"Politica e media: fatti e misfatti della comunicazione politica radiotelevisiva ed iniziative radicali"

Buonasera a tutti benvenuti e questa puntata di politica e media
Registriamo il giorno tre aprile nel pomeriggio è importante sottolinearlo perché con alla frenetici a degli avvenimenti che si succedono
Ebbene dar conto del momenti in cui la trasmissione viene di fatto registrata sempre con la promessa che spero di poter mantenere di riuscire sempre di più ad avvicinare il momento della registrazione al momento della messa in onda
Oggi parleremo partiremo dalla alcune vicende di attualità
Per cui passare all'illustrazione di uno dei dossier che è stato presentato al Comitato nazionale di Radicali Italiani
Dossier di cui avremo modo di parlare per quanto riguarda proprio l'informazione radiotelevisiva nelle prossime occasioni
Iniziamo subito con una annotazione riguardo al CDA RAI da un po'di settimane che non ne parliamo
Abbiamo ora il nuovo CDA abbiamo ora un nuovo direttore generale diciamo che i vertici aziendali sono finalmente al completo sono tutti esterni all'azienda
Si sceglie per la presidenza Lucia Annunziata che è una professionista di prestigio che ha fatto bene quasi ovunque per unanime riconoscimento nelle occasioni professionali importanti
Che le sono state assegnate
La è una professionista la cui provenienza politiche no
Infine è prevalsa la formula del quattro più uno cioè quattro consiglieri in cuor di alto profilo ma riconducibili alla maggioranza e un quinto designato presidente
Di garanzia viene così chiamato anche se appunto la sua estrazione politica e nota
Però c'è da sottolineare che a differenza di Mieli che era contenuto in una troika di nomi che erano stati indicati dal centro sinistra i presidenti delle Camere Lucia Annunziata è stata scelta autonomamente dai presidenti delle Camere
è probabilmente da questo semplice fatto perché lo dico con un po'di malizia dal centrosinistra è partita in questo esprime settimane di presidenza Annunziata
Una seria una piccola campagna quantomeno di diffidenza ecco lo leggiamo sia sulla struscio la stampa del centrosinistra sull'Unità la Repubblica con lettera per te con editoriali corsivi
Una sorta appunto di diffidenza
Che ritengo appunto sia motivata più che altro dal fatto che questo nome non è stato indicato dal centrosinistra
E forse questa una conferma che ai partiti tutti quanti nessuno escluso quando si parla di RAI in realtà interessa una sola cosa controllare direttamente l'azienda
E i suoi vertici i migliori auguri a Lucia Annunziata i migliori auguri al nuovo direttore
Generali migliori auguri al prestigioso nel consiglio di amministrazione ci rivolgeremo prestissimo a loro per offrire un quadro completo di quanto è accaduto
Sui sui teleschermi RAI in questi mesi delle gravissime violazioni di norme
Che sono state compiute
Partiremo appunto segnalando la nota del ventinove gennaio quella con cui il vecchio CDA
Prendeva atto della correttezza delle denunce radicali circa la loro esclusione dall'approfondimento politico era comandava i direttori di rete di testata di attenersi scrupolosamente alle norme
Che prescrivono appunto obiettivi ITA completezza imparzialità dell'informazione tutto quello che non c'è ed è continuato non esserci anche dopo questa presa di posizione del CDA RAI
Lo faremo anche citando la lettera scritta da Baldassarre e Albertoni quella con cui hanno dato le dimissioni e di cui torneremo a parlare molto presto
Lo lo faremo anche con un dossier che è stato presentato al Comitato ora di di radicali italiani che si chiuso domenica trenta marzo e che illustra diciamo così gli ultimi due mesi fa è proprio quello che è successo dopo quella nota del CDA e soprattutto a partire dal venti gennaio cioè dalla data dell'avvio dell'iniziativa della proposta politica per l'Iraq libero democrazia
In Iraq esilio di Saddam e democrazia in Iraq tramite amministrazione
Fiduciaria sotto il controllo del Consiglio di Sicurezza on e parliamo loro un attimo come sette la questione molto collegata proprio della lettera che Albertoni e Baldassarre hanno scritto i presidenti delle Camere
Una lettera datata ventisei febbraio nel per riportarci a quei giorni
Dovremmo ricordarci che si trattò di quella prima lettera che conteneva le cosiddette dimissioni
Subordinate alla nomina contestuale di un nuovo consiglio di amministrazione quelle lettere che poi suscitarono in quel pomeriggio del ventisei febbraio quella serie di polemiche
Sia in aula sia soprattutto in Commissione di vigilanza che poi portarono Albertoni
E Baldassarre a scrivere una seconda lettera in cui invece le dimissioni interpretando la prima erano ribadite come che ad effetto immediato
E quindi una vicenda che era stato al centro di molte polemiche ma la cosa curiosa riguarda appunto questa lettera perché perché questa lettera è a volte ed è stata avvolta da una sorta di ministero si sapeva che era una lettera lunga di tredici pagine l'indomani cioè il ventisette di febbraio il Corriere della Sera pubblicò alcuni stralci
Che per la verità erano di notevole interesse
E
Molto grave erano le affermazioni contenute in questa lettera da parte di Albertoni Baldassarre riguardo alla gestione RAI ed stupisce come attorno a questa lettera in realtà sia caduto il silenzio cioè a parte qualche piccolo scorcio né non se ne è più saputo nulla confermo che anche noi abbiamo fatto una notevole fatica a rintracciare il testo
Originale che ci è stato nei giorni scorsi recapitato dal professor Albertoni che ringrazio per averlo voluto fare
Va tenuto subito conto che si tratta tra l'altro di una e questo un'indiscrezione giornalistica chiariamolo l'indiscrezione che è comparsa sui media in quei giorni si tratta in realtà poi di una seconda versione quella che fu mandata effettivamente canali i presidenti di Camera e Senato il ventisei febbraio perché pare che la sera prima ce ne fosse un'altra versione
Sottoposta al al vaglio del presidente del consiglio Berlusconi il quale poi avrebbe suggerito una serie di modifiche
Noi sicuramente abbiamo già fatto molta fatica ad avere la seconda versione quello ufficiale e definitiva sicuramente non saremo in grado di avere la prima versione anche se lo confesso la cosa
Desta una certa curiosità ma vediamo un passaggio di quella lettera quella lettera del ventisei febbraio
In cui Albertoni e Baldassarre parlano della RAI e della loro esperienza in RAI
A proposito di RAI si scrivono un'azienda
Che è rimasta ancorata ad obsoleti modelli organizzativi e produttivi i quali non sono più compatibili con la mutata composizione e dinamica del mercato in cui opera
è stata inoltre esperienza quotidiana di questo anno di mandato registrare un tasso elevatissimo di conflittualità interno all'azienda attualmente vi sono due mila cinquecento cause di lavoro tra dipendenti RAI
Che negli ultimi tre mesi andato in fitte indossi anche per comportamenti fortemente contestativi nei confronti di chi amministra l'azienda e dello stesso CDA
Aggiungiamo che la Rai che abbiamo conosciuto in questo anno di esercizio del mandato
Che ci avete conferito per un adeguamento urgente del servizio pubblico radiotelevisivo alle nuove esigenze che il Paese esprime si presenta come un'azienda in buona parte autoreferenziale
Omologata la produzione commerciale
E in difficoltà nell'intercettare i molteplici aspetti delle realtà complesse e territorialmente composite di un paese come il nostro che è plurale pluraliste che non sopporta più arcaiche forme di centralizzazione burocratica
Infine e per noi doveroso sottolineare come all'interno della RAI che pure raccoglie ancora notevoli professionalità intellettuali e tecniche
Ogni idea o proposta innovatrice modernizzatrice subisca spesso il contraccolpo conservatore paralizzante di appartenenze politiche o partitiche stratificate nel tempo
Ma anche il peso di relazioni sindacali connotate da una irrazionale strutturazione di carattere corporativo
Queste ultime hanno dato vita a forme ideologizzate partitiche di incontrollato ed incontrollabile contropotere rispetto agli indirizzi del CDA e dello stesso direttore generale
Operando fa attraverso forti strumentalizzazioni delle emozioni e dei sentimenti dei cittadini
Comportamenti che non sono certo compatibili con un servizio pubblico che voglia essere imparziale e pluralista
Tale situazione complessiva per la cui profonda modificazione abbiamo operato costantemente sta purtroppo aggravandosi anche per un sempre crescente uso strumentale di diverse trasmissioni affini di autentica propaganda e non invece come dovrebbe essere
Di approfondimento e di discussione per un'adeguata conoscenza di fatti uomini e situazioni
Ecco questo il brano che il passaggio della lettera scritta dal Bertoni Baldassarre i presidenti di Camera e Senato il ventisei febbraio due mila e tre che ho voluto rileggere
Non voglio sottolineare alcuni passaggi
Ogni idea
O proposta innovatrice modernizzatrice subisce spesso il contraccolpo conservatore paralizzante di appartenenze politico partitica stratificate nel tempo
Ma anche il peso di relazioni sindacali connotate da una irrazionale strutturazione di carattere corporativo
Queste ultime hanno dato vita a forme ideologiche date partitiche di incontrollato e incontrollabile contropotere rispetto agli indirizzi del CDA ed è lo stesso direttore generale in sostanza
Un'azienda ingovernabile ingovernabile a causa delle stratificazioni politico partitiche e sindacali di cui danno conto Albertoni e Baldassarre
Comportamenti che non sono certo compatibili con un servizio pubblico che voglia essere imparziale pluralista quindi a questo punto
E i due membri presidente consigliere superstite o del presidente del precedente CDA denunciano in un certo senso di nuovo che la RAI non è stata né imparziale né pluralista
Poi dice questa situazione si sta aggravando
Anche e questo è importante per un sempre crescente uso strumentale di diverse trasmissioni a fini di autentica propaganda e non invece come dovrebbe essere di approfondimento di discussione cioè denunciano l'esistenza di trasmissioni aduso propaganda
Ti piacerebbe molto sapere ma qualche sospetto per la verità noi radicali ce l'abbiamo e lo abbiamo anche concretata in precise denunce a quali trasmissioni
I due autorevoli
Membri del precedente consiglio di amministrazione RAI fanno i facciamo riferimento è una cosa che vorremmo sapere che magari cercheremo di chiedere loro quando avremo la fortuna e l'onore di averli ospiti
Nella nostra trasmissione
Certo c'è da chiedersi perché è questa questa denuncia arrivi al momento delle dimissioni è un sia magari arrivata prima quando e quando sarebbe stato importante farlo è però vero che quel consiglio di amministrazione così ridotto fu quello che il ventinove gennaio
Aver rese pubblica quella nota i radicali hanno anche in questa trasmissione abbiamo più volte parlato che appunto dava conto di un certo dell'esclusione dei radicali dalle trasmissioni di approfondimento politico in una forma
Assolutamente ineccepibile
Cosa che non era mai accaduto in precedenza almeno con quella ineccepibili ITA formale con cui l'hanno fatto Albertoni Baldassarre e cosa però lo dobbiamo anche dire a cui non segui una sostanziale miglioramento del quadro se non
Per alcune e per alcuni aspetti secondari
Ma mentre Baldassarre Albertoni parlava appunto di un partito di stratificazioni politiche o sindacali
E andiamo anche a chi di questo partito nona
E di queste stratificazioni non pare avere problemi pubblicamente a farsi portavoce mi riferisco al discorso che Agostino Saccà ex direttore generale RAI spesso in conflitto col Consiglio di amministrazione secondo una dinamica che assolutamente in proprio e soltanto della RAI e che sarebbe impossibile
In qualsiasi azienda
Di servizio Pubblico
Appunto Saccà in un discorso che attenuto
Diciamo in una sorta di videoconferenza Interna davanti ai dipendenti dell'azienda dando quindi l'addio al proprio incarico anche se resta dipendente RAI
Un discorso di cinquantacinque minuti ce ne dà conto la Padania
Che a proposito di questo discorso dice che Agostino Saccà chiamato raccolto il partito tra
Versare ragni
E che è suonato come una sorta di appello le armi contro il nuovo numero uno dell'azienda una specie di usurpatore che ha la colpa di venire da fuori
Con una decisione che mai si era vista nella storia di viale Mazzini Saccà convocato per le ore quindici il top dei dirigenti nella sala degli arazzi
E tutto il personale davanti ai televisori per gli sconvolge le il suo discorso trasmesso in bassa frequenza e vediamo cosa dice Saccà in particolare
In questi giorni ho dovuto prendere a malincuore sanzioni disciplinari per dipendenti molto meno notti e modesti di Santoro e nessuna voce si è levata a difenderli ma soprattutto
Al termine Agostino Saccà ha rivolto un appello difendere il partito RAI e si è detto disponibile a dare ancora il suo Crocco Now
Comunque restiamo uniti restiamo insieme appellandosi appunto i top manager ai dipendenti
Della differenza
Ecco ha citato centinaia di messaggi di solidarietà che gli sono giunti in questi giorni
A è spesso considerazioni sulla trasmissione di Santoro e anche sull'intera vicenda
Biagi diciamo che più che difendere il suo e limitarsi a difendere il suo lavoro il suo si può proprio dire c'è un racconto la Padania è stato un vero e proprio intervento politico ma di un politico non è in disarmo di un politico che resta e che se proprio quasi formalmente sembra ambire a capeggiare questa sorta di contropotere di cui appunto mi sembra parlino nella loro lettera Albertoni e Baldassarre ne diamo conto perché l'anomalia RAI è tale per cui non solo abbiamo un direttore generale che tutto sommato gode di una legittimazione di poteri diversi e superiori rispetto al consiglio di amministrazione
Pur essendo formalmente nominato da esso ma di fatto rispondendo l'azionista di riferimento che è il tesoro
Ma addirittura abbiamo un ruolo che è una sorta di ruolo propedeutico a una posizione politica anche interno all'azienda
Tutto questo appunto conferma e nessuno lo tiene nascosto la realtà di un'azienda che era quella di descritta da Alberto ne Baldassarre di fatto ingovernabile di fatto in mano d'altro
E intanto scoppia il caso domenica in mi sto riferendo a quanto accaduto domenica trenta marzo
Una di quelle trasmissioni che è rimasta piegata alle esigenze belliche
Allora lo avevo detto in precedenza
Che nella prima settimana di guerra alla Rai era successo qualcosa di veramente strano sui palinsesti mantenuti intatti salvo magari Bruno Vespa in prima serata ma che cosa invece l'accaduto che trasmissioni di altra natura venivano piegate alle esigenze belliche con l'andare avanti dei giorni anche a causa di crolli di ascolto che c'erano stati a causa anche di questa formula non sempre dai risultati felici
Si è avuto un allentamento quindi sono ritornati sui teleschermi alla loro originaria configurazione le trasmissioni ad esempio pomeridiane e anche altre trasmissioni serali
Ma una resistito ed è Domenica In che infatti nella trasmissione del trenta marzo a avuto con politici in studio i ministri Moratti Sirchia con una lunga intervista proprio pochi giorni dopo il momento in cui la vigilanza con un documento sul pluralismo aveva stabilito come evento eccezionale la presenza di politici in via eccezionale ed eccezionalmente anche motivato la presenza di politici nelle trasmissioni di intrattenimento pubblico
Una una presa di posizione questa della vigilanza che ci era sembrata
Piuttosto piuttosto opportuna visto che appunto sappiamo poi benissimo che le trasmissioni di intrattenimento sono piene appunto di ospiti politici tra l'altro più o meno sempre gli stessi
E che parlano magari a platee molto vaste ed ispettori cui posizioni non è poi possibile
Rispondere e questo accade ma non a tutti non a tutti non è possibile rispondere perché che cosa è successo è successo che durante questa trasmissione sia nata cioè Vittorio Feltri abbia fatto alcune affermazioni nei confronti di Giovanni Berlinguer Berlinguer non le ha considerate non opportuna intervenuto prima telefonicamente durante la trasmissione poi è riuscito in un'impresa che ha dell'incredibile che sono convinto che non riuscirebbe a quasi nessun altro cioè quella di lettura di comparire fisicamente invidio alla stessa trasmissione di Domenica In per ribattere
Alle tesi prospettate da Feltri non voglio entrare nel merito della questione ma notare semplicemente che la vigilanza decide una cosa e che una Domenica in
Diciamo così va in onda tutto il contrario di quanto deciso dalla vigilanza e che come risposta
Il giorno due di aprile
Il CDA si è riunito e ha formalmente recepito il documento della vigilanza ora io non sapevo che i documenti della vigilanza dovessero essere recepiti dalla RAI mi risulta invece al contrario
Che i documenti della vigilanza abbiano un valore obbligatorio di legge
Per la RAI immediatamente senza bisogno di recepimento i di alcun tipo quindi le anomalie continuano e guarda caso la polemica scoppia quando Vanni non da posizioni che non sono le solite posizioni a cui siamo abituati
Intanto per quanto riguarda il referendum annunciamo che il giorno tre aprile abbiamo inviato una memoria alla Commissione di vigilanza in cui noi avanziamo delle proposte
La Commissione di vigilanza sui servizi radiotelevisivi
Così come l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dovranno adottare al più presto e ci risulta lo faranno nei prossimi giorni i regolamenti attuativi della legge ventotto due mila per quanto riguarda la consultazione referendaria del quindici giugno
Per il momento abbiamo inviato questa memoria la vigilanza nei prossimi giorni invieremo un altra l'autorità
Nella prossima trasmissione vi dava conto di che cosa concretamente abbiamo proposto e anche forse di quali risposte abbiamo avuto dalla vigilanza stessa nel frattempo sempre restando a proposito di commissione di vigilanze
Di vigilanza RAI
Abbiamo il caso tribune lo abbiamo già denunciato in altre occasioni da tre mesi c'è un nuovo Regolamento e da tre mesi le tribune non vanno in onda c'è una situazione difficile con aspetti imbarazzanti in quanto c'è un rimpallo sostanziale di responsabilità fra la commissione di vigilanza e la Rai Radiotelevisione italiana
Mi sembra di poter dire dall'idea che mi sono fatto e dalle informazioni che di cui sono in possesso anche se non formali ufficiali che in realtà
In questo caso si tratterebbe di una resistenza della RAI nei confronti del nuovo format di trasmissioni previsto nei confronti in particolare della conferenza stampa
Infatti la commissione di vigilanza seppure con ritardo il cinque di marzo approvato lo schema delle nuove tribune mise ma anche di averlo letto
In una delle precedenti puntate lo ha trasmesso come da Regolamento alla RAI la Rai secondo fonti appunto non ufficiali lo avrebbe inviato alla Corte alla avrebbe inviato cioè un calendario come da Regolamento alla Commissione di vigilanza
Calendario che però sarebbe stato bocciato dalla commissione di vigilanza in quanto non conteneva con riferimento alla collocazione delle conferenze stampa che lo ricordiamo dei tre format previsti
Cioè conferenza stampa dibattito due
E tavola rotonda la conferenza stampa sia per collocazione in palinsesto
Sì anche per la tipologia di trasmissione il politico al centro con i giornalisti qualificati che fanno le domande il sabato sera alle ventitré e trenta eh
La trasmissione più importante che siamo poi riusciti a strappare e proprio per questo così almeno pari di capire anche se nulla è ufficiale né formale proprio per questo non piacerebbe molto
Ad alcuni conduttori della RAI ad alcuni giornalisti che si sentirebbero
Diminuiti nel ruolo proprio perché la centralità sarebbe all'esponente politico non più a loro come invece vediamo continuamente fare in tutte le trasmissioni di approfondimento ma d'altro canto mi permetto di dire proprio questo il compito della comunicazione
Politica
Cioè il compito della comunicazione politica e quella di prevedere spazi rigidamente regolamentati in cui appunto
La politica ha un ruolo sempre più importante
E e soprattutto centrale ricordiamo di un fenomeno che sta caratterizzando che noto tutti sia nelle trasmissioni di approfondimento sia nei telegiornali lo spazio alla politica e sempre minore
Cioè lo spazio soprattutto quello destinato agli esponenti di Kato agli esponenti politici si parla si politica ma se ne parla ne parlano altri ne parlano giornalisti mi parlano opinionisti ne parlano
Professionisti di altre aree
Ma agli esponenti politici all'informazione politica in quanto tale riservato uno spazio sempre minore a vantaggio appunto di altri personaggi e a vantaggio soprattutto della cronaca che straripa soprattutto quando c'è di mezzo il sangue e lo vediamo in questi giorni di di guerra
Benissimo intanto passiamo a un altro argomento di grande attualità come sapete alla Camera in discussione il disegno di legge Gasparri di riordino del sistema radiotelevisivo discussione che seguita due Nesi di
Di diciamo così di per Esame nelle Commissioni competenti della Camera e arrivato un testo in aula che tra l'altro risulta essere piuttosto diverso da quello che era stato presentato dal ministro Gasparri in alcuni punti importanti e significativi
Che che che è tuttora pubblicato sul sito del ministero www punto comunicazioni punto it
Che cosa è accaduto è accaduto che con tempi piuttosto serrati è cominciata la votazione degli articoli e improvvisamente il giorno due di aprile mercoledì
Dopo che già in precedenza si era avuta c'era stato un momento in cui poteva essere bocciato
Grazie ai voti dell'opposizione all'assenza della maggioranza all'articolo uno di questo provvedimento in realtà mercoledì due aprile è successo che a proposito dell'articolo quindici e sedici
Avevo comunque sicuramente dell'articolo quindici minuti se su questo non sono precise la maggioranza è andata sotto di pochi voti
è stato approvato un emendamento dell'opposizione prima firma dell'onorevole Giulietti che muta il quadro
Il quadro previsto dalla legge quadro appunto di riordino del sistema per uno degli aspetti più importanti di cui anche in questa trasmissione ci siamo occupati io riepilogo un po'tutta la storia dunque
Nel novanta abbiamo la legge Mammì che fotografa l'esistente quindi si limita a dire ci sono tre reti RAI tre KirchMedia sette ci sono queste posizioni dominanti
Nell'ambito anche del controllo delle risorse e la legge Mammì le fotografo sostanzialmente e dà a queste posizioni una legittimità
Nel mille novecentonovantaquattro però la Corte costituzionale intervenne
Cassando bocciando dichiarando incostituzionali proprio quella parti della legge Mammì
Che fu si limitavano a fotografare e quindi a rendere legittimo quasi sine die quel quadro esistente sul introducendo un limite un limite del venti per cento cioè la Corte Costituzionale sostenni che a nessun soggetto titolare di concessioni radio televisive nazionali
Potesse controllare un numero di canali di concessioni stesse superiori al venti per cento del totale
Ora dobbiamo sapere che le concessioni erano in tutto dodici
Sono poi diventate undici negli anni quindi di fatto porre un tetto ha fatto la Consulta del venti per cento significa che tre reti non possono essere detenuto in capo ad un unico soggetto ma devono essere detenute due reti soltanto allora da qui il legislatore prende le mosse per la legge duecentoquarantanove novantasette che quell'appunto istituisce anche l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni e in questa legge ancora una volta se Tanzi stavolta si fissa il limite posto dalla corte costituzionale che quindi viene recepito dalla legislazione ordinaria
Le reti Archer ciascun soggetto non può superare il venti per cento del totale delle concessioni nazionali quindi non può nessuna soggetto privato pubblico non può avere più del venti per cento
Però cosa fa la duecentoquarantanove novantasette introduce una una regime tempo breve diciamo così temporaneo ecco in cui però sine die cioè in cui non è specificato una data esatta in cui questo regime debba finire allora interviene e poi in ultimo la Corte costituzionale nell'autunno dell'anno scorso
In cui alla fine oltre a ribadire questo limite del venti per cento dice entro il trentun dicembre due mila e tre cioè entro il trentuno dicembre due mila e quattro questa anomalia di una rete in più detenuta da RAI e Mediaset va sanata in che modo
Retequattro deve essere trasmesso sul satellite
RAI tre deve trasmettere senza pubblicità
Ora il disegno di legge Gasparri in discussione
Percepiva anche su questo limite del venti per cento tuttavia di fatto stabiliva di nuovo regime transitorio in attesa del passaggio al digitale terrestre che questa legge vuole nel Duemila
Sei ma che secondo gli esperti più accreditati non non avremo prima in realtà del due mila e dodici qualcuno dice due mila dieci qualcuno dice addirittura due mila e quindici quello che pare di capire che sia molto difficile che nel due mila sei
Si spenga la rete analogica terrestre per avere soltanto trasmissioni in digitale terrestre ebbene in un certo senso le introduceva rileggi intimava la situazione già censurata più volte dalla Corte costituzionale e quindi consentiva di evitare questa scadenza
Del trentuno dicembre come momento di passaggio via satellite di Retequattro di eliminazione della pubblicità da Rai tre ebbene
Ieri anzi il giorno due aprile mercoledì cioè ieri rispetto ad oggi tre aprile che il giorno della registrazione di questo trasmissione con un autentico colpo di mano
Un emendamento firmato dall'onorevole Giulietti
Fa diciamo così
Fa rende vincolante di nuovo questo limite delle due reti
Però ogni soggetto e quindi in un certo senso reintroduce il problema
Della regolarizzazione dell'esistente in tutto ventuno dicembre due mila e tre come è potuto succedere questo è potuto succedere grazie si dice a diciassette franchi tiratori cioè a diciassette parlamentari del Polo che avrebbero votato
Contro la maggioranza ricordiamo che la votazione avvenuta a scrutinio segreto il presidente Casini ha concesso a più riprese la votazione a scrutinio segreto e questo non pare che sia indipendente da quanto sia accaduto e pare anche che almeno settanta parlamentari della maggioranza c'è chi dice soprattutto dell'UDC ma francamente come fa Alessandro Cè sulla Padania ma francamente di questo non abbiamo alcuna certezza non abbiamo alcuna prova di questo fatto
Ebbene accade che
Che per queste ragioni cioè per un'assenza della maggioranza e per alcuni franchi tiratori
Non si riesca hard cioè la maggioranza vada sotto e la legge disegno di legge Gasparri subisca questa importante modificazione
Naturalmente esultanza da parte del centrosinistra molte polemiche all'interno della Casa delle Libertà un'immediata richiesta di sospensione
Dell'esame del provvedimento
Al termine poi del quale la Casa delle Libertà decide di proseguire la discussione su tutti gli altri articoli di questo disegno di legge Gasparri contando poi di poter reintrodurre questa diciamo così il testo originario al Senato disponendo né di fatto di numeri bisogna vedere se la compattezza politica esistente
Proprio il giorno tre aprile cioè l'indomani
Da questo accadimento
Io emesso un comunicato che di reggo
Che dice DDL Gasparri emendamento Giulietti perché il limite del venti per cento solo per i soggetti privati
La Consulta ha stabilito il legittimo il possesso di tre reti anche per la RAI ma l'emendamento approvato ieri riguarda solo forse non a caso Mediaset il rischio che si arrivi al digitale col duopolio rafforzato dalle nuove norme in discussione alla Camera
Premesso che un vero mutamento del sistema radiotelevisivo italiano si avrà solo quando come sostenuto ieri in solitario alla Camera dall'onorevole Andrea Papini scrivo questo il tre aprile
Si darà il via ad una vera privatizzazione della RAI
Con la messa all'asta del servizio pubblico radiotelevisivo assegnato per un periodo di tempo determinato soggetto privato che vinca la gara modello radio radicale
E premesso che andrebbe abbassato il limite antitrust previsto dal disegno di legge Gasparri al venti per cento delle risorse del Sistema integrato delle comunicazioni vale a dire di tutte le risorse tutti i settori inclusi
Limite che legittime perpetua l'attuale duopolio oggi fuorilegge secondo i limiti in vigore della duecentoquarantanove novantasette come confermato dalle delibere anche recenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Viene spontaneo chiedersi perché l'emendamento a prima firma Giulietti approvato ieri alla Camera che tante polemiche sta suscitando dentro la maggioranza
Preveda il divieto del possesso in capo ad un unico soggetto di tre delle undici concessioni radio televisive analogiche terrestri
Limitatamente ai soli soggetti privati e non riguardi anche la RAI
La Corte Costituzionale come infatti ho ricordato prima sin dal suo primo intervento nel mille novecentonovantaquattro sino alla sentenza dello scorso autunno
Ha ribadito la necessità che tutti i soggetti del mercato non oltrepassano la soglia del possesso delle due reti
Dichiarando incostituzionale ogni regime diverso alcunché provvisorio
Previsto dalla mani prime dalla duecentoquarantanove novantasette dopo fissando limiti di tempo precisi e infortuni adeguare l'esistente cioè la data del trentuno dicembre due mila e tre seria sia di Mediaset
Spiace constatare concludevo il giorno tre aprile come colpire Mediaset suo proprietario si è sempre possibile mentre gli interessi RAI nessuno ha il coraggio di mettere in discussione forse perché la gestione della concessionaria del servizio pubblico è consociativa e nona un unico proprietario politico questo è quanto appunto dichiaravo il giorno tre aprile due mila e tre all'indomani di questa vicenda in sostanza quello che colpisce appunto un po'di questo di questa vicenda di questo emendamento è il fatto che riguardi solo negli assetti non riguardi la RAI
Dirò subito che non sono personalmente un sostenitore dello smembramento di RAI e di Mediaset
Sono invece una sostenitore che per della tesi per cui il duopolio andrebbe smantellato appunto invece rendendo effettivi e più importanti limiti antitrust ricordiamo che il disegno di legge Gasparri
Che attualmente in discussione alla Camera qualora venga approvato così come oggi prevede appunto come tetto di concentrazione delle risorse in capo ad un unico soggetto il venti per cento del Sistema integrato delle comunicazioni che cioè è una torta il venti per cento di una torta in cui è tutto incluso tutto ma veramente tutto anche i ricavi della vendita dei libri anche i ricavi della vendita di giornali quindi è un limite che riguarda un intero settore che non è specifico settore radiotelevisivo e quindi anche se nel disegno di legge Gasparri si dice che prevista
Il divieto di posizione dominante anche all'interno di ogni singolo settore in realtà di fatto l'unico criterio oggettivo che viene fissato in cui il venti per cento del sistema integrato delle comunicazioni che tutori comprende e che come ho già denunciato anche se c'è incertezza sul calcoli
Su quale sia questo sì su quanto ammonti su questo sistema integrato delle comunicazioni però è è opinione diffusa e che Fedele Confalonieri presidente di Mediaset rivendica in continuazione
Che era alta così facendo i limiti antitrust si sia innalzato notevolmente
Ancora in una polemica in uno scambio di battute con la Repubblica Fedele Confalonieri ancora in questo giorno ci informa che
Diciamo così
In un discorso che tra l'altro auto la tenuto davanti a investitori nazionali internazionali che le prospettive di Mediaset se sarà approvato il disegno di legge Gasparri sono prospettive importanti
In quanto non soltanto è prevista la partecipazione in società editoriali di carta stampata ma in quanto è previsto un potenziamento dell'azienda in un'intervista
Rilasciata al Corriere della Sera che appunto avvenne pochi giorni dopo la presentazione del disegno di legge Gasparri lo stesso Confalonieri disse media sette con questi nuovi limiti al di sotto appena al di sotto
Del tetto fissato ricordiamo che invece con la vecchia legge la duecentoquarantanove del novantasette media sette era al di sopra dei limiti antitrust come è confermato anche dall'ultima delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che disponibile sul sito internet www punto Agcom punto it il triennio mille novecentonovantotto due mila che inviterei a leggere perché è piuttosto interessanti insomma si evince che sia RAI sia Mediaset sono di gran lunga sopra il trenta per cento ciascuno di essi
Che era fissato appunto nella legge duecentoquarantanove novantasette
Ora l'anno il nuovo disegno di legge Gasparri prevede un limite teoricamente più basso però su una torta talmente più ampia per cui alla fine il limite oggettivamente in realtà questo appare in effetti il forse la precondizione si teme perché si arrivi al digitale terrestre quando si arriverà
In con un con il duopolio attuale rinforzato invece che indebolito e la cosa in fondo non ci sorprende
Altri sostengono che ciò non sarà più un problema perché comunque avremo centinaia di canali io mi permetto sempre di fare osservare
Che se la moltiplicazione dei canali che porterà con sé la tecnologia digitale fatto sicuramente positivo e degno di nota tuttavia conta anche molto appunto la concentrazione delle risorse economiche e che forse questo questo limite meriterebbe di essere rivisto proprio in termini di libertà del mercato e di concentrazione di posizioni dominanti magari per non rischiare con un altro intervento della corte costituzionali
Gli avevo adesso cambiamo capitolo passiamo un altro capitolo che avevo annunciato appunto che al Comitato nazionale di Radicali italiani e che si è chiuso domenica
Trenta
Domenica trenta marzo due mila e tre gli aveva annunciato che è stato presentato un dossier che è relativo a questi ultimi due mesi
RAI sugli acché indultino dal titolo informazione radiotelevisiva Iraq indultino due mesi di straordinaria disinformazione due iniziative avvolte dal silenzio dei media
Ora di quello che è accaduto in questi due mesi abbiamo più volte parlato nel corso di precedenti
Trasmissioni
Ne diamo conto un po'più compiutamente in un quadro complessivo in questa trasmissione
Cioè abbiamo appunto una prima fase il dal ventuno gennaio sei febbraio
Il ventuno gennaio è al giorno di
Inizio di annuncio dell'iniziativa radicale per l'Iraq libero l'esilio di Saddam e amministrazione sotto fiduciario sotto egida ONU
E in questo primo periodo dal ventuno gennaio al sei febbraio abbiamo soprattutto notizie sull'indultino e
La proposta sull'Iraq libero invece praticamente cancellata
Nei TG comprese tutte le edizioni su tutte le reti nazionali sino al giorno sei febbraio incluso si registrano
Venticinque interventi di esponenti radicali fra cui sedici dedicati alla vicenda l'indultino sette alla libertà vigilata a cui è sottoposto Marco Pannella
E solo due interventi sono dedicate alla proposta sulla che libero
Si registra inoltre ventitré circa non è un numero poi così preciso tra citazioni dichiarazioni relative ai radicali nello stesso periodo
Si tratta di quegli interventi nei cosiddetti pastoni la cui attendibilità ed efficacia sono ovviamente assai modeste ed andrebbero verificate caso per caso compito che supera largamente le risorse scarse dei radicali
Circa gli argomenti essi sono quelli già citati per interviste
Ora abbiamo detto ventuno gennaio sei febbraio
Venti cinque interventi diretti di esponenti radicali nei TG tutte le edizioni tutte le reti nazionali ventitré citazioni dichiarazioni sempre sui radicali potrebbero sembrare numeri importanti ma in realtà riporto in questo dossier che per valutare quantitativamente questi valori e soprattutto il numero complessivo delle volte in cui si dà notizia su un soggetto politico quindi il dato complessivo di interviste di informazioni su di esso
Basti dire che mediamente il totale delle notizie sui politici
Sia cioè su un solo TG quindi non su tutti i giri di tutte le reti ma su un solo TG in quindici giorni oscilla circa sulle cinquecento quindi totale delle notizie sui politici in un solo TG in quindici giorni che l'arco corrispondente all'arco di tempo considerato sono circa cinquecento quindi si può capire quantitativamente quanto siano pochi
Diciamo anche che la prima volta che la tv italiana si occupa della proposta Pannella Iraq libero è il ventitré gennaio nell'edizione notturna del TG cinque per circa dieci secondi riportando una dichiarazione dello stesso Pannella
Dopo silenzio assoluto fino alla dichiarazione ulteriori di Pannella il ventinove gennaio sul TG due di sei secondi lo stesso giorno in cui va in onda su due edizioni del TG uno l'unica intervista sulla questione di tutti i TG italiani nel periodo considerato
E che cosa invece è successo in quel periodo sul nell'approfondimento politico due sole partecipazioni Pannella il ventisette gennaio l'Otto e mezzo su La sette
E a Primo Piano il tre febbraio con un intervento di pochi secondi sull'appello
Iraq non la invece sull'iniziativa dell'indultino che stava passando dalla seconda alla terza fase dell'iniziativa non violenta di Bernardini dedica Capezzone con centinaia di detenuti
Italiani
L'appello Iraq libero clandestini dato dalla ti
Tu come abbiamo visto era però già stato appunto fino al sei febbraio due mila e tre sottoscritto da sette mila cittadini di circa ottanta Paesi e da centoventuno parlamentari italiani fra cui proprio sei febbraio
Francesco Cossiga senatore a vita e Francesco Rutelli che della Margherita ufficialmente dell'Ulivo
Passiamo ora alla seconda fase di questa vicenda quello che è accaduto dal sette febbraio al venticinque febbraio due mila e tre
Terza fase non violenta sull'indultino completamente cancellata e mancanza di informazione su Iraq libero questo il titolo che ho voluto dare a questo periodo sette febbraio venticinque febbraio due mila tre vediamo il perché
Miti G tutte le edizioni tutte le reti nazionali interventi diretti di radicali venti tutti dedicati era che libero nessuno all'iniziativa non violenta in corso
Quanto notizie sui radicali sempre nei TG tutte le edizioni tutte le reti nazionali e se risultano nel periodo considerati quarantasei
Sono e sulle solite citazioni dichiarazioni pastoni eccetera eccetera
Basti pensare sull'efficacia di queste quarantasei
Dichiarazioni citazioni nei pastoni che solo in due occasioni ci risulta non ne siamo sicuri simili ma comunque è indicativo siamo andati in onda notizie accompagnate da foto di spot finti radicali
Sono venti circa quindici su quarantasei le notizie sui locali RAI sui radicali riportati in questo periodo la notte oppure la mattina dalle sei alle sette fasce orarie importanti ma non di massimo ascolto certamente
Di queste quarantasei citazioni dei radicali delle loro iniziative nei TG di tutte le reti di tutte le edizioni dal sette febbraio del venticinque febbraio quarantaquattro sono quelle dedicate all'Iraq solo due sono quelle dedicate all'iniziativa sull'indultino vediamo invece che
Primo piano il diciannove febbraio un brevissimo intervento di Pannella quindici febbraio Speciale Studio aperto alle quattordici e quindici zero assoluto su indultino
Eppure l'Iraq senza radicali si è parlato un numero
In un numero elevatissimo come si può ben immaginare in questo periodo io non mi ha fatto l'elenco lo potete trovare sul sito www punto radicali punto it
Nella colonna a sinistra a destra scusate della homepage c'è iniziative RAI TV quindi al primo titolo se cliccate qui sopra potete leggere
Quello che io in trasmissione anche per non annoiare nessuno non voglio leggere ma sono tantissime trasmissioni che si occupano di racket libero eppure a parte quelle che ho detto prima cioè a parte quelli due a Primo Piano il diciannove febbraio il quindici febbraio Speciale Studio aperto nelle modalità che ho detto
Nessuna trasmissioni di approfondimento politico si occupa subirà quindi su ventotto trasmissioni conteggiate che sono cupa attività che ha il ventisei non è stato invitato un radicale
In questo periodo cioè dalla sette febbraio venticinque febbraio l'appello su Iraq libero ha continuato a raccogliere adesioni il dieci febbraio due mila tre avevano diritto già dodici mila persone da centootto Paesi centocinquanta parlamentari quattro senatori
Il diciannove febbraio la Camera dei Deputati approvava con larghissima maggioranza una risoluzione che impegna il Governo per l'esilio di Saddam riprendendo con riconoscimento esplicito parte della proposta radicali
Eppure paradossalmente proprio di diciotto febbraio la redazione di Porta a Porta aveva definito non compatibile la presenza di pannelli in studio non avendo radicali eletti in Parlamento nelle proprie file
Affermazione contraria ad ogni legge regolamento deontologia professionale
Il ventitré febbraio per dare un'idea di come questo appello
Di cui appunto si tratta Nitti Gimma soprattutto nei pastoni in questo periodo e praticamente nulla nell'approfondimento politico
Tuttavia le adesioni all'appello sono già salite a diciotto mila e cinque da centotrentaquattro Paesi fra cui duecentosettantasei parlamentari cinque senatori a vita su sei undici presidenti di regione centosessantuno sindaci nel frattempo per quanto riguarda l'indultino chi fu completamente cancellato
Dopo l'approvazione alla Camera e quattro febbraio grazie all'iniziativa direi soprattutto dei radicali i radicali Rita chiedevano la fissazione di una data certa per il voto al Senato continuando l'iniziativa non violenta iniziata ventiquattro ore si prima cioè la sera del tre iniziò la terza fase dell'iniziativa non violenta per ottenere la calendarizzazione con data certa
E anche breve dell'indultino in aula evitando quindi la commissione Giustizia il pantano che poi si è rivelato essere tale della Commissione giustizia
I presidenti Cossiga Del Turco Donofrio Mancino aderiscono alla richiesta radicale che la conferenza dei capigruppo decida di portare direttamente in Aula al Senato con data certa l'indultino
Contro i propositi di chi vuole invece discutere del provvedimento per modificarlo in Commissione giustizia
Rendendo totalmente incerto il tempo della votazione in aula rendendo con ogni probabilità inevitabile un successivo passaggio alla Camera e con massima incertezza sul tasto provare altro sul testo finale approvato cosa che in effetti sarà deciso ai capi dal capogruppo il venticinque febbraio radicali sospendono l'iniziativa non violenta in corso denunciando il tentativo di affossamento del provvedimento a seguito della decisione dei capigruppo di concedere i due mesi di discussioni in Commissione giustizia
Ed indicando per la calendarizzazione in aula al massimo per i primi giorni di aprile ben sapendo che dal diciassette aprile il Senato sospenderà i lavori fino a giugno per il ciclo elettorale referendario
Quindi da tutto questo inimitabile concludere che la forza della proposta radicali su Iraq libero è stata utilizzata come sorta di pretesto per non dedicare più un solo minuto di tempo litigi
Nell'approfondimento politico la terza fase dell'iniziativa non violenta in corso sull'indultino
Che pure continuava a restare tema di grande attualità nel Parlamento e nelle carceri
Pare difficile non vedere una connessione tra gli importanti risultati conseguiti nelle due precedenti fasi dell'iniziativa non violenta per l'indultino che avevano ottenuto una ben diversa presenza mediatica
E l'esito non soddisfacente di quest'ultima fase circondata da totali silenzio mediatico
Allo stesso tempi TG si occupavano della proposta Pannella ma sempre con le solite modalità poche interviste molte notizie nei pastoni il tutto a presto di una costante faticosa attività di contatto
Personale dei dirigenti radicali con direzioni delle testate aggiungo io soprattutto TG uno TG due e TG cinque
Quindi sostanzialmente nella prima fase fino al sei febbraio si parla soprattutto un indultino e praticamente nulla di iniziativa sulla che libero che pure in corso da circa una decina ormai da circa due settimane
Nella seconda fase dopo il sei febbraio si parla solo di Iraq libero ma con le modalità che ho letto mi pastoni dei TG
Con pochissime interviste
Mai e o o quasi mai eccetto due occasioni su diverse decine nell'approfondimento politico quando è chiaro che questo appello per essere compreso questa iniziativa politica assicura che libera per essere compreso avrebbe avuto bisogno proprio dell'approfondimento politico che sui temi della guerra e della pace in quei giorni è stato molto ricco
Quindi inizia illa cattiva informazione che è stata data sulla che libero sembra sia stato usata come pretesto per negare quella sull'iniziativa non violenta in corso contemporanea sull'indultino
E non è mai accaduto prima che uno sciopero della fame che dura ventidue giorni in questa terza fase condotto da D'Elia Bernardini Capezzone e centinaia di detenuti su un tema d'attualità sia stato completamente oscurato come ho documentato che è stato in questo caso inizia poi una terza fase il periodo prebellico dal primo al diciannove marzo
Iraq libero e radicali cancellati dei TG spazi concentrati di approfondimento politico
Vediamo cos'è accaduto nei TG tutte le reti nazionali tutte le edizioni dall'uno al quindici marzo interventi diretti di radicali due
Il quattro marzo sul TG uno e sul TG due entrambi alle venti e trenta quindici secondi il Pannella sul caso Sofri nulla sull'Iraq quindi TG dall'uno al diciannove marzo con c'è cancellano ora iniziative Iraq libero scusate
Notizie sui radicali invece cioè non interventi diretti netti Jima dei notissimi famosi pastoni
TG uno TG due TG tre tutte hanno dedicato i radicali uno spazio di molto inferiore rispetto a quello del periodo precedente e davvero davvero molto molto ridotto
La e poi soprattutto abbiamo cinque Testaccio cioè TG quattro Studio aperto La sette news TG a Flash TG DM TV vero tempo concesso le iniziative alle notizie sulle iniziative radicali
E il TG cinque ben poco tempo veramente poco
Vediamo cosa è successo invece l'approfondimento politico fino al tredici marzo nulla poi quattro partecipazioni radicali concentrate nel giro di pochi giorni
Venerdì quattordici marzo Excalibur con in studio Marco Pannella e primo piano con Coscioni e Bernardini martiri diciotto marzo Capezzone a Porta a Porta Bonino e Ballarò
Ho già spiegato in precedenti trasmissioni come queste apparizioni tutte concentrate nell'arco di pochi giorni non Sannino i mesi precedenti di silenzio
E anche sul piano quantitativo considerato il periodo complessivo da settembre non rappresentino rappresentino ben poca cosa
Faccio l'idea su tutto Excalibur da settembre due mila e due sette mesi due sole apparizioni in video più due brevi registrazioni Primo Piano in onda tutti i giorni da settembre due mila e due
Quindi centinaia di puntate
Tre apparizioni complessive di cui solo uno in studio Porta a Porta da settembre due mila e due ad oggi due interventi radicali di cui quello scandaloso di un minuto e quarantasei Preve distratto da Luca Coscioni
Nella trasmissione dedicata ai marziani israeliani
Esempio di vera disinformazione e un vero e proprio invito in studio unico a Daniele Capezzone il diciotto marzo prima di allora zero assoluto Ballarò prima ed unica apparizione il diciotto marzo
Trasmissione che va già in onda da molti mesi
Ora
Chiediamo una conclusione
Quindi cosa è successo dall'uno al diciannove marzo
In questo periodo ante bellico a parte tre dei quattro interventi radicali sì confermo in pieno la cancellazione dalla proposta radicale Chirac libero sia sui TG in cui lo spazio è veramente ridotto
Sia anche nell'approfondimento politico salvo appunto questa concentrazione di quattro appuntamenti
Mi sono detto non servono a sanare una situazione di settimane tra l'altro su quei quattro appuntamenti e quelle quattro trasmissioni soprattutto su Ballarò
E anche sui Excalibur e Porta a Porta andrebbe fatta una seria riflessione perché il tipo di trasmissioni numero di ospiti in studio
Insomma sono trasmissioni che soltanto con una presenza costante e continua nel tempo consentono di fare un po'di informazione certo non con un'unica presenza persa in mesi di silenzio sono trasmissioni che andrebbero ben analizzate anche proprio sul piano
Della comunicazione dei segni nel senso che
Se appunto avessimo risorse e tempo per analizzare nei dettagli probabilmente ci renderemmo conto della veridicità di alcune sensazioni che molto di noi hanno avuto a partire dallo stesso Marco Pannella cioè che in realtà
Attraverso alcuni meccanismi in la presenza radicale
Malgrado l'ottima performance davvero non e non lo dico di fronte formalmente ma veramente
Dei nostri compagni radicali somma quella presenza sia stata in un certo senso ridimensionato ad alcune modalità di conduzione della trasmissione cosa peraltro non del tutto no
Velocemente parliamo appunto dell'inizio della guerra dall'inizio della guerra ad oggi quello che successo nella prima settimana
Lo detto cancellazione totale dei radicali nella seconda settimana c'è stato
Una presenza di Emma Bonino sui Excalibur qualche giorno fa presenza che ha disatteso tutti gli accordi presi con la trasmissione e che quindi ha suscitato polemiche ha lasciato
Profondamente insoddisfatti mentre inutile che lo dica l'iniziativa che libero prosegue
La sua marcia trionfale ma purtroppo dove prosegue la marcia trionfale presso quel pubblico
Die lì perché ascolta radio radicale e quel pubblico che molto spesso coincide con i professionisti della politica e non all'opinione pubblica e che quindi non è stata messo in condizioni di scegliere allora conclusione di questo periodo
Di questi due mesi della RAI
Noi abbiamo una situazione in cui sostanzialmente due iniziative radicali importanti non possono coesistere sui media o si parla di una o si parla della poi riguardo alla situazione indultino abbiamo la cancellazione assoluta prima volta
Nella storia mi risulta di un'iniziativa non violenta durata ventidue giorni che ha coinvolto centinaia di persone su un tema d'attualità per quanto riguarda iniziativa Iraq libero se ne è parlato sui tigli soprattutto in un breve arco di giorni a febbraio
Per poi essere quasi completamente cancellata marzo
Ma l'approfondimento politico con eccezioni poco significative non ne ha dato conto
Questo è il quadro è questo il quadro anche che per presenteremo presto i nuovi vertici
Ivan e anche all'
Alle autorità
Merito ricordandovi che troverete tutto questo più dettagliato su
Punto radicali punto it nell'apposito spazio sulla destra ricordando che potete scrivermi a
Indirizzo e-mail
Chiocciola hotmail punto com avevamo previsto per questa trasmissioni un collegamento con onorevole Giulietti che purtroppo è saltato speriamo e di averlo in trasmissione la prossima settimana d'altro canto sono proprio le giornate in cui si vota freneticamente il disegno di legge Gasparri Luís è particolarmente impegnato in prima persona
Auguro a tutti un buon proseguimento nell'ascolto con i programmi
A risentirci
Alla prossima settimana