Intervista a Enrico Jacchia sulla missione italiana Unifil 2 in Libano e sulla proposta di Pannella di ingresso di Israele nell'Ue

Con il professore Enrico Jacchia direttore del centro studi strategici della Università LUISS vogliamo parlare della missione militare italiana in Libano sotto egida ONU che proprio quest'oggi vede l'avvio ufficiale dopo
Il varo del decreto legge da parte del Consiglio dei ministri nella giornata di ieri Bongiorno professori e Kia poiché Orlov e allora intanto partiamo da
Un dato generale noi vogliamo con lei esaminare una serie di aspetti che in qualche modo servono a illuminare meglio la vicenda per come si è andata sviluppando nelle scorse settimane a partire per esempio dall'atteggiamento della Francia sicuramente Potenza di primo piano e possiamo dire senza peccare di patriottismo
Su un piano superiore forse rispetto a quello dell'Italia e la Francia che però per per molto tempo a mostrato di non voler più prendere parte con la guida militare alla missione e poi invece una volta avute delle similmente delle assicurazioni in sede ONU
Ha deciso per il via libera con l'intervento in diretta televisiva da parte di Chirac ma ci spieghi tutto io a chi alla luce anche di incontri che ha avuto proprio a Parigi nelle scorse settimane
è iniziato questo è un punto interessante abbastanza fondamentale insomma noi abbiamo visto in un primo tempo i francesi Chirac dire noi andiamo
Vogliamo il comando poi improvvisamente via fuori Chirac di nuovo a dire no no noi mandiamo solo duecento uomini e non ci interessa il comando e poi la ultima invece essi vogliamo il comando e mandiamo due mila come ora così suggerisce qualcosa che mi mi pare pronto accamparono non è venuto fuori o quasi
Quando un bel giorno parlo di circa tre settimane fa
Brufoli sul giornale le muovendo primo nel mondo
Delle indiscrezioni su quelle che erano le regole della del dell'ONU per questa missione
Con ricerche ciò che lo stato maggiore francesi e belghe che ha che ancora molto influente in materia di politica militare del provvedimento del governo lo stato maggiore francese ha fatto sapere al ministro che è una gentile signora signora io
Non ci andiamo con queste regole neanche per idea come mai
Perché e quelli me l'ha spiegato persona che avevo conosciuto alla NATO
Del del comode Oprah celebrata perché queste regole no citando nessuna garanzia di tutela dei nostri ragazzi
Noi ci fa una mi ha detto brutalmente guardi lì non andiamo comunque contro delle monache l andiamo a scontrarci sporge cogli hezbollah o con gli italiani
Qui non so monacale allora in questi casi una forza armata non può evitare non aspetta che l'altro pari nude contiene le polemiche dobbiamo sparare per primi
E questo ha bloccato naturalmente il governo Chirac che ha fatto marcire dietro e poi è punto chiave nei giorni successivi in frenetiche conversazioni con quelli di Nuova York con quelle dall'ONU allo sviluppo delle assicurazioni
Quali ecco io qui non mi sentirei di dire perché essa tutta roba ancora molto segreta ma insomma sembra che abbia una multa ma hanno libera in materia di uso delle armi
Questo quindi garantisce meglio anche la amor proprio e e anche in in relazione alla possibilità di disarmare gli Hezbollah oppure queste un altro nodo della vicenda ancora irrisolto
E questo credo che ci sia un nodo irrisolto anche per le dichiarazioni che sentiamo un po'di tutti insomma i francesi hanno voluto un chiarimento militare
Cioè noi non andiamo lì come come questo unificare come osservatori
Dobbiamo potevo usare le armi se necessario perché il metodo molto utile anche a noi perché insomma la la ci sono dal nostro ministro degli Esteri e D'Alema è stata fatta veramente importante e ha ottenuto ma quelli che hanno ottenuto sarà i coloni francesi quindi è stato un gioco forse nemmeno nemmeno un gioco ordinato ma che ha portato al meglio perché ha portato alla missione e regole che un giorno sapremo ma che dipendono meglio i nostri ragazzi
Prosegue la Chiesa piano che lei nei giorni scorsi ha avuto anche occasione di confrontarsi con un importante personaggio davvero importante del dello Stato d'Israele
E diciamo questo per capire meglio che cosa è avvenuto all'interno di Israele
Anche in termini di dibattito politico che ha portato a quella che è considerata una svolta e cioè la voglia di a vere una forza di interposizione sotto egida ONU in un una parte del Libano dove Israele da almeno sei anni non mette piede se non nella ultima fase belligerante con gli Hezbollah
Sì decisive tutti tutti sono accorsi che all'inizio dagli israeliani era molto eccitanti
Nei nei primi giorni parlavano di venti trenta carri armati che erano entrate in aldilà in Libano ora piccoli gli israeliani hanno mille trecento carri armati
Quindi che cosa successe fu che spero mi spiega la persona che era il passaggio qui
è successo l'ira di Dio all'interno del governo israeliano perché c'erano due due due tesi opposte
Una che diceva usiamo l'aviazione e vinceremo perché con l'aviazione noi riusciamo a ottenere quello che la Marco e l'Italia dal resto hanno ottenuto né in Serbia quando per settantotto giorni bombardando Belgrado e tutto il resto son riusciti a far cadere Milosevic
E l'altro opinione invece era assolutamente no perché ci mettiamo contro un'opinione politica del mondo intero
Lei è perché evidentemente ci saranno delle grosse perdite civili quello che i due si sono affrontati è quello che è ma a uno come per esempio c'è la Roma il quale è un non avrebbe esitato i primi tre giorni mi dicevano
E avrebbe mandato avanti cinque divisioni di carri armati che arrivavano in quarantotto ore alla periferia di Beirut invece questi si sono messi a discutere tra di loro ed è solamente alla fine che han dovuto da un lato chiede l'intervento apporto multirazziale soprattutto con molto interesse e attenzione volti e nomi italiani
E poi e poi finalmente ha fatto questo salto in avanti sino al fiume Litani ma nelle ultime quarantotto ore
Insomma è tanto le citazioni sarà al governo che chiese che ha sorpreso molti che avrà sicuramente delle conseguenze
Questo dunque per quanto riguarda importantissimi aspetti della evoluzione della situazione che attualmente vede in viaggio i militari italiani verso il Libano noi in queste settimane
Siamo anche soprattutto impegnati a raccontare quella che è la situazione davvero ad alto rischio globale e sicuramente regionale e proprio per questo Marco Pannella ha dato inizio ad un grande Satyagraha per la pace che richiede l'ingresso di Israele nell'Unione europea come passaggio strumentale Fassino l'altro giorno riceve un'intervista mai come adesso è stata al rischio la non la sicurezza ma lassù sopravvivenza di ISEE Israele dispetto a rischi dunque di una guerra globale di una qualcuno dice la terza guerra mondiale ma comunque davvero tenendo presente anche la escalation nella situazione iraniana e la il legame forte tra Iran Hezbollah insidiano anche lei come giudica questa questo forte timore di Pannella e questa iniziativa per scongiurare imporre il dibattito sul grande il rischio di una di uno sviluppo bellico molto più grande di quello che fino adesso si è visto
Ma Pannella ha ha il merito di prendere sempre proprio afferrare al volo le situazioni chiave lui è intervenuto soprattutto però su quella manifestazione di Assisi in cui avevano i ritratti del capo degli Hezbollah che insomma è una organizzazione generalmente considerata piuttosto vicino ai terroristi
è poi questa proposta che l'ufficio però De Felice strumentale invece non è vengono è un uomo politico e sa quello che dice quella lì di quaranta
Israele nell'Unione Europea me fa lui lui la vede mi par di capire dal stravede abilitante lontane venti trenta cinquant'anni per esempio se entrare la Turchia
La Turchia ACM allora a la Giordania alla un Libano pacificato e a un Israele dice ma è un'ipotesi non parla però strumentale perché come dice Marco Pannella va be'agita un'idea che vada nel senso opposto quello di una guerra universale
Certo il la necessità di avviare da subito le le la fase di di di di di contatto per l'ingresso di Israele si pensa appunto anche alla Turchia tutta l'area
Anche in qualche modo togliere da questo scacchiere così particolarmente instabile quella parte del mediterraneo e aggancia all'Unione europea che ma andrebbe dal Baltico quindi alla al Mediterraneo e a fino alle coste appunto del Medio Oriente
Quant'è grande secondo lei il rischio di una escalation invece militare preoccupante e pensiamo ovviamente all'Iran e visto che siamo anche a ridosso di questa scadenza
No sessantadue
Io io Paint Shop penso oggi è molto difficile prevedere però per i concorsi senza veloci milita merce ma io credo che in Libano più o meno ci riuscirà a otto e non aspetti il distacco o ecco cercando soprattutto da parte degli israeliani di avere un Libano con cui dialogare perché con dimentichiamoci che un paio d'anni fa
Un milione di persone sono andate in piazza a Beirut controlla circa un milione di persone ci saranno ancora che c'è una vera quello che veramente si profila all'orizzonte come una gravissima minaccia e l'Iran
Perché a mio parere non c'è dubbio che li ramo riuscirà a farsi o nazionale nucleare questo apre tutta una serie scenari che che che fanno riflettere
Perché cioè in che senso in che direzione
Beh odio un Iran che ha un arsenale nucleare che cosa ne vuol fare colpi di Israele Israele consentirebbe
Questo poco quanto tempo rimarrebbe con un missile nucleare puntato contro una delirante ma io non credo che che che gli iraniani colpirebbero Israele per una ragione molto semplice
Mettiamo anche che riescono a farsi dieci bombe nucleari
Negli anni son la quinta potenza nucleare al mondo hanno quattrocento testate nucleari quelli sarebbe una vera pacchia da parte degli iraniani tirare sugli aerei che risponderebbe comunque
Con un volo di bombe che indicherebbero l'Iran quindi io non lo credo che io non invece molto più intelligenti quindi Filippi Ranieri io credo che molto cercheremo di destabilizzare l'Arabia Saudita
L'Arabia Saudita che vuol dire il petrolio il Kuwait gli Emirati del Golfo il giorno in cui Violante padrone vede del dei erede del petrolio nel Golfo
Beh la sua presenza nel mondo anche nei nostri confronti europei che usano il petrolio beh sarebbe enormemente ingigantite io lo vedo così insomma il tentativo iraniano di diventare una potenza nucleare
E se ne va a vedere intanto cosa succederà nell'immediato alla scadenza dell'ultimatum che e ormai prossima davvero prossima anche se già si comincia ad immaginare una di fatto una proroga di qualche giorno comunque come soglia chiamerà ringraziamo molto e torneremo evidentemente con lei a commentare l'evoluzione della situazione
Benissimo presto