L'intervista è stata registrata martedì 22 febbraio 2005 alle 00:00.
La registrazione audio ha una durata di 22 minuti.
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DEMOCRATICI DI SINISTRA
MARGHERITA
FI
Radio radicale proseguono i contatti proseguono i colloqui per un eventuale accordo tra radicali e capito spicca qui con ogni trofeo Tonini capogruppo dei DS in commissione estate lei è Capogruppo appunto per i democratici vinta ma specialmente già coordinatore dei cristiano sociali e senatore Tonini lei siamo di questa fase ormai finale
Lei come vede l'eventualità di un accordo tra il centro sinistra
Ma io me lo auguro da adesso sono tra i firmatari del primissimo appello a favore della dell'accordo sono convinto non da oggi che ciò che i radicali rappresenterà in termini di cultura politica
Sia un arricchimento fondamentale per il centrosinistra
E allo stesso modo ritengo che quella cultura politica possa avere cittadinanza solo nel centrosinistra
Del resto le cose stanno un po'dimostrando quesito
Non credo che la trattativa conigli i due poli si stia svolgendo su argomenti tecnici si sta svolgendo su grandi questioni politico culturali e mi pare evidente che al dunque
L'unico polo che può dare ospitalità davvero quella cultura perché la sente complementare alle altre culture
Che ha nel suo seno è proprio il centrosinistra naturalmente questo comporterà ulteriori problemi nella nella maturazione di una sintesi comune che è auspicabile che è necessaria ma sono convinto che siano problemi fecondi quindi problemi positivi dottore e Tonini come
Lepri subentra intervenuto nel corso del dibattito generale sta andando avanti l'iter della riforma costituzionale qual è la sua opinione su questa riforma costituzionale vedendo la macchina
La mia opinione è che è una grande occasione perduta
In occasione di una riforma che fosse condivisa dai due poli e che potesse consentire una comune un comune completamento della transizione nella quale versa la democrazia italiana ormai da più di un decennio almeno dal novantatré in avanti
Purtroppo un'occasione perduta perché anche se all'inizio del percorso c'era stata una svolta importante da parte del centrodestra che aveva accettato come terreno di confronto
Due pilastri che sono gli stessi che il centro sinistra perseguito in questi anni cioè l'idea del governo del primo ministro e quindi il cosiddetto premierato
Escludendo quindi togliendo dal tavolo l'opzione presidenzialista da una parte e dall'altra parte l'idea di un federalismo cooperativo
Questi due acquisizioni importanti non si sono poi tradotte in un cammino comune naturalmente questo è innanzitutto responsabilità della maggioranza non mancano bisogna dire per onestà intellettuale politica anche responsabilità dell'opposizione
Tuttavia quello che sta emergendo con chiarezza in questo momento e a me pare una cosa grave anche devo dire sconcertante è che la riforma costituzionale sta diventando addirittura argomento
Non non solo dell'agenda politica quotidiana ma addirittura della campagna elettorale cioè si dice dobbiamo approvarla assolutamente prima delle regionali in modo che la Lega possa dire che ha ottenuto il cosiddetto federalismo
La parte voglio dire la triste volgarità derivati questo tipo di ragionamento ma non si capisce neanche cosa in realtà la Lega possa sventolare nel merito
Perché se andiamo a esaminare nel dettaglio il provvedimento su questo odio concentrato il mio intervento noi vediamo che il le modifiche al Titolo quinto
Quindi quello che riguarda appunto la forma di Stato
Sono un grande meno è un piccolissimo più il grande meno nel senso del federalismo è l'abrogazione del terzo comma dell'articolo centosedici il cosiddetto federalismo asimmetrico catalano
Quello che consentiva
Sulla base appunto del testo attualmente in vigore approvato dal centrosinistra consentiva con un voto a maggioranza del Parlamento di devolvere alle regioni sul loro richiesta alle regioni che ne facessero richiesta
Competenze in materia legislativa anche di principio quindi la devolution più spinta che si possa immaginare non solo la lega non ha utilizzato questo canale per fare politica come pure avrebbe potuto fare in questa legislatura ma addirittura acconsentito
A la richiesta la maggioranza di abrogare questo terzo comma dell'articolo centosedici in cambio di questo improbabile ultimo comma dell'articolo centodiciassette che dà competenza esclusiva alle Regioni
In materia di sanità dove francamente la competenza regionale già esorbitante e credo che sia difficile nella pratica aumentarla ulteriormente
Nella definizione dei programmi scolastici per la parte di interesse regionale francamente una cosa quasi risibile e la polizia locale amministrativa
Insomma tre punti minuscoli io ho detto veramente un
Una mulattiera in che si è preferita all'autostrada che si accettabili demolire francamente questo comportamento è talmente illogico che viene il sospetto
Che la lega non voglia in realtà la devolution ma voglia quella che è stata definita la dissoluzione del Paese e che la norma fondamentale di questa riforma allora
Sia proprio quel procedimento legislativo tra Camera e Senato che è talmente Barocco e confuso
Che è ad altissimo rischio di inceppamento cioè se passerà così la riforma lo scenario più probabile non è né quello del premierato assoluto che paventano
Alcuni miei colleghi
Ne la cosiddetta devolution il federalismo estiva la vittoria del Nord di cui blaterare ai leghisti ma il blocco totale la paralisi delle istituzioni in particolare del procedimento legislativo nella navetta tra Camera e Senato
A volte mi viene il dubbio è questo dubbio lo Espresso oggi in aula vedremo se risponderà la lega in che modo il dubbio che questo sì esattamente l'obiettivo che la lega si propone cioè non la devolution ma il blocco del sistema
Per rendere ingovernabile il Paese preghiamo Cardella ringraziamo rifacciamo il senatore Giorgio Tonini capogruppo DS in commissione Esteri qui a Palazzo Madama conosciuto come sempre alla radio radicale
Radio radicale abbiamo Chiti pronto noi siamo tra della Margherita senatore Tiziano Treu già ministro del lavoro e i Cominati tutto vogliamo parlare di economia senatore tremo
Le imprese e per l'intero settore tessile e importi emergenze in forte allarme la FIAT che sta vivendo la crisi che ben ne conosciamo intraprende logiche venduta agli stranieri conferendo alla nostra struttura produttività
E purtroppo soprattutto l'industria
è in crisi tracciato che declino in crisi seria
Da tempo
Il governo ha continuamente evitato di riconoscerlo che è un guaio perché la prima cosa di fronte a difficoltà e guardare in faccia
No noi anche l'opposizione in più patrimoni
L'abbiamo detto
E così grave la situazione che sarebbe importante che ci fosse uno sforzo
Di tutti
Per trovare le misure vere
Imprenditori sindacati hanno già fatto qualcosa del genere hanno già opportuno delle indicazioni convergenti
Purtroppo sono molto mesi ormai che governo rinviare le decisioni una c'è questo peso sulla competitività già del se quello buono perché mettere perché ne abbiamo già visti di pezzi di testa finora sono proprio propositi
Tanti non sempre organici e soldi pochi da quello che leggo anche nel queste ultime versioni
C'è da essere un po'veramente
Avviliti perché perché vedete in attesa della riforma organica degli ammortizzatori sociali
Son tre anni che
è il disegno di legge Senato
E e e si stanziano quattrocentonovantuno milioni quanto costerebbe una riforma degli ammortizzatori insedia diciamo così a ma persino il governo aveva detto che per fare solo la riforma dell'indennità di disoccupazione che c'è
Ne serviranno settecento
E quindi sommario la porpora per valutare il cinque miliardi sementiero annotata in sei quattro e mezzo mondo mediatico e molto di più ma diciamo pure che si può cominciare gradualmente però qui siamo allo spezzatino poi si dice che ancora una volta
Occorre sostenere cartelle impresa evasi da un disco si fa un discorso generico dalla trasformazione degli incentivi in in prestiti sappiamo benissimo che queste cose si possono anche fare ma bisogna finalizzarle bene e soprattutto continuare a cambiare i meccanismi dell'incentivazione significa che crea un candelabro si perdano mese invece qui c'è urgenza dura previdenza complementare
Che è una
L'urgenza lo sviluppo della previdenza complementare abbiamo detto tutti che è urgentissimo Giada anche qui da due tre anni
E sappiamo che per fare decollare come trattamento di fine rapporto le aziende hanno chiesto una compensazione per la perdita di questo canale di finanziamento cerchietto anche nella legge delega qui si dice venti milioni di euro per il due mila cinque
Duecento milioni di euro per due mila sei cinquecento dal due mila sette la solita tecnica di dire quasi niente primo anno e rinviare sempre ad apicoltura addirittura dopo le elezioni
E così come si fa decollare la previdenza complementare con è chiarissimo come lei sa bene Tremonti Giulio Tremonti presidente di Forza Italia continua al pire qui bisogna in qualche modo ripristinare i dazi bisogna contrastare l'invasione delle merci asiatiche
Mi meraviglio perché questo lo lo diceva Bossi
Senza tener conto che c'è una politica ormai europea su questi temi anche e giusto come i pezzi di chiedono di essere rigorosi nella approvazione
Delle intese che sono fatte su questo settore
Quindi in modo che e gradua sia graduale l'apertura siciliano dei anche di non ci siano delle discriminazioni perché attualmente ci sono
Nel senso che la la Cina da un aiuto all'export che ancora tessile maggiore di quanto dovrebbe essere controllare meglio la contraffazione insomma c'è una serie di misure per per rendere governabile costo questa tradizione ma ridere i dati propri Italia da solo sembra assolutamente vittime impresentabile direi di meraviglia
E il senatore Treu però la crisi industriale la crisi produttiva nel nostro Paese sempre più grave inoltre questi aspetti morti in settori socialmente per lavoro che cosa si dovrebbe fare secondo De Simone centosei
Ma io mi ero concentrato su questi perché erano quelli che appaiono ma adesso tra le prime indiscrezioni o comunque le notizie e ho cenato però anche alla questione degli incentivi perché vede queste pure un punto da tempo discusso incentivi è possibile anzi
è vero che gli incentivi attuali e che sono un po'dispersi abbastanza su un poco sovrapposti l'uno e con l'altro quindi si può risparmiare lì non per buttarli irriducibili secondo per conservare le tasse ma per concentrarmi di più
Sulle sulle cose effettivamente prioritarie noi avevamo proposto c'è ancora nella finanziaria dell'anno scorso
Di fare quello che ha fatto altre peli la Francia ha messo sei miliardi di euro sei miliardi non venti milioni
Su per la ricerca e l'innovazione e in alcuni settori strani noi diciamo noi abbiamo abbiamo ricevuto se vi ricordate a dicembre la promessa che la finanziaria e non aveva trippa per gatti come si dice faceva finta punto di ridurre le tasse le persone che portarono al gravate di altri balzelli
E che rinviava a degli incentivi per l'innovazione eccetera a questo famigerato ci sono da qui ci sono sono quattro soldi e non so neanche se ci siano quelli ma sei miliardi è una dose seria e va concentrata
Sulla e sui settori innovativi se vogliamo che il nostro la nostra produttività la nostra industria sia messa a livello mi compete mondiale questo è un provvedimento sarebbe fondamentale possano possono passare anche per via
Senatore Treu cambiamo argomento perciò che l'Ulivo il vertice della cosiddetta Unione sta per concludere al doppio gioco tra l'altro anche l'accordo con i radicali lei da cattolico laico come si definisce come avete questo accordo poco
Ma io fin dall'inizio mi sono espresso come in molti altri anche nella Margherita
Che qui nel senso che la la storia le dell'integrità dei cali molte delle loro posizioni sono tali che la loro richiesta andava preso in considerazione seriamente è vero ci sono anche dei punti
Vivili distanza per esempio Palù taluni punti in materia di proprio di sociale e del lavoro però insomma i motivi di una interesse reciproco erano forti che la cosa è continuata mi pare che l'incontro e si sono avvicinati abbiamo anche detto che ci volevano non dico delle condivisioni programma per cui questo non è un programma comune è una una ospitalità si è detto non so se si legge ancora questa parola però su Gandhi
Condivisione punto sui da battaglia per i diritti la legalità nato appunto centrale e se c'è questa
Consonanza il intesa sia pur parziale auspicabile mi auguro appunto che si chiuda prima il la trattativa diciamo
è durata molto anche da tutte e due le parti quindi sarebbe bene che poi venisse fatta una una presa di posizione chiara sulla base di criteri onesti ringraziamo per poterlo martiri perché ho visto il lavoro compiuto come sempre hanno finalmente la retorica
Radio radicale e continua a parlare di economia della situazione economica strutturale come si usa dire del nostro paese lo facciamo stavolta con Renato Brunetta economista europarlamentare di Forza Italia consigliere economico a Palazzo Chigi B professor Brunetta la chiamo così se permette come sta l'economia italiana a livello strutturale il settore tessile sempre piuttosto in crisi la FIAT non ne parliamo l'industria siderurgica la vendiamo i russi
Ma allora dividiamo le cose con ordine l'industria tessile è in crisi da almeno vent'anni
Quell'automobilistica pure la industrie siderurgiche trattiamo venduta
Abbiamo ridotto la capacità produttiva di gara trent'anni fa in uno dei tanti chicchi negativi senta preveggenza evidentemente ma
Tante
E quindi la ristrutturazione chiamiamola così viene da lontano ciò non toglie che il Paese vada ancora avanti
Che non vada avanti marittimo nonostante i profeti di sventura perché quest'anno l'anno scorso siamo cresciuti all'uno e quattro per cento l'Europa mediamente cresciuto tre decimali in più quindi non molto di più l'anno in corso probabilmente toccheremo il due per cento ancora una volta due tre decimali in meno dell'Europa è cambiato il moderno
Produttivo italiano
Negli anni sessanta settanta ottanta e in parte novanta era basato sull'inflazione
Era basato sul del Principe sul debito quando avevo fatto la scelta di Maastricht
Abbiamo mollato l'infrazione abbiamo lasciato ad altri delle valutazioni competitive
E siamo immersi in una strategia più seria questa tra chi è più seria ci porta a profonde ristrutturazioni non sempre vediamo fatte non sempre abbiamo fatto nella maniera giusta
Basti pensare per esempio il tema delle nel via totalmente abbandonato per tutti gli anni Novanta però stiamo dentro questa tradizione
Professor Brunetta per affrontare le sfide di questa transizione come l'ha definita lei urgono casse urbano dazi o comunque politiche restrittive commerci come auspicato da Monti o no ma intanto o no minorità
Non darsi su questo Tremonti sbaglia
Perché i dati non hanno mai prodotto aperture non hanno mai prodotto globalizzazione non hanno mai prodotto crescita economica
Occorrono invece più liberalizzazioni più privatizzazioni soprattutto nell'area dei servizi per tutti noi guardiamo per la competitività ai settori che esportano in realtà anche perché esportano sonda competitivi sono di solito
Come dire appicca antichi dal costo dei servizi che devono acquistare che di solito sono inefficienti monopolistici
Protetti dalla concorrenza internazionale luce acqua gas logistica
Servizi finanziari banche e articolazioni Energia ecco il Paese liberalizzato tutto questo privatizzate liberalizzate liberalizzate privatizzate
Il serviti ne trarrebbe vantaggio non solo è che Pechino come consumatore le fa ma anche riprese soprattutto quelle che sono esposti alla concorrenza internazionale delle profondità mi corregga
Mi è stato detto che lascia in qualche modo in realtà
Che sia un paese esporta più di quello che importa quindi le opportunità di Fort
O almeno pari capacità di esportazione
è andato oltre
Ma le gran parte delle esportazioni italiane avvengono nell'Area europea quindi non dimentichiamolo
Molti paesi sono costano molto violenta
E fanno bene anche perché l'Areu roteare è satura e fatturata
Per cui da questo punto di vista l'Italia deve fare molto di più inviata dovrebbe fare di più e quindi è Teva Italia che dover fare dico però il sistema Italia e non abbiamo mai avuto anche su quei nato devo dire io sorrido quando la gente dice gli economisti e politica è che ci vuole per i pm italiani se mi permette e gli italiani hanno sempre esportato da un punto di vista individuale i cingoli Brambilla quindi pensare che l'Italia pacchetti tema opaca squadra come dice qualcuno adesso solo perché bisogna farlo questo mi sembra un po'difficile
Insomma in quei mercati
Non è detto che sia così perché questo è un modello e il modello tedesco e il modello francese di esportazione di industrie di grande industria rimpianti noi importiamo macchine noi esportiamo prodotti non esportiamo tecnologie riportiamo macchine per il tessile non esportiamo sì
Devo dire quei tre nota caratteristica propria prenderne atto nobilitare di essere quello che non stiamo per cui inutile dire Alitalia ne non ce la fa inchina perché non ha la grande impresa magari all'interno che abbiamo mai avute
Non abbiamo mai avuta negli anni cinquanta sessanta settanta ottanta e novanta oggi più di una forte se ma non molto ed era una grande impresa soprattutto di natura pubblica o o pubblicamente vestita quindi di fronte a una grande in pure una grande impresa pubblica assistita Onaga di preda privata protetta io preferisco i Brambilla e preferisco che i Brambilla vadano in china anche alla spicciolata come abbiamo fatto nei Balcani per esempio e non è andata male North andando male
L'importante e non pensare di essere quello che non siamo quindi il tema noi lo facciamo con i comportamenti atomistici con i comportamenti individuali con la genialità dei comportamenti intellettuali individuali va bene va male finora non è andata malissimo e siamo il sesto settimo paese industrializzato del mondo e non siamo il paese nativo paese che ha più risorse o più popolazione o più ricchi da o più rapida avevano secondo nel governo
Ma che modo non ha tirato un po'troppo nel
Grazie a un qualche modo è stato un po'strabico sulla redatta al di là poi delle polemiche politiche
In una visione urbana devo dire ne il governo del della della Casa delle Libertà a troppo poco liberalizzato e privatizzato doveva fare di più cioè doveva fare di più quello che era per ripromesso di fare ci pensano i nazisti liberali fibre innanzi un po'anzi di più si fa ripetere
Assolutamente e poi l'intendenza delle esportazioni e quella bene la ringraziamo richiami per frenarlo promette economica consigliere economico a Palazzo Chigi ho conosciuto come sempre la notte mi tempo
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