Energia: il problema, le soluzioni - VI edizione del Meeting di San Rossore

Una sera tutti
Cercherò di illustrarvi rapidamente questo progetto filiera idoneo che in realtà il Progetto
Molto articolato anche Complesso tra tecnicamente vedi io qui cerco di darvi soltanto un po'l'idea del contesto in cui è nato oggetto delle motivazioni degli obiettivi principali per poi fare soltanto qualche flash sulle attività
Tecniche che verranno svolte all'interno di questo problema
Ma di cosa parliamo innanzitutto perché parlare di filiere idrogeno e l'argomento veramente molto vasto cosa si rivolge il Progetto
Si rivolge al problema bella mobilità problema della mobilità sostenibile
Ecco io va riassunta in questa
Fotografia diciamolo un traffico caotico c'è il problema se vogliamo mantenere nel futuro questa mobilità individuale cioè significa la possibilità per ogni cittadino del mondo di muoversi da una parte all'altra liberamente da una propria scatoletta d'acciaio dove il proprio mezzo senza limitazioni di sorta
Questo è un problema visto in prospettiva veramente un problema molto grave che a soluzioni almeno su due fronti lungo il fronte socio politico sul fronte tecnologico perché quante sociopolitico bisognerà stabilire se
Per il futuro questa libertà totale individuale si potrà mantenere oppure no oppure ci dovranno essere delle limitazioni di carattere
A vai da imporre con scelte politiche per esempio sostituire una parte della mobilità in diritti individuali con la mobilità collettiva io non parlerò di questo persone ti dico la mia opinione
Rapide a lecco resta in prospettiva globale l'idea di mantenere una mobilità individuale illimitata vera un tempo illimitato oggi alquanto improponibile comma lo Stato diciamo delle conoscenze anche l'analisi delle risorse che sono a disposizione dell'umanità
Io il Pardo d'oro però che il problema tecnologico cioè se vogliamo mantenere questa mobile di mobilità
Nei prossimi anni che cosa si può fare mantenere questo ma poi la mobilità individuale dei prossimi anni non è una opzione è una scelta direi obbligata da intanto perché la domanda di mobilità individuale una delle domande più forte delle società avanzate che si sviluppa subito nelle società in
In via di evoluzione
E quindi è difficile negare risposte a questa domanda ma l'altro motivo e che le società industrializzate
Fondano gran parte della propria economia su quello che io ruota intorno a questa domanda di mobilità che non si può cancellare da un giorno
All'altra una struttura industriale che e è pensata per questo quindi sa trovare obbligatoriamente soluzioni tecnologiche nel breve periodo le sfide che bisogna fronteggiare sono veramente notevoli
Ne parlerò molto brevemente l'esaurimento delle risorse naturali l'inquinamento dell'aria l'emissione di gas serra sono le cose più importanti poi ce ne sono tante altre l'assist di utilità economica dell'innovazione tecnologica che bisogna produrre
Il Ribor la pericolosità il traffico tante altre cose per cercare di mantenere resta libertà di mobilità parliamo brevemente delle prime tre voci di queste lenti sulla esaurimento delle risorse naturale è stato già detto abbastanza anche ieri anche dal professor Meadows e io qui non aggiungo altro ma insomma questo picco della produzione di combustibili fossili ormai ci siamo era stato previsto da avverte già nel mille novecentocinquantasei direi che oggi quello che si può dire rispetto alla catastrofica previsione di avverte del cinquantasei
E che dopo questo picco non segue necessariamente una declino della società industriale segue un
Cambiamento di tecnologia un cambiamento di mentalità quest'oggi lo possiamo dire con una certa confidenza nel cinquantasei era più difficile
Quello che voglio dire poi visto che parlo di trasporti e che dell'energia consumata ricordate in questo grafico
Dell'energia consumata che tutta quella delle barrette la parte in arancione quella che si consuma per i trasporti vedete una parte non trascurabile quanto importante
Cambia un po'da paese a paese ma comunque la quota elevate in più cioè il fatto che
Per
è una quota in aumento sia nei Paesi dove si vede nel grafico in basso sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati anzi in quelle in via di sviluppo la curva
Crescente in modo fortemente non lineare quindi credo che vuol dire che qualunque politica energetica non può non tener conto in misura pesante delle dell'utilizzazione dell'energia nel campo dei trasporti
Cosa è stato fatto possiamo all'inquinamento dell'aria che uno sa cosa può produrre la ricerca tecnologica guardate questi grafici siamo le riassumo va bene i risultati veramente eclatanti che abbiamo avuto negli ultimi anni
Si vede la riduzione delle emissioni inquinanti per le vetture a benzina per le vetture diesel dei due grafici e conseguente all'applicazione dalla metà degli anni ottanta in poi delle norme euro
è uno euro due euro per quattro vedete che le emissioni sono praticamente andate così e da questi grafici a zero fatto cento il livello della metà degli anni ottanta
Da un po'questo come qualità delle emissioni da un punto di vista globale
Sono le barrette io non riesco a indicare ovvero col mouse perché non so perché non funziona
Le da un punto di vista globale quello che si vede le le barrette in una in rosso indicano la diminuzione dell'emissione globale che non è così drastiche al perché
Perché come si vede dalle barrette in azzurro
I chilometri percorsi globalmente vanno aumentando perché aumenta il parco macchine perché aumentano i chilometri percorsi quindi nonostante questa drammatica riduzione delle emissioni del singolo veicolo globalmente
Non la riduzione non è così importante esiste una riduzione ma non è così importante per effetto dell'incremento del parco veicoli essenzialmente
Passiamo all'emissione di gas serra qui dipende tutto dal combustibile che si usa guardate dipende dal rapporto che Channel combustibile fra
Penso di carbonio il peso di idrogeno
Qui c'è un confronto fra diversi combustibili benzina i gas di petrolio liquefatto il metano idrogeno quello che si vede è che
Diciamo si può ottenere rispetto alla benzina ora del riduzione importante con l'uso di gas soprattutto di metano
Però se vogliamo risolvere completamente il problema non c'è che l'idrogeno cioè un combustibile privo di di carbonio
Aperte rispetto al contenuto di benzina uffici nella tabella sotto ci sono i grammi di direi carbonica per mega Giamol prodotto settantatré e quattro per la benzina cinquantasei e quattro per vietava quindi una riduzione sensibile
L'idrogeno a una convenienza evidente qualcosa si può ottenere mescolando qualcosa di meglio del metano si può tenere mescolando idrogeno con altri propellenti presente il metano spesso o il metano
Allora l'indirizzo delle ricerche nei prossimi anni quale sarà in questo scenario beh completata l'applicazione delle norme Euro quattro euro cinque volute per le avete delle vetture e veicoli commerciali c'è poco altro da fare sulle emissioni come dicevo
Si può lavorare quei filtri per le polveri sottili e io anche questo
Sarà un'aggiunta alle prossime normative basso le cose sostanzialmente non possono cambiare se aumenta il parco circolante dei veicoli liberi emissioni globali sono destinate a riaumentare
E allora tutto lo sforzo sarà per ridurre anche le emissioni di anidride carbonica quindi cambiare combustibile e naturalmente bisogna far fronte all'esaurimento delle risorse fosse allora quali sono le alternative per la mobilità
Ecco io le ora su riassunte in queste tre categorie di veicoli
I veicoli convenzionali cioè con motori convenzionali però che utilizzano altri combustibili a basse emissioni abbiamo visto bene le scelte fondamentalmente sono idrogeno metano
I veicoli elettrici che potranno funzionare con accumulatori elettrochimici le batterie
Oppure con celle a combustibile che utilizzano idrogeno sono apparati che utilizza l'idrogeno e i vicoli cosiddetti ibridi cioè che hanno sia al motore convenzionale che il motore elettrico e riescono però a ottimizzare meglio queste cose
Tutti questi veicoli sono in grado di ridurre le emissioni locali quelle che si producono le le città ma soltanto alcune configurazione alcune filiere di produzione dei combustibili consentendo di ridurre effettivamente le emissioni globali
Nostro progetto e quindi si occuperà un po'di tutto soprattutto di dei piccoli convenzionali con motore a idrogeno di veicoli con celle a combustibile che di veicoli ibridi a struttura complessa che siano capaci di ottimizzare il rendimento sia della della motore convenzionale che di quello elettrico
Allora abbiamo detto l'idrogeno ma a l'idrogeno parte che non è una fonte di energia come credo ieri sia stato chiarito ampiamente un vettore di energia un mezzo per portarsi dietro l'Energia simile alla batteria per certi aspetti
E l'idrogeno utilizzato per la mobilità cioè per a bordo dei veicoli a diversi problemi
L'accumulo si può fare sia in fase liquida che in fase gassosa mai problematico in fase liquida bisogna andare a oltre Nonino di vero duecentosessanta gradi
In fase gassosa bisogna utilizzare pressioni molto alte per metterne a bordo quantitativo apprezzabile e questo penalizza tutte le soluzioni che hanno scarso rendimento come quelle con i motori convenzionali salvo sviluppi che vedremo
E le celle di combustibile che usano idrogeno sono ancora costosi e ingombranti pesanti
Ma anche poco affidabili la rete di distribuzione oggi costosa reale anche diciamo problemi di sicurezza che sono risolti per carità ma vanno anche opportunamente normati
E poi rallentano John al problema che occorre trovare l'energia per produrlo noi ci occupiamo poco in questo progetto di questo scenario se non in ambito così regionale
E però chiaramente bisogna che sia prodotto con metodi rinnovabili altrimenti vuol dire che stiamo inquinanti do da qualche altra parte allora la
Conclusione che occorre occorrerà tempo scelte politiche importanti e coraggiose per attivare questa mobilità basata sull'idrogeno ma il messaggio che voglio dire con chiarezza e questo non ci sono alternative non ci sono alternative
La oggi prevedibili per assicurare mobilità diffusa senza ricorre in prospettiva al combustibile idrogeno al vettore di energia qui per oggi
Allora il progetto filiere idrogeno privi nasce da questo scenario le motivazioni perché farlo qui
Perché dunque cioè intanto l'impegno a livello comunitario per la realizzazione di sistemi di mobilità a dire ad impatto ambientale nullo su scala locale quindi la scala regionale
La necessità di realizzare aree di sperimentazione di ricerche intensive riconosciuta in tutti gli ambienti scientifici
Noi riteniamo che la Toscana in particolare l'aria Pisa Pontedera abbia delle potenzialità notevoli per il particolare mix che abbiamo di ricerca e di industrie
Che si occupano di di di questi aspetti pur tra un momento ve ne darà uno spaccato l'obiettivo qual è portare avanti questa sperimentazione per rendere disponibili del nostro territorio in primis le tecnologie ma mano che maturano
E poi sviluppare soluzioni innovative c'è bisogno di tutta una serie di soluzioni innovative le farò vedere qualcuna
Che diano alle nostre aziende negli alle aziende del territorio dei margini competitivi per il futuro
Beh perché filiere idrogeno perché se c'è una varietà di attività che vanno ovviamente dalla produzione l'idrogeno i sistemi di purificazione stoccaggio distribuzione
Poi realizzazione di motori ma anche teste verifiche analisi di impatto economico quindi vedete tutta la filiera che serve per produrre utilizzare per la mobilità
Questo è Giorgio qui si tratta di un progetto integrato multidisciplinare come dicevo abbastanza complesso
Qual è l'organizzazione abbiamo due linee principali di attività
Come si vedeva che dal grafico che ho fatto rendere dalla dall'alta bella e l'ho fatto per prima l'idrogeno per i motori convenzionali richiamati endotermici cioè combustione interna e l'idrogeno per sistemi a celle di combustibile
Il Progetto organizzato in dieci work package s'
Con
Responsabile alternativamente del dal mondo della ricerca cioè dell'università o dal mondo dell'industria secondo un modello che anche a livello comunitario viene definito quick start Public Private partnership cioè l'unione delle forze fra il mondo della ricerca pubblica il mondo
Nella ricerca industriale
Le risorse tant'è importante parlare di queste sono stabilite nell'accordo di programma recentemente firmato fra Regione Toscana il MIUR Ministero dell'università e della ricerca scientifica e il MEF ministero dell'economia e della finanza si si si fonda su un finanziamento CIPE di un po'più di cinque milioni di euro e poi ci sono contributi di enti locali e della Regione Toscana di privati che hanno già investito imprese private giallo investito
Ed è quasi un milione di euro
Il tutto arriverà complessivamente a circa dieci milioni di euro in quattro anni quindi un progetto importante come impatto dal quale è giusto attendersi un impatto significativo sulla sulla ricerca ma anche sull'economia toscano
Allora vediamo rapidamente un po'questi Volpetti AGES cioè le attività che vengono fatti all'interno del Progetto il primo coordinamento che viene fatto da un punto di vista
Gestionale il project management dalla Società Pontecchio di Pontedera
E dal punto di vista scientifico dal dipartimento universitario di ingegneria meccanica nucleare e della produzione
La parte due
Riguarda il specie cosiddetto Sabei tecnologico cioè rubare controllare ma i processi di produzione e i materiali che servono vedi le tecnologie di basse
Per quanto riguarda processo
Di produzione è importante ovviamente utilizzare come dicevo prima energie rinnovabili e oggi che non producano inquinamento non producano emissione di gas serra quindi e su queste energie eolico fotovoltaico solare biomasse ma anche qui la geotermia
Ma ovviamente in Toscana non ci manca
Questo sarà state per la la base per diciamo ottenere l'idrogeno per il nostro progetto per il trasporto abbiamo poi delle interrelazioni con altri progetti per esempio con progetti cui partecipa all'ENEL ricerca di Pisa dove si ottiene idrogeno Baba Carbone perché assi finché azione
E ci saranno delle sinergie con questi progetti
Diamo rapidamente su questo
Voi package Trio riguarda i sistemi di produzione compressione stoccaggio distribuzione qui
Questo è un work package coordinato da un'azienda di Pontedera la il tecnologiche all'esperienza pluridecennale
E sistemi di produzione e gestione dell'idrogeno quindi vedete c'è tutta la filiera la generazione la rettifica la compressione poi l'erogazione ecco una tecnologia che ci porterà a a vere de stazioni di rifornimento per veicoli alimentati ed oggi è una tecnologia che è stata già impiegata
Per il distributore molti Energia che e anche distributore di idrogeno che è stato inaugurato proprio l'altro ieri a Colle Salvetti basato su tecnologia il tre quindi tecnologia che utilizziamo in questo progetto
Allora stiamo rapidamente alle attività e alle la linea idrogeno per motori endotermici è una linea che viene curata diciamo da una partner universitari del Dipartimento di energetica e da una società di Pontedera che lei e dei progetti
A due filoni di ricerca i motori convenzionali con iniezione indiretta i motori convenzionali con iniezione diretta dire Roggero sono praticamente il presente e il futuro dei motori a idrogeno
Perché questo perché palate fatto cento si vede in questa tabella fatta cento la potenza specifica di un motore a benzina vedete che l'idrogeno con iniezione indiretta attualmente è penalizzante censite trasformiamo questi motori i motori diciamo meno performanti
Si potrà arrivare a un ottantacinque per cento
Ma lo scopo quello di arrivare a un'iniezione diretta che se ottimizzata potrà portare la potenza specifica addirittura superiore a quella del motori a benzina attuali
Quindi ricerca a tutto campo in questo settore dalla fluidodinamica dei motorini e sistemi di controllo delle l'ex dell'iniezione a tutta una serie di nuovi componenti che servono per l'allestimento dei venditori
C'è una nuova frontiera nel campo dei veicoli a idrogeno con motori convenzionali che sono le ibridazioni perché mettere insieme
Motori elettrici motori convenzionali cioè fare questa ibridazione fa aumentare il rendimento consente anche di recuperare l'energia delle frenate e quindi aiuta a risolvere il problema
Della scarsa autonomia che è conseguente al fatto che a bordo del veicolo di idrogeno se ne può mettere poco con relativamente poco con le tecnologie attuali anche su questa tecnologia di ibridazione Pisa abbiamo un dei vantaggi competitivi abbiamo prodotto il primo scooter Ray ibrido converrà commerciale o quasi commerciale a livello mondiale in collaborazione con con Piaggio e un brevetto Piaggio con i densa di Pisa
Tanto per fare il paragone toscana California fatte le dovute le dovute proporzioni la California lo Stato della California sta finanziando adesso
Ma
Trasformazione a idrogeno delle Toyota Prius che sono state le prime vetture ibride commercializzate al mondo sono molto vendute appunto in California
Vanno a benzina ma adesso il progetto è quella di trasformarle in vetture a idrogeno
Siamo quasi in fondo la linea
Ma idrogeno per i sistemi a celle di combustibile sono sistemi oggi ancora non molto sviluppate nelle celle di combustibile sono costose sono anche poco affidabili poco durevoli ma perché ci si investe tanto perché si può con questi apparati
Diciamo così mettere idrogeno bruciare idrogeno per produrre direttamente energia elettrica che serve poi a mandare dei motori elettrici
Il laico cosa molto attraente e che questo si può fare con un rendimento molto elevato vedete nel grafico in basso
Rendimenti dell'ordine
Diciamo superiori al cinquanta per cento fin quasi al sessanta per cento che paragonati al rendimento di un motore termico che non va oltre il quaranta per cento
Sono rendimenti molto interessanti
Allora qui su questa tecnologia infatti è una linea di ricerca su cui si investe molto tutte le grandi case produttrici di automobili Mercedes BMW Toyota Honda
Ford e Chrysler stanno tutti investendo molto su questa tecnologia
A abbiamo anche qui diciamo delle realizzazioni abbiamo realizzato una lo scooter con celle di combustione a celle di combustibile in collaborazione sempre con Piaggio
Io non posso parlare di in dettaglio di questa tecnologia vi faccio vedere queste immagini per farvi capire che oggi è una tecnologia complessa ma non bisogna ma non bisogna per questo lasciarsi scoraggiare perché anche la tecnologia ibrida dieci anni fa erano a tecnologia complessa ma oggi è una tecnologia che viaggia su strada
Pensa da un'idea di quello che ci vuole per far marciare questo poi è stato diciamo messo su strada e vedersi questi cavi sono spariti ma insomma la complessità mi si era abbastanza evidente
Allora
Un altro gol Peggy Jack curato dalla Scuola Superiore Sant'Anna e dello sviluppo dei sensori per idrogeno per rendere affidabili questi veicoli ci vuole una sensoristica particolare l'idrogeno è un combustibile
Poco utilizzato finora quindi non sono stati finora sviluppati tutti i sensori
Che ci vogliono per monitorare la concentrazione idrogeno la pressione e la temperatura e quindi si farà anche uno sviluppo di una nuova sensoristica allo stato solido micro lavorata lavorativo tenuta termico fabbricazione e sarà fatta lei lavorato nel clima labbra della Scuola Sant'Anna
Questi sensori poi saranno integrati nella componentistica serbatoi e quant'altro che serve a bordo dei veicoli
Diciamo nel fondo faremo una sperimentazione su strada di questi veicoli saranno prodotti dei cori
A due A quattro ruote
Vedete che la sperimentazione coinvolgerà un numero di soggetti elevato tra cui la Provincia di Pisa da societario porto fare importi toscani
Il Comune di Pontedera
Dove a avremo piccole flotte di questi veicoli in fase di sperimentazione
Ci saranno le valutazioni Diego impatto economico e ambientale cura della Scuola Sant'Anna di Pisa
E
Perché dice last but not least c'è il problema c'era il problema della normativa per i veicoli al al all'idrogeno qui c'è il Dipartimento di ingegneria meccanica dunque della produzione ancora dell'Università di Pisa che ha una lunga esperienza su questa ed è il suo oggetto di ricerche italiano che stavo lavorando più attivamente lo sviluppo delle normative italiane per l'uso dell'idrogeno
Ma non li faccio qui la storia delle attività del dipartimento credo di aver sforato un po'il tempo ma diciamo quello che si fa in questo campo diciamo utilizzare il prestigio che viene dall'attività di ricerca a livello internazionale per
Agire sugli enti
Di sui che si occupano di normative per indirizzare lo sviluppo delle normative italiane che sono poi quelle che consentono di fatto le applicazioni industriali
Io ho finito voglio soltanto conclude con questa con questa slide è che illustra le manifestazioni di interesse del per questo progetto Progetto del partito anzi praticamente sta partendo ora Accordo di programma è stato fermato in giugno
Io ho avuto già una serie di manifestazioni d'interesse a riprova
Bella
Grande attualità del tema e della lungimiranza a mio avviso nella mia opinione
Della regione Toscana nell'aver voluto investire in questa direzione con decisione e credo di poter dire che è la regione italiana che su questo ha fatto di più
Come attività propria vedete le manifestazioni d'interesse vengono da grandi aziende da comuni da Doug da consorzi di aziende ci sono aziende importanti come Trenitalia che interessata alle tecnologie dell'idrogeno per metterla a a bordo del verde dei dei propri locomotori ma anche dei vagoni
L'asso dei chimiche che interessato allo sviluppo delle celle a combustibile la Siemens che è interessata ai sistemi di iniezione soltanto per citare le cose più importanti vi ringrazio per l'attenzione
Bene ringraziamo professor vitale per l'illustrazione per averci portato come dire nel nostro perché non valgono un futuro prossimo
E adesso come dire guarderà invece a a un po'a un pezzo di questo futuro che è già presente scusatemi il giro il gioco di parole perché tre auto a idrogeno un mini parco già
Potenzialmente sulle nostre strade sono due due FIAT multipla
è un dovrò che fanno parte appunto di questo progetto attraverso il ruolo del dell'Università di Pisa delle aziende della relativi Pisa Pontedera di cui parlavo al professor vitale c'è la il technology nella e lei di progetti
E nei giorni scorsi abbiamo avuto due giorni fa inaugurazione correndo in coincidenza con l'apertura del meeting l'inaugurazione
Sulla
A sulla sibili sulla carreggiata nord la cortesia nel comune di Colle Salvetti del primo distributore
Multi energia distributore agire per quindi che fa capo a inizio che ha un chiaramente ancora in fase sperimentale ma dove attraverso il ricorso al al fotovoltaico e non solo come dire in grado di produrre idrogeno e quindi rifornire
Queste queste auto
Qui con noi c'è il
Salvatore Carbonaro della Rete Italia Eni
E quindi può come dire andare nel dettaglio di questo Progetto spiegarci il perché di questo come dire partecipazione di ENI al Progetto dia un distributore molti NRG
Dieci podi qualcosa sui costi diciamo oggi queste questo questo approvvigionamento idrogeno rispetto a quello a benzina che costi anche prospettive povere
E anche dire su qualche problema che c'è perché oggi queste mini flotta in realtà la flotta sperimentale per i problemi anche burocratici che ci sono di immatricolazione che non è possibile ancora in Italia
Delle auto illogica all'era una sfera a mi chiamo carbonaro sono responsabili di questo progetto vedo parecchi amici sia del mondo scientifico che industriale
Volevo darvi una rapida non vi tedio quindi molte slide l'esubero perché poi dobbiamo andare alla sezione cose che è interessante sapere in questo momento se ci sono degli amministratori
Di voglio dire di attività territoriale quindi come Comuni Regioni Province visto che la Regione può legiferare nel settore energetico e quindi dei trasporti anche impegnato per gli obiettivi di Kyoto
Allora io ritengo che siamo in grado con questa esperienza che abbiamo fatto grazie alla Regione Toscana e quindi alla sensibilità lungimiranza della Regione Toscana
Abbiamo realizzato il primo prototipo al mondo distrazione molti più nella aperto al pubblico
Energeticamente autosufficiente
E che produce
Stoccata
Comprime deroga idrogeno per delle auto che ancora non sono in circolazione
Nel senso che non essendoci ancora l'autorizzazione all'avente il TUF qua in Italia abbiamo qualche problema qualche illuminato imprenditore locale gli eletti abbiamo Igica Benedetti qua dentro che si sta guardando ha fatto una cosa molto intelligente
Fatto delle targhe prova sta testando delle macchine a livello sperimentale quindi sta facendo dei dei dei testi di di ieri e di circolazione di consumo dell'idrogeno era l'unica possibilità che abbiamo anche perché a livello di ENI Agip potremmo fare altri a realizzazione di un problema che ho posto anche il presidente dalla Regione
Toscana di evitare di voglio dire di di di di di di di di realizzare un'iniziativa che sia un caso isolato e di porlo al sistema
Perché l'idea che abbiamo è quello di creare un network di stazioni molti NRG che abbiano queste caratteristiche proprio per accompagnare lo sviluppo dei veicoli a basso impatto
Quindi la nostra parte l'abbiamo fatta vorremmo che adesso le istituzioni in qualche modo ci consentissero di andare avanti
Cos'è questa stazione direi nello parlato parecchi giornali insomma parecchie tv tra ieri e oggi avantieri praticamente il binomio tra una stazione innovativa molti fu quella di idrogeno con un veicolo a basso zero emissioni
E la politica della Comunità economica europea il professor vitale che è stato magistrale mi ha evitato tutta una parte quindi ci sono le condizioni a livello regionale a livello europeo per realizzare dei network e non più delle unità dimostrative perché credo che è passato il tempo delle unità dimostrative
In Europa ci sono trenta stazioni chiuse sostanzialmente una sola è aperta al pubblico
Ed è quella mi pare di Berlino se non sbaglio professor Mele che è uno dei maggiori esperti di questo settore
E la nostra sarebbe la prima al mondo che ha queste caratteristiche quindi queste caratteristiche di autosufficienza energetica sono veloce vi evito tutta questa parte direi della motivazione europea
è arrivo subito direi alle sfide che abbiamo ieri oggi stamattina si è parlato dell'emergenza
Nessuno ha parlato di trasporto perché i temi erano altri sicuramente in campo trasporto le emissioni di CO due contribuisce per un buon un terzo circa alcuni esperti me lo possono confermare
E chiaro che abbiamo un grosso problema nel due mila venti è previsto la circolazione di un miliardo e duecento auto nel mondo
A duecento grammi di CO due per chilometro capite che qualche problema ci potrebbe essere duecento grammi adesso spero nel prossimo futuro si scenda sotto i cento
Bene le sfide ambientali sono sicuramente alla qualità dell'aria la redazione del clima e il fabbisogno energetico o se qualcuno poi vuole qualcosa vi do la mia e-mail vi mando quello che volete
L'altra simile a quella di ridurre l'emissione dello Cho due c'è uno studio da parte di uno stuolo di un di un di un centro di eccellenza italiano che dice che nel prossimo futuro dovremmo fare di tutto per fermare a livello di cinque cinquanta parti per aria
Le emissioni di CO due così fa cento andremo a superare i settecento ottocento e credo che sia qualche ci possa dare qualche problema
Quale
L'evoluzione della sono velocissimo l'evoluzione della direi
Del della motoristica possibile
Sicuramente l'ottimizzazione degli attuali sistemi di combustione motori ci stanno lavorando tutti panche perché le case automobilistiche hanno capito che nel loro portafoglio prodotti non hanno dei prodotti Doni perché i sindaci un giorno sì e un giorno no bloccano il traffico nei centri storici
Per cui stanno capendo che comunque anche loro devono fare qualcosa questo patto estremamente positivo
Perché mette nelle condizioni le compagnie petrolifere in qualche modo e di adeguare di dare dei propellenti che siano adeguate alle nuove motoristica
Il miglioramento dei fuel convenzionali
Gli fu nell'alternativi su cui se ne sta parlando tanto dal bioetanolo dall'etanolo da biocombustibili c'è un mare che si sta muovendo in termini di ricerca i veicoli ibridi di cui ha parlato poco fa il professor vitale e le tecnologie delle fuel cell
Che si parla del due venti io non so io credo che ci sarà un'accelerazione sono veloce queste la road mappa dei carburanti in Europa non so chi è tecnico di questo settore sicuramente settori di intervento sono in una scala progressiva è quello che ho detto poco fa il vettore per eccellenza a zero impatto è quello dell'idrogeno ma come vedete c'è tutta una rete mappe di combustibili su cui si sta lavorando e quindi magari ci sono delle realtà in Brasile si usa etanolo o in altre realtà si usa qualche altra cosa
Allora il professor vitale ha parlato della possibilità di utilizzare miscela metano idrogeno ed è un elemento molto importante perché e l'Europa si sta accorgendo che sviluppare o finanziare prodotti belli progetti e ad idrogeno probabilmente vanno nel tempo e poi alla fine si stringe poco
Qualcuno e io sono uno di quelli dice ma scusate d'Italia un vantaggio competitivo incredibile siamo il Paese più attraversato da tubi per il gas credo che l'altra nazione e il Sudamerica
Le rotte assolutamente in ritardo noi abbiamo investito grazie ad un'azienda che qualcuno vituperato trino che negli anni trenta anni fa hanno fatto metanodotti e quindi hanno portato il gas in tutte le case abbiamo la rete di stazioni più fornita di metano abbiamo quattrocentoventi stazioni quattrocentocinquanta circolano in Italia il novanta per cento delle auto che circoli Europa a metano
L'idea quindi che si sta sviluppando è quello di utilizzare ne ha parlato il professor vitale il una miscela all'ottanta venti per cento in combustione interna quindi lasciamo le cose come stanno abbiamo sul piano del marketing già una una massa critica di auto da utilizzare questi progetti hanno una loro validità se li inquadriamo evidentemente in ambito rubano perché non potremmo parlare di idrogeno l'autostrada faremmo ridere insomma ecco
Allora l'idea di sviluppare miscele di metano idrogeno potrebbe essere interessante Colle Salvetti che adesso vi farò vedere già predisposta
Per potere erogare miscele metano idrogeno da domani quindi abbiamo fatto una stazione con operazioni innovative addirittura futuribili quindi direi la questa miscela di metano idrogeno potrebbe essere un'opzione molto interessante
Quali sono a questa vela risparmio perché l'ha parlato il professore se di risparmio tutto questo scusate Colle Salvetti nasce da un accordo territoriale o con l'alla Regione Lombardia credo che si Obiettivo due Toscana scusa
Frasca
Spero che non mi vede cioè c'è il presidente no no invece l'assessore aveva però comunque la perdoniamo
Dalla Regione Toscana che devo dire è stata molto illuminata in questo senso e tutti gli enti collegati veloci serale al fuoco ci hanno dato una grossa mano per realizzare una struttura che non è supportata
Da nessuna normativa devo dire che l'Università di Pisa è stata la prima tre anni fa a formulare assieme a Novi Mele e altri
Ai eletti a formulare la prima normativa per l'idrogeno e abbiamo in quel momento ho lanciato l'idea della molti più nella di idrogeno
Finirà a nati ieri e oggi in Europa si sono fatte stazioni ad idrogeno solo di idrogeno
Chiuse in ambienti non aperti al pubblico di rinvio ero porti o scuole università che lasciano a mio modo di vedere il tempo che trovano perché una volta fatta all'inaugurazione si chiude l'esperienza e probabilmente serve per rifornire due tre auto
Questa è la prima struttura aperta al pubblico stiamo aspettando la normativa per potere
Fare accedere tutti gli utenti che utilizzano o macchine nuove perché è stata messa a dire al finanziamento perché ha delle caratteristiche molto importanti intanto produce energia elettrica da fonti rinnovabili
è la prima stazione che voi vedrete al mondo che a tre pale eoliche che girano attaccate alla stazione che producono ottantaquattro mila kWh di di energia
è una delle prime stazioni che ha fotovoltaico sopra ma è anche una delle prime stazioni che dai gas naturale
Realizza produzione distribuita di energia quindi fonti assimilate sostanzialmente e quindi questa stazione potremmo staccarla dall'ENEL farla funzionare e per erogare i servizi alla clientela e per produrre idrogeno per questo è stata messa ad un finanziamento regionale
Quindi noi abbiamo in corso Colle Salvetti che l'abbiamo realizzata ed è devo dire ancora a maggior ragione è un progetto realizzato con le forze italiane perché non abbiamo atteso nessun finanziamento europeo devo dire che va ad onore della Regione Toscana
Mentre c'era abbiamo un altro o scusate questo impianto utilizza un elettrizzante ore che ci ha fornito ieri letti di dieci normalmente di cubi ed è in grado poi vedremo di rifornire quattrocentotrentatré di fare quattrocentotrentatré pieni in Mantova e in Germania abbiamo un altro progetto queste europeo sempre Khomeini che però realizza quindi produce idrogeno da gas naturale con un sistema di Reform
Eure formerà da cinquanta normalmente rigo B che utilizza Ria calda apre miscelata con metà è un'altra esperienza molto interessante perché una produzione il logo all'obiettivo di manto e Francoforte quello di testare su Mantova idrogeno gassoso a duecentoventi barra così come ecco a Colle Salvetti ed a Francoforte idrogeno liquido settecento barre
L'idrogeno gassoso a Mantova serve per rifornire tre Panda fuel cell a questa volta non a combustione interna fornite dalla Regione Lombardia Comune di Mantova i vigili
Invece quella di Francoforte forniremo cinque classi a della Daimler che vanno a liquido a idrogeno liquido a settecento bar
Che ha dei problemi sicuramente seri in Italia questo probabilmente non sarà ancora possibile
Vi risparmio questa ecco questa è la nostra stazione di servizio come vedete vi faccio potete andarla a vedere Stassi sull'affitto Pilli verso direzione Firenze no questa da Pisa direzione Livorno o località Gracciano voi vedete due stazioni di servizio Agip l'uno di fronte all'altro dove vedete delle pale e questa dove abbiamo fatto questa esperienza
Ci sono tre aerogeneratori da venti per un complessivo di sessanta kW abbiamo Monteriggioni oratori da trenta kW
E abbiamo un impianto fotovoltaico da ventiquattro mila kilowattora ora e poi abbiamo tutto il sistema divagazione compressioni quindi la filiera dell'idrogeno Insight
Queste la stazione
Di risparmio ecco la energie rinnovabile per parlare di energie rinnovabile
C'è un problema che mettere i pannelli il retro fitte sulle strutture di case oppure su stazioni servizio oggettivamente sul piano architettonico qualche problema lo danno
Abbiamo allora fatto un Progetto qualcuno voleva pure luminare lo perché la stazione diventa una vetrina
In qualche modo credo che a Collesalvetti o ad Assago dove ne abbiamo fatto un'altra c'è un via vai di gente di università oppure istituti tecnici
Questo è un esempio delle nostre stazioni fotovoltaiche che sono di tipo strutturale
Quindi i i gli automobilisti possono vedere da sotto esattamente cos'è un impianto fotovoltaico ne vorremmo vi risparmio tutta questa parte perché sicuramente ne sapete più di me cioè i risparmi che si hanno in termini di tempo per
Di emissioni di CO due i risparmi di fossili che si hanno poi lo vedremo
Alle tariffe dell'incentivazione del fotovoltaico riconoscete ci saranno molti operatori in questo momento conviene fare fotovoltaico perché incentivato con circa mille lire vecchie lire di chilowattore prodotto
Il problema è che la quel porta come dicono a Napoli è la papera non galleggia per cui sono state presentate diciassette mila domande con marzo come
Come ma forse non l'ho detto bene la Barbarano galleggia Peron detto napoletano qui
Ha appena e quindi in questo momento se uno riesce ad accedere Cervia esce ecco i due impianti fotovoltaici un impianto di ventiquattro mila kW
All'anno sull'eolico produciamo ottantaquattro mila watt e devo dire che qua c'è una ventosità ideale queste pale girano con un direi
Tre quattro cinque metri al secondo scusate c'è un trentasette che dovrebbe essere tre virgola settantacinque
Parliamo della microgenerazione vado al termine è una turbina a metano anche qua sulla microgenerazione vi assicuro che c'è qualche problema perché ancora i manufatti ideali per fare micro cogenerazione non c'è
O un altro Rubina americana che ci sta dando delle belle soddisfazioni che può funzionare sia a metano e a Gpl questo è un elemento molto importante quello di poterlo fare funzionare GPL
I vantaggi direi ambientali anche di riduzione della cogenerazione sicuramente voi lo dite a me comunque siamo nell'ordine del quaranta per cento cinquanta per cento in termini di riduzione Jadwiga e di e di emissioni di CO due
Il sistema è molto semplice la turbina viaggia con gas naturale GPL e produce in modo combinato energia elettrica e termica
Energia termica evidentemente per la climatizzazione il driver di scelta per la taglia della cogenerazione del bieco congelatore sicuramente il consumo termico
Vado veloce questo è il sistema l'impianto è stato realizzato con collaborazione con ENEL sì
Se qualcuno prepara qualcosa basta che me lo chiede questa il flusso l'impianto è gestito in con un controllo appelli distanza per cui l'idea che abbiamo è quello di realizzare da qua al due mila e nove
Una cinquantina di stazioni e indipendenti sul piano energetico e che realizzano o con micro turbina sia da metano che da gas energia elettrica e termica
I vantaggi quali sono ecco questo ve lo faccio ve lo supera perché abbiamo ecco
I randagi ambientale siamo stati molto voglio dire molto cauti sicuramente il modulo di Collesalvetti ci consente di risparmiare quaranta tonnellate equivalenti di petrolio
E si consente una riduzione di CO due io credo che molto di più perché il primo valore potrebbe essere novantasei bisogna vedere come lo calcoliamo sono centotrentacinque tonnellate di CO due quindi grande beneficio ambientale
Questo è il modello che fa di Colle Salvetti la più innovativa stazioni di servizio al mondo
Come voi vedete un sistema chiuso elettrico dove c'è il fotovoltaico il cogeneratore l'eolico l'eccedenza che noi abbiamo in termini energetici e sono ottanta mila batte kW per la utilizziamo per produrre idrogeno
L'idrogeno
Vissute da queste ci sono nel in Europa una trentina di progetti in Europa è stato finanziato il progetto zero Riggio di cui ho parlato poco fa
Sì sono parecchie le stazioni le le le le città che stanno facendo questa esperienza
Questo è il format della situazione nostra cosa si prevede per quanto riguarda l'idrogeno direi che nella road mappa dell'high net che un un direi una piattaforma di studio
Sullo sviluppo dei veicoli elettrici ad idrogeno nel futuro si prevede che nel due mila dieci ci saranno cinquanta mila vetture a idrogeno io credo che si possa arrivare anche ad un'accelerazione se c'è uno sforzo congiunto
Da parte di tutti quanti sia di parte dell'industrali che da partner elettrici
Questa è una dire che avete visto con vitale che però Stasi stabilire che su un manto abbiamo scelto un reforming da gas naturale su Collesalvetti abbiamo scelto quello che ha voluto la Regione cioè produzione di idrogeno da impianti rinnovabili
La caratteristica del però dovrei altri regione deve ho finito con questo impianto riusciamo a fare esattamente quattrocentotrentatré cariche
La potenza che impegniamo e che non costa nulla perché la produciamo teoricamente non costa nulla la produciamo da fonti rinnovabili
Ci consente di assicurare a quattro auto e speriamo che cominciamo con delle flotte pubbliche oppure aziendali dieci mila chilometri l'anno quindi a un impianto da quaranta mila chilometri l'anno
Il lay out è abbastanza semplice ha quasi finito c'è una lettera Rizzato Ron compressore bombole di stoccaggio erogatore
Questi possono essere per rifornimenti a fuel SEL veicoli a fuel cell a combustione interna ecco se non pubblicava Orquesta alla slide c'era Benedetti che alle macchine fuori che potete vedere
Mi linciare la mi pare giusto anche fare un segnale di attenzione perché l'azienda locale queste sono i veicoli che abbiamo utilizzato e che hanno un'autonomia di cento dieci chilometri
Con idrogeno io chiuderei il latte questione questa è una stazione molti NRG ne vorremmo fare tanti dove c'è idrogeno GPL solare
La linea blu quindi senza zolfo delle benzine ricariche per veicoli elettrici ho visto che la Piaggio sta facendo qualcosa per cui la inviterei anche ad aprire un tavolo pure sulla Toscana
è la cogenerazione
Io credo di non avervi tediato abbastanza per qualsiasi informazione mi chiamo carbonaro
Salvatore punto carbonaro chiocciola ENI è molto semplice punto e Tiberi in Grazio per l'attenzione
Bene ci spostiamo adesso dal dai trasporti a a tutta un'altra serie di applicazioni come richiede l'utilizzo di energie rinnovabili
Ma rimaniamo ancora nel nell'idrogeno perché abbiamo qui Emiliano Cecchini rappresenta la cooperativa la fabbrica del sole di Arezzo perché è in corso l'ha con i contributi della Regione
E non solo un progetto per del diciamo lo sfruttamento del dell'idrogeno nelle attività industriali del distretto ora fu un progetto iniziato tre anni fa che dovrebbe portare alla all'alimentazione appunto attraverso idrogeno di parte delle attività di di quattro importanti aziende ore a fare
Quindi come dire passo la parola alla Cecchini pregandolo di stare insomma un po'più stretto
Dei colleghi per poter rispettare i tempi via una decina di minuti grazie
Grazie buonasera a tutti voglio cominciare questo intervento ringraziando la presidenza della Regione Toscana per avere organizzato questo
Evento che il miglior modo per veicolare le idee che sono partito dal basso dai movimenti dando una sponda istituzionale forte a tutta una serie di cose questi giornali sono meravigliose purtroppo vorrei ricordare che oggi fra pochi minuti
Scade il quinto anno dalla uccisione di Carlo Giuliani a Genova
Per cui senz'ombra
Volevo dire una morte perché è un concetto troppo neutro né assassinio perché sarebbe contrario all'esito dei processi che si sono susseguiti questa cosa ma vorrei assolutamente dedicare questo intervento la sua memoria
Dunque qui siamo molto intelligentemente per me chiamati a dare delle soluzioni più che a fare del dibattito accademico io in quello che se li vorrei parlare dal nostro offertagli soluzione per il la produzione di energia da idrogeno solo l'ultima premessa il fatto che nulla di quei nessuna di queste tematiche dal solare all'idrogeno a tutte le energie rinnovabili esisterebbe se la fusione nucleare fredda fosse abbastanza perseguita come ricerca e come obiettivi e come i risultati associata alla lo stoccaggio Energia con materiali superconduttori altro imperatore a quella linea di ricerca lì più o meno bloccata nessun tipo di finanziamento di forte spinta politica viene in questo senso
Quindi nel frattempo non avendo disponibile cosa tecnologia siamo chiamati a cercare soluzioni in tutta un'altra serie di
Tecnologie applicazioni il nostro progetto è un progetto che ha che fare con idrogeno la produzione di energia rinnovabile noi abbiamo questo distretto il distretto orafo di Arezzo questa è una piccola parte si vede male è la parte di San Zeno
Ad Arezzo si consumò cinquecento mila metri cubi idrogeno all'anno di per sé servono per fare delle saldature di Sossio di e i trattamenti Dell'Oro su questo bisogno l'idea nata da nuovi dall'INEA arco Tronics il Gruppo Sapio
E di creare quella tubazione sotterranea da qui da una zona centrale di stoccaggio con una tubazione sotterranea si servono alcune aziende solamente per dire la tipicità di Arezzo in quella zona lì ci sono quarantadue aziende orafe chiusi Lizzano idrogeno ad oggi in bombole piccole bombole pacchi bombola ideale di portare mi chiedevi di parare anche di costi il costo del metro cubo dell'idrogeno da gli attuali tre mila tre mila duecento lire
A metro cubo in bombola a un prezzo intorno alle mille lire a metro cubo per cui un grossa riduzione del costo di approvvigionamento dell'idrogeno di conseguenza utilizza i cui semi sono l'elenco delle aziende orafe
Disponibili presenti solamente via San Zeno
Faccio finisco prima il discorso dei costi previsti allora se questa cosa utilizzando dei generatori per produrre energia elettrica ed acqua calda da idrogeno si riesce a produrre della Diageo lette che a un prezzo superiore a quello del si trova l'ariete circa ad un sedici centesimi di euro al chilowattora nella migliore delle ipotesi
Per cui solamente con il combinato risparmio industriale di idrogeno e surplus di spesa sulla corrente elettrica riusciamo a offrire un vantaggio alle aziende ora dunque dicevo prima che la balia centrale che sia l'ipotesi di massima in realtà sano soli primi quattrocento metri astenuti realizzate entro l'anno
Dalla Bae centrale avremo delle Spalletti di di contenimento per la lo stoccaggio tramite Carlo Bo un pollaio di cui idrogeno da qui partirà la testa della tubazione che andrà a rifornire idrogeno sotto le tubazioni anche questo è un grande tema confermo la centralità dell'Università di Pisa e di tutti
Gli altri enti soprattutto anche il livello del ministero degli Interni il corpo di vigili del fuoco nello sperimentare normative in Italia siamo a stanza all'avanguardia in questo perché anche le nostre tubazioni sono stato un caso di studio abbiamo fatto un convegno internazionale ad Arezzo il ventiquattro marzo perché non esiste normativa specifica per delle tubazioni di idrogeno in aree urbane e questa qui è uno dei primi
Esempi ed è toscano
Una volta che l'idrogeno sarà disponibile nelle aziende come fosse il gas metano oggi di seguito capillarmente possiamo installare questi generatori quello sarà quello da cinque kilowatt sulla sinistra mentre questo è un generatore mobile da un kilowatt sotto in caso la sperimentazione andasse bene si può arrivare a dei dei fuel cell a dei generatori fino a duecentocinquanta kW
Questo è un po'il partenariato del del nel progetto sono da enti varie altre società ed associazioni di categoria idrogeno Arezzo quel cambio il logo che riassume tutta la cosa
L'attrice toscana cofinanziato al cinquanta per cento in cinque lotti questo progetto e penso che sia come dicevano prima il cemento molto lungimirante la quantità di progetti che si possono legare a una preesistente disponibilità idrogeno solari e sono legate la mobilità e alla produzione in loco di idrogeno questo è l'autobus a idrogeno che è passato da Arezzo a Pergine Valdarno presso lo stabilimento la Sapio
Questi sono prototipi di veicoli commerciali già funzionanti a idrogeno che si possono utilizzare la volta che l'idrogeno come per la stazione Colle Salvetti è disponibile e a basso costo questi sono degli altri esempi di
Come si dice di rifornimento e di stoccaggio dell'idrogeno soprattutto noi no abbiamo presso questa ecco questa struttura questo progetto realizzato questo laboratorio dimostrativo stato inaugurato il venti marzo a casa della crisi della giunta di Arezzo
Strascichi giudiziari di raggiungere si è un po'fermata c'è ancora la Rete di cantiere adesso si vede male ma su questo laboratorio verranno messi sei chilowatt di fotovoltaico il paradosso è che questi sei kw sono stati finanziati anche con il conto energia il quale i default ci paia ci pagherà per consumare la corrente lettere questo è uno dei paradossi del conte Agenore fotovoltaico per cui il consumo di energia elettrica noi useremo per produrre idrogeno che andrà a rifornire di ragion d'otto e come stoccaggio polmone per il funzionamento
Di questo laboratorio altre possibili
Iniziative di produzione energetica intorno al tema dell'idrogeno ed avendo una tubazione sotterranea che fa la valvola di sfogo dell'idrogeno prodotto sono varie
La legge la Comunità economica europea sta finendo varerà a breve un programma di finanziamento immenso che si chiama il comma per le comunità a idrogeno
Dove situazioni miste di utenze domestiche utenze industriali possono riavere delle infrastrutture come quella che stiamo qua sperimentando la produzione di biogas è una delle più intelligenti a mio avviso forme di produzione di energia rinnovabile da rifiuti e quant'altro e quant'altro ricordo che una grande percentuale drogasse formando a metano e dal metano Performing
La tecnologia molto economica si potrà dei ricavare idrogeno questo nostro progetto avrà anche delle degli ulteriori sperimentazioni per quanto riguarda la sicurezza energetica io volevo concludere e penso di essere in tempi
Se siamo grazie
Dicendo un suggerimento al dibattito di questa giornata per vedere se in effetti tutte le soluzioni che ci sono possono avere un ogni impulso per essere implementate
Credo che il pacco di soluzioni Jenova abile sia il grande vasto maturo il solare termico tra l'altro i produciamo anche pannelli solari termici ormai a una maturità tale per cui manca solo veramente un po'di Spartaco forse nella nella normativa per dare incentivi magari sulla aumento di cubatura come viene fatto a Barcellona Roma per aprire questo vuoto ma sono convinto che il caldo che stiamo sentendo rende assolutamente in discesa la strada per il solare termico uguale per l'amico geotermia o per il piccolo eolico venti chilowatt delle sono le palle che ormai mi sembra che abita a Colle Salvetti girano tranquillamente ma ci sono anche i rimpianti eolici da pochi centinaia di watt da mettere il biogas sicuramente una fonte alternativa
Grande razionalità da da sviluppare solite matura come tecnologia io credo che i contributi che deve dare un ente una regione uno Stato una comunità a questo tipo di settore delle energie rinnovabili siano solamente contributi di ottimizzati e orientati a finanziare la ricerca e la messa a punto di propositi però questi prototipi devono essere a assolutamente di comprovata utilità nella efficienza della produzione di energia nella poi per cui bisogna ben trovare un modo per cui si risponda un bando mettendo una ben precisa
Chiamiamo la ricerca di mercato chiamiamola supporto alla il consenso alle vendite ma bisogna che si sviluppino laboratori toscani che abbiamo anche non toscani orientate la messa a punto di prototipi utili in questo tipo di tecnologie cioè nelle energie rinnovabili perché a questo conseguono brevetti e da questo si riesce a portare molto valore aggiunto
Nostri torio calcoliamo che e qui ho concluso le energie rinnovabili sono alla portata di tutti con un laboratorio di dimensioni ragionevoli si esce abbia portare a frutto una una idea un'innovazione un contributo per cui penso che la forma più democratica possibile di fare questa cosa sia finanziare la la ricerca e la lo sviluppo distribuito di prototipi grazie
Bene proprio Cecchini c'è un po'introdotto nel suo finale verso quella che forse un po'la più no matura tra le forme di energie rinnovabili sulla quale si sta lavorando ovvero il
Il solare quattro noi abbiamo Antonio Canova che il direttore della magnete che azienda toscana che leader nella produzione di pannelli solari proprio a Genova parlato di loro Piero Pelù stamattina non incontro col presidente Martini raccontando come come dire è riuscito a risparmiare energie ad producendo i suoi cd musicali perché la magnete che ha rifornito
Lei e il suo studio il suo studio d'incisione in ogni con i pannelli
Salvo poi far presente Pelù che lei nella impiegato mesi per allacciare
Che invece le contraddizioni di tutta tutte queste non
Azione quindi a lei un attimo di come dire e fare il punto sullo stato di questo tipo di di di produzione e piacerebbe anche capire se no un tema spesso molto dibattuto è quello dell'impatto ambientale visivo di questo tipo di di impianti che cosa la tecnologia ci riserva ulteriormente per per il futuro considerato tutto che la Regione Toscana è una regione che era una legge avanzata che impone dal mi pare dall'ottobre del
Dell'anno scorso l'utilizzo di di l'introduzione di pannelli solari nel caso di nuove costruzioni di ristrutturazioni di un certo respiro per arrivare fino al cinquanta per cento della del fabbisogno dalla produzione energetica delle abitazioni
Quindi al dottor Canova della della mani perché la parola
Pregato di stare nei dieci minuti grazie
Io volevo parlare innanzitutto noi siamo un'azienda elettronica quindi
L'aspetto del
L'aspetto del solare è soltanto uno dei degli aspetti che stiamo curando
Nuovi sistemi che abbiamo portato dall'altra parte
è un sistema che sostituirà le batterie nel soprattutto e delicato alle torri per la telefonia cellulare se ne pensiamo che in Toscana in Europa ci sono centocinquanta mila torri per la telefonia cellulare ciascuna di esse
Ha una base diciamo durante la l'assenza di sé di Energia da parte della linea a un kit di batteria il quale va Ri ricambiato né circa ogni quattro cinque anni
Quindi questo prodotto che è un prodotto di te non gli è riversa le batterie un prodotto molto pulito che usare compressa
Per potere generare energia elettrica durante la fase di spegnimento della della Rete
Rappresenta insieme all'altro sistema
Che abbiamo portato il sistema che produce energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici
è un sistema il quale non solo produce energia elettrica ma pone il problema dell'immagazzinamento dell'energia elettrica che attualmente avviene solo attraverso batterie
Quindi l'invito che io volevo fare oggi era questo
Che è l'unica mezzo che abbiamo del potere rispondere a questa domanda che esiste nella protezione dell'ambiente sono le tecnologie la la tenaglia elettroniche è una di queste formule penso che sia una delle più centrale sia la più
Se la trasversale nel senso che vedete lo sviluppo economico non avviene in maniera costante e continua dice non possiamo prevedere che camminando lungo una certa strada si possono raggiungere determinati risultati
Per cui non sono spesso d'accordo con quello che è stato detto in passato che bisogna partire
Dalla dalla ricerca secondo me bisogna partire dal mercato oramai tutti questi oggetti sono vecchi di almeno quaranta cinquant'anni
Non possiamo continuare a pensare di potere fare de una ricerca che ormai non è più una ricerca scientifica bisogna passare a fare una cambiamento una tipologia di prodotto cioè certi prodotti che attualmente vengono fatti una certa maniera devono essere cambiati
Questo
è la richiesta che secondo me nasce dal mercato
Il fatto delle sorgenti regia distribuite
è un mezzo attraverso il quale a mio avviso si può dare una risposta molto più importante non solo punto di vista ambientale ma dal punto di vista sociale ed economico
In questo momento qui
Se non la guardiamo
L'impatto che possono avere la distribuzione delle sorgenti di energia nel nei paesi in via di sviluppo ma di notevole interesse dal punto di vista non solo
Economico dal punto di vista sociale non possiamo pensare di portare nei paesi quindi sviluppo un nostro modo è una nostra metodologia
Nostro processo di sviluppo diciamo ci sono delle condizioni ci sono delle tradizioni c'è una distribuzione territoriale della popolazione che non può essere toccata
Dobbiamo adeguare lo sviluppo economico questi Paesi a delle tecnologie che permettono una maggiore flessibilità e questa tecnologia la tematica dell'energia distribuite ore nei paesi occidentali come italiani
Questo mezzo è l'unico mezzo che avremo per potere ricoprirà ancora un ruolo di una certa importanza durante la globalizzazione la globalizzazione ha portato notevoli vantaggi ma la portate a qualcuno
Ad alte non ha portato nessun vantaggio ha relegato molti Paesi ad una posizione di passività voi perché l'Italia negli ultimi sei anni l'Italia in una fase di declino tremendo
Noi non possiamo pensare di esportare il lusso per potere Point portare la miseria da Paesi del
Noi dobbiamo secondo me attraverso l'innovazione tecnologica attraverso questa distribuzione delle risorse che ha un dialogo maggiore cioè noi in questa maniera creiamo un diavolo tra la sorgente e l'utente
Possiamo combattere quelle forme di consolidamento insomma noi siamo dominati da delle società le quali attraverso il Congo
Diciamo questa globalizzazione hanno acquista una posizione di forza
Non è questione di avere delle dei preconcetti ideologici
è questione di verità tutti le grandi società tendono a rafforzarsi per poter schiavizzare le piccole questo è normale ci sono molte società che dentro che gode di una posizione di privilegio
E questa mattina il discorso che faceva è dovuta a questo non esisto se la burocrazia detto un'opposizione psicologica
A decentrare le risorse del genere
Perché queste chiaramente tolgono il potere centrale e solo dalla periferia che poi venivano spinte rinnovamento non va aspettata che dal centro vengono rinnovamento
C'è un'opinione pubblica c'è una stampa ci sono delle posizioni ormai precostituiti
E questa è nata una battaglia che è terza in parte se noi non latta chiamo dalla periferia quindi se noi vogliamo vediamo i paesi in via di sviluppo è evidente che noi dobbiamo portare le le nuove sorgenti regia perché lì dobbiamo portare qui
I fondamenti dello sviluppo
Dobbiamo portarli regia doveva portarli acqua bisogna portarli ricco i punti fondamentali della dell'assistenza medica questo non significa però Forlì addosso un modello
Che sia centralizzate
Questo significherebbe contrastare contro lo sviluppo della civiltà allora
Ecco perché le storie
Non se ne ci supera
Quindi in questo momento pure essendo appartenente ad una società essendo l'amministratore delegato di qualche
Strategicamente
Non credo che si debba chiede all'istituzione di finanziare Progetti
Le istituzioni devono finanziare mercati se noi non partiamo a fare produzioni disse noi continueremo a fare dei prodotti che non sono oramai più addetti alla nostra civiltà
Questa ormai ci hanno classificato un Paese occidentale un Paese ad alto costo del lavoro e quindi giocoforza ci è proibito vi fa questi aggettivi quindi la disoccupazione se seguiamo questo criterio cui andrà sempre più aumentando se invece cominciamo a innovare i prodotti dobbiamo prenderli più complessi più capace di soddisfare i bisogni dell'utente mani una maniera molto vicino all'utente
La distribuzione delle energie significa che c'è un avvicinamento delle sorgenti di energia all'utente finale non è che arrivi dal centro e lo porta alla periferia
Sono concetti che dal punto di vista economico sono molto importanti se noi continuiamo a fare a forzare determinati Colozzi
Apparentemente c'è una libertà di mercato la realtà c'è una seconda Arci un metterci in fila farei DS cioè noi bisogna cambiare questo modello certamente ripeto dobbiamo farlo partendo dall'esterno allora deve essere le istituzioni regionali che attraverso ordini di di una certa grandezza perché poi vedete
è inutile che lì il bilancio dello Stato italiano sia negativo
Per la spesa corrente
è meglio che sia negativo
Attraverso una spesa che va Investimenti
Se non investiamo in celle fotovoltaiche molto probabilmente spenderemo il doppio di quanto spendiamo ora in le importazioni di petrolio
Però al alla fine noi creeremo le condizioni per poter sviluppare un'economia che sia molto più complessa di grado molto più elevato che ci appartiene per il livello di costi che abbiano continuare in questa maniera qui attraverso dei falsi sussidi o di una visione direi un pochino
Così idilli h che tutto si risolva
Attraverso un crollo degli altri paesi del secondo me è sbagliato cioè io trovo che l'Italia in questo mese stia soffrendo in uno stato di abbandono proprio mentale intellettuale cioè il mio invito è questo
Noi lavoriamo io lavoro con molta passione su questo progetto non solo perché risponde al mio la mia visione strategie ma perché credo che dobbiamo svolgere anche una funzione sociale ed economica non solo a parole attraverso tutta questa grande eticità che è venuto fuori metà degli ultimi tempi tutti questi imprenditori segretati etici tutto in un colpo e a queste cose non ci credo molto
Noi siamo nati la mattina per fare realizzare le strategie però se insieme a queste strategie noi creiamo un solco che sia un solco permanente
Allora sesto sì che coniuga insieme è risultato economico e l'aspetto sociale dell'azienda
Tutte le altre sono balle oramai parlare politica li corrette è diventato comune al destra sinistra se non si dicono certe cose la gente non è contenta ma secondo me è una perdita di capacità interne
Avete sentito nasce come viene limitato a illustrare la sua l'attività della sua azienda ma darne una lettura politica indubbiamente interessante
Beh ci avviamo verso la fase finale andando a porre l'attenzione su altri tipi di di energie rinnovabili sulla quale la Regione si sta impegnando e in Toscana si stava facendo esperienze
In particolare come dire le oggi agroforestali
Le biomasse da una parte le le culture non food possono essere una voce importante l'assessore all'agricoltura della Regione Susanna Cenni
Penso ci introdurrà un po'dentro queste politiche della regione in questo in questo campo
Se vuol mettersi la oppure qui come le preferisce
Intanto buona sera a tutti ci aiuteremo con alcune slide in modo da andare anche un po'più veloce perché credo che a proposito di energia siamo tutti in fase di esaurimento della nostra individuale quindi vuole cercare di non approfittare né della mia né della vostra e devo dire che il mio compito è anche un po'facilitato da alcune cose che sono già state dette questa mattina molti interventi e mi dicono io non ero presente ma anche numerosi interventi di ieri cioè noi stiamo ragionando
Di questa fonte delle Ali nel CIE come una diciamo delle opportunità non addivenire ma di fatto già in essere di questo diciamo voi
Tenterò di parlare anche nel passaggio che vorrei fare proprio sulla Toscana sulla nostra esperienza sulle cose già realizzate e su quelle che sono in fase diciamo di partenza quindi siamo convinti di questa opportunità quella delle anime civile da dove nasce questa convinzione
Sicuramente nasce da un contesto di carattere internazionale del resto il tema di San Rossore è stato scelto per questa ragione l'Energia
è una priorità un'emergenza per tante ragioni perché siamo davanti a una domanda di Energia crescente a livello globale perché siamo di fronte all'Unione europea che ha una fortissima dipendenza
Dall'esterno quindi importa quasi il cinquanta per cento del proprio fabbisogno perché abbiamo una grande concentrazione delle risse delle riserve energetiche in pochi grandi paesi per la questione dei costi dell'energia è sicuramente non ultima
Nere rilevanza ma
Semplicemente per ordine che gli abbiamo dato per la rilevanza dal punto di vista ambientale ed anche per le potenzialità su questo cercherò poi di fare un altro passaggio che l'utilizzo e la valorizzazione delle agli agi e possono avere dal punto di vista dello sviluppo locale ed anche del dell'occupazione qui della crescita locale dello sviluppo delle economie
Locali poi ovviamente c'è un contesto comunitario che ci aiuta ad andare in questa direzione è un contesto che vede una convinzione dell'Unione europea in questa direzione una convinzione fatta
Io non c'è azione e di presenza di principi importanti da questo punto di vista quindi Unione europea anche riconosce la necessità di promuovere in via prioritaria tutte le fonti energetiche rinnovabili che fa poi precisi riferimenti proprio alle Agri energie
Lo fa ovviamente per varie ragioni perché come dicevamo può creare occupazione perché può avere un impatto positivo sul tema della posizione nella fase di un ulteriore allargamento e così via quindi Unione Europea che coerente con questi scelte di principio a declinato questa convinzione generale in alcuni passaggi in alcune scelte importanti
Mi riferisco per esempio al libro bianco a libro bianco per una strategia e un piano d'azione della comunità a documento del novantasette
Mi riferisco al libro verde sull'approvvigionamento energetico mi riferisco alla direttiva due mila tre e trenta della comunità sulla promozione dell'uso dei biocarburanti e di altri carburanti rinnovabili nei trasporti
E mi riferisco adatti importanti recenti perché poi il libro verde prevede diciamo una strategia per l'Energia sostenibile competitiva e sicura citando il due mila sei e quindi l'anno in cui noi stiamo vivendo c'è stata poi una comunicazione della Commissione
Sul piano d'azione per la biomassa nel due mila cinque quindi anche questo un atto molto recente c'è stata un'ulteriore comunicazione
Per la strategia dell'UE per i biocarburanti nel due mila sei quindi anche questo è un atto recentissima per il contesto internazionale scelte di natura comunitaria
Il libro verde che è forse diciamo uno degli atti più recenti prevede diciamo degli indirizzi abbastanza precisi dando degli obiettivi prioritari che ci aiutano a proseguire in questa strada sia sull'incremento per l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili sia per la riduzione delle emissioni nel clima
Sia e qui ovviamente viene anche la ragione per cui sono io a parlare di queste cose sia per il rilancio di questo settore può operare nel settore primario quindi aiutando questo processo
Di grande trasformazione dell'agricoltura europea in parte legato alla nuova politica agricola comunitaria in parte legato modificazioni anche più profonde che stanno riguardando
Questo settore con il piano di azione per la biomassa
Sostanzialmente si promuovono una serie di azioni che vedono proprio le strutture regionali protagonisti di questa grande trasformazione di questo modificazioni l'acido perché in quell'atto è contenuto un dato importante che vale la pena di sottolineare e cioè questo la possibilità secondo stime che la stessa Commissione ha fatto nell'utilizzo e nella crescita e nello sviluppo di fonti alternative di una crescita occupazionale rilevante che la commissione stimati in duecentocinquanta mila trecento mila addetti in più proprio per l'attenzione diciamo di esperienze strutture impianti anche know-how con uscente ovviamente quindi è capacità saperi
In questo settore e che quindi turn turn ci ci consente diciamo di tornare a questo aspetto fra i principi toccati dalla commissioni legato allo sviluppo è legato anche alla crescita
Occupazionale la comunicazione sui biocarburanti quella del febbraio due mila sei individua fra gli obiettivi la promozione dei biocarburanti nell'Unione Europea e nei paesi invio di sviluppo garantendo la loro produzione e il loro utilizzo ovviamente compatibilmente con l'ambiente quindi approfondendo anche il livello di conoscenza che oggi abbiamo l'avvio di preparativi per un utilizzo poi su vasta scala di questi biocarburanti e quindi la possibilità di esaminare tutte le vie di approfondimento e tutte le vie di sviluppo che ci sono legate questa possibilità
Poi ha demente c'è un contesto tutto nazionale quello che riguarda il nostro Paese e che in questo momento vede una grande attenzione
A quello che sta accadendo in agricoltura alla luce della riforma della PAC voi sapete che abbiamo vissuto il primo anno della nuova politica agricola comunitaria
Alla luce le diciamo di questa decisione legata al disaccoppiamento degli aiuti rispetta la tipologia di produzione
Conseguenze che in parte stanno provocando qualche disorientamento nel mondo dell'agricoltura finito diciamo questo legame così stretto c'è qualche titubanza rispetto al continuare
Le produzioni che si sono fatte finora pur piuttosto diciamo a tentare di intraprendere strade nuove
In questo contesto di grande indecisione noi sappiamo che le opportunità di legare le produzioni agricole alla filiera energetica sono uno dei contesti più interessanti su cui l'agricoltura in questo momento si sta interessando
E si sta interrogando ovviamente parlo di filiere
Questo anche perché
La nuova PAC imponente ai nostri agricoltori sempre più di essere imprenditori sempre più di essere capaci di leggere al mercato ma ovviamente vede dei produttori attenti anche alla possibilità di avere una remunerazione adeguata del loro prodotto e quindi questo significa ragionare sulla fornitura di prodotti per le abili nel CIE
Ma ovviamente a patto che questi prodotti stiano dentro un contesto di filiera che vede la produzione la trasformazione e lo sbocco rispetta la collocazione sul mercato di questi materiali e per questo ne parliamo fino a alla noia ovviamente di filiera
Agroenergetica sia per quanto riguarda le biomasse sia per quanto riguarda Iddio carburanti
Alla luce di questo contesto nazionale devo dire che alcune cose si hanno iniziato a muoversi anche dal punto di vista normativo dal punto di vista di alcuni primi strumenti di aiuto presenti anche nella finanziaria del due mila sei
E sappiamo che proprio in questi giorni anche la prossima settimana c'è una riunione a Roma proprio su questo tema si stanno cercando di mettere a punto ulteriore strumenti per sviluppare questa strada per far sì che l'Italia poi sia uno dei Paesi che più investe su questo
Su questo versante
Ovviamente
La Toscana è molto convinta
Che questa possa essere un'opportunità interessante per questo duplice valore quello della produzione di energia Graziano Mocenigo e sicuramente ne parlerà più diffusamente Marsia in questi anni ha fatto anche un lavoro
Dissimulazioni di stima di dei quantitativi di energia che potenzialmente in Toscana potrebbero derivare da questo versante quindi siamo convinti dell'utilità per questa ragione ma anche per la ricaduta ovviamente che può avere sul settore primario
In questi anni è partita la sperimentazione diffusa quindi non siamo soltanto alle enunciazioni di principio tanti sono stati i precedenti partiti che hanno partorito
Progetti pilota che oggi ci consentono di avere nel territorio una vasta realtà diffusa di impianti già esistenti e funzionanti è un altro diciamo secondo turno di impianti in fase di di progettazione io le cito soltanto alcuni penso ai precetti bioenergie farmi avute Land
NRG attiva la realizzazione di impianti dimostrativi come quello di vinci nell'onda Camporgiano Loro Ciuffenna Cetica Monticiano Casole d'Elsa Fivizzano eccetera eccetera quasi tutti sulle biomasse poi il più recente Progetto Cnn a che invece guarda con particolare interesse forse il primo progetto di filiera perché coinvolge produttori trasformatori un'azienda di trasporto per la produzione di biocarburanti e l'utilizzo dei biocarburanti
Del trasporto pubblico quindi ragionando ovviamente come sempre su una filiera racconta completa quindi ci sono sia le possibilità serie possibilità per quanto riguarda le biomasse per varie ragioni sicuramente perché intanto abbiamo una grande disponibilità di materia prima
Questo è un punto che ci tengo a precisare perché spesso quando parliamo di biomasse di origine forestale
Sentiamo anche qualche obiezione quasi come se andare in questa direzione sviluppare questa filiera potesse voler invitare al disco al disboscamento e il nostro territorio non è così vorrei tranquillizzare tutti perché
Oggi noi utilizziamo nel nostro territorio regionale appena il quaranta per cento dei residui nell'attività di potatura quindi di di gestione
Delle foreste eccetera siamo la regione più boscata in assoluto ci più del cinquanta per cento del nostro territorio è costituito da foreste quindi non c'è questo rischio noi stiamo ragionando di utilizzo di materiale già esistenti
Nessuno pensa di tagliare i nostri boschi per produrre Dio masse per la produzione l'approvvigionamento energetico così come sappiamo che c'è una disponibilità di biomassa residua anche dall'attività agricola nato alcune aziende hanno già iniziato a muoversi anche in questa direzione da tempo
Sia per la produzione di energie più sia per la refrigerazione di cantine eccetera parlo anche di importanti aziende vinicole che i divini quelle che in questo settore si sono mosse quindi ci sono tutte le possibilità per poter procedere e per produrre Energia in quantità rilevante per il nostro territorio
Va anche detto che negli ultimi anni si è andati anche abbastanza avanti con il miglioramento tecnologico degli impianti
In questa direzione qualche passo avanti è stato fatto anche dal punto di vista dei costi è evidente che dal punto di vista ambientale rappresentino un vantaggio incredibile
L'utilizzo di pianti di produzione di energia da biomassa
è rilevantissimo dal punto di vista economico la possibilità di abbattere in tempi brevissimi costi dell'impianto per la produzione di Energia si stimano
Rispetto all'utilizzo di combustibile risparmi che vanno intorno al sessanta settanta per cento quindi evidente quanto nel giro di poco tempo si riesca ad ammortizzare questi posti ovviamente esistono anche delle criticità
E anche questo mi preme dirlo perché sappiamo che nel nostro territorio regionale ci sono anche ipotesi di grandi impianti
Che vengono da soggetti privati noi sappiamo che uno degli elementi della convenienza della sostenibilità sia dal punto di vista dei costi che dal punto di vista ambientale
è la breve distanza fra l'approvvigionamento e la produzione di regia e quindi ancora una volta mantenendo come elemento fondamentale
La dimensione locale dell'approvvigionamento e della e della produzione di Energia
Nel momento in cui noi introduciamo temi come i costi del trasporto questa convenienza rischia fortemente di venir meno purtroppo qualche volta rischia di venir meno anche le gambe con l'approvvigionamento locale quindi di essere stravolta diciamo anche un po'la filosofia che invece non cercavo di tenersi insieme de Tilla
Filiera energetica tutta assieme
Sulla questione dei biocombustibili di ho già detto appunto che cioè questo Progetto che sperimenteremo su Siena in tempi brevi legato al trasporto pubblico
Ovviamente ci sono anche alcune altre iniziative di cui io non parlo parlerà sicuramente eravamo civili come progetta partiva anche da questo punto di vista diciamo aprirebbe delle scenari molto interessanti
Concludo brevissimamente parlando un po'diciamo di come tutto questo viene poi tradotto e declinato nelle scelte politiche e istituzionali che la Regione Toscana fa cioè come oggi si possono realizzare utilizzando anche aiuti pubblici questo tipo di impianti
Ovviamente come vi dicevo alla base di ogni nostro strumento di programmazione poniamo con una certa recepita l'ottica di filiera
Anche perché altrimenti non si spiegherebbe perché tutto questo parte anche con risorse in gran parte l'agricoltura quindi avendo ovviamente una ricaduta sulle settore primario
Gli strumenti ce ne sono molti alcuni sono già attivi sono strumenti prevalentemente del settore agricolo e del settore ambientale
Sappiamo che in gran parte non è che sono legate al piano energetico e su questo non ci torno perché ne ha parlato anche diffusamente questa mattina il Presidente ma tin e quindi la legge regionale trentanove il piano energetico regionale diciamo declinerà hanno una buona parte di queste scelte
Un altro strumento importante sarà il Piano forestale regionale all'interno del quale sono state inserite al Coni canali di priorità e di valorizzazioni
Per la filiera energetica all'interno dell'attività forestale che quindi consentiranno tra l'altro anche ai soggetti che operano nell'attività forestali e di integrare l'attività che già oggi viene svolta con la filiera energetica quindi anche con la fornitura di scippato con la fornitura anche di conoscenze di know how e così via il fondo regionale di garanzia per gli investimenti nel settore delle energie rinnovabile anche questo lo strumento del settore ANDI perché può consentire di fare Investimenti in questo settore e consente aiuti anche alle imprese alle piccole e medie imprese
C'è poi uno strumento che stiamo varando adesso che ha già fatto i primi passaggi in Giunta e nel Consiglio che ha il piano degli investimenti per la produzione di energie nelle aree rurali
Questo lo strumento che vede una dotazione di quattro milioni di euro e che tenta di far compiere un po'il salto di qualità alle esperienze che abbiamo già svolto non sino ad oggi abbiamo realizzato in Toscana molti impianti
Presso le comunità montane presso piccole realtà che in genere forniscono calore alle Comunità montane qualche scuola qualche ufficio pubblico
Con il piano degli investimenti tenteremo di fare l'ulteriore passaggio quindi finanzieremo impianti realizzati da soggetti pubblici però che iniziano a fornire Energia alle popolazioni rurale e quindi si inizia diciamo
Un po'alla seconda dimensione se così la posso definire del dell'esperienza di fornitura di energia e del più massiccio poi ovviamente c'è il Piano di sviluppo rurale che consente di utilizzare risorse attraverso varie misure
Per per i soggetti pubblici per i soggetti privati e soprattutto valorizza con questo vallo avverrà conclude cerca di evidenziare un aspetto importante sempre legato appunto all'agricoltura individua e sottolinea l'elemento della multifunzionalità aziendale riconoscendo un principio
Che
L'azienda agricola accanto all'attività agricola tradizionale e che sino ad oggi ha espresso diciamo questa sua molte discipline Aretha questa sua diversificazione inattività forse note a tutti come quelle dell'agriturismo dell'agricoltura sociale
Vede il riconoscimento della produzione di energia come una delle attività che l'azienda agricola può produrre e quindi ovviamente diversificando ancora e dando una facoltà in più al settore agricolo
Queste sono le ragioni per cui noi siamo convinti che queste sia uno scenario molto interessante
Perché ovviamente ci aiuta a produrre più energia in una fase così complessa ma soprattutto perché ci aiuta a produrre Energia in modo pulito
Utilizzando le risorse che abbiamo e ovviamente aprendo uno scenario nuovo che io credo ci consenta di far crescere anche culturalmente ulteriormente il settore agricolo
Grazie all'Assessore Shelley lascia come dire dato delle linee strategiche della politica regionale
E l'utilizzo delle energie agroforestali a questo punto chiamerei magari razza o Muccino e direttore dell'Earth si avere entrare un po'dentro questa cosa vedere alcuni di questi progetti
Alla luce proprio dei grandi numeri di cui si parla quella regione Toscana tipo una disponibilità di biomasse da da da da da residui del del bosco sì calcolato in un milione di tonnellate e con tanti progetti già avviati finanziato in se riusciamo a entrare un po'nel merito no di alcuni di questi progetti alle
Sì io naturalmente molto utile questo passaggio dall'intervento dell'assessore alla al mio perché mi hai vita naturalmente
Tutto un inquadramento generale ne ha fatto in modo assolutamente esaustivo e quindi di entrare subito nel merito rispetto alle esperienze concrete fatte in questi anni dal laziali è l'Agenzia per l'innovazione nel settore agricolo forestale della Regione Toscana
E io lo farò sì citando alcuni precetti ma evitando di entrare nel merito dei singoli perché siccome sono tanti il rischio è che poi a quest'ora come giustamente diceva Susanna l'energia provincia affini referee chi partecipa allora cercherò come dire invece di
Utilizzare l'esperienza di questi anni per fare alcune riflessioni individuare delle priorità anche per quanto riguarda in fu il futuro intanto partendo da una brevissima riflessione di ordine generale
Che diciamo è stimolata dal dibattito di pesticidi di questi giorni stamani Martini è stato molto chiaro nelle sue
Conclusioni diciamo della mattinata
Le energie rinnovabili sono una priorità
Si deve arrivare al cinquanta per cento quindi anche questo è motivo per noi per lavorare ancora di più per quanto riguarda il futuro
L'energia rinnovabili non solo per gli aspetti diciamo legati alla CO due a cambiamenti climatici alla dipendenza dall'estero dell'Energia
Ma anche perché sono un fattore in grado di dare sviluppo locale e dare lavoro allora un insieme di soggetti che vanno dal mondo scientifico ai tecnici ai alle imprese e lavoratori allora in questo scenario le biomasse sono secondo me al primo posto nel senso
Quando si parla di energie rinnovabili al primo posto ci sta sempre il solare e l'eolico cioè le biomasse sono un'acquisizione recente ecco le armi energie sono un'acquisizione degli ultimi anni proprio non e questo invece è un elemento importante proprio per le pensioni ne diceva prima l'assessore
C'è il dato ambientale che sono C o due neutrali perché rimettono nell'atmosfera lasciò due che hanno accumulato che hanno assorbito nel processo di crescita
Anzi il bilancio guardi sempre positivo perché non si usa mai tutta la pianta una parte rimane sempre e quindi accresce
Dici di di diciamo assorbe CO due non la crea e questo è un punto fondamentale e poi dal punto di vista del lavoro occupazione ricadute in termini di interesse collettivo sono sicuramente quelle fra le le più interessanti cioè frenano felpe fenomeni di spopolamento nelle aree rurali rischio di abbandono per creare montane e poi l'ultimo punto
Cioè quello che
Veniva ricordato in questi giorni e che prima ricordava anche l'ingegner Canova in termini di energia distribuita perché sono veramente un esempio di controllo democratico dei sistemi energetici allora detto questo noi abbiamo lavorato da molti anni in questo campo sono cinque anni che stiamo lavorando in in rapporto sempre con il mondo universitario qui ci sono molti soggetti in primo luogo il professor bonari che insieme al centro avanzi qui dell'Università di Pisa è stato come dire il punto di riferimento fondamentale in tutti questi anni di lavoro insieme a molti altri soggetti universitari che ora non cito ma il nostro lavoro è stato principalmente attività sperimentali progetti pilota analisi di scenario
Cosa emerge emerge per la Toscana lo sviluppo di due possibili filiere questo è ho né quella del legno Energia l'altra è quella dei biocarburanti io brevissimamente cercherò di date tre alcuni elementi su queste due filiere l'altro dato che emerge da quel dal lavoro di questi cinque anni intanto ci salotto ecco non l'origine avanza soluzioni disponibili che erano impensabili
Fino a poco tempo fa cosa serve serve adattamento locale delle tecnologie trasferimento di innovazione poi le tecnologie devono essere sempre in evoluzione ma nel rapporto con l'adattamento locale delle tecnologie si crea anche quell'innovazione necessaria che serve a risolvere il problema specifico
L'altro punto importante fondamentale per Genova interni innovazione è l'organizzazione della filiera
In molti casi c'è già la soluzione tecnica e tecnologia manca il sistema di accordo di filiera di accordo interprofessionale trattori DiVersi che porti all'uso di quelle energie allora
Da questo punto di vista a che punto siamo sulla filiera legno energica
Questi qui è il primo progetto partito
Nel due mila uno Progetto bioenergie Pharma io non vi illustro tutte le attività c'è stato l'attività di sperimentazione impianti dimostrativi giornate divulgative dimostrative visite guidate formazione tutta una serie la fiera alle legno Energia che abbiamo tenuto ad Arezzo
Allora io su questo posso affermare alcuni punti intanto le potenzialità sono Tievoli
Noi abbiamo possibilità di una biomassa di novecento mila tonnellate utilizzando l'uso sostenibile del bosco in termini di accrescimento senza intaccare il patrimonio per cinquecentotrenta mila tonnellate
Trecento settanta mila tonnellate sono scarti di potature cioè scarti di potature di vigneti oliveti frutteti che possono essere utilizzati a fini energetici
A questi tocco potrebbero aggiungersi colture dedicate fino
In questo senso le stime ad esempio proprio del professor Boro bonari in questi lavori che abbiamo svolto nel Progetto bioenergie farne fino a trecento venti mila ettari di colture dedicate soprattutto nei territori di Grosseto Pisa Siena e Livorno che sono quelli più
Vocati all'ora
Da questo quadro l'impostazione giusta riemersa nel lavoro in di questi anni è che per valorizzare adeguatamente questa filiera energetica se il la la giusta impostazione sono impianti termici a piccola e media scala per la produzione di calore e la cogenerazione
Finalizzati all'utilizzazione in aree rurali dove la distanza dalla biomassa
Disponibile consente un utilizzazione sostenibile da tutti i punti di vista economico ambientale questa è l'impostazione che ormai per fortuna questo io posso credo lo diceva già all'assessore io condivido totalmente la filiera sta partendo progetti pilota ne abbiamo inaugurati tantissimi di diverse anche tipologie
Sono un elemento fondamentale di esempio per altri perché diventano menta di visite finalizzate all'attivazione di altri progetti in altri territori quindi attivano i circuiti virtuosi ormai molti privati molti Comuni ci stanno chiedendo supporto per la progettazione e l'attivazione la filiera sta partendo e in questa fase attivare programmi come quello per che prima ricordava la l'assessore è fondamentale perché serve a farla partire concretamente sui biocarburanti la situazione più complessa perché perché c'è il produce
è chiaro che non ci sono problemi il problema è costruire la filiera toscano perché è evidente che ci può essere una convenienza nell'approvvigionamento ICI girasole più su altre produzioni che sulle produzioni Tosca
Anche perché su questo
Il valore della Toscana cioè la qualità la tracciabilità anche gli OGM free in questo caso guardarsi a qualcuno interessa il giusto perché ha una filiera appunto energetica non una filiera alimentare allora da questo punto di vista quali sono le priorità le priorità sono sicuramente lavorare
Comunque sul miglioramento
Dal punto di vista e le produzioni anche con varietà di girasole orientate alla produzione alto Lane e questo è una cosa sulla quale stiamo lavorando che tra l'altro sta dando dei risultati assolutamente interessanti
Sulla riduzione dei costi di produzione
Ma qui la vera innovazione è l'accordo di filiera interprofessionali
Allora
Dal Progetto attiva cioè questa analisi di scenario le possibilità per i biocarburanti in Toscana sono interessanti perché oggi noi abbiamo
Dati due mila cinque ventisette mila ettari di girasole nel Duemila dati arteria erano sessanta mila ettari di girasoli
La differenza di aiuto sta portando a una riduzione drastica di questa produzione ma è una produzione in Toscana si può fare l'infrastruttura logistica l'organizzazione c'è
In tutta la regione perché era una produzione che si faceva e che aveva diciamo le proprie infrastrutture
Allora
In Toscana abbiamo anche importanti industrie di trasformazione incarico al per l'estrazione olio la prima lavorazione no Paolo per quanto riguarda la produzione di biodiesel
Allora il problema è cercare di chiudere la filiera e quello che è stato fatto in questo lavoro il supporto e e la costruzione di questo progetto che prima ricordava l'assessore Progetto Sierra dove stanno varie
Progetti pilota fra cui questo sul biodiesel
E qui le innovazione vera e in parte variato perché ci sono le organizzazioni professionali per quanto riguarda il rapporto con le imprese
Consorzio agrario per quanto riguarda la tutta la struttura stoccaggio
Rifiutò il prodotto Ital col per quanto riguarda l'estrazione e l'olio vegetale Nova o il per la produzione di biodiesel bit biodiesel Siena Ambiente per
Mezzi di raccolta rifiuti che utilizzino il biodiesel e poi per la giusti o né di una pompa
L'azienda di trasporti urbani di Siena sempre per i propri mezzi e la gestione della pompa università di Firenze il creare per quanto riguarda il supporto relativo agli aspetti motoristici
Cis paper coordinamento e acquisti biocarburanti poi al sia per quanto riguarda collaudo del livello economico ed agronomi no Agenzia per l'Energia di Siena e Legambiente per divulgazione e promozione
Io vi voglio far notare solo una cosa è un elemento di riflessione che riguarda tutti gli enti pubblici
Il mercato del pubblico può essere il volano per far partire filiere sostenibili
Qui aziende di trasporto pubbliche che assicurano il mercato finale del prodotto consentono di far partire la filiera fin dalla produzione quindi mi fermo qui perché
Se no poi rischia davvero di essere troppo lunga l'ultima questione
Anche sul produzione del più o vi è un album pedanti stiamo provando ad attivare iniziative per quanto riguarda la filiera corta
Ci sono alcuni progetti pilota in itinere assolutamente interessanti
è chiaro che in prospettiva se ci fossero interventi normativi per quanto riguarda l'azienda agricola quanto meno per l'uso aziendale
Sarebbe interessante l'uso dell'olio sta il quale a livello di azienda agricola oggi è consentito notorio solo per impianti fissi non certo permetti d'attrazione lo sapete ma ci sono esperienze interessantissime
In primo luogo in Germania
Ci sono alcuni progetti pilota ognuno sta proprio dentro dello stesso progetto si erano dove c'è quello sul biodiesel una filiera corta per l'olio vegeta dell'olio al quale
E un altro lo stiamo mettendo a punto con il comune di Cinigiano
Allora ci sono concreti lavori in corso quali priorità per il futuro
La priorità qui all'impegno naturalmente di far partire la filiera dei biocarburanti cogliendo questa fase come dire di interesse virtuoso
Mantenere questa attività di formazione e divulgazione impianti pilota giornate dimostrative perché ha prodotto inizia cioè quando abbiamo portato ad esempio a visitare impianti in Trentino da
Tecnici toscani aziende toscane comuni toscani comunità montane toscane il l'effetto è stato subito vedere un impianto che funziona è motivante diverse subito
Questa attività va assolutamente mantenuta senza un'attività di animazione per le caratteristiche dell'impresa agricola forestale toscana la filiera non parte
Infine diciamo le priorità stanno su due ordini pressioni uno continuare diciamo a trasferire tutta l'innovazione tecnologica disponibile anche
Il rapporto con le specifiche esigenze locali proprio perché ad esempio una delle questioni che ha che può portare maggiore utilizzo come il cippato appunto nella filiera legno Energia stanno venendo soluzioni tecniche sempre più avanzate che lo rendono così pratico quasi non dico come una cisterna del gasolio perché ma insomma voterà anche perché non vogliamo invitate sono ma insomma molto molto vicini
Ma nell'altra questione fondamentale è l'ordine rimane l'organizzazione della filiera ad esempio siamo quasi a niente per ora sull'utilizzo delle potature questo è una priorità assoluta
Perché il cippato da potature può come dire creare Energia da un problema perché è un problema visto che o crea problemi fitosanitari medi negli impianti oppure crea lasciò due perché poi tanto gli agricoltori lo bruciano anche se è vietato purtroppo questo succede e l'altro aspetto sul quale provare a cimentarsi può esser questo appunto in ma in questo conta molto anche l'evoluzione normativa
L'organizzazione di piccoli frantoi in zone rurali per l'olio vegetale ottenuto da colture oleaginose ormai sistema se che se c'è la possibilità di utilizzo sia per motori statici
Ma anche per trattori agricoli o comunque per
Diciamo carburante d'attrazione si può partire da quattro cinquecento ettari come diciamo base per poter avere il frantoio rurale ai fini della diciamo produzione di olio vegetale da utilizzare tal quale c'è un'interessante evoluzione per fortuna anche nel mondo scientifico perché c'è un interdisciplinarietà ormai che essi
Rafforza
A livello dell'Università di Firenze è stato costituito da tempo per le energie rinnovabili un centro interrati dipartimentale recentemente sta avvenendo specifico sulla biomassa e questo può essere interessante anche come riferimento
Per noi sull'Università di Pisa