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Firenze, 5 ottobre 2002 - Il segretario dei Ds Piero Fassino ha concluso con un lungo intervento la manifestazione per la pace svoltasi in piazza della Repubblica.
"Sicurezza, stabilità, pace" sono queste le priorità che la politica deve assicurare al mondo, a tutti i popoli.La pace prima di tuttoIl segretario Ds ha ricordato i conflitti e le violenze che insanguinano il pianeta e ha lanciato lo slogan che deve guidare l'azione politica del partito: "La pace prima di tutto".Fassino ha spiegato come l'11 settembre abbia posto in evidenza il problema della sicurezza per tutti.
Nel giorno in cui … la prima potenza economica e militare del mondo è stata colpita al cuore, ha osservato, nessuno si può più sentire sicuro e invulnerabile, a prescindere dalla potere economico o militare di cui dispone.
Il terrorismo va quindi sconfitto sul piano politico, intervenendo a risolvere pacificamente le crisi."Non esistono neanche più - ha detto Fassino - le guerre locali", ma tutte hanno effetti sulla stabilità globale.
Il segretario dei Ds è poi tornato ad indicare in una soluzione politica, l'unica possibile per il Medio Oriente: "Ci sono due diritti" entrambi validi, che non possono essere fatti valere se non con un riconoscimento reciproco.
Due popoli che vivano entro confini certi, in pace e in sicurezza entrambi.La questione principale che il mondo, e quindi la politica, deve affrontare, ha indicato Fassino, è quella della globalizzazione dei diritti e della democrazia, ma anche di come, in quali sedi, si governa il mondo, visto che "non basta la sovranità nazionale" ad assicurare stabilità, sicurezza e pace.Sulla crisi irachena l'impegno deve essere quello di "scongiurare la guerra".
Fassino ha riconosciuto la sua gratitudine agli Stati Uniti, "non dimentichiamo il sacrificio americano per l'Europa" e sottolineato l'importanza dei rapporti Usa-Europa, ma ha detto chiaramente 'no' all'uniteralismo Usa.Critiche al governoSul fronte interno il segretario Ds ha duramente criticato l'intero operato del governo Berlusconi, che ha mancato le promesse: sulla finanziaria, sulla politica economica "fallimentare" di Tremonti, sull'articolo 18, sul Mezzogiorno, sulla scuola, sull'informazione, sulla giustizia.Un "nuovo atto di nascita" per l'UlivoMentre, dopo l'ultima profonda crisi dell'Ulivo, è tornato a sottolineare l'esigenza, anche dopo la vittoria nelle ultime amministrative, di un salto di qualità dell'opposizione.
Per uscire dalla crisi serve subito l'assemblea degli eletti dell'Ulivo, "per un nuovo atto di nascita", e rafforzare la sinistra riformista.
"Sicurezza, stabilità, pace" sono queste le priorità che la politica deve assicurare al mondo, a tutti i popoli.La pace prima di tuttoIl segretario Ds ha ricordato i conflitti e le violenze che insanguinano il pianeta e ha lanciato lo slogan che deve guidare l'azione politica del partito: "La pace prima di tutto".Fassino ha spiegato come l'11 settembre abbia posto in evidenza il problema della sicurezza per tutti.
Nel giorno in cui … la prima potenza economica e militare del mondo è stata colpita al cuore, ha osservato, nessuno si può più sentire sicuro e invulnerabile, a prescindere dalla potere economico o militare di cui dispone.
Il terrorismo va quindi sconfitto sul piano politico, intervenendo a risolvere pacificamente le crisi."Non esistono neanche più - ha detto Fassino - le guerre locali", ma tutte hanno effetti sulla stabilità globale.
Il segretario dei Ds è poi tornato ad indicare in una soluzione politica, l'unica possibile per il Medio Oriente: "Ci sono due diritti" entrambi validi, che non possono essere fatti valere se non con un riconoscimento reciproco.
Due popoli che vivano entro confini certi, in pace e in sicurezza entrambi.La questione principale che il mondo, e quindi la politica, deve affrontare, ha indicato Fassino, è quella della globalizzazione dei diritti e della democrazia, ma anche di come, in quali sedi, si governa il mondo, visto che "non basta la sovranità nazionale" ad assicurare stabilità, sicurezza e pace.Sulla crisi irachena l'impegno deve essere quello di "scongiurare la guerra".
Fassino ha riconosciuto la sua gratitudine agli Stati Uniti, "non dimentichiamo il sacrificio americano per l'Europa" e sottolineato l'importanza dei rapporti Usa-Europa, ma ha detto chiaramente 'no' all'uniteralismo Usa.Critiche al governoSul fronte interno il segretario Ds ha duramente criticato l'intero operato del governo Berlusconi, che ha mancato le promesse: sulla finanziaria, sulla politica economica "fallimentare" di Tremonti, sull'articolo 18, sul Mezzogiorno, sulla scuola, sull'informazione, sulla giustizia.Un "nuovo atto di nascita" per l'UlivoMentre, dopo l'ultima profonda crisi dell'Ulivo, è tornato a sottolineare l'esigenza, anche dopo la vittoria nelle ultime amministrative, di un salto di qualità dell'opposizione.
Per uscire dalla crisi serve subito l'assemblea degli eletti dell'Ulivo, "per un nuovo atto di nascita", e rafforzare la sinistra riformista.
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