08 MAG 2002

TPI: Omicidi, deportazioni e stupri di massa prima dei bombardamenti NATO

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 4 min

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Proseguono le deposizioni dei testimoni diretti delle violenze in Kosovo.

Asman Thaci racconta di una ragazza di 14 anni violentata alle milizie serbe di fronte alla sua famiglia L'Aja, 8 maggio 2002Proseguono oggi le deposizioni dei testimoni diretti delle violenze in Kosovo.

Sono stati esaminati i fatti relativi alla deportazione in massa di civili di etnia albanese e alle violenze nei confronti di donne e bambini da parte di forze di polizia regolare e da forze paramilitari serbe prima dell'intervento NATOLa deposizione di Auni NabliuAuni Nabliu ha testimoniato che nel suo villaggio le
milizie serbe hanno costretto gli abitanti ad abbandore le proprie abitazioni il 12 aprile 1999.

Gli abitanti sono stati costretti a rifugiarsi nei boschi e sono poi scappati verso la Macedonia in seguito alle minacce delle milizie serbe.

"Tutta la famiglia di mio fratello - ha raccontato il teste dell'accusa - è stata costretta con la forza dalle milizie serbe a lasciare la propria casa senza poter portare nulla con sé.

Quando ho visto la famiglia di mio fratello nel cortile della sua abitazione ho deciso di scappare" La testimonianza di Asman ThaciAsman Thaci, un contadino ha raccontato che il 3 marzo 1999 mentre stava discutendo con suo suocero di come far scappare la famiglia verso l'Albania, le milizie e le forze paramilitari serbe hanno circondato il villaggio.Le forze regolari di polizia hanno ucciso 17 uomini, hanno poi separato gli uomini dalle donne e dai bambini.

Hanno quindi scelto 15 donne da un gruppo di circa 100, le hanno prese da parte e le hanno ripetutamente violentate e torturate.

Il testimone ha visto anche "una bambina di 14 anni rapita e violentata davanti alla sua famiglia".

Gli abitanti sono stati poi costretti a lasciare il villaggio verso l'Albania, al confine sono stati sequestrati loro tutti i documenti di identitàLa testimonianza di Ahevahire RramaniLa teste ha racontato la sua personale odissea nei giorni immediatamente precedenti all'inzio dei bombardamenti NATO.

Ahevahire Rramani ha parlato di villaggi dati alle fiamme e di gruppi di donne violentate per giorni dalle milizie serbe.

La testimone è stata minacciata di morte e costretta dai militari serbi a scegliere una casa in cui le donne del suo villaggio sarebbero state violentate.

Alcune delle donne brutalmente abusate dalle milizie sono state poi trovate morte.La testimonianza di Abdullah SalihuAbdullah Salihu ha raccontato che le milizie serbe nel settembre del 1998 hanno dato alle fiamme le abitazioni del suo villaggio.

20 mila abitanti sono stati quindi costretti a rifugiarsi nei boschi nelle montagne circostanti e hanno trascorso il rigido inverno nelle montagne.

Salihu è stato catturato insieme ad un gruppo di uomini dalle forze paramilitari.

Il teste ha raccontato dei maltrattamenti subiti in una stazione di polizia e degli omicidi perpetrati dalle milizie serbe.

Il testimone verrà controinterrogato domani.

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