Accordo strategico Iraq-Usa. Intervista a Lorenzo Cremonesi

Lorenzo Cremonesi che cosa prevede questo accordo per quanto riguarda tempi e modi della permanenza delle truppe statunitensi in Iraq
Ma dove questo è un accordo che articolato su due fasi la prima a fare scatta adesso scatta all'inizio del due mila e nove il primo di gennaio che vedrà progressivamente entro il trentuno di giugno quindi sei metri
Il di l'ingaggio villa
Ritiro graduale delle truppe americane dalle grandi città
Dai nuclei urbani insomma dalla ridiventa americana dalle tra la popolazione civile
Del Paese e addirittura l'abbandono di alcune grandi basi nel cuore per esempio di parità di di villa insomma tre grandi città e dovrebbero passare direttamente agli iracheni allora annoverarci Tor alla
Alla nuova polizia iracheno dalla trentuno di giugno quindi trattenimento perché medie
Gli americani non dovrebbero più operare quindi nel bando vale addirittura la la come dire la paternità l'alto comando delle opere quindi tutte le operazioni militari
Nel Paese dovrebbe passare direttamente ai comandi iracheni quindi anche che gli americani che tardi dovessero o concreto per primo ettari avevo dovunque un comunque bisogno dello crede la luce verde da parte del governo dell'Autorità di Baghdad iracheni
Uccello un punto controverso concretato oggetto proprio di scontro frontale tramite perché Bush il miglior Governo diventino di al Maliki fino a oggi fino a ieri ed è quello della
Proprio della a contabili che come si dice cioè della
Responsabilità penale
Se un militare americano più di uno commette dei crimini nei confronti delle delle popolazioni insomma della degli iracheni
Fino ad ora era soggetto sono
Alla legge alla giurisdizione americano adesso dovrebbe teoricamente
Poteva essere processato giudicato dall'Autorità iracheni e comunque dovrebbe crearsi una Commissione congiunta che vedrà operare iracheni ed è che gli americani insieme tutto questo è un po'sulla carta perché come ben sappiamo
Anche noi limiti in Italia ben difficilmente in genere le autorità americane lasciano che loro militari uno giudicati
Dal Governo in cui dei Paesi in cui operano quindi
Qui a Washington sono in tanti a pensare che la formula resterà estremamente vaga in realtà gli americani non accetteranno mai un fatto del genere tutto quanto è questa comunque è la seconda fase
Fino e non oltre il
Trentun dicembre del due mila dodici
Quindi per circa tre anni in quanto quando data in cui i militari americani lasceranno completamente il Paese progettato un altro dei punti importanti del contenzioso
Dei punti delle delle polemiche anche tra Governo
Iracheno e a meritano la missione Bush non ha mai voluto cessare una data precisa
Del ritiro Barack Obama durante la campagna elettorale l'ha parlato invece di sedici metri quindi producendo pronto a definirla
L'accordo ha detto un po'l'ha fatta di compromesso sono circa tre anni e comunque dire definito che vinto
Appunto il il trentuno dicembre del due due mila dodici non vi saranno più truppe cioè di undici anni fa allattato effettuato io mi ritiro totale dei circa centocinquanta mila uomini certo americani che attualmente
Sono
In Iraq
Se ti prima di proseguire vorrei chiederti una un chiarimento circa due aspetti il primo per quanto riguarda la permanenza delle altre forze straniere milita Arezzo ufficiali nella paese ad esempio c'è ancora presente un contingente Britt Amico anche se limitata nel sud ma ci sono anche altri gruppi altri eserciti rappresentate diciamo così e poi per quanto riguarda la lo spostamento sotto la giurisdizione irachena se ciò compimmo riguarderà anche i contractors privati militari e civili presenti nel Paese
Ma dire che tutto questo dovremo davvero vedevo
Ora in atto con le prime mosse
Di Barack Obama cioè da qui dal venti venti gennaio da quando cioè Barack Obama entra davvero inchino lavoro in pieno in pieno inchino attività nord quindi c'era il vero passaggio delle consegne da bus
A Obama vedremo davvero noi fare tutto gli inglesi gli alti comandi britannici hanno già fatto capire in modo evidente chiarissimo che non intendono più
Restare impegnati in Iraq c'è stato un ritiro graduale ormai da da circa un anno dalla grande look urbano di Bassora insomma nel sud del Paese dove sono stanziati
Dà l'impressione insomma perché in poco tempo dovrebbero lasciare ben prima comunque
Degli americani
E qui e questo vale anche per le altre tutto ma comunque la mail maggior il maggior alleata in questo momento degli americani nel Paese rimangono comunque gli inglesi c'è una piccola presenza NATO
Circa centottanta centonovanta uomini
Ballata soprattutto a Baghdad ENI negli gli editori e ci sono circa
Uno una novantina tanto di italiani per lo più carabinieri che operano in questo contingente NATO
Che sono ai vecchi all'addestramento della della National Police delle
Della della polizia i carabinieri invece gli altri anche degli verso uno solo come dire degli istruttori anche qui dei capi istruttorio vedevo quando ero lì a agosto Stato ci giudicherà i carabinieri
La il
La politica
Tutto il contingente NATO e anche dei nostri
Era quello di
Addestrare degli addestratori cioè ormai
L'idea è creare un corpo docente del corpo di istruttori militari iracheno che sia in grado di viaggiare con le proprie gambe
E questo naturalmente ha per tutta la grande dal punto di domanda e cioè ma davvero dirà che indicano in grado di autogestirsi davvero le nuove forze militari sono capaci di sostituirsi agli americani
E qui i pareri sono discordi un se posso aggiungere importo intorno agli Stati Uniti uno dei commenti
Più interessanti che ho sentito dalle radio le televisioni americane è stato per esempio il tentativo negli ultimi tempi noi sappiamo che c'è stato un alcuna una netta la diminuzione degli attentati tendente a Rovigo tra guerriglia
Dalla Denitto dello dell'operazione David Petraeus nel
Gennaio dunque il due mila sette ad oggi insomma il numero dei morti delle vittime di attentati molto di merito
Salvo che negli ultimi due mesi un mese e mezzo
No ma diciamo due minuti invece questo trend questa tendenza che invertita
Tra l'altro anche ieri dopo l'annuncio della della della della della votazione per l'accordo con gli americani al gabinetto ci a Baghdad ci sono state una terribili attentati
Che tra valida della Provincia di viale Arno hanno causato una ventina Morning i morti curioso che generalmente di tutte le autorità iracheni e americani tendano a diminuire il numero derelitti invece tendono a a a dimostrare che la situazione sta davvero calmando sì mentre in realtà non è proprio così
Il numero di vittime spesso più alto
Non è vero che c'è un ritorno rimasta dei circa due milioni di profughi
Fuggitivi Alletto negli ultimi anni specialmente in Sicilia
E in Giordania rivolgo parlando di Siria e Giordania vivi in mente un altro punto d'accordo
Che questo è stato richiesto clandestino a voce alta al Governo male dal Governo male agli americani è che le truppe americane si impegna a Roma
In questi tre anni insomma di permanenza del Paese sebbene diminuita via via
Hanno operare conto altri Stati in modo rituale notifica con la Siria e all'Iran
Dove specialmente sulla figlia noi ben sappiamo cioè il fatto gli attacchi americani dati in partenza ciascuno con compiuti da contingenti che sono valutati
In Iraq ecco qui che è una condizione forte ed è stata probabilmente
Uno delle motivazioni che hanno spinto l'Iran anni chiare cioè non dire di no ma non
Essere palesemente contrario capiamo che fino a a poco tempo fa l'Iran
Premeva Fumagalli imputato Primo Ministro perché non firmato l'accordo
Attualmente uno dei motivi che l'ha spinto invece a farlo al fatto che
C'è questa clausola precisa quindi e quindi l'Iran si sente meno minacciato attualmente l'Iran e uno dei fattori importantissimi
Chi gioca su questo scacchiere e che
è chinato puntualmente in ballo per esempio ancora ieri
Le televisioni
Ad esempio all'Iraq Siria e a nulla qualora per la grande televisione la premurato di fare dei piani nazionali
Questa pagata dai anche con dagli americani
Parla molto delle responsabilità delle squadre della morte del commando iraniani che operano in Iraq
Senti quello che questo voto voi chiedete un po'capire come si è arrivati politicamente politicamente questo via libera da parte del gabinetto del premier iracheno un'intesa sicuramente che ha visto insieme sciiti e curdi l'opposizione da parte dei sunniti ma ci sono anche altre diciamo così Ettore indipendenti quale ad esempio la glielo aveva Moqtada al Sadr che ha già preannunciato la sua opposizione forte nei confronti di questo accordo come si spiega dato questo via libera l'intesa con gli sciiti che sono attualmente il gruppo più importante rappresentativo all'interno del Governo del Parlamento in Iraq
Certo ma dunque io dirà che vuol dire che uno degli elementi più importanti di di quel di questo poco si parla da da circa un anno era un anno che chi era in ballo ed era difficile arrivare sa alla fine chi elemento principale è stata la luce
Importanti degli ultimi tempi è stata la vittoria elettorale di Barack Obama
Marco mamma l'ha detto durante tutta la campagna elettorale addirittura parlava di sedici mesi dal suo insediamento in quei tempi elvetici mitili prometteva il ritiro delle truppe e quindi qui che
Di fatto prorogato tre anni quindi
Di fatto e di più di quanto
Barack Obama addirittura verso avesse promesso quindi era inevitabile per Totti che gli americani con la nuova Presidenza
Mentre ma che in assolutamente la contrario della supposizioni finirà quelli Boucher Obama raggiante annunciato che uno dei punti della sua Presidenza
Tale sarebbe stata quella di per veritiero nome ruolo a tutti costi insomma quindi
Dirà e questo è il dato principale partitamente e l'invito a mettere
I puntini sulle i ricordiamo cinque tutto questo è un accordo che è stato per il momento votato
Da ventotto dei trentasette ministri velina Gabinetto Maliki quindi con una attenzione quindi di fatto è passato su trentasette con trentasette voti con ventisette
Quindi c'è una foto potete apertamente grande partito uscita che sostiene l'alto ma le cui si è astenuto e vero sottolineare anche l'opposizione di Moqtada al Sadr e che
Dunque dopo dopodiché la il secondo passaggio sarà quello del voto in Parlamento
Il verso il voto il Parlamento non è scontato cioè il Parlamento che deve ratificare
Il a la la la la decisione presa dal Gabinetto e qui usiamo ancora nel campo dell'ignoto perché non è detto che il Parlamento lo approvi
Quello che dice che in Parlamento anzi ha già annunciato cominceranno a discutere il questo accordo già nelle funzioni dei prossimi giorni e dovrebbero votare entro il trenta di
Novembre perché a dicembre ci sarà una pausa parlamentare per le feste due anni che e comunque sia
Vigogna arrivare a concluderlo visto che poi dovrebbe cominciare alla fine di laddove dove dove dovrebbe entrare in atto doveva essere applicato dalla fine di dicembre
E quindi appunto la il grosso problema è capire che investe una una maggioranza certa
Il trenta di cui fu poi cento settantacinque deputati i trenta deputati del di Moqtada al Sadr si oppongono un'altra quarantina cinquantina di scippi si oppongono c'è ebbene i curdi ci siano d'accordo c'è grande augura nel campo curdo icone di San non dimentichiamolo contatti garantiti e protetti dalla presenta americana siano dalla guerra del novantuno
Cioè fin da quando si creola impiego curda dopo
L'invasione del Kuwait dopo che gli americani intervennero eccetera e quindi di colpo di centouno modi e non dimentichiamo che i curdi hanno aperto un'enorme contenzioso con il Governo centrale di Baghdad
Che aveva dalla dal dal grado dal livello di autonomia
Delle diverse province tra cui appunto con la corda alla possibilità di avere uno di fatto un'economia spaccata eventuale e indipendente un proprio Parlamento che soprattutto sulla gestione del petrolio nella zona di Kirkuk rimosso molto
Su queste due in club queste due aree alcune richieste a gran voce dal Parlamento sciiti e sunniti insieme perché appunto visto perché vi si trova gran parte o una buona parte dei pozzi petroliferi iracheni e quindi qui ci spiega come mai il Governo non ha neanche ancora approvato la legge che dovrebbe governare
Gli introiti del del greggio quindi tutto una una serie di di questioni in mente che poi vengono anche
L'interesse dei dei paesi limitrofi la Turchia che ovviamente teme
Anche la figlia anche l'Iran che temono
Una crescita di un di un un mini Stato curdo ai loro confini che potrebbe unico inferno ignorante corde all'interno del dei loro Paesi
Eccetera quindi con tutto tutto questo rispondeva appunto la la la il futuro
Dell'Iraq paese che probabilmente vedremo stress dal dal da parte dell'ente di governo Padova e del Governo ma anche così
Di cercare di dimostrare che città pacifica andò ma da parte di tante altre porte vedremo che le critiche che continuano alle pietre che le cose non vanno così
E tant'è che anche ieri
Il il partito che raggruppa le varie formazioni sunnite
A Espresso conoscerne fortissime ha formalmente votato però condizionandolo al fatto per esempio che si prende un referendum preferendo in questo momento di fatto impossibile perché un recupero un referendum necessita di liste e le elettorali
Necessita di una preparazione che certamente non può essere fatta entro un mese e cioè entro dicembre quindi
Insomma ci sono difficoltà gigantesche che li vedono questo Paese divieto che gli ecomusei divido in chiesa con e lo e lo torno a ripetere la grande cucina perché ancora vi diranno che gioca un ruolo preponderante sia nel discorso della guerriglia del discorso degli attentati
E perfino governa o comunque incruenta pedantemente Moqtada al Sadr
Che non dimentichiamolo è stato il motore primo di tre guerre civili o comunque di crea grossi scontri con De Cicco in centinaia e non migliaia di morti
Nell'Iraq dei cinque sette non ho capito bene se il Parlamento dovrà ratificare questo accordo su maggioranza semplice o maggioranza qualificata dei due terzi il che naturalmente venderebbe molto complicato molto più complicato il passaggio
Ma dovrebbe essere in due fasi cioè la dovrebbe perciò ma il una maggioranza qualificata in una prima tornata se poi non ci fosse una vera maggioranza
Ci sarà un altro voto e allora batterà la maggioranza dicevi del dei rapporti con l'Iran in che penso ha avuto la la loro diciamo così l'ENEL l'Ayatollah al Sistani nell'arrivare nello spianare la strada al punto raggiungimento di questo accordo e come visto dall'Iran Sistani
Sistani è l'uomo del dialogo
Ripetente qualificato come un vero leader sciita e cioè uno interno e per gli scippi liberi leader religiosi non dovrebbero avere un ruolo politico di fatto ce l'hanno ce l'aveva come ENI non c'è motivo e non ce l'abbia più distanti
Quindi confronti
C'è tempo presentato come uomo al di sopra delle parti
E però o certamente molto diverso da Moqtada al Sadr
Non dispone di una vera a propria milizia ma insomma un'autorità religiosa carismatica notevole tant'è che al Maliki ha mandato una propria interpretato personalmente a vederlo più volte negli ultimi tempi
E ha mandato una sua delegazione a spiegare i termini dell'accordo dovevano fare qui dentro di me ha già dove vive
Tali proprio per la cercare di di di diritti indorare la pillola che possiamo dire così per spiegare
Tutto il il tutto mia impressione è che fiscali che pure è stato inutile l'Iran durante gli anni gli Saddam Hussein quindi
E molto legato comunque gli iraniani
Sia stato un po'c'è stato un po'come dire il Crédit Lyonnais tra
La volontà Maliki di comunque arrivare un accordo con gli americani e le opposizioni dell'Iran un quando Cristani due giorni fa ha detto che speriamo adiuvante il Paese potrà d'accordo lui sarebbe stato accordo
Questo significava che praticamente aveva dato la la luce verde il benestare
Alla alla cosa
Però le cose da dire salvo che cioè salvo che il Paese ci stia quindi è una una correttamente ambiguo domani rivisto perché arrivare un segnale contrario non ultimo un nodo all'Iran nel potrebbe schermato seguire ma il Paese non ci sta quindi non ci sto
Neppure io però ecco direi che è stato evidente come hanno sottolineato anche lì perché commentatori ieri nel momento in cui si sta nell'aver spesso va detto questa questa cosa
Sembrava evidente chieda che l'accordo
Tale sarebbe passato nel passato ci sono state anche tensioni non non piccole tra fiscali e Moqtada al Sadr questo per dire che
Il fronte sciita stipula fonte maggioritario il maggior beneficiario della guerra del due mila e tre resta un fronte strada intimidito e non è affatto detto che Moqtada al Sadr rappresenti davvero
La il volere di Teheran come qualcuno ha detto e scritto
Nel nel passato non dimentichiamo che l'Iran è a sua volta un governo molto meno monolitico di quanto non possa apparire quindi proventi fiscali rappresenta degli elementi più moderati e invece
Moqtada e più vicino agli estremistiche accerchiano Ahmadinejad
Mi pare di aver letto da qualche parte che l'ambasciatore la ecco che perché appunto il rappresentante del Ministero americano nel Paese a presentato questo accordo come anche il conseguimento disporsi che riguardano anche molti più a spetti per quanto riguarda la futura cooperazione tra lo stato dall'atto lo Stato sovrano dell'era che gli Stati Uniti c'è anche la possibilità che vi siano
Come dire aspetti legati anche al petrolio che possano essere stati definiti con questo accordo
Pontoglio Trento-Malè pronto si siti sento bene fa ecco certamente c'è tutto ma direi allora
è evidente che l'Amministrazione Bush
A
Cento che ha avuto il petrolio come prioritario nella scala dei valori e delle motivazioni della propria presenza in Iraq sicuramente lo è molto meno per Obama
Probabilmente nella in questo ecco l'importanza la fatto prioritario è quello di
Cercare un dito ingaggio un ritiro enunciato poco uno ero molto costoso dall'Iraq
E naturalmente costoso non vuol dire solo in termini di vite umane di di
Ed i militari distese civili ma proprio anche costoro che irrinunciabili suo intorno Iraq
Di rinuncia al suo petrolio
Da e dire che il a questo punto dovremmo ci sono troppe come dire troppe porte aperte
Dobbiamo vedere Obama ci ha detto già ce l'ha detto mille volte negli ultimi tempi che non credo che l'intervento militare
Che crede nel nelle armi della diplomazia quindi c'è da attendersi senza dubbio un inizio di dialogo almeno inizia di dialogo con l'Iran quello netto che poi funzioni ma comunque che comunque Obama cerchi di parlare con l'Iran questo non c'è dubbio
E certamente il Paese non è pronto l'americano nel pronto a seguirlo
Contenuti in un eventuale attacco non in questa fase almeno uno non loro in un eventuale attacco anche un bombardamento limitato di siti nucleari iraniani forfait
Direi
Per da davvero molto difficile fare previsioni ha detto adesso da vedere che cosa che cosa faranno i primi passi tra Washington e chiara come qualche commentatore ha scritto Obama potrebbe anche ben presto riscontro
Tornare a scontrarsi con la dura realtà cioè dopo l'incuria della vittoria i problemi sul tavolo sono ancora quelli conosciuti dagli altri arroccato oggi oltranzista che minaccia Israele
Chi minaccia di colture la bomba atomica probabilmente tutta una serie di
Elementi Chicchi non cambiano
Che dovremo vedere come Obama riuscita al al a gestire in forma comunque direi più un fatto evidente in tutto questo e che
L'Iran
Che era il grande nemico distinta da muffe in chiave un mucchio di contenziosi territoriali
Che
Come dire grande avversario dell'Iraq nella gestione dello shock arabe e addirittura delle Miracco al controllo del traffico commerciale e diritti togliere nel Golfo
In questo momento il il vittorioso insomma
Certamente il Paese che più ciclici guardando adesso poi da vedere perché non va dimenticato un altro elemento quota alla disciplina Italia iracheni non ha detto che dividendi che li citi iracheno poi così
In sintonia noi
Non è non non è automatica questa alleanza
C'è un una per una
Su come dire un senso di
Inc di patriottismo intento di appartenenza all'Iraq all'ICI
Iracheni anche coloro i quali hanno trovato rifugio in Iran durante gli anni difficili da muffe milioni del cow ha perseguitato
Che hanno avuto vittime e assassini politicità per le mani deve delle bacheche ma comunque sia
Rimangono prima di tutto degli iracheni
Grazie allora Lorenzo Cremonesi inviato del Corriere della Sera
Grazie a voi