuali e quindi presenza o meno di una gara insensibile poco bensì la circostanza che per effetto di tale contratto risulti la lesione della concorrenza individuata secondo i criteri propri del diritto comunitario del mercato del prodotto e del potere di mercato dell'impresa
E necessario comprendere il significato di questa diversa rilevanza sul piano concorrenziale del comportamento indisciplinato a seconda degli aspetti che vengono considerati non è escluso che un'intesa conclusa tra pubblica amministrazione impresa aggiudicataria
Con l'osservanza dei principi di concorsualità e quindi con garanzia di rispetto della concorrenza in sede di contrattazione
Produca un effetto anticoncorrenziale nel senso di impedire o per giudicare la permanenza o l'accesso di altri concorrenti
Si pensi a una concessione in esclusiva affidato un privato mediante l'esperimento di una piena procedura di gara che realizzi un monopolio nel settore interessato
Tale monopolio anche se in concreto giustificato sul piano costituzionale servizi pubblici essenziali comprese nell'articolo quarantatré della Costituzione o comunitario articolo novanta del trattato
E quindi tale da configurare un monopolio legale in astratto determina un risultato che il secondo i principi e tipicamente antico corre iniziale e che non a caso e bisognoso di esenzione
In altri termini
La tutela della concorrenza in sede di conclusione dei contratti opera su un piano diverso dalla tutela della concorrenza in sede difetti delle intese
E il rispetto della prima non implica e non garantisce necessariamente il rispetto della seconda
E per quanto interessa i poteri distruttori di decisione dell'autorità devono rivolgersi istituzionalmente soltanto l'oggetto e agli effetti dell'intesa
Si verrebbe altrimenti attirare un evidente anomalia rispetto a quanto avviene come intese intercorrenti tra imprese private
In quest'ultimo caso qualsiasi intesa avente effetti restrittivi della concorrenza si pensa agli accordi di distribuzione in esclusiva ai contratti di fornitura e così via
Verrebbe sindacata esclusivamente sul piano del contenuto e degli affetti e non su quello delle modalità di conclusione del contratto nei negozi tra privati e di regola la libera scelta dell'altro contraente
Mentre non è nemmeno ipotizzabile l'adozione dei modelli evidenza pubblica propri della pubblica amministrazione
Aggiungere un ulteriore livello di indagine sul piano della lesione della concorrenza per quei contratti aventi contenuto ed effetti uguali a quelli conclusi da privati mani quali uno dei contraenti la pubblica amministrazione significherebbe contraddire
Proprio l'effettività del principio di parità di trattamento tra imprese pubbliche e private sancito dall'articolo otto della legge numero duecentottantasette
Al quale gli stessi interventi contro le distorsioni della concorrenza originate dei pubblici poteri di cui si sta trattando finiscono per ispirarsi
A maggior ragione non possono ricadere nelle intese restrittive della concorrenza i contratti preliminari intercorrenti tra un giorno contropatto che funge da sanzione
Appaltante le imprese facenti parte dello stesso gruppo del primo aggiudicatarie degli appalti
In vista di una predefinizione dei soggetti coinvolti dei rapporti tra costoro esistenti e di rischi rispettivamente assunti ai fini della migliore organizzazione di grandi progetti di costruzione
Queste considerazioni e senta poi osservare che qualora nonostante tutto volessero ravvisarsi nella specifica fattispecie di trattativa privata gli estremi delle intesa restrittiva della concorrenza quest'ultimo nella maggior parte delle ipotesi non sarebbe sanzionabile
Essa infatti beneficerebbe dell'estinzione di quell'articolo otto comma due
Prevista per tutte le ipotesi nelle quali le imprese pubbliche esercitano gestione di servizi di interesse economico generale
Formulazione questa quanto ampia in cui possono essere il comprese un gran numero di attività svolte dalla pubblica amministrazione come emerge dalla casistica comunitaria riguardante l'articolo novanta comma secondo del Trattato CE
Quanto invece alla configurazione della trattativa privata come abuso di posizione dominante
Essa dovrebbe fondarsi sulla circostanza che tale modalità di conclusione dei contratti da parte della pubblica amministrazione costituisca una forma di sfruttamento abusivo della posizione dominante
L'applicazione di tale fattispecie contratti conclusi dalla pubblica amministrazione richiede
Sì a rivestire una posizione dominante all'interno del mercato nazionale oggi una sua parte rilevante articolo tre
Resta da dimostrare che l'abuso consista nelle modalità di conclusione del contratto badi a dire nell'impedire a tutti i potenziali contraenti di presentare le proprio fare in particolare per non aver fornito un'adeguata informazione e non invece gli effetti del comportamento stesso
Analogamente a quanto già detto in precedenza
Non sono le modalità di conclusione del contratto da parte dell'impresa in posizione dominante quanto gli affetti di lo stesso a costituire quella rafforzamento abusivo della posizione stessa che elimina ora stringe la concorrenza sì si intende come sfruttamento abusivo di posizione dominante l'utilizzazione di questa posizione per ottenere dei vantaggi che il normale gioco della concorrenza non permette di conseguire non può inventarsi tale risultato al semplice fatto dell'adozione della trattativa privata
In quanto modello legalmente previsto di stipulazione dei contratti della pubblica amministrazione
Infatti ove si ritenga che l'impresa in posizione dominante si riservi in questo modo di vantaggi a tale risultato Popper venissi con particolari accorgimenti anche attraverso l'adozione di procedure di evidenza pubblica
Viceversa si fuoriesce dal concetto di abuso di posizione dominante qualora al contrario si intenda come abuso il favorire da parte della pubblica amministrazione committente determinate imprese piuttosto che altre soprattutto attraverso la definizione mediante trattative preliminari delle soluzioni giuridiche tecniche più idonee alle esigenze e alle caratteristiche di determinate intensa e quindi precludendo altri potenziali produttori in questo caso oggetto di sindacato finiscono con l'essere non i vantaggi derivanti dallo sfruttamento da parte del committente della posizione dominante ad esempio imponendo condizioni contrattuali gravose
Quanto gli svantaggi conseguenti alla mancata scelta attraverso il confronto con la pluralità delle imprese offerenti delle condizioni più convenienti in termini di costi e qualità per una pubblica amministrazione
Il che conferma ancora una volta come la valutazione di tale modello contrattuale debba essere svolta alla luce dei principi di correttezza trasparenza efficienza della pubblica amministrazione e non dei principi della concorrente per questo dall'esame delle specifiche
Fattispecie lesiva della concorrenza rimane confermato quanto già in generale rilevato circa la non sindacabilità come atto anticoncorrenziale della trattativa privata ove venga considerata in sé e distinta dei contenuti della singola operazione che tramite essa viene possano essere
Bene bene ringraziamo a far Daniele abbelliti Lauro la relazione per le che ti recentissime considerazioni fatte considerazioni che posso dire per quanto mi riguarda mi trovano pienamente consenziente soprattutto laddove il tutto nasce Mirabelli ha messo ben in risalto come non né non dipendente al targare le modalità no della della contrattazione la soluzione di un problema che certamente molto più a fondo va affrontato con con secondo me con la dovuta serietà noi abbiamo venne un'esperienza che addirittura Craxi che io mi riferisco in particolare la nostra università di Roma erano effetti no Napoli è piena di cui si sgola insita dove non c'erano modalità giuridiche no informazione del contrario oggettivamente potesse arrivare quindi anche ancora e passò la parola al professore Giulio Pasetti Muammar bella anch'egli professore alla secondo Università degli studi grazie signor presidente signor senza svalutare
L'esposizione brillante come sempre dell'amico
L'occitano
Io penso che dopo alle risentito Amato
Che si venga a dire ancora delle cose magari leggendo velocemente visto che l'interprete il nome interpretano
Reggerà dice velocemente così mi sembra che sia una cosa che non vada per cui io mi limiterei non a leggere ma semplicemente a un punto
Che mi pare venire incontro anche all'esigenza del presidente vi dice per carità non parlate troppo io adesso tornerà su un punto cioè quello che sia riannoda un poco un accenno fatto al professor Bucchini sulla concorrenza sleale
Che ruolo gioca la disciplina della concorrenza sleale qui vado indietro a trent'anni fa io trenta anni fa scrissi che la mancanza in Italia di una disciplina antimonopolistica poteva essere compensata da una considerazione
Molto semplice
E il numero tre del norme sulla concorrenza sleale che parlo della correttezza professionale quindi clausola generale che può essere applicata in una maniera grosso modo diciamo principio di buona fede con riferimento alla concorrenza sleale
Io mi opposi questa domanda
è possibile quando le norme del trattato
Dicono che incerto comportamento non si deve fare e che quindi è scorretto
è possibile che in quello stesso comportamento diventi corretto o scorretto dice ma la norma comunitaria diceva purché si applica purché ci sia il pregiudizio per il commercio fra gli stati membri
Ora se non c'è il pregiudizio al commercio di dati meteo diventa corretto quello diventa scorretto quindi dicevo
Tutte le norme della comunità sono applicabili in Italia direttamente attraverso due mila cinquecentonovantotto numero tre
Io questo trent'anni fa proprio dire niente mi è sembrato una cosa commovente quasi sentire Bocchini dice concorrenza sleale morirono ma è una volta legge avevo pensato sta concorrenza sleale
Allora una conseguenza che si dovrebbe trarre con riferimento alla legge duecento quello che la legge italiana
E che la legge italiana è venuta dopo ma ha fatto altro che confermare e quindi sarebbe anche stato incerto mente inutile solo che avremmo avuto penso che Amato forse qui perché non sarebbe neanche l'autorità
Insomma io vorrei dire l'importanza di questa concorrenza sleale sotto un altro profilo
E cioè che si applicheranno proposto in quell'articolo trentatré secondo comma la Conf la corte d'appello competente dazione di nullità risarcimento del danno quale danno come si giustifica perché poi si è molto discusso esso un risarcimento del danno c'è annullabilità c'è nullità c'è arricchimento senza causa
Si è fatto un sacco di considerazioni su questo profilo è l'ora applicando viceversa le norme della concorrenza sleale si avrebbe anzitutto la libertà degli inibitori e poi tipicamente che azioni certo articolo
E allora si mettono
E allora qui vorrei fare una precisazione anche perché una volta io scrissi risarcimento del danno purché ci sia presupposti ci siano i presupposti persistono risarcimento ma se non ci sono i presupposti comunque si può in Italia applicare il mille trecentotrentanove quello della inserzione automatica di clausole per cui si verrebbe per preoccupazioni che abbiamo sentito concorrenza non concorrenza questo questa finché ci sarebbe un il ferimento della norma
Vedi ottantasei prima parte il prezzo indicato inserimento il prezzo ecco disparità di trattamento parità di trattamento ecco era questo che mi perveniva così di sottolineare un po'un diciamo un consenso di commozione se loro mi permettano perché io queste cose le ho dette trent'anni fa
E allora mi pareva che fosse il caso di ricordarlo non solo a me ma anche loro
Ma certamente nel caso e non tanto è solamente per ricordare cose cose dette ma per evidenziare l'attualità di quelle di quelle cose soprattutto l'attualità agli di quel principio che poco veramente deve considerarsi il principio chiave di tutto il l'ordinamento attuale anche alla luce no delle aperture comunitarie quindi grazie al professor Perfetti
Passiamo
Al
Al professore
Luccio Valerij o Moscarini Moscarini c'è un errore nella di stampa nelle sul programma professor
Moscarini
Appunto
Professor che adesso accordato la parola
Ordinario della prestigiosa università LUISS di Roma te come sapete
A conquistato veramente un un prestigio che va oltre i confini della della nostra della nostra nazione io ho un modesto contratto
Semestrale con la luce ma devo dire che in più di un'occasione quando mi si mi si è chiesto Shammah lei professore all'Università la Sapienza analisi
Poi capito il discorso un po'anticipa insegnante alla lunghissima corteo Rocco e quindi ha più colgo nelle nelle espressioni così di grande
Apprezzamento del del pubblico quanto invece appunto sia importante questa questa questa università noi abbiamo qui un professore detto sono scrigni che cosa le ordinario della della LUISS allora la parola
Grazie presidente io sono commosso
Mortificato quasi di essere qui ma deve descrivere i ringraziamenti a nome dell'Università di cui faccio parte
De credo che sia doveroso con un'avvertenza per gli ascoltatori
Sono iscritto a parlare il quale
Partecipe di quella che viene prevista come una sorta di tavola rotonda sul secondo dei temi oggetto della giornata quindi necessariamente le cose che debbo dire non ha nulla a che fare con le cose dette fino adesso a parte il possibile inevitabile collegamento fra tutti i temi oggetto di questo convegno la seconda parte della giornata è dedicata invece alle conseguenze
Della moneta unica europea
Di prevista prossima introduzione
Sul diciamo sul diritto civile delle obbligazioni e dei contratti io così ho inteso la parola nuova contrattualistica realtà i problemi di cui dobbiamo darci carico riguardano sia i nuovi modelli contrattuali che i vecchi che quelli già vigenti già operanti
Gli effetti il passaggio da dall'ECU che unità di conto glielo pronuncia all'italiana ECU
All'Europa cioè alla futura moneta unica che invece sarà una vera e propria moneta a corso legale determinerà sconvolgimenti rilevanti e determinerà soprattutto anticipo subito
Quella critica che mi onorerò che scorre per la necessità di riforme adeguati DC di molte norme del nostro diritto interno concernenti gli emendarle obbligazioni pecuniarie ho innanzitutto la stessa regola relativa al pagamento mediante Monica avente corso legale
Regola che comune al nostro ordinamento e a quello di Mou della quasi totalità degli altri ordinamenti della CEE scusa solo l'Olanda
Che per quanto mi risulti invece già da tempo ammesso il pagamento con mezzi per dir così bancari
In realtà anche nel nostro ordinamento poi la linea mille duecentosettantasette poco probabilmente oggi di tenersi modificato dalla disciplina
Antiriciclaggio che sostanzialmente impone la necessità di ricorrere a mezzi di pagamento e diversi dalla moneta legale quando si superino soglie relativamente modeste
L'introduzione di una moneta unica
Proporrò provocherà sconvolgimenti rilevanti
A cominciare diciamo dalla seconda farsi come sappiamo da dai libri verdi della c'è cui accennava il presidente stamattina il la riforma monetaria si attuerà in tre fasi una prima fase a
Definì finita con lettera che sostanzialmente già cominciata c'è una fase fatta di attività solo preparatori
Poi la fase di che quella con cui invece inizierà l'introduzione a moneta unica
E sarà quello in cui sarà emessa la moneta unica in convivenza con le monete nazionali però in convivenza con un sistema di cambi fissi o meglio di tassi di conversione predeterminati
Già in questa fase la la moneta unica diventerà mezzo legale di pagamento anche negli ordinamenti rigidi che ammettono solo la moneta come mezzo legale di pagamento
E necessariamente dovranno introdursi regole che ne agevolino del resto lo prevede lo stesso documento cioè che nel agevolino la l'introduzione nel mercato
Cioè regole per esempio che obblighino gli operatori economici professionali come banche commercianti all'accettare il pagamento nella moneta unificata
E e a non rifiutare nel contempo il pagamento di una moneta nazionale rimasta convivente e invece l'obbligo per stessi operatori commerciali a dare il resto solo con la moneta unificata in modo da agevolare la sostituzione
E poi alla alla fase di seguirà la fase ci come dovrebbe seguire la fase ci che dovrebbe segnare in tempi ragionevolmente brevi il ritiro rapido della moneta nazionale già convertibile a tasso fisso nella fase di
Del resto secondo un modello che ci ricordava il professor bianca stamattina stamattina all'inizio di seduta
E e quello stesso segnato dalla legislazione nazionale dello Stato unificato allorché sì introdusse la la lira in luogo delle monete degli Stati interni italiani preunitari
Tutto ciò anche nel secondo le aspirazioni degli organi della comunità non dovrebbe di per sé portare a sconvolgimenti rilevanti sull'efficacia dei contratti sì è prevedibile che si verifichino lievi squilibri dovuti per esempio
Al diverso operare degli arrotondamenti questo può sembrare una una sciocchezza però gli arrotondamenti sui grandi numeri possono portare a differenze anche economicamente rilevanti
E gli arrotondamenti applicate Amma monete diverse portano a risultati diversi
Analogamente ci potranno essere nella fase di spese specie in una fase dice la fase di convivenza delle due monete ci potranno essere
Squilibri di valore
Dipendenti da fattori psicologici inizialmente la la l'opinione pubblica sarà carestia ad accettare in pagamento alla moneta unificata poi magari ci sarà un un momento di inversione di tendenza per cui sarà invece restia ad accettare in pagamento la moneta nazionale e tutto questo potrà tradursi in veri squilibri anche di valore tra prestazioni e previste nell'una o nell'altra moneta
Però come diceva il professor bianca
Nella introduzione si tratta di squilibri di di diceva il momento che non è pensabile che possono dar luogo a profili di rilevanza giuridica riconducibili ai meccanismi della Cossiga sopravvenienza eccessivo Norcia sopravvenuto Sini
Sia perché di lieve momento quantitativo sia soprattutto perché prevedibile siamo qui a parlarne prima ancora che si facciano le leggi che dovranno regolare quindi quando voi saranno fatte le leggi nessuno potrà dire che non prevedeva questi Btp sardo boutique verificare
Quindi non saranno comunque invoca abiti i principi della sopravvenienza e quindi a questo punto diciamo discorso potrebbe essere pure finito però ecco a me e questa l'osservazione che lei sottoporre alla vostra attenzione
L'unificazione della moneta se non potrà portare squilibri rilevanti non imprevedibili a proposito delle prestazioni da adempiere attraverso
Il denaro in misura tale da essere apprezzabilmente rilevanti sul piano giuridico
Se non sarà accompagnata da organi che lui cospicue riforme della disciplina delle obbligazioni pecuniarie porterà sicuramente squilibri rilevanti
Su tutto il regime di quelle che definirei con espressioni comprensiva le prestazioni accessorie
E in particolare sulla disciplina degli interessi
Dell'interesse legale
L'interesse legale corrispettivo o degli interessi legali volatori della valenza della norma del codice che prevede un tasso d'interesse legale
Sul sistema di quantificazione dei danni da inadempimento e quindi sulla rilevanza della svalutazione monetaria come componente di tante distinta
Dalla dagli interessi moratoria
Si tratta di sistemi regolati in modo anche fortemente differenziato dagli ordinamenti nazionali che dovranno necessariamente essere in qualche modo unificati il giorno che gli operai dell'industria per dire automobilistica saranno tutti pagati in euro anziché taluni in lire e altri in marchi tedeschi
E non non non è pensabile
Che un operaio FIAT possa essere pagato
In il muro rivalutabili con il dieci per cento di maggiorazione di interessi legali incasso di pagamento ritardato e l'operaio invece Volkswagen sia pagati in euro non rivalutabili tutt'al più con un tasso d'interesse del quattro per cento dei anche del cinque
Qual è il tasso legale per le obbligazioni cosiddette civili
E della Germania
Del resto e ti faccio un'osservazione
Ovviamente tanto odiata da essere addirittura banale la politica monetaria Nottola notoriamente uno strumento principe di politica economica
E quindi se si unifica la moneta e non si può non addivenire a una unificazione della politica economica dell'intera comunità Contini evitabili profondi vol rivolgimenti anche di carattere strutturale
Il Trattato di Maastricht prevede la creazione della banca comune europea prevede poi la creazione dell'S bici come struttura proprio preordinata a regolare a governare in modo unificato
La materia monetaria
Soci sostituzione delle banche centrali
Tra queste riforme credo che i giuristi debbono darsi carico di cominciare a pensare anche a una riforma organica del diritto privato delle obbligazioni pecuniarie innanzitutto ecco bisognerà pensare a a un omogeneizzare la disciplina degli interessi legali
Già nell'ambito del nostro ordinamento nazionale dopo la riforma del mille novecentonovanta all'altra doppio del tasso d'interesse del cinque dieci per cento si è diffuso il convincimento che sarebbe opportuna una più meditata
Riflessione su questa materia
E un coordinamento con la norma generale del Codice civile che puramente e semplicemente rozzamente direi
Raddoppiato il tasso dal cinque al dieci e tante altre norme rimaste sparse nel testo dell'ordinamento che continua a prevedere tassi diversi o meccanismi di quantificazione delle conseguenze per inadempimento diverse
Ma poi occorrerà confrontare il nostro sistema Cogne i i sistemi di gente negli altri paesi europei destinate a confluire nella disciplina unica della moneta unica
Sì alcuni dei sistemi degli altri paesi per esempio non seguono un sistema di tasso d'interessi rigido masse consisteva i tassi variabili
Affidati alla determinazione periodica dell'autorità amministrativa
Altri ancora differenze hanno come la Francia differenza nel tasso d'interesse legale ordinario o Trigilio insulta lunedì poche variabili in altre epoche dal tasso moratoria o differenziando proprio l'uso dello strumento nelle due fattispecie in modo netto anche quantitativamente percepibile
E e a
Addirittura graduando il tasso d'interesse moratoria in ragione della maggiore o minore gravità dell'amore ad esempio la Francia prevede che il tasso moratoria
Che aumenti dopo l'introduzione del giudizio aumenti ulteriormente dopo il passaggio in giudicato o dopo la la sentenza esecutiva
Altri Paesi ancora
Ammettono espressamente come la Germania la risarcibilità del danno ulteriore ai sensi del mille duecentoventiquattro per usare un linguaggio hanno inoltre cioè solo in quanto positivamente provata l'esistenza di un danno diverso non coperto dall'interesse legale
Del resto la stessa diciamo funzione della norma generale che fissa il tasso degli interessi legali non è recepite in modo univoco dei vari ordinamenti degli Stati delle nazioni europee
Perché anche storicamente il tasso d'interesse legale è nato all'inizio solo come calmiere come misura massima della pattuiti ritardi interessi convenzionali
Poi solo in epoca recente assunto invece il ruolo di di di regola suppletiva
Che fissa il tasso di interessi mancanza e di una pattuizione privata e su anche su questo punto sarà necessario una volta che c'è una moneta unica
Anche questa materia sia regolata in modo unitario
Sarà quindi necessario per riassumere che si fissi con un'unica regola il valore del tasso dell'interesse legale se un valore suppletivo se un valore soltanto carne distico come presente nel mondo anglosassone il cui tasso legale ha soltanto il valore di diciamo misura anti usura non è un un valore suppletivo oppure se ha un valore differenziato a seconda estratti interessi corrispettivi o gli interessi moratori
Poi bisognerà stabilire come questo tasso se poi è opportuno che sia fissato direttamente da una unica legge unica norma di legge che dovrà essere inserimento edificata oppure con un sistema tassi variabili come l'esperienza della maggior parte da altri nazione europea indicato essere preferibile legati a indici
Garantistici come il tasso ufficiale di sconto altri indici rilevanti sul mercato
La proposta del tasso ufficiale di sconto e come introduco una parentesi solo così per
Introdurre un aneddoto di di attualità
Il tasso ufficiale di sconto se sente apparso come l'indice più affidabile perché promana dall'autorità pubblica e quindi gli indici che più di ogni altro dovrebbe garantire la valenza effettiva del valore
è del del così del del la Bonita nel tempo del pasto del decorso del tempo nell'adempimento dell'obbligazione pecuniaria eppure in una recente episodio
Giudiziarie è stata fortemente contrastata questo opinioni e la Banca d'Italia annegato la lei liceità di una
Clausola di prestito obbligazionario di una grande impresa che agganciava
Il tasso d'interesse delle obbligazioni al tasso ufficiale di sconto
In base all'argomento che il tasso ufficiale di sconto non è un tasso che indica necessariamente gridato trasparente del mercato ma proprio in quanto strumento di difesa politica economica per la Banca d'Italia può avere diciamo indicazioni in controtendenza con il mercato e qui non essere
Non essere utilizzabile a questi fini e il TAR del Lazio dinanzi al quale disco discusso recentemente questa questione ritirato ragione affermando il contrario però la la la questione istruttore sub iudice dinanzi al Consiglio di Stato
Chiusa la parentesi
Per riprendere quindi il fido generale del discorso sarà necessario per esempio dettare una regola unica che disciplini i meccanismi di calcolo degli interessi
Tutta la materia dell'anatocismo dei limiti dell'anatocismo non può restare
Regolata dai diritti nazionali se la moneta e unica
E soprattutto ecco poi sarà necessario regolare in modo uniforme la disciplina del della responsabilità dell'adempimento di obbligazioni pecuniarie
Che ancora oggi si può dire già in causa all'interno del nostro ordinamento dopo le plurime oscillazioni anche della giurisprudenza suprema corte
E le discrasie che si sono verificate dopo la riforma del novanta rispetto per esempio alle obbligazioni di lavoro che sono rimaste rivalutabile automaticamente con il tasso d'interesse legale
Che sembra si debba contrattacco alla vecchia maniera
Anche se a questo proposito
Per la la Cassazione sembrerebbe aver da ultimo registrato la tendenza a modificare anche il modo di tacco del degli interessi sul rivalutazione
Tra l'altro
C'è nel nostro ordinamento una norma che è sfuggita all'attenzione di molti operatori sfuggita anche a agli estensori della famosa sentenza le sezioni unite che ha si stabilì regolato il calcolo dell'interessò svalutazione da una norma in materia previdenziale del novantuno che stabiliva il meccanismo del tasso sulla rivalutazione calcolata anno per anno
Norma che ho scoperto per puro caso qualche giorno fa che di cui non si parla fatti nessuna delle numerose sentenze che pure si sono ampiamente
Così dilungati su questo problema
Nella finanziaria del novantacinque in quel Zibaldone norme fatto di quattro articoli uno composto di un centinaio di commi
E c'è anche un comma che prevede l'estensione automatica di questo meccanismo delle valutazioni anno per anno anche vedi che di di lavoro
Però con innovazione Xi Nunca decorre dal primo gennaio novantasei mentre restano rivalutabili con la rivalutazione sul finale tutti credi lavoro per il periodo precedente
Tutto questo ma non ha nessun interesse singolarmente considerando i i vari problemi che sto così confusamente elencando ma serve soltanto a dire che c'è una confusione enorme
E questa confusione norme deve essere unificate questa confusione diventerà ancora maggiore una volta che ci mischiamo unitariamente parlando con gli ordinamenti degli altri Stati e quindi
E inevitabile la conclusione che una innovazione di Costigliole rilevante portata storica qual l'unificazione monetaria e
Dovrebbe addirittura dare spunto all'attuazione della aspirazione antica e mai organicamente realizzata alla creazione di un diritto unificato delle obbligazioni
Un Codice Civile unico delle obbligazioni
Certo la l'aspirazione europea Istica va ancora oltre
Fa pensare alla utilità l'opportunità di un diritto privato unificato e di un diritto privato generale
Ma la materia dei diritti reali la materia della circolazione della ricchezza
Certamente richiede tempi più lunghi e quindi non è pensabile che si possa arrivare in tempi brevi a unificazione di sistemi tavolare con i sistemi di circolazione basati sulla sulla principe generale dell'efficace creare dei contratti
Peppe il diritto delle obbligazioni io penso che il il momento della l'introduzione della moneta unica europea sarà il momento che
Non non consentirà di rinviare una unificazione del Libro quarto del codice civile di tutte le norme sparse negli atti codici e leggi in qualche modo connesso ricollegata all'Idropark
Se tutto ciò non accadrà se cioè ci vedremo cadere addosso la la l'unificazione monetaria senza un'adeguata riforma
Le norme del Libro quarto omogeneizzate con corrispondenti norme degli altri ordinamenti senza la creazione cioè di un codici unificato delle obbligazioni
E allora succederà che il necessario coordinamento ricadrà sulle spalle dell'interprete
Il civilista si per il civilista si aprirà una stagione di lavoro ermeneutico quanto mai intenso finalizzato ad armonizzare a superare le discrasie fra ordinamenti nazionali ordinamento comunitario
In realtà cui si tratta di una stagione che in parte è già cominciata ecco il il collega vacilla Mirabelli prima accennava la materia degli appalti di opere pubbliche
Le materie gli appalti di opere pubbliche la discrasia è già una realtà vistosa tra la la tendenza europea alla generalizzazione della libertà di concorrenza
E nel contempo però al recepimento di certi valori di certi tendenze come l'utilizzazione da parte della pubblica amministrazione della capacità progettuale dell'interesse
E qui
Del sistema della scelta del contraente attraverso il meccanismo della offerta economicamente più vantaggiosa il famigerato articolo ventiquattro lettera b che che è stata la madre di tutti gli abusi nella stagione della cosiddetta Tangentopoli
E e da una parte e dall'altra la il nuovo diritto la nuova legge quadro sulle opere pubbliche
Di recente introdotta che segnano invece un ritorno al garantismo ottocentesco al principio della assoluta imparzialità dell'amministrazione senza nessuna a ammissione
Dell'impresa la partecipazione a al rapporto progettuale all'all'apporto progettuale senza nessuna partecipazione dell'impresa alla organizzazione dei fattori con il la negazione di una figura del general contractor c'è ci sono discrasie profondi Stasi e profonde che dal punto di vista ideologico potranno anche portare
A a provare la scelta del legislatore nazionale proprio frutto di la reazione agli abusi e dice l'unico modo per superare questi abusi preliminari dividerà interessi abusi chiama sono
Innovazione che non tengono conto che ne facciamo parte d'Europa e che ci pongono in contrasto netto col diritto comunitario
Il giuristi operatori di questo settore specialistico che il diritto delle opere pubbliche già da tempo
Ecco di si dibattono in questo angosciosa difficoltà di coordinare valori nettamente contrastanti fra loro
è un fenomeno del genere si verificherà anche sulla materia molto più generale delle obbligazioni pecuniarie se l'introduzione della moneta unica non sarà accompagnata da un'adeguata riforma del diritto privato delle obbligazioni pecunia
Personalmente sono no pienamente pienamente d'accordo con quanto ha detto il proforma scalini non c'è dubbio accennato già all'inizio che ma proprio riportando un'idea da far Moscarini che la adozione di una moneta unica europea intanto intanto imporrà
Una disciplina uniforme per quanto riguarda che interessi esatto degli interessi legali
Imporrà anche coordinamento e raccordo anche un
Una regola uniforme per quanto riguarda gli altri aspetti delle obbligazioni pecuniarie quindi l'anatocismo e in particolare in particolare mi sembra di grande importanza che si detti una regola uniforme con riguardo al danno per il ritardo
Danno che da noi viene considerato prevalentemente viene fatto viene individuato nel nella svalutazione monetaria
Questo aspetto speriamo che vada progressivamente Stra meditando sì però non potrà sicuramente c'è eliminato anche l'Euro sarà soggetto a svalutazione quindi il problema seppure in termini diciamo pratici ridotti rimane
E
Ha ragione anche il professor Moscarini nelle dire che la situazione non è assolutamente lineare limpida nel nostro diritto interno quindi quindi l'adozione di una disciplina uniforme potrebbe forse essere l'occasione per portare ordine intanto in casa nostra in casa nostra
Si potrà arrivare ad una disciplina uniforme
Voi sapete è da tempo ci sono l'pressioni sollecitazioni per arrivare la ad una dato un diritto privato europeo abbiamo il precedente Vella di quella Commissione creare sponsorizzata la dalla Comunità europea
Per l'elaborazione di un codice contrattuale europeo codice che in parte è stato già formulato ma insomma siamo la strada è lunga e ci sono altre iniziative sono state prese in Italia di recente mi riferisco crack per poter di Pavia pro sorga Andolfi
E ma la strada certamente ed è lunga e difficile mentre mentre può essere diciamo si più vicino alla realtà una strada che intanto cominci
Ad affrontare i problemi che concretamente sono posti proprio dalla introduzione del della moneta unica quindi questo potrebbe essere anzi proprio l'avvio è vero per che si può può portare poi in seguito al alla meta di un diritto privato europea quindi d'accordo col professor Moscherini che ringrazio vivamente o negli nel programma
E prevista un intervento personale pollice
Va bene come crede
Tra l'altro poi immagino che gli atti delle di questo convegno saranno pubblicati sarà intanto pubblicato un resoconto quanto prima un resoconto che sarà preparato dalla dottoressa Francesca villa Della Selva quindi mi raccomando che
Raccomando a lei e parla passa all'ora senza altro la parola al professor Rush che una bisogna essere presentato al vero il professore
Della visita di Napoli
Di grande fama azionista e quindi
No io sono solo un mi permetto di di un vecchio amico Tom Daschle bianca bassista
Anche la bestia una bene
RAI dunque che mi dopo
E direi che la cosa non è casuale a questo a fare una scelta un po'di bellicistica rispetto al titolo di questo comunque dormiva Crespin contorno nuova contrattualistica
Relazione ovvero
Perché mi pare che le ultime battuto del conoscere bianca e anche le ultime linfa alle ultime battute di non ci credo legittimino un po'questa scelta che io avevo fatto cioè di non parlare età
Per l'impatto sulle che è un po'anche guardare come nella Cipelli
Ci sono poi invece dei problemi attuali sono quelli che l'impatto Demme
Quindi se mai sono più scottanti in questo momento
Ma di vedere qual è l'impatto della normativo comunitario medico della comunità sulla disciplina del contatto appunto loro
Dicevano ma c'è la possibilità si intravede l'ipotesi di un codice europeo perlomeno di un codice del contratto delle obbligazioni europee ecco questo io il problema che mi vorrei porre prima ancora di un codice di una disciplina che si riferisca all'ingresso
Te la moneta unica europea
E si può pensare non è tanto questione di tempo il getto poteva venire dopo ma si può pensare pensabile una disciplina comune europei di tutto quanto di più quanto il diritto privato questa e l'ipotesi
E abbiamo sentito che i la comunità quasi costretto l'Italia a disciplinare la concorrenza ed è stato detto esattamente che questo è un problema che ha radici antiche rispetto alla comunità nel senso cioè che non è un problema solamente dodici del novanta questo questo è verissimo
Mentre il problema del rapporto tra comunità e istituto contrattuale porci un problema molto più emergente rispetto a quel punto il rapporto tra comunità disciplina dalla concorrenza
Quando la contrattualistica innovazione
Alla comunità ecco qual è l'ipotesi innanzitutto che cosa può significare questo
Traducendo questa espressione riferendo a non aveva non avevo mai ferendo all'istituto contrattuale
La disciplina di nuove e di nuovi tipi contrattuali no direi certamente no perché quando noi pensiamo a nuovi tipi contrattuali e ormai sono nuovi tipi contrattuali antichi visite il sancisce anche eccetera eccetera
Ma immagino precisata molto spesso di figure che non hanno radici europee hanno rigida
Al di fuori della
E sono figure per le quali ci sono anche i manifestanti pensiamo vicini e dei tentativi di disciplina uniforme dei tentativi attraverso la convenzione Ida disciplina uniforme tentativi che non non in alta
Ha avuto successo non hanno avuto successo per cui il problema attuale il problema soldo quello cioè dalla disciplina del contratto atipico
No botta
Questo problema viene risotto mediante l'intervento del legislatore
Pensiamo a petto in ma qui non è tanto problema di disciplina conta cioè si ripropone Clara dialettica che viene sovente colta da contatto in obbligazioni che non ci capisce più non si capisce da sia una disciplina che incide sull'aspetto incidere sulla fattispecie contrattuale
Per il resto questo
Questa difficoltà questa impossibilità di pensare a una disciplina affetto mi riferisco adesso con l'effetto obbligazione strappando un'obbligazione da un suo titolo né e questa è una difficoltà che è stata messa in luce proprio l'abbia cioè la necessità di considerare l'abc dell'obbligazione innovazione ottantuno e quindi quando si tratta di pubblicazione contrattuali una passione al titolo contrattuale
Dunque questa e la prima la prima ipotesi
E poi si può pensare anche a un'altra ipotesi di lavoro evidentemente cioè quella che forse è più vicina
Quello che noi pensiamo cioè non disciplina di nuovi contatti ma una nuova disciplina contrattuale
E non mi riferisco naturalmente neanche qui attivi contrattuali cioè attivi consolidati nel Codice
Perché di di una nuova disciplina i libri consolidati alcolici abbiamo già degli esempi abbiamo degli esempi molto importante di disciplina internazionale transnazionale pensate o amici in linea
Dettata dalla convenzione di Vienna per la vendita mobiliare internazionale ma qui qualche cosa di completamente diverso perché si tratta appunto di una disciplina internazionale cioè si tratta
è una disciplina di un contatto intervenuto tra persone che sono internazionalmente divenisse appartengono a Stati diversi quindi a persone che hanno per il modo status di cittadini una disciplina diverso
Invece il problema che si pone nella sua nuova comunità e quello di individuare un'ipotesi di disciplina comune del contatto per persone che appartengono invece a un medesimo ambito un ambito più bevande anche di quello nazionale ma un ambito giuridicamente organizzato
Comune
E quella dei dei
Quelle discipline internazionale di contatti diciamo tipici come disciplinava convenzioni Bindo sono naturalmente principi molto importanti e disciplina le quali intendiamo e intendiamoci influiscono anche subito interno
E proprio si legge
Il trattato di Bianca si hanno notevoli e frequenti esempi di possibilità di
Integrare la disciplina interna di interpretare il diritto interno anche quando si tratti di compravendita tra cittadini da via avvenuto in Italia di integrare questa disciplina riferendosi prova disciplina della convenzione della Convenzione di Vienna
Quindi neanche questo è il vero e proprio il problema il problema dicevo è quello
Di una nuova disciplina dei contratti
Di una nuova disciplina anche qui possiamo pensare che la parte generale ove anche dei singoli contratti ma comunque di una nuova disciplina dei contratti la quale si giustifichi innovazione all'ordinamento della comunità
In questa direzione naturalmente sappiamo tutti che ci sono già stati dei tentativi sappiamo tutti che c'è un tentativo di sia pure in un ambito
TAS nazionale più ridotto molto più ridotto di quello della comunità dei tentativi molto celebri celebra riferisco evidentemente
Alcolici tono francese del mille novecentoventisette gli obbligazionisti del conte
E il celebre e celebrato nonostante molte critiche specifica che siano state che sono state fatte ma a me quello che interessa soprattutto rilevante e che questo
L'oggetto
Che ha presentato da Vittorio Scialoja da Ferdinando Adornato questo progetto era stato già preannunciato da Vittorio Scialoja nel mille novecentosedici
Non a caso uno novantuno cioè rispondeva push ancora
Ha un'idea un po'aristocratica della uniformazione
E quindi di un diritto comune europeo il quale fosse risentiva ancora del riferimento ad una Europa del vecchio diritto comunque
La relazione di quel progetto del mille novecento ventisette è importante perché nella relazione di quel progetto vi è un riferimento iniziale o Codice napoleonico
Come Codice che per primo quest'uomo sicurissimo assegnato quasi del diritto comune
Avevo perché è un ma per primo ha dato anche la possibilità di un movimento di un talk show di riaggregazione
Per primo perché certamente il Codice più importante di questi dalla fine del Settecento all'inizio dell'Ottocento il cornicione denunciato su questo non c'è più
Siccome è un unico codice dei sopravvissuti
E questo è anche il segno del fatto che e la prima manifestazione di una possibilità di di applicazione diceva la relazione per la concisione la chiarezza io direi per la universalità di qualcosa che anche per la universalità ricette tecniche ritornare sullo sull'uso delle clausole generali che già del codice del mille del il Codice napoleonico nonostante la sua dipendenza danno una certa scuola scuole esegetiche questa possibilità questa apertura del Codice da sul fatto che l'origine
Quindi in questo senso universalità ma così si poneva comunque il Codice cui in quella relazione della relazione
Cioè occorre Citolo francese delle obbligazioni si poneva anche il problema di come risolvere
La ricerca di un diritto comune
Cioè media
Il sesso è fatto questo tentativo dovrebbe ubbidire e certe linee che già sono immerse nei principi degli uni dura e cioè quei principi che tendono in certo senso a neutralizzare
Le regole comuni che si propongono questo aspetto ha matrici culturale giustifichi esistenti soprattutto quando si tratta di ma di concetti derivanti da questi una da queste matrici particolarmente radicati particolarmente contornati particolarmente legati alle matrici tradizionale tanto per fare un esempio banale però forse significativo per la sua anche banalità la necessità di abbandonare il riferimento era un lato la considererei scende dall'alto
Alla camoscio negoziale e quindi trovare strumenti di risoluzione dei conflitti evidentemente di questo si tratti che non tengano conto di queste matrici culturali
Operazione difficilissimo proprio operazione difficilissima e da qui poi nasce l'ipotesi già da questo punto di vista
Non dico che sia degno di assunto considerazione ma si comprende va proposto invece di varare di riferissi comunello già esistente Tom uno dice moderno italiano taluno ha detto proprio il modello italiano perché il modello italiano di cornici
Riunisce diciamo una notevole
Adesione una certa semplicità esegetica e però vissuta passata attraverso l'esperienza sistematiche ricevuto nonostante istituiti bus
Ci certamente questa una caratteristica del modello italiano è una caratteristica Boeing italiano e la quale
Io sono uno qui gli ascolti copie che dicono sempre la stessa cosa ma se si pensa che i insomma un un precursore come Gian turco tentò di scrivere alcuni del due manuale e uno di carattere molto semplice esegetico la otto competenze di carattere sistematico e allora da questo punto di vista veramente si può comprendere quale la singolarità della dottrina e anche del prodotto legislativo cioè del codice italica
E questo sarebbe un progetto molto ambizioso un progetto molto ambizioso nel quale poi e sarebbe assolutamente sarebbe assai difficile pensare a che cosa effettivamente pur rimanere in un codice comunque
Certamente il contratto all'impresa Java profeta diventa difficile pensare a una disciplina della proprietà desunta
Da un unico modello uno e ancor più difficile pensare è una disciplina della famiglia delle successioni desunto da un comune
Quello che si nota tra essi si vedono dei tentativi di disciplina uniforme molto importante sono da questo punto di vista i principi dell'unico
E l'indissolubile rapporto a cui mi riferivo prima
Tale contratto derubricazione
Nei principi dell'ridevano ad esempio
Sì una parte importante della disciplina della obbligazioni ad esempio nel riferimento preciso che fanno una disciplina che fanno quei principi
Alla distinzione tra obbligazioni di mezzi obbligazione di risultato
E cioè una contrapposizione distante distinzione che per noi è sempre risultata molto ostica
In quei principi diventa di più agevole comprensione giustificazione proprio perché passata attraverso il rapporto
Obbligazione titolo che la giustizia obbligazione e conta tu appunto
E cioè la rilevanza della distinzione attraverso il riferimento al trentuno contrattuale dell'obbligazione
E così poi il problema si pone in altri ferimenti inoltre relazione
Ad esempio quello dell'uva
Accentuazione del profilo dell'effetto contrattuale
E piuttosto che la considerazione in sé per sé le pubblicazioni
L'accentuazione del profilo dell'effetto contrattuale sia il fritto ubicato sia effetto reale innervazione otto Brema e all'interrogativo dei mezzi di attuazione ecco la esecuzione l'attuazione del contratto e diventa fosse problema dei più agevoli soluzione sei la tecnica giuridica la tecnica giuridica la tecnica legislativa la tecnica normativa
è una tecnica che Buddy all'effetto del contratto non tanto alla categoria di situazioni giuridiche soggettive
Ora sia noi ci riferiamo
Alla un'informazione della disciplina
Europea del conte
E poi non è che non abbiamo in tema in materia contrattuale nessuna ipotesi di uniformarci ma queste sono ipotesi che hanno dato luogo a realizzazioni laddove cioè si sono manifestanti
Degli interessi particolarmente sentiti pecche interessi di carattere omogeneo oppure interessi di carattere di di di gruppo interessi di categoria
Se è strettamente sei anche otto nessuno si potrebbe dire addirittura interessi che fanno pensare Costanzo show sta non a caso si tratta di interessi bianca lo sottolineano anche adesso i quali richiamano in maniera strettissimo appunto della Prius
Interessi omogenei sottoposta anche effimeri
Ma questo non toglie che siano estremamente rilevanti
Sia per una organizzazione sia per una economia di una società come l'attuale
E pensate ad esempio Howard direttiva e a un decreto legislativo di attuazione della disciplina
Dei pacchetti turistici
Abbiamo offerta per meglio dire dei pacchetti turistici
E così pure della contratto
Devo offerta della proprietà in multiproprietà tre milioni
Ma dopo opta cioè in otto occasioni diventano interessi di carattere più ragguardevole pochi rispetto alle esigenze Lopes
E sono quegli interessi che possono essere raggruppati sotto fummo ampia molto generica eccetto ma alla quale siamo abituati a pensare che anche noi un certo significato del contraente debole
La quale come sappiamo bene ha dato luogo non solamente a un nuovo in sé nel Codice degli articoli trecentosessantanove seguente mille quattrocentosessantanove bis seguenti insomma ma si tratta anche della creazione di discipline speciali
Laddove il codice
Offriva solamente l'Adc binario generale dell'atto e delle invalidità dell'altro
In relazione esigenze e bisogni che quando iudice anche cercato di soddisfare in nome di un generico ideale di giustizia come sui chiedo pensate ad esempio a quelle sentenze alle quali commesso degli errori riscontrati a quelle sentenze nelle quali ad esempio il giudice ha detto che il nucleo il contratto concluso attraverso la sottoscrizione di un modulo perché in quel contratto non era indicato il presso il servizio offerto
E il pezzo che invece certamente ricavabile attraverso le tecniche legislative di determinazione precetti colmi settecentosettantaquattro
Cioè si tratta di discipline innovazione acquisti interessi fondamentali che hanno creato dei veri e propri comparti normativi diverso
Quello ad esempio tenente attinente alla vendita fuori dei locali commerciali
Con disciplina le guardi hanno voglio una notevole forza
Di espansione oppure mostrano già un certo radicamento
In un tessuto più a cioè incidono su cui i modelli tradizionali
Che al di là dello occasioni legislativa che è stata colta in quel comparto normativo
E anche qui mi devo riferire delle indagini che sono state suggerite soprattutto da Massimo bianca cioè mi riferisco
Alla emergenza anche dalla legge
Dalla direttiva e poi dopo decreto
In tema di vendita Puy dei locali commerciali allarme emergenza anche da questa disciplina vi è una figura che non è né proposta mia accettazione cioè la figura della sollecitazione anche da questa disciplina
E la quale incide molto
E sul normale procedimento di formazione contatto meglio sul procedimento di formazione del contatto quale noi siamo abituati alleggerire gli articoli mille trecentoventisette seguenti province
Una rigorosa definizione di ruoli possiamo dirglieli dichiarazioni necessariamente indirizzate di cui la prima conoscere con costituisce l'ha proposto a seconda che deve essere necessariamente completamente adesiva costituisce accettazione eccetera eccetera l'inserimento della sollecitazione
E sconvolgente
Questo programma questo questo procedimento e può portare ad esempio a considerare l'accettazione quella che apparentemente la prima dichiarazione
E incide anche sul problema della conformità della necessaria conformità
Nel senso della conformità della accettazioni alla proposta Pecchia accettazione cita perché non sia cioè l'ONU ha proposto
Ora non v'è dubbio che dovrà ritrovarsi necessariamente una mi fu uniformazione delle icone e quindi necessariamente dovrà influenzi sulle regole del nostro codice in relazione all'ingresso della comunità unica
E questo è certamente attiene
A parte il generale dei contatti di obbligazioni qui non non entrano più in gioco le le moto che fino adesso hanno spinto
L'insieme hanno spinto per l'inserimento nel nostro sistema di questi comparti normativi provenienti dalle direttive comunitarie che attengono soprattutto alla individuazione e alla tutela
Di interessi fondamentale oppure autocefala
Un corso
Comunque disertori per quanto profondamente importa invece
Implica una incisione una incidenza sulla disciplina generale delle obbligazioni e dei contratti ora al di fuori e di questo problema di questa necessità di di intervenire
E io ho Miglio in domando e così anche il più noto questo affannoso esposizione ed laddove si tratta del conta lo strumento fondamentale per circolazione della ricchezza
E sarà necessario qualifiche di auto tre linee di uniformazione cioè in relazione a una
Un fenomeno così diffuso così generale così dalle linee così costanti perlomeno noi in una certa parte in una certa parte quale politologo circolazione ricchezza oppure sfida
Per la quale investito europeo comincia viveva stretto
Posso lascio
Ha sapientemente sottolineato l'esigenza che si giunga
Ad una leggi uniforme ad una legge uniforme europea in tema di obbligazioni e contratti ha ricordato agli che inizialmente qui il glorioso Progetto italo francese che certamente
E ha rappresentato
Una tappa importante nella storia dove non è stato e giuridica italiana progetto che probabilmente avrebbe avuto maggiore fortuna se nelle vicende politiche italiane avessero preso lungo il percorso un percorso diverso e probabilmente avrebbe potuto segnare veramente un un primo un primo concreto basso verso quelle traguardo al quale tutti guardiamo come arrivare a questo traguardo non c'è dubbio che lenticchie
Sottolineare a questo lascio riguarda
La disciplina di carattere generale
Ma
Questa disciplina di carattere generale a Barack
Settori che dobbiamo
Riconoscerlo presentano difficoltà
Maggiori o minori in in relazione alla
Possibilità di
Adozione di legge uniforme per esempio citata dal posso lascio la proprietà la proprietà non non c'è dubbio che costituisce
Bene
Un punto o di di di di di di di di estrema di estrema difficoltà in vista di una legge uniforme europea
Anche lo stesso contratto io posso dire per esempio che
Che qui sul contratto si sono scontrate dure opposte
Touré con riguardo
In particolare
Al problema se il contrario
Tosse l'effetto traslativo possa ricollegarsi al contratto oltre richiede invece vero che un atto reale ore ecco qui razionalmente razionalmente si potrebbe trovare una
Regola accettata i reparti del fondo però un non c'è dubbio che soprattutto i giuristi conservano un un particolare attaccamento alle loro radici culturali di Verona però
E quindi in questo quadro in questo quadro le il raggiungimento di quella meta diventa diventa difficile ma questo non ci deve scoraggiare ma semmai contrari
Che spingerci sollecitare
A ad un maggiore sforzo da parte dei da parte di tutti noi quindi
Con questo auspicio che io ringraziando tutti fiere l'Authority i presenti dichiaro chiusa questa sessione del di questo incontro
Infine
Ma appunto associazione sì