"Enrico Berlinguer: l'Italia, i cattolici, la questione morale" organizzato nell'ambito della Festa Nazionale di Liberazione

Cominciamo il dibattito di questa sera nonostante il tempo come vedete in Clementi Simo che continua a perseguitare la nostra festa negli anni
Il tema del dibattito Enrico Berlinguer l'Italia i cattolici la questione morale
I partecipanti li vedete a questo palco sono l'onorevole Gianfranco Nappi segreto della segreteria nazionale del partito da Rifondazione Comunista
Gianfranco Amendola
Dei Verdi l'onorevole
Non è onorevole ventotto dato dell'onorevole Valentino Parlato pensionata sei Fabrizio ad onor Valentino Parlato giornalista del Manifesto
Pietro Piero Folena del PDS coordina
Il dibattito col
C'erano proprio un onorevole che mi sfuggiva mi scusi onorevole Tripodi del Partito popolare
Coordina la discussione Corrado Perna che il direttore editoriale di Liberazione al quale cedo subito la parola
Rigide
Funziona sì si sente sì
Il dibattito di questa sera e incentrato sulla
Sulla figura e sulla politica di Berlinguer
E i temi che sono diciamo indicati nella nel tema del dibattito sono la questione cattolica
La questione morale la questione nazionale della democrazia
Vi sono tre dei punti fondamentali che hanno caratterizzato
La politica di Enrico Berlinguer e anche tre temi di grandissima attualità oggi nella situazione politica che rinviamo oggi
Sulla questione cattolica
La questione cattolica del rapporto fra la sinistra i cattolici
Non si può dire che sia questa una questione nuova per la sinistra
è una questione che è presente
In tutta la storia del movimento operaio e della sinistra
è una questione che è presente già in Gramsci nella questione meridionale
è una questione presente
Nella lotta di liberazione nella unità che si realizza nella lotta di liberazione contro il fascismo
Fra forze socialiste forza cattoliche forse comuniste
E una questione che
E presente
Nei lavori della Costituzione repubblicana quella Costituzione che oggi è da più parti messa in discussione
E già nella costituzione di è proprio uno sbocco
Unitario
Delle due culture della cultura solidaristica solidaristica cattolica da un lato e dalla e della cultura solidaristica socialista
Soltanto alcuni
Alcuni richiami a questa a questo sbocco che già c'è nella Costituzione
Per esempio come viene concepita l'economia nella Costituzione come viene concepita come viene concepito il mondo economico nella Costituzione come vengono concepiti i diritti sociali diritti del lavoro
Come viene concepita per esempio la solidarietà all'interno della Costituzione repubblicana
Come viene concepita
Come viene concesso vengono concepiti i limiti al diritto di proprietà e i limiti all'impresa
Questi sono alcuni degli esempi degli sbocchi diciamo così unitari convergenti della cultura cattolica da un lato ed è la cultura
Diciamo così comunista e socialista dall'altro lato
Ma questo filo di rapporto fra la sinistra i cattolici non si interrompe neanche dopo la rottura del mille novecento e quarantotto
Non si interrompe neanche durante il periodo della guerra fredda io ricordo soltanto due cose due esempi il Togliatti del mille novecentocinquantaquattro che davanti alla minaccia atomica fa un appello alla coscienza dei cristiani rispetto alla catastrofe nucleare oppure più avanti nel mille novecento e sessantatré quando appunto ancora Togliatti si interroga e interroga i cristiani e la loro coscienza sulla compatibilità fra imperialismo da un lato sfruttamento e capitalismo dall'altra
E poi ancora questo rapporto continua nell'unità d'azione dei sindacati confederali CGIL CISL UIL prima e poi nei punti avanzati di unità
Nel sessantotto nel sessantanove
Nella l'atteggiamento che comunisti e cattolici hanno per esempio di di fronte alla guerra del Vietnam oppure dopo il colpo di Stato incide che sconfigge
Annientarli esperienza di Unità popolare incivile e proprio in questo momento che Berlinguer con uno tre articoli
Uno della figlia del settembre del mille novecento è settantatré e altri due
Nella nei primi giorni diciamo di ottobre su Rinascita
Lancia quello che poi sarà chiamata la politica di compromesso storico o il compromesso storico cioè un'ipotesi di grande alleanza fra le forze socialiste le forze cattoliche e le forze comuniste
Per isolare la destra
E per garantire una prospettiva di rinnovamento democratico al Paese
L'obiettivo appunto è il rinnovamento e la democrazia e
Lo sviluppo del paese
Questa proposta è una proposta come voi sapete
Non diretta
Ai soggetti politici che in quel momento
Non diretta direttamente scusate il bisticcio ai soggetti politici in primo luogo la Democrazia Cristiana che avevano la rappresentanza stragrande dei cattolici era una proposta diretta le forze cattoliche articolate
Vale anche lì
Alla CISL UIL a tante altre forze cattoliche allora esistevano anche i cristiani per il socialismo
Tuttavia questa era questa era diciamo così l'indicazione di fondo ma
Non possiamo nasconderci che il soggetto di riferimento poi reale aldilà diciamo così di questa elaborazione era il partito dei cattolici cioè il partito che raggruppava
Il ceto medio urbano il ceto medio della campagna estratti della classe operaia cioè la Democrazia Cristiana
Questa proposta io vado naturalmente per i grandi schermi poi saranno
I nostri ospiti a soffermarsi maggiormente su questo questa proposta suscita un grande dibattito all'esterno del PC e dentro il pc e anche una polemica
Un dibattito aspro anche all'interno del partito
Fuori dal partito viene vissuta come un tentativo di egemonia a due fra Democrazia Cristiana da un lato e comunisti dall'altro che isola che emargina tutte le altre forze politiche
Per altri versi per altri versi venite viene visto anche all'interno del pc all'esterno come un cedimento come un allontanamento dalla prospettiva socialista
Mentre dal Partito socialista viene visto come una
Rottura dell'unità a sinistra e una marginalizzazione del partito socialista
Da altre parti viene vista e viene eletta soltanto come una uno richiamo alla compatibilità alle compatibilità fra rivendicazioni operaie e sistema capitalistico dato
E cioè viene interpretata soltanto come una politica dei sacrifici e una politica di contenimento salariale
Da altre parti ancora viene vista come una subordinazione di fatto al sistema di potere della Democrazia Cristiana che in quel momento e per quarant'anni precedenti aveva governato il Paese cioè viene di viene vissuta come
Un atto di su Bolt subalternità al gruppo di potere esiste
Indubbiamente questa proposta è una proposta che si lega anche alla questione come dicevo prima democratica e che anche se più avanti affronta la questione morale che è una delle grandi anticipazioni
Del pensiero dell'opera
Di Berlinguer e dei comunisti
Gli sviluppi come sappiamo e finisco some il governo di unità nazionale di solidarietà nazionale e poi il fallimento di questa esperienza
Che viene sancita dalla svolta di Salerno
Dove il PC
Ripudia
Corregge una sua impostazione di punta all'alternativa democratica
Io credo che una riflessione seria su questa politica vada fatta e una riflessione seria non è stata fatta nei
Dagli eredi del Pci né dal PDS a mio giudizio nei da Rifondazione Comunista
Ed è una riflessione che va fatta una riflessione storica seria sul fallimento di questa di questa esperienza anche perché
Alcuni vedono proprio in questo periodo in questa proposta l'inizio della crisi del PC che porterà alla Bolognina prima
Al PDS successivamente
Successivamente allora io finisco facendo una domanda ai nostri ospiti
Secondo voi
Quali furono i motivi di questo fallimento
Quali furono dal punto di vista vostro i motivi di questo fallimento di una
Politica
E cosa c'è di riproponibile oggi nella questione cattolica nel rapporto fra la sinistra e i cattolici in un momento in cui sono mutate le condizioni
I cattolici sono articolati e divisi anche politicamente non esiste più la democrazia cristiana ma abbiamo al governo le destre nel nostro paese in un in ultima analisi la domanda e questa come si poneva ieri e come si pone oggi nelle condizioni storiche mutate che noi abbiamo la questione cattolica la questione dei rapporti fra la sinistra e i cattolici
Cominciamo da Valentino Parlato
Del manifesto col seguiamo la sediamo a tribunali
Io devo dire
E spero di essere popolare
Che entrando in questa festa
Di liberazione di Rifondazione Comunista avendo trovato all'ingresso i ritratti di
Tagliati e di Berlinguer
Io sono stato un po'perplesso
Perché secondo me non si fa la storia in questo modo in questo modo si fanno solo Santini
Cioè il sessantotto gli atti il santo Berlinguer
E io credo
Perna nell'introduzione ammesso questi problemi io credo che noi dovremmo rivedere il nostro passato di comunisti
Qui si siamo tutti voglio dire comunisti o che veniamo dal Pci poi ci siamo divisi può riunione andato per i fatti suoi
E io credo che noi non possiamo io credo io sì
Sono un sedicente comunista sedicente nel senso che lo dico io poi magari non è vero no
Chi lo sa
Io credo che se vogliamo mantenere questa linea
Questo orientamento questa idea di cambiare veramente il mondo non solo di migliorarlo
Dove dobbiamo essere Volpe e leone a secondo delle circostanze io credo che noi dobbiamo rivedere il nostro passato meglio
E dobbiamo innanzitutto abolire i santini
Cioè se questo partito si chiama si chiama di Rifondazione comunista e non della restaurazione comunista
Ecco questo è un punto e allora noi dobbiamo rivedere anche questo la figura di Enrico Berlinguer
Io speravo che parlasse qualcuno prima per potere
Fare il provocatore di di rimessa mentre invece mi tocca parlare per primo
Ecco Enrico Berlinguer come diceva Antonio nella famosa commedia di Shakespeare è senza dubbio un uomo d'onore un uomo che resta come scrivete all'ingresso della vostra festa nella memoria del popolo italiano un uomo importante nella storia d'Italia ma un uomo che ha sbagliato molto secondo me che ha sbagliato molto che
Che noi dobbiamo come dire rivedere rileggere e capire
Proprio perché è stato importante se Fo non fosse stato importante se fosse un uomo da quattro soldi non sarebbe il caso di parlarne qui
E Luís
E l'uomo che nella prima fase pensa
A i comunisti che governano la società capitalista
Che resta società capitaliste
Che non c'era la rivoluzione e questo forse poteva avere ragione cioè dove bisogna primo discorso del mille novecentosettanta quando lui dice ci vuole una
Uno sviluppo ben controllato venne orientato e via di seguito
E fa questo operazione di intesa che in questo stava nella storia d'Italia perché la storia d'Italia è sempre stata una storia non di duelli ma di patteggiamenti di intensa con l'avversario
Questo ha cercato di fare
Questo ha cercato di fare fino al compromesso storico che è stata forse l'idea più interessante e più importante che Berlinguer abbia lasciato alla storia politica italiana
Cioè visto che la rivoluzione il cambiamento totale non si può fare visto che la storia procede per intese successive allora forse
La rivoluzione Illy intesa tra le radici di questo Paese tra le radici comuniste proletarie le radici cattoliche perché se no poi finiremo male
E questa è una cosa poi però Berlinguer in questa in questa ipotesi non capisce che questa ipotesi
Ha un grande costo è un grande rischio queste ipotesi di fare il patto tra le due forze dominanti fa esplodere fa necessariamente esplodere la protesta degli esclusi
E i discorsi di Berlinguer sul dice al nuovismo quando negli anni settanta sono discorsi terribili inaccettabili contro la storia contro la crescita
E a che cosa si riduce questo compromesso storico c'è un bellissimo libro adesso non ricordo il nome dell'autore
Che era un gioco un giornalista della televisione che voi conoscevate che faceva tutti i commenti alla televisione
Va be'non mi ricordo ma dove tutto poi il compromesso storico si riduce nei discorsi tra Evangelisti e Di Giulio alla buvette dove dicono in quella banca ci mettiamo questo in quell'altro ci mettiamo quella e questa è una cosa che ha impoverito
E l'austerità stessa di Berlinguer non è stata una austerità
Forte una austerità di destra quando la destra storica fa l'austerità la destra storica manda la gente in galera è stata una austerità per quelli che cominciavano a guadagnare dei soldi è stata un'austerità per i deboli non è stata l'austerità Perilli queste è stata l'austerità di Berlinguer questo va detto molto chiaramente secondo me
E dopo l'austerità corsa viene viene che Berlinguer si accorge che in questa operazione fallisce
E c'era fa seconda svolta di Salerno la seconda svolta di Salerno e dice ho sbagliato tutto cambiamo fronte
Ma e l'errore di chi ha investito soldi volti
Intelligenze in un'operazione e si ritira prima del tempo a quel punto valeva la pena continuare la svolta di Salerno e un cambiamento repentino e contraddittorio rispetto a quello che sono le ragioni della storia e andiamo in una storia assolutamente di contrasto andiamo al referendum sulla scala mobile il referendum sulla scala mobile era un referendum perduto in parte perduta in partenza
Ogni io penso perché io ho grande stima di Enrico Berlinguer
Che se Berlinguer fosse stato vivo al momento del referendum se per fare un'immagine come dire Militar popolaresca
Avesse comandato la cavalleria all'attacco forse i referendum sarebbe passato perché nel Mezzogiorno il referendum e passato per esempio no
E invece no e quindi è un'operazione secondo me
Cioè Berlinguer non è un eroe mai mi ero sbagliato e onori ci rifacciamo se vogliamo continuare rifondare aboliamo i santini ridiscutiamo Visentini e cerchiamo di ragionare
Sul passato di vedere bene il passato per vedere bene il presente mi scuso di questa mia offesa alle Santità pazienza
Gianfranco Amendola
Sente si sente
Mi sono chiesto più volte
Perché si è questa è la seconda volta che vengo invitato a un dibattito su Enrico Berlinguer la prima volta lo stato invitato dal circolo
Enrico Berlinguer a Roma
In occasione appunto nel decennale della morte di Berlinguer e anche questa volta sono molto grato di avere avuto questo invito a parlare di Berlinguer e mi sono chiesto rivolte perché io e getta già per la seconda volta vengo invitato a questo non so non non non faccio parte la storia del Partito comunista non sono mai stato sito Partito Comunista nono particolari benemerenze culturali o di ricerca verso il passato verso Berlinguer verso di tipo storico né storico né livello in modo politico specifico e però mi sono sono credo d'aver capito che questo invito deriva soprattutto dal fatto che in che perché ho scritto qualcosa di approfondito un aspetto della degli iscritti e dei discorsi di Berlinguer che
Mi sembra di particolare interesse particolare modernità per me e per quelli come me che pensano che oggi il vero
Motore il vero centro del di una di un del momento da sinistra passi attraverso un nuovo discorso ambientalista un discorso che diciamo novanta tempo durante anni qui non c'entra non può ripeterlo che passa attraverso una dequalificazione dello sviluppo un un uno sviluppo qualitativo e non certamente solamente quantitativo
E sotto questo profilo io vorrei farvi pochissime osservazioni e per non anche che per non sbagliare visto che negli ultimi questo decennale della morte di Berlinguer l'ho letto di tutto
Pare che Berlinguer leggendo cose scritte recentemente abbia detto e fatto di tutto
Io francamente vorrei anche documentare
Senza essere noioso spero ma poco con un supporto di alcune con le leggo tra virgolette alcune cose che ha scritto Berlinguer perché aveva forse ci capiamo meglio e forse si capisce meglio quello che voglio dire per alcune osservazioni che secondo me sono di grande attualità per il tema che stasera stiamo dibattendo
Ovviamente mi riferisco al tema che da ambientalista mi interessano in prima persona quello dell'austerità di Berlinguer cui già Valentino ha fatto qualche accenno
Ebbene io non so quanti di voi hanno veramente approfondito il pensiero di Berlinguer sul tema dell'austerità perché sembra che di austerità ognuno la vede a modo suo
Di sicuro diciamocelo subito quello che non era non Salgari Berlinguer l'austerità di Berlinguer non ha nulla a che vedere con la tristezza e con l'austerità di Ciampi e compagni diciamo subito questo perché altrimenti io ecco ma mi trovo davanti una intervista di Veltroni il quale invece dice che l'austerità di Berlinguer in sostanza poi coincide con le privazioni che in sostanza ci vengono proposte perché occorre far parlare alcune cose di bilancio non è affatto così
Berlinguer ha detto e scritto sempre esattamente il contrario secondo me ha usato un termine sbagliato
Perché in italiano il termine austerità a tutti noi
Richiama un qualcosa che viene a mancare delle privazioni c'è un diamo tutti un a automaticamente significato negativo a questa parola ma se poniamo vedere cosa intendeva Berlinguer per la sanità vediamo che esattamente il contrario
Berlinguer dice espressamente che certo che qualche privazione ci sarà con l'austerità ma nel rinunziare quando il superfluo qualcosa che non serve all'uomo qualcosa che ci è stata imposta dal tipo di società in cui viviamo
E quindi questa è la parte diciamo tra virgolette negativa della Salgari Berlinguer
Ma Berlinguer dice anche pistole mente che
Una politica di austerità
Non è una politica di tendenziale livellamento verso l'indigenza sto leggendo
Il discorso di Berlinguer del gennaio del settantasette all'Eliseo all'Eliseo in modo diciamo anche le fonti perché poi importante primo secondo Berlinguer e lo stallo leggo leggo tra virgolette
Una politica di austerità non è una politica di tendenziale livellamento verso l'indigenza né deve essere perseguita con lo scopo di garantire la semplice sopravvivenza di un sistema economico e sociale entrato in crisi
Una politica di austerità invece deve avere come scopo ed è per questo e solo per questo che può essere fatta poco dal movimento operaio quello di instaurare giustizia efficienza ordine e aggiungo una modalità nuova creando nuove solidarietà
E diventando un ampio molto democratico al servizio di un'opera di trasformazione sociale
In sostanza per Berlinguer
L'austerità è certamente una necessità
Perché non si può andare avanti all'infinito con la crescita quantitativa dei consumi
Ma a parte la necessità può e deve essere anche un'arma importante di modifica della società di modifica dello sviluppo di modifica dei valori in cui viviamo
Questo è quello che dice e quindi si dice e può condurre verso un assetto di economico e sociale ispirato e guidato dei principi della massima produttività generale della razionalità del rigore
Della giustizia del godimento di beni autentici è questa la parte più importante quali sono la cultura l'istruzione la salute un libro è strano rapporto con la salute
E con la natura
Ecco se mi consentite questo mi pare che sia la cosa principale Berlinguer dice con grande chiarezza se l'italiano ha un senso che la
Il l'obiettivo il dello sviluppo di un Paese se mi consentite a termine la felicità
Non consiste nell'aumento di beni materiali ma consistente nella nella vere quelle tante cose che spesso non trovano ingresso negli indici di benessere di un paese nel prodotto interno lordo
Che si chiamano soddisfazione pace solidarietà essere in pace con se stessi con gli altri con la natura tutte quelle cose che non sappiamo che ci fanno star bene
Ma che in realtà non vengono mai considerate come indice dello sviluppo di un Paese queste quello che dice Berlinguer quindi l'austerità intesa sonante come lotta per trasformare la società
E allora primo punto che domanda che vorrei porvi voi pensate che questa austerità abbia qualcosa a vedere col governo Ciampi e compagni francamente la risposta non può che essere negativa chiunque oggi voglia spacciati
Il ritorno a Ciampi è quello che ha significato sepolto rispetto per Ciampi parla veramente dal punto vista politico
Come un qualcosa che abbia a che vedere con l'austerità di Berlinguer evidentemente o è in malafede o non c'ha capito una città
Secondo punto che poniamo anche sotto questo profilo
Devo dire sotto torchio Berlinguer è modernissimo in sostanza Berlinguer anticipato quella quella cosa su cui oggi non siamo tanto risplendono inventa visti da in tutto il mondo lo sviluppo sostenibile
Berlinguer ci dice con chiarezza
Amici state attenti a non farvi imbrogliare dallo sviluppo sostenibile
Che cos'è lo sviluppo sostenibile quello che noi oggi diamo sviluppo terribile e Berlinguer già aveva prefigurato lo sviluppo sostenibile non è altro che un tipo di società in cui la sinistra
Serve da razionalizzatore di questo tipo di sviluppo che stiamo vivendo in sostanza andando avanti così di sicuro non si può non non non si può andare avanti per molto a lungo e allora il compito che viene assegnato alla sinistra dal molto allo sviluppo sostenibile è quello di mettere un po'di freni perché altro non si può fare ma senza cambiare nulla nel tipo di valori nelle Tivoli sviluppo che stiamo vivendo faccio un esempio perché porta ci capiamo meglio
Problema del traffico le nostre città
Chi vuole lo sviluppo sostenibile ci dice come a Los Angeles che dobbiamo risolverlo portante auto elettriche per cui nel due mila dieci a Los Angeles hanno tutte auto elettriche
Sono tutti contenti perché non mi sarà più inquinamento tutti contenti e felici di vivere in una città piena di auto elettriche
Senza contare non solo che l'inquinamento vera solamente spostato perché ci vorrà più elettricità
Non solo che avremo sempre inquinamento da lamiere e che il traffico rimarrà lo stesso anche se sarà meno inquinante lì ma senza del voto soprattutto del fatto
Che il tipo di modello che non poté andare avanti un tipo di monello che basato sull'auto privata nelle città che ci sono gli uni dagli altri e che fa sì che ci guardiamo con odio ogni semaforo aspettando che scatti il verde
Queste sviluppo sostenibile altro sviluppo lo sviluppo quello che io chiamo i cosviluppo è un'altra cosa ed è quello che dice Pibe lingue
è quella cosa che che pare parte ad altri valori per cui se vogliamo restare
Lo estrapolo nel nostro settore l'altro sviluppo e lo sviluppo in cui una una la mobilità in una città affidata al dopo l'altro a un trasporto pubblico leggero non inquinante efficiente e razionale che faccia avere contatti tra la gente non che separi gli uni dagli altri questa è la grande differenza eppure oggi tutti ci propongono e devo dire anche e soprattutto in buona parte della sinistra non uno sviluppo alternativo ma al massimo uno sviluppo sostenibile
Insomma io in cinque anni di Parlamento europeo vi assicuro che ogni volta che a sinistra si parlava di di sviluppo veniva sempre fuori a tutti i livelli da tutti i Paesi poi questo discorso sviluppo sostenibile inteso sempre come l'ambientalismo che è la ciliegina verde sulla torta di questo sviluppo che però non può essere modificato né come valori né come obiettivo l'alternativa è cosa diversa lo sviluppo diverse questo Berlinguer lo dice con grande con grande chiarezza distinguendo molto bene tra crescita economica
E tra benessere dello
E allora
In questo quadro complessivo
Si colloca il compromesso storico di Berlinguer parlo sempre del secondo Berlinguer e vedo sempre conto di quello che leggo di dove prendo quello che leggo
Ora stop pre sta adesso un sbrana il brano che vi voglio leggere lo leggo da un editoriale di rinascita il compromesso nella fase attuale del ventiquattro agosto mille novecentosettantanove
Cosa dice Berlinguer a proposito del compromesso storico
Che in sostanza non ha importanza solo il quanto produrre e cioè l'aumento del prodotto interno lordo ma importante sa anche soprattutto il che cosa produrre
E il perché produrre io forse aggiungere che anche per chi produrre
E ci dice anche
Che se le cose stanno così
I termini di un compromesso di portata storica tra chi è solo interessato alquanto produrre e chi è interessato invece al che cosa che al perché produrre
Possono essere delineati con sufficiente approssimazione in altri termini
L'incontro che Berlinguer proponeva non con la democrazia cristiana
Con quelli che non erano comunisti e in particolare con i cattolici intesi come Massa complessiva
Era quella di fare un incontro in cui si saldasse certo l'aumento della produzione ma unitamente a che cosa produrre e perché produrre quindi alla quantità
Sposare anche un discorso di qualità e di obiettivi
Questa è la cosa principale e devo dire anche che dice sempre Berrino e tra virgolette
Che per la classe operaia
Il cessare di dare per scontato che problemi dell'accumulazione sono lasciati in mano e comunque le sorti dei capitalisti
E il prendere invece coscienza che oggi è suo dovere storico assumervi su se stessa e farli propri comporta l'acquisizione di quella che oggi con modo discutibile viene chiamata cultura di governo e qui faccio la seconda e penultima
Osservazione
Voi pensate che la cultura di governo di cui si parla oggi per la sinistra sia la stessa di questa di Berlinguer
Che s'la legava direttamente ai contenuti del perché cosa produrre
E per chi produrre e perché produrre oppure la cultura di governo di questi Paci Ciancia oggi non ha nulla a che vedere con la cultura di governo da sinistra di cui parlava Berlinguer
E arrivo al terzo e ultimo punto
E qui mi riferisco alla introduzione al contemporaneo dedicata patria società pubblicato il sei dicembre dell'ottantuno
Questo è il terzo terzo e ultimo scritto che vi voglio citare
Quando si arriva a questo in questo quadro allora devo dire che Berlinguer forse secondo me con grande premonizione
Fa una una conclusione io che la la chiamo concluse tutte queste sue riflessioni sullo Stellita su come lo storico sullo sviluppo
E in sostanza ci dice
Lo leggo tra virgolette
Va chiarito subito che compromesso storico rinnovamento e questo nuovo tipo di austerità
Non si non va confuso con quel presunto rinnovamento al quale ci sollecitano troppi nostri critici secondo costoro dice Berlinguer il rinnovamento del PC si avrebbe effettivamente solo in presenza della seguente novità
Il nostro partito dovrebbe cessare di essere comunista
Dovrebbe finirla di essere diverso dovrebbe cioè come si ama dire oggi omologarsi agli altri partiti ossia diventare più democratico più occidentale più europeo
Ma nel senso di divenire in ultima analisi una formazione politica come ce n'è tante inserita nel sistema vigente protesa tutt'al più a parziali e settoriali aggiustamenti al suo interno insomma per tutti costoro dice Berlinguer daremmo la vera prova da nostra capacità di rinnovarsi solo se rinunciassimo a rimanere a rimanere un partito che per i suoi caratteri per lo stile della sua vita interna per la sua condotta per i suoi ideali
Resta non assimilabile ai metodi di lotta politica di governo di gestione della cosa pubblica al costume interno e modi di esercizio e di abuso del potere che caratterizzano gli attuali partiti non comunisti
E anticomunisti italiani
E aggiunge subito dopo
Che per evitare tutto questo occorre guardarsi da quello che un quello che è uno dei grossi difetti
Della
Della della politica la politica moderna e occorre cioè ed è l'ultima citazione che vi faccio
Liberarsi definitivamente rapidamente da una visione riduttiva della politica da lotta politica che tende a misurarne i risultati solo in termini di voti per i partiti di numero di seggi nelle assemblee elettive
Di peso espresso il numero di posti e posizioni di potere
Di formazione gli schieramenti politici parlamentari e di governo parla di Dio vi chiedo e mi chiedo ed è l'ultima osservazione che faccio
Voi pensate che oggi il progettato incontro
Che si propone oggi tra
PDS ed altri el e i popolari sia nell'ambito del compromesso storico di cui parlava Berlinguer basato soprattutto su
Per chi produrre
Cosa produrre
E a quali obiettivi per ungere Nova mento della società oppure non sia esclusivamente per arrivare a un aumento numerico di voti a un aumento numerico di potere fine a se stesso
Io devo dire sono molto preoccupato quando poi leggo e sento che persona stimabilissima e della sinistra
Oggi ci dicono che il blando obiettivo arrivare comunque al cinquantuno per cento oppure sento che oggi lo slogan
Dobbiamo rifarci e tutti lo ripetono palesemente perché ormai con gli slogan e nessuno pensa più che la sua testa
Occorre modificare il vecchio slogan secondo cui l'importante
Non è vincere ma partecipare oggi invece l'importante non è partecipare ma vincere
Ma vincere perché cosa a che serve un cinquantuno per cento a che serve un Martinazzoli sindaco se poi non sappiamo per chi perché per quali obiettivi per quale progresso per quale felicità
Adesso la parola all'onorevole Rotondi del Partito popolare italiano
Le osterie e alla provocazione iniziale fatta dal nostro moderatore
E senza trascurare quelle che sono venute via via intanto sei tentato di dire buono Berlinguer perché non è che siamo partiti ma d'altra parte non è una commemorazione è una riflessione politica
E devo dire che a mio avviso la storia non si ripete mai nemmeno negli incontri politici
Anche quando ci si sposa di nuovo dopo un divorzio si dice che è un nuovo matrimonio
Persino intendo nei rapporti sentimentali figuriamoci in quelli politici rispondo subito alla domanda alla provocazione dicendo
Che a mio avviso non vi è alcuna similitudine tra all'Italia
Che indusse Enrico Berlinguer a progettare il compromesso storico
E l'Italia di oggi che ci propone punti di riferimento totalmente mutati a sinistra al centro a destra ma direi anche ben oltre le le categorie della politica
Francamente io non facevo politica attiva a livello parlamentare ma mi occupavo già di politica quando nel mio partito che allora era la Democrazia Cristiana
E nel vostro che allora era parlo di chi ci ospita il Partito comunista si discuteva della prospettiva del compromesso storico io ero contro il compromesso storico
Ho fatto tanti congressi contro De Mita allora leader della sinistra democristiana
Perché mi faceva spavento l'idea di un patto di governo che mettesse assieme due partiti che sommavano quasi l'ottanta per cento dei consensi elettorali
Avevo paura di un patto di governo che di fatto prefigurava una situazione per carità senza vocaboli allarmistici totalitaria delegando peraltro l'opposizione di fatto al solo Movimento Sociale Italiano la cui espansione già allora tutto sommato alcuni Dinoi soprattutto nel Mezzogiorno temevano
Perché il vizietto missino di agitare l'accordo del centro e della sinistra oggi della DC e del Partito comunista ieri
C'è oggi e c'era ieri tutto sommato la destra ha sempre desiderato che ci fosse una intesa tra democratici cristiani e comunisti per giustificare la propria esistenza e per accrescere il proprio spazio politico
Non mi convinceva il compromesso storico ritenendo allora che il problema della democrazia italiana fosse appunto il passaggio
Da un modo di governare che alcuni hanno successivamente definito consociativo indubbiamente con poca generosità ma anche con qualche buona ragione approssimativa
E speravamo allora consegni con altri che potesse giungere anche in Italia
Quella che alcuni chiamavano la democrazia compiuta e che poi e la sfida democratica di sempre la sfida di quando in una piazza decisi divide di qua e di là di qua volevamo esserci noi di là accettavamo che ci fosse una Sinistra democratica che incalza asse la Democrazia Cristiana
Sulle questioni più significative e la spedisce quando era ora all'opposizione noi speravamo che quell'ora non giungesse ma sapevamo ripetevamo con Andreotti che quella sarebbe stata l'ora della vittoria definitiva
Di un'idea democratica che in Italia e e quella sì sicuramente nata dalle battaglie dei cattolici e dei comunisti in ma che non poteva
Evolvere certamente nella convivenza senza opposizioni dei due maggiori partiti
Oggi
Quelle condizioni sono assenti io non vedo proprio
Nessuna similitudine tra la proposta di D'Alema del Polo democratico e la proposta di Berlinguer del compromesso storico son d'accordo con Parlato che non si può far coincidere la questione cattolica con la questione dell'intesa col Partito popolare che sicuramente un partito di cattolici ma meno ancora della Democrazia cristiana può considerarsi il partito dei cattolici peraltro i cattolici sono stati presenti sempre dappertutto anche nel quarantasei era in fondo una presunzione nostra e vostra quella di ritenere che la democrazia cristiana fosse il partito dei cattolici perché una eventuale intesa con la Democrazia cristiana esaurisse la questione del rapporto della sinistra coi cattolici in ultima analisi della sinistra anche con una parte di se stessa perché nella sinistra è stata sempre
Presente
Una testimonianza di ispirazione cristiana
Oggi il problema è diverso oggi mica si mettono assieme partitiche hanno una presenza preponderante nell'elettorato e nella società
Amiche ed amici oggi siamo in quella che la stagione della democrazia effettiva abbiamo votato con un sistema incompleto sul piano della perfezione maggioritaria ma con un sistema che ha consentito ad alcuni rivincere alti di perdere hanno e altri popolari di sparire perché abbiamo avuto un'abilità che indiscutibilmente non pensavamo di aprire quella di ingannare il tempo per stabilire più o meno da che parte stare di non scegliere e alla fine siamo rimasti fuori gioco perché io sono uno dei quattro con colleghi che sono stati eletti nei collegi uninominali significa che in quattrocentosessantotto abbiamo perso significa che politicamente siamo spariti
Significa che non abbiamo capito qui cito anch'io un segretario ma stavolta è D'Alema non abbiamo capito il sistema elettorale che noi stessi avevamo voluto perché il sistema maggioritario non consente una terza posizione tra le due posizioni che l'elettorato percepisce come i termini della decisione
Oggi si dice da che parte stanno i popolari benché io credo che quando si risponde che stanno all'opposizione non c'è da aggiungere molto
Il mio segretario politico del quale ho grande stima anche se ho votato per un altro candidato in Congresso mio segretario politico ripete
Che i popolari possono essere alleati della sinistra senza Rifondazione o di Forza Italia senza Alleanza nazionale dialetticamente io gli dico sempre che sono un po'discutibili entrambe le considerazioni un po'perché sul versante della destra noi diamo per scontato che l'alleanza tra Berlusconi e Fini non vi allarmante lo dico alla pazienza degli amici non non non voglio ripercorrere tutta la recente politica italiana vado per flash
Noi diamo per scontato che questa sia un'alleanza che è capitata perché noi non ci stavamo un ripiego del Cavaliere che dopo il no di Martinazzoli ha detto dove in mancanza d'altro io ritengo che non sia così
Io non solo ritengo che Berlusconi abbia riflettuto sin dalle elezioni romane in questa alleanza ma son convinto che la Free abilità del consenso di Forza Italia
E forse in qualche modo la dissoluzione di quella gregata o elettorale e strutturale
Non significa affatto nella resurrezione del centro né la vittoria automatica dello schieramento di sinistra perché c'è già Fini che presidia saldamente una posizione di cui egli erede
Io no no mai vissuto il mito della emarginazione dei neofascisti che tutto sommato mi parevano della Prima Repubblica figure un po'irritante un po'patetiche mai pericolose ma debbo dire se è consentito anche a Meda qui fare una critica alla conduzione politica della sinistra credo che forse sia stato un errore a
Come tutto sommato
Presunto capo di un'opposizione che invece è diventata maggioranza ma oggi la destra c'è e lì
è un dato di fatto mi farebbe piacere che il centro neri prendesse il posto spererei una resurrezione del mio partito ma in politica
Non solo i desideri a dettare le condizioni la realtà è che al posto della Democrazia Cristiana
Partito che tempera ava nella mitezza di una ispirazione religiosa un voto moderato che
Oggi
Opposto di quel partito c'è una destra che non tenderà a nulla anzi esaspera
Perché io non son convinto che quella destra di Fini sia neofascista ma son convinto senz'altro che sia reazionaria perché circola IMI e soprattutto nel mondo giovanile
Un vento reazionario
Che mi spiego col fatto che noi abbiamo educato i nostri figli e fratelli minori all'idea che bisognasse vestire firmato che bisognasse essere i primi più bravi più forti
Non c'è da stupirsi che a un certo punto si ragazzi sir evitino di quelli che sono più deboli ritengono che sì ne possa persino fare a meno
Passeggiavo per Roma qualche settimana fa quando c'era un ragazzino che certo non è loggione un ringhiano che cercava di strappare un portafogli non voglio fare per carità
Il pietismo
Catto comunista di dire che era lì a rubare perché aveva bisogno bisognava evitare che rubasse
E l'anche se volete richiamarlo perché rubava ma mi ha dato fastidio sentire due ragazzi di diciassette diciotto anni uno dei quali diceva che bisognava sbattere in galera e l'altro che diceva che bisognava anche Argos Pirlo questa condizione culturale cioè finché noi stiamo a discutere se bisogna esser come mi pareva di capire dall'intervento dell'amico Amendola minoritari e diciamo così
Testimoniò maggioritarie vincenti accostò B finché stiamo discutere di questo noi faremo i conti con questa destra
Che sta al Governo anche in funzione della incapacità di apprezzare al maggioritario i partiti che tradizionalmente rappresentano le culture democratiche quindi dico all'amico moderatore che non bello attuale la proposta di Enrico Berlinguer che Rispetto come pezzo di storia del nostro Paese vedo invece estremamente attuale
Una coalizione democratica che trasformi gradualmente alcuni indirizzi li renda adeguati all'esigenza di aprire oggi una sinistra moderna un Polo democratico che non facciamo
La politica col pallottoliere ma che neppure si rassegni a fare a meno del pallottoliere
E completando l'analisi non è e c'era tutto per dovere di ospite che dico che non condivido neppure l'idea preconcetta che questa coalizione debba fare a meno di Rifondazione perché ritengo che sia una maniera un po'svelta con cui noi moderati ci laviamo anima giustificandosi con chi non ci chiede proprio nessuna giustificazione
Di pensare ad un'alleanza con la sinistra che discende naturalmente dal percorso politico avviato all'indomani delle elezioni di marzo
Dipenderà da Rifondazione ma io dico che molte sono le rifondazioni che da questo percorso
Vanno espulse
La rifondazione comunista non è l'unica Rifondazione c'è anche una rifondazione democristiana che va espulsa da questo percorso l'idea che in qualche modo ci debba essere una fase intermedia di rivincita
Su Berlusconi ed una fase finale di resurrezione democristiana lo dice uno che democristiano si sente ancora è un'idea decisamente peregrine
Ci attende una sfida diversa a cui senza difficoltà dico che forse non siamo preparati ma che se non cominciamo a preparare non arriverà mai
Poi
Ma io dico subito che
Non succede spesso Emma questa sera sono raccordo con la maggioranza delle cose che ha detto Valentino Parlato
Anzi negli ultimi anni è successo molto di rado questa sera invece
Sono d'accordo con la maggioranza delle cose che ha detto salvo su un punto
E a me pare importante ma
Forse anche parlato la pensa così in in realtà non ne ha non ha fatto cenno
E cioè Berlinguer è stato un grande
Per quello che riguarda
La visione dei problemi
Del mondo
Secondo me
Non è il tema di questa sera non lo voglio approfondire
Però la visione
Priva di provincialismo
Delle vicende italiane nazionali
Dentro
Lo scenario europeo lo scenario mondiale
In modo in alcuni tratti perfino profetico
Secondo me ci consegna ancora del materiale sul quale la sinistra nelle sue diverse componenti
Ancora oggi a dieci anni dalla morte di Berlinguer appare in ritardo
Non mi riferisco solo
All'aspetto che più si è conosciuto e discusso
E cioè la critica i Paesi del socialismo reale
Fino allo strappo del mille novecentottantuno
Semmai su questo aspetto io credo che ci sono stati i limiti e ritardi
Da imputare non solo a Berlinguer ma una certa eredità
Che non permetteva di trarre pienamente alcune conclusioni
Muovendo dalle critiche che il Partito comunista italiano allora faceva all'Unione Sovietica ad altri Paesi socialisti
Ma mi riferisco soprattutto alla
All'approccio alla
Questione della pace
Come visione del mondo la pace come visione del mondo
Non solo come obiettivo di una lotta o di un movimento
Dello sviluppo come altro nome della pace matematica del sud del mondo
Della
Approccio a quello che poi lui in alcuni momenti della fase finale della sua vita arrivò
A definire una forma di universalismo
Io ricordo
Il discorso che fece quando Assisi
Riconoscere mille novecentottantatré citando il folle Francesco San Francesco
Che si
Ribellava ai potenti del suo tempo
E lì c'è in quel discorso un riferimento una visione diciamo di tipo universalistica qui ci possono essere molti elementi di ingenuità e si potrebbe perfino dire i reni Stitch Cirilli esci
E che però diciamo probabilmente conteneva
Anticipazioni profonde
Rispetto ai drammi e ai problemi che abbiamo visto negli anni successivi
Ma ritornando alla questione politica che è stata qui posto dal moderatore
Anch'io penso che la proposta del compromesso storico
è stata la riflessione politica più elevata di Enrico Berlinguer
E ha dimostrato Berlinguer in quell'occasione il coraggio di tradurre in una proposta politica
Un impianto che era l'impianto togliattiano
Ma che fino
Alla sua segreteria la sede di Berlinguer
Era rimasto
In un orizzonte più indefinito ha più vago
La questione del governo
Come questione stringente
La questione del consenso
E delle forme attraverso cui realizzare una trasformazione profonda non solo un aggiustamento parziale la società italiana
Questo tema viene posto come tema politico con gli articoli due mila trecentosettantasei
Perché è fallito però è questa la domanda
è un problema
è un grande problema su sul quale questo è il punto su io sono più d'accordo con Parlato noi credo non abbiamo ancora fatto
Tutti i conti io penso che sia fallito
Sia fallita con la strategia perché c'era una cultura inadeguata della società italiana
Con elementi di catastrofismo
Perfino di crolli Isma'
Con elementi di forte semplificazione
Che in modo particolare in riferimento a quello che era venuto nel sessantotto sessantanove non aveva fatto fare al Partito Comunista Italiano i conti su un terreno qualitativo
Con
La natura
Della rottura degli anni sessanta del sessantotto sessantanove
Cioè con domande che andavano al di là degli orizzonti tradizionali della sinistra del movimento comunista del movimento socialista delle forze
Che tradizionalmente si richiamava la movimento operaio
E così noi siamo arrivati
Con una scarsa cultura della Società e conoscenza dalla società
Ha un appuntamento come quello del governo in cui sono stati fatti anche passaggi tatticamente discutibile ma adesso non voglio farla lunga
Tra il settantasei e settantasette settantotto
Nei quali in nome di un primus di una priorità della politica
Che era
Il fatto politico sicuramente dirompente
Della prospettiva di un ingresso del Partito comunista italiano al governo del paese
Si metteva in secondo piano
Il programma economico e sociale
Fu quella che venne chiamata e teorizzata come politica dei due tempi
Io non so se me l'austerità
Quanto diciamo ci fosse già di anticipazione all'Eliseo nel ancora dei brani successivi che all'età Gianfranco Amendola
Di quella che è stata negli anni Ottanta poi la grande rottura del movimento ecologista di una critica la concezione qualitativa dello sviluppo c'era sicuramente quanto ci fosse anche di un certo vizio della movimento operaio
Le sue diverse componenti di voler trovare una giustificazione come dire nobile teorica ideologica a una politica
Fatto sta che la politica è economiche è una politica dei due tempi oggi sacrifici
Poi domani cambi la contropartita politica
Che
Era di là da venire
Che non era immediata perché il PC non era il Governo era prima alla all'astensione poi in maggioranza
Avrebbero dovuto essere ripagati
Questo questo grande politicismo è stato anche nobile in qualche modo non ha retto al confronto con la società italiana
Non ha retto sul fronte operaio i metalmeccanici il due dicembre in piazza del standard il due dicembre stampa sette che segnano la fine dalla politica dalla solidarietà nazionale non ha letto nei confronti di quegli strati esclusi
Come è stato detto da da parlate come è stato detto per altri versi anche dall'onorevole Rotondi poco fa cioè
Settori soprattutto giovanili ma non solo giovanili che vedevano con grande preoccupazione un approccio di quella natura la questione del governo
è saltato in tutti i suoi aspetti io lo
Allora lo lo voglio sottolineare ancora questa sera è impressionante la distanza che c'è in solo dodici mesi di tempo
Fra il discorso che fa Berlingo era moderna nel settantasette
In pieno movimento in cui la sua lettura del movimento sono quattro non saranno quattro Mutarelli a schiantare dalla faccia della terra il Grande Fratello italiano
è il discorso che fa dodici mesi dopo a Genova la festa dell'Unità indurisce nuovi soggetti che sembra Ingrao
Diciamo in versione
Berlingueriana
è impresso in dodici mesi cosa è successo
Beh io credo che
Nella fase successiva è quello che è stato chiamato il secondo Berlinguer anche qui questa sera
C'è una straordinaria scoperta di alcuni da alcune tematica sociale e culturale
Che è seconda
L'ecologia
è una concezione diversa dello sviluppo il femminismo
è lui che diciamo dal punto di vista maschile e dal punto di vista di di un segretario di partito fa compiere
Un diciamo una rottura
Ha un e ma una visione tradizionale del rapporto con la questione delle donne
E poi successivamente alla grande questa del pacifismo della pace che fu l'elemento dominante degli ultimi anni della sua vita
Bene in quel Berlinguer
C'era una visione ancora
Negativa sostanzialmente senza speranze
Sulla possibilità che in tempi Brevi all'interno della società italiana potessero maturare condizioni
Di una nuova fase di espansione delle forze progressiste Risi minestra
Probabilmente aveva colto il fatto che la vittoria di Reagan della Thatcher annunciava l'uno lungo decenni il lungo decennio della destra
Però
Il limite politico
Di questa posizione
è che indicava
Al sindacato alla classe operaia ai lavoratori ai movimenti nuovi una straordinaria linea di resistenza
Ma non indicava una linea di
Io non so se sarebbe stata possibile ancora in quel momento non spetta a me dirlo lo indicava una linea
Diciamo che sta
Sviluppava il concetto che stava alla base della strategia
Del compromesso storico cioè come governare una società di questo tipo per una forza della sinistra senza incorrere in errori che in limiti tradizionali che altre forze della sinistra quando sono dal Governo in Europa avevamo già allora dimostra
Ora quella indicazione di resistenza è stata importata e non non sono presidi dirla perché se il craxismo alla fine del decennio poi è stato battuto e anche perché nel corso degli anni ottanta c'è stato chi ha resistito
Ma è stata una linea di resistenza non di espansione
è stata una linea in cui per esempio sul terreno del trasformazione economica dalla Società italiana noi abbiamo via via perso rapporti con cambiamenti che erano in atto all'interno del nostro stesso mondo operaio del lavoro del lavoro dipendente all'interno del lavoro autonomo
All'interno di altri strati sociali nel Mezzogiorno in cui in quegli anni ottanta dilaga il partito unico dalla spesa pubblica
Allora io voglio concludere
L'alternativa democratica non può essere dipinta
La la seconda svolta di Salerno
Come un approccio neo frontista da parte di Berlinguer penso che faremmo veramente un torto se vogliamo ragionare fuori dalla polemica politica
Alla figura nel bene e con i limiti di Enrico Berlinguer
Se dipinge Issime l'alternativa come un approdo tardivo ha una posizione di tipo frontista una frontista
Appunto perché era contro Craxi
Esattamente era contro Craxi prima di tutto
Non solo ma
Luis spesso
Rifiuta di dargli c'è un premio l'articolo sulle pubblicate nel decennale della del Cile in cui rifiuta di dare
Alla Alternativa democratica mettendolo in rapporto alla strategia del compromesso storico l'interpretazione di una proposta politica
Che si può spendere nell'immediato anche nel medio periodo
Era un'indicazione
All'interno della quale c'era la grande priorità la questione morale poi talmente parleremo meglio in un secondo
Giro di di questo aspetto
Allora io ritengo
Che e qui sono d'accordo con Rotondi
La condizione dell'Italia di oggi è totalmente riversa perché abbiamo un governo di destra che ha saputo anche sfondare al centro
E quindi fantasmi di compromessi storici o di politiche la sua internazionale non possono a mio giudizio neppure essere evocati
Il problema però è prendere atto
Che è una politica
Frontista
Autosufficiente
Che la sinistra pur rinnovandosi pur realizzando alla fine negli accordi unitari pur con molti limiti alle scorse elezioni politiche
Questa politica
Anche per la legge elettorale
Ma soprattutto per le caratteristiche anche alla società italiana
Non è sufficiente per rispondere al problema del Governo delle sinistre
E cioè della presenza in un governo del paese
Per le forze che si richiamano al movimento operaio della sinistra non è sufficiente e qui c'è un aspetto fecondo
Della riflessione sull'apporto
Di strati più larghi della società
La componente moderata
Di una cultura che è stata anticomunista in questo Paese che in una parte e e sicuramente oggi di destra ma che in una sua parte invece è priva di rappresentanza politica una scarsa rappresentanza politica ma rifiuta di andare con la destra
Voglio dire che
Per pensare abbattere la destra e a costruire le condizioni di una riscossa non basti amo solo voi progressisti
Abbiamo bisogno non di fare un accordo a tavolino con Buttiglione col Partito popolare
Ma abbiamo bisogno di a lanciare una grande sfida sui contenuti
Sul come e perché produrre ma anche sulla quantità di giovani che nel Mezzogiorno sono esclusi da ogni possibilità di produrre
Su come ridurre l'orario di lavoro
Ma anche su come con cui stare il lavoro autonomo il precariato diffuso tutte le forme di decentramento a una prospettiva di nuova solidarietà
Su la difesa dei valori che stanno alla base dello stato sociale sapendo che però questi valori sono contrastati prima di tutto
Da quelle forme aberranti travolte mostruosa di Stato assistenziale e clientelare che stato concretamente costruito quindi Italia
Bene sul terreno dei contenuti che noi dobbiamo lavorare per un incontro per un patto sociale fra forze economiche sociali professionali
Della cultura dei movimenti della società civile dei comuni fra forze politiche esistenti e che verranno che condividono
Una piattaforma di opposizione alla destra alla sua cultura come ha detto il cardinale Martini ma che soprattutto vogliono mettere in campo
Una ipotesi quel minimo comune denominatore per permettere a questo Paese di riprendere un cammino e di creare domani si le condizioni in alternanza tra la sinistra e la destra ma che sia un'alternanza
In cui
è possibile un ricambio di governo senza che questo provochi
Un collasso
Istituzionale un partito democratico come oggi
Si rischia di provocare
La transizione quindi c'è ancora e dobbiamo governarla con una proposta che riprende a qualcosa
Per la parte migliore delle nostre tradizioni ma sapendo che al di là dalle nostre tradizioni la cosa più importante che dobbiamo fare è quella di mettere l'orecchio a terra a sentire che cosa viene dalla società italiane in questo momento e su questa base costruire un linguaggio comune una proposta comune e una prospettiva comune fra le forze che vogliono battere Berlusconi
Aprire un'altra prospettiva per l'Italia
Prima di dare la parola Gianfranco Ratti della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista
Voglio ricordare che oggi è il quarto ricorre il quarto anniversario della morte del compagno Giancarlo Paietta
A cui io credo interpretare i vostri sentimenti va il nostro ricordo più affettuoso e più riconoscente per uno dei più grandi dirigenti del Partito comunista italiano
La parola Gianfranco Ratti ma sì io sono
Sono d'accordo con Valentino Parlato
A a a
Assicura
Aspetto
Sono d'accordo su un punto
L'immagine di Berlinguer che lui ha avuto modo di vedere all'ingresso della festa
Così come quella stessa di Togliatti non vogliono rappresentare per noi per Rifondazione Comunista o appunto insomma quella cosa che diceva Luís un santino dei santi
Vogliono intanto rappresentare un riferimento
E vogliono rappresentare attraverso la discussione che c'è stata già qualche giorno fa su Togliatti e quella di stasera su Berlinguer
Un riferimento per una ricerca aperta che è critica
Che non può che essere critica
Del resto
Abbiamo ascoltato diverse interpretazioni di Berlinguer probabilmente io stesso ne fornirò un'altra ancora diversa è questo stesso fatto a suo modo
è la dimostrazione anche degli elementi di contraddizione
Attraverso i quali è proceduto lo sviluppo stesso della del ruolo e dell'elaborazione di Enrico Berlinguer
Ora io vorrei partire dalla domanda che poneva Corrado si credo che la strategia del compromesso storico
Io credo rappresenti da un lato
L'ultimo anello dell'ispirazione togliattiana
E al tempo stesso contenesse dentro di sé
Il tentativo di dare una risposta al dato della democrazia incompiuta nel nostro Paese
Cioè al fatto che per trent'anni per quarant'anni
Vi era stato una discriminazione anticomunista nel nostro Paese che aveva lei fatti impedito
Che il maggior partito di opposizione il Partito della classe operaia del mondo del lavoro
Fosse giunto ad una responsabilità di governo
Con tutte le conseguenze che questa aveva determinato per la democrazia
Quel tentativo fallisce ci sono pochi dubbi
Quel tentativo fallisce per limiti propri su uno dei quali rifletteva ora Pietro Folena
E cioè il aver mantenuto l'orizzonte
Sostanzialmente dentro una logica dei due tempi
Prima il risanamento e poi il rinnovamento cioè prima stiamo dentro le compatibilità date
Risaniamo la situazione poi promuoviamo una politica di rinnovamento
E fallisce anche
Per la resistenza
Della Democrazia cristiana e del Partito socialista alla sfida del rinnovamento alla sfida del cambiamento che comunque gli viene posta dal Partito comunista da Berlinguer
Ma non vorrei riflettere tanto su questo
Mi interessa mi interesserebbe riflettere di più sulla risposta che da Berlinguer a quella sconfitta
E sulla lezione che trae Berlinguer rispetta quella sconfitta quell'esaurimento
Perché in qualche modo dal tipo di risposta che il PC viene a dare a partire da settantanove ottanta
Possiamo leggere credo in controluce anche tante delle ragioni della stessa sconfitta di quel tentativo
Ora
La sconfitta di quel tentativo
Cioè
La rinuncia alla sfida del rinnovamento da parte della DC e del PSI
Determina una situazione involuzione della situazione politica italiana
Un'evoluzione che poi giunge fino alla questione morale e giunge fino alla crisi democratica che aperta oggi
Quindi fallisce quel tentativo
E al tempo stesso si avvia una campagna martellante per dire ricordiamo
La campagna avviata da Craxi
E da forze potenti della società italiana
Per dire nella sostanza che ogni idea che si promette SO ripromette Issa
Di avanzare un progetto di trasformazione è un'idea fuori dalla storia fuori dal mondo
Una campagna culturale ideale molto forte che tendeva a dire che bisognava accompagnare la modernizzazione della società italiana
E che trova una sponda anche nel PC non a caso una sponda polemica nei confronti di Berlinguer
Tanti che nel PC polemizzano con Berlinguer perché non ha diveniva la prospettiva di Craxi cioè quella della dell'assunzione degli elementi di modernizzazione della Società Italia
Ma poi questo elemento appoggiamo anche su un altro dato
Sulla crisi dell'Est cioè sulla crisi di quelle realtà anche per tanto tempo aveva rappresentato l'alternativa al capitalismo
L'Afghanistan
La Polonia
Come risponde Berlinguer a tutto questo c'è come risponde alla
Alla crisi dell'ipotesi e della proposta più ambiziosa messi in campo
E come risponde al tempo stesso alla crisi del Lido dell'idea di socialismo nel mondo
In primo luogo è questo il dato che mi interesse e credo
Sia utile sottolinearlo intanto la risposta di quegli anni viene messo in ombra
Cioè dopo la morte di Berlinguer il periodo che va dal settantanove all'ottantaquattro viene sostanzialmente rimosso
Del resto noto con soddisfazione che non non è questa l'impostazione di Folena
Questa per esempio l'impostazione di un libro che di un saggio introduttivo ad una raccolta di testi che ha avuto una vasta eco sulla stampa quello per esempio di Veltroni
Per il quale appunto l'ultimo Berlinguer è sostanzialmente un Berlinguer accecato dalla sconfitta chiuso in una dimensione oddio orgoglioso isolamento con qualche elemento anche di settarismo
In primo luogo per il dato di fondo della risposta alla sconfitta e non accettare una cultura della resa
Cioè non accettare l'idea
Che
Il capitalismo in qualche modo sia l'ultima delle società possibile
E che quindi non avesse più senso
Una soggettività politica un pensiero una iniziativa pratica che tendesse a mettere in discussione i cardini fondamentali della della società attuale
Cioè non avesse più senso l'idea di una forza che si pone l'obiettivo di una trasformazione radicale profonda della società di un superamento del capitalismo
Ecco gli ultimi anni di Berlinguer in maniera per certi versi anche drammatica
Nel mentre prende le distanze ancora con maggiore nettezza da ciò che quella che è la realtà dell'Est
Però questi anni sono tutti tesi a dimostrare la necessità all'esigenza di una trasformazione profonda dell'attualità dei valori del socialismo di un socialismo rinnovato proprio a partire dalle contraddizioni dell'Occidente
Quindi ne chiusura in un fortilizio ideologico né cedimento
Secondo punto come risponde
Risponde avviando
Un'opera straordinaria di innovazione politica
Culturale
Folena ricordava i temi della pace
Che in quegli anni diventano fondamentali diventano centrali
Siamo al legalismo siamo agli ultimi elementi della contrapposizione Est Ovest gli euromissili il pericolo atomico
In secondo luogo il tema del rapporto nord-sud che viene assunto come dato strategico centrale
In terzo luogo il punto che ricordava dapprima Gianfranco Amendola
E cioè la rilettura in qualche modo in un'altra chiave della stessa idea dell'austerità
Cioè come la messa in discussione
Di una concezione quantitativa dello sviluppo
Il la messa in primo luogo dei valori d'uso rispetto ai valori di scambio
Cioè l'apertura di un terreno la riapertura di un terreno sul tema della qualità dello sviluppo
Su cui poi tanto ci hanno insegnato gli amici e i compagni del del movimento ambientalista ma che li hanno trovato della cultura comunista una
Momento fecondo di elaborazione di e di sviluppo
E poiché la concezione della politica
L'idea di una politica non separata dal fine da un Progetto non ridotta a pura tecnica del potere non ridotta pragmatismo
Non ridotta manovra di vertice
Non ridotto a gioco fra le gli stati maggiori dei partiti Mario idea di una politica nella quale il rompano con forza e si approprino della stessa politica appunto forze della società soggetti
E soprattutto la ricostruzione di una di una dimensione della politica per la sinistra nella quale fossero chiari referenti sociali
La battaglia emblematica davanti ai cancelli della FIAT e tutto quello che ne so ne è venuto dopo
L'idea di una politica che sia per la riforma intellettuale morale quindi
Da questo punto di vista l'ultimo Berlinguer
Credo rilegga riscopra molto di Gramsci nel momento in cui realizza una cesura con Togliatti al tempo stesso riscopre rilegge una dimensione della politica della trasformazione che è molto simile molto vicina
In ogni caso una rilettura di quanto aveva proposto Gramsci
Ed è lungo questo percorso che
Almeno forse sbaglierò ma questa è la sensazione che ho
Che si ripropone in termini diversi la stessa questione che era stato all'ordine del giorno del compromesso storico cioè il tema della questione cattolica
E che però viene affrontata ora in questi ultimi anni non più per via
Del rapporto politico privilegiato con la Democrazia Cristiana
Si libera di questo elemento
E viene riproposta dal punto di vista proprio del rapporto fecondo con le grandi questioni con i contenuti
E in un'esperienza diretta di movimento di lotta che si sviluppa nel corpo della società
Questo mi sembra un punto molto importante che questo sì che ci parla credo che parli anche dell'oggi
E parli della questione aperta oggi
E in quegli anni Berlinguer individua
Giunge a individuare in un modo di vivere la fede cattolica
Di vivere la fede
Un contributo diretto a un'ipotesi di cambiamento e di trasformazione della società
In quegli anni maggiore è la messa in evidenza dei tratti di diversità e di identità dei comunisti
è maggiore il dialogo con settori estesi di mondo cattolico non minori non meno
Cioè negli anni in cui più si rende evidente si rendono evidenti alcuni degli alimenti elementi l'ipotesi di cambiamento
Più questo discorso cresce cresce e l'esperienza del movimento della pace la dice lunga su questo fino all'incontro ad Assisi
Con i francescani
Terzo punto come rispondere vengo all'ultimo all'ultima la mando all'ultimo elemento
Risponde con l'alternativa
Risponde con l'alternativa Pia anche qui sono d'accordo con Folena non una visione laicista
Dell'alternativa o frontista
Con l'idea dell'alternativa democratica pur in cui quell'elemento della dimensione del rapporto ora orientamenti moderati come orientamento i cattolici non si perde ma si ripropone però da quell'altro versante da quell'altra via da quell'altra via che io dicevo e allora
E allora io credo che su questo occorre riaprire una riflessione oggi
Perché allora e si pone si pone si pongono le basi di un rapporto
Che non è fondato sull'abbassamento del profilo innovativo della sinistra
Del suo conto del suo programma dei suoi contenuti
Ma di un rapporto che si sviluppa proprio in ragione
Delle dell'elevamento del profilo innovativo di trasformazione di cambiamento della sinistra
Certo occorrerà riflettere sul perché come la vedo io questa risposta arriva tardi
In qualche modo c'è una una cesura di anni tra la chiusura della solidarietà nazionale e la definizione dei caratteri della proposta di alternativa
E dentro questo ritardo si accumulano anche elementi indubbiamente non positivi
Quindi bisogna riflettere su questo però non vi è dubbio almeno questa è la mia valutazione su questo voglio concludere
Che dentro quello sforzo sia dal versante della lettura del mondo ed è riproporre l'esigenza
Di una critica al capitalismo per un suo superamento
Sia dal versante politico
Della risposta alla crisi politica e democratica del nostro Paese
Credo che vi sia molto su cui riflettere oggi per impostare i problemi dell'oggi e cioè come si risponde alla vittoria delle destre
Come si risponde alla vittoria delle destre si contrasta l'attacco sociale democratico
Che oggi è fortissima depositato
Io credo che il problema che va ponendo Rifondazione Comunista da alcuni mesi da dopo le elezioni riflettendo sul voto su quel risultato
E cioè che non si sconfiggono le destre
Se la sinistra rinuncia a credere nelle proprie ragioni
Non a credere nelle proprie ragioni in maniera autosufficiente
Noi non diciamo questo
Ma di sicuro non si pongono le condizioni di un consenso più largo suicidandosi queste ragioni
Annegando queste ragioni
Rimettendo in qualche modo noi stessi in discussione queste ragioni
Badate
La ripresa forte di integralismo in alcuni settori del mondo cattolico
Vorrei dire o la stessa sconfitta della sinistra del Partito popolare al Congresso la vittoria di Buttiglione certo corrispondono a tendenze profonde
Vorrei dire quasi oggettiva nella situazione data
Ma di sicuro parlano anche di una insufficienza della risposta che fino ad ora è stata data a sinistra questo problema
In qualche modo il problema del centro opposto preso dal versante della rincorsa del centro
E qui parliamo di contenuti parliamo del problema della scuola
Parliamo dello stesso problema del lavoro
Non favorisce una tenuta su un terreno democratico comunque più avanzato
Di consistenti settori dicendole anche moderati
In qualche modo ne accompagna lo scivolamento a destra
Possiamo fare su questo una riflessione lo chiedo
A Rotondi lo chiedo a Folena
Possiamo fare su questo una riflessione fra di noi non demagogica non propagandista
In cui è chiaro che noi non rimuoviamo questo problema noi dico Rifondazione
è un problema evidente chiaro
è il problema la questione come si risponde a questo problema questo il punto
Su quali contenuti
Folena dicevo una cosa riferita al passato che io stesso ho ripreso
E cioè vale a dire uno degli errori del compromesso storico è stato quello di proporre una politica dei due tempi
Se è vera l'analisi che ne facciamo e cioè che vi è un esaurimento dei margini direttore distributivi
Che sono stati caratteristici di un'intera fase del compromesso sociale politico nel dopoguerra se è vero questa analisi dell'esaurimento di questi margini
Questo vuol dire allora che per la sinistra si pone in qualche modo un'alternativa secca
O si fa promotrice di una politica di radicale trasformazione o è condannata a gestire la politica delle destre
Ma allora se è così se questa critica riferita al compromesso storico era vera allora per allora è vera anche per l'oggi
E non si può prospettare un'ipotesi di sconfitta de di segno moderato Spaces falsata su due tempi appunto
Prima una cosa oggi è poi la trasformazione domani no
Tenere dentro l'insieme della dei dei punti fondamentali e decisivo non per una coerenza ideologica
E decisivo oggi per sconfiggere la destra e per riportare su un terreno avanzato
Masse popolari settori di mondo del lavoro settori operaie settori di marginalità sociale delle grandi metropoli che invece oggi sono stati catturati dalla prospettiva della destra
E decisivo per questo quindi proprio per l'Obiettivo fondamentale su cui siamo tutti d'accordo sconfiggerà la destra per un'altra prospettiva per il Paese
Grazie
Io tenendo conto dell'ora e del vento non rinuncio a fare delle domande mi vedo segnate però facciamo un brevissimo giro un altro giro rapidissimo e poi no io non dico assolutamente nulla perché i temi sono tantissimi le domande sarebbero tante
E quindi insomma io fare il secondo giro rapido e poi diamo la possibilità qualcuno intervenire di fare delle domande
Ma visto che le domande non le fa
Corrado per dover fare io
Cioè e dico Togliatti è morto Enrico Berlinguer pure
E dove non stiamo tanto bene tanto per dirla tutta a questo punto però c'è un problema che ci concerne
Che fare
Che si fa in questo momento
E io credo che qui Gianfranco Amendola ci ha dato nel suo intervento dei suggerimenti cioè c'è stata una discussione a cena
Mangiavamo prima di venire qui e si parlava che bisogna fare se Martinazzoli si presenta candidato a Brescia
Bisogna votare a favore o bisogna non votare a spegnersi o votare contro
è io che sono un vecchio togliattiano dicevo bisogna sicuramente votare per Martinazzoli
E già francamente all'amaretto ma perché cavolo bisogna votare per Martinazzoli e ha detto
Ai bresciani Martinazzoli che gli dà
Cioè se Martinazzoli fa dei programmi delle promesse buone per i bresciani
Paese di Brescia ai bresciani di Brescia paese del quale lui dovrebbe diventare sindaco sì
Allora io credo che noi dobbiamo forse ma lo dico un po'molto dubito osso perché da questo giro di conversazioni sono rimasto
Molto confuso non so che cosa cosa vogliamo non non ho capito bene nemmeno quelle l'analisi che ne facciamo del passato da Rotondi Hummel proprio no
Perché anche il Papa cioè si parla dei cattolici della questione cattolica il Papa oggi è una forza di minoranza
Cioè e forte aggressivo e via di seguito però la forza di minoranza non è nemmeno più che c'è l'unità dei cattolici per cui la questione cattolica
E dominante anche i cattolici sono stati secolarizzati ormai cattolici sono quello che guadagnano quello che fanno non c'hanno più un cavolo di ideologia in testa
E il Papa poveretto che si batte come una belva a cercare di dare però è una forza di minoranza
E allora per
E Corrado Perna ci ha detto di essere Brady
Io credo che noi dobbiamo ricominciare
Ricomincia
Allora io che sono vecchio dico che Togliatti e Degasperi
Determinarono in Italia un grande fenomeno di promozione sociale
Tu sei di Avellino Rotondi no io dissi a De Mita tanto conta alcuni anni fa col quale sono abbastanza buon amico con De Mita i sì ma se non fosse stato per Togliatti e dei casi tu saresti al massimo professore di scuola media questo glielo dissi quando era Presidente del Consiglio e io sarei un avvocati che a Catania niente di più
Allora bisogna dare questo Paese e stanco e fermo ha bisogno di una nuova promozione questa nuova promozione da dove gliela diamo cioè il fatto che la gente possa migliorare la loro condizione
E qui c'è il problema che pone già Gianfranco Amendola cos'è il miglioramento della condizione adesso
A tempo Miglio quando io ero studi avevo preso la licenza liceale
Compravo tutti i giorni il tutti gi tutte le settimane il giornale dei concorsi per vedere che il concorso di Stato potevo fare per trovare un posto
Perché l'unica cosa l'aspirazione era il posto lo stipendio fisso perché se no come ti potevi sposare come potevi avere figli e via dicendo oggi siamo in una condizione diversa nella quale voglio dire
Io nel mille novecentosessanta ha comprato la cinquecento prima il frigorifero
Ecco adesso c'è una nuova promozione sociale che noi della quale noi dovremo convincere le persone di respirare l'aria buona perché se non sai immane cioè non delle cose idilliaco che aver
O Franca cioè come degni reali questi beni reali commessi conquistano non è che si conquistano con una poesia io vorrei l'acqua buona e poi non la posso più prendere del rubinetto ed poco per l'acqua minerale per cui tra un po'vorrò l'aria buona e non posso più respirare va va dovrò comprare le bombolette di aria alpina aria pura no questi sono i bisogni nuovi di quei la nostra società assolutamente ricca perché ne dobbiamo ammettere che noi la Società italiana di una società ricca nemica siamo come fare il casino che diciamo siamo gli indiani quelli del Ruanda tutte queste cose qui ai stiamo bene quindi in quel modo sita non ne la vittoria sulla destra cosa della quale la fine non me ne frega niente
Ma commessi da un miglioramento alle condizioni di vita e del Paese e degli individui che abitare nel Paese dei loro rapporti interpersonali di tutte queste cose qui questo è il vero come dire
La nuova frontiera di rivoluzione culturale che noi dobbiamo avere scusate perché noi non possiamo più promettere alla gente noi prenderemo il Paese che prenderemo il potere se Valentino Parlato prende il potere poi dice come tarli il debito pubblico e mi tocca fare presso che la parte di Berg di quindi è sbagliata questa storia voglio dire quindi bisogna sforzarsi di cambiare di ricotta insomma i rapporti tra gli uomini tra gli uomini e le donne e bambini
Sono cambiati un momento cioè non è più e poi chi lauree diventerai avrei opposto diventerà il magistrato e poi parlamentare europeo come dire c'era la tua mamma che non sapeva nemmeno che c'era il Parlamento europeo no qui bisogna ricambiare le cose
E questo è la cosa sulla quale la sinistra
E debole oggi perché non abbiamo no io almeno questa forza di fantasia e di inventiva eravamo con Nappi
A Napoli ieri e termino dove c'è il punto lo stabilimento dell'Italsider
è
Ma non
Mia
Non critichiamo no meno che appunto io non critica no no no no no no ma infatti parto dalla mia debolezza
No io
No ma voglio dire tu sei debole
Tu sei forte
Come Bossi
Eh va bene fai la lega a attacca
Darimatea Naro pericoli dai dai stai buono
Adesso per fatta una faccia perdere il filo del ragionamento insomma questo è il punto nel quale noi siamo noi dobbiamo reinventare la sinistra se la sinistra non vuole essere la soddisfazione di abbattere Berlusconi e basta che me ne frega di abbattere Berlusconi se non faccio delle cose che ci fanno contenti tutti questo il punto
Molto brevemente
Avanti non ci ha detto esattamente quello che cercavo di dire e che mi fa piacere abbia capito ma dopo la speranza non è un esempio ieri eravamo appunto a Napoli a parlare insieme a Bertinotti a Bassolino De Lucia e tanti altri
Di come impostare il futuro di Napoli da parte di una giunta progressista discutendo su un programma concreto che Bassolino ha presentato con lo sviluppo
Di della futura Napoli sotto tutti i profili dal punto di vista occupazionale il punto di vista di come stare meglio in città secondo me è un un ottimo progetto tutto e critica bile ovviamente ma come linea di fondo certamente tra virgolette rivoluzionario rispetto tutto quello che non viene fatto in tante città italiane anche a guida progressisti
Ecco questo è il punto reale su cui non vorremmo parlare questa secondo me la lezione ancora attuale che lo dovremo prendere da queste cose che che abbiamo letto questa sera di Berlinguer e sono pienamente d'accordo con molte cose che sono state dette
Il che progressiste non bastino a vincere abbiamo sotto gli occhi che non si può fare un discorso puramente frontista mi pare che sia una cosa su cui questa cosa che nessuno ha rispolverato in questo in questa sede
Che non vi debba essere una vocazione a essere minoritari ma in modo preconcetto devo dire sarebbe folle solamente il pensarlo e però tenuto questo cosa emerge emerge che le scelte vanno fatte non mail chiuso dei palazzi a tavolino dicendo visto che i progressisti non riesco ad arrivare al cinquantuno per cento facciamo un accordo a tavolino con un un un partito che si chiama popolari o con un partito che si chiama sente con qualunque cosa sia dimodoché arriviamo a qualche un po'di per cento in più e vinciamo
Perché secondo me questo non è vincere non è questo non si vince prima di tutto perché non è affatto vero che questi tavoli questi calcoli a tavolino poi a arrivino alla al a che due più due in questo caso faccia quattro
Ma non è neanche vero che si vince perché questo metodo delle per chi si vince perché cosa si evince come diceva Berlinguer appunto
Non solo
Avere lo sviluppo la quantità ma anche quale sviluppo per chi e per che cosa è l'anno dopo all'Arci
Parlare non tanto di programmi di guardare i programmi non visti tanti i programmi con qualche virgola alla fine si metta d'accordo tutti
E poi buona parte dei programmi che vengono proposte non vengono rispettati e anche qui basta vedere anche tanti sindaci progressisti quello che hanno promesso e quello che non hanno fatto già in questo anno
Ma bisogna invece avere un una corna sintonie me capire bene
Io parlo di controlli ma sotto parlo di valori se se vi sono dei valori comuni su cui si può riuscire a diventare maggioranza ma partendo dai valori e Pernod alcuni obiettivi chiari e allora io mi chiedo e chiedo soprattutto a Folena con grande rispetto
Ma anche con grande ansia
Andiamo al concreto
Allora diciamo che questo incontro va fatto su chi quanto meno sui conti su alcuni valori a una uno dei valori che io propongo e che secondo me è fondamentale per la sinistra e a cominciare dall'occupazione
E quello che se noi non riusciamo a capire che oggi l'ambiente
Non è affatto questa cosa la campana di vetro la cosa in più luce viola salvare ma è il capitale su cui dobbiamo impostare il nostro futuro e e che da cui dobbiamo trarre gli interessi a tutti i livelli
Ecco se questo è uno dei punti fondamentali su cui impostare un'alleanza di progresso chiama come ci pare allora io mi chiedo e chiedo
Sulle cose concrete queste cose le abbiamo verificate voglio verificarne o no è vero non è vero ad esempio che il giorno ventidue giugno tre mesi fa nella nostra Camera dei deputati
La maggioranza dei deputati ha votato per eliminare l'unica difesa che abbiamo contro l'inquinamento delle acque che si chiama legge Merli de penalizzando la dimostrando
Che ieri
Per rubare un'autoradio porta in galera distruggere le nostre acque porta una sanzione amministrativa di massimo tre milioni questa forma di valori
è di valori ora io mi chiedo chi a questo valore chi ritiene che rubare che distrugge le acque sia meno grave che rubare un'autoradio può far parte di questa alleanza progressista della cinquantuno per cento
E l'avete visto no che per cui per questa depenalizzazione hanno votato popolari segni e cari amici del nostro virgolette verde Marco Pannella o no e qui ho l'elenco di quelli che hanno votato è su questo che dobbiamo verificare le cose da fare su questi come su questi obiettivi pare diamo allora a quel punto come ci si arriva perché altrimenti amici cari si vince sulla carta ma poi si perde nella realtà
Rotondi
Io penso
Ci sia poco da aggiungere alle cose dette senso che stiamo completando la tavola rotonda ciascuno aggiungendo qualche elemento mi interessa
Anche stavolta l'idea di Valentino Parlato di rileggere il concetto di sinistra ma ovviamente non lo rileggeremo stasera ne ha questo venne in questa compagnia
Una cosa è certa che scollata la sinistra
Dal rigore di alcune certezze
Oggi c'è una difficoltà a riconoscere che cosa significa essere di sinistra anziché di destra ma questo è un problema che noi interessa solo la sinistra interessa anche chi come Medicine Istra non è ma ha scelto di stare dall'altra parte rispetto alla destra
Interessa anche chi riconosce sì
Nel valore della solidarietà l'alternativa ad alcuni concetti di cui questa destra si fa portabandiera ma non sa spiegare in che modo la solidarietà che è un valore diventa appunto un programma
Bisogna rileggere il modo di fare politica e immaginare anche che i programmi non sono carte da a licenziare alle stampe dare in pasto agli elettori
E mettere da parte un attimo dopo ma d'ora in poi saranno impegni rigorosi
La cui valore d'altra parte lo stesso Berlusconi sta scontando perché
L'unico punto di forza della nostra posizione che Berlusconi allegato
La sua vittoria da alcune suggestioni prima fra tutte quel milione di posti di lavoro che bene o male l'opinione pubblica oggi comincia a chiedersi dove fosse io credo che ha ragione Valentino Parlato quando dice
Che il primo punto sul quale una sinistra il centro con le opposizioni diciamo le forze politiche che si ispirano a ragioni di libertà e di solidarietà io credo che l'occupazione sia il primo punto sul quale noi dobbiamo fare una riflessione
Perché anche sullo sviluppo qui mi trovo d'accordo con le cose che ha scritto recentemente Bertinotti anche sullo sviluppo certamente discorso affatto nel senso che c'è una differenza
Tra il concetto di sviluppo che tende a un incremento dell'occupazione che ci interessa è lo sviluppo inteso solo come rafforzamento di alcune posizioni forti che sta dietro le impostazioni che hanno reso vincente la coalizione di destra non solo con i voti di chi è interessato a questo modello di sviluppo ma anche con i voti
Degli operai di Sesto San Giovanni che hanno votato per Forza Italia perché non sono riusciti a riconoscere neppure nella sinistra operaia un punto di difesa e una certezza di prospettive perché non dirle queste cose
Con grande franchezza che non posso parlare della sconfitta del mio partito perché ho detto in partenza che non è stato sconfitto ma è sparito ma la sconfitta della sinistra è un dato di fatto
Che oltretutto rinvia a risultati negativi anche rispetto a quel voto che tradizionalmente andava alla sinistra allora un'autocritica va fatta
Però dobbiamo tener conto che ci sono anche i tempi della politica io capisco che Amendola Berta l'esigenza di una integrità della proposta ma questo sistema elettorale non ci consentirà mai più finché ci sarà dispetti aranci nel voto che andiamo a dare il sistema proporzionale ci consentiva questo ognuno dava il voto a un partito è una persona che rispondeva massimamente alle caratteristiche ideali nelle quali gradiva di riconoscersi col maggioritario questo non è possibile
Io non predico certamente una simmetrica accozzaglia che faccia da contrappunto a questa strana coalizione
Con Berlusconi alleato contemporaneamente con la lega con Alleanza nazionale che rispettivamente al Nord e al Sud dicevano di essere alternativi
Per carità sarebbe una strada dissennata rispetto alla quale rimane preferibile la summa delle nostre sconfitte
Ma qualcosa pure dobbiamo fare
Per impedire che l'Italia sia governata perché io voglio anche dire che se ci volessimo divertire a contestare le scelte del presidente del consiglio noi potremmo consentirci persino il lusso di fargli un'opposizione da destra perché non si è mai vista nel mondo una destra che non chieda il rigore
La destra è la forza che tradizionalmente vuole i conti in pareggio questa è una strana desta
Che in definitiva sembra rassegnata al disavanzo che prepara una finanziaria di corto respiro e che sembra aver consegnato alla sinistra persino il compito di spiegare Cannon si può governare con un disavanzo perché probabilmente questo è stato il motivo per il quale ci siamo conciati in queste condizioni
Ora non è che voglia mescolare le carte in tavola al punto da dire a Berlusconi che succede ti piani siamo più affidabili di Lupi
Ma se l'elettorato moderato si accorgesse di questo e decidesse che è un vero risanamento è possibile solo coinvolgendo nella titolarità di queste scelte le forze politiche
Che rappresentano ancora nell'idealità e ci auguriamo anche nella rappresentanza elettorale i ceti più deboli se questo avvenisse dico ad Amendola che non sarebbe una confusione di lingue ma sarebbe sicuramente una condizione di vittoria
Di uno schieramento che definiremo dopo ma che nel frattempo può essere l'alternativa vincente alla maggioranza che ci governa attualmente
Ma io credo che non basti alla sinistra crede nelle proprie ragioni per vincere mi riferisco all'intervento che ha fatto Gianfranco ma il prime
Nel senso che
Io non propongo di svendere o di rincorrere ragioni di altri poi come si è visto
Siamo di fronte a un centro politico
Un partito popolare altre componenti del centro che sono del tutto alla ricerca sul terreno programmatico
E politico
Il problema è che le nostre ragioni
Di per sé non sono state sufficienti per parlare alla società italiana
A Mirafiori ha vinto candidato di Forza Italia
La sinistra subito smottamenti anche in un lettorato popolare non possiamo dimenticare quello che è avvenuto nel corso degli anni ottanta quando la politica che fece il pentapartito Gasperetti
La politica del Mezzogiorno
Che ha provocato largamente quei fenomeni di corruzione di degrado era una politica che parlava e che penetrava nel cuore della società rispetto a discorsi fatti da noi chiaro militari erano per pochi
Allora il problema nostro è duplice
Uno è quello di definire ragioni della sinistra dei progressisti che parlino la società italiana
E secondo è capire se ci sono altre ragioni di chi non è della sinistra di chi non viene dall'esperienza storica del partito cui Salieri italiano ora esperienza di nuova sinistra
Da chi viene da esperienze
Diciamo di forze che sono state anticomuniste che sono state dall'altra parte del muro per un lunghissimo periodo
Che però hanno
Da mettere in campo elementi
Idee e proposte
Per ricostruire
Risanare e far uscire l'Italia da questa condizione
Allora per quello che vale il primo problema
Il problema non è solo il PDS
L'avuto l'esperienza dei progressisti non rimuoviamo la che stasera ne parliamo poco
Che certe un'esperienza parzialmente in difficoltà anche se forse più in difficoltà negli stati maggiori di quanto lo sia nell'elettorato come dimostra il voto di Pistoia
Ma quella esperienza dei progressisti è ancora un'esperienza allo stadio embrionale per quello che riguarda la definizione programmatica di contenuti
Come si parla
Al benessere
Diciamo si fa un discorso di benessere per la gente cosa vuol dire benessere nel mille novecentonovantaquattro
C'è stato proposto da Amendola parlato
Diciamo grande orizzonte qualitativo
Io dico che c'è anche permane
La società italiana nel mille novecentonovantaquattro non una condizione sociale ottocentesco da terzo mondo ma permane una condizione di disparità
Di ingiustizie ed esclusioni
Che se dovesse durare alla lunga potrebbe portare a una rottura drammatica dell'unità del nostro Paese
Io vedo anche del Mezzogiorno in cui si sono accanto a forme di dinamismo che vanno viste forme di disperazione sociale
E di legalità di massa che vanno del tutto al di là della mafia la camorra o delle organizzazioni criminali che abbiamo conosciute combattuto nel corso di questi anni
Allora le nostre idee il regionalismo il federalismo
è un'idea che vogliamo assumere fino in fondo
Non perché viene dalla destra ma perché anzi fa parte se vogliamo proprio ricostruirne una sua storia
Di una battaglia di decentramento anticentralistica che la sinistra seppe fare in un altro periodo negli anni settanta ma che poi non portò alle estreme conseguenze ma di un'idea di auto-governo
Di maggiore vicinanza fra governanti e governati
Di un nuovo patto fiscale in cui io so che quando pago le tasse
Cioè quota parte che va al Comune e che si trasforma in una politica del Co che io controllo un'altra parte che va alla Regione che diventa programmazione economica sociale ambientale
Un'altra parte che ballo sparato nazionale per quello che riguarda le grandi politiche di riequilibrio di redistribuzione nazionale soprattutto fra nord e sud
Ecco io credo che questa questione
Non è solo una proposta astratta ce l'abbiamo già in parte in mano ma viva Dio perché la sinistra vince nei comuni vince nel territorio non certo dappertutto
Ci sarà una ragione per cui noi
Tra giugno dicembre ancora durante la primavera fino a giugno l'ultimo abbiamo vinto nelle più grandi città
Italiane
Abbiamo nuove amministrazioni progressiste poi si può giudicare con lavorata come ho lavorato ma c'è stata una spinta che è stata raccolta perché perché lì i progressisti non sono stati gli stati maggiori dalle forze politiche della sinistra sono stati l'espressione più diretta
I soggetti che appartenevano anche più direttamente espressioni dei cittadini della società civile e hanno saputo fare un discorso su sul benessere sulla qualità del vivere
Sul riordino delle città
Che
Era una grande questione aperta
A cui noi dovevamo dare una risposta
Il tema della prostituzione
E della criminalità legata alla prostituzione
Nelle città nostre è esploso sulla stampa in queste settimane dobbiamo sapere però perché voglio dialogare positivamente con quello che ci risulta Gianfranco Amendola questa sera
Che le categorie con cui noi sinistra fino adesso abbiamo affrontato questo problema
Cioè i diritti civili
Da un lato per le prostitute dall'altro politica nei confronti dell'immigrazione che penda anche qui a integrare
Sono insufficienti perché oggi esiste una grande domanda di sicurezza dei cittadini a cui la scorciatoia della destra case chiuse
E polizia ore pressione può parlare allora se non vogliamo finire e certamente non dobbiamo assumere quelle politiche io non pensano sempre che la politica ma questo tema
Eh diventerà uno dei grandissimi temi della diciamo del confronto sulla qualità del vivere domani
E così io pensavo anche su altre questioni io sono convinto che noi valori dalla sinistra come il diritto all'istruzione per tutti poi finita la salute per tutti sono valori costituenti Gianfranco Nappi che noi non possiamo abbandonare
Però esiste uno scarto fra questi valori che io sento come miei e la scuola così come oggi in Italia
E la sanità così come oggi in Italia e non vorrei che noi nel nome della difesa di quei valori difendersi con le cose così come sono senza accorgerci che strati popolari gente nostra
Si può illudere che buoni scuola
O politiche privatistiche siano la risposta
Cosa vuol dire questo che se noi vogliamo fare una trasformazione radicale sarà usata questa parola ci andare alla radice dei problemi noi dobbiamo proporre un grande cambiamento in cui non c'è più tutto statale tutto pubblico in cui il governo degli diciamo di un interesse più generale pubblico sociale e così via
A dire attraverso una pluralità di soggetti e di forme di controllo
E non ci dobbiamo scandalizzare se a Ferrara o Reggio Emilia il quaranta per cento del fabbisogno dalla scuola materna ed è la scuola dell'obbligo viene corrisposto da scuole private finanziate dai comuni di sinistra danni senza che diventi una questione ideologica perché lì c'è un pubblico che funziona e che sa indirizzare e governare
Anche quella parte di privato che collabora con gli stessi obiettivi
Allora discutiamo di tutte queste cose regionalismo stato sociale lavoro e così via e facciamolo in modo aperto ma non da come se noi avessimo già tutto scritto in una specie di grande libro degli obiettivi
E dovessimo verificare su questa base le nostre coerenze o i rapporti con le coerenze altrui io sono per l'intransigenza in alcuni momenti però diffido da chi
Si arroga il diritto di verificare la coerenza sui valori il nome di chi e di che cosa
Cioè capisco benissimo che quella dell'ambiente è una questa discriminante ma Gianfranco Amendola tu puoi sai benissimo meglio di me
Di quanto l'affermazione anche i chiara di questo principio e poi la sua traduzione la politica quotidiana debbo ogni giorno rapportarsi con la politica con l'incontro con altri grandi valori che sono sempre nostre per esempio l'occupazione e lavoro li abbiamo avuti qui non lontano da qui la Farmoplant tra io Farmoplant sta e tante altre esperienza di questi anni sono contraddizioni laceranti anche al nostro interno
Allora abbiamo bisogno di costruire insieme un percorso il fatto del Partito popolare o segni abbiano votato contro
Quel passaggio è stato un errore ma questo non vuol dire che noi sulla questione ambientale
O su altre questioni non possiamo rilanciare una sfida nei confronti di tutti gli altri democratici e non solo nei confronti dei progressisti come forse è stato anche un errore per i progressisti avere politiche
Un po'stataliste un po'rigide o anche ultrà rigorista in alcuni momenti
Degli anni più lontani anche di anni più vicino
L'ultima cosa
Io penso che dire che la sinistra non è autosufficiente non è solo fare una riflessione culturale
è fare una riflessione sulla società italiana perché io sono totalmente d'accordo quando mi si dice che la Chiesa non è più la chiesa di una volta e che oggi l'elettorato spesso cattolico è molto più libera è un dato di fatto
Però non possiamo nasconderci che esiste in questo Paese una cultura o anzi più culture una di tipo cattolico e un'altra di tipo laico moderate che sono cresciute nell'auto posizione della contrapposizione alla sinistra al Partito comunista e che è illusorio pensare di poter rappresentare direttamente attraverso un'alleanza incentrata su
Il PDS Rifondazione comunista alle forze della SIP della sinistra così com'era
Cioè se non vogliamo che anche queste energie si liberino dai fantasmi del passato e possano convergere in un cambiamento del Paese dobbiamo sapere che avranno una loro rappresentanza sociale anche politica questa ventata politica
è il Partito Popolare o è solo il Partito Popolare no non è solo il Partito Popolare
Però non possiamo neanche non vedere che il nove virgola rotti per cento vota Partito popolare
Che avendo votato per due o tre volte Partito popolare in questi mesi ha resistito all'offensiva della destra che guida già manifestato un suo orientamento di opposizione
Che è in atto un processo che coinvolge la CISL D'Antoni forze laiche settori imprenditoriali oltre che questi settori diciamo della ex democrazia cristiana
Che tutto questo che sta avvenendo in un Centro democratico può aiutare a conquistare i voti che sono finite alla destra
E a costruire le condizioni di una democrazia in cui si incontrino non De Gasperi Togliatti come Putin Pantani fa non li abbiamo prove da un abbiamo personalità politiche di quella statura può sono d'amore pure lampi rimpiangere
Quella fase
Ma si incontrano una Gioni distinte in cui c'è una sinistra che fa la sinistra nelle sue diverse componenti ambientalista che è una componente operaia e sindacale laburista che è un'altra componente e così via
E c'è un centro che è centro e che rappresenta con gli interessi e insieme si confrontano sul da farsi io non dico sia Martinazzoli a scatola chiusa Enrico ci confronteremo sui contenuti io dico che è interessante un processo politico
Che è in atto a Brescia
Ci confronteremo sui contenuti oggi ho letto l'intervista di Martinazzoli quando dice sfido a Bossi
A battersi contro l'ideologia la cultura di destra di Berlusconi l'ideologia berlusconiana trovo un forte punto di comunicazione con la cultura che noi abbiamo non basta la cultura l'ideologia la parità neanche sulle scelte concrete lo faremo a Brescia come lo faremo altrove però non non costruiamo steccati non diciamo lì non si può perché fece ero quello qualche anno fa come la favola del lupo e dell'agnello annonari te
C'era qualcun'altro prima no in questo momento dobbiamo vedere le persone
I soggetti le forze che sono disponibili a fare questo discorso comune e poi andremo avanti senza pregiudiziali il PDS le rifiuta
Quelle che Buttiglione mette nei confronti di Rifondazione Comunista oli comodi altro il modo in cui si cerca ancora di giochi chiare fra destra e sinistra ma non vorrei che qualcun altro
Mettesse delle pregiudiziali magari non formali sul Partito popolare ma di fatto sulla possibilità di allargare questa alleanza pensando che tutto sommato se noi siamo puri
E duri vinceremo e riusciremo a realizzare l'obiettivo di un governo del cambiamento nel nostro Paese io sinceramente non lo credo
Appunto
Comincio col punto dico con Valentino Parlato
Comincio col punto di consenso con Valentino Parlato
Sono d'accordo sulla sul punto d'inizio del suo ragionamento e cioè che noi non riusciremmo come sinistra come forza del cambiamento a riprendere
Se non riusciremo a mettere al centro anche gli elementi
Vedi Alitalia i contenuti
Di un nuovo obiettivo di promozione di di di crescita della società
Io credo che questo obiettivo di promozione non posso che essere su scala planetaria
Ce ne siamo di fronte a un elemento di globalizzazione dell'economia di mondializzazione
Credo che anche una ragione di sinistra debba sapessi portare a questo livello
Per avere la massima ricaduta coerente possibile a livello a livello locale a livello a livello nazionale e io credo che l'elemento di fondo uno dei punti di fondo
Debba essere rappresentato dalla lotta dalla battaglia per affermare una dimensione non mercificata della della vita umana
Una dimensione non mercificata cui oggi siamo sacrificati qui oggi sono sacrificate larghi settori di popolazione
Ovviamente questo sarà dovrà essere un terreno lungo di ricerca di lavoro
Non ci sono libri scritti nel passato
Da consultare dai quali trarre le risposte per l'oggi e quindi anche un lavoro
Ricco originale
Che sta la cui responsabilità sta sulle spalle degli uomini d'oggi
Perché si tratta di dare risposta appunto ai bisogni degli uomini e delle donne del tempo nostro del tempo dodici e quindi è compito nostro riuscirà a trovare
Questa risposta
Sul punto commesso
Della dimensione politica attuale della vicenda italiana vediamo un attimo io vorrei provare a restare sul terreno concreto
E allora abbiamo fatto ragionamenti ora da ultimo anche Folena su cui si può convenire
Allora facciamo qualche esempio concreto in primo luogo sulla vicenda delle pensioni ora nono ascoltato bene le notizie sull'incontro di oggi ma sembra che i sindacati abbiano incassato un risultato positivo dal punto di vista del metodo del confronto col governo
Del metodo cosa vuol dire questo
Cosa vuol dire
Ma in ogni caso bisogna aspettare che il Governo dispieghi con atti legislativi e la sua manovra
Di cui abbiamo chiare le dimensioni
O non è il caso non c'è bisogno invece di costruire e di mettere in campo da subito
E una proposta alternativa e un movimento una mobilitazione e allora siamo d'accordo a costruire su questa realizzare insieme
Su una proposta alternativa
E insieme su un obiettivo di movimento una scadenza unitaria di lotta delle forze della sinistra e delle forze di opposizione
è possibile costruire su questo terreno
Una pratica comune di rapporto di masse di iniziativa dell'opposizione in secondo luogo il tema dell'autonomia dell'informazione della giustizia
Il tema dell'autonomia dell'informazione della giustizia diventano terreni
Centrale decisivi
Su cui si costruisce un'iniziativa diffusa
In terzo luogo sul tema delle riforme istituzionali ecco
C'è un problema di
Di questo tipo c'è un problema di aprire la strada al presidenzialismo Folena parlava di federalismo
Io insisterei a parlare di autonomismo ma lasciamo stare
è successo un fatto di un certo rilievo di una certa gravità nel nel alla Camera in questi giorni in queste ore potremmo dire si sta discutendo la riforma delle regioni
E nei fatti c'è il rischio che si apra la strada nei fatti
A un meccanismo presidenziale occhi di carattere presidenzialista
Si può su questo condono una battaglia comune
In quarto luogo sulla scuola non difendiamo la scuola così come anzi noi poniamo al centro l'esigenza di una battaglia di riforma profonda della scuola
La possiamo fare insieme a questa battaglia e come si fa a questa battaglia se al tempo stesso non la dimensione dell'ente locale ma complessivamente nella politica generale dello Stato
Si pone il problema della sostanziale parificazione tra scuola private scuola pubblica
Ancora il tema del lavoro delle risorse indispensabili
Dove si reperiscono le risorse chi paga
Chi paga
C'erano da mettere al centro con nettezza
La questione della patrimoniale
Cioè della tassazione delle grandi rendite delle grandi ricchezze
E quindi rientra il tema dei Botto
Il tema della lotta fondo all'evasione fiscale
C'è da assumere fino in fondo la proposta di Piano per il lavoro lavoro ambiente
Che abbiamo presentato insieme come progressiste in campagna elettorale e che può diventare credo un elemento forte non solo di proposta anche in Parlamento ma d'iniziativa di lotta di battaglia ecco
Io credo che attraverso questi ed altri contenuti
Passi possa passare una verifica concreta degli orientamenti e delle intenzioni
Sapendo che qui ed è l'ultima cosa che voglio dire
Questa è un'immagine un po'caricaturale di Rifondazione nessuno l'ha presentata qui non lo faceva Folena quindi non è una polemica con le cose che diceva Luís
Cioè l'immagine caricaturale di presentare Rifondazione Comunista come una forza Chiusa arroccata
Appunto protesa alla difesa di una purezza
Che vuole valere da se e in quanto tale non in relazione alla modifica della situazione data ad un avanzamento no non è questo Rifondazione Comunista
Se a Napoli Bassolino è diventato sindaco di quella città
è stato anche perché lì è in tante altre città
Vi è stato un contributo diretto non del quale non voglio sottolineare la dimensione elettorale quantitativa
Poi pensare voglioso tra dimensione politica propositiva programmatica qualitativa
In Sardegna i progressisti hanno vinto ma sono io a chiedere
Al PDS perché in Sardegna si è accettato il veto che dai Popolari e da Segni è stato posto nei confronti di Rifondazione Comunista tale per cui uno schieramento che insieme ha vinto le elezioni sconfiggendo la destra in Sardegna poi insieme non produce un'ipotesi di governo ma si subisce invece una amputazione della sinistra
Un interrogativo
Ora queste domande e chiudo
Io non le pongo con una un'ottica una logica di parte
Le pongo con partendo da un assillo
E ciò è più debole la sinistra
è più debole la sinistra e quindi è più debole qualsiasi ipotesi di avanzamento democratico
Se il punto di partenza di un ragionamento
è quello di una divisione a sinistra
Di una rottura a sinistra
Nell'idea che rompere a sinistra Possa consentire di progredire meglio di avanzare meglio
Ancora una volta la lezione di Pistoia
Ci dice qualcosa cioè ci dice esattamente il contrario ed è su questo che noi intendiamo
Proseguire e andare avanti
La vicenda di Pistoia ci dice che una sinistra unita con candidati credibili
Autorevoli
Sulla base di idee chiare rispetto alla realtà locale quindi una sinistra in primo luogo unità e sulla base di questo aperta
è una sinistra che può vincere
è un'ipotesi di non solo di resistenza ma di sconfitta della destra che può vincere si può affermare per questa lo ripeto per questo obiettivo è l'impegno nostro di Rifondazione Comunista
Tenuto conto anche dell'ora negarlo ci sono dei compagni che vogliono intervenire vogliono fare delle domande il dibattito è stato amplissimo come avete visto che sommano con temi grossissimi affrontati
Siamo qua
Prego
I contenuti che voi cercate
Sono ormai chiusi in un fogliettino che io sto distribuendo in questi giorni soprattutto oggi
Però
Non è decifrabile
Da parte di chi non conosce né cosa
Per decifrarli occorre soltanto in questo caso voi come competente
De farmi una serie di domande e che i problemi si risolvono proprio in quel fogliettino
Ora io ne aggiungo
Qualche altro
No c'ero appena cinque del contenuto vive rilascio li guardateli meditate perché tutto qui
Grazie
Peccatrice la cinque
Sì sapevo sapevo ne portavo direttivo
Il fogliettino è staccato presto Rino staccato dal mio vecchio
Manca uno hanno giocato
Se si addebiti Fini vuole spostare
Così
Sì voglio esporre
Vorrei essere un attimo non so se l'ora è tarda spostare il
Volano al volo
Spostare il discorso da un punto di vista un po'più ideologico ecco che vedendo qua Karl Marx se Rifondazione Comunista si ispira sempre al marxismo Firenze ma ispirata al marxismo o se pensa che il marxismo sia sempre idea valida seguite come si pone Rifondazione di fronte alla proprietà privata
Al libero mercato
Alle grandi ricchezze che vediamo ai grandi alle grandi disuguaglianze che purtroppo vediamo nella società italiana tutto qui
Altri
Gianfranco
Tanto è una cosa abbastanza da fare
Lo dico Guerrina dove c'è un rappresentante del PDS io sono cercare delle fondazioni mangia bambini siamo sì comunista
Vorrei innanzitutto invitare
Dato punto c'è un rappresentante magari a invitare alla festa nazionale PDS qualcuno qualche compagnia più di Rifondazione non sa che che mi sembra sia stata fatta e in percentuale è avvenuta nell'interpretazione del PDS
E potrei dire
Rivolgendomi sia alla diceva Folena appunto che purtroppo mi sembra che Giove più diversi sia quello avendo accettato
La legge trovava Cesare di emarginare inutile sta fare tanti discorsi e manda la penuria di emarginare una forza come Rifondazione che appunto in realtà c'era un credito di ostaggi a di settarismo
Per per focalizzare in un certo senso la sinistra se strumento secondo me di un disegno solitario che porterà a questa americanizzazione della politica italiana come prevista dato che che il calo degli incisori costituito da da dalla polizia statunitense dato dietro le abbiamo viste più
E quindi divide l'Italia in questi schieramenti di destra e di sinistra che poi in fondo secondo me non saranno né né di destra né di sinistra ma saranno gas
Probabilmente sì la destra o un centrodestra moderato che non porterà dei cambiamenti effettiva politica tale
Altri compagni
No allora parola Napier Folena per una brevissima replica
No
No io rispondo con una battuta
Questo magari potrà essere l'argomento di un dibattito di un confronto specifico sulle nostre ragioni la risposta è molto semplice se abbiamo
Voluto ricostruire una presenza comunista in questo Paese chiamandolo con un nome impegnativo
Al quale ci richiamava a sua volta il compagno parlato Rifondazione Comunista
Non è stato e non restaurazione comunista non è stato e anche su questo sono d'accordo con le ultime le uniche tre cose su qualcosa
Non è stato scelto per
Per uno uno per un richiamo al passato
Per un richiamo alla memoria
Noi non vogliamo essere i custodi del passato alle no abbiamo alle nostre spalle un passato in cui non c'è niente di cui vergognarci nel nostro Paese
E questo è bene sempre ribadirlo ebbene non farlo dimenticare soprattutto di questi tempi meno ogni caso noi non vogliamo essere i custodi del passato
Lo vogliamo essere per quanto riusciremo ad esserlo i costruttori i protagonisti di uno sforzo di un movimento di un'attenzione critica che porti alla costruzione di una società radicalmente diversa da quella attuale della quale appunto non vi Gano
Le leggi i valori gli obiettivi fondamentali della società presente della società attuale
E in questo senso lo sforzo di Rifondazione di costruire cioè un movimento intro cui posso vivere una forza del genere
Che abbia appunto scritto né i suoi obiettivi quello del superamento di questa società della società capitalistica
E credo che già questo dia ragione di sé di una forza e in questo senso io facevo richiama Berlinguer come un riferimento importante proprio da questo punto di vista perché Berlinguer da questo punto di vista rinunciato ha rappresentato la non rinuncia a questo obiettivo ma il tentativo per certi versi estremo e contraddittorio però di riproporre le ragioni di una identità e di una presenza e di una forza e di una forza del genere
Folena se voi
Ma insomma pesano in modo non ho niente da dire cioè ai era è un rilievo giusto o condivida
Dopodiché intanto utilizziamo al meglio questi spazi di confronto e discussione che ci sono sia quelle che ci sarà una moldava che questi rispetto a qualche tempo fa in cui era anche difficile averli sulla seconda parte del tuo intervento io io dico che è una un'affermazione ha totalmente priva di
Riscontro cioè che il PDS abbia pensato la legge maggioritaria per fare fuori Rifondazione comunista mi pare una cosa quattro a tre piuttosto fantasiosa
La legge maggioritaria occorreva per rompere il vecchio sistema politico poi si è fatto una brutta legge
Le parole per esprimere di Rotondi a Farra sparire in larga parte del Paese il Partito Popolare
Al di là di quello che è stato in qualche noi abbiamo avuto le nostre responsabilità
Adesso si apre il problema visto che c'è un referendum in campo
Di lavorare per una nuova legge elettorale allora io mi domando e domando se siamo disponibile a questo punto a fare tutti insieme una grande battaglia per il doppio turno
E così ci sia e si discuta anche della possibilità di un recupero proporzionale cioè che garantisca
La presenza di alcune forze eccetera ma prima di tutto di do un doppio turno
Che garantirebbe una forte identità in partenza diverse aggregazioni
Ma anche una forte possibilità di vincere così come è successo in tantissimi Comuni io penso che questa sia un terreno comune di battaglia fra noi e Rifondazione le altre forze progressiste i popolari
E altri che forse ha capito che la maggioranza come settore della lega possono essere d'accordo sul doppio turno
Bene chiediamo grazie a tutti per la pazienza
Buon lavoro