04 OTT 2002

TPI: Milosevic denuncia, Serbi vittime dei pogrom croati

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 14 min

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Milosevic sostiene che i serbi sono stati vittime di un pogrom.

May richiama all'ordine la difesa e chiarisce che la Corte non ha intenzione di sopportare ulteriori abusiL'Aja, 4 ottobre 2002 - Nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic il primo testimone dell'accusa, un politico croato 'di basso profilo' identificato per motivi di sicurezza solamente come C-37 ha concluso la sua deposizione, iniziata la scorsa settimana.Nelle udienze precedenti il testimone protetto aveva definito i forti legami tra Knin e Belgrado, capitale della Krajina e oggi Milosevic nel
controinterrogatorio ha sostenuto che i serbo-croati si sono dovuti difendere da una vera e propria persecuzione e da una guerra "imposta" dalla CroaziaLa difesa ha continuato a citare documenti e fatti appartenenti alla storia passata - con riferimenti che si sono spinti all'inizio del secolo scorso - per cercare di dimostrare che la Serbia ha protetto la popolazione civile messa in pericolo dai "pogrom" croati.

Il presidente della Terza Corte, giudice Richard May, ha interrotto quindi varie volte l'udienza, tentando di riportare il controinterrogatorio su toni dibattimentali.Conclusa la deposizione di C-37Il testimone protetto C-37 nelle udienze precedenti aveva fornito una descrizione dettagliata della storia del conflitto in Croazia, dipingendo uno scenario in cui Slobodan Milosevic è apparso come l'abile burattinaio di una rete politica che si dipanava da Belgrado.

Secondo il teste, infatti, l'ex presidente serbo appoggiava e supportava Milan Babic, presidente della Krajna tra il 19 dicembre 1991 e il febbraio del 1992, per esercitare un controllo de facto sulla SAO - Serbian Autonomous Region (Regione Autonoma Serba) La deposizione di C-37 ha fornito la cornice in cui inserire la successiva deposizione di Stepjan Mesic e Slobodan Milosevic ha quindi controinterrogato il teste lanciando una serie di accuse contro i croati colpevoli, sencondo l'imputato, di una vera e propria persecuzione contro i serbi."Non vi è stata alcuna aggressione serba.

Si è trattato di una guerra civile" - ha affermato Milosevic aggiungendo che "ai serbi è stata imposta una guerra di autodifesa" "Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, lo stesso fascismo della II guerra mondiale è riemerso dalle tombe e si è espresso non solo con simboli e retorica di quel periodo ma anche con pogrom nei confronti della popolazione serba, con l'espusione dalla costituzione, arresti illegali, omicidi, pressioni e forzata rimozione dal lavoro per i serbi".

Secondo la tesi dell'ex presidente serbo sotto processo per crimini di guerra, genocidio e crimini contro l'umanità presso il Tribunale Onu per la ex Yugoslavia, dunque "i serbi si stavano difendendo dagli stessi pogrom che erano stati perpetrati anche 50 anni prima".Il presidente della Terza Corte si spazientisceIl presidente della Terza Corte, giudice Richard May, ha ripetutamente chiarito a Slobodan Milosevic che l'attacco non è una forma di difesa e che, seguendo la procedura legale, la difesa ha il diritto di controinterrogare i testimoni presentati dall'accusa in base alla deposizione che hanno fornito in aula (o in forma scritta secondo l'art.

92bis).

Sono stati imposti dei limiti temporali al processo e il giudice Richard May ha spiegato che "il continuo spreco di tempo della Corte" è un'offesa per l'istituzione stessa.

"Non può continuare a chiedere al teste di parlare di eventi occorsi quando non era neanche nato", ha affermato il giudice May rivolgendosi all'imputato.La Corte ha comunque accettato i rapporti di due storici da parte di accusa e difesa che possano fare luce sullo scenario generale in cui gli eventi in questione si sono sviluppati.

leggi tutto

riduci

  • Testimone C37, interrogatorio della difesa

    [Testimone sotto regime di protezione, le immagini sono distorte e il video è frammentato in quanto alcune parti dell'udienza si sono svolte a porte chiuse]<br>[Riprende dall'udienza del 3 ottobre 2002]<br> <br>Indice
    0:00 Durata: 31 min 20 sec
  • Questioni procedurali

    0:31 Durata: 7 min 7 sec
  • Testimone C37, interrogatorio della difesa

    0:38 Durata: 1 ora 18 min
  • Testimone C37, interrogatorio dell'amicus curiae

    1:57 Durata: 5 min 55 sec
  • Testimone C37, riesame dell'accusa

    <p><p><strong>Link:</strong><p> Le trascrizioni delle udienze<p> Non c'è Pace Senza Giustizia [NPWJ] <p> 24 maggio 1999 - Formalizzati i capi d'accusa nei confronti di Milosevic<p> Tribunale Penale Internazionale per la ex -Yugoslavia [ICTY - TPIY] <p><p> North Atlantic Treaty Organization [NATO]<p> Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa [OSCE]<p> Human Rights Watch<p><p> La battaglia radicale per l'istituzione del Tribunale ad hoc per i crimini nella ex-Yugoslavia (1993) <p> La campagna del Prt per l'incriminazione di Milosevic<p> Dossier Milosevic<p> Balcani: una cronologia<p><p><strong>Dall'archivio multimediale</strong><p> <strong>Capodanno 1992</strong> - Pannella in trincea ad Osijek con le "brigate della nonviolenza" <p> <strong>Antonio Russo</strong> - Le corrispondenze dal Kosovo<p> I radicali, Milosevic e la politica estera italiana<p><strong>Servizi correlati</strong><p> 27 settembre 2002 - Emma Bonino smentisce Milosevic<p> 26 settembre 2002 - Milosevic tira in ballo anche Emma Bonino
    2:02 Durata: 11 min 50 sec