Uno sguardo oltre la crisi

Rispetto alla
Proprio l'uso
Celebriamo il convegno
Ma
Parlato
Diamo inizio dei lavori introduce il Presidente dinanzi al professor Vincenzo Visco
Bene consentito innanzitutto ringraziare tutti voi che siete qui presenti per aver accolto l'invito ordine ENS ad essere ad essere qui
Poco più di un mese fa Agnense organizzato a Pisa una manifestazione di tre giorni dedicata all'industria italiana che ha avuto un buon successo dettata anche l'occasione per discutere interrogarsi sulla crisi in atto
Fin dalla sua nascita questo centro studi fu fondato da Bersani e da me nel due mila uno ha svolto un impegnativo lavoro di analisi approfondimento sui temi dell'economia nazionale e internazionale e soprattutto sulla finanza pubblica italiana
I nostri rapporti semestrali hanno puntualmente ottenuto il conforto dalla conferma posteriori per l'esattezza delle nostre stime
Gli iscritti al nostro sito sono mai più di tre mila
E quotidianamente molti operatori amministratore studiosi consultano le nostre pagine web
Da qualche tempo stiamo allargando nostro campo d'indagine approfondendo anche questioni relative all'economia reale cioè il mondo tra produzione materiale dei beni che oggi è duramente scosso dalla crisi in atto
L'iniziativa di Pisa che ho appena ricordato ha coinvolto molti economisti imprenditori amministratori tutte le parti d'Italia e non solo anche stranieri con i quali abbiamo potuto confrontare le nostre analisi e condividere indicazioni e soluzioni
Con l'iniziativa di oggi che poiché
Ritengo darà luogo a una pubblicazione degli atti ci proponiamo di cominciare a riflettere sul futuro che ci attende dopo la crisi
Nessuno sa quanto durerà l'attuale emergenza economica
E probabile ed è un fatto positivo che la caduta verticale dell'attività economica sia arrivata a conclusione
Tuttavia non è certo che la ripresa sia dietro l'angolo non si sa se sarà duratura non si conosce quale sarà la sua entità
Il fantasma del decennio perduto del Giappone dopo la crisi immobiliare della borsa degli anni Novanta del secolo scorso e presente né timori degli operatori dei governi e dei mercati
Molto di molto dipenderà da come il processo di risanamento di organizzazione delle banche della finanza andrà avanti
In proposito tuttavia non mancano dubbi interrogativi e posizioni conflittuali
Si può escludere il rischio di una depressione come quella degli anni trenta quando il tasso di disoccupazione americana vivo al venticinque per cento
Anche se le dimensioni la portata e l'estensione della crisi attuale sono superiori a quella del ventinove le conseguenze saranno molto più contenuto
Sia perché i Governi al fondo unicamente nazionali sono intervenuti con grande consapevolezza e tempestività
Sia perché le dimensioni del settore pubblico soprattutto in Europa ma anche negli Stati Uniti sono oggi molto maggiore che nel ventinove e quindi i bilanci pubblici rappresentano comunque una garanzia di spesa di sostegno della domanda
Tuttavia nel corso di questo anno è probabile che la disoccupazione raggiungeva negli Stati Uniti e molti Paesi europei il dieci per cento
Quindi anche se è da escludere la possibilità di catastrofe sociali eccetto che gli effetti della crisi sono e saranno molto molto dolorose e come sempre a senso unico
è anche possibile che superata la fase acuta della crisi andremo incontro a un periodo di crescita stentata o ad una ripresa a singhiozzo con successive ricaduto
In ogni caso il mondo del futuro prossimo sarà vive diverso da quello pre-crisi ed è questo l'oggetto del nostro convegno una crisi delle dimensioni della profondità di quella attuale lascia infatti inevitabilmente tracce indelebili negli equilibri economici sociali e anche politici e culturali dei singoli Paesi
In verità come ci spiega
Fra poco il professor toni e il modello culturale egemonico che ha gestito l'economia mondiale degli ultimi interni che entrato in crisi anzi è collassato
Stando così le cose la situazione non può non essere complessa e confusa mai ben difficile che tutto possa ricominciare come prima
Il mondo del futuro sarà sicuramente un mondo come non finanza minore disponibilità di credito tassi di interesse più alti
Se sarà anche un mondo con minore crescita dipendeva dalla nostra capacità di sostituiva le bolle speculative che si sono succedute negli ultimi decenni che sono stati il vero motore della globalizzazione
Altri meccanismi di governo dell'economia mondiale e più simili a quelli che hanno caratterizzato l'assetto
Del
Sistema economico globale negli anni compresi tra Milano centoquarantacinque e gli anni Settanta del secolo scorso
Il momento i Governi e Stati Uniti soprattutto sono impegnati affannosamente a cercare di arrestare crisi avviare una ripresa purché sia
Ciò non consente di concentrare l'attenzione sulle modifiche degli assetti strutturali che sarebbero necessarie
Al contrario poter ricercare soluzioni fosse improbabili all'interno dei modelli prevalenti e Giannotti
Il piano di salvataggio delle banche detenga ai nero è un chiaro esempio di questa contraddizione dell'impossibilità cioè di affrontare un nodo che non né solo economico ma anche politico
L'eccesso di potere delle banche della finanza nel mondo negli ultimi decenni
L'Europa nel complesso latita
Lotto uno sia finanziata finanziaria prevale la BCE ha sistematicamente rinviato i tempi di intervento sui tassi invece di anticipati Ancova luglio due mila otto ha aumentato i tassi di interesse convinta che vi fosse pericolo di infrazione
I Paesi non hanno coordinato misure espansive ma sono andati ciascuno per conto proprio cercando ognuno di trarre vantaggio dalle misure assunte dagli altri
Il risultato sarà una riduzione del PIL nel due mila nove
Superiore a cinque punti in Germania e superiore quarto punto in Italia
In compenso i Governi soprattutto quello di destra quelli diverso hanno attaccato gli Stati Uniti e l'ho modello di crescita contrapponendo adesso il modello europeo di economia sociale di mercato
Ignorando facendo finta di ignorare che negli anni passati la finanza europea si è modellata su quella americana
Come dimostrano le crisi bancaria degli ultimi mese in Europa incluse Francia e Germania la finanza creativa le cartolarizzazioni massicce in Italia lo sviluppo fondato sui debiti esteri di Spagna Irlanda di pressoché tutti i Paesi dell'est
Mentre al tempo stesso l'Europa
Approfittava del modello di crescita permesso dalla globalizzazione per esportare macchinari in Cina e beni di lusso in America
Poiché questo modello si è inceppata l'Europa dovrebbe seriamente preoccuparsi del proprio futuro accelerare l'integrazione crea un bilancio federale e studiare i meccanismi di decisione politica effettivamente funzionanti
Si è scelta invece la strada attendista
Che può risultare molto pericolosa scegliendo di fare poco desiderando di non fare nulla
Polemizzando sui modi modelli economici al Tuglie dichiarando la fine del liberismo senza rendersi conto di stava adottando né infatti un modello iper liberista che ha affida cioè al mercato e non ai Governi l'onere della della giustamente distogliendo l'attenzione dell'opinione pubblica dalla crisi e utilizzando ogni opportunità che si presenta comprese le catastrofi naturali per parlare d'altro
Tuttavia la carità tra chi si sta creando dovunque rilevanti problemi sociali che non potranno essere gestiti per lungo tempo con gli strumenti del populismo
Vi è una struttura cioè crescente anni crescente nei confronti del sistema economico delle classi dirigenti la gente insicura e arrabbiati
Verifica che la scala di valori su cui è fondata la società attuale non è accettabile
Si inizia a rifiutare un sistema che non è in grado di assicurare lavoro e sicurezza per tutti che contamina intimi intere generazioni al precariato e che in caso di crisi colpisce per primi
Proprio da voi operatori precari a Termini o privi di contratto e spesso si tratta dei giovani e comunque sempre dei più deboli
In Italia la gente verifica che le scarse misure di sostegno esistente sono anche diseguale e di durata temporale diverso
Oltre un punto di prodotto interno lordo di risorse destinate al Mezzogiorno sono state trasferite a finanziare interventi a beneficio del nord o di interesse generale
Mentre si promette una solidarietà tra Regioni ricche e povere nel dibattito sul federalismo si pratica in concreto una solidarietà alla rovescia dai poveri ai ricchi
La potestà
Sociale rischia di crescere
Le diseguaglianze aumentano la distribuzione del reddito della ricchezza enormemente sperequati in Italia risulta molto più sicura diseguale che in tutti gli altri Paesi europei escluso il Regno Unito
La percezione di ingiustizia di intollerabilità della disparità di diritti e opportunità diventa sempre più diffuso
Il fatto che questa situazione sia stata prodotto in Italia e nel mondo dalle scelte economiche adottate negli ultimi vent'anni all'insegna della deregolamentazione del liberismo diventa sempre più acquisito
Persino negli Stati Uniti e si traduce nelle spinte ribelli discute e perso politiche protezioniste e xenofoba
E di
E giunto quindi il mondo dal momento di ridisegnare come accade negli anni trenta
Il modello di sviluppo del mondo in un contesto multilaterale con l'obiettivo di realizzare una ben maggiore
Eguaglianza tra popoli Paesi e anche all'interno del Paese dei Paesi
Uguaglianza delle opportunità ma non solo
Occorre dare
Una nuova dignità al lavoro e a lavoratori rispetto ai beneficiari di vendite
E superare il paradosso del liberismo che ha fatto sì che allo sviluppo del reddito nei Paesi poveri
All'uscita della povertà di centinaia di milioni di persone abbia corrisposto l'impoverimento relativo ma in alcuni casi assoluto delle classi lavoratrici dei Paesi sviluppati occidentali
Ciò richiede uno sforzo molto serio per rendere compatibili interessi obiettivi che oggi non lo so
Tutto ciò può avvenire solo solo in un contesto di pace e cooperazione
Non dimentichiamo infatti che della crisi del ventinove spacci uscì con il nazismo al potere e con la seconda guerra mondiale
La crisi le distribuirà poteri compiti opportunità a livello internazionale e nei singoli Paesi
Un tale processo non può che essere gravido di pericoli ma le ingiustizie prorogate dal nostro attuale modello di vita non vengono più accettate
In tale contesto il ruolo degli Stati e se fosse possibile volesse dell'Unione europea in quanto tale e più in generale il ruolo della politica vi diventano importanti
Ciò pone un problema non
Delicato in un momento in cui la politica non sono in Italia non esprime un personale di livello adeguato o valori solidi condivisi
Il fatto che l'economia la finanza abbia oggi bisogno che la politica non significa che questa ultima debba di nuovo invadere come successo negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso il campo dell'altro
Va attuato un nuovo equilibrio basato sull'autonomia interconnessioni cooperazioni e capacità di indirizzo
La tradizionale critica al capitalismo cara alla sinistra radicale secondo i modelli cliché degli anni trenta e oggi di scarsa utilità se non del tutto priva di significato
Canale che critiche che vengono dalla destra soprattutto europea sono ipocriti le destre hanno infatti utilizzati a piene mani sia sul piano politico che su quello economico i risultati della fase liberiste
Ma soprattutto la concezione del potere delle destre implica tutela del privilegio incentivazione dell'individualismo dell'arricchimento fine a se stesso
Modelli di comportamento
Iper consumistici e inoltre autoritarismo e vuole evocazione al comando anziché al Governo oppure
E giunto comunque il momento per la sinistra di uscire dall'ambiguità culturale che era caratterizzato negli ultimi periodi dalla sostanziale subalternità nei confronti della destra che tanti consensi sta facendo perdere lo stesso Partito Democratico
Per posti come punto di riferimento per il futuro che verrà
E difficile
Dire come l'Italia è uscita dalla crisi
Si è detto e si ripete che la crisi può essere un'opportunità
è vero
Ma non sembra che l'opportunità venga accolto l'atteggiamento che prevale quello attendista
Che vede la crisi come una parentesi un periodo da superare perché tutto torni a funzionare come prima
Non è così e in verità l'Italia rischia molto con questa crisi il nostro Paese da oltre dieci anni cresce meno gli altri Paesi europei ciò ha comportato un impoverimento relativo degli italiani
L'Italia un Paese economicamente duale che invece di perseguire la convergenza tra le diverse tasse parti del Paese la rallenta attraverso la delegittimazione sistematica di un'intera area area geografica da parte dell'atto
è un Paese ad alto tasso di criminalità e di corruzione con un'altissima evasione fiscale un Paese inefficiente nella pubblica amministrazione nell'organizzazione della produzione privata
Un Paese carente di infrastrutture con un sistema educativo insiste in dissesto un conflitto politico sempre sopra le righe e problemi sociali potenzialmente esplosivo
E anche un Paese l'Italia in cui si dice esistono opportunità e storie di successo come mense ne abbiamo discusso a Pisa un mese fa
A volte le nostre debolezze possono diventare punti di forza come dimostra la vicenda FIAT Chrysler di questi giorni
Possiamo avere possibilità di ripresa di recupero ma bisogna cambiare molte cose partire dalla politica
Abbiamo bisogno politica seria e consapevole non fatta solo di immagine apparenza unite
E ad una sostanziale inconsapevolezza superficialità
Abbiamo bisogno di coinvolge il Paese in un discorso di verità e sul nuovo patto sociale nuovo compromesso utile per tutti a questi obiettivi nesso desidera fornire il suo contributo ringrazio
Dopo ora la parola a Stefano Fassina che comincia la segreteria interventi
Oramai su un luogo comune
Definire la crisi in corso come epocale
Interventi di politica economica hanno mobilitato risorse enormi l'aumento del debito pubblico stimato per il due mila nove due mila e dieci ieri dal Fondo monetario internazionale per l'economie mature
Richiama alla mente gli andamenti da economia di guerra
Le lezioni della storia sono stati aprirsi
Ora le condizioni del malato nell'economia globale appaiono stabili di emergenza sembra superata
Qui
Noi non vogliamo cimentarci nel
Previsioni sulla congiuntura o sugli affetti delle correzioni che comunque saranno necessarie dei bilanci degli Stati delle banche centrali
Non intendiamo posizionarci
Tra quanti vedono tante Rondini e annunciano una primavera imminente
Quanti vedono solo una sola rondine
E secondo saggezza antica dubitano dell'arrivo della primavera
E quanti miei non vedono neanche la rondine qui vogliamo provare a fare
Qualche riflessione sul possibile ordine da costruire per riavviare i motori della crescita e dello sviluppo in termini sostenibili
Poiché siamo convinti che siamo un passaggio di fase viviamo un cambio di stagione un profondo movimento Geo economico e geopolitico
Infatti in questi in questo anno e mezzo non è solo crollato un castello finanziario è saltato il meccanismo di alimentazione della domanda globale
Degli ultimi quindici anni
è saltato un ordine culturale
Politico ed economico
Pertanto
Il termine crisi mi pare riduttivo per definire quanto avviene siamo più di fronte a una transizione verso un ordine diverso
L'equilibrio della crisi si è rotto perché era uni quelli brio ingiusto instabile insostenibile sia in termini economici che sociali che ambientali
Attenzione però tale valutazione
Non intende disconoscere le contraddizioni presenti nell'ultimo trentennio ossia
Le componenti di straordinaria dinamicità innovazioni sviluppo liberazione di risorse
Non capiremmo il successo di pubblico e di critica senza riconoscere la colossale riduzione della povertà intervenute nelle economie emergenti ed in alcuni economia in
In via di sviluppo
Senza ricordare gli spazi di libertà oltre che le di crescita dovuti al paradigma economico e sociale dell'information technology e alle leve finanziarie che poi tanto danno hanno provocato
Tuttavia
Nonostante indubbia spetti progressivi
L'equilibrio pre-crisi è un equilibrio insostenibile
Per una ragione semplice perché era retto dal consumatore americano che trainava addebito la domanda globale e Petra in Aula per trainare l'esportazione del resto del mondo
Il debito delle famiglie degli Stati Uniti aumentava dal quaranta per cento del PIL dell'inizio degli anni Settanta ad oltre il cento per cento del PIL del due mila e sette
Il lavoratore americano full-time e scolarizzato cioè le classi medie
Comprava debito anche perché il suo lentino da lavoro
Rimaneva fermo in termini reali o si riduceva mentre salivano i costi dell'assicurazione sanitaria e pensionistica del collegi per i figli delle abitazioni
La porcata neoliberista
Di cui ci parlerà il professor Artoni non sono giustificava ma poneva quali obiettivo delle politiche economiche e sociali l'aumento della disuguaglianza quale condizioni di per il miglioramento generale lo slogan era
Maggiore disuguaglianza uguale maggiore crescita maggiore reddito per tutti e maggiore mobilità sociale
L'esito ormai noto in un arco di tempo che ha visto quasi triplicare in termini reali il prodotto interno lordo negli Stati Uniti ma discorso vale anche per altri Paesi
I frutti della crescita hanno escluso il novanta per cento dei lavoratori quindi larga la larga la stragrande maggioranza della classe media
La mobilità sociale rimasta un miraggio l'ottantacinque per cento della ricchezza finanziaria seri si è concentrata nelle mani del dieci per cento in particolare dell'uno per cento il più ricco delle famiglie in breve
La crisi del Welfare State ha lasciato le democrazie delle classi medie appese alle scialuppe della finanza nei trent'anni alle nostre spalle le democrazie delle classi medie
Hanno resistito attraverso la welfare Finance
Questa vicenda ha riguardato gli Stati Uniti ma riguardato in particolare le altre economie di spiedini stampo anglosassone ma ha riguardato tutte le economie mature
In un recente rapporto dell'OCSE dal titolo significativo Brombin Anic qual
è documentato come la redistribuzione del reddito
è peggiorata in tutte le economie mature e questa redistribuzione e questo l'elemento importante poco sottolineato
Ha radici nel mercato del lavoro ossia dipende poco dall'indebolimento della progressività dei sistemi fiscali e di venti invece dai rapporti di forza sul mercato del lavoro dipende dalla distribuzione primaria del retto tra capitale e lavoro
Guardando all'indice di disuguaglianza pretasse e preti trasferimenti fiscali e sociali abbiamo un netto peggioramento in tutta l'Europa continentale in Giappone negli Stati Uniti
Questo è un punto più importante che poi diciamo ci serve per la parte propositiva a cui arrivo brevissimamente
Insomma
L'aspetto che voglio sottolineare che
Degenerazione della finanza e polarizzazione nella distribuzione del reddito sono state facce della stessa medaglia
Questa crescita addebito quella trainato dal consumo dell'americano
Non ha non avrebbe potuto resistere a lungo se fosse stata soltanto accompagnata dalle politiche monetarie espansive della Federal Reserve
Il meccanismo ha retto grazie al comportamento speculare delle classi medie delle economie emergenti
Il prestito a buon mercato al consumatore americano veniva dall'eccezionale risparmio accumulato dalle classi medie
Emergenti delle metropoli asiatiche un flusso di risparmio che contrariamente a quanto sembra
Avvenuto nella storia si spostava da le economie più povere all'economia più ricche
è un risparmio che veniva accumulato contro i rischi sociali da nido classista insicure
Del loro status perché sprovviste dell'Uefa Roosevelt Tiano socialdemocratico che aveva invece contratti Anco intra distinto i processi di sviluppo in Occidente
E questo risparmio che veniva forse
Che veniva accumulato dal
Nelle economie emergenti poi dell'autorità monetarie veniva penalizzato verso i titoli del Tesoro degli Stati Uniti per mantenere il potere d'acquisto
Del dollaro e al tempo stesso accumulare riserve in valuta che servivano a difendersi dall'andamento
Pericolosa a volte come è successo nel Milano centonovantasette dei mercati finanziari
Il punto politico che
Mi interessa qui sottolineare e che questo meccanismo quest'ordine è il riproducibile
Siamo in una transizione aperta ovviamente non c'è nessun crollo della dell'impero americano profezia ricorrente nelle file della sinistra ma sempre smentito dei fatti
Semplicemente tra virgolette viviamo di ridimensionamento dell'egemonia culturale del primato politico e della centralità economica degli Stati Uniti
Non possiamo più fare affidamento sul consumatore americano in crescente indebitamento
E forze la scommessa della FIAT sulla Chrysler sulla Chrysler
Mi pare ancora
Più in discontinuità con la lettura che cui sto proponendo perché conosce un po'gli Stati Uniti sa bene che passare dal sub alla nuova Cinquecento è una rivoluzione culturale presuppone però un cambiamento di paradigma culturale
In poche parole siamo un bivio
Dobbiamo ricostruire un ordine globale ha dato alle democrazie delle classi medie
Un patto economico e sociale e geopolitico analogo per portata al compromesso fondativo delle democrazie negli Stati Uniti in Europa in Giappone definito a cavallo della seconda guerra mondiale
Un new deal globale è stato chiamato
Al Global progressi il Forum
Che è un forum proposto dal Partito socialista europeo al quale partecipano tutti i partiti socialisti e democratici del mondo e le organizzazioni dei lavoratori europei e internazionali
Insomma un new deal globale
Oppure uniti piegamento protezionistico nazionalista corporativo verso democrazie ereditarie profondamente diseguali e inevitabilmente populiste
è il sentiero facile tanti lo stanno già precorrendo in Italia sicuramente
Ma la partita è aperta la partita in corso il G venti di Londra assegnato passi avanti importanti nella giusta direzione
Al di là del
Braccio di ferro così esaltato sulle politiche di bilancio espansive
Grazie avviata la fase costituente costituente per costruire una governance globale ha data allo scenario geopolitico in divenire
L'intelligenza della leadership degli Stati Uniti
La maturata consapevolezza della propria forza responsabilità da parte della Cina di realismo disperato del Regno Unito e soprattutto i legami dell'interdipendenza economica scarni fidati dalla crisi
Hanno messo in campo le riforme è evidente che il percorso è lungo e più
è pieno di ostacoli ma siamo in cammino
La redistribuzione
Dei poteri all'interno delle istituzioni di Bretton Woods
E la stabilizzazione del sistema monetario globale
Attraverso
Il potenziamento del Fondo monetario internazionale e l'inevitabile ridimensionamento del dollaro
Sono condizioni necessarie per l'avvio di una domanda globale equilibrata cioè la
La riforma
Di dell'ordine multilaterale è tutt'uno con e di avvio della crescita economica
Solo così le immense risorse in valuta accumulati dalle economie emergenti Cina in particolare possano essere liberate per spostare gradualmente l'asse dello sviluppo dalle esportazioni alla domanda interna
Solo così le classi medie degli Stati Uniti possono essere affiancati dalle classi medio delle economie emergenti per ribilanciare la domanda globale solo così per guardare a noi i rimedi in Italia può tornare a crescere
E sono così il Mediterraneo
Ritorna al centro dei flussi commerciali ed offre opportunità di sviluppo al Mezzogiorno grande questione nazionale rimossa di cui oggi si parlerà il professor Viesti
La
Tra la ridefinizione della governance globale altri tasselli decisivi qui non c'è tempo per entrare nel merito cito solo i titoli l'introduzione di Standard ambientali e sociali e commerci globali attraverso la ridefinizione delle clausole
Del da vecchio la positiva conclusione del vertice di Copenaghen sull'ambiente è il potenziamento dell'Organizzazione internazionale del lavoro
In un difficilissima equilibrio è chiaro tra diritti da tutelare e barriere protezionistiche surrettizie da evitare
Poi c'è la sfida energetica
Il controllo dei movimenti di capitali a breve a brevissimo periodo la regolazione della competizione fiscale tra Paesi ben al di là
Della cooperazione tra
Per sconfiggere paradisi fiscali
Ma
L'aspetto centrale sul quale presto non c'è sufficiente attenzione per costruire il mio dire globale
E del l'ultimo punto che voglio sottolineare
è
La rivitalizzazione delle organizzazioni dei lavoratori
C'è innanzitutto un'inversione culturale da compiere
L'ideologia dominante
Nutrita anche dall'arroccamento dei diretti interessati leggeva il sindacato come residuo del mondo fordista come un arnese inservibile nell'universo dell'information technology della Società degli individui
Ebbene la crisi in corso ammaccato questa lettura ora è più chiaro che senza un'organizzazione collettiva
Il lavoro e viene mortificate svalutato
Non si non si può essere democrazia delle classi medie senza sindacati forti e rappresentativi
E non è un caso che il Presidente Obama abbia costituito immediatamente dopo il suo insediamento una task force di dedicata alle classi medie lavoratrici
Ponendo presto e direttivi fondamentali larghi regolazione del mercato del lavoro e dei diritti sindacali
Come non fu un caso che per realizzare il new deal il Presidente Roosevelt firmò nel mille novecentotrentacinque il Wagner atti ossia una legge federale per i diritti sindacali nei luoghi di lavoro
Certo la rivitalizzazione dell'organizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici non può avvenire per legge deve avvenire a partire da luoghi di lavoro sul territorio nelle mille disarticolate forme dell'attività produttiva
è una sfida formidabile
Che deve stare a cuore alle forze politiche riformiste tanto quanto all'organizzazione del lavoro
E le forze politiche riformiste non possono
Declinare la sacrosanta autonomia della politica dagli interessi economici e sociali in termini di indifferenza verso quanto avviene
Sul terreno della regolazione del lavoro
Non possono limitarsi a ospitare l'unità delle organizzazioni sindacali
Insomma il lavoro è l'epicentro politico degli ed il globale il lavoro da ridefinire la sua natura economiche sociali il lavoro da riconoscere nella molteplicità delle forme contrattuali giuridiche le forze
Riformiste non possono dedicarsi soltanto al nobile tentativo annodi l'obiettivo di ridare dignità alla povertà ovviamente ha un importo è un obiettivo importante
Ma le forze riformiste devo innanzitutto ridare dignità al lavoro unica via per integrare la democrazia e delle classi medie
Intesa come patto di cittadinanza in grado di dare a ogni lavorativo al lavoratore ad ogni lavoratrice
Vieni ed effettivi diritti economici sociali e politici e ragionevoli probabilità di mobilità sociale per i suoi figli
Insomma il nostro patto costituzionale
Invece in questi anni il lavoro ha perso specificità nel discorso pubblico è diventato una componente indifferenziato delle forze produttive
Ha perso la funzione fondativa della cittadinanza democratica dell'identità sociale della persona
Il lavoro è stato retrocesso ha funzione di accumulazione del potere d'acquisto per realizzare l'individuo nella dimensione del consumo dimensione rilevante ultimamente ma non esclusiva dell'identità della persona
Ovviamente
Qua non c'è nessuna nostalgia per il conflitto ideologico ed astratto tra capitale e lavoro ma nemmeno rassegnazione
All'ideologia dell'impresa come il luogo dell'interesse generali interpretato naturalmente ed esclusivamente dalla proprietà
Tra le due contrapposte ideologie esiste uno spazio ampio per indagare la natura del lavoro tanto più in un Paese come il nostro
Abitato dal popolo delle partite IVA e da
Milioni di micro imprese con uno o due dipendenti
Il lavoro da rivalutare
E quindi anche il lavoro autonomo il lavoro dell'uomo artigiano descritto nell'ultimo saggio di Sen
è un'indagine da fare per fondare l'autonomia culturale dei riformisti
Insomma
I riformisti per essere riconoscibili devono ripartire dal lavoro il lavoro è il pilastro del né umanissimo un tema molto impegnativo
Sul quale oggi interverrà il cardinale Silvestrini
Infine ma su questo non dico nulla perché Vincenzo Visco ha già detto bene in ordine il new deal globale non può fare a meno dell'Unione europea
In sintesi concludo la transizione in corso richiede uno sforzo di fantasia e determinazione politica oltre il campo della finanza
La finanza come capro espiatorio è una scorciatoia gattopardesca pertanto introdurre l'Ideal Standard per la finanza a livello globale è indubbiamente importanti
Ma la transizione in corso richiede visione capacità politica tali da sola per condurre in porto una vera e propria fase costituente a livello globale
Una sfida impossibile o almeno radicalmente contraddittorie alle
Culture politiche delle destre segnate da comunitarismo esclusivista negazione dell'altro da sé
Corporativismo territorialista visione ideologica dei meccanismi di mercato o statalismo al
Arbitrario e liberismo assistito
Invece una sfida elettiva per le forze di origine socialiste cattolica segnati dall'universalismo consapevoli del primato della politica nelle società democratiche
In conclusione senza passi avanti verso il mio dire globale
Rischiamo una lunga fase di stagnazione un contesto pericoloso
Insistere sul riformismo in un solo Paese
Consegna le classi medie spaventate alle destre populiste protezioniste
Soltanto cooperando per un new deal globale le forze riformiste possano ritrovare slancio e costruire insieme un futuro aperto e giusto per una comunità globale
Grazie a Stefano pregare il professor toni adesso di intervenire
Sulla culture economiche alla prova della crisi commento
A
Dunque ringrazio di avermi invitato
Anche se il compito che mi è stato affidato nome certamente facile
Praticamente devo riuscire a spostare discorso della responsabilità degli economisti ricalcolo dall'incapacità di prevedere
All'incapacità aveva complicità anche la costruzione di modelli che sono stati di fatto portatori della crisi economica
è un discorso che era una componente tecnica del quale mi scuso cercano di limitare l'ora però importante da fare perché molto spesso queste
Visioni culturali vengono
Trasportati immessi nella realtà del dibattito quotidiano senza molte mediazioni senza porta in attenzione e di fatto deformano la capacità di lettura diciamo così della generalità
Della popolazione
Ecco il punto fondamentale a mio giudizio
La tesi che sostengo
E che la crisi attuale anche il frutto sostanzialmente prevedibile dell'applicazione di un modello economico che caratterizzata da elementi molto peculiari molto
Difficilmente giustificabile almeno ex post
Ed è importante una lettura critica perché dalla lettura critica dovrebbe emergere
Dovrebbero emergere al di là di quanto è già stato detto molto bene prima di me gli elementi costitutivi di una nuova cultura politica ed economica
Ecco vengo all'aspetto parente mente più tecnico ma in sostanza
La teoria economica lo sviluppo economia accademica è stata guidata in questi anni dalla elaborazione di un modello che è una caratteristica di estrema semplicità di base
Esistono agenti sostanzialmente uguali fra di loro
Che come obiettivo hanno la massimizzazione su un orizzonte infinito della loro utilità i mercati perfettamente concorrenziali caratterizzati quindi da assenza di di potere di mercato età pezzi perfettamente flessibili
Reiscrizione complicata ma la descrizione tipica dei libri di testo
Notate questi operatori hanno capacità televisive praticamente perfette
è questo tormento diciamo così descrittivo della realtà è stata usata come di fatto come elemento Donativo praticamente le realtà si devono avvicinare questa rappresentazione del mondo
Dobbiamo avere prezzi per quanto possibile flessibili salari per quanto possibile flessibilità creare strutture concorrenziale
E su questa base è stata diciamo così come dicevo
Sviluppata dei economica sono stati introdotti tutta una serie di articolazioni del della rappresentazione della realtà sotto forma di
Pierluigi Rita di varia natura ma tutto ciò al fine di individuare degli strumenti di politica economica che portassero di fatto a questa
Al funzionamento ottimale del mercato nel senso prima detto
Tema credono aveva suscitato perplessità
I personaggi autorevoli ma di fatto
Il predominio assoluto dell'Academy americana in questi ultimi vent'anni ha imposto questo modo di leggere e di valutare la realtà
Ecco in questa sede non è evidentemente in caso di soffermarsi sulle mitigazione analitica di queste impostazioni quello che più importante vedere quali sono le conseguenze di politica economica che discendono e soprattutto gli assenti che ne sono derivati
Ora se noi riteniamo che sia ottimale un meccanismo che che avete autorizzato da parte apprezzi perfettamente flessibili scritta prezzi salari perfettamente flessibili diventa evidente che è centrale in tutte le politiche economiche ma
Un orientamento di flessibilizzazione Tosato alla lunga Marchionne suo significato del mercato del lavoro
Pertanto tutte le politiche che indeboliscono poteri sindacali capacità contrattuale di una tutti vuole due parti sono giustificate sul piano teorico ritrovano piena legittimazione applicativa
Come possiamo vedere questo mai chiaramente quali sono gli effetti pari sono stati gli effetti di questa
Di questo di questo indebolimento dei meccanismi contrattuali tutela del lavoro
Il primo effetto è stato una forte concentrazione della distribuzione funzionale personale ed riempito
Questa è stata la prima conseguenza che ha una
Componente molto forte sul piano coesione sociale
Gli andamenti distributivi la parcellizzazione del rapporto di lavoro hanno peraltro avuto effetti rilevanti anche sul piano macroeconomico
Alla potestà crescita dei salari è corrisposta una modesta crescita economica in tutti i Paesi che non hanno compensato questa evoluzione con un forte indebitamento delle famiglie e qui torniamo a quello che diceva prima Stefano Pessina
è stato l'indebitamento delle famiglie che ama schierato a mio giudizio ma giudizio ma di tutti quello che sta
Quello che è stato l'effettivo andamento
Economico degli ultimi anni con tutte le
Implicazione che ne sono derivate
Il secondo aspetto rilevante sempre
Di questa impostazione della
Teoria economica della sua
Impostazione diciamo così
Multiperiodale lì
è stata l'enfasi posta sulle aspettative sulle attese del futuro come elemento determinante dei comportamenti
Quota quotidiani correnti praticamente è stato progressivamente eliminato l'attenzione agli effetti diciamo così
Vincolanti delle situazioni correnti per
Proiettare il tutto sul futuro
Quali sono i mercati in cui sono più importanti queste aspettative qui un palo di queste aspettative di un coprire più importanti sono tipicamente quelli finanziari
Praticamente tassi di interesse inflazione sono i mercati che vengono soprattutto determinati per queste proiezioni sul futuro che vengono effettuate dagli operatori
Notate che però sui mercati finanziari gli operatori sono i grandi operatori non il singolo risparmiatori sono i grandi grandi banche e i grandi intermediari per cui se
Credo che si possa individuare negli ultimi anni sul piano strettamente finanziario una sequenza che per che attribuisce appunto un ruolo essenziale le aspettative che sono per definizione corrette perché tutti prevedono correttamente
Alla limitazione delle possibilità di orientamento deve
Delle scelte degli enti
Di recente del derivante dell'auto
Tappa dell'autorità di politica economica
C'è una famosa che dica di lucro sul punto alla centralità dei mercati finanziari nel valutare le prospettive di sviluppo dei singoli Paesi sia nelle componenti reali sia in quelle finanziarie
In pratica si è affermata la sovranità assoluto dei grandi operatori finanziari nel funzionamento dell'economia mondiale
E come conseguenza il proprio di questa visione che talché centralizzare il ruolo delle aspettative di Telecom potrà medio operatore finanziario derivato questi stemma finanziario profondamente deregolamentato che abbiamo associato
Nella realtà ad assoluta libertà di movimento dei capitali
Ora noi abbiamo visto tutti quali sono state di affetti di questa deregolamentazione sulle in termini di instabilità finanziaria globale quello che che è stato dimostrato
Che non è stata dimostrata scusate è la capacità di vittoria con la correttezza delle aspettative degli interventi degli operatori finanziari dei grandi operatori finanziari che peraltro ho notato molti ministri del Tesoro a molti Paesi dell'economia
L'economia sviluppata
Questo è il secondo punto fondamentale che si aggiunge quello della sensibilizzazione e mercato del lavoro il terzo è l'atteggiamento profondamente negativo verso l'operatore pubblico tipicamente visto come gli altri inefficienze di sprechi
Ci sono alla base di questa visione deve
Evidenze empiriche molto discutibile riguardante l'offerta di lavoro offerto di risparmio
Ma
Punto fondamentale che quello che deriva da questa impostazione di nuovo era sostanzialmente all'azzeramento della tassazione dei redditi di capitale
Mi sembra in questa logica in questa visione complessiva
E
Emersa è questo l'abbiamo visto tutti in questi anni
Una straordinaria fiducia nei del capacità operativa dei meccanismi assicurativi privati in questi anni il grande dibattito è stato lo spostamento dalla
Ruolo pubblico nel sistema di welfare
Al
All'affidamento appunto I mercati assicurative operanti su quelli finanziari e questa
Diciamo così spostamento dei rischi sociali sul sistema privato è stato un atto delle grandi caratteristiche di questi anni
Ecco questo è il mondo che abbiamo in cui abbiamo vissuto Presidenza nel mercato del lavoro
Centralità dei mercati finanziari Pristina loro capacità allocativa interpretativa
Collocamento
Attribuzione dei vari mercati della funzione di ripartizione del rischio sociale
Così facendo noi riteniamo fosse gli aspetti più strettamente culturali
Sono stati dimenticati i molti insegnamenti importanti che pure si ritrova una retorica economica
Il nome di chiese quello che leggo che marca lei schiavo Colani potrebbero essere citati in questo contesto
Ora
è su questa letteratura che per quanto trattata non certo superata che si può ricostruire a mio giudizio una cultura economica
Tutto deve essere rimodulato in ragione delle dei nuovi fatti dell'economia di questi anni integrazione economica internazionale la creazione di aree economiche sopranazionali
I POR prevede la gestione dei servizi collettivi quando questi sono estese totalità tra popolazione
Sono tutti poverino ha e che impongono nuove analisi ma una nuova cultura economica per me non deve dimenticare i fatti essenziali
Che la letteratura economica migliorerà ripetutamente sottolineato
Resisteranno sempre potremo ITT distribuzione funzionale personale dialetti ciò che non possono essere rimossi ignorati nel quadro analitico questo è un punto fondamentale
Esiste la sento poteva di gestione e la domanda che legata nel senso che non si può pensare dirimente sia meccanismi di
Può sostenere la domanda fondata sul debito
Esistono quando sento i problemi di rafforzamento dell'apparato produttivo nel senso che la concorrenza è una
Fenomeno di distruzione che impone
Consapevolezza da parte l'autorità di politica economica
Esisteranno sempre problemi di coesione delle diverse componenti di una
Società sviluppata per la coesione sociale che è stato richiamato e a mio giudizio punti essenziali
Ci si deve guardare delle tue errati di quello che è stata la vicenda degli ultimi anni
Abbiamo avuto continuamente la riproposizione con come modello ottimale il modello degli Stati Uniti come concretamente operante e questo la realtà più recente ha dimostrato non essere vero è stata dichiarata la moto il modello europeo tutte le sue anche le sue componenti migliori e questo si è rivelato non vero
Dobbiamo stare attenti a
Andò riproporre di fatto letture tratte del passato qui quando il Presidente degli Stati Uniti il precedente Presidente degli Stati Uniti dice che affermato che bisogna
Segnata ricapitalizzare le banche per consentire alle famiglie americani di riprendere indebitarsi evidentemente ripropone un modello che
Ha portato alla situazione attuale vi ringrazio
Bene grazie Roberto Nicoletta Rocchi sei
Bene
Compito mio è
Parlare di sindacato ed Europa prima però due parole sull'Europa lo ha già detto
Disco nell'intervento
Bisogna chiederci se l'Europa ha mostrato la capacità di intervento della crisi se riesce a tenere il passo superando le sue divisioni e devo dire che due interventi nei giorni scorsi mi hanno colpito
Una
Analisi piuttosto amara che faceva Giuliano Amato dagli Stati Uniti dove in visita in cui da quell'osservatorio segnalava
Che l'Europa per eccetera nella mancanza di assenza di te sprezzante di responsabilità persevera nella delega agli Stati Uniti di fronte è più
Rilevanti aspetti di strategie di sicurezza
Pensate vera
Nella indisponibilità ad assumere un maggiore impegno fiscale
In assenza dell'impegno degli Stati Uniti sulle regole e controlli nei sistemi finanziari egli voi rileva pure come gli Stati Uniti alla Gran Bretagna quell'impegno lo avevano già assunto e lo ha dimostrato lo diceva
Stefano Fassina nel suo intervento il G venti di Londra poi c'è un altro intervento che mi ha colpito un articolo sulle morti sull'economista che dà conto di come la Cina guardi l'Unione Europea guardi l'Europa
Betty Ricky signori
Sostanzialmente irrilevanti a che si occupano un sacco di posti a sedere nel G venti del G otto e molte delle
Istituzioni finanziarie internazionali l'articolo rileva come nel due mila e sette non meno di quattrocentocinquanta delegazioni europee hanno visitato la Cina
I grandi Paesi hanno aggiunto loro dialoghi bilaterali e ci sono in questo momento Bentsen dialoghi paralleli dei singoli Paesi dell'Unione europea sul cambio climatico con la Cina
La debolezza europea sta tuttora in questo
L'Europa ha continuato a vivere anche prima della grande crisi come un'area a forte competitività interna piuttosto
Che come un'entità politica che opera in funzione di obiettività e di prospettive comuni
Il risultato è
Che la crisi nel nostro continente rischia di essere anche più acuta di quella degli Stati Uniti perché l'Europa è sostanzialmente bloccata sia sul fronte della domanda che sul fronte dell'offerta
Per quanto riguarda l'offerta noi abbiamo la struttura industriale europea fatta per circa l'ottanta per cento di piccole e medie imprese naturalmente stiamo parlando di dimensione europea e non sono paragonabili alle piccole e medie imprese italiane
E che tutte queste questa realtà a grandi grandi problemi con il credito sul fronte della domanda lari dribbla la la riduzione delle retribuzioni e il basso livello delle prezzi mi hanno drasticamente tagliati i consumi parliamo solo per la specie specie per l'area dell'euro di una caduta del sette per cento delle retribuzioni soltanto degli ultimi cinque anni
Quindi
Da qua scaturisce la caduta del prodotto interno lordo del nostro continente l'OCSE parla del quattro per cento
Una caduta che ha colpito anche le economie più forti quelle che
Predisposto ma che reggono circa il settantacinque per cento delle esportazioni
Una caduta che ha una spiegazione logica nel fatto che il prodotto interno lordo europeo per l'ottantasei per cento è basato su una sulla dinamica della domanda interna e siamo ormai a una previsione dell'OCSE di circa otto milioni di disoccupati in più con una crescita del lavoro precario
Solo negli ultimi cinque anni i lavoratori con forme di contratto intermittente sono passati da sessantatré a centoventiquattro milioni in Europa stiamo parlando di una cifra che raddoppia
La risposta dei Governi europei di fronte la alla crisi eccome se
Così insomma si trattasse di affrontare una frase una fase transitoria da cui una volta uscita tutto tornerà a funzionare come prima
Non una politica coordinata battenti sette politica quanti sono i Paesi dell'Europa non c'è nessuno sforzo straordinario
Il duecento venti miliardi complessivi stanziati dai Governi sembrano tanti ma valgono dieci volte di meno di quello che gli Stati Uniti d'America hanno messo impieghi dello stesso nello stesso periodo
Scorciatoie le tendenze a fare in casa le tendenze nazionalistiche portano inevitabilmente al protezionismo e questo io penso che sia la strada più sbagliata
Dunque siamo di fronte nel nostro continente a una triplice difficoltà
La debolezza dell'Europa proprio nel momento in cui l'America di Obama ha capito che questa
è una crisi di funzioni del funzionamento stesso del sistema economico e cerca di agire di conseguenza
Cercando di innestare cambiamenti strutturali
Il secondo elemento di criticità e l'assenza che figlia di questo primo aspetto di un sindacato europeo che non sia la sommatoria dei sindacati nazionali
La terza e la debolezza della sinistra europea il sindacato complessivamente nel mondo è stato vittima dell'ideologia dominante degli ultimi trent'anni vent'anni una ideologia che ha avuto le conseguenze drammatiche che ricordavano coloro che sono che mi hanno molto più autorevolmente di me coloro che mi hanno
Precedute ha avuto conseguenze drammatiche su chi vive del proprio lavoro fino all'implosione
Dei giorni che siamo viventi paradossalmente in questo periodo lungo periodo mette crescevano in modo dispenser viene esponenziale disuguaglianze eviti diventavano più ricchi la maggioranza si impone IVA continuava imperterrito
A soffiare il vento del liberismo senza regole della finanziarizzazione dei soldi che producono altri soldi
Ora sembrano tornati in auge dei temi che fino a poco tempo fa sembravano tabù l'intervento pubblico la regolazione la politica economica
Però il quesito che pongo Fassina era ottimista nella
Relazione che faceva ma siamo sicuri che finita la nottata tutto non rischi di tornare come prima
Io penso a questo proposito e quindi vengo al sindacato che il sindacato abbia bisogno perché in questo mondo ha bisogno del sindacato l'Europa ha bisogno del sindacato ma anche il sindacato abbia bisogno di una sua visione strategica
Io dico non so vogliamo chiamare un filo logico anzi
Intendo ideologia intendiamo una struttura culturale e ideale e valoriale a cui
Fare riferimento perché non può esistere a mio avviso alcune equilibrio
In un sistema di
Che economico che punti all'efficienza rinviando la giustizia sociale è una fase successiva che premierà in futuro sacrificati dell'oggi questa cosa non è data
E su questo terreno dunque che si misurano io penso concetti che sarebbero altrimenti vuoti come la supposta contrapporsi Simone tra sindacato contrattuale il sindacato conflittuale il sindacato partecipativo un sindacato come quello europeo
è come dire riesce delfini per definizione partecipativo ha partecipato
Alla definizione del sistema economico di un sistema sociale ora però è giusto interrogarci di nuovo interrogarci in questa fase ma per quale sistema
Quale patto scrivere se prima non si definisce dove si vuole andare per quale tipo di società insomma verdi versiamo vivendo un'esperienza bruciante quindi è giusto chiedersi
Se stiamo lavorando per una società basata sull'interesse egoistico del ritorno a brevissimo termine a tempo il termine così come avvenuto in questi anni oppure per una società
In cui il benessere è realmente misurato in termini di pari opportunità di sostenibilità ambientale di equilibrio tra le generazioni
Io credo a questo proposito in primo luogo che il sindacato europeo debba rafforzare il suo contributo affinché l'Europa nella crisi non torni indietro ma consolidi il suo progetto di unità
Sostenendo connesso necessari adeguamenti il suo modello economico Forgia andò un livello di protezione attiva per chi nella crisi perde la loro individuando strumenti che mantengano il rapporto tra lavoratore e impresa Conte ecco confermando e organizzando meglio i sistemi di Welfare
Integrandoli in forma di sussidiarietà che però non è mette in discussione la natura generalisti gas soprattutto
Dando una risposta al tema della redistribuzione del reddito e questo oltre che alle politiche fiscali e le politiche contrattuali chiama in causa secondo me forme più avanzate di democrazia economica e di democrazia industriale
Redistribuire gli incrementi di bronchite per ridistribuire gli incrementi di produttività occorre partecipare in maniera che non sia subalterna
Alle decisioni strategiche messe in atti nato per realizzare questi tre punti di produttività
Dunque per venire poi all'attualità alla Confederazione europea dei sindacati sta organizzando per il mese di maggio quattro grosse iniziative quattro capitali europee
E dalla sua piattaforma precisa fatta di cinque sei punti ben delineati il primo
è un Piano straordinario contro il licenziamento di ridurre l'orario moltiplicare i contratti di solidarietà però attraverso misure finanziarie da mette la disposizione per elevare il tasso di copertura sociale precedente attinenti queste forme di redistribuzione non si riescono a generalizzare
Il secondo punto
è un piano straordinario per la formazione la riqualificazione che sostengano i processi di mobilità questa Traverso il doppiamente o di fondi dedicati a cinquecento mila milioni a un miliardo di euro all'anticipazione del Budget due mila dieci del fondo sociale
Come terapia conto tuttavia d'urto contro la disoccupazione il terzo punto è un sostegno potere d'acquisto dei salari sia attraverso la contrattazione
Ma anche attraverso la butti l'abbattimento dell'imposizione fiscale sui redditi da lavoro da pensione il quarto è un intervento straordinario della Banca Europea degli Investimenti per finanziare
Le reti infrastrutturali concentrando anche in questo caso sul due mila nove il bilancio del due mila dieci e infine la costruzione di un fondo europeo di sostegno alle politiche industriali
Botte allo sviluppo sostenibile all'innovazione attraverso un TAR un prestito pari al due per cento del prodotto interno lordo che ci ha lanciato dalla BCE ed acquisti ed acquistato da ventisette banche centrali
E
Per per ultimo una maggiore flessibilità nel patto di stabilità perciò la politica di rilancio di dell'economia
Queste sono le misure urgenti ma in chiave più prospetta lettiga io credo
Non siano più eludibili temi che con porgo non stravolgono gli attuali assetti in termini di innalzamento del tasso di figura UPA nella struttura stessa
Per la regolazione del mercato del lavoro e delle stesse condizioni di lavoro
Quindi io dico delle relazioni industriali più Europa anche nelle relazioni industriali delle recentissime sentenze della Corte di giustizia europea usavano a tale proposito molto preoccupante
Non può esserci libera circolazione o meglio
Non può esserci ampio consenso alla libera circolazione di beni di servizi e di persone se non ci si propone nel contempo anche di livellare il campo di gioco
Ci vogliono regole di base più omogenee per contrastare il dumping contrattuali perché poi il dumping contrattuale guardare la scorciatoia e rispetto alla competizione globale
Ci vogliono una se ci vuole la semplificazione dei canali di accesso al lavoro per ridurre la precarietà delle dimensioni ho parlato poc'anzi
Occorrono misure fiscali che concernono i lavori e la produzione che abbiano una maggiore omogeneità
Tutto ciò non è affatto semplice perché si parte da esperienze profondamente diverse ma io domando se non ora quando
Dunque io credo che si dovrà cominciare ad abbracciare con
Convinzione anche se con gradualità questo percorso un percorso che per la verità era cominciata a Lisbona ma che abbiamo lasciato per la strada
Corso di questi anni io penso in fin dei conti
Che il sindacato europeo dovrà pur porsi la questione di un'apertura generazionale questo anche per contrasti
Ed è
La crisi di rappresentanza collettiva e per fare questo occorre leggere la realtà con gli occhi delle giovani generazioni
Il sindacato europeo rischiasse di testi essere anch'esso un sindacato attentato un signore attentato con l'imprinting del secolo scorso quando è cresciuto fino al massimo della sua forza ora però le cose stanno in termini di Venezia
E se c'è ancora spazio il ruolo per un sindacato con le caratteristiche come di quello di quello europeo che pur se tra
Tra tra molte difficoltà a mettere una grande forza organizzativa lo possiamo
Lo vorremmo sapere e se c'è questo spazio ma io credo che ci voglia una condizione ben precisa occorre innovare occorre innovarsi per non perdere
La capacità di influenza per aiutare la stessa Europa a non perderla nel mondo ci vuole coraggio ci vuole visione ci vuole generosità
Io credo che
Questo signore attentato possa ancora farcela
Dipende e finisco anche e soprattutto delle scelte che faranno i sindacati i sindacati nazionali sindacale italiano resta comunque ancora un sindacato forte
La competenza e con la Confederazione europea dei sindacati è il cuore del sindacato nel vecchio fortune continente l'interlocutore potenzia Ale del potere politico del potere economico europeo metterò resta tuttavia sempre un'organizzazione di secondo livello
Vive degli spazi di sovranità anche gli sono consentite concessi dai sindacati nazionale
Potrebbe accadere che ciascuno di noi inconsapevolmente e per riflesso condizionato dalla sua storia veda
Financo Garavaglia negli occhi negli atti non bilaterale nei suoi perché è chiaro che nel momento in cui crediamo una grande una forte un maggior coordinamento
Dei Governi dovremmo essere altrettanto in grado di coordinarci e raccordarci in maniera molto più stabile e forte di quanto stiamo facendo consegnando maggiore spazio al sindacato europeo grazie
Può over invito polso Fabbris ad intervenire
Il processo di grave impoverimento della società italiani in questi anni a generato una contrazione generalizzata dei consumi praticamente in tutti i comparti merceologici
Una domanda
Che non ci si pone abitualmente e quanto di questa contrazione abbia significato una diminuzione reale in termini di qualità della vita
E invece in quanto non sia stata Maietta ed espressione di un cambiamento già presente allo stato nascente che la crisi apportato a galla
Al limite se non ci sono state non ci sono tuttora delle conseguenze virtuose di questa crisi
Io credo che sia assolutamente necessaria una premessa tutte le volte che vediamo i dati statistici altrimenti questi diventano un miscredente il pollo di Trilussa riprende valore
C'è un quinto della popolazione italiana che vive molto vicino alla soglia della
Povertà in prossimità di questa
E l'attuazione attuale contrazione dei consumi ha creato certamente situazioni
Di disagio e gravi privazioni ecco io credo che altrettanto non si possa dire per il resto della
Popolazione che non ha registrato invece particolari sofferenze
Quello che comunemente
è indicato come il paradosso di esterni cioè crescendo i redditi conoscendo il livello di consumi
A un certo punto non c'è più un parallelismo con la qualità della vita con il benessere eccetera ma anzi si regoli
Si attui una relazione inversa mi sembra che tragga una prima conferma
Ormai gran parte dei settori merceologici gli acquisti sono acquisti di sostituzione e il più delle volte i prodotti che sostituiscono altissimi di non creano nell'immediato maggiore soddisfazione
Ad esempio nel settore dell'abbigliamento dove ormai
La moda passi che non si butti più dei capi di abbigliamento perché sono considerati culturalmente obsoleti
Il la sostituzione rischio di ingolfare ulteriormente degli stock
Che si hanno nel guardaroba
La quantità di piccoli elettrodomestici inutilizzati o sottoutilizzati nelle cucine degli italiani
Sta creando nuovi bisogni di spazio che complicano la quotidianità la stessa cosa vale per i piccini vale per i telefonini vale anche per tutto un'applicazione aiutate che
Persino la diminuzione della spesa alimentare in questi anni non ha portato particolari disagi e generato invece un effetto pene etico benefico che è stato quello di una pressoché totale
Sparizione di quello che era una delle patologie più gravi più preoccupanti del consumo che era lo spreco alimentare che non dimentichiamo pesa per circa un quinto pesava per circa un quinto nel Bilancio degli italiani
L'obesità c'è oltre metà degli italiani che si considera sovrappeso e risultato di un mangiare eccede fortemente le esigenze fisiologiche il Sarkouh se del cibo che in giriamo non ci rende più felici
Anzi è una minaccia per la nostra salute io sono spesso come credo molti di voi negli Stati Uniti una delle cose che mi comprende che mi colpisce ogni volta e vedere come il numero degli obesi dei grandi
Obesi stia aumentando anche
Visivamente
Ecco io credo che la bulimia che nel settore dell'alimentazione si manifesta e si può vedere
Sia una sorta di sindrome che sta attraversando tutto un assalto una serie di altri settori merceologici in cui non viene immediatamente tangibile
Abbiamo certamente una puniti mia non soltanto del mangiare ma anche nel vestire nel comprare tutto una serie
Di di prodotti
Ormai superati certi livelli di consumo questi hanno cessato di produrre soddisfazione di contribuire a uno stato di benessere
Stanno semmai esercitando effetti boomerang su vari esistenziali e sociali cosiddetti beni relazionali il tempo libero
Il mondo degli affetti la famiglia pure considerati prioritari da un punto di vista del benessere della qualità della vita
Perseguire ossessivamente obiettivi di consumo ben al di là di certi limiti non crea alcun incremento marginale di soddisfazione
Eppure considerato ancora con una sorta di master per consentire una crescita economica
A
L'ipotesi che il consumo si ormai al servizio della produzione non altrimenti come si è sempre più Rizzato appare ormai prendere consistenza
Non vi è assolutamente niente di ideologico in quello che sto dicendo oltre l'emergere di ideologiche o anatemi Popper istituti così carica tutto un cattocomunismo
In questa constatazione
Solo la Presa di consapevolezza di una pericolosa derivano i rapporti reali e non millanta pietra al mondo della produzione del consumo
Io credo francamente che sia impensabile pensare un modello di crescita al di là del problema della sostenibilità ambientale che è un problema importante che pensi che nei prossimi anni queste Remo più macchine avremo più APT più vestiti
Pensare una cosa di questo genere è veramente pura follia
E ripeto se fino a ieri
Non c'era una percezione generalizzata da parte del pubblico anzi c'era una sorta punto di bulimia dell'acquisto adesso si comincia a prendere questo tipo di consapevolezza l'appello a consumare si fa sempre più insistente
Consumare appare oggi assumere una doverosità etico economica per non è legittima allora la domanda se queste imperiosa esigenza coincida anche con le esigenze e con i bisogni di tutti noi
C'è il mondo della produzione sia cioè davanti davvero al servizio della sua utenza che fino adesso è stato considerato una sorta di dato acquisito o non stia invece mettendo in essere un in pietra ante ribaltamento di ruoli
Nel senso che siano i consumatori in questa fase storica di raggiunto tenore di vita a dover soddisfare bisogni ad altri espressi da chi produce beni e servizi
Cioè vi è fondato sospetto che di Paesi industriali avanzati una stasi dei consumi non significa affatto un peggioramento della qualità della vita nemmeno d'altra parte che una loro maggiore dotazione implichi un maggior del benessere
Ciò che vorrei comunque sottolineare che la crisi che stiamo attraversando ha modificato fortemente comportamenti gli atteggiamenti di consumo è un dato acquisito minore piena consapevolezza che si tratti di un fenomeno strutturale
Destinato cioè a non venire riassorbito a crisi superata dall'inerzia di antiche consuetudini
La lettura più diffusa infatti di una
Temporanea perturbazione all'insegna del risparmio di un'attenzione spasmodica al prezzo del contenimento di alcuni acquisti non è così
Come non è ha corretto adottare vecchi etichette frugalità austerità sobrietà semplicità che sono di altre epoche PR
Denominare quello che di nuove c'è molto di nuovo si sta verificando nella nell'aria del consumo
Se mai sono alcuni aggettivi riferiti al consumatore come critico come
Consapevole che potrebbero essere più corretti
Sono dimensioni che non riflettono i Nuovi comportamenti di chi si confronta con la crisi
E più attento al prezzo ma non ha niente da spartire con il puritanesimo connesso questi termini di consumo come lo dobbiamo tenerlo ben presente altrimenti si finirà per proporre dei mezzi che sono assolutamente improponibili in termini di fusione
Anche di significati e l'UDC gioiosi identitari che certamente non vengono cancellati
Solo per il fare un esempio di questo atto fatto prima se identità poteva essere data in un recente passato fino a ieri
Dalla data dal sub oggi è la macchina ibrida se prima era una pelliccia che attribuiva identità oggi è un tipo di abbigliamento che si pone assolutamente alla all'opposto
Ecco io credo che un altro aspetto se si vuole veramente capire il consumo e capire che questi modifiche non sono soltanto la conseguenza di una crisi
Ma sono il riflesso di una transizione dei epocale della transizione d'epoca che stiamo attraversando
Basta guardarsi intorno al di fuori di quelli che sono gli schemi tradizionali Stelio tipici per scorgere veramente allo stato nascente di un'epoca nuova
Molti treni sociali che sono poi i grandi driver del consumo si interrompono e cambiano di segno segnalando un vero iato una vera discontinuità rispetto al passato
Emergono una serie di nuovi valori di nuovi tendenze che in genere non vengono considerati perché questo grande cono d'ombra della crisi finisce per oscurare la
Però sono valori che si chiamano come Ricupero selettivo del passato che non è conservatorismo che si chiamano rallentamento del tempo che non vuol dire nemmeno
E che poi vuol dire Presa d'atto di distanza dalla concitazione sociale ma non vuol dire non accettare il rapido molto rapido in altri settori
La crescente richiesta di autenticità da volgarizzazione del
L'apparenza non disgiunta dei contenuti solo per ricordare alcuni di questi grandi tremende
Io trovo assolutamente sorprendente che nel dibattito politico economico che in questi anni queste variabili non vengono prese in considerazione
Tra l'altro teniamo presente che stiamo assistendo a quello che è stato il collante della struttura dei consumi per alcuni decenni l'american way of life son d'accordo anch'io che l'impero americano
Non si abbatte e non si abbatterà però l'America Weah fly sta crollando dappertutto
Non è soltanto
Ogni tanto mi capita di passare vicino a una mia vecchia diversità in California di vedere dappertutto scritto sei se il senso e dappertutto il fatto che un signore vada dato Rino vada Detroit che non è soltanto la Capitale
Della
Non è soltanto la capitale dell'auto ma è una delle grandi capitali ideologiche negli Stati Uniti d'America do che non fa il suk ma faceva le cave gli atti e con le pinne no come raccontava tutta una cinematografia degli anni Cinquanta per sostituirla con una macchinetta piccola ecologica
Credo che sia un segno
E credo che potrebbe essere che segno anche di una centralità nuova
Del tipo di proposta di civilizzazione che invece questa parte del mondo il mondo del Mediterraneo in grado
Di portare in giro a livello del grande villaggio globale pensiamo la dieta mediterranea per esempio non ha avuto grandi sponsor si è diffusa
Tutto sommato così per un po'per caso ma ha conquistato il mondo
Pensiamo un signore che parla con un forte accento piemontese in una delle più sonda chiose
Cittadine del Piemonte che ha portato far sì che Michelle Obama abbia messo l'insegna dello Slow Food nell'ambito
Del l'orto alla Casa Bianca
C'è c'è tutta
A mio modo di vedere da prendere in considerazione in questo trapasso d'epoca un modello di civilizzazione il consumo fino in fondo e stili di vita alla nostra quotidianità
Che può essere sostituito adesso da altre proposte
Uno dei luoghi comuni a cui tutta la letteratura manageriale particolarmente attenta e sui processi di empowerment di nuovo potere del consumatore
L'impatto delle nuove tecnologie sui cambiamenti a cui stiamo assistendo e davvero dirompente
E al tempo stesso generatore diapason di grandi mutamenti nell'aria e del consumo
Che sarebbe veramente miope circoscrivere soltanto al problema dello shopping on line il consumatore
Anche e soprattutto
Per queste nuove risorse di cui piena dispone sta cambiando profondamente pelle non è soltanto perché la per la necessità di impoverimento aguzzi l'ingegno
è sorprendente constatare e lei ricerche lo confermano puntualmente di quanto informazioni in più oggi disponga per orientare i suoi acquisti se fino a ieri consumatore disponeva
Soltanto di quelle necessariamente di parte erogate dall'industria adesso accenti sto a fonti che colmano la tradizionale assimetria con l'altro abilitativo
Asimmetria informativa le nuove tecnologie danno accesso i siti delle Marche ma soprattutto consentono di socializzare esperienze di acquisto di altri consumatori che le mettono in rete
Con una spregiudicatezza immediatezza e spontaneità che sono anni luce lontano dalla tradizionale passiva subordinazione di un tempo nei confronti del mondo della produzione delle grandi marche
Il si scoprono
Performances tipologie sostitutive di beni e servizi in modo illuso canali di vendita prezzi le marche da preferire da scartare
Si stima è soltanto uno degli esempi Cometti IPAB Weise dove si hanno nei commenti sugli alberghi in cui si è soggiornato aumentano esponenzialmente il loro pubblico
E stanno diventando uno dei meccanismi più importanti per la scelta di Benigni
Perché questo processo di empowerment del consumatore non espressione retorica ma grazie alle nuove tecnologie una diffusa realtà
Sta divenendo un'espressione ormai di uso comune che i mercati sono conversazioni Flutra i manifesti un libro di punto ormai all'interno della cultura manageriale replica appunto titolo appunto i mercati come conversazione
Verso i mercati sono conversazione il Web due punto zero il consumatore non è più afono ma dispone di potentissime casse di risonanza del suo potere non è soltanto virtuale ma diviene attualissimo
Un consumatore davvero sovrano non l'ipocrisia dell'economia classificare già smette Riccardo ce l'hanno detto di consumo e rischi in gara
è un sovrano che però non è attento soltanto e questo è un altro elemento importante di discontinuità a tutelare i propri diritti ma è consapevole oggi di avere anche dei doveri e avere delle responsabilità
Ecco c'è una crescente selettività oggi nell'agire di consumo che fa giustizia anche di un Hutter Mino Lucia
Che veniva utilizzata sino agli ieri per esempio che era fortemente ideologica pensiamo i beni di consumo
In cui erano promana una specie di todos Cavallera neopromossi a bene tutto quello che l'industria veniva a produrre
Oggi c'è un consumatore che prende distanza da questo che si accorge che accanto i beni di consumo ci sono dei prodotti che invece non sono beni affatto ma che hanno un rapporto negativo nei confronti della salute della persona e della qualità della vita o dello Stato
Col termine grazie
Bene grazie professor Fabris l'ingegner Fanelli
Buonasera a tutti
è naturalmente inizio ringraziando organizzazione personalmente o di
Approfondimento di analisi
Io ho pensato di organizzare un intervento
Come
Tentativo di risposta ad alcune domande
Che si fanno in modo ricorrente e non per l'energia
E magari ad altre
Che si fanno
In modo molto meno ricorrente anzi non se ne fa quasi nessuno
La prima e certamente
Ma
Questa crisi
è davvero tutta colpa dei mutui
O magari è anche colpa del petrolio
In realtà
C'è stata una grande sottovalutazione
Di quello che era l'affetto sull'economia in particolare su quella statunitense
Della escalation impressionante dei prezzi del petrolio che c'è stata negli ultimi anni a cui naturalmente eseguita in una caduta
Quattro numeri per dare il senso
Gli Stati Uniti se consideriamo petrolio e prodotti petroliferi è metano cioè tutti i prodotti legati ai prezzi del petrolio
Nel passare da un prezzo
Medio chiamiamolo storico di trenta dollari al barile a valori anche cento dollari superiori perché si è arrivati a superare i centoquaranta
L'impatto su l'economia era di circa
Mille miliardi di dollari
Sette per cento del PIL americano
Le sole importazioni aggiuntive cinquecento miliardi di dollari tre e mezzo per cento
Su chi si è scaricato
Questo maggiore onere
Io dico spesso che si è scaricato sul
Dopo incorra al piccolo cioè
Su quel popolo di americani dal reddito medio basso
Che va a mangiare
Negò ben Corrado
Che solo dei ristoranti o di sempre fuori mano una catena dove con notevole nel novantanove stimando a volontà anche bene ve li raccomando una casa
Allora questa è gente che ci porta alla famiglia
Queste gente che va col suo chicca
E
Questa gente non è
Azionista di Action
Non a quelle ricadute finanziarie che un'evoluzione quale è stata descritta su questo palco fino ad oggi poteva in qualche modo compensare gli effetti
Quattro conti uno si accorge
Che
Il dieci per cento almeno del reddito disponibile di queste persone e stato mangiato
Dai prezzi del petrolio e dei suoi effetti conseguenti inclusi quelli sui prodotti alimentari
Che
Ricordate oggi se ne parla sempre meno erano stati tirati su mai sorriso in maniera
Devastante non solo degli Stati Uniti
Proprio dalle affetto di derivazione dei terreni agricoli a culture energetiche e quant'altro
Allora
Questo effetto a mio giudizio è stato quello che ha portato la gente dell'America
A continuare a consumare benzina
E alimentari ma non comprare più macchine a non pagare più multe
Perché i mutui subprime lo dice la parola stessa si sapeva che erano a rischio ma nessuna previsione
Era
Capace di intercettare questo fenomeno di impatto dei prezzi petroliferi e quindi oggi si può dare la colpa al sistema certo sbagliato
Ma l'elemento che la scatenata io non ho dubbi è stato il petrolio
Questo ci porta
Ha un'altra domanda ma il nostro futuro
Può essere basato contemporaneamente su scenari di alti prezzi dell'energia
E di alta crescita
La risposta è no
E io rimanevo
Meravigliato quando ancora fino a pochi mesi fa
Guardavo previsioni dello sviluppo del mondo che avevano il petrolio a duecento dollari e tassi di sviluppo mondiale fantastici
Non è possibile
Non è possibile perché
Oggi nelle energie esistono due grandi disuguaglianze
Della prima abbiamo già parlato ma aggiungo qualche parola all'interno di ciascun Paese
Esiste un impatto sulle classi più povere
Dell'energia che invece sentito molto meno dalle classi ha già
Prendete riferimento un reddito alto supponiamo duecento mila euro dollari
E confrontate lo con quello da venti mila
Ritenete davvero che ci sia un fattore dieci anche nei consumi energetici io vi dico che non è così a fronte di questo rapporto e dieci al massimo c'è un rapporto due sui consumi energetici
Cioè la famiglia italiana con reddito medio consuma forse la metà di quella d'alto reddito quindi un prezzo alto dell'Energia o peggio una fiscalità sull'energia
La impattare principalmente sulle classi povera
E di questo occorre tener conto
Quando si parla di reddito disponibile e quant'altro di più c'è una diseguaglianza se volete ancora più grave tra le aree del mondo
Spesso si dice
Ma passato l'orecchio all'altro
Negli Stati Uniti c'è un consumo annuale procapite da otto tonnellate hanno
Nel mondo di uno virgola sette in Africa zero virgola sette
Allora possiamo pensare che
Questo processo necessario di riduzione delle disuguaglianze passi attraverso
Un
Allineamento al rialzo
Certamente no
Perché queste indurrebbe una pressione sulla domanda energia inaccettabili vedremo perché
Il riallineamento necessariamente deve avvenire verso il basso non verso lo zero sette dell'Africa ma probabilmente sul livello anche più basso altre
Dell'Europa
Solo così
Si potrà
Avvenire una riduzione delle disuguaglianze all'interno del mondo all'interno dei prezzi
Perché non è possibile allineamento verso l'alto
Anche qui c'è una domanda ricorrente
Ma il petrolio sta finendo
Risposta no
In realtà
Oggi e persino sbagliato parlare solo di petrolio
Chi è a conoscenza delle tecnologie disponibili sa bene che ne esistono oramai
Tra in pratica
Che permettono di passare da qualunque idrocarburo
A qualunque prodotto pensate che oggi
Nei nostri distributori carburanti una parte della benzina del gasolio è fatta dal metano
Ora
Quindi non metano come carburante la benzina che è fatta a metà quindi è possibile considerare il mondo gli idrocarburi come un unico mercato
Se pensiamo a questo
Bisogna tener conto che il mondo è pieno di idrocarburi se oltre a le riserve convenzionali consideriamo quelle non convenzionali fino agli strati di metano
Dei quali c'è una disponibilità c'è stata che circa mille volte quella delle riserve convenzionali di metano di petrolio
Allora dobbiamo partire dal concetto che
Idrocarburi sono assai lungi dall'essere
In
In via di esaurimento quello che invece va tenuto in conto e che tutte queste risorse
Non convenzionali far risorse più costose
Quindi una pressione dalla domanda su questo tipo di risorse energetica induce nel tempo una crescita dei costi e quindi dei prezzi
Tutto è relativo piccola parentesi
è evidente che quando si sente parlare di costi del petrolio
Soprattutto da parte delle imprese petrolifere sei sempre tenere in conto che prospettiva di
Remunerazione degli investimenti loro hanno presenti vogliono mette unico
Perché passare da un sette per cento di remunerazione un venti per cento vuol dire quadruplicare visto il tempo di
Che un investimento petrolifero normalmente comporta quadruplicare quello che loro chiamano posto
Per cui quando sente parlare di ottanta dollari o settanta dollari al barile tenete conto che quello costruito con un venti per cento ritorno atteso sul capitale se uno passa al sette diventa quindi si va
Perché dico questo perché nello scenario globale sono due quindi l'esigenza che bisogna
Tenere in conto
La prima è quella di stabilizzazione dei prezzi degli idrocarburi per stabilizzarli bisogna fare due cose
Uno e stabilizzare i costi
Che stabilizzare i costi l'unica possibilità e contenente la domanda
Due bisogna stabilizzare i prezzi rispetto i costi
Per far questo è necessario che nascano nuovi mercati
Oggi i mercati
Del petrolio sia quello un'amica di Londra laico innanzi di miglior pilastri di Londra o che si vuole Singapore sono tutti i mercati costruiti su base massimo di dieci anni
Che è un po'di tempo assai corto per riuscire
A
Far coprire gli investitori rispetto
A quello che può essere
Il rischio di prezzo dell'intera vita del dell'investimento
Passare a mercati lunghissimo termine possibile solo in un modo
Facendo sì che le controparti centrali non siano più private ma pubblica
Sono le uniche controparti centrali che possono
Dare garanzia a basso costo e quindi allungare la vita di questi strumenti finanziari altrimenti troppo costosi nessun privato darà mai un mercato a trent'anni
Non si è mai fatto raggiunte
Quindi
Bisogna fare queste due cose perché le cose naturalmente sono utili anche per
L'ambiente perché la terza grande domanda e ma oggi
Abbiamo le tecnologie
Per ridurre drasticamente la domanda di petrolio ridurre drasticamente anche le emissioni di gas serra do per pacifico che l'impatto di energia sul cambiamento climatico sia importante
La risposta pronta e non
Le rinnovabili ad oggi con le attuali tecnologie hanno dei costi da due a cinque volte superiori a quelli delle fonti fossili
E non è possibile contenere questi costi unicamente con attività di diffusione
Anche se decuplicata Simo centuplicato Simone la produzione di fotovoltaico
Il solo costo di investimento di quello che viene chiamato balafon plants cioè
Le basi su cui poggiare il pannello fotovoltaico determinano un costo superiore a quello del Fonti fosse
Perché perché il rendimento è basso
Allora
Bisogna fare un salto tecnologico sulle fonti rinnovabili
Il nucleare
Molti pensare al nucleare solo come un costo di investimento badate io sono un ingegnere nucleare
E perché
Sempre si è trascurato uno degli elementi centrali per il nucleare la disponibilità dell'uranio
Che è un fattore
Scarsamente importante livelli di produzione attuale
Ma può diventare decisivo nel caso si voglia ricorrere con le tecnologie attuali a questa fonte in maniera molto più rilevante
Oggi la domanda di uranio e circa sessantacinque mila
Minima mila tonnellate all'anno a fronte di un'offerta di quaranta mila
Il delta e compensato dallo smaltimento gli arsenali nucleari
Ma se uno considera
A questi livelli che
Il tempo per esaurire le
Riserve di uranio ottant'anni immaginate cosa succederebbe
Se volessimo decuplicare
La produzione di energia nucleare
Vorrebbe dire che i tempi diventerebbero otto anni di più
Già negli ultimi anni si è vista una
Escalation dei prezzi dell'uranio per fattori che hanno superato fattore venti cioè c'è stata una fluttuazioni prefigura anche superiore a quello del petrolio
Allora
Allora è evidente che potrà essere decisivo il nucleare
Per ridurre drasticamente i consumi di fonti fossili e ribelli emissioni gas serra solo
Se si riuscirà
A far consumare meno uranio al nucleare
La quarta generazione è questo
Ancora meglio la fusione nucleare non lo consuma per nulla
Quindi come orizzonte tecnologico per avere in mano degli strumenti decisivi rispetto agli obiettivi detti bisogna aspettare uno di questi salti tecnologici
Che facciamo nel frattempo
Nel frattempo la principale e l'efficienza energetica
Ho detto prima alcuni valori sul consumo pro capite
Pensate agli studi che facilmente arrivano per l'Europa a dimostrare che almeno il trenta per cento consumo è superfluo
Cioè possiamo avere lo stesso benessere con una quantità di energia inferiore
Naturalmente tutto questo porta a dire che dell'ICI per gli Stati Uniti sarebbe possibile un fattore quattro
Ora
Questo è certamente l'attività che addirittura
Non solo con un costo basso ma addirittura
Dando dal punto di vista economico un beneficio può essere fatta al massimo grado di impegno
Ma ci sono anche altre cose naturalmente da fare al di là naturalmente di mandare avanti la ricerca sulle cose ho detto prima mi ha molto più importante
Sicuramente anche sulle rinnovabili occorre fare uno sforzo ragionevole
è il minimo costoso possibile per aumentare la diffusione ma bisogna soprattutto
Come sta facendo barra peraltro rilanciare quelli sono i grandi programmi di infrastrutturazione a cominciare dalle Ferrovie che consentono anche delle ricadute interni emergenze ambientali assai importanti due parole finali sull'Italia
Naturalmente ogni Paese deve dare il suo contributo a questo scenario complessivo e lo deve dare
Tenendo conto delle sue caratteristiche
Tanto deve darlo perché sarebbe possibile anche un atteggiamento chiamiamolo speculativo del aspettiamo che facciano gli investimenti e gli altri no
Però questo non sarebbe dignitoso
Le caratteristiche fondamentali dell'Italia sono due
La prima la sua collocazione geografica
La seconda e la struttura e la sua industria
La collocazione geografica di per sé ci dà dei vantaggi unitamente anche con quelli che sono la disponibilità di giacimenti di metano esauriti per giocare un ruolo molto importante
In quelle
Iniziative che dicevo prima fondamentali anche per stabilizzare i prezzi degli idrocarburi cioè favorire il mercato inteso come infrastruttura
E quindi nuovi collegamenti che consente all'Italia diventare ab del metano ma anche nuovi mercati
Che consentano di far diventare l'Italia il punto che contribuisce alla stabilizzazione di questi pezzi del mondo
E quindi rigassificatori infrastrutture
L'altro punto che a mio giudizio è un punto di forza dell'Italia
è quello di avere una piccola e media impresa assai vivace assai diffusa sul territorio
Cosa di meglio per fare tecnologie di efficienza energetica
Allora io credo che l'Italia anche in questo caso possa diventare l'esempio per il mondo di come si fa l'emergenza energetica
E trarne per prima completamente i suoi benefici anche a livello di ricadute industriali
Esistono altre cose da fare perché per esempio nel nucleare non è che non ci sa fare nulla
C'è da mettere a posto le nostre storie e quindi dobbiamo fare il deposito c'è da fare ricerca
Cerca di creare quei presupposti di fiducia e di affidabilità nelle istituzioni che consentano un domani di cogliere appieno le opportunità delle nuove tecnologie anche sul tema
Per cui
In questa visione schematico potrà dare in questo intervento credo che
Però le linee guida debbano essere dettate dalla consapevolezza di quelle che sono le caratteristiche del paese quindi senza avventurarsi
In disegni quali per gli attuali sulle rinnovabili che possono portare diseconomie per i cittadini molto importanti
Ma
Cavalcando i punti di forza dell'Italia nel un modo più efficace migliore possibile vi ringrazio molto
Bene grazie ingegner Fanelli la professoressa che lo sanzioni
Grazie buonasera a tutti
Oggi pomeriggio ma sono qui a parlare a nome della ricerca dell'innovazione a nome dell'università
E sono qui a sento la responsabilità una responsabilità anche grava in questo momento sulle mie spalle ma un po'anche su tutti i miei colleghi
Su gli appartenenti a questo mondo della ricerca la responsabilità di affermare che l'investimento in ricerca innovazione è fondamentale è fondamentale per uscire dalla crisi
A a mio avviso il mondo della ricerca sia spetta dal mondo della politica una risposta in questi termini sia stata una risposta che sia un piano preciso per dirci quale sarà il futuro del nostro Paese
Sulla base dei rally gli interventi a cui abbiamo assistito prima abbiamo sentito a molti
Parlare di molti aspetti aspetti del profilo del consumatore come si pone il consumatore rispetto alla crisi i problemi del nostro Paese il sindacato ma il punto fondamentale è il valore del lavoro
Il valore del lavoro anche nella ricerca il punto fondamentale e dire che cosa ci aspettiamo dal futuro del nostro Paese che Paese vogliamo vogliamo un Paese
Dove il turismo in un ambiente il nostro paesaggio siano comunque i valori essenziali che ci portano anche all'industria a sviluppare la nostra industria dell'intrattenimento dell'ospitalità
Ma vogliamo anche un Paese dove il made in Italy
Dove l'industria manifatturiera i nostri settori più importanti ricordiamoci che abbiamo l'industria dell'automazione industriale fra le più importanti del mondo a diamo dei bracci lo baltici però automazione industriali Comau che sono conosciuti e utilizzati in tutto il mondo e veniamo citati anche in Giappone come inventori dell'automazione industriale
Vogliamo che tutto questo sparisca
Il rischio che noi corriamo di fronte alla crisi di oggi e anche questo
Rischiamo che la crisi cancelli il nostro patrimonio tecnologico il nostro patrimonio scientifico i nostri centri di ricerca e anche in futuro tecnologico del Paese
Allora io sono qui a dire
A mio avviso la ricerca l'innovazione sono la chiave
Per uscire
Per uscire dalla crisi chiaramente la crisi come quella che stiamo vivendo ha bisogno di due livelli di intervento un livello dell'emergenza come del resto
I risultati del terremoto che purtroppo hanno devastato una regione del nostro Paese abbiamo bisogno di interventi
Di interventi che curino l'emergenza che sani ma i problemi delle persone che vivono nelle tende che vanno a scuola nelle tende che vedono rischiano di vedere la propria diversità cancellata
Però abbiamo anche bisogno di guardare oltre abbiamo bisogno di dire che cosa vogliamo da questo Paese
E che cosa dobbiamo fare abbiamo detto prima che non esistono le tecnologie che rendono possibile fare celle a combustibile efficienti che rendono possibile di avere pannelli fotovoltaici strumenti tecnologici che ci permettano di superare gli idrocarburi Petroni
Ma da dove pensiamo di trovare
Le risorse tecnologiche per affrontare questi problemi se non investiamo in ricerca in innovazione non li troveremo mai dipende Remo dagli altri Paesi arriviamo al paradosso che le nostre multinazionali le nostre grandi impressi
Impresa è finanziato cattedre all'MIT a campare ci sono non voglio citarle ma insomma ci sono cattedre che si chiamano con nomi di imprese italiane cosa significa questo significa che le nostre imprese non credono
Dell'investimento in conoscenza in Italia ci credono nell'investimento in conoscenza allarmanti perché non credono che investire in Italia in conoscenza sia produttivo questa è una domanda che ci poniamo e siamo qui oggi a chiederci
Come possiamo fare quali sono le politiche le strategie che ci portano fuori da questo problema quindi ci sono due livelli di intervento il valore della ricerca pubblica
Per me non è un valore in sé io vengo da un'università pubblica università dello Stato essi mi sento un servitore dello Stato però non mi sento di dire che l'università pubblica un valore insieme
Ha un valore in sé il valore dell'investimento pubblico in conoscenza
Ha un valore il fatto che noi gli diamo grazie alle tasse dei cittadini e che i cittadini in questo momento non pensano direttamente che l'investimento su di noi sia un investimento produttivo per uscire dalla crisi hanno una sfiducia complessiva in questo
E allora il primo intervento sarà sicuramente un intervento di emergenza un intervento di scelte e di destinazione di risorse ma il secondo deve essere anche su come queste risorse verranno gestite qui viene il metodo
Dobbiamo avere il coraggio di cambiare le nostre
Istituzioni di cambiare il nostro modo di pensare di investire in ricerca in formazione
è abbiamo bisogno di capire dove vogliamo andare
Allora un primo problema ho detto le risorse sicuramente un modo per valutare quanto il Paese crede in ricerca innovazione vedere quanto investiamo del nostro PIL di ricerca e innovazione siamo gli ultimi in Europa
E quindi questo è il punto senza risorse sicuramente non si fanno le riforme senza risorse non si uscirà dall'impasto tecnologico in cui siamo non si creerà la green economy posto che non deve è un'altra bolla la green economy ma deve essere deve avere un contenuto non è un rivestire la vecchia industria con la nuova ma è un capire davvero cosa vuol dire green economy cosa vuol dire
Ripensare i nostri prodotti e i nostri processi in senso ambientale ed è un'impresa sociale perché alla fine il
Non soltanto creeremo valore ma credo Emo benefici per il cittadino il vero
Valore dell'impresa entro in conoscenza e il vero valore della catena ripristinare la catena investo informazione in ricerca in innovazione quindi in produzione e la ricaduta deve essere sul cittadino allora vogliamo investimenti risorse
In industria innovative in industrie importanti in questo momento abbiamo sentito parlare dell'Energia possiamo parlare dell'industria biomedicali non a caso Obama mette questi due punti fondamentali biomedicale salute assistenza personale e mette anche
La green economy e comunque le industrie l'industria dell'energia sono questi due punti ma Obama soltanto per ora ha fatto programma
Sta facendo azioni ma all'inizio però io andrei a vedere anche altri Paesi nelle ultime tre settimane io ho visitato Corea Cina e Giappone ho visitato citata trenta milioni di abitanti e ho scritto Cordì con o centri di ricerca ha avuto modo di vedere per esempio la Corea che ha un riferimento ambientale per dimensioni di popolazione per
Storia cultura
Ha delle attinenze con l'Italia allora nel nell'Italia quando stipulato un accordo con il chista che è il CNR coreano specificatamente dedica a tale tecnologie ho letto visto il motto dentisti richieste investiamo scienza e tecnologia per costruire la nuova Corea
Il punto è investiamo in tecnologia in scienza per costruire la nuova Italia
Per fare questo dovremo sicuramente a fare averi costruire interventi riformatori nell'università nei centri di ricerca ma dobbiamo anche cambiare il nostro modo di fare istruzioni
Il punto fondamentale Giunta probabilmente che dobbiamo superare il modello gentili hanno distruzione
Dobbiamo superare questo modello in cui la cultura umanistica comunque preponderante è unica
Mentre una volta in questo modello chi diciamo faceva ingegneria che faceva scienze comunque doveva avere una forte componente umanistica io direi di rovescio rovescerei
La prospettiva e di RAI e adesso chi fa il giurista e l'economista chi amministra dovrebbe comunque avere una cultura scientifica come pensiamo di poter controllare l'industria biomedicale o gestirla senza capire così il DNA cos'è l'industria ingegneria genetica all'ingegneria genetica stravolgerà il nostro modo di disegnare prodotti e non possiamo pensare che i nostri giovani non sappiano cos'è la biologia molecolare
Cosa significa significa rovesciare i programmi rovesciare le prospettive quindi se viene chiesto a chi fa ricerca sul campo
A chi cerca di difendersi con poche risorse
Cercando risorse in Europa in Asia in Giappone che qual è il futuro di questo Paese il futuro di questo Paese è
Sta né i nostri giovani noi ne abbiamo tanti nelle nostre università io vivo a contatto con loro
Loro devono credere che il lavoro
Che il sacrificio e lo studio è l'unico unico mezzo per la mobilità sociale per la loro promozione devono poter essere competitivi
Devono essere liberi ricordatevi
Come ricercatore ve lo dico diciamo con il quale la passione
Ricordatevi che la creatività è espressione di libertà senza libertà ed eguaglianza sociale senza pari o l'unità non ci sarà neanche la creatività quella creatività che l'ingegnere il mio predecessore si aspettava nello sviluppare nuove tecnologie
E allora come dobbiamo fare dobbiamo farmi credere dobbiamo dimostrargli nei fatti che questo diventerà un Paese di regole e non un paese di regolamenti
Io vengo dalla Crui stamani la Conferenza dei rettori dove si discuteva della nuova riforma del sistema universitario noi non abbiamo visto ogni o di
N regolamenti abbiamo bisogno di poche regole condivise dell'etica della ricerca
Della comprensione che la ricerca ha un valore sociale enorme ed è il potenziale per uscire dalla crisi e ci aspettiamo dalla politica
Che la politica ci dica qual è la strada per arrivarci che la politica ci aiuti a definire queste regole
Che ci aiuti a introdurre concetti come la valutazione dei risultati non soltanto l'enunciazione di programmi ma anche la valutazione e non è soltanto l'unica ma che deve introdurre la valutazione che deve introdurre e contrastare il familismo io penso che anche l'impresa abbia gli stessi programmi abbia problemi analoghi abbia bisogno di regole certe
Io o premiato
E
Qui concludo perché mi rendo conto che tardino premiato qualche giorno fa una spinta resa spin-off della mia regione
Toscana Pisa che aveva vinto un premio per a sessanta detti ha avuto un premio su due sulla base dei milioni di euro che ha raggiunto come fatturato
è ho chiesto a questo mio collega che cosa vorresti tu che cosa ti aspetteresti dalla politica sai devo parlare a Roma di fronte all'onorevole Bersani e li posso dire che cosa vorresti tutta la politica
E lo cosa mi ha risposto a noi basta
Avere delle regole comparti nel secondo regole precise che non cambino sapere quali sono e definire i bandi definire le nostre opportunità su basi certe e chiare ed essere pagati non ci serve altro
Concludo di sapendo che abbiamo fatto organizzato un convegno a Pisa a cui ho partecipato volentieri ho avuto l'onore di partecipare insieme a vari imprenditori espressione del made in Italy allora cosa l'abbiamo fatta fare questo convegno siamo stati tre giorni
Chiusi dentro a discutere di Energia di
Di varie di impresa di economia abbiamo sentito economisti dire ma
Allora che cosa abbiamo imparato che cosa ci aspettiamo abbiamo parato che non conviene più che non esiste più il made in Italy perché magari il made in China o meglio in altre parti abbiamo imparato
Qualcosa da questo convegno io vorrei sapere se crediamo davvero che il made in Italy possa continuare e possa era del C. competitivi e possa permettere i nostri giovani di rimanere in Italia oppure di viaggiare tornare in Italia e di scommettere sul nostro Paese
I nostri ragazzi che si laureano
E sono sono la classe dirigente del domani abbiamo il coraggio di dire che le università formano la classe dirigente del domani perché come pensiamo di uscire dalla crisi se non forniamo la classe dirigente del domani sono loro il nostro investimento
Loro si chiedono che cosa dobbiamo fare dobbiamo andare all'estero professoressa dobbiamo rimanere in Italia
C'è un futuro per questo Paese io penso di sì
Se qui ci chiedete se dobbiamo andare oltre la crisi la mia risposta è sì riformiamo l'universitari informiamo i nostri centri di ricerca ma investiamo risorse nella ricerca nell'innovazione
Grazie professoressa Carrozzo da questo obiettivo
Grazie molte mi è stato chiesto di
Nate brevemente della crisi e di oltre la crisi
Nelle diverse parti d'Italia spenderò due parole per parlare delle crisi dell'Italia del Mezzogiorno per cercare di capire che cosa ne verrà dopo
Il Mezzogiorno e più che l'intero come l'intero Paese un po'più che l'intero Paese
è stato investito negli ultimi anni da quattro ondate di crisi una prima lo diceva molto bene Vincenzo Visco all'inizio non va dimenticata è una crisi di competitività del nostro Paese
E cioè una crisi che si è tradotta né in una crescita modesta ma soprattutto in un modestissimo momento
Della produttività è in una
Declinante sofferente competitività internazionale imprese piccole specializzazione nei settori e fra settori non soddisfacente poca innovazione
Insomma una prima ondata più lunga è quella di un Paese che faceva di più difficoltà che nel passato e di Regioni un po'più deboli che avevano più difficoltà della media del Paese
Nel Mezzogiorno a questa prima desidera essere sommata una seconda tutta diversa che invece è stata maturata progressivamente gli ultimi anni una grandissima è gravissima crisi di fiducia
Il Paese nel suo insieme evitare nel suo insieme ha preso a disinteressarsi totalmente di quello che avveniva nel Mezzogiorno
E ha
Considerare qualsiasi notizia o qualsiasi informazione circa quello che succedeva nel Mezzogiorno come un puro e semplice fastidio contemporaneamente e parallelamente a questo
Maturava nel Paese una visione
Del Mezzogiorno come un immenso cumulo di rifiuti cioè come un territorio nel quale
Tutto quello che si faceva tutto quello che era in corso chiunque lo facesse non portava come risultato che spreco di risorse pubbliche
Incapacità di cambiate alcunché un territorio dannato sempre e solo simile a se stesso
Questa campagna di
Vera e propria demonizzazione ovviamente ha impedito di considerare
I iniziali e gli scudi di una situazione complessa ha impedito di distinguere amministrazioni ben funzionanti da amministrazioni funzionanti malissimo onta pezzi di economia sana da pezzi di economia assistita
è diventata una notte in cui tutte le vacche sono diventate neve
E questo ha fornito
Diciamo in questo è stato
Un un crescendo rossiniano
Sulle prime sta sulle prima pagine dei quotidiani nazionali in cui un gruppo molto coeso di opinionisti a attaccato sempre più frontalmente
Su questi termini e questo ha fornito la base per come frutto della crisi di fiducia
Un consenso molto diffuso nelle classi dirigenti del Paese del paese sulla inutilità di pensare al Mezzogiorno e sulla impossibilità di cambiare alcunché
Che ha portato anche a comportamenti con molto concreti
Mai nella storia del Paese Confindustria è stata così totalmente disattenta in ogni sua decisione in ogni sua posizione agli interessi delle imprese del Mezzogiorno come questo perché
La terza ondata della crisi e la crisi internazionale di cui paradossalmente di lo pochissimo perché non ho molto da dire in più di quello che è stato detto
Al sud può avere effetti differenziali rispetto al Centro-Nord alcuni disegno meno negativo perché nel sud c'è meno finanza c'è meno esportazione alcuni disegno forse più negativo perché è un sistema complessivamente più fragile
Ma comunque
Questa crisi finanziaria arriva solo
Dopo le due precedenti arriva e prendere due precedenti ma ce ne un'ultima quarta ed ultima declinazione della crisi che è connessa al fatto
Che questo Governo in carica ha deciso anche esso novità assoluta nella storia repubblicana di finanziare ogni e tutte le proprie iniziative di politica economica con risorse destinate al Mezzogiorno
Questo è avvenuto progressivamente e dunque
Con finanziando le attraverso la cancellazione di risorse aggiuntive che in realtà non è questa la sede per approfondire tecnicamente questi temi
Ma
E poi è abbastanza facile poter dimostrare conti alla mano che queste risorse aggiuntive in realtà non erano tanto aggiuntive
Ma si sostituivano ad risorse ordinarie parliamo di investimenti pubblici di spesa in conto capitale
E quindi di termini quasi fatti apposta per essere un posticino alla comprensione dei cittadini Fassi porta
La sostanza è che a partire dal maggio dell'anno scorso col decreto sull'ICI a finire a oggi e lo dirò fra un attimo il Governo ha finanziato ogni propria iniziativa prendendo risorse soltanto da una parte del Paese
E oggi è successo qualcosa che va ancora oltre cioè il Governo ha finanziato stando alle agenzie di stampa che è stato possibile leggere
Cinque degli otto miliardi della per la ricostruzione dell'Abruzzo con fondi FAS naturalmente essendo molto ambito egli ha cambiato un paio di volte il nome
Li ha chiamati letta li ha chiamati il fondo da chiamati diversamente ma sostanzialmente ha fatto questo io personalmente mi vergogno come italiano
Per il fatto che la ricostruzione di una Regione terremo Tata che richiede tutta la solidarietà di tutto il Paese sia fatta soltanto attraverso un pezzo del Paese
Uomo che di questo ci dovremmo vergognare debbano vergognare soprattutto coloro i quali stanno facendo queste scelte ma credo che ci dobbiamo vergognare tutti quanti perché è un Paese unito
è un Paese civile in quanto di esce a chiamare
Tutti i cittadini in toto produzioni eque tutti i suoi territori dopo azioni eque ad essere solidale con chi è colpito da una crisi così grave
Questa attacco frontale del Governo al Mezzogiorno è stato il infine ha caratterizzato da due aspetti non irrilevanti il primo è che è avvenuto
Sollevando proteste estremamente flebili sia dalle forze politiche che dalle forze economiche
E il secondo e che è avvenuto con una straordinaria copertura mediatica nel senso che tanto la stampa nazionale quanto la stessa stampa meridionale
Non è stata in grado non ha capito non ha voluto non rappresenta questa realtà con molto piacere provato a mensa di essere praticamente l'unico sito italiano
Sul quale disponibile un'analisi fatta dall'onorevole Misiani
Sul quelli quanto è avvenuto in questo senso queste sono le crisi
Beh diciamocelo francamente se queste sono le crisi
E queste quattro ondate che si vanno sovrapponendo ieri alcuni effetti tendenziali di queste crisi non possono che essere assai preoccupante diamo uno sguardo oltre naturalmente
Ma non illudiamoci di avere né bacchette magiche nei commi da cancellate che possano
Riportarci indietro al passato
C'è sicuramente una possibilità di lenta e ulteriore decadenza della parte più debole del Paese che si traduce e si sta traducendo si può tradurre
In caduta ulteriore della partecipazione femminile al mercato del lavoro sviluppo ulteriore del da economia sommersa e dell'economia nera
Crescita ulteriore di immigrazione di qualità e
Diciamo un processo di involuzione politico culturale assai preoccupante il segnale lanciato da questo Governo a mezzogiorno è molto chiaro
Se sia un politico di riferimento un Comune può Adele risorse nazionali per cancellare il suo deficit di bilancio
Venivano chieste dall'intervento che mi precedeva regole il messaggio di questo Governo a mezzogiorno è molto chiaro non cercate regole cerca padrini se ti chiami Catania
Creare politico con la P maiuscola
Voi avete tutti i fondi per gli Investimenti distorti per il finanziamento di spesa corrente se ti chiami Taranto e non ce l'hai vai in bancarotta
E quindi imparate Tarantini la prossima volta eleggete di un politico più attento alla vostra realtà
Ancora e vengo a a qualche nota più positiva però
Diciamo nello scenario tendenziale dobbiamo va bene cognizione
Che e per fortuna i assai improbabile ma è impossibile uno scenario ancora peggiore
Focolai di crisi localizzata
Ne abbiamo avute evidenza in Grecia in Francia il Mezzogiorno è un territorio assai debole non ci ha abituati per niente a forme di ribellismo sociale
Non dobbiamo fare ovviamente alcunché persone citano in alcun modo mali il via la forza di queste quattro crisi è talmente ampia che non possiamo non trascurare anche questa ipotesi sto parlando
Dei sette mila cassintegrati dell'Ilva fra sei mesi sto parlando di aveva urbane in grave sofferenza infine
Lo scenario tendenziale mi pare assai più preoccuparmi assai preoccupante perché
E proprio lo stravolgimento delle regole a far sì che anche nel sistema politico possano emergere forme di rappresentanza localistica forme di rappresentanza personalistica
Forme di rappresentanza in cui persa la fiducia in se stessi e nel Paese si cerca il consenso di chi è in grado di intercettare risorse portarle a singoli o a singoli territori
Le elezioni europee europee prossime potrebbero darci alcune indicazioni preoccupanti da questo punto riviste
Tutto nero dunque tutto che non può che essere più nero assolutamente no
Per descrivere la realtà descrivere da dove veniamo descrivere quel che può succedere non significa affatto indulgere ad alcuna forma né di pessimismo ampie né di autocommiserazione
C'è
Uno sguardo oltre la crisi diverso cene
Non è uno sguardo di sogno mai uno sguardo di possibilità
Ma naturalmente non è uno sguardo automatico Vincenzo Visco ha toccato un punto fondamentale uscire dalla crisi non significa chiudere una parentesi
Ma uscire differenti rispetto al passato
Se la crisi è vissuta solo come una parentesi
Questo rende più probabili scenari peggiori la crisi non può che essere vissuta come cambiamento come un momento nel quale si allevano i germi di un futuro differente
Quali sono questi germi anche qui
Un punto generale preventivo alle mie ultime considerazioni che questo
Non abbiamo bisogno di politiche per rimedio Nardi
Non abbiamo bisogno di
Politiche speciali e specifiche perde un segmento di popolazione sventurata che va aiutato abbiamo bisogno di che le città e i cittadini delle aree più deboli del paese vivano in un Paese complessivamente più forte più civile
Questo che cosa significa significa che
Uno scenario oltre la crisi più positivo non è uno scenario di particolarismi o attenzioni speciali
Ma è uno scenario nel quale leale più deboli sono lì quelle che più si giovane del fatto che l'intero Paese diventa più civili
Questo che cosa significa beh significa che non c'è Nadio positivo oltre la crisi non può che partire da un elemento politico culturale in questo Paese
Forse in
Tutto il Paese è assolutamente indispensabile la ricostruzione della fiducia sul futuro
è indispensabile la ricostruzione della fiducia degli italiani dell'Italia degli italiani del nord in quelli del sud e di quelli del sud in quelli del nord
E dunque la ricostruzione Tell attesi idee ed io Vitis segnare un futuro collettivo insieme se non c'è questo non c'è già il tecnicismo che valga se non c'è il desiderio
Dico ostruire essi un futuro insieme
Diciamo qualsiasi azione sulle politiche rischia di non avere risultati sto parlando di un tema molto generale che è un tema di ricostruzione di rappresentanze politiche
Nazionali attente agli interessi nazionali che parli non lo stesso linguaggio a vicenza e a Messina
E che sappiano dire
Ai cittadini di Vercelli o di Manfredonia le stesse identiche parole
E se questo accade beh se questo accade
Al Mezzogiorno serve esattamente quello che serve al resto del Paese uno investire nei motori del futuro è stato detto pocanzi dalla professoressa carrozza vale a Pisa e Bari a Bari e la stessa cosa
Scuola
Scuola scuola una scuola migliore ma più forte università innovazione creatività
Esatto ed mi rendo conto di quanto sia difficile dirlo in presenza di un Ministro dell'istruzione il cui ricordo del Mezzogiorno è quella di una commissione di concorso fosse ritenuta differente nei suoi criteri di selezione
E dunque
Un concetto di merito assai peculiare che viene portato avanti nel nostro Paese ma è evidente
Che l'Italia del futuro che si potrà costruire il futuro non potranno costruirla quelli che oggi hanno quindici venticinque anni e dunque non si potrà che essere costruita nelle scuole nelle università e voi capite forze
Quanto
La la crisi di finanza pubblica che citavo prima non è una crisi di soldi per il Mezzogiorno
E connessa al fatto che il Governo ha chiuso un programma straordinario di potenziamento delle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno sapendo che i rendimenti degli studenti meridionali sono assai più bassi di quelli meno
è allo stesso modo dei motori della crescita servono naturalmente i motori della coesione anche qui uso un facile facile rischia amo diciamo da questo punto di vista
Basta dire per molti versi esattamente l'opposto di quello che dice il Ministro Tremonti credo per disegnare un futuro di una presa di
Servizi collettivi migliori per l'intero Paese che siano gestiti localmente o gestiti nazionalmente
Che siano gestiti dal pubblico gestiti da insieme dal privato questo importa meno quello che importa è che il Paese abbia
Forte davanti a sé il desiderio di politiche del unirebbe attenere insieme il Paese politiche che non vanno al singolo cittadino ma vanno a tutti i cittadini sicurezza giustizia
Che futuro c'è per il Mezzogiorno se i tribunali civili del sud non funzioni
è evidente che la giustizia civile la sicurezza l'assistenza
Del diciamo una politica accorta per la salute non possono che essere le prime priorità insomma se c'è
Uno sguardo volto della crisi e lo sguardo di un paese che investe dei motori della crescita da un lato e che cerca di tenere insieme soprattutto i giovani le donne
Qualsiasi politica per i giovani o per le donne in questo Paese è una politica per il Mezzogiorno qualsiasi politica per il Mezzogiorno non può che essere
Una politica per i giovani e le donne se mettiamo al lavoro i giovani le donne nel Mezzogiorno a vicenza si pagheranno meno tasse nel Mezzogiorno si della si vedrà meglio eviteremo tutti in un Paese più civile
Tutto questo si può tradurre perché il sud ne ha
Grandi potenzialità in un'esplosione anche economica graduale e progressiva forte di impresa sana come già c'è impresa che come ci ripetiamo e sta diventando quasi un rito e non deve esserlo impresa che stia dei servizi a a più alta tecnologia che stia nella filiera della cultura dell'accoglienza
Che stia negli spinoso che ci sono a Pisa come ci sono a Bari che stia nei servizi del mercato che stia in tutta l'economia verde da costruire sembrano facili slogan sono possibilità concrete
Col tempo si possono realizzare e si può dunque realizzare un Paese cosa c'è oltre la crisi oltre la crisi ci sono tanti ragazzi che dal sud vanno al nord ed è bene che sia così a fare esperienza di imparare
Ma ci sono anche tanti ragazzi del nord che vengono al sud a fare impresa portate la loro esperienza e la loro capacità
Un Paese più mobile un Paese più unito un Paese che voglia insieme a guardare più avanti
Il futuro del Mezzogiorno sarà quello che sarà il futuro dell'Italia e il futuro dell'Italia checché ne pensi qualcuno non potrà che essere quello che sarà il futuro del Mezzogiorno grazie
Ringrazio il professor Viesti è adesso il professor Gualtieri che ci parla di crisi e cultura
Ma a me è stato chiesto di riflettere
Sulle culture politiche di oggi e sulla loro evidente inadeguatezza
A misurarsi con la sfida di una crisi che non ha uguali
O guerra che forse ragione Stefano Fassina andrebbe chiamata anche transizione trasformazione verso un nuovo scenario
E questo problema questo problema dell'inadeguatezza delle culture politiche specialmente di quelle riformiste è un problema che riguarda tutta l'Europa ma che in Italia è particolarmente evidente perché da noi
L'esaurimento del ciclo politico legato alla stagione della democrazia nazionale dell'economia mista è stato particolarmente traumatica
La crisi dei partiti che hanno animato la democrazia italiana se accompagnata infatti con l'affermarsi nel mondo di una nuova cultura non solo economica ma una cultura innanzitutto eminentemente politica
E questa nuova cultura in Italia proprio prefetto delle modalità traumatiche del crollo del vecchio assetto politico è stata si è rivelata particolarmente pervasivo
Questa cultura posto il buon funzionamento dei mercati finanziari e della concorrenza come unico obiettivo legittimo dell'azione politica
Una vera e propria ideologia eminentemente antipolitica che è fondata sulla radicale contestazione dell'utilità prima ancora che della necessità
Di ogni decisione presa in nome del bene comune
Sul terreno della cultura economica quell'ideologia
A me nutrito la cosiddetta rivoluzione delle aspettative razionali quella di cui ci ha parlato Artoni e cioè quel ritorno ai modelli neoclassici pare piani che è stato alla base
Nel processo di deregolamentazione dei mercati finanziari e dello sviluppo abnorme di un modello di finanza derivata fondata sul debito invece che sul risparmio
Ma la rivoluzione neoliberista non è una semplice cultura economica è un'idea della società e della politica
Aggiungerei una visione dell'uomo una concezione del mondo che fa dell'economia non una semplice tecnica una mera scienza dei mezzi male eleva scienza dei fini ne fa una vera e propria filosofia
Ed è una filosofia che postula io ossia che prescrive la separazione tra la sfera dell'economia e quella della politica e che nutre pertanto un'idea povera della politica quella che si può riassumere nell'amara constatazione
Nostro Paese no i mercati comandano i tecnici amministrano i politici vanno in tv
Ed è una filosofia che concepisce la società come una semplice somma di individui la persona come mero omologa economico USA e cioè come una sorta di monete animato unicamente dalla spinta la massimizzazione del proprio utile individuale e che considera quindi il bene comune qual è qualcosa che scaturirebbe automaticamente dalla semplice somma delle diverse spinte individuali
A ben vedere il meccanismo perverso della finanza derivata e la perfetta traduzione di questa concezione dell'uomo e della società
Lo ha peraltro rivendicato orgogliosamente pure in questi tempi di smentite dura della storia colui che è stato uno dei principali esponenti geologi di questa visione già Pazzi sul Corriere della Sera poche settimane fa ribadendo che quanto più elevata la leva cioè il debito tanto più si riduce il rischio si producono risorse per gli investe mi per investimenti
E ciò è insomma appunto l'attitudine dei consumatori americani indebitarsi cioè aumentare indefinitamente i propri consumi al di fuori di ogni rapporto con il lavoro svolto con il reddito da esso prodotto da ogni vincolo quindi di responsabilità sociale
Produrrebbe un aumento di ricchezza individuale e collettiva
Tale da ripagare il debito appunto una visione economica ma insieme una filosofia un'idea dell'uomo un'idea della società
La prima condizione dunque per l'elaborazione di una nuova cultura politica riformista e quella di definire una rinnovata autonomia culturale un pensiero critico nei confronti di questi teologi sia
Verso cui in Italia proprio per le ragioni che ho detto se abbiamo abbiamo avuto una sorta di intreccio perverso tra subalternità da una parte e riflesso conservatore dall'alto
è un'operazione indispensabile quello dell'autonomia del pensiero critico perché sarebbe una pura illusione pensare
Che è una riscossa delle forze di progresso possa scaturire in modo meccaniche automatico dalla crisi economica questa crisi dei questa critica deve sforzarsi innanzitutto di ricostruire quei messi che l'ideologia del fine delle ideologie ha spezzato che sono immesso tra economia finanziaria economia reale il nesso tra economia e politica il nesso tra individuo e società e tra la dimensione spirituale e morale e quella materiale
Ricostruire il nesso tra economia finanziare con mia reale significa vedere come lo sviluppo abnorme della finanza derivata non è solo una patologia dei mercati finanziari il prodotto di un'assenza di regole
Ma è una componente fondamentale di un modello di divisione internazionale del lavoro che camuffata di ideologia della fine del lavoro
A realtà favorito la delocalizzazione dell'impresa in Asia la massiccia dei industrializzazione degli Stati Uniti e di gran parte dell'Europa
E ha definito una nuova internazionali divisione internazionale del lavoro che accetto favorito la crescita economica dell'Asia ma che nelle forme in cui si è definita se accompagnata un massiccio sfruttamento è un po'deluso aumento delle diseguaglianze un massiccio sfruttamento
Perché quel modello di sviluppo si basa sul fatto che il ricavato delle esportazioni cinesi negli Stati Uniti non vai lavoratori cinesi ma abbia investito in titoli del Tesoro americani
Per finanziare quelle stesse importazioni e alimentare il meccanismo nella finanza derivata i consumi interni americani
E ciò si accompagna allo stesso tempo un po'dell'aumento delle diseguaglianze perché i frutti di quel meccanismo di accumulazione si sono concentrati prevalentemente in poche mani ed è proprio la crescente diseguaglianza dei veri contribuito all'implosione di quel modello
Con lo che collegare quindi economia finanziaria economia reale ci serve dunque non solo a capire meglio le ragioni della crisi ma anche a fissare alcuni tasselli e devo tornare a essere alla base di un moderno riformismo il primo tassello la consapevolezza che il lascito più solido e duraturo dell'elaborazione di massa
Che il valore cioè la ricchezza e prodotta dal lavoro dell'uomo e non dallo scambio di merci o di denaro il denaro non crea denaro
Il consumo non produce ricchezza le davvero significativo che peraltro coerente con la valorizzazione del lavoro pelata da sempre dalla dottrina sociale della Chiesa
Che per trovare un riferimento a questo aspetto dell'analisi di Marx occorra ricorrere alle pagine dell'incipit caro papale spessa alti
Il secondo tassello e che la giustizia e l'equità sociale non sono un freno alla crescita economica ma al contrario contribuiscono a renderla più forte e duratura sono tra l'altro delle recenti misurazione compiute da datemi Rodrigo un'importante economista che rivela che non è che rileva che non è vero
E la crescita l'ultimo quindicennio è stata la tumultuosa della storia in realtà il periodo cinquanta settantatré il periodo quindi di una più efficace distribuzione della ricchezza di una più efficiente regolazione
Internazionale nazionale dell'economia ha prodotto un tasso di sviluppo maggiori persino di quelli così elevati dell'ultimo quindicennio
L'altro nesso che va ricostruito e quello tra economia e politica
Il modello di sviluppo che si è affermato nel corso all'ultimo trentennio non è
Il semplice frutto dell'andamento spontaneo di un mercato sempre più privo di regole
L'economia non è mai separabile dalla politica e anche quel modello iper liberista in realtà il risultato di una particolare forma di regolazione politica
Fondata sull'unilateralismo militare politico ed economico ormai in crisi della potenza statunitense e sull'incapacità acché l'Europa avuto finora di concorrere all'edificazione di un ordine mondiale multilaterale più democratico e più giusto
Ricostruire il nesso tra economia e politica dunque essenziali in primo luogo
Per riaffermare il ruolo della politica democratica nel governo dello sviluppo
La crisi ci insegna che il risparmio un bene scarso e che il suo impiego a fare il pubblico che non può essere affidato esclusivamente
Ah specificati protagonisti della finanza globale agiscono al di fuori del controllo della capacità di indirizzo della democrazia
Ma e qui il problema
In Europa questa capacità di controllo e di indirizzo può essere efficace solo sulla base
Solo superando una dimensione esclusivamente nazionale e quindi riposto guide su basi democratiche il nesso tra politica economia significa assumere come centrale il problema della costruzione dell'Europa politica e del suo ruolo di attore globale
Una delle ragioni dell'attuale debolezza delle forze progressiste europee che quando la fine degli anni Novanta esteso non trovate al Governo nella maggior parte dei Paesi l'Unione europea non sono stati in grado di superare la dimensione nazionale e di dotare l'Europa visto o mente adeguati di politica fiscale di Governo e lo sviluppo intervento nel mondo e così oggi assistiamo al paradosso che nel ente in cui cresce nel mondo l'interesse per il modello sociale europeo il processo di unificazione europea attraversa una fase di difficoltà
Cioè come un'incapacità del nucleo economicamente più forte del continente di assumersi il ruolo di motore dell'unificazione nell'ultimo quarto di secolo la Regione del continente europeo con la più alta concentrazione di PIL
Italia del nord della Baviera la Renania la Valle del Rodano l'Île de France il sud dell'Inghilterra e diventata se si sovrappongono le cartine si vede in modo evidente diventata progressivamente sempre più conservatrice
E ciò si traduce nella tendenza che caratterizza la destra europea a concepire un'Europa fortezza invece che loro coperta un'Europa intergovernativa invece che comunitaria
Un'Europa egoista che rinuncia a sviluppare adeguate politiche per la coesione sociale e territoriale come se l'area più ricca volesse isolarsi dal resto del continente consumare le proprie ricchezze accumulate
Per contrastare questa tendenza e indispensabili e dunque mettere al centro di un nuovo informi ISMU Lupi indicazione politica dell'Europa la sua apertura verso gli enti verso il Mediterraneo la sua capacità di integrare più che quella di respingere la sua coesione interna sociale e territoriale il suo sviluppo democratico
E allo stesso tempo però dobbiamo essere consapevoli del fatto che questo obiettivo quello dell'unificazione politica Europa non vive solo della dimensione politica e della dimensione il sì funzionale Amartya Sen ha recentemente ricordato le pagine in cui Adam Smith spiegava come la fiducia tra gli uomini sia un ingrediente indispensabile per il funzionamento del mercato
E ha sottolineato come società contemporanee si fondino sull'insieme di meccanismi istituzioni a cominciare da quelli dello Stato sociale e non rispondono a logiche di mercato
Allo stesso modo occorre essere consapevoli che la democrazia non vive solo di regole ed istituzioni ma si basa sulle quote sulla compresenza di una società politica e di una società civile su una trama privata di vita associata di etica condivisa di rapporti di scambio economico ma anche morale tra i cittadini
E quindi un nuovo riformismo che indente intenda porsi l'obiettivo di favorire l'unificazione dell'Europa
Deve concorrere allo sviluppo di una società civile continentale il che significa misurarsi su una serie di piani che sono altrettanto cruciali di quelli più direttamente politici l'emergenza educativa la deriva di un'industria che naturale della comunicazione che non può essere ostaggio della comunicazione commerciale deve poter contribuire alla crescita e lo spirito pubblico e dell'identità comune dell'Europa l'autonomia i limiti della scienza e della ricerca
Ma quale può essere il cemento allora di una potenziale Società civile europea come si costruisce un campo di etica condivisa che sostenga le istituzioni civili dell'Europa
Un moderno riformismo deve assumere il pluralismo culturale religioso dell'Europa e delle sue radici come fondamento della sua ricchezza deve basarsi sul metodo di una laicità positiva
E cioè consente riconoscimento reciproco della dimensione pubblica delle diverse scuole filosofiche ed etiche
E dall'altro salvaguardi la laicità delle istituzioni e della politica
E deve trovare il fondamento di un'etica civile pubblica nel dialogo inteso Urso praticamente come cooperazione fattiva di interlocutori disponibili accettare sì M. una dignità umana e come condivisione di una disponibilità al confronto questo terreno questo terreno eminentemente sociale e questo metodo
Deve vedere protagonisti i partiti politici del ventunesimo secolo la presenza del Partito Democratico di affluenti che affondano le loro radici nelle grandi tradizioni popolari del riformismo italiano
Lo rende particolarmente predisposto potenzialmente predisposto a questo compito di muto di motore di una rinnovata unità degli italiani
Di costruzione di una società civile europea di ricostruzione di una cultura riformista su scala continentale
Ma ciò impone di abbandonare ogni deriva verso il modello di partito d'opinione fondato sulla comunicazione tra il leader è un indistinto opinione pubblica concepito come a concepita come aggregato di mode di individui consumatori un modello di partito che è l'esatta
Adozione sul livello sul piano della forma partito appunto di quell'idea di società di politica di economia di quell'idea di individuo che abbiamo atti che abbiamo visto e quindi di costruire un partito come grande forza popolare democratica che vive nella società e che opera attraverso il dialogo con i corpi intermedi Tiani no la società una forza che come ha detto Stefano Fassina non poche o sì come obiettivo primario quello di offrire una rappresentanza al mondo del lavoro e che deve fare dell'etica del lavoro la stella polare sul terreno della sua
Vuol dire panorama culturale e morale una forza capace di rendere partecipati e condivisi i processi di riforma
E che recuperi luoghi gli strumenti per costruire una rinnovata autonomia culturale è un nuovo pensiero critico
La crisi presenta dunque grandi rischi ma offre anche inedite opportunità
L'opportunità di superare l'economicità e Molin divi dualismo il nazionalismo che in questi anni sono stati alla base della crisi politica della sinistra e delle forze riformiste e di avviare un cammino di rinnovamento politico culturale e morale
Capace di realizzare una riscossa civile e di apporto a un nuovo riformismo all'altezza dei tempi
Restituendo senso di efficacia è grandi valori di libertà uguaglianza solidarietà ai dignità della persona che hanno animato la storia della democrazia italiana ed europea e delle sue grandi forze popolari
Ringrazio posso Gualtieri
Punto do la tavola venuto il tormento che sua Eminenza il Cardinale Silvestrini qualche voi particolarmente ringrazierei
Statuti con lui
è il tema
Oltre la crisi
Mi spetta di deve fare qualche
Riflessione
Sullo sguardo che viene dall'esperienza religiosa
Chi abbia una qualche conoscenza dalla storia politica e delle relazioni internazionali del secolo scorso
Capisce subito che è quella che è esplosa non è soltanto una crisi economica o dei mercati finanziari
Questo rende importante aggiungere alla riflessione di questo seminario
Il punto di vista che viene da
Le fedi religiose e anche della Chiesa cattolica
Che in questa crisi è interessata in proporzione al suo radicarsi planetario
Se infatti si ritiene che questa sia una crisi di tipo puramente finanziario
Legata spericolate interpretazione dei modelli meccanici matematici che l'economia
Allora il punto di vista delle fedi sarà scontato e irrilevante
Perché adesso e non per altro che qualche considerazione di tipo moralistico
Sul fatto che la sete del guadagno ha spinto individui e gruppi a un lavoro e città voracità che tutti sapevamo avrebbe portato a questi effetti
E che invece
Un po'come capita con il debito pubblico tutti speravano presentasse il conto in un futuro abbastanza lontano
Da aver fatto dimenticare le colpe di chi li ha avuto ha generato
Non che questo non sia accaduto
Non c'è questo non sia vero
è senz'altro senz'altro indispensabile riflettere sul perché la sobrietà del vivere
Somma virtus dell'uomo politico fino dall'antica tradizione romana
La sobrietà del vivere non abbia più mercato
L'orgoglio ad dal far bene nella contenti chi fa un mestiere
E al contrario ossia l'ostentazione di un lusso da
Che attira consenso quasi che si fossero tornati al suo al sogno di una signoria
Che era allora forma politica delle turismo al cittadino in tempi di globalizzazione
Ma questa spiegazione sarebbe insufficiente
Perché senz'altro bisogna capire meglio
E su questo il bel libro di Paolo Prodi VII non rubare
Su forte
E mercato fra Medioevo età moderna
Fornisce molti spunti condivisibile il modo in cui un guadagno la cui smodata entità e in cui sganciamento dal lavoro è stato ritenuto socialmente accettabile
E bisogna capire meglio perché la vigilanza morale delle chiese in particolare della Chiesa cattolica
Così acuta su alcuni punti senz'altro irrinunciabili non si è applicata con la stessa caparbietà questi temi
Tuttavia
Sì sì se ci si limitasse a una lettura economicistica della crisi
E a una lettura moralistica delle sue cause si finirebbe per dire che le religioni e le chiese aspetto Nocco comunale una rivincita
Un mondo nel nel quale il cerchio si ridurranno i consumi
E come dice Dahrendorf tornerà allo stile di vita degli anni Cinquanta
Ma con rischio ben visibile che in quella transizione finiscano per tornare al livello degli anni Cinquanta le prospettive di vita di reddito di istruzione
Di partecipazione di immense porzioni della popolazione mondiale
Anche europea e italiana condannate da un balzo all'indietro sul quale una comunità universale come quella cattolica
Ma si potrebbe lo stesso dire delle altre comunità religiose
Mai potrebbe trovare ragioni di soddisfazione
In realtà è evidente che questa crisi è ben più
Che è una crisi finanziaria e riguarda il cuore della relazione internazionali e della visione delle società inclusa la società italiana
Viene dalla
Del re deregulation che non è stata una ricetta economica
Ma una formula politica che si opponeva di poter aumentare le le distanze dentro la società
Viene dalla fine delle ideologie che avvantaggiato politicamente il cinismo e e i sondaggi come strumento per disegnare programmi elettorali
Viene dalla rinuncia a quella visione solidale della società
Quello che è la dottrina sociale della Chiesa chiamato sempre il bene comune
Che originariamente in polemica proprio con la dottrina dalla lotta fra classi come motore della storia supponeva la possibilità
Che l'azione del Governo potesse consentire una maggiore coesione
E
Potesse consentire una maggiore coesione
In tale contesto le chiese le religioni si sono trovate
Anche se come le banche centrali o i partiti o le diplomazie in una condizione nuova
Sempre più infatti si è chiesto loro di supplire alla debolezza dei sistemi politici fornendo una religione civile fra virgolette
Necessarie a far funzionare patire sempre più piccole sempre più ostili
Reagendo al movimento del pendolo della storia verso all'angolo del secolarismo che durava da due secoli il mille novecentosettantotto assegnato
Come a ha detto il sociologo francese rigidi il Gil che per
Ha segnato la rivincita di Dio
Beghi al Governo in Israele
Un Battista fervente come carta erano a caso bianca l'Ayatollah Khomeini che vince la rivoluzione a terra
E l'inizio del papato
Dicono che veniva dall'impero sovietico come Papa continua hanno certo segnato un'inversione di tendenza
Ma oggi vediamo che quelle aree vincita anche aperto fasti problemi
Con un mondo come quello islamico e steso dal Marocco all'Indonesia con centinaia di varianti e sfumature psicologiche
è né che disciplinari
Che per fortuna in piccolissime
Minoranze fondamentaliste viene come unificato dal mito dalla guerra santa e dal sogno di una violenza terroristica
Con una cultura politica ecco come quelli di serie A reca democratica che deve per forza far spazio a visioni delle relazioni internazionali
Fra lo Stato di Israele l'Autorità nazionale palestinese
Impregnata di un disperso di fronte alla quale
La spiritualità ebraiche assente sembra impotente
E con un cristianesimo nel quale non solo il fondamentalismo protestante ha fornito una politica estera sbagliata il sostegno che non meritano
Ma nel quale anche in Europa in paese cattolici sembra che l'esperienza religiosa sia a disposizione di chiunque voglia spaccare la siccità
Perciò uno sguardo delle fedi oltre la crisi è uno sguardo che scommette che esse quanto più globale sia la loro via ramificazione ed estensione possano riprendere la la loro autonomia e la loro funzione
Non solo per dire che la finanza e l'oppio dei popoli ma anche per dare alla società ciò di cui sono prive
Le le alle Società ciò di cui sono il primo
E a me sembra che le carenze più gravi siano tre
La prima riguarda le persone
Quando la Chiesa cattolica facciamo l'esempio dell'Italia ad altri meglio di sé al Paese gli ha fornito una classe dirigente formata a principi di sobrietà con piccolo complessiva di coerenza e di coscienza
Esattamente come in economia all'uscita dalla crisi passerà attraverso una rivali
Rivali rivalorizzazione del reale rispetto alla media all'immaginario
E chiederà le religioni alle chiese di ritornare alle alla realtà rispetto alle istanze di tipo simbolico
Quindi le chiese devono certo riprendere in considerazione dovere di carità
Che come
Hanno rimedi rilevato il cardinale Tettamanzi e la Conferenza episcopale italiana
Va messa in campo qui e subito
Senza aspettare che le ricette di tipo psicologico si rivelino vere o false
Perché probabilmente saranno falsi
Ma devo anche avente era una carità di formare le coscienze forti e delicate che non si muovano in che modo cinico spettacolare
Ma che si preparino con lo studio e con una certa senese in cui ogni dimensione della vita
Da quelle pubbliche a quelle più private
Può fornire indizi interessanti
Il secondo contributo che le fedi devono andare alla società che uscirà dalla crisi riguarda la coesione della civitas
Mi spiego
Da tempo anche le religioni come già accennava corrono il rischio di trovarci coinvolti in fenomeni di divisione della società
Il radicamento delle paure degli odi cerca a volte con successo di usare la fine per affermare le l'esistenza di differenza talmente profonda e che solo alla guerra potere per sanare
Questo vale spesso sul piano internazionale ma funziona anche davanti alla imponenza dei fenomeni migratori
Che come giù indicava cioè i tempi Papa Gregorio Magno a differenza delle invasioni militari non sono mai né arrestati
Nel reversibile
Il peggioramento
Della condizione economica di tante fasce della popolazione aggraverà queste frontiere queste divisioni
Potrebbe perfino renderle
Parossistica
O peggio se ricordiamo che la
La crisi tanto spesso evocata dal mito del mille novecentoventinove secondo l'antisemitismo e la cultura della guerra
Quando tutto sarà finito mentre questo SARS sta mentre questo starà finendo le chiese le fedi saranno chiamate a ricostruire a ricostituire non unità del genere umano
Un principio che discende da racconta della Bibbia ebraica poi divenuta la Bibbia cristiana
Sulla creazione dell'uomo e che anche il Corano riconosce come essenziale
Persiste perché secondo un a ditte del profeta l'uomo fu creato nell'immagine della misericordia di Dio
La dottrina sull'unità del genere umano creato tutto ad immagine andrei dovrà ispirare ora e poi una concreta azione di ricomposizione della unità della società
Dal diventa cittadino a quello internazionale
Dove vecchie furgone come quelle del G otto dovranno essere superate e vecchi schematismi dovranno essere abbandonato
E da ultimo
Dovranno ricostruire un senso dalla realtà che è il punto più complesse e necessario
Davanti al problema finanziario l'atteggiamento delle fedi religiose è stato solo apparentemente diverso
Anche il diritto coranico e quello ebraico fanno ciò che nel citato libro di Paolo POR Prodi sembra si è stati inventato dalla Chiesa latina
Stabiliscono cioè con fatica attraverso tre trattazioni e pratiche giurisprudenziali le misure concrete le condizioni soggettive che distinguono un interesse legittimo
Da un interessi usurari
Un lecito guadagno d'altro le cito guadagno dal furto
Caso per caso situazione per situazione perché il punto non è quello il generico e di dare delle regole che ovviamente ci sono
Perfino quando se ne afferma la spedizione
Perché senza regole vale la più antica delle regole
Che la legge del più forte
Il problema è quali regole darci come fare soprattutto
A che cosa finale finalizzarlo
In questo mi pare anche un certo liberalismo radicale dovrà fare qualche passo indietro per ritornare a un punto che era chiarissimo ai costituenti democristiani
Indi specie a Dossetti
Come ha mostrato Alberto Melloni per Dossetti il punto per per Dossetti il punto essenziale non era l'affermazione delle libertà
Ma il problema della finalizzazione delle libertà
Settanta in libertà lo spazio nella società alcune trovano tutela costituzionale perché sono finalizzate alla costruzione di una società
Anche in materia economica io credo è necessario pensare a quali libertà vadano tutelate in relazione a una costruzione sociale
Questo vuol dire fare politica che sa
Politiche che sappiano leggere il divenire della realtà anziché interpretare gli umori delle masse
In questo una caratteristica delle comunità religiose sarà decisive
Perché esse per definizione quando c'è una comunità reali e non gruppi riuniscano alle generazioni le istruzioni le capacità di reddito le origini le condizioni di vita
E dunque
Sono quelle che meno degli altri dovrebbero farsi ingorgo ingannare dalla conduzione seduttivo psicologica della cosa pubblica grazie
Bene siamo consigliere Olivetti alla conclusione degli interventi programmati quindi non mi resta che deve avere la favola Pierluigi Bersani per una conclusione
Eminenza cari
Ospiti
Amici e compagni io ringrazio tutti tutti voi che siete presenti e tutti coloro che hanno
Dato un contributo di pensiero non so cosa ne pensiate ma secondo me
è stato un bel pomeriggio
Perché il suo un po'di pensiero finalmente ci voleva il Comun può Daria fresca in una situazione come quella che stiamo vivendo
Ora prestare lo sguardo oltre la crisi come cerchiamo di fare non vuol dire evidentemente che vogliamo distoglierlo dal presente nel nostro impegno politico culturale siamo tutti in campo per fronteggiarlo a questa
Questa crisi per mettersi al fianco dei protagonisti di questa crisi e nel suo specifico ruolo Visco lo ricordava
Ne secca anche di alimentare quotidianamente una produzione di pensiero di proposte utili nell'immediato
E metteremo anche questi temi della crisi dentro a questo grande appuntamento di confronto politica elettorale nel quale ci sentiamo impegnatissimi con tutte le nostre forze la nostra convinzione
Tuttavia ci è sembrato giusto cercare
Di guardare un po'più in profondità la situazione un po'più avanti
L'abbiamo fatto come si ricordava Piso comandi future lo facciamo qui
Cercando in sostanza di cominciare ad accumulare dei materiali di analisi evidenti Progetto
Per contribuire alla costruzione di un punto di vista che abbia un fondamento e che abbia una sua autonomi
Qui c'è un punto secondo me è cruciale perché con la crisi
E bisogna che noi credo ci mettiamo
Un
Una ripresa della critica della realtà
è una ripresa della capacità di costruire un pensiero aperto dialogico colloquiale chiuso a nulla ma che abbia un punto di vista è un profilo di
Autonomia
Questo non è un percorso semplice
Nessuno può dire di avere in tasca delle soluzioni però insomma io poi provo a prendere qualche punto che è già uscito dalla
Dal pomeriggio e metterlo lì come primo punto fermo
Allora cominciamo col dire che questa crisi l'abbiamo detto non può essere interpretata né venduto nel senso comune come un incidente un
Inciampi
Noi ne siamo convinti ma fuori si sta recitando l'altro Fay
Noi siamo
A descrizioni quotidiane è del tutto virtuali dell'andamento di queste crisi perché un giorno siamo nella affossato giorno riparte
Fassino diceva può darsi speriamo che siamo al pavimento
Ma parimente basso molto bene è molto basso questo pavimento
Non sappiamo se ci saranno altri scalini non sappiamo da quel pavimento come saranno mandamento possibile di ripresa
Se c'è qualcuno che vedi in fondo al tunnel uno spiraglio c'è anche un sacco di gente che non c'è ancora entrate il tunnel e del tunnel arrivare
Quindi cominciamo uscire da queste rappresentazioni virtuali che ci vengono propagandate quotidianamente
Non solo ramo del confronto politico qualche volta anche in qualche troppo farsi l'affermazione di rappresentanti di soggetti socia
Ora
Non è un inciampo questa crisi non è semplicemente una sequenza fra bolla
Immobiliare crisi finanziarie crisi economica che tutto questo c'è naturalmente ha pesato molto ma
Quello che stiamo vivendo appartiene abbiamo detto uno sfondo a più o compresso in questo contesto complessa ci son diverse cose
Innanzitutto aveva fatto solo un vago cenno ma certamente se è stato dentro in questo contesto una forza progressiva costituita dal dal dal salto tecnologico micidiale che abbiamo vissuto alla fine degli anni Settanta
Un salto tecnologico che ha ristrutturato completamente i meccanismi di produzione mondiali usando la produzione
Cercando la minimizzazione dei costi
Cercando l'aumento di valore delle azioni cercando i meccanismi già scritta
Con lo sviluppo di tecniche finanziari che nascono innocenti perché in fondo dove vanno in qualche modo mettersi a servizio di questa grande novità
Che prevedeva
Doveva provocare una scomposizione presente Masetti proprietà dell'impresa l'esigenza di avere capita del sostegno di nuove avventure industriali sospinta logico tecnologico di diffondere una classe parti del mondo
E tutta questa come capita sempre Visco ce l'ha ricordato più volte come capita sempre quando
Se di fronte all'irrompere di un ciclo tecnologico di questa portata questo stesso ciclo pretende chiede rotture
Di argini politiche liberiste ed è regolati
Poi pian perché in quel contesto aggiustate particolari politiche economiche
Particolari politiche economiche particolari teorie economiche come abbiamo sentito professor ottoni e particolari politiche economiche
Io qui equilibri geopolitici che si sono organizzati gli attori che non riprendo le cose le abbiamo sentite mi pare che i discorsi di oggi abbiamo avuto un filo logico univoco
E possiamo diciamo rassicurarli in modo un po'impressionisti co così non abbiamo avuto un Paese di Stati Uniti nel norme deficit corrente dei mesi distribuire redditi resisti pure salari questi distribuirò welfare
Ha distribuito mutui e carte di credito
Abbiamo avuto un Paese come la Cina che ha prodotto tutto consumato nulla e trasferito il surplus a finanziare il debito meringa
Abbiamo
E che fra l'altro producendo merci a basso costo e quindi rompendo anche il termometro che poteva segnalarci la febbre perché ha tenuto bassa l'inflazione questo meccanismo
Abbiamo avuto paesi che produttori di petrolio che ha messo in giro quinta recante tonnellate di denaro nel mondo senza solo Vieri proporzione beni e servizi
Abbiamo avuto continenti Paesi anchilosate atti che non hanno potuto esprimere se gli si è visto abbassare potenziano le spese Giappone d'Europa e vari motivi difficoltà a far misure strutturali
E quindi
Abbiamo avuto questo meccanismo e soprattutto questo soprattutto questo strumenti di governance locale deboli o asserviti
Primi diedi una vera corresponsabilità
Totalmente asimmetrici questi meccanismi fra peso economico e peso e peso politico dei diversi Paesi
Uno squilibrio che peraltro trovi SUAP e non c'è bisogno di allungare molto gli argomenti dell'unilateralismo nella determinarla passa da guerra quando c'è quello sicuro il resto contro che problema c'è
E sotto tutto questo in tumulto della globalizzazione
Con tutte le sue contraddizioni luci dopo il bene ma una crescita economica forte ma parzialmente drogata
Un'azione sulla produzione i consumi di più d'un miliardo di persone un aumento impressionante disuguaglianze la polarizzazione dei redditi una tensione sulle materie prime e sulla biosfera migrazioni
E setti dumping verso diritti e conquiste
Ormai acquisite nei paesi cosiddetti maturi e sviluppo via via di una finanza che persa l'innocenza
A cominciato a consegnare delle tecniche in grado di
Cancellare la rischiosità
Di diffondere nel mondo fino renderla più percepibile
E fino a portarsi attualmente al disastro cui siamo arrivati che io vorrei dire fino per questo avrebbe ricordato fino a ridurre a me sei luoghi stessi della produzione
Cioè la fa la produzione in quanto tale
Ridotta meccanismo di valorizzazione
Fittizia diciamolo pure come si vede di operazioni di tipo finanziari
Ora è inutile sottolineare come tutto queste subiamo sentito offeso da sua Eminenza delle parole diciamo diciamolo pure sono molto colpito
Inutile dire come tutto questo possa avere inciso sulle relazioni umane sul atteggiamenti culturali sull'etica pubblica su quella
Su quella privata
E anche questo la fine del su questo odio dirò qualcosa
E tutto questo e altro ancora è stato sostanzialmente affidato la capacità di autoregolazione del mercato questo globalizzare tutto ma non le regole il sistema trova da sé
Diciamo un dinamismo piacevole è un aureo equilibrio
E questa è la sostanza delle Gemonio né voglio le olive a vista su e dei suoi parla di
E anche del suo compromesso con i Paesi emergenti intendiamoci perché questi Paesi Cina intesi son ben guardati apicale ricette al Fondo monetario internazionale dopodiché hanno trovato un loro ruolo diciamo di compromesso in questo modo meccanismo
Ora questa fase si chiude con una recessione senza precedenti
Ora
Come senesi come si farà a non darla molla gli stessi meccanismi
Che cosa finisce qui precisamente che cosa pensiamo che finisca qui
Non certi capitalismo
Non certo la globalizzazione
Non certo la finanza
Quindi
Possiamo dire
Che
Finisse una fase anch'pronta liberista della globalizzazione
E non finisce perché ciò va se Obama perché finisce
E credo
Che questo sia il punto attorno al quale
Evitare cercare di evitare tendenze restaura critici
Di meccanismi che si sono rivelati disastrosi e impostare una nuova battaglia culturale e politica una nuova
Strada da interprete
Da più parti adesso si torna a invocare la politica
Ma come avviene anche questo in quali condizioni con quale ambiguità avviene questo questa lunga fase
La sinistra politica visto indeboliti i suoi paradigmi che erano e sono sostanzialmente legate all'idea di un compromesso sociale
Di cui questa nuova economia voleva e poteva fare a me
E questo credo
Sia
Un punto che ha consentito sostanzialmente a fare in modo che la globalizzazione
Desse gli schiaffi sostanzialmente
Solo da quella
Io credo anche a proposito di critiche che vengono dalla sinistra cosiddetta radicale o critica che riceve
La sinistra è stata complice
Ma cosa vuoto complice o vittima quando sei spiazzato volte è anche difficile
Capito e credo che sia stato uno spiazzamento dovuto al fatto di un mondo che ha pensato lo dico così banalmente di poter fare a meno di un compromesso sociale di un compromesso tra economia e società
E che l'economia poter salto regolare tutto
E quindi
Io credo
Che in questo
Chiave la destra abbia giocato tutte le parti in commedia
Interpretando ossia le prospettive dinamismi le prospettive di libertà di deregolazione di opportunità questa fase data sia le paure le difese
Che questa fase suscita
Han fatto tutte le parti
In commedia hanno accumulato consenso giocando da tutti i lati di questo universo in movimento
E se vogliamo dare un attimo ancora più a fondo
E la fase che abbiamo alle spalle con i suoi univoci paradigmi tecnologici di mercato ha chiesto la politica prevalentemente della leggerezza stanze della comunicazione della buona rettore del cabotaggio limita
Fino al verbale quasi in senso la politica
Non in senso degli eccessi della politica di cui ormai l'esperienza del Novecento ravvedersi vaccina ma dà senso spesso la politica della possibilità diciamo degli uomini di auto regolare di auto governare un po'alla loro vita comune
E quindi adesso la politica puri invece poli invocata si presenta molto indebolito
Ed è arresto coi ancora trovare anche adesso se parli di politica qualcuno che vi accuso di nove centesimo perché noi abbiamo in giro ancora
Diciamo io do diffida è proprio un nuovismo estremo
Spinu atto che continuano rendersi conto che sta vendendo un prodotto scaduto
Un prodotto di di un altro di un altro CIPE
Ma certo la domanda di politica si presenta con delle ambiguità non si presenta come esigenza di partecipazione esigenza di Progetto
Esigenza di protagonismo prevalentemente fin qui si presenta come esigenza che lo Stato intervenga sul mercato
Per parare i colpi della crisi e o per rimettere di nuovo in pista dei meccanismi precedenti alla crisi
E qui c'è una richiesta carica di una giusta esigenza di riparo dalla crisi ma anche a anche come dicevo carica di ambiguità
Cioè il rischio cioè che tutto avvenga in una sorta di complicità un po'implicita fa dell'olio oligarchie
Secondo la folgorante frasi di calvario citato più volte che i ricchi scoprì socialismo quando ne hanno bisogno
Bisogna che diamo un attimo di attenzione
Diciamo dunque intervento pubblico sei ma perché cosa perché cose e qui mi pare che sia
Insomma i due o tre punti vengono fuori della giornata dal pomeriggio di oggi primo punto che ci vogliono degli aggiustamenti su diversi piani
Certamente un aggiustamento all'ATO lato le regole di finanza
L'amor di Dio regole di contabilità ricapitalizzazioni paradisi fiscali anche qualcuno in più è
Perché nel momento in cui tutto il mondo sta dando soldi alle banche
Riusciremo a capire
Che mestiere precisamente dovranno fare le banche
Che mestiere precisamente dovranno falli intermediari finanziari
Riusciremo a capirlo e riusciremo a capire chi controlla chi
O stiamo pensando che siccome quel che dico è ragionevole vien da sé io non ci crede
Io credo che le le la produzione di finanza è diventato un soggetto reali questo mondo che non si la signora ammettere riformare così tranquillamente
E quindi qui c'è un terreno di battaglia per le forze progressiste democratiche il mondo e noi collo il secondo aggiustamento riguarda
Il Gogu credo che sia
Venuto fuori con le teste non l'ho citato parole il Governo
Mondiale dei fatti economici e quindi diciamo escluso sovranazionali le riforme banca mondiale fondo monetario
Eccetera
Le quali o
Sovranazionalità ai quali tutti si riconoscono poco di forti con i deboli quali emergenti non dovevano pensile tale compito agli altri
Dove c'è un eccesso di asimmetriche ma l'aggiustamento più importante che secondo me che fuori con forza la discussione
è quello che riguarda l'economia reale cioè che riguarda in modo
Di in interrogarsi nel mondo sui modelli economici sociali e sulle reciprocità
Che diranno più equilibrio più stabilità al globalizzazione e riducono le zone d'ombra incertezza ed è giustissimo
Ecco io credo che il punto stia qui
Nel post crisi la vera sfida delle classi dirigenti dei grandi Paesi delle grandi aree starà nella costruzione di mercati interni più dinanzi equilibrati
Orientati in particolare a consumi collettivi in campo sociale in campo della conoscenza in campo ambientale
E la sfida che questo avvenga senza che partono degli affetti
Protezionistici ma in un quadro bilanciato di coordinamento e di corresponsabilità
E quindi bisogna disciplinare un po'le politiche economiche
E orientarle ovunque a un migliore equilibrio fra economia società cercando stabilità e coesione attorno ai fondamentali che si con il lavoro la qualità della produzione i consumi la ridistribuzione la riduzione delle disuguaglianze la partecipazione femminile
Tutele sociali a impronta universalistica diffusione del petrolio delle conoscenze innovazione in campo energetico ambientale queste sono le cose e che si comincia a vedere qualcosa se guardiamo chiusura annunciate da Obama nella stessa Cina intendiamoci
L'Europa abbia qualcosa da dire su tutto questo deve dirlo
E se nel parlato anche qui sono il modello sociale europeo nelle sue migliori espressioni in tutti questi anni
Ci è parso anchilosate molti ce l'hanno presentato come un ferro vecchio
Una roba da buttare
Adesso bisogna che rileggiamo questa vicenda europea alla luce della crisi
In quell'affaticamento del modello europeo si erano e ci sono certamente
Dei fatti reali
Ma ci sono anche degli effetti ottici
Nei fatti reali certamente mettiamoci per esempio l'invecchiamento la popolazione
Mettiamo sì per esempio il fatto dell'ambiguità non risolto far dimensioni nazionali missione coordinata dei mercati
Sono limiti oggettivi reale
Ma perbacco attenzione che molte difficoltà sono venute dalla frusta sull'Europa da una frusta di una globalizzazione troppo squilibra che ha determinato degli effetti dumping sulla compatibilità dei carichi fiscali
Sui diritti e le conquiste del lavoro Camusso impeto Nicoletta però
E quindi della nuova prospettiva globale che descrivevo insomma il modello sociale europeo va certamente riformato ma va preservato
E semmai
Va chiesta l'Europa dimettersi
In in marzo e per aver un ruolo più significativo in questo equilibrio mondiale
Perché come
Abbiamo sentito che qui noi
Densità dico in modo approssimativo insomma noi non possiamo immaginare più un riformismo in un Paese solo in un continente solo
Abbiamo bisogno che queste dinamiche e non è una speranza immotivata possono prendere piede con più equilibrio diverse aree aree del
Del mondo
E qui su questo punto europeo diciamolo si misura il fallimento delle destre europee
Che hanno accumulato consenso incoraggiando meccanismi difensivi ed euroscetticismo adesso si trovano invocare l'Europa a chiedere che l'Europa occorre Marcora metteranno zoppa ancora adesso diverso intorno questi giorni
Sento di criticare l'euro benissimo ma io la critico l'Europa matrigna qualche ragione di criticarlo
Perché l'abbiamo voluto
Dico qui adesso sta governando una ventina di Paesi europei ha espresso la Commissione europea vorrà caricarsi di qualche res
Stabilità sulle difficoltà sull'impotenza
Anche che l'Europa espresso in questo periodo e qui c'è una ripresa residenze ripreso di iniziativa delle forze progressisti ecco io qui voglio dire
Che quel testo ho detto fin qui
A un'intima coerenza mi pare coi valori che conosciamo uno valori di uguaglianza valori popolare di partecipazione di emancipazione solidarietà
Valori liberali di un mercato che sia un luogo delle regole non il luogo dove si distruggono le regole
E l'idea semplice e chiara credo veramente popolare
Di un bond di una società dove nessuno può star bene dosso
Dove anche gli altri non stare un po'bene su questa Benetton
Perché la ruote l'economia si era così la richiesta non può concentrarsi
In una parte limitata alla popolazione
Non puoi andare avanti con delle bolle che sono torte fittizie che portano il dolce sempre da parte di qualcuno e l'amaro dalla parte di qualche altro perché all'economia così non gira poi c'è un brusco risveglio per tutti
E quindi un mondo nel quale ci sia fra le società ed economia un equilibrio più giusta
Noi abbiamo avuto dal dopoguerra agli anni Ottanta
Una crescita compagnia nata da processi di riduzione delle disuguaglianze sarà un caso che in quel periodo con tutte le critiche volta eccetera la politica per esempio aveva un certo credito
Io credo di no dall'ottantina avanti noi abbiamo avuto una fase nella quale la crescita che c'è stata seppur non una misura superiore per la fase precedente vogliamo sentito
E ci ha portato a delle disuguaglianze Preside disuguaglianza bisogna riprendere una nuova strappo
Io qui non voglio non posso discutere l'impatto che ha
La la
Questa crisi sul sistema
Che ha avuto questa questi hanno avuto impatto sul sistema italiano ecco si può riassumere
Tanto noi abbiamo avuto difficoltà assorbire ciclo tecnologico per la nostra struttura prodotti abbia avuto un cedimento la struttura capitalistica fondamentale davanti i processi di apertura dei mercati sospinti dalla finanza internazionale
Abbiamo avuto una concorrenza sui sistemi industriali micidiale
Ci siamo per un peso rimasti sotto la reazione selettiva che ha lasciato tanti sul campo ma tanti ce la fanno è avvenuto dopo le europee
Con lo il risveglio do dell'euro
Abbiamo avuto la cui essi dei dualismo sia in campo sociale si capo territoriali
E abbiamo avuto l'insofferenza crescente di ceti are esposto alla globalizzazione
Con la voglia da un lato di svincolarsi dai lacci
Del sistema e anche la voglia però di difendere le condizioni acquisite queste
La croce e delizia di quella che chiamiamo questione del nord che in realtà è una metafora che riguarda tutti i ceti dinamici più esposti diciamo ai processi di globalizzazione o di timore di riduzione delle acquisizioni
La difficoltà vere riforme strutturali per debolezza della politica ma anche per il debito pubblico cominciamo qui c'è tanta gente che ha governato e varie sa benissimo che
Le riforme richiede un investimento iniziale
Perché se no va in un comma ventidue
Perché fare riforme ci vuole il consenso e se tu non ai le risorse per ammortizzare effetti negativi in partenza delle riforme non sai consesso meno cioè le riforme e continui
E questo è un problemino che bisognerà razionalizza
In sostanza in sintesi ho avuto una crescita più bassa rispetto ad altri riduzioni dalle porte al format misurabili ad ogni livello
A cominciare dal PIL pro-capite dalla produttività dei fattori e così via dicendo e qui c'è stata dentro questa vicenda una riorganizzazione che della politica
Io credo si possa dire questa relazione è stata assegnata agli inizi degli anni Ottanta dal condizionamenti ancora del lascito della guerra fredda
Poi dal vuoto lasciato la fase
La caduta del muro e dall'impronta di antipolitica con cui abbiamo preso quella strada
Credo che noi
Abbiamo avuto una fase di consolidamento bipolare
Che mi pare stabilizzato nel suo essenzialità ma irrisolto nelle sue forme
Abbiamo una fase nella quale Berlusconi ha riorganizzato reso utilizzabile per il governo del Paese tutto il campo del centrodestra questo l'ha versato la vera
Novità
E
Abbiamo avuto
Un centro sinistra che ha conteso il governo del Paese non senza risultati cominciare dalle grande appuntamento europeo ma senza trovare ancora nonostante l'Ulivo di Prodi che vorrei salutare che da qui dicendoli tutto il nostro simpatia
è il nostro affetto
E lo Stato il Partito Democratico del sano credo sinistra che non ha avuto una
Ancora un'organizzazione del campo
Perché insomma nessuno nemmeno Berlusconi è mai riuscito davvero a sfondare nel campo truppe
Le potenzialità del ricambio ci sono in questo Paese
Certo
Agisse ancora la pretesa di una leadership
Conservatrice
Contratti fortemente ideologici parole cioè se adesso Gualtieri tutte le ideologie nascono
Dichiarando la fine dell'ideologia
E questo è nata anche questa così
E se la ritroviamo le
E credo quindi che il tema di interloquire dialettico con un'identità non sia un tema
Irrilevanti
E quindi con spunti ideologi spesso populisti
Sempre tentativi dall'adesso di metri consenso davanti alle regole il consenso farsele davanti lo sforzo difficile
Di progettare una riscossa il Paese quindi ancora oggi il consenso c'è la comunicazione c'è la stabilità c'è ma risultati misurabili non ne vengono
E quindi io dico qui io trovo che Berlusconi si è ancora abbastanza giovane per essere sconfitto ancora se
Siamo in condizioni diciamo di
Organizzare di organizzare
Il CRA io qui
Rimando magari poco dopo pubblicheremo un po'gli atti rimando a
A diciamo da un testo più ampio
Quelli che sono i titoli del lavoro da fare
Dico solo questi titoli derivano da un concetto
E cioè che noi siamo il Paese in questo quadro che abbiamo iscritto fin qui noi siamo il Paese sviluppa dopo gli USA che ha il maggior divario fra i redditi e le richieste
Siamo
Il Paese
Del
Né
Chi ha
Il maggior divario fra i territori questi non solo
E non dodici
Siamo il Paese sviluppato che alla minore mobilità sociale
Testo da tutte le rilevazioni
Siamo il Paese dove la sclerosi dei passaggi generazionali è di gran lunga superiore a quella di qualsiasi altro luogo in tutti i campi è la politica l'impresa dalla ricerca ripete qualche vuole
Ora queste tre fattori fratture hanno con tutta evidenza che fare con la bassa crescita di questo Paese se facciamo il confronto con i sindaci da meno di queste fatture vediamo che la dinamica di crescita è fra le più alte
E quindi su queste tre fratture esistente
Esistono le energie imprigionate da risveglia
Io credo che sia questo il punto è
Il punto sul quale organizzare il grande patto nazionale sociale e generazionale senza prendere un pezzetto alla volta
Perché se mi dissi che mi scambi la previdenza con gli ammortizzatori per i giovani mi stai parlando di una cosa che interessa in grande misura una metà del campo
E qui bisogna mettere in gioco tutto il campo
Nazionale sociale
E generazionale
E se voi affronta la ridistribuzione e si chiama non simili i nomi sono fisico
Sono contrattazione e sono venti
E
Lo si fa ma chiacchiere queste riforme
Fisco io dico questo l'abbiamo una certa esperienza Guido
Questo dato
Del
Del tavolo no
Abbiamo una certa esperienza sappiamo che non potrà esserci né progressività fiscale né riduzione delle tasse senza una coppie senza una maggiore fedeltà fiscale
Che è la vera differenza con tutti gli altri Paesi sappiamo anche che non possiamo arrivarci in termini Sacco Bini o pedagogici
Perché l'esperienza insegna qualcosa
E però bisogna darsi una prospettiva un obiettivo io dico una Maastricht
Della fedeltà fiscale
Anche con uno scarto del tre per cento con la media europea
E arrivarci con meccanismi di dissuasione incentivazione in modo che una parte dei passi che fai venga ristorata in riduzione per chi le tasse le paga
Però bisogna arrivarci
Perché se non ci si arriva dopo tre cinque anni allora bisogna fare un ragionamento perché se qui vale l'idea e mi riferisco al Ministro Tremonti che in due occasioni ieri da altro e oggi parlando di terremoto a L'Aquila
Per il quale noi stessi diciamo non c'è bisogno di mettere tasse
Lui ha detto affronto un terremoto non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani
Ma se pagare le tasse è farsi mettere le mani in tasca ma perché è mezzo paese dovrebbe farsi mettere le mani in tasca
E qui
Arrivati a un certo punto si aprirebbe allora un altro sì e non voglio neanche evoca perché c'è un limite
Bisogna che stiano attenti alle parole come manager le parole perché in questa crisi sta crollando la fedeltà fiscale perché questi stanno abbassando l'asticella
La manovra anticiclica fanno abbassando l'asticella perdere
La contrattazione io qui c'è un passaggio delicato voglio dire una parola su queste cose contrattazione sindacato eccetera ecco io credo che si interessa del Progetto
Che
Si sia una contrattazione che distribuisca Melli guadagni di produttività
Che escluda meccanismi che invece di rafforzare riducano tendenzialmente stabilmente poter da questo
Se si fossero ma
Che si occupi di più di tutelare le condizione progressività lavorative delle donne
E credo che un'impostazione così debba anche formalmente per un accompagnamento normativo io penso per esempio John discuterne ma
Laddove i contratti non sono più con in condizione di garantire un salario minimo Gigli diciamo di sopravvivenza di sussistenza bisogna intervenire
Così come sul tema dell'unificazione delle condizioni normative del lavoro in forme giusti forme equilibrato in forma graduale cominciata i meccanismi di ingresso al lavoro se siamo per una società universalistico
Ha risposto universalistico
E quindi bisogna che noi predisponiamo se anche qualche noti da rompere qui certamente
Ora in questa nuova fase io credo che si tornerà a valorizzare un ruolo del sindacato
Naturalmente se a sua volta Louis come tutti dobbiamo fare prenderà il tema dal lato del rinnovamento
E lo diceva Nicoletta Rocchi noi vediamo
Peraltro in Italia è più una fase molto difficile
Molto rischiosa noi non possiamo non vedere francamente adesso come modelli di sindacato legittimamente i diversi
Tendono ad alludere a modelli sociali
Diverso è il
E forse io spero proprio di no ma addirittura blocchi sociali
Ho perfino politici dire questo sarebbe
Per il mondo del lavoro la ferita finale
E quindi davanti a questo rischio bisogna mettersi l'inventiva e la generosità
Da parte di tutti per vedere che questa
Cosa dopodiché io
Non c'è mica circa dice
Che ci siano modelli diversi livelli di di sindacato questo è perfettamente compatibile con un'unità seppur dialettica che c'è un po'la fine momenti critici trovi il modo di composti misurando il consenso provando modo di
Perbacco totalmente una forze politiche non devono occuparsi di queste forze politiche però è molto importante per evitare quella ferita che potrebbe essere storica
Che dica chiaro come saper forse del Tocai nessuno dal Partito Democratico da noi che il lavoro in un nuovo lavoro ecco
Del Progetto
è il luogo centra
Del progetto
Essa è molto importante dirlo
E poi direi il punto di vista autonomo l'ho detto prima la contrattazione posso dire per il welfare somma l'unica reale alternativa
A un welfare universalistico non lo sappiamo quel può essere solo un mondo dove i ricchi se lo pagano loro gli occupati usum una bilateralità non integrativa ma sostitutiva
E i poveri si affidano all'assistenza grossomodo questa alternativa
Quindi siamo per votare universalistici però attenzione la sostenibilità la compatibilità l'efficienza la sussidiarietà son problemi drammatici
Rilevantissimi e se non noi chi può è può specializzarsi nell'universalismo sostenibile del web
P richiede
Capacità di governo raffinatissima importantissimo
Va beh se la sfida decisiva
Ecco io
Poi
Sul sud ha già detto tutto Viesti ecco io vorrei solo aggiungere una cosa
Con le luci e le ombre
Di un'esperienza
Di questi anni che ha avuto comunque ha un taglio diciamo partecipativa autonomistico
Di risveglio di risorse locali questa fase non può essere sostituita dal vassallaggio
Di gente che fa lo scambio col capo nel senso che il capo di garantirsi meccanismi di consenso e questi sotto il suo nome e questi di garantiscono il silenzio perché la rapina al Mezzogiorno
è una vergogna
Mobilità sociale salto tutto e chiudo perché qui viene troppo lunga l'ultima cosa che voglio dire
è questo
Vorrei accennare anche io concludendo le condizioni immateriali deve mostrare che dobbiamo prendere
Perché qui il tessuto morale e civile del Paese è stato veramente deteriora
In questa lunga fase questo deterioramento guardate io poche esperienze stando al Governo ha degli effetti ad incredibilmente degli affetti concreti e reali materiali nella vita economica e sociale
L'immateriale sempre più rilevanti
Nella sviluppo nella crescita nei processi di crescere
Nell'epoca dirgli una complessità comunque che galoppa
Le regolazioni forma
Sono difesi
E quando le fa
Non li sopporta
E più certi li fa epiche rendiconto che non non stringono e più di rendiconto che la gente non sopporta
E allora vincono quei Paesi
Che hanno una miglior regolazioni implicita
Dove vivo nelle menti anche nel mercato
Di civismo e di fiducia
Che riescono a regolare un po'la fisiologia del sistema
Io quindi risparmi esempi ma ce ne possono essere infiniti
Io credo che
Questo problema sia per noi un problema antico
Di una società che come ci hanno sempre spiegato organizzato e sua vitalità su reti corte che sono quelle locali familiare forse corporative e così via
Eccone dieci interpretarsi significa mente dentro contesti diciamo reti lunghe
Ha una certa idea dello Stato eccetera eccetera
Però io credo che qui
Non sto parlando né di moralismo nenti pedagogia sto parlando di programmi
Programmi che interpreti uno una riscossa significa di queste spese
Una riscossa civica
Che è fatta anche lì di deterrenza ma è fatto incentivazione chi fa le cose perbene di avere qualcosa da guadagnarci
Si parli di fisco si parli come fai la casa si parli di come accetti la valutazione resta storie del merito ma porti amo la dal cielo alla terra merito vuol dire accettare meccanismi di valutazione tutte se poi andiamo al pratico
Non è che possa esterna no
No perché voi sapete che siamo un Paese che quando il sondaggio l'avete visto anche voi i soldati se sei d'accordo fisici elezioni per il merito si novantotto per cento che tutti pensando che
Su questo grazie
Anzi questo punto facciamole una valutazione
è
Allora questa riscossa civica che non può non partire da una politica che anche lì che riprende il filo dei temi della sobrietà spesso enunciati non praticate eccetera
Però io credo che possa stare in un programma che si rivolga molto le nuove generazioni
La costruzione di un'idea del dopo vi sia molto rivolte nuove generazioni gli aspetti materiali riguardano anche i cosiddetti temi
Temi etici
Che hanno una frontiera mobile
Con i diritti civili
Ma che son cose diverse bisogna che di volta in volta stabiliamo dove questa frontiera mobile io ho già detto altre volte fino a vent'anni fa lo stupro considerato un reato contro la morale nessuno oggi pensare
Questi e contro la persona il diritto di una persona vedere intangibile proprio questo è adesso no
Che non significa
Perché la storia poi c'ha le sue evoluzioni ci ha reso il solito
Molte cose che sono temi esigenza alla fine vengono assunti diciamo così dalla coscienza individuale se li gestisce
Il che non vuol dire che non ci sia di questi temi propriamente che possiamo definire etici
Io dico in un'epoca del quale l'uomo può modificare se stesso
E quindi essere non solo generatore ma qualche modo creatore queste è un problema
Io credo che
Qui ci sono interrogativi sui quali
Veramente se non c'è non anche nell'area diciamo riforme il Polesine se non ci intendiamo
Rischiamo di partecipare delle profonde fratture nella nostra nella vita comune della nostra società
Ecco io credo che a questi problemi si deve rispondere appunto con un dialogo e con uno una convergenza fra
Gli umanesimo i forti
Io ho detto più volte lo ripeto
Volessimo laico volessimo religioso che
Ribadisco entrando entrambi la stessa origine
L'origine nelle radici cristiane questo continente di questo Paese
E nel fatto che altri continenti non hanno avuto dell'irrompere nella cultura diffusa e di un dio personale del prezzo rischia
Allora lo mediante gli umane esimi profondamente interessati attenere in equilibrio il fatto che l'uomo non è solo natura perché devi sempre riconosce la dignità e libertà ma è anche notturne che possa diventare
Creatori noi siamo molto interessati USA ci colpisce morbida una storia alle spalle molti continenti in giro per il modo non hanno questo stesso preoccupazione
E se noi pensiamo che certe discorsi non sia non negoziabili non dicono i principi ovviamente i principi non sono negoziabili ma
Ninì sul sito
Noi rischiamo di farci dettare il compito in giro per il mondo non so da chi perché non possiamo fermare il mondo con le mani
E quindi il contributo dell'Europa dell'Italia dell'Italia
A questa discussione
Ma dovrebbe essere un contributo di valore mondiale
Invece facciamo facciamo fatica quante difficoltà
Ecco io credo che qui ci sia l'esigenza veramente di aprirsi
A un confronto un dialogo l'ha detto
Molto bene quater poco fa
Allora e l'abbiamo bisogno di un ancoraggio discussione pubblica quale tutti
Partecipino
E massimamente la Chiesa ma essa di umanità
E poi noi abbiamo
Che facciamo politica abbia l'esigenza di chiedere con rispetto
Alla Chiesa
Come si definisce oggi in questo tempo nuovo
L'autonoma responsabilità di mediazione della politica
E queste unica domanda che mi interessa solitario interessa tutti perché non abbiamo bisogno di discutere con tutti e trovare le soluzioni migliori per tutti
Sapendo che un politico quando il Parlamento quale eccetera eccetera non può
Ragionare solo se non in casi che possiamo vedere codificare militare
Con la propria voce ma del cercate sono a conoscenza degli atti se no è una contraddizione interno ci siamo trovati di fronte Jamma noi davanti a noi abbiamo dopo la un percorso al quale questi temi saranno rilevantissimo
Rilevantissimi
E non sottovalutiamo le possibilità che questi temi possano dividere anche nel profondo paese
E questo non deve succedere non può succedere
E infine sull'i materiali o una parola sul tema diamo sull'organizzata anche per il dare un po'di voce ancora le forze intellettuali che
Questi anni zittite da banalizzazioni da ricette preconfezionato dobbiamo trovare occasioni strumenti veramente per
Pensiero critico trovare una politica che ha meno discussione aperta e non certi fedeltà
Ma lealtà e libertà e libertà
Ecco
Io
Ho finito la crisi si impone ho detto di aver criticamente la realtà di prospettare nuovi percorsi
Io dico che la destra di fronte alla crisi non sarà non le sarà semplice trovare un nuovo pensiero
Se sto a Tremonti dice Montella scoperti il modello sociale poi ci aggiunge di o Patria e famiglia e siamo più a Bismarck che Obama
A occhio
Io credo che tocchi alle forze riformiste popolare una sinistra democratica e liberale proporre una strada
Penso
A quelle forze ed io amo sempre così che dà cento cinquant'anni non da vent'anni o trent'anni da cento cinquant'anni
Pensando che se la prendi dal lato dei più deboli dei subordinati di chi lavora di chi suda di chi produce puoi fare una società migliore per più
Ecco allora
Ecco allora
Ecco allora il compito
Della politica cosa deve fare oggi la politica determinare organizzare il campo di forze per la strada nuovo
Darsi lo strumento per la strada nuovo darsi un linguaggio popolare per la strada nuova
E mettere in campo nuove generazioni sperimentabilità perché sperimentate perché abbiamo bisogno
Di soluzioni
Veri
Queste mi pare il compito la politica naturalmente nessun senso proprio nei suoi luoghi propri e quindi ringraziando tutti possiamo fermarci grazie
Bene allora chiudiamo qui grazie a tutti e arrivederci
Penso presto
Fosse fosse